quella [gravezza], e per farla odiare da molti, operorono che gli esattori
voi me sequitare, / te medesmo odiare, el prossimo adamato. =
. bibbia volgar., vi-189: non odiare le faticose opere, e l'agricoltura
l'antica rivalità nazionale, onde farle odiare, se non come inagionevoli, almen come
passeggero. ojetti, 70: a odiare perdi tempo e salute. a disprezzare
in altrui... amare, odiare, et a persuasione d'altrui commuovermi,
: becchin'amore, i'ti solev'odiare / a rispetto ch'i't'am'or
voi me sequitare, / te medesmo odiare, el prossimo adamato. bocchelli,
tr. { addio). disus. odiare. alberti, 86: essendo
ne stoglieva. = variante di odiare (v.). aoè
tanto appassionatamente la vita, sarebbe un odiare la propria natura. alfieri, 4-19
donne son queste: lasciare gli ornamenti, odiare la vana lode, fermezza nella mente
. papini, 20-144: arriviamo a odiare i nostri amici. sbarbaro, 5-34:
ora mi trovo quasi astretta a doverlo odiare. bar etti, i-76: quando io
non più nostri, poscia per l'odiare o adulare i padroni, senza curarsi
vieni per imparare a soffrire e a odiare. verga, 4-3x1: non fareste nulla
e se estraordinarii vizii non lo fanno odiare, è ragionevole che naturalmente sia benevoluto
calpestati; dappertutto la necessità o d'odiare i nostri simili, o d'amarli
, i-150: abbiamo la fortuna di odiare il nostro nemico per motivi tanto più
casa sua delle idee libere, doveva odiare la nazione che le andava predicando. de
umilissimi, uomini e donne, come potevano odiare quel monumento di rispettabilità, quel mostro
d'accordo in fatto di religione, d'odiare bensì l'uno e l'altro l'
e la barbarie, ma di non odiare alcun uomo, e di commiserare gl'ignoranti
ed il re eran concordi solo nell'odiare i francesi; ma l'odio del re
uno che ha percosso l'errore senza odiare nessuno, di dire due parole di lode
conseguentemente sì s'ordina l'odio ad odiare se medesimo. maestro alberto, 84:
ecc. ci fa fremere e odiare il fortunato che ci appare il reno a
cose blasmante; / amare ed odiare en un coraio stante, / socce battaglie
una città forte e non si facci odiare, non può essere assaltato; e
creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. verga, 4-227:
a credere, dilettissimi, che l'odiare ad un tempo il peccato ed amare il
l'uno l'altro, e non odiare, né gravare a torto l'uno l'
lisandro stesso finì col considerare mostri e odiare per lo spavento quei carrozzoni insensati con
esser dal primo, / da quello odiare ogni effetto è deciso. = per
, 4-183: dacché aveva preso a odiare il genere mascolino non poteva tollerare la
fannone, lasso, la mia terra odiare / e l'altrui forte amare. /
anni ormai, che l'avesse fatto odiare. -per simil. m.
più m'innamora; 10 non posso odiare il suo odio, godo del suo disamore
erano capaci né di amare né di odiare. lambruschini, 2-287: chi vive quasi
genti; e perciò l'uomo gli dee odiare sopra tutte le cose. anonimo,
, mi son venuti a disprezzare od odiare, o disistimare per via di codesti
pregiare ed amare in omo; né da odiare, e dezorrare, che visio.
