ribaciar le sponde. carcano, vi-415: odi il metro quieto dell'onde / che
misurasse l'occasione de'mali pubblici contro agli odi privati, né stuzicando rinciprignisse la piaga
; ma non convenivano, per lor privati odi rinci- prigniti. carducci, iii-10-243:
s. v.]: rincrudire gli odi. un po'di dolce fra molto
botta, 5-242: perché poi gli odi già tanto intensi vieppiù s'invelenissero,
feudale di brandeburgo rinfocava la vampa degli odi e delle cupidigie nazionali sventolandola con le
o un istinto; fomentare o acuire odi, discordie. siri, x-939:
. davanzati, i-51: seiano aggravava questi odi e ne rinfocolava tiberio, perché,
2-xv-44: a tanto erano giunti gli odi nati per il canale e per chi sa
.: morii invocando maria: ma odi qua nuovi modi e non punto volgari
faceva nella primitiva chiesa, lascia li odi. s. maria maddalena de'pazzi
li orecchi al mio annunzio, e odi. / pistoia in pria d'i neri
che noi rinno- velliamo augusto, / odi, sangallo: fammi tu un lavoro /
. foscolo, iv-383: lorenzo, non odi? t'invoca yamico tuo: qual
a oco a poco le fiamme degli odi suoi. lambruschini, 2-75: '
/ là gemer tamente / tu l'odi in nota piena. filicaia, 2-2-123:
magno volgar.], 18-43: odi, come dicea iddio per la bocca del
. che ogni giorno più ripudiavano gli odi,... scrive al re di
di alienazioni principiate e non cresciute in odi manifesti, percioché questi non solamente non
li sentiva [gli amori e gli odi politici] ardentissimi; e riscaldavano il
pinta rimagna. dottori, 3-28: odi, mia cetra: un maggior lume è
. pietro da bascapè, v-189-153: odi, meser, la toa voxe, /
. onofri, 11-30: odi tu, vacua pietra, il suono pieno
bonaventura volgar., 115: quando tu odi che gesù è ingenerato da dio,
effetto indefinibile che fanno in noi le odi di ànacreonte non so trovare similitudine ed
g. m. cecchi, 244: odi, la pratica / era molto ristretta!
cotanto autorevole e desiderata, calmerebbe gli odi ed i rancori e farebbe ritornare la
tira. goldoni, xiii-598: odi a me qual s'offrio l'alma apparenza
celle, 5-15: delle cose che tu odi sie pronto ritenitore. cassiano volgar.
mascheroni, 8-255: poi la madre odi, che con esso langue: / e
è il chiabrera, che ritrasse le odi al genio antico de'greci...
. f. frugoni, 3-ii-83: odi un inquieto grillate di tenebrosi campestri, di
per avere allora la sua residenza in odi. 3. prodotto nell'
ripensavo a dante, / per gli odi miei alla città sua roggia.
confessalo: nel tuo subconscio tu mi odi ». -peggior. romanticuzzo.
non sei che un suono! / d'odi cinta e d'affanni e tradimenti,
entro vi passano. cagnoli, vl-357: odi la stoppa alla maciulla rompere.
che scaccia le tenebre, rompe gli odi, tronca le liti, orna i costumi
antigono, o intra sé per comuni odi rompevano a guerra. a. pucci,
bisunti e sentii ronfeggiare quegli unto- odi scomacanti con più fragore che far non suole
. n. secchi, 3-102: odi: come vederai le mie maniche di
atmosfera ancora balenante e rovente delle 'odi barbare'o delle 'laudi'. -mordace,
: 1 sonetti erano orribili. le odi, rovinose. c. carrà,
un proposito. cmi, 207: non odi tu che questo poveraccio, / poi
fegati di fegato di porco? / -non odi tu ch'io sono ed ero ebreo
disappunto. alfieri, 6-149: odi tu ragghi / e improperi e fischiate?
