, poiché ha all'uomo tratto questo occhio, lo mette come animale bruto al
: era riuscito a far chiudere un occhio alla questura su quella ridicola storia dell'
riguardarla sommariamente e dall'esterno e con occhio quasi di stranieri, mummificata e meccanica
vivente. se l'avessero osservata con occhio studioso, non avrebbero rappresentate le figure
timbuctù. d'annunzio, i-4: all'occhio riarso ecco ride / co'lieti verdi
dilaga o si allarga a perdita d'occhio trovi un'oasi risparmiata dal fuoco.
: è una vista incantevole, un occhio magico. è un campo obbligato che non
! / ché a gli occhi, occhio seria d'un basilisco. trissino, 2-2-47
: ricordo la sua obesità e l'occhio glauco e sporgente sotto il peso delle
perché è quello che si tiene all'occhio; il secondo convesso si dice obbiettivo
tale immagine può essere osservata direttamente dall'occhio umano mediante un oculare (in un
.. il punto preso di mira dall'occhio, dall'intelletto, dalla strategia,
che priva / da l'atto l'occhio di più forti obietti, / così mi
candidissimo riflette la luce e manda all'occhio nostro i suoi raggi a traverso di
dirimpetto. cavalca, 9-242: l'occhio e la cosa obbietta non basta a
esistere in sordina, da chiuderci su un occhio. 2. inconveniente, difficoltà.
dal forno una focaccia e giudicando a occhio se è ben cotta. -in
baldinucci, 103: [muscoli] dell'occhio: due indignatori, quattro amatori,
il conte linati sta, vedi il suo occhio vitreo, spento, spettrale, che
barba, aguzzo mento ardito, / occhio obliquo, che tutta manifesta / l'
: mi guardava [la cagnetta] con occhio obliquo e guardava, con spavento al
, 7-331: adoprando l'obliqua potenza dell'occhio a mano a mano si accostavano.
, con una lieve inclinazione (l'occhio: ed è un tratto morfologico tipico della
obliquo o maggiore o obliquo superiore dell'occhio: quello situato nella cavità orbitaria,
obliquo o minore o obliquo inferiore dell'occhio: quello sottile e nastriforme, situato
nella parte temporale dell'emisfero posteriore dell'occhio al di sotto dell'obliquo superiore;
due appartenenti alle pareti addominali, due all'occhio, e due alla testa; cioè
obliquo interno; l'obliquo maggiore dell'occhio od obliquo superiore; l'obliquo minore
obliquo superiore; l'obliquo minore dell'occhio od obliquo inferiore; l'obliquo maggiore
obliterati 'diconsi quelli nei quali l'occhio non appare più * intero 'per il
e riteneva di rètina: con quell'occhio laterale che cianno i polli che pare una
per sua condizione ha d'onnubilare l'occhio de la mente. savonarola, 7-ii-252
ne la cassetta / imberbe chierico con occhio pio / erudia, l'obolo rubando
come lo guardi, subito l'occhio e la vista corre da l'altra parte
, sf. ant. infiammazione dell'occhio, oftalmia. bencivenni, 7-74
che si dipartono dall'angolo esterno dell'occhio; zampa di gallina. bacchelli,
occhiàccio (occhiazzo), sm. occhio grande, sporgente. alberti,
! de pisis, 3-224: l'occhio del marchesino si posò ancora sul leone,
gli occhiacci. = peggior. di occhio. occhiadino, agg. geol.
struttura. = deriv. da occhio, per la forma tondeggiante.
gli occhi, altrimenti detta cassa dell'occhio. a. cattaneo, iii-170:
pigliasi per un certo lividore formato sotto l'occhio. g. gozzi, i-14-7:
suplema. = deriv. da occhio. occhialàio (ant. e
le spezie delle lettere che vengono all'occhio mediante el lume percuotano nello occhiale e
inabilità o difetti naturali della forma dell'occhio. pallavicino, 10-iii-240: un di
, / ma se l'occhiale all'occhio le aggrandirà, perfette, / dove credevi
che è proprio, che riguarda l'occhio e le sue funzioni; che ne aumenta
occhiale quello che à corrispondenza con l'occhio. 11. dimin. occhialétto
.). = deriv. da occhio. occhialétto, sm. apparecchio ottico
: sovente si recava la lente all'occhio per mirare dove avesse a trarre, poi
la funzione di compensare i difetti dell'occhio modificando il tragitto dei raggi luminosi;
occhiali protettivi servono solo a proteggere l'occhio da agenti 5. ittiol.
occhio. -anche: qualsiasi apertura circolare praticata
= voce dotta, comp. da occhio e ampio (v.), calco
? = denom. da occhio. occhiaròlo, sm. region
di area centr., deriv. da occhio. occhiata1 (ant. ochiata
abbraccia un determinato spazio; colpo d'occhio. -anche: lo spazio visto,
scoprire il vetro, ma bisogna presso all'occhio mettere un vetro meno acuto e scorciare
, quasi dica spazioso, tanto quanto un occhio è bastante di vedere, quanto può
bastante di vedere, quanto può arrivar l'occhio. magalotti, 26-169: vi s'
7. ant. e letter. occhio livido a causa di una percossa,
-a occhiate: a perdita d'occhio (e può avere valore iperbj.
vi entra. -a vista d'occhio. f. corsini, 2-489:
un rapido sguardo, posando appena l'occhio, in gran fretta; a prima
-dare un'occhiata', sorvegliare, tenere d'occhio, badare a qualcuno o a qualcosa
un'occhiata', in un batter d'occhio, in un momento, in un istante
-strizzare un'occhiata', strizzare l'occhio in segno di intesa, di complicità
piatti. = deriv. da occhio. occhiata2, sf. ittiol
. oculata (deriv. da ocùlus 'occhio '), per gli occhi grandi
l'aspetto o ricordano la forma dell'occhio (le penne del pavone, le
di giallo. = deriv. da occhio. occhiatura1, sf. ant.
occhi. = deriv. da occhio, n. 6. occhiazzo
= voce dotta, comp. da occhio e azzurrino1 (v.), calco
= voce dotta, comp. da occhio e azzurro (v.), calco
? = comp. da occhio e dalla forma aferetica di abbagliare (
). = comp. da occhio e bello1 (v.).
impero. = comp. da occhio e bendato (v.).
). = comp. da occhio e bianco (v.).
= voce dotta, comp. da occhio e bovino (v.), calco
= voce dotta, comp. da occhio e ceruleo1 (v.), calco
regno lontano. = comp. da occhio e chiaro (v.), sul
= voce dotta, comp. da occhio e cilestro (v.), calco
diva sovrana. = comp. da occhio, di1 e bue (v.)
belle occhi-di-sole. = comp. da occhio, di1 e sole (v.)
6. recipr. tenersi d'occhio. g. capponi, 1-ii-74:
favore. = denom. da occhio, col suff. dei verbi frequent.
concime per il lungo della porca coll'occhio del marrone un piccolo solchetto, chiamato
cocomero. 7. letter. occhio o sguardo che esprime desiderio, emozione
bottone). = dimin. di occhio. occhièra, sf. piccolo bicchiere
oculari terapeutici. = deriv. da occhio. occhierèlla, sf. ornit.
pazzerelle. = deriv. da occhio, con doppio suff. dimin.
(ant. occhètto), sm. occhio piccolo e grazioso. -per lo più
. -anche: ammiccamento, strizzatina d'occhio, espressione che rivela intesa, complicità
dicono occhietti perché piccoli in paragone dell'occhio della gomena, dell'ancora, delle taglie
'occhietto': il solco che si fa coll'occhio del marrone nella buca preparata per piantar
l'occhietto: ammiccare o strizzare l'occhio in segno di intesa, di complicità,
di spilletto. = dimin. di occhio. occhifùlgido, agg. letter.
= voce dotta, comp. da occhio e fulgido (v.), che
= voce dotta, comp. da occhio e glauco1 (v.), calco
= voce dotta, comp. da occhio e grande (v.), calco
colias). = comp. da occhio e grosso1 (v.).
= voce dotta, comp. da occhio e lucido1 (v.), calco
verginella. = comp. da occhio e modesto (v.).
mel dà. = comp. da occhio e nero (v.).
che sole. = comp. da occhio e infiammato (v.).
). occhino1, sm. occhio o sguardo che esprime vivacità, viva
l'occhino', ammiccare, strizzare l'occhio in segno di intesa, per corteggiare qualcuno
rallegrare. = dimin. di occhio. occhino2, agg. ant
e da varie formazioni dette annessi dell'occhio: il globo oculare è formato da
visive propriamente dette; gli annessi dell'occhio sono: i sette muscoli dell'orbita
per fermo ben sapete / ched un occhio vedire / non porria per certanza, /
pietro ispano volgar., 3-21: occhio è un membro nobile, ritondo, raggioso
sono visibili, vengono dentro a l'occhio -non dico le cose, ma le forme
ranochi et bere. leonardo, 2-160: occhio è uno strumento di superfìzie sperica,
essere diventata opaca la lente cristallina dell'occhio sinistro e così impeditosi il passaggio alla
cominciala a partire: e messo un occhio [di cavretto] sul tagliere, il
in bocca molto fesso; / un occhio vivo, una rosetta in fronte.
occhi laterali. -in espressioni come occhio corporale, corporeo, del senso,
glorificato con l'anima, che l'occhio corporale non riceva lesione da tanta luce
occhi avea. ariosto, 14-107: con occhio d'argo il glio di pipino
che appariva di faccia, portava un occhio solo in mezo della fronte; negli
una qualche beltà. -acqua dell occhio: v. acqua, n. 8
che la sua autorità risiedeva tutta nell'occhio di vetro che aveva in quel torno
in cateratta. -batter d'occhio: momento, istante, attimo;
vider più bene / ch'un batter d'occhio e poche ore serene. tenzone di
, la quale è un batter d'occhio a ragione della celestiale gloria. giuliani
i-241: la corsa è un batter d'occhio. 2. per estens.
facoltà (anche nell'espressione luce dell'occhio; e spesso è usato al plur.
egli è mercato vecchio, / che l'occhio e '1 gusto pasce al fiorentino.
prendono i due sensi spirituali, l'occhio e l'orecchia, diletta e trae a
gli orecchi. sacchi, 2-12-45: l'occhio insieme con l'orecchio misura anch'egli
del re di egitto, spaventevoli all'occhio, obliate dalla memoria. ferd. martini
. martini, i-9: qui l'occhio non si ricrea mai. b. croce
una pittura non si vede con l'occhio, ma si apprende con tutte le
o artistiche, anche nell'espressione buon occhio) ', spirito di osservazione.
gran diligenza, / pulitezza, buon occhio e pazienza. f. badoer, lxxx-3-90
scaramuccie, essendo molto veloci con l'occhio e con l'intelletto a conoscere se si
dal confronto potessero gli studiosi adottrinar l'occhio a distinguerle. foscolo, xvii-173:
viti] a riguardo; un po'd'occhio e di regola sta
disse: « signora mia, non avete occhio. tutto sta nell'occhio. quando
non avete occhio. tutto sta nell'occhio. quando ho trovato il tono il quadro
». cagna, 1-160: giacomino ebbe occhio ancora da scansare il colpo abbassandosi.
