iv-112: oimè! ora abbisognavanti, o panfilo, tante arti ad ingannarmi?
, utili. bar etti, ii-98: o sarà sprofondato nella povertà, o toccherà
: o sarà sprofondato nella povertà, o toccherà a noi tutti a somministrargli quel
avventura, per lo lor senno o per la loro buona ventura, non abbisogna
il suo formamento, non prendere anche o la mente o qual altro luogo più
formamento, non prendere anche o la mente o qual altro luogo più piaciuto gli fosse
iii-131: i desideranti, i domandanti o gli abbisognosi d'altro che di
, tr. marin. passare un cavo o una catena intorno ad una bitta
marina, 2: abbinatura mezza, doppia o semplice a seconda della parte del
incontro, convegno (fra due o più persone, per discutere); colloquio
morelli, i-214: come si diceva, o forse cicalava, essere stato ne'patti
sono: a la morte / vostra o a la nostra suonano. verga, i-228
. 3. combaciamento (delle bocche o degli orli). a. cocchi
... e com'era? abboccato o asciutto? piovene, 5-151: non
, se 'l si può, sette o otto giorni. = deriv. da
milit. disus. strumento di legno, o di ferro, che serve a misurare
non quella che... muove rupi o che abbonaccia procelle. 2
, viaggiare in ferrovia, ricevere giornali o riviste). pecchio, conc
2: l'abbonamento alle recite teatrali, o a qualsiasi spettacolo, si lasci da
nostro regno? gli ha egli allargati o ristretti? abbonati o danneggiati?
ha egli allargati o ristretti? abbonati o danneggiati? 2. intr.
uso di abbonarsi a un giornale o ad un'altra opera periodica, dovendosi in
campi diventano abbondanti per seminazion di fava o di lino, se alcuna volta fossono sterili
8. più della giusta misura o peso; sovrabbondante. - anche al
che vidde elia. -parlare con o per vabbondanza del cuore: appassionatamente di
cristo, se viene in notizia nostra, o verrà, puossi ricordare da noi per
con questo nome negli eserciti coloro ai quali o per appalto o per altro dovere spettava
eserciti coloro ai quali o per appalto o per altro dovere spettava la cura dell'abbondanza
bevvi, assaggiai non so s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'il
/ perdo. iacopone, 73-25: o segnor mio, tu stai nudo, /
5. locuz. -abbondar parole (o in parole). boccaccio, 11-74
più di quel che sia richiesto, o di più di quel che sia necessario.
sé, per la quale essa è lingua o povera o abondevole. della casa
per la quale essa è lingua o povera o abondevole. della casa, 747
più in potenza che in atto; o, se in atto, vale potente (
: di più abondevole ingegno sentendosi o da più alto amore sollicitato, di diversi
. = deverb. da abbondare o deriv. dal fr. ant. abonde
sono state nella zona torrida dell'america, o dell'asia, vi si mantengono verdi
generalmente le castagne non sono abbonite, o come dicono, molte di esse non han
= deriv. da buono, o dal fr. abonnir. abbonito (
i francesi] persona di facile abbordo o persona abbordabile per * persona di facile
sopportare, l'abbordaggio chiacchierone del barbiere o del compagno di viaggio.
-trice). che fa l'abbordo o l'abbordaggio (la nave o il comandante
l'abbordo o l'abbordaggio (la nave o il comandante). =
semplice fortuna di mare, senza colpa o fallo d'uomo, si considera avaria
può più a suo comodo pigliare l'abbordo o lassarlo, secondo che gli parrà essere
, secondo che gli parrà essere superiore o inferiore di forza. botta, 4-623
. bronzino, 1-7: così tardi o non mai fornir convienti / l'opere
mai fornir convienti / l'opere, o farle condurre a'fattori, / che soglion
mai di accelerare la mensa del re, o di abborracciarla, perché ivi stanno frattanto
. proverbi toscani, 30: lavora o abborraccia, ma semina finché non diaccia.
si dice: 'e's'affolta, o e'fa un'affoltata, o e's'
affolta, o e'fa un'affoltata, o e's'abborraccia '. cicognani,
straordinari, subitanei, fatti, o per dir meglio, abborracciati a furore.
via un lavoro pur di finirlo; bene o male, non gli importa. tommaseo
i corsi... s'abbottinarono, o, come si dice oggi, s'
n'avvedrai, se l'avrai avuto o per te o per me. buonarroti il
se l'avrai avuto o per te o per me. buonarroti il giovane,
alla vita di coloro che si abbottonano o si sbottonano fra quattro case e una
lancia, 1-9: neuna donna, o femina o fanciulla, osi di portare
, 1-9: neuna donna, o femina o fanciulla, osi di portare nella cittade
portare nella cittade di firenze, in casa o fuori di casa, alcuna abbottonatura o
o fuori di casa, alcuna abbottonatura o bottoni, ismaltata o ismaltati, ad
, alcuna abbottonatura o bottoni, ismaltata o ismaltati, ad alcuno vestimento. idem
vestimento d'alcuna delle predette donne, femina o fanciulla, possa passare il gomito delle
, sf. marin. pezzo di cavo o di catena, che serve a trattenere
.]: chi non fa che concepire o tentare opere di mente o di mano
che concepire o tentare opere di mente o di mano, o imprese che non sa
opere di mente o di mano, o imprese che non sa poi finire,
lavorare, atta a ricevere ogni lineamento, o di vizio, o di virtù,
ogni lineamento, o di vizio, o di virtù, che sopra vi si abbozzi
la loro ortografia e scrittura col solo o quasi solo esempio della latina. idem,
. idem, iii- 227: uno o due giorni a me non basterebbero per abbozzare
abbozzate dal buonarroti direbbersi semplice- mente digrossate o dirozzate. rajberti, 2-154: se io
intimorito stava per abbozzare un diniego o una scusa. e. cecchi, 1-129
. pitt. abbozzare alla macchia: dipingere o disegnare alla brava, con pochi tocchi
: per una volta bisognerà farsi ragione o farla finita: che ne dici tu?
avuto una ispirazione romantica. bisogno malinconico o di poesia? - rispose il giovane
. legare le gomene, le ancore o altro, con un tipo di cavo,
: cioè, ti voglio descrivere alquanto o in parte. = deriv.
della rarefazione del gelo già fatto, o per meglio dire del ghiaccio abbozzato dentro
. pitt. abbozzato alla macchia; dipinto o disegnato alla brava. magalotti,
se per entro v'avesse qualche abbozzatura o copie del cartello, vi si trovaron lettere
modellare nella grossolana abbozzatura di un canto o narrativo o puramente e semplicemente lirico un'
grossolana abbozzatura di un canto o narrativo o puramente e semplicemente lirico un'opera poetica
forma provvisoria di un'opera d'arte o dell'ingegno (che perciò ha bisogno
rifinita e compiuta); prima composizione o stesura. marino, i-42:
.. arrossire di versi e abbozzi o male incominciati o non bene finiti.
di versi e abbozzi o male incominciati o non bene finiti. leopardi, i-39
, nelle quali i plebei furono schiavi o abbozzi di schiavi. idem, 572
per formare il loro bozzolo, o sia crisalide, onde abbozzolati ch'e'sono
possa venire liberamente a te [o signore], e gioire de'tuoi giocondi
tasso, 6-i-no: viviamo, amiamei, o mia gradita ielle: / edra sii
o allargare, s'intende esser pochi o molti denari ne'mercanti da cambiarsi.
fori cilindrici, per praticare sedi cilindriche o coniche, e svasature coniche. allargatura
nello spazio che rimane, intorno alla tavola o appoggiati alla parete libera, telai.
agitazione (come dinanzi a un imminente o presunto pericolo); destare preoccupazione,
658: chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'
. = dal grido all'arme! o all'armi! con cui la sentinella
-ci). che deriva da allarmismo o tende a suscitarlo. = deriv
, quando tu allassata,... o biblis, giaci, e premi le
.. una pillola appropriata a ciò, o un poco d'utriaca quando fusse piove
un poco d'utriaca quando fusse piove o umidori, de'quindici dì due o tre
piove o umidori, de'quindici dì due o tre mattine allato, sul dì.
il latte dal petto della mamma (o della balia). -allattamento artificiale
col proprio latte (detto della madre o della balia che fa attaccare il bimbo
la verace. filicaia, 2-1-73: o qual rugiada, che innocente allatta /
), agg. nutrito dalla madre o dalla balia col proprio latte.
queiraltra per sorella, quella per cognata o per consorte o sua grande amica.
sorella, quella per cognata o per consorte o sua grande amica. foscolo, 1-381
, che è di mettere in calma o in ardenza di mano in mano le passioni
): l'uomo che vuole offendere, o che teme, ogni momento, d'
, 1-7-3-91: la nullità dell'alienazione, o del contratto fatto dal minore,.
mai ottenere piena informazione de'fatti allegabili o da lui o da me in nostra
informazione de'fatti allegabili o da lui o da me in nostra reciproca offesa e
irritazione dei denti per le frutta acerbe o per bevande acide o agre.
le frutta acerbe o per bevande acide o agre. bencivenni [crusca]
primieramente che lega tu dèi giugnere, o d'oro o d'argento,..
lega tu dèi giugnere, o d'oro o d'argento,... perocché
, di qualunque escellenzia, stato, dignitate o condi zione si sieno,
facessi, sia di nessuno valore o efficacia: e nondimanco tale così
: e nondimanco tale così allegante o usante... s'intenda essere ipso
... ovvero verghe d'oro o d'argento per portare d'uno paese
frutta acerbe e in genere delle cose acide o agre, e dei suoni stridenti)
denti, per aver masticata qualcosa acida o agra come il limone, ecc.,
, / ch'ogn'anno allega fiori o parte o tutto. filicaia, 2-1-137:
ch'ogn'anno allega fiori o parte o tutto. filicaia, 2-1-137: vedete poi
.. e in iscambio di allegare plutarco o seneca, allega le botteghe da caffè
in quella prima età, ne allegherò due o tre di cui mi ricordo benissimo.
