, e, languido iniando, / gli occhi pascea ne la beltà divina.
per afflusso di sangue nei capillari (gli occhi). -anche con valore iperbolico,
mirabilmente padroneggiato, gli si iniettavano gli occhi di sangue. -rar. tr.
. fucini, 232: quegli occhi dolci, quali pareva non cercassero che
d'annunzio, iv-1-120: i suoi occhi iniettati di sangue e dilatati avevano ora
il collo come una tartaruga, gli occhi iniettati di sangue e di veleno.
nudità. -mobile, vivace (gli occhi). carducci, iii-1-372: nero
: /... / inqueti li occhi, folgoranti e ratti. c
c. boito, 196: gli occhi grandi e inquieti di colore celeste.
. palazzeschi, 3-285: i tuoi occhi inquieti e impetuosi in terra, avranno
lascia che di tua vista io gli occhi afflitti / e l'inquieto desiderio appaghi.
annunzio, i-277: egli amava quegli occhi in cui le brame / inquiete brillavano
/ nascenti veder parmi / in quegli occhi inquieti / i be'spontanei carmi.
: entrò colla testa bassa e cogli occhi inquietissimi, come è costume di tutti coloro
inquieto, impallidito improvvisamente, e negli occhi suoi stralunati cresceva un terrore subitaneo e
lo fisso... nei suoi occhi vizzi,... / e colgo
, iv-2-1195: rideva da due minuti occhi porcini affondati in una faccia enorme e
di lana, laura sonava con gli occhi chiusi. -per simil. nascosto
eponima..., insaccato fino agli occhi di orgoglio, ricordava la passeggiata favolosa
momento con le ciglia aggrottate, gli occhi bassi, insaccato nelle spalle. c.
istintivi alle vostre parole, i suoi misteriosi occhi fondi che s'attaccano su i vostri
. burchiello, 75: aprendo gli occhi a un sonar di corno / quando
tante sirene e streghe che imbindano gli occhi a suoi clientuli che, per eccitargli il
fango, coi denti più rossi degli occhi. 2. per estens.
iniettato di sangue, arrossato (gli occhi). pirandello, 6-537: quegli
). pirandello, 6-537: quegli occhi insanguati e disfatti poc'anzi dal pianto
costa. -iniettare di sangue (gli occhi). bùgnole sale, 2-452:
sua natura insana e maniaca, anzi dagli occhi raggiava tale limpida e ferma luce,
nuvola insapore e lui annaspava con gli occhi strabuzzati e non tirava a galla niente.
ii-23: con quello ch'è superbo d'occhi e insaziabil di cuore, con colui
insaziabilemente. cariteo, 136: se dagli occhi miei fia sempre absente, / et
, 9-84: empie poi insaziabilmente gli occhi l'aspetto della città istessa che tra
baci e le carezze per contemplarla con occhi insaziati. pirandello, 9-479: in quest'
le labbra insaziate / e per gli occhi voraci della mia anima! 3
dolcezza, che sentia ragionando de'begli occhi. idem [tommaseo]: lo 'ngordo
42-83: la prima inscrizion ch'agli occhi occorre / con lungo onor lucrezia borgia noma
incalza. valeri, 3-65: gli occhi grandi, ombrati di viola, / raggiati
e inscrutabili, / son più amari degli occhi della sera. -sostant. magalotti
delminio, i-275: gli stessi occhi... la vostra leal compassione
è l'augel ch'ai sol tien gli occhi franchi. dolce, 1-103: bella
elmo ha per cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna,
insegne manifestissime, non facciano stupire gli occhi che la riguardano e i sensi che
s'io non vedessi / talor quegli occhi vaghi, ove le 'nsegne / spieghi di
languidamente. chiari, 5-126: cogli occhi pieni di morte, languidamente mirava l'
, i-ix-284: languidamente ella girava gli occhi / de'notturni piacer segnati ancora.
conti, 1-98: aveva degli splendidi occhi, roventi di un fuoco meridionale,
, fissando languidamente lo sguardo ne gli occhi della sua vita, stette alquanto senza
: incontraronsi in un punto languidamente gli occhi loro, e si videro il cuore.
fin dal cuor sospira; / ella con occhi languidetti il mira. alfieri, 8-23
la fronte, la languidezza ne gli occhi. manzoni, pr. sp.,
altri: a lei si rifletté su gli occhi / umidi e lustri sotto i curvi
lxi: portar languido il volto e gli occhi mesti, / come se dio non
parte onde '1 suon venne / gli occhi languidi volgo, e veggio quella / che
24-77: zerbin, che i languidi occhi ha in lei conversi, / sente più
. 'l sonno chiude / i languid'occhi a l'affannata gente. tasso, 7-5
: pallida e vergognosa, fissi gli occhi languidi e tremanti nel di lui volto
stillano le chiome nitide: / ne li occhi languidi l'amore tremola. panzini,
cicognani, v-1-498: era bionda, con occhi celesti, a volte languidi, a
] fatto lo sguardo più dolce, gli occhi più grandi e languidi. si moveva
agonizzante il genitor vid'io / tergersi gli occhi, e con pietoso aspetto / mirarmi
aveva... labbra vermiglie, occhi affogati in una languida tintura nera.
quiete / l'afflitte membra e gli occhi egri compose. metastasio, 1-i-464:
in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo lagrimar già stanchi. g
. filicaia, 2-1-72: son gli occhi miei contenti / sol d'una poca
conti, 2-243: guardò severamente i loro occhi splendenti di languida tenerezza. moravia,
ogni sdegno ammorza, / e gli occhi a lagrimar gli invoglia e sforza.
23. locuz. fare gli occhi languidi a qualcuno: fissarlo con sguardi
è per questo che gli faceva gli occhi languidi. 24. dimin.
luoghi passato. alamanni, 7-i-95: occhi, piangete, ché languendo giace.
bellori, ii-45: nel travolger gli occhi mostra gli estremi sensi di chi languisce
sì gentil languir tremanti / gli occhi e cader su 'l tergo il collo
rime / e lo spesso languir degli occhi miei / chieder poteano ognor per me
dopo cinque mesi di languore chiuse gli occhi per non più rivedere i suoi poveri
foscolo, iv-315: i suoi divini occhi nuotanti nel piacere, il suo viso
d'offerta. bacchelli, 1-i-463: gli occhi... avevan perduto di fuoco
china la testa sul petto, gli occhi socchiusi, egli era vinto da un languore
, 5-183: di teresa confalonieri agli occhi ironici della vally apparivano...
dominava col suo pallore e coi suoi occhi da insonne tutto l'azzurro splendido delle
moravia, xiii-304: appena i suoi occhi si furono abituati alla penombra, vide
si chiama sparafumo... gli occhi, lanterne. -plur. occhiali.
la cupola di santa maria del fiore dagli occhi in su, e volse la tribuna
. -chiudere le lanterne: chiudere gli occhi per sempre, morire. cippi
chiuse le lanterne '. hai chiusi gli occhi, ed intende « sei morto »
. le antenne sono situate sotto gli occhi; il sorbitolo è curvo, i piedi
. 2. gerg. plur. occhi grandi e scrutatori. baldini, 5-86
: un lanternone biondiccio, con gli occhi lustri e le guance cave...
insino all'estremità delle labra e degli occhi. boccaccio, iii-4-28: le guance,
. fr. colonna, 2-19: negli occhi di quali commodissimamente inclaustrati furono lucentissimi
xvii-342: gli occhi miei si sono fissati sempre e si
cosmetica, matita per il trucco degli occhi o delle labbra. sbarbaro, 1-146
bionda con nasino viennese e due occhi di lapislazzoli. govoni, 2-178: s'
ancora a'nepi- telli o palpebre degli occhi. tommaseo [s. v.]
lo sbirciai a traverso alle lappole degli occhi. nieri, 3-108: 'làp-
. bersezio, 76: gli occhi stavano semichiusi senza che pure il vicino
quella fatta, così intontito, con gli occhi lappoleggianti e la bocca aperta.
. linati, xii-109: i suoi occhi lappoleggiavano come i lumini dei cimiteri quando
malizia luccicante tra 11 lardo dei suoi occhi porcini. bonsanti, 4-107: le attrattive
1-2 77: aver di pardo / gli occhi crediamo, e siane col piè sotterra
ricettario fiorentino, 260: unguento da occhi magistrale: recipe lardone di porco salato
. propriamente la testa del cane dagli occhi all'estremità delle labbra... pigliasi
nero, il viso larghetto, gli occhi grossi. storia di fra michele, 62
la stessa bocca larghetta, gli stessi occhi stirati all'insù da cinesina.
la lor parvenza, / a li occhi di là giù son sì ascose. algarotti
ebbe il capo di becco e gli occhi d'argo, / la man d'arpia
dante, inf., 6-16: li occhi ha vermigli, la barba unta e
fenoglio, 1-223: procedeva con gli occhi larghi e le orecchie tese, camminando
: a'larghi e lunghi e profondi occhi suoi [di dio], / cosa
. come giubila e gli brillano gli occhi e si sente largo e comodo nel
muscoli della lingua, della laringe, degli occhi. magalotti, 20-259: sacro strumento
v-1-699: stremati, assiderati, con gli occhi gonfi,... stavano per
con tanto gioco / guarda ne li occhi la nostra regina, / innamorato sì
7-55: deh perché vinto poi gli occhi abbassai! / poco ch'indugio ancor
erano fatti quelli splendori, perché li occhi non soffersono di vederli. de jennaro
m'appresenta l'ora / quand'i begli occhi vostri rimirai, / donna gentil,
19-16: né creder ch'io tenessi gli occhi asciutti, / misera a me,
velenosa serpe, la quale, lasciandogli negli occhi lo spavento del suo orribile aspetto,
99-8: s'alcuna sua vista agli occhi piace, / è per lassar più l'
. petrarca, 250-10: lasciai li occhi tuoi molli / e sforzata dal tempo
inf., 34-89: io levai li occhi e credetti vedere / lucifero com'io
. che lei si lascerebbe cavar gli occhi di testa. rubare agli altri è
-non lasciare neppure o lasciare soltanto gli occhi per piangere: v. occhio.
sguardi. cavalca, 21-187: gli occhi sono da reprimere e raffrenare della lascivia
la quale nel fronte, ne gli occhi e nel naso somiglia talmente tita,.