[s. v.]: * occhio tipografico 'dicesi nel linguaggio corrente il
qualche bozza da correggere: quest " occhio tipografico'o, pari all " occhio clinico
" occhio tipografico'o, pari all " occhio clinico 'del medico che indovina le
un mestiere difficile. non parlo dell'occhio che ci vuole per inchiodare e stendere
guardare. giamboni, 10-155: né occhio non vede né cuore d'uomo può
, 10-48: sopra '1 sol non fu occhio ch'andasse. bibbia volgar.,
orecchie udenti beatificarono me, e l'occhio vedente rendea testimonianza a me. petrarca,
mostra quel che mai non vide / occhio mortai, ch'io creda, altro
r. roselli, lxxxviii-11-443: quello ch'occhio non vede o veder possa / se
. testi, i-73: trascorrete con l'occhio i flutti amari. forteguerri, 4-62
. « bene, venitemi dietro con l'occhio, e vedrete ». leopardi,
al cielo. foscolo, 1-279: l'occhio del figliuol di giove / lieto fa
bettini, 1-56: mi parve degno dell'occhio del cielo / un corpo nudo.
. de'sommi, 23: l'occhio de lo spettatore, che pur vedeva
campi deserti ed alle piante sfrondate con occhio di commiserazione. tapini, x-2-705: se
: se guardi il mondo con l'occhio dell'innamorato ogni cosa ti sembrerà un
fingeremo di andare a caccia per l'occhio della gente. -cospetto, presenza
mai non si sentia se non de l'occhio! poliziano, st., 1-44:
puoi immaginare, eugenio, di qual occhio io mirassi gli eleganti giovanotti che frequentavano
(anche nelle locuz. fare l'occhio amoroso, pio o gli occhi dolci,
.). garzo, xxxv-11-307: occhio amoroso / poch'è luminoso. dante
il vide, riguardando lui con torto occhio, tacita se ne tornò indietro.
bisogna e'sia presso pel trist'occhio / c'ha '1 comparone e 'l mio
al papa, guardatomi così col " occhio del porco ', con i soli sguardi
/ disfiorata è la guancia e l'occhio è morto. pananti, i-101: quando
, / ho un risettino, fo l'occhio amoroso. manzoni, pr. sp
sanctis, 9-329: facendo io l'occhio della maraviglia, mi citava certe pubblicazioni
in man narcissi. / il grànde occhio languente / come luna in eclissi, /
stradone, lui gli diceva con l'occhio del gatto: -e questo qui lo
conosci ancora? -mal d'occhio: v. maldocchio1. -occhio destro'
palco, come ad, l'altezza dell'occhio come de. e. zanotti,
e. zanotti, 1-4: sia un occhio situato nel punto o superiore al detto
in paese lieto, per tutto bello occhio, rarissime nebbie, non cattivi venti.
acciocché... noi avessimo miglior occhio in sul mercato. crusca, i
. [s. v.]: occhio...: diciamo delle cose che
sono in vendita 'avere o non avere occhio ', che significa avere o non
canapa bella e distesa; ha più occhio assai. idem, ii-319: la pianta
ii-319: la pianta mostra un bell'occhio, perché gli s'è levato il seccume
: gli si diede, almeno per l'occhio, un'importanza statica.
: ce n'è pochi a un occhio solo. papini, iii-660: i bastioni
. savinio, 1-78: penso: all'occhio della mia finestra gli è venuto l'
. biringuccio, 1-29: con l'occhio d'un zappone il van minutamente tritando
o meno di due palmi lontano all'occhio della briglia. corte, 82:
spagnuole in fuora, che sia senz'occhio, perché, oltra a gli altri
ed il barbazzale communemente. e dicesi occhio dal modo che tiene d'occhio aperto
dicesi occhio dal modo che tiene d'occhio aperto... sono dui occhi nella
l'appoggio dell'imboccadura, e dimandasi occhio primo; e questo del quale io vi
parlo ora, che si pò chiamare occhio secondo quanto all'ordine dello ascendere.
6-19: ha [una manaiola] l'occhio stretto e '1 manico gentile /.
ella [la scure] è d'occhio largo e taglio stretto. crescenzio, 1-116
tener ferma detta taglia in corsia: nell'occhio b s'investirà una cima del prodano
] delle padelle si dice propriamente * occhio ', essendo per ordinario un cerchietto
concime per il lungo della porca coll'occhio del marrone un piccolo solchetto. guglielmotti
piccolo solchetto. guglielmotti, 580: * occhio 'chiamano 1 macchinisti qualsivoglia apertura praticata
pel passaggio di un altro. sovente l'occhio è circondato da un rinforzo di metallo
e custodia dell'apertura. tale è l'occhio della traversa del te, quello del
trema tutto. pone una zolla sull'occhio dell'accetta, e via di corsa
né asciutte né bagnate si sgràgiolano sotto l'occhio della marra. cinelli, 11-99:
11-99: aveva infilato il pollice nell'occhio della tavolozza e preso un pennello dal mazzo
vasetto dell'acqua maestra. -concatenato a occhio: unito con altri elementi per mezzo
semplici bacchettine di ferro, concatenate a occhio l'una in capo all'altra,
in fronte e pennacchio nero, un occhio d'argento appiccicato al petto pei magistrati
al petto pei magistrati civili, indicante l'occhio della giustizia, una scure i criminali
11-95: è una vista incantevole, un occhio magico [la serratura]. è
vino, che dice: 'pan coll'occhio, cacio senz'occhio'. -lesione cutanea
cava dal rospo vivo, ha un occhio quasi gialleggiante. buonarroti il giovane,
di mandorla e nel coperchio della cassa un occhio di cristallo. giuglaris, 145:
si pongono in cima entro un informe occhio formato d'un legno liscio, e subito
porosa è questa lava. la grana ha occhio alquanto siliceo, è morbida al tatto
cercò di legger l'ora sur un occhio tondo di orologio biancheggiante nell'ombra.
hanno trapunti troppo sottili, / l'occhio del campanile è fermo sulle due ore.
macchia di sole... sotto un occhio di cielo azzurro. cavacchioli, 47
. /... / rimase un occhio di turchino. monelli, 3-75:
ciò che ne restava: un grande occhio rotondo pieno d'acqua d'un azzurro torbido
, lungo i rivoli schiudi / il picciol occhio turchino. fogazzaro, 2-122: il
nel piccolo roseo pugno una margherita dall'occhio di zolfo. tecchi, 10-59:
steli pelosi, il grande e rotondo occhio nero, dalle lunghe ciglia gialle,
nella locuz. cavare o volere l'occhio o gli occhi della pentola: procurarsi
del sugo / della pentola: l'occhio sempre vuole. caro, 12-ii-109: quando
non cavaste (come si dice) l'occhio de la pignatta. crusca, iii
lucidi, a similitudine della pupilla dell'occhio, che fanno i liquori virtuosi mescolati
-polla di un fontanile. -a occhio di bue (con valore aggettivale):
il suo forte manico, ma non ha occhio e penna come quei de'legnaiuoli,
e penna come quei de'legnaiuoli, né occhio e taglio come le martelline de'muratori
: vedovo d'ugna e coronato da un occhio di pernice, il mignolo si accavallava
a lui maggiore. -gerg. occhio di civetta: moneta d'oro.
in questo. -uovo all'occhio di bue: cucinato in un tegame
del sole (per lo più nelle espressioni occhio del sole, solare, del cielo
sicché tutto die si possano illuminare dall'occhio del sole. serdini, 1-125: pur
sole. serdini, 1-125: pur l'occhio al lustro uman conduce [il sole
opre. trissino, 2-1-120: l'occhio del ciel, che la divina luce
occhi di essa si stanno rivolti all'occhio del sole allegri e risplendenti, nella
mezo luglio col capo scoverto ne l'occhio del sole, che allora è cosi
i buchi della diottra il centro dell'occhio solare. campania, 1-4-11: tu
campania, 1-4-11: tu, grand'occhio del mondo, il qual risplendi /
fracasso ovunque e gira e vede / l'occhio del sole. arici, 11-68:
o prole / d'iperion divina, occhio del cielo, / prendi in grado,
, e mi fa bisogno d'un bell'occhio di sole per assolcarli. fogazzaro,
si faceva turchiniccio...; un occhio di sole appariva e scompariva sopra osteno
fumose brume, / e sbarrando l'enorme occhio cruento / folgora in giro il formidabil
di bruna e di pioggia spunta un occhio di sole, non s'allegrano tutti i
, 46: nuvolette fiorite / velano l'occhio mite / del cielo, senza ciglia
cielo, senza ciglia. -all'occhio del sole: all'aperto, all'aria
soldati e la fé subito riportare all'occhio del sole, dove in poche ore,
averlo lasciato per quindici dì esposto all'occhio æl sole si mette a diligentemente osservarlo
sbanditi sono richiamati o piuttosto ricompaiono all'occhio del sole dopo essersi nascosti a man
fiori condizionandosi al frutto, esposti all'occhio del sole. redi, 16-i-15: madre
meriggio e più brillante / verso l'occhio del sole il fianco innalza. magalotti,
, tutti spalliere...: nell'occhio del sole, dove ha la sua
. v.]: luoghi esposti all'occhio del sole si dicono i luoghi posti
, di cresciuta / luna riceverà l'occhio infinito, / d'impero e fede e
: noi ridente vigila / il grande occhio lunar. bacche ili, ii-372:
... come un grande, incorporeo occhio di luce argentina, estenuava l'oro
stella (per lo più nell'espressione occhio di o delle stelle).
