). fissare, appendere con cappietti o laccetti (detto particolarmente di panni stesi
, iii-105: qualche volta ci erano dieci o dodici galletti accapponati, mogi, che
iii-296: quell'introdurre il suo becco, o rostro, che fa il maschio dentro
il vento l'accarezza / sulla gota, o poco punge. de pisis, 90
guardare; perché gli uomini si hanno o accarezzare o assicurarsi di loro. ariosto
perché gli uomini si hanno o accarezzare o assicurarsi di loro. ariosto, 10-64
ed accarezzato da tutti questi prencipi. o. rucellai, 6-71: di rado
tedaldi, 15-5 (47): o crudel morte, che la prima moglie
lasciollo. buonarroti il giovane i-352: o fusser l'armi lor spuntate o torte
: o fusser l'armi lor spuntate o torte, / o virtù alcuna sopra naturale
armi lor spuntate o torte, / o virtù alcuna sopra naturale, / giammai
taglio né foro. redi, 16-iv-42: o pure essendo copioso [il veleno della
non abbia se non leggiermente accarnato, o abbia accamato in luogo rado di vene
a sommo un certo lor fregio, o spigolo,... e mostrando nello
] con un dito in punta, o con che altro si voglia, si
ravviluppa, e stassi come corrucciata, o guardinga, finché passatole lo sdegno, o
o guardinga, finché passatole lo sdegno, o il timore, torna, ma lentamente
il caso mi portò a sistemarmi; o, come si dice, ad accasarmi:
], e poi ritenuti per nostri, o che i volgarizzatori per qualche occasione ci
, 222: veneziane maritate a portogruaro o accasatevi cogli sposi per ragioni d'uffizio
, / come questo animai si crei o nasche. mattio franzesi [tommaseo]
cascare, che pare frequentativo di cado, o dall'antico latino cascus [vecchio,
l'accastellamento raso è quello che, o nella sua prima costruzione, o per
, o nella sua prima costruzione, o per riforma, ha il castello di poppa
per riforma, ha il castello di poppa o di prua poco elevato sopra la coperta
, ii-347: accastellare, parlandosi di embrici o di tegoli, vale fame mucchi isolati
, vale fame mucchi isolati, di due o più, che si sostengano ritti gli
3. marin. costruire le incastellature o castelli nelle antiche navi da guerra.
vasto sistema di montagne come i carpazii o le alpi o i pirenei? ojetti,
di montagne come i carpazii o le alpi o i pirenei? ojetti, ii-319:
cima ci faceva una croce con tre o quattro fili di grano attorcigliati insieme. alvaro
. marin. complesso dei castelli (o incastellature), cioè delle strutture costruite
grandi navi da guerra antiche a vela o a remi; struttura a castello.
e ciabatte. linati, 8-40: tutti o accosciati o seduti o semisdraiati sul materiale
linati, 8-40: tutti o accosciati o seduti o semisdraiati sul materiale accatastato in
8-40: tutti o accosciati o seduti o semisdraiati sul materiale accatastato in fondo al
, e per dir cosi censuata, o al puro modo nostro, accatastata.
se il pettine lo tocca, o la forbice lo taglia. accattabrighe,
t'han diserto i più gentili arredi [o tósca musa]: / e infantocciata
, quando sono accattate per usura, o per furto, o per rapina,
accattate per usura, o per furto, o per rapina, o per mal tolletto
per furto, o per rapina, o per mal tolletto o per altri modi.
per rapina, o per mal tolletto o per altri modi. dante, inf.
da certaldo, 101: quando odi o vedi in alcuno luogo romore o zuffa,
odi o vedi in alcuno luogo romore o zuffa, partiti imman- tanente, e
se tu accatti danari a usura sopra terra o casa o altro pegno, non t'
accatti danari a usura sopra terra o casa o altro pegno, non t'avvedi mai
non si tien conto di chi accatti o presti: / accatta e fa pur debito
valeva prender cosa da altri, a prezzo o no. ora vale in toscana:
accattatamente. accattatamente scrivere: con eleganze o imagini o concetti accattati. =
accattatamente scrivere: con eleganze o imagini o concetti accattati. = comp.
la coscienza macchiata per cose male accattate o per altre sozze e pessime opere, fa
2-5-319: un giorno per niuna o pochissima colpa, e con accattato pretesto,
overo accatteria, sanza tutto il consiglio o la maggiore parte. abaie isaac volgar
, aggruppati co'loro antichi sostenitori, o dispersi in altre parti all'accatto.
vietato dalla legge, l'altra è ammessa o tollerata. boccardo, i-16: l'
tollerata. boccardo, i-16: l'accattonaggio o mendicità è lo stato di que'veri
mendicità è lo stato di que'veri o finti indigenti, che vivono elemosinando sulla
adoprare a simile uso altro animale, o anche (per celia o per puerile trastullo
animale, o anche (per celia o per puerile trastullo) canna o simile
celia o per puerile trastullo) canna o simile che renda l'immagine del cavallo;
, 1-82: quante visite passate, soavissime o burrascosissime, rammentava, seduto fuori sul
impannate / battere e gelosie, / o accavallan nottole, e paletti / inanellano
stretto che risulta da più maglie scavalcate (o accavallate). accavallatura, sf
). legare a una caviglia o cavicchio. 2. industr.
... saranno soggetti all'inondazione, o per l'accie- camento degli scoli,
per l'accie- camento degli scoli, o per l'espansione del lago.
la religione quale è, tende ad abbandonarla o ad alterarla, tende all'irreligione o
o ad alterarla, tende all'irreligione o alla superstizione... ma può anche
da un albero da frutto alcuni occhi (o gemme) per favorire lo sviluppo degli
5. caterina da siena, iii-291: o dolcissimo amore gesù, tu t'hai
la verità; anzi che quel piacere o quel dolor particolare gli accieca del giudizio
ciechi], ragionando del loro avere o della loro povertà: -io accecai forse
lavorare in fresco, un arricciato ovvero intonaco o incrostatura che vogliam dire, con calcina
borghini, 1-2-97: spesso certi colori, o si variano col tempo...
si variano col tempo... o si acciecano. 6. tr.
[del duca d'atene] in casa o fuori, la dovesse dispingere e accecare
., di cui si riempie tutta o parte dell'apertura con materie gittatevi dagli
apertura con materie gittatevi dagli assalitori, o fattevi minar dentro, così per aprirvi
lasciano affondare a bella posta dei vascelli o navigli nemici all'ingresso di esso,
di esso, per impedire che vi entrino o vi si ricoverino altri vascelli. ojetti
distruggere, troncandole, alcune gemme (o occhi) delle piante, per impedirne
. i suoi occhi accecati guardavano accanto o al disopra del suo interlocutore.
foro, un incavo, detto ceca o accecatura, adatto a contenere la testa
a contenere la testa di un chiodo o di una vite in modo da evitare
ant. che porta privazione, che toglie o sottrae (uccidendo). simintendi
che possono agli uomini come che sia o diletto arrecare o dolore, sono di
uomini come che sia o diletto arrecare o dolore, sono di tre maniere e
solamente l'avessi talvolta mossa un dito o due in qua o in là, qual
mossa un dito o due in qua o in là, qual alterazione arei io arrecata
una determinazione, a una condizione morale o fisica). latini, rettor
mi potesse mostrare quanto io gli piacea o arrecarmi a tale che egli piacesse a
allegri, 96: fu non so dove o quando una bertuccia, /...
con cui l'interno di un'abitazione o di un locale pubblico è arredato; l'
suppellettili ornamentali) in un locale privato o pubblico. novellino, 82
una casa con mobili e oggetti antichi o imitati dall'antico non è stata un'
arredi per una determinata rappresentazione teatrale, o per un film. = deriv.
per l'addobbo di un edificio pubblico o di un'abitazione privata (mobili, lampadari
zoni, 1130: addio pertanto, o meste stanze! a voi / ritornerò
candelabri, senza dorature, senza cornici o tovaglie, o qualcuno dei tanti arredi che
dorature, senza cornici o tovaglie, o qualcuno dei tanti arredi che adornano gli
più arredi, i quali mancando esse nulla o poco adoperano. brignole sale, iv-202
han diserto i più gentili arredi [o tósca musa]: / e infantocciata come
, 12: che niuna femina maritata, o altra persona per lei, dia o
o altra persona per lei, dia o conceda o porti o mandi, o portare
persona per lei, dia o conceda o porti o mandi, o portare 0
per lei, dia o conceda o porti o mandi, o portare 0 mandare faccia
dia o conceda o porti o mandi, o portare 0 mandare faccia a marito in
di cose che si assalgono di più o men forza per prendersele; e anco
. e dall'appog- giare tavole o la proda del legno nemico al legno che
ardore; e poi vengono gli arrenamenti; o per non averne bene considerate le difficoltà
per non averne bene considerate le difficoltà o per isvogliatezza. tommaseo- rigutini, 3079
piedi da'sassi sopra i quali camminano, o dall'in- trodursi la rena fra le
col ferro e non arrenati con rena o sasso di tufi, si possono spianare
barca che, scorrendo velocemente, arreni o urti in qualche ostacolo. idem, 617
, 617: la barca, arrenando o urtando in qualche ritegno, si è fermata
arrenare, il dar della nave in secco o, traslato, il rimanere una persona
quale ha cominciato a favellare alla distesa, o recitare un'orazione, e poi temendo
recitare un'orazione, e poi temendo o non si ricordando si ferma, si
letto dell'acqua, che si dice arrenare o incagliare. fagiuoli, 7-249: e
. stor. gabella, tassa o imposta la cui riscossione era data in appalto
all'amministrazione e alla gestione di beni o affari altrui con l'obbligo di corrispondere
nessun ricetto, / qui sol bisogna o morire od arrendere. -arrendersi a
senza patti. redi, 16-ii-19: o eh'il superbo a discrezion s'arrenda.
