orto degli ozi e de le cure occaso. marino, 5-69: procaccia qui la
arme cospira / l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone, /
fissa il tempo di principiare l'aratura all'occaso 20 — battaglia, i.
sfondo del cielo coll'ultima luce dell'occaso. c. e. gadda,
ardente il sol fuggendo / verge all'occaso. carducci, 419: or co'
come il ciriegio che si pianti dall'occaso dell'arturo sin alla bruma ordinò magone
giorno, iv-34: e con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in
arme cospira / l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone. d'
/ che dal borea a l'occaso alquanto inchina. galileo, 245: se
sol, ch'ornai declina in ver l'occaso; / ed ei per tutto spia
, giorno, iv-33: con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in
lasciò la memoria pura d'un lieto occaso, d'una cortese giovanòtta, e d'
pisis, 81: nel dolce occaso / nell'aria tenera / (torpori d'
pioggia un nembo / vien da l'occaso, allor che d'oriente / fan sorgendo
d'annunzio, iv-1-10: il chiaror dell'occaso feriva il gruppo umano ed equino,
gravi di perle, a cui l'occaso o l'orto / non vede eguali,
, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte
regni dell'aurora / sian congiurati dell'occaso i lidi, / e tutta ardor guerrier
aniene qra andavasi accendendo ai fuochi dell'occaso. cassola, 2-450: il treno si
mondano, ed il medesimo dico dell'occaso quando una stella va sotto di giorno.
cioè mondano; ed il medesimo dico dell'occaso, quando una stella va sotto di
sa che tutti cospirano al di lui occaso, mentre ognun di loro aspira a montare
sol, ch'ornai declina inver l'occaso; / ed ei per tutto spia se
i raggi del sol volti all'occaso / scorrean vermigli su l'incerto flutto
piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gio- veni e damiselle
3-4-243: il sole già dechinante verso l'occaso. d'annunzio, iii-1-259: il
corna / ornai piega declive inver'l'occaso. onofri, 68: ottobre dentro un
, arme cospira / torto e l'occaso, l'austro e l'aquilone, /
, com'altrui par, giunto a l'occaso / traian, ma del mortai deposto
bella piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gioveni e damiselle di
vita, / verso sinistra, al mesto occaso. buzzati, 5-45: « attenzione
aprono venendo il sole e di poi nell'occaso si riserrano, in modo che quelle
, 360: un lampo vidi da l'occaso a l'orto. / allor per
/ lo fe'con simil colpo ire all'occaso. boterò, i-63: i membri
/... là su non conosce occaso od orto, / né difetto giamai
, / orto immortai dopo il mortale occaso. pallavicino, 1-546: poco va che
di que'piaceri, andarsene verso l'occaso, perder insieme con essi ancora la memoria
, v-2-257: sembrava che i fuochi dell'occaso rifiammeggiassero eccitati dai mantici tolti a tutti
: la terra, il mar, l'occaso e l'orto / par che s'
te il sol levante / sa de l'occaso il segno variante. 3.
quindi adombra / l'orto e l'occaso, che si crolla e teme, /
lume / si spense intieramente entro l'occaso. leopardi, 39-1: spento il diurno
ardente il sol fuggendo / verge all'occaso: e i piccioli mortali / dominati
ardente il sol fuggendo / verso all'occaso: e i piccoli mortali / dominati
eran duri ed alpestri; e con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno
eterna, / che là su non conosce occaso od orto, / né difetto giamai
le tue stellette spente, / sei l'occaso a te stessa e l'oriente.
/ non teme ecclisse e non paventa occaso. lemene, xxx-5-213: con me severe
io, / che seguirò fin ne l'occaso il sole. redi, 16-iii-284:
beltramelli, iii-238: dalle nebbie dell'occaso emergeva la stella del pastore, lucente
comprendente le ustilaginali e, all'occaso un solitario e chiuso / emiciclo, che
. comincia a enumerare l'ore dall'occaso del sole, e il gallico e il
sotto a l'equator guarda a l'occaso, / non cura l'altre, e
equidistante all'orizzonte / dell'orto e dell'occaso è il sole alzato, / l'
da l'oriente / porti verso l'occaso i sette erranti.
