in prismi multivari / tra greggi, in occhi attoniti diffusi. boine, ii-173:
secolari. n'ebbi io sotto gli occhi gli esempli, particolarmente ne'tempi di
n. franco, 6-96: pose gli occhi [apollo] sopra la schiene d'
, purg., 13-57: per li occhi fui di grave dolor munto. buti
. buti, 2-308: * per li occhi 'cioè miei, 'fui da
spezie e dell'unguento; / ioseppe li occhi di lacrime munge. murtola, 12-77
della mamma, che le munsero gli occhi. -disseccare facendo esaurire un liquido
monetina bianca che fece sgranare tanto d'occhi al soldato, sbalordito da quell'insolita
esilio per mantener più a lungo negli occhi del suo re un riflesso della regalità caduta
554: a cagion che fussero [gli occhi] muniti e difesi da ogni pericolo
non pertanto sottoporle al senso / degli occhi e delle mani, onde munita /
ora i fianchi mi batto, or gli occhi e 'l viso. francesco da battifolle
indirizzare in una determinata direzione (gli occhi, lo sguardo). g.
li domanda di merzede, / che gli occhi di pietà verso te mova. dante
19-12 (77): de li occhi suoi, come ch'ella li mova,
. / in me movendo de'begli occhi i rai / cria d'amor penseri,
. / vivi, che ancor movean gli occhi non chiusi. calvino, 5-81:
la vecchia suora muoveva lì intorno gli occhi chiari e lieti. -atteggiare il volto
, par., 12-26: come fi occhi ch'ai piacer che i move /
gentil parte com'è quella de li occhi de la donna che tanto pietosa ci s'
ironico. alla supplica che i miei occhi gli mossero, sghignazzò. « e
fama. petrarca, 63-3: volgendo gli occhi al mio novo colore / che fa
petrarca, 348-6: da'più belli occhi... /... /
e disdegnosa / e nel mover de li occhi onesta e tarda! cino, iv-151
; / che nel mover de li occhi 'l porge al core, / sì ch'
vostra vaghezza acqueta / un mover d'occhi, un ragionar, un canto, /
l'anfiteatro, / e al movere degli occhi e della mano, / al passo
la gentilissima beatrice e terminava ne li occhi miei. idem, inf., 18-17
d'occhio aperto... sono dui occhi nella guardia del morso: quello
la taglia ab, che abbi due occhi, che siano uno nell'a e
una freccia tesa sull'arco per dodici occhi di scuri. inventario di alfonso ii
di alfonso ii d'este, 3120: occhi da muro de più sorte.
. bartoli, 6-5-178: per entro gli occhi d'una di quelle mie manette passarono
, 9-xx-177: i paletti fitti negli occhi delle catene, 0 cinturini o cerchi
, ch'è di color blò cogli occhi rossi. -occhi di ladro,
, l'altre sono campanelli, gelsomini, occhi di pernice, secondo la forma ch'
dettato, riesca cacio serrato e senz'occhi. -ciascuno dei buchi presenti nella
pargli e pan buffetto, / tutt'occhi, assai leggier, boffice e bianco.
le righe, le grinze e gli occhi dal vaiuolo. -occhio di gallo
poi si piccano coi ferri quadrati et occhi di gallo, spinapesce et altre sorti di
chi i poponi / e chi cavava gli occhi a'pan pepati. lippi, 1-40
pepato / è più torte, se d'occhi egli è privato. note al malmantile
, restano nella tagliatura a similitudine d'occhi e perciò dai fanciulli sono chiamati occhi
occhi e perciò dai fanciulli sono chiamati occhi e cavandosi dal pane tali occhi,
sono chiamati occhi e cavandosi dal pane tali occhi, che sono dolci, il pane
penetrandovi filtrato, chiazzava il terreno d'occhi mareggianti. -in partic.:
colline cupe di verdi densi, con rari occhi di prati. comisso, vii-24:
nereggia pomellato di bianche nubi, occhi d'azzurro si aprono e si chiudono
angelica, e in quella ha cento occhi. macinghi strozzi, 1-19: de'dare
de'dare... per 500 occhi di code di pagone, scelti, per
el cento. baldinucci, no: occhi diconsi quelle belle macchie rotonde che à
e colore luccicante, / scuro per occhi nereggianti e spessi. -disco del
, guardava dall'alto, con mille occhi. papini, i-328: stringeva..
10-59: la buganvillea con i suoi occhi viola. malaparte, 7-332: era proprio
che discendeva correndo e trascinando gli ultimi occhi di spuma usciti di sotto alle pile del
. cavare o volere l'occhio o gli occhi della pentola: procurarsi o desiderare per
. v.]: cavar gli occhi alla pentola: diciamo levarne il brodo di
il grasso, galleggiante in figura d " occhi 'o 'scandelle ', se
e di più il magistero di occhi di granchi. malpighi, v-395:
con malva, viole, orzo e occhi di granchi. cestoni, 79: questi
di granchi. cestoni, 79: questi occhi di granchi sono le pietrucole che si
una per gambero, e gli dicono occhi perché sono della forma degli occhi. vallisneri
dicono occhi perché sono della forma degli occhi. vallisneri, iii-427: occhi de'
degli occhi. vallisneri, iii-427: occhi de'cancri o de'gamberi, che si
parimente li contadini li ducati d'oro occhi di civetta, e ridono e gustan diletto
essa, comincia a favellare. e gli occhi di essa si stanno rivolti all'occhio
risplendenti, nella guisa che sogliono stare gli occhi di coloro che possono fisso guardare ne'
verde, fra cui scherzano tranquilli gli occhi del sole nascente.
1-15: guarda una luna tonda con gli occhi di maschera arguta ed è silenzio per
nido / p. parturir li due occhi del cielo. fogazzaro, 7-360:
vedere sul fondo nero deh'imbuto fiammeggianti occhi di stelle. ungaretti, i-23:
insegnommi come e in che tempo gli occhi d'uno albero nelle tenere cortecce dell'altro
plinio], 366: chiamiamo gli occhi nelle vermene donde mettono. tanaglia, 1-925
1-925: nimica ogni animai che gli occhi buchi / delle tue viti e sempre
mandarne, se non poco, gli occhi loro per la corteccia e per quegli le
: con il freddo non mettono fuori gli occhi né gli arbori né le viti.
di vite, di smilace, di occhi di canna, ecc. io non saprei
di nuovi rami, che noi chiamiamo occhi. o. targioni tozzetti, i-151:
, e gli si lasciano più o meno occhi, quanto ha polso: se è
canna. viani, 10-266: se gli occhi della vite tardano a scoppiare, l'
il grano ha 3 invogli e 3 occhi da germogliare. -parte centrale e
a occhio dormiente o morto o a occhi chiusi quando la gemma trapiantata è ascellare
, 200: partono le navi dagli occhi verdi e rossi all'infinito. barilli,
d'insetti che si rivelavano passando negli occhi di sole. savinio, 3-16: l'
, e ingemmava il verde di lucidi occhi, nel trapassare la foresta spessa e
luce tanto grande e profonda che abagliava li occhi di coloro che guardare la voleano.
. fra giordano, 2-112: questi occhi, dicono i santi, non significano altro
, non significano altro se non gli occhi della mente, i quali dovemo avere noi
parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de
cosa cisti fornaio il dichiarasse, gli occhi dello 'ntelletto rimettendo a messer geri spina
commosso per alcuno turbamento, perde gli occhi della conoscenza intra vero e falso.
da dio, guardati bene che negli occhi della tua mente non venga veruno pensiero
rivòlgerò 767 — gli occhi della mente da quei mali che già tanti
conoscere la perfezzione bisogna che con gli occhi incorporei figuri le cose, e così
xliv-159: ella, guardando entro agli occhi del mio core, legge manifestamente tutti
: voi ancora, se aveste gli occhi dell'anima ischiarati dalla fede come gli
degli emissari tedeschi e dei socialisti senz'occhi, a conservare la sua neutralità fino
le sue figlie dilette che non gli occhi dell'anima. bacchelli, i-336: gli
dell'anima. bacchelli, i-336: gli occhi della memoria di tutti quanti rividero la
simile alla viola bagnata di pioggia dei grandi occhi della signora pollacchini. gobetti, 1-i-205
tasso, 13-ii-418: deh volgi gli occhi al mio dolente stato / e largo
altrui. foscolo, vi-131: gli occhi dell'europa stan intenti ai congressi di
di ciarle, ma di sagrifizi. gli occhi di tutta europa sono su di noi
in una creatura / che vede gli occhi del mondo lasciarla / e altrove posarsi
lasciarla / e altrove posarsi, come occhi di una madre traditrice! -modo
ver mi te pieghi / con li occhi de la toa benignitade, / benché
intelletto / che fa veder con gli occhi della fede. domenichi [plinio],
diss'egli « se tu avessi i miei occhi ». redi, 16-viii-15: ho
que'giusti verso de'quali rivolge gli occhi della pietà il signore: cioè essaudisce
l'uno e l'altro presente agli occhi della sua mente, predominando ed eccedendo
a. martini, i-io-166: gli occhi del signore sopra de'giusti e le
altri padri spirituali che insegnano sono veramente occhi nel corpo della santa chiesa. poesie
/ il quale è l'un degli occhi del pisano, / fosso arilomaco ebbe
... fu l'uno degli occhi di grecia, allora che in quella era
'l consiglio, che sono ambidue gli occhi del principato. algarotti, 1-vi-51:
valere, vendere un occhio, gli occhi, un occhio d'uomo, umano,
, 4-191: tu debbi spender gli occhi a contentar cotesta vecchia maliarda. p
farina in preziose minestre che costano gli occhi? a. cattaneo, i-341:
cocchi / i poveri mariti spendon gli occhi. cantù, 2-144: pagavasi un occhio
devoti di san rocco avevano speso gli occhi della testa per far le cose in grande
tutto storiato di maravigliose figure con infiniti occhi e finestre di vetri intagliati di diverse
cupola di santa maria del fiore dagli occhi in su e volse la tribuna sanza
rucellai, 101: ci sono bellissimi occhi d'invetriate e grandi quasi quanto tutta
. c. dati, 2-17: gli occhi fatti ad illuminar la chiesa turati in
ed in santa maria del fiore fece quegli occhi che sono intorno alla cupola, eccetto
ii-163: fare finestre di vetro a occhi bianchi veniziani ripieni di vetri colorati e
fatto le finestre di vetro, di occhi e di piastre, a similitudine od imitazione
bicchieri..., specchi, occhi da finestre. -apertura rotonda inserita
la maggior parte de'quali si dicono occhi di bue, i quali si fanno
in volta di muro, con dui occhi però da gettar a basso lo strame
... dell'altezza de'due occhi della chiusa. 26. ittiol
della natura [tommaseo]: gli occhi, o pertugi, per cui debbono
a due, tre, o più occhi vale a più girelle. e se l'
... 'occhi del viraaore': due occhi o gasse all'estremità del viradore,
giù colla prua, ove sono gli occhi. dizionario di marina, 532: '
dizionario di marina, 532: 'occhi di civada ': buchi che si
. le bigotte hanno in generale tre occhi, salvo quelle a canale, che ne
di minuti rigiramenti, somiglianti talvolta ad occhi d'uccelli. -occhio di pesce
l'alto. 33. paleont. occhi di serpente: denti di fossili probabilmente
quelle pietre che hanno il nome di occhi di serpente, ma di grandezza e
ghiberti, 47: nella tribuna sono tre occhi disegnati di mia mano: nell'uno
che si vede l'un degli occhi intero e l'altro non più che mezzo
42. locuz. -a caldi occhi: con dolore, con commozione (
e simili altre parole, a caldi occhi piangeva le mie disaventure. caro, 12-i-38
protesto che voi ve ne pentirete a cald'occhi. segneri, ii-29: è cosa
ii-29: è cosa da deplorare a cald'occhi la poca fame che ne'cristiani medesimi
forse un giorno che piangerete a cald'occhi. -a colpo d'occhio:
, dinanzi, negli, sotto o sugli occhi o all'occhio, a o agli
o all'occhio, a o agli occhi veggenti di qualcuno', in sua presenza
., i-111-5: sono apparito a li occhi a molti che forseché per alcuna fama
vedi a cui / s'aperse a li occhi d'i teban la terra. m.
