eccedere arbitrariamente dai limiti dei propri diritti o della propria autorità. codice penale,
ufficiale che, abusando della sua qualità o delle sue funzioni, costringe o induce
sua qualità o delle sue funzioni, costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente
, costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente... denaro od
: chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona
facultadi. 5. abusare una donna o di una donna: farle violenza,
concilio abusato per guadagni, per utilità o per confermar errori. segneri, ii-52
dell'abusata letteratura. rajberti, 1-99: o le cru deli privazioni dell'indigenza,
le cru deli privazioni dell'indigenza, o i funesti effetti della ricchezza abusata.
. dossi, 576: giovane abusivamente, o signora. ho trentasett'anni, e
una professione abusivamente (senza il titolo o l'abilitazione richiesta). palazzeschi,
: piazzano il veicolo in testa e tre o quattro vi salgono. alato come angiolo
si eccede dai limiti del proprio diritto o della propria funzione. cornar0,
dicotili, della famiglia malvacee: erbe o arbusti tropicali, caratterizzati dalla mancanza del
rar. acace). albero o arbusto (anche pianta erbacea) della famiglia
, con fogliame bipennato, con aculei o spine nella parte legnosa, con fiori riuniti
cp7) 'ortica \ acalìtteri o acalittrati, sm. plur. entom.
matutino / è da sera il ligustro o il molle acanto. mattioli, i-4:
/ come far soglion flessuosi acanti / o ricche corna d'arcade montone. arici,
/ dai nomi poco usati; bossi ligustri o acanti. 2. archit. ornamento
accrescimento dello strato più giovane dell'epidermide o strato delle cellule spinate (nelle sedi
v. acantotterigi. acantottèrigi o acantòtteri, sm. plur. zool.
da pinne dorsali e anali con uno o più raggi spiniformi. =
pungente acre la corrotta linfa: / o la cute rimorsa si pertugi / l'
acarocecidio, sm. bot. cecidi o galle provocati sulle piante dalla puntura di
medici avevano incominciato a stare sull'acatalepsia o sia incom- prendevolità del vero circa la
catalettici e acatalettici, secondo l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. leopardi
* cristiano non cattolico * (eretico o scismatico). botta, 5-2:
: tutto il risorgimento era dichiarato eterodosso o acattolico. = comp. di a-privativo
che non pos segga fusto o lo abbia brevissimo. = comp.
. acacia e robinia). acàzio o àcato, sm. (anche sf.
= dal lat. acatium (o acation), deriv. dal greco àxd-
istituita ima accasi scrive con l'acca o senza l'acca! malaparte, 11-165:
, / di questo non mi calse o cale un'acca. note al malmantile,
intendere ch'egli sia abbassato e rifinito, o nella sanità, o nella roba.
e rifinito, o nella sanità, o nella roba. accadèmia (ant
studiosi, costituita con un atto pubblico o per iniziativa privata, con particolari regolamenti
et crebbono tutte le buone e sanctissime arti o discipline a bene e onestamente vivere,
arte, di recitazione, di musica, o di scienza militare. (accademia drammatica
d'assalti fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. d'annunzio, v-1-195
particolare quelle destinate al gioco delle boccine o palline, sono la matrice, il
ad anno finito usavano dare i nobili allievi o nel collegio dei reverendi educatori o nel
allievi o nel collegio dei reverendi educatori o nel palazzo gentilizio. d'annunzio,
per casualità, per incidenza, superficialmente, o in via di discorso come disse il
appunto se il motivo della contesa era giusto o no. = > comp. di
i signori academici dicessero o leggessero, non so. panzini,
antiche: accàggia = accada; accàggiono o accagiono = accadono). avvenire,
quel che riguarda alla natura della cosa o fausta o infausta, accadere non ha
riguarda alla natura della cosa o fausta o infausta, accadere non ha mai senso
peccando a speranza d'avere più tempo, o d'avere buona fine, sono poi
ariosto, 19-41: dentro a valenza o dentro a barcellona / per qualche giorno
a ciò fanno quelle persone, che o negando il peccato, o escusan- doli
persone, che o negando il peccato, o escusan- doli, o accagionandone altrui,
il peccato, o escusan- doli, o accagionandone altrui, non manifestano i peccati,
, per lo più, di persone o d'atti che vengano o s'imagina che
di persone o d'atti che vengano o s'imagina che vengano da ente ragionevole
si sieno accagliati in masselli piccolissimi, o per meglio dire, in sassoletti staccati l'
alcune glandole] sono ripieni di tartaro o di altra materia accagliata, onde sono
... ma pensò essersi trattato o d'un cane, di competenza degli accalappiacani
un cane, di competenza degli accalappiacani, o d'un'al- lucinazione, di competenza
2. circuire, sedurre con raggiri o lusinghe. berni, 15: sarestù
. con la particella pronom. sentire o avere molto caldo; riscaldarsi soverchiamente (
soverchiamente (ma più usato: essere o sentirsi accaldato). comisso,
una corsa, per l'ambiente chiuso o troppo riscaldato; anche per un'improvvisa
30-1-362: pone l'esempio de'febbricitanti o accaldati, che mutano spesso i lenzuoli
dire se per l'anelito della corsa recente o per lo stupore della visita. govoni
formare un accampamento bisogna far precedere più o meno l'armata da un certo numero
designare il campo, secondo la lontananza o prossimità del nemico... si
i corridoi delle scuole erano diventati accampamenti o corsie. le famiglie erano approdate rasente
lastri, 1-3-258: il vignaiuolo rialza o accampana la sua vite, raccogliendo molti
petrarca, 239-26: al'ultimo bisogno, o misera alma, / accampa ogni tuo
.). arila, 8: o perché i nuovi ordinamenti militari ci fanno
ordinamenti militari ci fanno tutti soldati, o perché il parlar metaforico va sempre più
sopravvento sulla parola schietta e naturale, o per qualsivoglia altra ragione, oggi * si
). -per estens.: prendere o stabilire dimora (improvvisata o provvisoria).
: prendere o stabilire dimora (improvvisata o provvisoria). maestro alberto, 7
1-60: gli uomini erano accampati sotto tende o avevano improvvisato tettoie di paglia e se
arila, 8: accampionare, registrare o notare su'registri pubblici, che si
il tralcio, che tu propaggini, o il magliuolo che tu poni, per lo
. baldinucci, 2-1: accanalato, o scanalato, dicesi quel lavoro o colonna
, o scanalato, dicesi quel lavoro o colonna, che è intagliato a canali,
smaniosa e pertinacemente bramosa del fare, o del dire checchessia, sebbene non in
1-98: né le spose vi foro o i figli accanto / quando su l'aspro
e senza pianto. carducci, 580: o tu che dormi là su la fiorita
delle truppe (in tempo di manovra, o inguerra). mazzini, ii-59
2-171: in ogni accantonamento, deposito o camerata ove capitasse una « cappella »
milit. mettere le truppe in alloggiamenti o quartieri provvisori (durante le manovre,
quartieri provvisori (durante le manovre, o in tempo di guerra).
portata del luogo dove devesi accampare, o che devesi custodire, e ciò in
. negri, 2-796: la piccola sette o otto maschietti che corrono e si accapigliano,
architetti, quello edificio, che interiormente o esteriormente ha angoli in squadra sopra squadra,
esteriormente ha angoli in squadra sopra squadra, o sotto squadra; come, per esempio
docum.: deriv. da capanna o capanno. accapare1, tr.
merci (per far rialzare i prezzi o per timore di un rincaro o
o per timore di un rincaro o della scomparsa dal mercato). - anche
dobbiamo accettarla per esprimere una compra parziale o totale di una data mercanzia o derrata
parziale o totale di una data mercanzia o derrata, collo scopo di speculare sul
sul prezzo di rivendita calcolando sull'abbondanza o sulla carestia dei pubblici mercati. piovene
.). stabilire e impegnare l'acquisto o l'uso di un bene, assicurarsi
una riserva in previsione di un rincaro o di una carenza del mercato: fare incetta
): viveva pure in quella opinione o in quella passione comune, che la
le pie tre da costruzione o per pavimentazione stradale. 2.
sempre alcuna cosa intervenuta per riotta, o per quistione, siccome è tessersi l'
ii-278: ma io m'accapiglio teco, o materno. g. gozzi,
la stanza colle palme levate al cielo o accapigliate nelle trecce come ossessa dalla paura
accappatóio, sm. lunga cappa o vestaglia, per lo piu di cotone
vestaglia, per lo piu di cotone o di tessuto spugnoso per coprirsi e asciugarsi
boriili, 2-255: gravi danesi in pigiama o accappatoio che curano torto fiorito intorno al
toeletta, e gli uomini nel farsi pettinare o recidere i capelli. panzini, ii-131
venite a cristo; o grandi, o mezzani, o piccoli, fugite de
cristo; o grandi, o mezzani, o piccoli, fugite de terra aquilónis:
emulo di maestro e di greco, o d'aquilo dalla celere ala ».
di carta leggera stesa su lievi stecche o cannucce (in forma quadrangolare o triangolare
stecche o cannucce (in forma quadrangolare o triangolare) con coda ad anelli di
una mediocre e uguale convessità e si trova o con una o con due orecchie
e si trova o con una o con due orecchie; nasce in gran copia
[s. v.]: ara o aro \ al plur. ara, are
aro \ al plur. ara, are o ari): unità delle misure superficiali
quadrato è un centiaro; ed un'ettara o un ettaro fa 100 ara, o
o un ettaro fa 100 ara, o are o ari. padula, 416:
ettaro fa 100 ara, o are o ari. padula, 416: una tomolata
alquanto colma nel mezzo: e intorno, o almeno da una parte avere i portici
cantoni, 27: vetri arabescati dall'umido o dal freddo. papini, 21-18:
di fogliami, / di fruttami, / o di caratteri arabeschi, o ebraici,
, / o di caratteri arabeschi, o ebraici, / lavorati a grotteschi ed a
rami, fogliami, fiori, animali o figure fantastiche): come ornamento di
la beltà d'una patera etnisca o d'un pavimento romano non sarà mai ragione
. 3. mus. arabesco o arabesca: composizione musicale a ritmo bizzarro
arabilis. arabismo, sm. locuzione o voce propria della lingua araba.