: prendere in uggia; prendere a odiare; concepire disprezzo, avversione, sdegno
al posto del gr. (tuotìv 'odiare '). disprezzare (ant.
andava disprezando. 4. odiare, detestare; respingere, rifiutare, non
a sé: degradato al punto di odiare se stesso e fare il proprio danno
casa sua delle idee libere, doveva odiare la nazione che le andava predicando.
spacciano francamente di odiar le colpe senza odiare i colpevoli, quasi che dominassero i
delli greci, e licito m'è odiare quelli uomini ». boccaccio, vii-149:
che parla dubitativamente facendo comparazione tra l'odiare e il salvare. galileo, 3-4-268:
'l mondo odia e fugge e d'odiare e fuggire ciò ch'egli ama ed abbraccia
esser meno filosofica e ragionevole che l'odiare in genere una moltitudine d'individui.
ii-247: si accorgeva... di odiare anche altre cose. quali? un
quella [tassa], e per farla odiare da molti, operorono che gli esattori
rinnegarlo? 2. aborrire, odiare appassionatamente. alfieri, 1-748: or
si fa malvolere, che si fa odiare per i suoi modi, la sua condotta
, part. pass, di odisse 'odiare '. esòso2, v. esosio
. oriani, x-16-127: credeva di odiare i ricchi, e invece non amava
con quel vigore che già resistettero senza odiare. papini, 28-201: io condanno,
amare li seguitatori de la veritate e odiare li seguitatori de lo errore e della
inducono l'uomo o a amare o a odiare o a impazzire e far simili altre
tollerare, non gradire, disdegnare, odiare, rifiutare, ricusare; non badare
un fico secco, ma a farvi odiare basta anche soltanto col nome.
desiderare); con avversione implacabile (odiare); con vivo risentimento (sdegnarsi
letteratura (con che non vengo a odiare me stesso che sono infimo), ben
mio decoro mi ritrassi. -ant. odiare, detestare, disprezzare. guittone,
grancancelliere del senato fatto e la facevano odiare loro con menzogne. d'annunzio, iv2-
, impetuose, fugaci; non sapeva odiare. pascoli, 139: forse già sono
poeti futuristi! io vi ho insegnato a odiare le biblioteche e i musei, per
e i musei, per prepararvi a odiare l'intelligenza, ridestando in voi la
e tenace della propria grandezza, ad odiare ed a perseguitare il signore di villeroi
ciascuno li possa ben vedere, conoscere, odiare e confessare. petrarca, i-4-144:
/ fannome, lasso, la mia terra odiare. fra giordano, 130:
creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. pirandello, 7-77
le fu posta in bocca per farsi odiare. — essere fuori di sé
. leopardi, 981: non posso odiare quelli che mi offendono particolarmente; anzi sono
, così l'impia- stratore sorbiettiere suol odiare il più maestralmente artificioso. soffici,
: i corpi senza spirito amare od odiare non possono, là dove gli spiriti incorporali
ad amare e giovare, e non odiare e nuocere. p. f. giambullari
per un uomo che essa avrebbe dovuto odiare. landolfi, 14-11: la donna
uomo pubblico scoviensi e l'amare e l'odiare, e molto più l'infierire.
letteratura (con che non vengo a odiare me stesso che sono infimo),
argillose disfatte. foscolo, v-242: l'odiare è meno infrequente... perché
questa infame società che io non potrei odiare tanto quanto ella si merita. giov.
figliuola. poliziano, 1-750: vorrei potere odiare / chi m'inimica: e non
grande e somma iniquità e perversità è odiare la bontà di dio in altrui.
(inodisco, inodisci). ant. odiare, detestare, aborrire.
a'cattivi l'aver questo di buono: odiare, impugnare la malvagità. alfieri,
entrava sulle furie e s'era ridotto ad odiare la propria figlia e a perversare contro
: a volte pare un pretesto per odiare qualcheduno, o se ci fosse quel tanto
non fusse universale la moda di mortalmente odiare gli stranieri e di trattarli barbaramente,
sè questa idea, dell'insegnare ad odiare chi che sia. 7. sicuramente
v-289: me lo fece vedere e anche odiare, il ricettatore dalla faccia leporina mentre
o italia, t'insegnerà a ben odiare i tuoi naturali e perenni nemici, verrà
orsù voi che, armati di malignità per odiare le donne, sete pronti per
lugubri senza interesse, e fatti per odiare l'esistenza. c. bini, 1-38
. borsi, 2-10: imparai a odiare il successo, i trionfi effimeri,
. -voler male di morte: odiare profondamente una persona. berni,
orsù voi che, armati di malignità per odiare le donne, sete pronti per dime
il busto tutto quanto, / per non odiare il verso de lo incanto. mattioli
costituiscono l'unica classe che ancora sa odiare ed amare. c. e. gadda
/ fannome, lasso, la mia terra odiare / e l'altrui forte amare.