]: non la mirar mai con occhi lascivienti. 3. ant. irrequieto
ballano, cantano, lasciviscon con gli occhi, con atti e con le parole;
la toscana lascivisce, ma volge gli occhi putti lusingando gli amici che da un
sguardo, sottomette / e abbassa gli occhi e fa rosse le gote. g.
le scintilla un riso / ne gli umidi occhi tremulo e lascivo. g. p
nello stesso giardino del monastero e negli occhi de'monaci una lasciva danza di femmine
-ant. compiaciuto, soddisfatto (gli occhi, lo sguardo). aretino
e terribili mi vidi avanti con gli occhi ardenti, disiderosi della mia morte.
questa an- gioletta, / con gli occhi al cor mi trasse una saetta; /
amor promette. foscolo, ii-274: gli occhi suoi fiammeggino, /...
fiera, / gira d'intorno gli occhi immantinente, / inalza il capo, salta
baruffaldi, i-227: anzi quegli occhi tuoi chiudi così, / che per
-consunto dal pianto prolungato (gli occhi, la vista).
vista). petrarca, 14-1: occhi miei lassi, mentre ch'io vi giro
non senza diletto e stupore de gli occhi lassi. carducci, iii-2-419: in che
monte / che più impauri i lassi occhi mortali / svelasti, o diva, la
: o cuor senza pace, / ed occhi miei lassi, / moriamo.
pietà: rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume.
fila e tesse / là da'belli occhi e de le chiome stesse / lega
/ entro 'n quel cor che i belli occhi ferirò / quando li aperse amor con
. pascoli, 331: levò gli occhi, e ravvisò la strada, / nel
fan cadendo le latebre / cedere agli occhi et alle gambe il passo. daniello,
terra con manto funebre, / gli occhi di nera benda son velati, /
, che, per non mostrarsi agli occhi nostri, nel latebroso bosco si nascondesse.
capo. savi, 1-30: gli occhi ordinariamente son situati su i lati della
altro a sinistra: diconsi allora 'occhi laterali ', * oculi laterales '.
superlativi, / calvo, con gli occhi saettando a spasso, / cominciò a la-
tasso, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine! testi, i-29
e dove vai »; / e gli occhi suoi un poco s'abbas- saro.
. padula, 57: viso rotondo ed occhi piccolini / con due pozzette a questo
ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti. cavalca, 21-159:
del suo padrone, e guardandolo con occhi lustri, mandò con voce rauca un
attila il fello, / ché con occhi di drago ei par che guati, /
mi fe'segno / ch'alzassi gli occhi miei là dove arriva / ogni creata làtria
/ a cui l'invidia i bigi occhi arronciglia, / una latrina del- l'
papini, 27-386: era, ai miei occhi, una semovente latrina di luridume ma
avendo da lui ricevuta la luce degli occhi. 2. figur. fanatico
ben bene da i belli e ladrocini occhi loro lacerata, poi la beffeggiano.
sue labbra eran scarlatto, / gli occhi due bei zaffiri / in bei lattati giri
migliori spegli, / ancor de li occhi. idem, 5-82: non fate com'
latte. alamanni, 7-i-330: volgi gli occhi al vermiglio e latte puro / della
: ha un latte di luce calma negli occhi socchiusi. 8. latte rappreso,
petrarca, 325-88: fiorir coi belli occhi le campagne, / et acquetar i
tenere e di latte, riarde gli occhi che germogliano. carletti, 71:
pesca d'un rosa violento, gli occhi neri dalle forti ciglia. -fare andare
eccitazione, camminando leggiero e appuntando gli occhi nella nebbia scialba e lattiginosa. alvaro
rosetti, 1-40: [nuoce agli occhi] mangiar troppo lattuche. ricettario fiorentino
sera, e pe'tuoi grandi umidi occhi ove si tace / l'acqua del
di codro... appariste agli occhi miei. poliziano, 1-607: però laudi
laude transitoria ci dissolva e non acciechino gli occhi della nostra mente verune cose transitorie,
la più bella cosa che piaccia agli occhi di dio,... la più
o pensiero di core / o guardo d'occhi possan ben ciansire / o sì nomar
quest'aurea luce mira / de gli occhi ardenti e de le chiome bionde.
felice / maria luisa da i grandi occhi inquieti. 2. figur.
. vi abbiate ora così lasciati appannare gli occhi alla lascivia, nella matura vostra
campeggi, 120: cadean da'begli occhi a cento, a mille / le
guarire un contadino che pativa male d'occhi, se prima non se li lasciava
e d'aceto forte, cose a gl'occhi contrarissime. 4. per estens
balia. -fare acqua da lavare occhi: fallire clamorosamente in un'impresa.
-guardate a non far acqua da lavare occhi! -farsi lavare il capo:
chiudenda a prua, innanzi agli occhi delle cubie, perché non si spanda
3-i-391: miravami albina, ma con gli occhi, se ben ritrosi, sì belli
si toma a guardare le cose con occhi lavati. 7. ant. sciocco
bruno, 3'933: odi quelli occhi di colombe, quel collo di torre,
per il pianto che gli colava dagli occhi, stendendo le braccia, facea le
. tansillo, 3-124: aperse gl'occhi per vedere il sito / ma cascò
trafiggono, anzi mandano in cenere con gli occhi. becelli, 1-131: dell'acqua
[shakespeare] per metterci viva sotto gli occhi quella infame creatura! saba, 127
si faceva infinitamente soave quando toccava gli occhi, la bocca, la fronte del figliuolo
ed amore, per quanto ai nostri occhi arieggi un pochino gli stucchevoli proverbi drammatici
grandezza. pascoli, 19: alza gli occhi dal lavoro: / una lagrima?
rosa e oro, / chini gli occhi, chino il viso, / ella cuce
1-101: lui mi guardava con gli occhi sottili, sotto la luna. -
palchetto a sinistra se lo mangiava cogli occhi dicevano. di giacomo, ii-702:
rappresenta talora la cosa quasi davanti agli occhi, e fallaci come vedere. in
dante, inf., 6-17: gli occhi ha vermigli, la barba unta e
di frettolosi zoccoli; ed apriva / gli occhi, e lasciava a mezzo il suo
suo dolce aspetto, / giammai li occhi da li occhi levar puolle; /
aspetto, / giammai li occhi da li occhi levar puolle; / ma tutto preso
di paradiso, / dico ne li occhi e nel suo dolce riso, / che
incontrando filippo, gli disse lealmente con gli occhi negli occhi: -bravo, don fili
gli disse lealmente con gli occhi negli occhi: -bravo, don fili! che siete
in sostentamento de'poveri e pianto dagli occhi in reconciliazione con dio, quantunque lebbrosi
, che ha tutti e due gli occhi spenti nel capo... eppure ditegli
. sepoltura. -leccare qualcuno con gli occhi: fissarlo con sguardi languidi.
/ e un idiota leccarla con gli occhi parlando. -leccare qualcuno da capo
che per un pasto chiuderebbe / gli occhi! baldinucci, 11-5-6: come leccataglieri,
quei dolci morsi 1 talora apriva gli occhi sonnolenti, ma le leccature melate medicandogli
f. casini, ii-288: aperti gli occhi all'ingannato monarca, [il profeta
i... i son li giusti occhi tuoi rivolti altrove? ariosto, 354:
balena, / dalla bocca e dagli occhi acceso lampo / gittando, stava;
più che mezza lega / velando li occhi e con le gambe avvolte, /
della schiavitù legale era sempre innanzi agli occhi loro. -compiuto osservando le forme
e malie. pirandello, 5-35: gli occhi le andavano sempre lì, alle finestre
: su, mastro pier, gli occhi a costor due lega, / ch'i'
il medico] certe bende a gl'occhi, con aver fatto di avervi prima
io fui giunto / da'duo begli occhi, che legato m'hanno. b.
: non altrimenti sono chiusi li nostri occhi intellettuali, mentre che l'anima è legata
che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di perpetua, per iscoprire a
non poteva in tanta moltitudine apparire agli occhi degli uomini lo splendore della pompa sua.
ed ella perderà l'ore e gli occhi su questa leggenda; ma le sta
né leggo più niente, per malattia d'occhi. b. croce, ii-8-107
, si dilungano le scritture da fi occhi, perché la imagine loro vegna dentro più
/ ciò che fu manifesto a li occhi mei! g. villani, 11-3:
6. intuire da segni esteriori (degli occhi, del volto, del comportamento)
e quel che leggerai ne'suoi begli occhi. tasso, 1-49: ben nel volto
. gozzi, i-19-16: leggo in quegli occhi / attoniti il timor. manzoni,
, 6-625: io lessi chiara negli occhi dell'ammalato una vera, profonda sofferenza
mente. zena, 1-448: cogli occhi fatti chiaroveggenti dalla morte, che purtroppo
., 4-1: allo innestare bastano tre occhi lasciati al tralce, radendo il tralce
con gran destrezza in un volger d'occhi il loco enfiato. firenzuola, 42:
ci rimane e che noi veggiamo negli occhi nostri, se abbiamo anco leggermente guardato
viso rugoso dove s'aprivano due grandi occhi dolci, annebbiati, una gran bocca
viso leggero; la pelle e gli occhi le erano diventati lucidi. 14.
: aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, / ché 'l velo
leggier s'accende / di duo begli occhi un giovinetto core. saraceni, i-57:
cosa, / ne'suoi dolci occhi, della donna mia. matteo correggiaio,
una certa conformità che ha cogli occhi ai quali piace. tasso, n-iii-735:
fatta ha immortale, / e gli occhi pien di vera leggiadria. oddi, 2-94
te, celeste aurora, / conforto d'occhi e leggiadria del mondo, / la
maligni emoli ebbero a dire che dagli occhi solo, e non da altra cagione
sguardo). petrarca, 71-7: occhi leggiadri dove amor fa nido, /
e santo, / ma passando i dolci occhi al cor m'ha fissi. lorenzo
lorenzo de'medici, i-162: que'begli occhi leggiadri, ch'amor fanno / poter
m. zanotti, 1-8-72: o occhi almi e leggiadri, occhi divini. arici
1-8-72: o occhi almi e leggiadri, occhi divini. arici, ii- 405
, ii- 405: ecco gli occhi leggiadri, ecco la monda / chioma
aspetto e pellegrino / s'offerse a gli occhi suoi l'alta guerriera. morando,
provar sua forza altrove, / da'begli occhi un piacer sì caldo piove / ch'
leggiadro che sicuro, e pascer gli occhi dei spettatori. sansovino, 2-47:
leggiadro e gentilesco, / con gli occhi vaghi e col cianciar donnesco / lacci
sempre tenute su 'l leggio dinanzi agli occhi. regola di s. benedetto volgar.
cotesti versi, mi ripassano dinanzi agli occhi gli uomini della legione lombarda e della
il paradiso si fosse aperto a'miei occhi... con tutti i tesori
da carlo, avevano consacrato e agli occhi dei romani legittimato le istituzioni novelle,
violenza pazzesca a un altro che agli occhi di tutti n'era il legittimo proprietario.
cantoni, 718: voi dovete mettere gli occhi sopra una legittima villana, che abbia
masuccio, 64: puose gli occhi adosso a una giovenetta sua vicina,
volto prosciugato e legnoso, nei suoi occhi vitrei. cassola, 2-425: le
aprì e uscì la zia giuditta con gli occhi spiritati. bonsanti, 4-424: non
i- 693: si amarono: gli occhi di catullo non videro piùche lei.
l'etteme rote / fissa con gli occhi stava; e io in lei / le
casa, 5-i-20: e i begli occhi, e le chiome, all'aura sparse
ma un lembo gli pendeva davanti agli occhi. 2. per estens. parte
giacea nel grembo, / pascendo gli occhi pur della sua faccia. tasso,
: incisivi inferiori inclinati in avanti; occhi grandi e tondi racchiusi entro orbite non
come da un fuoco nelle reni, gli occhi sbarrati nel buio. -molto efficacemente
. canteo, 139: da gli occhi miei non esce altro che pianto,
, / ch'io mirai fisso gli occhi di costei. antonio da ferrara, 75
iacopo del pecora, lxxviii-iii-23: gli occhi a quello sparver sanz'altra lena /
, verroe, e metteroe sotto a gli occhi del lettore quasi alcune imagini di legitimo
una eccessiva sensibilità. e, gli occhi a mandorla, leni, dalle lunghe
, i-308: il poeta ha sotto gli occhi quell'arari di così incredibile lenità,
7-183: dietro a lenti di canocchiale gli occhi d'un capitano di lungo corso.
adatta, che si portano dinanzi agli occhi per correggere i difetti della vista (e
riposare la vista o per difendere gli occhi dalla luce troppo viva o dai riflessi troppo
convessa. nievo, 277: ebbe gli occhi coperti di una nuvola, fregò e
il romanziere regolava le lenti davanti agli occhi del lettore. -togliere, levare
chi per capegli e chi per macchie d'occhi, / chi per levar lentigini del
viso cosparso di lentiggini e con due occhi chiari assonnati: aveva una carnagione bianchissima
foresta spessa e viva, / ch'alli occhi temperava il novo giorno, / sanza
dante, purg., io: gli occhi miei,... / volgendosi ver
1-50: questo volto che gira gli occhi lenti, / questa mano che segna il
, 2-94: quei lenti e soavi occhi di antonietta... sfioravano le parole
, / picciol campo riprende avanti alli occhi. ariosto, 23-16: salito astolfo
breve e lento il passo, / gli occhi sian parchi e le parole rare.
tu co 'l lento / giro de'pazienti occhi rispondi. albertazzi, 62: un'
gli orecchi grandi e pendenti e gli occhi indentro sarà pigro e lento. d'
le venne anzi fatto d'abbassare gli occhi alla scollatura della vesta e vide che
si volgeva, i denti e gli occhi brillavano nella lenta oscurità luminosa.
curvo, col viso proteso dietro gli occhi che, animati di vita propria se lo
448: lo guardò con i suoi lenti occhi materni. -delicato, ameno,
, appena sensibile al tatto e agli occhi del medico; il polso debole,
con non altro bianco / che gli occhi e i denti, era incollato al muro
. ungaretti, xi-108: alzammo gli occhi, salivano nibbi a gran giri. «
palazzeschi, 1-105: ho sprofondato gli occhi nel bianco uniforme dei grisantemi che formano
[del manigoldo] picciola. gli occhi schizzati. le ciglia folte. il naso
delicatezza dei suoi lineamenti apriva due voraci occhi leonini, gli occhi d'uno scita.
apriva due voraci occhi leonini, gli occhi d'uno scita. buzzi, 1-156:
con quel piglio quasi leonino, cogli occhi fissi, acuti. -unghia leonina:
testa fornita di lunghe orecchie, grandi occhi e labbro superiore fesso; dagli arti
. cicerchia, xliii-427: de li occhi de la mente alzate 'l leppe
come la lepre che dorme con gli occhi aperti: essere sempre vigili, all'
come la lepre che dorme con gli occhi aperti. -essere, stare alla
-i vecchi sono lepri, dormono con gli occhi aperti: a indicare la diffidenza e
vecchi son lepri, dormono con gli occhi aperti. -la lepre non se
, / s'innanzi a sì begli occhi, / là dove io prego che 'l
leoni stessi dormono nelle selve con gli occhi aperti, come presumeranno di dormire quietamente
come presumeranno di dormire quietamente con gli occhi chiusi le timide lepricciuole de'peccatori.
che sappia chi è? tut- t'occhi e gambe, fra la vita e la
caratterizzata dal corpo tozzo e da grandi occhi sporgenti. = voce dotta,
, 37 (645): alzò gli occhi a quella figura così inzuppata, così
bella, nella quale un poco peccò cogli occhi, ed egli colla lesina vi si
di lei: sbuffata alla fine, sugli occhi di bue lesso del poeta, nella
ogni cosa, m'avrebbe cavato gli occhi. praga, 4-135: « curioso
, procedere con cautela; tenere gli occhi aperti. machiavelli, 1-vi-411: bisogna
di certo. carducci, ii-8-49: quelli occhi unici... mi guardano pietosi
la sanità, se negli angoli degli occhi sia lor messo un poco d'acqua,
la neghittosa italia, e i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al
in languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo lagrimar già stanchi. papi,
l'altra / gli spruzzò sì che gli occhi ancor rubelli / gli strinse, gli
vapora / intorno al losco fascino degli occhi. idem, iv-2-1176: l'estasi letea
vostro pane / e letifica tutti gli occhi il chiaro / giorno, ascoltate la voce
tutta l'anima e gli trabocca dagli occhi e dal cuore. -nel linguaggio
viso ardesse tutto, / e li occhi avea di letizia sì pieni, / che
, che letizia / era ne li occhi a tutti li altri santi. petrarca,
santi. petrarca, 325-95: li occhi pien di letizia e d'onestate, /
mente contemplatrice che il sole materiale negli occhi del corpo letizianti della sua luce.
in chi mai ti fidi a chius'occhi ». tommaseo-rigutini, 2080: il pedante
d'asta, di barba nera e occhi griffagni. g. m. cecchi,
, i-53: di poi il occhi, soffiando e menando, faceva smusicar la
, languidamente distesa sul letto, gli occhi rivolti a vagheggiare le membra dell'amante
e che per liberarsene voglino convertire gli occhi della mente da queste tenebre a quella
la salute, / faccia che li occhi d'esta donna miri ', li occhi
occhi d'esta donna miri ', li occhi di questa donna sono le sue demonstrazioni
, le quali, dritte ne li occhi de lo 'ntelletto, innamorano l'anima,
stolto. nardi, 1: rivolgerò gli occhi della mente da quei mali che,
averla conosciuta prima. ella abbassò gli occhi: -quando, prima? -quando era libera
quella carne soperchia ch'egli avea agli occhi, e il frate rimase alluminato chiaramente degli
, e il frate rimase alluminato chiaramente degli occhi e della infermità ch'avea rimase sano
tre dì fu restituito, e riebbe gli occhi sani e liberi, co'quali vedea
. beccaria, ii-519: salta agli occhi la quantità di 666 liberi sopra 1
la quale è quello signore che ne li occhi, cioè ne le dimostrazioni,
! poliziano, 1-615: piangete, occhi dolenti, e 'l cor con voi /
battere le mani, le lacrime agli occhi. gobetti, ii-232: farinalli è un
eravate uno scavezzacollo allora, con certi occhi furbi e libertini, con un certo
il lampeggiar sinistro, ma vivo degli occhi, indicavano una forza di corpo e
delicatezza dei suoi lineamenti apriva due voraci occhi leonini. -di animali. s
sublimi intelletti che siano apparsi a gli occhi del mondo quasi una medesima imagine ne'specchi
linear già tenti / cosa non mai dagli occhi tuoi veduta. -sostant. vasari
lineò di bistro / le palpebre lapidee delli occhi. -macchina per lineare: lineatrice
, un giovane abatino, pallido, dagli occhi tuo pacco intestinale, questa è
: temperamento linfaticamente deliaspetto linfatico: gli occhi a pallottola, la bocca larga.
alti, quadrati, ma pallidi e dagli occhi chiari, tendenti al linfatico.
vorrei coprire di ridicolo, ai vostri occhi, in modo definitivo? -privo di
marcia / che 'l ventre innanzi a li occhi sì t'assiepa! boccaccio, dee
si può col suo libro sotto gli occhi, noi ci determiniamo ad augurare alla di
il moto che dalle ruote inteco'begli occhi, sì co i modi adorni / te
11-84: tace, e gli occhi a la lente adam fissati, / che
oranges]... tanto ne gli occhi e nelle lingue del nostro secolo.