10-53: il famiglio fu preso e negli occhi de'nemici impiccato a'merli delle mura
saccheggiata la casa, morta a'suoi occhi veggenti la moglie, e lui si
. lauro, 2-58: veggiamo ad occhi nostri generarsi il cristallo ne i monti altissimi
è spinto a terra / in su gli occhi de'franchi e de'pagani. bernardo
e facendo ogni male avanti li propri occhi, si può dire, del gran
, hai tanto ardire di comparirmi sugli occhi? foscolo, xv-482: né so se
mia risposta sia giunta. sotto gli occhi del signor kaul- fus, poiché quando
ucciso di moschetteria un monsignor sotto gli occhi. -secondo ciò che si vede
di volto, sì che a'miei occhi ella mi parve una allegra e bella
incomprensibile [la divinità] et agli occhi et alla mente di ogni uom mortale.
ingiusta la nostra giustizia / ne li occhi d'i mortali, è argomento / di
, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine! / aura spira
quindi per sempre un paradiso / ai cangiati occhi miei. giuliani, ii-265: l'
ricordo aveva quest'apparenza di pianto agli occhi altrui. -con riferimento al giudizio
., vii-272: egli fece male negli occhi del signore, secondo tutte le cose
conosca e trovi grazia dinanzi a'tuoi occhi. -aguzzare gli occhi', v
. 4. -aguzzare, tirare gli occhi come gatti: v. gatto1,
n. 16. -alzare gli occhi, l'occhio della mente: avere
devesse al proprio onore alzar mai gli occhi, / parmi pur eh'a'tuoi
,... senz'alzare mai gli occhi al loro signore. -andare
seppe male. -andare con gli occhi aperti', procedere in modo guardingo e
tal cosa intesi, andavo con gli occhi aperti e con buona compagnia.
buona compagnia. -andare con gli occhi a processione: procedere guardando in diverse
poliziano, 1-661: van con gli occhi a procissioni, / vagheggiando alla pazesca
al suo ciuco. -a occhi aperti, con gli occhi aperti', a
-a occhi aperti, con gli occhi aperti', a testa alta, con
, sì che possa andare / ad occhi aperti per ogni contrata. -con cautela
diaboliche lusinghe fa d'uopo vivere a occhi aperti. guicciardini, 2-4-89: '
interim 'i danari si mandano con gli occhi aperti. crusca, iv impress.
[s. v.]: a occhi aperti... figurata-
, 1-109: dio ve lo rimeriti a occhi aperti. -da sveglio. montale
, / un brutto sogno fatto ad occhi aperti. -a o con occhi
occhi aperti. -a o con occhi asciutti: senza piangere. segneri,
riserbate le vostre lagrime, se ad occhi asciutti potete considerare l'anima vostra ridotta
nel deserto / io guardo con asciutti occhi me stesso. -a occhi chiusi
asciutti occhi me stesso. -a occhi chiusi, a chius'occhi', in modo
, / ma tra barberi menino a chius'occhi. ltppi, 10-53: per veder
pare un berrettaio, / ed a chius'occhi pur suona a raccolta. note al
un altro senza alcun riguardo chiuda gli occhi, per non vedere dove egli sia
mi è commandato di nuovo che a chiusi occhi corra la posta della morte.
posta della morte. -a occhi veggenti, a occhio veggente: molto
frasi lorenesi va guastando il parlare a occhi veggenti, e ogni scrittura va putendo
veggente. -a occhio, agli occhi, all'occhio, a regola d'occhio
cosa ch'elio palpi o veggia ad occhi. leandreide, lxxviii-n-276: mi avevi preso
ode, ci si fa nel ballo agli occhi visibile. -servendosi unicamente della
. -a occhio e croce, a occhi e croci', v. croce, n
solcava la strada / a perdita d'occhi. e. cecchi, 8-129: la
lì in van, facendo tanti d'occhi. e. cecchi, 7-19: egli
anche piuttosto scandalosi. ho aperto tanto d'occhi, sperando ai dargli ragione. imjtossibile
ragione. imjtossibile. -aprire gli occhi, i propri occhi, l'occhio',
-aprire gli occhi, i propri occhi, l'occhio', nascere.
il mala- detto dì ch'io gli occhi apersi. petrarca, 181-8: le note
, dal dì eh'adamo / aperse gli occhi, sì soavi e quete. chiabrera
mio nome fu riccardo, e gli occhi apersi / in grembo alla bellissima firenze.
/ quando mostrai de chiuder, gli occhi apersi.
, conv., iii-xv-17: aprite li occhi vostri e mirate: che, innanzi
più per tempo / deve'aprir li occhi. scambrilla, lxxxvtii-n-470: o cittadin
/ per dio, notate ben e gli occhi aprite / al giudicar colla mente e
e'si può fare tosto aprire gli occhi a'popoli, trovando modo, veggendo
davanzati, i-260: allora aperse gli occhi a'disordini di casa sua. fatinoli,
353: orazio, apri gli occhi: donne che portano i calzoni;
dei nostri coetanei può farci aprire gli occhi sulle nostre reali possibilità e sui nostri difetti
bernari, 4-167: ho aperto gli occhi su troppi libri che vi smentiscono.
che vi smentiscono. -aprire gli occhi o tanto d'occhi a qualcosa:
. -aprire gli occhi o tanto d'occhi a qualcosa: prestarvi grande attenzione,
dico che tempo è d'aprire li occhi a la veritade. idem, par.
par., 13-49: or apri li occhi a quel ch'io ti rispondo.
e lasciva e a fargli aprir gli occhi al pericolo. f'agiuoli, 1-6-294:
sciocca e malaccorta, aprirò tanti d'occhi... in ritrovarmi un genero saggio
ed onorato. -aprire gli occhi in qualcosa: ammirarla. tasso,
. tasso, 13-i-297: aprite gli occhi, o gente egra mortale, /
bella alma celeste. -aprire gli occhi a qualcuno: restituirgli la vista.
colui che gli ha aperto gli occhi. -renderlo cauto, accorto,
2-3 (1-iv-109): aperse loro gli occhi la povertà, li quali la ricchezza
ringraziamo che ce n'abbiate aperti gli occhi. giusti, 4-i-109: don luca
che tocchi / ai preti aprir gli occhi / al mondo gabbato. bocchelli, 1-ii-83
continui cosi, gli aprirò io gli occhi. -aprire gli occhi a qualcuno
io gli occhi. -aprire gli occhi a qualcuno per qualcosa: metterlo in
iii-3-107: se dio vi aprisse gli occhi ad intendere la sua maravigliosa efficacia,
soprafatti dallo stupore. -aprire gli occhi, fare occhio: fare capolino,
, ii-660: intanto il sole apriva gli occhi laggiù in fondo al mare.
armato di scoppetta. -aprire gli occhi per cantone: guardare di traverso,
/ ella [la volpe] apre gli occhi così per cantone, / come chi
far qualche truffa. -aprirsi gli occhi di qualcuno: prendere coscienza, conoscere
di quello pomo, s'apriranno gli occhi vostri e sarete sì come iddìi
, dinanzi, negli, sotto, sugli occhi: avere presente nel pensiero, ricordare
il peccato mio ho sempre dinnanzi agli occhi miei. petrarca, 30-5: e 'l
ch'i'l'ho dinanzi a gli occhi / ed avrò sempre. guicciardini, i-3
: ferdinando, avendo più innanzi agli occhi l'utilità presente che l'antica inclinazione
davanti / in tanta che de'suoi negli occhi avea / strage recente. b.
i-349: avevano anche in su gli occhi il tempio a claudio fatto per arra d'
temporali, perché gli abbiamo su gli occhi. bartolini, 4-36: il sangue
ho ancora, oggi, dinnanzi agli occhi. -con riferimento alla morte,
spalle, e i vecchi dinanzi agli occhi. -verificare come cosa evidente.
cosa che noi continuamente aviamo innanzi agli occhi. -vedere, incontrare frequentemente,
quali veggiamo e abbiamo dinanzi da gli occhi. g. gozzi, 1-1:
1-1: quello che abbiamo tuttodì sotto gli occhi ci pare muffato e non lo curiamo
aveva tutto il giorno davanti agli occhi e negli orecchi. -a quattr'
e negli orecchi. -a quattr'occhi, a occhio a occhio, occhio e
io ho bisogno / di parlarvi a quattr'occhi. i. nelli, i-209:
fatte dell'altre delle billere a quattr'occhi. manzoni, pr. sp.,
contro questi predicava, sempre però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio,
: solo quando ebbe cafiero a quattr'occhi davanti ai conti, si sentì un poco
tenere, voltare l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o a qualcosa
e idioti, che solo tengono gli occhi alle cose che sono loro davanti,
quelli sanesi che v'erano avendo gli occhi, veggendo menare un ronzino a mano,
,... avendo continuamente gli occhi al fanciullo. caro, 5-124: gli
sono gl'ingiuriati, perché ci hanno gli occhi addosso. g. m. cecchi
e. gadda, 6-301: teneva gli occhi a la strada, oltre le punte
. pensi che dio ha sempre gli occhi sopra di loro, e che le loro
.., cominciavano a voltare gli occhi all'antico dominio. -avere gli
all'antico dominio. -avere gli occhi ai nugoli: v. nugolo, n
, n. 8. -avere gli occhi alle mani di qualcuno: v.
