di natura, tra fiumi e colli, obliando e obliati, e solamente pensosi d'
in contorsioni tetaniche, ci fa, obliando i pali e le canne, esclamare «
saba, 18: la mia §orte obliando... / mi par vivere quando
anime fortunate tutte quante. / quasi obliando d'ire a farsi belle. idem
suoi sollecita si move, / non obliando la debita cura. castiglione, 505
austero. giusti, 2-50: quasi obliando la corporea salma, / rapita in quei
a quel punto ancor costante / non obliando il maritai precetto, / s'infinge e
l'aria spaziosa nuotano, ogni altra soavità obliando. 5. fare scaturire.
perché in tenebrosi aditi il serri, / obliando te stessa e disfiorando / tra picciol
anima in quel fremito è rapita, / obliando i suoi poveri tormenti; / risorge
naturale). ariosto, 33-113: obliando per letizia tórre / la fedel verga
anime fortunate tutte quante, / quasi obliando d'ire a farsi belle. anonimo
fucina irsuto e scabro, / quasi obliando per lei ogni salma. berni, 16-21
tempio. giusti, 4-i-94: quasi obliando la corporea salma, / rapita in
incalzar degli assalti, / gl'inimici obliando, acerbe gare / imprender con gli amici
i suoi stessi cavalli, / il signore obliando, incrudelirsi, / e sotto al
: le antiche famiglie, le quali obliando tutto il glorioso passato non iscendes- sero
lei stavano intenti, / per mirarla obliando ogn'altra cosa. bandello, 4-25 (
dalla fucina irsuto e scabro, / quasi obliando per lei ogni salma. ariosto,
fucina irsuto e scabro, / quasi obliando per lei ogni salma, / con desire
del cielo. tasso, 13-79: obliando i suoi passati affanni, / le ghirlande
espressione. idem, iv-252: 'obliando 'con un 'b 'solo,
nel fosso a riguardarmi / per maraviglia, obliando il martiro. idem, purg.
fosso a riguardarmi / per maraviglia, obliando il martiro. petrarca, 200-12: li
. saba, 18: la mia sorte obliando in un profondo / mito che m'
i luoghi, intervertendo i tempi, obliando li intervalli e connettendo infedelmente ciò ch'
, / la cagion immortai vuol che, obliando / ogn'altra cura, io viva
ha pesante mascella, / ch'oggi obliando d'inchinar la luna, / scostumata e
aria spaziosa nuotano, ogni altra soavità obliando. galileo, 4-2-83: propone poi
fosso a riguardarmi, / per maraviglia obliando il martiro. conti di antichi cavalieri
al sonno. saba, 16: obliando, io penso alle leggende / di fausto
vo... /... obliando / quel che già roma m'insegnò
aria spaziosa nuotano, ogni altra soavità obliando. 2. non prendere in
anime fortunate tutte quante, / quasi obliando d'ire a farsi belle. tasso,
fraterno affetto / s'accarezzàr, tutte obliando l'ire. bandello, 2-38 (ii-5
, / ond'essi, se medesimi obliando, / bell'e distesi sopra al nuovo
natura, tra fiumi e colli, obliando e obliati, e solamente pensosi d'amore
che le antiche famiglie, le quali obliando tutto il glorioso passato non iscendessero a
ragioni dell'interesse, la moglie andava obliando le cose amare che pure c'erano state
'l cor in paradiso, / dolcemente obliando ogni altra cura. firenzuola, 825:
natura, tra fiumi e colli, obliando e obliati, e solamente pensosi d'
suoi stessi cavalli, / il signore obliando, incrudelirsi, / e sotto al
in reggio! » esclamò lina, obliando aver essa risoluto di non rispondere al suo
confronto. alamanni, 7-ii-26 quella, obliando ogni valore antico, / a te
ogn'uom sopiva / l'alma, obliando gli odiosi mali. pratesi, 5-220:
, tralunati de la fuga, / obliando torgoglo amar en croce, / enpetrano mercede
suoi stessi cavalli, / il signore obliando, incrudelirsi, / e sotto al giogo
fraterno affetto / s'accarezza, tutte obliando l'ire. monti, xii- 7-80