che voglia dire: ogni banca ti fiderà o presterà l'oro. cattaneo, iii-1-279
di credito destinata ad operare sulla negoziazione o sull'emissione di titoli fiduciarii. de roberto
solennità tale che oggi un ufficio postale o una banca o una stazione hanno qualcosa del
oggi un ufficio postale o una banca o una stazione hanno qualcosa del tempio.
, perché tal nome derivò dal banco o tavolo che solea trovarsi negli ufficii
tavolo che solea trovarsi negli ufficii o scagni dei nostri cambia-monete, i quali furono
bancabilità, sf. banc. capacità o qualità d'esser bancabile.
poppa nelle antiche galee (per i timonieri o per il comandante).
effetti cambiarii, facendo anticipazioni sopra valori o sopra merci: ogni sorta d'operazioni
banc. inadempienza finanziaria (dolosa o colposa) del commerciante; dichiarazione di
fallimento: ed è un reato perché sottrae o diminuisce le garanzie di solvenza nei confronti
colposo). -bancarotta fraudolenta: provocata o aggravata da diminuzione di capitali, di
di garanzie (spesso con deliberata sottrazione o falsificazione della contabilità). arila
come temporibus illis si diceva, fallimento doloso o semplice, secondo che occorreva..
da immeritate sventure, ma per sua colpa o delitto. deve accuratamente distinguersi dal
quel negoziante che, a cagione di perdite o disgrazie non prevedute, è posto in
, di imprudenza, di mala condotta o di frode... la legge distingue
bancherotte: la bancarotta semplice e la fraudolenta o dolosa', la prima è l'effetto
di rompere il banco del banchiere o del mercante insol vente;
bancate e spesso spesso non incannar il vino o trangugiarlo, ma chetto ambulante e lì resta
(per lo più un biroccio o un carretto) ove i venditori
le cambiali inesigibili, a un terzo o un quarto del loro valore, e le
bancheròttolo, sm. ant. banco o bottega del cambiamonete. cantini
del solito. barchette, o piuttosto battellini, sono sco
dendo sopra i suoi banchetti, o tavolette, che arrivanobanchettaménto, sm. il
uscenti ad azzuffarsi in una cavalcata o prorompenti a bandirsi per barattieri dopo un colpo
fatte per dormire e non per passeggiare o banchettarvi dentro né per ballarvi. settembrini
letter. invitare a banchetto; onorare o festeggiare con banchetto. bandello, 2-42
so lenne (con uno o più convitati, in onore di qualcuno
più convitati, in onore di qualcuno o a celebrazione di qualche avvenimento o
o a celebrazione di qualche avvenimento o ricorrenza). bandello, 4-6 (
piacere: cene, banchetti, musiche o donne e uomini a balli 0 giochi
del nostro. bruno, 3-1120: o anima grassa, o fecondo spirito, o
, 3-1120: o anima grassa, o fecondo spirito, o bello ingegno, o
o anima grassa, o fecondo spirito, o bello ingegno, o divina intelligenza,
o fecondo spirito, o bello ingegno, o divina intelligenza, o mente illustre,
bello ingegno, o divina intelligenza, o mente illustre, o benedetta ipostasi da
divina intelligenza, o mente illustre, o benedetta ipostasi da far un convito a
di pochi anni feci parte di gruppi o cenacoli che a me sembrarono, almeno sulle
esercita l'attività bancaria; chi possiede o controlla una banca (e implica generalmente
una sola polizza delle nostre senza altri contratti o cavillazoni. cellini, 1-51 (133
bastano a cambiare una moneta d'oro o d'argento, pigliandone l'aggio d'onde
tommaseo, i-503: invece di cortigiani o di pretoriani [la rivoluzione] la
non erano che degli amici meglio provveduti o più assestati di me. ora invece ho
supremo pianto / che tu non rasciugasti, o madre trista, / gemma s'è
panchina, sedile di legno o di pietra (nei giardini, nelle sale
di pietra (nei giardini, nelle sale o luoghi d'aspetto, ecc.)
3. ampio marciapiede nei mercati o davanti ai magazzini per caricare o scaricare
mercati o davanti ai magazzini per caricare o scaricare le merci. c. e
fiumi), rinforzato con opere murarie o palafitte per l'attracco del naviglio e
che serve per assicurare maggiormente gli argini o le ripe dei fossi, quando sono
dei fossi, quando sono molto alti o profondi. viviani, 1-23: non
grandi strade (situata allo stesso livello o in rialzo e separata da para- carri
e separata da para- carri, alberi o da una zona di erba oppure da
oppure da un cordone di pietra naturale o artificiale di color chiaro): per
color chiaro): per i pedoni o i ciclisti. 7. striscia di
non molto elevato, dietro al parapetto o alla trincea dove montano i soldati per
(nei porti, negli scali marittimi o ferroviari). banchisa, sf
un piano di legno con piedi (fornito o no di schienale e di braccioli)
, quando le udite in bocca di mirabeau o di mario pagano. collodi, 265
riordinando i libri a quando a quando / o rileggendo un compito o guardando / sul
a quando / o rileggendo un compito o guardando / sul tavolino un grande foglio
); tavola su cui si scrive o si lavora. cavalca, 9-256:
radio scoppiettava dal retrobottega senza mai parole o musica. « che cosa succede di là
al gioco delle carte le distribuisce, o, nei giochi d'azzardo, paga o
o, nei giochi d'azzardo, paga o incassa le puntate degli altri giocatori.
senza coperta, nelle quali vanno 120 o 130 uomini con i rematori. carletti
remare, perché se bene stanno tre o quattro persone per banco, ciascuno maneggia
, impresa, mediante le quali ricevono o no conferma le qualità morali di un individuo
se avesse qualche altra cosa di sotto banco o sua o del porta, pregatelo
cosa di sotto banco o sua o del porta, pregatelo di mandarmela.
alcuni di questi ducati che siano falsi o leggieri, riponli in questo sacchetto,
bastano a cambiare una moneta d'oro o d'argento, pigliandone l'aggio. sarpi
. formazione di elementi naturali, ammasso o strato a sviluppo orizzontale (banco di
dentro quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena che vi si creano
colore, ma talora le ombre della sera o banchi di nebbia ne rivelavano la presenza
aringhe: grandissima quantità di acciughe, o di aringhe, che si spostano in
. l'ombra del buon guerriero banco, o banquo, fatto uccidere a tradimento dal
arbitrarie. queste. casse furono chiamate banchi o monti', le operazioni delle cessioni di
chiamò « banco di giro * (o « di deposito e giro ») quel
pubblico (in uso negli uffici o esercizi pubblici: banche, negozi, bar
festoni, arrivano fin davanti l'uscio o si ammucchiano in primo piano sul bancone
e impaginazione (con piano orizzontale, o con piano inclinato a leggio, secondo
a cui è destinato: di legno o di lamiera). 3. grosso
archetto che va sopra il tempagno, o contrafondo, sia distante dal fianco lunato dell'
nel mezo, facendone una sola: o dalle bande facendone due. vasari,
, 1-6-67: e non li vale scudo o pancirone, / ché giù di
sulle navi da guerra (a due o più marinai) per rendere gli onori
non mi rispondete a queste sì fatte cose o altre mia lettere più che si comporti
, 7-188: da parecchi giorni, o la sera rientrando nella sua spelonca o uscendone
, o la sera rientrando nella sua spelonca o uscendone la mattina, ogni giorno aveva
un corpo di soldati dall'altro, o la milizia di uno stato da quella degli
, 1-2-6: milizia italiana senza bande, o bianche o rosse, e senza croce
milizia italiana senza bande, o bianche o rosse, e senza croce al petto.
bande alemanne, alcuni fuggiaschi di paesi invasi o minacciati capitarono su al castello a chieder
per il numero, può essere più o men ragguardevole; ma è quasi sempre una
ma è quasi sempre una parte divisa o distinta da corpo maggiore. nievo, 699
banda armata, coloro che la promuovono o costituiscono od organizzano, soggiacciono, per
altri: e implica un senso più o meno dispregiativo, di riprovazione);
maestri », per lo più musicisti o cantanti in ritiro che educavano i suonatori in
striscia, lista, fascia (di stoffa o di colore, sovrapposta o disegnata,
di stoffa o di colore, sovrapposta o disegnata, o anche pensile);
di colore, sovrapposta o disegnata, o anche pensile); nelle uniformi e
e sottile applicata ai lati del vestito o dei pantaloni, per lo più lungo
cose / soglion solo ingannar febbricitanti / o briaconi. giusti, 2-161: cosa
le sbornie si scontano, o più presto o più tardi i briaconi la
scontano, o più presto o più tardi i briaconi la pagano. soffici
), le cime montuose cuspidate o piramidate; nelle zone collinari (
mediante il quale la polvere di ferro o di carbone viene trasformata in mattonelle.
ferrosi minuti, reso compatto a caldo o a freddo per pressione o mediante sostanze
compatto a caldo o a freddo per pressione o mediante sostanze che facciano lega.
opera d'ingegno, di poca mole o importanza, e per biasimo e per modestia
. v.]: briccichino, cosa o lavoro piccolo. = deverb. da
. perder tempo in cose di poca o punta importanza; non riuscire a combinare
plur. -chi). vaso di metallo o terra, più largo in fondo
in genere, per far bollire il latte o per contenere tè, caffè,
è propriamente quella particolar sorta di caffettiera o vasetto, che è di rame,
ma di un bricco, forse, o di una tazza che ammirerò ogni giorno in
in estasi, passando davanti a quella o ad altra seducente vetrina. baldini,
: « bricco in toscana = cùccumo o cùccuma, recipiente metallico per il caffè
« un altro [dei venuti] bricco o piuttosto briccone, / da declinarlo pure
, sf. marin. l'improvvisa scossa o lo spostamento della nave sulle onde,
antichi dicevano briccolare, che era un trabalzare o lanciare 0 scagliare pietre e altro,
, rinchiusa la giovane in un monasterio o in altro luogo; e tanta bruttezza solo
se noi fossimo meno insensibili alla felicità o alla quiete de'nostri concittadini. cattaneo
quando, una nota sola e fuggiasca o un do-re-mi-fa bricconcello. beltramelli, i-438:
, che sarai ospite di qualche marchese o nel palazzo della prefettura...