: fulminò d'anatema quanti, sostenitori o contrari, allegavano argomenti desunti dalle norme
giacché talora questi cadono senza che formino o ingrossino i frutti. = la
: queste ragioni dette innanzi a cesare, o allegate da lui medesimo, gitteranno in
libelli, di gride, con tre o quattro seggiole all'intorno. = lat
portargli la consolazione della bramata salute, o per lo meno lo alleggerimento del male
si permette... qualche menomo spasso o distrazione, il mondo severissimamente la giudica
] secondo che il mezzo più leggero o più grave alleggerisce più o meno l'
mezzo più leggero o più grave alleggerisce più o meno l'ago. pellico, ii-71
quivi riposo, / senz'elmo trarsi o alleggierirsi maglia, / sopra un picciol
1847], alleggeritóre, battello o barchetta vuota, che si attacca ad un
ricordarsi delle maggiori avversità in altrui suole o dimenticanza o alleggiamento recare alle sue.
maggiori avversità in altrui suole o dimenticanza o alleggiamento recare alle sue. idem, v-261
): essi, se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno
affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello, per ciò che
(per evitare che s'incagli, o per farla disincagliare). dizionario militare
si fa attaccando alla gomena de'barili vuoti o pezzi di legno leggiero, affinché galleggi
iv-18: * alleggiare = libare o allibare: alleggerire la nave di tutto
allibare: alleggerire la nave di tutto o parte del carico *. alleggiatóre,
de'miei mali. ottimo, i-513: o polissena, sola alleggia- trice delli miei
che consente di significare un concetto ideale o morale o religioso (senso metaforico),
di significare un concetto ideale o morale o religioso (senso metaforico), adombrandolo
.. la quale equivocamente, o almeno per analogia, così si
mondo, è in fondo la storia o il mistero dell'anima ne'suoi tre
l'iponoia dei filosofi. di questa allegoria o iponoia la critica e l'estetica moderna
umana. 2. rappresentazione pittorica o plastica con intendimento simbolico. algarotti
chiude con l'appiccicatura di una riflessioncella o allegoriuzza morale. = voce dotta,
e le altre rime propriamente allegoriche, o che dante si proponeva d'in
tutto ciò che dante avrà voluto o gli interpreti avranno farneti cato
e sopra quella fondare el senso morale o allegorico, el quale senso è vago
ammettano discorsi enimmatici, allegorici, sogni o storiette con significati occulti. manzoni,
nel suo poema introdusse il maraviglioso, o piuttosto due specie di maraviglioso, il
legge poeticamente non giunge, né deve o può giungere mai, al senso allegorico
ajlegori? mo, sm. sistema o metodo allegorico; atteggiamento allegorico nell'interpretazione
altri fu usata [la parabola], o per timore dei potenti al fine di
dell'ingegnosità, con la quale o ceh in parte il vero, sì che
sia manifestissimo, a quelli occultissimo, o a tutti lo ricopra, sì che bisogni
: la vera ubbidienza non cerca perché o in che modo la cosa gli sia comandata
se se'dolente dell'altrui benninanza; / o s'avesti allegranza / dell'altrui
davanti. guittone, 132-2: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo
132-2: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo meo core allegrar non
giorno, i-1054: or vanne, o mio signore, e il pranzo allegra,
e s'allegrano secondo che per quegli o temono o sperano. idem, dee
allegrano secondo che per quegli o temono o sperano. idem, dee.,
: nel pian faticoso di te [o aurora] s'allegrano i fiumi / tremuli
tu la perdessi [la ricchezza], o venisseti meno, tu morresti a dolore
venisseti meno, tu morresti a dolore, o impiccherestiti per la gola; e io
come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono, alzano le
. idem, i-411: dèstati, o vita mia, acciò che tu più
: l'allegro nuoce al passionato, spegne o raffredda la passione negli animi degli uditori
più allegro il militare / grido, o le turbe intorno a lui più folte
definizione le quali hanno la fortuna o la disgrazia d'avere una figliola, sognano
coloro, che avranno conservato, aiutato, o accresciuto la patria, certo luogo è
alto e chi basso; chi canta solo o con pochi,... oltre
: / insin ch'ed i'avrò spirito o lena, / i'non farò da
a mantenere il corpo in allenamento, o per praticare la ginnastica da camera.
mutazioni, alle nirsi, o pel contrario fortificarsi. = voce
: nella repubblica ottima, dove o un solo o pochi hanno la virtù perfetta
ottima, dove o un solo o pochi hanno la virtù perfetta, non vi
né il corso allenta / povero d'acque o torbido prorompe / d'inutil piena.
afferrati con quelle lor forti tanaglie, o grani, o semi d'erbe, e
quelle lor forti tanaglie, o grani, o semi d'erbe, e puntando gagliardo
iv-2-847: i teatri occupati dall'anelito o dallo stupore degli uomini che per un'
allentare un edifìcio: privarlo del tutto o in parte di sostegni, rinforzi,
farsi meno teso, meno stretto; diminuire o perdere di tensione; slacciarsi. -
/ corromper la sua mente / per dono o per presente: / ancor è peggio
/ non fusse, com'ell'è, o si vedesse / delle finestre alcun ferro
fuga. colletta, 1-i-13: sciolti affatto o allentati i legami sociali. manzoni,
particolare attitudine di reazione a prodotti tossici o microbici: particolarmente immunità per tutta la
: particolarmente immunità per tutta la vita o per tempo assai lungo dopo avere superato
2-161: l'uccel, sia morto o vivo, o arrosto o allesso, /
l'uccel, sia morto o vivo, o arrosto o allesso, / è necessario
, sia morto o vivo, o arrosto o allesso, / è necessario a conservar
. il complesso delle costruzioni, innalzate o riadattate, tra le quali il film viene
(e piuttosto rapidamente). o. rucellai, 5-6: mentre tutte le
medesimo scrutava. panzini, iii-615: o forse in questi nuovi allettamenti si nasconde
coi quali sono tratti alle reti o alle panie, negli uccellari e paretai.
allettare1. allettaménto2, sm. ripiegamento o abbattimento al suolo dei cereali per debolezza
suolo dei cereali per debolezza degli steli o per la violenza del vento e della pioggia
i-3-45: si erra stordendo gli altri o noi stessi con le parole, col verso
. dante, inf., 9-93: o cacciati dal ciel, gente dispetta,
razza perversa? tasso, 9-76: o vii feccia del mondo, arabi inetti,
, fuoriché quando le annate vanno piovose o ventose, perché allora il grano infradicia
nei pochi che di un'esposizione storica o teoretica facean letto o nicchia agli esempi
un'esposizione storica o teoretica facean letto o nicchia agli esempi, deploravano l'avventatezza
quali, allettati con più lusinghe sovente o da pronte sollecitudini cittadine o da strepiti
lusinghe sovente o da pronte sollecitudini cittadine o da strepiti di tumultuante famiglia sono rotti
allettati dalle grandezze della reggia, o lusingati dalle ambizioni venivano in città
i cagnoli / fresca poppa di capre o pecorelle. tombari, 3-125: i due
che qualche cosa sboccia. / -isabella o leonora c'è intrigata. / -non già
speranza né altro diletto può porgere conforto o alleviare la sua pena. idem,
era grave. boccaccio, i-129: o graziosa dea, i cui beneficii io sento
; forse dal lat. livescere 'illividire o da ubbia, nome toscano delle fronde d'
confusi, sbalorditi per un subito timore o vergogna, e perciò diventati di colore
sui libri di un istituto di credito o simili una partita dì dare o di avere
di credito o simili una partita dì dare o di avere. 2. ammin
quelli che possedevano beni immobili nella città o nel contado, ed erano allibrati, che
iv-80: personaggio [il bookmaker] inglese o truccato da inglese, di prodigiosa abilità
le alligazioni delle singulari persone del contado o del distretto di firenze... si
a impedire che la lama rimanga incastrata o incontri un eccessivo attrito. allìcere,
e passavo la giornata a far, più o meno, le viste di studiare.
, 1-446: bene spesso le balie, o perché manchi o perché si guasti loro
spesso le balie, o perché manchi o perché si guasti loro il latte, veggono
firenzuola, 318: « aviate compassione, o snelli allievi della onnipotente terra [=
. davanzati, i-82: vivendo tu, o cesare, darai degli onori a'bisnipoti
: veniva consigliato dai suoi prossimi, o spinto, ad abbracciare, come si diceva
alla carriera sportiva, per diventare dilettante o professionista. = deverb. da allevare1
giusti, i-380: salimmo per nove o dieci miglia... incontrando prima
idem, 362: evviva, o fratelli, / evviva la vigna, /
ridotto d'una guerra che per abitazione o per mercato che vi si potesse allignare
, / che poco pregiar posso ulivi o vigna. bembo, 2-69: ne nasce
ad es., nel solfuro allilico (o essenza d'aglio), dal caratteristico
, ecc.). -solfuro allilico o essenza di aglio: usato in medicina
; positura d'una serie di cose o d'uomini sopra una linea retta, e
nella disposizione d'ogni corpo di fanteria, o di cavalleria sul terreno che dee occupare
mosse di più corpi, chiamasi squadrone o battaglione d'allineamento quello che viene ordinato
: si realizza con la riduzione, o l'elevazione, del potere d'acquisto
non si trovassino in alcun modo o sotto qualunque nome addecimati, allirati o aggra-
o sotto qualunque nome addecimati, allirati o aggra- vezzati. alliratóre, sm
allischi). tecn. fare tacche o punte in rilievo, a forma di lisca
spedito nella pronunzia, senza durezza, allisioni o dissonanze, malagevoli a profferirsi, e
! ». idem, 73-19: o celeste paradiso, 'ncoronato stai de spina,
sf. ripetizione della stessa lettera o della stessa sillaba in parole contigue.
comunità, che ritengono in amministrazione o si danno in affitto, si debbano o
o si danno in affitto, si debbano o vendere o allivellare. = comp.
danno in affitto, si debbano o vendere o allivellare. = comp. di livellare
allividiscono, e per ogni menomo calore o freddo delle carni arguiscono di essere agonizzanti.
