facea. fagiuoli, 1-7-122: ch'occor pentirsi adesso? / non giova a quel
salutar le dame, / e non occor che in corvettar t'affanni. barelli
, / ché da me, non occor ch'io me l'incapi, / non
marasmo. tansillo, 3-140: non occor disputar colle lenzuola, / disse ch'
in cielo. fagiuoli, xiii-24: né occor che la metta sopra i cieli,
dee., 10-9 (1-iv-937): occor segli subitamente di vedere il
: con tutte le to'cabale / non occor che tu pensi / guastarmi più nel
prossimo (quel giorno era martedì) gli occor reva un bel dolce.
era pur forza che a caso alcuna volta occor resse che quelli insieme si
con quest'atto di confidenza, impegnarli, occor rendo il bisogno, a
più pareti di una stanza, o che occor rono per contenere tutti gli
territorio dello stato (sotto l'antico regime occor i-4-14: l'anima intanto
natali. fagiuoli, vi-91: non occor dica: « io son tale e cotale