, n. 47. -avere gli occhi asciutti o rasciutti: essere in età
, che non hai ancora rasciutti gli occhi? g. m. cecchi, 1-2-134
non abbino a fatica / rasciutti gli occhi, che'sien sì cattivi!
a noi! non ha rasciutti gli occhi, e non s'è degnato venire a
prima innamorate che gli abbino asciutti li occhi e se prima non volesseno il punteruolo che
che aco. -avere gli occhi di dietro: non vedere. -al
s. v.]: avere gli occhi di dietro: non avere buona vista
buona cognizione. -avere gli occhi d'osso: non vedere o fingere di
.. / ad ogni cosa avere gli occhi d'osso. -avere gli occhi
occhi d'osso. -avere gli occhi in capo, in testa: essere vivo
iii-100: in somma infin ch'averò gli occhi in testa / vi mirerò.
: gli savi uomini hanno sempre gli occhi in capo e avvengonsi d'ogni cosa.
martini, i-n-351: il saggio ha occhi in testa. -avere gli occhi
occhi in testa. -avere gli occhi nella collottola: essere molto distratto.
. v. collottola]: aver gli occhi nella collottola dicesi familiarmente di chi non
è accortissimo. -avere i primi occhi: essere ancora molto giovane (e
un garzonetto ch'ancora ha i prim'occhi! -avere la benda sugli occhi:
prim'occhi! -avere la benda sugli occhi: v. benda, n. 7
. 7. -avere la pece sugli occhi: non vedere bene o non distinguere
, 1-159: bisogna avere la pece sugli occhi per non capire che bob è bob
le cantonate. -avere mille occhi: prestare grande attenzione per eccessiva curiosità
rota, 1-2-56: deh se mill'occhi hai nelle cose altrui, / perché
-avere, portare il compasso negli occhi: v. compasso1, n.
5. -avere, sentirsi addosso gli occhi di qualcuno: sentirsi osservato, sorvegliato
per poter meglio, senza avere troppi occhi addosso, e massimamente di persone alle quali
-avere, tenere l'occhio, gli occhi ai mochi: v. moco1,
può fare a meno di aver sotto gli occhi sempre tutto. gozzano, i-476:
padella. -averne fin sopra gli occhi, essere pieno fin sopra agli occhi
occhi, essere pieno fin sopra agli occhi di qualcuno o di qualcosa: esserne
pien più oggi ch'ieri - insino agli occhi. pananti, i-106: vo'per
basto: / ne ho fino agli occhi, e s'io non verso, affogo
io ne son pieno fin sopra agli occhi. carducci, ii-3-350: il professor gennarelli
papi: delle quali sono stufo fino agli occhi. idem, ii-14-130: ne ho
ii-14-130: ne ho fin sopra gli occhi di tutta la stupida letteratura romana.
n. 2. -basta avere gli occhi per vedere: per affermare l'assoluta
altri lo dica? basta aver gli occhi per vedere. -battere gli occhi
occhi per vedere. -battere gli occhi: v. battere, n. 33
più serie cose. -cavare due occhi a sé, per trarne uno al
, n. 33. -cavare gli occhi qualcosa a qualcuno', fargli gola,
cava proprio / altrui gli occhi, stu 'l guardi nel bicchiere, /
be'mi. -cavare qualcosa dagli occhi di qualcuno', sottrargliela con abilità.
ingegnuosi ferramenti / che ti cavan dagli occhi li ducati. -cavare un occhio
cavare]: cavarsi una cosa dagli occhi vale darla o lasciarla malvolentieri.
.]: 'cavarsi una cosa dagli occhi ': riferito a lavoro, vale
. 33. -chiudere, chiudersi gli occhi per sempre, per l'eternità,
, n. 9. -chiudere gli occhi al sonno: annoiare, opprimere in
tirannide del periodo oratorio e come chiuda più occhi al sonno che non ne ha
d'uno scrittore. -chiudere gli occhi della ragione, dell'intelligenza, del
stringere, strizzare d'occhio, d'occhi, l'occhio, gli occhi',
chiudere un occhio, l'occhio, gli occhi: v. chiudere, n.
n. 39. -con ambedue gli occhi: con molta attenzione e accortezza.
come si dice, con amendue gli occhi considererà questo negozio conoscerà che si riduce
al fondo. -con gli occhi chiusi: senza rendersi conto della realtà
pozzi, iii-3 tit.: con gli occhi chiusi. -con le lacrime agli
-con le lacrime agli, sugli occhi: v. lacrima, n.
n. 12. -con questi occhi, con i propri occhi, con
-con questi occhi, con i propri occhi, con l'occhio: con la
petrarca, i-4-86: quel che con questi occhi / vidi m'è fren che mai
ella, / ma che con gli occhi propri l'ha veduto. tasso, i-138
: questo l'ho letto con gli occhi miei in un libro stampato più di
me ne fossi sincerato proprio con questi occhi, io non avrei creduto mai che
gusto di leggere la sentenza coi miei occhi. -considerare qualcuno o qualcosa come
qualcuno o qualcosa come il fumo negli occhi: v. fumo, n. 17
17. -con tanto d'occhi: con stupore, con meraviglia,
era rimasto a guardare con tanto d'occhi quello che gli parlava così.
gli parlava così. -contentare gli occhi: v. contentare, n. 3
p p -coprire la terra gli occhi a qualcuno: morire. bernardo,
che, finché la terra gli copra gli occhi, assicurisi eccellenza vostra che non permetteria
della serenità vostra. -correre agli occhi: v. correre, n. 59
. -credere a qualcuno quanto ai propri occhi: credergli ciecamente, riporre in lui
alla sua asserzione io credo quanto ai miei occhi. -dare, buttare, gettare
, buttare, gettare, mettere fumo negli occhi: v. fumo, n.
, n. 17. -dare degli occhi in qualcosa: v. dare1, n
-dare d'occhio, l'occhio, gli occhi o un occhio: v. dare1
n. 62. -dalle ginocchia agli occhi: v. ginocchio, n. 8
-dare nell'occhio, all'occhio, negli occhi, sugli occhi: attirare l'attenzione
all'occhio, negli occhi, sugli occhi: attirare l'attenzione, gli sguardi o
, 1-69 (165): dette inegli occhi di sua eccellen- zia il sopra ditto
abiti] dell'accompagnature arien dato troppo negli occhi e di soperchio pomposi riputati sarieno.
coi sacerdoti: cominciava a dar negli occhi certa maniera di derisione e di doppiezza
, 2-125: fattosi giorno, diede negli occhi una novità considerabile che portò qualche sconcerto
luce non può non dare egualmente su gli occhi a tutti. -apparire chiaro,
che, per quanto non desse negli occhi a chi l'obbediva, bastava che fosse
vi mancò a cui desse ne gli occhi. redi, 16-vi-224: i quali
guardar don corrado e a ingoiarlo cogli occhi. massaia, vi-28: vedendosi dinanzi
... se lo divorava con gli occhi. -d'occhio in occhio', attraverso
d'occhio in occhio. -dormire a occhi chiusi', lasciare ogni preoccupazione, non
/ quieto, agiato, dormendo a chiusi occhi / e del corpo e dell'anima
. dormire]: dormire a chius'occhi figuratamente vale star quieto e sicuro.
e sicuro. -dormire con gli occhi altrui', non avere preoccupazioni, vivere
dormite, come dicono, / con gli occhi miei quieto e sicurissimo. crusca,
. dormire]: dormir con gli occhi altrui vale riposarsi e quietarsi d'alcuna
d'altrui. -dormire con gli occhi aperti: vivere con la testa nelle
gentil, non dorma / con gli occhi aperti; ché più tesser sciocca /
3. -essere come il fumo negli occhi: v. fumo, n.
-essere dinanzi, negli, sopra, sugli occhi di qualcuno: essere in vista,
presenza. -anche: cadere sotto gli occhi, presentarsi. livio volgar.,
de'monti e gli erano dinanzi agli occhi i macedoni. g. rucellai, 9-100
tende, / perché siam qui negli occhi di ciascuno. gelli, 7-409: essendo
io lor così qui in su gli occhi. -essere presente nel pensiero o
, 13-1-3: sempre dinanzi a'nostri occhi sia l'ultimo dì. dante, conv
guardare pur quello che è dinanzi a li occhi, cioè lo presente. idem,
purg., 32-92: già ne li occhi m'era, / quella eh'ad
l'infermità di essa gli era negli occhi. g. capponi, 1-i-373:
della schiavitù legale era sempre innanzi agli occhi loro. -essere famoso, noto
di bartolomeo d'alviano, stato più negli occhi degli uomini per le sue lunghe pratiche
è stato anch'egli tanto ne gli occhi e nelle lingue del nostro secolo.
, si può dire, sopra gli occhi de'turchi. -essere nell'occhio del
responsabilità. -essere tutto occhi', avere occhi molto grandi in un volto emaciato.