dell'impresario? / non vo'consigli o fòro o citazione, /..
impresario? / non vo'consigli o fòro o citazione, /... /
tutte le brice beccate su in casa o in istrada, dalle teste di chiodo ai
che il mondo del primo piano sà o dovrebbe sapere. -non voler sapere
... aveva appicciato qualche quindici o venti scudi. = cfr. bricia
dal pane nell'affettarlo, romperlo, o mangiarlo. cattaneo, iii-4-133: si vedevano
una briciola sola delle vostre cene, o epuloni dell'enciclopedia. verga, 2-174:
e famil.: a indicare un bambino o una persona di costituzione fisica gracile e
penetrasse, per mezzo di qualche libro o di qualche giornale, nella sua solitudine
peschereccie. = adattamento di bric o brik, voci derivate dal fr. brick
brìcola, sf. dial. il palo o il gruppo di pali che, infissi
sf. sorta di recipiente (di vimini o di tela) usato dai contrabbandieri per
dei nemici assedianti, e tirarle a sé o sconquassarle. 3. agric
la terra frutto / sanza nulla semente / o briga d'om vivente. dante,
ad alcuni suoi parenti, quelli, o per non avere il modo o per non
quelli, o per non avere il modo o per non voler quella briga di tenerlo
, iii-168: mi dolgono eccessivamente, o mio carissimo, le vostre brighe,
tutte distinte dal loro segno particolare, o duecento idee espresse tutte da uno solo
delle duecento idee sia nel tale o nel tale altro luogo significata. -per
forse abbiamo quall'altro diavolo di frulla o prudenzio, che di bel nuovo ne
esso seco non ho mai avuta briga, o controversia veruna? colletta, i-242:
fascio bisogni e desiderii, con preghi o minacce, e pianto ed ira,
(59): per acquietare, o per esercitare tutte queste passioni in una
prendi esemplo per lo danno altrui, / o ver pel tuo: perché, già
e non piacer: / ca che, o re, siffatte brighe / le doveanvi
, 2-34: se un reai segretario o cameriere / tagliato, puta il caso,
, avere questioni pendenti (con privati o con lo stato); avere preoccupazioni
che mi dessi uno poco di lardo o carne insalata grassa. machiavelli, 707:
mio padre con indirizzo al gonfaloniere, o comunque le piacerà. perdoni questa briga
non si sbriga a morire, una volta o l'altra invece di canfora gli faccio
m'hai! / presto la lascia, o presto morirai ». / « se
col latte la lingua, così poco o niuna briga pigliavansi di porvi intorno qualche
briga esca il pagano, / un miglio o poco meno è già lontano. aretino
), di provenienza celtica (* brivo o * brigo, a indicare 'vigoria'nella
, meno ardita 0 audace della presunzione o dell'arroganza; si sfoga per lo
se non quando era dove lei, o ragionava di lei con quei suoi briganti
porta abbasso una gran vela a ghisso o brigantina. questa vela che è aurica
difensiva antica, fatta con sottili scaglie o lamine unite insieme, pieghevoli ed arrendevoli
del remare, perché se bene stanno tre o quattro persone per banco, ciascuno maneggia
un orologio in mollica di pane, o l'altro che dentro una bottiglia riesce a
42): intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire
: intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo
raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in
i-io: che diranno le brigate savie, o che savie si reputano, se salvestro
trattenea la brigata. lippi, 1-2: o musa, che ti metti al sol
a ogni passo, l'oste incontrava o passeggieri scompagnati, o coppie, o brigate
l'oste incontrava o passeggieri scompagnati, o coppie, o brigate di gente,
incontrava o passeggieri scompagnati, o coppie, o brigate di gente, che giravano susurrando
convitati; farsi graffiar dalle scimmie; o sedere sulle ginocchia dei babbi; o parlare
o sedere sulle ginocchia dei babbi; o parlare coi fantocci. giusti, 2-65
, chiunque fosse della brigata, più o meno suo amico. gozzano,
tattica di fanteria (composta da due o tre reggimenti); raggruppamento organico di
); raggruppamento organico di truppe alpine o corazzate (brigata alpina, brigata corazzata
.: gruppo d'armati (a piedi o a cavallo). sacchetti, 129-21
camera apria; / corsongli addosso come lupi o cani. machiavelli, 270: non
d'ima sollevazione non del tutto sedata, o princìpi d'una nuova: uno sbucar
dia pazienza... con questi quattro o cinque seccatori sussurroni che mi siedono
quando entra nella città papa, imperadori o re, pigliarli la briglia del cavallo
le redini fatte di un cordone di seta o di bambagia. d. battoli,
guida spertissimo delle case sì dei grandi o sì ancor dei mezzani. forteguerri, 22-23
per la briglia i cavalli che guazzavano o nuotavan nell'acqua, a'quali non
libero, / o si ferma, o va piano; /
libero, / o si ferma, o va piano; / più tirate la briglia
, perché tu lo lasci senza pensieri o di studi o di faccende. sassetti,
lo lasci senza pensieri o di studi o di faccende. sassetti, 121: chi
3-187: i sorrisi erano appena accennati o tenuti in briglia, e gl'inchini deferenti
,... e non di meno o per pigliarsi piacere d'altrui o per
meno o per pigliarsi piacere d'altrui o per sua natura, pigola sempre, e
e si duole dello stato suo, o fa alcuna cosa da poveri, si suol
... * egli ruzza 'o veramente 'scherza in briglia '. buonarroti
frenare verticalmente verso il basso un albero o un'asta (briglia del bompresso, briglia
, 1-2-497: allato alla via de'frenai o vogliam dire brigliai. l. salviaii
targioni tozzetti, 12-10-259: ingemmamenti cubici o sciolti o aggruppati in globi colla
12-10-259: ingemmamenti cubici o sciolti o aggruppati in globi colla superficie brillantata di
l'ideale e del reale, o a lanciare per la cerbottana dell'eloquenza
dell'eloquenza i campanili dell'enfasi, o a faccettare il vetro della frase per
/ milordi rimandò nudi al tamigi; / o se il brillante danzator narcisso / tornerà
ne'quali esse son nate, o conversano, più o meno sia attivo e
nate, o conversano, più o meno sia attivo e brillante il loro veleno
/ che fiammeggia in sansavino; / o di quel che vermigliuzzo, / brillantuzzo
da due parti a forma di piramide o tronco di piramide (spesso ottagonale o
o tronco di piramide (spesso ottagonale o con base tendente alla forma rotonda o
o con base tendente alla forma rotonda o ellittica), in modo da raccogliere
cosmetico a base di olio di vaselina o di oli vegetali neutri, profumati: per
piagge apriche, / su la tacita aurora o quando al sole / brillano i tetti
parti. carducci, 565: ave, o rima! con bell'arte / su
]: / vuoi de l'oro o del rubino? /... /
piedi le sole muraglie dell'antica risaia o edifizio per battere e brillare il
si versa il riso misto a glucosio o talco: nello sfregamento prodotto dal moto
i grani con aggiunta di sostanze oleose o anche talco o glucosio entro recipienti in
aggiunta di sostanze oleose o anche talco o glucosio entro recipienti in movimento).
, non potevano deporre le spoglie o locuste. « = deriv. da
voce brillo, in signifìcanza di avvinazzato o cotticcio. salvini, v-403: ciuscheri
stato di colui che è più o meno alterato pel soverchio bere, che è
insidie del vino. cicognani, 1-71: o agatina, che siete brilla a digiuno
medaglione. arila, 71: breloc o brelocco: non si vergognano di dirlo
di dirlo gli italiani per quel medaglione o ciondolo, d'oro o d'altro,
per quel medaglione o ciondolo, d'oro o d'altro, che le donne portano
uso e la forma si può dire, o * medaglione 'o 'fermaglio '
si può dire, o * medaglione 'o 'fermaglio 'o 'spillone
medaglione 'o 'fermaglio 'o 'spillone '; e que'dell'orologio
si appende alla catena dell'orologio, o che le donne portano appeso al collo
308: ha ben il tempo, o bella cintia, alfine / tolta al volto
carnagione candida. tasso, 4-94: o pur le luci vergognose e chine / tenendo
. brinata, sf. formazione, o caduta di brina; la brina che
l'aria bisognava che sapesse d'etere o di acido fenico perché la fosse buona per
bere alla salute di una persona (o per festeggiare un evento lieto, favorevole
festeggiare un evento lieto, favorevole, o per augurio). chiabrera,
non si sarebbe ripetuto per la vita, o il brindellone avrebbe assaggiato così bene il
e brindis), sm. augurio o saluto o invito a bere che si fa
), sm. augurio o saluto o invito a bere che si fa in
labbra: in onore di una persona, o per celebrare un avvenimento favorevole o lieto
, o per celebrare un avvenimento favorevole o lieto. della casa, 631
. buonarroti il giovane, 9-374: o oste, o albergator, brindis a voi
giovane, 9-374: o oste, o albergator, brindis a voi, / brindis
mondaino, aveva mostrato di voler dire o leggere qualcosa; un brindisi, un sonetto
s'ha da cercare se i goti o gli arabi avessero portato 4 brio 'in
origine celtica, da una voce * brivo o * brigo (irlandese ant. brig
possono essere costituite da un tallo, o avere foglioline e fusticino, ma sono
, sostituite da sottili filamenti [rizoidi o rizine). si riproducono alternamente con
dioica, volgarmente detta anche vite alba o barbone), comune nelle siepi,
ad altre persone sui ramuscelli del viburno o brionia,... dubito che vi
8-85: s'andava lungo il fiume giallo o su per i viali alti,.
