il dì ch'i'vi riveggia et oda? fazio, v-25-24: li nostri passi
de'carcerati, fa'ch'io n'oda alcuno. segneri, ii-54: stava affacciata
sì piano, che chi ascolta non oda. grazzini, 4-112: veggendo ogni cosa
esaminar gli errori, / legga pugne, oda trombe, ami furori. s.
. redi, 16-vi-24: l'introduzione all'oda, e la di lei chiusa che
d'annunzio, iv-2-554: come chi oda un annunzio di gioia a lungo aspettato
appara tu d'essere contento che t'oda quello testimone, il quale attende non
ci arman vecina / che non oda 'l gridato de lo suo morganato. compagni
: appara tu l'essere contento che t'oda quello testimone il quale attende non
annunzio, ii-759: se nel silenzio oda piombar la pina / sorda, strider la
dove e'par che quella voce s'oda. a. f. doni, 2-19
gli errori, / legga pugne, oda trombe, ami furori. c. dati
le lingue loro, acciò che non oda ciascuno la voce del prossimo suo -
popolari, che ogni dì non si oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro,
, 13: oh ch'io non oda / nulla di te, ch'io fugga
, 16-88: qual è colui che prima oda il tumulto, / e de le
uom che a battuta canti / l'oda che scrivi. g. gozzi, 1-155
e poi si staccano, senza che s'oda la voce di chi li comanda,
o critica. alfieri, 1-17: oda tua reggia intera / ch'ami ed apprezzi
tanto popolari, che ogni dì non si oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro
ancora tanto di bontade, / ch'io oda come in vostra giovinezza / foste accresciuta
[crusca]: e ch'egli non oda grande borboglio di cuochi intorno di sé
da siena, 89: fa'che tu oda la parola di dio; fate mandare
banchetti politici è raro che non si oda questa voce, e che i gazzettieri
, è unica cosa che ormai s'oda / e, essendo udita, in buio
1-418: or tu fa che minerva oda un tuo cenno / d'ire, e
conto / di tua bocca non s'oda, ma ciascun pregia e loda. boccaccio
mal conto / di tua bocca non s'oda, / ma ciascun pregia e loda
pesa un cantare, / sì che n'oda la nota / quella né '
voce sommessa, e ne'due altri chi oda ciascuno il contrapostogli per diametro, non
fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un ut, re
miele. onofri, 5: ch'io oda in me il brusìo dei teneri germogli
suo imbasamento un oriuolo, veda, oda, senta, conosca ed ami quell'
e digli celatamente, che non t'oda persona, che faccia buona guerra e spenda
voce sommessa, e ne due altri chi oda ciascuno il contrapostogli per diametro, non
il vivo spirto alberga / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba, /
, quan tunque se n'oda, e se ne veda nelle scritture perenne
che, chi la vede, par che oda parlare. lorenzo de'medici, 472
le lingue loro, acciò che non oda ciascuno la voce del prossimo suo.
avante l'un di voi che m'oda, / e poi d'arruncigliarmi si consigli
strema consistenza -mi scamperà, finché l'oda, dalla sola miseria che temo,
conto / di tua bocca non s'oda, / ma ciascun pregia e loda.