di reggini, di rancori e di odi tra 'litiganti. baretti, 1-68:
ruggii con la più catilinaria esasperazione gli odi miei contro il genere. 21
. nievo, 9-224: tu non m'odi: un ruggito / mandi, e
. boccamazza, i-1-473: se tu odi che lui [l'uccello da preda
dossi, i-192: al disopra, odi mgugliare i piccioni. -sostant.
de certaldo, 101: quando odi o vedi in alcuno luogo romore e zuffa
a'carri. casti, 190: odi le rapide / ruote sonanti / tratte dai
? voltati in qua. tu non odi? -ho paura che 'l mio collo diventerà
/ di vita, usciam: non odi, ohimè, con stridi / quasi di
sola. bibbia volgar., viii-331: odi, iesu sacerdote, tu e li
e romori, / sagramenti, bestemmie, odi e dolori. guerrazzi, 1-708:
d'orazio, special- mente in certe odi saffiche, c'è: de l'armonia
, signori. tra il carducci delle odi storiche e il d'annunzio delle gesta
: io o mio padre? - odi quest'altra, s'ella sa di sale
che eruzioni vulcaniche di superbie, di odi, di vendette. 7.
sono. castellini, 68: odi com e'lo squote [l'uscio]
nel secolo, rimani pure, ma odi come hai da starvi: come lot in
al pin, dal mirto al faggio / odi pur filomena, e del infido /
[la creatura] nasce vestita, or odi di che vestimenta: d'una brutta
, sapeva certo il greco e scriveva odi greche ed epigrammi. jahier, 2-108:
, 332: non creder ciò che odi, non dir ciò che tu sai.
/ bravamente sbarrandole la strada, / l'odi gridar: « cara da dio!
. foscolo, vi-6: tredici odi savioliane da riffondersi o da lacerarsi.
mia. poerio, 3-165: gli odi velenosi, antiqui / odi stanchi e non
3-165: gli odi velenosi, antiqui / odi stanchi e non sazi e vili e
sempre furono berzaglio e primo sfogo degli odi soldateschi e per terra te li sbatacchiano,
riprende le sue ire e i suoi odi e si apparecchia a sbranare qualche nemico
/ che, come vuoi parlar, odi un che sbrecca: / « questo lo
della sciabola. d'annunzio, i-778: odi lontano strepito di ferri, / e
cristo volgar., iii-62-2: se tu odi la reprensione mal volentieri, raffrenati e
joumée parlamentaire'ed ispiratagli dallo scatenamento di odi e di feroci vendette che gli scandali del
traduzioni; ma farò un'appendice delle odi travestite allegramente o tradotte in dialetti,
è scarso a denari ed io invece (odi portento e senti vanagloria) io ne
mentaire * ed ispiratagli dallo scatenamento di odi e di feroci vendette che gli scandali
turbamento collettivo, dovuto al prorompere di odi politici, di tensioni o di rancori
partic.: provocare, attizzando gli odi politici o le tensioni collettive, gravi
, / che dovev'ire al decimo (odi scatto!). pascoli, 1124
, ovvero immagine di giove, « odi, giove », diss'egli,
tanto più li sentiva [amori e odi domestici! ardentissimi; e riscaldavano il
al fonte / bevve, gli estremi accenti odi, ti prego. cesarotti, 1-iv-298
., temendo i fiorentini per antichi odi e castruccio..., si adoperavano
5-44: continuando tali parole schernevoli, odi come soggiugne appresso: « l'ira
in riposo. ariosto, 20-138: odi... tu che sei / cotanto
: ella scherza quando antepone le mie povere odi al suo libro, al quale se
nel petto. chiabrera, 1-iv-313: odi come superbo altrui minaccia? / e
carducci, iii-5-98: verseggiatore e di odi oraziane e di sonetti petrarcheschi e di
o noiosa. settembrini, 34: odi scilinguagnolo! si vede proprio la femmina
un sentimento. gherardi, lxxxviii-i-617: odi lettor, che, co'mia po-
far questa matega. idem, 188-3: odi cadìa
costringe. salvini, 24-326: odi me, o regina, a molti nomi
/ troncai, rimisi qualche strofa alle odi, /... / che scoccati