2. letter. allòbrogo fiero o feroce: vittorio alfieri (1749-1803)
ora uom non è sorto, / o sventurato ingegno, / pari all'italo nome
, gente già non inferiore di ricchezza o di fama ad alcun'altra gallica gente
, iv-18: « gli allòbrogi (o allòbroghi) sono ricordati da cesare nel de
, syrnium aluco, gli assioli o chiù, stryx scops, i barbagianni,
in cui il colore bianco della pelle o dei peli è disposto a macchie.
e ghiaia, sul fondo di bacini lagunari o lacustri. = voce scient.,
li antichi nella storia di quelle allocuzioni o ragionamenti che a'lor capitani o ambasciatori
allocuzioni o ragionamenti che a'lor capitani o ambasciatori fan recitare come lor piace.
medaglie non sono altrimenti che un tre o quattro figure rappresentanti i congiari e le
essere solenne e grave, a eccitamento o a rimprovero. settembrini, 1-192:
tordo. / straniero augel di selva o di montagna / non s'introduce in
se non propri, allodiali, livellari, o feudali liberi, o sottoposti in qualsivoglia
, livellari, o feudali liberi, o sottoposti in qualsivoglia carico. targioni tozzetti,
beni direttamente acquistati e conquistati dai patrizi o baroni, laddove i feudali importavano la
stor. possedimento esente da obblighi feudali o statali. magalotti, 13-57: questi
possedimento fondiario, esente da obblighi feudali o statali. de luca, 1-1-45:
in qualità di feudo,... o pure in qualità d'allodio vero e
piena: libera da ogni prestazione personale o reale (di cose) '.
un'unghia assai lunga che gl'impedisce o gli rende difficoltoso l'appollaiarsi),
. potrai tendere in aie ottimamente o in altri luoghi a pigliar colombi, pernici
riapparire, quasi le consumasse il canto o le divorasse il sole. idem, iv-2-
montava allora, un trillo di allodola o di calandra che fosse, la quale cantava
se anche io t'amo così, o allodolùccia, vuol dire che tu puoi restare
): si presenta in masse stalattitiche o terrose, con lucentezza vitrea o resinosa
stalattitiche o terrose, con lucentezza vitrea o resinosa. incolore se puro, assume
nostra quinta parte, toccante l'allogamento o la positura regolare delle figure nella tavola.
gr. &xko$ 'altro'e y<4p. o <; 4 nozze '. allògamo
ti mandino utile e tostano soccorso, o dopo la tua morte alloghino la tua anima
qualche fanciulla vergine,... o allogargliene per qualche notte o per giorni
.. o allogargliene per qualche notte o per giorni o per mesi o per ore
allogargliene per qualche notte o per giorni o per mesi o per ore. salvini,
notte o per giorni o per mesi o per ore. salvini, 39-iii-18:
quale se allogherà in alcuna nave, o vero legno, per andare in alcun
per l'interesse di rivestirle con facilità, o di allogarle? -allogare in monastero
allogare è dare ai contadini un podere o a fitto o a mezzeria. ma dicesi
ai contadini un podere o a fitto o a mezzeria. ma dicesi anco di
piano trapelando infra pori e grettole, o infra pertugi o commessure più o meno
infra pori e grettole, o infra pertugi o commessure più o meno rade, somministravano
, o infra pertugi o commessure più o meno rade, somministravano l'acqua alle
passavanti, 93: chi gli ricuopre o scusa [i contratti usurai] con
sopra tutto guarda che mal fato / o giovenil vaghezza non ti meni / al magazzino
; quartiere militare; accampamento (più o meno stabile). leonardo, 2-89
assalito di notte ai tua alloggiamenti, o che tu ne dubitasse, usa tenere in
i francesi] senza perdita d'uomini o altro danno, in otto alloggiamenti,
.., per mercede alloggia persone, o le riceve in convitto o in cura
persone, o le riceve in convitto o in cura, è punito.
agitato da tante furie, quanti alloggiava o di giorno pensieri, o di notte sogni
quanti alloggiava o di giorno pensieri, o di notte sogni. magalotti, iii-14
del potersi far nulla di qualche cosa o qualche cosa di nulla abbia mai trovato
piazza, bisogna alloggiarsi al piede, o alla metà, o sopra la breccia;
al piede, o alla metà, o sopra la breccia; battere col cannone
casa; abitare, aver l'abitazione o la dimora. -anche al figur.
, sempre beate. galeani, iii-185: o che 'l più cupo gorgo in sen
l'asconda [la rana], / o nuoti all'aure o s'in pantano
], / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, / inver'la
, un ospizio può essere un buono o cattivo alloggio. quindi il proverbio:
(480): alcuni che, invase o spogliate le loro case dalla soldatesca,
loro case dalla soldatesca, alloggiata lì o di passaggio, n'eran fuggiti disperatamente
... dalla soldatesca, stanziata o di passaggio...]. sbarbaro
allòggio, sm. luogo dove si sta o si è ospite per qualche tempo (
moto altr'uomini e donne di servizio, o suoi dipendenti, a preparar nel castello
sono ingannato, sono forme errate, o almeno equivoche, con le quali altro
luce a te venne, non so quale o quanta. 2. milit.
è segnato l'alloggio per ciascun militare o reparto. 3. locuz. fermarsi
un organo rispetto a tutto il corpo o rispetto all'organo corrispondente e di uguale
superna misura de le altre per la maggiore o minore allontananza. = deriv
arte: / che dal lor ozio o da servili studi / sol violenza or allontana
al figur. - allontanarsi da uno o da una cosa: smetterne la familiarità
disiderata che quella che è impossibile, o molto malagevole ad avere. idem,
legno e legno, e non ha tema o cura / che vi sia chi l'
/ che vi sia chi l'arresti o chi la segua: / e da lor
le riconosco, / e le discopro, o giovinetti, a voi: / quasi
: non si può negare, che, o in un modo, o nell'altro
, che, o in un modo, o nell'altro, sempre seneca non si
allopatia. -anche sm.: chi sostiene o pratica l'allopatia. papini
il sonnifero alloppio, quasi alloppiamento, o cosa che alloppia. leopardi, ii-703
v-446: uno che dorme profondo, o uno stupido, il diciamo esser come
chiama il sonnifero alloppio, quasi alloppiamento, o cosa che alloppia. idem,
idem, 11-30: pigliar l'oppio, o corrottamente l'alloppio vuol dire addormentarsi
, iii-257: alora -o bella, o cruda -io le gridai. casti, ii-1-82
un tratto. leopardi, 21-38: o natura, o natura, / perché
. leopardi, 21-38: o natura, o natura, / perché non rendi poi
: stetti un momento senza poter pensare o meglio senza poter disvincolarmi da quei pensieri
seguito al verificarsi di una data condizione o circostanza: in correlazione con quando {
695: allor che agosto cada, o severino, / e chiamin l'acqua
tose., presuppone allor (da allora o dal fr. alors) con una
il padrone lo puniva levandogli il pane o la minestra. d'annunzio, iv-2-477
, la liberano dalla muffa in tre o quattro giorni. tasso, 6-v-123: son
stromenti, / teco fra l'erbe, o mio morando, i'segga? zanella
alloro che si gloria eterno, / o a te passando per la bruna chioma
, ii-44: il tuo capo [o maiale], cinto d'alloro e posto
dante, par., 1-15: o buono apollo, all'ultimo lavoro /
l'amato alloro. simintendi, 1-33: o alloro, io ti porterò sempre sulla
tade allegra. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori
/ qual sia fregio maggior, l'oro o l'alloro. idem, 7-64:
ogni poesia, che è insieme un volume o un discorso e lega molte cose squadernate
del gusto (desiderio di cibi strani o ripugnanti) che si manifesta in alcune
certe sostanze semplici di mutare più o meno pro fondamente l'aspetto
allucciato, agg. che ha la forma o assume l'atteggiamento del luccio.
raro. man dare bagliori o luccichii, simili a quelli che man
, agg. punteggiato d'oro o d'argento; cosparso di pa
detto soprattutto di tessuti di raso o di seta). luca pulci
rasi allucciolati a vergole d'oro o d'argento filato... si pos-
. / le regala una vesta, o una nastriera. nieri, 246: ci
di zolfo qua e là, o l'acciaio del palo o della piccozza.
