, con una fascia dorata fra gli occhi e carni sode, molto apprezzate;
dante, par., 33-41: li occhi da dio diletti e venerati, /
a dio, fregò la mano agli occhi de'lioncini e per divina virtù gli alluminò
era a noi come il lume degli occhi. -privare della vita.
robba, consentì di lasciarsi cavar gli occhi, onde poi dandamis medesimamente, per
orbò. -scherz. bendare gli occhi per impedire di vedere. - anche
la vita orbata / vorrebbono [gli occhi] finir, piangendo, il resto
rende la fede ragionevole e rispettata agli occhi degli uomini. brancati, 4-315: guardò
e 'domon caccia via, / occhi orbati fa vedere scorto. caporali, lxv-79
sono obbliqui, affine di muovere gli occhi velocissimamente a qualunque lato e far che
della vista. - alvorbesca'. a occhi chiusi. boschini, 362:
; ha squame lisce, testa e occhi piccoli ed è comune nelle nostre regioni
del volgo che lo crede privo di occhi, mentre in realtà ciò non è.
. franco, 3-85: gli acceccati degli occhi de la fronte non possono per orbezza
, si limita a 'fruire 'cogli occhi l'orbita posteriore della strabicona gravante con
forma di piramide quadrangolare che contengono gli occhi: sono formate dalle ossa frontali,
ai bulbi oculari ospitano i muscoli degli occhi, i muscoli elevatori delle palpebre,
lor. tarchetti, 6-ii-305: gli occhi... erano come arrossati dal
i-307: sotto i ponti delle orbite due occhi grigiazzurri, scrutatori e maliziosi di sopra
placidi e cordiali. -con gli occhi fuori dell'orbita, schizzanti dalle orbite
c. bini, 1-71: gli occhi fuori dell'orbita, il volto infiammato
16-203: montorio la seguiva ansante, cogli occhi fuori dell'orbita. pascarella, 1-178
fango, col naso insanguinato e con gli occhi fuori delle orbite agitavano le braccia verso
, congestionato, annaspava, con gli occhi schizzanti dalle orbite. 9. figur
vista, cecità; incapacità funzionale degli occhi, temporanea o permanente. -anche con
tu liberasti tobia dell'orbità delli suoi occhi. g. bargagli, 83: ricor
a lei. idem, 9-292: gli occhi, lucidi e rotondi, orbitavano intorno
malformazione o per lesioni gravi degli occhi; cieco. valerio massimo volgar.
dolente. foscolo, ix-1-412: gli occhi orbi di tenebre e di fuligine.
di strabismo, chi manda male gli occhi, come dicono orbo da un occhio
sinistra, e guardava orbo con gli occhi spenti. -che finge di non
questi orbi / de l'alma ha gli occhi tenebrosi et orbi. leopardi, 281
vano, / da un avel gli occhi al ciel lucente gira / e in quel
non la testa, / c'ha gli occhi e i denti fuor, come di
166: al primo voltar degli occhi in giro / conoscea roma nell'antica
uccisa ho la coscienza- / i miei occhi vedono l'abisso interno, / odono
senza intenderne motto; quando gittati gli occhi sul vuoto orciuol d'olio, io ci
'l viso orrendo / de l'orco agli occhi mai vi sia dimostro. grazzini,
tiapa. / tiapa, non chiudi gli occhi? / se tu non dormi,
orco, con un gran naso, grandi occhi, grandi orecchie, grandi labbra e
profanato da orde selvagge. sotto ai loro occhi s'era compiuta la strage dei ricoverati
dal panico, senza più lume negli occhi. buzzi, 149: chi mormori -
lontano dallo strepito degli ordigni e dagli occhi de'curiosi, in un'altra stanza.
senza la presenziale assistenza della testa e degli occhi di quel particolare che usare lo deve
da uccello da preda, e due occhi tra timidi e spiritati sotto un ciuffo
quello che bisogna ch'io legga con gli occhi d'un altro e scriva con l'
, venne subito a presentarsegli avanti gli occhi una beltà celeste, un divo sole.
fu alfonso di bellissima faccia, d'occhi foschi, alto di membra, che rese
. moretti, ii-564: fissava gli occhi senza espressione su quel pezzetto di cielo
ordinario solo in camera, levava gli occhi dai trattati di geografia e dai libri
discepolo di s. tommaso la vede cogli occhi della fede ordinata sotto gl'imperatori di
un ginocchio a terra, levò gli occhi al cielo e disse: -è il
. casti, vi-109: vidi cogli occhi miei, toccai con mano / gli
tuosa appare a prima vista anche agli occhi di un profano del diritto)
. boccaccio, vii-80: piangete [occhi], e la nemica vista /
saluto, arrossendo li abbassava [gli occhi] sulla spola che allora cominciava a
persegui la bella oreade / da gli occhi cenili. baldini, 9-227: ci
ha messo [d'annunzio] sotto gli occhi... centauri, tritoni,
, egli... rivocò gli occhi dallo angelico viso di lei. libro della
e. gadda, 6-301: teneva gli occhi a la strada, oltre le punte
bocca e non parlano; hanno gli occhi e non vedono. hanno orecchie e
degli uomini hanno minore credulità che gli occhi. castiglione, 443: le laudi
: i prìncipi veggono e odono con gli occhi e le orecchie dei loro ministri.
canto. guasti, iv-54: dagli occhi come dalle orecchie si fa strada l'idea
che noi continua- mente aviamo innanzi agli occhi. -a, con orecchie basse
lingua gli si sciolse. -aprire occhi e orecchie', v. aprire, n
iv-10-20: alla somma pace / gli occhi dirizza ed attura l'orecchia / alle
europa riferirete quanto è passato sotto i vostri occhi, molti si tureranno le orecchie.
delle case con le orecchie tese e gli occhi fissi nel buio. pasolini, 1-205
, cornare d'orecchi, abbagliamento d'occhi. -dare, porgere, porre
sempre e ovunque. essa à mille occhi, mille orecchie, dugentomila braccia a
della taglia. -non avere nè occhi nè orecchie: disinteressarsi completamente di ciò
e chi crede nulla; chi non ha occhi né orecchie. -non avere, non
non tiene orecchie. -non avere occhi, nè orecchie, nè lingua: non
e opera il re, non ha occhi, né orecchie, né lingua per ridirlo
, i-43: facean la bava: gli occhi parean fiamme, / gli strilli ci
38. -aprire gli orecchi e gli occhi: porre particolare attenzione, controllare con
a custodire. / gli orecchi e gli occhi aprire / usi a'figliuoli e padri
ciò che aveva tutto il giorno davanti agli occhi e negli orecchi. pascoli, 45
: ho ancora negli orecchi e negli occhi, e mi diverte, l'aria di
della casa dei crudeli, i quali hanno occhi da vedere e non veggono; e
petrarca, 325-60: tien pur li occhi come aquila in quel sole; /
mogliera: / gli è stecco agli occhi ed a gli orecchi trono.
. -non avere né lingua, nè occhi, nè orecchi', v. lingua
. 23. '-non avere nè occhi nè orecchi', v. occhio,
gli orecchi, che gli offusca gli occhi, ci spaventiamo... a questi
: le buone fanciulle non hanno né occhi né orecchi. proverbi toscani, 223:
ha orecchi. ibidem, 267: né occhi in lettere, né mani in tasca
'. -le siepi non hanno occhi ma hanno orecchi', v. occhio
orecchiuta da pipistrello sul collo stralungo, gli occhi tondi tondi e il naso ritto.
cadere tra le braccia, con gli occhi bianchi e revulsi e la bocca semiaperta.
l'originale, che ci è dinanzi agli occhi, e più le copie. cesari
suo spirito, per la luce dei suoi occhi, per la sua originalità.
opere di natura ho veduto a'miei occhi come una vena, scorrendo dalla medesima origine
vi-228: al mattin sull'origlierò / gli occhi aperse, e dubitò! / era
uno origliere e con molte lagrime chiusigli gli occhi e la bocca,...
stato lasciato, posto aveva, gli occhi meglio rinchiusi avendogli e di lacrime il
per dormire, che fece? aprì gli occhi della mente e rifiutando il dono,
zanzariere / di frusciante rugiada / con gli occhi sbarrati dai diti: / l'usignuolo
angelini, 351: fattosi bendar gli occhi s'inginocchiò sopra l'origliere. gemelli careri
due specie di talpe rosicanti provviste di occhi piccolissimi, zampe con cinque dita e
l'ultimo termine di là dal quale gli occhi umani non possono vedere. p.
: l'orizzonte storico si allarga agli occhi degli scrittori in ragione della distanza in
: mi ha fatto balenare davanti agli occhi l'orizzonte immenso, serenamente e splendidamente
un naso spugnoso e rosso, gli occhi scerpellini e intorno alle palpebre orlati di
da pochi cenci, lurida, con gli occhi orlati di rosso. bacchelli, 1-i-432
. bacchelli, 1-i-432: aveva spiacenti occhi d'albino, orlati di rosso e lacrimosi
cicognani, 13-511: la segui con gli occhi nel suo rapido andare rasente la bianca
rinascere. -anello arrossato intorno agli occhi. bernari, 3-147: la congiuntivite
formato un orlo di fiamma intorno agli occhi, che si affacciano spauriti in quei due
molza, lxv-8: qualor avvien che gli occhi miei / cercando forme vostre in alcun
i-3-158: l'orme ei mi vide agli occhi di lagrime dirotte. berchet, 384
ch'io li vidi in prima [gli occhi di laura], / senza loro
campagne e per colli, / men gli occhi ad ognor molli, / ardendo lei
cecco d'ascoli, 279: s'agli occhi nostri appare nuova forma, / l'
oramai, prima che morte / chiuda questi occhi e li spiriti lassi. pazzi de'
in ornamenti ch'edifichiamo piuttosto per gli occhi di chi passa che per le persone che
gli ornamenti, / da tuoi begli occhi, più che 'l sol lucenti, /
da tutti quelli che non hanno stupidi gli occhi e muta la lingua. d'annunzio
fausto da longiano, iv-274: ornare gli occhi, ordinare le palpebre, tesser le
ornare ogni nostr'atto, / a girare occhi e a dir dolci parole?