, uno spino, uno stecco negli occhi di qualcuno: costituire un fastidio, una
... sarebbono un stecco negli occhi di questi sediziosi. l. priuli
saranno però sempre un grandissimo spino negli occhi al re di spagna, essendo poste
, lii-6-358: sono come stecchi negli occhi ai mori nella lor propria marina. ungaretti
, n. 4. -fare degli occhi un fiume: piangere copiosamente e accoratamente
; / perdendo te, farei degli occhi un fiume. -fare, farsi l'
si volta imbestialito e ci fa gli occhi. -fare gli occhi alle pulci'
fa gli occhi. -fare gli occhi alle pulci', essere eccessivamente scrupoloso,
quali credono sempre di saper fare gli occhi alle pulci, hanno otto o dieci
. -fare occhio, fare gli occhi, fare l'occhio dolce a qualcosa'
far occhio..., far agli occhi: vagheggiare. berchet, 163:
: far occhio..., far occhi: dar segno di dispiacere.
fatto. -far fare a qualcuno occhi pazzi', fargli perdere la ragione,
, che fece / far a landò occhi pazzi. -farsi dimostrare a occhio',
sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. rovani, 1-14: giulio cesare,
,... indebitato fino agli occhi, aveva dovuto aggirarsi fra i turpi
, n-i-311: sono tuffato fino agli occhi nella storia del cinema. -fuggire
d'occhio. -fuori degli occhi di qualcuno: v. fuori, n
polvere. -gettare gli occhi a o sopra qualcosa', dare uno
rinnova nell'animo ogni volta che getta gli occhi a questi così fatti colti. a
, 1-6io: al solo gettare gli occhi sopra le copie manoscritte di esso compariscono.
, 8-24: non aveva mai gettato gli occhi sopra alcun giornale. -gettare
in braccio agli appi. -grattarsi gli occhi: v. grattare, n. 14
n. 6. -guardare con occhi diritti, di buon occhio: v.
gente seduta dirimpetto fissamente nel bianco degli occhi sì come soglion fare i pubblici ministeri
giunto tu sei. -lasciare gli occhi dietro qualcuno o qualcosa: guardare con
.. crescere, dimagrare e simili a occhi vedenti; lasciare addietro gli occhi.
a occhi vedenti; lasciare addietro gli occhi. -lasciarsi mangiare gli occhi:
gli occhi. -lasciarsi mangiare gli occhi: concedere tutto ciò che viene ricniesto
: lei si lasce- rebbe cavar gli occhi di testa. [ediz. 1827 (
): ella si lascerebbe mangiar gli occhi del capo]. -levare qualcosa
capo]. -levare qualcosa dagli occhi di qualcuno: impedirgli di vederlo.
levarsi quella molestia d'in su gli occhi e sicurare il detto cammino. brusoni
, perché, vaghi di levarsi dagli occhi la spina del forte del lagoscuro,
fratelli, 1-168: non poteva levarsi dagli occhi l'immagine di quella finestra.
togliere una persona d'occhio, dagli occhi, dinanzi agli occhi di qualcuno: allontanarla
occhio, dagli occhi, dinanzi agli occhi di qualcuno: allontanarla, tenergliela lontana
avesse con mortifero liquore / levatole dagli occhi il suo signore. gelli, i-181
e'lo fanno per levargli dinanzi agli occhi degli uomini, accioché non faccino paragone
.. non deliberasse eli levarsela dagli occhi un giorno con sciroppo resolutivo. 0.
/ se morte ria ce lo levò dagli occhi, / francesco ce l'ha messo
captivo, / o pur il disleal dagli occhi tòrse / per morte, o pur
suo fu sempre di levarselo dinanzi a gli occhi per meglio potere soggiogare e dominare il
adoprano ogni mezo per levarsi da gli occhi coloro che temono. forteguerri, tv-379:
l'abbiamo a levar d'avanti agli occhi. alfieri, 4-92: più di tutto
giugurta e l'impossibilità di torselo dagli occhi senza o farli tumultuare o apertamente pur ribellarseli
-lo vedrebbe, lo scorgerebbe chi ha gli occhi di feltro o di panno: per
il ghianda, / che avea gli occhi di feltro, che facevano / questi vostri
che nacque cieco e che avea gli occhi di panno, detto antichissimo.
, detto antichissimo. -mangiare gli occhi a qualcuno: rimbrottarlo aspramente, maltrattarlo
ghe crielo? -sempre le mangia gli occhi. -mangiare, mangiarsi qualcuno o
, mangiarsi qualcuno o qualcosa con gli occhi: v. mangiare1, n. 25
n. 25. -manicare con gli occhi: guardare intensamente, con avidità.
in qua, mi manicava con gli occhi, e non vedeva mai la mia
me. -mettere la benda agli occhi di qualcuno: v. mettere,
-mettere, porre, prestare, sollevare gli occhi o l'occhio addosso, sopra,
[giovane]... mettendo gli occhi a dosso e... mostrandosegli
- bene. -ed ho posto gli occhi sopra la signora clerice figlia. manzoni
che, da quando aveva messi gli occhi addosso a lucia, era divenuto massaio
: chiarini e io avevamo messo gli occhi su la leggenda del beato manno e
segnata. non si sollevano impunemente gli occhi a una dea. bernari, 3-318
... e ho già messo gli occhi su una bella casa alrlmmacolatella, alla
. ariosto, 19-10: come gli occhi a quel bel volto mise, /
cui niuno avea degnato di metter gli occhi, accennolla egli col dito. calandra,
gli uomini che qualche volta posavano gli occhi sopra di lei, non sapevano quale
, che la polizia quando mette gli occhi addosso a una persona non la lascia
porgere dinanzi, innanzi, sotto gli occhi o sottocchio: esporre, rendere noto
e narrerò e proporrò oggi dinanzi dagli occhi vostri? guicciardini, i-65: proponendogli
guicciardini, i-65: proponendogli innanzi agli occhi con gravissimi stimoli la infamia la quale
miserabili o ce gli porgono dinanzi agli occhi. della casa, 747: di grandissima
me si potrà, metter innanzi agli occhi di ciascuno e quasi far assaggiare la
meraviglioso e ci ha messo sotto gli occhi... centauri, tritoni,
e di rapina, metteva innanzi a gli occhi le schiere de'nemici, per molto
un perù a metterlo davanti agli occhi della cugina isabella in cotesto arnese.
in tempo il mazza pose sotto gli occhi a quei chiarissimi i loro vóti su
qualunque io mi sia mettervi sotto degli occhi tutta me stessa. -mettere un
-mirare con occhio bieco, con occhi torti, di malocchio: v.
, n. 24. -mostrare gli occhi a o in qualcuno: rivolgere o
col mio volto: / mostrando li occhi giovanetti a lui, / meco il
che con vera pietà mi mostri gli occhi / l'idolo mio, scolpito in vivo
. -non avere nè lingua nè occhi nè orecchi', v. lingua,
n. 23. -non avere nè occhi nè orecchi: disinteressarsi completamente di ciò
e'bisognerebbe ch'i'non avessi né occhi né orecchi. i. nelli, ii-191
non crede nulla; chi non ha occhi né orecchie. -non avere occhi
occhi né orecchie. -non avere occhi o non avere occhio in capo o
moravia, i-396: perrone non aveva occhi che per monica. -non battere
: con lieto volto, non battendo occhi il popolo, eseguì. la mano
. -non credere ai propri occhi, non credere vero ciò che abbiamo
non ardiva creder così presto a'suoi occhi. carducci, iii-20-351: leggendo queste
voglia di non credere a'miei propri occhi. -non lasciare neppure o lasciare
-non lasciare neppure o lasciare soltanto gli occhi per piangere a qualcuno: procurargli dolori,
che non ci lasce- ranno neanche gli occhi per piangere. dessi, 7-130: se
non ci avrebbero lasciato * manco gli occhi per piangere '. -non levare
, staccare o togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o
il vedesse, ne alcuna volta levare gli occhi dal libro. andrea da barberino,
buon padre non gli levasse mai gli occhi daddosso. magalotti, 9-2-268: in una
, 12-143: marisa non gli staccava gli occhi da dosso. pavese, 1-84:
povera diavola, e non mi toglieva gli occhi di dosso. -nutrire o mostrare
che non m'hai levato mai gli occhi da dosso e che tutto quello che
innanzi di quello che hanno davanti agli occhi. -non perdere d'occhio,
-non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa'. nutrire o mostrare continuamente vivo
antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora
un istante. -non stracciarsi gli occhi di qualcosa', non preoccuparsene, non
/ tanti contenti ch'io mi stracci gli occhi. crusca, i impress. [
]: diciamo anche 'non istradarsene gli occhi ', che vale curarsi poco d'una
d'una cosa. -non tenere gli occhi asciutti', non riuscire a trattenere le
; / ma non tennero mica gli occhi asciutti / in privarsi di giovani sì buoni
esser veduto. -passare qualcosa gli occhi a qualcuno: contrariarlo, dispiacergli,
. v.]: * passare gli occhi a uno ', detto di cosa
una distinzione. -perdere gli occhi sui libri', stancare molto la vista
: su de'libri non ci perdo gli occhi io:
n. 34. -per i begli occhi di qualcuno', in favore, a
essere da ognuno per i loro begli occhi (come si dice) serviti.
. -porsi, recarsi dinanzi agli occhi qualcosa', immaginarsi, figurarsi nella mente
, quel dì vi ponete dinanzi agli occhi, e ciò che al presente vi
aretino, 1-11: rechiamoci dinanzi agli occhi della mente un romito fervente nella penitenza
il baglione astratto nel giuoco. -prestare occhi e orecchie a qualcuno: guardarlo e
rozza... presta loro gli occhi e le orecchie. -restare qualcosa
troppo è cara. -saltare agli occhi: apparire estremamente chiaro, evidente,
/ con un'infedeltà che salta agli occhi. guerrazzi, 2-101: salta agli
. guerrazzi, 2-101: salta agli occhi come i cartaginesi, deviando i córsi dall'
l'occhio sbarro. -sentirsi addosso gli occhi di qualcuno: sentirsi spiato, guardato
lenti da presbite mi sento addosso gli occhi presbiti d'uno zoologo che cerca d'
metta conto ai prìncipi di serrare gli occhi in alcune cose e non mostrar rigore
: il popolo ama quello che serra gli occhi a'cattivi et è nimico de i
prudente, come è il serrar gli occhi alle fornicazioni ed alla trasgression del digiuno
alla trasgression del digiuno? -sognare a occhi aperti: v. aperto, n.
