, 222-59: l'uso dei fari o di altre luci abbaglianti è vietato nell'interno
stradale, 7-59: l'uso dei fari o di altre luci abbaglianti è vietato nell'
, confondere la vista per troppa luce o per altra causa (fumo, malattia
ritrovi in realtà nell'occhio interno, o sia dentro dell'occhio. baretti, i-216
senza che l'oggetto sia splendente, o neppur luminoso. il tremolio d'un lume
confondersi la vista per soverchio splendore, o per altra causa (anche per capogiro
ballare (detto del tremolare della luce, o della vista); da balius,
, 3-185: pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato. -affascinato di
: questo artificio [il telescopio] o costa d'un vetro solo, o di
] o costa d'un vetro solo, o di più d'uno. d'un
essere, perché la sua figura o è convessa, cioè più grossa nel mezo
nel mezo che verso gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezo
concava, cioè più sottile nel mezo, o è compresa tra superficie parallele: ma
altera punto gli oggetti visibili col crescergli o diminuirgli; la concava gli diminuisce,
vuole che abbaglio s'unisca col prendere o col pigliare', sbaglio, col commettere
col pigliare', sbaglio, col commettere o col fare, o simile. chi prende
, col commettere o col fare, o simile. chi prende un abbaglio,
c'è degli sbagli prossimi a fallo o a colpa. abbaglio riguarda più direttamente
adatto a significar quell'errore dell'occhio o della mente che viene pur da lume
mente che viene pur da lume incerto o da sguardo incerto. d'annunzio,
8-189: in quei giorni s'innamorò o credette di innamorarsi. era un abbaglio
degli animali, non è far poesia o arte. bacchelli, 9-32: [ii
se non sbaglio il commento, con due o tre abbaia 12-8-641: i
. locuz. -abbaiare alla luna: minacciare o g. m. cecchi, 1-1-63
per le fiere / menato sia da rusci o da lituani, / passando per la
più un marito tradito) per beffa o scherno. guerrazzi, 5-39: m'
abbaiator tanto ardente, tenni il danno o per vero, o per verisimile.
, tenni il danno o per vero, o per verisimile. botta, 4-1046:
per quanto paia di- sprezzabile un censore o un nemico, non c'è necessità
cane da guardia, quasi principio o minaccia di prossimo abbaiamento, e come per
tr. imballare, avvolgere prodotti o merci per farne balle. tommaseo-rigutini,
imballare, mettere in una balla, o sacco grande. abballare, ammontar roba a
letto (per fargli prendere aria; o quando si chiude casa per qualche tempo
del ferro che si rappiglia in grumi o pallottole informi prima che arrivi nel fondo
se vorrà iddio dar possa), o pur n'andiamo / via dalle navi senza
ii-22: io t'abbandonai, / o mia carne, t'abbandonai / come
tuo nome, / vivran que'fiori, o giovinezza. d'annunzio, iv-1-70:
dolore mi venne il pensiero, o mi fu suggerito, di abbandonare il mondo
idem, purg., 6-97: o alberto tedesco, ch'abbandoni / costei ch'
ti abbandonerò. idem, i-133: o bella giovane, non ti sconfortare. noi
: per ciò che i nostri, o morendo o da morte fuggendo,
per ciò che i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non
questo e quell'altro fatto di scienza o d'arte; ma il farci su delle
farle penzolare, vinta dalla stanchezza o dal sonno. 7. rifl.
pianto. giusti, i-229: le donne o concedono
troppo o troppo poco, sebbene io creda più degne
desideri miei, / sicché miei falli, o padri, or mi perdoni, /
, cioè nell'amore ti perdi, o risichi di perderti, o non temeresti
ti perdi, o risichi di perderti, o non temeresti di perderti. verga,
: 0 dolore senza comparazione! o miseria mai non sentita per alcuno amante
languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo. idem, viii-23:
. plur. i fanciulli poveri, orfani o abbandonati dai genitori, raccolti da istituti
ne rimane trovasi in stato di abbandono o di negligenza. baldini, 4-231: più
3. distensione, rilassamento (per stanchezza o incuria). manzoni, pr
di note musicali che si trascinavano, o saltellavano tristi e monotone. svevo,
: qua e là si trovano case o diroccate o in abbandono, o abitate ma
e là si trovano case o diroccate o in abbandono, o abitate ma simili
case o diroccate o in abbandono, o abitate ma simili alle rovine nell'aspetto
fugge tutta la gente in abbandono. o. rucellai, 5-24: non avrebbe avuto
. -cessione della proprietà della nave o delle merci trasportate, fatta dal proprietario
se... il legno rimane arenato o impossibilitato a navigare, 1'assicurato,
sport. l'atto per cui un competitore o una squadra si ritira dalla gara.
abbandono del coniuge; abbandono di minori o di incapaci; abbandono di neonato;
nel fondo altrui; abbandono della nave o dell'aeromobile in pericolo; abbandono della
; abbandono del corpo, della nave o dell'aeromobile per combattere contro lo stato
... può essere sensazione abituale o prolungata. l'abbarbagliamento non si potrebbe
assistito a un troppo lungo spettacolo musicale o coreografico, con un abbarbagliaménto negli occhi
accecare (con una luce troppo intensa o improvvisa; con le lacrime).
vista con cento fiaccole raddoppiate da specchi o da lastre metalliche. carducci, 235
2. figur. offuscare le facoltà sensoriali o mentali (per un'impressione improvvisa e
che fanno le piante con le barbe (o radici) al terreno, ai muri
ricci di castagne, manne di sarmenti o fascine, che manten- ghino il terreno
[le mentule] solamente sulla groppa o su'fianchi delle mentule maggiori del medesimo
poco né punto ad abbarbicarsi nello scoglio o nel muro. montanari, i-499:
di qualcuno che gli faccia da pioppo o da palo, per poterglisi abbarbicare addosso.
l'edera a l'orno abbarbicata. o. rucellai, 2-1-9-43: pur si dice
v. borghini, 1-1-124: alcuni leggendo o udendo..., che come
si direbbe dello sbarrare il cammino con mano o con armi o con ostacolo facile a
il cammino con mano o con armi o con ostacolo facile a vincere. d'annunzio
ristagno ed ingrossamento di qualche fluido, o all'adesione di parti pigre ed austere,
estremo, cioè l'adesione al comunismo (o almeno alla prima parte di esso,
superficie a superficie, sia per fissazione o condensazione di particelle o molecole sulla superficie
sia per fissazione o condensazione di particelle o molecole sulla superficie di altri corpi.
: adesivo... aggiunto di cerotto o em- piastro, e vale tegnente
dell'aria, a congiungere le parti carnose o lacerate e a tenere al suo
., dal gr. < £8ea|j. o <; * senza legame '
nella quale tratta degli scritti adespoti, o senza padrone,... narra [
che si faccia chiamar non so se cappino o che diavolo d'altro nome. campanella
, 171-4 (233): o quanto fiedi me forte sanando, / tu
segneri, i-136: il beato, o contempli l'opere ad intra, che
divinità che non riguardano le creature, o contempli le opere ad estra, che sono
questo (a significare che una persona o cosa è proprio quella che fa al
, v-133: a città di castello, o per gelosia di donne, o per
, o per gelosia di donne, o per l'indiscretezza di certe prediche fatte ad
nascere [certe oche] dagli alberi, o da'lor frutti, o da'
, o da'lor frutti, o da'tronchi, o dalle conchiglie, nell'
frutti, o da'tronchi, o dalle conchiglie, nell'isole adiacenti alla
[sangue] che vi traspira, o dalla maggiore adesione delle parti aggiacenti.
canto di ubriachi risuonava nelle vie adiacenti o da qualche osteria vicina. piovene, 5-144
esser considerato dagli europei per una parte o adiacenza dell'indie. lastri, 1-2-149
/ lasciato dalla sofferenza / non disperare o di me o di te, /
dalla sofferenza / non disperare o di me o di te, / fruga nelle adiacenze
e benché se gli getti l'acqua, o vi si tuffi, non si bagna
, che ogni anno spuntano dal ceppo o fusto nascosto sotterra (rizoma) provvedute
, ai quali ramoscelli s'attaccano pinnolette o foglioline romboidali d'un bel verde translucide
locali adibiti a un'attività industriale o commerciale l'affitto doveva essere un
astratto, o dalla sostanza generale il nome adiettivo che
che figura di mero procuratore del girante o ricevitore della lettera. boccardo, i-37
improvviso (dopo forti emorragie, traumi o fenomeni di choc) o lentamente (
emorragie, traumi o fenomeni di choc) o lentamente (in caso di malattie croniche
segneri, i-136: il beato, o contempli l'opere ad intra,
che non riguardano le creature, o contempli le opere ad estra, che sono
se noiosa ipocondria t'opprime, / o troppo intorno alle vezzose membra / adipe cresce
e portino seco piccole parti della ragia o adipe di quelle barbe. =
2. disus. di umori animali o vegetali: grasso, denso.
altra... eran situati molti invogli o vescichette. 4. dimin.
e veemente, quanto 10 stare più o men lungamente adirati. = deriv.