1-8-56: or ve- dan con quali occhi e con qual viso / ti ornò natura
crudo, fa loro balenar su gli occhi / l'ultima gloria onde parigi ornollo
vermigli, rossi e rotondi come gli occhi delle bestie ornative. -addetto al
] essere ornata con un frenello d'occhi di pesce o osso d'ostrica che si
, giovani donnea / che avete li occhi di bellezze ornati / e la mente
dell'opera, andavasi rivelando per gli occhi allo spirito l'unica assoluta legge ritmica
, 11-86: unguentati e fregatisi gli occhi per parere più belli, imitavano delle
core m'abonda, / e de gli occhi fuori gronda / e si dolcemente fonda
vede dell'oro forbito / che agli occhi ed alle mani gli fa invito.
limpidissima, di gelo, / con occhi azzurri e con le treccie d'oro
556: sicuro che bisogna stare cogli occhi aperti e non sorbire le frottole come
orologio di tasca e postomelo sotto gli occhi mi balenavano così che non potei distinguere
visivo di chi osserva con entrambi gli occhi un punto che giaccia sul piano o sulla
doppi, da chi fissa con ambedue gli occhi un punto nello spazio, situato sulla
il gran re nascondea forse anche agli occhi suoi propri la debolezza della persia.
. guglielminetti, 3-7: chiudi gli occhi agli orpelli della vita. -ipocrisia
tanto orrendo d'udire che con i miei occhi quelli maladetti uomini non potei vedere.
borgese, 1-41: vide, con gli occhi sbarrati nel vuoto, cose orrende:
i poeti] se la poesia agli occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva
abbiamo ad ogni ora avuto dinanzi agli occhi. 2. in senso concreto
orribile aprimento de la bocca e de gli occhi. leonardo, 2-120: la nera
e massime l'in- grottati e rossi occhi, posti sotto le paurose e scure ciglia
, 10-58: il ragazzo alza gli occhi alle nuvole orribili. -in relazione con
] i minacciosi denti, / come negli occhi orribil fuoco gli arda. chiabrera,
velenosa serpe, la quale, lasciandogli negli occhi lo spavento del suo orribile aspetto,
orribile dal becco / aguzzo, gli occhi avvolti come d'una / rossastra fotosfera,
rizzò il capo e gittando fuoco dagli occhi e dalla bocca. parini, giorno
pella terra continuo ti farfallano inanzi agli occhi, quali mai restano di cicalarti torno
turno, a queste cose, affissò gli occhi nell'orribile vergine. ariosto, 46-140
orribilità e schifezza ce ne patiscon gli occhi. muratori, iii-244: ben rifletterà all'
avea veduto. guiniforto, 587: gli occhi per la novità... [
i condannati aspettano alla mannaia; e gli occhi de'confortatori orribilmente balenano da'buchi della
..;, / sparver da gli occhi l'orridezza e il fuoco, /
fo ragionevolmente a credere che, se con occhi di buono intenditore si mirino, egli
, di giorno in giorno a'suoi occhi le bellezze [della moglie] erano
arte fa sempre desiderare di chiuder gli occhi in pace. carducci, ii-12-245: dal
consegno * / quale ho davanti agli occhi orrida e mesta. chiabrera, 1-iii-128
'l vago lume che ne gli occhi ardea / annuvolar tra l'or
cariteo, 303: fermai ne gli occhi suoi gli occhi miei frali,
303: fermai ne gli occhi suoi gli occhi miei frali, / con orror
fatidiche e veraci. / tien gli occhi a terra fissi, e gli ricerca /
la paura dello 'nferno, mai dagli occhi del cuor tuo non lasciare dilungare. giuglaris
il contrito mio sembiante, / gli occhi miei mortificati / da l'orror dei
a quel corpo, ma ai suoi occhi pesanti. 6. condizione,
un altro sì gravemente a piè degli occhi percossono che, tagliato il naso col labbro
grande e larga con muso allungato e occhi e orecchi piccoli; ha arti plantigradi
, ampia coda, con pelle intorno agli occhi nuda e con area golare nuda percorsa
apparisce, quel che ci salta agli occhi fino dalle prime pagine, è la serietà
decidere se, uscendo anche fuor degli occhi, vadano uniti ai raggi della luce
ai raggi della luce a percuotere gli occhi altrui, né se coll'aria modificata
vago / ch'altro piacere a 11 occhi miei non osa. = lat
di panni feminili et unguentati e fregatisi gli occhi per parere più belli, imitavano delle
brevissima clausuletta ce la leva da gli occhi. zuccolo, 1-92: eliogabalo facea
credere che le madri ten- gan gli occhi chiusi o che esse non possano dalle oscene
le mani oprò, gli piedi ed occhi, / ch'andò prigion di fame
l'alma rea / fuor trasparia per gli occhi osceni il lezzo. casti, ii-4-62
-sostant. bacchelli, 1-ii-470: occhi slavati e fastidiosi, privi di sguardo
118: canzonato dagli uni, sotto gli occhi indagatori degli altri, bersaglio di grasse
sì difforme e vergognosa / a gli occhi altrui, nel colorato lino, / l'
di fresco, qualche poco a'nostri occhi i momenti della sua forza dimostra.
. gnoli, 1-25: levo gli occhi: la campagna oscilla. praga,
al fondo e da ogni parte vedi occhi abbagliati, bocche oscitanti, andature allacciate
, 2-74: oscitarete tre volte co gli occhi chiusi. = lat. oscitare
avanti, e si fricò alquanto gli occhi per dire ancora lui qualche co- setta
uomini: i quali dove hanno gli occhi, dove il giudicio, quando, affascinati
lete, lo quale ha fatto negli occhi suoi oscuramento, siccome non si ricorda
-anche sostant. petrarca, 275-1: occhi miei, oscurato è 'l nostro sole,
, merzé di dio, oscurato gli occhi loro, libero passai. tassoni,
si dilaga * / s'oscura de'begli occhi il dì lucente. a. cocchi
tasso, 2-70: s'animosità gli occhi non benda * / né il lume
increspare la fronte, per oscurare gli occhi, per fare il viso dell'arme e
bellezza, / e tutti rugiadosi li occhi suoi. ottimo, ii-532: guando
che rinaldo ha visto, / nei sereni occhi subito s'oscura. [sostituito da
anch'io », interruppe renzo stravolgendo gli occhi e cambiandosi tutto in viso; «
. di giacomo, i-400: gli occhi suoi s'erano pian piano aperti e
la faccia e caligando e velando gli occhi. -reso squallido, inospitale.
de'medici, i-141: non che li occhi per questa oscurazione ne diventassino manco belli
manco belli, ma splendevano alli altrui occhi come suole il sole interponendosi qualche nube
sono d'una medesima oscurezza a gli occhi nostri. castelli, i-254: piglio il
, i-3: quale oscurità t'ha gli occhi, che più debbono vedere, occupati
, cavando l'erba e intignendovi gli occhi, discaccian l'oscuritade quando invecchiano. romoli
la tor- mentilla vale alla oscurità delli occhi. a. cocchi, 4-2-48:
piissimo padre de'lumi mandato, quasi dagli occhi della mente ogni oscurità levatami, in
ad altrui adombra con tanta oscurità gli occhi che il vero non gli lascia vedere.
luceva l'amoroso raggio, talora gli occhi, talora il pensiero della donna mia
tollono el cielo e lo dì dalli occhi de'troiani e nel mare si fa ob-
padre aveva ereditato la freddezza inglese e li occhi chiari, dalla madre una facilità di
iii-935: io ho in mente gli occhi tuoi, oscuri come la mammola.
è quella / che a suoi begli occhi el sol par ombra oscura. castelvetro,
. per un poco trae a sé gli occhi de'riguardanti sì che, non attendendo
'1 meo core, e i miei occhi smagati / rimasi son de la lor
1-iv-247: oh potess'io vederti / cogli occhi miei, mentre tu siedi oscuro /
ugualmente oscuri. pascoli, i-22: due occhi infantili che guardano semplicemente e serenamente di
luzi, i-30: si cercano negli occhi / la ragione oscura di trovarsi qui.
fatt'ha la mente sua ne li occhi oscura. ugurgieri, 25: chi è
iii-17-7: adunque 'l pianto che da li occhi piove / e '1 continuo sospiro e
di vannozzo, 6: non chiuda gli occhi a sua bella ventura / prima che
faccia oscura / di for de li occhi miei lagrime gitta: / allor credo passar
, la facia ne diveniva obscura, gli occhi piangenti e tuto ispaurito seguiva la cruenta
, 4-ii-315: vecchi bavosi oscuri ne gli occhi. tasso, 4-48: partissi al
aspetto: / torbida, oscura e gli occhi suoi contorna / un lividume. g
non dormii altro e attesi il mattino a occhi aperti, col cuore divorato da una
fango. govoni, 590: fiamme negli occhi aggressivi / ti correvano di lussurie oscure
144-10: i'vidi amor che'begli occhi volgea / soave sì ch'ogni altra
vedean con desioso affetto / tutti gli occhi in tancredi esser rivolti / e dichiarato infra
. e gli parve di guardarlo con occhi ostili: ne incolpò il dispetto di esser
vede meglio con uno che con due occhi. 24. dimin. oscurètto
sale, pesta bene e poni negli occhi del cavallo. = trascr. erronea
e per essere sforniti de'tre piccoli occhi listati. = voce dotta,
osa, / posponendo il piacer de li occhi belli / ne'quai mirando, mio
volta i'poi ò fiso / mirar gli occhi tuo'vaghi e 'l mio riposo.
tirreno il sole, / né quegli occhi il vedean che di spiarlo / primi fur
sporchizia. papassi con criniere ospitali, occhi scerpellati, unghie nere. -che
ospizio / di cesare non torse li occhi putti, / morte comune e de
ospizio. fallamonica, 54: gli occhi che penetrar solean gli abissi / e
pari tempo la malizia traspare dai loro occhi. pirandello, 7-326: era cosciente
osservabile il colonnello napolitano che roteava gli occhi. -che spicca per l'aspetto
: andare nella città e non osservare gli occhi; avere notizia con femmina; avere
svedese, e vedo che per noia gli occhi di tutti noi stanno spogliandola. è
/ come oggi veduto ho con gli occhi mei. / tal guiderdone osservar suol
operazioni tue la divina maestà dinanzi a gli occhi. cesari, 1-2-234: la fede
la fede, guardata con cento mila occhi. -che si attiene rigorosamente alle
, 9 (150): due occhi, neri neri anch'essi, si fissavano
stata un pezzo a contemplare con gli occhi dardeggianti e col viso livido il profilo amoroso
sopra il nodo del fazzoletto, gli occhi fissi sul viso del prete.
faldella, iii-53: due nidi d'occhi, ossiano due aperture di palpebre tagliate
molle e bianca come il latte, occhi neri e capelli biondissimi sfacciatamente ossigenati.
bee contra le suffosioni e caligini degli occhi e contra le serpi.
di aracnidi polmonari caratterizzati dall'avere gli occhi disposti in forma di angolo.