al sole di giustizia fino al suo occaso nel calvario. magalotti, 19-19:
/ de l'oriente e del contrario occaso, / e de le parti d'aqui-
/ le tue stellette spente / sei l'occaso a te stessa e l'oriente.
come nel nostro mondo quando tende all'occaso. -terminare, trascorrere (un
, tua man possente / già congiunge l'occaso all'oriente. levi, 1-224:
traggio; / posa; già ver l'occaso il cielo inchina. lotiini, 103
fede / voi, che nel vostro occaso io rischio alcuno / non rifiutai né
. arici, ii-199: vedi all'occaso un solitario e chiuso / emiciclo,
varano, 103: mentre all'occaso eran le stelle tratte / col pianeta
/ le tue stellette spente / sei l'occaso a te stessa e l'oriente.
/ ha scelto amor ch'abbia l'occaso e l'orto. beccaria, i-616:
per entro a 'l vapor de l'occaso / discende il corso fluviale placida.
traggio; / posa; già ver l'occaso il cielo inchina. manzoni, 23
meriggio ardente il sol fuggendo / verge all'occaso. carducci, 690: ansimando fuggia
: così tutto quel dì sino all'occaso / di carne opima e di fumoso
. carducci, 688: come questo occaso è pien di voli, / com'è
sole si rimette la gelura fino all'occaso. tommaseo [s. v.]
parche sulla nostra aurora / il nostro occaso ancora; / e quando fuor dell'urna
han trovato / della luce vital l'ultimo occaso. monti, x-3-296: giorni beati
/ che già dritti andavamo inver l'occaso. m. villani, 5-69:
, / che non veggia a l'occaso innanzi l'alba / giunte d'atlante
/ vien lor di pinabel giunto all'occaso: / che pinabello è morto hanno
merito. zanella, vi-741: non conosce occaso / l'anima al pianto o al
, 361: un lampo vidi da l'occaso a l'orto. i..
inferet clarum iubar febeo s'inchina all'occaso per acquiescere, riate gremite di viticci e
appresta un molle letto / su l'occaso, al mio sole. pantera, 1-55
gentilomini. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno. fagiuoli,
avvicina, / che dal borea a l'occaso alquanto inchina. imperiali, 4-238:
. alfieri, 1-590: vèr l'occaso ei già degli anni inchina. carducci,
fatemi fede / voi, che nel vostro occaso io rischio alcuno / non rifiutai né
, i-9: soffia [favonio] dall'occaso,... dando vita e
ne l'oriente, ma ne l'occaso è mansueto. chiabrera, 1-ii-131: occhi
a confonderti: / precipita a l'occaso / il sole infaticabile. d'annunzio,
/ non te volgesti mai verso l'occaso. alfieri, iii-1-22: un uomo veramente
è rimaso, / non trarrà già all'occaso / sì presto il violento fato ingordo
fato ingordo. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, / struggitor
/ eran de'giorni suoi giunti all'occaso / muli (con riverenza), asini
/ ch'avenga in oriente o ne l'occaso. buonarroti il giovane, i-91:
intermezzi di burla, sereni vicini all'occaso, risate che finiscono in lutto. carducci
giorno più breve / rapidamente inver l'occaso inchina, / e perde l'erba
avari. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, / strug-
empia di stupor l'orto e l'occaso, /... / per torre
. -ire alla morte, all'occaso: morire. ariosto, 9-31
: lo fe'con simil colpo ire all'occaso. della robbia, 121:
[plinio], 403: se l'occaso suo [delle vergilie] è nubiloso
lume / si spense intieramente entro l'occaso, / ponsi il turbante al saracin
lampeggiano / di candor pario ne l'occaso roseo. onufrio, 25: ogniqualvolta udiva
/ a'morti, s'a l'occaso ei non s'inchina. giusti, 4-i-125
fa il sole appunto, / quando all'occaso è giunto, / che lento lento
un altro. i babilonesi dall'uno occaso all'altro. s. errico, i-142
s'era indugiato colombo a contemplare l'occaso e le terre sorgenti di là,
/ ch'oggi non temerei dopo l'occaso / di lete ingordo e de'fugaci
un lontanar di monti / nel puro occaso? 3. per estens.