ii-1-130: dopo recate le più belle odi di quest'epoca, le accompagnerò di
, ii-711: glauco di serchio, m'odi. io nicarete / le canne con
, 2-114: son turbini che rasserenano, odi che s'innamorano, fiamme che si
lo vitupera. laude cortonesi, 1-i-244: odi e intende, bel mio core:
, ed agitato / per gli eterni odi contra il tuo seme, / il mio
. compagni, 1-24: scopertesi gli odi e le malivolenzie d'ambedue le parti
mariti scornati. alfieri, 9-75: odi impudenza! al suo parlar, parrebbe /
gli era. serdini, xxxix-i-65: odi che beffe, odi che gran scorno
serdini, xxxix-i-65: odi che beffe, odi che gran scorno / de un tal
al figur. baldi, 112: odi, ti prego, / come soavemente mormorando
s. bernardo volgar., 11-37: odi [o dio] quanto spesse volte
. cecchi, 445: - sì, odi, mosca: di'che per mia opera
ove tua vita misera traesti. / or odi i scorto, / per sopra dota
inclito scuoti-la-terra. idem, i-777: odi, poseidaone potente, scotitèrra, / signore
tonante, fulminante, piantatore / giove, odi
francese, per un mio grande scrupol odi spropositare. pavese, 4-136: la guerra
mi desti mi fece peccare. » or odi bella scusa che questa fu! dante
/ se involti i tuoinegli altrui fasti or odi, / non isdegnar mie rime. foscolo
in vostro core, / tutti gli odi e pravi sdegni / commutate in dolce
... fanciul vago di lucciola / odi pigliar farfalle o girar trottola i..
fanciulla, sturati gli orecchi, / odi le voci di chi ti vuol bene;
degnarti d'un guardo,... odi i bei versi di dante che ho
poesia... quella cotal virtù, odi copia o di sobrietà o di splendidezza,
leopardi, i-35: sono anche queste [odi] macchiate qua e là del seicentismo
c. dei giochi suddetti; nelle odi è posto fra il terzo e il
ii-324: a te dico, che m'odi, / che quatro son li modi /
carducci, iii-15-67: nelle due [odi] di lui al musico farinelli venne
: ogni cavallo... / gli odi e 'l furor del suo signor seconda
, primo, di fare il commento alle odi del parini, quando violino primo
i lam- bertazzi, sedati gli antichi odi e sospetti, sederono ben sedici volte
e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega /
tace, / odi il martel picchiare, odi la sega / na. pavese
bada, allorché della gru tu odi la voce nell'alto, / che di
uno, e manco l'altro. - odi '1 vangelo e poi ti segna.
, 2-ii-854: quando tu... odi ricordare il nome di maria ne la
que'dentro usciron fuor, come tu odi, / e furono sconfitti e seguitati
popoli non debbono seguitare, sono ch'io odi la rima e quella studi di biasimare,
voi parenti della casa d'israel, odi la parola di dio che dice così:
il mantello della pace che ricopriva ancora gli odi occulti e le fiere machinazioni di queste
15: cuoci molto i piedi di pecore odi castrone ricente in acqua: e di questa
lottando, videselvetta. cesarotti, 1-xxxii-236: odi quel fonte che da un ancora per un
cittadini, per ispargere le semenze ai odi scambievoli nelle anime delicate. tapini,
semenzaio di invidie, di superbie, di odi, di vendette. -organismo che
gli eretici con l'arme e con gli odi si perseguita- vano e runa resia l'
acosta], 131: succo di piantagine odi solatro o di sempreviva o di portulaca.
né rovescio. alfieri, 6-137: odi, sennino: / la dice poi quelle
274: non sentenziare mai se prima non odi l'altra parte. niccolò cieco,
, 9-172: né per cosa che tu odi o che ti sia fatta, hai
le discordie civili, che seppellisce gli odi indovuti, che im- balsima i nomi
fraterno, in una cordiale riconciliazione gli odi, i torti, le vendette e le
estrema sterilità. leopardi, 11-29: odi per lo sereno un suon di squilla.