, o l'acciaio del palo o della piccozza. = deriv. da
occhi) i segni dello smarrimento (mentale o spirituale), della confusione, che
ed è indizio d'uno stato patologico o d'insolita eccitazione); condizione di
inganno degli occhi e della mente esaltata o eccitata. salvini, 6-14:
non è la menzogna di un avventuriero o l'allucinazione di un ossesso..
alluda, sf. pelle di pecora (o di castrato o di capra) conciata
. pelle di pecora (o di castrato o di capra) conciata con allume di
le pelli dei vitellini piccoli di latte, o non nati, per farne come si
. accennare in modo indiretto e coperto o soltanto discreto a persone o cose
coperto o soltanto discreto a persone o cose o fatti che non s'intende indicare
soltanto discreto a persone o cose o fatti che non s'intende indicare apertamente
lasciata dalla lumaca; striatura (lucida o biancheggiante); segno lasciato dal ferro
ferro da stiro su tessuti stirati contropelo o, in genere, senza il panno
d'allumacatura. 2. segno o traccia appena appena visibile. - anche
13-7): qual tra voi allumi dadi o rocchi / tenuto sia come tra savi
per scherzo. maia materdona, iii-314: o nelle mie vigilie amico lume / testimonio
/ prima che l'abbia in vista o in pensiero. alamanni, 4-2-39: ah
allumi / fonti, laghi, paludi, o rivi, o fiumi. nomi
, paludi, o rivi, o fiumi. nomi, 11-50: io dovrei
: si guardava ogni tanto, a destra o a sinistra, un po'incuriosito di
, 1-78: dalli succhi terrestri, o sali, o allumi, o d'altro
dalli succhi terrestri, o sali, o allumi, o d'altro che sia,
terrestri, o sali, o allumi, o d'altro che sia, composte sono
chiaro non apparisca, tolte le piriti o marchesite e li sali, de'quali
12-7-227: l'allume è un minerale, o più precisamente parlando un sale o
o più precisamente parlando un sale o sugo rappreso, come dicono i chimici,
file, e ch'egli non abbia molto o niente di polvere [anno 1400]
. allumièra, sf. miniera o cava d'allume. balducci pegolotti
ritorio volterrano. giuliani, i-380: allumiera o miniera d'allume in montioni nella
il signore allumina i ciechi? o vero certamente quello che noi orando diciamo col
, e di mondare i lebbrosi, o di cacciare le demonia, o di fare
lebbrosi, o di cacciare le demonia, o di fare altre simili virtudi, bene
essi edifici paiano maggiori quando è nebbia o notte, che quando l'aria è purificata
fa grandissima variazione da grande a piccola o nelle tenebre o neiralluminato. 4
da grande a piccola o nelle tenebre o neiralluminato. 4. sm.
rime complicate come una formula algebrica, o le novelle licenziose, o su corani alluminati
algebrica, o le novelle licenziose, o su corani alluminati pregavano per il ritorno
non era questi se non miniatore, o, come allora dicevasi, alluminatóre di
la figura di qualunche ombra di ramo o d'albero fia vestita di parte luminosa
. verniciare con alluminio (in polvere o fuso). alluminiatura, sf.
sf. stabilimento, officina che produce o impiega l'alluminio. alluminifero, agg
calore s'accorse che s'era spezzata o distaccata la tavoletta d'alluminio contrapposta al
benché tutto monteleo sia composto di filoni o strati di pietra alluminosa, ciò non ostante
giamboni: 2-50: sono altrettanti o più diserti in settentrione, cioè sotto
un vocabolo (mediante raggiunta di suffissi o di una lettera o un gruppo di
raggiunta di suffissi o di una lettera o un gruppo di lettere all'interno del
il tempo di pensar come son vissa / o come ho da morire. campanella,
(lunghezza, altezza, statura) o di durata; prolungarsi, estendersi o
o di durata; prolungarsi, estendersi o svilupparsi in lunghezza, nello spazio;
valle, i-333: questi tralci o rametti sottili a guisa di corde si allungano
] non solo contrariamente s'ac- corcerà o s'allungherà, ma seguiteranno ad accorciarsi
movitrici del nostro cuore, a due cordicelle o piccoli fili assomiglia, da'quali l'
mi allungo ciascun'ora più da te, o fiorio, in cui l'anima mia
-allungare le mani: per afferrare o prendere, per percuotere, per fare
il viaggio: metterci più tempo (o perché ci si ferma, o perché
(o perché ci si ferma, o perché si prende una via più lunga)
« coooosa? », allungando l'o, come per significare: « che sento
. segni, 9-196: nome accortato, o allungato, l'uno è dove.
, dove manca qualche sua parte, o propia, o aggiunta. redi,
manca qualche sua parte, o propia, o aggiunta. redi, 16-iii-251: tiene
, iv-1-986: era un fanciullo di otto o nove anni, biondiccio, gracile,
, e addolciti con miele vergine, o con zucchero. 6. ant
i quali avverbi non sono mica allungatura, o paragoge, di su e di giù
divenire lupo, acquistare la natura o l'indole del lupo; avere una fame
., 10-26: niuno sia che palpi o che allusinghi i vizi. maio,
, sf. accenno velato, indiretto, o soltanto discreto, a cosa o persona
, o soltanto discreto, a cosa o persona che non si desidera indicare espressamente
e svolgere, senz'ombra d'irriverenza o crudeltà, le continue allusioni ch'ella faceva
rispondeva dal circolo con allusioni grassocce, o era addirittura il tiratore che diceva una
v.]: in tempi di servitù o di conati impotenti a libertà, certe
, agg. che allude, che fa o contiene allusione. menzini, iii-2
certe frasi contenenti un senso allusivo, o una comparazione indiretta. idem, i-48:
coste marittime, che dai mediterranei o dagli alpigiani. manzoni, pr. sp
terreni d'alluvione gli ammassi di fango o limo, di sabbia, di pietre rotolate
donati dai corsi d'acqua verso la foce o la con portano nel mare
, in seguito a una diminuzione di portata o lo frutto del mal delettamento:
ima massa incoerente di ciottoli, ghiare o arene silicee e calcari. ojetti, ii-75
allagamento dovuto ad acque correnti che straripano o a piogge torrenziali; straripamento, inondazione
, i-369: dispongono i campi a cigli o a scaglioni brevi e fitti, acciò
inondazione mediterranea era generabile e corruttibile, o pur cominciò allora ad esser tale.
. idem, 37-60: certo cristallo o vetro / non mostrò mai di fòre
via si fugga. ariosto, 38-82: o dio, c'hai di morir patito
morir romano. leopardi, 1-67: o tessahche strette, / dove la persia e
del frutto. berni, 56: o frutta sopra all'altre egregia eletta, /
mezza notte. -vattene ora all'almagesto o al sacrobosco, e dì che ti
sì » scevro di « no » o di una vita che non contenga in sé
il re] se non in fotografia, o nelle illustrazioni degli almanacchi e dei calendarii
2. pubblicazione che informa intorno a cose o avvenimenti d'interesse generale (statistiche,
(statistiche, notizie nobiliari, resoconti o consuntivi di attività specifiche, specialmente tecniche
tanto avvezza a imbrogliare, che indovini, o, pretenda d'indovinare, la via
. disus. almeno, perdentro a parigi o in qualche rocca forte. marsilio ficino,
si trovi nella sommità della terra, o almanco non molto profonda, deesi cavare
.. se io fossi un ercole, o pure almanco un orlando; e non
varietà di granato, di colore rosso o bruno rossastro. = voce dotta,
di giorno chiaro almeno, / o lumiera sia sì fatta / che si veggia
ch'almeno / sia lor fuga più tarda o più raccolta. idem, torrismondo,
poiché sua fortuna / il fa ministro, o messag- giero almeno, / di tanta
/ nel paradiso de le glorie tue / o luogo o parte alcuna. marino,
paradiso de le glorie tue / o luogo o parte alcuna. marino, 194:
marino, 194: deh poni mente, o dafne, a chi ti segue,
suo olio che in bocca si prenda o nello stomaco si avvalli è origine e radice
cupidette luci, / che amor dimostri, o che lo finga almeno. monti,
(266): senza farne sembiante, o cercando almeno di non farlo, stava
quando parrà assurdo fare versi da stampare o da declamare, quando il canto ne
. carducci, ii-8-339: disprezzo tutti o almeno non amo alcuno. betteioni, iii-
20-69: non avev'io a credere, o almeno almeno a temere, che questa
gridò forte. alamanni, 7-i-326: o madre alma d'amor, ch'è
miro, / cui pingue olivo, o allegra vite adorni, / dico tra me
. idem, 838: salve, o serena de l'ilisso in riva, /
serena de l'ilisso in riva, / o intera e dritta a i lidi almi
1 guerriero '. almùzia (o almuzio, sm.), sf.
eccles. mantel- letta (fatta o foderata di seta, con fiocchi o code
fatta o foderata di seta, con fiocchi o code) che il canonico indossa
io dirò: -alò chià chià, o vuoi ch'io fischi. idem, 17-122
far qualche cosa; ma si dice o via, oppure andiamo. calvino, 1-239
nel 1700 (come esclamazione di sorpresa o di richiamo a distanza, specie durante le
è molto amaro. petrarca, 360-24: o poco mèl, molto aloè con fele
in pillole con decozione di mele, o ragia trementina, a purgare le interiora;
con li più cocenti raggi del sole, o pure macerato nel verno, per un
, e molti animali detti rinoceronti, o « badà », et così ancora
mei, 122: " l'etiope, o valcolizzato,... congiunti ad
quel cerchio che è talvolta intorno alla luna o al sole, detto alone. marchetti
e ai peccati ogni alone di onta o di romanticismo o di lubrico patimento. montale
ogni alone di onta o di romanticismo o di lubrico patimento. montale, 83
) con cui si circonda una persona o una azione. negri, 2-500
chiaro non apparisca, tolte le piriti o marchesite e li sali, de'quali
malattia cutanea caratterizzata dalla perdita (totale o parziale) del pelo (soprattutto i
(tifo, vaiolo, sifilide) o a deperimento organico (vecchiaia, debolezza
soliman detto argalia, / garbato damerino o dameggiante, / se ben pativa un
dei peli per effetto di alcun vizio fisico o malattia... l'alopecia non
è già peggiore; / aiose o tinche o buoni storioni. = lat
peggiore; / aiose o tinche o buoni storioni. = lat. tardo
. tessuto di lana (confezionato con tela o cotone a trame del vello dell'alpaca
a ravenna. guittone, 3-40: o che temenza ha ora il perogino, non
/ stette qual alpe a paura, o scoglio a l'onde. galeazzo di tarsia
cielo, / dietro apennino od alpe, o del tirreno / nell'infinito seno /
oceàno. idem, 892: salve, o pia courmayeur, che l'ultimo riso
alto sopra il paese, sulle cime o dentro la montagna viva di pascoli e
bastone, con punta di ferro più o meno aguzza, per sostegno e aiuto
si trova sull'alpe, che appartiene o proviene dall'alpe; che ha carattere
alta montagna; che somiglia a cose o aspetti dell'alpe. dante,
vattene innanzi. idem, vi-47: o felice colui che trova il guado /
che questi siano nati delle dure querce o dell'alpestre rocce, che essi non abbiano
, che essi non abbiano pietà, o che essi non ascoltino le tue parole?