c'oggi non temerei, dopo l'occaso, / di lete ingordo e de'fugaci
campo de l'altro nascimento e l'occaso del sole manifestamente ci dimola machina de
avea la notte, e 'n ver'l'occaso / traea tacita seco i sogni e
. campailla, 8-125: a l'occaso rivolgasi o a levante, / si giri
incrudelisce ne l'oriente, ma ne l'occaso è mansueto. 9. con
un emisfero / e signoreggia in un l'occaso e l'orto, / col margine
,... vicino al suo occaso vespertino e l'orto mattutino, si
la notte, / qui aspetta che all'occaso il dì si meni; / qui
/ meraviglie maggior l'orto o l'occaso / non ha di ciò che l'
de gli anni suoi corresse a violentato occaso. battista, iv-173: quali sieno stati
dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è 4. per estens
che, repente scorrendo dall'orto all'occaso, ha molto splendore e corta vita.
passato ho il mezzo e già corro all'occaso, / carco d'oblio e fatto
/ che già dritti andavamo inver'l'occaso. boccaccio, dee., 8-9 (
, il sole che va verso l'occaso comincia a gettar ombre verso levante. tasso
oriente, il suo mezodì e il suo occaso. codèmo, 187: già una
incrudelisce ne l'oriente, ma ne l'occaso è mansueto; ma uno fra gli
, 149: già il sole minacciava l'occaso e... alcuno più non
luna. varano, 103: all'occaso eran le stelle tratte / col pianeta
mezo-cerchio, quando essa orientale fusse nell'occaso, l'altra o non saria ancora
a noi favonio spira / dal tardo occaso, né fa meno oltraggio /..
lampeggiano / di candor pario ne l'occaso roseo, / ed i cipressi de la
, / dall'oriente non men fin all'occaso, / né si lascia posar mosche
, alla nascita sopra l'orizonte e all'occaso delle stelle. landolfi, 2-79
settentrion del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto / né d'
chiusi orrori / e di là dall'occaso apparir chiaro / prova non è di
eterna gloria adorni, / né mai veggano occaso i suoi bei giorni. l.
/ ch'ogni luce mortai giunge all'occaso. d. martelli, 90: il
selve né torna al nido prima dell'occaso. quando guarda fissamente qualche cosa,
di pioggia un nembo / vien da l'occaso, allor che d'oriente / fan
l'occidente iemale sudueste, dal vero occaso et equinoz- ziale oeste, del occaso
occaso et equinoz- ziale oeste, del occaso estivale norveste. targioni tozzetti, 1-9
: quando dette stelle precedessero dall'orto all'occaso rettamente, essendo sopra il nostro capo
vèr levante, / tre vèr l'occaso la sublime reggia, / tre son vòlte
. prati, ii-112: sereno l'occaso è dei gagliardi, / nubilo il
successo che rendeva nubiloso ed oscuro l'occaso del suo risplendentissimo pontificato sì che a
di grecia i numi / non sanno occaso; ei dormon ne'materni / tronchi e
o io fori che = deriv. da occaso *. servono all'uscita dell'aria
che tu l'estrema canzone a l'occaso di luglio / flammeo! risponde
/ che già dritti andavamo inver'l'occaso. idem, par., 9-91:
, par., 9-91: ad un occaso quasi e ad un orto / buggea
il sole] velocemente si calasse all'occaso, sì mi parea tardo. pulci,
: rinaldo se n'andò verso l'occaso / e volle il grande atlante superare.