.: cfr. volere). odiare, detestare, avere in antipatia.
indirizbibbia volgar., i-544: non odiare nel cuore tuo il proszate al re
sogno. pellico, 2-84: senza odiare gli uomini patisco dei periodi di salvati-
. tozzi, vii-239: bisogna fargliela odiare quella matterella! 2. sm
questa infame società che io non potrei odiare tanto quanto ella si merita. merda
a'quali mostratala, gl'indusse ad odiare il re e mettersi dal partito defl'
in letteratura (con che non vengo a odiare me stesso che sono infimo),
se misantropia è quella che fa, non odiare gli uomini, ma negligerli, fin
e dargli la giustizia perché cessi di odiare la società. -inflessibile, austero
-mordere con il dente: invidiare o odiare qualcuno; desiderarne il male.
: 'mordere col dente': invidiare, odiare, perseguitare, ovvero consumare, uccidere.
, 24-8: madonna argentina cominciò a odiare la suocera mortalissimamente. d. bartoli
se ne gio veracemente. — odiare o nimicare qualcuno a morte; averla
l'avevano a morte. — odiare o combattere qualcosa a morte: detestarla
s. v.]: 'odiare a morte '... per estens
dipende da essi di far amare o far odiare il governo. il popolo non conosce
quinta cosa che ci dee incitare ad odiare e fuggire la guerra si è la fraternità
, che è di temere e di odiare gli imperatori, non ha cosa alcuna più
potendosi non amare e molte volte anco odiare e fratelli e padri et ogni altro parente
figlio, tradirsi fra loro gli amici, odiare e riguardare come nemici e stranieri gli
perseguitare, vessare. - anche: odiare, detestare; avere in astio.
/ e le voglie privare / vorrei potere odiare / chi m'inimica: e non
odiare la povera creatura. carducci, iii-14-195:
volere o non volere; come al non odiare, per necessità seguita o amare o
. imperocché il non amare non è odiare, né il nonvolere è non volere,
su dei tedeschi; altri pur di odiare sempre la madre patria, inneggieranno al
che è buono, amalo e non l'odiare; e pure se fusse odiato da
[s. v.]: odiare il nuovo perché nuovo è così stolta
4: acciò che tu apprendi a odiare peccato, obria il tuo corpo una fiata
; che si può e si deve odiare, aborrire; odioso. cavalca
sé questa idea dell'inse- gnare ad odiare chi che sia. massaia, vii-104:
= agg. verb. da odiare.
odiante (part. pres. di odiare), agg. che odia,
servire in un officio di riconoscenza. odiare, tr. [òdio). avere
costume delle temine è molte volte d'odiare coloro che i loro mariti amano.
esposizione nominata, cominciai ad amare e odiare secondo l'amore e l'odio suo.
amare li seguitatori de la veritade e odiare li seguitatori de lo errore e de la
e le voglie privare, / vorrei potere odiare / chi m'inimica: e non
o volere o nonvolere: come al non odiare per necessità seguita o amare o nonamare
vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.
vuoli adusare: / viltà i gioco odiare, / femina vii fuggir come tempesta.
che riposo. segneri, iii-1-41: conviene odiare il peccato e odiarlo sopra ogni male
male. bocalosi, ii-85: per odiare le azioni malvagie e chi le ha commesse
. 6. locuz. farsi odiare: attirarsi l'odio e l'esecrazione
, lasciatovi da cesare, si fece odiare a cagione di una sordida avarizia.
[s. v.]: 'farsi odiare 'gli è un dar cagione,
= comp. dall'imp. di odiare e sole (v.).
odiato (part. pass, di odiare), agg. (superi.