è più folle tra 'l matto o colui / che si rivolge a lui /
colui / che si rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con esso
si rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con esso? dante,
la tua. monti, 5-1156: o padre, ci disse, / e non
segnatamente di bambini suonerà meglio che adiratétto o adiraticcio. anco di donna adirata leggermente
, 1-9-2-16: poco importa che dall'uomo o dalla legge si sia deferita ad una
ed essendo mancato il primo sostituto, o non volendo egli adire l'eredità,
agli errori di un timido zelo, o alle calunnie della maligna invidia. manzoni
viene a restringerlo a certe particolari tendenze o velleità di tendenze letterarie o altresì
tendenze o velleità di tendenze letterarie o altresì morali e religiose. borgese, 1-31
aiutare. iacopone, 2-25: o vergen non tardare..., /
una sua causa. ugurgieri, 122: o perfido, né la madre tua è
. 2. dir. magistrato (o funzionario pubblico) che assiste un altro
). zione non legittima, o a chi arbitrariamente ha abbandonato o trattenuto
, o a chi arbitrariamente ha abbandonato o trattenuto (o consegnato a un laico
chi arbitrariamente ha abbandonato o trattenuto (o consegnato a un laico) un beneficio
consegnato a un laico) un beneficio o una dignità ecclesiastica. adizióne,
tunica che nell'occhio si chiama adnata o congiuntiva. idem, 16-ix-144: l'infiammazione
idem, purg., 4-109: « o dolce segnor mio », taio
adocchiare e ora per udire quello che facciano o che dicano gli altri. alfieri,
sacerdote che si è reso colpevole di eresia o lo sole un poco, /
(e che persevera in tali colpe) o al sacchetti, 214-6: avvenne per caso
si dipingono ne la faccia di palido o di rosso colore. g villani, 10-69
amore umiliato. giusti, 2-135: o futura adolescenza, / che, filata
gelosia fra i capi delli eserciti moscoviti, o qualche adombramento prussiano o austriaco, potrebbe
eserciti moscoviti, o qualche adombramento prussiano o austriaco, potrebbe porre d'improvviso la
, / io per me mi protesto, o numi santi, / umilissimo servo a
parini, giorno, ii-135: colpevole o innocente, allor la bella / dama improvviso
/ d'un nuvolette di vivace sdegno / o simulato. leopardi, 15-5: in
dante, purg., 31-144: o isplendor di viva luce ettema, /
sotto l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna, / che
al core, / ne'più colti paesi o i più selvaggi, / ma tenace
e se ne l'aria io veggio / o nube vaga o nembo, / dico
l'aria io veggio / o nube vaga o nembo, / dico: -or le
, e quel pochissimo per ispiegarlo, o per dir meglio per adombrarlo in carte,
altri epici) adombrar quasi un modello o un tipo di uomo superiore al generale
con queste parole ora si sono affermate o almeno adombrate verità, ora sostenuti errori
sospetto; imbizzarrire per cosa che turba o spaventa all'improvviso (si dice degli
, 4-197: basta che mi veda o senta i miei passi perché si alzi
di questo aombrare, togli una gocciola o dua d'inchiostro, e metti sopra
1-58: non starò per ripulsa, o finto sdegno, / ch'io non adombri
i sonanti plausi, gli adombrati favori, o le ventose glorie. 3
sono adombrate le virtù che si svolgeranno o potranno svolgersi da essi; per es.
è mai accaduto di vederlo altrettanto adombrato o allarmato. 5. ant. affascinato
concepire. 2. adombramento; figurazione o immagine approssimativa. benci, 1-6
v.]: adombrazione, descrizione, o meglio storia completa di una specie,
meglio storia completa di una specie, o anche di tutto un genere, o
o anche di tutto un genere, o di una famiglia intiera di piante, notandone
di piante, notandone i caratteri speciali o generici secondo il caso. le ado nitrazioni
sibilla faceva queste scritture allora che occupata o dal volere di dio che fosse, o
o dal volere di dio che fosse, o vero da spirito diabolico, dicea le
, dicea le cose ch'erano avvenire; o perché, cessata cotale adombrazione, nulla
sapea ridire di quello ch'avea veduto o detto in quello tempo, avea prò
tanta disciplina / tu sii l'adone o l'atide d'alcina? panciatichi, 142
di vivace vermiglio? / del ligustro o del giglio? / dirò d'adon dipinto
preso per insegna, gli seguivano. o. rucellai, 2-11-2-238: quasi che
l'adontarsi; sentimento di chi riceve o crede di subire un dispetto, un'
/ come che di ciò pianga o che n'adonti. landino [inf.
come forza produttiva adoperabile a fin di bene o di male. tozzi, i-278:
). usare, impiegare; valersi o servirsi (di cosa o persona);
impiegare; valersi o servirsi (di cosa o persona); una risorsa,
una risorsa, una qualità dell'animo o della mente). latini,
le lividezze ed i dolori delle battiture o delle cadute. 0. rucellai, i-368
s'adopera in questa vita, s'adopera o naturalmente, o civilmente, o divinamente
vita, s'adopera o naturalmente, o civilmente, o divinamente; se guardi alla
adopera o naturalmente, o civilmente, o divinamente; se guardi alla natura,
quali facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. idem, pr
131: e 11 suddito colla frode o col delitto s'adoperava a conseguire quello
che gli era negato dalla giustizia obliqua, o ignorante o vendereccia del giudice. pascoli
negato dalla giustizia obliqua, o ignorante o vendereccia del giudice. pascoli, 73:
ma quando al mal si torce, o con più cura / o con men che
si torce, o con più cura / o con men che non dee corre nel
onde le particelle degli acri corpi più o meno forte adoperino. leopardi, i-1322:
al malmantile, 764: adoppiarsi o alloppiarsi, o pigliar l'oppio,.
764: adoppiarsi o alloppiarsi, o pigliar l'oppio,... vuol
comecché s'andasse la cosa, affatappiato o aoppiato che fosse, giammai non si
, donne adorabili chiamansi le meno venerabili o men rispettate. idem [s.
'l'adorabilità di certe femmine cresce o scema secondo il crescere o lo scemare
femmine cresce o scema secondo il crescere o lo scemare di certe speranze'.
[al diavolo] alcuno sacrificio o reverenzia d'adoramento. buti, iii
all'esprimere l'atto, può per celia o per ironia denotare gli affettati segni d'
per ironia denotare gli affettati segni d'ossequio o d'affetto di cui taluni son larghi
son larghi a persone da chi sperano o temono senza però stimarle non che venerarle.
con sacrifizi, con visite a persona o a luoghi. d'annunzio, iv-2-154:
di volo. idem, 765: o celesti facelle, / di lei ch'amo
adorazione, di preghiera (assorto, o in ginocchio, con le mani congiunte
. idem, par., 18-125: o milizia del ciel cu'io contemplo,
visìon risorge. / quanto adorata, o numi, e quale un giorno /
gli è il suo adoratore, intendesi o il semplice corteggiatore o qualcosa più;
suo adoratore, intendesi o il semplice corteggiatore o qualcosa più; la passione o il
corteggiatore o qualcosa più; la passione o il capriccio, soddisfatti o no. verga
; la passione o il capriccio, soddisfatti o no. verga, i-228: ballò
ii-276: ella non aveva altri adoratori o almeno adoratori coi quali potesse avere un
, come nelle stazioni a certi altari, o a certi luoghi determinati. quindi:
, perché possono essere più atti ripetuti o di filo, o a riprese: fare
più atti ripetuti o di filo, o a riprese: fare tre adorazioni; adorazioni
indica anche l'oggetto che si adora o venera o si ama appassionatamente).
l'oggetto che si adora o venera o si ama appassionatamente). -stare in
, amore con adorazione: con soverchio o affettato ossequio e desiderio, e sovente ben
sul mattino / piovve rugiada, o dove in tra le spesse / ombre adorezza
qualcuno dei moderni), vedi o rezza. adornàbile, agg.
se in lauro, in pino o in abete. idem, purg.,
riempiono et adornano di maniglie di metalli più o meno pretiosi. meninni, iii-432:
adornatamente. oggidì suonerebbe con più meditazione o più affettazione che ornatamente o adornamente
più meditazione o più affettazione che ornatamente o adornamente, e non sempre e
rima, e lo ri [tim] o, e lo numero regolato. idem
, / facean dubbiar se mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno
, i-489: e tu, o cielo adomo di molte stelle, ricevi con
aveano adomo. tasso, 6-ii-269: o grazie, e voi che sì l'avete
figlio adottivo con precedenza sui genitori legittimi o naturali di lui. il figlio adottivo deve
altre, l'uso della scrittura alfabetica, o non adottarono però l'alfabeto straniero,
non adottarono però l'alfabeto straniero, o adottatolo lo vennero appoco appoco perfezionando,
da dire della procreazione de'figliuoli, o della prolungazione del nome, o delle
figliuoli, o della prolungazione del nome, o delle adottazioni de'figliuoli? bembo,
alle persone che non hanno discendenti legittimi o legittimati. 2. scelta, elezione
sol moribondo eran lamenti, / o degli astri nascenti eran vagiti. baruffaldi,
-ci). dell'adriatico, appartenente o relativo all'adriatico. boretti, i-409
. d'annunzio, v-1-499: è o non è ben commesso il mio cranio
dal nome del mare, lat. adriaticum o hadriaticum [mare]: gr.
mano ebuma. idem, 932: o regina del ciel, vergine e madre,
cusano, iii-336: così tra tonde o tra le fiamme ardenti, /
144: e tu vedesti, o diva atene, i padri / de'guerrier
adsorbenti) di fissarne altri (gassosi o liquidi) alla loro superficie: è
nato appena, / turbo lo schianta o fulmine l'adugge. metastasio, 1-7-305:
, che quanto utili meno, / o più aduggianti, o infertili, e nocivi
utili meno, / o più aduggianti, o infertili, e nocivi, / tanto
la cima. ingombro sul ponte o nei depositi, e perché passandovi
argano, di bucato, di pozzo, o altra, non per formarne rotoli propriamente
così meno mente portato. adugliansi o colgonsi i cavi di coperta e delle
che sia la nave all'ancora, o voglia far bella mostra. =
il gran giammai se non con esca o pula. fagiuoli, 1-5-439: lo specchio
alcuna cosa, ma tacendo la verità o dicendo la bugia per compiacere. bruno,
vecchie fole / me chiami pure, o italia, / la tua diversa prole:
sincere, potessero apparire ad alcuno iperboliche o adulatorie. campanella, i-381: omero.
poeta geniale, talvolta, per compiacenza o a prezzo, comporre versi senza ispirazione e
. buti, 1-485: adulazione, o vero lusinga, è compiacenzia mostrata al
cose degne di loda, ma di nemistà o malignità il tacerle. g. c
codice penale, 440: chiunque corrompe o adultera acque sostanze destinate all'alimentazione.