stelle. ungaretti, i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello
, nsul lavoro, non c'è altro occhio che quello delle stelle.
tozzetti, i-151: la gemma o occhio... è quello svernatolo attaccato per
virgulto] netto là dov'era l'occhio della canna. viani, 10-266: se
iii-1-9: le formiche rodono al grano quell'occhio donde germoglia. cestoni, 395:
. tecchi, 15-20: ecco l'occhio luccicante delle cipolline, il tessuto crespo
carena, 1-60: * scudetto, occhio ': sorta d'innesto con sui
si chiama portello. -a occhio (con valore aggettivale): praticato
un innesto: e può essere detto a occhio dormiente o morto o a occhi chiusi
ma rimane in riposo, o a occhio aperto, vivo o lacrimoso quando la
provvederci completamente, cioè dell'innesto a occhio, di quello a bocciolo e di quello
d'innesto dicesi dagli agricoltori innesto a occhio dormiente. pirandello, ii-2-36: questo è
ii-2-36: questo è l'innesto a occhio chiuso, che si fa d'agosto.
. perché c'è poi quello a occhio aperto, che si fa di maggio,
. innestasi con la marza e ad occhio. soderini, iii-157: tutti gli arbori
hanno a essere insetati a scudetto e occhio, che tutto è uno,.
a capogatto, a marza, a occhio. lustri, ii-160: volendo innestare
lustri, ii-160: volendo innestare a occhio, si leva una porzione di scorza
a * scudetto ', dove sia un occhio, ovvero una gemma, da un
scudo, il quale si applica coll'occhio in fuori. spettacolo della natura [tommaseo
. e ciò si chiama innestare a occhio lacrimoso. giuliani, i-273: se scoppia
cina. l'innesto vuol esser fatto a occhio vivo ('che sia schiuso')
schiuso'): di settembre s'annesta a occhio morto, ma non è buono insetamento
circolare (anche nell'espressione region. occhio di bove). -anche: la
). fogazzaro, 13-418: l'occhio abbagliante della torpediniera sfolgorò massimo e don
oscurità sconfinata del mare, risplendeva un occhio ardente, sbarrato: la lanterna del
, non fa che girare il suo occhio smorto sfarfallando su queste acque continuamente deserte
18: il fiotto del nostro * occhio di bove 'saltellato di scheletri apre
di sole. savinio, 3-16: l'occhio di una lanterna ci sorprese in quegli
capanna non si vedeva; era l'occhio di luce che feriva il buio che faceva
alla capanna. bigiaretti, 11-8: l'occhio del semaforo diventava rosso. bernari,
colpo nel suo lettuccio e scopriva l'occhio rosso del lumino acceso davanti alla madonna
..., ma di sotto all'occhio fotografico o di sopra la ribalta.
sarà sempre -ora lo sappiamo -un occhio virtuale che lo seguirà: una invisibile
, / in luoghi dove non arriva l'occhio / della tv col suo nembo di
sentimento (per lo più nelle espressioni occhio della mente, per cui v.
. anche mente1, n. 1; occhio mentale, per cui v. anche
. anche mentale1, n. 1; occhio dell'anima, del cuore, della
quale è ì'arismetrica: che l'occhio de lo 'ntelletto noi può mirare; però
., 7-94: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'etterno
. pulci, 25-308: ora all'occhio mentale è conceduto / di riveder ciò che
e finge, / l'uno a l'occhio interior l'altro de fuori, /
lii-10-82: guardi un poco con l'occhio della sua somma prudenza questa nuova introduzione
scrittura sacra usa di nominar l'intelletto occhio, perché quello che nel corpo è l'
, perché quello che nel corpo è l'occhio nell'anima è il discorso e 'l
prossimi. lambruschini, 4-214: quell'occhio intellettuale che vede a uno sguardo,
... di seguire indefessamente coll'occhio dell'intelletto un lungo ordine di verità
guardato, era un'incognita anche all'occhio de'sapienti, mescolato con magie e visioni
non si richiede leggerezza giornalistica, ma occhio di storico. bonsanti, 5-6:
forme », era spuria soltanto per l'occhio dell'intenditore. -colpo d'occhio
occhio dell'intenditore. -colpo d'occhio: v. colpo, n. 23
cura. fiamma, 375: l'occhio del padre di famiglia fa che le
secreto di que'cuori già chiusi all'occhio de'loro stessi coetanei, all'occhio forse
all'occhio de'loro stessi coetanei, all'occhio forse della lor propria coscienza: dargli
seminario, traversando mezza alba ma con poco occhio per la città. -chiarezza
, ove ad essi non date l'occhio dell'intelligenza. -pugno nell'occhio'
, un vero e proprio pugno nell'occhio. -persona (o insieme di
uei pochi mezzi che il sospettoso occhio imperiale iscerne e non può impedire
si debbano usare per deludere il solerte occhio della polizia. pasolini, 7-136: signor
[novelle], se con ragionevole occhio da intendente persona fian riguardate [ecc
questo loco di quelli che potriano occhio rifferire di vista con qual occhio
occhio rifferire di vista con qual occhio fussi veduto dall'imperatore, dal serenissimo
redi, 16-viii-15: ho letta con occhio più critico la lettera, e non vi
, ed è veramente latina. con medesimo occhio ho letta la canzone e non vi
tanto di grazia che valse a svegliar l'occhio delle gelosie più potenti. alfieri,
a chi guarda le umane cose con occhio filosofico e sano non ripugna affatto il
combattimenti, le calcoleremo o come l'occhio militare le ha giudicate o per ciò
naturale sagacità ad osservare gli avvenimenti con occhio critico. alvaro, 8-281: il tribunale
, 8-281: il tribunale ebbe un occhio di riguardo per lui, poiché era uomo
passavanti, 196: iddio con l'occhio della sua misericordia li umili sempre vede
8-1-167: ci rale- griamo che l'occhio della divina giustizia vegga le sue male
niccolini, ii-31: presente / all'occhio di colui che tutto vede, /.
; persona amata (anche nell'espressione occhio del capo e nelle locuz. essere
capo e nelle locuz. essere l'occhio destro di qualcuno e essere l'occhio diritto
l'occhio destro di qualcuno e essere l'occhio diritto, per cui v. anche
2-10 (1-iv-224): deh, occhio mio bello, guatami pure un poco.
e giovani e begli ed erano l'occhio del capo dell'alfamir. caro, 14-103
allevato e tenuto da lui per unico occhio della sua vita. vasari, i-310:
diceva per ognuno che egli era l'occhio diritto del suo maestro. g.
per quanto io ne intendo, è l'occhio destro di madonna dorotea e di pietro
tempi suoi che... fu l'occhio destro della regina madre. goldoni,
corbezzoli! il signor florido è l'occhio dritto di suo padre. botta, 6-i-95
stava agli orecchi del re ed era l'occhio suo. giuliani, ii-355: la
non mi vedeva mezza! ero il su'occhio diritto. -occhio di sole:
questa signora contessa? - è un occhio di sole. pananti, i-302: trovo
, / che si può dire un vero occhio di sole. emiliani-giudici, 1-50:
superbia, se la vedeste è un occhio di sole nel viso e per tutta la
moglie, e che moglie! un occhio di sole. -luogo che,
: siamo sanza pisa che è l'occhio del nostro dominio e si può quasi dire
paese di turrena, che è l'occhio di francia. brusoni, 6-204: vedemmo
brusoni, 6-204: vedemmo anversa, occhio delle città fiamminghe. -chi ha l'
vostro imbasciadore perché gli imbasciadori sono l'occhio e l'orecchio degli stati. viaggio
,... essendo essi l'occhio, l'orecchio ed il consiglio del gran
, mylord, che la marina era l'occhio del czar. cesarotti, 1-xvii-196:
la scienza in ogni cosa è l'occhio della giustizia. gioberti, 43: ben
ordine che a suo parere è l'occhio e il cuore della chiesa. periodici
geografia e la cronologia furon dette l'occhio della storia, così la statistica la chiameremmo
così la statistica la chiameremmo noi l'occhio della economia sociale, del reggimento politico
fisima, un capriccio (nell'espressione occhio diritto). aretino, 20-82:
non so quante volte, è il suo occhio dritto. 14. prezzo,
pagare, spendere, valere, vendere un occhio, gli occhi, un occhio d'
un occhio, gli occhi, un occhio d'uomo, umano, della testa,
pur che 'l grano / valesse un occhio umano. poliziano, 4-44: un contadino
, disse: oh, vale un occhio d'uomo. e veduto un fanciullo che
, che il detto avea solamente un occhio, disse: o che ti bisogna
tempi che loro lo possino vendere un occhio di uomo? gelli, 7-367:
gelli, 7-367: ogni cosa vale un occhio d'uomo. dimanda di carne,
insomma che produce la liguria costa un occhio d'uomo in questa terra. o
al sol nominarsi cercossi e pagossi un occhio. forteguerri, n-44: tra svimeri
occhi. cantù, 2-144: pagavasi un occhio un posticino a qualche finestra. ghislanzoni
figliuol mio, tu mi costi un occhio della testa. nievo, 634: oggi
un mezzo piccione e l'ho pagato un occhio della testa, ma domani siamo proprio
piccole e brutte, e care un occhio. jahier, 29: 1 libri scolastici
vendon per nulla e al principio costano un occhio. 15. organizzazione segreta e
paese. panzini, iv-461: * occhio di mosca ': ufficio segreto di
. 16. ànat. ant. occhio del ginocchio: rotula. guglielmo da
padela. 17. antropol. occhio mongolico: quello caratteristico della razza gialla
, ecc. (anche nell'espressione occhio di bue). -in partic.