. le antenne sono inserite avanti agli occhi sotto un orlo più grosse in giù,
veduti ai nostri giorni e coi propri occhi di consimili spontanee alterazioni accadute negli ossi
, purg., 23-24: ne li occhi era ciascuna oscura e cava, /
pare essere ornata con un frenello d'occhi di pesce o osso d'ostrica,
più solenni verità per metter sotto gli occhi spaventati tossa ignude delle contraddittorie verità.
, n. 23. -avere gli occhi di osso: v. occhio, n
pietà a vederla così sfigurita, gli occhi infossati, le mani che gli si
battaglie si dee eleggere che ha gli occhi vegghianti e 'l capo tiene ritto,
la bionda abbandonandosi contro la parete ad occhi chiusi. -sono assai più stanca di
39: chi vuol veder co gli occhi corporei cerca luogo aperto, cioè che non
ti lascio per ostaggio il cor negli occhi. c. garzoni, lii-12-414: al
, 3-92: deh se gli uomini gli occhi avesseno e quali penetrasseno ne le cose
caligine ostando allo 'ntelletto / che agli occhi miei del tutto ti togliea.
possono vedere ed èlli come stecchi nelli occhi. -recipr. lucini,
veder si suole, / che 'nvitan gli occhi al luminoso ostello. gosellino, 1-270
di cristo sapessero ostendere dinanzi ai vostri occhi la bellezza, la grandezza, la
1-329: i ricchi, conoscendo che gli occhi della maggior parte degli uomini guardano fisi
si falsa il quadro che i nostri occhi vedono, omettendo ciò che ne occupa,
occhieggiava, e co'suoi grandi occhi mirava e colpiva nel bersaglio.
sopra un aspide, con le lagrime agli occhi [l'ospite] noverò i quattrini
fatta novella, / non scemato cogli occhi, a tutti piacque, / e la
, 2-81: sentirmi guardato dai tuoi occhi / ostili. soldati, v-435: guardai
. pensi che dio ha sempre gli occhi sopra di loro, e che le loro
c. bini, 1-254: questi occhi stanno irremovibilmente ostinati nel male. d'
anche l'ultima loquacità ostinata chiuse gli occhi. alvaro, 20-129: la pioggia
rimanga persuasa al torrente di due begli occhi. 2. capacità o disposizione
mosaico, che presenta fori per gli occhi, per la narice e per le
l'ignoto visitatore mi sogguardava con gli occhi ostricacei, che nuotavano nell'umore la
degl'infermi lunatici, impotenti mirar cogli occhi aperti per l'ostruz- zione del cerebro
. iacopone, 1-1-66: l'occhi de la entelligenza / ostope- sco del
cosa fa molte infermitadi. discendendo agli occhi alcuna volta, genera otalmia.
con apertura che giunge fin sotto gli occhi, mascella superiore leggermente fornicata sulla cima
, 20-139: la dolce otaria dagli occhi velati. = voce dotta,
tentacoli alle cui estremità sono situati gli occhi (e sono stanziati per lo più
po steriori generalmente atrofiche, occhi ridotti e, a volte, assenti
sugo è utile nelle medicine de gli occhi. morde leggiermente e riscalda e,
beltramelli, iii-574: vedeva i piccoli occhi porcini e le guance sudanti, flosce come
movimenti (anche nell'espressione otre coeli occhi). tommaseo [s. v
la vista a manenconici e diffende gli occhi da tutte le infirmità. =
durante le crisi che gli ottenebravano gli occhi. -abbagliare, abbacinare.
fumo corruppe tutta italia e offuscò gli occhi a'liberi popoli e ottenebrò la vista
a prova, / di mirar gli occhi suoi prendo ardimento, / tante fiate ottenebrar
ottenebrati, non possono tramandare a'nostri occhi raggio alcuno che ce li faccia discernere
meno acuto (la vista, gli occhi!. giovanni dalle celle, 2-56
giovanni dalle celle, 2-56: gli occhi miei sono ottenebrati o offuscati per lo
: erano in quel momento due poveri occhi incerti, combattuti da opposte tendenze e
stato il ranzoni ad « aprir gli occhi a lui » ottenebrati ancora dalla scipita
sé la scienza della natura de gli occhi, la qual si domanda ottica. galileo
se michelangelo parlava d'un compasso negli occhi, credo che l'equilibrio debba rispettare
e quelli vengono dal cierebro a gli occhi, consiste la potenzia visiva. fasciculo di
attrice, ma, con due bellissimi occhi, con una bocca molto vezzosa, pochissime
ore e ore sull'ottomana leggicchiando a occhi socchiusi un romanzo, la cara sigaretta
6. locuz. -otturare gli occhi e le orecchie a qualcuno: impedirgli
di sassonia diceva non potersi otturar gli occhi e orecchie al mondo che non vedesse e
3. calcato sul capo, calato sugli occhi. calmo, 2-378: tu farai
, / col tuo cappello in su gli occhi otturato. 4. figur.
pampini, i-347: il bianco degli occhi fedeli e dei visi avoriacei dei martiri
affabile o severo, / purché senz'occhi non gli stampi il caso? guerrazzi,
la coscienza ottusa e la sensazione soltanto degli occhi aridi. -con riferimento a forme
del bello, massime in pittura, gli occhi miei essendo molto ottusi ai colori.
circonfusi. viani, 19-141: i suoi occhi, ottusi da una estrema miopia,
, tarchiato, pesante, mostrava negli occhi una curiosità inquieta, ma ottusa.
divincola... e i suoi occhi senza vista pur vivono entro la massa
riuscivano ottusi non sapendo il re aprire gli occhi né anche quando si trovava su '1
iii-303: ben dir si può che li occhi siano guida d'amore massimamente si sono
fotografica. viani, 10-87: gli occhi dell'uomo erano smaltati come quelli delle
, e vedo che per noia gli occhi di tutti noi stanno spogliandola...
han detto che vorreobon essere [gli occhi] lunghetti, altri ovati. m.
. m. ricci, 1-66: gli occhi molto piccoli, neri, molto ovati
fuora. pirandello, 5-375: eran occhi nerissimi, intensi, ovati.
. soffici, v-1-245: ho negli occhi la nota armoniosa di qualche piccolo cantuccio
1-78: son del cerchio ove son li occhi casti / di marzia tua. petrarca
.., si presenta ai nostri occhi una tragica scena. -con riferimento
-contro cui. petrarca, 95-6: occhi beati, ond'io soffersi / quel
,... mira con gli occhi propri, ove fumante un villaggio, ove
, ii-509: la cupola dai dodici occhi tondi / il bianco-azzurro fregio dei festoni
meno regolare. viani, 19-128: occhi ricettati entro un'orbita larga, baffi
giovani donne, / che avete li occhi di bellezze ornati /... /
, 179-5: ovunque ella sdegnando li occhi gira * /... / le
... veduto o con gli occhi del corpo, ovvero per fantastica rappresentazione
non istare all'erta? non aprir cent'occhi per ovviare agli avversari? leggi di
qui l'ocio stassi et apre gli occhi appena / tant'è gravato da pigrizia e
viso, e, girati oziosamente gli occhi all'intorno, li fissava alla parte d'
teneva le braccia lungo i fianchi, gli occhi bene aperti, e i suoi sguardi
/ canuto il crine e lagrimosi gli occhi. d. bartoli, 9-29-1-125:
e cercò, pacatamente, coi suoi chiari occhi umani gli occhi di lei. viani
, coi suoi chiari occhi umani gli occhi di lei. viani, 13-395: tetragono
e alzata la faccia terrosa con gli occhi pallidi profferì pacatamente: -piuttosto m'ammazza
comunista che traluceva dai suoi troppo umani occhi grigi. -che palesa benignità,
: la vide impallidire, abbassare gli occhi, prendere sul tavolo il pacchetto delle
s'avvide a un tratto, abbassando gli occhi, che dal ventre di vittorio,
: deh, giovanetta, de * begli occhi tui, / che mostran pace ovunque
unghie robustissime, narici collocate tra gli occhi e la punta del muso, squame
. segneri, iii-3-279: se gli occhi sono nimici sì capitali, fossero almeno
o tre occhiatacce a fargli abbassar gli occhi a terra, mortificato.
il capo come un pendolo, ad occhi chiusi, e facendosi aria con la mano
amoroso. bruni, 68: giostrin occhi con occhi, alme con alme, /
bruni, 68: giostrin occhi con occhi, alme con alme, / e
giuliani, ii-17: si lascerebbe cavar gli occhi dalle lagrime, da tanto pacione ch'
lia, statura media, corporatura robusta, occhi e capelli scuri, carnagione molto chiara
marino] 'padiglioni 'le coperte degli occhi di psiche donzella dormiente. or qual
maggior titolo avrebbe dato a quelle degli occhi di golia? metafora ridicola per la
il nominar padiglioni le coperte de gli occhi di psiche... la voce di
e maravigliosi adornamenti, quanto li nostri occhi corporali vegono. castelvetro, 8-2-214: alla
papalini. bandi, 95: volsi gli occhi a terra, e non scorgendo
, ii-89: tratto tratto gettavami gli occhi addosso, mentr'io con ossequio guardingo
ore alla notte e 'l riposo a gli occhi per vegliare alle sodisfazioni del padrone e
mirabilmente padroneggiato, gli si iniettavano gli occhi di sangue. padroneggiatóre, sm.
d'annunzio, i-832: a li occhi si fonde / il paesaggio, verde ne
. papini, i-261: i tuoi occhi son paesaggi d'assenzio dove l'oriente
del suo viso, il lago degli occhi, la fiamma della bocca.