poliziano, st., 2-37: o felice colui che lei [la fortuna]
t'arrendi / per la tropp'alta o stretta gorgerina, / gente che t'è
dove ella gitta e spande i tralci; o scapigliati con una certa maestosa incoltezza,
scapigliati con una certa maestosa incoltezza, o intrecciati e disposti comunque il voglia la
. - anche al figur. o. rucellai, i-374: e perché essa
render te. tasso, 4-78: o germano e signor, troppo tenace /
., 7-7 (191): o singular dolcezza del sangue bolognese!..
vadano in cerca di confessori arrendevoli, o addormentati. d'annunzio, iv-1-469:
i muscoli hanno in realtà la cedenza o l'arrendevolezza o la pieghevolezza, posta di
in realtà la cedenza o l'arrendevolezza o la pieghevolezza, posta di sopra fra
: l'arrendevolezza si reca all'impressione o soave o veemente, che l'animo
arrendevolezza si reca all'impressione o soave o veemente, che l'animo riceve senza
, la quale seconda le volontà più o meno forti di coloro che operano con
se non fosse che tu dici fiandra / o nicea o altro luogo di cui
tu dici fiandra / o nicea o altro luogo di cui parla, / terra
luogo di cui parla, / terra vera o di sogno, il portolano, /
di guerra da qualunque rappresaglia, sequestro o arrestamento. = deriv. da
di pers, iii-517: arresta, o cetra, i carmi; / troppo lungo
di me, parte ne lassi, / o prendi l'una, o rendi l'
lassi, / o prendi l'una, o rendi l'altra, o morte /
una, o rendi l'altra, o morte / dà insieme ad ambe: arresta
barberini, iii-270: arresta i passi, o pellegrino, e intento / in mille
séguita l'inchiesta, / né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta
, / né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta. tasso,
né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta. tasso, 7-116:
leggiero, / un'aurea rota, o bella mia, m'appresti? / o
o bella mia, m'appresti? / o pur, maga amorosa, il passo
i-io: niuna autorità d'un individuo o d'un corpo può mai nemmeno in progresso
può mai nemmeno in progresso arrestare o circoscrivere la libertà della nazione in fatto di
gridò: -arrestatevi, calate le vele, o voi aspettate d'esser vinti e sommersi
una capacità, di uno svolgimento o sviluppo. 1. nelli, 18-1-3
dolore, arresto, rilasciamento, stiramento o altro incomodo non saputo da altri?
se per aver inciampato... o per un capogiro, o per un momentaneo
.. o per un capogiro, o per un momentaneo arresto del sangue in
i marescialli consistente nella detenzione per uno o più giorni { arresti semplici, arresti
con intenzione di restituire la nave, o di pagarne il valore. idem,
di macchina dotato di moto di rotazione o traslazione. 8. sport. sospensione
decisione di un tri bunale o di un organo legislativo; sentenza,
pallayicino, 3-3-531: erasi pubblicato un editto o sì, come il chiamano,
tempo si son sentiti due o tre arresti del parlamento. botta,
: per non aspettare un possibile pentimento o arretramento alla franca adesione,...
: per l'erosione del mare, o per l'azione del bradisismo positivo.
un diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra, / non
guerri, 26-88: né sole o gelo, od ampio lago, o stagno
sole o gelo, od ampio lago, o stagno / o monte, o
ampio lago, o stagno / o monte, o fiume, o qualunque periglio
o stagno / o monte, o fiume, o qualunque periglio / faranno sì
o monte, o fiume, o qualunque periglio / faranno sì, che
? 2. che ha mentalità o caratteristiche sorpassate; non aggiornato, non
uomo à fatto in arretro, è guidardonato o punito. masuccio, 247: deliberò
, i-35: non valeva il nostro timore o il ribrezzo allo sbuffare o arretrosire di
nostro timore o il ribrezzo allo sbuffare o arretrosire di qualche puledro non bene ancora
fissata all'oggetto che deve essere alzato o trasportato; dormiente. arriccare
non fue visato. iacopone, 18-20: o taupino, a cui aduni? a
è stata oggetto del- l'arricchimento, o, se la restituzione non è possibile,
mediante frantumazione del minerale (con mazze o frantoi) e successiva cernita dei frantumi
quanto il concepire un'idea, o menoma parte o modificazione d'idea in
il concepire un'idea, o menoma parte o modificazione d'idea in qualunque modo nuova
comisso, 14-138: erano tutti ortolani o pescatori arricchiti oltre ogni limite durante la
un'estremità. -in particolare: ondulare o avvolgere a riccio, con ferri caldi o
o avvolgere a riccio, con ferri caldi o bigodini, i capelli (e,
divincolarsi minimamente, senza arricciare il naso o storcere la bocca. pavese, i-42
(detto per lo più degli animali impauriti o inferociti, che stanno per avventarsi)
di ferro rovente, con cui si accasciano o si domano le pantere.
bruttezze, che facesse il primo o l'ultimo intonaco. = 3
fatto con malta di calce comune, o idraulica, di calce e cemento
idraulica, di calce e cemento o di cemento e sabbia fine di fiume.
in fresco, un arricciato ovvero intonacato o incrostatura che vogliam dire, con calcina
una filza, un nastro, un cordoncino o serrandola con una cintura).
le manovre fisse in cavo d'acciaio o catenella: serve per portarle e mantenerle
dante, par., 33-126: o luce eterna, che sola in te sidi
a quella audacia arriso / ebbe cinque o sei giorni, entrò in gran sdegno
quello, / ch'un fraccurado o un arrigobèllo. lorenzo de'medici, ii-228
quantità di merci senza pericolo di danno o di naufragio. = dal fr.
voi parole dite / in consiglio, o 'n aringa, / par ch'agiate la
e compone sua aringa per lodare o vero vituperare. ottimo, ii-6: similemente
, 1329: l'arringa vuol persuadere o commuovere: l'orazione lodare, esortare o
o commuovere: l'orazione lodare, esortare o riprendere. d'annunzio, iv-2-302:
turbare alcuno aringante del consiglio del popolo o del comune di firenze, e chi farà
arringava la gente, che assisteva beffarda o scantonava. 3. ant.
oro. d'annunzio, iv-2-217: duo o tre schioppettate risonarono fra le grida;
del campo il non arrisicar poca semenza o picciol numero di piante, per accertarsi
disperata, vendessero la loro inazione, o anche la loro convivenza ai potenti.
, 593: e sì come pochi o niuno è cui soffera l'animo di fare
fare la sua vita col medico, o col confessore e molto meno col giudice
tosto dentro, non mi fare stentare, o chiave, di grazia. chi non
occhi su di un podere da vendere, o su di un lotto di terre comunali
quali facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. verga,
coloro, a cui molte volte è riuscito o di non essere stati scoperti,
di non essere stati scoperti, o di non averne avuto castigo.
algarotti, 2-214: tagliato l'uno o l'altro raggio della immagine sicché non
ma non alla penetrazione delle cose storiche o artistiche. palazzeschi, 3-288: una
a una cosa: riuscire a toccarla, o a prenderla, protendendosi verso essa.
1-292: quando trovavano un oggetto interessante o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo
arrivar piccolo e grande, / povero o ricco. algarotti, 2-20: lasciata da
presa l'imagine dal raggiungere un punto o con la naturale statura, o con altro
un punto o con la naturale statura, o con altro mezzo, o movendosi.
statura, o con altro mezzo, o movendosi. idem, 2633: imprendere opera
. 7. raggiungere una certa altezza o lunghezza, estendersi fino a un dato
ripulirgli, e ciò fatto ristrinse due, o tre buone dita i giubboni, e
[male): finire, riuscire bene o male. — impers. andar bene
testa a sì grave quistione, convenendo dire o che non ci siano più quelli ingegni
ingegni, se noi non possiamo arrivarli, o che noi siamo di poco giudizio,
in giro menando, quanti arriva, / o latrando feriti a terra caccia, /
latrando feriti a terra caccia, / o morti stende alla nevosa riva. allegri,
. non gli discreditava punto questo dio o contradetto o non arrivato dall'in- dagazione
gli discreditava punto questo dio o contradetto o non arrivato dall'in- dagazione di quest'
rivederci dio sa se in questo mondo o nell'altro. collodi, 219: arrivederla
io avessi intenzione di tornare in galera o fossi convinto che ci sarei tornato.
occhi e braccia, / le mani o i diti arrabbiati o inguadati. arrobustire
/ le mani o i diti arrabbiati o inguadati. arrobustire, intr. con
pezzi interposti, e il re non sia o non venga a trovarsi sotto scacco)
sentore di qualche disgrazia che loro sovrasti o sia accaduta, subito corrono col pensiero
l'albero di una galeazza di vinegia o del bucentoro o della caracca di rodi,
una galeazza di vinegia o del bucentoro o della caracca di rodi, e sì
si piglia per far con poca considerazione o arte che che sia. 3
in favellando dice cose grandi, impossibili o non verisimili,... se fa
, s'usa dire: egli * lancia o scaglia, o sbalestra, o
dire: egli * lancia o scaglia, o sbalestra, o strafalcia o arrocchia'
o scaglia, o sbalestra, o strafalcia o arrocchia'. mattio franzesi, ii-2-113
, o sbalestra, o strafalcia o arrocchia'. mattio franzesi, ii-2-113:
11-3: se per avventura alcuno svergognato o arrogante presumesse di storcersi contro all'opera dell'
modi: l'uno, ira semplice o vero dispetto, ch'è quando l'arrogante
più averi ch'e'non merita; o, se li merita, li chiede e
, per lo più, di giovane o di debole. -arrogantùccio. tommaseo-rigutini
275: tu seguendo l'errore comune o la arrogantia d'altrui acquisti propria infamia
divini, affermano ciò che di prospero o di avverso avviene agli uomini procedere o
prospero o di avverso avviene agli uomini procedere o da'meriti o da'demeriti loro.