fu scelto a ciò il nome dell'occhio, trasportato dall'organo o vero instromento
rasce che, arrivando all'altezza dell'occhio della chiesa, pendevano sino in terra
acconcio ornamento. baldinucci, no: occhio: spezie di finestra rotonda o ovata,
da due leoni, che fiancheggiano l'occhio maggiore. carducci, ii-6-15: nella
narthex la finestra circolare, o vero occhio; e su l'occhio, una grande
o vero occhio; e su l'occhio, una grande croce incavata nel muro.
di una cupola (anche nell'espressione occhio di cupola). g. morelli
serrò la tribuna grande, cioè l'occhio sotto la lanterna di santa maria del fiore
nella parte che è più vicino all'occhio e le gambe che sporgono in fuori son
del sacello era cieca, cioè senza occhio nel mezzo. g. b. nelli
de pietrami lavorati per il serraglio dell'occhio. papini, x-2-383: le cappelle dovrebbero
al centro, è forata da un immenso occhio come quella del pantheon. -ciascuna
., intendendosi mettere rosette nei ripieni dell'occhio. vasari, i-180: 1 moderni
pila, fra giocondo vi fece un'ampio occhio o sia foro (il quale riesce
de'cavalli. guglielmotti, 580: occhio: presso i costruttori, ciascuna di
dar luce nelle camere. talvolta diconlo occhio di bue. fogazzaro, 7-289: quella
porta] guardava sullo scalone per un occhio ovale lucente. d'annunzio, iii-1-789
stretta come una balestriera, e l'unico occhio del carcere. bacchelli, i-302:
bacchelli, i-302: non c'era occhio di portico e sottopassaggio e volto e
della linea seguente dentro al quadro dell'occhio, si trovi con l'altra in
termine delle linee dentro al quadro dell'occhio della voluta. c. bartoli, 1-218
: gira a questo modo insino all'occhio, ciò è insino a quel cerchio
inferiori, si fa il centro dell'occhio della voluta, il diametro del quale è
parti. guarino guarini, 1-169: l'occhio delle volute si fara più basso diti
per tre volte, fino alla tangenza dell'occhio (il quale è nel mezzo della
naseno in albaro. -fagiolo dall'occhio, dell'occhio, con l'occhio:
. -fagiolo dall'occhio, dell'occhio, con l'occhio: v.
dall'occhio, dell'occhio, con l'occhio: v. fagiolo, n.
, n. 1. -mal d'occhio: v. maldocchio2. -occhio d'
. targioni tozzetti, ii-388: violine, occhio di pavone...: graziosa
. trinci, 1-66: l'uva occhio di pernice rossa è di una qualità
n. 4). -region. occhio della madonna: miosotide (myosotis)
ii-363: bonduc indiano, niccheri, occhio di gatto. -tose. giusquiamo bianco
'. 24. fis. occhio artificiale: cellula fotoelettrica. 25.
chiusa. 26. ittiol. occhio di drago: pesce del genere carassio
, della famiglia ciprinidi. -region. occhio largo: occhione (pagellus centrodontus).
talvolta nella locuz. avverb. per occhio). -in partic. occhio di cubia
. per occhio). -in partic. occhio di cubia, di prua, di
proda, lasciando andare le gomene per occhio. spettacolo della natura [tommaseo]
le àncore. guglielmotti, 580: occhio: tra i marinai, voce collettiva
, sulla scanpa... onde dicono occhio di prua o di cubia: apertura
apertura dove passa la gomena... occhio di escubia: quell'occhio aperto che
.. occhio di escubia: quell'occhio aperto che veglia, cioè ciascuno di
vanno all'àncora... per occhio: in modo che scorra e passi per
modo che scorra e passi per l'occhio. onde filare, abbandonare, lasciare per
. onde filare, abbandonare, lasciare per occhio (parlando della gomena) vale fare
2-212: l'ancorotto pendeva già dall'occhio dell'escubia. dizionario di marina, 531
. dizionario di marina, 531: 'occhio di bue ': cubìa. oggi
di bue ': cubìa. oggi 'occhio di cubìa 'o 'di prua '
'. ibidem, 532: occhio della gómena: cubìe. -cavatoia della
staffa del bozzello (anche nell'espressione occhio di un bozzello). guglielmotti,
vale a più girelle. e se l'occhio fosse bronzinato, la carrucola si chiamerebbe
. -gassa (anche nell'espressione occhio della gassa). dizionario di
a seconda che si voglia che l'occhio scorra o rimanga fìsso...
o rimanga fìsso... 'occhio di gherlino ': cappio fatto per impiombatura
estremità d'un gherlino... 'occhio ai straglio cappio fatto alla estremità di
testata d'un albero... 'occhio d'uno stroppo ': la parte
àrgano. -colare a fondo per occhio o andare per occhio: colare a
-colare a fondo per occhio o andare per occhio: colare a picco, affondare.
di marina, 532: 'andare per occhio ': colare a picco.
colare a picco. -filare per occhio: v. filare1, n. 4
, n. 4. -gomena a occhio: gassa. zucchetti, 40:
mare, lasciata tutta la gemina a occhio, rientrò nella baia. -impiombatura
rientrò nella baia. -impiombatura a occhio: collegamento con la parte terminale di
guglielmotti, 437: 'impiombatura a occhio ': quella che si fa con
termina il cappio. -lasciare per occhio: mollare lentamente un cavo o una
di marina, 532: 'lasciare per occhio ': filare per occhio.
lasciare per occhio ': filare per occhio. -nodo a occhio: v
filare per occhio. -nodo a occhio: v. nodo, n. 1
1). guglielmotti, 580: occhio dei terzaruoli,... degli
dizionario di marina, 532: 'occhio del timone ': losca.
scanalature. 28. medie. occhio di capra o amaurotico di gatto o
o amaurotico di gatto o amaurosi ad occhio di gatto: aspetto dell'occhio caratterizzato
amaurosi ad occhio di gatto: aspetto dell'occhio caratterizzato da un abnorme riflesso biancastro
encefalite epidemica. 29. meteor. occhio del ciclone: centro di un ciclone
orizzonte. 30. miner. occhio di falco: varietà poco pregiata di
d'ammirabil perfezione e bellezza è l'occhio di pernice, che si trova ne'
). bossi, 247: 'occhio d'ariete, di lince, di lupo
separazione di ossido ferrico. -ant. occhio di belo', varietà di agata di
landino [plinio], 805: occhio di belo biancheggiando fa pupilla nera,
oro. 31. ornit. occhio di fuoco: uccello del genere formicaridi
pupilla. lessona, 1006: 'occhio di fuoco 'chiamasi un uccello dell'
grandi copritici marginate di bianco: l'occhio è color di fuoco cupo, come
. 32. ott. obiettivi a occhio di pesce', obiettivi grandangolari con ampiezza
è portato nel tempio. -un occhio e mezzo: figura vista e rappresentata
una parte che ad altra; e 'un occhio e mezzo', quando il viso svolta
più che mezzo. -in mezzo occhio (con valore aggettivale): rappresentato
, ii-281: un'altra testa in mezzo occhio, dietro a iacopo, è l'
quale in profilo, quale in mezzo occhio e qual chinata. -occhio di
. xv. 35. radiotecn. occhio elettrico o magico', indicatore luminoso della
trasmittente. 36. stor. occhio di bue: vestibolo della camera da
, iii-3-83: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava il mondo,
re. 37. 'tecn. occhio di bue: nel linguaggio del cinema
oggetti distanti, non veduti direttamente dall'occhio naturale, ma compresi nel raggio d'
scrittoio. 38. tess. occhio di mosca, di pavone, di pernice'
otto cal- cole. c'è l'occhio di pavone che vuol un ricorso di sei
caratteri stampati, si potranno distinguere l'occhio grande, grasso, per cui v
). carena, 1-78: 'occhio grosso ': quello la cui grandezza
, nel linguaggio tecnico tipografico, 'occhio 'la figurazione delle lettere di un
, si dice esservi caratteri con l'occhio magro o stretto o allungato o grasso
: in altre parole, 1 " occhio 'del carattere è la parte in
caratteri stampati si conosce appunto dell " occhio 'più o meno grande di un carattere
[s. v.]: 'occhio dei filetti ': l'occhio dei filetti
: 'occhio dei filetti ': l'occhio dei filetti può essere svariatissimo: chiaro
'e 'che avesse rovesciato l'occhio in dietro. carena, 1-78: 'occhio'
l'asta che essa avesse. l'occhio può variare o per la sola altezza o
parte dell'altezza massima, è detto occhio piccolo). carena, 1-78:
). carena, 1-78: 'occhio ordinario 'dicono quello la cui altezza
cui grandezza è minore di quella dell'occhio ordinario. -dimensione orizzontale di una
'. 40. zool. occhio di pavone: vanessa io (inachis
inachis io). -region. occhio di s. lucia', mollusco del
[turbo] rugosus,... occhio di s. lucia...:
valore di inter. in che batter d'occhio! '.