. 12. -sott'occhio, sott'occhi, di sottocchio: di sottecchi,
coloro turarsi il naso e così sott'occhi guardar pure inverso lui. b. davanzali
com'egli ha il viso morto, gli occhi bassi, fitti in terra: guarda
. gozzano, i-882: guardava di sott'occhi l'ospite misteriosa. -sparire
e tempesta. -stare con gli occhi aperti, tenere gli occhi aperti:
-stare con gli occhi aperti, tenere gli occhi aperti: prestare molta attenzione, comportarsi
a voi, acciocché stiate con gli occhi aperti. -proteggere, custodire.
a. martini, i-7-190: affinché gli occhi tu tenga aperti di giorno e di
il tuo nome. -stare con gli occhi a sportello', assistere all'e- volversi
a dio. -stare con gli occhi o tenere gli occhi addosso a o
-stare con gli occhi o tenere gli occhi addosso a o in qualcuno', sorvegliarlo
fidare di questi, istà loro cogli occhi addosso. savonarola, 11-462: a tali
vivesse contento, perché tutti, tenendo gli occhi ne'ricchi, si dolevan d'avere
avendolo nelle forze, gli teneva gli occhi addosso ed osservava ogni sua azione.
attenzione, badare. -stare sugli occhi: urtare il senso estetico. l
sogliono ad alcuni rincrescere e star sugli occhi, a malincuore allorché fu scoperto si
nostra madre, che mi sta sempre sugli occhi. -tenere d'occhio, a
di settembre. -tenere gli occhi a dieta: tenerli bassi (perfalsa umiltà
lei cinguetta, / né chi tien gli occhi a dieta, / né chi qua
e là civetta. -tenere gli occhi in molle: v. molle1, n
n. 83. -tenere i propri occhi a casa: fingere di non guardare
, 639: indarno io teneva i miei occhi a casa come san luigi; faceva
si messe a fuggire. -tutto occhi: con estrema attenzione e curiosità.
curiosità. pirandello, 8-690: tutta occhi e con la boccuccia aperta seguiva il
malata. -uscire degli o dagli occhi qualcosa a qualcuno: privarsene, concederlo
l'opre lo serba, esce degli occhi. note al malmantile, 7-14: 'esce
note al malmantile, 7-14: 'esce degli occhi ': gli duole di veder consumare
gli dorrebbe il perdere il lume degli occhi. -averne ingerito in quantità eccessiva
ingerito in quantità eccessiva. -uscire gli occhi a qualcuno: guardare con eccessiva curiosità
, lassagli fare tanto che esca loro gli occhi. -vedere con l'occhio di
. 2. -vedere il bianco degli occhi di qualcuno: essergli vicinissimo.
secolo passato. -velare di bende gli occhi: v. benda, n. 7
7. -velare l'occhio, gli occhi: addormentarsi, assopirsi. - anche
venuto più che mezza lega / velando li occhi e con le gambe avvolte / a
, 4-1 (1-iv-365): velati gli occhi e ogni senso perduto, di questa
tela. -venire le lacrime agli occhi: v. lacrima, n.
armonia dell'occhio, il valore degli occhi: abbagliarli, abbacinarli. dante,
si vede, / sì che de li occhi tuoi vinco il valore, / non
deliberazione; ch'ei veggono / più quattro occhi che due. grazzini, 2-348:
dice l'ambizioso; a ogni donna gli occhi dolci, dice il libertino. ibidem
ibidem, 21: chi troppo frena gli occhi, vuol dire che gli sono scappati
bisogna guardare alle mani e non agli occhi. (cioè perdonarla ai desideri, ma
, 108: chi non apre ben gli occhi a'fatti sui, stentando va per
. ibidem, 126: guardati dagli occhi piccini. (i fanciulli pongono mente in
, 202: al serrar degli occhi si saldano i conti. ibidem, 263
occhio, ugnilo col calcagno. gli occhi s'hanno a toccare con le gomita.
, 331: le siepi non hanno occhi, ma hanno orecchi. giuliani, ii-315
-corvi con corvi non si mangian gli occhi: v. corvo1, n.
-i gattucci o i mucini hanno aperto gli occhi: v. gattuccio, n.
, n. 27. -lontan dagli occhi, lontan dal cuore: v.
ad intendere che il core sta negli occhi e non in le mani e nei piedi
. e. gadda, 6-49: quegli occhi imploranti e sfuggenti, da prima,
stupidi e gonfi d'acquavite, due occhi da servitore mi stavano squadrando dal capo al
occhioni. -con riferimento agli occhi del bue e degli agnelli.
caratterizzate da becco diritto e rotusto, occhi grandi e con l'iride gialla,
, agg. letter. che ha negli occhi un'espressione pietosa, di compassione.
occhiturchino, agg. letter. che ha occhi chiari, azzurri. - anche sostant
che ha le ali dotate di molti occhi (con riferimento alla fama, secondo
occhiutissimo). che è provvisto di occhi, che ha molti occhi (con
provvisto di occhi, che ha molti occhi (con partic. riferimento al mostro
argo, a cui erano attribuiti cento occhi sparsi per tutto il corpo e che
, tradizionalmente rappresentate o descritte con molti occhi per l'attenzione e la curiosità a
, per il potere che hanno gli occhi di suscitare l'amore. varchi,
... perché amore nasce dagli occhi. -con riferimento allo scettro degli
della pupilla del principe. -caratterizzato da occhi grandi, fissi, luminosi e,
/ argo occhiuto al mio mal, gli occhi ebbi fissi / ne la varia d'
. -che sgrana, spalanca gli occhi. moniglia, 1-iii-546: se giunge
serbevole nella cui pasta sono di molti occhi, cioè numerose piccole cavita rotonde.
tremendi occhiuti e dalle vive ruote / d'occhi infiniti anch'esse sparse.
o a immagini in cui sono rappresentati occhi umani o code di pavone.
saranno però sempre un grandissimo spino negli occhi del re di spagna, essendo poste in
94): così ruminando, alzò gli occhi verso l'occidente, viae il sole
poco di quelli dei baronzi; degli occhi, pareva che l'uno guardasse a
l'occipizio, / la bazza, gli occhi, gli orecchi, la bocca /
. occorrere alla vista o occorrere agli occhi). dominici, 1-2: esaminerai
mia, ma ancora sazio, rivolgeva gli occhi miei ora di qua ed ora di
occorre / il pallor dell'autunno agli occhi miei. -trovare negativo, dispiacere
, ma palesemente ve- nivagli insino agli occhi. ovidio volgar., 5-51: né
amori, / occultando con man gli occhi lucenti. foscolo, gr., 138
/ né fu sì ratto a gli occhi il lume tolto / che a la lingua
giulio, e come per nasconderle agli occhi miei le abbia portate seco nella funesta solitudine
avesse molto messo il cappuccio innanzi agli occhi, non si seppe sì occultare che
forte maraviglia tenere in sé rivolti gli occhi di tutti, quanto il vedere comparire
muscoli del viso, gli luceva negli occhi. d'annunzio, iv-1-102: quali eran
serrata in luogo rimoto dalle mani et occhi della moltitudine. ariosto, 4-38:
, 2-125: la talpa ha li occhi molto piccioli e sempre sta sotto terra
monti, x-4-119: nell'alzar degli occhi ecco lo spettro / starmi d'incontro
metterti, però che dandoti esso negli occhi t'occuperebbe la vista. bandello, 1-9
al poeta] dove egli occupi / gli occhi e gli orecchi e tutti gli altri
sonno, il quale ornai occupava gli occhi e l'animo d'alcuni, si
i denti non occupa, e negli occhi / stessi penètra? forteguerri, iv-269
, ha il core / che gli occhi occupò novo stupore. parini, giorno,
/ sdegnar la turba, e gli occhi tuoi primiero / occupar di sua mole
a goccia a goccia / per li occhi il mal che tutto 1 mondo occùpa
salso fluido che gli ha occupati gli occhi, le orecchie e tutta la faccia
giovane il poeta anche ebbe che dire cogli occhi suoi perché una volta in bologna tutti
grassa nebbia che poco prima tenevami gli occhi occupati si diradava alcun poco.
acceso d'una ninfa oceanina / dagli occhi neri. foscolo, gr., i-77
. giordani, ii-1-198: i miei occhi non soffrono più di leggere: le
2. zool. fornito di occhi semplici o ocelli. = da ocello1
3. zool. ciascuno degli occhi semplici, costituiti da una lente e
insetti si trovano sul capo, fra gli occhi composti). -anche, con uso
striati, formati di centinaia di piccoli occhi. malerba, 1-44: oltre agli
oltre agli ocelli, lo scarafaggio ha occhi composti molto sviluppati che gli permettono di
stomaco, all'o- rina e agli occhi. mattioli [dioscoride], 310:
, / e grida come gli occhi in terra abbassa, / garzetto e
squadrate. bernari, 6-244: i suoi occhi... si posarono sull'incrocio
si riferisce, concerne l'occhio, gli occhi, la vista; che si ottiene
-che si fonda sull'immagine degli occhi, dello sguardo (una metafora poetica
estens. spejimentato, accertato coi propri occhi; compiuto personalmente, eseguito di persona
, eventi, dati veduti coi propri occhi, sperimentati. personalmente e direttamente (
avv. disus. per mezzo degli occhi, con la propria vista. -per estens
occulatamènte), avv. coi propri occhi, personalmente, direttamente. sanudo
, eventi, dati veduti coi propri occhi o sperimentati personalmente e direttamente; oculare
5. ant. che ha gli occhi, che è fornito di occhi.
gli occhi, che è fornito di occhi. laude cortonesi, xxxv-n-39: li
, 41-169: gli hanno [gli occhi] infin le lumache, ma sulle corna
macchie naturali o screziature in forma di occhi. dalla croce, ii-55: ho
perché rappresentano in un certo modo gli occhi, diedero motivo a plinio di chiamare
dotta, lat. oculàtus 'fornito di occhi, occhiuto ', da ocùlus (
studio e nella cura delle malattie degli occhi; oftalmologo. i. nelli
ope- rator di denti, cavava gli occhi guasti e ne rimetteva de'nuovi.
sog getto le malattie degli occhi. crusca [s. v.]
della scienza medica che si riferisce agli occhi. = femm. sostant.
si riferisce, concerne le malattie degli occhi, i difetti della vista e le
oculogiro, agg. che fa girare gli occhi (un muscolo, un nervo)
motilità oculare; che fa muovere gli occhi. - nervo oculomotore comune:
agg. letter. ant. fornito di occhi, occhiuto. - al figur.
serraglio. de marchi, ii-869: gli occhi grandi e neri come quelli delle famose
teli ombranti, / stanca chiudesti li occhi piano piano: / io guardando le
di quel silvio che infradiciò i nostri occhi di bambinetti elementari. sbarbaro, 5-17
di virtù, 1-12: amore non ha occhi; sicché questi innamorati in tal modo
. petrarca, 134-11: veggio senza occhi, e non ho lingua e grido
terribile. cavalca, vii-150: agli occhi infermi è odiosa la luce che ai
mi levai il cappello, tanto odioso agli occhi di quei barbari. giannone, 1-i-351
pastore. algarotti, 1-i-8: bruni gli occhi e bruni ha i capelli, che
bei pensieri in cima / e negli occhi più vaghi il seggio tieni, /
ancora, non solamente piacevole ombra agli occhi ma ancora all'odorato facevan piacere.
di s. ieronimo, 40: pelli occhi miei non avevo giamai veduto cotal luce
abbimi misericordia, perché i vostri odoriferi occhi e la vostra marmorea fronte che stilla
sta prosteso più colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca. settembrini [luciano
affermazione: anche nelle espressioni offendere gli occhi, l'orecchio). -anche assol
e non resti cosa che offenda gli occhi. baretti, 6-83: molte parti del
come colpa non sia de'suoi begli occhi / quant'io languisco, o come altronde
stesso vinto, / sì che dagli occhi un largo fiume scenda! g.