avviene agli uomini procedere o da'meriti o da'demeriti loro. della casa, 593
sorte di scritti a l'immortalità, o per parlar con minor. arroganza,
. tommaseo-rigutini, 3269: l'arroganza o è opinione del proprio merito più audacemente
e perciò più offensiva della presunzione; o è desiderio sfacciato di cosa che vada
cosa che vada oltre al proprio merito o è pretesa di cose che non vi
di cose che non vi spettino, o è maniera di far palesi i proprii sentimenti
la viltà di coloro che la tolleravano o la secondavano. panzini, iii-317: quegli
. pulci, 10-33: l'o vo'vedere / chi è costui c'ha
pretendere ciò che non spetta, (o più di quel che spetta);
: io sono soverchio poveruomo per arrogarmi o accettare maggioranze che non m'appartengono,
un principio, un attentato di rapina o di furto. idem, 3269: l'
letter. aggiungere; integrare; completare o colmare con un'aggiunta (e implica di
pescia mi volevano maggiore; ma il governo o i deputati dell'arruolamento sono stati d'
a ruolo, cioè nei registri di questo o quel reggimento. bocchelli, i-201:
nello stato attuale di bosco perenne, o contentandosi dell'arroncamento secondo l'usanza de'
roncola, ronciglia, specie d'arme o piuttosto arnese per gli agricoltori. tommaseo
pelle, evidente indizio di pelo biondo o rossastro. morante, 2-32: ricordo
viso divenne qual fresca rosa d'aprile o di maggio in su lo schiarir del giorno
quelle [femmine] che più temono o che più delli loro falli arrossano, innanzi
e di autunno quando pare che arrossiscano o impallidiscano per la malattia che li consuma?
] chi si ride d'alcuno sformato o malfatto o sparuto o picciolo;
si ride d'alcuno sformato o malfatto o sparuto o picciolo; o di
ride d'alcuno sformato o malfatto o sparuto o picciolo; o di sciocchezza che
malfatto o sparuto o picciolo; o di sciocchezza che altrui dica, fa la
, ora. sei tu che arrossisci, o è l'aria? panzini, ii-417
e poi temono e così impallidiscono, o si vergognano e così arrossiscono. bonfadio,
, 1-46: temevo di dire spropositi o goffaggini, e arrossivo a udire alcuni
colpi del cavaliere. sacchetti, 196-47: o con che s'arrosterà dalle mosche?
per non perdere quella sua arosticciana o carbonata che vogliamo dire, mettela
parti fisse rimangono sotto forma di ossidi o anidridi (praticato per l'estrazione di metalli
metalli e metalloidi dai loro minerali, o per la produzione di ossidi e di
: è dare alla carne, pesce o altro una lenta cottura senza acqua, con
il troppo disseccamento del pezzo arrostito, o per dargli sapore. deledda, ii-317:
riferirsi al franco * raustjan, o direttamente all'identica parola germanica * raustjan.
... di mangiarli arrostiti, fritti o lessi in acqua o in altra
, fritti o lessi in acqua o in altra maniera. idem [crusca]
ve scica... o testo caldo, inviluppato in panno lino,
in un tegame di terra, o tiella di rame, nella quale si fa
levar crude quelle cose che debbono esser cotte o per arrostitura o per frittura.
che debbono esser cotte o per arrostitura o per frittura. arròsto, sm
polpe di cappone, cotto prima lesso o arrosto. redi, 16-viii-332: se.
, 588: le lusinghe, o adulazioni che io debba dire, per arrota
una lama, darle il taglio (o il filo) passandola sopra la mola (
ii-238: i quali [progressi], o siano letterari e privati, o pubblici
, o siano letterari e privati, o pubblici e civili, nascono dalla gara degl'
iii-255: v'ho pur infranti, o ceppi! or su l'altare / al
ii-3-23: né si sbigottisce di cinghiale o di cervo; e se un cinghiale
anotato sermone. baldini, 4-217: tre o quattro poliziotti con una grinta piratesca e
. 3. erre arrotata (o arrotato): moscia. giusti,
dalle abitudini, in una vocale più larga o più stretta, in un s più
più stretta, in un s più o meno ronzante, in un erre più o
o meno ronzante, in un erre più o meno arrotato, minuzie da fame conto
la faccia disegnare non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore
spazio? di due artifizzi si vagliono, o di arruotolarle, o avvolgerle,
vagliono, o di arruotolarle, o avvolgerle, o ripiegarle in moltissime pieghe l'
di arruotolarle, o avvolgerle, o ripiegarle in moltissime pieghe l'una sopra
tale da eliminare gli spigoli vivi, o fra sezioni bruscamente variabili. 3.
sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata. 4
infiamma e si sbraccia contro l'avversario, o contro il tema restio, o contro
, o contro il tema restio, o contro la propria coscienza. -per
i quali però ne scottano i sensi o arroventano il cuore, benché ciechi affatto
. targioni tozzetti, 8-408: profumare, o con zucchero gettato sopra la brace ardente
zucchero gettato sopra la brace ardente, o con aceto versato sopra d'un ferro
. idem, 67: diconsi roventi, o arroventile, le cose che ardono senza
se non fussi ch'elli abbassa la destra o la sinistra alia. firenzuola, 350
mi crescevano; perché... o le mi si arrovesciavano in dentro o in
. o le mi si arrovesciavano in dentro o in fuora. varchi, 23-247:
: alterato in vista da corruccio, o da altro grave turbamento. nievo, io
come punta da quello sguardo, si arruffa o si contorce. monti, 7-73:
trovare il bandolo della matassa, o cascherò morto, o rimarrò un canchero in
matassa, o cascherò morto, o rimarrò un canchero in perpetuo. d'
drizzarlo, in segno di terrore, o di ira, di minaccia. -al
disordine. possono i capelli chiamarsi arruffati, o perché mal pettinati, o perché tenuti
arruffati, o perché mal pettinati, o perché tenuti negligentemente, o, insomma,
mal pettinati, o perché tenuti negligentemente, o, insomma, perché non disposti nella
po'arruffata nelle sue reazioni, e più o meno rude. morante, 2-170:
a. pucci, ii-221: o quante femine s'inducono a mal fare
e delle miglior vesti te tu possa, o arruffone, ma lasciandole più nude tu
sanza esercizio e l'acqua si putrefa o nel freddo s'adiac- cia, così
la sua pochissima umidità rade volte arrugginisce o non mai. a. f. doni
fusto, frutto, per malattia, o al sopravvenire dell'autunno). b
] in palude, né sopra gore o vivai, perché la foglia arrugginisce,
gangheri arrugginiti. sempre quando si apriva o si chiudeva, dava in un miagolio
v'è i nicchi di due o d'un sol guscio, / conche di
viaggio. guicciardini, ii-261: appiccatosi o per caso o per fraude occulta di
, ii-261: appiccatosi o per caso o per fraude occulta di qualcuno, il
arzanali bisogna che abbiano gomiti e ricetti o golfi di acque, accioché i navili
a spese regie. redi, 16-vi-213: o facciamo ricette lunghe un mezzo miglio,
estens. località ove sorgono importanti arsenali o fabbriche di materiale bellico; città,
molte [leggi] che i re o imperatori franchi in italia presero dall'arsenale
c. mei, 99: una peste o pestilenza nasce... da vapori
via insieme con gli zolfi rapaci, o aliti arsenicali, molto metallo. pascoli,
chim. sostanza trattata con composti arsenicali o contenente arsenico. tommaseo [s.
e in particolare l'arsènico metallico, o grigio, che si presenta in cristalli romboedrici
il coraggio di prendere a pedate galeone o di somministrargli una cotoletta all'arsenico come
. bruno, 3-951: de voi, o dame, la beltà sovrana / nostro
= comp. da arseni [c] o e muffa (v.).
, comp. da arseni [c] o e dal gr. ots ^ po?
di colore bianco, con lucentezza vitrea o sericea, ma si presenta anche in
. presto fangosa. montale, 1-99: o rabido ventare di sci arsi
metrica classica, il tempo di levare o la sillaba accentata (contrapposta a tesi
un'altra serie di avvenimenti mentali, o bulbari, di deduzioni inconsce, la di
tre quattro papini, non da o settimane or ch'immenso il calor sembra
l'aia e la buccia per fuoco, o acqua bollita. savonarola, 7-ii-251:
all'aprica siene /... / o farò per guadagnarlo, acciò l'arsione /
viene da sete non facile a spegnersi o dal calor della febbre; l'arsura
non conoscevano if sale amaro d'altre lacrime o l'arsione, ben più terribile,
dele... ovvero torchietti arsicci o nuovi. machiavelli, 868:
un tratto foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le bianche braccia
. riarso dal calore interno (per sete o febbre). tasso, 1-46:
in soluto terreno, nel quale fontana o rivo... discorra, acciocché possa
tempreran le fiamme lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada: /
lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada: / ché quanto in
2-63: ingiustamente addimandi la menda o ristoro di questa arsura, e non la
bellissime, ma prima commerciate in stracchini o in granaglie. b. croce
una settimana si sbrigava d'uno ignudo o vestito, con sua gran soddisfazione et
: coloro che vogliono imparare qualche arte o qualche scienza, il primo oggetto che si
innanzi non è immediatamente quello dell'arte o quello della scienza, ma un
della scienza, ma un artefice o uno scientifico, non già il più
esercizio dell'attività estetica, abilità solo o in prevalenza tecnica; preoccupazione quasi esclusiva
772: qualche scrittura mera fiorentina o lombarda o dall'altra provincia d'italia,
qualche scrittura mera fiorentina o lombarda o dall'altra provincia d'italia, dove non
l'attività degli interpreti di opere drammatiche o musicali, e anche degli attori cinematografici.