tanto grande, in che batter d'occhio fu presa, perdendo tutto il regno e
260): poi soggiunse ancora: « occhio a tutto;.. abbiamo laggiù
bacchetti, 1-i-520: italiani, italiani, occhio ai mali passi. bernari, 3-427
.. neh, e digli: occhio alla padella!... vacci anche
. martini, 1-iii-13: da queste parti occhio alla penna: le prepotenze e le
814: ora ti lasso anda': occhio alla penna! / ma tienti sodo,
imbroglio. - come vi pare, ma occhio alla penna! 42. locuz
cald'occhi. -a colpo d'occhio: v. colpo, n. 23
n. 23. -a corsa d'occhio: con una rapida scorsa, con
] una lestissima letturina a corsa d'occhio. -agli, davanti, dinanzi
, sotto o sugli occhi o all'occhio, a o agli occhi veggenti di qualcuno'
che fu romana opera e senno / all'occhio de'veggenti si sequestra / dalle quisquiglie
, ii-265: l'olive, al mio occhio, temo saranno scarse. vittorini,
. -alzare gli occhi, l'occhio della mente: avere come scopo,
, doverrebbe l'uomo, alzando l'occhio de la mente, cercare con ogni
loro signore. -andare a occhio: dispiacere grandemente. giuliani, ii-320
di castagni), m'è andata a occhio (quasi gliel'a- vesse ferito;
vagheggiando alla pazesca. -ad occhio ad occhio: qua e là.
alla pazesca. -ad occhio ad occhio: qua e là. bernari,
là. bernari, 5-293: ad occhio ad occhio rubavano per terra le pastinache
bernari, 5-293: ad occhio ad occhio rubavano per terra le pastinache che l'
. -a occhi veggenti, a occhio veggente: molto rapidamente ed evidentemente (
monza; e prospera e ingrassa a occhio veggente. -a occhio, agli
a occhio veggente. -a occhio, agli occhi, all'occhio, a
-a occhio, agli occhi, all'occhio, a regola d'occhio: con
occhi, all'occhio, a regola d'occhio: con la facoltà della vista,
fare o per densamente o vero ad occhio. guinizelli, lxv-10-2: alquanto scusa
narrar di te quel che ora ad occhio abrazzo. sacchi, 2-4-33: quella
, 2-28: or non vedete che a occhio si misurano le torri e gli albori
a peso, ma ne dànno tanta ad occhio, che certo se ne ha quattro
21-13: questo scompartimento si potrà fare a occhio. targioni pozzetti, 12-8-302: di
, alta, per quanto potrei giudicare a occhio, 30 braccia. giuliani, i-383
poco più poco meno, a regola d'occhio. bigiaretti, 10-21: il venditore
un intero sacco di mele, a occhio un mezzo quintale, ad un giovane scuro
ducati sogliono così ben dorarli che all'occhio paiono molto più belli che i boni
un gran popon tu vuoi / a occhio giudicar buono squisito, / ma tc n'
di martello e ocelli: il più a occhio, chi gli serve. prisco,
serve. prisco, 5-154: a occhio l'aveva giudicata un'impiegata in vacanza
con vello, con graticola o all'occhio. -senza piani prestabiliti.
ne'riscontri inopinati per la guerra a occhio, caricar con impeto, con determinazione.
: le cose che si fanno a occhio per lo più non tornano mai adeguatamente ed
ii-334: poteva essere mezzogiorno, a occhio, ché il sagrestano non ci si arrischiava
ragioni, ma egli si vede ad occhio. maestro alberto, 4: ci
alberto, 4: ci mostra ad occhio chi è questo uomo singulare e in
della novella: era cristo mostrava ad occhio ciò che figurata- mente era profetato e
i centurioni e capidieci possono giudicare a occhio il luogò loro. -sulla
non quello che voi vi vedete ad occhio delle religioni fatte. -in modo
pesce detto amia, il quale ad occhio si vede ogni dì crescere. -a
si vede ogni dì crescere. -a occhio e croce, a occhi e croci',
n. 38. -a occhio nudo: v. nudo, n.
n. 19. -a perdita d'occhio (óon valore aggettivale): che
selci da'lati giù a perdita d'occhio. -con valore avverb.:
folla, che brulica a perdita d'occhio, son centinaia e migliaia di figure
51: intorno, a distesa d'occhio, l'iniquità degli oggetti persiste intangibile.
grazia, dio li aperse / l'occhio a la nostra redenzion futura. segneri,
. -aprire gli occhi, fare occhio: fare capolino, sorgere (il
slappolate que'panni; il sole fa occhio, e la giornata vuol essere buona.
ma l'indomani, appena l'alba fa occhio, esce di casa armato di scoppetta
. -a quattr'occhi, a occhio a occhio, occhio e occhio:
-a quattr'occhi, a occhio a occhio, occhio e occhio: a tu
quattr'occhi, a occhio a occhio, occhio e occhio: a tu per tu
a occhio a occhio, occhio e occhio: a tu per tu, a faccia
queste mie pene, / ch'a occhio a occhio vederò '1 bel volto. g
pene, / ch'a occhio a occhio vederò '1 bel volto. g. m
questa attitudine i due emuli s'osservano occhio a occhio. bocchelli, 2-118: solo
i due emuli s'osservano occhio a occhio. bocchelli, 2-118: solo quando ebbe
, rivolgere, tenere, voltare l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o
firenze, 24-143: vuoisi aver l'occhio che il termine non passasse. boiardo
sia il tuo pensiero di avere l'occhio che per la strata qualche ribaldi
, 5-i-381: li mercatanti hanno l'occhio al guadagno. sanudo, lii-14-96:
sanudo, lii-14-96: quelli bassà hanno l'occhio a corfù. piccolomini, 10-160:
ch'io prendo a scrivere tengo l'occhio sempre alla chiarezza sopra tutte le cose
suoi capitani che avvertissero ed avesser l'occhio che più non si macchiasse una cosa
di spagna... aveva posto l'occhio a quest'impresa di gibilterra. massaia
massaia, vili-115: avendo esso l'occhio all'acquisto dei fucili, comprendeva bene
vero che la pittura non abbia l'occhio all'universale, ma solo al singolare
buona volontade e diritta intenzione e l'occhio a dio. francesco da barberino,
: / a'soli quori diriza l'occhio suo. m. villani, 9-15:
uomo cristiano... avere sempre lo occhio saldo lassù a dio e non lo
ricordi che egli si vuole aver l'occhio agli emuli tuoi. soderini, i-356:
dei diritti delle comunità... intento occhio dee tenere sempre a quelli che pretendono
): il conte duca ha l'occhio a tutto, e per tutto..
, 1-i-22: qui naturalmente bisognerebbe aver occhio oltre che alle esigenze commerciali anche e
m. cecchi, 389: abbi l'occhio / su a quelle serve, ché
uno stesso punto di tempo avere l'occhio alle note di due libri et alle
. forteguerri, iv-149: abbiate l'occhio / sopra quella fanciulla. c
adige, il buon pescatore aveva un occhio alle trote ed ai barbi, e l'
nell'area del palazzo pizzardi ebbe l'occhio il socio corrispondente ingegnere antonio zannoni,
, e poi? -avere l'occhio alla penna, stare con l'occhio
l'occhio alla penna, stare con l'occhio alla penna: prestare molta attenzione in
1-iv-490: pensate come convenga aver l'occhio alla penna in una così continuata progressione
stavano, come dir si vuole, coll'occhio alla >enna, temendo di una grande
strada; io l'orecchio teso, l'occhio alla penna a tutte le cantonate.
sentiva la mano alle spalle e l'occhio addosso. -avere, tenere l'
addosso. -avere, tenere l'occhio, gli occhi ai mochi: v.
. 3. -avere, tenere sott'occhio qualcosa: averlo direttamente davanti a sé
il presente racconto, conviene averne sotto l'occhio il principio. guasti, iv-96:
, ben mostra di averlo avuto sott'occhio. carducci, ii-12-182: nella stampa
, all'estremità dei telai, tiene sott'occhio lo schema riassuntivo del lavoro con i
. -avere un bruscolo in un occhio: v. bruscolo1, n.
n. 3. -avere un occhio a qualcosa e l'altro a qualcos'altro
a l'util suo par ch'abbia l'occhio, / l'un ne l'have
con estrema prudenza, avendo sempre un occhio alla sua grandezza e l'altro alla
, che tenea ogn'ora / un occhio al gatto e l'altro a la padella
stupida letteratura romana. -aversi l'occhio: stare in guardia, premunirsi.
. firenzuola, 222: abbiti l'occhio, guàrdati diligentissimamente dalle cattive arti o
bertella. -a vista d'occhio: in modo sorprendentemente rapido, molto
, 243: io dimagriva a vista d'occhio, e la pisana fingeva di non
il naso gli crescesse a vista d'occhio. bacchetti, 15-54: il vino correva
le piramidi dei cocomeri sparivano a vista d'occhio. -balzare agli occhi', v
, n. 33. -battere l'occhio destro a qualcuno: per indicare scherzosamente
non mi quadra, mi batte l'occhio dritto. -bere con gli occhi'
, n. 7. -buttare in occhio: v. buttare, n. 17
, n. 17. -buttare l'occhio: v. buttare, n. 17
. -cadere, occorrere, venire sott'occhio, sotto l'occhio, agli occhi'
occorrere, venire sott'occhio, sotto l'occhio, agli occhi', essere visibile o
dati, 151: venendogli sotto l'occhio qualche oggetto o più eccellente o maggiore
viii-400: i mali che cadono sotto l'occhio possono sempre esser meglio giudicati da'medici
: non so se ti sia caduto sott'occhio un articolo inserito nella gazzetta del popolo
della cavalleria, quando cadde sotto l'occhio beffardo d'un popolo che si gabbava
occhi li ducati. -cavare un occhio: v. cavare, n. 33
medesimo modo. -cavarsi un occhio: v. cavare, n. 33
, n. 39. -chiudere l'occhio, un occhio', fare, schiacciare,
, schiacciare, stringere, strizzare d'occhio, d'occhi, l'occhio, gli
strizzare d'occhio, d'occhi, l'occhio, gli occhi', accennare dell'occhio
occhio, gli occhi', accennare dell'occhio: per ammiccare, talvolta di nascosto
tu vedi, che mi chiuse l'occhio, / sappi che gli è '1 mio
con cenni senza parlare, chiudere un occhio, il che si chiama 'far
il che si chiama 'far d'occhio 'o vero 'fare l'occhiolino '
ferrante, rivolto a me e facendomi d'occhio: « dunque », disse,
la checca e mone / e far d'occhio alla ciecia che sonava. bracciolini,
giove stringe... / l'occhio a mercurio, ed ei piglia il coltello
dir male de'grandi, fa d'occhio e gode. ghislanzoni, 17-13: compare
buona- luna sorrideva maliziosamente, accennando dell'occhio. carducci, iii-24-123: strizzandoci l'
. carducci, iii-24-123: strizzandoci l'occhio, gli uni verso gli altri ci
che celeste gli aveva versato facendogli d'occhio. solinas donghi, 2-164: luigino
dentro il catino e a schiacciarmi l'occhio storcendo tutta la faccia e facendo segno
voce di nostro padre. -chiudere occhio, un occhio: v. chiudere,
padre. -chiudere occhio, un occhio: v. chiudere, n.