la lor proprietà mette la cosa affatto sugli occhi, 0 piuttosto fa correre l'acquolina
? -non avere né lingua né occhi né orecchi: disinteressarsi completamente di ciò
non avere a tempo né lingua né occhi né orecchi. -non avere peli
al duol la lingua, e gli occhi al pianto. varchi, v-35: 4
v.]: 4 linguaggio degli occhi, de'cenni'e simili: non 4
ii-44: il linguaggio del cuore e degli occhi della rigina comprese a pieno alla bella
linguaggio dei cuori chi ha due begli occhi uno ne chiude per far quel tenero
rideva con un lustro di lagrime negli occhi spiritati, mentre gli volavano di qua
è lui che conduce, comanda con gli occhi. 8. tipogr. pezzo di
la bocchina da ridere, e loro occhi pazzi gli facean illinguino. tommaseo [
, per le corrosioni de'cantoni de gli occhi, per il cascare de i peli
, alla quale linio tre volte gli occhi a nome della santa trinità, e subito
fi pescatori la notte alluminare co'li occhi, a modo di 2 candele, gran
insetti anopluri della famiglia ematopinidi, con occhi completamente atrofizzati. = voce dotta,
sotto la visiera che mi difendeva gli occhi. = deriv. dall'ingl
ha un corno situato tra gli occhi, compresso sui lati, sottile, e
/ non fosse pieno fin sopra gli occhi: / se non avesse la notte e
). salvini, 39-ii-181: questi occhi caropi o cerulei s'attribuiscono all'aquila
la giovane donna... dai grandi occhi lionati che guardavano con tanta tranquillità e
d'annunzio, vi-195: i suoi occhi sono d'un azzurro lionato. paolieri
lionato. paolieri, 2-174: gli occhi aveva scintillanti e lionati. tozzi,
. tozzi, v-437: i suoi occhi, accesi sempre dalla stessa luce lionata
pietro ispano volgar., 3-66: alli occhi lipattosi: ungogli col sugo del satirion
: si conoscono [le percosse negli occhi] dal vedere che il cavallo tiene l'
si figura all'attiva, aveva gli occhi lippidosi e non chiari. roberti, iii-155
iii-155: ai bambini sono divenuti gli occhi lippidosi per la flussion dell'acre umore
, sf. medie. malattia degli occhi che provoca un'abbondante secrezione di cispa
: più tosto el subito tumore degli occhi è sanato, che non è rimossa la
lunga lippitùdine, cioè el male degli occhi cisposi. crescenzi volgar., 3-8
e lividore e la lippitudine degli occhi cura. landino [plinio],
al dormire... bagnare gli occhi con la posca e contro alla lippitudine,
e a molte altre infirmità che gli occhi sogliono nemichevolmente infestare. soderini, i-76
suole nella lippitudine, overo infiammazione d'occhi. dizionario di sanità, ii-99: *
: * lippitudine '. malattia degli occhi che consiste in un colamento di materia
lippitùdo -ìnis 'cisposità, infiammazione degli occhi ', da lippus * cisposo, '
musso, 79: chi ha gli occhi lippi non può veder il sole.
poco aggradevoli,... con gli occhi lippi e di statura meno che mediocre
: piansi allor; ma al difetto degli occhi lippi ascritto / fu l'umor,
a colui « che ha lippi gli occhi, il quale non può figgerli nel baglio
unghia feroce, /... / occhi lippi e sanguigni. -figur.
savonarola, iv-290: alcuni altri hanno gli occhi lippi, cioè sciarpellini, e questi
chi ha grosse le orecchie e gli occhi lippi. f. f. frugoni,
. 2. che ha gli occhi cisposi, lacrimosi (una persona)
l'essere cisposo, l'avere gli occhi cisposi. 2. veter.
: quando la rema de- sciende ali occhi e le palpebre fanno una qualche liposità,
l'occhio); che ha gli occhi cisposi (una persona). guido
]: ebbe [ettore] gli occhi lipposi, li membri durissimi. siri,
era quasi decrepito; tutto bianco, aveva occhi rossi e lipposi e tremolava per tutte
canteo, 103: quando da'più begli occhi agli occhi intenti / vien con soavità
103: quando da'più begli occhi agli occhi intenti / vien con soavità raro dolzore
'io 'è lì che negli occhi grandi e profondi sta in guardia della persona
). frateili, 1-242: gli occhi duri... si liquefacevano quando
avversità sono tali che, quando gli occhi stessi in pianto si liquefacessero, non
impalpabile da credere ad un inganno degli occhi; un mare che è tutto uno
dal caldo e liquefatti dal sudore negli occhi. panzini, iii-143: io ero
cui con mio diletto / pascolo gli occhi e mi nutrisco il petto. tronconi
). pirandello, 8-77: gli occhi, quasi liquefatti, gli sgocciolavano;
struggere il cuore, facendolo versare dagli occhi liquefatto in lagrime. 5.
... vuò vi si stillin gli occhi. cattaneo, iii-2-12: varie palme
grandi e un po'smorti erano gli occhi abbelliti però da una loro liquidità vogliosa
i liquidi medicamenti, a quelli de gli occhi e a tutti gli altri che
-liquida e di piombo -so che chiusi gli occhi proprio per morire.
iii-294: le tre bimbe erano di belli occhi luminosi, liquidi, come quelle acque
ii-2-92: è bellissima: fulva, occhi di mare, liquidi, pieni di luce
capelli / e il liquido lume degli occhi, / una linea sola / aggira lenta
della spalla. moravia, iii-324: gli occhi azzurri, liquidi, parevano di vetro
vecchio alzò su di lei i suoi occhi a fior di testa, chiari e liquidi
, gioconda al capo e grata agli occhi. buzzi, 228: guardo il cristallo
. serra, ii-428: nuotano gli occhi nel sole di maggio, liquido e biondo
marinetti, 2-i-504: levantina, grandi occhi di liquirizia, gote di camelia,
pianga i sassi, / ché gli occhi aver non ponno / già più liquor
le piaghe / col licor di questi occhi, ond'io le scrissi. chiabrera
questo caldo licor ch'esce per gli occhi? saluzzo roero, 2-ii-27: quest'è
avesse con mortifero liquore / levatole dagli occhi il suo signore. cellini, 1-125 (
la luce, / da che nelli occhi àn sì fatto liquore. pasqualigo, 411
: quantunque io sia sicuro che gli occhi nostri, dal lungo lagri- mare convertiti
, nel predicare, mi fissa quegli occhi addosso, io sto quasi in timore
-pesce dell'ordine perciformi con gli occhi sulla parte superiore della testa; uranoscopo
come realista si guardano tra loro con occhi obliqui da cavalli. 5. figur
i sacri marmi lisciano, / gli occhi al cielo ad ognor guerci arrovesciano. g
suocera, tua zia schizzan fiamme dagli occhi nel vederti così lisciata, come se
via con certi punti di ammirazione negli occhi, ben informato della vostra gentilissima persona
distinta una testa pelata, poi due occhi, un viso, una barba lunga e
dell'alito, il lucore / negli occhi hanno dei mondi / neri che in sé
/ si spanda il sangue mio per gli occhi in pianto. forteguerri, 1-79:
. passeroni, iv-31: senza gli occhi stancar sulle sudate / carte, nessuna
. bocchelli, 2-xxiv-351: cotesti begli occhi si listeranno di rosso.
, e infine si recò a gli occhi il fazzoletto listato di nero. viani,
processione delle letanie, e abbacinarongli gli occhi e tagliaro la lingua e cacciaronlo di
per le elemosine e stavo lì, gli occhi al cielo, la mano tesa,
applicato acconciamente alle tempie, cambia agli occhi umani il colore di tutte le cose
quante volte il mite / lume de li occhi suoi misericordi / ne'miei torbidi spiriti
con le cinque dita tese e negli occhi il fuoco, litigano fra loro per pochi
, estremità corte, pelle bruna, occhi e capelli scuri e faccia larga con mascella
ladroni, a'masnadieri / fuggì degli occhi il guardo, il cor di seno;
, cranio mesocefalo, faccia mesoprosopa, occhi azzurri, capelli biondi).
fenoglio, 1-294: nel riequilibrarsi livellò gli occhi e si vide dinnanzi i soldati.
tiranno senza che il voglia, perché gli occhi del popolo, convergendosi tutti in lui
e infetta gli spiriti de gli occhi più che niun'altra passione, eccettuandone
livida palude, / che 'ntorno a li occhi avea di fiamme rote. boccaccio,
di color livido e fosco, gli occhi come di capre torvi e le ciglia curvate
, con li rabuffati capelli e gli occhi lividi per lo soverchio piangere, ne
: cipria livida, niente rossetto, occhi sprofondati in occhiaie nere. cassola,
2-3: avendo per le dure pugna gli occhi sì lividi e gonfi che quasi non
genti / contra i cristiani i lividi occhi torse. g. b. ricciardi,
e contro i dotti torce i lividi occhi.
/ sovra le ciglia sparsi; / gli occhi di furor lividi / rado trovar sapean
livido de la morte, con gli occhi spruzzati di sangue, se ne entra
della grazia giovanile le restavano soltanto gli occhi, di una dolcezza apprensiva di cane
. banti, 9-296: sotto gli occhi l'insonnia della notte aveva scavato un
del pianto sotto l'azzurro profondo degli occhi le avevano dato un brivido di spavento
mazzapà. e la cornea giallastra dei suoi occhi sprizzò lividori crudeli. serra, i-203
significa la vita attiva, aveva gli occhi cisposi, lividosi e non chiari, ma
: / torbida, oscura, e gli occhi suoi contorna / un lividume, che
ragg addormentata si strofinò 3 volte gli occhi per + vedere nel vano della finestra
di carri. bacchelli, 1-ii-505: gli occhi s'erano come svuotati, stinti come
pallidezza del volto e nella lividura de gli occhi, pure con un finto riso ricoprendo
e un pochetta di lividura intorno agli occhi, mai non si vide in loro altro
. soffici, v-1-84: ha gli occhi e la mente pieni di spettacoli nuovi
per lo bene aver fatto lacrimando degli occhi due fontane. carducci, iii-1-238:
dì la luce / che avean li occhi miei di tale stella. idem, inf
, 1-641: qualunque costei con gli occhi uccide, / lo risuscita poi guardandol
: sporgenze laterali, in direzione degli occhi, del torace di coleotteri, emitteri,
di arrivo delle fibre sensitive provenienti dagli occhi composti e dagli occelli. -lobo cefalico
di solito uno o due paia di occhi. olivi, 148: in alcuni
di giacomo, i-478: i grandi occhi immobili delle locomotive, rossi, verdi
eh'a i servi / tuoi volgi gli occhi, e 'l regno anco mi servi
loro diportamenti: ella con lodoleschi trilli e occhi di ex-vipera. = deriv.
pasolini, 3-36: lello strinse gli occhi, sgamando subito il movimento loffio,
diplopodi; comprende diverse specie prive di occhi e con prolungamento laterale dei palpi con
cui quelle solennità erano un pruno negli occhi, gongolava nel vedere che il tempo
essendo incinta; ma logicamente, agli occhi altrui, questa preoccupazione deve rendermi verso
contro chi, disgraziato, non ha occhi per vedere, e filosofeggia e logicizza
sara era un ebreo pallido, d'occhi incredibilmente calmi, esile, logico, delicato
10 ho logoro i piedi e gli occhi dietrogli. gelli, 17-94:
a parlar di que'che gli occhi / si logoran sui libri, in mio
giorno, logorati dalle lacrime, gli occhi d'un uomo ricco e potente.