cada morta. dominici, 1-48: se odi sibillare la lingua serpentina di maldicenti,
: erano i servizi per lo più opere odi buoi o di falce o di correggiato ed
settatori d'osmar. alfieri, 1-491: odi incre- dibil cosa / che arreca a
amore] valore al tutto sferre / odi, iniuria, omicidi e cru- deltade
coro a quattro / guidando in volta, odi tu questi accenti. foscolo, gr
gli amanti. crudeli, 2-137: odi che il caldo giovine / te alla battaglia
. si aperse la via allo sfogamento degli odi e elle vendette private. b
pomposi della grecia, lavorò le sue odi in quelli più 'sfoggiosi'di roma, cioè
è capiti! dolori, paure ed odi, tutto finiva in me, senza uno
orzo e latte. cantù, 332: odi che favellando par che sgargarizzino.
la rosa dell'impero greco fiorire, gli odi e gli oltraggi all'italia e ai
bernardino da siena, 2-i-191: quando tu odi una cosa che ti paia cosa da
. i. frugoni, i-1-251: odi, olimene, un'aura / inaspettata sibilar
calunnia. dominici, 1-47: se odi sibiliare la lingua serpentina di maldicenti,
taccone, cvi-311: non te ramaricar se odi lo inizio: che giglio, gli
, ix-1-681: li seguono a torturare le odi e i cori dei greci e ridurli
. carducci, iii-17-430: le odi di anacreonte, o, meglio, 'ana-
statua ovvero immagine di giove, « odi, giove », diss'egli, «
g. b. casaregi, 15: odi, italia, e 1 miei detti
ha di sangue ghirlanda funesta.. / odi tu canto di sinistri augelli? monti
. carducci, ii-4-227: di, odi! un gatto che smiaula nella mia corte
avrebbero a poco a poco smorzati gli odi, conciliati gli animi. pirandello, 7-232
fuoco si smorzerebbe di liti, di odi, d'invidie e di rancori! martello
la vibrò, la diruppe; in tre odi piegandola matassa, un groppo,
sparsi i toi soavi accenti, / or odi 1 miei lamenti. boterò, 9-31
sospiravi intorno, /... / odi ch'io mi querelo, / odilo
terra o cielo! baldi, 112: odi, ti prego, / come soavemente
soavezza il capo si declina. dove tu odi quelle melodie, è una cosa suave e
di bisogni, d'invidie, di odi, e quindi vizioso e misero. pisacane
dice a dio: « attendi e odi ». savonarola, li-m: in altro
dire sodo. boiardo, 1-26-63: odi come io parlo chiaro e sodo. l
propagandistica. mazzini, 35-288: se odi progressi fatti da noi in lombardia,
attento alle parole, / le quale odi con poca pazienza, / né più soffrendo
l. salviati, 19-118: odi cosa aromatica! e sofistico, /
all'ostilità altrui, a persecuzioni, a odi, a calunnie, ecc.;
ritorno. dante, lxxx-14: or odi che n'avvenne. / che tutti gli
): queste cose che e'sugungo odi da lo venerabel fortunao. ovidio volgar.
che il mondo goda dei fatti miei: odi con che trama la mia balia mi
sparsi i toi soavi accenti, / or'odi i miei lamenti. f.
i-4- 208: meglio quello sprangare degli odi che non lo strimizzirsi in una ilare
quella prova di ravvivare, dopo le odi barbare, a rappresentazione intentata il vecchio
rovina. landi, 88: non odi tu ch'egli è tardi?..
28: déstati, sonnacchioso, / odi i pinti augelletti / col canto salutare il
alzati gli sportelloni del reparto macchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno srocchettare
sue liberalità né delle discordie sedate, degli odi antichi tra persone, famiglie, terre
: no tegna lo viso chino né li odi a terra; le sopracilie no mova
so stato; le palpebre digi so odi no apra corno no seconvene. intelligenza,
: « o re soprano, / odi mio suono, e noi tenire a vano
s. bernardo volgar., 11-37: odi [o dio] quanto spesse volte
non furo ascose. salvini, 24-282: odi, regina dea, apporta-luce, /
che m'appe ligato, / isò gli odi e sorrise, / sì c'à
me pietade, / o signore che m'odi, / e dell'anima mia.