.. / molto contenni, puro o adulterato. codice penale, 442:
442: commercio di sostanze alimentari contraffatte o adul terate.
. falsificatore, corruttore; chi corrompe o contraffà (specie le sostanze alimentari)
cattaneo, ii-1-283: una adulterazione officiale o un ribasso di tutta la moneta era
è per questa adulterina e falsa umilità o riducerci al mondo, o rimanendo
umilità o riducerci al mondo, o rimanendo monaci, farci cadere in desperazione.
0 e'non hanno caldo né umido, o e'l'hanno avventizio e adulterino.
: se il furto seguisse con violenza o con iscasso o con falsità di scritture,
furto seguisse con violenza o con iscasso o con falsità di scritture, con chiavi
donna, in cui l'uno o entrambi tradiscono il vincolo coniugale. tesoro
è in fare furto, omicidio, o adulterio. bibbia volgar., vii-33:
è] d'ammogliato con maritata, o pur che l'uno sia legato a matrimonio
9-2]: adultèro è quando lo sposo o la sposa si congiugne ad altra persona
le modiste, quelle visite ai parenti o alle amiche. codice penale, 562
con la sentenza di condanna per adulterio o per concubinato il giudice può...
adultero, perché il vero sposo della chiesa o il vero papa era celestino, o
o il vero papa era celestino, o veramente adultero, perché lasciando la vera
coniun- zione estraordinaria, si dice amorosa o ver adultera, e i parenti o
o ver adultera, e i parenti o sia genitori si chiamano amanti. ariosto,
marito dare alla moglie adultera quella guisa o di mortificazione o di morte, che
moglie adultera quella guisa o di mortificazione o di morte, che più gli fosse
primiero / rompa l'accordo, sia troiano o greco, / possa il cerèbro distillarsi
2. figur. chi contamina o viola una fede, un giuramento,
dio, ma per guadagnare danari, o per vanagloria. arrighetto, 229: allora
di adulterio. boccaccio, iv-120: o tenebre d'ogni luce nemiche, occupate
colpa. dotti, iii-253: mira, o mortale. io t'assomiglio a questa
piove, / ciò che dall'aere o su dal foco cade, / e ciò
[si videro] adunarsi a lago o distendersi a paduli. arici, 77:
se devura. idem, 18-20: o taupino, a cui aduni? a ar-
dei simpatizzanti di un'organizzazione politica, o para- militare. viani, 14-490
3. milit. convocazione, alla voce o con appositi segnali di tromba o con
voce o con appositi segnali di tromba o con un ordine scritto, delle truppe
ordine scritto, delle truppe di uno o più reparti. popini, 21-13:
, par., 27-94: se natura o arte fe'pasture / da pigliare occhi
aver la mente, / in carne umana o nelle sue pitture, / tutte adunate
la detta cagione. boccaccio, i-246: o net- tunno, inghiottisci la presente nave
sero. parini, giorno, i-5: o in te del sangue / emendino il
/ e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in
può] discemer le morse, 'o le sì adunche tanaglie, con che le
erba. alfieri, 3: bieca, o morte, minacci? e in atto
: adonque lo segno de libra, là o so poste le bilance, sarà segno
ricettario fiorentino, 76: lo adustare, o abbronzare, è scaldare certe medicine,
,... mettendole sopra un testo o sopra un ferro ben caldo, tanto
s'ammalano [gli ulivi] di davi o funghi, come si chiamano, sì
a guarire senza diete molto esquisite, o senza tagli né adustioni che li tormentino
, rivoli del tesoro pubblico, aduste o scarse. tommaseo- rigutini, 527:
romor vago, come ronzìo d'arnie o schiantar secco di legno adusto. viani,
. 2. delle persone, o delle membra: asciutto, secco,
di chi sta a lungo al sole, o della pelle dei vecchi).
hanno a pena / gli adusti nasamoni o i garamanti. idem, 13-61: vedi
sottile e vana cura / muove la bile o adusti umor nutrica.
pascoli, 633: io sono aedo, o pieveloce achille, / caro ai guerrieri
altri apparecchi (per favorire determinati processi o l'eliminazione dei gas nocivi).
virtù, e anche l'anima nostra, o vero questo aere sottile. egidio romano
grandezza, come si dimostra nella luna o sole occupati dalla nebbia. poliziano,
, lo spazio in cui s'aggirano o stanno sospesi i corpi più leggieri dell'aria
sono dotati alcuni organi di piante acquatiche o palustri. = voce scient.
ebreo, 70: li vapor aerei o venti, che si generano ne la concavità
, quasi materiato di polvere di stelle o di luce lunare. 2. che
luce lunare. 2. che sta o vive nell'aria, sospeso nell'aria.
-radici aeree: che partono dal fusto o dai rami scendendo verticalmente verso terra.
isolati dal suolo che serve alla trasmissione o alla ricezione delle onde elettromagnetiche.
2. bot. di organo cavo o di spazi intercellulari abbastanza grandi.
. fis. trasformare un corpo solido o liquido in gas. = voce
con cui si converte un corpo solido o liquido in gas. = deriv
comp. di aeri- (da aere) o aerei- (da aereo) e la
, il colore arabico detto turchino, o vero aerino, molto vistoso. foscolo,
con cui si designa qualsiasi località terrestre o acquea destinata, anche temporaneamente, alla
aria (formazione a danno della trachea o della laringe). = voce dotta
. v.]: si chiamano aerocisti o ampolle certi rigonfiamenti o vani ripieni d'
si chiamano aerocisti o ampolle certi rigonfiamenti o vani ripieni d'aria proprii delle foglie,
stessa (l'aerodina può essere munita o meno di gruppo motopropulsore, per cui
l'ubicazione e le caratteristiche di aeroporti o di altri luoghi interessanti la navigazione aerea
respirazione a chi si trova sott'acqua o in ambienti dove manchi aria respirabile.
il cui sostentamento è dovuto a uno o più complessi di ali rotanti, chiamati
. da aero- (abbrev. di aeromobile o aerodina) e -giro.
). chi esegue lavori di verniciatura o di decorazione con l'ae- rografo.
finché avvicinati ed attirati da un pianeta o dalla nostra terra, vi cadono.
veicolo, atto al trasporto di cose o persone, capace di sollevarsi da una
macchina che, utilizzando il sostentamento statico o quello dinamico dell'aria, sia atta a
dell'aria, sia atta a trasportare cose o persone. codice penale, 428:
volevano schiarimenti credendo fossi un ingegnere aeronautico o per lo meno un aviatore.
aeromobile del tipo più pesante dell'aria o aerodina, munito di motopropulsore) capace
costruirono apparecchi da volo librato, o volo a vela (planeur), con
verso la terra (lasciando cadere direttamente o con paracadute 0 anche con galleggianti i
0 anche con galleggianti i carichi) o tra un apparecchio e l'altro durante
aeroporto non destinato al movimento dei passeggieri o delle merci, ma alle necessità tecniche
. aerosilurante, sm. aeroplano o idrovolante attrezzato per il lancio di siluri
. soluzione colloidale costituita da particelle solide o liquide disperse in un gas (usata
(formato da un involucro di tela o seta gommata, contenente un gas più
volanti pieni di gas idrogeno, o di gas idrogeno carburato...;
. aeromobile a sostentazione mista (statica o dinamica). = comp.
aerostière, sm. operaio civile o militare addetto al servizio aerostatico.
disciolto, sfuggendo le concentrazioni troppo alte o troppo basse. = voce dotta
posto da un gruppo calorifero (a vapore o elet trico) che riscalda
riscalda l'aria, e da un ventilatore o da un aspiratore che la fanno
i-465: e se all'agosto, settembre o ottobre sopraggiunghino caldi e secchi grandi,
: in proposito dell'afa, o sia dell'aria bassa, calda e soffocante
v.]: afa, appassimento temporario o permanente cagionato nelle foglie delle piante da
maggiori baccelli, ne'quali sono tre o quattro semi più neri e più umidi
del cristallino neh'occhio (per trauma o intervento chirurgico). = voce dotta
-ci). miner. che appartiene o deriva da rocce a struttura minutissima e
centrale della favella; impossibilità (parziale o totale) di ricordare i segni della
in tavola / venirmi i primi fichi, o spesse volte / afati o mal maturi
fichi, o spesse volte / afati o mal maturi, io non m'aweggo,
delle frutte, che strette da nebbia o intristite da soverchio caldo prima della maturità
, sf. gramm. perdita di una o più lettere (una sillaba) all'
a recidere e togliere qualche porzione ammalata o preternaturale del corpo. 3.
esse [le matematiche] solo per aferesi o astrazione. 4. gioco enigmistico
zando da gaetanella. àfeta (o afèta), sm. (plur.
ma, vinti gli ostacoli della prudenza o delle occupazioni o del dolore, essere
gli ostacoli della prudenza o delle occupazioni o del dolore, essere affabilissimo. nievo
sollecitudine e soverchia operosità). o. rucellai, 2-3-1-31: lasceremci dare a
agli uomini che si fanno molto amare o molto temere. idem, pr.