/ chiarello, albano, asprin, greco o falerno. dottori, 131: tu
4-88: gli indigeni hanno aspetto di arabi o di saracini; persuaso dall'apparenza,
, erbacee, munite di rizoma o di bulbo, con foglie a
a nervature ramificate, fiori binari o trinari, talvolta ridotti a uno
, riuniti in infiorescenza a spiga o a spadice, e avvolti in una grande
, a rughe irregolari, con una o due strozzature, entro cui si contengono
dante, purg., 12-43: o folle aragne, sì vedea io te /
e del midollo spinale (meningi midollari o spinali); posta tra la meninge
delicata come la terza (meningi molli o leptomeningi), ma non aderisce (
suo figliol fa dolce parlamento: / « o figliolo mio, summo sapire, /
tele. idem, 557: quel spirito o anima che era nell'aragna, e
'. = deriv. da aracnidi. o frondi o carte. caro, i-137:
= deriv. da aracnidi. o frondi o carte. caro, i-137: una di
1-85: segni araldici: mediante punti, o linee variamente tratteggiate, indicano i colori
reggere sul collo che ad un magnanimo o ad un pazzo. o così o nulla
ad un magnanimo o ad un pazzo. o così o nulla. ecco il significato
magnanimo o ad un pazzo. o così o nulla. ecco il significato formale e
ai tornei, di intimare la guerra o la resa, di proporre trattative,
che con tanta solennità era aspettata, o ella non verrà, o ella si convertirà
era aspettata, o ella non verrà, o ella si convertirà in un araldo,
ella si convertirà in un araldo, o simil persona. varchi, 18-1-273: fornito
carducci, 712: tu intima, o araldo: passa l'imperator romano,
751: giungemmo: è il fine. o sacro araldo, squilla!
per dovere di patrono e di araldo o di banditore, cercherò di rispondere il
arbusto con foglie pennate, fiori ermafroditi o poligami, infiorescenze a ombrella o a
ermafroditi o poligami, infiorescenze a ombrella o a capolino; il frutto è una bacca
ovario infero e il frutto drupaceo o bacciforme. comprende più di seicento specie,
mentre quelle lontane parevano come il mare o quasi bianche. serra, i-73:
arancia, che ha il colore (o il sapore) dell'arancia.
o seminarvi un arancino della cina. buonarroti il
fiori bianchi, assai profumati, isolati o riuniti in gruppi di 2-6 a grappolo
, frutti [arance) globosi o subsferici, aranciato-rossastri a maturità (ne
, et alcuni nascono con molti sbrencioli o escrescenze nella lor buccia propria, et
buonarroti il giovane, 9-234: o belle zane / d'aranci, di cedrati
presentare. lacopone, 37-4: o fior de castetate, odorifero giglio /
1-507: le azioni della agricola o versano intorno alle persone, come il lavorare
, ammaestrar la gioventù..., o intorno alla terra, come zappare
targioni tozzetti, 7-104: arare semplicemente, o proscindere terram, chiamavano i romani
tanto, che per ventura ella trova o scoglio o altro dove ella s'appiglia
, che per ventura ella trova o scoglio o altro dove ella s'appiglia. bembo
, quale tra molti scogli sospinta, o già sopravinta dall'onde, arare per perduta
in ogni tempo, e non arato o culto, / meraviglie il terren produce
parti essenziali sono: il coltro (o coltello), che opera il taglio verticale
rovescia, e il bure, o stanga, a cui il coltro, il
stanga sono fissate due aste di legno o di ferro, divergenti (stegole)
e mansueti, bontà de l'arato o zappa o vanga. giovanni da samminialo
, bontà de l'arato o zappa o vanga. giovanni da samminialo [petrarca
a. f. doni, 134: o pastori, tornate, vi prego,
cuore. tasso, aminta, 660: o bella età de l'oro, / non
e gli angui errar senz'ira o tosco. idem, n-19: né i
nato, / nato a l'aratro o al carro, / ma di fattezze nobili
, non osa aratro / di franger gleba o di tagliar corteccia. delfino, 1-489
bevono gli armenti / non più ne'fonti o fiumi acqua, ma sangue. vico
una zappa in un campo, o seguendo un aratro, si può vivere la
paion uomini levati più tosto dall'aratro o tratti dalla calzoleria, che delle scuole delle
. ant. poet. costellazione del carro o orsa maggiore. ariosto, 20-82
: dicono che ciascuna delle tre o delle quattro arature proporzionalmente aggiunga a'frutti
. generalmente al plur.: gran numero o varietà di arazzi. p.
differentemente nella stima e nei prezzi dall'esservi o non vi essere figure. forteguerri,
. dir. istituto mediante il quale uno o più terzi, detti arbitratori, sono
il contenuto di un negozio giuridico fra due o più parti, determinando un elemento (
più parti, determinando un elemento (o qualche elemento) del negozio stesso,
, che le parti non hanno potuto o voluto determinare, e ciò con efficacia
più conveniente per effettuare un acquisto, o una vendita, di merci, titoli,
calcoli, di guadagnare nel cambio di monete o di ti toli di credito
più conveniente per effettuare un acquisto o una vendita. arbitrale, agg
data dagli arbitri eletti a ciò dalle parti o dall'autorità... questo aggettivo
stabilire nel compromesso, nella clausola compromissoria o con atto scritto successivo, purché anteriore
lancia, 1-15: neuno per vigore o pretesto di detta deliberazione e arbitraméntó.
soldi suddetti per andare a cotale castellanerìa o guardia. -ad arbitraméntó: ad
una lista, che direbbesi oggi di notabili o maggiorenti, uno o più cittadini
di notabili o maggiorenti, uno o più cittadini per giudicare certe cause. idem
direttamente dagli affari del traffico di merci, o formare l'oggetto del commercio speciale di
non inerte et supino doverà questa parere o ambigua o incerta ragione. beicari,
inerte et supino doverà questa parere o ambigua o incerta ragione. beicari, 3-3-176:
buondelmonti, ii-16: da niuna tacita o espressa convenzione possono essere arbitrariamente o infievoliti
tacita o espressa convenzione possono essere arbitrariamente o infievoliti o annullati. michelstaedter, 143:
espressa convenzione possono essere arbitrariamente o infievoliti o annullati. michelstaedter, 143: l'
il reo condannarsi alla restituzione del tolto o sua valuta, o a risarcire il danno
restituzione del tolto o sua valuta, o a risarcire il danno e l'interesse all'
sotto la mano ogni uomo, per prevenire o per punire ogni delitto, assoggettavano ogni
quello che deriva, puramente dall'individuo o da una data classe d'individui,
. arbitrario, quello che per abuso o per violenza o per frode tende a
quello che per abuso o per violenza o per frode tende a non essere contenuto
3. filos. che si uniforma o si ispira all'arbi- trarismo.
b. croce, i-2-9: gli empiristi o arbitraristi si trovano piuttosto tra coloro che
non si può pur fare una vendita o uno arbitrato sanza sua licenzia. m
arbitri), scelti dalle parti (o almeno scelti nel modo da esse concordato)
fra nazioni secondo procedura arbitrale, stabilita o mediante il compromesso o dallo stesso arbitro
arbitrale, stabilita o mediante il compromesso o dallo stesso arbitro dopo la sua nomina
. disus. stabilito da un arbitro o collegio arbitrale; deciso per via di
2. disus. chi interviene, amichevolmente o con formali poteri di arbitro, per
uomo che fa un'operazione di virtude, o di vizio per sua propria volontà.
29-5: verdi panni, sanguigni, oscuri o persi / non vestì donna unquanco /
mi tira. boccaccio, i-283: o quanto è dubbiosa cosa nella palestra d'
, 477: sarebbe firenze governata, o a caso, sotto l'arbitrio della molti
per l'altra pericolosamente si viverebbe, o sotto lo imperio di uno che di
orgoglio carca / oblii l'avello, o gioventù dolente. compagnoni, i-27: non
de'figli / la sorte, o de le care / spose, a l'
troppo arbitrio tolto / v'avete [o donne], e di poter tutte le
consentimento, né mi sono mai disturbato o degnato di far sopra un tale arbitrio
il libero arbitrio di operar bene o male a proprio talento. manzoni, 119
chi educa, lascia da alcun atto o da alcuna parola travedere ch'egli vuol
propria iniziativa, senza richiedere il parere o l'autoriz- zazione altrui. m
. non daranno [essi] orecchie o arbitrio a raportamento o gare di qualunque si
essi] orecchie o arbitrio a raportamento o gare di qualunque si sia. machiavelli
è in suo arbitrio d'essere buono o reo, ma da che egli è reo
smunda] come in suo arbitrio era o ammazzare alboino...,
ammazzare alboino..., o esser morto da quello. n. franco
autorizzazione. giordani, ii-184: dappertutto o le censure o gli editori si prendono
giordani, ii-184: dappertutto o le censure o gli editori si prendono arbitrii che mi
autorità che l'amicizia, l'età o il grado gli conferiscono, per comporre
iii-1-207: con offerirsi a qualsisia sommissione o soddisfazione, che gli venga imposta dagli
sagace, 0 i nodi strinse / o calmò l'ira, e nuove leggi apprese
al figur. boccaccio, iv-106: o grandissimo rettore del sommo cielo e generale
, i-1307: il dire che firenze o la toscana debba anche oggi considerarsi per
infatti trovato ad essere l'arbitro assoluto, o quasi, della nostra fortuna. baldini
809: gli arbitri possono essere uno o più, purché in numero dispari. il
purché in numero dispari. il compromesso o la clausola compromissoria deve contenere la nomina
. giudice di gara che da solo, o insieme con altri rispetto ai quali ha
rispetto ai quali ha giudizio paritetico, o coadiuvato da ufficiali di gara con funzioni
arbolario, sceverarlo dalla pula coll'arbòlo (o ar- borio, quasi arboreus, dalla
ban diere, le battagliole o altro è quando si piantano ad alto.