. = nome d'agente da odiare. odiazióne, sf. ant
preliò. = nome d'azione da odiare. odìbile, agg. letter.
lat. tardo odibilis, da odisse 'odiare ': v. odio.
cavalca, 18-55: perfetto odio è odiare la ingiuria di dio e la colpa nell'
): l'odio ci è dato per odiare il male. tasso, n-iii-812:
da canto l'odio: cessare di odiare, pacificarsi. petrarca, 128-104:
a qualcuno o di qualcuno: far odiare, far cadere in disgrazia; far
-prendere in odio: incominciare a odiare, a nutrire sentimenti ostili o di
. -tirarsi odio addosso: farsi odiare. machiavelli, 235: tirarsi odio
. odium, deriv. da odisse 'odiare ', di origine indeuropea.
omicide. papini, 27-738: sentivo di odiare anche lui, tanto più felice di
ingiuria del prossimo è da fuggire ed odiare sommamente. bibbia volgar., ix-272
cose, ma le malizie de le cose odiare e procurare da esse di partire.
: bisogna subito aborrire, rifiutare, odiare... gli incantesimi, i sortilegi
, ha ella ballia d'amare e d'odiare, avendo d'am- idue questi
dovrian le donne parimente e nui / odiare il carro, come quel che noce /
volgar., vi-239: è da odiare colui che è disposto al molto favellare.
sfogate le sue passioni, cominciò ad odiare l'adultera parricida e in quel medesimo
il più chiaro dei lumi, a odiare perciò, con tutto il vigore del nostro
suggestione. pellico, 2-84: senza odiare gli uomini patisco dei periodi di salvati-
o italia, t'insegnerà a ben odiare i tuoi naturali e perenni nemici verrà
sulle furie e s'era ridotto ad odiare la propria figlia e a perversare contro
-pigliare odio, in odio: cominciare a odiare, a nutrire sentimenti ostili o di
, o italia, t'insegnerà a ben odiare i tuoi naturali e perenni nemici verrà
e'grandi, ma non si fare odiare dal populo. ariosto, 37-104: il
vita e modo, cioè se medesima odiare e non solo sé, ma ancora
): diègli una pozione da fare odiare...: che altro è quello
inglese. leopardi, 981: non posso odiare quelli che mi offendono particolarmente; anzi
, offesa ingiustamente, sa così ben odiare come ben seppe amare. mascardi,
perché, conoscendolo, non lo potrebbero odiare. 9. dir. condizionare
io son tratto dall'istinto naturale a odiare e disprezzare chiunque si prevale di certi
al cittadino italiano, preso in sospetto di odiare meno l'oppressione della patria, era
di maria, onorandola senza finire né odiare la colpa. g. raimondi, 3-36
un po'come mussolini che pretendeva di far odiare inglesi e abissini, gente mai vista
io son tratto dall'istinto naturale a odiare e disprezzare chiunque si prevale di certi
alcuno esser dal primo, / da quello odiare ogni effetto è deciso. leone abreo
cose, ma le malizie de le cose odiare e procurare da esse di partire.
. ottieri, 2-135: si debbono odiare le visioni psichiatriche del mondo e l'
con le manette, finiscono col farsi odiare sia dalle vittime, sia dai colleghi illetterati
milia cotanti più ardere d'amore e odiare peccato e amare vertudi, che tutto il
altre divinità astratte dello stesso calibro; odiare il genio pur professandosi adoratore dei grandi
la camaccia, o per soprastare o odiare il prossimo. -compiere indagini profonde
cose, ma le malizie de le cose odiare e procurare da esse di partire.
