: allor se cominciamo e cridi a odire, / e l'orribil stridor delle ritorte
/ che uccelli e fiere vennero ad odire: / ma, come erano gionti,
corno 'l pòi sofferire, tanta vergogna odire? / maraveglia è che 'l core non
mio gire: / nova danza ce pò odire chi sta appresso a mia stazone.
nobele istoria / meravigliosa / che da odire è molto dilitosa. boiardo, 1-1-1:
la nobele istoria / meravigliosa / che da odire è molto dilitosa. fatti di cesare
gio gire: / nova danza ce pò odire chi sta appresso a mia stazone.
si perdano i sensi del vedere, odire, gustare e odorare, non si
», più volentieri che della « odire », come di parola che inchiude
corno se li adconvenga, / ad odire lu bando. = comp.
102: se quella altera me volesse odire, / che tien le orecchie al mio
si quillo che voi dire è utele ad odire. / la longa materia sòl generar
/ corno 'l pòi sofferire tanta vergogna odire? / maraveglia è che 'l core non
oblitera / e la sirena tacque per odire. 2. offuscare, far
originato da un troncamento del verbo 'odire 'come se si dicesse 'odite
iacopone, 1-67-37: l'alta voce a odire oporta, che me dicea: «
, 1-59-32: venite, gente, ad odire / e ostopite del vedere! landino
s'el ge è ki ne volia odire. s. gregorio magno volgar.,
/ ch'a ogni gente diletti di odire. s. bernardino da siena, 515
la riva, 19: quando eio deveva odire le messe e le predicanze, /
e le predicanze, / eio andava a odire cantare le mate delectanze. orlandi,
vedere e di tue orecchie non chiuse l'odire. -depauperare (l'organismo)
, 358: 'ribeccare ': odire. ibidem, 358: 'rebecca il
, e che ve deletta / de odire pianto de amara setta? / non resentite
/ si quillo chevoi dire è utele ad odire. / la longa materia sòl generar
647: zo che è da vui voglio odire, / però ve nefazo sentenzatore. fra
/ alle sante parole, / ad cui odire le vole. boccaccio, dee.
'l poi sofferire, - tanta vergogna odire? cecco d'ascoli, 1774: è
: che al manco gli potessi io fare odire / li affanni che sostengo una sol
di un'assemblea ne': non odire. di governo. -sonare compieta innanzi
zada e ingrosada per vedere e per odire cottidianamente, e quaxe stangia. laude
anonimo romano, 1-189: la matina voize odire la messa, e odìola staienno scaizo
mio gire: / nova danza ce pò odire -chi sta appresso a mia accarezzare
2-6-12: allor se cominciamo e cridi a odire, / e l'orribil stridor delle
dominica matina circa ora de terza ad odire messa, per lo dicto teremoto fo la
a udine. udire1 (ant. odire, uldire), tr. { odo
l'amor de povertate -li è ordo ad odire. fra giordano, 1-169: nondimeno
la vedova opressa straziata e non voluta odire né intendere la sua ragione dagli uomini