, n. 39- chiudere un occhio, l'occhio, gli occhi: v
39- chiudere un occhio, l'occhio, gli occhi: v. chiudere,
con i propri occhi, con l'occhio: con la propria vista, di persona
. e a infiniti ribaldi con l'occhio me l'ho veduto straziare. g.
. moretti, 226: vedi coll'occhio i paesi, le terre dove hai pensiero
, n. 62. -dare d'occhio, l'occhio, gli occhi o un
62. -dare d'occhio, l'occhio, gli occhi o un occhio: v
, l'occhio, gli occhi o un occhio: v. dare1, n.
, n. 8. -dare nell'occhio, all'occhio, negli occhi, sugli
8. -dare nell'occhio, all'occhio, negli occhi, sugli occhi:
acconciature da più abbellirsi e dar nell'occhio. f. f. frugoni,
l'orgoglio), avea dato nell'occhio ad ercole. manzoni, pr. sp
cardinale... diede di nuovo nell'occhio il pover'uomo, che rimaneva indietro
nell'ingresso, cercando di dar nell'occhio il meno possibile. cassola, 4-11
: non era una ragazza che desse nell'occhio: benché fosse bene in carne e
colle bandiere in mano darebbe forte nell'occhio. f. corsini, 2-267: gli
e quasi appiattati, per non dar nell'occhio alla polizia, la quale non era
. bernari, 4-78: tu dài nell'occhio, andranno a riferirlo nel borgo e
capo, e'non m'ha dato nell'occhio. -colpire, stupire, sorprendere.
fuori, emendando ciò che dà nell'occhio a chi passa. a. cocchi,
di certe particolarità che non dànno nell'occhio se non ai più periti.
non hanno altro che possa dare nell'occhio de'lettori, se non il povero
povero mio nome. -dare un occhio per qualcosa: essere disposto a compiere
che pochi momenti prima avrebbe dato un occhio per iscansarli, allora avrebbe voluto prolungar
antefisse del tempio di satirico, un occhio della mia testa. -darsi del
-darsi del, un dito nell'occhio: v. dito, n. 11
, n. 11. -darsi nell'occhio: danneggiarsi, nuocere a se stesso
che credendosi segnare, s'hanno dato nell'occhio. -di buon occhio: v
dato nell'occhio. -di buon occhio: v. buono1, n. 7
occhio — 773 — occhio -divorare, ingoiare
occhio — 773 — occhio -divorare, ingoiare con gli occhi',
lo divorava con gli occhi. -d'occhio in occhio', attraverso la tradizione scritta
giù per la successione de'secoli d'occhio in occhio. -dormire a occhi chiusi'
la successione de'secoli d'occhio in occhio. -dormire a occhi chiusi', lasciare
a qualcuno come un bruscolo in un occhio: v. bruscolo », n.
gli occhi de'turchi. -essere nell'occhio del ciclone: trovarsi in una situazione
per l'inghilterra un pruno in un occhio. nel 1882 essa occupa l'egitto.
colore delle donne more e ci fanno l'occhio, essendo che quel non veder altro
: sin dalle fasce abbiam fatto l'occhio a tanti e sì stupendi miracoli che per
io, che vi ho fatto l'occhio, la ritrovo e gli altri no.
1-ii-90: noi ci abbiam fatto l'occhio [al campanile di pisa] e
distingue. non ci vuol far l'occhio sui libri, ma lavorare, lavorare
loro, mentre io mi facevo l'occhio e cercavo il letto: non c'era
gine del locco ambrosiano. -fare occhio: far apparire più vistoso, suscitare
[s. v.]: far occhio: aggiugnere apparenza, far piu vistoso
, far piu vistoso. -fare occhio, fare gli occhi, fare l'occhio
occhio, fare gli occhi, fare l'occhio dolce a qualcosa', guardare con desiderio
[s. v. l: far occhio..., far agli occhi:
veston le donzelle. / lì fan d'occhio, metton ghigni: / è lì
conoscitore di queste cose, faceva l'occhio dolce. -fare occhio, fare
faceva l'occhio dolce. -fare occhio, fare occhi', dimostrare pena, delusione
[s. v.]: far occhio..., far occhi: dar
di dispiacere. -fare qualcosa un occhio così fatto a qualcuno: farglieli spalancare
a guattarli, le fecero / un occhio così fatto. -far fare a
? / spesso vi fate dimostrare ad occhio. -fino agli occhi', totalmente
storia del cinema. -fuggire d'occhio qualcosa a qualcuno: sfuggirgli all'attenzione
ben osservato! e'm'era fuggito d'occhio. -fuori degli occhi di
alcun giornale. -gettare qualcosa in occhio a qualcuno', v. gettare,
, n. 41. -giocare d'occhio con qualcuno: ammiccargli, strizzarglielo in
121: esse dall'alto / giuocan d'occhio col vago, e son civette.
-guardare con occhi diritti, di buon occhio: v. guardare, n.
, n. 22. -guardare con occhio di porco', v. porco.
, v. porco. -guardare con occhio sinistro, di mal occhio: v.
-guardare con occhio sinistro, di mal occhio: v. guardare, n.
. 2. -in un batter d'occhio: v. battere, n. 33
-in un tratto, in un voltar d'occhio: in un momento, in un
questa pratica, in uno voltare d'occhio sa come giace quel piano, come snrge
ti perdei / 'n un tratto d'occhio: e al fin del gran viaggio,
di quella finestra. -levare a occhio qualcosa: vederla, valutarla di persona
griso, il quale veniva per levarne a occhio la pianta. -levare,
-levare, togliere una persona d'occhio, dagli occhi, dinanzi agli occhi
certa puoss'egli avere che tolti d'occhio coloro ne sieno i quali, d'intollerabil
. -levarsi un bruscolo dall'occhio: v. bruscolo1, n.
prestare, sollevare gli occhi o l'occhio addosso, sopra, su, in o
sentita de'fatti suoi, gli pose l'occhio addosso. bandello, 1-12 (i-142
ordinar la sua corte, pose l'occhio e '1 pensiero sopra ser gianni caracciolo e
: salendo sui rottami e mettendo l'occhio negli interni, si conosceva la stalla
: messer l'abate, postole l'occhio adosso e veggendola bella e fresca, ancora
carducci, ii-4-149: io non metto più occhio su le stampe del rucellai,
, guardandosi intorno, senza neanche por occhio sul paesaggio che si svolgeva abbasso.
lo raccolgo, vi butto rapidamente l'occhio, no, è il conto della
questo pensiero, mi venne posato l'occhio su una figurina miniata in cima alla
mancare ai miei doveri, metterle sott'occhio certe conseguenze... possibili:
. mazzini, 46-262: ponetevi sott'occhio la carta d'europa. studiatela con
tutta me stessa. -mettere un occhio della testa', per affermare una certezza
ma siete così smemorato: metterei un occhio della testa che prima che siate partito
meu- strier. -mirare con occhio bieco, con occhi torti, di
che versi. -nicchiare l'occhio a qualcuno: strizzarglielo in segno d'
cuoco della cascina mornata, nicchiava l'occhio al sor rocco, colla faccia contenta
tiro. -non avere l'occhio chiaro contro qualcuno'. mostrargli rancore,
facciano vendetta, nientemeno non hanno l'occhio chiaro contra coloro dai quali si riputano
-non avere occhi o non avere occhio in capo o in testa che per
saputo fare che elle non hanno altro occhio in capo che noi. andrea da
e la reina non ave- vono altr'occhio in testa. moravia, i-396: perrone
. -non battere, non muovere occhio o occhi'. guardare o assistere a
sua figlia, / che non move occhio per cantare osanna. b. davanzati,
attonito,... non batteva occhio per vedere il fine della grande operazione.
-non levare, muovere, staccare o togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da
suo amore e non le poteva levare occhio da dosso. berni, 25-47 (ii-267
: né creder che d'addosso occhio ti muova / fin che in terra
cosa a forza di non distaccargli mai l'occhio d'addosso. manzini, 12-143:
fatto vedere che non aveva levato l'occhio da voi, che non v'aveva
agli occhi. -non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa'. nutrire o
: credimi, / non perderò mai d'occhio il mio diritto. foscolo, iv-295
: la chiesa romana non perde mai d'occhio ciò ch'abbia una volta pur solamente
pur solamente appetito. -non perdere d'occhio qualcuno: non perderlo di vista,
aspetta, / per non lo perder d'occhio. tarchetti, 6-ii-384: ho con
stessa casa, di non perdervi d'occhio un istante. -non stracciarsi gli
, / e quindi par che '1 loro occhio si pasca. -passare d'occhio'
. v.]: * passare d'occhio 'vale sfuggire all'altrui attenzione,
vivo rammarico. -perdere d'occhio: perdere di vista momentaneamente, per
messa, io ho perduto lucido di occhio e benché io ne abbia cerco un
caro, i-266: né mai d'occhio perdendola [la capra], per il
e il dottor fumi non li perdevano d'occhio un momento. -non vedere
colui cui non averien voluto perder d'occhio. lippi, 5-30: la donna,
, / per non lo perder d'occhio e chrei le manchi, / segue la
astrazione é infinito: quando perde d'occhio la realtà, può non finir mai
le orecchie. -restare qualcosa in occhio a qualcuno: essergli facilmente visibile,
o vento l'onorata uliva / resti in occhio al villan, ché troppo è cara
/ si governava, sv ben l'occhio sbarro. -sentirsi addosso gli occhi di
uno zoologo che cerca d'inquadrarmi nell'occhio di una rolleyflex. -serrare gli
aperto, n. 12. -sott'occhio, sott'occhi, di sottocchio: di
dallei, che gitta i guardi / sott'occhio in $à e là. grazzini,
bassi, fitti in terra: guarda sott'occhio: sospira. manzoni, pr.