domandagli catuno di per sé quale arte o mestiere e'vuole fare, e a
, 1-76: chi non è impronto o importuno, / né i suoi tocchi ben
tocchi ben comparte, / toccherà pochi o nissuno, / piuttosto usi in altra parte
usare per arte se non una republica o uno regno. b. tasso, 12-11
al piano d'una piaggia aprica, / o d'un rapido fiume a canto al
con le arti della pace, o vero della disunione fra essi stessi, finalmente
se considereremo nessuno potere arte alcuna trovare o imparare, se non mosso da diletto di
durante, qual che si fosse l'arte o la fortuna del saladino, quasi tutto
/ chi ti tradì? qual arte o qual fatica / o qual tanta possanza
tradì? qual arte o qual fatica / o qual tanta possanza / valse a spogliarti
botteghe dell'arte della lana erano dugento o più, e facevano da settanta in
la voler esser cittadino fiorentino, che o essi e i loro maggiori fussono in alcuna
dette arti stati approvati e matricolati, o esercitandola o no. vasari, iii-417
arti stati approvati e matricolati, o esercitandola o no. vasari, iii-417: da
se son buoni da guamelli di putti o ver fanciulli. -arte del dire
lasciar l'orazioni, potendo ella esercitarsi o innanzi ai giudici, o co 'l popolo
ella esercitarsi o innanzi ai giudici, o co 'l popolo, o in se
ai giudici, o co 'l popolo, o in se nato colla viva
e non già vertù d'erbe, o d'arte maga. aretino, vi-7:
fatti per arte magica, sia magia diabolica o naturale, se ben sono fatti più
: l'arte della milizia è tutta, o in una gran parte, contraria alla
quelle che non si valgono della parola o del canto (la pittura, la medicina
. -arti belle, arti figurative, o anche assol. le arti: la
rivivere agli occhi di chi le vede o vanissime o fredde. borsieri, conc
agli occhi di chi le vede o vanissime o fredde. borsieri, conc.,
mal si disacerba / sempre vivete, o care arti divine, / conforto a nostra
/ che quanto il padre, o poco men n'intese. muratori, 5-iii-18
a quelle il nome d'arti liberali, o, meglio, d'arti belle.
arti decorative. -ant. arti meccaniche o manuali: i mestieri che richiedono lavoro
che spesso assumono gli attori di teatro o del cinematografo. -commedia delparte: recitata
erano tutti poverelli: figli di pescatori o di marinai, di carpentieri o di gente
di pescatori o di marinai, di carpentieri o di gente senza arte né parte.
il proemio, quello che la narrazióne, o alcun'altra simil parte. -star
, 1-183: sapendo qualch'ar- ticella o vero mestiero, viveranno del loro, e
fama e opere, e che fossono artefici o mercatanti. testi fiorentini, 161:
città che avevano maggior numero di mercanti o d'artefici, o di possidenti allodiali e
numero di mercanti o d'artefici, o di possidenti allodiali e livellari,.
: coloro che vogliono imparare qualche arte o qualche scienza, il primo oggetto che si
innanzi non è immediatamente quello dell'arte o quello della scienza, ma un artefice
quello della scienza, ma un artefice o uno scientifico, non già il più
giudice nel non saper far egli versi o nel farli male! d'annunzio, iv-2-450
11-3: se per avventura alcuno svergognato o arrogante presumesse di storcersi contro all'opera dell'
idem, 18-28: sarà forzata / o a invecchiare in casa o a farsi
sarà forzata / o a invecchiare in casa o a farsi monaca, / o sì
casa o a farsi monaca, / o sì a maritarsi a qualche vecchio, /
sì a maritarsi a qualche vecchio, / o a qualche arteficiuzzo che si voglia /
per lo più perenni) di erbe o arbusti bassi, quasi tutte nell'emisfero
con foglie alterne e fiori in spighe o racemi, gialli o biancastri; il
fiori in spighe o racemi, gialli o biancastri; il frutto è un achenio
/ non so s'ió deggia dir corda o capello, / sottil così che si
si distingue a pena / se sia filo o sia nervo, arteria o vena.
se sia filo o sia nervo, arteria o vena. baliano, i-336: né
per avventura meno soave nelle viole, o instrumenti da fiato, che nelle arterie
, col quale entra nel secondo ventricolo o seno del cuore. redi, 16-iii-121
arteria, provocato da un processo infiammatorio o degenerativo. = voce dotta,
un'arteria, che sia stata lesa o distrutta in seguito a ferita o ad aneurisma
lesa o distrutta in seguito a ferita o ad aneurisma. = comp
), sf. medie. degenerazione o indurimento delle arterie, che quando è
gelido sipario e occulta per un minuto o per sempre i ricordi, le azioni,
(oggi chiamata arteria polmonare). o. rucellai, 2-223: e perché la
, col quale entra nel secondo ventricolo o seno del cuore. = voce dotta
arterite, sf. processo infiammatorio, acuto o cronico, interessante la parete arteriosa
, isole, terre continentali), o a esso si riferisce. -più genericamente ancora
mani, et se si tratta a centinaia o a migliaia già si sa che ogni
si sa che ogni dito vuole dire cento o mille. = comp. di
(un arto a un altro, o la parte di un arto a un'altra
serie di articoli, separati da articolazioni o da strozzature. 5.
voce tore di articoli su quotidiani o periodici. era così secca che
, e non di àlcune parti. o. rucellai, 2-172: l'uso della
come l'articolazione psicologica di quello classico o tradizionale. 3. anat.
commossa ed impressa dall'articolazione delle parole o da toccamenti varii delle voci e de'
1-66: quel nostro orribile u lombardo o francese, che sempre mi era spiaciuto
. neol. articolo di giornale quotidiano o di periodico buttato giù malamente, grossolano
indefinito [un, uno) o definito (il, lo, la,
: cioè di determinar la cosa, o la contezza di essa cosa, che si
scrivere [il beyle] costumava, o almeno lo diceva e consigliava agli altri
d'appello: del conto del fornaio o dell'interpretazione d'un articolo del codice
di loro voleva che ^ scegliessero quattro o vero sei articoli fondamentali della nova dottrina,
fede a credere che cristo fosse povero o ricco. savonarola, iv-259: presupponendo
dottrina di cristo che procede dalli principii o dalli articoli della fede, bisogna che sia
. -per estens. qualsiasi opinione o affermazione in cui si crede fermamente e
viene pubblicato su un giornale, quotidiano o periodico. goldoni, viii-386: eccovi
articolo umoristico del quale mi credono, o fanno le viste di credermi autore.
del dire la verità: non nelle interviste o negli articoli. baldini, 6-124:
, contenente un commento agli avvenimenti internazionali o interni, che implica la responsabilità della
, composti di molti e molti nodi o articoli. 14. bot.
dovevano averle mostrato i titoli d'uno o due articolucci miei di letteratura inglese. beitrame
questa terra. ottonaio, 1-2-366: o giovani d'ingegno, / artieri e
di arti, hanno le tue vie, o venezia. negri, 2-821: una
, l'ingrandimento fotografico d'un bisnonno o d'un prozio, eroe del quarantotto.
memoria le cose che avemo udite o trovate o aprese. dante, conv.
cose che avemo udite o trovate o aprese. dante, conv., ii-1-10
-fiori artificiali: imitati con carta, stoffa o materie plastiche. -fuochi artificiali:
coloro che fabbricano il sai comune, o altri sali artifiziali. bettinelli, i-116
nel canto conviene artifiziare la voce, o per dare alla musica una maggior espressione
dare alla musica una maggior espressione, o per nascondere qualche difetto d'essa voce.
, che ha tale artifizio che cambia o altera la natura... stile
, sm. operaio addetto alla fabbricazione o alla preparazione dei fuochi d'artificio (
2. milit. operaio, soldato o marinaio addetto alla fabbricazione e alla manutenzione
ii-2-189: in alcuni luoghi vedonsi tre o quattro canali l'un sopra l'altro
per condurre le acque più al basso o più all'alto, secondo il sito de'
/ non sai ben dir s'adoma, o se negletta; / se caso od
a rimirar la gloria vostra, / o già di maddalena accesi amanti; / venite
spargendosi con un tale artificio sopra tavola o parete diversi colori, che vi paiono gettati
, e guardati da un tal punto determinato o con un tal vetro lavorato per quest'
? muratori, 5-i-105: l'artifizio, o sia maniera di comunicar le cose all'
neutralità, le dipendenze, gli artifizi o del maggiore per istabilir suo posto o del
artifizi o del maggiore per istabilir suo posto o del minore per sublimarlo. menzini,
ha artifizio né di lana né di seta o di cosa buona, vanno in
165: questo artificio [il telescopio] o costa d'un vetro solo, o
o costa d'un vetro solo, o di più d'uno. buonarroti il giovane
(insieme di colori accesi nella natura o in un quadro, scritti o discorsi più
natura o in un quadro, scritti o discorsi più brillanti o appassionati che profondi
quadro, scritti o discorsi più brillanti o appassionati che profondi, forti scoppi e
le cariche di lancio delle artiglierie, o per fare segnalazioni notturne. 11
: nell'artificioso legamento, sia di cose o parole, che qui viene a considerarsi
): non so se da naturai vena o da artificiosa, gittava [la fonte
che incontrai in quegli amorosi sentieri, o non ebbero dell'antica se non quella
nella propria bottega, da solo, o aiutato dalla famiglia o da un piccolo
da solo, o aiutato dalla famiglia o da un piccolo numero di altri lavoratori.