grato vento, / che da l'occaso or vien per colorire / i prati e
: nel mar di tramontana invér l'occaso, / oltre l'irlanda un'isola si
acqueta, / e 'l ciel risplende lìall'occaso all'orto, / che nulla nube
e le vele spiegò verso l'occaso. metastasio, 1-i-1237: come! sposo
prima / che il sol giunga all'occaso. foscolo, gr., 77:
veste di luce / quando scende all'occaso. sestini, 112: quel venticel
parean le sue parole / che spira dall'occaso in su la sera. beltramelli,
dal levante, si persero verso l'occaso. c. e. gadda, 6-284
. gadda, 6-284: piazzatisi da occaso a blaterare, a riguardar la vetta
(anchecorso / che te conduce a sfortunato occaso. siri, tv-2- 794:
mondo ne l'orto e ne l'occaso / di splendor palegrino ornato e chiaro,
/ dal gange l'ale sue fino all'occaso. aretino, v-1-340: mentre empia
mentre empia di stupor l'orto e l'occaso / quel che qui giace, e
da l'alpi / e da l'occaso, il genero da l'orto / verrà
mentre soggiogàr [i romani] l'occaso e l'orto, / qui [in
filodemo è in ogni luoco / e in occaso si trova e in oriente. varano
velen s'asconde, / tratte all'occaso dall'australi terre / furo e di
, arme cospira / l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone,
e tutta quanta europa arme delira. occaso galileo, 3-3-15: di tali
cielo e la luna già immersa nell'occaso. d'annunzio, iv-2-264: era
: era il cielo, dopo l'occaso della luna, tutto smagliante di stelle
imbrunan l'ore / verso il torbido occaso, ove il noioso / già passato cammin
certezza del luminoso meriggio e del chiaro occaso che dee seguirla. carducci, iii-3-282
. carducci, iii-3-282: come questo occaso è pien di voli, / com'
fuggite veloci lontano da me, nell'occaso / fiammante, o colli. d'
dal muretto / che rinchiude in un occaso scialbato. 4. figur.
del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto / né d'altra
oriente, il suo mezodì e il suo occaso. tasso, 13-i-1108: qui virtute
parnaso / ed altro sol che non conosce occaso. barbazza, i-200: io sol
l'orto del dì, piango l'occaso. miloni, 1-337: quanto ogni allegrezza
quanto ogni allegrezza umana velocemente corre all'occaso! lanzi, v-5: quando il secolo
: quando il secolo sestodecimo declinava all'occaso, non vi era oggi- mai in
di grecia i numi / non sanno occaso; ei dormon ne'materni / tronchi
navicella che si avvia verso un grande occaso al di là dalle grigie 'preoccupazioni
grigie 'preoccupazioni giornaliere 'e questo occaso è l'amore. -declino,
e, vando il regno da un occaso tempestoso di sangue, sollevarlo all'oriente
, i-486: provò la chiesa il suo occaso anche in quelle parti orientali ove era
della civiltà giunta al culmine e volgente all'occaso. -perdita di autorità e di
prestigio. carducci, iii-18-49: occaso di pio ix, apogeo di
nome tuo, che più non teme occaso, parnaso / fia pur nume d'
compagnia, cercando già il sole l'occaso, sempre piangendo se n'andò verso
grande nebbia ovvero quando il sole va ad occaso, sicché la notte senza alcuna luce
quando il sole è già presso all'occaso, / con altro, creda, che
non pigliavi mai il cibo innanzi l'occaso del sole. tasso, n-iii-1103: il
l'eufrate e n'esce fuori da l'occaso del sole sino a mezzanotte. chiabrera
, 1-ii-357: era il sol ver l'occaso, alla stagione / che s'infiorano
11 sole di questo giorno vicino all'occaso, quando la proteggitrice mia fu in
i-177: finché non verge invér l'occaso il sole, / quindi non esca il
/ nella luce ancora rossa / dell'occaso / lasciava sgorgare / un fiotto di
guiniforto, 270: già approssima all'occaso il segno chiamato leone sempre mostrato dall'
più sottoposta al transito e a lo occaso. aretino, iv-4-13: certo che a
in questo gli antichi l'orto e l'occaso dell'arturo. fredda stagione comincia
della giovinezza], andarsene verso l'occaso, perdere insieme con essi ancor la loro
o ver (come empedocle disse) l'occaso della vita. tasso, 13-i-781:
, / ma lume altero da l'occaso or prende / (non sol n'ebbe
giunger del viver mio deggio a l'occaso. siri, 1-ii-13: or nell'occaso
occaso. siri, 1-ii-13: or nell'occaso della sua età e del suo imperio
. alfieri, 1-590: vèr l'occaso ei già degli anni inchina. poerio,
3-245: voi quaggiù non provaste il lento occaso / del mortai corso e il declinante
e il declinante ingegno. -all'occaso (con valore di agg.):
verga, 2-334: le dame all'occaso... si arrabattavano in tutti
luminosa benedizione del suo genio ormai all'occaso, accoglie [goethe] e fa risaltare
venire all'occaso', avere, ritrovare l'occaso, mandare all'occaso).