, ii-39: posto già aveva gli occhi sur un'onesta zittella sua paesana per
per due anni una bella bruna dagli occhi scintillanti. savinio, 10-161: che
sarebbe esposta sempre agli occhi di molto paese. foscolo, v-338
la signorile eleganza... alletta gli occhi altrui e provoca più emulazione che invidia
figurandoli, a tanta delettazione reca gli occhi di quegli che si dilettano e non si
della casa, 5-iii-355: avendo elle gli occhi per avventura molto grossi e rilevati e
pur cara! bionda e ricciuta, occhi azzurri, guance pari alle rose, fresca
nievo, 12: sospirava, movendo gli occhi dal viso paffutello e smarrito del suo
/ e non si curere'cavarti gli occhi; / prima la paga vuol che
del resto, vittorio non mi staccò gli occhi da dosso. -in relazione con
forteguerri, 10-74: guidone co'begli occhi neri / era piaciuto ad ogni cor
chiasso di battaglia non si vedeva, negli occhi delle persone, felicità o estasi religiosa
rotta. tasso, 12-59: gli occhi tuoi pagheran (se in vita resti)
carducci, ii-5-26: io ho sotto gli occhi le stampe già paginate, e la
senza spiga. -essere una paglia negli occhi: recare fastidio, noia, danno
, v-1-491: una fastidiosissima paglia ne gli occhi de * turchi era pest.
quarantina, una paglietta nera tirata sugli occhi a pararsi il riverbero, stava appoggiato
d'argento. fenoglio, 3-12: gli occhi di fulvia... erano di
i bruscoli e le pagliuzze entrate negli occhi. galileo, 3-4- 233:
argento. stuparich, 1-82: con gli occhi tornati più miti, in cui sfavillavano
. cardarelli, 171: aveva gli occhi piccoli, pagliuzzati e aggrondati sotto due
non vagheggio ancóra / che tenga gli occhi miei paghi e contenti. n. franco
dicovi che i capegli, gli occhi e la bocca, se impetreranno da
là luccicare più basso qualche paia di occhi avidissimi. lucini, 7_95: porto
occhiali rotondi che le ingrandivano mostruosamente gli occhi. 4. disus. complesso
ci riducevamo tutte infangate, con gli occhi pieni di lacrime che bruciavano, stremate
,... credeva di tirar gli occhi a sé col suo vestito; e
da paladini, che guardavano tutto con occhi biechi e spiravano valenteria e franchezza.
giulio non rispose nulla, aveva gli occhi smarriti, la lingua aderente al palato
abbi [il cane] gran capo con occhi infocati e sfavillanti... palato
: un merlo avevo, coi suoi occhi d'oro / cerchiati, col palato
da mangiare e bere / e gli occhi distillava in pianto amaro /...
grisoni. rimasi qualche tempo con gli occhi sbarrati nel vuoto, mentre il palato
. boccamazza, i-1-458: se li occhi suoi se moveno e pal- brizano spesso
apertura della feritoia guardava fuori strizzando gli occhi, e tirava a. scossette leggere
33 (580): alzò gli occhi al palco: un parato di ragnateli.
de'morti non sanno che offendere gli occhi de'vivi. d. bar foli,
/ nel fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi, / a te palese,
palese: in pubblico, sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole,
significa in palese, cioè avanti agli occhi degli spettatori. dolce, io-prol.
/... / quando sarò senz'occhi sotto terra, / con gli occhi
occhi sotto terra, / con gli occhi come i semi del pagliuro / chiusi
irti, rossastra, con grosse palle d'occhi azzurrastri. pasolini, 3-80: il
lo guardò serio, nelle palle dell'occhi. 2. impasto di sostanze
i-4-58: una tela dipinta rappresentò agli occhi di molti circostanti una grandissima palla, la
jovine, 48: aveva quegli stessi occhi a palla del figlio. piovene,
sporca; pallade somiglia / chi gli occhi ha tinti di color celeste. bocalosi,
: il ciano rassembra santamente / gli occhi cesii di palla madre nostra.
x18- 119: le cardenie dai grandi occhi pallenti. serao, 3-57: colori
. lucini, 1-124: perché li occhi rivolgere alle lenti, / morbide nuvole,
. chiarini, 153: sbarrati gli occhi miei ne la pallente / tua faccia d'
la pallidezza. -lividore (degli occhi). firenzuola, 408: la
firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti. 2. per
volgar., 16: se dentro dagli occhi appariranno segni, come vene di nerezza
la facia ne diveniva obscura, gli occhi piangenti. savonarola, 5-ii-168: la
.. pallida e vergognosa, fissi gli occhi languidi e tremanti nel di lui volto
ma il mirabelli gli si rivolse con occhi supplichevoli. saba, 25: a sdegno
re s'inaspra, / turbato gli occhi e pallido le gote. caro, 12-370
era pallida pallida e mi guardava cogli occhi spalancati. -con riferimento a una
ceresa, 1-1958: per pignre a gli occhi mei morte più pallida / e il
così pallide, e lichene / vicino agli occhi. dunque, tu sei morta.
vedeva pallidiccio, con le pesche agli occhi e il collo grinzoso. -pallidino
pallidina, con quelle pesche sotto gli occhi, cercava di distrarla. montale,
. bacchetti, 1-iii-525: lei cogli occhi e la faccia lustra, lui pallidastro
e un pochetta di lividura intorno agli occhi mai non si vide in loro altro
). comisso, vii-80: gli occhi stanno quasi fermi, neri come una
, la fortuna / si rimetteva agli occhi la benda. alvaro, 20-29:
, 498: e'bisogna o vedere cogli occhi propri o correre il rischio di essere
e al toccar freddo e il color degli occhi si muta a pallore e a discolorazione
occorre / il pallor dell'autunno agli occhi miei. marradi, 238: s'adagia
montale, 13-97: ci guardava con grandi occhi incredibili [il gufo caduto] /
pallottola. settembrini, 15: troppi occhi ci vedono giuocare: un'altra volta
levò ambo le palme, / ficcando li occhi verso l'oriente, / come dicesse
a palme per istupore e piangendo a cald'occhi, diede volta e se ne andò
/ in palma e in luce d'occhi son tenuti / e fittamente amati e onorati
, vidi una donzella bianchissima: e suoi occhi rendeano isplendore, e tenea in mano
core e l'alma / de'lucidi occhi tuoi con un sol guardo, / perché
godi, e pasci / in dio gli occhi bramosi, o felice alma, /
della scienza, quando si hanno sotto gli occhi delle prove tanto palmari? manzini,
, / gonfio il collo le gote gli occhi istrambi. = deriv. da
zoppo e sciancato, / e gamberacce ed occhi scerpellini, / ed altri dalla gocciola
, dirò anche più confortativa per gli occhi d'un palmeto. arici, iii-281
indisposizione corporale, con rivoltare subito gli occhi, cavano un palmo di lingua e restano
un palo nella piazza, e davanti agli occhi loro fu la stipa e 'l fuoco
, capo depresso nella parte superiore, occhi allungati, cinque fessure branchiali per parte
de cosa ch'elio palpi o veggia ad occhi. bibbia volgar., ix-456:
carducci, iii-3-106: palpate con gli occhi abbrac- ciatori / le schiene ed i
mentre [le fondamenta] palpavo con gli occhi, mi pareva di veder uscire dalle
iv-67: venne una caligine sopra gli occhi del detto mago, e acciecando in
esempli eruditi, quando abbiam sotto gli occhi, per la prova di questo assunto
la barba pelata; le palpebre de gli occhi e le sopra ciglie sono dipinte con
stigliarli, 2-231: vo'serrar quest'occhi in pausa eterna, / senza farne avveder
, all'ombra, / dormono gli occhi, che ingombra / l'oblìo, che
, ii-623: tra le palpebre gli occhi / son come polle tra l'erbe.
chinate nel soave sonno / ricopron gli occhi a'notatori stanchi. guerrazzi, io:
gl'insetti,... avventandosi negli occhi dei lioni della mesopotamia, ne cacciano
mesta soavità, e da que'begli occhi che, raggiando dolcemente sotto due palpebre
, e anco la sua sedia. gli occhi suoi ragguardano il povero e le palpebre
gozzi, i-5-45: io fui sentenziato dagli occhi e forse dalle palpebre di molti per
-sciogliere le palpebre: aprire gli occhi. attribuito a cino, iii-7-76:
a cino, iii-7-76: allor da gli occhi le palpebre sciolsi / per veder quella
, senza batter palpebra, con gli occhi, le orecchie e i sensi tutti
le palpebre in puntello: tenere gli occhi ben aperti, stare accorto. giovio
. ariosto, 39-46: quei gli occhi alquanto e le palpèbre fisse / tenendo
oddi, 2-141: nelle caverne di questi occhi rincon- centrati ne gli oscuri abissi di
le palpebre (una persona, gli occhi). serdini, 1-83:
rutilanti rai / tolgon l'obietto all'occhi, ove respira / il motor che li
: beppe alzava la testa; gli occhi... gli palpebravano forte, inverditi
. / vivi, che ancor movean gli occhi non chiusi, / ma palpitanti
e palpitanti. deledda, ii-582: gli occhi delle altre ragazze... seguivano
. 'pecchi, 10-213: gli occhi grandi, attoniti, quasi palpitanti di paura
, 6-43: tarquinio mirò me coi suoi occhi dalle palpebre palpitanti. 13
le essenze della bellezza saranno rivelate ad occhi mortali e vi palpiterà dentro l'eco di
dolci rivissero e quasi le palpitarono sotto gli occhi. linati, 17-127: intorno a
venne una caligine e tenebria sopra gli occhi del... mago, sì che
aspettando,... con gli occhi spalancati, con una gran palpitazione di
, 4-ii-225: i raggi distesi da gli occhi, toccando quasi con una certa palpitazione
/ sopra v'allarga i suoi grand'occhi stolti. e. cecchi, 6-285:
volontà, la quale suol raggirarsi negli occhi nostri, non ha in questo mondo
scrutare davvi- cino il fondo dei suoi occhi color palude. 4. figur
gonzaga, i-107: il valor vostro [occhi] tale / che fa palustre augei
tonalità tendente al verde marcio (gli occhi). cassieri, 152: gli
grigio, un cappello panama calato sugli occhi. quarantotti gambini, 13-129: usciva
, 5-359: aveva la pancia agli occhi, rilevata come un trabiccolo sotto quella
a spolverar le pandette per gittar negli occhi la polve ai clienti, acciò li
. azzimo. -pane alluminato, cogli occhi: che presenta nella mollica grosse bolle
è contrapposto a pane cieco, senz'occhi, in cui la lievitazione scarsa ha
* pane alluminato, cieco ': cogli occhi, senz'occhi. -pane caldo
cieco ': cogli occhi, senz'occhi. -pane caldo: appena sfornato.