/ che vaporano il viso ai poggi, o serchio, / e la città dall'
battallia, più che fuoco senza legna, o più che 'l vento senza arbori a
tipico dell'albero; che ha aspetto o natura d'albero. soderini, ii-202
: [l'usignolo] suol vocare o il maggio o l'agosto, facendo
l'usignolo] suol vocare o il maggio o l'agosto, facendo il nido per
il fusto grosso e scarso di rami o anche assai alto e non ramificato.
arborìcolo, agg. neol. che vive o abita sugli alberi.
cresce sugli alberi. -pianta arborìcola (o assol. arborìcola, sf.):
pianta epifita, per lo più fanerogama o felce, che cresce sopra un albero
nella terra accumulata in cavità del tronco o dei rami. = voce dotta,
e di cerere, leggiamo sacerdoti dendrophori o arboriferi. = voce dotta, lat
come quelli, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscèllo, sopra de'quali
, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscèllo, sopra de'quali si va avviticchiando
fin dalla radice: ed ogni ramo o fusto è pieno di foglie. errico,
cortecce il pianto. foscolo, iv-372: o! come io scorreva teco queste campagne
non crescono arbusti a queltaure, / o dan frutti di cenere e tòsco. verga
vettori, 1-56: dove fossero stati lecci o corbezzoli, cioè alberi che i latini
, e presummono tutto 'l giorno, o davanti agli occhi de'mariti, sotto le
occhi de'mariti, sotto le ceste o nelle arche gli amanti nascondere? paolo da
che intendono le cose bene, che o non si ricordano o non sanno metterle in
bene, che o non si ricordano o non sanno metterle in atto! e
il miele in copia / pel rogo, o veneranda; / e dona tutti i
-figur. morando, iii-228: o del diletto uman mete gioiose, /
l'erario d'amore arche gemmanti, / o soavi prigion d'anime amanti, /
soavi prigion d'anime amanti, / o fonti del piacer, labra amorose.
(con le pareti rassodate da pietra o assi, a sostegno del muro o
o assi, a sostegno del muro o gola del pozzo). beltramelli,
vi potesse entrare. sacchetti, 249: o pensier, o sospiri, o
, 249: o pensier, o sospiri, o anni avversi, / come
o pensier, o sospiri, o anni avversi, / come mi conducete a
della bibbia, nel disegnare le fiancate o le costole dell'arca (le ordinate,
detto / arca, santo dei santi o tabernacolo. settembrini, 1-207: con
vedere delle cose che dentro vi sono, o 11 ladro da poterle tórre ».
, / come far soglion flessuosi acanti / o ricche corna d'arcade montone. mascheroni
altri debbono scrivere della buona prosa, o li tratto senza misericordia. di breme,
e l'ostrogoto. carducci, 165: o arcadi e romantici fratelli / ne la
i due estremi, fermarsi all'uno o all'altro; gridare che il pascoli è
dunque ancora l'arcadia? esiste: o meglio sopravvive. ed ha ancora il suo
. pasolini, 2-94: ma tu, o endecasillabo di avorio, / o madrigale
, o endecasillabo di avorio, / o madrigale di viole, o statua /
avorio, / o madrigale di viole, o statua / di poeti che,
che conserva tracce di epoche assai antiche o primitive. d'annunzio, iv-1-96:
spesso vi è connessa un'intenzione ironica o addirittura spregiativa). beltramelli,
4. stor. periodo, o stile arcaico: nell'arte greca,
, che arieggia a forme stilistiche arcaiche o primitive. soffici, v-1-675: il
trasto classicismo e romanticismo, come arte antica o moderna, arcaizzante o modernizzante,
arte antica o moderna, arcaizzante o modernizzante, in corrispon denza
/ iv-75: qual palagio ti accoglie; o qual ti copre / da i no-
, arcana / vive reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi
reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di d'
arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di d'un vitale
le cose arcanamente tacite vegliavano le stelle, o prigione, m'è tuttavia nievo, 179
/ la terribile e nera comsono, o il ladro da poterle torre; e di
in patto di fratellanza tra sé virtù celi o l'erba o 'l fonte: / e
fratellanza tra sé virtù celi o l'erba o 'l fonte: / e gli altri arcani
il ciglio, e dican sospirando: / o lui beato! varano, 6:
, viii-667: a quest'ora, o lorenzo, il santuario /...
, chi sa, tra un secolo o due, un gran re dell'archetto può
disposti in serie (con funzione costruttiva, o, più spesso, ornamentale).
e truffi eri; e ciò che fanno o dicono, dicono per trarti danari di
: alcuna volta somigliano non i padri o le madri, ma gli avoli e
fosse difetto de'fondamenti e de'siti o quasi naturai conseguenza, come scrisse un architetto
nel cui interno si trovano una o più oosfere. = voce dotta,
quanto espressi da monumenti figurati, edifici o oggetti d'uso civile.
piena campagna, anche sotto la tenda o in un casolare sperduto e, pioggia o
o in un casolare sperduto e, pioggia o sole, battono campi, sabbie,
. stor. operazione di votazione o di sorteggio (o insieme di entrambi i
di votazione o di sorteggio (o insieme di entrambi i sistemi) con
archetipo. tasso, 5-3-337: qual fidia o qual prassi- tele... non
, i colori fumane azioni, l'archetipo o l'esempio la divina virtù? tesauro
archetto che va sopra il tempagno, o contrafondo, sia distante dal fianco lunato
di quella che più specialmente chiamasi pece greca o colofonia; senza di ciò i crini
giorno, chi sa, tra un secolo o due, un gran re dell'archetto
, collocato su un ramo d'albero o su un arbusto, e fornito di
correva i dintorni a coglier frutta, o a disporre trappole per ghiri, archetti per
anellidi (v.). archiatro o archiatra, sm. primo medico,
(prevalentemente usato come arma di lusso o da caccia). archibugiare {
forcella, con accensione a miccia staccata, o a serpentino, o a ruota;
miccia staccata, o a serpentino, o a ruota; fucile. lorenzo
, i-267: [un fagiano] pigliasi o co'lacciuoli di crine tesi per i
tesi per i sentieri dove suol camminare, o con archibugio o balestra. p.
dove suol camminare, o con archibugio o balestra. p. della valle, i-44
paese molti uomini, i quali per virtù o di parole o d'erbe o di
i quali per virtù o di parole o d'erbe o di pietre aveano la lor
virtù o di parole o d'erbe o di pietre aveano la lor propria pelle
più crudo e nevoso capitava a piedi o a cavallo, coll'archibugio in ispalla e
ad armacollo, le altre sedute sulla groppa o in sella o a cavalcioni di piccole
altre sedute sulla groppa o in sella o a cavalcioni di piccole achettas. ojetti,
forza di arco, si lanciava una pallottola o un altro proiettile. ciriffo calvaneo
non portatile, da posta, da cavalletto o da mura (serviva come piccolo pezzo
di artiglieria per la difesa di fortezze o di navi). galileo,
comprendente piante con fiori a perianzo mancante o poco evoluto. = voce dotta
arcimaestro. bruno, 3-916: o togati, annulati, pileati didascali,
stor. sommo sacerdote di un tempio o di una città o di una provincia (
di un tempio o di una città o di una provincia (nell'antica grecia
iniziatore, fondatore di un movimento letterario o artistico, caposcuola; capo, guida
del petrarca? marino, v-29: o grand'archimandrita degli allocchi. menzini, 5-67
per verificare l'orizzontalità di una retta o di un piano: consiste in una squadra
spolverini, xxx-1-33: chi librar l'archipenzolo o lo squadro / ama, e piombarlo
) e penzolo (da penzolare), o pen dolo (v.
della differenza non sta nella dignità arcidiaconale o archipresbiteriale, come stava anticamente, mentre
come s'io fussi qualche fariseo, / o rabbi, o scriba, o
fariseo, / o rabbi, o scriba, o archisinagoga, / non lo
o rabbi, o scriba, o archisinagoga, / non lo pensar. segneri
il suo compagno; sicché ad architettarli o non s'era adoperata la squadra,
s'era adoperata la squadra, o vi si erano stancate tutte quelle che ingombrano
colore architetta l'ammale e la pianta o sia altr'anima. lubrano, iii-413
architettura. ariosto, 34-53: o stupenda opra! o dedalo architetto!
ariosto, 34-53: o stupenda opra! o dedalo architetto! / qual fabrica tra
confondere i lavori veri e propri dell'architetto o del muratore con quelli dei falegnami,
0. rucellai, i-376: con più o meno attitudine e con più o meno
più o meno attitudine e con più o meno forza e avvedimento, tanti e
gli organi a ciò si facessero, o che veruno intendente architetto ci abbia anticipatamente
esplorator de la tua mano, / o di bel crin volubile architetto.
. segni, 2-306: divide la facilità o ver prudenza civile, in architettonica,
marcello, 89: non dovrà l'ingegnere o pittor moderno intendere prospettiva, architettura,
l'architettura dalle parti degli edifici utili o necessarie, e dall'ordine loro e dalla
3-54: sedute sullo scalino d'una chiesa o fisse sulle armonie inaspettate che ad ogni
provocare gli eventi con mille sbalorditive architetture o fantasie buone soltanto per togliere la pace
(costituito da un parallelepipedo di pietra o da una trave di legno, ferro o
o da una trave di legno, ferro o cemento armato), sostenuto da due
vertebrati, da cui sembrano africane o asiatiche. 2. figur.