medici, 1-86: qualche fresco piacere o di contemplazione o d'altro, ricevuto in
: qualche fresco piacere o di contemplazione o d'altro, ricevuto in luoghi alpestri
ix-632: ecco ch'un'altra volta, o valle inferna, / o fiume alpestre
altra volta, o valle inferna, / o fiume alpestre, o rumati sassi,
inferna, / o fiume alpestre, o rumati sassi, / o spirti ignudi di
alpestre, o rumati sassi, / o spirti ignudi di virtù te e cassi,
e. cecchi, 5-7: sport aristocratico o sport proletario...; marino
..; con l'accento d'uno o d'altro dialetto. voci alpestri,
sassi. morando, iii- 228: o fiero orgoglio! / o più del sasso
228: o fiero orgoglio! / o più del sasso, ove or dimori,
giorno, iv-29: tal fusti, o notte, allor che gl'incliti avi /
delle coste marittime, che dai mediterranei o dagli alpigiani. foscolo, v-167: vidi
montagna: esercizio e pratica delle escursioni o scalate. ojetti, i-491: ho
sulle spalle, rotoli di filo spinato o mazzi di badili; o grossi fagotti
di filo spinato o mazzi di badili; o grossi fagotti di pacchetti di piombo e
di solito, limitata e piuttosto scarsa o molto relativa). g.
cino, iv-204 (76-3): o tu, amor, che m'hai fatto
, 2-344: lo sprendore del sole o altro luminoso resta alquanto nell'occhio dopo
, rimase là un poco, poi disse o balbettò. [ediz. 1827 (
sopra di sé, poi disse o balbettò]. idem, pr. sp
di fermarsi, d'interrompere la marcia (o il fuoco); intimazione a fermarsi
un reggimento che ha fatto alt, o come pecore che meriggiano in mezzo alla
. alta lena), sf. gioco o divertimento che si fa bilanciandosi (ora
semicerchio nell'aria); l'asse stessa o l'attrezzo; movimento continuo che va
sopra all'altra; e ponendosi uno o più ragazzi per testata della trave che
: il suo snervante... volere o non volere amarlo come lui intendeva essere
altalenanti poggi, sembravano consultarsi: pioggia o sereno? altalenare, intr.
bracci, che -nel procèdere a saltacchioni o dondolàndosi sulle anche -altalenava. negri,
macchina per salire sulle mura della città o fortezza assediata. giamboni, 7-166
altalèvo, sm. disus. macchina o attrezzo per attingere acqua; mazzacavallo.
e altamente! petrarca, 359-32: o de l'anime rare, / ch'altamente
. ant. in alto; in maniera o condizione superiore, più che degna.
e della fortuna, quasi riguardando da verone o da altana. nomi, 14-60:
leuconoto, cioè bianco noto, aitano o aitino, quasi che dal mar soffi zeffiro
.). lastra di pietra o mensa su cui il sacerdote celebra la messa
e messe. savioli, 752: o avverso amor, cui serbansi / sol per
atta a vivere in una selva di simboli o in un cielo di pure astrazioni.
all'ara non si faceva che supplicare o libare; all'altare scannavansi e ardevansi le
. (àttero). mutare la sostanza o l'aspetto d'una cosa; modificare
; rendere diverso alcunché dalla propria natura o indole. - anche rifl.
che italia non si alterasse; o perché... dubitasse che le discordie
franzesi di assaltare il reame di napoli; o perché, per fare contrapeso alla potenza
: questo artificio [il telescopio] o costa d'un vetro solo, o di
] o costa d'un vetro solo, o di più d'uno. d'un
non può essere, perché la sua figura o è convessa, cioè più grossa nel
nel mezo che verso gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezo
concava, cioè più sottile nel mezo, o è compresa tra superficie parallele: ma
altera punto gli oggetti visibili col crescergli o diminuirgli. idem, 710: gli
4. locuz. -innalzare agli altari o all'onore degli altari: canonizzare.
la comunione. -mettere sull'altare (o sugli altari): santificare, stimare
qualunque fosse. -tenere sull'altare o sugli altari; levare sugli altari:
. -stare, essere sull'altare o sugli altari: godere gloria, celebrità
coda. -scoprire gli altari (o gli altarini): svelare un segreto
bruno, 492: de l'altare, o turribulo o fano o sacrario, come
492: de l'altare, o turribulo o fano o sacrario, come vogliam dire
de l'altare, o turribulo o fano o sacrario, come vogliam dire, io
sta bene, come una reliquia, o pur come una tavola della sommersa nave
ch'era un subisso. (o far sapere) cosa che s'intendeva tener
altari; sacerdote che celebra la messa o assiste il celebrante all'altare.
, è comunemente chiamata altea rosa (o malvarosa, e anche malvone); la
a noi, nelle quali i sensi o per la mutazione del sapore o dell'odore
i sensi o per la mutazione del sapore o dell'odore o della risonanza, mi
la mutazione del sapore o dell'odore o della risonanza, mi porgono argomento di alterabilità
, col sugo d'alcune piante antiscorbutiche o alterative. 2. disus. alterabile
mutato dal suo essere, dalla propria natura o indole; che si mostra in una
si mostra in una condizione fisica o psichica diversa dalla normale (per cause improvvise
chiunque spende... monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona
la probità e l'accuratezza dello scrittore o testimone; appunto perciò il codice penale commina
il codice penale commina pene agli alteratori o falsari di documenti. alterazióne, sf
. mutamento che allontana dalla propria natura o dal proprio aspetto; modificazione che viene
viene a rendere diverse in una persona o in una cosa le sue qualità specifiche e
ordine senta la religione / della montagna, o che sia fuor d'usanza. /
pone il giogo a la collerica, o la collerica alla sanguigna, per cagione di
cielo è inalterabile, perché nella luna o in altro corpo celeste non si veggono
né si poteva facilmente congetturare da quali consigli o per quali casi o con quali armi
da quali consigli o per quali casi o con quali armi s'avesse a muovere tanta
alterazione, fa uso dei valori di bollo o dei biglietti alterati. 4
alterati. 4. condizione fisica o psichica anormale (per malattia, per
con qualche forte alterazione succeduta nel fisico o per eccesso di fatiche, o per qualche
fisico o per eccesso di fatiche, o per qualche violento disgusto, o altra
, o per qualche violento disgusto, o altra simil cagione. manzoni, pr.
ch'è più propria ai movimenti violenti o che violenti minacciano divenire. d'annunzio
nell'altro queste alterazioni e menomazioni, vere o presunte. palazzeschi, 1-365: e
del quale i toscani hanno tenzionare o vero tenzonare. foscolo, v-439: i
irritavano con invettive colle quali quando parlavano o per la patria o per il loro
quali quando parlavano o per la patria o per il loro partito o per il proprio
la patria o per il loro partito o per il proprio interesse, si laceravano
proprio interesse, si laceravano nel senato o nel foro. tommaseo-rigutini, 1141:
l'altro 'nel senso dell'interlocutore o avversario. altercativi), agg
e non mobili, sanza alcun segno o d'alterigia o di levità. leonardo,
mobili, sanza alcun segno o d'alterigia o di levità. leonardo, 1-221:
concetto) étepór>q <; 4 differenza essenziale o specifica '(astratto di firepo?
ha foglie ellittiche, di color verde o rosso, spesso variegate, che la
b. croce, i-3-10: momenti o alternanze di benessere e di malessere,
4. bot. alternanza di generazione o generazione alternante: quando a un ciclo
6. geol. alternanza dei terreni o degli strati: quando essi sono di
altra ripetutamente (e con intervalli più o meno regolari); varchi,
sempre s'ammanta, e non rinfiamma o verna. idem, 8-7-261: ma le
oltraggio fare. manso, iii-303: o del sol vaga e sola alma sorella,
e periodica; ripetizione a intervalli più o meno regolari (di cose, per
cose, per lo più, contrarie o distinte). porzio, 396
che la scelta fra due sole cose o soluzioni possibili; dilemma. machiavelli
: noi facciamo questa alternativa; o vitellozzo si fermerà in arezzo con le sue
fermerà in arezzo con le sue forze, o non fermandovisi, giudichiamo...
vittoria dubbia. baretti, ii-98: o sarà sprofondato nella povertà, o toccherà
: o sarà sprofondato nella povertà, o toccherà a noi tutti a somministrargli quel più
414: una popolazione ridotta all'alternativa o di cadere sotto un potere nemico,
di cadere sotto un potere nemico, o di mantenersi sotto la protezione d'un potere
veruna alternativa fuori di quella della repubblica o della sommissione a carlo alberto. d'
legato l'alternativa [cioè una tavola o una somma di contanti], e
era una bizzaria esternamente fatta a strisce o a fette alternative irregolarmente di cedrato o
o a fette alternative irregolarmente di cedrato o d'arancia. 2. dir
. f. giambullari, 2-2-134: disgiuntive o alternative sono quelle [legature],
legature], che delle due cose conchiuggono o confermano l'una, come: piero
confermano l'una, come: piero nostro o legge o scrive. 4. meccan
una, come: piero nostro o legge o scrive. 4. meccan. moto
meccan. moto alternativo: che un corpo o un organo di macchina o congegno eseguisce
un corpo o un organo di macchina o congegno eseguisce nei due sensi, ora
che si alterna; che si ripete o succede in modo alterno, a intervalli
modo alterno, a intervalli (più o meno regolari), in maniera analoga
stiria: anzi non altro che uno o * più stirie unite in un corpo.