a bisbigliare e a guardar di sott'occhio quello, lasciato solo in un canto
l'ospite misteriosa. -sparire d'occhio: scomparire dalla vista di qualcuno.
lippi, 2-53: gli sparì d'occhio e fece un tempo scuro / per
/ tiene al secondo poi più l'occhio aperto. berni, 20-28 (ii-149)
esperto, / voltava intorno e tenea l'occhio aperto. caro, 3-3-308: io
tali savi e buoni sempre tiene l'occhio addosso, e non si fida di loro
sua azione. -stare con l'occhio sopra qualcosa: prestarvi molta attenzione.
lingua io gli starò sopra con l'occhio, acciocché ci sdruccioli il meno che
sia possibile. -stare con l'occhio teso o tenere l'occhio teso:
-stare con l'occhio teso o tenere l'occhio teso: badare accortamente, prestare molta
grazzini, 4-50: sta con l'occhio teso, acciocché, se del tuo
v. tenere]: 'tener l'occhio teso ': stare in attenzione, badare
sempre sugli occhi. -tenere d'occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o
. -tenere d'occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o avere d'occhio
occhio qualcuno o qualcosa o avere d'occhio a qualcuno: sorvegliare, sottoporre a
farò precetto, acciò che gli abbian d'occhio, / onde non sia condotto in
dall'incendio, o per tener d'occhio cose preziose nascoste, sotterrate. giuliani
io non lo lasciai, lo tenevo d'occhio nella folla della gente, avevo temenza
delle potenze, così facean tener d'occhio il micheroux dai loro confidenti. bonsanti
restava, ora, che tener d'occhio l'orologio regolando i propri cauti movimenti
dispersi; non potuti esser tenuti d'occhio, inservibili e perciò esposti a sottrazioni
, o delle stalle, da tener d'occhio. -con riferimento a dio:
ai folti boschi, tenendo sempre d'occhio le sue creature. -tenere costantemente
del paziente, esso va tenuto d'occhio e sottoposto alle cure del caso.
da un anno che lo tengo d'occhio e quando posso ci scappo da genova,
neppure diffidenza, ma un tenersi d'occhio a vicenda, come tra potenze press'a
. carducci, ii-16-149: tenga d'occhio, se mai, il fan- toni
di qualunque impertinenza. -tenere occhio: tenere conto di qualcosa (in
caterina da siena, iv-12: non tenete occhio che i vostri offìziali facciano ingiustizia per
la ragione a poverelli. -togliere occhio: distogliere l'attenzione (in relazione
rallegrarci ancora con esso lui. -tra occhio e occhio: furtivamente, senza farsi
con esso lui. -tra occhio e occhio: furtivamente, senza farsi scorgere.
. della porta, 4-18: tra occhio e occhio fo nascondere un servo dietro
della porta, 4-18: tra occhio e occhio fo nascondere un servo dietro le tavole
gli occhi. -vedere con l'occhio di bove: v. bove, n
essi dicono, vedono il bianco dell'occhio del nemico, che vuol dire quando
il toccano. -vedere sott'occhio: sottovalutare. p. verri,
verri, 3-iv-99: la spagna vedeva sott'occhio la propria decadenza nel secolo passato.
, n. 7. -velare l'occhio, gli occhi: addormentarsi, assopirsi.
mezza notte 10 velai così un pochetto l'occhio. manzoni, pr. sp.
. ma, appena velato l'occhio, si svegliava con un riscossone.
12. -vincere l'armonia dell'occhio, il valore degli occhi: abbagliarli
sì raggianti che vincono l'armonia dell'occhio e non si lasciano vedere senza fatica
. -voler perdere o cavarsi un occhio perché altri li perda entrambi: fare
per invidia vorrebbono molti perdere l'uno occhio, perché altri gli perdesse amenduni.
, com'è un proverbio, un occhio a sé per trarne a me due.
a me due. -voltare l'occhio: distrarsi, non prestare attenzione per
(come, voltando io punto l'occhio o non trovandomici presente, s'ingegnavan
che due. grazzini, 2-348: l'occhio vuol la parte sua. galeazzo di
. galeazzo di tarsia, 173: occhio non sano a gran splendor non dura
vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo. (s'intende
vite). ìbidem, 45: se occhio non mira, cuor non sospira.
103: le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le
ibidem, 263: vede più un occhio solo che cento uniti insieme. ibidem,
ibidem, 289: quando duole l'occhio, ugnilo col calcagno. gli occhi
le gomita. chi vuol tener l'occhio sano, leghisi la mano. ibidem,
non avevo doglianza di gelosia; già occhio che non vede, cuor non duole,
fortuna ch'era buio! quel ch'occhio non vede, cuore non crede.
non crede. -a chi ha l'occhio del bue una mosca pare un cavallo
, n. 27. -chiudere un occhio e menar il buon per la pace
-in terra di ciechi beato chi ha un occhio solo o chi ha un occhio solo
un occhio solo o chi ha un occhio solo è signore: v. cieco,
, n. 26. -l'occhio del padrone o del signore ingrassa il
, n. 28. -occhio per occhio, dente per dente', v. dente
, n. 12. -un occhio alla pentola e uno alla gatta', v
occhiobue. = comp. da occhio e bue (v.), con
esterno delle due prime bianchi: l'occhio è giallo bruno, la palpebra nuda,
rossiccio. = comp. da occhio e cotto (v.), per
(ant. occhiollino), sm. occhio, anche piccolo e grazioso, o
. -anche: ammiccamento, strizzatina d'occhio, espressione che rivela in
legumi, in partic. dei fagioli dell'occhio (vigna sinensis, melanophtalmos, vigna
qualcuno o a qualcosa', strizzare l'occhio per ammiccare, talvolta di nascosto,
de'salvocondotti. = dimin. di occhio. occhióne, sm. occhio largo
di occhio. occhióne, sm. occhio largo, grande (anche un poco
: tutta la notte non potè chiudere occhio, e aveva sempre la testa là,
occhioni. = acer, di occhio. occhiorósso (occhiróssi),
(occhiróssi), sm. ornit. occhio cotto (sylvia melanocephala)] magnanina
all'endocarpo. = comp. da occhio e rosso (v.).
occhi-pensose. = comp. da occhio e pensoso (v.).
onde. = = comp. da occhio e pietoso (v.).
del fulmine. = comp. da occhio e ridente (v.).
mi guardi. = comp. da occhio e sereno (v.).
= voce dotta, comp. da occhio e turchino (v.), calco
egizi, su cui è raffigurato un occhio, in quanto simbolo del potere regale
che accade; che tiene attentamente d'occhio persone o azioni o fatti.
oriente all'occidente. -guardare un occhio a oriente e l'altro a occidente:
sm. medie. ant. edema dell'occhio. pietro ispano volgar.,
nerezza, quasi appiccicata dentro de l'occhio, la quale nasce di pienezza di sangue
: sia il tuo pensiero di avere l'occhio che per la strata qualche ribaldi o
campailla, 1-6-26: chi coll'occhio dio mira di fede / e gli
tu dì v'arai l'intelletto e l'occhio desto a mirare suoi cenni, atti
. - anche: divenire invisibile all'occhio umano. benci, 1-83:
occulto, un guardare con la coda dell'occhio e un sospiro a tempo, la
; tutto è sì vicino / dove l'occhio o il pensiero mi conduce.
vede / l'occulto nume il debil occhio mio, / ben lo veggon duo
caterina da siena, iv-97: l'occhio di dio è sopra di te e
la fa somigliare alla pupilla di un occhio. 3. zool. ciascuno
: ciascuno degli elementi che formano l'occhio composto degli insetti; ommantidio.
ochio e deriv., v. occhio e deriv. ochiofite, sf
ozio. òcio2, v. occhio. òcio3, sm. dial.
carnivori ed anfibii. hanno l'occhio disteso sotto la lunghezza del suo pedicello,
. i. òcio, v. occhio. oclocràtico, agg. (plur
proprio, si riferisce, concerne l'occhio, gli occhi, la vista;
usata in casi di lesioni infiammatorie dell'occhio, che consiste nel recare a contatto
leone ebreo, 31: l'occhio, se ben da sé è chiaro,
, la quale, distribuita nel proprio occhio e ne l'oggetto che si vede e
avuta io l'impossibilità di mirarli con occhio indifferente, benché o nulla o pochissimo
l'altra a cui si pone l'occhio... quivi la lente oggettiva forma
alla luce, è possibile produrre nell'occhio effetti analoghi a quelli prodotti sull'orecchio
tardo ocul&ris, da ocùlus (v. occhio). oculare2, sm.
microscopio), a cui si accosta l'occhio per osservare l'immagine di un oggetto
perché è quello che si tiene all'occhio. tommaseo [s. v.]
vicini o lontani trovasi presso l'occhio di chi osserva. 'oculare semplice
. calvino, 7-158: avvicino l'occhio destro all'oculare...: ecco
, 199: posto... l'occhio fra l'oculare ed il suo fuoco
, denom. dal lat. ocùlus 'occhio '. oculario, sm. fabbricante
occhiuto ', da ocùlus (v. occhio). oculifórme, agg. zool
agg. zool. che ha forma d'occhio (con riferimento alle macchie sulle penne
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da un deriv. da
, con probabile accostamento a ocùlus * occhio '. oculista, sm. e
lat. ocùlus (v. occhio). oculistica, sf.
, sm. letter. ant. occhio. g. m. cecchi
anche, finestra di forma circolare; occhio. r. longhi, 750:
dotta, lat. ocùlus (v. occhio). oculocardìaco, agg.