, ritrovare l'occaso, mandare all'occaso). pulci, 27-172: o
/ e che non vadi sì tosto all'occaso. lorenzo de'medici, i-31:
core / sospirerà del suo bel sol l'occaso, / lor di lui privi,
/ lo fé con simil colpo ire all'occaso. caro, 2-703: o fiamme
che nel vostro occaso io rischio alcuno / non rifiutai né
egli nel suo oriente avesse ritrovato l'occaso! g. graziarli, 556: d'
: d'un fendente dorace ebbe l'occaso. metastasio, 1-i-1107: qual nero occaso
occaso. metastasio, 1-i-1107: qual nero occaso, / barbara sorte, a'giorni
de la bruna / tua giornata l'occaso, che seduto / ne le stanze paterne
/ coll'ombre eterne de l'eterno occaso. 7. ant. caduta nel
mai [o maria] verso l'occaso. = voce dotta, lat
quando dette stelle procedessero dall'orto all'occaso rettamente, essendo sopra il nostro capo
ne l'oriente, ma ne l'occaso è mansueto. 3. territorio
, il suo mezodì e il suo occaso. castelvetro, 3-35: le lingue.
e, cavando il regno da un occaso tempestoso di sangue, sollevarlo all'oriente
sanza schiume / e non cura orizonte né occaso. del bene, 79:
poco di fiato. -dall'orizzonte all'occaso: su tutta la terra. bellincioni
/ a dove il mondo accieca per l'occaso. -fare zona dell'orizzonte:
, par., 9-91: ad un occaso quasi e ad un orto / buggea
/ dall'orto ognor rotando inver l'occaso. b. tasso, i-249: né
non solamente in longitudine dall'orto all'occaso, ma anche per latitudine cioè dall'austro
era da l'orto / e da l'occaso la sua reggia aperta. tasso,
quando dette stelle procedessero dall'orto all'occaso rettamente, essendo sopra il nostro capo
strale / un lampo vidi da l'occaso a l'orto. b. croce
verso austro, dall'orto verso l'occaso. 2. territorio o regione che
e in espressioni quali dall'orto all'occaso, l'orto e l'occaso,
orto all'occaso, l'orto e l'occaso, per indicare tutto il mondo)
mondo ne l'orto e ne l'occaso / di splendor pelegrino ornato e chiaro,
1-8-48: in tre giorni cercò l'occaso e l'orto / e la gelida zona
mi. che dall'orto all'occaso / lauro non è che più si pregi
quale non arà mai pare dall'orto all'occaso. caro, 6-1255: il suocero
suocero da l'alpi / e da l'occaso, il genero da l'orto /
: mentre soggiogar [i romani] l'occaso e l'orto, / qui virtute
menzogne appresso / turba l'orto e l'occaso. monti, x-1-160: arme fremon
arme cospira / l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone.
emisperio dov'è nel nostro emisperio l'occaso. ariosto, 178: veggio pur
belli, 103: l'orto e l'occaso del sole, le osservazion della luna
su l'orto del dì, piango l'occaso. pisani, 213: l'orto
legge, / avvicendando van torto e l'occaso. -con riferimento ad altri corpi
tempo della notte nominato: / nell'occaso del sol la stella sale / dall'oriente
in questo gli antichi torto e l'occaso dell'arturo. chiabrera, 1-ii-421: qual
, vi-316: l'orto e l'occaso cronico delle stelle. 4.
