: attese come chi si agguata ed occhieggia a coglier sua preda. 4
le fonde spaccature estive dove lo zinzino occhieggia all'orlo con le sue lunghe antenne,
di occhieggiare), agg. che occhieggia, che guarda insistentemente con curiosità,
: / sta sempre alla finestra, occhieggia e ride. dessi, 6-143: rita
. fanzini, i-717: il gatto occhieggia a ragguardevole distanza. -intr
bechi, 91: una stella mi occhieggia di lassù in un pezzetto di cielo
'l leve / fogliame azzurro la pervinca occhieggia. d'annunzio, i-193: per
comunità, e fra i quali il palazzo occhieggia misteriosissimo e con sospetto, senza invito
bartolini, 18-52: un'immagine sacra occhieggia nella parete meno buia. comisso,
levigato. luzi, 3-12: terre dove occhieggia sotto gli strapiombi il mare.
dante... la polla che occhieggia dal terreno dovè buttare allegra e chiacchierona.
via su cui corriamo... occhieggia spesso di pozzanghere. 10.
un di- spreisso /... occhieggia colla punta del cipresso / di rio
, grondando che già lo stellato le occhieggia sopra, simula l'abetaia una pioggia
sua piazza. dai cagnoli il fuoco / occhieggia e guizza. pea, 3-13:
noi sfavilla [il sole] e occhieggia / a lo specchio in un canto ed
chioma. pea, 1-32: la candela occhieggia sul bagnato. calvino, 1-332:
estrinsecarsi appena. carducci, iii-1-174: occhieggia / il pensier, di mia vita
, iii-20-14: spunta qua e là e occhieggia il fiore azzurro della leggenda.
strinati dalla provènza / in terre dove occhieggia sotto gli strapiombi il mare.
e su monte morello il trasmettitore radio occhieggia come un faro. parronchi, 119
attonita e con erto / il collo occhieggia la gallina tronfia / che razzolava nel recente
p. santi, 193: il cliente occhieggia, ridicchia, prende in mano il
e come ce n'è mille che occhieggia da un rosonàccio desolante. = acer
, anche perché da ognuna di esse occhieggia il colore che si sfrangia e si stria
compenso. -per estens.: chi occhieggia di nascosto o origlia, informandosi dei
2-248: per le finestre delle foglie occhieggia il cielo, e sotto il cielo la
e su monte morello il trasmettitore radio occhieggia come un faro. balestrini, 2-212
con ammirazione, con desiderio; che occhieggia. dossi, 1-i-281: lyrnohati'
, 3-902]: da ognuna di esse occhieggia il colore che si sfrangia e si