occupato e da pensieri e da studii, o anco da esteriore lavoro, senza punto
che fa il nesci, eccellenza? o non l'ha letto? / ah,
piene di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti affaccendati per il
sui piani della chiavarda e stringere due o più pezzi insieme, son fatti girare col
una porta, da un luogo chiuso o nascosto). b. davanzali
prendere i primi contatti, assumere coscienza o cognizione, partecipare per la prima volta
racchiusa, né mai s'affaccia a porta o balcone. baretti, ii-139: a
ii-139: a voi tocca divincolarvi per avere o il possesso o l'uso di quei
tocca divincolarvi per avere o il possesso o l'uso di quei cinquanta o sessanta che
possesso o l'uso di quei cinquanta o sessanta che vi occorreranno ne'prossimi tre
. prati, ii-224: saprà darmi letizia o turbamento / il fantastico mondo a cui
non si trova chi si affacci, o chi si sia affacciato. menzini, ii-
codesti affari, affacciati da mezzani incapaci o ciurmadori, si chiarivano sballati alla prima
. -parevati di fargli lessi, o arrosto? -un se ne de'fare
6-1-302: si studiano molti di far cadere o peccare li loro prossimi, dando
loro prossimi, dando loro materia di scandolo o peccato, o per vanitade d'
materia di scandolo o peccato, o per vanitade d'affaitamenti, o per ingiurie
o per vanitade d'affaitamenti, o per ingiurie. = cfr. affaitarb
gran giammai, se non con esca o pula. = comp. di
14: l'affamare una piazza, o attaccarla per la fame, è circondarla
l'affamatore! lo vogliamo! vivo o morto! *. affamigliato,
affangato divien tutto fango; il luogo o corpo infangato è più o men coperto di
il luogo o corpo infangato è più o men coperto di fango. affannaménto
ginocchia, non so se di reumatismo o di gotta, che quasi non mi hanno
m'affannare che l'europa diventi americana o l'america europea. manzoni, pr
, acciocché affannati per l'esercizio, o per freddo o per caldo, agiatamente
affannati per l'esercizio, o per freddo o per caldo, agiatamente vi si possano
affannata, preoccupata, con le mani o con le braccia piene. idem,
dante, inf., 5-80: o anime affannate, / venite a noi
/ a romper gli altrui dritti, / o padre di delitti. manzoni, pr
: io son disposto con pene o con danni / veder s'i'posso uscir
cose che non gli spettano, o a quelle che deve fare dà affettata importanza
dove la lunga pace e la tranquillità, o sieno dono della fortuna, o merito
, o sieno dono della fortuna, o merito della condotta, hanno dato campo
d'affare, per es., malattia o simili: gli è un affatacelo.
poco agli orecchi nostri ancora suonasse affarato o affaroso, per * affaccendato, operoso
occupato, faccendiere, affannone ', o simili. arila, 14: affarato per
rinvolto è lo stesso che affardellare, abballinare o far balle. b. croce [
possono adoperare le voci 'faccenda 'o 'negozio carducci, ii-9-25: un
con ellissi potrebbesi dire anco degli esteri o agli esteri. lo stesso ministero, con
mia desidero che nessuno venga darmi consigli o suggerimenti. 3. figur
cosa se ne fa un affare ', o anche 'un affar di stato '
una cosa è grave e difficile, o che, per lieve che sia, vien
4. attività a carattere commerciale o industriale; operazione economica che comporta variazioni
, che attende di continuo per professione o per smania, con più o meno
per professione o per smania, con più o meno buon esito agli affari proprii o
o meno buon esito agli affari proprii o agli altrui, di qualunque sorte.
s'occupa di molte cose per sé o per altri. d'annunzio, iv-1-264:
non aveva per nulla l'aria impacciata o supplichevole: macché! glie lo presentava
cosa, questione (che non si sa o non si vuole precisare meglio);
affare, due amanti che un giorno o l'altro possano ridersi sul naso. nieri
brutto affare: per indicare una situazione o congiuntura pericolosa, difficile (cfr. affaraccio
sta invece di * pericolo ', o di 'condizione grave '. così:
: faccenda che non ci concerne, o di cui non ci si vuole occupare
il suo parere, di passar oltre o di fermarmi. gravina, 452: non
affare con aggiunti varii, denota la più o meno importante condizione sociale della persona.
. 8. dir. questione o causa su cui il magistrato deve esprimere
: ché, s'eo so en terra o 'n mare / in periglioso affare,
s. v.]: intendesi luogo o infame o diffamato: casa di mal
v.]: intendesi luogo o infame o diffamato: casa di mal affare.
son forse i sangui che si affanno o che non affanno, o qualche altra
che si affanno o che non affanno, o qualche altra occulta cagione. cellini,
pochissimi anni per indicare la smania, o, se vuoisi, l'epidemia de'sùbiti
, ite e venite, guadagnava il quarantacinque o cinquanta per cento sulla compra fatta.
parlando d'alcuna cosa, che è o che può riuscire di grande utilità.
i miei affarucci '. -anco per cortesia o per semplicità, o per astuzia,
-anco per cortesia o per semplicità, o per astuzia, diciamo: * e quell'
quando si vuol notare il falso giudizio o sentimento, imputandone la causa ad esterne
, imputandone la causa ad esterne illusioni o influenze. = deriv. da
, i-3-230: nel mondo della percezione o della storia nessun elemento poetico può persistere
imbriani, 2-138: que'nomacci tedeschi, o slavi intedescati che siano, sono tanto
le passare loro, si dice: ammanna o affastella che io lego.
, di quelle che nascono sulli fiumi o paludi, legate benissimo insieme a foggia
e dall'altra stretto, lungo sei o sette braccia, e così affastellate insieme
ffastellatrice: macchina per disporre il fieno o la paglia in fastelli uguali. affastellio
come che s'andasse la cosa, affatappiato o aoppiato che fosse, giammai non si
i pedoni cotidianamente, quando è neve o piove, sotto i tetti, e gli
: il tuo aiuto ci porgi [o sommo giove], senza il quale
da certaldo, 344: quando l'uomo o la femina è ben satollo e pieno
quando vogliono mangiare, tornano per riposo o per pasto. imitazione di cristo,
dalla mattina alla sera per guadagnare sessanta o settanta centesimi. 6. rifl
senno quelli che dice che 'l parliere possa o debbia trattare di queste questioni, nelle
dunque chi ha voglia di stato, o di ricchezza, che nella fine il mondo
sempre, quando con altri volete simulare o dissimulare una vostra inclinazione, affaticatevi a
affatichino per lui in un suo pericolo o bisogno. cellini, 1-11 (43)
, v-388: ogni uomo è nato o ad affaticarsi dì e notte in cose utili
poter vivere in pace con sé; o a vivere inutile, per inquietar gli altri
m'affatico. petrarca, iii-1-88: o ciechi, e 'l tanto affaticar che giova
non da fatica durata, ma da svogliatezza o da infermità. ma può la stanchezza
. carducci, 517: salute, o genti umane affaticate! / tutto trapassa
), ant. che compie o sostiene fatica; che si dedica tutto
idem, ii-184: in poco tempo, o per ribellioni o per conquista, tutta
: in poco tempo, o per ribellioni o per conquista, tutta l'america diverrebbe
un sentimento affatto indipendente dal nostro vantaggio o piacere. giusti, ii-95: l'immaginazione
per dare maggior forza al discorso, affermando o negando, come 'per affatto,
, che noi possiamo volgere in affatto, o ripetendolo affatto affatto, come consigliò il
nel termine metaforico) ma tutt'affatto porci o conigli: questi ti potrebbero esser forse
dalla apparente bellezza mi lascerei portar via, o pure come da incanto o affatturaménto,
via, o pure come da incanto o affatturaménto, sorprendere. 2. falsificazione
opera di magia; perturbare (fisicamente o spiritual- mente) con malìe, ammaliare
grazzini, 3-1 (282): o io sono impazzato o veramente sono stato
(282): o io sono impazzato o veramente sono stato affatturato e guasto.
qualche fattura che la renda migliore, o che tale la faccia parere. affatturare
, dello stile, delle maniere, o simile. 4. disus.
-anche al figur.: che è o sembra opera di fattura, di magia;
reina bianca sua moglie. ma, o che fosse affaturato, o occupato nella
. ma, o che fosse affaturato, o occupato nella mente del troppo peccato,
fosse giammai per niuna immaginabile ragione impiegato o distorto in altro uso. ma.
quello che non si sa s'egli è o no,... altri non dee
... altri non dee pertinacemente o affermare o negare. manzoni, pr.
. altri non dee pertinacemente o affermare o negare. manzoni, pr. sp.
appassionato di molti. carducci, i-973: o begli occhi, non so se di
begli occhi, non so se di musa o di donna, in vano arridete sfolgorando
, confermare (con prove: ragionamenti o fatti); approvare, rendere operante
/ capo della talèa nel pecorino / sterco o d'altro animale avvolger tutto / o
o d'altro animale avvolger tutto / o in intriso simìl, che all'accer-
per ivi genufletterei sui lastroni delle sepolture o invocavano con gli occhi affebbrati il lampo
-vasi afferenti: che portano il sangue o la linfa ai vari organi del corpo
ariosto, 30-81: termine a ritornar quindici o venti / giorni avea ruggier tolto,
che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello che tu vuoi che si
riscontri e quasi certezza, lo affermare o negare gagliardamente mette spesso a partito el
proposizione assoluta è un parlare il quale afferma o niega qualche cosa di qualch'altra:
gli scimmiottano, ma gli italiani no, o almeno non dovrebbero. quelli di fatti
sono in lui sanza nullo contrario, o menimamento d'alcun bene. cavalca,
: in ogni sillogismo è necessario che o ambedue le proposizioni o una di quelle
è necessario che o ambedue le proposizioni o una di quelle sia affermativa. galileo
conosco in tutti [gli argomenti] o non esser nulla che possa concludere, né
parte affermativa, né per la negativa, o se in alcuno vi è qualche illazione
non ho voluto parlar niente di affermativo, o negativo. gravina, 8: chi
luminoso, espressamente afferma del sole \ o splendore, con giudizio chiamato affermativo.
una cosa in loco d'un'altra; o che si nieghi, o che s'
altra; o che si nieghi, o che s'affermi; e dal negato e
affermato depende, e non dalla negazione o dau'affermazione. manzoni, 334:
ogni cosa è vera la negazione, o l'affermazione; cioè, che d'ogni
dire veramente, che ella è, o che ella non è. gravina, 9
sono di certo afferrabili con le mani o indicabili col dito. idem, 1-3
poeta non è materialmente afferrabile nel quadro o nel libro e richiede una rievocazione spesso
; ben comprendere il detto altrui, o la ragione di checchessia, come '
il vero, afferrare il fatto ', o anche semplice- mente 'afferrare '.