tasso, 13-i-781: lume altero da l'occaso or prende / (non sol n'
4-457: anzi è torto de l'uno occaso a l'altro, / con tal
/ già ch'io son ne l'occaso e tu ne torto. -figur
del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto / né d'altra
casoni, 216: tu fosti occaso al mio gran sole e torto / a
venuta mai meno: ultimo splendore dell'occaso italico, il diritto sembra ritardare,
occidente iemale sudue- ste; dal vero occaso et equinozziale oeste; de l'occaso
vero occaso et equinozziale oeste; de l'occaso estivale norveste. ginanni, 1-56:
austro, come pure dall'oriente all'occaso e dall'occaso all'oriente con un
pure dall'oriente all'occaso e dall'occaso all'oriente con un certo guizzare o
. campailla, 8-162: a l'occaso rivolgasi o a levante, / si
lampeggiano / di candor pario ne l'occaso roseo. d'annunzio, i-51:
monte / si degna d'abbassar giù nell'occaso, / a balsamo chieder là dove
1-159: oltro alla palude tritonide verso l'occaso non usano gli peni questi costumi:
e largamente aperta e patente inver l'occaso, di viti e di biade abbondevole
esperienza. varano, 1-55: presso all'occaso dell'eterea luce / peregrinando io già
). oerio, 3-318: all'occaso volgea rapido il sole / già piegante
rapido il sole / già piegante all'occaso. piegare (ant. pigare,
, ii-89: piegava il sole all'occaso quando certa madamigella ersilia... cominciò
de atalante tucte offense / cuoi suo occaso indicievano piogia. leonardo, 2-424:
[venti] uno che mira verso l'occaso..., detto dai greci
aquiloni. arici, i-48: dal negro occaso / move austro piovoso.
inglesi / cuoprono e ispane, e dah'occaso all'orto / il piratico vola ingordo
aggravato, corsi alle piume, anticipando l'occaso del sole co'miei riposi.
feudali, disegnarsi nero e immenso contro l'occaso il « sauro destrier degl'inni »
: 'ponente diritto'vento che spira dall'occaso equinoziale, ed entra nel preciso mezzo tra
par., 9-93: ad un occaso quasi e ad un orto / buggea siede
/ isso poscia radendo, in vèr l'occaso / il flutto volge, e cilice
pria ch'il sole / precipiti all'occaso.. -ah no, spietato; /
in tal numero preciso / e da l'occaso a l'orto ancor diviso. palazzeschi
presto / e le vele spiegò verso l'occaso. baretti, 6-2: o terre
mente. alcuni l'hanno preso dall'occaso del sole, alcuni dal nascimento;
, / non te volgesti mai verso occaso, / ma zascun ben oprar te fo
era il sole di questo giorno vicino all'occaso, quando la proteggitrice mia fu in
coma / ornai piega declive in vèr l'occaso. -primo punto di ariete xy
sì già rapido inchina / verso l'occaso il dì, né più lo scemo:
di grecia i numi / non sanno occaso... / a cristo in faccia
in alto / il volo uguale avran l'occaso e porto. gozzano, ii-78:
della civiltà giunta al culmine e volgente all'occaso. fucini, 4-14: hai mai
, 258: il sole vicino all'occaso radeva con 1 suoi raggi obliqui le
,... vicino al suo occaso vespertino e l'orto mattutino, si mostra
intenta, contro al chiarore che raggia dall'occaso. baldini, 8-144: la luce
, com'altrui par, giunto a l'occaso / traian, ma del mortai deposto
sé il mare nel suo crescimento e nell'occaso velocissimo rapendolo. -attrarre per
campofregoso, ii-4: come in ver l'occaso il sol declina, / così mia
, cantor novello, / il vostro occaso, e 'n mezo a bianca schiera,
paradiso / può domandar perdono anzi l'occaso. imitazione di cristo volgar.,
estivo, cadendo, aveva ricinto l'occaso d'una cintura di bronzo dorato. d'
son detti retrogradi da quelli astrologi che dall'occaso all'orto moversi pensano, e nel
. apporta / alle nostre grandezze eterno occaso. giuseppe degli aromatari, 263: restarà
movimenti, l'uno retrogrado dall'oriente all'occaso. pisani, 160: saturno avaro
/ recoglienao suoi raggi in vèr l'occaso, / quando a la stanza mia feci
notte, / qui aspetta che all'occaso il dì si meni; / qui odo-
, / verso sinistra, al mesto occaso, donde / co'suoi pianeti si volgea
chiesa / a spegner si levò dopo l'occaso. dannunzio, iii-1-553: lasciate ch'
dal muretto / che rinchiude in un occaso scialbato. piovene, 7-530: uno
aurora / rivestisse i suoi rai presso all'occaso. 15.