: uomini logri di carne con gli occhi freddi... strisciavano ratto ratto i
terra le cal- cagne; / li occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege
e disdegnosa / e nel mover de li occhi onesta e tarda! idem, purg
sentiva. pasolini, 7-178: i miei occhi prendono in considerazione / « i lombi
242: né lombrici né altri vermini hanno occhi. ricettario fiorentino, 11-68: della
la fronte longeva / a decifrare con gli occhi / velati da secolo tanto / l'
m. frescobaldi, 1-56: gli occhi ho di lagrimar già stanchi e lassi
dei personaggi fauneschi del romanino, gli occhi del padre di mio padre, azzurri
a rotelle e volani, con gli occhi iniettati di sangue. arbasino, 3-402
sfolgorante spettacolo s'offerse / ai bramosi occhi miei! floridi, vasti / campi,
, xlvii-82: se non che de gli occhi miei 'l bel segno / per lontananza
capelli e la * lontananza 'degli occhi, e un poco anche, secondando certa
vedrà, si quieterà: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. -signora sì,
luoghi... bisogna aver gli occhi; così ebbe donatello nel famoso zuccone del
nostro campanile del duomo, nel fargli gli occhi: che di lassù paiono cavati colla
sue parole avevano evocata, agli occhi della fantasia e del desiderio amoroso,
ariosto, 118: se levarli [gli occhi] alla superna altezza / ti leva
quando lontan [o donna] dagli occhi miei sarete. petrarca, 129-61: alor
bella e sana e gaia e i limpidi occhi di zaffiro avevano fremiti di desiderio e
, 17-57: ecco di lontano a gli occhi loro / un non so che di
padrone, stravolto, acceso, con gli occhi fuori, e lustri lustri; e
il fuoco. -lontan dagli occhi, lontan dal cuore: v.
volto sudante, par che dica con occhi e bocca loquace: ecco il gran prodigio
le intenzioni (il volto, gli occhi, uno sguardo, un atteggiamento)
, nel vicendevole incontro si favellano gli occhi. brusoni, 1-47: lagrime..
lagrime... mi sovrabbondano negli occhi, specchi loquaci dell'anima innamorata e
innocente e santo, riebbe la vista degli occhi e la loquela del parlare. savonarola
posate, / volse a lui gli occhi e esso venne avante. marchetti,
, gran fame che leva il lume dagli occhi... comunissimo »; cfr
gnoli, 1-189: sbarrata / i grandi occhi, nella vendetta / del sonno,
secca e 'l mézzo, / con li occhi vólti a chi del fango ingozza.
lodasi il bello viso, ma e disonesti occhi lo fanno lordo di biasimo e spesso
sorriso fugacissimo e perverso passò per gli occhi scialbi dell'accusatore, e si tradusse
, se tu la vedessi co'miei occhi. -che sarebbe? -la ti parrebbe la
fucini, 387: molte erano ammalate d'occhi ed avevano la faccia deturpata da bolle
lorenesi, va gustando il parlare a occhi veggenti, e ogni scrittura va putendo
testa tondeggiante; muso appuntito; grandi occhi rotondi luminescenti cerchiati di nero; pelliccia
, di piccole dimensioni, con occhi grandi; pelliccia soffice; coda più o
leopardi, 11-54: quando muti questi occhi all'altrui core, / e lor fia
molto aspramente. poliziano, 1-560: gli occhi duo stelle per modo lucenti / che
. dante, xviii-4: de gli occhi de la mia donna si move f
39-3: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /... /
forme! / quant'è ne gli occhi lor terrore e morte! segneri,
in qual parte li giri [gli occhi] / per lor diletto, sì che
funzioni, [l'uomo] accoglie ad occhi sbarrati ogni errore. =
moravia, i-13: ogni tanto abbassava gli occhi sul pavimento a losanghe.
move / e di vedere gli occhi los'e 'ntenza, / e nascene un
gersi, strabuzzarsi (gli occhi). svevo, 5-48:
a tirare e sotto ai grossi occhiali gli occhi loscavano per veder meglio il sigaro
dare stringendo o strabuzzando gli occhi (detto propriamente di chi ha la
o difettosa); volgere contemporaneamente gli occhi in direzioni diverse (con riferimento agli
o minaccia; strabuzzamelo, stralunamelo degli occhi. dossi, iii-331: mira bene
, per guardare, a socchiudere gli occhi aggrottando le sopracciglia. -in senso generico
guercio, strabico (una persona, gli occhi). -ant.: orbo.
cosa, la si ficcava ne gli occhi. marino, 16-169: ha sguardo
, magruzzo,... con occhi loschi. ghislanzoni, 8-100: è alta
tolse le lenti, si stropicciò gli occhi; poi, losco, con le palpebre
313: maria ti guarda con gli occhi un poco / come venere loschi.
, come quelli c'hanno amendue gli occhi. algarotti, 1-i-49: quello che è
caccia, da'suoi servitori cavar gli occhi a don giulio, suo fratello naturale,
. aretino, 14-92: ha gli occhi grossi e 'l guardo losco, /
vapora / intorno al losco fascino degli occhi, / o druda dell'imberbe.
dongolano..., losco d'occhi e di cuore, l'orrida faccia butterata
, / fumava un sigaretto / e gli occhi lustri aveva. -maligno,
-male pensi, o terenzia; gli occhi tuoi, la notte dei riti,
, mirare losco: guardare stringendo0 strabuzzando gli occhi. algarotti, 1-ii-307: doppi in
fece luto col sputo, e fregollo agli occhi del cieco. leggenda di s.
hanno voluto... quasi a chius'occhi andar fra'muric- ciuoli del viver umano
come porci; alzate ogni tanto gli occhi al cielo ma vi compiacete nel pattume
] diventa bestia lotosa, sotto gli occhi di beatrice sale tra gli angeli all'empireo
miserabili insetti che viviamo quattro giorni senza occhi, senza mente e senza corna per
guardarlo con simpatia; lo incoraggiano degli occhi, parteggiano per lui. ormai egli
coi capelli per aria, con due occhi di lottatrice. soffici, v-5-623:
arici, i-292: s'arrossan gli occhi, anélo il respir move / e dolente
un sangue che bolle; degli occhi che incendiano... quel seno che
questo suo mistico corpo procurava che né gli occhi fossero lippi,... né
mi tiri / per forza a riveder gli occhi lucenti, /... /
gadda conti, 1-293: gli brillavano gli occhi di una luce lubrica. pratolini,
nel medesimo albergo, e che ha occhi esercitati a spiare ne'garbugli d'amore,
lucci, sm. plur. ant. occhi. l. salviati, 19-91
2. sm. plur. occhi. pataffio, 3: gnaffe,
con le mani levate, con gli occhi luccicanti accalcandosi, fremendo, acclamava
tu componi / l'agile danza, li occhi luccicanti / tien fissi su'tuoi piedi
: ella gli rideva, con gli occhi luccicanti. bacchetti, i-i- 543
543: dalle faccie pallide e dagli occhi luccicanti... era facile accorgersi
il vitellino biondo / gira gli attoniti occhi luccicanti / di cielo e pianto.
all'aperto, neri e luccicanti negli occhi selvatici, si adoperavano a scaricare la legna
mi strizzò l'occhio, luccicante negli occhi e nero in faccia. -che
malizia luccicante tra il lardo dei suoi occhi porcini. 4. pingue,
è riflettere luce debole e affogata. gli occhi del febbricitante, dell'ubbriaco, luccicano
nazzato brillano; occhi naturalmente vivacissimi, o di persona vivamente
bocchelli, 1-i-73: gli luccicarono gli occhi della più accesa e più indiscreta malizia e
di maria bartolo. -avere gli occhi lucidi, congestionati o umidi di lacrime
. molineri, 2-106: i suoi occhi avevano perduto la freddezza abituale, luccicavano
, / luccicavano appena i tuoi grandi occhi. frateili, 3-49: cominciò a
intorno alla mia, i suoi occhi a luccicar di lagrime. »
. v.]: coltello luccichente. occhi luccichenti. stella luccichente. =
, minacciosa, maligna), degli occhi e dello sguardo; vivacità dell'aspetto
correre nel buio il luccichio dei loro occhi sonnolenti, come una processione di lucciole
8-757: nella sua testina nera gli occhi indovinavano solo per un lieve luccichio ma si
/ han troppo amaro di ricordi: gli occhi / han troppo, a volte,
. pirandello, 5-577: tutti quegli occhi col loro luccichio irrequieto rendevano terribile e
splendore, che paiono scherzare dinanzi agli occhi della mente. bonghi, 1-202: uno
i lucciconi ': quell'apparire gli occhi umidetti, indizio di pianto rattenuto a
: quelle due cattive si strofinarono gli occhi colla cipolla per farsi venire i lucciconi
colpo brusco e gli aveva messi agli occhi i lucciconi. verga, ii-33:
forza, gli venivano i lucciconi agli occhi. de amicis, xi-273: sento dei
3-193: grossi lucciconi gli scendevano dagli occhi, piovevano nella minestra. pavese,
, 4-35: le salirono i lucciconi agli occhi. = deriv. da luccicare,
luccicare, con allusione al luccichio degli occhi inumiditi dalle lacrime. luccicóre,
tutta l'anima della donna è ne'suoi occhi... trattiene il respiro.
commossa (o anche malata) degli occhi e dello sguardo. - anche:
con viso forzatamente sereno. solo gli occhi conservavano un luccicore ardente e si fissavano
8-328: se qualcuno ardiva di levare gli occhi, vedeva in quei momenti, dopo
di lagrime, di lagrime vere negli occhi di bombolo. c. e.