, straziare. iacopone, 73-31: o segnor mio senza terra, / casa,
la chiave inglese, ecc., o colle bocche, come la tanaglia e la
ancora, che s'è afferrata a scoglio o ad altra cosa. anguillara, 9-195
11 fa se dee tornare indietro / o dee afferrarsi alla nimica terra. tasso
cerchiamo sempre di afferrarci a qualche sporgenza o a qualche cespuglio. 10.
] con quelle lor forti tanaglie, o grani, o semi d'erbe, e
lor forti tanaglie, o grani, o semi d'erbe, e puntando gagliardo
colle man, gridava: / foco, o teucri; accorrete, e combattete.
.. afferratori di porti stranieri, o spianatori e scavatori di monti per trame l'
, piuttosto sordo (come di metallo o vetro incrinato). pea
l'affettapane / bruttura taglia, celato o palese, / po'l'usa a mensa
. leopardi, i-259: un volto o una persona difettosa ma viva, graziosa
viva, graziosa, ecc., o fornita di un animo capriccioso, sensibile
: ma pur anch'esso appaga, o se non altro, affetta in qualche
suoi personaggi prima di affettarli nel legno o morderli con l'acido nitrico.
: e che neuno tintore, tiratore o affettatore possa... tignere, tirare
affettatore possa... tignere, tirare o affettare alcuno panno oltramontano.
può... riempirne le botteghe o li fondachi in quali si venda a minuto
buona fede, e che il caso o la fortuna dell'appalto lo porti.
, 1-262: non usare le affettate conciature o capellature di teste, dov'appresso de
. per smodato affetto alla poesia o per affettazione di questo affettato3 (
2-2-6: e sieno tenuti gli affettatori, o rimendatori, anzi tommaseo [s
. v.]: distinguasi la maggiore o minore che lavorino ne'panni,
solo le potenze mente delle macchie o magagne. dello spirito, ma
. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu ben sei fra i doni
, chi sa quanto ci potesse essere o non essere di quell'altro che dietro
amore, di attaccamento per una persona o una cosa. iacopone, n-12:
vale e l'ultimo saluto, / o quant'amata sfortunata suora. sempronio,
1-344: nel distaccarsi da un luogo o nel ritornarci, si sente l'affetto ch'
ogni sorte di delitto che si sia cercato o tentato di fare, ancorché non si
260: secondoché la persona è più o meno affetta e passionata, intervengono varii
muta, onde quelli che hanno l'emia o altra parte affetta, ben sentono lo
gli alcioni], affetti dalla quiete o scompiglio dell'aria a cui lo spirito loro
giuridico: 'colpito da obblighi o gravami '). affètto3, sm
, parola che trovasi talvolta a capo o nel corso di un pezzo di musica,
sola, ma qualunque volta ti avvenga o di vedere o di udire ciò che
ma qualunque volta ti avvenga o di vedere o di udire ciò che può affezionarti alle
affezióne, sf. impressione, moto o disposizione dell'animo, sentimento, passione
salute 0 altra parola di bene, o per aventura di male, secondo la
ogni lume avesse fatto quell'apparenza, o che pure ella fusse affezione della luna,
globo e sfera de gli elementi attribuiscasi o il moto circolare o ima perpetua consistenza
de gli elementi attribuiscasi o il moto circolare o ima perpetua consistenza nel proprio luogo,
i toccamenti, sente quell'affezione grata o molesta, che noi poi abbiamo nominata
organi de'sensi esterni, e gode o patisce secondo le placide o le violenti affezioni
e gode o patisce secondo le placide o le violenti affezioni delle membra? gravina
dall'infelicità è la diffidenza di se stesso o delle cose, affezione mortifera, com'
; devozione. iacopone, 77-4: o amore muto, / che non vole parlare
parlare che non si conosciuto! / o amor, che te celi per onne
con affezione, guardare cosa che non sia o in potenzia o in atto gentile,
cosa che non sia o in potenzia o in atto gentile, perché l'affezione non
1-7 (i-97): distanza di luogo o lunghezza di tempo mai non scemerà l'
. non so s'io più dica fame o sete / ch'io tengo della vostra
parer de'grammatici, otto tempi, o per parlare propriamente, tre tempi e cinque
pozzetti, 8-97: apparenza di frenitide o di affezione comatosa. tommaseo [s
l'abbia per una fa vola, o per illusioni del canocchiale, o al più
vola, o per illusioni del canocchiale, o al più per affe- zioncelle fatte per
di certi animali direbbesi che sono più o meno affezionevoli all'uomo, anziché affezionabili.
', né per 'aver pratica o dimestichezza con alcuno ', non userai
d'accordo, portare due o più persone a una reciproca intesa; educare
, a forza di diligenti prove, due o più cantanti o sonatori, tutti
prove, due o più cantanti o sonatori, tutti insieme. 2.
: affiatarsi, nel senso che due o più persone passano, discorrendo insieme,
discorrendo insieme, dall'avversione alla benevolenza o ad un accordo qualunque: e indica
benigno e obbidiente ad alcuno buon signore o barone o rei da cui teneste tutto
obbidiente ad alcuno buon signore o barone o rei da cui teneste tutto il poder
dal comune ogni anno una certa quantità, o in danari o in grasce; e
una certa quantità, o in danari o in grasce; e questi tali nell'antiche
cosa. -disus. affibbiarsi le scarpe o le scarpette: andarsene, tagliare la
può ricevere lecitamente... affibbiature o cinture. b. de'rossi, 1-48
permesso mettere per affibbiatura del tabarro o cappotto, sino in tre bottoni o gangheri
o cappotto, sino in tre bottoni o gangheri d'argento. = deriv.
al figur. iacopone, 83-21: o croce, eo m'appicco e a te
vanno ad afficere l'altrui corpo e spirito o di affetto di amore o di odio
e spirito o di affetto di amore o di odio o di invidia o di malinconia
di affetto di amore o di odio o di invidia o di malinconia o altro
di amore o di odio o di invidia o di malinconia o altro simile geno [
di odio o di invidia o di malinconia o altro simile geno [= genere]
potere, in balìa. -di parole o scritti: comunicarli, trasmetterli (perché
pacciare con esso in affidarli il tuo o commetterli tue faccende. algarotti,
, 1-161: tu sol mi ascolti, o solitario rivo,... /
propria vita nell'altrui fede e potere, o cosa da cui dipenda il proprio destino
ventura, la speranza ai giuochi di borsa o di lotto. idem [s.
giovane ancora, una specie di massaia o di levatrice. montale, 1-27: sbarbaro
pie,... senza nessun capitale o rendita fissa affidandosi alla provvidenza e ai
222: un diritto e leale parente o amico, che tu l'abbia provato
la dama... / affidata, o signor, lieve balzando, / col
rassicurante, che ispira fiducia; che affida o confida. salvini, 29-34
. licenza di fruire dei pascoli comunali o feudali, mediante il pagamento d'una
i-67: il diritto di « fida » o « affidatura » si pagava da coloro
lat. mediev. affinare (da fènum o faenum * fieno '): la
, sf. agric. porzione di fieno o di erba che viene data in un
, affievo gli sdegni, o gli affievoliscano. mazzini, ii-98: le
alfieri, 1-542: dispersi poscia, affievoliti o spenti / i nemici ogni dì;
incontro un cavallante, andando a levar pegni o ad affiggere bandi di dazi e di
meno inusitato sarebbe nel senso del rappresentare o imitare con parole, e del comparare
. 4. paragonare; assimilare o comparare una cosa all'altra (mediante
, dare il filo, passando i rasoi o temperini alla pietra, per levar loro
per effetto d'alcun senso di sgomento, o d'altra istantanea passione, o per
, o d'altra istantanea passione, o per violento spasimo. dicesi anche in
schivar le stretture dove conviene affilarsi, o almeno pochi vi possono ire in ordinanza.
deriv. da affilare1. neato, messo o disposto in fila. affilato1 (
, 16-686: qual rovina una quercia o pioppo o pino / cui sul monte
16-686: qual rovina una quercia o pioppo o pino / cui sul monte tagliò con
linguaggio rapido e affilato, puro toscano o puro parigino, è il più arguto biografo
non si dice che del viso, o del naso, o delle dita; perché
che del viso, o del naso, o delle dita; perché la magrezza ne
assottiglia convenientemente il taglio de'rasoi, o d'altri ferri di taglio, e se
, distanti l'un dall'altro due o tre palmi; onde quel legare dicesi
affiliare un certo numero di persone scontente o esaltate. 3. rifl.
dell'affiliato, decaduto dalla patria potestà o impedito di esercitarla, è reintegrato nell'
della massa pastosa, che, spontaneamente o con l'aiuto di mezzi chimici o meccanici
o con l'aiuto di mezzi chimici o meccanici, si libera delle bolle gassose
ridurre la terra a grande sminuzzamento, o facendola passare al graticcio, o lavorandola
, o facendola passare al graticcio, o lavorandola con frequenti arature e sarchiature
= deriv. dall'agg. fino (o fine), dal lat. finis 4
cedono all'urto di classi meno affinate o addirittura rozze ma moralmente più energiche.