. figur. alfieri, 78: o del forte sentir più forte figlia, /
aquila ancora? d'annunzio, ii-759: o gloria, o gloria, vulture del
d'annunzio, ii-759: o gloria, o gloria, vulture del sole, /
che si trovano in un dato territorio o in uno stato; o che partecipano
un dato territorio o in uno stato; o che partecipano a una determinata azione.
la mi rida pure un poco / o mi saluti in mezzo della via, /
mi levo come polvere dal foco / o di bombarda o d'altra artiglieria.
come polvere dal foco / o di bombarda o d'altra artiglieria. guicciardini, i-273
64: artiglieria da campagna, o da campo: l'artiglieria spedita che accompagna
64: artiglieria da muro, da muraglia o murale chiamasi quella che si adopera a
, d'assedio, da breccia, o da batteria, o da costiera.
da breccia, o da batteria, o da costiera. -artiglieria contraerea: per
viene trasportata a schiena di mulo, o a braccia di uomini nelle montagne.
nessun dente giamai, nessun artiglio / o di silvestre o d'animal pennuto / insanguinossi
, nessun artiglio / o di silvestre o d'animal pennuto / insanguinossi in mandra
animal pennuto / insanguinossi in mandra, o tra gli augelli, / come la spada
zazzaroni, iii-474: ed ecco, o clori, a tua mina intento, /
ar tista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti? sacchetti,
immerso nella idea deliziosa del bello addormenta o mitiga almeno tutte le altre passioni.
, in guisa che quando egli canterà o dipingerà, non faccia che tradurre in
tutto, a notare e descrivere sciatto o rabbioso. baldini, 4-75: ecco
arto1, sm. anat. estremità superiori o inferiori del corpo di vertebrati e invertebrati
gli è duro ogni altro sentiero erto o arto. segneri, iii-1-38: oh quanto
, con infiorescenze • femminili a clava o sferiche; yartocarpus incisa delle isole della
. medie. processo morboso, acuto o cronico, di natura infiammatoria, che
deformazione della giuntura e perdita parziale o totale, temporanea o definitiva, del
e perdita parziale o totale, temporanea o definitiva, del movimento libero dell'articolazione
abbia a provare qualche piccola indisposizioncella, o di artritidé, o di nefritide.
piccola indisposizioncella, o di artritidé, o di nefritide. pellico, ii-158: nuovi
e. cecchi, 6-104: un'artrite o non so quale altra malattia, ha
estrarne il liquido contenutovi a scopo diagnostico o terapeutico. = voce dotta,
gica che ha lo scopo di conservare o di ripristi nare la mobilità
simmetria è bilaterale, il celoma o cavità viscerale è molto ridotto,
luogo per branchie, sacchi polmonari o trachee; di regola esistono antenne formate da
un'articolazione, eseguita a scopo terapeutico o esplorativo. = voce
[i mostri] spesso ammazzare, o gittare ne i fiumi. caro,
7-107: lo sdegno di lorenzo, o, come dicevan tutti, renzo, è
volume intonso, / dove tìtiro canta? o dove enea / pe'meati del
della terra, primo ritrovatore dell'aruspicina, o vero
e. gadda, 3-50: il prataiolo o pratella arvense, che fa una discreta
il tempo buono dal suo odore, o l'uragano dopo un passaggio d'ottarde,
passaggio d'ottarde, di chiurli o d'arzavole. = cfr. alzavola
sm. bevanda alcoolica detta comunemente cognac o brandy. = voce introdotta, senza
trovati strani e straordinari, i quali o riescono o non riescono. buonarroti il
e straordinari, i quali o riescono o non riescono. buonarroti il giovane,
con mulinelli e ruote, / o arzigogolando / a volare aspirò. magalotti,
a volare aspirò. magalotti, 9-1-n: o bellissimo problema! aspettate che io pigli
arzigogoli dunque di dovere imposto di fuori o di dovere nato di dentro ed umano.
soffici, v-1-489: non più smorfie simboliste o decadenti, arzigogola ture raffinate di versi
. giro di parole, studiato per attenuare o velare la sostanza di un discorso o
o velare la sostanza di un discorso o per imbrogliare il filo deltargomentazione; sofisma
e fantastica; poi, qualunque ordigno o strumento fatto con ricercatezza minuziosa.
volgarmente baccarà, erba renella, nardo o spigo selvatico): con fusti striscianti,
davate: è un predatore diurno o notturno; in italia è comune ì'ascalaphus
che ingerisce le uova, con bevande o cibi inquinati, o portando alla bocca
uova, con bevande o cibi inquinati, o portando alla bocca le mani sporche;
le feci, si sviluppano nell'acqua o nella terra umida, depositandosi facilmente sugli
(a es., il fegato) o ostruire le vie respiratorie, producendo
all'accento intensivo proprio del lastelo, o dei rami al tronco. tino e dell'
): 4 punto d'articolazione dell'ala o del braccio '; deriva da *
agg. e sm. bot. organo o elemento della pianta che all'ascella porta
della pianta che all'ascella porta foglie o rami o fiori. ascellare
all'ascella porta foglie o rami o fiori. ascellare, agg. anat
bot. situato all'ascella di una foglia o di una brattea. ascendentale,
loro lunghezza solcati da piccoli pezzi di metallo o legno, formanti una specie di canali
ascendente: quella che una vettura tramviaria o filoviaria o un autobus pubblico compie dal
quella che una vettura tramviaria o filoviaria o un autobus pubblico compie dal centro verso
su colui, qualunque ei fosse, / o fisico o morale o pecuniario, /
qualunque ei fosse, / o fisico o morale o pecuniario, / appoco appoco lo
fosse, / o fisico o morale o pecuniario, / appoco appoco lo ammollì.
: l'ascendente di caisotti era o o per scosso proprio tra i suoi
l'ascendente di caisotti era o o per scosso proprio tra i suoi fedeli
... di cui niun'altra derivazione o ascendenza lo ascendente mio da uomini
, i-251: requisiti fisici: nessun difetto o precedente o ascendenza cardiaca, tubercolare
fisici: nessun difetto o precedente o ascendenza cardiaca, tubercolare o luetica.
precedente o ascendenza cardiaca, tubercolare o luetica. uomini e degli eventi
la sua coincidenza con la loro nascita o il loro principio). 2
. ugolini, 43: avere molto ascendente o ascendenza ascendente di tale segno e pianeta
nell'auge del ascensionali (di origine termica o dinamica), di suo epiciclo,
senza alcuna resistenza d'opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale o
senza alcuna resistenza d'opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale o per orbe d'
o d'aspetto o di congiunzione corporale o per orbe d'altro pianeta, del
loro natività. marsilio ficino, 2-40: o datamente (e indica un procedere solenne,
, ovvero un medesimo e simile pianeta, o mero vezzo letterario e oratorio). -
, / ché po'orientale, o che venere venisse posta nella medesima
... di più scopo o ascendente. manzoni, 425: o rimettete
scopo o ascendente. manzoni, 425: o rimettete in onore condizioni ascendono neu'
e del l'astrologia, o bandite dal linguaggio i vocaboli: influsso,
non so se come vicario imperiale, o per qual altro titolo. del camino,
una posizione sociale eminente; elevarsi moralmente o intellettualmente; attingere un alto grado di
, 3-10: su, suso, o cittadini: a la difesa / s'armi
perviene alla cognizione di dio: o per analogia,... o per
o per analogia,... o per ascendimento, sollevandosi colla considerazione delle
acqua). si chiama montacarico o montacarichi l'analogo apparecchio destinato al trasporto
li veneni che per esalazione respirata o ascesa al cerebro o per li pori della
esalazione respirata o ascesa al cerebro o per li pori della carne entra. alfieri
forma nella compagine di un tessuto, o fra un tessuto e l'altro, in
secondo la loro sede: ascessi superficiali o sottocutanei, ascessi profondi (degli organi
di fissazione (detto anche: chimico, o asettico, o amicrobico), provocato
anche: chimico, o asettico, o amicrobico), provocato per richiamare e
benché venga inteso dal volgo qualche tumore o gonfiezza in alcuna determinata parte del corpo
5-15: comparve un sarcoma includente dieci o dodici ascessetti. = voce dotta,
. -e serbatela asceticamente cotesta tradizione, o servatela pantagruelicamente: lo ripeto, a
cielo con occhio profondo, languente, o mostrano una nudità da cristo sulla croce.
. ebbi fug- gevoli impeti di ascetismo o piuttosto brevi propositi di vita devota.
animo). colombini, ii-35: o figliuola mia, chi mi avesse giurato
, i-295: dall'ascia di silice o di bronzo... a salire su
maestri d'ascia, li quali fanno o usati sono di fare legni navicabili. d'
e calafati. idem, iii-2-205: o mastri d'ascia, mastri / d'ascia
tribunali, / a dar sentenze, o vogliam dire asciate. 3.
a forma di anfora, di urna o vescicola, derivante da trasformazione totale o
o vescicola, derivante da trasformazione totale o parziale delle foglie di alcune piante carnivore
dicono anche ascii, perché in quel giorno o in que'giorni dell'anno, che
plinio], ii-600: lo androsemo, o, come alcuni lo chiamarono, asciro
.. ponsi alle gotte, alle cotture o alle ferite, e ristagna il sangue
sintomo, dovuta ah'infiammazione del peritoneo o a stasi del sangue nelle vene dell'addome
nelle vene dell'addome per scompensi cardiaci o affezioni epatiche, e caratterizzata da una
asclite è generata da postema della milza o del fegato, e solamente è enfiato
, che alla già fatta idropisia ascitica o pettorale suole perpetuamente congiungersi. ascitìzio
asciugamano, sm. tovaglia di tela o di spugna per asciugarsi le mani e
comune sciugamano. pezzo di panno più o men lungo, e ordinariamente di lino
4-2-183: la lavatura del capo o di altre parti va ripetuta la sera.
e da questi passa per altri quattro o sei, sotto i quali è il vapore
più. venne il dì nostro, / o milanesi, e vincere bisogna. /
questa tinta ne da'... tre o quattro volte o cinque, tanto che
... tre o quattro volte o cinque, tanto che veggia che ugualmente la
ecc., di uso personale o domestico. boccaccio, dee.