.. sotto il cielo gocciolante di pioggia o tutto brividante di stelle sfaccettate,.
per una sensazione di freddo, per febbre o per uno stimolo psichico: paura,
, 2-367: si fecero avanti cinque o sei ragazze, le più briose civettuole
acquatiche, coralli, in colonie arborescenti o globose o membranose, o formando incrostazioni
coralli, in colonie arborescenti o globose o membranose, o formando incrostazioni su corpi
colonie arborescenti o globose o membranose, o formando incrostazioni su corpi sommersi.
di origine italiana), per due o quattro giocatori, con un
privilegio. / -se fosse stata briscola o primiera, / pover'a loro!
le mascelle, si giocava alla mora, o a briscola. fucini. 141:
3. esclam. di stupore o di disappunto. beltramelli, i-618:
in una famiglia, i rami collaterali o illegittimi. consiste generalmente nell'aggiunta di
, alle spalle. giusti, 2-318: o veneranda italia, / sempre al tuo
brivido che mi gelava? ii ribrezzo o la compassione? non lo so. serao
la persona. govoni, 2-243: o preferisci [l'appuntamento] sulla dolce
a serpe bisogna che sia cattivo, o non tanto buono, poiché di maschio diventa
un certo gasparri, figura di vecchio funzionario o di guardiacaccia, calvo, con una
suo corpo tutto formato di varie scaglie, o lamelle visibilissime, a foggia del
che mi farai? che mi farai, o vituperoso nano? nulla. nulla
bròcca1, sf. recipiente di metallo o di ter racotta (anche
mischi e con una brocca, o secchia di vino in questo commischiato, tutto
anche un panierino di vimini, o vasetto di latta, a bocca
forchetta. puoti, 39: brocca o vrocca, che si dice anche forcina e
forchetta: piccolo strumento d'argento o altro metallo con più rebbi,
. broccàio1, sm. fabbricante o venditore di brocche, vasaio.
dov'è perplessità nell'applicazione di leggi o non chiare o contraddienti. gli uomini nati
nell'applicazione di leggi o non chiare o contraddienti. gli uomini nati nel secol
aforisma giuridico di dominio comune, massima o regola pratica universalmente accolta nella scuola o
o regola pratica universalmente accolta nella scuola o nel foro (e talora banalmente ripetuta
un tessuto con fili d'oro o d'argento lavorati in modo che
modo che formino quasi un nodo o riccio nella trama.
: domaschini appiccio- lati a poste o andari, rasi e broccatelli che brocche-
orrida vesta; / io non porto velluto o broccatello. serao, i-166: egli
a macchie chiare su fondo giallo scuro o rosso: se ne trovano giacimenti in
broccata: terminata in cima da brocche o chiodi. buti, 1-568: giostra
uno cavaliere viene contro l'altro, o ver corre con l'aste broccate col ferro
tazza a te conviene / apprestare, o signor, che i lenti sorsi / ministri
furono annoverati con l'affissione de chiodi o delle brocchette. muratori, 7- ii-159
che nel mezzo teneva brocco, o spina, di quella che mi fu data
data per amicizia. uno spuntone o chiodo acuto di ferro ed eminente, con
/... / come bella, o argentea croce, / splendi brocchi
la libera città. pascoli, 751: o sacro araldo, squilla! / non
e sotdel brocchier vi brilla, / o pezetèri. d'annunzio, iii-i- t'
, 2-11: brocco, piccolo risalto, o monticello, stivaletto da uomo (usato
dare in brocco, ciò è nel segno o dall'olandese broseken * piccolo stivale
: cfr. broccia1. col fucile, o colla pistola. quindi deriva il modo di
plur. -chi). piccolo nodo (o pezzo di legno o di metallo alla
piccolo nodo (o pezzo di legno o di metallo alla brocciatrice. anello) di
425: brocco, è formato di due o anche di / rimase morto, poi
. = deriv. da broccia, o dal tr. broche * spiedo 'e
prede / su per la stella o la brecciosa brana. fucini, 28:
in minestra cotta in brodo di carne, o in olio, e talvolta ancora in
a comperare i broccoli di rape, o le patate, o due soldi di
broccoli di rape, o le patate, o due soldi di frittelle.
palla, di colore verde (anziché bianco o giallognolo, come nel cavolfiore).
ordinario sia panico, scagliuola, canapuccia o altro, dandogli in quel cambio bottoni di
1-174: due lunghe e mobili antennette o reste spuntano ad alcuni [animalucci
so se per lor difesa, o per altrui terrore: altri, in questa
cotto un cibo solido (carne o verdura) e che rimane d'avanzo.
. -per simil.: brodo o sugo lungo e insipido, minestra
, 256: questi co tali hanno sempre o nella cucina o nel celliere l'animo
questi co tali hanno sempre o nella cucina o nel celliere l'animo e 'l pensiero
come un cane. burchiello, 143: o canaglia da broda ben condita, /
che se talor vi avanzano / minestre o broda, solete mandarmene? buonarroti il
contentezza il solitario padrone guardava il cielo o camminava su e giù sull'erba.
il trogolo era sempre stato pieno o di zucche, o di broda, o
stato pieno o di zucche, o di broda, o di ghiande. tozzi
o di zucche, o di broda, o di ghiande. tozzi, i-371: se
porci! 3. figur. liquidi o poltiglie (di varia natura),
5. figur. scritto, o discorso, di stile sciatto, prolisso
pora di saltar un fosso? / o volìdi restar tutti a la coda? /
goda, / se ti fai prete o se ti fai mercante, / all'uso
sorte, la fortuna, il diavolo o sia che si voglia sinistro e accidente inreme-
: una volta per tutte ho deciso che o capisco subito quello che hanno da dirmi
capisco subito quello che hanno da dirmi o li lascio cuocere nella loro brodaglia insieme
il frate da cucina vale cucinaio, o, come per ischerno si dice, frate
s. bernardino da siena, 764: o donne, ditemi: se voi metteste
minestra assai brodosa, e può essere o una pappa brodettata, o bollita,
può essere o una pappa brodettata, o bollita, o stufata, ovvero un pangrattato
una pappa brodettata, o bollita, o stufata, ovvero un pangrattato, o un
, o stufata, ovvero un pangrattato, o un pancotto. panciatichi, 99:
39: brodettato, dicesi di minestra, o altra vivanta condita con brodetto; e
fare a questo modo la minestra di carducci o cardoncelli, che pure in napoletano diconsi
: prima il pane, la panatella, o brodetto con l'uovo, o altre
, o brodetto con l'uovo, o altre tali buone minestrine. buonarroti il
brodetto, / preparare un'orzata, o un pan lavato. panciatichi, 42:
davanti a un catino pieno di minestra o di brodetto. 3. brodo
5. figur. qualunque liquido più o meno denso. tombari, 2-94:
cibo liquido, che si consuma puro o si utilizza nella preparazione delle minestre,
spezie) un pezzo di carne (o anche sciogliendo in acqua un'opportuna dose
opportuna dose di estratto). è ristretto o lungo a seconda della maggiore o minore
ristretto o lungo a seconda della maggiore o minore concentrazione. -anche: acqua di
cottura degli ortaggi utilizzata a scopo medicinale o alimentare (con l'aggiunta di sale
i potaggi diversi, come il brodo, o lardiero, o nero, o brodetto
, come il brodo, o lardiero, o nero, o brodetto, potaggio in
brodo, o lardiero, o nero, o brodetto, potaggio in fracasso o in
, o brodetto, potaggio in fracasso o in forno o all'italiana. campanella
brodetto, potaggio in fracasso o in forno o all'italiana. campanella, i-348:
.. in vece di latte a desinare o a cena si può dare un pangrattato
a cena si può dare un pangrattato, o una pappa bollita in brodo di pollastra
brodo è comune a ogni sorta di decotto o minestra, ancorché non di carne.
ii-168: c'era il carbone dei tre o quattro fornelli pieni fino all'orlo e
brodo delle pentole che si perdeva in vapore o traboccava con la schiuma. gramsci,
lunga, noiosa, inconcludente; discorso o scritto prolisso e vuoto. goldoni,
qui tutto quello che non è brodo o se è brodo non è tanto lungo,
: disinteressarsi, non intervenire per correggere o per aiutare chi si è cacciato nei
una polizia dal pugno di ferro, o in mancanza di essa libertà di cuocere
a cui spesso sono aggiunte speciali sostanze o parti di tessuti organici) preparato in
. e sm. fico con buccia violacea o paonazza e polpa di color rosso vivo
assai commenda. bellincioni, 1-106: o albo, o castagnuolo, o pur brogiotto
bellincioni, 1-106: o albo, o castagnuolo, o pur brogiotto. aretino,
1-106: o albo, o castagnuolo, o pur brogiotto. aretino, 8-398:
prima mano, detto anche prima nota (o librogiornale). arila,
! boccardo, i-391: brogliasso, cartolare o promemoria, nel quale il negoziante fa
come uno animale, ch'è coperto o di guscio o di pelle,
animale, ch'è coperto o di guscio o di pelle, dimostra, per
carica, un vantaggio: mediante intrigo o subornazione. tommaseo [s. v
brollétto), sm. stor. prato o campo cintato. bandello
erbite dietro duomo..., o fermarsi a un bel portale che incorniciava
e pelato aspetto. caro, i-153: o naccheri, o sambuche, /
, i-153: o naccheri, o sambuche, / sparate; e tu,
ottenuto trattando con bromo l'alcool assoluto o la paraldeide sciolta in acetato d'etile
scient., comp. da brom [o] l e al [deide].