, specie però nel luccicore implorativo degli occhi sopra l'incavo delle gote, un
. jovine, 2-85: aveva molli occhi, scuri, lenti, con un luccicore
véneno più de due volte le luzole agli occhi per doglia. 3. per
veder le lucciole si dice quando gli occhi si stralunano, e par che buttino scintille
; lacrimare, piangere, avere gli occhi lucidi di lacrime; piangere a grosse
piovano arlotto, 181: lucciolando cogli occhi, ché le lagrime ne venivano giù
il vecchio sentì venirsi i luccioloni agli occhi dalla tenerezza. cagna, 2-160:
irene col gozzo pieno, i luccioloni agli occhi, non rifiatava. nieri, 262
collo ciglio contratto e innodato, con gli occhi lucciolosi e rappresi.
rappresi. 2. che ha occhi lucenti. codice marucelliano [tommaseo]
sbisoriare in chiesa o dal perder gli occhi su'numeri o sui libri, ricorreva alla
fulva. saba, 105: coi miei occhi non mai sazi di luce, /
la luce vana fu bevuta, / begli occhi sazi nelle chiuse palpebre / ormai prive
, 17-57: ed ecco di lontano agli occhi loro / un non so che di
, 2-193: le donne rialzarono gli occhi contro la luce trasognata. -luce
17-87: pria ch'essi apran gli occhi al bel sereno / di questa luce,
, 1-vi-388: non hanno le luci degli occhi dirittamente, come gli altri uomini,
, come gli altri uomini, poste negli occhi. cennini, 58: col detto
col detto pennello profila il contorno degli occhi sopra le luci degli occhi. l.
contorno degli occhi sopra le luci degli occhi. l. ghiberti, iii-12: noi
abbracciatola e preso animo, fatto gli occhi tondi con la luce in mezzo, mostra
avendo [il bue] maglie sugli occhi bene appannati, facciasi polvere di sale
nicchi marini et se gli spolverizzi negli occhi su la luce. -senso della vista
bel viso santo / renda a quest'occhi le lor luci prime. leggende di
è più viva, / anzi con gli occhi ancor l'alma vaneggia. cellini,
e l'ostinato affanno / la luce agli occhi, a l'alma il vigor toglie
per sempre più che mezza la luce degli occhi. -modo di guardare; occhiata
viso angelico amoroso / vidi i belli occhi e la luce brunetta, / che 'nvece
luce e bruna / ch'un girar d'occhi, un balenar di riso, /
osserva con una luce di scherno negli occhi. pratolini, 6-139: -no, amore
, forza dello sguardo; espressività degli occhi; capacità di avvincere, di colpire
alma luce altera / di que'belli occhi ond'io ho guerra e pace, /
quella fiammetta, la luce de'cui belli occhi prima i nostri accese. trattato dei
sensi, 1-2: la luce degli occhi fa chiara l'anima. fogazzaro, 1-321
di passione che brillò istantaneamente in quegli occhi, in quel viso, ammorbidendolo, rendendolo
d. costanzo, 105: gli occhi, ch'avean in sé qualche splendore
alcuni, che più a dilettar gli occhi degl'ignoranti che a compiacere allo 'ntelletto
giungesti a sera. -luce degli occhi miei: persona o cosa che si
/ questa è la luce pur degli occhi miei. pasqualigo, 288: ho
288: ho ricevuto, luce degli occhi miei, la lettera che mi mandaste
, mio diletto, / luce degli occhi miei. foscolo, i-162: a
donna, io sospiro: / luce degli occhi miei, chi mi t'asconde?
propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de
o del sole: pubblicamente, sotto gli occhi di tutti; in modo palese;
. pavese, 7-96: chiudevo gli occhi e mi assopivo; avevo in mente
a prima luce. -aprire gli occhi alla luce: v. occhio.
università di bologna. -chiudere gli occhi alla luce: v. occhio.
e rade le calze, e due occhi di carbone e di luce. valeri,
luce, / pur che da gli occhi miei non fugga il sonno. dell'uva
nell'etteme rote / fissa con gli occhi stava; e io in lei / le
chi, avendo l'uso de gli occhi, nel medesimo tempo mirasse il sole,
. dante, xlv-42: ne li occhi sì bella mi luce / quando la
, st., 1-44: folgoron gli occhi d'un dolce sereno, / ove
, attenti / oltre quanto potean li occhi allungarsi / contra i raggi serotini e
a letto, ammalato. e gli occhi intorno / giro per la mia stanza
che m'ebbe ragionato questo, / li occhi lucenti lagrimando volse, / per che
, / così fu'io de'begli occhi lucenti / e d'un dolce saluto inseme
aggiunto. boccaccio, 1-6: i lucenti occhi della bella donna scintillando guardarono i miei
tirate / stanco a parlar di voi, occhi lucenti? guidiccioni, i-32: fidi
i-32: fidi specchi de l'alma, occhi lucenti, / che con dolci amorosi
. /... che ne gli occhi suoi lucenti ardesse / orrida face d'
il capo ha d'oro, son gli occhi suoi lucenti / di colombe innocenti.
. /... avea per occhi due lucenti stelle. nievo, 722:
dicevano, folto di barba, cogli occhi lucentissimi ad onta dell'età che sembrava di
e più. dossi, i-13: gli occhi di lei lucentissimi lasciavano, per così
. deledda, 111-931: i grandi occhi di lei si aprirono, lucenti di
dietro i lucenti vetri due lucenti / occhi. -sostant. scherz. occhio.
in alto salga, acciocché veggano gli occhi suoi lucenti sì come faccelline, e con
comandamento del signore è lucente, e gli occhi rischiara. settembrini, i-137: per
sguardo. pirandello, 8-97: gli occhi sbarrati gli andavano di continuo in qua
lucono, come i legni e gli occhi di gatto, e non lucono altre molto
vidi lucere una lacrima sui di lei occhi, e mi sforzai a sorriderle. pascoli
vivida, gioiosa, intensamente vitale (gli occhi); splendere di gioia, di
, inf., 2-55: lucevan li occhi suoi più che la stella. cino
soave / de'più begli occhi che lucesser mai / che perdut'ò,
. podiani, 60: lucono più gli occhi di v. s. rara illustre
. di giacomo, i-633: i grandi occhi azzurro scuro lucevano tra i riccioli.
gesto dolente che pregava, mentre gli occhi le lucevano. svevo, 2-431: quando
luceva. baldini, 5-199: negli occhi limpidi luceva un riso di bontà mischiato
-brillare sinistramente (lo sguardo, gli occhi). misasi, 202: egli
le labbra. landolfi, 2-125: gli occhi della fanciulla lucevano sinistri con riflessi d'
: 'le lucerne empie', cioè li occhi, coi quali l'uno ragguardava l'
baldini, 5-185: si perdono uno negli occhi dell'altra in una contemplazione così significativa
! ». lei si appiccò gli occhi alla testa del cappello. « pernice »
sdegnoso, guardare sdegnosamente, stralunare gli occhi. pataffio, 4: del
proverbio: « se la lucia avesse gli occhi della sorella [la vipera],
, 2-4-10-115: nelle fattezze corporee dagli occhi più fini e più schietti di chi le
lucidezza dei raggi che gli usciranno dagli occhi. s. carlo da sezze,
corpo! savonarola, 5-i-151: hanno li occhi lucidi che paiono stelle, che guardando
che guardando uno li fanno abbassare li occhi. p. fortini, i-317: aveva
mai a villana fusse veduto. due occhi lucidissimi. b. corsini, 10-38:
core e l'alma / de'lucidi occhi tuoi con un sol guardo. brusoni
. brusoni, 9-378: ha due occhi negri che paiono due carboni, ma
volse alla sua compagna che aveva gli occhi lucidi e lo guardò come se piangesse
sia buona, -sbraitava bernasconi con gli occhi lucidi, - si metta a tavola
lucido velo / istà dinanzi a'miei lagremosi occhi. -non appannato, che consente
principio sembrano oscuri, rischiarano nondimeno gli occhi dell'intelletto a chi vi pensa. metastasio
la mente era perfettamente lucida e gli occhi si rifiutavano di tornare a chiudersi.
arder se non per voi, né questi occhi sanno in altro specchiarsi se non in
dell'animo, perché non i mondi d'occhi ma i mondi di cuore vedono iddio
. -sfavillio, luccichio (degli occhi). massaia, v-112: gli
). massaia, v-112: gli occhi cominciavano a prendere un lucido marmoreo,
. -plur. per estens. occhi splendenti come stelle. marino,
nuvoli. stigliani, 2-252: pareano gli occhi suoi, tant'eran chiari,
. [tommaseo]: la luce degli occhi luci- fica l'anima e la buona
annunzio, v-1-420: nelle occhiaie cave gli occhi sono come oliati e mandano un lucore
scivula, ha il petto procace, occhi blandienti e, nella rosea fronte,
, 1-1960: per pignere a gli occhi mei morte più pallida / e il desio
ludo: / ciascun dall'altra costa li occhi volse; / quel prima ch'a
esquilina e ludovisia, quasi fuori degli occhi dei romani, che la nuova edilizia
sassifica ed instupisce chiunque v'affligge gli occhi. casoni, 27: i pietosi
363: una nuvola avevo innanzi agli occhi, / e il cor batteva lugubri rintocchi
in qua la mano; / aprimi li occhi. e io non gliel'apersi;
con esso lui quando avete sotto gli occhi que'versi. 2. con
una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti. boccaccio, dee
tentacoli, gli anteriori, recano gli occhi; secerne un muco che mantiene il
pirandello, 8-622: lumachèlla che ha gli occhi nelle corna e subito li ritira tra
: possono i lumaconi mandar fuora gli occhi a lor piacimento, e possono altresì
si stringe al petto la ragazza dagli occhi bistrati. -persona debole, fiacca
in piedi, una tozza figura dagli occhi spenti e tardi sotto la fronte marmorea e
dava l'impressione che appoggiasse i suoi occhi e le grosse lenti sopra tutto ciò
vi accennò con il mento marchevole e con occhi sfuggenti alla lumatina del brigadiere quasi a
elli ancora? / no fiere li occhi suoi lo dolce lume? ». idem
chiarissimo, gli si era fissata negli occhi, sicché chiudendoli la vedeva.
monte del cui bel cacume / li occhi de la mia donna mi levaro, /
si suole, / che 'nvitan gli occhi al luminoso ostello. nannini [epistole
lumi erranti / hai potuto invaghir de gli occhi tuoi, / e por te stesso
idem, par., 33-43: li occhi da dio diletti e venerati, /
s'addrizzaro. petrarca, 328-10: li occhi belli, or in ciel chiari e
. occhio. -al plur.: gli occhi, lo sguardo. dante,
, forza emanante dallo sguardo o dagli occhi che rivela i pensieri, i sentimenti
g. cavalcanti, i-211: veggio negli occhi de la donna mia / un lume
. dante, xviii-2: de gli occhi de la mia donna si move / un
avvenire, quando il vago lume degli occhi et il color del viso per la
. leopardi, 22-155: splendea negli occhi / quel confidente immaginar, quel lume
: eu'aveva un lume singolare negli occhi. ferrerò, 1-23: presso a te
/ mi spia, nel lume de'tuoi occhi assorto. bocchelli, 1-ii-102: il
aria predace, moderata dal lume degli occhi color tanè. 10. senso della
sì che per la sua vechieza li suoi occhi perderono il lume e il suo
uno che avea perduto lo lume degli occhi, lo quale fedelmente addimandando lo suo
, e stette tre dì cieco degli occhi, sanza mangiare e sanza bere,
, 8-25: tornò il lume a gli occhi miei, / ch'eran d'atra
, / tanto s'empion di lagrime questi occhi, / con la memoria amara.