acegge / e a pena tegnàn gli occhi a sportello. giovio, i-236: a
... 'pan con gli occhi, / cacio senz'occhi, / vin
pan con gli occhi, / cacio senz'occhi, / vin che ti salti a
/ vin che ti salti a gli occhi '. idem, 382: casa mia
. fagiuoh, xv-92: comincian gli occhi a dar la buona notte / e
suo piccolo] per corruccio, / con occhi di pietanza lo risguarda.
la tombola...; sfoderavano occhi di volpe,... di civetta
tufo, 97: l'orecchie e gli occhi ai grandi merti / tengon quei patri
solo e levando di tempo in tempo gli occhi, si abbatté a vedere ad una
. pascoli, 277: accostando agli occhi, essa, la punta / del
a la meglio che puoté rasciugatosi gli occhi, se ne venne tosto a gazuolo.
ragione. il pannicello che gli vela gli occhi interpreta ostinazione di appetito.
del pesco che avea serbato unse gli occhi del padre et uscittene fuora allora a
bacino rovente che, avvicinato a gli occhi, tenuti aperti per forza, concentrandosi
che s'ingenerano innanzi alle pupille degli occhi. -avvolgimento del sepali che racchiude
noi d'africa subito fui preso per gli occhi in mare non potendo andare e rimase
andare e rimase un pannicolo in su gli occhi. romoli, 275: a coloro
a far pannicoli e tela ne gli occhi, se con esso [liquore] se
non ci sono i pannicoli e umori degli occhi che impediscano. -ruga dell'
ciel tenea. ne'suoi chiusi occhi morte / sembrava trionfar, divenir bella.
g. raimondi, 1-102: gli occhi mi caddero sul panno del biliardo.
: incominciò ad uscire un iancume degli occhi suoi quasi come uno panno d'uovo.
1-10: panno è generato negli occhi per cagione d'alcuna percussione o per
9-26: se fosse panno sopra gli occhi generato di nuovo o invecchiato, si
. romoli, 326: posto ne gli occhi, [il miele] gli lieva
di ippolito pindemonte. -aver gli occhi di panno, foderati di panno:
sete / come ghiandon che avea gli occhi di panno. monosini, 108: e'
lo vedrebbe pantoffo, eh'avea gli occhi di panno. battista, vi-1-170: chi
battista, vi-1-170: chi ha gli occhi di panno non vede le linee tirate dalla
ragione e della verità aver tuttavia gli occhi foderati di panno. -avere il
che, venendogli un pannume innanzi a gli occhi e perdendo ogni sentimento, cadde a
in rapporto coll'asse ottico dei due occhi simultaneamente sottoposti all'esperienza, e di
una gran boccata di sangue, strabuzzò gli occhi e ricascò giù nel pantaniccio.
un tal risolino amaro e studiava cogli occhi d'incontrarsi ne'miei per dirmi come
limone a fior d'acqua, gli occhi sudici, i lunghi baffi grondanti, le
tacche bianche e nere, sì come piccoli occhi neri. guinizelli, xxxv-n-466: d'
nievo, 518: la giovinetta chinò gli occhi rabbrividendo, e suo fratello le mandò
meccanicamente. lucini, 3-137: li occhi vogliono nuovi spettacoli: / ti va
guisa ch'i'vedeva quasi come a occhi nudi, cominciai a fare l'i-
, di cui si vedevano soltanto gli occhi attraverso i buchi dei sacchi, che
favola e si ponea davanti a gli occhi co'gesti soli e senza niun parlare.
, un babbaleo. 4. occhi di pantondo: spalancati per sorpresa o
': ad una persona che abbia occhi grossi e molto sporgenti. p. petrocchi
[s. v.]: 'occhi di pan tondo ': sgranati.
in mano s'infittiva sopra i suoi occhi, le labbra pavonazze sburravano appena le
-occhiaia. capuana, 1-iii-147: gli occhi si cerchiavano di pavonazzo e il viso
un poco magra e pallida con gli occhi turchini e sotto eran cerchiati di pavonazzo
e pazzo / e fatto ha gli occhi tanto ignorantoni / che non scerne dal rosso
/ tanto che fulvio avessi fatto gli occhi / come duo'palle lesine e che
cattedra / con la papalina rossa tirata sugli occhi. -a papalina: che ha
disse: « figliuol mio, bassa gli occhi in terra, non le guatare,
, disse ella squadernando il volume sotto agli occhi di paolo: cotelette alla papigliòtte!
canteo, 303: mi radiar negli occhi le papille. domenichi, 6-41:
mezzo, scendendo dalla glabella, fra gli occhi e termina fra le nari; e
a improviso / t'aran pappato gli occhi, il naso, el viso. moniglia
: non vidi io stesso con questi due occhi di molti giovinotti... pappolarsi
splendente di capelli biondi arsi e gli occhi azzurri sulla pelle abbronzita mi guardò passare
dell'ence falo e degli occhi. = deriv. da paracefalo
lo guardarono nemmeno, rivolti con gli occhi paraguli al capoccia, un morto di
ancora? /... / l'occhi li vo'per me, per veder
, dal petto rotondo e palpitante; occhi neri, bianche come perle. per
, / un'èva mi mette sugli occhi / la tela dei paradisi perduti.
'comunista in italia? non hanno occhi per vedere che l'italia...
pascoli, 1045: sono tutti gli occhi / pieni d'una lontana visione.
dall'opinione dei più saggi un paradiso degli occhi, fosse il vero oggetto d'amore
rossi lab bri e gli occhi vaghi e belli, / il viso tutto
parole ingenue con avidità accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso.
di paradiso, / dico ne li occhi e nel suo dolce riso.
paradiso. -passare il paradiso negli occhi di qualcuno: essere nel suo sguardo
devota risponde alla carezza; / nei tuoi occhi è passato il paradiso.
il vecchio... cadesse a occhi aperti nello stratagemma teologico, non trovo
, ii-337: subito mi furo aperti gli occhi / con un veder acuto e sì
è donna, io le cavarei gli occhi e vorrei col parangone de tarme farla mentire
, 3-345: egli pone sotto gli occhi in una sola tavola un paragone delle epatte
che ti tragga la lingua, gli occhi e l'anima. giraldi cinzio, 4-5
soma? poliziano, 1-560: gli occhi duo stelle per modo lucenti / che
solo ci resta a fare: che gli occhi nostri a te dirizziamo '. varchi
i-517: adesso l'inferma aveva socchiusi gli occhi; il medico le divaricò le pupille
luoghi diversi. cosi ha parallasse pei due occhi un bastone che s'interponga a poca
loro circa 65 mm (come gli occhi umani) e nel proiettarla su uno
adatta a qualsiasi lume per pararsi gli occhi dalla troppa luce. verga, 8-479:
il grande né il largo solamente a'suoi occhi, né a poca gente né dinanzi
testiera della briglia, ai lati degli occhi del cavallo o di altro animale da
dal chiudergli [all'animale] gli occhi con paraocchi, onde non si sbalordisca girando
della testa del cavallo, presso gli occhi. linati, 30-31: cavalli a coppie
registi cinematografici e televisivi per proteggere gli occhi dalla luce diretta delle lampade da tavolo
, o son come rebora e di occhi ne vorrebbero centomila. montale, 7-158:
facciasi uno andito di fuori sopra gli occhi che sia di sotto imbeccatellato con parapetti
delle ultime miserie de'dannati dinanzi agli occhi non vi paro. -frapporre per protezione
, 8-1159: marco leccio, con gli occhi sbarrati e levando le mani quasi a
, pei molti alberi che parano gli occhi. 7. proteggere, riparare
piede a terra e si parava gli occhi con la mano per guardare il treno
: appena sorti dal boccaporto tendono gli occhi, e loro davanti si para la
, che ci si para davanti agli occhi, di 500 ducati. a. cocchi
fabbroni, xviii-3-1126: potremo noi rivolger gli occhi senza dolore ai nostri sistematici e determinati
pratesi, 5-45: egli porgevasi agli occhi delle ragazze, lindo come un soldato in
/ de'cari detti e de'begli occhi [la donna] è parca, /
lume santo / che a l'ingordi occhi mei non fu mai parco. garisendi,
/ tra 'l vostro paradiso e gli occhi miei / che ritien con la vista.
: il suo gesto parco, i suoi occhi tristi hanno detto che la mamma di
e lento il passo, / gli occhi sian parchi e le parole rare.
la bellezza dei grandi / ardenti umidi occhi inumani / del corsiere d'arabia / che
carnevale / convienti aprir ben ben gli occhi e le orecchie / perché i giudei
padre e la madre, li guardò negli occhi, cercò di parlare.
infanzia, io non posso avere negli occhi la pieve o il sagrato, il cipresso
significai che questo prodigio restò visibile agli occhi del solo eroe francese. foscolo, x-358
del marito, ancora la guardava con gli occhi che volevano parer severi.
ill-vm-io: alcuno già si trasse li occhi, perché la vergogna d'entro non paresse
un naso spugnoso e rosso, gli occhi scerpellini e intorno alle palpebre orlati di
viso ardesse tutto, / e li occhi avea di letizia sì pieni, / che
lingua deven tremando muta, / e li occhi no l'ardiscon di guardare. idem
marco si tirò a sedere e spalancò gli occhi quasi a riconoscere le quattro pareti familiari
difende il pensiero e la mente e gli occhi dell'uomo. 4. superficie
la bocca la pastasciutta, con gli occhi il loro figliolino... gridi di
/ il verde suolo e raggirando gli occhi, / rendea fiorite et odorate l'
molta / copia di lieto pianto ha gli occhi pregni. brusoni, 9-660: la
, iii-3-29: sorridean da i cilestri occhi profondi / i pargoletti ad bel profeta
già mai sanza paura / ne li occhi d'esta bella pargoletta? idem,
pargolo, pieno di vita, con gli occhi spalancati,... vagiva.