sf. alternativa, avvicendamento; successione o vicenda alterna. 5. agostino
. successione alterna; disposizione di cose o concetti alternativamente. tommaseo [s.
agg. che si ripete a intervalli più o meno regolari; che precede e segue
, 5-500: sopporta / in pace, o figlia, il tuo dolor; ché
2353: alterno dice corrispondenza tra due o più; corrispondenza d'atti o di
due o più; corrispondenza d'atti o di movimenti, o di qualità che
corrispondenza d'atti o di movimenti, o di qualità che suppongono movimento tra soggetti
movimento tra soggetti operanti, a uguali o quasi uguali intervalli di tempo o di spazio
uguali o quasi uguali intervalli di tempo o di spazio: canto alterno, alterni
ad aggiustarsi in acconcio legame, alterne o baciate. = dall'agg. lat
sé mi trai. guittone, 3-64: o se gustare poteste, amico tradolze mio
. dante, purg., 6-62: o anima lombarda, / come ti stavi
altera. boccaccio, i-484: tu [o superbia], non conoscente, se'
leggiero, / un'aurea rota, o bella mia, m'appresti? / o
o bella mia, m'appresti? / o pur, maga amorosa, il passo
più spesso de'fanciulli, che nell'infanzia o per troppa debolezza contentati in tutto,
per troppa debolezza contentati in tutto, o mal a proposito contraddetti e irritati,
l'uomo altero può avere qualche ragione o pretesto o scusa di mostrarsi tale;
altero può avere qualche ragione o pretesto o scusa di mostrarsi tale; il superbo
l'altezza dell'animo e 11 sentimento o l'indizio visibile di tale altezza. nievo
donna allor che alteri / gli leva o gira nel conceder lenti. idem, 128
di falcone, / chi di palazzi o di gran torri altiere. ariosto, 33-26
spirato, / non può risponder concavo o spelonca. tasso, 1-71: non
) dalla base al vertice; distanza o misura dal basso all'alto; elevatezza
: qual gran sasso talor, ch'o la vecchiezza / solve da un monte,
la vecchiezza / solve da un monte, o svelle ira de'venti, / ruinoso
/ per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
: non era soltanto l'altezza; o piuttosto, l'altezza per se stessa
de'viceré; né già per leggi o studio di abbassarla, ma per propria
e l'auree bende? / come cadesti o quando / da tanta altezza in così
4. figur. dignità (dovuta o inerente alla condizione di regnante);
dà ai prìncipi delle case regnanti (o ex-regnanti), o a personaggi che
delle case regnanti (o ex-regnanti), o a personaggi che abbiano cariche particolarmente
. tasso, n-iii-570: alcuni globi o palle, fatte ad imagin del mondo
gradi, per sapere quanto è alto o basso qualsivoglia cosa vista. = voce
cioè, bianco noto, aitano, o aitino, quasi che dal mar soffi
; tua vita, l'oblìo altrui o il disprezzo. soffici, ii-69: parlava
, lat. altisónus formato sul gr. o ^ xfjc. altìssimo, agg
di dio. arrighetto, 217: o altissimo, che ti fec'io,
io, che ti fec'io? o love, onde hai tu questa sete di
/ darmi onoranza. baruffaldi, io: o tu, che regni sconosciuto ancora,
diritti, infinattanto che saranno cresciuti otto o dieci piedi, ed in quella altitudine
, ix-35: di rado, di qui o di là, / i causcio si
un senso di raccoglimento, di sospensione o di abbandono, anche di solennità.
167): e come se del letto o da alto sonno si levasse, sbadigliava
disperato: -o fiero orgoglio! o più del sasso, ove or dimori,
lo spazio immenso. carducci, 140: o altissima quiete ove che alta,
diviso / poserò d'ogni cura, o interminati / silenzi e pace zato
alcune vocali, come a, e, o, e dove sono più consonanti che
, 3-220: diceva la messa perdendo o strascicando le parole con grande lentezza,
un balbettamento ravvivato ogni tanto da due o tre sillabe alte alte, come di chi
26-82: s'io meritai di voi assai o poco / quando nel mondo li alti
ferma e stanca / mente richiama, o musa, e mi sia scorta. idem
è una dignità di altra sorte, o meglio direbbesi magnanimità, la qual è quel
idem, inf., 8-99: o caro duca mio, che più di
a scoprirli [gli errori] si richiedeva o si richiede un'altissima sapienza.
subito il mandò in alto, tanto subito o più il volse a basso. machiavelli
poggi / nel cerchio de la luna o in paradiso, / ché 'l mio non
dal sol cadente. carducci, 373: o gioventù d'italia, in alto i
su'due mari tuoni, / alto, o fratelli, i cuori! alto le
7-148: le rondini volano alto o basso, a seconda della sera meno fredda
basso, a seconda della sera meno fredda o più fredda. palazzeschi, 4-278:
il tono della conversazione: parlassero alto o sommesso. -avv. figur.
vicenda (e indica capriccio dell'umore o della sorte). -fare alto e
dall'alto in basso, con diffidenza o con sdegno. bocchelli, 1-iii-430: dirà
non rumor di tam buri o suon di trombe / furon principio all'amoroso
altocumuli). nubi di colore bianco o bianco-grigiastro (fra i 3000 e i
altogatto, sm. pioppo bianco o gattice (v. albogatto).
3. locuz. ancora in altomare (o alto mare): ancora alla deriva
alimentatore; chi nutrisce, chi alleva o educa. manzoni, 38: quel
, ch'era altresì grande spazio, o più. fatti di cesare, 205:
della stessa qualità, dello stesso modo o tenore; tale e quale.
non sono. idem, 2-8: o italia, a cor ti stia / far
d'un ponte andar contrastando con quattro o sei di quei soldati, e morti questi
, ii-31: ho passati in torino otto o dieci dì, altrettanti in valenza,
, 1-182: entrarono in iscena trenta o quaranta giovanotti in cilindro e coda di
di quella dell'estate e dell'autunno o della primavera: tutte le stagioni erano
come grande coraggio, ardimento, o prodezza. dante, par., 2-69
. / io da lei altretanto era o più amato. idem, 13-80: ma
e i rincrescevoli, quanto i malvagi o più. tasso, 6-83: ah
terie? nievo, 508: insomma, o a dritto o a ragione, era
, 508: insomma, o a dritto o a ragione, era innamorato fradicio;
farlo. leopardi, 23-104: qualche bene o contento / avrà fors'altri; a
di loro / scherzando in verde colle o 'n riva ombrosa / fra la turba vezzosa
a. adimari, 2-387: questa, o mio timasarco, / tua patria esser
), avv. diversamente, in altro o diverso modo (non altrimenti che:
insegna nel politico di platone, o pur altramente, come vuole aristotele. galileo
se veramente sia un capriccio dell'arte o della natura. baretti, ii-191:
misura] pronunziando quei versi altramente, o alla moderna. settembrini, 1-153:
, vi spargeva un po'di sale o altrimenti, con un pezzetto di tonno
si multiplicano, si chiamano lati o radici; gli altri poi, che non
si fuggì via sanza più dire o domandare. = lat. altèra mente
e pron. indefinito). persona o cosa diversa, differente, distinta dall'oggetto
differente, distinta dall'oggetto (persona o cosa) che si è già menzionato
cosa) che si è già menzionato o comunque indicato o sottinteso nel discorso (
si è già menzionato o comunque indicato o sottinteso nel discorso (rindeterminatezza è resa
l'art. indefinito: un altro, o con pronomi o aggettivi indefiniti: alcun
indefinito: un altro, o con pronomi o aggettivi indefiniti: alcun altro, ciascun
3. distinto, ma affine o analogo: che si aggiunge o succede
affine o analogo: che si aggiunge o succede, che si ripete, si rinnova
quali l'uno tende alla vita contemplativa o speculativa, l'altro a l'attiva
in altra sala / il tuo nome, o signor. manzoni, pr. sp
. idem, n-iii-570: alcuni globi o palle, fatte ad imagin del mondo
idem, 617: ecco, dunque, o miei pensieri, come, di voi
sigillati, per esser nelle case morta o ammalata gente di peste; altri segnati
, 37-39: s'io dormo, o vado, o seggio, / l'altro
s'io dormo, o vado, o seggio, / l'altro già mai non
): io uso di mangiare poche salse o savori colle carne, altro che 'l
onore, come decorazioni, croci, o che altro, non se ne fregiavano
il canto avrai del figlio, / o materna mia terra. manzoni, pr.
e d'altro ornata che di perle o d'ostro. sacchetti, 188-16: risposono
altro negli atti suoi / che nostro male o nostro ben si cura.