è in rapporto, che interessa l'occhio e il cuore. - riflesso o
, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da letargia (v.
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da miasi (v.
oculomicòsi, sf. medie. infezione dell'occhio causata da miceti. = voce
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da micosi (v.
importante e voluminoso dei nervi motori dell'occhio e si distri buisce a
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da motore (v.
compiuti dai globi oculari, motilità dell'occhio (e si distingue in oculomozione estrinseca
, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da mozione1 (v.
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da palpebrale (v.
, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da rinite (v.
, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da [sistema nervoso]
, deriv. dal lat. ocùlus 'occhio '. oculotropismo, sm.
, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da tropismo (v
anco dagli spagnuoli poteva essere di buon occhio riguardato. gemelli careri, 1-i-60:
svizzeri, e però senza dar troppo nell'occhio, si potrebbero lodare e mostrare i
più non vagheggia, ché chiuso ha l'occhio; più non camina, ché anzi
il senso del vedere nella pupilla dell'occhio; del gusto, nella origine della
odorato senta per ispecie, come l'occhio e l'orecchia, e non per cose
, in quel modo che offende l'occhio l'altra sfacciatamente nuova. guasti,
1-44: se la mano offende l'occhio e 'l dente offende la lingua, non
il capo di luigi con l'immobile occhio estinto / boccheggiante nel bacino riguardava enrico
possibile a un solo banditore tenere d'occhio tutto il pubblico, tre suoi aiutanti
: teresa si accorge di stringere l'occhio destro un po'più del sinistro.
: una stola che soleva patire nell'occhio destro con offesa dell'udito ancora.
questo or da quel ramo offeso / l'occhio e l'orecchio il suo termin perdea
/ a mirar varie forme ha l'occhio inteso, / perché col guardo cupido et
giacomo, ii-800: qui si offeriva all'occhio incantato dell'artista avvezzo alle sue brume
dante, purg., 16-9: l'occhio stare aperto non sofferse; / onde
interposte qualche sensibile impedimento anco per l'occhio vostro ne deriva, imperocché se niente
vista non può mirare, offuscando l'occhio d'invidiosi e maligni, illustrerà la
arbitrio la vuole usare; e ha l'occhio dello intelletto che cognosce e vede la
, con 85 stelle visibili a occhio nudo, fra cui una di seconda grandezza
]: 'oftalgia ': dolore nell'occhio 'ottal- gia ', sinonimo
dal gr. òpootxqxóc] 'occhio 'e &xy°
qualsiasi processo flogistico a carico dell'occhio e dei suoi annessi). -oftalmìa simpa
tica'. malattia che insorge nell'occhio sano in conseguenza di una lesione
lesione da cui è affetto l'altro occhio. -oftalmìa delle nevi', congiuntivite intensa
e progressivo, diffondendosi a tutto l'occhio e provocando la cecità; oggi è
- oftalmìa metastatica', infezione provocata nell'occhio da germi provenienti da focolai posti in
dal luogo dove nascono, sì come nell'occhio l'oftalmia, nella gola la sinanchia
1666 ebbi una fiera oftalmia secca nell'occhio sinistro col quale mi ridussi a non
periodica', processo infiammatorio che colpisce l'occhio degli equini, con accessi della durata
verminosa'. affezione parassitaria che colpisce l'occhio di solipedi, bovini e cani,
e, talvolta, nella camera anteriore dell'occhio: può provocare fenomeni di catarro congiuntivaie
di intorbidi- mento della camera anteriore dell'occhio e, anche, di panoftalmite.
che si appella oftalmia, stilla nell'occhio il latte della cavalla. =
(deriv. da è9tìaxpó <; 'occhio '); cfr. fr. oftalmie
e quando assalisce l'orecchie o l'occhio convertesi nel male che si chiama otalgico
-che è affetto da oftalmia (l'occhio). dalla croce, ii-5:
/. |j. ó <; 'occhio '; cfr. fr. ophtalmique.
.]: 'oftalmite ': infiammazione dell'occhio volgarmente detta * lemmone '.
, deriv. dal gr. 690axjió£ * occhio ', col suff. che indica
sviluppa la voluta del capitello ionico; occhio (cfr. occhio, n. 20
capitello ionico; occhio (cfr. occhio, n. 20).
. dal gr. 690axp6 <; * occhio 'e da blenorrea (v
. dal gr. ò90otxfx6 <; 'occhio 'e x 7) *
dotta, comp. dal gr. * occhio 'e xóvk; '
gr. ò90ax (x6 <; 'occhio 'e xó7ro£ polvere, cenere
dotta, comp. dal gr. 'occhio 'e seqxót; 'legame '
comp. dal gr. òfpoaafaót; * occhio 'e òsùvyj 'dolore è registr
dal gr. tyoax ^ óc; 'occhio ', 90x6$ 'lenticchia; lente
: 'oftalmofima tumefazione del globo dell'occhio. = voce dotta, comp.
dotta, comp. dal gr. 'occhio 'e { pupa 'tumore '
consiste in una cavata di sangue dall'occhio, per sollevarlo dalla gonfiagione della congiuntiva
comp. dal gr. òcpoocxptóc; 'occhio 'e da flebotomia (v.
gr. òcp0axp. 6 <; 'occhio 'e da flogosi (v.
dal gr. è980x ^ x61; 'occhio ', dal lat. fundus '
, sf. studio e descrizione dell'occhio umano. d'alberti [s
: * oftalmografia ': descrizione dell'occhio. = voce dotta, comp
comp. dal gr. òcpflaxpa; 'occhio 'e yp < * pf)
comp. dal gr. ócpflaxpa; 'occhio 'e laxpela 'cura '
. dal gr. òcpfiaxp. ó£ 'occhio 'e ta-rpó ^ 'medico'
. dal gr. 6980xfx6 <; 'occhio ', xeux6 <; 'bianco
ò90ax (j. 6 <; 'occhio 'e xl8o <; 'pietra
comp. dal gr. 6980x1x61; 'occhio 'e x6yo <; 'discorso
comp. dal gr. 0980x1x61; 'occhio 'e da malacia (v.
. medie. esame della forma dell'occhio esterno mediante un oftalmometro. = deriv
che serve a esaminare la forma dell'occhio esterno (ed è usato per misurare
per misurare la capacità delle camere dell'occhio. = voce dotta, comp.
. dal gr. ó98axjxó <; 'occhio 'e (xéxpov 'misura '
. insieme dei metodi di esame dell'occhio, intesi a studiarne lo stato anatomico
. dal gr. ó98ax|x6 <; 'occhio 'e da metrologia (v.
ulcerazione e talvolta colliquazione purulenta dell'occhio. -oftalmomiasi secondaria: complicazione della rinomiasi
che sovente può provocare la perdita dell'occhio. = voce dotta, comp
comp. dal gr. 6980x1x61; 'occhio 'e fty * 0? '
gr. 698ax [xó <; 'occhio 'e da plastica (v.
. dal gr. 698axfx6 <; 'occhio 'e rex-qy #) 'percossa
. paralisi dei movimenti coniugati laterali dell'occhio; pleu- roplegia. =
dal gr. 698ax [x6c; 'occhio 'e da pleuroplegia (v.
comp. dal gr. 6980x1x61; 'occhio 'e 7rouc 7ro86 <; 'piede
gr. 6980x ^. 61; 'occhio 'e 7t6vo <; 'affaticamento'
'oftalmoptosi ': malattia in cui l'occhio, conservando la sua naturale grossezza,
. versamento di sangue nella cavità dell'occhio e nei dintorni del bulbo; emoftalmo
. dal gr. 698axjx6 <; 'occhio 'e dal tema di (bfjyvujxi
dal gr. 6980x ^ x61; 'occhio 'e 'rottura '; la
mezzi diottrici e delle formazioni interne dell'occhio, e che con particolari accorgimenti consente
forata al centro che riflette sull'occhio da esaminare raggi di una sorgente
ricevere i raggi che emergono dall'occhio osservato. -oftalmoscopio binoculare: tipo
le palpebre aperte e fermo l'occhio nelle operazioni che vi si fanno,
. dal gr. ò98axjx6 <; 'occhio ', ctt6 [xo (rr6|jiato
: 'oftalmotomia': dissezione anatomica dell'occhio. = voce dotta, comp.
comp. dal gr. 6980x1x61; 'occhio 'e top. 7; '
. dal gr. 698axfx6 <; 'occhio 'e t6vo; 'tensione '
gr. ò98ax (xó <; 'occhio 'e dal tema di -cpérao '
, avvert.: potrebbe forsi all'occhio tuo oggettarsi qualche equivoco, ma ti raccordo
mette nell'estremo della canna lontano dall'occhio verso l'oggetto, onde si chiama
forma allungata, a mandorla (un occhio); che lo fa apparire tale (
. òglio1, v. occhio. òglio2, v.
. òglo, v. occhio. ognaccòrdo, sm.
toscano, d'ognintorno, a perdita d'occhio, verzicavano grani, vigneti, seminati
, disaventurata l'anima mia! aprite l'occhio e ragguardate la perversità della morte che
. roselli, lxxxviii-n-443: quello ch'occhio non vede o veder possa / se
la cornea, mette in comunicazione l'occhio con l'esterno: vivono in mare
volponi, 2-372: mi fermai sopra l'occhio nero di stalin, che aveva al
, 2-372: finché mi fermai sopra l'occhio nero di stalin, che aveva al
. -trasparenza un po'torbida dell'occhio. moretti, vii-165: poveri dolci
-occhio di pavone dell'olivo', v. occhio, n. 22. 2.
palme e olivo; fassi ferito l'occhio da lauro e mirto, a significare che
ed ora a quei tre cari ha l'occhio fiso. grossi, ii-326: piovon
quegli è sì oltrenumero grande che l'occhio merita scusa dell'essersi ingannato a giudicarla
se poteste, signor, con l'occhio interno / penetrar i segreti del mio core
ombre di fuore / apertamente con questo occhio esterno, / vi vedreste le pene de
33: più ti va lungi l'occhio del pensiero, / più presso viene quello