america tropicale, per lo più epifite o rupicole, con foglie generalmente rigide,
acqua. si ottiene decomponendo i bromuri o per sintesi diretta del bromo e dell'
tra cui è il bromio della vite o scrivano [bromius obscurus), della
, catarro bronchiale, disturbi della digestione o nevrosi: apatia, tremiti, delirio)
, deriv. dal gr. 3pcóp. o <; 'fetore'; già nel lat
(e si manifesta con chiazze rossastre rilevate o con pustole simili a quelle dell'acne
unione del bromo con un metallo o un radicale organico. i bromuri
. di quei semplici bromuri in polvere o in brodo? borgese, 1-174: eugenia
i tralci; e si chiamano bronche o colonne. = v. bronco2
medie. dilatazione dei bronchi, congenita o sviluppa tasi in seguito a
dei bronchioli (detta anche microbronchite o bron chite capillare),
spesso in seguito a raffreddori, influenze o infiammazioni delle prime vie respiratorie) con
limitata (se interessa solo i grossi o piccoli bronchi), capillare (se
alcune malattie (morbillo, tifo) o di disfunzioni cardiache o di inalazione di
morbillo, tifo) o di disfunzioni cardiache o di inalazione di sostanze tossiche.
uomini, senza broncio misantropico, o cinica salvatichezza. nievo, 43: la
occhi) in segno di tristezza o di malumore: forse dal lat. volgare
ar- terie, dentro ai bronchi o rami dell'asperarteria, che sono
il luogo sterpare del mese di settembre o d'ottobre, e si dee da tutti
passando, non ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può
non ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì
levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì,
delle crepature ampie e profonde / bronco o pianta selvatica l'ingresso, / o
o pianta selvatica l'ingresso, / o tortuosa radica nasconde. parini, viii-66
nella foresta d'un convento oscura, / o presso l'arche, tra vilucchi e
tronca: grossa pera di colore giallo o verdognolo. cellini, 2-88 (
in traspiantandolo, sì come i peri moscadelli o bronchi che s'innestano in sul
a questo tumore convenga rigorosamente il nome o di struma o di melicelide o di broncocele
convenga rigorosamente il nome o di struma o di melicelide o di broncocele. tarsioni
nome o di struma o di melicelide o di broncocele. tarsioni pozzetti, xh-3-430
quali [acque] producono il broncocele o gozzo in chi le beve. =
, sf. medie. esame radioscopico o radiografico dei bronchi, effettuato dopo aver
: soncene ancor molte con queste sbarre o bande fatte a dentelli, o come alcun
sbarre o bande fatte a dentelli, o come alcun gli chiama a rastrelli o
o come alcun gli chiama a rastrelli o bronconi. 5. dimin. bronconcino
di tipo influenzale, a volte broncopolmonitico o polmonitico; può diventare cronica (e
. restringimento del lume bronchiale, congenito o acquisito (per la presenza nel bronco
, in seguito a processi infiammatori acuti o cronici della parete bronchiale o a processi
infiammatori acuti o cronici della parete bronchiale o a processi di cicatrizzazione, 0 per
non si contentando d'alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno o dispiacere,
alcuna cosa, o avendo ricevuto alcun danno o dispiacere, non vuole o non ardisce
alcun danno o dispiacere, non vuole o non ardisce dolersi forte, ma piano
si dice: 'egli brontola ', o 'borbotta ', o *
brontola ', o 'borbotta ', o * bufonchia '. garzoni,
ora s'inquieta / il macchinista, o un altro bellimbusto. manzoni, pr
c'è ancora qualcuno da questa parte o dall'altra; spingiamoli in mezzo, a
tre sulle panchine, ci ascoltava brontolare o sghignazzare, s'infiammava all'idea di andare
murmure ai vetri. / che brontoli, o bombo? deledda, iii-749: tornavano
stesso, con voce sorda, irosa o tediata. cellini, 1-9 (40
/ per trovar ossa di santi / o di frati zoccolanti. 5.
bestia! = voce onomatopeica (o forse dal gr. 3povxdcco 4 io
un fiume, d'un torrente, o che so io, / che giù scrosciando
spense quasi subito morendo lontano con due o tre brontolìi cavernosi. = deriv
cuore: umide serate domenicali di novembre o dicembre,... sotto il
di bronzo oggetti di legno, gesso o altro metallo; brunitura. brónzeo
bronzo. carducci, 465: o immane statua bronzea su dirupato monte,
è così profondamente assorto nella sua scienza o nella sua arte, che si accorge appena
quotidiano, bronzetti, vasi di metallo o di vetro, decorazioni murali ad affresco
supporto, a immediato contatto col perno o con l'albero rotante.
con cui vengono rivestite sculture in legno o gesso o altri materiali.
rivestite sculture in legno o gesso o altri materiali. viani, 13-291:
xxix-1-221: tutte operanti 0 miracoli o maraviglie... sono le matematiche sperimentali
formidabil fiato. marino, 291: silenzio o fauni, / tacete o ninfe,
: silenzio o fauni, / tacete o ninfe, /... / né
tamburi, / -o eroi di marzo, o fumida / ancor di sangue patria visione
. marino, 232: tonate, o bronzi concavi e sonori, / e
produzione di questo metallo { aes brundusinun o brundisiacum): secondo l'analoga denominazione
le campagne, piene di frumento già maturo o bronzino. d'annunzio, ii-152:
facci sùbito scultallo, / non di marmo o di bronzo, anzi sia d'oro
scultore, se fa di terra o cera può levare e porre, e quand'
[rame] mescolato con stagno, o piombo, o ottone che ancor esso
mescolato con stagno, o piombo, o ottone che ancor esso è rame,
diabete bronzino). -morbo bronzino (o morbo di addison): forma cronica di
, e col suo dado di bronzo, o ver bronzino, busato e concentrato nel
magnesio e ferro, di colore olivastro o bruno, con lucentezza bronzea.
segreto / io serberò, qual dura selce o bronzo. monti, 11-42: ha
, ii1-68: chi non è di stucco o di bronzo, non può mirarla senza
quattro pagine, inciderle in bronzo, o piuttosto trascriverle in lettere cubitali su le
medici, i-277: né col freno o col piè suona il cavallo; / né
gli empi, / non coi bronzi o coi marmi, / si va sacrando i
a farti sì bella... o baronessine bronzotte, non sprezzate le nostre
-al figur.: discorso o scritto lungo e insulso. tommaseo [
senso di 'minestra mal fatta ', o 1 troppo brodosa '. idem [
appuntarsi sul davanti del petto 10 sciallo o altra cosa simile. la moda d'oggidì
chiamalo col nome francese 'broche * o al più 'broscia '. arila,
il noto ornamento muliebre gli antichi dissero o picchiapetto o chiavacuore, secondo la forma
ornamento muliebre gli antichi dissero o picchiapetto o chiavacuore, secondo la forma; ed
libro con semplice copertina di cartoncino o anche di carta. 2. volumetto
. 2. volumetto legato in carta o cartoncino. arila, 73: brosciura
in brochure, da libro legato con cartone o con cuoio. il fanfani consiglia alla
(fortissima acquavite di prugne), o quel « brr * che fa l'aria
ogni anno da tutte le piccole ramette o vermene... e da quelle che
nel brucar la foglia si sieno rotte o che incominciano a seccarsi. viani,
i gelsi] ogni anno subito colta, o come altri dicono brucata, la foglia
. chi coglie la foglia del gelso o le olive. lustri, 1-3-65:
se poi nel corso di più anni, o per negligenza de'brucatori o per qualche
anni, o per negligenza de'brucatori o per qualche stravagante stagione, comparissero de'
hanno impiego medico (la brucea antidysenterica o brucea salutaris). tommaseo
del genere brucèlla: febbre di malta o melitense o ondulante o mediterranea (
: febbre di malta o melitense o ondulante o mediterranea (dell'uomo),
di malta o melitense o ondulante o mediterranea (dell'uomo), soste
, causato dalla brucèlla abortus (o bacillus abortus). = voce
, tozzi, di colore bruno o grigio, spesso variegato, che
bruchii, dal gr. @pó£io <; o ppóxtos 'sommerso '.
pianta: per azione del sole, o del gelo). targioni pozzetti,
erba, piante: per il sole o per il gelo). trinci,
banchi, che anche loro prendevano grappini o il caffè con la branda. vittorini,
modo più comune di depredare gli osti o le meretrici (cfr. bruciare, n
è tanto vicino da abbronzargli il pelo, o colla vampa della botta, o collo
, o colla vampa della botta, o collo stoppaccio. nievo, 864: egli
. invar. vaso di porcellana (o di metallo), provvisto di un coperchio
un continuo urtare il candeliere o il bruciaprofumi. = comp. dall'
. consumare, distruggere col fuoco (o con sostanze caustiche, acidi,
quelli che possono nuocere all'altrui pace o alla fama, bruciateli: non ve
che tornasse a bruciare gli eretici, o a dare i tratti di corda, o
o a dare i tratti di corda, o a fondare il trono sopra una base
pascoli, 853: né tu da tespie o da cirra [venivi], / né
del grano. montale, 1-99: o rabido ventare di scirocco / che l'arsiccio
la vita si brucia in un anno o in un mese o in un giorno,
in un anno o in un mese o in un giorno, non si sa come
finita troppo presto. campana, 153: o ferro o sangue o fiamma è tutto
presto. campana, 153: o ferro o sangue o fiamma è tutto fuoco /
campana, 153: o ferro o sangue o fiamma è tutto fuoco / che brucia
bruciava con voracità il tempo di un incontro o di un dialogo o di una semplice
di un incontro o di un dialogo o di una semplice conversazione. -colpire
, un solo / giorno per noi, o padroni della terra, / prima che
potenti per vivacità e per bellezza; o che esprimono affetto o passione viva,
e per bellezza; o che esprimono affetto o passione viva, e la infondono.