e dice che non miri e che non oda / l'istessa dea se gli verrà
il vivo spirto alberga / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba,
silente, è unica cosa che ormai s'oda / e, essendo udita, in
/ ch'i'veggia o ch'i * oda ricordare. a. pucci, cent
appiatta, e ne'covigli occulti / l'oda l'empia tiranna, odalo e tremi
. pascoli, 5: ch'io l'oda il suono della vostra voce / ora
bruno, 3-635: il cuculo s'oda cantare da la starza, e non
si more, e più non s'oda / mugghiare armenti mai, né belar agni
vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri, / gli apre
vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri, / gli apre
risa... da lunge le oda / la tua dama, e si turbi
qua tu, ch'altri non m'oda, / palafrenier decano. fagiuoli, 3-1-
delle cose perfette, legga desideratamente, oda ed intenda i fatti delli nostri maggiori
/ l'inno dei liberi / s'oda echeggiar. de sanctis, 7-49: cospiravano
par diminuita e scema, dove non s'oda o non si veda un caraffula,
qual cortesia. carducci, ii-1-141: cotesta oda... era diretta a venere
/ l'inno dei liberi / s'oda echeggiar. spaventa, 1-52: nel
parola verbigrazia col senso dell'udito s'oda in tempo divisibile, e l'una sillaba
onde che egli tomi, che egli oda o vegga, niuna novella, altro
/ quel canta eroici, o qualche oda leggiadra. dolce, 2-194: invece
dilegua dinanzi come da persona che non oda, e non veggia seguitando il vano
ci armàn vecina, / che non oda 'l gridato -de lo suo mor-
vivo spirto alberga, / sin ch'oda il suon de l'angelica tromba / che
com'è dovuto. tasso, 6-ii-127: oda il ciel questi voti: / e
. onofri, 5: ch'io oda in me il brusìo dei teneri germogli /
gli errori, / legga pugne, oda trombe, ami furori. goldoni, viii-
chi si tura le orecchie che non oda la legge, la sua orazione fia esecrabile
fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un 'ut,
contro le insidiose e falsiloque sirene, oda sicuramente ciò che di sopra s'è
chetamente, / ch'alcun de'saracin non oda i gridi; / sicché più tosto
, / fanciullétto padrone: che non oda / tu i malevoli spiriti che veleggiano a
che 'l figlio gridare / nel nido oda de l'aquila di giuso, / s'
luna / non avvien che più s'oda, / che in sorte sua l'almo
quello che tu odi, tu l'oda con fede, imperò che chi parla,
che 'l figlio gridare i nel nido oda de l'aquila di giuso, / s'
buonarroti il giovane, 9-512: s'oda ognor voltar di macini, / e pestar
spuma e che 'l suo fischio s'oda. marino, 367: i pestiferi fiati
/ e par che non veda e non oda. serra, i-189: il buon
. [crusca]: ch'egli non oda grande borboglìo di cuochi intorno di sé
si mostri, e per ragioni ch'io oda, non veggo fino ad ora che
foscolo, 1-293: io ti dedicava questa oda quando tu, vinte dodici giornate e
deh, s'alcun v'è che m'oda qui d'intorno / di così lieti
sì ch'io fra le tue braccia / oda il tuo tardo cuore. e.
il consorzio degli uomini, quando s'oda fremere nell'animo l'amore delle grandezze
vuole avere vita, frequenti la predica e oda la messa, oda il vésparo e
la predica e oda la messa, oda il vésparo e le parole di dio,
avenga mai che da le labbra s'oda / uscirti inganno o froda.
, n-iii-641: se la repetizione de l'oda si fa davanti la divisione, si
montale, 13: oh ch'io non oda / nulla di te, ch'io
: seguiam ora, fingendosi ch'egli oda il suon delle voci di fuori e
porta, xxi-11-445: vo'gridar che mi oda: vo'chiamarlo. o gulone,
dintorno / i figli e 'l dolce nome oda di padre. parini, giorno,
mai risvegliarsi non sa, che non oda musica o almen quello inquieto spirito intorno
! / l'inno dei liberi / s'oda echeggiar. -avere, provare,
/ li pò ciascun, non che gli oda iddeo; / e quand'e'se
che 'l figlio gridare / nel nido oda dell'aquila di giuso, / s'aggira
tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un 'ut',
alle dipinture..., essendo oda, / ch'a monna raggia mia trasse
non ce arman vecina / che non oda el gridato de lo suo morganato.
iii-182: il re sorrise come chi oda un grossolano sproposito. 14.
bevendo spesso, / finché non s'oda bisbigliar sul tetto / la passera,
chi è superbo,... oda quello che della sua passione mi detta colui
un core, / de'flutti imperversati oda il fragore / chi l'orecchio non
lo tengo per indubitatissimo di quella mia oda toscana. fagiuoli, 1-4-184: -questi nostri
ingrato, chi è inesorabile... oda quello che della sua passione mi detta
pren- deano gli scrittori italiani. ora oda egli ciò che di questa voce si
de'figli al nido / stormendo approssimarse oda la caccia, /... /
. da ponte, 70: portai quell'oda al cobenzl, il quale..