è preso a noia da voi altri, o da uno di voi altri, o
o da uno di voi altri, o vi dà ombra, subito, senza cercar
subito, senza cercar se abbia torto o ragione, il superiore deve farlo sgomberare.
esprime lo stupore di fronte a individui o situazioni che si rivelano molto diversi dal
si rivelano molto diversi dal previsto, o che non sembrano più né adatti né
mandare all'altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c'è voluto altro
i-244: e se non si trovaranno o piante o semenze nel suo stato,
: e se non si trovaranno o piante o semenze nel suo stato, sarà ufficio
opposto polo, che dalla situazione, o postura, che per gran tempo ebbe
s'usa per accennare a un'idea o sentimento alquanto diverso, e opposto a
d'altronde coltissima. -è una montagna o una pianura? c. e
6-120: e se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra
idem, 328-14: rimanetevi in pace, o cari amici; / qui mai più
ogni passo a meraviglie nove, / o se snella talor s'inoltre o riede,
/ o se snella talor s'inoltre o riede, / o se qual lieve fiamma
snella talor s'inoltre o riede, / o se qual lieve fiamma alzar si vede
qual lieve fiamma alzar si vede / o qui linea formar o cerchio altrove. baretti
alzar si vede / o qui linea formar o cerchio altrove. baretti, i-72:
, e non so se sia costì o altrove. manzoni, pr. sp.
2-83: altrove si nasce gente più o meno generica; ma là sono tutti uomini
/ dell'altrui beni- nanza; / o s'avesti allegranza / dell'altrui turbamento.
., 4-50: uscicci mai alcuno, o per suo merto / o per
, o per suo merto / o per altrui, che poi fosse beato?
perfidia altrui? sempronio, iii-207: o dio, che cosa è l'uom?
persuadesti / sprezzar gli altrui diritti, / o padre di delitti. idem, giorno
; tua vita, l'oblìo altrui o il disprezzo. pirandello, 7-219: gli
: amor va nudo e senza fregio o pompa: / non ha che dar altrui
di queste sventure. prati, ii-309: o fili d'erba, io provo /
ch'egli sono sopra ad altrui, o egli sono sotto altrui. g
veramente proveder bisogna / per lui, o per altrui, sì ch'a sua barca
prossimo, senza badare al proprio interesse o tor naconto.
solingo va / il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne
torrida, nella quale sino a 5 o 6 gradi di altura da questa parte
sf. aeron. piccola ala, fissa o mobile, a profilo aerodinamico,
famoso. idem, giorno, iv-61: o de'miei studi glorioso alunno / tu
un altro giorno era il parto della marchesa o duchessa tale, e il battesimo.
alla scuola. -alunno esterno: privatista o proveniente da scuola privata. -anche chi
crebbesi, / poi mi si mostra, o filli, sopra un àlvano / secco
magion non dieno esser confuse, / o vogliàno alvear, da puzzo o fimo,
, / o vogliàno alvear, da puzzo o fimo, / ma da fronde e
il termine più popolare * amia 'o 4 bugno 'o il più generico 4
* amia 'o 4 bugno 'o il più generico 4 cassetta '.
àlveo, sm. solco (naturale o artificiale) nel quale scorrono le
dalle due pareti laterali (le sponde o rive); canale. fra
, anco i lati che lo fanno più o men capace: sgombrare il letto de'
i piselli isolati e staccati dall'alveolo, o gli alveoli loro vuoti. panzini,
: alcun debili membra / sortì nascendo o che natura avversa / gli fosse infin dal
fosse infin dal ma- tem'alvo, o il latte / gli sia mancato. saba
barche e barconi dalla riva di fiumi (o canali o navigli): a forza
dalla riva di fiumi (o canali o navigli): a forza di braccia o
o navigli): a forza di braccia o con l'impiego di animali (ora
alzàia; alzàia: via lungo l'argine o bordo (di fiumi o canali)
l'argine o bordo (di fiumi o canali) da cui si conduce l'opera
praticabile d'ogni tempo dall'alzaie a piedi o a cavallo. salvini, v-455:
390: l'uomo non vola, o garrula ghiandaia, / come gli uccelli
. 2. cavo per tonneggio o per ormeggiare. viani, 14-148:
: il qual canale non si riempie, o si rialza a gran segno, quanto
necessitati, per tutto il campo, o d'alzare il terreno per ripararsi o
o d'alzare il terreno per ripararsi o alloggiare nelle fosse. berni, 40-34 (
afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono, alzano le cime
che chi ha finestra sopra tetto, o corte del vicino, la debba turare quando
a voi non si conviene, / o dolenti pastori, / alzare il tempio
dolenti pastori, / alzare il tempio o pure alzar la tomba / di questa che
serve non solo per poter sonare più acuto o più grave, e sopra o sotto
acuto o più grave, e sopra o sotto il corista; ma perché un instrumento
dare con l'alzarle anco di voce o tensione. manzoni, pr. sp.
, levarsi (di chi prima sta seduto o chinato o in ginocchio); lasciare
di chi prima sta seduto o chinato o in ginocchio); lasciare il letto;
vediamo alzarse / alla terra vicina un braccio o due. caro, 10-1353: e
ch'ogni sua prova è vana. o. rucellai, i-373: appresero ad alzarsi
che s'alza da terra quanto il levistico o poco più. g. de'
non togliessi loro quel credito che hanno, o che gl'impedissi di alzarsi dove aspirano
addomandavano se nel ventre delle loro madri o mogli attentavano di fuggire. 11
-alzata di spalle: atto di noncuranza o di disdegno. -al figur.
biringuccio, 1-117: e così in due o tre alzate s'alza tanto, che
magalotti, i-137: se ci voglia o non ci voglia qualche cosa di più
voglia qualche cosa di più del caso o della necessità per regolare un'alzata di
necessità per regolare un'alzata di carte o un rimescolamento di dadi. 2
rami. 6. vassoio a due o tre piani per tenervi frutta o dolci
due o tre piani per tenervi frutta o dolci. -anche: la parte superiore dei
pena poteasene condur lavoro, che alcuna o ricchezza o magnificenza dimostrare potesse.
condur lavoro, che alcuna o ricchezza o magnificenza dimostrare potesse.
tento di scrivervi perché, se mai sabato o venerdi non fossi a milano..
in questo senso si ode mai o si legge alzamento. = deriv.
alzavino, sm. piccolo strumento di latta o di vetro (tubo di circa un
) per regolare il tiro (diretto o indiretto) secondo la distanza del bersaglio
baratti dell'olio e lo mescoli, o giochi in borsa all'alzo ed al basso
la gentilezza), che ispira amore o simpatia. tesoro volgar.,
che 'l fratello. iacopone, 81-10: o amor amabele, amore delettabele, /
amore è de le cose che sono buone o ver stimate buone, perché qual vuoi
solo fosse degno d'esser amato, o che ella non fosse amabilissima da
amabilissima da chiunque la vede, o la sente pur nominare. l. salviati
soffici, ii-208: se io le sorridevo o le facevo qualche cenno di saluto,
più a due tronchi d'albero o a due rami), fatto di corde
0 seta): usato nei paesi caldi o nei giardini. pigafetta, 84:
piccolo passerotto esotico (affine alle astrilde o bengalini), col becco corto e
, 8-126: uscite da'vostri alberi, o pietose amadriadi, sollicite conservatrici di
] d'ogni sasso, d'ogni fonte o ruscello, d'ogni pianta,
robusta delle regioni abissine (cynocephalus o papio hamadryas), detta anche babbuino
della campania. amàlgama, sm. o f. (plur. -i).
-i). lega (liquida o solida) ottenuta dalla fusione di uno o
o solida) ottenuta dalla fusione di uno o più metalli col mercurio. imperato
.. per 'unione, mistura o miscuglio di cose diverse 'non è regolare
rapidamente. 2. mescolanza (più o meno coesiva) di cose diverse.
, una lega di mercurio con uno o più metalli. a.
amalgamare in ima più società 0 congregazioni o corpi militari ', mancherà sempre a
dal cappello conico a colore vivace (giallo o rosso tendente all'arancio), fornito
con cappello bianchiccio, giallastro, verdastro o verde- grigio, lamelle e gambo bianchi
a distinguere... il prataiolo o pratella arvense, che fa una discreta bagna
è allor sì inu mana o sì ritrosa / alma d'amor che non
ch'or aspetto. morando, iii-228: o del diletto uman mete gioiose,
erario d'amore arche gemmanti, o soavi prigion d'anime amanti, / o
o soavi prigion d'anime amanti, / o fonti del piacer, labra amorose.
di antichi marmi sparsi e giacenti, o dagli amanti dell'antichità raccolti e conservati
dante, par., 4-118: « o amanza del primo amante, o diva
: « o amanza del primo amante, o diva * / diss'io appresso «
primo amante che tanto vien a dire: o amata da dio, il quale è
con una persona di sesso diverso (o anche dello stesso sesso).
leggiadretto velo. idem, 70-18: o me beato sopra gli altri amanti!
/ né d'aspro e freddo scoglio, o giovanetta, / ch'abbia a sprezzar
/ né petto hai tu di ferro o di diamante, / che vergogna ti sia
di dote. carducci, ii-9-26: o cara, non sono sempre in vena
subito. iacopone, 15-2: o corpo enfracedato, eo so l'alma
. (anche sf.: amantìglia o mantìglia). marin. cavo, fisso
mantìglia). marin. cavo, fisso o corrente, che sostiene una o entrambe
fisso o corrente, che sostiene una o entrambe le estremità di un'asta appartenente
prima dell'invenzione della stampa trascriveva libri o carte per privati, per librerie,
2. impiegato che copia a penna atti o documenti. conciliatore, ii-606: madama
vertute, andare. idem, 61-57: o pianto gaudioso, e pieno d'ammiranza
, e pieno d'ammiranza, / o pianto delettoso, pieno de consolanza:
dante, par., 4-118: o amanza del primo amante, o diva.
4-118: o amanza del primo amante, o diva. landino, 339 [par
, 34: ora m'abbraccia, o cavalieri, / ch'io sono la tu'
. bot. ginestra detta volgarmente scornabecco o ginestra dei carbonai (saro- thamnus scoparius
fassene olio, che si chiama sansuchino o amaracino, buono per riscaldare e mollificare
11-886: e tu resta, o canzone, in camposanto. / annotta.