-bruciare, bruciarsi le cervella: uccidere o uccidersi sparandosi un colpo d'arma da
cervella. panzini, iv-88: bruciare o bruciarsi le cervella, uccidere o uccidersi
: bruciare o bruciarsi le cervella, uccidere o uccidersi con colpo di arma da fuoco
, la mano: un argomento (o un nome) che comporta, a trattarlo
a un senso di disagio, o di pericolo nascosto). borgese.
, marroni cotti arrosto in padella, o in forno, o sotto la brace.
arrosto in padella, o in forno, o sotto la brace. pananti, 1-93
1-93: poi si fan due bruciate, o due ballotte; / e lì trincando
cuore: umide serate domenicali di novembre o dicembre,... sotto il
va lor dintorno / una nobil persona o un bruciataio. giusti, i-393: il
anni che disperato se n'andò a studio o dove s'andasse, e non se
anzi si fugge l'averci che fare o il sentirne parlare. 4.
/ per i prati bruciati dall'arsura / o pesanti di guazza. cardarelli, 3-18
sulle spalle, rotoli di filo spinato o mazzi di badili. manzini, 10-56:
il combustibile (solido polverulento, liquido o gassoso) in condizioni adatte alla combustione
serve anche a introdurre, in tutto o in parte, l'aria comburente.
3. bot. disseccamento più o meno rapido di una pianta (per
all'uredine degli antichi, cioè bruciatura o abbronzatura, dubito si debbano riferire certe
tanto le ulivete quanto i fichereti mancheranno o saranno bruciolati e distrutti. pirandello,
stropicciamento di due corpi duri, o col risolverne parte in minimi sotti
sotti lissimi e volanti, o coll'aprir l'uscita a gl'ignicoli con
menti, sente quell'affezzione grata o molesta, che noi poi abbiamo
poi abbiamo nominata * caldo, bruciore 'o 'scottamento '. giusti,
stiche e per mostra di estetica o di saccenteria; 3) il
con corpo allungato, cilindrico, nudo o coperto di peli spesso urticanti, tre
. quando avete ben lavorato, ecco: o è la guazza, o è
: o è la guazza, o è la grandine, o è la asciutta
, o è la grandine, o è la asciutta, o sono i bruchi
la grandine, o è la asciutta, o sono i bruchi; e non si
in superbia né in viltà; / o sia bruco o sia farfalla, / immutabile
né in viltà; / o sia bruco o sia farfalla, / immutabile si sta
/ come 'l sol fra le stelle, o la cometa. / rinaldo, quando
vallisneri, i-9: certi brucolini, o vermicciuoli, che si rinchiudono e crescono
bruco ', dal gr. ppooxos o @po0xo <; * specie di locusta '
. disus. piccolo cilindro di seta o di panno o di metallo (lungo quanto
piccolo cilindro di seta o di panno o di metallo (lungo quanto è grosso
terreno sodo, incolto, sterpeto ', o anche * sterpaio ', che
solanacee, con fiori penduli, bianchi o gialli, con fauce rossa, profumati,
rosso, dotato di lucentezza madreperlacea (o si presenta in lamelle o in aggregati
madreperlacea (o si presenta in lamelle o in aggregati lamellari di aspetto micaceo:
lamellari di aspetto micaceo: in liguria o in lombardia). = voce
in racemi, di colore roseo-violetto o bianco (ed è la tipica vegetazione della
l'altro mi trovo burlasco, o brullasco che voi ve lo chiamate.
za za, piglia luigi, / o sta saldo, perché? per uom brullazzo
pensieri, di idee, di movimenti artistici o letterari, ecc.).
brulica dell'erbe. foscolo, iv-438: o natura! hai tu forse bisogno di
la stessa gente / che brulica lontano o che rasenta chi passa.
si agita un gran numero di insetti o di persone. caro, 4-625:
il cielo, quasi braccia di consternati o d'imprecanti. abba, 1-52:
. solo campi coltivati a grano, o ginestrai, e intorno alle case,
come mezzo di distruzione di navi nemiche o di porti. botta, 6-ii-375:
un brulotto, un vecchio bastimento di tre o quattrocento tonnellate. d'annunzio ii-925:
. bocchelli, 9-22: un anno o due dopo la fine della guerra comparve
) * carrozza chiusa per due o quattro persone '(docum. nel
fiume. d'annunzio, i-807: o voi che dentro l'urna sepolcrale / o
o voi che dentro l'urna sepolcrale / o ne la terra grassa riposate, /
il leone, / geli la bruma, o signoreggi 'l cielo / tempesta e pioggia
infino in quei moltissimi e lunghi tarli o vermi di mare, che da'marinai son
spezie terribile di certi tarli maravigliosi, o vermi di mare, che annida in
navi, che stanno sempre sott'acqua o in altri legni posti nel mare. ciascuna
sola, rintanata in un proprio tubo, o cannello, di materia testacea fabbricato.
testacea fabbricato. è animale ermafrodito, o pianta-animale, come sono le ostriche. targioni
legno corroso per ogni verso dai tarli o brume. dizionario militare [. 1847]
me ne l'anima fiorisce, o lina, / la primavera? marradi,
della fanciulla ne riportavano qualche guasto, o la si bagnava i piedi guazzando nell'
figura alta e magra, vestita di grigio o di nero invariabilmente, coi goletti di
): di forma semplice, a una o più voci, con o senza
una o più voci, con o senza accompagnamento stru mentale,
mentale, di argomento amoroso o campestre. bracciolini, 1-13-20:
alquanto brunetta. chiabrera, 126: o begli occhi, o pupillette, / che
, 126: o begli occhi, o pupillette, / che brunette / dentro
, i-1242: il color bruno, o tendente al brunetto, è grazioso,
e se il bruno è nero, o se il colorito è insomma troppo diverso da
piante dicotili della famiglia solanacee: alberi o arbusti sempreverdi, con grandi fiori violetti
, con grandi fiori violetti, gialli o bianchi (per i quali sono
brunfèlsia, dal nome del botanico tedesco o. brunfels (1488-1554).
164: tu, mentr'io soffriggo uno o due spicchi, / d'aglio
l'orafo quando ha una croce vechia o un calice. elli el brunisce, e
altrui, come una spada brunita, o cristallo, o altra cosa somigliante. vita
una spada brunita, o cristallo, o altra cosa somigliante. vita di filippo
notte. pascoli, 60: pace, o pam- pinea vite! aureo s'accoglie
grosse, olive piccole, oblunghe, morate o brunite. brunitóio, sm
brunitóio, sm. strumento (di acciaio o di pietra dura, anticamente anche d'
usato per la brunitura dei metalli (o per pareggiare altre superfici).
orefici] sono... il brunitorio o a lanzetta, o a calcagno,
. il brunitorio o a lanzetta, o a calcagno, i bulini, la ciappola
a calcagno, i bulini, la ciappola o tonda, o quadra. galileo,
i bulini, la ciappola o tonda, o quadra. galileo, 457: già
, cioè toglier loro le tracce, o segni lasciativi dalla rota. idem, ii-172
pezzo curvo di calcedonia, d'agata, o d'altra pietra dura,..
], i-153: brunitoio a ruota o a cavalletto: ruota di legno, la
chiedere indietro: uno possedeva un'affilatrice o brunitrice nuova; un altro aveva una
cose, che si voglion dorare senza brunitura o lustro. magalotti, 1-132: quei
(di cloruro ferrico e acido cloridrico) o a caldo (di acqua e acido
di acqua e acido fosforico e zinco, o di nitrato di sodio e perossido di
annerirsi (per l'azione del sole, o del tempo). baldini,
, rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che aspettano la brunitura del tempo
le strisce / del tardivo tuo pianto, o vite. -pane bruno: pane
veste nera, che è contrassegno di scorruccio o di vedovanza. metastasio, i-174:
morte in un punto s'arriva, / o con le brune o con le bianche
s'arriva, / o con le brune o con le bianche chiome / seguirò l'
; nondimeno universalmente son più bruni, o per meglio dire, men bianchi,
una specie di parrucca, di colonna o mantello di lungo pelo o bruno,
, di colonna o mantello di lungo pelo o bruno, o grigio, o
di lungo pelo o bruno, o grigio, o bianco, che scende loro
o bruno, o grigio, o bianco, che scende loro sino a mezzo
ricondurrà la sera bruna, / esca, o riposo, sotto lieve schermo / di
severo. quaedam profetia, v-381-2: o fortuna fallenti, pirchì non si'tuta
incrostati per men patir dall'estrinseco, o da vero armati in difesa da gli
, e se il bruno è nero, o se il colorito è insomma troppo diverso
seppia, bruno indaco: sfumatura più o meno scura di bruno. -segno di
ad or se raggio alcuno / spunti, o si schiari de la notte il bruno
e antrachinonici): bruno di antracene o di alizarina; bruno solido; bruno
: razza bovina a colore bruno più o meno chiaro. 7. dimin.
posso più portare se non di bruna o scamoscia, come la chiamano qui, perché
sf. spazzola (fatta di setole, o di radiche di saggina) per pulire
piante, anche di setole di cignale o di porco, per ripulire i cavalli dopo
crescenzio, 1-115: con la brusca o frasche... si dà il
bot. disseccamento degli apici delle foglie o delle punte dei rametti, provocato dall'
ruvidità. panzini, ii-152: « scende o non scende? * mi disse bruscamente
che prima che siano calafatati siano ben bruscati o ricercati col fuoco acciocché si scopra meglio
, sm. rappresentazione popolare declamata o cantata (nella campagna toscana),
è portato il bruscèllo, ramo di leccio o cipresso ornato con nastri, campanelli,
; gli argomenti sono storici, leggendari o di genere (matrimoni contrastati, ecc
« bruscelli *, « buffonate * o « maggi ». 2.