: il processo per cui un metallo o una lega fusa viene separata dalle sostanze
diventano parenti affini alla sua mogliera, o a quella donna con la quale ha usato
proprietario di questa casa è un santo o qualcosa del genere affine. b.
come capanne, co'tetti di lastricciole o lavagne, acuti assai, affine di regger
casti, 1-92: il mulo, o fosse affezion simpatica, / fosse l'affinità
bella specie di pianta marina pietrosa, o sia polipario, che ha grande affinità
sua, sebbene possa aver qualche maggiore o minore affinità colle forestiere. idem,
e fragili,... talvolta apparenti o infide, che nascondono profonde rivalità,
via d'innesto. dipende dalla maggiore o minore affinità dei tessuti conduttori del nesto
. chim. forza che spinge gli elementi o i composti chimici a combinarsi tra loro
parentela spirituale contratta reciprocamente dal padrino (o madrina) di battesimo o di cresima
padrino (o madrina) di battesimo o di cresima e dal battezzato o cresimato
battesimo o di cresima e dal battezzato o cresimato. de luca, 1-15-2-237:
affiocaménto, sm. disus. diminuzione o perdita della voce; raucedine.
un'ora di pioggia soave, / o muore un canto in questa notte eterna.
minerario che appare alla superficie del suolo o è ricoperta da un sottile spessore di
. v.]: affioramento, traccia o rifioritura più o meno estesa di minerale
: affioramento, traccia o rifioritura più o meno estesa di minerale, che mostrandosi in
). apparire a fior di terra o a fior d'acqua; spuntare alla superficie
con occhi intenti (scrutatori, ansiosi o estatici). dante, purg.
carducci, 314: dischiudi, o bella, il tuo più santo riso:
l'iscrizioni, ovvero di metter gli epitafi o l'arme proprie,...
dell'affissione della lapide, a questi o simili effetti s'ammette la prova.
codice penale, 663: vendita, distribuzione o affissione abusiva di scritti o disegni.
, distribuzione o affissione abusiva di scritti o disegni. leggi penali, 14-1: sotto
ed altri mezzi pubblicitari stampati, litografati o manoscritti in modo da essere totalmente e
i manifesti, i giornali e gli estratti o sommari di essi, affissi senza la
, 14: non chiamerei affissi gli avvisi o notificazioni de'magistrati, se realmente,
]: affisso, foglio scritto a mano o stam pato affisso o da
mano o stam pato affisso o da affiggersi per lo più in luogo pubblico
dell'autorità, leggi, editti, o simili, * affissi '. boccardo,
quali la legge e l'autorità comandano o avvertono di qualche cosa; e gli
i passanti siano costretti, a buono o malgrado, a leggere. d'annunzio,
nel plurale: * la casa ha più o men valore, secondo che sono o
o men valore, secondo che sono o no in buono stato gli affissi. cicognini
, sono... di liberti o schiavi affrancati, i quali hanno l'affisso
affrancati, i quali hanno l'affisso, o terzo nome greco, che è il
che la strada ferrata vi corre più o men prossima, il podere è più o
o men prossima, il podere è più o meno vantaggiosamente affittabile. soffici, ii-44
indecl. che dà in affitto una o più camere mobiliate. tommaseo [
gli affittacamere, que'che danno camere o appartamenti in affitto con mobili a più o
o appartamenti in affitto con mobili a più o meno tempo. beltramelli, iii-1027:
con un numero massimo di sei letti o per sei ospiti, senza esercitarvi un'
: quel di poderi dicesi affittaiuolo o fittaiuolo, e pare che il primo segnatamente
, 16: la voce affitto o fitto sembrava troppo corta e senza gravità
lettore, contèntati della voce pretta affitto o fitto, e basta. affittanza,
dice quel denaro che si paga per case o botteghe; dicendosi affittare poderi o campi
case o botteghe; dicendosi affittare poderi o campi, ed appigionare case o botteghe
poderi o campi, ed appigionare case o botteghe. paoletti, 1-1-162: dice un
a nolo '. si affitta un podere o altro terreno da cui si ricava un
si dice * appigionare 'delle case o altro stabile, di cui si gode
può esercitare l'industria di affittare camere o appartamenti mobiliati... senza preventiva
non come imprestati, allogati, affittati o depositati. deledda, ii-958: è
... come quando si toglie o si dà ad affitto alcuna cosa. leggi
targioni tozzetti, 7-93: un affitto perpetuo o livello, ma dato agli stessi contadini
scordare colà una buona scanzia di libri o imprestati o in affitto, onde non
una buona scanzia di libri o imprestati o in affitto, onde non paia la
contratto, con cui il proprietario, o chi per esso, dietro regolari patti d'
taiuoli; coll'intervento di mediatori, o procuratori, mediante aste pubbliche; ma
determinato e per pattuita retribuzione in denaro o in generi; e anche sovente la retribuzione
un pezzo di terra in affitto, o a mezzeria. deledda, ii-487: aveva
cioè 4 la somma della pigione', o la 'pigione'. tommaseo [s. v
andavano per pagare l'affitto in natura o a gocciole: due piccioni, un galletto
proroghe, e portavano acconti di cinque o dieci paoli per un semestre. calvino
di versare un esercito in america di sessanta o settanta mila soldati, parte propri e
il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile, di cui l'affittuario deve
si scioglie per l'interdizione, l'inabilitazione o l'insolvenza dell'affittuario.
il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile, l'affittuario deve curarne la
fanno professione d'avere 0 per scienza o per afflato divino notizia delle cose future.
, prostrare (per acuta sofferenza fisica o morale); tormentare, tribolare; angustiare
vii-158: questi nemici non erano gente o ignorante o abbietta o cieca nelle loro
: questi nemici non erano gente o ignorante o abbietta o cieca nelle loro turpi passioni
non erano gente o ignorante o abbietta o cieca nelle loro turpi passioni?..
, colpire. arrighetto, ii-2-32: o fortuna, che è questo, che tu
, non si vuole affliggere con pungiglio, o battiture. -figur. tesoro
/ che fia mia scusa? o chi n'avrà pietade? = lat
s. caterina da siena, 1-238: o fuoco sopra ogni fuoco, perocché tu
ed essendo in pena afflittiva di corpo, o relegato in carcere o confino, si
di corpo, o relegato in carcere o confino, si debba costituire in prigione.
/ si so en cademento. / o sire deo, adiuta la sconfitta! /
, 5-19: lasciato m'hai, o misera fortuna, / afflitto vecchio e sanza
afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono, alzano le
128-59: qual colpa, qual giudicio, o qual destino, / fastidire il vicino
, pena (per acuta sofferenza fisica o morale). -anche la causa stessa della
. iacopone, 73-34: or renunza, o alma mia, ad onne consolazione;
, cioè la paura d'afflizione, o di pena corporale. boccaccio, dee.
tristezza ': e sempre ha una causa o occasione determinata. la pena può recare
determinata. la pena può recare più o meno afflizione, secondo la più o
o meno afflizione, secondo la più o men forza dell'animo: ma l'afflizione
: secondo che sboccano da una parte o dall'altra rispetto al corso del fiume
scorrere (verso un punto di sbocco o di raccolta). d'annunzio,
.. cessando l'afflusso (siasi o per siccità o per altro), cessi
cessando l'afflusso (siasi o per siccità o per altro), cessi il corso
suole ordinariamente dipendere dalla diminuzione del numero o della capacità degli altri rami arteriosi vicini
della capacità degli altri rami arteriosi vicini o corrispondenti. idem, 8-210: se in
, / commette ai vivi soli, o le arrostisce / nelle tegghie affocate.
patir quel male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli; ché per
che vogliam dirgli; ché per affogamento o affogagione è posto quello infinitivo affogare.
patir quel male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli; ché per
che vogliam dirgli; ché per affogamento o affogagione è posto quello infinitivo affogare.
fatto da certi medici riguardare se con veleno o altra- menti fosse stato il buon uomo
un colore con un altro più intenso o più scuro). 0. rucellai
. ariosto, 30-12: misero! o si convien tra via affogare, / o
o si convien tra via affogare, / o nel lito african passare il mare.
letteralmente nulla, restarsene chiusa in casa o andarsi ad affogare. -figur.
machiavelli, 456: quegli i quali, o per poca prudenza o per troppa
quali, o per poca prudenza o per troppa sciocchezza, fuggono questi modi,
in termine, ch'io son forzato o bere o affogare. pratolini, 2-107
termine, ch'io son forzato o bere o affogare. pratolini, 2-107: aveva
, v-38: tu affogheresti alla porticciuola, o in un bicchier d'acqua. nieri
causa del caldo, della sete, o per l'insorgere improvviso e violento di
moltitudine loro. iacopone, 2-49: o maria, co tacivi, quanno tu lo
mi era rassegnato a morire affogato d'acqua o di noia. d'annunzio, iv-2-212
lì, ammazzato da un fulmine o affogato dalla tempesta. cicognani, 9-90:
il minuto mento affogato in una doppia o triplice pappagorgia. pea, 7-13: nella
, affogato e meschino, non sapendo o non volendo proporre, siccome si
... pigliare due uova affogate o nel brodo o nell'acqua. artusi,
pigliare due uova affogate o nel brodo o nell'acqua. artusi, 140 (126
sm. luogo reso irrespirabile dal calore o dalpaffollamento eccessivo. tommaseo [s.