/ tanto peni e tormenti, / quant'odi e parli e pensi e miri e
canini e i canarini, e ditemi che odi ne dovessero uscire. capuana, 15-160
che il poeta volle comprese nelle edizioni delle odi fatte in suo vivente e che una
ramose tue d'infamie, d'odi e lite, / d'affanni, di
in quanto che eccitando, se non gli odi, gli spregi del male, è
5-150: al crispi, proseguito da odi implacabili delle consorterie moderate dapprima,.
sparsi i tuoi soavi accenti, / or odi i miei lamenti. atanagi, xxxvi-184
: d'epitalami, di sonetti e d'odi / dopo averne così fatto uno strazio
. parini, giorno, i-1128: non odi ancora /... / di
zuffe, e spargimento di sangue e gravi odi e rancon ne vennero tra loro.
/ il sasso ch'io ti porgo, odi quel ch'io / sentii proteo cantar
ch'ella si potea convertire a gravissimi odi. -di grande mole, ponderoso
, / v'è scritto su, ed odi per che indizio: / che,
sepoltura de le vite, balia degli odi. 4. istituzione che consente
ciò che hai; non creder ciò che odi; non dir ciò che tu i-285
in cinque modi / di spension tu odi / che purgazion s'intenda = nome
: spifferi inaettari qua e là dalle odi / barbare, e tanto, tanto,
spiacenza, con quanto diletto le liriche odi erano udite. calogierà, xl-90:
minimo. buonarroti il giovane, 9-155: odi, odi, che tumulto! /
buonarroti il giovane, 9-155: odi, odi, che tumulto! /..
violente. guido dalvuliviera, 264: odi che fé quella rabbiosa gente, /
vuole spira; e la voce sua odi, ma tu non sai donde si venga
dopo i figliuoli. petrarca, i-1-146: odi le strida / de le misere accese
alzati gli sportelloni del reparto macchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno strocchet-
faldella, i-4-208: meglio quello sprangare degli odi che non essa tutta dal capo al piè
, sf. irrorazione o aspersione di acqua odi un altro liquido. -in senso concreto:
lxxxviii- h'735: odi, uom da gogna, / non li
). d'annunzio, i-778: odi lontano strepito di ferri, / e suon
mantello della pace che ricopriva ancora gli odi occulti e le fiere machinazioni di queste potentissime
della giornata. leopardi, 11-29: odi per lo sereno un suon di squilla.
tommaso d'aquino, le tre più grandi odi cristiane. -per estens. composizione
in generale. carducci, iii-17-404: odi... composte dal poeta nel primo
iii-17-328: questo volume fu l'esemplare alle odi del pa rini il reina
sta negli undici sonetti, nelle due odi, nei 'sepolcri', nei frammenti delle 'grazie'
dell'uomo. cesari, ii-246: odi qua il parlare de'giusti, usciti già
: io mi meraviglio che tutte queste [odi] non siasi fatto ancora una raccolta
farlo rinvenire. bonarelli, xxxii-426: odi, narete, / costei ancor tra le
, ché egli mi minaccia, come tu odi, per forma che mi leverà di
permesso / sterca sonetti, madrigali ed odi. = denom. da sterco.
al dolce mondo! pel tuo bene m'odi! / ché l'acqua stessa dei
stilista nel poema; meno felice nelle odi. d'annunzio, 9-10: 1
, 360: tra le sue rame odi un ansar di vita.. / le
vita.. / le già sue foglie odi stormire al vento. d'annunzio,
. o per fortuna o per privati odi contra loro straboccare. giovanni da samminiato [
che non faccia ora, le quattro odi, 'napoleone', 'washington', 'garibaldi',
essere tale, senza fanatismi e senza odi, senza affettazione d'idolatrie nuove e strane
, adesso... lasciano strascichi di odi e rancori. n. ginzburg,
« ecco lo strascicone », t'odi gittar in viso da quanti passano.