vince chi tira il fuscello più lungo o più corto. giovanni dalle celle
, cioè bruschette, chi la maggiore o la minore tolga. lippi, 2-39
che si chiamino bruschette e non buschette, o forse in ambedue i modi: che
con pigliare tante fila di paglia, o d'altra materia simile, quanti sono
quel filo che tira il premio si fa o più lungo o più corto degli altri
tira il premio si fa o più lungo o più corto degli altri. detti fili
. detti fili s'accomodano fra due assi o in mano, in modo che non
; e quello che tira il più lungo o il più corto, secondo- ché è
serra, ii-338: quella secchezza, o bruschezza, indifferenza, brutalità del narratore
di mezzo sapore. e in somma o me gli hanno mandati bruschi o dolci
somma o me gli hanno mandati bruschi o dolci. a. f. doni,
vi è vino alcuno che non sia brusco o verde, come essi sono usati di
si riferisce anche a uno stile letterario o epistolare. dante, par.,
par., 17-126: coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna
coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna, / pur sentirà la
baldovini, 5-3: sia pur brusco o seren, sia notte o giorno, /
pur brusco o seren, sia notte o giorno, / vo'sempre esserti presso
* comincia a ricuoprirsi di nuvoli ', o l'aria divien più fredda. bocchelli
non fosse una giornata brusca come ieri, o peggio. giusti, 3-220: essendoci
in sempiterno sospeso s'ei lo piglia o lo lascia. pavese, 1-52: ma
volto fra la mitezza e la severità o la collera. bartolini, 4-25:
, cioè minuzzili di paglia, legno, o altra simil cosa che si riferisca a
si caccia a mano dentro le bruscole o gabbie (fisculi), le quali son
s'annodano e s'intrecciano stuoie di sala o di giunco, e bruscole da frantoio
si è che, non casca carboncini o bruscoli drento alla forma. buonarroti il
362: chiotte, contro terra, o care! / che non si mova un
: e s'hai pel dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu
hai pel dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu ti netti.
dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu ti netti.
la plebaglia, / se fosse salvo o dannato angelino. / ognuno si riscalda e
bencivenni [crusca]: con ossimele semplice o composto, con radici di petrosemoli o
o composto, con radici di petrosemoli o di finocchio, d'apio e di soa-
lo più da persone, che parlano o armeggiano con atti disordinati ». brusire
un fungo parassita (piricularia oryzae) o a condizioni atmosferiche avverse. =
acque, el metterete sopra alle ceneri calde o brusta minuta in un crogiolo. carena
con sale armoniaco distemperato con orina o con aceto, e si mette sopra gli
seme in un tegame di terra, o tiella di rame, nella quale si
più i meridionali al tipo feudale, o piuttosto all'asiatico. b. croce
su congetture di questa fatta, concernenti cani o gatti,... ma sull'
di brutale è nell'uomo: del limite o della base animalesca che avvertiamo in noi
. pel tuo medesmo [onore], o brutal ceffo, a troia / ti
: siamo sobri sino alla frugalità, o ubbriachi sino alla brutalità. alfieri,
comportamento rude, incivile, senza riguardo o delicatezza; eccessiva sincerità; sfrenatezza;
serra, ii-338: quella secchezza, o bruschezza, indifferenza, brutalità del narratore
che gli alsaziani e i lorenesi amassero o no i tedeschi, perché l'annessione di
. abbrutito. iacopone, 34-10: o amore carnale, sentina putulente, 1
nostri. lorenzo de'medici, 85: o ben de'ben, virtù d'ogni
20-41: ma che da cavalliero, o tristo, o buono / ch'io sia
che da cavalliero, o tristo, o buono / ch'io sia, possi morir
e non come dannato per giudicio, / o come animai bruto in sacrificio. castiglione
non accettano per nudrici le donne inferme o quelle di malvagi costumi, quanto meno
gli animali bruti? bruno, 3-681: o mercurio, disse, quello ch'io
avverse alla nazione e alla libertà lavorano o potranno all'uopo lavorare efficacemente. d'
bruno, 3-927: è cosa veramente, o generosissimo cavalliero, da basso, bruto
ed aver affisso un curioso pensiero circa o sopra la bellezza d'un corpo femenile
anche in un viso bruto, o scavato dalla miseria o corrugato dal cruccio.
bruto, o scavato dalla miseria o corrugato dal cruccio. 5. bot
un composto, senza indicarne la disposizione o l'unione specifica. = lat
peregrini, xxiv-189: la vittoria, o dicasi eccellenza o precedenza... è
: la vittoria, o dicasi eccellenza o precedenza... è amata e
da'bruti. casti, 1-3: o celeste zodiaco, te invoco; / a
, giorno, i-929: odi, o signore, / sonar già intorno la
dei bruti, come compare cipolla, o compare malavoglia. di giacomo, i-435:
cortile, come si fa pei botoli malnati o bastardi. serra, ii-166: a
da demente per il comando d'un ministero o d'una dinastia, tanto corre dai
allegro nuoce al passionato, spegne o raffredda la passione negli animi degli uditori,
sangue: rendersi colpevole di omicidio (o di ferimento). jacopone, 24-25
di gentilezza nello animo hai, o quella avessi, che già ebbe il legnaggio
suoi altari, pur sopra i disertati o bruttati o falsati. brutterìa (
, pur sopra i disertati o bruttati o falsati. brutterìa (bruttarla)
lieve impresa; / ma ch'io segua o mi strugga / per bruttezza, che
3-667: a chi ti possiede [o ricchezza] non meno apporti fastidio che giocondità
in sé per esser bruttezza? se tutti o la maggior parte degli uomini fossero così
grandi e a grande potenza pervengano, o con frode o con forza esservi pervenuti
a grande potenza pervengano, o con frode o con forza esservi pervenuti: e quelle
di poi, che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per
che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per celare la
, rinchiusa la giovane in un monasterio o in altro luogo; e tanta bruttezza
estetico, perché di aspetto fisico deforme o comunque sgradevole (persone, animali)
, e ad un negro, bianco; o vero, ad un bruttissimo, bellissimo
croce, iii-22-310: gli interventisti promossero o si unirono a manifestazioni di piazza,
certo era un brutto dormire in cinque o sei sotto la tenda. -
9. unito a un aggettivo o a un sostantivo, ha valore accrescitivo
loro abbia di novità alcuna cosa, o se nobiltà o bellezza, ovvero alcuna turpitudine
novità alcuna cosa, o se nobiltà o bellezza, ovvero alcuna turpitudine le daremo
le daremo, ovvero se alcuno adomeremo o di
corone o di vestimento di porpore, per la quale
sanguinosa ovvero di sangue brutta ovvero disconcia o difformata la faremo. guittone, xxxiii-29
uomo e la donna il meglio che sanno o possono, e poi che so'così
infamia. lorenzo de'medici, 571: o care, o dolci sorelle, sappiate
medici, 571: o care, o dolci sorelle, sappiate / che questo corpo
essere essi bellissimi a paragone di altri o anche l'essere brut- tetti anzi che
bruttarella, dimenticata, gialla come lui o verdognola,... avrebbe potuto
si truova alcuna cosa di maggior fastidio o di maggior bruttura, come della femmina
frode la miseria, ogni bruttura occulta o palese. b. croce, i-1-58:
rappresentatori di sentimenti malvagi o pessimistici, ma calmi, innocenti e
ne portava con essa la gota; / o dove e'par che bruttura cognosca,
sia fatta detta terra apresso a mare o altro fiume grosso, acciò che le brutture
dargli ad intendere l'esalazione delle sordi o brutture de gli uomini e de gli
, dice egli, dalla salsezza, o macchiati, come le nostre gioie, dalle
. dial. barlume prima dell'alba o al tramonto; crepuscolo; l'ora
; l'ora che precede l'alba o segue il tramonto. -a bruzzolo:
, per gli oscuri bruzzoli, disse: o che tu sia iddia presente, o
o che tu sia iddia presente, o che tu sia piacevolissima agli dei; io
subbuglio, chiacchiericcio di molte persone, o imita il suono che si fa con
con la bocca per freddo eccessivo, o l'abbaiare del cane. bellincioni
/ che adorabil figliuolo / fosti, o gran tobbiolo. tommaseo [s.
, per leggier cosa ch'e'facciano o dicano non bene. cicognani, 3-240
piaggine; azione insensata; scritto o discorso sconclusionato. i.