. -1 stanza, casa, o altro ricetto, sono un affogatoio (anco
affogatoio (anco senza pensare al caldo o alla folla) quando sono bassi, non
rinnovato il foglio cedole dei titoli pubblici o privati. = deriv. da foglio
usurpando il significato di 'cartolare 'o * numerare registro o libro ',
di 'cartolare 'o * numerare registro o libro ', come * affogliami questo
. affogliato per * cartolato 'o 'numerato 'è da evitarsi.
pera] fatt'affogone, / o mi si fosse ne la gola posta,
figur. iacopone, 30-19: o falso relioso, or me responne, /
gli occhi, cominciò nella sua memoria o nella fantasia... un andare
e per l'anelito che si comprende più o meno frequenteniccolò piccinino affoltò tutti i suoi
.. si dice: e's'affolta o e'fa una affollata, o e'
affolta o e'fa una affollata, o e's'abborraccia. carena, i-393:
, si dice: e's'affolla, o e'fa un'affoltata. botta,
marin. nave militare (di superficie o sommergibile), fornita delle installazioni necessarie
rari uomini, quasi immoti, affondano / o salpano le reti. moravia, i-35
non affondano, ma giungono a riva o a porto. petrarca, 135-23:
: il tuo lume scintillando appare [o santa stella] i... i
pure delle colline ornate di pini o s'affondavano fisi nella prospettiva sontuosa delle cupole
quale stesa supina lungo il ruscello, o affondate nell'erba ove s'erano abbandonate
che lascia nella pelle da lavorarsi, o in altro corpo, l'arnese di
altro corpo, l'arnese di vetro o d'altro, o per essere adoperato con
arnese di vetro o d'altro, o per essere adoperato con poca unitezza di
essere adoperato con poca unitezza di mano o per altra cagione » (tommaseo [
la terra secca in sito di costa o collina o monte asciutto, sieno le
terra secca in sito di costa o collina o monte asciutto, sieno le fosse più
in aria quando l'imbarcazione sta ferma o procede a vela (cfr. fre
riccio, 3-223: bisogna essere affortunati, o aver delle protezioni, e non badare
tanto sottilmente a ciò che la moglie o i figlioli si facciano. viani, 19-634
: altri affossano dinanti alle porte, o portano sassi, o pali. boccaccio,
dinanti alle porte, o portano sassi, o pali. boccaccio, vi-169: e'
., di dì e di notte combattendo o camminando o i loro campi affossando,
dì e di notte combattendo o camminando o i loro campi affossando, niuno altro guemi-
targioni tozzetti, 12-8-155: il lungo calpestìo o carreggio ha consumati ed affossati i dorsi
parte della vicina membrana s'affossò o incavò all'indentro. bottari, 2-35:
. = deriv. da fosso o fossa (v.).
strade affossate tra i palazzi neri o le oneste case invecchiate sotto la polvere.
. agric. affossamento: sistema di fosse o canali per disciplinare l'afflusso dell'acqua
perpetui, affran- cabili, vendibili, o trasmissibili agli estranei, saranno sottoposti alla
tenuto per via di pagamento, o per via d'esenzione. di
: nel medioevo la voce affrancamento o franchigia significava sia la liberazione di
, sia quella di un comune o municipio dai vincoli feudali. 2
sotto forma di un'anticipazione del prezzo o balzello dovuto pel trasporto delle cose stesse
il prenome e 'l cognome dell'affrancante o manumit- tente. 2.
, si manometteva uno schiavo, liberandolo o a prezzo di denaro o gratuitamente. b
, liberandolo o a prezzo di denaro o gratuitamente. b. croce [basile
nelle parole, nell'esercizio d'una operazione o d'una facoltà. 6
ci è. che cosa è questo? o non fu impostata a tempo, o
o non fu impostata a tempo, o non affrancata. fil. ugolini, 14
il servo, in forza di consuetudini o di norme giuridiche, nelle civiltà antiche
usi civici) mediante una controprestazione (o il pagamento di un risarcimento, o
o il pagamento di un risarcimento, o dei canoni dovuti). colletta,
persona disposta ad assumersi l'onere, o mediante il pagamento di una somma allo
mondo teme più del suo danno, o desidera del suo bene. bar etti,
, 320: è forse galatea, doride o teti, / ch'alcun mostro del
è chi 'n dietro volga, o chi raffreni. idem, 178-1:
. marin. legare il remo o il timone con il frenello.
pitt. pittura eseguita con colori impastati o diluiti in acqua, su un muro precedentemente
2-1-38: anche gli affreschi de'primi greci o degl'italiani più antichi sono fortissimi.
/ che, se vede da lunge piaggia o porto, / affretta i remi e
affrettavano il passo verso l'uscita, o più lo rallentavano indugiando nell'attesa di
cui riprese, non affrettando il passo o rallentandolo, il cammino. 2
e più s'affretta, / senza posa o ristoro. idem, 970: ogni
vittorini, 4-354: notò che due o tre, peraltro, si affrettavano a prepararsi
settembrini, ii-1-154: non dubitare, o amico: tu sproni chi s'affretta
e solamente variano qualche poco, o impediti, o affrettati da'venti che regnano
qualche poco, o impediti, o affrettati da'venti che regnano. manzoni,
.. l'elemosina d'un soldo o di mezzo soldo agli affrettati pedoni,
arrivato all'età in cui le seconde o le terze o le quarte letture dànno più
in cui le seconde o le terze o le quarte letture dànno più piacere che
4. agric. che si fa spuntare o maturare anzitempo (frutto, pianta)
sguisciano nel fango, con gli occhi lessi o affrittellati. afflitto, v
dagli atti che vedranno farsi per essi, o per alcuni di essi, in tali
. andare incontro, incontrare; venire o trovarsi a faccia a faccia; mettersi
energia, decisione, volontà di sollecitare o sostenere un incontro, una discussione,
non ha di lui chi più leggiero o forte / la destra mova o la persona
più leggiero o forte / la destra mova o la persona adatti. manzoni, pr
argin novo riguardando in arme, / o mandar messi a cesare, o affrontare
, / o mandar messi a cesare, o affrontare / a lancia e spada il
.. affrontare la morte, cercarla, o non la fuggire. rajberti, 2-71
: riunire due pezzi, senza incastro o addentellatura, ma solo facendone combaciare un
* tenersi affrontato ', mostrarsi sinceramente o affettata- mente offeso. 'gli diedero la
giulio cesare trentacinque affrontate di danari o di coppe e potesse vincere con due carte
tecn. disposizione di due cose o pezzi che si toccano con le loro estremità
lo affummerai con il lume di lucerna o di candela. 3. suffumigare
leva [del miele] un terzo o un quarto, converrà riporre la medesima
. andrea da barberino, 4-1095: o affummato, smonta che tu comperrai la
: i pesci conservati colla salagione o cou'affumicamento, così detti marinati od all'
all'olio, che si presentano alterati o comunque deteriorati, dovranno essere sequestrati e
, v. affumicare e giano (o si fissano) le bocche da fuoco (
la gola. deriv. sportarle o manovrarle). 3. annerire
con la particella pronom. indicare la cassa o carretta da cannone... il grassi
, un piccolo borgo da presepe, o un vecchio comune affumicato e turrito.
cacio affumicato. 3. tinto o velato di colore bruno, oscurato:
bruno, oscurato: oggetto di vetro o di altro materiale (lenti da occhiali
ferramenti, oppur di ferro, con due o mura hanno il corpo liscio e affusato
affusato come quello dei quattro ruote, o anche con due carri, al quale s'
negrezza affusa nel color bianco in più o meno quantità fa di sé e del
sé e del liquor bianco colori più o manco lontani dalla bianchezza e negrezza.
, assai nocivo (detto comunemente pidocchio o gorgoglione). gli àfidi comprendono parecchie
agg. e sm. bot. pianta o parte di essa che appare sprovvista
rudimentalmente (in forma di squame o di spine, perciò con diverso ufficio)
. idem, par., 11-4: o insensata cura de'mortali, / quanto
nella bocca, secondo il noto proverbio o aforismo medico. conciliatore, ii-243:
. 2. ling. voce o locuzione tipica del latino usato dagli scrittori
ili e iv d. c.; o, nelle lingue moderne, derivante dai
). studioso di africanistica; viaggiatore o esploratore in terra d'africa.
/ per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali egual
corrotto altresì come il gusto del malato o d'una femmina grossa, che più
afrodisio mirto, / né suoni o feste o luce a'tuoi sponsali.
, / né suoni o feste o luce a'tuoi sponsali. = voce
du salpètre): spuma di nitro, o nitro arti- fiziale, che ha meno
leggi sanitarie, 110-43: nelle stalle o nei pascoli in cui si è manifestata
), sf. medie. mancanza o insufficienza di latte nelle puerpere.
voce dotta, gr. dcyaxa ^ ta o dcyaxaxria (comp. da de- privat
. àyapia * celibato '. agàmico o àgamo, agg. (plur. m
organi sessuali. -riproduzione agamica (o agama): quando una parte delle
piante inferiori) si stacca, naturalmente o ad arte (il cosiddetto corpo propagatore
voce dotta, gr. # yap. o? * senza nozze '(à- privat
(à- privat. e yàp. o? 'nozze '). agàmidi
, comp. dal gr. &yap. o? 'senza nozze 'e yovrj
. il più noto è vagarico bianco o agarico del larice (della famiglia poliporacee
nome volgare di una specie di boleto o poliporo, conosciuto sotto il nome di boletus
i funghi della sezione dei polipori più o meno spugnitosi e coriacei, possono essere
macchiate sì felicemente in sembianza di volti o di membra umane, che avrei disgradato
altare è di alabastro agatato a onde o strati fitti ed orizzontali. agatèa
, cordami, cappelli [agave sisalana o sisal). carducci, 886
che mai intri stisce / o si disfà. c. e. gadda
nel 1751); il sisal o agave sisalana assume il nome dal porto omonimo
(come una gazza): per esultanza o per collera. - al figur.
della famiglia rosacee-pomoidee [cotoneaster piracantha o piracantha coccinea): ha rametti spinosi,
sf. intarsio policromo di lamine o fogliette (d'oro o d'argento)
lamine o fogliette (d'oro o d'argento) in altro metallo (
lo più l'acciaio, preparato a solchi o incastri). = arabo 'agiam *
oltremodo gli agenda, unendovi piccoli almanacchi, o tavolette, sulle quali sono distribuiti i
: mi pone tra le mani due o tre agende legate in nero. beltramelli,
quella... è l'agenda magica o calendario che serve di guida agli iniziati
determinata attività (in nome di privati o di pubblici poteri). cuoco
di fallimento: individui delegati d'uffizio o scelti dalla massa dei creditori, per
tutto e per tutto fidarsi all'agente o fattore, o amico chi che sia.
per tutto fidarsi all'agente o fattore, o amico chi che sia. monti,
come l'agente sono inviati da principe o da repubblica ad altro governo per affari
ad altro governo per affari politici, ordinarii o straor- dinarii; ma l'agente non
estero. -agente di polizia (o di pubblica sicurezza): le guardie
partecipa a un delitto compiuto da altri, o comunque lo asseconda per poterne informare
compagnia teatrale, fissando la sua attività o stipulando i relativi contratti. 3.