illune; ma vedo meglio ch'io non oda, guardo meglio ch'io non ascolti
altro poeta, una epigramma od una oda. gigli, 94: la detta
. lorenzo de'medici, ii-125: oda quest'inno tutta la natura, /
quest'inno tutta la natura, / oda la terra. ariosto, 187: ah
la parola verbigrazia col senso dell'udito s'oda in tempo divisibile, e l'una
quelle parole e'le pronunzi o le oda pronunziare spiccatamente così: 'quel ràmo
còrno '; o le pronunzi e le oda pronunziare correntemente senza quella intenzion d'accento
così interamente ad effetto condotto che non ne oda più parola. ammirato, 465:
quelle parole e'le pronunzi o le oda pronunziare spiccatamente così: 'quel ràmo
còrno'; o le pronunzi e le oda pronunziare correntemente senza quella intenzion d'accento
1-234: non passa giorno che io non oda intuonarmi all'orecchie la canzone della prudenza
d'annunzio, ii-759: se nel silenzio oda piombar la pina / sorda, strider
lascerò di dir, perch'altri m'oda. testi fiorentini, 122: essendo
che la miri, / e n'oda ella i sospiri, / gli apre subito
abbiamo un canto novello / perché tu l'oda, questo grande / inno che edificar
canto, o sacre muse, / s'oda tra il vostro eterno e bel laureto
de'figli al nido / stormendo approsimarse oda la caccia. d'annunzio, i-
; / se quel ch'i'odo, oda; e sia busia / o vero
: osserva / che alcun non ci oda. in grave affar di stato / m'
, / quel canta eroici o qualche oda leggiadra. petrocini, lvi-328: io
. ariosto, 765: circa l'oda che voi mi dimandate, la cercherò
le lingue loro, acciò che non oda ciascuno la voce del prossimo suo.
diversi / linguaggi a chi ben gli oda / narran l'alte tue glorie e a
, e che 'l suo fischio s'oda. b. corsini, 8-12: si
faceste sì che ancor che ruggir l'oda, / s'io vedrò voi non tremerò
muta nelli atti di fuori, benché oda cosa che li dispiaccia, come lo pusillanime
fan- ciulletto padrone; che non oda / tu i malevoli spirti che
campare siena? -sì. -fa'che tu oda la parola di dio; fate mandare
, e che 'l suo fischio s'oda. idem, 13-41: pur tragge al
, che è, per quel che io oda, il migliore che mai volasse,
lascerò di batter la mazzuola finché non oda dimandar perdono. -nell'antico rituale ecclesiastico
una certa parte e il melisma dell'oda. tramater [s. v.]
di lui, che ne'teatri or s'oda / melodia no, melodial fragore.
attento a cosa ch'elli vede o oda, ch'elli di sé non à memoria
si legga ne'secoli o che s'oda. / subito il verme nuova forma
qual maraviglioso stupore ho mirati nella bellissima oda, ma non senza abbagliarmi, i
nessuno metropolitano, eccetto il papa, oda il piato del vescovo della sua provincia.
fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca uno * ut,
mille miglia / con la s'oda, commercio. pascoli, 397: si
per dio, che monsignore / reverendissimo oda una parola. della casa, 5-iii-63:
tanto popolari, che ogni dì non si oda dir piuttosto 'galletta, bigatto '
ci arman vecina, / che non oda 'l gridato / de quel suo morganato.
noto / il remoto abitatore / n'oda il grido in ogni lido / dove more
tanto popolari che ogni dì non si oda dir piuttosto galletta, bigatto e moro
mi doglia / perché la gente m'oda / e mostri me d'ogni vertute
per dio, che monsignore / reverendissimo oda una parola. aretino, 20-178: ecco
mai l'istante / che tu non l'oda o non lo veda, o psyche
/ arda aragne di scorno, / oda vagar per lo canoro elettro, /
foscolo, xiv-174: ho finita l'oda. mandami il trattateli © del p
col musso, l'eccellenza vostra m'oda / si fed'e caritad'il cuor v'
. lorenzo de'medici, ii-125: oda quest'inno tutta la natura, /
quest'inno tutta la natura, / oda la terra e nubilosi e foschi / turbini
la libertà. battista, vi-2-7: l'oda di v. e., da me
/ a dire, e vo'che m'oda / la dolce mia nemica anzi ch'
xxx-10-260: bramoso di starmi ove men s'oda / la voce e men possa noiarmi
questo secolo non accaderà che un uomo l'oda nominare una sola volta in vita sua
non ci arman vecina / che non oda '1 gridato / de quel suo morganato.