, 1-i-310: fu d'ettòr pianto l'occaso. /.. / all'usato
testi, ii-71: de'ladroni d'occaso io se t'aggrada, / uscirò solo
coma / ornai piega declive in ver l'occaso. f. f. frugoni
termine, / pien di scorno all'occaso rinvermigliasi. = comp. dal pref
giacomini, xxvii-1-73: platone fino all'occaso di sua vita continuò l'affinare e
/ ciò che potè dal nascer a l'occaso / mise in te fra le marine
del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto. carducci, i1i-3-253
: di grecia i numi / non sanno occaso. d'annunzio, v-1-154: tutto
diletto privato. pisani, 103: nell'occaso degli anni, ecco al sentiero,
/ quando si turba in ciel l'occaso e tòrto, / son talor rotti per
il biondo apolline / precipita a l'occaso, e tu non scarichi / da la
/ il sol ch'ornai declina inver l'occaso; / ed ei per tutto spia
dal muretto / che rinchiude in un occaso scialbato. 5. molto chiaro
, iv-2-500: andava ognora più declinando all'occaso la vita del papa, sentenziata da
ver (come empedocle disse) l'occaso della vita. marino, xv-25: prègoti
/ pria che le stelle sian giunte al'occaso, / di riunir le squadre uni
alto / il volo uguale avran l'occaso e torto. = voce dotta,
del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto / né d'altra
, / verso sinistra, al mesto occaso, donde / co'suoi pianeti si
iv-2-264: era il cielo, dopo l'occaso della luna, tutto smagliante di stelle
: gravi di perle, a cui l'occaso o l'orto / non vede eguali
soggiogazione di europa e felicemente sino all'occaso l'accompagnasse. loredano, 14-212:
/ ché ben10 merito: / e dall'occaso all'orto / gli oricalchi tuoi sonori /
s'era indugiato colombo a contemplare l'occaso e le terre sorgenti di là,
draghi quinci scatenati / par che l'occaso e torto / e 'l mar fino al
/ sospirerà del suo bel sol l'occaso, / lor di lui privi, e
de l'axe, non descendeno a l'occaso: né anche vano sobto terra.
. / d'orien- te all'esperio occaso sempre / poche di mostri affigurate in viste
ii-117: era già febo / a l'occaso vicin di nubi sparso. 38.
lume / si spense intieramente entro l'occaso. foscolo, iv-373: m'affaccio al
degli astri scoprì l'orto e l'occaso, /... / quel conone
il sol ch'ornai declina invèr l'occaso; / ed ei [ila] per
, il sole se n'andava all'occaso, quasi che alle tenebre spirituali del peccato
/ recogliendo suoi raggi in vèr l'occaso, / quando a la stanzia mia
strabocchevol corso che te conduce a sfortunato occaso. bacchelli, 1-ii-82: me la prendo
strabocchevol corso che te conduce a sfortunato occaso. bresciani, 6-iii-230: oh, mio
cometa] scorse, si piegò a l'occaso / con striscio per lo cielo or
partiva, il sole se n'andava all'occaso, quasi che alle tenebre spirituali del
già la diurna luce da meriggio all'occaso, essendo il mezzo giorno compiuto,
vizi excellere, / né da l'occaso a l'oriente florido. marchetti, 5-274
rossi cacciate da un selvaggio tramontano all'occaso. pa scoli, 280
, come nel nostro mondo quando tende ad occaso.
quando il pontificato del zio tramontava all'occaso. goldoni, x-714: egli è di
dir, virgilio, del tuo mesto occaso; / se altro non è rimaso /
il corso, / che dall'orto all'occaso, immensa via, / seco in
, piegò con l'essercito marciando verso l'occaso, là dove il fiume incorvandosi porgeva
producono le ghiande e tardi e nell'occaso delle vergilie. machiavelli, 1-vi-424: nelle
un zaffiro orientale che arà un violetto occaso? cassola, 4-220: lei e bice
schiume / e non cura orizonte né occaso. 2. tr. rinfrancare