, pelame raso bruno-rossastro, uniforme, o macchiato di nero alla testa e agli
, inventata a bello studio per ingannare o beffare la gente: fola, fandonia
de amicis, 1-86: stavamo in dieci o dodici a chiacchierar di bubbole accanto alla
, ras- sembra a un certo borbottare o brontolare, che si dice ancora bubbolare
la più bella: / -sola (o dio, bubbola e tuona!) /
poldo dinanzi a un piatto di gelatina o a un bianco-mangiare che bùbboli. idem
un'iride, come ancora se diventeranno lividi o neri, sarà pessimo segno. p
tumore infiammatorio fatto dai ganglii linfatici, o sviluppato nel tessuto cellulare dell'inguine,
tessuto cellulare dell'inguine, dell'ascella o del collo; e dicesi semplice quando risulta
tocco da gocciole di piombo fuso, o d'un qualche acido terribile, la coperta
cioè di seme. pindemonte, 18-464: o fosser... / date quattro
, 3-8: una corba, cioè misura o poco meno [di fave],
voi bubulci / odio non regna alcuno o ria perfidia, / né nasce ambizion
cavità del terreno, apertura (naturale o praticata ad arte) su una superficie (
ero colla spada a'fianchi, / o e'si tornò in inferno a satanasso »
vacuo, e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa.
e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa. ariosto,
sopra, discosti l'un dall'altro, o vero le buche d'un braccio e
che la madre era sola e tramortita o morta, e il putto rimanendo solo
ariosto, sai., 2-16: camera o buca, ove a stanzar abbia io
quale è proprio dei luoghi rinchiusi o sotterranei... perciò nel nostro idioma
si forma nei letti standovi coricati, o nei divani, nelle poltrone, standovi
geogr. avvallamento, depressione del terreno o del fondo del mare; stretta vallata fra
ciascuna persona di qualsivoglia stato, grado o condizione andare a caccia, e quelli
andare a caccia, e quelli pigliar o vivi o morti... con rete
caccia, e quelli pigliar o vivi o morti... con rete e lacci
delle lettere: apertura della cassetta postale o praticata nel muro di un ufficio postale,
piccole buche (in numero di 9 o 18) scavate nel terreno, nelle quali
. l'ingresso all'aria con aprire o bucare la vescica. l. bellini,
un abito fatto di stoffa assai ruvida o di lana). -anche assol.
e rifl. forteguerri, i-357: o buona gente che sì mal manduca,
il foro di controllo nei biglietti ferroviari o tranviari. -bucare una gomma: forare
gomma: forare un pneumatico della bicicletta o di un autoveicolo, di un motociclo.
bucatala, donna che fa il bucato, o serve a farlo, e campa d'
enorme, tutta bucata di finestre nere o gialle. 2. locuz.
i tinelli, i luoghi da liscia, o bucata. soderini, ii-77:
fare in un tronco di salcio, o d'altro albero smidollato e sbucato dal
esempio, quando la vedeva lavare i piatti o fare la bucata, se ne andava
, / diresti che non è donna o massaio / che l'abbi così presto rassettato
pensate che in casa stesse un libro / o penne o calamaio o foglio o inchiostro
casa stesse un libro / o penne o calamaio o foglio o inchiostro, /.
un libro / o penne o calamaio o foglio o inchiostro, /...
/ o penne o calamaio o foglio o inchiostro, /... / con
e'mi vedesse la segretaria, / o la prebenda del canonicato, / com'io
, provocanti pigiama in tinte di mammola o di pistacchio, sventolavano sul paesaggio pioniero
teco due ore per volta per otto o dieci giorni in via delle torricelle,
di persone. firenzuola, 951: o che braccione sode a piena mano,
varchi, v-54: dare una sbrigliata, o vero sbrigliatura è dare alcuna buona riprensione
e nei lunghi viaggi adoprano un biscotto o buccellato siffatto. montale, 130:
spolverizzando largamente ogni suolo col belgivino, o con altre varie polveri odorose, come di
introdurre in italia la moda dei buccheri o barri, che eran vasi fatti con certe
montano 'barro 'indica l'argilla o maiolica in lingua spagnola. bùcchio
tra la buccia grossa e l'àlbore, o vogli tu legno dentro, e di
ecc., costituita da una pellicola o da una membrana più o meno consistente
una pellicola o da una membrana più o meno consistente; scorza. marino,
tagliar la buccia d'un cedrato acerbo, o che dalla stessa buccia premuta sprizzar minutamente
buccia della zucca ne ricopre la polpa o carne, il cui centro è ocupato dalle
. la buccia è anche chiamata scorza o corteccia, specialmente nelle zucche secche e
conc., i-427: nelle terre asciutte o magre provano bene l'uve di buccia
allegri, 96: fu non so dove o quando una bertuccia /...
minacciate, scagliategli delle buccie di cavoli o de'sassi, egli [il gatto]
sintomo di convalescenza, risentirete più nodosa o più scabra, sotto la carezza della
so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia,
d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia, / o
, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia, / o lo spuntone;
o traversin, testa o gattuccia, / o lo spuntone; e'va per parentado
/ e forse al camuffar ne incaco, o bado, / o non so far
ne incaco, o bado, / o non so far la berta o la bertuccia
/ o non so far la berta o la bertuccia, / o in furba o
far la berta o la bertuccia, / o in furba o in calca o in
o la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica mi lodo
/ o in furba o in calca o in bestrica mi lodo? machiavelli, 3-203
, 1-353: gli rivegga il pelo o le bucce: gli faccia l'aristarco,
le bucce: gli faccia l'aristarco, o il soprassindaco. goldoni, iii-1084:
i-357: se fo figura, o delle figurucce, / niun dee venirmi a
buccicata... vuol dire niente o quasi niente... pare che derivi
(cosa vilissima e superficiale delle frutte o degli alberi),... dicendosi
saper buccia buccia, per saper pochissimo o nulla. = cfr. bouchée *
tra quello de le spaventevoli buccine o de le reali trombe. p. f
viene intesa anche da'maestri per 'cornetta'o 'corno'; così buccinare, sonare alla
, ma se ne dubita, o si crede dalla brigata, e se ne
intorno cose grandi a chiunque le creda o non le creda. giusti, 3-88
cosa, ma se ne dubita, o si crede dalla brigata, e se ne
par verisimile che bucinare derivi da vocinare o bocinare, da bocina, esigua voce:
racconta i fatti altrui con intenzione malevola o pettegola. salvini, 39-iv-108: volendo
buccino, a somiglianza del buccino, o corno, con che si suona; ed
lo negasse, io vorrei mandarlene tre, o quattro navicellate, e ci vedrebbe delle
come disse quello; ma un giorno o l'altro gli fo il buccio. gli
l'arte fosse finita negli artifizi, o ch'ella sia come il seme della
ovali, dure, con margini seghettati o crenati di alcune specie di barosma e
zulù, attraverso l'inglese buchu o bucco. bucco2, sm. omit
colori gai, dalle ricche guarnizioni, o le prime buccole, un anellino. pirandello
tommaseo-rigutini, 864]: la buccolica o boccolica, per il vitto, è sproposito
0 veramente per uno aspetto feroce, o veramente perché ne la spalla avea un
esaminare per la fretta se il morso o le barde stessero a dovere. il bucefalo
bucellacci. = lat. bucellus o bócellus, dimin. di bùculus (da
becco dotato di una protuberanza a elmo o a corno (e vive nell'asia
: caratterizzati da appendici massicce a elmo o corno situate sul grosso becco.
tu andrai a partito ad alcuno magistrato o ufizio ti voglia favorire, dandoti la fava
: molti e molto grandi personaggi ambivano o, come fiorentinamente si dice, bucheravano
suo cartone bucherato e poi, accostando o facendo da un garzone accostare il foglio
doveva appoggiarsi a un'ala del cancello o a un vaso di limoni, ridicola spoglia
dire qualcosa, ma biccio fa: « o ceccarino! che ci aresti da apponere
, sm. specie di rete per pescare o per uccellare, simile al bertovello.
ch'altro non facci che pigliarvi [o ghiozzi] / col bucinétto e colle
rumore e disparere e dotta. / o 'l gufo n'esce! odi che secchia
erano di passaggio per la città, o de'conquistatori premiati dalla repubblica colla suprema
. ant. marin. nave o barca (in forme e grandezze diverse)
estesa da parte a parte di una superficie o di un oggetto; foro; pertugio
: tu in quello starai spigolando a fessi o al buco de la chiave. diodati
so che non rompano l'uscio, o non escano pel buco della chiave, e
cioè che non prima fornirà il transito o passaggio delle anime umane in novi corpi,
che un camelo possa per un forame o buco d'ago penetrare. -buco
il padre non ha saputo leggere, o il figliuolo non ha saputo scrivere. manzoni
cosa per l'appunto che riesca bene; o, per ironia, che vada al
che esca del bucolino, non mosca o moscione che ronzi per aria o altro
non mosca o moscione che ronzi per aria o altro minuto animaluzzo o insetto che non
ronzi per aria o altro minuto animaluzzo o insetto che non significhi qualche cosa pel
un finestrino / co'suoi vetri, o piuttosto col suo foglio. » variante
vuota. burchiello, 143: o teste buse, o mercatanti sciocchi,
burchiello, 143: o teste buse, o mercatanti sciocchi, / o ciarlatori al
buse, o mercatanti sciocchi, / o ciarlatori al vento, o femminelle. bronzino
, / o ciarlatori al vento, o femminelle. bronzino, xxvi3- 51:
né vai ch'altri si scuota, o trovi scuse. a. f. doni
sono nessun di questi cervelli sani, o intelletti busi, mi lambicco in un
virgilio, dove non sempre bifolchi parlano o sono descritti. questa è ormai voce
essere la cagione perché la bucolica o pastoral poesia venne a'tempi umanissimi egualmente
costumi che si trovano nelle egloghe, o nei componimenti di simil genere, dal
manara, se, prima di quello, o dopo questo, non ci furono altri
non ci furono altri poeti bucolici, o ignorati o dimenticati da me? gioberti
ci furono altri poeti bucolici, o ignorati o dimenticati da me? gioberti, iii-208
alla prora / fitto un bucranio / o un nibbio con aperte ali,..
le cui foglie servono per impagliare seggiole o per intrecciare stuoie. tommaseo [
la locuzione allusiva * andare a buda 'o non è intesa, o riesce tanto
a buda 'o non è intesa, o riesce tanto fredda, quanto son fredde
e vivono nell'asia, nell'africa o nell'america meridionale: alcune specie ornamentali
è da cercar di sapere alcuna cosa o nelle interiora degli animali e ne'budellami
dell'intestino. simintendi, 1-157: o qualunque leoni abitate in questo scoglio,
becco, / se il ventre ha duro o se il budello ha secco. rajberti
...; tutti quanti armati o di un lunghissimo budello gonfiato o di
armati o di un lunghissimo budello gonfiato o di un simulacro di grosso bastone fatto di
per ombrelli. 5. corda o filo molto resistente, ricavato dall'intestino
far passare il fiato in tubi di metallo o percuotere somari morti. c. e
, con girare la mano sul cembaletto o con pizzicare il budello, son così
, 25-169: fantasticavo che, cinquanta o cent'anni prima, nel posto di quegli
usata dal fango / come una suola / o come un seme / di spinalba.
