e che i buoni non debbono giammai obliare, onde esser più cauti ad accordare
e che i buoni non debbono giammai obliare, onde esser più cauti ad accordare
necessità, che non si lascia negare ed obliare se non dai popoli declinanti e dagli
bisogna ancora dimenticare: chi perdona senza obliare non perdona che per metà. de
per così dire, fusi, senza obliare, ma con altra conscienza, in uom
/ e le si fa tra i sospiri obliare / sue malefatte. -in
e le si fa tra i sospiri obliare / sue malefatte. bocchelli, 2xix-
dalla sua affabilità, fosse indotto ad obliare. soldati, x-150: palpai la
delle meretrici, nelle cui braccia soleva obliare l'agrezza della viragine domestica. lucini,
li fa quasi le sue continue amaritudini obliare. -veduto in sogno.
canterino, che aveva il dono di farci obliare, e amava tanto la vita da
obbliare e deriv., v. obliare e deriv. obblico, v.
obbriare e deriv., v. obliare e deriv. obbrigagióne, v
. = agg. verb. da obliare; cfr. fr. oubliable (nel
. = nome d'azione da obliare; la var. obbliaménto è registr
, porre in oblianza'. dimenticare, obliare, scordare; non prendere in considerazione,
e provenz. oblidansa. obliare (obbliare, obbriare, obriare, ubliare
un uomo torturato, che per obliare doveva abbandonarsi al sonno. saba, 16
canterino, che aveva il dono di farci obliare. palazzeschi, 8-201: salde,
passeggiare, / sotto la vostra sana protezione obliare, / ritrovare i nostri pensieri più
a le femmine parimente i carnali diletti obliare. ariosto, 32-96: di sì belle
che vi è nella mente può fare obliare ciò che fa battere il cuore. montale
xiii-383: gli agi della famiglia non obliare ingrata, / pensa alla nobil culla dove
a nuova pace con i sammarinesi ed obliare le passate ingiurie e desolazioni. tenca
anche se non fino al punto da obliare quella piccola delusione d'anni prima.
obliato (part. pass, di obliare), agg. (obbliato,
= nome (l'agente da obliare. obliazióne, sf. ant.
ricominciata. = nome d'azione da obliare. oblica, avv. letter.
), tr. letter. ant. obliare, dimenticare. uguccione da
volg. * oblitàre (v. obliare); la var. oblitare è registr
, mettere, porre in oblio: obliare, dimenticare, trascurare. chiaro davanzati
. ant. dimenticare, scordare, obliare. monaldo da sofena, 61 b
, di oblivisci: v. obliare. obliterato, v. obliterato.
oblivare, tr. ant. dimenticare, obliare. andrea da grosseto, i-154
obliveranno. = var. di obliare, per influsso di oblivione. oblivio
obblivióne), sf. letter. l'obliare, il dimenticare; condizione di oblio
. -coprire di oblivione: far obliare. tagliazucchi, 1-i-227: qual tempo
in preda dell'oblivione: dimenticare, obliare. nardi, 7-ix: le posso
altre in oblivione lasciassero. -far obliare, far dimenticare. rime anonime,
. da obblivisci: v. obliare. obli vi òso (
dal lat. oblivisci: v. obliare. oblivìscere, tr. (oblivisco
oblivisci). letter. ant. obliare, dimenticare. g. visconti
per il class, oblivisci: v. obliare. oblivòso, v. oblivioso.
obriare e deriv., v. obliare e deriv. obrigagióne, v.
letter. ant. dimenticare, obliare. serafino aquilano, 45:
. foscolo, xv-485: cercai di obliare ciò che aveva letto e imparato sui libri
panacea, cosi il farmaco che faccia obliare, sia pure per brevi momenti,
, susurrata quasi all'orecchio. per obliare, orsola si immerse nel pettegolezzo intieramente
brune, invitando alla purificazione, ad obliare ogni male, a lasciarsi portare a
la logica conseguenza degli sbalordimenti procacciati per obliare il presente. = nome d'azione
così duro e così spensierato, da obliare affatto certe conseguenze fatali del suo latte
una creatura. 10. dimenticare, obliare. b. fioretti, 2-5-45:
lo sdegno, il desiderio; far obliare i desideri mondani; tenere a freno
sonno così duro e così spensierato da obliare affatto certe conseguenze fatali del suo latte
. foscolo, xv-485: cercai di obliare ciò che aveva letto e imparato sui
, / ch'ogni oltra cosa il facessi obliare. ovidio volgar., 6-498:
valore / ch'a me di me fa obliare il core / quando dal mio aspetto