. tozzi, ii-321: passavano a coppie o a branchetti, di rado accompagnate
avete ben lavorato, ecco: o è la guazza, o è la grandine
: o è la guazza, o è la grandine, o è la asciutta
la guazza, o è la grandine, o è la asciutta, o sono i
la grandine, o è la asciutta, o sono i bruchi; e non si
asciuttamente i casi occorsi a un principe o ad una repubblica, ma per avvertire
, della gola, inaridite per sete o febbre o dopo aver parlato a lungo.
gola, inaridite per sete o febbre o dopo aver parlato a lungo. boccaccio
(389): non come dolente femina o ripresa del suo fallo, ma come
bagnarseli (nell'attraversare corsi d'acqua o luoghi umidi). dante,
e di fuora, e avere tosse umide o asciutte. -vino asciutto:
miei tormenti. -non avere ancora o avere appena il capo asciutto: avere
in bianco le linee asciutte di due o tre campanili. -disus. magro
3: e se son de'priori o del consiglio, / portan con borsa asciutta
una stilla, non dirò d'approvazione o di cortesia, ma...
enunciata più d'una volta, ma o con asciutte sentenze, 0 con applicazioni
, / che producano in terra / talora o pace o guerra, / asciutti e
che producano in terra / talora o pace o guerra, / asciutti e umiditadi,
, 30-68: non pioveva da tre o quattro settimane e il terriccio pativa d'
), con foglie opposte (alterne o verticillate), senza stipole; con fiori
senza stipole; con fiori in cime o corimbi, più spesso a ombrelle, con
organo a forma di clava, tubolosa o sferica, ove si contengono le ascospore:
bot. negli ascomiceti, la cellula o il gruppo di cellule che vengono fecondate.
fuori... ogni ascolta manda poi o vedetta o sentinella ad osservare anche più
. ogni ascolta manda poi o vedetta o sentinella ad osservare anche più da presso gli
di bastonate che dà a colombina o a brighella. foscolo, ii-2-201: io
chi l'ascolta. arrighetto, ii-2-30: o tu [fortuna] pronta cagione del
ascolte. marino, 261: ascoltatemi, o selve, / s'udir vi piace
., 4-10: quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a sé
che tra loro era, senza ascoltare o consolazione o conforto da alcuno, per
tra loro era, senza ascoltare o consolazione o conforto da alcuno, per lungo spazio
s'apprende, / né risoluta a questo o a quel si volta. della casa
comandar s'ascolta. chiabrcra, 372: o dolce, o caro, ed
, 372: o dolce, o caro, ed o bellissimo aci! /
dolce, o caro, ed o bellissimo aci! / se stati i voti
ragione? compagnoni, i-io: gli ottimati o il re, vestendo un carattere proprio
tendere l'orecchio (per curiosità pettegola o maligna, allo scopo di captare le altrui
546: e mi volto a voi, o dilettissimi ascoltatori; a voi,
a voi, a voi mi rivolto, o amici lettori de mia scrittura ed
orecchio può farsi direttamente [ascoltazióne diretta o immediata o auricolare), oppure mediante
farsi direttamente [ascoltazióne diretta o immediata o auricolare), oppure mediante uno speciale
mediante uno speciale apparecchio, lo stetoscopio o fonendoscopio [ascoltazióne mediata o interposta o
lo stetoscopio o fonendoscopio [ascoltazióne mediata o interposta o strumentale). = lat
o fonendoscopio [ascoltazióne mediata o interposta o strumentale). = lat. auscultano
, iii-185: [la rana] o che 'l più cupo gorgo in sen l'
cupo gorgo in sen l'asconda, / o nuoti all'aure o s'in pantano
asconda, / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, / inver'la
non consegneranno mai al protettor del teatro o ad altra maschera a ciò destinata tutti i
non se in lauro, in pino o in abete. idem, inf.,
. idem, inf., 9-62: o voi eh'avete li 'ntelletti sani,
a scorger se le guancie ho rosse o gialle. tasso, 824: ne gli
12-209: non vedrò mai lucrino, averno o tri- tuia, / che con sospir
antiscorbutico. -acido ascorbico (vitamina c o antiscorbutica): sostanza di importanza vitale
(la frutta e la verdura cotta o conservata contengono solo minime quantità di acido
preghiera puote essere in due maniere, o aperta o ascosa. guinizelli,
puote essere in due maniere, o aperta o ascosa. guinizelli, iv-29 (
gran tempo ascose. boccaccio, i-153: o somma deità ascosa nella vermiglia luce,
con riferimento alla poesia in genere, o a quella bucolica o didascalica.
poesia in genere, o a quella bucolica o didascalica. arici, 59
l'ascrittizia. = lat. àscriptìcius o àscriptìtius (deriv. da ascriptus)
, 816: s'io languisco o se spero, / s'altri gioisce e
e lode. idem, 2-9: o fu di man fedele opra furtiva, /
fu di man fedele opra furtiva, / o pur il ciel qui sua potenza adopra
ascrivo, / costi quanto può mai tempo o sudore. foscolo, v-161: sentiva
per me, a scioltezza di costumi, o a pura levità di cervello. sbarbaro
contro gli insetti parassiti dell'uomo o degli animali. = dal nome
: l'aseità insomma è un sogno, o compete a tutte le cose esistenti
di grandezza eran simili ai porcellini, o aselli terrestri. vallisneri, i-145:
in una pallottoletta s'aggrovigliavano i millepiedi o aselli. = voce dotta,
e additivi lapidei inferiori (microasfàlito) o di poco superiori (macro- asfàlito)
pavimentazione stradale eseguita con impiego d'asfalto o di bitume (che viene riscaldato fino
i greci, chiamandolo trifoglio acuto, o asfaltite, perché sa di bitume.
lo più calcarea (ma anche arenacea o marnosa o gessosa), patinata o
più calcarea (ma anche arenacea o marnosa o gessosa), patinata o vacuolare,
o marnosa o gessosa), patinata o vacuolare, naturalmente impregnata di sostanze
impregnata di sostanze bituminose di origine zoogena o derivanti da ossidazione di petroli: di
. non sferico (una superficie riflettente o una lente che si allontanino lievemente dalla
'(de-privat. e ocpó£ (o 'palpito '); di uso intemaz
con lunghe foglie lineari e fiori bianchi o gialli in pannocchie, radici più o
o gialli in pannocchie, radici più o meno tuberizzate ed eduli. il genere
asiàtica, sf. tipo di influenza più o meno grave, fortemente epidemica, di
e indifferenti, vestiti di uniformi kaki o di lerci costumi asiatici, scalpicciavano nella
tubo pollinico (piante appartenenti alle briofite o pteri- dofite). =
viltà scuola e d'inganni / fosti, o asii de gli oppressi, o tempio
, o asii de gli oppressi, o tempio. d'annunzio, iv-1-719: giù
-asili d'infanzia: istituti pubblici o privati che accolgono i bimbi fino a
radici che le gride non toccavano, o non potevano smuovere. tali eran gli asili
dove si rifuggivano gli incolpati senza ragione o oltre ragione. -diritto d'asilo:
bordo a persone, 'anche se cittadini o sudditi italiani, ricercate dalla competente autorità
sì tosto avrei proferita una castroneria, o fatta un'asinaggine, che ti voltavi a
. asinaro), sm. chi guida o custo disce asini.
agli stenti iperborei di certi suoi lucumoni o druidi, che asineggiano sopra scolaresche di
razza. alfieri, i-54: quei due o tre anni di studi buffoni di umanità
sia lasciata gocciare una goccia di spirito o sia estratto di garofani o di cannella.
di spirito o sia estratto di garofani o di cannella. asinità, sf
modo lo potete mettere sotto il carro o sotto l'aratro come volete, e
idem, 548: ricordatevi, o fideli, che gli nostri primi parenti a
so se gli uomini sieno più asini o più birbanti. settembrini, 1-20: in
guardar a terra e da insaccar legnate o un uomo da tener diritta la fronte
iii-351: invecchiando di questo gusto, o direbbero che io sono uno svogliato,
direbbero che io sono uno svogliato, o mi corbellerebbero col buttarmi in faccia il trotto
olao magno], 186: l'alci o veramente gl'asini salvatichi corrono velocissimamente,
le coma, e con l'unghie, o gli amazzano o gli mettono in fuga
e con l'unghie, o gli amazzano o gli mettono in fuga.
alcuno di quelli buoni uomini li diè o prestò un asinelio. fioretti, 1-105:
2-99: ero stracco come un asino, o, per dir meglio, ero un
ne intervenga, sarà stare in gogna o andare sur un asino. c. dati
cantilene, / e di lusinghe di mamma o di tata, / per fargli legar
com'è 'l proverbio greco, o della lana caprina, come dicono i
vizio scuola, / tanto apprezza costumi o virtù ammira, / quanto l'asino fa
al cuore, e fermar nell'animo? o pure se'(come dicono i greci
. tu non sia / una civetta, o facci come l'asino, / che
non arrivano al cielo: le calunnie o le imprecazioni delle persone invidiose ignoranti e
a scaldar. dottori, 1-44: o per un asinel compagni estinti, / ancorché
dinanzi, e attraversate prima di voi due o tre scuole di quella università. nievo
punto all'infinito di una linea piana o sghemba. grandi, 3-108: i
deriv. da asintoto. asìntoto (o asintoto), sm. matem. retta
tangente a una linea piana quando una o entrambe le coordinate del punto di contatto
espettorazioni caratteristiche, intervallati da periodi più o meno lunghi di completo benessere (dovuta
allergia verso particolari sostanze, a lesioni o disfunzioni dei bronchi, dei polmoni,
meno, conforme la cagione più o meno violenta. leopardi, 111-1133: sono
ispezial modo nelle parti settentrionali: perché o dell'un modo o dell'altro si
settentrionali: perché o dell'un modo o dell'altro si divien tisico, ed asmatico
fumo, almeno nel colmo, alto tre o quattro braccia. =
solo, sm. mus. brano musicale o di canto eseguito da un solista
bot. pianta (arbusto o suffrutice) della famiglia leguminose papilionate (
simile all'erica, oppure spinoso, o anche carnoso, con foglie semplici,
stipolate, fiori gialli, in spighe, o in racemi, o in capolini.
in spighe, o in racemi, o in capolini. bencivenni [tommaseo]
di piccole foglie, fiori bianchi o verdastri o giallicci, frutto a
foglie, fiori bianchi o verdastri o giallicci, frutto a bacca,
tommaseo]: e morso dall'austerità o asperanza del vino, acciò che per l'
16-iii-223: in tutti i loro bronchi o ramificazioni dell'asperarteria vi si aggiravano molti
d'acqua santa / gli asperge due o tre volte, e poi li pianta.
crusca]: nascono veschice, o vero bruscoli ardenti, e nascono empetiggini,
, e nascono empetiggini, cioè asperità o vero asprezze. giusti, iii-279: non
che colpivano con gaiezza certe pieghe dei costumi o asperità e ipocrisie del vivere sociale.