-offendere dio, la divinità, gli occhi, la bontà divina, il cielo
35: molti i quali offesono gli occhi della divina maestà, quant'è che già
per lo più nelle espressioni offendere gli occhi, la vista, le orecchie, il
zuffa col naso e con gli occhi, cioè offendeva el naso per tristo
naso per tristo odore e gli occhi per la sua bruttezza. ricettario fioren
. resiste senza offensione a'raggi degli occhi, non li lasciando disperdere in tutto.
l'allegrezza le lagrime non meno degli occhi della moltitudine che da quegli degli offerenti
a voce bassa, senza levare gli occhi su di lui. piovene, 7-501:
piccola nube di offesa passare sui suoi occhi. -per simil., con
, purg., 13-134: « li occhi » diss'io, « mi fieno
il patrimonio tutto / dissipa e dà degli occhi offesa e molta / azione di vita
che il perché ne salta subito agli occhi di ognuno: parte tanto più essenziale del
quella bellissima vergine non meno che gli occhi offesi fuggono gli splendori del sole.
sul verde di quella collina, gli occhi infiammati, offesi dalla luce dopo
/ la neghittosa italia, e i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al
ciante. gozzano, i-430: i begli occhi tenebrosi [della devadasis]..
signora di loreto ed offerirgli un paio d'occhi d'argento. caro, 3-856:
basso loco, / dinanzi a li occhi mi si fu offerto / chi per lungo
lancia, iii-623: ecco dinanzi agli occhi mi si offerse mia madre venus. machiavelli
: sempre fere lacrima- bundo a gli occhi de'riguardanti vi offerite. caro,
quando da prima / t'offristi a questi occhi, / tremar mi sentii il core
una freccia tesa sull'arco per dodici occhi di scuri. casti, vi-114: uno
obbietto piacente che ci si offerisca agli occhi od a qualunque altro senso..
sfolgorante spettacolo s'offerse / ai bramosi occhi miei! di giacomo, ii-800:
par., 8-40: poscia cne li occhi miei si fuoro offerti / a la
1-38: ecc'ora un par d'occhi di quella grand'aquila del divino sole giovanni
. misconoscimento, denigrazione. occhi, 113-88: ho eletto un nome gloriosissimo
veniva loro in viso ed offuscava gli occhi. -infastidire, ingombrare (la
, così ancora offuscano et offendono gli occhi. -abbagliare, abbacinare. -
luce alteri lampi / m'offuscan gli occhi, onde in se stesso torna / vinto
fumo corruppe tutta italia e offuscò gli occhi a'liberi popoli e ottenebrò la vista de'
quale, ogni ragion cacciata e gli occhi della mente avendo di tenebre offuscati,
la dolce equilibrata maddalena. i suoi occhi erano offuscati da visioni di odio.
toglie, colla sua grande luce, dalli occhi dei contemporanei, in faccia a cui
bandello, ii-838: chiunque affisa gli occhi contra il sole, / o sia nel
costanzo, 30: s'io tento gli occhi al volto alzarvi, / sento offuscar
in padova e vicenza e ai begli occhi di elisabetta caminer turri, i quali
: il soldato impallidì e alzò gli occhi al cielo stringendo i pugni e arrotando i
membri all'affetto suo, come che gli occhi piacevoli piglino del fiero e le ciglia
pascoli, ii-83: risplendono [gli occhi] e scintillano per l'allegrezza,
. deledda, ii-76: i loro occhi si incontrarono ed ella s'offuscò vedendolo
-reso cupo. parise, 5-10: occhi offuscati dall'ombra delle sopracciglia.
; intorbidito (la vista, gli occhi). n. franco, 7-193
e beati fiorentini, 96: gli occhi miei sono ottenebrati e offuscati per lo
coperto di un mortale pallore, cogli occhi offuscati, colle labbra sparute. montale,
rimanevano dal gran lume talmente offuscati degli occhi che altrove mirar non potevano.
restino gli uomini offuscati non pure degli occhi della fronte che di quelli dell'animo
beatrice fuggò, cioè fecie fuggire da'suoi occhi, ogni quisquilia e ogni offuscazione e
e, e », restando offuscato negli occhi; e così dolendosi si partì menzo
chi bee ha sempre innanzi a gli occhi spaventi terribili e minacci di serpi, in
medie. disus. dolore agli occhi. tramater [s. v
. oftalmia umida, cioè rossor d'occhi, la quale tostamente si sana.
gola la sinanchia, negli angoli degli occhi l'angilope. montanari, 1-121: sino
infiammazione della membrana o tunica esterna degli occhi, cioè stagnamento del sangue nell'ar-
tommaseo]: per la infiammazione degli occhi, che si appella oftalmia, stilla
, avv. letter. mediante gli occhi; visivamente. volponi, 2-355:
vi resta: guardare, spingere con gli occhi. leccare oftalmicamente il lunare preludio
). medie. che colpisce gli occhi (una malattia). cassiano volgar
offesa la dura membrana, diventano gli occhi oftalmici, cioè infiammati. -che
serve per la cura delle malattie degli occhi (un farmaco, un medicamento).
ospedale dove vengono curate le malattie degli occhi. pirandello, 7-1053: il dottor
un materiale più o meno denso dagli occhi, ordinariamente di natura sifilitica, di
, sf. medie. infiammazione degli occhi provocata da polvere e fumo. =
oftalmodinìa, sf. medie. dolore agli occhi.
, sf. medie. infiammazione degli occhi. tramater [s. v.
.]: 'oftalmoflogosi infiammazione degli occhi. = voce dotta, comp.
quella parte dell'anatomia che tratta degli occhi. tramater [s. v.]
percettiva di uno stesso oggetto nei due occhi (conseguente alla formazione sulle rispettive retine
l: * oftalmologia ': trattato degli occhi. tommaseo [s. v.
: 'oftalmoneurosi ': infiammazione degli occhi, accompagnata da azione alterata de'nervi.
all'apice delle quasi si trovano gli occhi dei crostacei podoftalmi. = voce
di una persona attraverso l'osservazione degli occhi. tramater [s. v.
': ramo della fisionomica che dagli occhi, dal loro guardo e dal muoversi
di oftalmoscopio che, applicato agli occhi dell'osservatore, consente un'imma
epicuro, 135: mai altro oggetto agli occhi miei piacque, / se non la
né un tale oggetto io pur davanti agli occhi / potea soffrir. manzoni, pr
sì riede alla mente / che gli occhi il vider già quasi men vero. tasso
visibile entra per li raggi visivi negli occhi nostri. galileo, 8-xiii-208: perché la
, che non mi bastano bene gli occhi: tribola oggi, tribola domani, tanto
dì d'oggi, che con li trucolenti occhi, con le squallide gote..
della rivoluzione, che sotto a'nostri occhi agitarono popoli e travolsero regni più vigorosi
più bruni e fulgidi / gli occhi ogivali brillano. cassieri, 126: gli
ogivali brillano. cassieri, 126: gli occhi erano cangianti e vagamente inespressivi, corretti
sospetto e vano: / vidi cogli occhi miei. manzoni, pr. sp
). nievo, 1-594: gli occhi miei raccolsero d'ognidove uno spettacolo quasi
, viii-93: ogniqualvolta io alzavo gli occhi, subito incontravo nello specchio i suoi
53-104: roma ogniora / con gli occhi di dolor bagnati e molli / ti chier
73: le donne avevano alzato gli occhi verso i finestroni ed avevano emesso un
ermni e il fato, / sembianze agli occhi miei. saba, 11: oh
dolore in una creatura / che vede gli occhi del mondo lasciarla / e altrove posarsi
. / tiapa, non chiudi gli occhi? pratolini, 10-414: ohe, giovanotti
dolci ver'me si levaro [gli occhi), / quand'elli incominciaro /
decapodi, che comprende forme distinte per occhi con cornea largamente aperta e cristallino bagnato
s'avvicinò al leone, guardandolo con gli occhi rotondi, esterrefatti e crudeli.
siluriano, caratterizzati da lobi oculari, occhi piccoli e scudo cefalico grosso con due
di questa tendenza [di sognare ad occhi aperti] e quello di vedere le cose
fattezze de'visi assai regolari e gli occhi in generale neri e scintillanti; né
avevano l'insenatura di laveno davanti agli occhi. la scia della barca era d'
.. » e indicò con gli occhi il fior d'arancio olezzante sul suo
annunzio, iv-2-29: guardò istupidito con occhi vitrei la bara tutta olezzante di fiori
carne bianca e fresca e olezzante, occhi di mora di siepe al sol d'agosto
col suo viso bonariamente accigliato, gli occhi oliati di quella mescolanza di tenero e
volgar., 9-26: se gli occhi [del cavallo] lagrimano, si
. moretti, vii-165: poveri dolci occhi di guenda! egli li vedeva nuotare
. cantù, 439: m'ha certi occhi, da non vi metter né olio
con le labbra asciutte, con gli occhi molli, col capo sul collo altrui
4-ii-30: li guardò con i belli occhi d'oliva. palazzeschi, ii-28:
oliva. -sf. plur. occhi di tale colore. pavese, 10-164
ai quarantanni. olivastro di colore, gli occhi affossati. pratesi, 1-120: piegò
era olivastro e serpentino e aveva gli occhi d'un folle. beltramelli, 1-68:
un colore piucché olivastro, e due occhi fulminei, egli mi entrò in grazia
nelle membra schiette e liscie, negli occhi lucidi e neri come l'oliva matura
; alcun non osi / rivolger gli occhi ai coronati altari. 6.