. caddero in un clima stravolto di odi passionali di classi sociali contro classi.
destrier nitriti. tesauro, 2-78: odi lo strepitar de'martelli sopra la soda
mi imperiali? tasso, 9-44: odi qual novo strepito di marte / di
leopardi, 24-23: dalla via corrente, odi lontano / tintinnio di sonagli; il
lunga! questo da bologna, i-40: odi li angosciosi del cor stridi /
che chi dè aver merzé per piatà m'odi. cicerchia, 1-142: levossi
. l. cassola, 1-31: non odi il roco mugolar de l'onda, /
striduli grilli. ariosto, 224: non odi che risuona il pianto e il colle
e nelle antistrofe, come sono le odi di pindaro. d'annunzio, iv-1-866:
: essendo alzati gli sportelloni del repartomacchine, odi venir su un respiro sonnolento, uno strocchettare
oblio. tommaseo, 4-i-187: gli odi nazionali si vengono... all'alito
orecchio a terra / metti attento, confuso odi un subuglio, / un romor di
. bibbia volgar., vii-457: odi la parola di dio... ecco
! piovene, 6-210: di'che mi odi, che ti odio, che il
e sottospecie liriche ha sequestrato [due odi] fra le canzonette. 7.
le implorazioni. salvini, 24-320: odi me supplicante, e dona pace /.
giorno e notte sempre all'ultim'ore / odi me supplicante e dona pace. carducci
divino apollo, / un supplice mortale odi pietoso. c. i. frugoni,
sopplischi col tuo ingegno quel che non odi. cesari, ii-61: parlar poetico,
insidie false e occulti inganni / grandi odi ha suscitati e gran rancori. guicciardini
frapponevano i loro ufizi, affinché agli odi e alle pessime conseguenze della discordia e
a le naiadi il torrente / or sussurra odi e strambotti / che imparò là su
carducci, iii-28-315: la metrica delle odi barbare... ella se l'è
di brandeburgo rinfocava la vampa degli odi e delle cupidigie nazionali sventolandola con le
il tutto a pieno intenda, or odi / le mie sventure insieme e l'altrui
svezzese, unito agl'austriaci, conservando odi, e rancori particolari contr'il cristianissimo per
/ e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega
, / odi il martel picchiare, odi la sega / del legnaiuol, che veglia
un taglio uccise. tasso, 12-55: odi le spade orri
, il savio mago / che forse ricordare odi talotta. lamento di fiorenza, 27
secchi, 41: fatti innanzi discepolo, odi bene, impara daltuo maestro a far fronte
, caro giosuè, ma scrivere le odi barbare e lodare le strofe del cavallotti,
, tenere a mente il ben che odi. terza, operare il bene. varchi
, xvi-486: tieni a mente che le odi che tu mi dài ed il tuo
come il commo, ma tieni e odi come uno. gar., 25:
muratori, 7-iv-355: quello intanto che odi di una città; tieni per fermo
anche sostant. carducci, iii-3-250: odi le cetere tinnir montiamo: / fug-
tinnuli organetti germanici. pascoli, 68: odi, sorella, come note al core
leopardi, 24-23: dalla via corrente, odi lontano / tintinnio di sonagli; il
strumento musicale. rezzonico, 55: odi qual esce da'forati bossi / e dalle
tire, gare e lite, / gli odi, gli 'mpacci e le molte ferite
silenzio d'inermi leggi, da'neghittosi odi de'cittadini, dalle servili speranze de'
farfalla! che sono mascherone, tu non odi? tic, toc, tic. apri
senna invitta starti? giusti, 4-ii-591: odi strepito d'armi, e nella fera
di schegge. leopardi, 11-30: odi per lo sereno un suon di squilla,
lo sereno un suon di squilla, / odi spesso un tonar di ferree canne,
favella. b. tasso, ii-39: odi da quel- l'ignuda arida pianta /
, ix-1-681: li seguono a torturare le odi e i cori dei greci e ridurli
, lii-14-196: diverse altre pretensioni e odi antichi... erano tra di loro
, sordo, cionco e troppo / e odi e vedi e nota e scrivi a
mio amico che le trasportassi [le odi di anacreonte] in versi italiani,
le traduzioni: ma farò un'appendice delle odi travestite allegramente o tradotte in dialetti,
l'occhio non passa animo fondo, / odi nuovo argomento. graf 5-269: non
qualcuno mi fa de le tresche che tu odi. caporali, 2-30: che mercato
: 'carmina'(vi comprenderei epigrammi, odi, elegie, trimetri, prologhi ecc.