67-56 (v-263): voltati con gli occhi verso il tetto, / si stavano
foglia / d'un albente ligustro, gli occhi neri / come la notte. b
, inf., 6-93: li diritti occhi torse [ciacco] allora in biechi
crudelmente guatavansi tra loro / con gli occhi scorruccianti e sì veniano / con l'unghie
inglesi, parevano;... gli occhi di zaffiro e le guance di rosa
, formato da due taglioni a quattr'occhi, ordito con canapi poderosi, sopra
, vi-74: le parie colonne a gli occhi fura / serico onor di gemme ornate
... le finestre per gli occhi, una di qua e l'altra di
discepolo di s. tommaso la vede cogli occhi della fede ordinata sotto gl'imperatori di
/ e lo dolze parlamento, / occhi, ahi!, vaghi e bronde treze
stati d'animo (il viso, gli occhi, l'espressione); che fa
, su i venti anni: aveva occhi parlanti, bocca rosata e sorridente.
sorridente. pratesi, 5-464: gli occhi che ella, per il solito,
al suo battesimo / mondano sotto gli occhi della madre / gelosi ed ammirati:
einaudi, 544: si fa vedere agli occhi con cartine parlanti che cosa siano
prima volta i monti / consueti agli occhi e ai sogni / di tutti i suoi
allora, / parlavamo meglio con gli occhi. calvino, 1-200: fiordaligi e
8-64: essa non rispose verbo, gli occhi soli che parlavano e dicevano tante cose
cino, iii- 95-12: de li occhi suoi si mosse / uno spirito fero e
, vertigine, paralisia, male agli occhi, ma poche malattie sono più funeste ai
? 'le lagrime mi grondavan dagli occhi. pellico, 2-214: borsieri vorrebbe
.. aveva una faccia amica, occhi furbi, parlata campagnola, una distinzione
il parlator primiero, / quando su gli occhi de la cieca gente / fé il
, 6-24: sgranò vivamente i suoi occhi acquosi verso il parlatore con una tale
devo cominciare un lavoro da perderci gli occhi, e avrei bisogno di tutta la
carta stridula: s'impenna: / gli occhi cercano intorno una parola. gentile,
aria di volto demente e in quegli occhi fitti sul cranio e in quelle sue
parole ingenue con avidità accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso.
perde l'ardire, / dite, occhi, vo', lagrimando, parole.
largo a'canti, e tien gli occhi bassi. -la forma letteraria, la
643: ella m'aparve agli occhi tanto bella / che per en- tr'
boccaccio, vili-1-178: un muover d'occhi, un atto vezzoso, un riso,
avrei a dirle una parolina a quattr'occhi! pirandello, 7-156: i fratelli morlesi
si guardi a te ed a'tuoi occhi e che l'uomo ispirato tremi a guisa
ora in ora non ne apparisca agli occhi del mondo qualche parosismo. 4
suburbana. foscolo, iv-373: giro gli occhi sulle macchie de'pini piantati dal padre
moretti, i-859: intanto 1 piccoli occhi parrocchiali si socchiudevano come per dolcezza.
parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi...: così la parte razionale
passando per una via, volse li occhi verso quella parte ov'io era molto
2-1- 185: chi giudica a occhi serrati espedisce verisimil- mente la metà delle
parte del cuore contra quella de li occhi. ghislanzoni, 17-34: arturo leoni.
e parte / vede cosa che li occhi e 'l cor alletta. bembo, iii-286
e caldo lume / de'suoi begli occhi l'ali tue difendi. 52
i loro [degli uccelli notturni] occhi posson sopportarla. b. se ^ ni
qualche corrida. calvino, 5-56: gli occhi del nano si posavano con uguale assenza
guardarlo con simpatia; lo incoraggiano degli occhi, parteggiano per lui. cassola,
dei pomari, che ha violetti j gli occhi come il fiore del glicine / tra
salutano! / partono le navi dagli occhi verdi e rossi all'infinito.
famoso fceusi che, avendo egli avanti agli occhi le più vaghe e leggiadre donzelle di
anche più bisogno di metter sotto gli occhi de'fedeli le sembianze degli eroi del cristianesimo
: quello che abbiamo tuttodì sotto gli occhi ci pare muffato e non lo curiamo;
non senza particolarità, mi gettò gli occhi in faccia. 6. ant
borgese, 1-394: filippo riconobbe gli occhi di civetta, la barba tonda, i
duca, non erano più con quegli occhi di confidenza dalla repubblica riguardati.
). lengueglia, 1-353: gli occhi doppo sì lungo pianto fatti del dolore
non avendo mai la pittura proposto agli occhi oggetto più stupendo d'ornamenti. algarotti
uno colore e dell'altro inganna gli occhi che lo raguardano. 11.
franco, 337: sempre davanti gli occhi ho 'l bel soggiorno, / da cui
di cristo. petrarca, 71-13: occhi leggiadri dove amor fa nido, / a
, partendosi dal porto, tengon gli occhi in terra e par loro che la nave
solo. goldoni, ix-259: quegli occhi, che da'miei / non si partono
, 94-2: quando giugne per gli occhi al cor profondo / l'imagin donna,
304: pianto non partirà da gli occhi mai, / po'che morte diviso
(66): se io levo li occhi per guardare, / nel cor mi
suo aspetto sorridente partiva dalla chiarezza degli occhi. brancati, 4-8: un'istantanea
, tanto grandissimo splendore dette ne li occhi nostri che stettemo più de mezzo quarto
allo sforzo. -partire dinanzi, dagli occhi di qualcuno: togliersi dalla sua vista
vile vita, mi partio dinanzi da li occhi di questa gentile. vita di cola
indegno che sei, / parti da gli occhi miei. -partire da se stesso
cotal guisa verde / talor per gli occhi sì a dentro è gita, / che
(1-iv-938): torello, aperti gli occhi e da torno guardatosi, conobbe manifestamente
/ trovandomi partuto / da que'begli occhi ov'io t'ho già veduto. sercambi
volgar., ii-195: l'altro cogli occhi cavati e partite le membra e fattone
piccola daccò che se lo divora cogli occhi e mi sembra completamente * partita '.
, volgeva tra sé partiti per levarsi dagli occhi arcombroto. rosa, 57: di
. saul torvo guarda il suonatore con gli occhi a stracciasacco, e par che gli
il becchime e a montargli sotto gli occhi suoi le galline su e. migliorini [
struzzo avviva i suoi parti con gli occhi. metastasio, 1-ii-107: la gelosa
.. che ha tutti e due gli occhi spenti nel capo; eppure ditegli soltanto
'l nido / a partorir li due occhi del cielo. testi, ii-158: ebbe
21-18: ficca di retro a li occhi tuoi la mente, / e fa'di
alcuna parvenza sono amici [i miei occhi], / ma saccio che la fanno
la lor parvenza, / a li occhi di là giù son... ascose
'ntendi, / figura il viso e gli occhi, che tu bendi. scala del
basciollo e pianse. e levati gli occhi suoi, vidde le femine e li figliuoli
consegnato pinarolo, gittò della polvere ne gli occhi de'ministri di spagna perché non vedessero
quanto fosse tuffato negli affari fino agli occhi, pure non poteva non accorgersi di certe
iacopo del pecora, lxxviii-m-23: gli occhi a quello sparver sanz'altra lena /
terra con manto funebre, / gli occhi di nera benda son velati. ciro di
. cariteo, 201: io pasco gli occhi senza desianza / ne l'imagine bella
giacea nel grembo, / pascendo gli occhi pur della sua faccia. bandello, 1-25
alcuno, ma solamente per pascer gli occhi loro della vista di tante varie e preziose
parole proprie) d'aver pasciuto gli occhi della morte del suo nimico. chiabrera,
: ei la raggiunge e va pascendo gli occhi / or sulle belle guance, ora
! pasciti dunque / di questa vista gli occhi. tommaseo, 19-53: anelava a
tommaseo, 19-53: anelava a pascere gli occhi negli occhi del tristo morente. settembrini
19-53: anelava a pascere gli occhi negli occhi del tristo morente. settembrini, i-263
tutti non si saziavano di pascere gli occhi nella tua bella persona che ogni giorno
e leggiadro che sicuro, e pascer gli occhi dei spettatori di tutte le cose che
crede di vendermi vesciche? cavar gli occhi alla verità? pascermi dell'impossibile? marino
relevante, ma solo a pascere gli occhi senza sodo frutto. b. corsini,
o bello iddio ch'ai cor per gli occhi spiri / dolce disir d'amaro pensier
, per notare le straordinarie ha cent'occhi. cesarotti, 1-vi-6: quando al fine
vegghia il cor non men che gli occhi. carducci, ii-20-174: un ragazzo
elegantissimi stanno in piedi e pascolano gli occhi sullo sciame femminino. angelini, 1-105:
cappella, le bocche aperte e gli occhi svagati in pascolo sulla folla. =
: di passabile non ha che gli occhi e la bocca. g. bassani,
v-2-531: di buon mattino, aprendo gli occhi, prima di ogni altra cosa vedo
del giorno riuscirebbe insopportabile alla costituzione degli occhi nostri. -evoluzione di uno stato
amore che la carità di due begli occhi ci getta sul passaggio! -in
breve visiera che lascia scoperti solo gli occhi e, talora, il naso e la
cenno e a un amoroso girar d'occhi del passante maestro, abbandonasti in un subito
tempo alla finestra, a far gli occhi dolci ai passanti. d'annunzio, iv2-
in versi: cappelli castani e ricci; occhi celestri. -brano che,
-per estens. scorrere davanti agli occhi di un viaggiatore. panzim,
si recepiscono o si manifestano attraverso gli occhi (o, intellettualisticamente, attraverso la
.. / che van faccendo per li occhi una via / per la qual passa
cara, / così mi sento per gli occhi passare / una soavità, la qual
: / passò il guardo per gli occhi, ed a le porte / di questo
sicuramente passare, gli conveniva diventar tutto occhi. pascoli, i-196: quel destino
petto, mise un sospiro, abbassò gli occhi sull'acqua che gli scorreva a'piedi
taccio rimira e vàlle con lo spirito degli occhi ricercando, egli si sente passare un
xvii-108-21: ah, che per gli occhi passao, similmente / come per vetro
: tante altre rivoluzioni che sotto agli occhi nostri son già passate. p.
a un'espressione del viso, degli occhi. saba, 143: nei tuoi
. saba, 143: nei tuoi occhi è passato il paradiso. frateili,
da lentini, 45: così per gli occhi mi pass'a lo core, /
. anonimo, i-617: con gli occhi, amor, dolce saette m'archi /
cor. cino, iii-95-11: de li occhi suoi si mosse / uno spirito fero
/ quando passaron dentro col favore / degli occhi di colei per cui rinvergo / la
. filicaia, 2-2-165: dal core agli occhi e poi dagli occhi al core /
dal core agli occhi e poi dagli occhi al core / se in reciprochi sguardi è
come s'insinua amore? / passa dagli occhi al core. -essere trasmesso
: sto... / con gli occhi aperti a contemplar cosi / il placido
, ora spopolata, onde evitare gli occhi disperati della cugina che gli passavano il
, con una muta supplichevole interrogazione negli occhi che mi passava il cuore. gadda
momento pare ti ascolti attentamente, con occhi fissi, che sembrano passarti da parte
re di giafanapatàn si passava a chiusi occhi, senza fargliene tornar su la testa la
di concerto. -passare davanti agli occhi: essere evocato con grande immediatezza (
ci passano una dopo l'altra davanti gli occhi. -passare di banco:
sole. -passare qualcosa sotto gli occhi: esaminarlo, osservarlo, studiarlo attentamente
venni a capo di passare sotto i miei occhi le diverse specie di pomici.