sana gli stranguglioni e l'epifore degli occhi impiastrando- vela. fr. colonna,
sviluppate. rubino, 33: con gli occhi come pendule oloturie / schizzati fuor dai
: serran le pugna, strabuzzan gli occhi, stridono i denti, e con faccia
in amor mischiassesi, / fanciulla di negri occhi, tifaone / oltraggiator villano e orribil
, ii-755: arabella scarmigliata, cogli occhi distrutti e infossati, essa era più
notte con eterno oltraggio / ne gli occhi ammorza al fin l'ultimo raggio.
lunga notte si sten- dea su gli occhi / ripieni dianzi d'oltraggioso orgoglio.
città trionfante, si rivela ai loro occhi come un grande apparato per un convito oltrapiacente
, par., 1-54: fissi li occhi al sole oltre nostr'uso. m
/ né 'l dolce sfavillar egli occhi suoi. giusto de'conti, i-120:
: non fia giammai che avanti agli occhi miei / non sia quell'atto che
/ che mi faceva quasi male agli occhi; / un'altra era di cupo oltremarino
soave e chiara luce oltremarina effusa dagli occhi. -in partic.: dipinto
annunzio, iv-2-882: ella leggeva con gli occhi torbidi la parola spaventosa inscritta innumerevoli volte
e si studia di porli avanti agli occhi, disegnandoli al vivo colle circostanze minute
. bontempelli, 7-46: intorno agli occhi non v'era un tocco di colore
che si vede, si sente cogli occhi. landolfi, 15-52: la voce era
dee avvenire, o oltrepassare con gli occhi dell'intelletto a quello che dev'essere
figura d'omaccioni gettando dalla bocca e dagli occhi spume di fuoco, tentando indragati e
dal viso paonazzo idi pappatore e gli occhi gonfi, torbidi, iniettati di sangue
dai capelli selvaggi e sconvolti, dagli occhi tondi e grandi sgranati...,
di raggi di cosi viva alterezza quegli occhi che, facendo abbassare tutti gli occhi
occhi che, facendo abbassare tutti gli occhi per riverenza, traeva da'cuori soggiogati un
sonno, il quale ornai occupava gli occhi e l'animo d'alcuni, si
degno / d'esser de'bei vostri occhi servo ornai! lorenzo de'medici,
quel sonno / che par che gli occhi tua d'un vel ricuopra, / onde
conti, i-44: spento ha degli occhi bei l'altero lume / la debile mia
tu stelle a me de'tuoi begli occhi gira / e trammi di tua grazia al
stesso. pascoli, i-47: gli occhi della gente sono oggi così fissi nell'
, ii-160: con fare ombra agli occhi con le mani, si difende dai
la lor via, / sparir degli occhi in men che 'n un baleno. guerrazzi
segnata. cesari, ii-414: gli occhi son lucidi e sporgono alquanto: qui
scuro. palazzeschi, 4-28: gli occhi neri, grandi e molto infossati, erano
presentava certi segni alla vita, sotto gli occhi e in altri punti ancora.
volto. carducci, iii-4-186: su gli occhi spenti al re una stilla, /
l'arcione, immoto, / gli occhi fissava il re: vedeva l'ombra
l'ombra / della perpetua notte agli occhi vete / il mai più riveder l'
in ombra d'amore / ne gli occhi miei sì subito apparisti, / aggi pietà
medici, i-29: la luce degli occhi umani è come ombra rispetto alla luce
l'aspra guerra / ed umidezza agli occhi consueta. d'annunzio, i-909: co
teli ombranti, / stanca chiudesti li occhi piano piano. 2. che
sannazaro, iv-162: quando vostri begli occhi un caro velo / ombrando copre semplicetto
bisogno. 3. coprirsi gli occhi. viani, 19-412: destandosi ombrava
viani, 19-412: destandosi ombrava gli occhi atterriti con la mano tremante.
gli cinsero i calzari, gli ombrarono gli occhi. 6. distribuire convenientemente
bandello, ii-1197: mirando que'begli occhi, quelli / occhi tuoi dolci ombrar
mirando que'begli occhi, quelli / occhi tuoi dolci ombrar eterna notte.
detti amanti / esser volete, gli occhi ombrar errore. aretino, v-1-757:
il sonno / tragger non può negli occhi suoi felice, / perché l'emolo
quella bella fronte antica, que'cerulei occhi miti e pensosi; ma non una
si rende obbietto visibile e proporzionato agli occhi nostri, ond'e'posson di poi,
scuro. guglielminetti, 3-57: perché gli occhi ho sì grandi, così ombrati di
calvino, 6-112: ogni volta i suoi occhi s'incontrano con quelli ombrati del dritto
rosse, tinte di fresco, i suoi occhi con le ciglia brune e lucide,
pensiero [cavallotti]: con gli occhi fieri ombrati dalla tesa del cappello.
: al giovane un solo balenio aei suoi occhi, ombrati da lunghe ciglie, è
d'annunzio, i-677: ne'profondi occhi impudichi, / ombrati già da la
viso e gli ombreggiava i grandi occhi lucenti. -nascondere parzialmente il viso
vaganti / schiere. -riparare gli occhi con la mano, fare solecchio.
incendiati dal sole, si ombreggiò gli occhi con la mano rossa, grondante.
ombreggiar quelle dolcezze che sentivano tutti gli occhi neu'affissarsi nel volto della reina.
come fatta d'aria; con limpidi occhi azzurri, ombreggiati da lunghissime ciglia.
viso rugoso dove s'aprivano due grandi occhi dolci, annebbiati, una gran bocca
-nero. casoni, 159: occhi negri e lucenti, / care stelle annerite
rivolto, / ad un de gii occhi suoi cala l'ombrella. 5
. bergantini, 1-247: manifestamente agli occhi appaiono / quei [semi] che
viso ampio cappello. -fare ombrello agli occhi: fare solecchio. buonarroti il giovane
spesso, / e fommi delle mani agli occhi ombrello, / e miro da lontan
. moravia, 17-158: aguzza gli occhi e mi dà l'ombretto sulle palpebre.
, delia, con men casti / occhi, a la molle ombrìa, / su
gioco dell'ombria leggera degli ulivi sugli occhi. -in senso generico: ombra
induce / una chiara, soave ombria negli occhi. 4. figur. risentimento
so che di strano, e gli occhi usati a veder lungamente una cosa in un
non rechi eterno pianto a gli occhi miei. -ripetuto con valore intens
amore, / quel c'hai negli occhi, il qual mi fa tal nome /
quant'io duol pruovo or de'begli occhi in bando / ch'io vo sempre cercando
canonico, sorrideva ed aveva gli occhi allegri. -tono di omelia:
v-1-983: gli italiani... ottimi occhi hanno per leggere le lunghe omelìe ambigue
hanno già offerto di curarli [gli occhi] omiopaticamente con una dose infinitesimale d'acido
garibaldi... non vede che cogli occhi della sua omerica fantasia! ungaretti,
viso era come di vitello con gli occhi bovini, e dove doveano essere i bracci
dovenir sapienti, s'hanno cavati gli occhi; e di quei che o per sorte
si falsa il quadro che i nostri occhi vedono, omettendo ciò che ne occupa
di pasta, li vedi, ometto dagli occhi di gatto? bocchelli
pavese, 3-161: hanno bisogno d'incontrare occhi freddi e omicidi, occhi che non
d'incontrare occhi freddi e omicidi, occhi che non s'abbassino. 9
e, in partic., gli occhi, lo sguardo). guarini,
fatto l'arco; / gli occhi omicidial m'han posto al varco /
che commeteti, a volere privare gli occhi che non vedano le belle cose create da
che chi avea nelle stelle fitto gli occhi e conosciuto lor virtù e malizie e il
] lentamente gli ommatidi / dei suoi occhi composti. = voce dotta,
ogni più piccola fermata per chiudere gli occhi un momentino. -omnibus all'americana
fenoglio, 1-234: senza girare gli occhi la vecchia gli disse: « tu
dante, lxxvii-2: de'tuoi begli occhi un molto acuto strale / m'è nel
237-23: sospir del petto e de li occhi escono onde / da bagnar l'erbe
/ ch'amore e sdegno da'begli occhi stilla, / l'affettuoso pianto egli confonde
/ il capo a onde e gli occhi di sonaglio. soldani, 1-107: dispon
. cassieri, 53: chiuse gli occhi per concentrare l'attenzione suu'oifatto e
che diffondi / dalle mandorle tenere degli occhi, / per l'astuzia dei tuoi
facea e vedendolo smagrato, con gli occhi in dentro, andando a onde, sempre
sa quanto tempo fra le labbra, gli occhi socchiusi, la bianca mano che segna
ondate di suono, portatoci a gli occhi con impeto dalle campane? g.
quel medesimo effetto che fa talora agli occhi il cristallo per onde passa la luce.
tassoni, 290: sparga da gli occhi in tanta copia umori / che ne ondeggino
core è sempre giudicato / da gli occhi che gli mostrali lo piacere / onde lo
via il male de'vostri pensieri dagli occhi miei, posate d'operare perversamente,
s'arruffò, chiudendo / aprendo gli occhi, la civetta, e i bimbi /
amica folle,... hai grand'occhi e piccoli denti / e ondeggiamenti lenti
. de amicis, xii-93: gli occhi e lo spirito... si riposano
e sulle tue catene / sceso dagli occhi un rio di pianto ondeggia. c
: procace un riso splendono / li occhi: su 'l labro voluttà fiammeggia:
, e lenta notte / i vinti occhi premea. bacchetti, 1-ii-263: le
atroci evocate ai nostri occhi dalle informazioni dei giornali.
glaciali. nell'aspetto estetico... occhi globosi con sguardo vitreo, lividure inquietanti
ondosi, / crespa la fronte e gli occhi orridi e cavi. bracciolini, 2-2-74
il tesoro ondoso / con le perle degli occhi adorno il rende. c. i
e le grandi montagne tragiche e quegli occhi delle cose fisi nella luna e la
sangue sano che le rendeva neri gli occhi avidi, il suo passo era lento
ondulato sul vostro viso fiorente, i vostri occhi neri mi invitano a riflessioni strane e
. verga, i-05: divoravo cogli occhi tutti i dominò bianchi, tutte le
sabbia. zavattini, i-203: gli occhi si dilettavano delle forme ondulose della rena.