bizantino, canone liturgico composto di tre odi o strofe. 2. libro
parte dei canoni è costituita da tre odi. m. a. marchi,
pugna: d'armi, di guerrieri / odi il gragor, le grida i.
v'hai qualche turaccio, che non odi? -levare il turaccio al tino
/ lontane. /... / odi? la pioggia cade / su la
3-60: se due campane, l'una odi sonare / e l'altra no,
almeno passai tutto il giorno leggendo. odi. comperai a prezzi mitissimi non pochi libri
, dove vai? non fare, odi me », gli stima pedanti che vogliano
35: va in piazza, vedi e odi; toma a casa, bevi e
come il comuno, ma tieni e odi com'uno. = allotropo di
grave cosa è pensare disonesta quando tu odi messa, ovvero ori, o dici
foscolo, gr., i-318: calare odi per l'aere / dal muto nembo
193. canta, e tu n'odi il lungo mattutino / grido del merlo;
re). parini, 416: odi 'l romor de'cocchi universale / che van
non passa all'imo fondo, / odi nuovo argomento. pascoli, 68: ed
i toi soavi accenti, / or odi i miei lamenti. serpetro, 285:
de laure. metastasio, 1-ii-158: odi che l'aura istessa, / vaneggiando
è una vanità boiardo, 1-21-47: odi, fallace, e il mio parlare ascolta
lettor, cerchi, d'udir, or odi alquanto / cose da far stupir saturno
dante, inf, 2-108: non odi tu la pietà del suo pianto? /
: va'in piazza, vedi e odi; toma a casa, bevi e godi
/ e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega /
tace, / odi il martel picchiare, odi la sega / dal legnaiuol, che
qualche venatura d'amaro, come certe odi di orazio, come certi distici di ovidio
villanella / con l'altre a coro, odi, o fiorilla, / il canta
, d'ecloghe, d'elegie, d'odi pindariche. 4. elegante
andando verso ignoti porti, / pur odi. 8. agric. il
di faccende. malaparte, ii-220: odi risa e voci, vecchi grammofoni cantar
modo d'omo dis firmamente: / « odi, imperadore, quel ke te voio
quantità certa. leonardi, 11-31: odi per lo sereno un suon di squilla,
lo sereno un suon di squilla, / odi spesso un tonar di ferree canne,
eletta e squisita novità, virgilianamente belle le odi 'su la conchiglia fossile', 'la veglia'
: ciò compénsa ad usura i maledetti odi che vituperarono per secoli le due città
volanti; che sono per inserirsi uno nell'odi, l'altro nel dialogo. manzoni
, « morii invocando maria »: ma odi qua nuovi modi e non punto volgari
navagero, lii-1-335: vi sono stati tanti odi invecchiati di tanti anni, e così
in fiera, ora non più tu li odi. moravia, ix-71: 1 figli miei
, e spargimento di sangue e gravi odi e rancori ne vennero tra loro. ottimo
e zuffoli. monti, x-1-119: odi frattanto risonar le rive / non di giocondi
[presente] ', in orazio, odi, 1, n, 8.
epopea, che cento canzonieri, che mille odi pindariche, oraziane, chiabrerane.
è grande certo, che tuttavia io vi odi garbettare e usare quei modi di dire
, separazioni, divorzi, adulteri, odi fra i membri della famiglia e amicizie,
or di entusiasmi senza confine e di odi senza misura, e di escandescenze furiose
una simile baggianata e lo invitoacitareverbatimilpassaggiodeltestodeldibattitotelevisivo (odi qualsiasi altro testo) che verifichi la