iii-4-122: rafaele / biondo a'lassi occhi rese il bel figlio e il lume.
signor tant'è protervo / che gli occhi ch'a la mente lume fanno
11 seppe quella seppellire / che sola agli occhi miei fu lume e speglio. s
bibbia volgar., ix-300: gli occhi miei hanno veduto il salutare tuo,
e anche dove sia lo lume delli occhi, e dove sia la pace. scala
,... sfolgorando più che dagli occhi dalla lingua lumi brillanti. muratori',
; / ché non pur ne'miei occhi è paradiso ». ugurgieri, 26:
lume bello di giovinezza e lieti onori nelli occhi. petrarca, 326-4: or di
/ la neghittosa italia, e i torbid'occhi, /
nelle espressioni dolce lume, lume degli occhi, ecc.). petrarca,
et amoroso e piano / lume degli occhi miei non è più meco? serdini,
serdini, 1-192: o lume agli occhi miei qual sempre adoro, / soccorrimi,
che spesso turba il sonno a gli occhi miei / e fa che desiando io me
concluse ch'io ero il lume degli occhi suoi. niccolini, ii-27: il dolce
facea buio. -levare il lume degli occhi: far perdere la ragione.
che di giorno gli levavano il lume degli occhi, e la notte lo facevano voltar
1-201: la fame leva il lume dagli occhi. -non spegnersi mai il lume
-perdere, smarrire il lume degli occhi, perdere i lumi: lasciarsi sopraffare
è falso, però che il lume degli occhi della mente hanno perduto. cellini,
gelosia ismarrito quasi afatto il lume degli occhi, dissi che loro medesimi aprissino il
certi pensieri, perdo il lume degli occhi. ferd. martini, 5-162: nutriva
a nominargliela solamente, perdeva il lume degli occhi. pavese, 9-62: un uomo
uomo innamorato ha perso il lume degli occhi e il suo giudizio non conta. cassola
respingerlo: egli perse il lume degli occhi. -perdere il lume della ragione
ammirabile a'maestri, ma freddo agli occhi ed al cuore degli altri. -sostanti
a lumera asomigliare, / e gli occhi mei al vetro ove si pone. anonimo
-splendore, sfolgorio (del volto, degli occhi). guinizelli, xxxv-11-474: ché
. dante, xxii-5: de gli occhi suoi gittava una lumera, / la qual
sydrac otrantino, v-386-41: à doi occhi altresì comu lu cielo à doi luminari
chiesa a modo di due lumi d'occhi. s. agostino volgar., 1-2-92
di tanto in tanto gli aprivano gli occhi. gigli, 2-158: quella è
ritornava a casa tutta sossopra, cogli occhi che pareva ci avesse la luminaria dentro
[vecchi], i quali ànno gli occhi profondi, veggon dalla cosa più rimossa
non così dispargono, sì come dagli occhi pereminenti e raunanti sopra la cosa visibile
astringenti e si adopera nelle malattie degli occhi. tommaseo [s. v.]
addietro credevasi molto efficace nelle malattie degli occhi e soprattutto valevole a fortificare la vista.
lenti. viani, 19-70: gli occhi eran fondi come il mare, nella luminèlla
per averne le scalmane e i luminelli negli occhi un gran pezzo della notte. lucini
estens. intenso e vivace luccichio degli occhi. bocchelli, 1-ii-382: l'occhio
. cantar tante fole ed acciecar li occhi di tanti luminelli. bocchelli, 2-i-351:
4-28: lo seguivo a distanza, gli occhi fissi al lumino posteriore della sua bicicletta
« lumini » e che mettono agli occhi del ritratto, per dargli il lustro del
17-57: ed ecco di lontano agli occhi loro / un non so che di
., ii-iv-i7? afferma chi ha li occhi chiusi l'aere essere luminoso, per
piuttosto provveduta del suo, con du meravigliosi occhi nel volto, luminosissimi, lucidi.
coloro, cui dà troppo su gli occhi qualsisia bontà, la qual abbia del luminoso
, perché immediatamente affissarvisi potessero gli occhi volgari. carducci, ii-2-260: una narrazione
si vede, prendendo atta similitudine dagli occhi e dagli orecchi. galileo, 3-1-74:
volse verso di me il sorriso de'suoi occhi in cui brillava un riflesso di luna
aretino, 20-339: ella aveva due occhi che, a la barba de la
, signore... -levatemivi dagli occhi... -vado. (la luna
per iscusarsi o gittare la polvere negli occhi altrui,... dice d'aver
e le grandi montagne tragiche e quegli occhi delle cose fisi nella luna e la
lunare. landolfì, 2-125: gli occhi della fanciulla lucevano sinistri con riflessi
degtinfermi lunatici, impotenti a mirar cogli occhi aperti per l'ostruzzione del cerebro viziato
stirata verso un orecchio, e agli occhi stralunati. d'annunzio, v-3-231: ecco
tommaseo]: addiviene una malattia negli occhi del cavallo, che si chiama lunatico.
ombra dei lunati cigli / corvini gli occhi che di pianger hanno / quasi vergogna.
, 509: come doveva io coonestare agli occhi del mondo e alla lunga alla lunga
, iii-590: quel * menava io gli occhi ', coll'1 io 'di
abbiamo bisogno, amici miei, di occhi sani e lunge veggenti. carducci, iii-1-405
e ogni cosa gli tolsono a'suoi occhi veggenti. carducci, iii-7- 228:
om par di vedere in lor [negli occhi miei] la morte / ch'i'
: ma tanti mali vi sono ascosi dagli occhi. e per qual cagione? perché
: non vedere altri; non avere occhi se non per lui. ariosto,
. alberti, i-85: lungi da occhi, lungi da core. = voce
sbigottito e smorto, / e gli occhi in terra lagrimando abasso. boccaccio,
: a'larghi e lunghi e profondi occhi suoi [di dio] / cosa nascosta
per essere corridore: hanno ad avere li occhi negri o celestrini e hanno da essere
roma. boccaccio, iii-12-56: eran gli occhi lucenti / e più che stella scintillanti
pirandello, 8-13: le guardano gli occhi un po'ovati, dalle palpebre esili,
in basso loco, / dinanzi a li occhi mi si fu offerto / chi per
, ch'io spargo invano / per gli occhi, dove un mar dì e notte
/ fur ivi, essendo que'belli occhi asciutti / per ch'io lunga stagion
così affascinanti nel placido lume-dei suoi grandi occhi color del cielo. borgese, 6-141
: dietro a lenti di cannocchiale gli occhi d'un capitano di lungo corso e
lungo corso e dietro a occhialoni neri gli occhi d'una bagnante convergono i loro sguardi
285: la quarta [bellezza] gli occhi sieno / nerissimi in sereno, /
in due grosse polle, dette comunemente gli occhi del nilo. 2. piccolo
basso loco, / dinanzi a li occhi mi si fu offerto / chi per
ora / che sì alto miraron gli occhi miei. simone della tosa, 236:
con tanto gioco 1 guarda ne li occhi la nostra regina, / innamorato sì
296): appena ebbe chiusi gli occhi, cominciò nella sua memoria o nella sua
riguardandola per luoghi publici, i tuoi occhi, per desiderio caldi, fuggano quanto
anima,... cioè ne li occhi e ne la boca. idem,
iacopone, 25-24: or o'so l'occhi cusì depurati? / for de lor
loco. petrarca, 133-6: dagli occhi vostri uscio 'l colpo mortale, / contra
omo non spera, / e passa gli occhi e lo core diparte. guittone,
perché t'abballi, cioè perché offuschi li occhi tuoi, ragguardando nel mio splendore;
essaltasti per largirmi loco / a li occhi lì che non t'eran possenti.
luoghi di dio, ed immantinenti gli occhi i caddero in sul scacchiero.
giorno sopra orizzonte passata, apparve agli occhi miei la mirabile bellezza della prefata giovane
cino, iii-150-6: soffrir non posson li occhi lo splendore, / né 'l cor
, ti senti scorrer le lagrime dagli occhi, e non trovi loco,..
11-177: quell'atteggiamento lupesco e quegli occhi umani [del cane] vigilavano nell'
3-52: l'erbe che vagliono agli occhi sono queste: ruta, finocchio, verbena
veter. malattia che provoca tumefazioni agli occhi dei polli; lupino. — deriv
lupigno egoismo! pirandello, 7-560: negli occhi lupigni, fissi in un'intensa doglia
le cagne nere, lupigne, dagli occhi di fuoco, dell'infemo e del demonio
tose. malattia che provoca tumefazioni agli occhi dei polli; lupinello. baldovini [
'o lupinello. malattia degli occhi de'polli, tecnicamente appellata 'oftalmia
rizza gli orecchi acuti, e gira due occhi sanguigni, da cui traluce insieme l'
ungaretti, ii-57: con fuoco d'occhi un nostalgico lupo / scorre la quiete nuda
son eglino? batacchi, i-146: gli occhi ha d'accesa brace ed infossati,
parassiti, ne evocò dinanzi agli occhi la bizzarra fanta smagoria,
cenci, lurida, con gli occhi orlati di rosso. d'annunzio, ii-59
la barba lunga, incolta, gli occhi stralunati, l'effigie meno d'uomo che
una cosa pare due, ma gli occhi composti bene e sani ànno un simile sito
vista luschi, / chi ha due occhi non voglian guardare, / che saria cosa
accadere spesse volte a chi ha gli occhi glauci, come avviene ancora spesso
lusinghe, cioè ragiona dianzi a li occhi del mio intelligibile affetto per meglio
inducermi, promettendomi che la vista de li occhi suoi è sua salute. quasimodo,
cui mi sarei mosso, avevo negli occhi la beduina. gobetti, ii-338: l'
raggio di scampo che gli baleni sugli occhi! 6. cercare di placare
: cristina alzò sulla vecchia due grandi occhi sbigottiti; e le parve che la
rimarrebbero, è vero, nascosti agli occhi del viaggiatore che non cerca altro che
avrem per origliere, / bendati gli occhi dalle dolci bende. -che suscita
compensare una lacrima che spreme dai nostri occhi il dolore. fogazzaro, 7-159:
per lusione diabolica, che gli mostrava agli occhi quello che non era. idem,
il povero marito non poteva usar gli occhi e le gambe a suo talento,
1-iv-311: la lussuria gli sfavilla negli occhi concupiscenti, traspare in ogni moto della
lussuriante, alla intellettuale bellezza quel che agli occhi carnali sembrò dilettevole [adamo] antipose
quintiliano volgar., 9: non lussurieschi occhi, non nascosi e torti sguardi.
profumi. bandi, 1-i-156: i suoi occhi s'imbatterono per avventura in una splendida
la consuetudine porca che proibisce a gli occhi quel che più gli diletta.
mi colpì l'orecchio e, ficcando gli occhi nella tenebra sottoposta, mi parve scorgere
l'acqua lustrale e vi soffiò ne gli occhi / e v'unse d'olio.