. sbarbaro, 1-189: centro d'occhi innamorati è invece la biondina. beatitudine
viso ardesse tutto, / e li occhi avea di letizia sì pieni, / che
, 6-122: somiglianti grazie in mal d'occhi, dolori ed altre siffatte operò teresa
ne ricordavo il nome. ficcai gli occhi nel passato col vivo desiderio di ritrovarcelo
: sono... avanti i nostri occhi i due nocchieri; l'imagine abbagliante
, che gli scintilla / ne'begli occhi lusinghiero, / un affetto passeggierò / è
viva luce passeggiando / menava io li occhi per li gradi, / mo su,
bontempelli, i-802: passeggiai i miei occhi sulla marea di teste maschili e femminili
vengo da un solitario passeggio con gli occhi ancor molli di pianto. manzoni,
, i-693: si amarono: gli occhi di catullo non videro più che lei.
la tua morte / tragge da gli occhi di teresa il pianto. algarotti,
mia vedovata vita che li spiriti de li occhi miei a lei si fero massimamente amici
e marta e maddalena con le lagrime sugli occhi. -che provoca o comporta intimo
passionata che a la finestra de li occhi non vegna la sembianza. castelvetro, 8-1-482
ultime linee rizzandosi dalla sedia e con occhi sì arditi e con voce sì passionata ch'
imbasciadori che si mandono fuori sono gli occhi e gli orecchi delle republi- che,
, st., 1-55: con occhi più lieti e più ridenti, / tal
i governadori ed altri hanno davanti gli occhi un passo politico, tenuto per regola
an dando, / gli occhi volgeva a tacque. foscolo, iv-303:
con uno specchio rotto a gettare negli occhi delle donne che cucinavano alla finestra l'
ha rachiuso i passi, / perch'agii occhi miei lassi / sempre è presente [
che, spento il sole / degli occhi tuoi che in questo mondo cieco / mi
franco, 258: così portar gli occhi umidi e bassi / convengo, e converrò
scuola romana imputi alla nostra non aver occhi che per la pasta di tiziano,
scomponendone la pasta, prensile intorno agli occhi come un mastice.
anche accorgendo che, a sgranar gli occhi, due cerchi luminosi, quasi due oc
preso la pasta e che caracollava cogli occhi, ma più col cuore, attorno quel
: piccola pastèca, anche a più occhi, che serve a più manovre, e
che taluni portano a uno solo degli occhi. -masserella di sostanza odorosa che
pioverle, 7-236: maestosa, gli occhi cupi e neri di bistro, la
... / s'io levo gli occhi veggio colli e gozzi. 3
quasi con certo pasto, ricreano gli occhi. -accrescimento di gloria, di
città ha fatto che li è nelli occhi di tutti, ed è diventato uno
del camino, dando in pasto agli occhi una forma immobile nella sua apparente vivacità
corpo e sulla testa dove ricopre gli occhi; è di colore grigio uniforme o
3-542: ella pasce / de'suo'begli occhi il pastorello amante. brusoni, 1-128
, lo avaro petto non solamente e gli occhi, ma tutte le altre membra in
vermiglia come una pesca, con certi occhi abbambolati. linati, xii- 112:
visetto candido e pastoso rischiarato da due occhi neri. piovene, 1-94: era
x-16-98: aveva la bocca pastosa e gli occhi pesti. serao, i-890: si
annunzio, iii-2-261: io vidi con questi occhi notturni / sotto la porta tìdeo,
, più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca. -corpo di
o arte fé pasture / da pigliare occhi, per aver la mente, / in
suto agevole poterne a la fame de'miei occhi dar pastura più spessa. buonarroti il
ch'era una incantevole pastura per gli occhi. -allettamento ingannevole. sarpi
lo stesso, col cappello calato sugli occhi, il vestito pataccoso, la cravatta
che questa mattina avete veduto coi propri occhi vostri, se già voi non foste
ragazza taceva, assorta, con gli occhi nel vuoto: la patata della faccia,
. e. gadda, 6-297: gli occhi, intagliati nell'ovale patatoso, avevano
è una orribile pittura da imputarsi agli occhi sconvolti dello stralunato la farina, che
veggiamo il patente edifizio / e gli occhi verso quello insù voltiamo. a.
tempo, e quest'è patente agli occhi ne'corpi naturali. m. ricci
che il medesimo, che vede senza occhi al buio, fosse andato quattro volte
insetti... l'aver gli occhi senza palpebre e 'n conseguenza patenti.
ariosto, 1-iv-237: dovrebbeno aprir li occhi, et aver le orecchie più patente
14: saran... aperti gli occhi de'ciechi e fatte patenti le orecchie
jahier, 106: rivedo gli occhi paterni, la loro tristezza incompresa.
roberto, 718: bruna con gli occhi azzurri, il viso magro e allungato dei
d'azfyeh già posseduto, e i grandi occhi patetici come quelli del tuo arabo martirizzato
voce patetica. silone, 5-22: gli occhi chiari e umidi di pianto davano al
vulcano di passione la duse a grandi occhi sommergenti in pallore di cenere patetica quando
, dalla mesta soavità e da que'begli occhi che raggiando dolcemente sotto due palpebre di
inviolabilità della vita, innalziamo davanti agli occhi dell'uomo il patibolo. -il
pensosa di cavallo che guardava: due occhi grandi e umidi, appannati da una
: a un certo punto levò gli occhi, e io m'accorsi che s'eran
non arebbono potuto patire di vedere li occhi mortali. libro della cura delle malattie
ternali pene ricomperato, non patì a'miei occhi lui con durezza ragguardare.
muraglie e la volta che ne patiscan gli occhi, anche senza aver punto letto.
che lo guardava sbalordita con tanto d'occhi. patì morte e passione.
pea, 3-7: appena aperse gli occhi cominciò a ridere malgrado che fosse nata
-che ha sguardo triste, spento (gli occhi). jovine, 3-206: il
quel momento la guardò con i suoi occhi patiti di uomo serio e stanco.
n. villani, 2-32: con gli occhi tremanti e patranti lussureggiando. =
tua faccia, o patria. con occhi mortali, con occhi immortali, con le
patria. con occhi mortali, con occhi immortali, con le pupille della mia
sono che... non lievano gli occhi della mente loro a quella luce della
: giunto in egitto, girai gli occhi attorno per cercare la gran sede patriarcale
condannati a far all'amore sotto gli occhi dei genitori, delle sorelle, a frenare
malinconia che la sfiora, volge gli occhi sul rifugio che perdiamo legato al piccolo
uomo con capelli e baffi bianchi e occhi umorosi, domandò a milton: «
g. bassani, 3-28: nei suoi occhi azzurri di ragazzo, pieni di ardore
., 32-116: vieni ornai con li occhi sì com'io / andrò parlando,
che non piglian cagione di girar gli occhi a le propinque, come se le molto
, nomata dalla obtalmia, infermità d'occhi, il cui colore non ha nome forse
facciate mai più degno di veder gli occhi vostri, senza i quali quanto io
.. disse avere patteggiato con gli occhi suoi che non mai fissarsi dovessero nel
. franco, 3-35: eglino [gli occhi] ne le imprese amorose ci promettono
, 21-188: io ho fatto patto cogli occhi miei di non guardare le vergini.
il proposto delle sièpole lo annunziò a occhi chiusi... e se lo
: 'desiderabile ': ma agli occhi di chi? non certo a quelli del
nove paia di arti, testa priva di occhi ma dotata di un paio di antenne
sua faccia si sbianca; i suoi occhi, fissi alla porta oscura, si dilatano
migliante cosa, / ne'suoi dolci occhi, della donna mia, / che
una via, volse [beatrice] li occhi verso quella parte ov'io era molto
e smorto / vo pauroso ove i begli occhi stanno. lorenzo de'medici, i-178
. poi l'uomo può avere gli occhi, la faccia di spaventato e non sentire
io son vinto, / riconfortando gli occhi paurusi / che sentiér prima questo gran
con biondi capelli e crespi e colli occhi glauci e grossi, ma di pauroso
pieni di draghi, i quali con occhi di bragia sempre vigilanti davano pauroso lume
terribile e paurosa e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo.
domenico da prato, lxxxviii-1-518: gli occhi, che solean farsi contenti / di
madri stanno paventose nelle mura e colli occhi seguono la nube pulverea de'cavalieri e
paventose e dubie in prima / con gli occhi biechi rimirar le navi. l.
galli per lo tumulto che dinanti agli occhi loro aveano, li sopraggiunse di dietro
, in sangue accesi / ruota gli occhi la misera. -con uso avverb
di me anche per brillare meglio agli occhi di stella. = denom. da
anche dall'aria pavese poco propizia agli occhi. einaudi, 526: quella tradizione.
madri su'muri, seguendo co'li occhi / là tra la nube il polvere il
, / guardo le forme tue con occhi intenti / e il van furore e i
. / quando dinanzi a'miei mesti occhi un prato, / in verde piaggia pavimento
non vedi tu che questa casa ha più occhi che non ha la coda d'un
simplice oro tessuto, seminata di spessi occhi di pagone, e questo s'intende
uccello a lei sacro, i cento occhi di argo, il guardiano di 10
simili a i nostri, se di buoni occhi a bisogno, di orecchie pazientissime
ero, e ciò pascea con gli occhi, / che rumino ora bove paziente.
tu co 'l lento / giro de'pazienti occhi rispondi. -passivo, inattivo.