= voce dotta, lat. amaranthus o amarantus (plinio), dal gr
, dai fiori a squame rosse vinate o bianche. magalotti, 7-127:
fare amarasco, che si domandano amarasche o biscioline, le quali partecipano del rossigno,
fare amarasco, che si domandano amarasche o biscioline. amare, tr. provare
affetto. carducci, 517: salute, o genti umane affaticate! / tutto trapassa
tutti i giovani fiorentini i quali fussero o buoni o nobili o belli. redi,
giovani fiorentini i quali fussero o buoni o nobili o belli. redi, 16-viii-382
fiorentini i quali fussero o buoni o nobili o belli. redi, 16-viii-382: so
non importa che io sia amato, o che sia amato e tradito: importa
come si ama il rezzo nell'estate, o come si ama il vino dolce od
gusto amareggiar. menzini, 5-198: o pur ti senti amareggiar la strozza,
specie di camomilla detta amaréggiola (chrysanthemum o pyrethrum parthenium); varietà di matricaria
. bot. ciliegia { prunus cerasus o prunus avium) a polpa rossa e molle
(in piccole forme tonde, ovali o anche romboidali) a base di mandorla
. salveregina volgar., 56: o verace dolcezza; che cacci l'amarezza
nuoce del pari l'amariccia [acqua] o mista / d'aspra miniera.
nelle fiale insipidi liquori / quotidiani o tisane aspre e amarigne. = deriv
amaritùdine, sf. letter. sapore amaro o acremente salato (come quello dell'acqua
che gli dava una tale proposta, o comando che fosse. nievo,
riceve. idem, 831: sì come o noce acerba 0 pomo amaro / meglio
0 pomo amaro / meglio ch'altro maturo o dolce fratto / condir si puote ed
/ ed a predarla avidamente aspira, / o come bella è su le sponde amare
/ in cosa che 'l molesti, o forse ancida, / m'andava io per
amore amaro. iacopone, 4-18: o falso amore proprio, c'hai tutto lo
i santi, che sono le tribolazioni, o di morte, o di pena.
sono le tribolazioni, o di morte, o di pena..., le
. idem, purg., 3-9: o dignitosa coscienza e netta, / come
e fine. idem, i-218: o amore, dolcissima passione a chi felicemente
piena di sollecitudine, chi potrebbe credere o pensare che la tua dolce radice producesse
ferreo sonno annodi. savioli, 752: o avverso amor, cui serbansi / sol
! / vale, vale in eterno, o fratei mio. idem, 11-8-15
, / facean dubbiar se mortai donna o diva / fosse. boccaccio, i-48
16-36: volea gridar: « dove, o cradel, me sola / lasci?
un capo d'oca, di babbione o tronco. d'annunzio, iv-2-811: ella
. plutarco volgar., 6: o uomini d'atene, non guardate solamente che
, ma guardate se il mio amarore giova o nuoce. petrarca, 360-92: ei
dolori. ariosto, 21-54: voglia o non voglia, al fin convien che mande
amaro. petrarca, 229-14: viva o mora o languisca, un più gentile
. petrarca, 229-14: viva o mora o languisca, un più gentile / stato
... / certo ti piace, o uomo. = dimin. di
che no, alquanto dell'amarognolo, o per lupini o per altro, di che
alquanto dell'amarognolo, o per lupini o per altro, di che fosse mischiato
amaro. guittone, v-221-8: o che crudele ed amaroso amaro / ne
tue carte nel colore della morella, o ver pagonazza, togli... mezza
cor che t'ha assaiato. / o amor amativo, amor consumativo, / amor
basso, / già già vi lasso, o sole, o cielo, o mondo,
già già vi lasso, o sole, o cielo, o mondo, /
lasso, o sole, o cielo, o mondo, / o del giocondo
cielo, o mondo, / o del giocondo e dolce albergo usato / terreno
, 6-81: rimanetevi in pace, o mura amate, / io vo dove altra
, 694: e spesso in fonte o in lago / scherzar si vide con l'
amato2, agg. munito di un amo o uncino; uncinato. varchi
feriti punto gravemente ne scampavano pochissimi, o per la violenza del fuoco, usandosi
fuoco, usandosi archibusi assai ben grossi, o perché molte delle palle erano amate o
o perché molte delle palle erano amate o ramate che e'se le chia
[il re se] arà intorno, o troppi amatori della pace, o troppi
, o troppi amatori della pace, o troppi amatori della guerra, lo faranno errare
sono assai disposti a trovar sfacciate, o strane le locuzioni metaforiche degli scrittori più
ii-8-37: chi dice carezze come te, o sublime amatrice? idem, ii-9-22:
. croce, ii-8-299: da cotesti cattivi o mediocri critici raziocinanti ci volgiamo con desiderio
mesi, non senza sospetto di veleno o di medicamento amatorio. bruno, 88
.., così il muscolo che rotante o amatorio si chiama, può ragionevolmente dirsi
cecità (dipendente da disturbi alla retina o al nervo ottico, senza che sia
cagioni... della varia amaurosi, o cecità serena, cioè che non altera
: amaurosi, indebolimento della vista, o dell'intelligenza... voce del linguaggio
a'popoli con le taurine braccia, / o repubblica vergine, l'amazonio tuo sen
messi i partiti d'assaltare palermo o di ritirarsi qui su quest'amba, per
soffici, ii-73: i barracani bianchi o variopinti svolazzanti dietro di loro in uno
non per ambage, cioè non per circuizione o involuzione di parole. ottimo, iii-393
d'oro. anguillara, 8-366: o per non s'affamar, lontan le porge
più sano, è il giacere boccone o quasi,... se non fusse
già che la persona avesse tossa, o asma, o altra infermità, che
la persona avesse tossa, o asma, o altra infermità, che le facesse ambascia
infermità, che le facesse ambascia, o noia lo stare bocconi. leggenda della
lascia. d'annunzio, iii-2-343: o creatura, ti si rompe il petto!
tosse, diflficultà di respiro, ovvero asma o ambascia. 2. figur. afflizione
già non noce il fascino; / o che sian erbe o incanti che pos-
il fascino; / o che sian erbe o incanti che pos- sedano; / e
né mai la detta donna volse ricevere o udire nulla. cantari, 218:
per punto di onore quei due parenti o amici di leonida... alle termopile
carattere rappresentativo, da uno stato (o da una comunità) presso un altro
) presso un altro stato (o un'autorità politica) per mantenere i
lo comune ciò ch'era trattato, o di nuovo si trattasse. a. pucci
della morte. marino, 5-6: o vi fulmini il ciel, v'assorba dite
quello pieno di pensieri. ambasso o ambassi, sm. doppio asso (nel
ambassi in fondo. -trarre sino o ambasso: oltrepassare i limiti, esagerare
, i-16: con voi tratto averei sino o ambasso, / se alla stizza cinque
beare altrui / co la sua vista, o ver co le parole / intellette da
[francesco de'pazzi] affermava che o a nozze, o a giuoco, o
pazzi] affermava che o a nozze, o a giuoco, o in chiesa,
o a nozze, o a giuoco, o in chiesa, ambidoui i frategli si
ambendùe, debbiano corrom pere o menomare alcuno di detti capitoli, senza consenti
biante e il cavallo di san francesco, o la vela e il remo.
bene correre, ed alcuno bene ambiare, o trottare, o andare al passo
ed alcuno bene ambiare, o trottare, o andare al passo. immanuel romano
io non so, se va all'ambiadura o al trotto. 2. prov
. che può usare indifferentemente la destra o la sinistra per qualsiasi lavoro.
che può colpire la palla di destro o di sinistro con la medesima bravura.
. allegri, 31: acciocché o carico o scarico, rivestito della
allegri, 31: acciocché o carico o scarico, rivestito della vostra copertina
schivare lo sconcio ambientarsi 'acconciarsi * o * assuefarsi 'a un luogo o
o * assuefarsi 'a un luogo o a una compagnia. panzini, iv-21:
. sm. ciò che circonda una persona o una cosa; spazio nel quale una
attinenza, affetti, relazioni di parentela o di amicizia, e per condizioni di tempo
rigutini-cappuccini, 173: chi usa ambiente o vano, voci di sicuro non belle,
si riduceva allo spazio sufficiente per cinque o sei tavolini. jovine, 3-64:
figura, in modo che non diano ambiguità o confusione della vera attitudine a chi la
e quando poi parlerà di cosa oscura o difficile, voglio che e con le parole
, equivoco (che nasconde l'inganno o la perversione). oriani, iii-53
. stette ambiguo fra se medesimo, o di affrontare... il campo,
.. il campo,... o di andare a incontrare gli ungheri.
[cardinali] in una volta, o pur a poco a poco. galileo,
convenga con i corpi sicuramente mobili, o la terra, o pure il sole e
sicuramente mobili, o la terra, o pure il sole e le stelle fisse.
, né metafore, ma amfiboli, o, come diremmo, ambigui.
questo mirabil fatto seguisse nel teatro, o nell'anfiteatro, l'uso di sifilino,
intendessi quel signore fare ambiguo, o vacillare,... ci parea esser
meno scosse; specie per persone anziane o coperte di armatura pesante. il cavallo
, non è mai l'ambio; o il galoppo, anzi la carriera, o
o il galoppo, anzi la carriera, o la pastura al sereno. fracchia,
nel travaglio / de'buoi entrato, o in pastoie condotto, / che ti converrà
e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che
andarsene. voce corrotta da ambulo latino: o pur viene da ambio, specie d'
bei raggi ornarse. fagiuoli, 3-1-222: o pur di caritate ambisce al vanto,
bravi personaggi se voleano esser consoli o pretori, venne che il vocabolo
di impulsi contraddittori verso la stessa persona o situazione; tendenza a provare un fenomeno