, compiuto aspergendo di acqua lustrale (o di altre sostanze) la persona o
o di altre sostanze) la persona o l'oggetto da purificare o da consacrare
la persona o l'oggetto da purificare o da consacrare alla divinità. =
/ dimmi, disse, ti prego, o cara scorta, / con l'animal di
aspersòrio, sm. strumento (di argento o di altri metalli) che termina in
aspèrula, sf. bot. erba annua o perenne, della famiglia rubiacee { aspèrula
. boccaccio, 1 * 443: o caro nipote! o gloria de'parenti
1 * 443: o caro nipote! o gloria de'parenti miei! o aspettabile
! o gloria de'parenti miei! o aspettabile giovane, tu sia ben venuto.
attendere una persona che deve giungere, o un evento che sta per verificarsi;
basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o mondo,
già già vi lasso, o sole, o cielo, o mondo, / o
lasso, o sole, o cielo, o mondo, / o del giocondo e
o cielo, o mondo, / o del giocondo e dolce albergo usato / terreno
si può aspettare... deliberazione prudente o ragionevole. aretino, vii-98: non
mandano all'india. manzoni, 36: o sopiti in aspettando, / è finito
: / vieni, devota vittima, o nepote / di carlo quinto. slataper,
, un inganno, un comportamento ostile o malvagio, da tempo previsto.
temporanea del- l'obbligo del dipendente pubblico o privato di prestare servizio (per malattia
privato di prestare servizio (per malattia o infermità, per giustificati motivi di famiglia
speranza che si ha in persona, o colo secondo dello statuto, allah
aspettazione. petrarca, 28-1: o aspettata in ciel beata e bella / anima
in aspettazioni di un loro miracoloso chiamate o aspettate! bembo, 7-1-61: ad ogni
caro giungi in queste chiostre amene, / o de la sticare e mi sembrava d'essere
quale tormenta l'aspetiacopone, 8-5: o femene,... /..
, dei luoghi che vivono del pubblico o in solitudine. 3. per
: deh! né voce che dolce o pianga o canti, / né beltà che
deh! né voce che dolce o pianga o canti, / né beltà che soave
canti, / né beltà che soave o rida o guardi, / con tenere lusinghe
/ né beltà che soave o rida o guardi, / con tenere lusinghe il cor
aspetti, ne'quali son vedute, o all'insù, o all'ingiù, o
quali son vedute, o all'insù, o all'ingiù, o da'lati.
o all'insù, o all'ingiù, o da'lati. baretti, li-m:
. serdonati, 3-374: gli sguardi, o aspetti de'pianeti, adunque sono quattro
stette rinchiuso, senza dare alcuna udienza o mostrarsi ad alcuno. boccaccio, 7-7-1:
arrivo del treno; negli uffici pubblici o in quelli dei professionisti, la stanza
professionisti, la stanza dove il pubblico o i clienti attendono di essere ricevuti.
. battuta d'aspetto: pausa in una o più parti vocali o strumentali.
pausa in una o più parti vocali o strumentali. collodi, 743: il
. i signori che chiudono l'acqua o vi mettono dentro gli aspidi.
alcaloide estratto dalla corteccia dell'aspidospèrma (o quebracho): polvere bianca; cristallina
a posti d'accademici, né a titolo o all'amicizia dei chiarissimi,..
eterni giovani, gli aspiranti a molte o a tutte le guise dell'attività umana,
essere lasciato in disparte dai coetanei tendenti o aspiranti alle consuetudini della vita borghese.
si trovano fotografie di aspiranti attrici, o per meglio dire, di quella specie
che non si capiva se aspirasse o soffiasse. 2. per estens.
, 1-8: tutti venite, o divi, o dee, / cittadini de
tutti venite, o divi, o dee, / cittadini de tonde; e
ed a predarla avidamente aspira, / o come bella è su le sponde amare
potenza. carducci, iii-24-244: allora concorreva o aspirava, come dicono, a non
franchezza. che cosa succede? posso o no aspirare a te? posso sempre sperare
sole / aspirar possa vapor caldi, o 'l vento / il freddo boreal, che
, che da vocale incominciano, aspirate o non aspirate che fossero, or fra
apparecchio destinato a estrarre da un serbatoio o da un locale un fluido (gas
. affinata, non sulle cattedre, o con dispute scolastiche, o libri scritti,
cattedre, o con dispute scolastiche, o libri scritti, ma con fede viva
ella metteva anche negli spiriti più ottusi o più fatui un turbamento, una inquietudine
. emissione di un soffio aspiratorio più o meno forte che accompagna certi suoni,
) f con fronde semplici, pinnatifide o piumate, sori da oblunghi a lineari
, 27-17), dal gr. óccmxyjvov o &otrx7) vog (dioscoride),
asse orizzontale, imperniato su due staggi, o colonnini verticali, piantati su di una
volgare altro, che movibile, amovibile, o se vogliamo anche dire asportabile.
calvino, 1-289: stanze e corridoi oscuri o luminosi a seconda se le persiane erano
a seconda se le persiane erano chiuse o aperte o addirittura asportate. asportatóre
se le persiane erano chiuse o aperte o addirittura asportate. asportatóre, agg
da'donzelli in modo che non seguino fraudi o asportazioni. nido eritreo, i-140:
il verno. alfieri, 1-496: o cielo! / perché aspreggiarmi anzi che udirmi
nobili non mescolin seco nulla asprezza, o agrestezza, voglionsi piantare [i peri
piantare [i peri] due insieme, o tre. crescenzi volgar., 5-20
, asprezza, ma però senza callosità o durezza. g. del papa,
ria / fu quant'è tal dolcezza, o crudel morte / quant'è mia vita
se io di tal fallo il riprendo, o m'ingegno con asprezza di ri trarlo
de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono. 10. ant
tutte scotono in cima alla testa / sei o sette fili di candido aspri. palazzeschi
chiarello, albano, asprin, greco o falerno. redi, 16-i-5: quel
, / che non so s'agresto, o vino, / egli a napoli sei
il grifagno, / l'asprino per falerno o malvagia. asprito, agg.
né d'aspro e freddo scoglio, o giovanetta; / ch'abbia a sprezzar d'
marino, 296: dite, ditemi, o scogli, / duri scogli, aspri
idem, purg., n-14: o padre nostro, che ne'cieli stai,
non si dee stridere, né per riso o per altro accidente cigolare, come le
esse affigurano,... impiegando lettere o aspre o lisce, secondo i
.. impiegando lettere o aspre o lisce, secondo i suggetti. parini,
, 2-102: attraverso le finestre socchiuse o spalancate dei primi, secondi e terzi
per selva / sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come
/ sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come costei ch'i'
stesso, non m'abbia a trovare o coperto di un guscio come l'ostrica,
un guscio come l'ostrica, o aspro di punte come lo spinoso; perché
solitari vanno quasi sempre a battere il capo o nella melensaggine o nella stizza. d'
a battere il capo o nella melensaggine o nella stizza. d'annunzio, iv-1-66:
. caro, 15-ii-473: alcuni aggiunti o epiteti mi ci paiono alle volte oziosi
dolore'; quell'« aspro », o quella « acerbezza », credo che
. lottini, 161: la buona, o cattiva maniera di coloro, che sono
alfieri, 71: io di biasimarti, o italia, assunsi il tema, /
aspra e dura. sannazaro, 12-204: o pietà grande! e quali dii permisero
fonti pisane, ma qualche poco asprétto o austero. panzini, i-751: catullo
- cerchereste una sola radica di vite o tralce di sarmento. 3.
della famiglia ombrellifere, incidendo il fusto o la parte superiore della radice, da
, che si solidifica rapidamente in lacrime o in masse irregolari, assumendo un colore
masse irregolari, assumendo un colore rossastro o giallastro all'esterno, bianco opalino all'
assaggiata. testi fiorentini, 211: o tu, pompeo, avrai tu sempre
cor che t'ha assaiato. / o amor amativo, amor consumativo, / amor
. 2. prendere poco cibo o bevanda, mangiare o bere assai poco
. prendere poco cibo o bevanda, mangiare o bere assai poco; incominciare a mangiare
106): messer geri, al quale o la qualità del tempo o affanno più
al quale o la qualità del tempo o affanno più che l'usato avuto..
lo 'nvito... ringraziandolo, o pure assaggiando il vino per cortesia,
: bevvi, assaggiai non so s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'il
i-551: una volta ere buon cavallerizzo o almeno passabile, ma ho fatto la stivaleria
ho fatto la stivaleria di stare dieci o undici anni senza assaggiare la sella. tombari
bevanda); piccola quantità di cibo o bevanda che serve per assaggiare.