.. aveva trovato un archivio mandate o daranno le copie autentiche degl'instnimenti..
ministri dell'archivio che... quelli o quelle rice'residenza dei magistrati *,
da àpx'fì veranno, archivieranno, o ammetteranno,... caschino in
. e significa le ar o pubblici (relativi a enti, comuni
ornamento tra l'architrave e l'archivolto, o sia guicciardini, ii-261: l'
porgono i materiali unito con un aggettivo (o un avverbio) ne modiatti a formarla
. -arciguelfo, arcighibellino: guelfo o ghibellino convinto e accanito.
in tutti i quali [sonetti], o certamente con eccettuarne arcipochissimi, vi è
tal calice / sia d'avorio, o sia di salice / o sia d'oro
avorio, o sia di salice / o sia d'oro arciricchissimo. -arcisavione
che a pace fatta, dopo un giorno o due che m'avesse tollerato per semplice
era dargli un sasso / nel capo o una pedata arcisolenne / in quel corpaccio sbraculato
tutta orgogliosa, / i propri figli (o donna arcispietata!) / uccise.
a un verbo, per rilevarlo intensivamente o anche frequentativamente. -ardballare: ballare sfrenatamente
: se non potette il caporali / o 'l berni arcicantar l'arme e gli amori
crudo, / non so se amore armato o marte ignudo. = deriv.
arciabate, sm. eccles. primate o generale di una congregazione, di
giurisdizione su un territorio molto ampio o di una certa impor tanza
francar cher), soldato a piedi o a cavallo, così chiamato perché veniva
. / io per me mi protesto o numi santi, / umilissimo servo a tutti
del nostro contado s'intende il caprone o becco. lastri, 1-3-86: si
, 4-480: intendo bene, arcifanfano. o dio, che uomini si truovano oggi
farrebbono castrare. marino, v-29: o grand'archimandrita degli allocchi, / o supremo
: o grand'archimandrita degli allocchi, / o supremo archifanfano de'cucchi / o busbacione
/ o supremo archifanfano de'cucchi / o busbacione, o matto da tarocchi!
archifanfano de'cucchi / o busbacione, o matto da tarocchi! l. bellini
gran turco e 'l prete janni, o, volete, l'arcifanfano di baldacco.
, ma i pontefici avevano potestà eguale o maggiore de're. = voce dotta
di questo sarà un basso da gravecembalo o da arciliuto. = comp. da
gli arabi elettrizzati, ritti in arcione o in piedi sopra la sella, gridano
le cassette mediche di soccorso in serpa o nella borsa d'arcione. 2
, salire a cavallo. affini o di aspetto simile e omogeneo).
dante, purg., 6-99: o alberto tedesco, ch'abbandoni / costei
sponda di colatoio per sabbia o calcina; legno ricurvo per la culla.
tavole di castagno; le sue sponde, o vogliam dire arcioni, sono grossi un
, fermati trasversalmente sotto alla culla, o alla zana, e sulla convessità dei
sponde di una specie di culla o cola per il vino, come quelle che
nome ad una riunione d'isole, o a quel tratto di mare nel quale
: stia il turco saldo ancora due o tre anni, e l'arcipelago da un
chiazze sperdute nel vago, ch'eran case o paesi, parevano vele, arcipelaghi,
solito il titolare di una diocesi metropolitana o diretta- mente soggetta alla s. sede
, ma talora anche i nunzi apostolici o altissimi funzionari di congregazioni ecclesiastiche a cui
le cui estremità si tende una corda o un nervo. iacopone, 78-44
in uno cespuglio; crede sia lepre o cavriuolo, tira l'arco e saetta.
avesse fatto trasvolar la saetta per gli anelli o fori di dodici accette, accomodati in
della flèssile avellana. idem, ii-655: o niobe, l'antico / tuo grido
mai nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino, suonando con l'arco
parimente la proprietà d'istromenti d'arco o da fiato, quando sia egli suonatore
, e poggia di solito su stipiti o colonna. viene impiegata nelle aperture delle
. viene impiegata nelle aperture delle porte o delle finestre, negli intercolunnii, nei portici
1-14: ma se si faranno porte, o loggie con gli archi si servaranno le
. -arco a sesto acuto (o ogivale): il cui profilo è
semicerchio, e il cui 'rigoglio 'o 'saetta 'è uguale al raggio
è minore della metà della sua larghezza o apertura. -arco sfogato, allungato,
-arco zoppo: quello che posa su colonne o pilastri di altezze diverse fra di loro
ogni prospetto, eretto a scopo commemorativo o onorario. lorenzo de'medici, i-3
, fortezza, arco trionfale, tempio o cosa alcuna di bello che non ci
ecc.]. leopardi, 1-1: o patria mia, vedo le mura e
estens.: archi provvisori, in legno o altro materiale, che fanno parte di
stendardi. marotta, 1-215: allora cinque o sei archi di lumini a olio decoravano
9. geom. parte di una circonferenza o curva compresa tra due punti di questa
dividerlo [il cerchio] sono eguali o son diseguali. se elle sono eguali,
sono eguali, elle si chiamano semicirculi o mezzi cerchi, e se elle sono
tornate d'un medesimo pendolo, grandissime o piccolissime ch'elle fossero. grandi,
si scopre in fronte sull'arco delle sopracciglia o nello splendore della cornea sono anni fulgidi
la pomposa coda del superbo pavone, o nel celestiale arco, quando a'mortali
sulla sfera celeste. -arco diurno, o notturno: parte del circolo parallelo dell'
, ii-m-16: in su l'arco, o vero dosso, di questo cerchio e'
delle rocce, che costituiscono i costoni o le dorsali dei monti. 21
soleva quand'era il caso di dire o udire cose importanti. -fare arco
. -l'arco tira molto (o poco): questa persona è (
poco): questa persona è (o non è) di fine intendimento.
quando quella cosa scrivevi, eri desto, o se sognavi. e talvolta dicevano:
? -con l'arco dell'osso o della schiena: con ogni potere,
per cèrio e potergli apporre qualche cosa, o riprovargli alcuna bugia. -tendere
d'arcobaleno, cosa oggi pochi o niuno ha l'arco teso dello 'ntelletto,
. -dial. malattia dell'arco o dell'arcobaleno'. itterizia. levi
come l'arcolaio aggira tirandovisi in ordine filo o seta, così il cervello di colui
strumento da dipanare, detto anche bindolo o guindolo. carena, ii-433: arcolaio
è composto di stecche di legno, o di canne, sulle quali si adatta
piramidale, sì che la matassa, più o meno abbassandosi, trova un punto in
è quello che si può allargare, o restringere, secondo la grandezza della matassa,
, i-979: e ragiona, ragiona, o, meglio, addipana ragioni come un
: fu mostrato il drama sotto l'arconte o capitano di giustizia d'atene, filocle
da cui dipendevano sette « arconti » o governatori dei sette cieli sottostanti.
, di dimensioni maggiori dei loculi, o costruito in muratura e sormontato da una
. v.]: arcuare con più o men garbo e sodezza le vòlte.
per lo più dovrebbe essere in angolo o arcuata. carducci, 684: ne la
2. veter. cavallo arcuato o vacchino: è quello che porta i
fatto ad arco, di vimini o di legno, che si colloca nei lettucci
di legno, che si colloca nei lettucci o nelle culle dei bimbi appena nati,
-figur. marsilio ficino, 2-67: o miseri amanti, in che luogo vi
venti. marino, 232: tonate, o bronzi concavi e sonori, / e
come un'altra luce. -camera o cappella ardente: ornata di para
ardi parimente. tasso, 6-ii-264: o fiumi, o rivi, o fonti,
tasso, 6-ii-264: o fiumi, o rivi, o fonti, / mentr'arde
6-ii-264: o fiumi, o rivi, o fonti, / mentr'arde il sole
, causata 0 dall'inusitata fatica, o più tosto dall'aria diversa e pestifera
più profumate viole / colsi su prode o boschi segreti / il lor colore di un
segno dell'interna passione; che suscita o prova sentimenti vivi, intensi; preso
dui can mordenti, / per invidia o per altro odio mossi, / avvicinarsi digrignando
leopardi, 945: certo l'amato o l'amata è rivale ardentissimo dell'amante.
opere loro sono ignude e senza grazia o leggiadria alcuna, ma esprimono ancora il troppo
nel traslato, ardore vale la continua o almen prolungata intensità dell'affetto; ardenza
un movimento che ha del pericoloso, o, per lo meno, del soverchiamente vivace
10 fuoco messo nelle secche reste, o come se alcuno arda le secche frondi
vecchio e torto più tosto si rompe o arde, che non si dirizza e piega
dante, purg., 26-18: o tu che vai, non per esser più
suol nevosa falda / dov'arda il sole o tepid'aura spiri, / così
e a seconda ch'io 'l veggo, o dolce, o irato, / temo
io 'l veggo, o dolce, o irato, / temo a vicenda o spero
o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo. verga
tasso, 5-57: chi contra i colpi o la dovuta offesa, / mentre arde
colore nero (per presenza di carbone o di sostanze bituminose), oppure grigio
nanzi, lo sghembo tumulto dei tetti rossi o d'ardesia. sbarbaro, 1-86:
, fra due branohe della staffa o della gruccia, e munito di due
della gruccia, e munito di due o tre rebbi, o punte che si piantano
munito di due o tre rebbi, o punte che si piantano nell'altro centurino
piantano nell'altro centurino della scarpa, o nella codetta de'calzoni, o in
scarpa, o nella codetta de'calzoni, o in qualsiasi altro riscontro, fatto passare
sapere bene dettare che non àe ardimento o scienza di profferere le sue parole davanti
marino, 353: qual ben munito cinto o chiusa terra / il passo serra a
un'impresa (per lo più diffìcile o pericolosa); osare, arrischiare,
: e non è chi la fuga o le difese, / lo scusar o 'l
fuga o le difese, / lo scusar o 'l pregare ardisca o tente. chiabrera
/ lo scusar o 'l pregare ardisca o tente. chiabrera, 3-9-12: indarno prieghi
e ardire, e non da parenti o da danari. cantari, 95: ecco
, / io vo'far la vendetta, o qui morire. marino, 362:
, perciò che ardire rade volte, o non mai, può venire da savio consiglio
una lingua] piena di nerbo, o di grazia...; niente schiva
mirsinacee): sono alberi, o arbusti, sempre verdi. alcune delle
come piante ornamentali (come ardisia crispa o crenata, che ha piccolissimi e fitti
spezialmente ne'luoghi dove si fabbrica, o dove si fa romore o strepito, perocché
si fabbrica, o dove si fa romore o strepito, perocché per questo diventa sicuro
-di oggetti: che sono mossi o guidati o costruiti da persone audaci,
-di oggetti: che sono mossi o guidati o costruiti da persone audaci, animose.