od, v. o2. oda, v. ode. oda
oda, v. ode. oda (òdda), sf. ant.
cameriera deriv. da ò
, / quel canta eroici, o qualche oda leggiadra. piccolomini, 10-40: nell'
foscolo, 1-295: bonaparte liberatore. oda del liber uomo niccolò ugo foscolo. leopardi
/ e nel serto magnifico de l'oda / lo ricompone per l'eternità.
. villani, i-4-46: salmeggiando in vicendevole oda, / rendono al creator grazie di
de'figli al nido / stormendo approssimarse oda la caccia, /... /
, / ch'io nelle braccia altrui / oda starsi godendo / la perfida bellezza /
onde che egli torni, che che egli oda o vegga, niuna novella, altra
e'mi par che tu non ci oda / da quest'orecchio. soffici, v-5-617
ii-io: osserva / che alcun non ci oda. -intr. guadagnoli, 1-i-203
, sì che il popolo tutto agiatamente oda. piccolomini, 10-49: per esser tai
variati di maniera che non si oda due o più volte un passaggio, ed
ch'era di tante ocche per un'oda secondo il numero poiché sono forti di 200
né donna innamorata preghi / né passeggier solingo oda il sospiro / che dal tumulo a
se non si fa la replicazione de l'oda, o davanti solamente o solamente doppo
penne e in cantare perché altri l'oda. crescenzi volgar., 9-82: di
67-12: po'dica, ch'ella l'oda, come saggio, / che per
mi sia, per la mia lingua s'oda. marco polo vplgar., 3-50
peserò ben pria / che di te m'oda favellar filippo. foscolo, xvi-89:
0-68: la voce più insistente che s'oda nella pace autunnale è la petulanza dei
a dio. filicaia, 2-2-216: oda ogni secol quanti / e quai già fur
sì gran donna i vanti: / oda quanto a dio piacque e quanta cura
soggiorno / né cosa grave si ragioni ed oda, / i dottori scacciatevi d'intorno
, n-iii-641: se la repetizione de l'oda si fa davanti la divisione, si
avante l'un di voi che m'oda, / e poi d'arruncigliarmi si consigli
, la mia putta, la mia pincina oda. = forma femm. di pinc
: uno vizioso indomito, quale solo oda, creda e diesi a quelli suoi confederati
/ acciò che le parole sue non oda, / aveva l'imo orecchio in terra
gridando, alcun non hai che l'oda: / ahi, crude sorte,
taci, che nessun altro degli achei oda queste parole, che nessun uomo si rimenerebbe
quando fia mai ch'io vi riveggia ed oda, / o cari sguardi, o
si congiunge e si marita. / l'oda e frema il menzognero / che condanna
donna innamorata preghi, / né passeggier solingo oda il sospiro / che dal tumulo a
che l'innocenza / curi e prego devoto oda talora, / da lui cheggio pietà
prete e che in forma di prete oda la confessione della moglie. -subdolamente
/ della finestra serrata / perché nessuno oda e veda il nostro peccato. pancrazi,
in pace. / ch'io l'oda il suono della vostra voce / ora che
1-67-11: po'dica, ch'ella l'oda, come saggio, / che per
di dì attendendo in dì che'egli oda a le sue rive / il profetato
contumace e protervo, il quale non oda la correzione né il comandamento del suo
d'accordo. martello, 6-ii-632: oda il cielo, oda il mondo liberi i
martello, 6-ii-632: oda il cielo, oda il mondo liberi i miei protesti.