appena un'ora. pazientemente chiusi gli occhi. cassola, 2-187: aspettò pazientemente
città, nell'ultimo barlume, con occhi nuovi. le città, questa enorme pazienza
[tommaseo]: job, dirizzati gli occhi al cielo, intra la rovina della
, veggendosi risplendere il coltello dinanti agli occhi ed esser tutto solo e disarmato e
di società, crebbero innanzitutto ai suoi occhi. = acer, di pazzerello
con violenza pazzesca a un altro che agli occhi di tutti n'era il legittimo proprietario
poliziano, 1-661: van con gli occhi a procissioni, / vagheggiando alla pazesca
mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle
cangiar sovente, / e bagnar gli occhi, e più pietosi giri / far come
poi riguardandolo esso con que'suo divini occhi tanto belli e penetranti, subito egli
questo bambino tentato / finché chiudeva gli occhi travolto nell'onda / della tua preghiera
altro pentito venuto a dipingere davanti agli occhi dei giudici la nebulosa nera. la
-cavare o volere l'occhio o gli occhi della pentola'. v. occhio,
con un lungo bastone e con gli occhi bendati, una serie di tali recipienti
della pentolàccia ': che uno cogli occhi bendati cerca dar d'un bastone in una
era provvisto di due fessure per gli occhi e di fori per la respirazione,
con accanto un pentolino di lombrichi e gli occhi appesi a una canna.
e voi pitali, / né tenghin gli occhi asciutti gli orinali, / che rotto
burchiello, 30: lingue tedesche et occhi di giudei, / un pentolin di
domestica, grassa, muta, gli occhi strabuzzati, le gote a pentolo.
terrena rapisce con la sua magnificenza gli occhi de'mortali, ricordati che quanto ella
tralci. moravia, ix-101: levai gli occhi per aria, su su, nell'
sostenuta nel capo, le pallotte degli occhi fuori delle occhiaie penzolavano. pratesi,
penzolava inerte col capo ripiegato, gli occhi schizzanti dall'orbita, la lingua pendente
: ol barbone grigio abbatuffolato e gli occhi gonfi e rossi dal sonno interrotto,
tutti visi gialli, distrutti, con cert'occhi incantati, abbacinati, con le labbra
piedi, il labbro inferiore penzoloni e gli occhi bassi. -che pende fuori dalla
una cassa col capo penzoloni e gli occhi bianchi strabuzzati. bernari, 3-385:
i demoni biondi e bruni, e gli occhi dalle fiamme gialle, ed un zinzino
brillante vinello dei colli, i quattro occhi assassini delle albergatrici avevano prodotto nei commensali
era... un ragazzetto con gli occhi di pepe, sveglio, svelto e
uscio si aprì sul viso tondo e gli occhi di pepe della sandra.
» gli disse un pepetto, tutto occhi e capelli. = lat. piper
, 8-227: ella abbassò subito gli occhi e si fece rossa come un peperone
abissinesi piccolissimi e rossi che brucia gli occhi a guardarla. levi, 6-19: quanto
, noi per la gioia chiudiamo gli occhi sui peccati più neri. pomasi di
. tassoni, 8-53: sentì per gli occhi al cor passarsi un foco / che
inf., 34-53: con sei occhi piangea, e per tre menti / gocciava
, tutto col piè, con gli occhi, col desiderio in cerca d'una viva
abitato loco / è nemico mortai degli occhi miei. boccaccio, dee.,
al cor vostra figura / per li occhi, come ven dal sol li rai.
sonno, il quale ornai occupava gli occhi e l'animo d'alcuni, si
di desiderare e pigliare diletto con gli occhi più che non decesse agli uomini forti
tanto mondo, / e dovreste aver gli occhi nella nuca, / come, un
inchinata, il viso triste e li occhi pieni di lagrime e tutte sue parole
un altro passo / dinanzi a li occhi, tal che per te stesso / non
, 5-130: per più fiate li occhi ci sospinse / quella lettura, e
nuova, 31-8 (127): li occhi dolenti per pietà del core / hanno
madre. marchetti, 5-103: per gli occhi torvi incendio spira. -in
facendo girare una mano aperta davanti agli occhi, come schiarisse un vetro appann- nato
che tu medesimo in contanti con li occhi toi viderai, tu raccomandi de udirle da
: le tumidule genule, i nigerrimi / occhi, il viso peramplo e candidissimo,
perbenino, gli alzò le palpebre sugli occhi rappresi. la capria, 1-92: le
falci l'aveva guardata un tratto negli occhi, poi, con un sorriso ironico,
aveva ereditato la freddezza inglese e li occhi chiari, dalla madre una facilità di percezione
/ però fuggire. chiabrera, 1-ii-65: occhi se reni,..
: per che gli furono cavati gli occhi. giov. cavalcanti, 100: io
essere un uomo: / se ai miei occhi le cose hai fatto belle, /
/ se per esse m'hai fatto gli occhi e i sensi, / con un
949: star lì a lungo ad occhi chiusi / per sentirmi percorrere il brivido
6-85: la percorse adagio con gli occhi chiari, senza sorridere. bernari, 7-405
brevi rotte parole, anzi de'suoi occhi. b. croce, iv-2-254: l'
di appena un'ora. pazientemente chiusi gli occhi. palazzeschi, 1-450: già da
radice di colui, che avea gli occhi in dentro e sì piccioli che appena
, nella prima percossa è agli infermi occhi molesta. bontempi, 1-2-144: se l'
bellezza par da te rimossa: / li occhi tuo santi graziosi e begli, /
nascosti, abbagliavano col loro splendore gli occhi altrui. g. g. belli
rilievo. -abbacinato, abbagliato (gli occhi). dante, purg.,
ch'a veder èe / ne li occhi pur testé dal sol percossi, / sanza
/ s'al tuo chiaro lume gli occhi aggravati girando / sentesi percossa dentro da'
per ogni luogo dove egli voltava gli occhi, restava attonito, percosso e vinto
con gran destrezza in un volger d'occhi il loco enfiato. -intr.
tutte le vie, / umida li occhi e runa e l'altra gota. landino
. petrarca, 125-68: ovunque gli occhi volgo / trovo un dolce sereno /
. cino, iii-95-11: de li occhi suoi si mosse / uno spirito fero
in terra posto, / quando con li occhi li occhi mi percosse. molza,
posto, / quando con li occhi li occhi mi percosse. molza, 1-302:
duol ardito e baldo / ringrazia gli occhi, ond'egli fu percosso. poerio,
mi muove femminil bellezza / e de'neri occhi il raggio mi percuote. -
41. locuz. -percuotere gli occhi in qualcosa: vederlo per caso,
, 2-18 (337): percossi gli occhi nelle mie due teste e veduto che
quando ti senti tenebrosi e scuri gli occhi... ovvero percussione nelle tempie
tonica trita impiastrata sana le percussioni delli occhi. -il dissolvimento del corpo causato
anche se non possiedi / i lunghi occhi a fessura delle mongole. idem, 18-75
commosso per alcuno turbamento, perde gli occhi della conoscenza intra vero e falso. leggenda
gloria. bocchelli, 1-i-463: gli occhi avevan perduto di fuoco e acquistato di
maestro fabris va ricuperando il vigore degli occhi; ma, quello che par miracolo,
di che più zelo / che de'begli occhi e de la vita aver dè,
dante, purg., 23-3: li occhi per la fronda verde / ficcava io
; / e pria le scaverò quegli occhi torbidi, / poi mieterò quella lingua
marisa è un'infermiera. ha gli occhi tondi / come gli uccelli, / cangianti
le trecce son d'oro, / gli occhi duo stelle per modo lucenti / che
, se ne tirava una ciocca davanti agli occhi; ci si perdeva.
. verga, 8-205: seguiva cogli occhi gli ultimi raggi di sole che salivano
pensiero vanisce un po', seguo con gli occhi un gabbiano candido che si dilegua ad
: niuna testa sì minuto squadrata con occhi insaziabili, o cominciando allora, scarico
. -non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa o qualcuno: v. occhio
, n. 13. -perdere gli occhi sui libri: v. occhio, n
-perdere il lume, il lume degli occhi, della ragione: v. lume1
bibbia volgar., v-233: gli occhi del signore stanno sopra i giusti e
una e mezza bastano a farmi nuotar gli occhi come se avessi bevuto. carducci,
'l naso sempre a l'aria / gli occhi svaria / dierto gli angeli e i
d'annunzio, i-78: che begli occhi, perdio!... che
. p. maffei, 98: cogli occhi molli stavano [i monaci] di
ch'elle sono, si metton negli occhi degli uomini, donde sono bene spesso
guicciardini, 2-1-185: chi giudica a occhi serrati espedisce verisimilmente la metà delle cause
di fiamme, di cupidi e di begli occhi: che diavol di perditempo hanno trovato
carne. i contadini sgranano tanto d'occhi e le contadine divengono rosse. -figlio
nero e con molte lagrime in su gli occhi per parere ben miserabile n'andò a
padre, qual gioia feroce / balenarvi negli occhi veg- g'io! / perdonate.
, purg., 15-113: de li occhi [stefano] facea sempre al ciel
), / le lacrime cadevangli dagli occhi / e del suo fallo le chiedea
al duca di valmar e, sollevando gli occhi al cielo, implorò con istraordinario sentimento
1-166: or la morte perduce / agli occhi nostri tenebra infinita. 2
: poveri vecchi, ch'avete gli occhi becicchiosi, le narici umide, i
madre in faccia / il viso e gli occhi muti, / che non rivegga in
, 2-167: un omino sparuto, tutto occhi, baffi e nervi, perduto in
così bella / creatura, e degli occhi e della mente / così perduta in dio
nievo, 458: la doretta aveva gli occhi perduti dietro a raimondo, che era
spalliera del seggiolone, e, con gli occhi perduti nel vuoto, cominciò a recitare
posso dir ch'è venuta / ne li occhi miei drittamente pietanza, / e spart'
malattia era quasi perduto della vista degli occhi. boccaccio, dee., 2-1
non si conveniva rigava tutta volta gli occhi di lagrime, percioché non si truova cosa
serafino aquilano, xxx-10-9: davanti agli occhi tuoi morir mi piace, / perché
, / che meraviglia porga a gli occhi nostri. baldi, ii-119: altri
io, ché sol de'tuo'begli occhi i'vivo. fed. della valle,
soltanto era per lui una delizia degli occhi, ma era una perenne onda di pace
non capiva perché talvolta gli brillassero gli occhi dietro il velo perenne delle lagrime.
.. era il perenne sorriso jdegli occhi quasi nascosti fra l'incresparsi delle grosse
8-667: nel sogno così, anche a occhi aperti, dov'ella perennemente viveva,
la stizza gli vagava ancora incerta negli occhi. calvino, 16: -no, non
sospetti e in realtà, ai miei occhi, una perentoria convalida. gesù, in