36. locuz. -rinfrescare d'odio: odiare vieppiù. burchjiello, lxxxviii-ii-452: non
e dargli la giustizia perché cessi di odiare la società. -placare un intenso
. montale, 3-9 ^: come potevano odiare quel monumento di rispettabilità, quel mostro
». leti, 1-26: si può odiare roma, riverendo la sede apostolica.
ad amare e giovare, e non odiare e nuocere. galileo, 4-1-453: vorrem
, o italia, t'insegnerà a ben odiare i tuoi naturali e perenni nemici,
cui mezo possiamo desiderare, amare, odiare e simili; ma ci ha dato ancora
io son tratto dall'istinto naturale a odiare e disprezzare chiunque si prevale di certi diritti
. papini, 39-84: non si può odiare l'austria che domani sarà sbocconcellata e
sciamare2, tr. dial. ant. odiare. iacopone, 72-7: si so
che nasceva dalla loro intimità gliela faceva odiare e ripensare nei gesti più sciatti.
sia antico vizio del mondo infermo l'odiare i migliori suoi medici. zorzi,
uomo pubblico scoviensi e l'amare e l'odiare, e molto più tinfierire. settembrini
, quali... amare, odiare, sdegnarsi, sperare, desiderare e simili
e contenere, amare i buoni, odiare i viziosi, sdegnarti contro a'maligni,
incredibile. pellico, 2-84: senza odiare gli uomini, patisco dei periodi di salvatichézza
sono nate queste sinistre opinioni, che fanno odiare la milizia e fuggire la conversazione
, 3-138: quell'uomo lo costringeva a odiare, a seppellirsi vivo in un sentimento
; scellerato! quando suo stipendiano la fece odiare. loro settari, ma far ciò
accusa, onde aver diritto di sevire, odiare, g. manganelli, 12-67: la
delle anche, che basta a far odiare una donna per tutto il resto dei
non mancava: la capacità di odiare. 5. che ha un
. montale, 3-95: come potevano odiare quel monumento di rispettabilità, quel mostro
fama. pellico, 2-84: senza odiare gli uomini patisco dei periodi di salvatichezza,
e perfettamente possia mo odiare, potremo anche somigliantemente amarli. cesarotti,
grande e somma iniquità e perversità è odiare la bontà di dio in altrui. petrarca
è da amare e nulla è da odiare se non per sopravenimento di malizia,
, ma le malizie de le cose odiare e procurare da esse di partire. cassiano
frugoni, iv-527: l'impiastratore sorbiettiere suol odiare il più maestralmente artificioso. genovesi,
, lasciatovi da cesare, si fece odiare a cagione di una sordida avarizia. magalotti
de'prìncipi che le sostentano e a fargli odiare da'sudditi, che mal volentieri sopportano
palpebre sì ardenti e sì gonfie da odiare l'aurea luce di maggio. mazzini,
io son tratto dall'istinto naturale a odiare e disprezzare chiunque si prevale di certi
be'capei che spesso / mi fanno odiare me stesso, / quando tra 'l volto
li possa ben vedere, conoscere, odiare e confessare. passavanti, 73: l'
/ che mi facea del corpo il cor odiare, / un'un- cia non avendo
alcuno esser dal primo, / da quello odiare ogne effetto è deciso. pascoli,
sodezza delle anche, che basta a far odiare una donna per tutto il resto dei
da dovere particolarmente amare, né strani da odiare, ciascheduno odierà tutti gli altri.
stupida politica degli imbecilli che consiste nell'odiare i grandi uomini e nello sfuggirli.
milia cotanti più ardere d'amore e odiare peccato e amare vertudi, che tutto
non fussono nostre, come è amare, odiare e a persuasione muoverci, e a
, acciò ch'egli imparassero biasimare, odiare e fuggire tanta oscenità porcacchi, i-288:
, una stizza che lo portava perfino a odiare questa fanciulla. e. cecchi,
filosofica, e ragionevole, che l'odiare. de roberto, 6-201: il nordan
. cavalca, 21-82: sostenere e odiare, non è virtù di mansuetudine,
a calunniare, a malignare, ad odiare. bacchetti, ii-315: tu ti vesti
volere o non volere; come al non odiare per necessità seguita o amare o non
palazzeschi, 2-56: tutto io debbo odiare, tutto mi si para agli occhi