. sciocco. moneti, 56: o razza budellona e maledetta, / che non
mattino. 2. sformato di carne o di verdura. goldoni, vi-1132:
budriere, larga fascia di pelle di bufalo o di cavallo posta sulla spalla diritta,
si uniscono insieme per ricevere la sciabola o la spada. d'annunzio, iii-1-643
personale, in cui una signora s'abbiglia o s'intrattiene o riceve le visite più
una signora s'abbiglia o s'intrattiene o riceve le visite più intime.
ed elegante, dove le signore stanno o fingendo di lavorare, o a leggere
le signore stanno o fingendo di lavorare, o a leggere, o scriver lettere,
di lavorare, o a leggere, o scriver lettere, e dove non hanno accesso
salottino molto elegante, ove una signora legge o conversa con le amiche. panzini
lumache non si potessi annumerare gli anni o i mesi della lor vita, come nelle
questo all'uomo, che non il cavallo o qual si vogli altro quadrupede, come
volta, a caccia, scorse tre o quattro stomi su la schiena d'alcuni
sotto il tetto; piccola apertura rotonda o ovale; lente di ingrandimento per lampade
buoi, altrimenti faremo delle canzoni più o meno splendide all'italia, ma l'
, 3-3-258: quindi il rubargli un centinaio o due / di scudi, come nulla
. si dice anche degli uomini svogliati o restii. -ogni bue non sa
boari, buffatori, porcari e casiaruoli o formaggiari. bufalata (dial.
[sarete] stato di bufolata, o trovato alcuna invenzione gentile, servito in palazzo
servito in palazzo a ricevere dame, o fatto altro personaggio, dicentesi alla presenza
quando si fa calcio a livrea, / o mascherata, o bufolata, o giostra
a livrea, / o mascherata, o bufolata, o giostra. lastri, 1-3-190
/ o mascherata, o bufolata, o giostra. lastri, 1-3-190: anticamente
portar la soma, come gli asini o i muli. carletti, 184: vi
che 'l poeta non mi tenesse una pecora o un bufolo, per dir meglio,
irregolari, spesso accompagnate da forte pioggia o neve o grandine. dante,
spesso accompagnate da forte pioggia o neve o grandine. dante, inf.
. e al figur.: di persone o cose. pirandello, 5-309: quella
incrostati per men patir dall'estrinseco, o da vero armati in difesa da gli
compagnie nell'escire in pubblico, flagellandosi o facendo altre funzioni. manzoni, pr.
, in segno di penitenza, abbrunati, o scalzi e incappati, con la buffa
in tanta moltitudine, niuno parlare favole o buffe. pulci, 24-98: questi giganti
che si resta d'accordo con sei o otto o più di tali buffe.
resta d'accordo con sei o otto o più di tali buffe. 2
buffò '. arila, 74: buffò o sala del buffò dicono la sala dove
delle colonne volgar. [tommaseo]: o vero di quello il quale bufferanna
40: buffetta, arnese composto di uno o di più assi messi in piano,
in piano, che si regge sopra uno o più piedi, e serve per diversi
sbuffare quando con suono di parole o a dir meglio con ventose ed enfiate parole
la mano (specie sulle guancie) o facendo schioccare un dito contro l'altro
io h vidi [u cavallo], o re marsilio, rizzar dianzi / ed
lui di condanna- gione qualche cinque mila o dieci mila lire; egli parrebbe tal
. jovine, 201: fatti ancora tre o quattro gradini, un buffo di vento
tratto, come si farebbe a sputare o a proferire la parola buffi; donde
proferire la parola buffi; donde bufera o bufea, un gran nodo di vento che
buffa donna coi suoi cinquan- t'anni o poco meno, e la sua faccia non
di serietà, di dignità; azione o discorso da buffone. lami,
buffonata che ci passi per la testa o di nostro o tenuta a mente,
ci passi per la testa o di nostro o tenuta a mente, le so dire
epoca moderna: comico del circo equestre o negli spettacoli di varietà; pagliaccio.
.. pare più tosto buffone, o giucolare. a. f. doni,
sproposito, e si compiace di parole o atteggiamenti strani, bizzarri, assurdi;
... non lo tenesse per pazzo o per buffone? belo, xxv-1-85:
fermati. se'tu ebro, o fai del buffone? sassetti, 46:
io avessi potuto intromettervi in quei due o tre anni di studi buffoni di umanità e
oltre non arriva, / che nuocano o co'denti, o con gli artigli:
/ che nuocano o co'denti, o con gli artigli: / né di scherzar
avanti: « buffoncèllo? ». era o non era una grave ingiuria ledente il
che per alcun tempo abbia esercitato, o al presente eserciti,... il
presente eserciti,... il mestiero o esercizio di fabbricare fiaschi, bicchieri,
bicchieri, buffoni, ampolle, bocce, o altra roba di vetro, o si
, o altra roba di vetro, o si chiamino buffatori, stampatori, ven-
chiamino buffatori, stampatori, ven- ducoli o conciatori, o con qualunque altro nome,
stampatori, ven- ducoli o conciatori, o con qualunque altro nome, ardisca in
. salvini, 6-22: essendoché l'errante o buffoneggiante natura, come dice plinio,
volta prodotto avesse in luce con coma o altra difformità notabile. buffoneggiare,
il frammento appartenne a una grossa farsa o buffoneria composta da qualche meticcio delle colonie
. salvini, 6-142: il mimo o recitante di mimi, buffonescamente sbaglia, il
buffonesca, ma incapace di tenere odio o inimicizia. nievo, 414: a me
sf. dial. gelone (delle mani o dei piedi).
68: « buganza, male ai piedi o alle mani per cagion del freddo:
; e panzini, iv-91: « bugansa o buganza, i geloni (veneto)
iii-217: se raspano alla peggio, o il paese saprà farsi vivo, e anderanno
anch'essi nel numero dei più, o sarà il solito cadavere e allora requiem
dossi, 804: mira bene, o nipote, il funesto loscheggio dello sguardo
= dal lat. tardo bulgari, bugari o bugeri, che aderirono all'eresia patarina
alcuna cosa, ma tacendo la verità o dicendo la bugia per compiacere. galileo
, 40-ii-80: mai può farsi innocente o divenir lecita la bugia, eziandio se leggiere
dice il falso per qualche utilità, o propria, o di altrui. la seconda
per qualche utilità, o propria, o di altrui. la seconda si chiama bugìa
, ed è quando si mentisce, o con tra il bene del prossimo, o
o con tra il bene del prossimo, o con tra l'onor di dio.
-la bugia monta a cavallo sul naso o corre su per il naso, e
naso lungo: quando chi mente arrossisce o si confonde, tradendosi da solo.
6. fiore di bugia: soffione o dente di leone (la denominazione fiore
una è il raccontare qualche cosa piacevole o vera, con la qual nondimeno è
le genti, e dicendo molte parole, o cotali bugiuzze,... non
, v-37: si chiamano non bugiuzze o bugie, ma bugioni. -acer
, v-37: si chiamano non bugiuzze o bugie, ma bugioni. mattio franzesi,
una presa, in forma di maglia o anello. verga, 2-320: essa tornò
che insegna cose contrarie alla verità storica o scientifica. pulci, 27-175: io
un'altra pittura. chiabrera, 385: o promesse di dio non mai bugiarde.
. bugiardóne. firenzuola, 665: o va, fidati di servitori! perché mi
dal quale ha sentore che un momento o l'altro debba escire il suo lepre
questi vocaboli accennino a buso, buco o pertugio ». bùgio, agg
stanza per la metà con alcuni balaustri o biombe, che noi, per venir
voce di origine dialettale; dal genovese bogio o veneziano bugiòl, di etimo incerto.
quattro, cinque anni confuso giù nel buglione o solamente notato dalla figliuola di un notaro
solamente notato dalla figliuola di un notaro o d'un pizzicagnolo ricco che vuol farsene
, sm. ant. rottami d'oro o d'argento destinati a essere fusi
balducci pegolotti, i-xxn: buglione o bolzonaglia vuol dire oro e argento
oro e argento in piastre e in verghe o in vasel- lamenta rotte d'argento
vasel- lamenta rotte d'argento, o in moneta d'oro o d'ar
d'argento, o in moneta d'oro o d'ar gento non correnti
, siccome cosa rotta per disfare o per fondere. = deriv.
e la borrago officinalis (v. borrana o borragine). bencivenni,
redi, 16-1x-165: fiori di borragine o del sonco o della buglòssa.
16-1x-165: fiori di borragine o del sonco o della buglòssa. = voce dotta
quando elle sono di superficie piana, rozza o liscia, e hanno pochissimo aggetto,
, diconlo per indicare le bugne o bozze in quello, e porvele
. ripetè quella bugnata lì due o tre volte, ma all'ultimo il pitti
gate a decorare un paramento murario o altri elementi architettonici, specialmente porte
quando segua all'apertura dell'arniaio o bugnereccia, che le api di qualche amia
bugnereccia, che le api di qualche amia o bugno non si determini a volare,
, che fanno l'api nelle cassette, o, come altri dicono, ne'bugni
in là, e portano in capo o sotto il braccio una bugnola colle bruciate
, e s'abbia in ordine le cassette o bugnoli fregati di finocchio.
dell'autore che non sanno farsi vedere o piuttosto dagli occhi de'leggitori che non
soldati appena si conoscevano al linguaggio germanico o romano. tommaseo, i-76: è
enigma forte / sanza danno di pecore o di biade. buti, 2-814 [purg