, / ch'io nelle braccia altrui / oda starsi godendo / la perfida bellezza /
sia, per la mia lingua s'oda. malatesta malatesti, 1-185: qual ben
i-263: qualsiasi richiamo nel bosco / oda insolito, uccello / o altro agente
altro poeta, una epigramma od una oda. contempi, 3-2-215: egli sarebbe cosa
la mattina ti levi di buon'ora e oda la santa messa e la predica;
, e dopo tanto intervallo favella s'oda a verona tanto men tronca e men
vuole che magdalena segga a'dilettosi piedi ed oda il verbo rapace dell'anime dilette.
). grillo, 447: l'oda di vostra signoria mi piace. ha bellezza
membra / e non veggia e non oda nostri suoni, / tu come re
fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un ut, re
. f. casini, i-82: oda il vescovo da'popoli reclamanti questi disordini
piegando verso me che parlo, m'oda. -raccolto in sé, ripiegato
membra / e non veggia e non oda nostri suoni, / tu come re il
della malizia, non cadesse la oda mia, la quale io desidero.
veggasi / ribrulicar la vita, / oda il venir degli uomini, / voli dinanzi
tela, perché al suono non si oda in qual bussolo è gettata. -figur
cuore:... se uom si oda compatire da chicchessia,...
che di lei cante, acciò che s'oda sempre / il nome che da se
par d'un'aqua un gran rimbombo s'oda / per cader di quel giron in
membra / e non veggia e non oda i nostri soni, / tu come
: taci, che nessun altro degli achei oda queste parole che nessun uomo si rimenerebbe
studia da metterglila en mano; / si oda fatto vano, reportalo a la corte
, 1-293: io ti dedicava questa oda quando tu, vinte dodici giornate e venticinque
giovane, 9-85: fa'ch'io n'oda alcuno [dei carcerati], /
. tommaseo, lxxxix-ii-229: or s'oda la risposta che manda adelchi al ripudiatóre della
in modo lontano che io non t'oda e non ti vegga sempre. né in
essere risucitato dal peccato, bisogna che oda la parola di cristo, e udendola
in terreno fanno rombazo, perché gli oda e vegga. b. corsini, 7-37
lei ragiono, / vò che tu n'oda in altra lingua il suono.
l'un di voi, che m'oda, / e poi del roncigliarmi si consigli
a un clamore tanto assordante che non si oda più nulla. 9.
, ii-332: io ti dedicava questa oda quando tu,... atterrito ferdinando
. brignetti, 3-153: s'oda a destra una squallida tromba era stato
, sì che tutta la gente l'oda. panigarola, 179: quando siete assoluti
fia chi mai parlar vi veggia et oda / con altri che sanguettole, affamati
alta voce / grida ricciardo: « oda cobona tutta: / io perdono alla
umidi baci. cerretti, xxii-475: oda dell'empie giovani / lidia il destino amaro
il dottor fumi abbacchiatissimo, come chi oda o veda silurare o schernire...
per forza pur convien ch'l s'oda el schiopo. sanudo, viii-17:
non del mal quale ella vegga e oda. boldoni, 15-54: già nel ciel
cuore / sospeso, finché d'entro oda lo strido / scioglitor della pena.
da tessitore;... nodo inglese oda pescatore; nodo scorritoio. =
questa mia. foscolo, xiv-51: l'oda stampata dalla giunta fu accolta da'miei
asé mi tira e vuol ch'io n'oda / subito la cagion sul fatto stesso
e lamentosa nenia, / sempre ch'iol'oda risonar, di nova / e più scura
su quel sasso scogliuto e sdrucciolato, / oda quell'altro con la forza imbelle / fatto
i-352: uno vizioso indomito, quale solo oda, creda e diesi a quelli suoi
, sì che tutta la gente l'oda. massaia, iii-145: gli abissini,
torno d'alcuna sargia: e dormavi e oda cantar l'usignuolo a suo senno.
mi sia, per la mia lingua s'oda. -rifiutare qualcosa a qualcuno.