): in veruno modo potrà raffrenare o gli occulti o i maggiori desideri del
in veruno modo potrà raffrenare o gli occulti o i maggiori desideri del corpo, qualunque
compiuta allo scopo di riconoscere la natura o la composizione di una determinata sostanza.
in qualunque modo tu offendi 11 prossimo o in persona o in avere, togliendogli poco
tu offendi 11 prossimo o in persona o in avere, togliendogli poco o assai
in persona o in avere, togliendogli poco o assai. francesco da barberino, 5-1
s'io meritai di voi assai o poco /... / non vi
, essendo assai ricco, lavorava poco o nulla; il secondo, invece, pittore
già stati, che avendo invidia, odio o nimistà, o guerra, con uno
avendo invidia, odio o nimistà, o guerra, con uno signore d'assai,
e assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano.
erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s. bernardino
s. bernardino da siena, 72: o vecchio avaro e pusillanime, che ti
la madre giovane, e con poco o niente; tanto che la fanciulla non
diversifica assaissimo nel valutar come bella questa o quella forma. -con valore aggettivale
coll'altro. leonardo, 2-120: o quanti vani assalimenti furono usati contro a
assalisti; pass. rem. assalii o raram. assalsi, assalisti).
si giace, / col cane assaglia, o con lo strai saetti / anitra opima
. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni
voler nella tragedia solamente parlare all'ingegno, o sia all'intelletto, con bei sentimenti
dimmi: d'amore / favilla alcuna, o di pietà, giammai / verso il
allora, / mortai prole infelice, o qual pensiero / verso te finalmente il
assale? / non so se il riso o la pietà prevale. carducci, 501
[le lionesse]... paventano o la truppa / assaltante de'giovani dardieri
, / od il rame raggiante, o 'l lampeggiante / ferro. 2
-per simil. boccaccio, 20-22: o qual fanno le pure gallinelle, /
5. locuz. -assaltare alla strada o la strada: rapinare i viaggiatori.
slancio, il nemico in combattimento singolo o in battaglia campale; azione militare di
1-62: non si vanno i bovi o i tori in salto / a dar di
poliziano, st., 2-37: o felice colui che lei [la fortuna]
, i-289: radamisto, avendo in vano o con danno dato l'assalto, incomincia
(assapóro). assaggiare un cibo o una bevanda per sentirne il sapore,
/ ché pazzo è chi la gusta o l'assapora. aretino, iii-151: eccolo
un puttino dica qualche parola disonesta, o assapori bene il vino, non si
a parte il godimento ch'egli attende o spera... assaporando effettivamente colla
acqua... e questo non publico o divolgo, per le male nature delli
, i-777: chi si fa autore o entra a parte delle rivolte...
assassinamenti, né altra sorta di bricconate o di malvagità. 2. figur.
il pretesto di questo loro combattimento, o per dir meglio la coperta del loro
lasso! costui dunque... averà o venduto o assassinato il mio figliuolo
... averà o venduto o assassinato il mio figliuolo, o di lui
venduto o assassinato il mio figliuolo, o di lui fatto qualche pessimo contratto
il capo sotto le pile de'libri o avvolgermi nella toga cesarea dell'assas- sinato
abbia fama d'essere traditore... o micidiale o assassino. savonarola, iii-193
essere traditore... o micidiale o assassino. savonarola, iii-193: esalta e'
devo crepare in questo uffizio mio, / o farmi un dì spogliare agli assassini?
. palazzeschi, 1-172: l'assassino, o gli assassini, se ne erano sbarazzati
4. chi fa danno a persone o a cose per incapacità o per malvagità
a persone o a cose per incapacità o per malvagità; uomo malvagio, dedito
baretti, ii-284: chi ha figliuoli, o chi si mette nel caso d'aveme
boccale, senza temer che la fante puttana o il famiglio assassino vi faccino dietro i
poteron fare. baretti, i-32: o fortuna assassina! cresco ogni giorno e
ti guarda di non dire cosa lungo via o lungo parete d'assi o di sottile
lungo via o lungo parete d'assi o di sottile muro, che tu non voglia
corpo. il sedile è di legno o di marmo bianco. 3.
, 1-13: togli assette di cipresso, o d'altro legno eguali. crescenzi volgar
la grossezza dei correnti e degli asserelli o cannucce, che sopra loro si fermano
: asserello, chiamano una tavola, o anche una semplice pertica, fermata orizzontalmente
amano di posarsi, e starvi lungamente, o per ispollinarsi,
asse cristallografico: ognuno degli assi dinale o di rollio), l'altro pure orizzontale
, normale al primo (asse trasversale o di beccheggio), paralleli a tre opportuni
opportuni spigoli presenti nel cri o per non tenersi troppo lontani dal compagno che
trovo stretto; e se drento, o se fuora, / di me quel ch'
inflessibile che s'immagina passare (o che realmente passa) per il centro di
per il centro di una figura piana o solida (o di un solido realmente
di una figura piana o solida (o di un solido realmente esistente),
il centro di un solido geometrico (o di un corpo a esso riferibile).
e. danti, 1-7: quella linea o diametro che passa per la sfera a
linea data dalla direzione dell'apparecchio, o dalla direzione ortogonale laterale o verticale rispetto
, o dalla direzione ortogonale laterale o verticale rispetto a questa. d'annunzio
del volo. -assi aerodinamici (o a vento): i tre assi
, devianza. -assi del velivolo (o mobili): i tre assi condotti
uno orizil terzo verticale (asse verticale o di imbardata), intorno ai quali
le varie parti di un edificio (o gli elementi di una singola parte)
luogo dei punti di mezzo della carreggiata o del binario, che individuano l'andamento di
che individuano l'andamento di una strada o di una ferrovia a semplice binario.
la medesima inclinazione verso il sole, o vogliam dire verso l'asse del zodiaco,
macchine (à forma di cilindro allungato o di sbarra) che sostiene gli elementi
retta che congiunge più centri di lenti o di specchi curvi in un sistema ottico
11. bot. asse del germoglio (o semplicemente asse): nelle piante cormofite
ricettacolo del fiore. -asse ipogeo, o discendente: nelle cormofite, la radice
lo scafo per prua fuori dell'acqua o lo piega a dar di becco nel
la girella... fatta di metallo o legno duro, volubile intorno al suo
vi tocca consumare lo scarso asse paterno o la dote della moglie per farli educare
1-6: e là dove il vento, o alcuno altro mal fiato nemico, a
asseconda / in ogni tua faccenda, o contadino. d'annunzio, iv-2-584:
: l'arbor che sovr'un colle, o in piaggia assiede / ben cerchi,
uomini e di mezzi, e di espugnarlo o di ottenerne la resa per fame.
aio attendato. idem, 82-1: o amor, devino amore, perché m'
loro semplici. e quali? sidium o sedium, e sidiare. ora io credo
esterno e determinarne la resa in combattimento o per fame. g. villani
. lorenzo de'medici, ii-93: o gente ferocissime e gagliarde, / presto mettiamo
i-227: doman si potrà poscia, o forse l'altro / giorno, a'precetti
con accentramento dei poteri nell'autorità governativa o militare (in casi di profondo turbamento
che muore il bue e la pecora, o la casa va giù, o
o la casa va giù, o viene la tempesta; e far disegno di
sei scudi il mese, senz'altro obbligo o pensiero che di studiare, l'inviò
credito su certe entrate, che sovrani o governi assegnavano (a titolo di risarcimento
governi assegnavano (a titolo di risarcimento o di rimunerazione) a cittadini o personaggi
risarcimento o di rimunerazione) a cittadini o personaggi comunque meritevoli. g.
, speranza (riposta in una persona o in una cosa). guicciardini,
de'guadagni futuri, perché molte volte o ti mancano o riescono minori del disegno
futuri, perché molte volte o ti mancano o riescono minori del disegno. firenzuola,
4. ant. trasferire un credito o un debito; accreditare, addebitare.
tempo del suo partire a ciascuno ambasciadore o commessario; e non 1'assegnando la
loro beni, elli assegnerebbero lo re o vivo o morto. guido delle colonne volgar
, elli assegnerebbero lo re o vivo o morto. guido delle colonne volgar.,
alcuno a levare e pagare il sale destinato o assegnato come sopra. manzoni, pr
assegnato, non so se vuol lodargli o biasimargli. caro, 9-1-n: e quanto
il minata somma a una certa persona o al portatore. terzo autorizzato dal
una determinata somma a una determinata persona o al portatore. -assegno a vuoto:
istituto di credito. -assegno sbarrato o incrociato: assegno recante sulla faccia anteriore
, e pagabile solo a un banchiere o a un suo proprio cliente (e
e costituisce una garanzia contro la falsificazione o gli smarrimenti). -assegno turistico:
allo scopo di elaborarne la costituzione, o di sottoporla a revisione. carducci,
tutti i cittadini elettori di uno stato, o degli iscritti a un partito politico,
alle elezioni dei propri rappresentanti, o alla scelta dei candidati alle alte magistrature.
; l'aula ove essa si riunisce o l'edificio che la ospita; anche
... alla battaglia della sara, o pure nell'accademie delle tavole, nell'
all'aperto), per fare dimostrazioni, o attratte da uno spettacolo insolito; affollamento
, allo scopo di manifestare un sentimento o una volontà collettiva. = deriv
. poliziano, st., 1-49: o qual che tu ti sia, vergin
tu ti sia, vergin sovrana, / o ninfa o dea, ma dea m'
sia, vergin sovrana, / o ninfa o dea, ma dea m'assembri certo
ii-ió: già mai non fu reina o 'mperadrice / ch'a questa s'assembrasse
lo 'mpanio delle donne per li paesi amici o stranieri, perché arreca nella pace spesa
fino a brandizio più isnello che folgore o che tigro, e qui trovò sua gente
donna assèmpro. idem, 3-61: o che gioioso e glorioso asempro ch'è in
cu'mal far la potesse infamare, / o dare all'altre di mal fare exemplo
simintendi, 1-136: o tu che dei perire per la tua