). magalotti, 26-16: gli occhi son chiari e lustranti, ma incassati
che egli subito si tornò ne'vostri occhi, i quali come matu- tine stelle
fuoco dalle ciglia spira / e gli occhi ardon di rai come di stella.
ecc.); sfavillare (gli occhi, lo sguardo). -in partic.
lustrava al mondo / non men cogli occhi ch'or si faccia il sole. roberti
sole. roberti, iii-135: gli occhi degl'infanti non lustrano e si stanno appannati
in gaudeamus. cesareo, 366: gli occhi le lustravano di pianto. tozzi,
orgoglio; e il viso, con gli occhi dolci, pareva che le lustrasse.
lustrasse. palazzeschi, 6-389: gli occhi di palma lustravano e pareva tutto il
rasi. nieri, 248: ha gli occhi lustranti. viani, 19-384: tutto
8. locuz. avere i lustrini negli occhi: avere gli occhi lucidi e arrossati
i lustrini negli occhi: avere gli occhi lucidi e arrossati per il sonno.
... ha 1 lustrini negli occhi (dal sonno che già lo prende)
dei bussi. soldati, x-233: gli occhi, poi, erano di un azzurro
l. della valle, 3-302: gli occhi ha vivissimi, lustri, ridenti.
fare i matti, / fan gli occhi lustri, non pronunzian l'erre, /
, stravolto, acceso, con gli occhi in fuori, e lustri lustri. verga
stette zitto a guardare intorno, cogli occhi lustri. misasi, 6-ii-26: in
della stanza, donna carolina con gli occhi lustri balbettava le orazioni e non si scosse
stretta e si alzò per nascondere gli occhi lustri. boine, i-46: giuro
niente v'è più, se non questi occhi lustri di fauni e questo satollo odore
moravia, xi-397: mi guardava con occhi svenevoli, lustri per il vino e
di farsi vedere scarmigliati, lei cogli occhi e la faccia lustra, lui pallidastro
un ragazzo che rideva da due minuti occhi porcini affondati in una faccia enorme e lustra
rideva con un lustro di lagrime negli occhi spiritati, mentre gli volavano di qua e
bicchiere in mano / tutti volsero gli occhi alla finestra, / quasi a vedere il
refrettevano. vasari, ii-29: gli occhi avevano que'lustri e quelle aquitrine che
sansovino, 4-125: si mostrava agli occhi dei riguardanti un capitano ch'es- sendo
, il quale dobbiamo ponere dinanzi agli occhi dell'intelletto nostro? è cristo crocifisso
e fugace (attraverso la vivacità degli occhi, l'espressione del volto) di
con un lustro di gioia maligna negli occhi e nei denti. idem, 8-37:
nonna con un lustro di febbre negli occhi affossati. 10. figur.
« lumini » e che mettono agli occhi del ritratto, per dargli il lustro del
a'marmi co'ginocchi, / tenendo gli occhi in
assai, né io però avessi i miei occhi da'loro visi levati, vidi in
fa così grande e spanpanato / che gli occhi abbaglia e da gabbiuole eterne / lucciole
per estens. luccicore, scintillio (degli occhi: e denuncia uno stato patologico o
cascanti e per un sospetto lustróre degli occhi. 4. figur. lustro
abbacinato, / c'ha li belli occhi e non potè mirare. =
cotante e dentro e fuori, / tant'occhi foderati di prosciutto. m. ricci
,... si asciugavano gli occhi con i fazzoletti listati a lutto.
voglia alquanto, / per dar a li occhi mei lacrime nove. beni, 1-75
alzi sempre [il pilota] gli occhi al cielo, ed anche traverso alle nuvole
che da tanti giorni aveva immutabile davanti agli occhi, se chiudeva gli occhi e s'
davanti agli occhi, se chiudeva gli occhi e s'industriava a ricomporlo a mente
facce color latte e sangue, dagli occhi celesti, soffondevano del loro chiarore il
pendenti; è tristo, i suoi occhi sono lagrimosi, la sua pelle comparisce
/ l'altra... i due occhi semplici e modesti / fissano gli altri
., 5-132: per più fiate li occhi ci sospinse / quella lettura, e
la senti? -lo fissava con gli occhi fuori delle orbite. -macaco, -riprese
il timore per le orecchie e per li occhi delle ragazze -che ne sanno quanto e
machiavelli, 1-viii-145: tienvi su gli occhi, pirro, che...
n'arete voi. -fare gli occhi come maccatelle: farli gonfiare. maccheronàio (
dicesi ancora: e'gli fece gli occhi come maccatelle, quando uno, percotendo gli
come maccatelle, quando uno, percotendo gli occhi a un altro, gnene fa gonfiati
e gl'intingoli, e facci fare occhi che paiono maccatelle. = deriv.
la più in quello vagheggiata parte, gli occhi pur sono al continuo frolli e maccaticci
più smunto e più bianco intorno gli occhi profondi e la macchia rossa delle labbra.
dido sbigottita e cruda / con sanguigni occhi e con tremanti gote, / di
. v.]: 'macchia'. degli occhi è una malattia. 'aveva una
, portava due macchie nere come due occhi. 5. figur. propensione
del suo peccato. lui, agli occhi sacerdotali, le due macchie del passato:
platonici, che si cavassero anco gli occhi, perché da la vista non fossero
da loro, assale subito loro gli occhi, i piedi e le mani, macchiando
di un grasso sano, con gli occhi neri picchiettati di sangue e tutta la
e bello, ma fiero e con gli occhi macchiati di sangue. corte, 30
sangue. corte, 30: gli occhi che sono macchiati di alcun brutto colore
la sua faccia era contratta e gli occhi macchiettati di rosso. comisso, v-162:
bella immagine. chi fu dipintore de gli occhi? chi lavorò a tornio il naso
passano si fatti colpi? -per gli occhi, per le orecchie, per i meati
, ho trovato... che cogli occhi bellissimi in testa cascano, urtano,
silvio, avea innalzato meccanica- mente gli occhi fino a lui. pascoli, i-169:
possessore unico. si presenta ai nostri occhi l'orribile visione della galera terracquea in
... sembra avere avanti agli occhi una macchina i di cui movimenti si
ii-i 1-248: fu messa sotto gli occhi una storia delle parole... la
in continuo movimento le mani e gli occhi e ciò rende più facile la sua meccanizzazione
: gittò la donna di putifar gli occhi sopra iosef, e disse: dormi meco
or che sete fatto infino a gli occhi di filesia e avete pasteggiato, ban-
: a tu per tu, a quattr'occhi, da solo a solo.
capo formato di un grosso rostro; occhi composti; antenne lunghe e sottili;
di vedere i cortigiani, perdea gli occhi per i fori della gelosia, vagheggiando
in linea dritta con la fronte, gli occhi tagliati come quelli delle statue, la
filena, quanto gradisco che a'tuoi occhi medemi sia presente la morte mia.
ammirare loro eccellenza -la quale soverchia gli occhi de la mente umana, sì come
propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la
. li avevano veduti loro, coi loro occhi medesimi, i corpi di quei «
vantaggi. iacopone, 1-28-1: coll'occhi c'aio nel capo, la luce del
tu, mediante la virtù de'begli occhi ove sì pietoso dimori, entri in me
guatano il mediatore crocifisso con i tardi occhi bovini di quei legionari che avean combattuto
fronte di una regina. giustifica agli occhi dell'universo i suoi diritti, combatte
che raro o che aggradevole spettacolo agli occhi di dio vedere una magnanima principessa.
peóne, il medicante illustre, / negli occhi il dì ti riaccese, ed ebe
taceva, ma guardava in alto con gli occhi sbarrati. a un tratto fausto pensò
quando e rondinini hanno male ne gli occhi, con quella gli medicano. campofregoso
non si medica... gli occhi si medican coi gomiti. (non si
fece venire le lagrime in su gli occhi al buon marito, udendole chiedere il prete
così egli 'vedeva 'con quelli occhi ornai chiusi alla comune luce, la
di danchi. (la bella bestia dagli occhi di cortigiana è salva: non resterà
che 'l grasso non poteva tenere gli occhi aperti. forteguerri, 1 -arg.:
della sentenza si domandava di aprir meglio gli occhi della mente e con nuovi gradi di
consiglio con uno medico di questi miei occhi: missemela molto più calda che io non
già se 'n riede a i languidi occhi il giorno, / e le mediche mani
porgi al dolore, / lacrime agli occhi, pentimento al core. bruni, 75
padrone, stravolto, acceso, con gli occhi in fuori, e lustri lustri;
afferma di aver veduto in europa con gli occhi suoi propri diverse coma di castroni e
ostinatezza del vecchio che lo fissava con occhi minacciosi e terribili. carditeci, iii-1-358
idem, 12-395: non staccava gli occhi dalla donna, la vide tracannare in
di meditante. ma quando sbarra gli occhi, sono sicuro che non pensa a nulla
il cappello, fumava meditativamente con gli occhi rivolti alla lampada.
spasimo. soldati, 2-130: gli occhi di pirandello erano aperti, melanconici e
elevato, statura media di 166 cm, occhi grandi, capelli e occhi bruni,
cm, occhi grandi, capelli e occhi bruni, corporatura slanciata e minuta.
artigli di leone, denti ferini, occhi particolarmente luminosi, mani di bronzo e
1-77: sentivo... gli occhi roventi come fiamme, dilatati, e
: / e a'medusei di nino occhi spirtati / e alle mani terribili s'arrese