amator vien che la miri / e n'oda ella i sospiri, / gli apre
ragio giorno / che s'oda in chiesa quel sì fatai, / che
/ e lasciami passar sicuramente / che nont'oda la gente. g. c. croce
orecchio attento, / se mai s'oda di gufo o di simile / augel sinistro
papa... dice: « niuno oda la messa del prete che sa certamente
del sipario non si accheti e non oda chi espone la favola. parini,
ingiunge. / vuole ch'io l'oda io sol: ma voi diritto / me
come creder debbo io che tu in ciel oda, / signor benigno, i miei
pazienza] quinta, / fa'che l'oda, / ché più soda / serà
soggiorno / né cosa grave si ragioni ed oda, / i dottori scacciatevi d'intorno
verafatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un ut, re
né fia chi mai parlar vi veggia et oda / con altri che sanguettole, affamati
sonar mai squilla ch'egli non l'oda, una stessa cosa ch'è il mai
alle parochie e a'chiostri, o si oda chi ricorre e si rimuova
giovio, i-304: mando ancora un'oda nata in casa, qual mi pare
: il conte carlo dei dottori cantò un'oda eroica con tal sostenutezza di stile che
, se non a chi si dice, oda. fotteguerri, 19-86: parla un poco
ch'anco gli accenti / bramati io n'oda: né atterriti siate / di mia
io mi doglia / perché la gente m'oda, / e mostri me d'ogni
giovio, i-304: mando ancora un'oda nata in casa, qual mi pare
dietro ai sensi: / ma perch'ell'oda, e pensi / tornare, il
dormi, / fanciulletto padrone: che non oda / tu i malevoli spiriti che voleggiano
, per dio, che monsignore / reverendissimo oda una parola ». =
egli è intorno a questi boschi, l'oda. poliziano, st., 1-62:
bruno, 3-634: il cuculo s'oda cantare da la starza, e non
giovio, i-304: mando ancora un'oda nata in casa, qual mi
si stenda nelle laude di dio, oda el signore che dice per lo salmista:
steso non mi conosco, ogn'om oda, / che tesser proprio si è ghibellino
dormi, / fanciulletto padrone: che non oda / tu i malevoli -milit.
secolo non accaderà che un uomo l'oda nominare una sola volta in vita sua.
venne strema consistenza -mi scamperà, finché l'oda, dalla sola miseria che temo,
fia poi. filicaia, 2-2-216: oda poi l'ambasciate alte famose / dei sacri
orto scendi, / che non t'oda o ti veggia altri uscir mora. passeroni
la mia putta, la mia piccina oda, e odendo impari, non a ruffianare
vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri, / gli apre
non soneranno testé ch'io non l'oda, so che pur ora mi sia forza
, / acciò che le parole sue non oda, / aveva l'uno orecchio
l'angoscia fuggitiva / però ch'egli oda in sé tonar tal voce / che vince
fa nel romper di essa nube, si oda per molto spazio di tempo toneggiare per
impeto di un innamorato, il quale oda che la sua diletta si è riscossa nel
, vi-24: avendo io qui comunicata l'oda di v. s. illustrissima a
a persona uggiosa e che si veda o oda malvolentieri, applicandoglielo come nome proprio.
chi si tura le orecchie, che non oda la legge, la sua orazione sia
: pochi anni passano, che non s'oda regnar la peste o in costantinopoli o
: e'mi par che tu non ci oda da quest'orecchio, e spampani in
maffei, 14: il sommo giove / oda i miei detti, e se non
tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un ut re
, iii-1-474: tacete, che non v'oda i balestrieri / e non m'accocchi
mi sia, per la mia lingua s'oda. boccaccio, viii- i-9: preso
, iii-1-474: tacete, che non v'oda i balestrieri / e non m'accocchi
dormi, / fanciulletto padrone: che non oda / tu i malevoli spiriti che voleggiano
a dire, e vo'che m'oda / la dolce mia nemica anzi ch'io
, dic'egli, i voli dell'oda, la lindura del madrigale, e di
ne, 9-512: s'oda ognor voltar di macini / e pestar fiocini
non parlate sì basso ch'io non oda / la parola d'infamia. ma gridatela
vomitare in questo mezzo tempo un'altra oda saffica per certo principe di ungheria.
romor non par ch'ai mondo s'oda. caro, 2-380: disviluppati, in