3. chim. sostanza che provoca o modifica l'andamento di una reazione chimica
lo conduce a fare el ferro tondo o quadro, ma quanto lo agente è
formale e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la causa
tanti sensi e tanti particolari intelletti passivi o possibili, quanti son suggetti. idem
qualcosa del divino] l'intelletto nostro o altro inferiore a quella. sarpi,
nome... ma un'azione, o agente, o paziente, che sia
. ma un'azione, o agente, o paziente, che sia. di grazia
modo che quegli agenti e quelle forze animali o no... la conformino in
non ne hanno di solito la conoscenza o l'hanno assai imperfetta e fallace.
. medie. agenti patogeni: cause dirette o indirette di malattia (esseri organizzati:
animali; sostanze venefiche; azioni fisiche o chimiche: traumi, freddo e calore,
agenzia teatrale, agenzia marittima), o compie per conto di terzi un determinato
una serie di operazioni per altrui conto, o lo faccia mercantilmente o per fine più
altrui conto, o lo faccia mercantilmente o per fine più alto. l'ufficio dell'
licenza dell'autorità,... apre o conduce agenzie di affari,..
l'avesse lasciato [ciapo] agente o fattore, come appieno informato de'suoi
ricca fioritura a corimbi globosi (azzurri o bianchi), che la rendono assai ornamentale
[s. v.]: agerato o ageraton di dioscoride (achillea ageratum l
passare, che lo agevolassero di cavalli o di navi, o d'altre bisogne del
agevolassero di cavalli o di navi, o d'altre bisogne del camino.
codice penale, 386: chiunque procura o agevola l'evasione di una persona legalmente
cittadino infra otto dì, e 'l contadino o distrittuale o forestiere infra quindici die,
otto dì, e 'l contadino o distrittuale o forestiere infra quindici die, dopo il
agevolazione di conoscenza di segreti di stato o d'ufficio, agevolazione di duello,
: scrittori, quasi tutti poco conosciuti o poco familiari, e di cui spesso non
purg., 31-28: e quali agevolezze o quali avanzi / ne la fronte de
che s'ài bisogno, in piato o in altro tuo fatto, de l'amistà
de l'amistà d'alcuno signore o di rettore di terra, che co'presenti
avari, / ladroni in ogni tempo o mercenari. idem, 8-6-999: de'timorosi
cognome che erano caduti in mente a lui o alla cuoca. panzini, ii-123:
tozzetti, 11-2-66: le isole nuotanti, o cuore, o aggallati, e
isole nuotanti, o cuore, o aggallati, e pattumi, sono in gran
i carri ferroviari (mediante un gancio o maglia regolabile con un tenditore a vite
finiva di vestirsi per le scale, o scendendo perdeva la sottana agganciata male.
si agganghera un vestito infilando negli occhielli o gangherelle (femmina del ganghero) i
agguantare, stringere fortemente con le braccia o con le mani. - anche rifl
19-216: tutte quelle che sotto i capelli o la pelle avevano ancora la pnirigine,
da annodarsi al collo taurino, rossa o celeste, e poi eccolo baldanzoso e fiero
a vii fine ogni lavoro; / o ch'alto il sole arda le fiondi;
ch'alto il sole arda le fiondi; o il verno / rigoroso le aggeli.
s. bonaventura volgar., 2-8: o piaghe che vulnerate li nostri cuori,
natura fu illiberale nelle grazie del corpo o dell'intelletto, ti abbella, ti aggenia
. dati, vii-3-118: la marza o l'occhio non è bastante ad ammorbidire
codirosso] il capo alquanto schiacciato, o vogliam dir, depresso da dove si solleva
di correre intorno all'aggere, o rialto del mezzo del circo. =
bassa, rimase tutta sepolta dalle aggestioni o deposizioni di terra, che col tratto di
. è proprio delle comici, bozze o altre parti o membri di lavori quadri o
delle comici, bozze o altre parti o membri di lavori quadri o tondi,
o altre parti o membri di lavori quadri o tondi, intagli o altro; e
di lavori quadri o tondi, intagli o altro; e di qualunque altra parte che
primo piano è decorato di semplici pilastri o fasce, cui servono di capitello i membri
la linea della facciata, e fa capo o in un verone o in una terrazza
, e fa capo o in un verone o in una terrazza scoperta. viani,
questo membro [il gocciolatoio] o più o meno aggettato, o maggiore o
[il gocciolatoio] o più o meno aggettato, o maggiore o minore,
o più o meno aggettato, o maggiore o minore, secondo la natura
o più o meno aggettato, o maggiore o minore, secondo la natura degli ordini
dato aggettivare con garbo un nome sostantivo o un participio, né la norma dell'
del discorso che esprime gli attributi essenziali o accidentali del sostantivo a cui si riferisce
e ambi da un verbo, o da un nome aggettivo. d. bartoli
non variandoli avanti a voci di qualunque genere o numero siano. menzini, iii-235:
fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi: o col fare il dorico senza base..
fare il dorico senza base... o col ritirare di molto gli aggetti della
de la gente, che d'essere onorato o reputato alcuna cosa di virtù o di
onorato o reputato alcuna cosa di virtù o di santità. = voce semidotta
agghiacciante del ferro che penetra nelle carni o che scivola su le ossa,..
agghiaccia di tema a carezzarlo appena, o ti fa diventar rosso per la purezza
seconda ch'io 'l veggo, o dolce, o irato, / temo a
'l veggo, o dolce, o irato, / temo a vicenda o spero
, o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo. leopardi
ri- maso / come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, /
all'ingiuria del freddo et agghiacciato gelo o neve. imperato, i-29: il
. berni, 20-5 (ii-142): o agghiacciati dentro, e di fuor caldi
pecoraio chiude di notte il gregge sul pascolo o 'stabbio'o 'addiaccio'. beltramelli,
il gregge sul pascolo o 'stabbio'o 'addiaccio'. beltramelli, iii-79: tante mai
. sacchetti, iv- 136: o duol, che più v'agghiada / di
non san più s'e'son freddi o caldi. = cfr. ghiado.
su la feccia del grano già segato, o vero, come fa chi ha comodo
come sono, che d'istinto le falsifica o le agghinda. = v.
di capitare in un punto che fosse o gli sembrasse meno sicuro. =
. governare la barra del timone (o giaccio). = deriv. da
dare [i denari] in vinegia o in bologna, messer otto abbia a
pagati di contanti detti fiorini novecencinquantadue, o poca cosa meno, per lo aggio
leggi amministrative, 71-3: l'esattore comunale o consorziale è retribuito mediante aggio, che
val d'arno è comune d'uomo o bestia che di sana e gagliarda che è
a l'usat'ora / dimane, o sole, e ratto a noi ritorna:
baretti, ii-233: sono tre o quattro dì che il ministero ha fatto
3. rivedere e rinnovare (il sapere o il costume) in armonia con i
rivolta a produrre e sfruttare il rialzo o il ribasso nei cambi, nei prezzi.
speculazioni che si basano sul credito, o meglio sull'abuso del credito. panzini,
fine disonesto il valore delle carte pubbliche o delle merci di gran consumo) e agioteur
circondare il nemico e sorprenderlo alle spalle o di fianco. stuparich, 2-408:
lucid'elmo, e più che tigre, o pardo / leggier si spicca, e
tra i grandi alberi, a varcare o aggirare monticelli sassosi e viluppi di radici
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,
alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine
aggira. canale, iii-424: anima o tu, ch'a un fragil viso adorno
carducci, 62: m'inganno? o un'aura lirica / intorno a me
mi restava che gi riarmi all'aperto o aggirarmi per le sue stradette a saliscendi
né fine naturale. -aggirare o aggirarsi del capo: venire il capogiro
'discorsa ', come si dice, o una 'lungagnata', o una 'tiritera
come si dice, o una 'lungagnata', o una 'tiritera '. ma è
9: aggirarsi, detto di discorso o simile intorno a un dato argomento,
[crusca] '. aggirator di cani o d'orsi. carena, i-299:
i cittadini disposti a comprare quell'oggetto o a compiere l'opera divisata. a
ecc.) in seguito a giudizio o lodo (anche per concorso, per
battifolle] si dicea ch'avea aggiudicata o ch'era per aggiudicare romena al conte
sentenza sua aggiudica al tale un diritto o una cosa; cosi l'opinione pubblica
opinione pubblica aggiudica all'uomo un merito o un torto. -iron.
508: nel caso di vendita o di assegnazione di un bene gravato da
assegnazione di un bene gravato da pegno o da ipoteca, l'aggiudicatario o assegnatario.
da pegno o da ipoteca, l'aggiudicatario o assegnatario... può concordare col