. boccaccio, i-130: e tu, o santa venus, nel cui servigio io
che quella possa a'suoi piaceri recare, o con più ardita fronte il suo disio
verso ardito, / te invoco, o satana, / re del convito. d'
vorrà che la fornace abbia più o manco fondo. pratolini, 9-715: era
: una squadra si affanna ad emulare o a superare la contigua...
gli arditi del popolo! è vero o non è vero che i nostri guai sono
neltindustria mineraria, l'operaio che accende o carica i forni e sorveglia la fusione
. manzoni, 314: sgombra, o gentil, dall'ansia / mente i terrestri
quale quell'ardore e quel tepore, o l'ardore mitigato in quel tepore, si
da inuguaglianza della superficie, sia terreno o altro corpo; l'arduità, da troppo
da la collina: / - odi o bologna. 3. figur.
che l'andare da torino a stupinigi o alla veneria. foscolo, sep.,
; inimitabile. carducci, 960: o petrarca, il tuo librato verso, /
che, svuotando delle acque una metà, o forse i due terzi dell'area adibita
fare il costruttore, e aveva sempre tre o quattro cantieri in movimento: comprava un'
regione circoscritta in cui avviene un fenomeno o si presentano determinate e tipiche condizioni (
3. ant. campo di scudo o di medaglia. a. cocchi,
di misura. marcellino, 2-84: o vanità di vanità! tante sottigliezze si
un mezzo braccio, ci dà l'area o piano di detto cerchio. targioni tozzetti
quadrate di numeri, cioè duplicare o moltiplicare comunque, di area, quadrati o
o moltiplicare comunque, di area, quadrati o cerchi,... lo farà
uno stato e anche un intero stato o un gruppo di stati, un continente
di distribuzione geografica di una specie (o di un genere) vegetale o animale
specie (o di un genere) vegetale o animale. 2. ling
, di forma conica, di colore arancio o scarlatto, detti noci d'areca o
o scarlatto, detti noci d'areca o noci di betel, contengono vari alcaloidi
ii-7-219: una filosofia... irreligiosa o, per lo meno, areligiosa,
, in cui vi siano tanti diversi stanzini o stai- lette di legname che si chiamano
, 624: serraglio, di fiere vive o d'animali rari; serraglio, l'
414: una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro. idem,
dure si fanno, secondo che più liquore o manco l'avvinse, come si vede
arèna, sf. spazio ovale o rettangolare del l'anfiteatro,
dove si svolge lo spettacolo); cinematografo o teatro all'aperto; pista da ballo
dei fiumi, si generano spiaggie, o arenai, e dalla parte opposta restano
. sassetti, 247: tre o quattro secche di arenali, dove
sabbia (nel fondo di un fiume o alla foce). arenare, intr
. bot. genere di erba, annua o perenne, della famiglia cariofillacee, con
sedeno / a rimirare gli arenarii diri / o altri che facesser alcun gioco. idem
era un cavallo arenato, e spezzata o la sala o qualche razzo delle ruote.
arenato, e spezzata o la sala o qualche razzo delle ruote. pea,
germanica,... indicante il ballatoio o la ringhiera da cui si parlava al
il poggiuolo, all'arengario di como o al palazzo del doge, ristretto alla
pose, il che dicevasi sonare ad aringo o arengo, e l'ordigno era detto
, e l'ordigno era detto malliola o maiola, forse da malleus, il
medie. mancanza congenita di uno o entrambi i reni (in quest'ultimo caso
il terreno tufoso, arrido, o arenoso ivi non perdono opera. leonardo,
passare per un deserto arenoso di tre o quattro giornate, per il quale fa
declivi di quelli che l'hanno arenoso o limoso. paoletti, 1-1-179: è
i-197: nella fibra maggior di mezzo, o nelle laterali e negli spazi o areole
, o nelle laterali e negli spazi o areole, fra fibra e fibra.
peso specifico di una sostanza (liquida o solida), per mezzo dell'areometro
sa ognuno generalmente, per udir dire o per leggere, che san denis areopagita,
... cerca destar compassione, o sdegno con argomenti estranei alla causa,
e siede per giudicare d'omicidio, o di ferite premeditate, o d'incendio,
d'omicidio, o di ferite premeditate, o d'incendio, alle due parti si
io non paia un arfasatto, / o qualche moccicon che dorma al fuoco. lippi
, manda a spiar qualche arfasatto, / o un di quei che piscian nel cortile
. v.]: arganello od arganetto o mulinello idraulico è un vaso alto
tiene avvolti al canale dell'aria con otto o dieci volute, e girando codesto arganetto
2. idraul. arganetto (o arganello o mulinello) idraulico: per
2. idraul. arganetto (o arganello o mulinello) idraulico: per segnalare resistenza
cavo e che viene manovrato a mano, o a mo mano quattro leve
che si va avvolgendo intorno al cilindro, o al cono dell'argano. d'annunzio
a ritroso spaventevolmente abbandonando il canapo o le catene. panzini, iii-301: tiravano
, che consiste in un grosso cilindro, o anche un cono, di legno,
settentrionale e centrale: sono erbe annue o perenni, alcune specie si coltivano nei
questa [tempera] si mettono tre o quattro libbre di piombo argentario in cento
preti, soldati, legisti, argentari o ciompi al comando, la legge era quella
che gli davano i romani, di banchiere o cassiere o cambiamonete. =
i romani, di banchiere o cassiere o cambiamonete. = lat. argentarius
oppure a fuoco, per semplice immersione o bagno). 2. rivestimento
chiesa, e altre cose di uso domestico o personale. di giacomo, i-749:
, garzoni d'argentieri, lavoratori di sughero o di avorio. ojetti, ii-545:
tozzetti, 12-10-51: talco argentino, o color d'oro, di cui si servono
le argentine linfe / ridenti in lago o trepide tra i fior. pascoli, 253
come acqua argentina / che recasse lavandula o pur menta / o salvia o altra
/ che recasse lavandula o pur menta / o salvia o altra fresca erba mattutina.
recasse lavandula o pur menta / o salvia o altra fresca erba mattutina. idem,
monometrico (si presenta in aggregati arborescenti o in masse compatte). argènto
. non può cuocere senza il piombo nero o senza vena di piombo. marsilio ficino
bisemuto, quasi non mai lo stagno o il piombo. galileo, 4-4-202:
facevano pensare agli occhi d'un dio o d'un atleta di bronzo composti d'argento
nichel. 2. figur. argento o d'argento', a indicare il colore
aspetterò che queste mie bellezze dal tempo o da qualche infermità siano guaste e che
, iii-270: arresta i passi, o pellegrino, e intento / in mille
idem, 955: ben vieni, o bell'astro d'argento, / compagno tacente
che lor basti non han mai, / o veschi o cardinali o pastor summi
han mai, / o veschi o cardinali o pastor summi. caro, i-320
, / o veschi o cardinali o pastor summi. caro, i-320: scosso
valore del metallo rispetto ad altri più o meno nobili, età d'argènto: nella
53: fa'poi una asticciuola d'argiere o di castagno o d'altro legno buono
una asticciuola d'argiere o di castagno o d'altro legno buono. = lat
di fare l'orto in terra creta o rossa, cioè argiglia. crescenzi volgar.