. m. palmieri, 3-5-23: occhi han per tutto volti in ogni parte
è d'una donna di calare li occhi a terra e non guardare li omini
; se mai aveva osato alzare gli occhi verso un altro uomo in tanti anni
, che non ardia di levare gli occhi, né di rispondere a lo suo
il mondo tutto oscuritate / senza gli occhi leggiadri ornati e begli, / e'amor
coraggio a me ed onestarmi a'miei occhi. = voce dotta, lat
questa città è possente di recarmi agli occhi le pie ed oneste lagrime che voi
abito onesto, / un umil volger d'occhi, / un andar grave. gemelli
cariteo, 88: io cheggio da vostr'occhi onesta pace. nardi, ii-113:
: grato ed interessante spettacolo sarebbe agli occhi d'un saggio padre veder uno stuolo di
ciel la vera gloria, / negli occhi mi son sempre e 'n mezo al core
petrarca, 253-11: talor da'belli occhi soavi / ove mia vita e 'l
lingua deven tremando muta, / e li occhi no l'ardiscon di guardare. idem
disdegnosa / e nel mover de li occhi onesta e tarda! petrarca, 336-5:
, 19-30: e1 venia / con li occhi fitti pur in quella onesta
, altieri, onesti e cari / occhi, del viver mio cagion e scorte
. della casa, 641: gli occhi sereni e 'l dolce sguardo onesto, /
a cui onesta gelosia aveva aperti gli occhi, cominciò con più diligenza del passato a
una gatta astuta, che con gli occhi guarda la fante e con la zampa tenta
acqua in ombra cosima vide i suoi occhi che le parvero della stessa miracolosa luce
egli non vedeva affatto, ma gli occhi aveva intatti, bianchi smaltati e d'
d'annunzio, iii-1-274: la vita degli occhi è lo sguardo, questa cosa indicibile
padrone e dea del luogo) con occhi che vorrebbero essere maliziosi, e sono tra
un gran specchio veramente per mortificare gli occhi dei grandi il vedere tra tanti effetti
/ portando bruno, e sbarran gli occhi a retro, / dove appiccati gli
di una esaltazione serafica; i suoi grandi occhi orientali si incielavano in una punteggiatura armoniosa
ii-492: l'affezione e tutti gli occhi del popolo si volgono al giovine principe
ambo le palme, / ficcando li occhi verso ponente, / come dicesse a dio
lot da lui: « lieva gli occhi tuoi e poni mente, dal luogo dove
lido, scorgono schierarsi innanzi i lor occhi un numero sì prodigioso di navi agguerrite pendono
suggenti, principiò ad attaccarsi, con occhi fissi, liche).
o nel volto, dal viso, dagli occhi, dal sembiante di qualcuno: contemplarlo
, e, languido inhiando, / gli occhi pascea ne la beltà divina. varchi
varano, 1-139: il novo agli occhi assalto / superò quel delle pendevo!
con un palmo di lingua fuori e cogli occhi sbuzzati. = deriv. da
. moretti, 3-56: socchiudo gli occhi e vedo gli orecchini / della cantante
s'estinse il focherello irrequieto / negli occhi della pendula testina. r. longhi
orecchie, li aveva seguiti con gli occhi. -che ricade verso terra o
quella sua faccia, con que'suoi occhi, con quella sua voce,..
certe vostre fedelissime favorite, brune di occhi, snelle di fianco e di piede,
di dio sta nascosta, acciò che gli occhi profani veder non la possano. giulio
d'artista non dobbiamo posare i nostri occhi profani. -confidenza riservata. denina
m'arde / del lume de'begli occhi di costei. 8.
430: ben dir si pò che gli occhi siano guida in amore, massimamente se
poi riguardandolo esso con que'suo divini occhi tanto belli e penetranti, subito egli
dai lineamenti regolari e ben cesellati, dagli occhi penetranti. cicognani, 13-357: era
buona parola. non ci lascerà penetrare negli occhi il sudore. montale, 2-99:
, par., 32-143: drizzeremo li occhi al primo amore, / sì che
. sacchetti, 30: amor da gli occhi al cor suo valor spira, /
/ e 'l cor si move a gli occhi penetrando / con un disio ch'a
xliv-167: affisa lascivamente il guardo negli occhi di lei, perché quel tuo pensiero
della donna, penetrando per entro gli occhi suoi e, dentro appigliandosi, si rivolge
e molte / sembrin dure del tutto agli occhi nostri, / son poi di corpo
via di santa sabina, avendo ancóra negli occhi la gran visione dei palazzi imperiali incendiati
4-81: levando il viso con gli occhi socchiusi e lasciandosi penetrare dall'aria molle
miracolo di bellezza. bevé con gli occhi a poco a poco quel veleno che
. boccaccio, v-142: aguzzando gli occhi, con quelli s'ingegnava di penetrare
se ora tu potesti penetrare co gli occhi la parte di dentro del mio cuore,
prima volta ch'io la guardai negli occhi con l'intenzione di penetrarla. gobetti,
/ che fece agli occhi miei la prima mossa, / che a
mentre che penetrato dal disio / gli occhi posava donde gli occhi presi, / non
disio / gli occhi posava donde gli occhi presi, / non viso uman ma
si vede, si piglia da gli occhi. g. b. casaregi, 234
1-196: v'è donna che con gli occhi suoi ridenti / farebbe allegri i frati
sei ali; / le penne piene d'occhi, e gli occhi d'argo /
le penne piene d'occhi, e gli occhi d'argo / se fosser vivi,
uno anno gocciandone con la penna nelli occhi. massaia, iii-39: in alcuni luoghi
/ il lume, ove a ferir negli occhi venne: / resta dai sensi il
mondo. -la fama ha mille occhi e mille penne: per indicare la
j ch'a pena seguirà con gli occhi il volo / la fama c'ha mille
il volo / la fama c'ha mille occhi e mille penne. -ne uccide
ha [l'uccello] attorno gli occhi e sotto il becco un profilo di pen-
[all'uccello] alcune penuccie su gli occhi, in guisa d'alte ciglia.
tocchi, / tutta pennata e d'occhi / vivi ciascuna penna hai luminosa.
marchi, ii-624: la cantante aveva gli occhi grandi, resi più profondi da qualche
smaglianti colori che innamorano da lungi gli occhi pazzi del volgo. 6
baruffaldi], lvi-28: son [gli occhi] due caverne, / dove orror
un pennello. -avere, tenere gli occhi, l'occhio a, al pennello',
, / non si sciorina, ch'agli occhi ha 'l pennello, / perché l'
sopra la pennuta belva / con gli occhi fisi ove la via seconde. tasso
sei ali; / le penne piene d'occhi. chiose sopra dante, 1-399:
aspetta; / ma dinanzi da li occhi d'i pennuti / rete si spiega indarno
glian facilmente, ma innanzi a gli occhi de'pennuti, come disse il tuo
la cocca pennuta le restò davanti agli occhi. -fornito di una corona di
1-32: dilettevole è la luce agli occhi puri, odiosa e penosa a'non
rustico, vi-1-141 (13-14): gli occhi ardenti ha via più che leone:
come si conviene, di fuori, agli occhi e agli orecchi, e perciò non
in altro vaneggiai, / che li occhi per vaghezza ricopersi, / e '1
164: li rustici e imperiti alzando li occhi li vene allo animo naturalmente ed occultamente
giocator di bussollotti facendovi scorrere aavanti agli occhi le carte d'un mazzo, vi
35-6 (142): videro li occhi miei quanta pietate / era apparita in la
madreperla: che ci aveva sotto gli occhi? gli occhi che pensavano a lui,
ci aveva sotto gli occhi? gli occhi che pensavano a lui, gli occhi
occhi che pensavano a lui, gli occhi che vedevano lui? p. petrocchi [
, donna mia, / son gli occhi belli; / pens'a tutturi -quando vi
innanzi di quello che anno davanti agli occhi. galileo, 1-1-224: io pensavo al
avvenire..., mi chiudo gli occhi per non conoscerlo e tremo e mi
par., 15-35: dentro a li occhi suoi ardeva un riso / tal ch'
/ in vasel d'oro vider gli occhi miei / allor allor da vergine man
i pensati consigli dà maturi / agli occhi ben disposti, aperti e chiari. albertano
, 5-17: dolutosi meco a cald'occhi, mi ficcò nel pensatoio. buonarroti
pensatrice e l'esercizio della potenza degli occhi e delle mani. foscolo, xviii-402
perciò alla sua patria e davanti agli occhi del figliuol suo, ritornando dall'inghilterra
caro, 1-1x61: ella con gli occhi, / col pensier tutto lo
mi consola / di poterti guardar con gli occhi asciutti. ungaretti, i-iio: odo
. / s'asside, e gli occhi verso il campo gira / e co'pensieri
sole / in me movendo de'begli occhi 1 rai / cria d'amor pensieri,
di lei in parte ov'altri li occhi induca, / per tema non traluca
che per consiglio, ho volti gli occhi ad un cartaccio che avevo altre volte spreggiato
, plumbei et oscuri generano per gli occhi nell'animo del riguardante la qualità loro
ed oh! di- cea, / occhi vezzosi, tenerelle membra, / voi mio
: io ho fatto convento colli miei occhi, che non mi mettano in pensiero
anch'essa a guardarlo, con grandi occhi pensierosi. -che induce al raccoglimento
, che passavano i pomeriggi con gli occhi abbattuti nella polvere della stradetta, la
tardi e lenti, / e gli occhi porto per fuggire intenti, / ove vestigio
in alto la donna pensosa, con occhi / puri, che guarda, oltre:
mortale, / quando beltà splendea / negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, / e
, giovani donne, / che avete li occhi di bellezze ornati / e la mente
, severamente vestita di scuro, cogli occhi pensosi che portavano le trac- eie di
a lei stornelli / le fiorenti ragazze occhi pensosi. ojetti, ii-552: nel
sfaccettati come saliere che gli pentagona>ano gli occhi incotti. = denom. da