.. nella parte superiore è di creta o argilla, di color di cenere pendente
costipata dalle onde del mare, gialla o rossiccia. beltramelli, iii-95: le
fredda e tepidi cuori, potrete reprimere o mascherare le vostre passioni. 3
, non sarà stato meno di quindici o diciotto miglia. compagnoni, i-35: che
egli si sia di qualsivoglia corpo fluido o denso, niente opera allora che la direzione
la direzione del suo moto attuale, o d'energia, non faccia angoli colla superficie
angoli colla superficie di qualsivoglia muro, o argine, ma a quello sia parallelo.
armati. carducci, 599: o terre intorno a gli alti argini sole
. panzini, iii-351: cantami, o severino, le tue romanelle fiorite,
argin novo riguardando in arme, / o mandar messi a cesare, o affrontare /
, / o mandar messi a cesare, o affrontare / a lancia e spada il
piano; dove facendosi arginetti di cera o di creta... rimanga appunto
son grandicelli in sugli arginuzzi de'solchi, o rigoletti dove corra l'acqua.
da sali d'argento, di natura professionale o terapeutica (caratterizzato da argina, coliche
costellazione australe (detta anche nave o nave di argo). bruno
. non tanto per la mutazione dell'o nell'a, quanto perché la radice ar
per derisione de'sciocchi, per disdegno o bile contro gli usurpatori, o i
disdegno o bile contro gli usurpatori, o i coglioni in cattedra, o gli argomentanti
, o i coglioni in cattedra, o gli argomentanti dottori e dulcamari d'ogni
di specie, di luogo, di materia o d'operazioni tanto diverse, possa argumentare
argomento, e che può conferirgli maggiore o minore efficacia. -per estens.:
da una cosa nota secondo il senso o la raggione, procedono alla notizia d'
delle quali (detta « conseguente » o « conclusione ») è dedotta come
possa provare e fare credere il detto o 'l fatto d'alcuna persona, la quale
alcuna persona, la quale si difenda o che dica incontro ad un'altra. giamboni
sopr'alcuna materia che la dimostra verisimilmente o che la prova necessariamente. tesoro volgar
alcuna materia che la dimostra verisimilmente, o che la prova necessariamente...
lo verisimigliante argomento è di quelle cose che o sono usate di venir spesso..
usate di venir spesso... o che hanno alcuna simiglianza di esser vere
che hanno alcuna simiglianza di esser vere o verosimili. dante, conv., ii-xm-12
al pari d'una questione di letteratura o di filosofia o d'altro, avrebbe potuto
una questione di letteratura o di filosofia o d'altro, avrebbe potuto durar dei
consente di argomentare resistenza di una cosa o la sua natura: prova, indizio,
bocchelli, 6-30: delle frasi oratorie udite o lette si facevano argomento di beffe e
opera letteraria (in particolare: narrativa o drammatica). tasso, i-77:
ei sogliono darsi per la scelta del libretto o sia dell'argomento. pellico, 191
-disus. soggetto raffigurato in opere pittoriche o plastiche. monti, 170: e
altri argomenti, ch'e'medici facessono o sapessono trovare, non poteano avac- ciare
alcuno argomento, e di loro avremo o la morte o la vita, qual più
e di loro avremo o la morte o la vita, qual più ne piacerà.
quivi non era chi con acqua fredda o con altro argomento le smarrite forze rivocasse.
lo dèi leggermente percuotere nel piattello, o con altro argomento scuoterne la cenere.
cui non varrà di medic'arte / argomento o poter. nievo, 158: furono
della quale si manifesta con diversa intensità o frequenza un fenomeno. 11.
, fatti uno argomento degli otto dì o de'quindici dì. berni, 140
vanno arguendo in su la legge divina o naturale. segneri, iv-7: quello
quel po'di fiducia si fondava sempre o sulle suppliche o sull'aiuto straniero.
fiducia si fondava sempre o sulle suppliche o sull'aiuto straniero. leopardi, iii-445
si arguirà che due tre faccian più o men che sei. = lat.
si arguirà che due tre facciano più o men che sei, né che un
addestra coll'abito a argomentare per la verità o redarguire l'errore, o arguire da
la verità o redarguire l'errore, o arguire da una notizia più prossima altre
intendo io dunque per entimema urbano, o sia per argutezza perfetta, quella che ha
muratori, 5-i-41: alcuni... o per troppo desiderio di novità, opure
a coltivar certa viziosa sorta d'acutezze o argutezze, o, vogliam dire, di
viziosa sorta d'acutezze o argutezze, o, vogliam dire, di concetti arguti
del questionare: se vuoi scoprire il forte o il debole d'un parlatore, lascialo
l'arguta grazia delle due crestaie, / o città favorevole ai piaceri! boine,
. ari, sm. o f. bot. ant. pianta simile
; quale è più grande, l'aria o l'acqua? e quale ha maggiore
che ne'campi dell'aria si generano o compariscono hanno... poco nota
ambienti chiusi; e può essere più o meno impregnata di odori, essere pura
meno impregnata di odori, essere pura o malsana). machiavelli, 615:
... mi sopragiunse, causata o daltinusitata fatica, o più tosto dall'
sopragiunse, causata o daltinusitata fatica, o più tosto dall'aria diversa e pestifera
aria diversa e pestifera di quel clima, o per dir meglio intemperie di quel paese
. ariosto, sai., 4-145: o stiami in rocca o voglio all'aria
., 4-145: o stiami in rocca o voglio all'aria uscire, / accuse
i-531: uno che viaggia a piedi o a cavallo vede spuntare lontano una montagna
più solo. baldini, 4-98: romantica o meno, pare che nell'isola ci
da vari fattori psicologici, morali, o anche ambientali). serra, i-21
: l'idrogeno; anche il metano o altri idrocarburi gassosi naturali. -aria solida
calotta polare. -aria intermedia (o temperata): che si trova alle
calotta polare. -aria tropicale (o subtropicale): che nasce al di
, spicciolati servivano a fare l'aria o campo azzurro. -aria aperta:
pigliar aria noi lo chiamiamo respirare, o fare il respiro... egli
il respiro, cioè il pigliamento dell'aria o introduzione di lei dentro del corpo,
, ma per motivi seri di lavoro o altro. lippi, 3-49: tal
l'aria bruciando un po'di zucchero o altro. il petrarca, poverino,
dell'aria. -all'aria o in aria: volto verso il cielo,
, all'insù. -a pancia all'aria o in aria: supino. -al figur
'l frale e 'l forte tuo [o italia] non altrimenti / nascon quasi a
era pazzo affatto, avesse uno o due di que'cornetti a mezz'aria ^
andare smarrito. firenzuola, 868: o fallace credenza, o pensier vano,
firenzuola, 868: o fallace credenza, o pensier vano, / quante speranze
appena in tempo a sentire i due o tre colpi di rivoltella che il biondino
un luogo di residenza poco gradito, o che minaccia di diventar pericoloso, per
inutilmente, rivolgendosi a persone distratte, o che si rifiutano di ascoltare.
sintomi. -vedere cosa nell'aria, o per aria: vederla facile ad accadere
tommaseo, 1-127: l'aria stupida o sbadata di tutti quasi gli altri frati
natura; l'aria allegra dice l'allegrezza o l'allegria del momento. collodi,
loro colore, non mi avranno notato, o mi avranno guardato con aria di famiglia
ii-8-353: è così comodo credere, o darsi l'aria, di sapere, quando
versi, che può essere cantato, o al suono della quale si balla.
musicale, per una voce sola, o con intermezzo di cori 0 senza,
brano di musica,. vocale, strumentale o misto, in cui primeggia una sola
di quelle che propriamente si dicono arie o canzonette. pananti, i-26: signor maestro
lo tuo tignere ari disse o incoiasse per la tinta, è segno che
4-21: platone afferma, l'aridità o 'l seccamento di quelle tali materie,
mese, che alcuno non si lamenti o della troppa pioggia, 0 della aridità
troppa pioggia, 0 della aridità, o del caldo o del freddo.
0 della aridità, o del caldo o del freddo. — figur
le fiamme lor moleste / aure, o nembi di pioggia o di rugiada
moleste / aure, o nembi di pioggia o di rugiada: / ché quanto
sparve come fumo lève / al vento, o nebbia al sole arida e rara
e stringe, inutile vi torpe, / o vi cresce a rilento, o muorvi
/ o vi cresce a rilento, o muorvi ancora. leopardi, 3-155: allo-
disumano, intra gli affanni, / o dell'arida vita unico fiore. idem,
peccati. carducci, 156: salve, o mia patria! ed arida / stia
mai dimentico / son dov'io pensi o scriva. 8. figur.
vicio co1 nome della propinqua virtù, o la virtù col nome del propinquo vicio;
altro men noto e similmente aridetto, o scolare o almeno imitator del bellini, si
noto e similmente aridetto, o scolare o almeno imitator del bellini, si trova appiè
/ pari a dio, polifémo, o il correttore / de'popoli driante, e
una persona, di ricalcare stili artistici o letterari. g. m. cecchi
, 12-1-11: « aries vel ànò t o u " apeo <;, id est
abbattere le mura di una città o aprirvi una breccia: era formata da un'
calavano giù gran sacchi di lana, o materie simili cedenti,... atte
sf. music. melodia con parole, o componimento in versi al quale può essere
un subito cantare d'accordo un'arietta o canzone, senza usare prima fra di
usare prima fra di loro qualche preambolo o invito. mengoli, i-467: due
: il mettere in musica ariette, o canzoni non è altro, che un intonarle
di cene, di cieli in terra o d'altro spettacolo, d'intendersi bene
manzoni, 366: qualunque arimanno o uomo libero porterà una causa davanti a
colui tiene ella che sia lancelotto, o vuogli tristano, orlando o ulivieri, di
lancelotto, o vuogli tristano, orlando o ulivieri, di prodezza, la cui
, la cui lancia, per sei o per otto o per dieci aringhi, la
lancia, per sei o per otto o per dieci aringhi, la notte non
io veggio costui che d'iniquità o d'altro arde tutto nel primo aringo:
di correre a suo bell'agio uno o più arrenghi, come più gli aggradirà.
spazio dove si corre giostrando, o si favella orando: come esso corso o
o si favella orando: come esso corso o giostra, ed esso parlare ovvero orazione
più se ci si debba attendere il giorno o la notte. idem, i-675:
degli uccelli. stigliani, i-13: o bionda più della matura spica, /
notare gli errori nel buovo d'antona o nella marfisa bizzarra, ma nel- l'
, di qual sorte di governo elle sieno o democratico o aristocratico o di monarchia,
sorte di governo elle sieno o democratico o aristocratico o di monarchia,...
governo elle sieno o democratico o aristocratico o di monarchia,... la giustizia
debbe pendere nello stato de'pochi, o vero in una aristocrazia. b. cavalcanti
foscolo, ii-2-91: gl'ingegni attendevano o al commercio del mare, o agli ordini
attendevano o al commercio del mare, o agli ordini politici dello stato, i
. proprio di aristofane; che imita o che ricorda la mordace comicità di aristofane
sannazaro, 12-215: i tuoi capelli, o filli, in una cistula / serbati
] de le cose che hanno quantità, o numerabili o mensurabili; la quale,
cose che hanno quantità, o numerabili o mensurabili; la quale, se si conosce
: abbaco, propriamente, la tavola o il libro dove imparare di conto; ma
politica (come dapprima fu chiamata) o l'economia, come la chiamiamo noi
potrai fare numero che abbia principio o fine: adunque piangete, o arismetrici.
o fine: adunque piangete, o arismetrici. f. villani, i-417:
secondo le diverse materie 0 aritmetico, o musico, o geometra, o astrologo.
materie 0 aritmetico, o musico, o geometra, o astrologo. baldinucci,
aritmetico, o musico, o geometra, o astrologo. baldinucci, 108: il
è la materia considerata dall'arim- metico o abbachista. e dividesi il numero..
numero... in numero sano o intero, e numero rotto, il quale
(anche, quindi, l'aumento o la diminuzione della normale frequenza cardiaca,
ho preso una cosa sul serio, o prima o poi ho dovuto finire per vedermela
una cosa sul serio, o prima o poi ho dovuto finire per vedermela (scusa
varii e'che non s'accordano; o anco di stranezza ridicola. carducci,
202: in mezzo alla folla tre o quattro arlecchini camminavano sul pavimento, con
o come èva nostra madre prima, che non
nel medioevo nell'espressione maisnie hellequin o maisnie hierlekin a indicare un * corteo di
cui si serve l'uomo per offendere o per difendersi (e, in senso specifico
fabbricati appositamente, una volta di ferro o di acciaio, per essere impiegati in
, per essere impiegati in guerra, o per la protezione personale, o per
guerra, o per la protezione personale, o per la caccia).
per l'attacco. -arma bianca o da taglio o da punta: che
attacco. -arma bianca o da taglio o da punta: che finisce di punta
da punta: che finisce di punta o di taglio (spada, sciabola,
lanciano (lancia, giavellotto), o che lanciano proiettili inerti (arco,
mano (lancia, giavellotto), o ordigno che serve per scagliare proiettili (
proprio vantaggio. -arma d'asta o in asta: composta di un'asta
-scherma. armi cortesi: armi di taglio o di punta, che sono state smussate
di punta, che sono state smussate o spuntate. -arma subacquea: l'impiego
chimica: l'impiego di aggressivi batteriologici o chimici per scopi bellici. 2.
uno principe defende il suo stato, o le sono proprie o le sono mercenarie,
il suo stato, o le sono proprie o le sono mercenarie, o ausi- liarie
le sono proprie o le sono mercenarie, o ausi- liarie, o miste. idem
sono mercenarie, o ausi- liarie, o miste. idem, 25: delle armi
: una gente che libera tutta, / o fia serva tra l'alpe ed il
è più facile indurli a cantare in coro o a lanciare uno di quei gridi propri
dai suoni d'un motore che tarda o che manca. baldini, 4-195:
imprese. muratori, 7-iv-493: l'insegna o arme avita de'marchesi estensi fu l'
di chi l'ha emessa. -arma o croce: testa o croce. muratori
emessa. -arma o croce: testa o croce. muratori, 7-iv-493: l'
e in selva non s'udìa latrato o corno, / quando a cantar la matutinà
aveano di andar sempre ad ogni torniamento o giostra o altro fatto d'arme insieme
andar sempre ad ogni torniamento o giostra o altro fatto d'arme insieme. bisticci
; / sono duo tanti, o di cento non fallo, / quelli ch'
armi (ché così li chiamavano), o sia il cavaliere, o soldato a
), o sia il cavaliere, o soldato a cavallo, avea da avere un
armato. e questo menava seco uno o due scudieri, che a cavallo portavano
separatamente cucinarme / vorà mastro pasino una o due volte, / quattro o sei mi
pasino una o due volte, / quattro o sei mi farà il viso da l'
arme. varchi, v-45: quei bravoni o bravacci che... vogliono far
il viso dell'arme, si dicono 'cagneggiarle'o 'fare 11 crudele '. panciatichi,
e clamorosamente per un'ingiuria, vera o supposta. della casa, 2-3-181:
; / io vo'far la vendetta, o qui morire. dovila, 1-3-177
armi: giustiziare in modo sommario militari o civili, in periodi di eccezionale gravità
civili, in periodi di eccezionale gravità o durante lo stato di guerra. -stare
da superare. -portar arma o l'arme: esercitare il mestiere delle
un minimo punto si denigra per codardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al
bandoliera (e indica il portare un'arma o una sciarpa o un altro oggetto in
il portare un'arma o una sciarpa o un altro oggetto in modo che, disposta
. baretti, ii-253: striscia, o coreggione, di cordovano, di dante o
o coreggione, di cordovano, di dante o d'altro cuoio, che si porta
viandanti che per ostile minaccia ai beccaccini o alle pernici. verga, i-154:
in antiochia arse el luogo del giudici o [= il tribunale] e li armarii
libraio che tiene libri a vendere, o dell'armario medesimo che gli conserva.
le porte, ed ha dentro diversi palchetti o cassette. fiacchi, 149: dopo
uccellacelo. lami, 2-28: da questo o quello una volta posseduto [il manoscritto
... una munizione ovvero ricettacolo o armamentario, dove sia tutta l'artiglieria della
5. marin. personale di una nave o di un'imbarcazione. -il complesso delle
franco, 2-97: armatevi, dico, o dei, ben ben la schiena:
. zazzaroni, iii-474: ed ecco, o clori, a tua ruina intento,
foscolo, ii-2-7: te invoco, o amore del vero! armami di generoso ardimento
i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto, facendo
l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto, facendo il nido per
di elementi costruttivi in via di esecuzione o di parti di strutture già eseguite, ma
seimila fanti pagati. tasso, 2-76: o non potranno pur le nostre genti,
di tutto ciò che occorre alla difesa o all'offesa (una fortezza, una nave
struttura, che abbia funzione di sostegno o di protezione. baldinucci, 7-93:
. nel libro ch'egli scrisse, o per dir meglio copiò, degli animali
con una torretta girevole fornita di cannoncini o di mitragliatrici, munito alle ruote di
ah! certo ei giunge: / o madre, io vedo un'armatura; è
, volte, gallerie, ecc.) o di parti di strutture già eseguite ma
delle quali si pongono per pelle, o scorza, graticci o canne o simili
pongono per pelle, o scorza, graticci o canne o simili altre cose vili,
pelle, o scorza, graticci o canne o simili altre cose vili, per reggere
armatura ortopedica, come un balconcino puerile o l'impalcatura di un edificio in costruzione.
lorini, 139: la quale armatura, o vero tellaro, deve essere per
guidare i rami di alberi da frutto o delle viti. 11. tess.
più lento passo dalla grave armadura, o vogliamo dire dalle legioni. montecuccoli,
barberino i-329: se tu armeggerai / bigorderai o correrai a tiera, / serva cotal
spettaculi publici, giostrando, torneando, o giocando a canne, o facendo qualsivoglia
, torneando, o giocando a canne, o facendo qualsivoglia altro esercizio della persona.
non so alle volte se io sia morto o vivo. vico, 3-550: a'
si esponessero sulle pareti di qualche chiesa o di qualche chiostro vicino allo steccato le
han, che copra il resto, elmo o corazza. lippi, n-16: e
, / qual di civil tenzone, o di sforzata / città che fra l'incendio
, v-38: quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole,
fa, o dice alcuna cosa sciocca, o biasimevole,... per
il tempo; come chi maneggiasse arme o arnesi senza destrezza o con poca voglia.
chi maneggiasse arme o arnesi senza destrezza o con poca voglia. 2.
si voltano via via a chi più spende o a chi più promette, e avrai
questa lapponia non costa più di quattro o cinque baiocchi: la danno tutta intera con
albicocca (una volta: susina armenìaca o armònica). palladio volgar.
ardenti. 2. bolo armèno o armònico (anche ant. sm.
: penso che basti di far l'armento o 'l gregge che sia meglio in carne
a questo avendo l'occhio l'armentiero o 'l pastore, avvertirà di pascer buoni
vento, / non come strale, o come uccel pennuto: / fumo in
capolini, con corolla rosa, rossa o bianca (spontanea e coltivata in italia
armeria, e furono l'armi senz'ordine o modo di milizia rapite. salvetti,
bestiacce dell'arti- glierie / che ammazzano o fanno spiritare. marcello, 92:
sf. cerchietto di bronzo, d'oro o d'argento lavorato, di solito a
e per ordine si vedevano gli ornamenti o vogliam dire le insegne reali, cioè
sul sistema radicale delle piante legnose vive o morte (ora come parassita, ora
come saprofita): detto comunemente chiodini o famigliole, si presenta con un micelio
un micelio a forma di cordoni rizomorfici o di lamine subcorticali, biancastri, poi
anello lacero in alto, cappello pianeggiante o convesso-campanulato, di colore giallo-miele sfumato in
[1847], 61: armilustro o armilustre: cerimonia religiosa degli antichi romani
guido da pisa, 1-342: o armepotente combattitrice, che se'sopra le
la povera gente. pascoli, 1204: o iulia augusta armipotente! in pace,
che ha per effetto la sospensione totale o parziale delle ostilità fra due eserciti,
fra due eserciti, a tempo determinato o indeterminato, su tutto il teatro della
, su tutto il teatro della guerra o su una parte di esso; cessazione
, in qualche attimo felice di armistizio o di abbandono. marotta, 6-13:
e anche successivi); consonanza di voci o strumenti musicali, combinazione di accordi (
1-78: quando la rota che tu [o dio] sempiterni / desiderato, a
nella lingua greca, che una composizione o vero concordia e convenienza di voci,
assorda. carducci, 740: marciate, o de la patria incliti figli, /
di suoni, accenti, pause, lunghezza o apertura di vocali (e ne deriva
della lingua le qualità degli oggetti, o piuttosto produce in noi l'effetto che dovrebbero
dell'universo, avrei materia da poema o da serie e non piccola d'inni.
che in apparenza sembra contrasto, distacco o urto fra le generazioni finisce sempre col concludersi
cadenze (cioè il passaggio da uno o più accordi di riposo a uno o
o più accordi di riposo a uno o più accordi di moto per ritornare ad
altri di riposo), la modulazione (o passaggio da una tonalità di suoni consonanti
spiriti... che dal sangue o dall'armoniaco sale si cavano non meno pungono
. 2. disus. nota o suono armonico; risonanza musicale.
composto da una serie di piccole lastre o coppe di vetro di differente grandezza (
acqua rendeva armonico il silenzio, o raddoppiava l'incanto delle nostre voci fresche ed
però diversa dal tipo che faceva lui o che facevano i colleghi...
musicali a corda, elastiche, di metallo o di minugia. -suoni armonici:
gradevole aromatico armonico, di timida mammola o di sgargiante giaggiolo, sapido e tonico
altro l'analogia e la simi- glianza o correspettività di proporzione o sia arimmetica o
la simi- glianza o correspettività di proporzione o sia arimmetica o geometrica o armonica,
o correspettività di proporzione o sia arimmetica o geometrica o armonica, se non un ordine
di proporzione o sia arimmetica o geometrica o armonica, se non un ordine di cose
deriv. da àpp. ó£ (o 'congiungo, compongo '.
in cui ha importanza predominante l'armonia, o che tende ad armonizzare ampiamente le sue
2-592: si metteva spesso al pianoforte, o a un antico armonium pieno di
armonizza parole dolci. saba, 579: o tu che contro me vecchio nel fiore
/ a chi tempri il bel raggio, o donna mia? / e l'intima del
per sé apparire, né aver forma o bellezza alcuna dentro gli abissi del caos
lontano / sentir si faccia con zampogna o flauto / soave armonizzando. carducci,
sentimenti che tra loro non armonizzano più o meno. -tempera- menti che armonizzano bene
d'anni diciotto fino affi quarantacinque, o di più o di meno secondo la complessione
fino affi quarantacinque, o di più o di meno secondo la complessione, e
plur. -i). stor. ufficiale o governatore che comandava il presidio spartano
comandava il presidio spartano nelle città conquistate o comunque soggette al dominio di sparta.
il for nimento da sella o da tiro: voce storica e d'araldica
, secondo che io voleva sconficcare toppa o bandella. note al malmantile, 3:
, che serve ad esprimere qualsivoglia utensile o instrumento come, arnese di bottega,
viscere nel ventre un loro arnese o membro genitale, e sembra, anzi veramente
. 13. locuz. -in o ad arnese: con gli avv. bene
arnese: con gli avv. bene o male, e unito per lo più ai
e unito per lo più ai verbi essere o andare (secondo i nn. 4
. 4 e 5): vestire riccamente o poveramente; avere o non avere un
: vestire riccamente o poveramente; avere o non avere un aspetto decoroso; anche
trovarsi in particolari condizioni economiche (buone o cattive). giamboni, 50:
talora che egli sarà calzolaio, o barbiere; solo che egli sia alquanto in
più grandi tengono in braccio i piccoli, o per mano: i meglio in arnese
-milit.: armato di tutto punto o male armato. m. villani,
ciò è e'vasi dove sono le api o vero pecchie. sacchetti, v-256
quando segua, all'apertura dell'arniaio o bugnereccia, che le api di qualche amia
che le api di qualche amia o bugno non si determinino a volare, in
cm) che porta in cima uno o due capolini piuttosto grandi di fiori giallo-arancio
eccita lo sternuto (tabacco dei vosgi o tabacco di montagna, china dei poveri)
babile alterazione d: ptarmica o * tarmica (che corrisponde a
mezzo di castrone / dallo spicchio del petto o dall'ar nione. lorenzo
. pianta erbacea (detta comunemente gichero o gigaro) della famiglia aracee (a
a rum maculatum), munita di tuberi o rizomi tuberiformi, con foglie astate o
o rizomi tuberiformi, con foglie astate o sagittate, fiore giallo a forma di
moltiplicato per dieci dà il decaro, o pertica metrica censuaria di mille metri quadri
quadri: quindi l'ettaro (hectare) o tornatura metrica di diecimila metri quadri.
/ stimolanti s'unio l'ambra o la terra / che il giappon manda a
pizzico d'aroma opera a meraviglia, o su la teglia, o sul testo,
a meraviglia, o su la teglia, o sul testo, o in graticola.
su la teglia, o sul testo, o in graticola. papini, 20-575:
piangere sulla roccia?... o per deporre, intorno al corpo dell'immolato
che con aromàta indica la resina o gomma (cassia, mirra,
letter. insaporire con aromi (cibi o bevande). viani, 14-297:
letter. chi com mercia o prepara aromi, spezie; speziale, dro
hanno virtude per l'afrezza, o vero lazzitade, di costringere e di confortare
potabile / col rodano, con l'adige o col tevere. carletti, 183:
gradevole aromatico armonico, di timida mammola o di sgargiante giaggiolo, sapido e tonico,
aromatiche: che contengono in tutte, o in alcune loro parti, sostanze aromatiche
, alcaloidi), di gradevole odore o sapore, contenute di solito in speciali
i gerani in vaso, le erbe aromatiche o i garofani. fracchia, 441:
5. chim. serie aromatica (o ciclica): i composti organici che
chiuso (in contrapposizione alla serie grassa o lineare o alifatica). 6.
in contrapposizione alla serie grassa o lineare o alifatica). 6. farmac.
lungo 15-40 mm, di colore verde o violaceo metallico, dotato di ghiandole che
l'onghie, come ha il nibbio o come l'astore così aroncinate.
figur. la poesia lirica in genere, o una particolare corrente poetica. battista
note al malmantile, 65: sminuire o diminuire uno strumento, altro non è
l'esecuzione ad arpeggio di un accordo o di una serie di accordi.
), sm. pezzo di ferro (o di rame) uncinato alle due
, adibito a collegare fra loro pietre o parti di costruzioni; grappa. palladio
] nelle volte de gli archi con perni o chiodi, nelle parti rette, con
latino questo vocabolo arpia, quanto rapacità o rapina; e, perciocché la cagione
rapina in latino. ariosto, 34-1: o famelice inique e fiere arpie / ch'
9-369: qualche canzonetta / sentita o su chitarra o arpicordo. marino, v-70
canzonetta / sentita o su chitarra o arpicordo. marino, v-70: son.
la melodia sentir de l'arpicordo / o pur il tintinnar delle campane. d'annunzio
sopra il quale girano le imposte delle porte o delle finestre. eneide volgar.
fa in duoi modi: percioché, o a canto a gli stipiti si mettono
arpione ': aver lasciata la voglia, o il desiderio d'una tal cosa.
sega, su cui l'arpione (o nottolino) montato su un perno (soprastante
le cui conchiglie presentano una carena liscia o granulosa, mentre i fianchi sono
uncinato, provvisto di una lunga corda o cavo (con cui si può trarre
preda colpita), lanciato a mano o da un propulsore. f.
cioè l'arponiere, prende l'arpone o dardo alla mano, e libratolo colla sinistra
, anticipazione. iacopone, 14-48: o avaro, fatt'hai onfemo mentre la
gente, che s'arrabatta per tre o quattro mesi nel cuor dell'inverno,
senso di accudire a un lavoro disordinatamente o con furia'; ed anche 'aggredire,
assalire il nemico'), da rebaio o rebata (sec. xiii): *
[crusca]: le loro stizze, o, per dir meglio, arrabbiamenti contro
antichi, 102: le bestie che veggiono o di dì o di notte la
bestie che veggiono o di dì o di notte la sua ombra nell'acqua,
, e mostra segni di non volere, o non potere star forte, e aver
5. ant. soffrire per arsura o per umidità soverchie (terreni, piante
-detto anche di cibo: cotto o condito con spezie forti. pratolini
è quella de'morsicati da cane arrabbiato o gatto, che non si sentono male
e strillano nel medesimo modo del cane o gatto e mordono l'altra gente,
, / io t'ho visto esalare, o primavera, / di moribondo odor gli
cose che facciano ardere d'arrabbiato amore o di arrabbiatissima ira le genti. alfieri
5. figur. unito con altri aggettivi o con sostantivi, ha valore accrescitivo e
divenuto infecondo a causa di cattiva lavorazione o di maltempo (un terreno).
xxv-i-265: parti che sia un putto / o pure un gran signore? parti che
bini, ii-1-198: con questi pochi versi o buoni o rei, / arramacciati giù
: con questi pochi versi o buoni o rei, / arramacciati giù col mio falcione
non mi so quanti occhi io mi abbia o quanti nasi. arramatare, tr.
al malmantile, 78: arramparsi, o arrampicarsi, si dice sempre di cosa,
sport. ascensione in montagna su roccia o ghiaccio. -superamento di una salita,
natali, che, spinta dalla vanità o dall'ambizione, tenta di farsi accogliere
camminare, muoversi come fanno gli zoppi o sciancati. lippi, 10-20
colle quali si legano le some, o cose simili. magalotti, 16-124:
pensa di godere? quando è vecchio o quando è morto sulla bara?
un brano musicale, adattandolo a strumenti o complessi musicali diversi da quelli per i
bella, dal francese, se ranger o s'arranger. verbo speciale del gergo di
notte, raccapezzano... un quindici o venti scudi da pagare ogni anno la
il gonnella ha in due novelle arrapato o rubato, con utile di sé.
: quelli, che arrecano i piattelli, o porgono la coppa, diligentemente si astenghino
e se essi scrissono nella lingua patria o non vi scrissero, di poi arrecarsi innanzi
che ai leggenti non puote arrecare utile o piacere alcuno. bembo, 1-17: