un accidente nato da inequalità di peso o di forza. castiglione, 353: se
, che questi accidenti bisogna che consistano o nel corpo o nell'animo. bruno
questi accidenti bisogna che consistano o nel corpo o nell'animo. bruno, 361:
necessario considerare ancora s'egli sia sostanza o accidente. campanella, i-40: però
: che cosa è egli mai questo fomite o seminario pestifero che resta impresso ne'panni
de'popoli intieri? è egli accidente o sostanza? se accidente, o è
egli accidente o sostanza? se accidente, o è trasportato o è prodotto. al
? se accidente, o è trasportato o è prodotto. al primo modo repugna la
energia possa l'appestato tradurre dalle radici o dalle potenze de'panni agli atti una
sublime e non curante, chiamandole accidenti o contingenze della materia. -locuz.
10. pitt. ant. effetto o dettaglio di un quadro, con scopo
: l'amistà per diletto fatta, o per utilitade, non è vera amistà
, 12-2: or chi potrebbe espremere o dire compiutamente quante sono le cose, le
tutti e regni sono mortali, ogni cosa o per natura o per accidente termina e
mortali, ogni cosa o per natura o per accidente termina e finisce. cuoco,
cuno nostro frate andasse de nocte per arrobare o per altro maleficio et fosse acciso
132]: accidia è tristizia, o vero rincrescimento, o vero lentezza di
accidia è tristizia, o vero rincrescimento, o vero lentezza di desiderare e acquistare lo
, 295: poco tempo, molta accidia o ver pigrizia, negozi assai, e
prezioso, all'agricoltura, alle cacce o ai domestici affari badando. di giacomo
se egli è soprappreso da alcun diletto o da alcun pensiero, egli non ha a
, cruccio, contrarietà, anche stanchezza o delusione). papini, 27-34:
per corruccio, sdegno, preoccupazione, o per ostentazione di austerità); serio
frati di non mostrarsi tristi, accigliati o ipocriti; ma bensì lieti nel signore
colombi e tortole, alcuni accecati, o vero alcuni accigliati, che niente veggano,
, 4-16: la sommità dell'accigliatura, o vogliamo dire quello spazio che è fra
l'arme accingerà per tua difesa, / o bella italia? tasso, 6-ii-37:
6-ii-37: questa bella guerriera / ch'o contra amor s'accinga i o per
ch'o contra amor s'accinga i o per lui cinga l'armi è vincitrice.
opra / di questa vita come a danza o gioco / il misero mortai. nievo
vestire, per essere pronto a far lavoro o cammino. 2. disus.
quinto, / sia di vulgare stirpe o di gentile. idem, 16-35:
locuz. 0 tardi 0 accio: prima o poi. note al malmantile [tommaseo
tommaseo]: diciamo anche tardo o accio, cioè avaccio, parola antica rimasta
in brieve tempo quasi povero divenuto, pensò o morire o rubando ristorare i danni suoi
quasi povero divenuto, pensò o morire o rubando ristorare i danni suoi, acciò che
scopra, / acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore, / chi
ch'io sappia, o vinto o vincitore, / chi la mia morte o
o vincitore, / chi la mia morte o la vittoria onore. idem, 20-110
le si acciocchivano alle gonne e quattro o cinque li teneva in braccio la ragazza
acciocché. magalotti, 4-240: due o tre rami di viole acciocché, /
usanza di coprir le strade con selci o ciottoli, che noi diciamo acciottolare e inseliciare
, 12-3-202: l'alabastro è bianco, o bianco venato di nero e di giallo
., sbadiglierà; acciottolategli le molle o la padella, troverà in quel frastuono il
acciottolarle le molle e le palette, o farle venire dall'altro mondo davide o haydn
o farle venire dall'altro mondo davide o haydn a suonarle un pezzo era tutt'
che in alcuni luoghi dicono anche selciato o seliciato, quel pavimento delle strade,
le donne scaltre accivettano per avere uno o più adoratori... il civettare può
io ne debbo aver molti più, o io venderei alcuna delle nostre possessioni.
* uccello da preda '(sparviero o falcone), che l'etimologia popolare
, fresche, oppure conservate sott'olio o sotto sale). balducci pegolotti
nome di sardone, differisce dalla sarda o sardella in quanto che questa è stiacciata
pescatori sparsi per la riva, o aggruppati dinanzi agli usci delle loro casipole,
erano vuotate, me le scolavo in bocca o vi inzuppavo un pezzo di pane dentro
come acciughe in un barile: di persone o cose strettamente pigiate in un luogo angusto
: dal genovese derivano anche, più o meno direttamente, le forme dialettali e
). monti, 1-28: « o atridi *, ei disse, « o
o atridi *, ei disse, « o coturnati achei, /... /
cani dipinti da nicia,... o a'ritratti delle vezzose femmine, l'
di persone in segno di saluto, o per esprimere consenso. nelle assemblee deliberanti
-giardino di acclimatazione: per piante o bestie esotiche. rigutini-cappuccini, 5
considerata come scende, si chiama accline o vero declive. 2. figur
così considerata come scende si chiama accline o vero declive. galileo, 507:
. è acclive quel che è guardato o montato di sotto in su; sceso o
o montato di sotto in su; sceso o misurato dall'alto, è declive.
il moto... sarebbe più lungo o più breve secondo il maggiore o
o più breve secondo il maggiore o minore impulso e secondo la maggiore o
o minore impulso e secondo la maggiore o minore acclività. guglielmini, 1-101:
accludo). chiudere in una lettera o in un plico di corrispondenza un altro
significare che in una lettera se ne include o alliga un'altra, o altro foglio
ne include o alliga un'altra, o altro foglio o cosa... chi
alliga un'altra, o altro foglio o cosa... chi per altro voglia
: lettera acclusa a un'altra. o. rucellai, 3-43: il sig.
, gli uomini si sedevano sulle bisacce o sui basti degli asini. moravia, ii-32
giusti, ii-198: a volte temo o che mi piglino per un fanatico, o
o che mi piglino per un fanatico, o per uno che ha l'ambizioncella di
a quel passeggio aristocratico pretendevano mischiarsi, o accodarsi un po'timidamente, persone di
le macchine e s'avviano al guardaroba o già s'accodano al crocchio incappottato attorno
soffici, 1-278: era proprio un tranvai o non piuttosto un'irrisione ambulante quella fila
donne baciano pubblicamente per atto d'accoglienza o di commiato gli uomini su le labbra
trova mai nelle sue stanze accoglienza di madre o di sorella o di moglie che gli
stanze accoglienza di madre o di sorella o di moglie che gli apra il cuore con
con particolare atteggiamento dell'animo, favorevole o sfavorevole, una persona, un dono
, 238-11: l'altre maggior di tempo o di fortuna, / trarsi in disparte
la mano. quando le ti accolgono o le ti dicono addio, ti stendono
456: accoglietemi, udite, o de gli eroi / esercito gentile:
soldati radunati in fretta, senza ordine o discernimento). dicerie diverse [
era che non si chiamasse « levatrice » o « mammana » e nemmeno « ostetrica
chi va a messa può dolersi dell'officiante o degli accoliti, ma sull'altare la
di abito che aderisce al collo, o di scarpa stretta al collo del piede)
2. osare; prendere ardire di esprimere o di fare; agire timidamente, con
con incertezza. - anche: fare o dire inconsideratamente. -assol. agire temerariamente
quello dove ha forza il solo caso, o fortuna, né per niente l'arte
fortuna, né per niente l'arte o la perizia; e questa idea si può
: in tutte le sale da bigliardo o da giuoco deve essere esposta una tabella
sperienza. leopardi, i-1120: nessuna o pochissime [scoperte] derivano da spontanea
può darsi il caso che per istinto o senso comune abbia detto all'azzardo qualche
azzarda per abito, e dell'azione o serie d'azioni ov'è azzardo dimolto:
azzeccarne nessuna, nemmeno una: riuscire o no in qualche impresa o tentativo;
: riuscire o no in qualche impresa o tentativo; avere o no fortuna, successo
in qualche impresa o tentativo; avere o no fortuna, successo. moravia,
giambullari, 1-3-28: e certe volte quattro o sei ne pone / in terra con
. rifl. simintendi, 1-166: o quanto s'azzimoe! come ragguardò dintorno
. palazzeschi, 3-127: azzimati ufficiali o borghesi... guidavano cavalli focosetti su
stile più puro e familiare che affaticato o ripulito, e come allor dicevano,
tommaseo]: le ripe colle zappe, o per vanghe ed azzironi si puliscono.
parlare, in nel contendere 0 ridere o azzuffare insieme, che atti fieno in loro
insieme, che atti fieno in loro, o che atti facciano i circunstanti, i
atti facciano i circunstanti, i spartitori o veditori d'esse cose. machiavelli,
oro, e debba essere di legno o di cuoio ferrato, semplice e non indorato
di cuoio ferrato, semplice e non indorato o ina- rientato o ismaltato o azzurrato.
semplice e non indorato o ina- rientato o ismaltato o azzurrato. d'annunzio, ii-232
non indorato o ina- rientato o ismaltato o azzurrato. d'annunzio, ii-232:
qualità] è il colore azzurriccio o vero nero, del quale è tinta la
fiammeggiar le stelle. carducci, 536: o diamante bianco / entro gli azzurri egei
ii-335: fendasi il gambo del fiore o rosaio vicino alla radice, e parimenti
del verderame, e d'azzurro d'indaco o di lapislazzuli. imperato, i-29:
(minuscolo b), sm. o f. fonet. seconda lettera dell'
commutazione, per cui ab = ba; o quella di assorbimento, per cui a
(a forma di fungo, o a torta col vuoto in mezzo),
s'imbeve in uno sciroppo di rum (o d'altro liquore) e si ricopre
anni non assaggio un babà, faccio bene o faccio male? = dal fr
: e sono questi che si chiamano babbagigi o dolcichini o zizzole (oppure,
che si chiamano babbagigi o dolcichini o zizzole (oppure, più genericamente,
oppure, più genericamente, noccioline o mandorle di terra). targioni
voce sicil. cab bosisi o cabasisi (a trapani), anche bascisi
credo già d'esser qualche tarullo o babbalèo. crudeli, 98: ora intendo
parroco esigeva dall'aldilà somme di denaro o cibarie, secondo che il babbeo era
, secondo che il babbeo era signore o contadino. = dal radic. onomat
iii-23-435]: partitevi alla malora, o scrocchi, o pitocchi, o alocchi,
partitevi alla malora, o scrocchi, o pitocchi, o alocchi, o ferlocchi,
malora, o scrocchi, o pitocchi, o alocchi, o ferlocchi, o babbignocchi
scrocchi, o pitocchi, o alocchi, o ferlocchi, o babbignocchi, o scarabocchi
pitocchi, o alocchi, o ferlocchi, o babbignocchi, o scarabocchi, o marzocchi
, o ferlocchi, o babbignocchi, o scarabocchi, o marzocchi, o malamocchi
, o babbignocchi, o scarabocchi, o marzocchi, o malamocchi della filosofia pezzentona
babbignocchi, o scarabocchi, o marzocchi, o malamocchi della filosofia pezzentona! =
, con dei « sì » o dei « no ». l'inaspettato favore
l'altre stupende cose vedere ti corvi o, a dire meglio, comachioni garrulare a
fuori d'italia, dove si dice babbo o mamma; però agiugne lingua che chiamasse
mamma; però agiugne lingua che chiamasse babbo o mamma, id est la lingua italica
convitati; farsi graffiar dalle scimmie; o sedere sulle ginocchia dei babbi; 0
, nonostante le ire di qualche mammina o di qualche babbùccio imbecille. =
= comp. di babbo e veggio o veggo (da vedere): * andare
, che per non contradire alla seconda, o terza lor moglie, quanto bella e
. burchiello, 119: o che sciocche parole / son queste,
babbùccia, sf. pantofola di pelle morbida o di stoffa che si usa per casa
assai consunti, non ritenuti da cinghia o bretelle, gli calavano sulle babbuccie di
babbucciàio, sm. chi fabbrica o vende babbucce, pantofole.
andassero mai vestiti come noi altri, o che scimie, o che babbuini ei parrebbono
come noi altri, o che scimie, o che babbuini ei parrebbono. g
e delle labbra, come chi balbetta o è convulso »). babbusco
lingua italiana] quel diavolo che vogliono o quel che vuole il diavolo, che non
infedeli; la curia pontificia (roma o avignone, nel trecento); il
, nel trecento); il paganesimo o l'islamismo. latini, i-2621:
di una quantità di persone, cose o voci disordinatissima e disparatissima. f
scegliersi un personaggio da rappresentare, di questo o di quel secolo. gozzano, 360
si sospira. savonarola, iv-298: o religiosi buoni, fuggitevi dalla figliuola di
, che comunemente sono ordinati da'medici o per ignoranzia, ovvero per ostentazione.
, di un periodo, una babilonia o un laberinto, sì che tu lo
aperta e non sai se fa da senno o da scherzo. verga, 3-1 io
trecento: la curia pontificia (roma o avignone). dante, par.
; che ricorda il vano fasto (o la corruzione) della proverbiale babilonia.
però, quei ragazzi, nelle batterie o sul bastingaggio. il nostro comandante domandò
molto bene, nutrendole col pastone da rusignuoli o con la pasta di bacacci.
qui, che di tarme e tarli o bacamenti di susine e cose simili.
. davanzati, ii-507: cascano le frutta o bacano e i frutti intarlano e bastano
coperti, e difesi da'loro invogli o baccelletti, e che pur bacano ed intonchiano
iii-374: bacare, quando le frutte, o materie corruttibili inverminano, o in quelle
frutte, o materie corruttibili inverminano, o in quelle nasce il baco.
si diletti del bere,... o a uno che sia bacaticcio, ed
, matoni, divisi lavori, / o pomi, che diranno esser bacati, /
hanno nel guscio un piccol callo, o porro, o eminenza, che è
guscio un piccol callo, o porro, o eminenza, che è forse la cicatrice
se non levare al cavolo qualche foglia marcia o bacata. de roberto, 74:
stimolo di inclinazione; il quale idiotismo o piuttosto plebeismo, vestì alla nobile e
che io non possa ridurmi a stimare o ad amare una persona o una cosa
ridurmi a stimare o ad amare una persona o una cosa intieramente, senza che ne
, come le drupe, sono legnosi o cartilaginosi), con l'interno polposo e
idem, 787: io t'amo, o tarda bacca selvatica, / che non
vi si apre una radura notturna? o no. quando ripensi nottetempo alla radura
. gemma, perla, corallo (acino o grano di una collana, di un
battibecchi e di baccaiaménto, sulla strada o forse sui. pianerottoli delle scale,
è la cagione che, portati gli stokfis o bakalai in altri paesi, sempre si
bene. poi mettete un tegame o una teglia al fuoco con parecchio olio e
teglia al fuoco con parecchio olio e due o tre spicchi d'aglio interi, ma
, 128: un bellissimo baccalà, o fatto lesso, o fatto in gratella col
bellissimo baccalà, o fatto lesso, o fatto in gratella col tremarino,.
ed amo le tue pose schife / o triglia condita al ragù / di gelsomino
di gelsomino biacca e baccalà, / o romana delinquente ferina / e te capra
dal proprio piatto qualche pezzetto di stufatino o baccalà nel piatto dell'amico. bartolini
tanti bacalari, / non faranno con loica o sofismi / ch'alfin sien dolci i
3. per estens. animale o cosa strana e che ispira scherzosa ammirazione
sostenuti e tronfi, gravi e gravidi o di saper o di vento. fagiuoli [
, gravi e gravidi o di saper o di vento. fagiuoli [tommaseo]:
. esclamò: io mi stupisco, o voi eletti a giudicarci, perché non piegate
/ celebran l'orgie lor con queste o tali / fescennine canzoni e baccanali.
esopo volgar., 3-195: baccanèlla o taverna, dove hanno luogo..
passaggio, che baccanèlla significa piccola osteria o bettola. 2. metter su
provocato da gente che grida conversando o discute o alterca; da chi si diverte
da gente che grida conversando o discute o alterca; da chi si diverte smodatamente
di confessarli. nel baccano di una festa o di un bagordo pensava con abbattimento che
seggiola, d'un tavolino da caffè o d'una panca d'osteria, e.
crepapancia, non si sapeva mai di chi o di che cosa, sbavava come un
4. locuz. -far baccano (o chiasso) intorno a provocarne scandalo.
, 3-38: perché s'egli ha camicia o brache o vesta, / non bada
: perché s'egli ha camicia o brache o vesta, / non bada che gli
dire beffare, dileggiare con fischiate o strida, o simili: ed il suo
dileggiare con fischiate o strida, o simili: ed il suo significato proprio è
= dal lat. bacchànal 1 baccanale 'o * festa di bacco ', passato
e corona reale, e da tre o quattro baccanti furiose, armate di tirsi,
baccanti. pratolini, 1-168: furie o baccanti, al momento opportuno, un
iii-78: avessi dovuto foggiare una serva o un'imperatrice, una baccante o una
una serva o un'imperatrice, una baccante o una vergine, avrei sempre spillato dentro
, incontrollati. marino, 5-103: o crude fere, o maledetta caccia, /
marino, 5-103: o crude fere, o maledetta caccia, / o ricetti d'
crude fere, o maledetta caccia, / o ricetti d'orrore e di fierezza,
» sul lato (tableau) di destra o su quello di sinistra; chi tiene
due); il « banco » vince o perde se fa di più o di
» vince o perde se fa di più o di meno rispetto all'uno o all'
più o di meno rispetto all'uno o all'altro lato (e ogni tableau
baccarina, sf. bot. erba bienne o perenne della famiglia composte tubuliflore (inula
baccato1, agg. che ha struttura o forma di bacca; che produce bacche
case mi dirizzai. idem, v-50: o giovane, cui fuggi tu? se
baccellato, agg. archit. decorato o incavato con baccelletti. baccellatura,
decorazione ottenuta con elementi convessi (baccelli o baccelletti) o con scanalature concave,
con elementi convessi (baccelli o baccelletti) o con scanalature concave, frequente nell'arte
sf. scempiaggine, sciocchezza; condotta o atto da baccellone. = cfr.
disposizione a rag- gera, che orna o inviluppa una superfìcie o una modanatura (
gera, che orna o inviluppa una superfìcie o una modanatura (nei capitelli, fra
un cui alunno dia a stampare versi o prose prima del pieno decorrimento di almeno
« maturità » (licenza liceale) o al primo grado universitario: in uso
della genista tinctoria (detta altrove corniola o ginestra dei tintori) e àewarabis hirsuta
àewarabis hirsuta (detta anche erba baccellina o pelosella). = dal frutto
12-4-342: i prodotti dalle piante leguminose o baccelline, a ben considerare le cose,
. guscio, dentro cui si sviluppano o nascono o crescono i granelli de'legumi
, dentro cui si sviluppano o nascono o crescono i granelli de'legumi; e
stagione, c'erano delle squisitezze: o i primi sparagi, i primi baccelli,
da diverse traslazioni? come dall'erbe o frutti di esse, 'pastricciano,
alle fave. -cacio baccellone (o cacio bianco): formaggio (di
che quando so'in su 'l balocio o in su 'l succino, crescono, crescono
gozzi, 4-181: che dica bene o male, o male o bene, /
: che dica bene o male, o male o bene, / di questa cosa
che dica bene o male, o male o bene, / di questa cosa non
negri, 2-797: quei cinque o sei baccelloni le marciavan dietro, felici d'
persistenti, fiori piccoli in capolini bianchi o rosei). = voce dotta
bacchèa, sf. disus. musica o danza bacchica. caro, i-299:
. da bacco1. bacchèo (o bacchio), sm. metr. piede
i-996: i piedi del genere sescuplo, o peonio, sono:...
stando al gr. dovrebbesi dire bacchio o bacchèo; ma suonerebbe strano: e
(chiamata anche rava strétto o ruchetta marina o radicetta marina): erba
rava strétto o ruchetta marina o radicetta marina): erba -stecca
. = deriv. da bacchera o baccarà, dal lat. bacchdris (v
senza dire alcuna cosa percuotere una volta o due l'uscio della camera con quella
, 335: immaginatevi quattro, sei o dieci bacchette diritte, tra di lor
5. mus. stecca di legno (o d'avorio o d'altro) con
. stecca di legno (o d'avorio o d'altro) con cui il direttore
10. milit. piccola asta di legno o di ferro per calcare la carica attraverso
al cacciatore rimaneva la cartuccera al ventre o le fiaschette dei pallini e della polvere
. 11. bacchetta magica (o incantata): quella dei maghi,
colpo fa mutare la natura delle cose o il corso degli avvenimenti. panzini,
le ricchezze del mondo. -bacchetta o verga da rabdomante (ant. bacchetta
si fa guidare nella ricerca di acqua o metalli nel sottosuolo (di varie foggie:
svendere. mare scèttro di re o astuta regia. bacchettata, sf
: comandare, farlaregalarsi un'ala di pollo o due polpettine mal custodite?...
il comando, investirlo d'una carica o di un comando. -gettare, lasciare
[l'esecutore] pur condannare, o gittare la bacchetta. -prov. al
berni, 186: portate ora una canna o un sagginale, / o qualche bacchettuzza
una canna o un sagginale, / o qualche bacchettuzza più leggieri. verga, 2-21
si fermano ai margini sporgenti della riva o si fermano tra quelle bacchettine lunghe e
infliggergli, bacchettate, calci, o consimili villanie. collodi, 165: allora
loro gabbie di ferro sbuffando, sbadigliando o guatando di malocchio i ragazzi che le
bacchettone esercita affettatamente le pratiche religiose, o per angustia di spirito, o per vanità
religiose, o per angustia di spirito, o per vanità, o per ingannare il
angustia di spirito, o per vanità, o per ingannare il prossimo, e intanto
, e intanto non opera il bene, o non l'opera quando e come dovrebbe
e si guardasse molto bene dall'inghiottirla o sputarla fuori, ma la tenesse ben salda
uffi ciale (con scarsa o punta corrispondenza inte riore)
l'atto del percuotere con bacchio rami o altro; abbacchiare, del gettar giù,
medie. macchie rosse di colore più o meno vivo, che si notano sul volto
va sdondolato con le ginocchia che si ripiegano o le braccia ciondoloni... bacchinone
, dall'avere per testa una coccola o bacca: e la testa per celia chiamasi
varchi, v-57: favellare a caso, o a casaccio, o al bacchio.
favellare a caso, o a casaccio, o al bacchio... è dirla
. baccìfero, agg. che produce o porta bacche. mattioli, 1-137:
baccifer -èra -érum * che fa bacche o coccole'(cfr. silio italico: «
l'umana. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che
, che mette in mostra cose preziose o reliquie; vetrina. buonarroti
scarsissima intellettiva, che, il cielo o che altro le avèa concesso, stava
vecchio. negri, 2-762: due o tre mobili a bacheca mettono in mostra
i-569: il fondo delle bacheche, o scatole a vetri, per collezioni di
da seta (ove si dispone la frasca o bosco); bigattiera. bacheròzzo
il pentodon punctatus (detto anche zurrone o cuoio duro): con corpo ovale
sonetto, saper comporre un platone, o, come egli hanno tradotto una leggenda,
. profondo inchino con bacio della mano o di un lembo della veste.
. accostare le labbra (a persona o cosa diletta) e premerle e atteggiarle
petrarca, 208-12: basciale 'l piede o la man bella e bianca; / dille
se appressassi al vostro volto stanco / o a questa tempia le mie labbra amare,
dispiacerebbe di baciare / solo una ruga o solo un filo bianco. sbarbaro,
onde « dar la pace », o « a baciare la pace », vale
donne baciano pubblicamente per atto d'accoglienza o di commiato gli uomini su le labbra
medioevo, a suggello della pace fatta o di un reciproco impegno (ch'era
6. locuz. - baciar la mano o le mani (o i piedi,
- baciar la mano o le mani (o i piedi, o la veste)
le mani (o i piedi, o la veste): come formula di ossequio
come formula di ossequio, di rispettoso o galante omaggio; anche come segno di viltà
in secreto. quel baciarsi per complimento o rispetto le belle mani in italia mi
sacra, come i luoghi santi, o il suolo della patria). -baciar
. in forma sostant. baciami: frangia o ricciolo di capelli che scende per la
nuziale (del costume medievale), assegnata o promessa dal fidanzato alla futura sposa mediante
luna ». -rima baciata (o rime baciate): quelle che presentano
ad aggiustarsi in acconcio legame, alterne o baciate. baciatóre, agg.
: baci pur bocca curiosa e scaltra / o seno o fronte o mano: unqua
bocca curiosa e scaltra / o seno o fronte o mano: unqua non fia /
e scaltra / o seno o fronte o mano: unqua non fia / che parte
tuberi commestibili si chiamano anche babbagigi (o dolcichini; anche zizzole). designa
mani di chi celebra la messa, o contiene oggetti da benedire. 5
scient. presenza e diffusione di bacilli o batteri nel sangue (nel corso di malattie
. microrganismo vegetale uni- cellulare (batteri o schizomiceti), che al microscopio risulta
altre più tozze, con flagelli o meno; ora isolate, a volte a
; ora isolate, a volte a fascetti o a catena, e in colonie ramificate
3. bot. bacillo (o batterio) radicale: quello che determina
. 4. bacillo del cemento (o sale di candlot): solfo- alluminato
la bacinella è quasi piccolo bacino, o vasello, ch'il dimostra di rame,
vasello, ch'il dimostra di rame, o d'argento. d'annunzio, v-1-328
, / che l'elmo poco valse o il bacinetto, / o il teschio
elmo poco valse o il bacinetto, / o il teschio infino al panno del cervello
4. anat. bacinetto renale (o pelvi renale): piccolo serbatoio membranoso
), sm. vaso di argilla o di metallo, a forma rotonda e concava
... e in ciascuna casa bacini o paiuoli, con grandi strida gridandosi a
quello baccino quando ella si pone innanzi o poco o assai. savonarola, iv-341
quando ella si pone innanzi o poco o assai. savonarola, iv-341: e
egli aspiri co'guanti alle guantiere, / o a bacin d'argento — 932 —
che accoglie l'acqua versata dalle bocche o dagli zampilli (tazza, vasca, peschiera
: l'acqua [si vide], o raccolta in bacini o fuggente, mutare
vide], o raccolta in bacini o fuggente, mutare corso e stato; i
stato; i fiumi adunarsi a lago o distendersi a paludi, o, scomparendo,
a lago o distendersi a paludi, o, scomparendo, sgorgare a fiumi nuovi
in un fiume (bacino fluviale) o in un torrente (bacino torrentizio)
in un torrente (bacino torrentizio) o in un lago (bacino lacustre).
pareti e fondo impermeabili (in muratura o galleggiante), nel quale si mettono
mettono all'asciutto le navi per carenarle o completarne l'allestimento (sistemazione del macchinario
, delle eliche, del timone) o ripararne le avarie. boccardo, i-257
od impedirlo, per costruire in esso o per raddobbare bastimenti... propriamente dicesi
schiarano incerte / larve dentro le barche o per le sponde. idem, iii-1-61
anni, già in bacino per avaria o addirittura in demolizione, la sua imbarcazione
la spada suona spesso / qualche bacino o qualche cemmamella, / e quanti saracin
strepitare. 8. anat. bacino o pelvi: ampia cavità (detta,
anziani. — non accozzare tre palle o pallottole in un bacino: essere uno
varchi, v-38: quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, e da
e da non dovergli per dappocaggine e tardità o più tosto tardezza sua, riuscire,
non accozzeresti tre pallottole in un corno, o vero bacino. = lat. tardo
appena dischiuse, a contatto di persona o cosa diletta: in segno di amore
non conosciuti campi. idem, 1-128: o quante volte diede vani basci alla ingannevole
basci alla ingannevole fonte!... o sciocco, perché pigli indarno la imagine
, ammusandosi nello scontrarsi (il che o sia bacio, o avviso che l'una
scontrarsi (il che o sia bacio, o avviso che l'una all'altra si
1-100: né le spose vi foro o i figli accanto / quando su l'
e mordeva dolcemente. era peccato? o piuttosto era alimento? la bocca di
, ix-439: e iesù gli disse: o iuda, tu tradisci il figliuolo dell'
aver commesso un peccato mortale in quattro o cinque atti? 5. prov
luogo la vite poni... o vero quelle che di duri acini a bacìo
, a guisa di que'triboli polari o sterpigni palustri che provano a bacio ed
radici ella può fare de'verbi frequentativi o diminutivi. colla desinenza...
baciucchìo, sm. il dare (o darsi) frequenti baci; il
) frequenti baci; il baciucchiare o baciucchiarsi (più comune sbaciucchiò)
-famil. e scherz. baco gianni o baco gigi: il baco delle pere
. 2. baco (degli intestini o del corpo): verme che nasce
. dallo stato di uovo (lenticolare o fusiforme) durante l'inverno, il
da seta: un bruco di color giallo o bruno, cosparso di peli, che
mese circa, per varie successive mute o crescite, dette dormite; il suo
ch'egli completa nel giro di 3 o 4 giorni); dal bozzolo esce
incubazione. -mandare i bachi alla frasca (o al bosco): il luogo preparato
la formazione del bozzolo. — castello o scalerà dei bachi: impalcatura di legno
i cannicci dei bachi (sono i graticci o arelle o pezzoni, che formano la
dei bachi (sono i graticci o arelle o pezzoni, che formano la frasca o
o pezzoni, che formano la frasca o il bosco nella bacherìa o bigattiera)
la frasca o il bosco nella bacherìa o bigattiera). ariosto, 34-88:
'l fare in palude né sopra a gore o vivai, perché la foglia [del
dir piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali morone e moraro
di ciascuna udivamo il respiro più tenue o più grave, ancorché, fuso in un
bacòccola, sf. frutto d'albero selvatico o arbusto boschereccio. = incrocio
bacolino, sm. piccolo baco o verme. redi, 16-iii-445:
non sia altro che una morsicatura o rosica tura pruriginosa e continua fatta
varchi, v-148: il ritmo o vero numero, è la proporzione del
altro movimento, cioè di quella mora o spazio o indugio o bada, che interviene
, cioè di quella mora o spazio o indugio o bada, che interviene tra un
di quella mora o spazio o indugio o bada, che interviene tra un movimento
2. disus. stare a bada (o alla bada): stare in attesa
strada: / non si rispiarmi parente o compagno, / e poi si parta il
/ ciò pensiam che dee farsi. o tu primiero / entra, e ai proci
, ed io qui resto; / o tu rimani, e metterommi io dentro.
fuor, potrebbe alcuno / percuoterti, o scacciarti. -stare a guardare; stare
delle sette volte le sei soprastanno tre o quattro anni più che non debbono a
usar la spada / con forza aperta, o 'l gir tenendo a bada. idem
oro, e molti animali detti rinoceronti, o « badà », et così
sopra quanti ne noma il numidio / o l'etiopio, è reo il badalischio /
parcittadino che quella robba non fosse serpe o badalischio che 'l mordesse, a tentone
misericordia; e non trovando alcuna criatura o fiera, o altra cosa da potere attossicare
non trovando alcuna criatura o fiera, o altra cosa da potere attossicare, con
venduto per seimila lire l'alto leggìo o badalone scolpito a figure d'angeli, che
. da badiaine, deriv. da badia o badiale (e, per metatesi
senso di 'stare aperto 'o di 'tenere a bada ');
breve parte di quello spazio, o vero indugio e badaménto, che interviene in
. badare, intr. porre o fare attenzione, stare attento o intento
porre o fare attenzione, stare attento o intento; aver cura, prendersi o darsi
attento o intento; aver cura, prendersi o darsi pensiero (di qualcuno o qualcosa
prendersi o darsi pensiero (di qualcuno o qualcosa); attendere (a qualche
(alcunché); rivolgere il pensiero o l'opera (a uno scopo, a
non si conosce se l'è di uomo o se l'è di lionbue; e
il cadavere. foscolo, vii-154: « o giovinetto », mi disse « prima
, se il pastore la vende o la sgozza o la mangia; così noi
pastore la vende o la sgozza o la mangia; così noi, in un
stiamo qui col nostro comodo a badare o a far le viste di badare
a quella professione che uno fa, o a quel negozio che ha fra mano
caso, tener conto (di qualcuno, o qualcosa); interessarsi (a uno
, se la reina di francia, o d'ingletterra guardare dea non laidire il
collodi, 696: -ministro, te? o dove l'hai il talento? -
l'uscio dava qualche scossa, o i mobili avevano uno schianto, o si
o i mobili avevano uno schianto, o si sentiva ruzzolar nel solaio, non
che io sia da meno di lei? o hai paura che ti faccia fare cattiva
un pericolo, di un'eventualità contraria o spiacevole; oppure in segno di ammonimento
spiacevole; oppure in segno di ammonimento o di minaccia; anche, più semplicemente
lo ricevi e bada / che di brando o di strai non ti raggiunga. pananti
a sé, la stia savio, o chiamo gente. foscolo, vii-167: m'
senza badarlo neppure, lo avvoltolò cinque o sei volte nella farina. nievo, 394
. disus. temporeggiatore; chi indugia o tiene a bada. nardi, 2-95
nelle parti più esposte all'uso o al contatto). 2. tecn
2. tecn. guarnizione di stoppa o di altro per garantire la tenuta delle
voi tutte / che nulla mandi lettera o ricevi / senza sua coscienza o volontade
mandi lettera o ricevi / senza sua coscienza o volontade. /... /
troppo spessamente / venga a parlare a devoti o amici. boccaccio, dee.,
avesse fatto dare un vescovato dal papa o, per dir meglio, una badia,
andò cercando per la casa, se fuoco o legne d'accenderlo trovasse: niuno bene
con un fraticello / romito e solo, o trista casa mia! 4
come se fossero un platone in grecia o un cicerone in roma. soderini, ii-306
], / e n'infrangea almen diciotto o venti; /... /
in piedi, allora quando il padre o il tiranno gli dice: 'alzati '.
dai trivii, e ce la imbandisce tre o quattro volte. cantoni, 128:
addio pancia badiale! pascoli, 53: o vano sogno! quando / nella macchia
stellato (anche anice della china) o badiana (anche seme badiano) o
) o badiana (anche seme badiano) o finocchio d'india: è stimolante,
e dial. guardiano (di campi o di armenti). somma dei
2. officina che prepara badili o pale. carena, ii-253: badilaio
dalla fanghiglia, a prender rena, calcinacci o altro, per empierne corbelli, caricarne
nievo, 17: allora quei venti o trenta contadini cenciosi, coi loro schioppi
lasciata la penna per prendere il badile o la vanga. beltramelli, i-562: andavano
grosse, avvezze a stringere il badile o il fucile, lo inseguivano e lo salvavano
scuola, partiti con un treno merci, o a giocare nelle crepe della tonda campagna
, la madre al lavoro col bucato o altro, ognuno col suo proprio diavolo
di gran diaspri vi furono i badini o spalliere, e gli altri sostegni suoi.
dal recipiente prediletto: pirone, amola o brocca. baldini, i-83: era sceso
i baffi, dar segno di disgusto o di collera, minacciare. -cosa da leccarsi
genere suo. -leccarsi i baffi, o meno trivialmente, pulirsi la bocca, del
perché baffi, anche quelli del cane o del gatto. -e anco un letterato coi
ne'baffi: sorridere di nascosto con più o meno malizia, di cosa che ad
ride sotto i baffi anche un amico, o chi non abbia cagione né d'affetto
fatto sul viso altrui, con inchiostro o con altro. collodi, 109: chi
l'abbozzo di un romanzo storico: o un esercizio di calligrafia: o uno
: o un esercizio di calligrafia: o uno svolazzo coi baffi, come i ghirigori
-locuz. figur. -fare un baffo o un frego a uno: minacciare,
è divisa in due dallo spacco. punte o baffi, chia mano le
per un po'di cipria della figliola o mogliera. baffuto, agg. (
, 1-318: porta con te du'baghette o tre, sgonfiate, e da gonfiare
, temendo d'esser forzati a tragittar soldati o bagagli, s'eran rifugiati, con
temendo d'esser forzati a condurre soldati o bagaglie...]. cattaneo
, su un determinato treno, nave o aereo, a volte il medesimo sul quale
, 3-81: l'esercito marciava in uno o in più quadrati col bagaglio e coi
temendo d'esser forzati a tragittar soldati o bagagli, s'eran rifugiati, con
si fa per gli uomini stessi, o per via di barche, carra, cammelli
'l vero, giri tu il filatoio, o macini a secco? che divorato sie
baroni palesemente ritolta la sua concubina, o più volgarmente dicendo, bagascia. boccaccio
taverna, dove è miglior vino, / o del gioco e bagascie la divizia,
315: la cui anima per castitade o per virginitade è maritata a dio; ma
maritata a dio; ma il fornicatore o il bagasciere è riputato solo, il quale
, solo per aver rubbato una radice, o simile bagatelle non punto meritevole di morte
e a riserva di qualche bagattella galante o ufiziosa non ho mai fatto di mio
giusti, 2-34: se un reai ingegnere o un architetto, / ci munge fino
corpo la piccola bagatella di quindici o venti giorni di marcia. bacchelli, 2-109
: bagaitelline e bagattelluzze, anco arnesi o merci più piccole di mole che di
di far tramutare il rame in argento o in oro, e mentre che l'
v-48: questi due verbi dar panzane, o vero baggiane, e ficcar carote,
. scempiaggine; cosa che si dice o si fa in modo baggiano, sciocco.
6-266: sorrideva, ascoltando al circolo o in qualche altro ritrovo le baggianate dei
chi si fa raggirare facilmente; contadinotto (o provinciale) semplice e credulone.
araldici, tengono in bocca un osso o un bastone. = dal fr.
fievoli bagliori per la fosforescenza di funghi o di sterpi marciti. bacchelli, 1-iii-220
. figur. casti, 7-12: o eginardo, o alcuino, in cui /
casti, 7-12: o eginardo, o alcuino, in cui / scintillò di
se sian demoni in corpo di cane, o mostri, 0 altro, la leggenda
questa fun- gaglia, se riuscisse letìfera o èdule. certuni, i più poveri,
. idem, 3-50: il prataiolo o pratella arvense, che fa una discreta bagna
le persone piagate di brutte piaghe, o altri brutti mali, non possono entrare nelli
senza licenza dell'affittuario del bagno, o di quello che li bagnaioli faranno loro
egli potrà in mercede / dar poscia o al bagnaiuolo, o a qual tra i
mercede / dar poscia o al bagnaiuolo, o a qual tra i servi / gli
costretti a ripararsi in una chiesa, o sotto frascate, o all'ombra d'un
in una chiesa, o sotto frascate, o all'ombra d'un fico gigantesco.
, i-262: sotto gli ombrelloni policromi o all'ombra delle capanne i bagnanti riposano
: pochi gruppi di bagnanti si tuffavano o prendevano il sole nascosti gli uni agli altri
con la superfìcie da immunizzare (pianta o parassita): sono bagnanti gli oli
d'acqua, immergere nell'acqua (o altro liquido); irrorare. dante
. lorenzo de'medici, 491: o ambra mia, queste son tacque, /
impressa vede. pascoli, 7: o mio luigi, o anima compagna! /
pascoli, 7: o mio luigi, o anima compagna! / come ti vedo
e simulava uno sforzato riso: / « o carlo, troppo di questo mi grava
. io tanto / non sperava, o fratello. foscolo, iv-315: il mio
e vostra opra coroni / misericordia, o figli, / e duolo e sdegno
e mentre bagna più l'arena, o cede, / parea dir, mormorando,
mormorando, in suon canoro: / o ninfa,... /..
/ potete andar a bere alla fontana o al pozzo. manzoni, pr.
, ecc.); immergere nella gioia o nel dolore (il cuore, ecc
si bagnano in una oscurità luminosa, o d'una oscurità illuminata. 7
. zona della carena che s'immerge o si eleva nelle onde (perciò ora è
buono, se la carta sarà umida o bagnata non potrà fare che non faccia fallo
piedi nel fango del bagnato invernale, o le mani sugli oggetti luridi domestici.
il bagnare, il bagnarsi; distribuzione o applicazione d'acqua su una superficie
mosca nel suo piatto dello stufato, o bagnerello o intinto. =
nel suo piatto dello stufato, o bagnerello o intinto. = deriv.
balneare, i cui tendaggi cigolavano al vento o manovrati come vele dalle braccia vellose dei
bagno1, sm. immersione nell'acqua (o in qualsiasi liquido): a scopo
qualsiasi liquido): a scopo igienico o terapeutico. -l'acqua o la
igienico o terapeutico. -l'acqua o la soluzione in cui si fa il bagno
ov'è il bagno; il luogo o stabilimento ove si fanno i bagni.
birra, le acquavite vanno per conto deltimperatrice o deltimperio, che è una cosa medesima
, i-189: son tre ragazzi di quindici o sedici anni, nudi, con delle
(signore) in costume da bagno nero o bleu-scuro, accollato: giubbetto e sottana
accollato: giubbetto e sottana e mutandone nere o bleu-scure. -mettere a bagno
3. medie. bagno d'acqua o bagno comune (prescritto nell'idroterapia)
(con acqua mescolata a varie sostanze o farmaci: bagno di crusca, bagno
. gadda, 411: la moda o anzi manìa dei bagni di sole (1920-1940
4. immersione di un corpo o di una sostanza per un procedimento tecnico
io non so se egli accompagni me o io accompagni lui! -pare nu scemo -borbottò
lealmente; tanto è inutile: o prima o poi, si trova il padrone
tanto è inutile: o prima o poi, si trova il padrone. io
applicando pezzette inzuppate in acqua (fredda o calda); impacco.
se vi fa de'bagnuoli con greco o con altro vin generoso, riscalderà la
occhio o_ simile. il bagnolo si fa o col tener sommersa la parte, quando
la parte, quando ciò è possibile, o col mantenerla bagnata, mediante una spugna
mantenerla bagnata, mediante una spugna, o un piu- macciuolo, cioè pezzolina a
come quella con cui i flebotomi cuoprono o comprimono la vena incisa. [sostituito
maria), sm. ri- scaldamento o cottura a calore uniforme, mediante l'
(che contiene la sostanza da scaldare o cuocere) nel liquido (o nel
scaldare o cuocere) nel liquido (o nel suo vapore) contenuto a sua volta
: si dovrebbero fare in vasi di vetro o almanco di stagno, nel bagno di
36: ho fatto stillare la vitriuola o parietaria in orinali di vetro a bagno
acquista per natura, ma per suo studio o per insegnamento, sì come di ben
questo, che i giovani... o fa- ceano mostra del loro valore per
città, fingendo battaglie fra loro; o andando all'incontro di qualche principe, il
e mostrando di combattere tra loro con lancie o spade. note al malmantile, 1-430
. note al malmantile, 1-430: bagordare o far bagordo, vuol dire giostrare,
giostre, nelle esibizioni cavalleresche; prova o mostra di abilità nel maneggiare le armi
nel maneggiare le armi (di uno o più cavalieri). boccaccio,
per quei monti, ed abbruciarono due o tre boschi per allegrezza. lippi, 5-62
lupanare, né un seminario di giocatori o di briachi; deve essere una tutela dell'
ritrova con antichi compagni di scuola, o d'armi: nel caso di cui
tanto il napoletano non è un mangione o un beone. bai. voce
mettere in baia, far la baia o le baie) a uno, dietro
sto in fra due, se tu impazzi o farnetichi, i o vuoi la baia
se tu impazzi o farnetichi, i o vuoi la baia di me. varchi,
dire: 'tu vuoi la baia 'o 'la berta'. ricchi, xxv-1-273
di roma? ma le son baie o fraudi del demonio. de amicis, ii-313
. e tal volta una baiaccia, o vero baiata. = deriv. da
, sf. insenatura nelle coste marine (o lacustri); piccolo golfo.
nei porti, rade, baie, o seni, delle nazioni straniere. pascoli,
si tengono a bordo le carni salate o il pesce. - baia di scandaglio:
'): 1 che porta o contiene (l'acqua) '.
brahmano, assistito da un puróhita, o cappellano, e da un gruppo di danzatrici
abbaia. masuccio, 122: raro o mai si trovò alcuno... che
, 78-27: ballerino comincia a latrare, o baiare come un cane, e fare
: abbiamo adunque il latrare, abbaiare o baiare del cane. [sostituito da
che si fa contro qualcuno per canzonatura o per dileggio. firenzuola, 683:
. e tal volta una baiaccia, o vero baiata. segneri, i-740: non
, secondo i momenti, di ridere o d'arrabbiarmi. = deriv.
sacri che assorda la penisola da dieci o dodici anni in qua, non ha
richiamare sulla scena una fitta di cristianelli o sciocchi o ambiziosi o arrembati. pirandello,
scena una fitta di cristianelli o sciocchi o ambiziosi o arrembati. pirandello, iii-469
fitta di cristianelli o sciocchi o ambiziosi o arrembati. pirandello, iii-469: ma
teneva a costantinopoli. in francia bailo o balivo (detto colà bailli) era
di ardore, una pariglia di morelli o di bai impettiti, lucidi e luccicanti.
. che ha macchie (bianche o scure): detto del mantello del cavallo
si gettava a qualche fanciullo, con dui o tre baiocchi si cavava il suo disonesto
vale una pelle di schiratto un baiocco o poco più. note al malmantile,
è la decima parte del paolo o giulio romano, talché dieci baiocchi fanno un
, 1-68: ma non si parli o tratti di baiocchi, / perché non
e. lecchi, 5-7: sport aristocratico o sport proletario; dispendioso o da pochi
sport aristocratico o sport proletario; dispendioso o da pochi baiocchi. sbarbaro, 1-125:
-non valere un baiocco: essere di poco o nessun valore. verga, 3-220
astratto, e quando aveva il batticuore? o che diresti, capassone, se 'l
finestre e si precipitano nel cortile o son baionettati nella schiena e restano cadaveri sui
con pietre, tavole alle pareti, lastre o corteccia per tetto): usata a
attrezzi, raccolto, ecc.) o ricovero durante l'epoca dell'alpeggio.
lassù, le ragazze di fabbrica, tre o quattro a braccetto, a godersi l'
altri luoghi, che sono detti baiuoli o balii, in ciò che portano li
de beauvois; cfr. fr. baie o balle 'pula, loppa, scaglia (
bombardiera (ormeggiata all'entrata dei porti o degli arsenali, per impedire furti o
o degli arsenali, per impedire furti o contrabbandi): detta anche barca guardaporto.
bidè), a indicare una derivazione o sottospecie (secondo il tipo 'genialòide
rubino; spinello: detta anche rubino-balascio o rubino-spinello. dante, par.
con pericarpo coriaceo, diviso da setti o logge in cavità, che contengono i
l'edifizio è coronato da una balaustra o poggiuolo, e retto da uno stereobate,
di legno, lungo uno scalone, o anche intorno a un balcone, o terrazzo
, o anche intorno a un balcone, o terrazzo, in luogo di ringhiera.
di balaustri, di pilastrini, di basamento o base, e di cimasa. fogazzaro
cilestrino, della forma d'una balaustrata o d'una ringhiera. pascarella, 501:
, larghi squarci si aprivano in due o tre punti nel lastrico di cemento.
ogni cimasa è coronata di code pendule o di faccie sogghignanti di quadrumani. fracchia
: pon fine al tuo belare, / o soprattutti ignorante albo; / non so
le parole, dove ragione no 'l vuole o bisogno no 'l richiede,..
qualche violatore e lo stronca; rompe o stroppia un'arteria, ed ecco di
coloro, i quali per vizio naturale o accidentale non possono profferire la lettera r,
francamente le parole intere, le mozzano, o pure ripetono solamente le prime sillabe,
, invece di determinare se sia espressiva o che cosa esprima, se parli o
o che cosa esprima, se parli o balbetti o taccia addirittura, si domanda:
cosa esprima, se parli o balbetti o taccia addirittura, si domanda: -è
essa conforme alle leggi del poema epico o a quelle della tragedia? alle leggi
tragedia? alle leggi della pittura storica o a quelle del paesaggio? palazzeschi,
scorie, / inventerà tutto ancora / o nulla nella sorte uniforme, / il
facendosi piccino e balbettando delle scuse, o almeno non fiatava. faldella, iii-58:
parola dell'uomo, ma l'urlo o il balbettio del forsennato. serao,
teso l'orecchio per udire il proprio nome o quello dell'infame, che gli aveva
, v-39: si dice non solamente balbotire o balbutire, come i latini, ma
balbezzare, e più fiorentinamente, brogliare o barbugliare. balbo, agg. e
erba luccia, ed era troglio, o vero balbo. anguillara, 6-370: or
non sa ancora articolare le parole; o di chi ha la lingua impacciata,
lingua impacciata, per un difetto naturale o per emozione o ritrosia).
per un difetto naturale o per emozione o ritrosia). varchi, v-39
di coloro, i quali per vizio naturale o accidentale non possono profferire la lettera r
bocca della plebe cangia il t o il d nella z, siccome veggiamo
è error di chi scrisse, o pur di chi lesse una z in vece
= il passaggio da balbutire a balbuzire (o balbuzzire) è indicato dalla citaz.
dire al petrarca che la fede, o la sede cristiana s'avesse un giorno a
. 2. figur. persona o cosa malamente invecchiata. c. e
baleàrica, sf. zool. gru coronata o pavo- nina (balearica pavonina),
en simiglianza d'isola terrena / là o va quelli ch'è sopra mare.
3-138: hanno inoltre il pregio, naturale o artificiale che sia, di vincere l'
lancia. 2. industr. balene o stecche di balena: lamine cornee molto
guidava / ai forti sposi non balene o stringhe, / ma sostanze di vita.
, inglese, che ha un'altra grazia o forse non ne ha, con la
4. prov. i granchi vogliono o credono mordere le balene: i deboli
« non ti faccio adesso paura, o ricco? ». b. croce,
, se non affrontiamo il principe co'prieghi o con l'armi ora che egli è
chi ebbe gravemente percosso il capo, o patito lunga astinenza. manuzzi [s
, siccome di un cortigiano che vacilli o traballi, e cominci a cadere della grazia
ma s'e'balena a secco, / o pur tuona, e balena, /
perch'all'aria serena / rado saetta, o mai alla vernata. -in
: per l'umiliazione del rifiuto, o per nascondere il balenio fra sdegnoso e
cavezze ordinarie, gabbie di corda o di sparto, da adat
i quali tutti quadri daranno per tre o quattro giorni bastante alimento alla curiosità dell'
. abbastanza, sufficientemente, quanto basta o conviene. segneri, ii-231: ma
: chi ha la fortuna di possedere o la sua amicizia, o la sua protezione
di possedere o la sua amicizia, o la sua protezione, non solo tutti
, ma tanti altri, che io o non arrivo a discernere, o bastantemente
che io o non arrivo a discernere, o bastantemente non so colla penna delineare.
che domenedio... non possa, o vero non voglia dare la promessa bastanza
pegno ho io da darli? -venticinque o trenta saraffi che mi dessi, saria
98: se gli uomini fussino discreti o grati a bastanza, doverrebbe uno padrone
basso di rame sta gnato o di terracotta, con manici e con coperchio
senso di cosa che non ha forma o caratteri normali). bastardèlle1, sm
bastardièra, sf. vivaio forestale (o parte di esso) adibito alla riproduzione
modo sarebbe stato bastardo e lontano cinque o sei gradi da me? anguillara, 4-303
ma solo figli legittimi, che, piacciano o no avranno a loro volta prole.
l'azzurro infinito / chiudiamo gli occhi o squarciamo il pavone bastardo / anche 11
uno spinone incrociato con un bracco, o per un setter incrociato con un pointer
dante, purg., 14-99: o romagnuoli tornati in bastardi. buti,
non avrà forza il tuo bastardo lume [o luna], / che possa altrui
: darà l'italia in preda a francia o spagna, / che sozzopra voltandola,
quale facendo raccolta di belle monete siracusane o imperiali, ne ha per le mani
di bronzo del tempo degli ultimi papi, o di altro tempo bastardo per la numismatica
discosta dalla forma normale: lima bastarda o a taglio bastardo; caratteri bastardi (
corta rispetto al calibro; cannone bastardo o mezzo cannone. dizionario militare [
tagliato alla lunghezza di due, o tre occhi, e non più.
spiega anche l'antica espressione fils o fille de bast. bastardocarpia,
bastardo, bastardaggine; insieme di persone o cose spregevoli, eterogenee. menzini
più legittimarla. giusti, 2-288: o popol vero, o d'opre e
giusti, 2-288: o popol vero, o d'opre e di costume / specchio
bastardumi de'ramuscelli, non nell'arbore o dintorno, presso allo stipite vegnienti dalle
acqua si pone: nella quale quattro o cinque dì, se l'acqua è
tuo servo eterno ne restassi, / o donna generosa; / ma mille grazie e
accontentarsi (di quello che è stato detto o scritto, senza chiedere ulteriori spiegazioni)
e per tornare alla materia mia, / o vero o no, con pace
materia mia, / o vero o no, con pace si comporti: /
le cose, né sempre, possa o debba essere artificioso: e 'l luogo
sta che. firenzuola, 609: o che avesse per sua sicurtà la scritta
sua sicurtà la scritta da zanobi, o dalla sua suocera, basta che e'l'
piena di fregiature. lippi, 1-13: o che per la gran furia egli inciampassi
la gran furia egli inciampassi, / o ch'elle fusser di soverchio peso;
e gli adulterii! -basti (o basta) dire (e semplicemente che,
): a indicare una prova maggiore o esauriente di ciò che si vuole concludere.
è di troppo (per imporre silenzio o per ingiungere la cessazione di qualche cosa
una ferma speranza che voi vegnate: o che ella si promette assai dell'amor
si promette assai dell'amor vostro, o pur che voi ne le abbiate data
in un tratto alla conclusione di un discorso o racconto, col tralasciare altre cose che
che l'abbia condotto da anni mille o più in qua, d'avere fatta fare
vi fa a voi lo 'ndivinarvelo se vuole o se non vuole? e'mi basta
dante, inf., 29-89: « o tu che con le dita ti dismaglie »
pallade e marte, / benché sia schiavo o figlio di bastaso. = v
è bastevole, ch'ogni amore sia o per elezione o per destino, potendo
ch'ogni amore sia o per elezione o per destino, potendo esser per volontà
essere essi bellissimi a paragone di altri o anche l'essere bruttetti anzi che no
bastìa, sf. fortificazione (dinanzi o intorno a una città,
una città, a un accampamento, stabile o improvvisata, in muratura o con
stabile o improvvisata, in muratura o con materiale di circostanza). cfr
non una sorta di castello, rócca o fortezza, formata nel piano con travi
per lo più intorno a qualche casa o case, o pure intorno ad una torre
intorno a qualche casa o case, o pure intorno ad una torre.
2. marin. barra (di legno o di metallo) che si fissa fra
ne'camerotti di s. marco, o in consimili bolge di disperazione. carducci,
ferri. 2. antica gabella o dazio (che si praticava a firenze
però, quei ragazzi, nelle batterie o sul bastingaggio. dizionario militare [1847]
. fortificare per mezzo di bastioni (o altre opere di difesa). varchi
mettere in ordinanza, fortificare, bastionare o altri esercizi da guerra facevan buoni i
, protetto, circondato da bastioni (o da altri ripari a guisa di bastioni)
un bastione grosso, capace di trecento o quattrocento uomini in guardia, il quale
prodigio, si può dire che avviene o per instinto diabolico o puramente a caso
può dire che avviene o per instinto diabolico o puramente a caso. sarpi, viii-244
rimboccate sulle braccia possenti, dà ordini o si riposa con dignità dietro il bastione
il balestriere, chino alla bastita / o alzato sul carroccio, anco in me vive
, che molto / lasci il dormir o perder voglia un pasto. berni, 3-89
ombre, l'asso di fiori (o di bastoni), che era una carta
da mettergb e da cavargli il basto o il giogo come a un asino, a
l'offensore, si scatena su oggetti o persone innocenti. -ogni basto non s'
, 3-34: non si adatta una sella o un basto solo / ad ogni dosso
bastonafumo, sm. invar. chi combatte o contende con avversari immaginari.
olà, chiudi cotesta succida bocca, o io chiamo il mio lacchè e ti fo
allora la critica non c'è o c'è sotto forma di tersite, e
2-42: venite voi di francia, o di qual banda? / lasciate un
, buscare una bastonata: subire (o infliggere) un danno considerevole, una
alla pignatta che bolliva al fuoco, o alla povera madre mia che cuciva vicino a
lui, credendo che fosse il gatto o il cane che forse gli era passato fra
, sono allargati, di figura uguale o pochissimo maggiore di quella delle ripiegature del
ran due bastoncelli d'avorio, d'ebano o d'altro legno prezioso, sottili e
tu te ne vuoi servire, o che ti porge la occasione; e infra
. baldinucci, 18: una verghetta o bastoncino di legno sottile,..
,... che appoggiato alla tavola o tela... serve a'pittori
qualsiasi oggetto a forma allungata e arrotondata o cilindrica e di piccole dimensioni (il
agevolmente adoperato (come mezzo di difesa o di offesa, o come sostegno nel
mezzo di difesa o di offesa, o come sostegno nel camminare, appoggiandovi la
appoggiandovi la mano): liscio o a nodi, grezzo o rifilato, matto
liscio o a nodi, grezzo o rifilato, matto o lucidato, con
a nodi, grezzo o rifilato, matto o lucidato, con punta di ferro o
o lucidato, con punta di ferro o di gomma e pomo o manico più
punta di ferro o di gomma e pomo o manico più o meno elegante (come
di gomma e pomo o manico più o meno elegante (come il bastone da passeggio
: pigliano gli uccelli con le mani, o gli ammazzano co'bastoni. marino,
, che l'avrò presa in mano sei o sette volte; ma ero istruttore di
2. locuz. -mettere il bastone (o i bastoni) tra le ruote:
i trascurati, i mal destri, o troppo frettolosi al muoversi * o troppo
destri, o troppo frettolosi al muoversi * o troppo interi al piegarsi, ché tutto
gente nata ad essere schiava del pastorale o del bastone tedesco. giusti, iii-
città avessi a fargli partiti grandissimi, o almeno essere un bastone da fare alzare
si è che un bel giovane, o almeno simpatico, o almeno elegante, avesse
bel giovane, o almeno simpatico, o almeno elegante, avesse potuto innamorarsi di
. i. neri, 7-i7: o gran virtù dell'asso di bastoni, /
, 21-131: che solea sempre dar bastoni o spade i all'oste, quandoi danar
che abbia forma allungata e piuttosto arrotondata o cilindrica (o a sbarra) e
allungata e piuttosto arrotondata o cilindrica (o a sbarra) e che serva da
sbarra) e che serva da sostegno o da ornamento; asta, spranga,
. algarotti, 3-41: la slitta o schifo la governava con una specie di
, denominazione di quelle bacchette di ferro o di legno, le quali a poca
lavoro è di tondo chia- mansi aste o anche bastoni. idem, i-167: inferriata
ferro che chiaman bastoni, intraversati e ingessati o impiombati contro una finestra per impedire che
del capitello delle colonne (detta tondino o astragalo, e, se di maggiori
. bastone pilota: bastone, bacchetta (o altro oggetto del genere) che il
, ed è condotta per una foce, o come volgarmente dicesi basto a rovescio,
perenne della famiglia convolvulacee (batatas edulis o ipomaea batatas), con fusto strisciante
batatas), con fusto strisciante (o rampicante), lungo fino a tre
all'europa sotto nome di patata o batata. = lat. scient.
: oggi djakarta). batavo (o baiavo), agg. proprio della batavia
che si riferisce alla batavia; abitante o nativo della batavia. c
con corpo schiacciato a forma di discoide o di rombo, viventi nel fondo (vi
2. lista di panno portata sulle spalle o sul petto da dottori e magistrati (
pochissim'acqua, si scuopre un batolo o lastrico piano, fatto di grandi lastroni di
6. marin. disus. ponticello o tavolato che sporge fuori bordo.
da bato-, dal gr. 3<4 ^ o <; * profondità ', e
geologigo del giurese: caratterizzato da calcari o coralli o da argille azzurrastre o
: caratterizzato da calcari o coralli o da argille azzurrastre o calcari con abbondanti
o coralli o da argille azzurrastre o calcari con abbondanti resti di mammiferi,
del medioevo suscitava dagli alambicchi degli alchimisti o dalle caldaie delle fattucchiere. soffici, ii-71
. pdtrpaxoc, 'rana ', o dal lat. batrachìon, dal gr.
batraciano, agg. riferito all'addome o al ventre: voluminoso e svasato ai
, sf. combattimento fra due eserciti o armate in guerra. giamboni, 7-4
battaglia non tanto dà vittoria moltitudine, o forza di gente non bene ammaestrata,
feste simili; altri vorrebbono vedere battaglie o terestri o marittime e simili cose marziali
; altri vorrebbono vedere battaglie o terestri o marittime e simili cose marziali e fere
carducci, 466: tu cadevi, o mameli, / con la pupilla cerula
. -il grosso di un'armata terrestre o navale. machiavelli, 313: e
andava per la terra attorno, / o el della sua casa non uscia, /
quella stando sì come musorno; / o, se ne uscisse, a la corte
, non so dire se l'achille o l'ajace delle battaglie erudite, cambiò il
. e. gadda, 395: dogane o catasto o genio civile o battaglia del
. gadda, 395: dogane o catasto o genio civile o battaglia del grano gli
395: dogane o catasto o genio civile o battaglia del grano gli era indifferente.
forza d'argomenti in una discussione, o con ogni energia in una competizione sportiva
in un combattimento, di forze fresche o nuove. -essere a battaglia: combattere
: scontro sul mare fra squadre, o anche fra due o più mezzi navali.
fra squadre, o anche fra due o più mezzi navali. boccaccio, dee
far battaglia giudicata. -battaglia campale, o di campo: in campo aperto;
si duole / sanza giusta cagion lecita o buona. cattaneo, i-1-70: una
di battaglia: luogo ove si svolge, o si è svolto, il combattimento.
nella colpevole idolatria di un affetto, o d'un interesse privato. carducci, ii-10-186
lavoro teatrale, di opera in musica o di un brano musicale, in cui particolarmente
scopo di esercitazione delle truppe, • o anche come pubblico spettacolo, in occasione
politici che desiderano restare ignoti (o che assumono uomi ni politici
partigiani, durante periodi di attività o di lotta armata clandestina).
in piccole dimensioni, di scene guerresche o di lotte fra uomini o fra animali
scene guerresche o di lotte fra uomini o fra animali. -battaglia affrontata,
dar battaglia. sannazaro, 225: o gran ferrando, / tu darai battagliando
inventarii. e guai a chi è qualcuno o qualcosa! e poi sotterfugi, rapporti
sopra i muri. tassoni, 10-7: o, diceva, bellor de l'universo
39-vi-114: la teologia finalmente, polemica o battaglieresca, senza gli aiuti della umanità
picca fusse una sua arme, cioè o mazza o lancia o un gran battaglio,
una sua arme, cioè o mazza o lancia o un gran battaglio, come
sua arme, cioè o mazza o lancia o un gran battaglio, come quello che
pronte a sgolarsi per chiamare la cameriera o la padrona. 2. martello
in un numero di stanti forcuti di legno o di ferro, chiamati 'candelieri delle
, in passato, da più schiere, o battaglie. -nell'ordinamento moderno degli
so se insino in diciotto, o venti di fondo. algarotti, 3-39:
to, a guardia del quale lasciati quattro o sei battaglioni, vanno col restante delle
marcianti in gruppi (anche di animali o cose). cesarotti, i-190:
battaizza, sf. dial. percuotimento o sbattimento continuo dell'onda su una spiaggia
un diavolerio di eresie, una rissa, o per dirla in dialetto una « bataizza
, sf. marin. quantità di roba o di persone che può essere trasportata
del telaio (detto anche cassa battente o soltanto cassa) che porta il pettine e
10. marin. riparo (di legno o di metallo) per impedire le infiltrazioni
piede, con un qualsiasi mezzo o arnese (un bastone, una
son le male erbe, / o frutti velenosi, che non li mangi;
; / battilo quando mangia terra o pietre / o cenere o carboni.
quando mangia terra o pietre / o cenere o carboni. dante,
quando mangia terra o pietre / o cenere o carboni. dante, inf.
.). 3. battello sommergibile o battello sottomarino: sottomarino. d'
altro posto che il posto di manovra o di combattimento. idem, iv-2-910: i
. negri, 331: queste barchette, o piuttosto battellini, sono totalmente scoperti.
linea, sedendo sopra i suoi banchetti, o tavolette, che arrivano da un lato
parte inferiore di un infisso (finestra o porta esterna), allo scopo di rendere
battènte2, sm. imposta d'uscio o di finestra; sportello; coperchio di
industrie chimiche hanno chiuso i battenti, o sono state riassorbite, di fronte alla
, nella quale si viene a incastrare o combaciare la parte corrispondente dell'altra superficie
che accoglie e fissa il quadro, o un vetro, o uno specchio, ecc
il quadro, o un vetro, o uno specchio, ecc.).
il battaglio. 7. martello o anello pesante fissato all'uscio di casa
contro un altro, lanciarlo contro qualcuno o qualcosa. pulci, 12-61: orlando
artiglieria (le posizioni deltavversario), o con altri mezzi di offesa. machiavelli
conveniva soccorrere affa prima quando fussi battuta o urtata, non la facevano stretta,
. garzoni, 1-336: albione, o vero inghilterra dal lato settentrionale è battuta
un gioco, in una qualsiasi attività o condizione. machiavelli, 65: menati
rimasti molte volte vittoriosi ma rare volte o non mai vinti da loro. vasari
pertica. carducci, 1052: va [o dante], batti, caccia tutti
fianchi, per proclamare, / ma sento o sentir parine / sacro furor che di
si battea il volto gridando: « o me! o me! ».
volto gridando: « o me! o me! ». -battersi il
iun di loro in mente / venia fuga o spavento periglioso. casti, 21-44:
i-107: vo a bere un fiasco, o alle carte mi batto. [sostituito
perché si batterebbe? per dispetto o per gelosia? d'annunzio, iv-1-120:
: non so se il diavolo, o gli angeli o gli uomini abbiano ritardate
so se il diavolo, o gli angeli o gli uomini abbiano ritardate tutte le tue
che vaporano il viso ai poggi, o serchio, / e la città dal
riverenza mostrandosi, ora con cari svolgimenti o inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto
far troppe parole intorno ad azioni fatte o a pericoli sostenuti da te medesimo.
e plebei sia utile in un governo, o necessaria nella monarchia; s'egli è
che limiti gli eccessi dei due estremi, o non piuttosto formi un ceto, che
ant. circo, arena (per gare o combattimenti). simintendi, 3-58:
le regga, e quete, / o pur le mova: e 'n cui si
che 'n teatri, e 'n cerchi, o 'ntorno a mete. 24.
circolo intero): e de'più o meno lisci, e uguali. sinisgalli,
sangue. 28. topogr. disco o corona circolare su cui sono segnate le
. d'annunzio, iv-2-232: sei o sette mendicanti meriggiavano ammucchiati in un angolo
ognuno si ponea a sedere a piacer suo o, come la sorte portava, in
letto inginocchiate, alla luce di due o tre candele, e dicevano il rosario.
2. grosso anello di metallo (o anche di legno), munito di
rigidamente sulla corona della ruota delle locomotive o di un qualsiasi veicolo ferroviario, e
consiste nell'asportare un anello di corteccia o anche una porzione di legno dalla base
2. piccolo guanciale, fascia o berrettino imbottito che si poneva in capo
, 2-59: 'cercine', specie di guancialetto o di fascia imbottita e trapuntata, con
si divisan da'laici con un cercine o corona di legno, o tagliere,
con un cercine o corona di legno, o tagliere, che sovrapongono alla chioma raccolta
impedire che i cimbottoli non producano corno o pesca sul capo del bambino. ojetti,
ombra della breve tesa, esse annodano o semplicemente posano un fazzoletto, che rimane
si poneva intorno ai colli delle bottiglie o di altri recipienti di vetro. biringuccio
a ferite, legature, tagli su fusti o rami degli alberi dando origine frequentemente
. v.]: 'andare a caccia'o 'cacciare pel cerco', che vale affaticarsi
alle volte una insalata / di raperonzo, o vuoi di cerconcello. <
. quando piglia la punta, o diventa quello che i latini chiamavano vappa o
o diventa quello che i latini chiamavano vappa o lora, e noi diremmo cercone,
. 3. prov. dal cattivo o mal pagatore, o aceto 0 cercone
prov. dal cattivo o mal pagatore, o aceto 0 cercone: dalle persone disoneste
il proverbio: dal mal pagatore, o aceto o cercone. nieri, 280
proverbio: dal mal pagatore, o aceto o cercone. nieri, 280: da
dialetti, che denotano familiarmente con più o meno impazienza o dispregio, la difficoltà
denotano familiarmente con più o meno impazienza o dispregio, la difficoltà o la noia,
meno impazienza o dispregio, la difficoltà o la noia, di trovare persona o
o la noia, di trovare persona o cosa, o il vero d'un concetto
, di trovare persona o cosa, o il vero d'un concetto o d'un
cosa, o il vero d'un concetto o d'un fatto. = deriv
, sm. (plur. -chi o -ci). zool. scimmia catarrina della
non ferite e non babuini, amadriadi o macachi, ma soltanto cercopitechi, d'
io di pomi / non sbonzoli, o di parto di bestiami, / o di
o di parto di bestiami, / o di covon di cereale spiga. monti
in farina, per far pane o simili. 2. ant. di
l'orzo, l'avena, la spelta o farricello; altri, con miglior criterio
che riguarda la coltivazione, la produzione o il commercio dei cereali.
anat. ant. cervelletto. o. rucellai, 2-190: queste [le
allungati a guisa di coda, appendice o apofise, propende la spinai midolla.
e si riferisce a opere d'arte o di pensiero in cui l'intelletto,
cerebralità la mia patria era il mondo o, per esser più esatti, la mia
aspetto simili a quelli del cervello o della materia cerebrale. vallisneri,
: della suddetta concrezione cerebri- forme o ondeggiante ne fa pure menzione basilio bersler.
ebreo, 89: certamente da la testa o cerebro. vengano i nervi e spiriti
campanella, 1-72: il sòno stridente o grosso lo divide [lo spirito] per
spirito] per punta e lacera, o lo sbatte al concavo del cerebro, e
rimedio ad un cortese tossico; / o sparpagliato questo inetto cerebro, / onde
fuor di tempo, e senza / o ritegno o pudor le vomitava / contro
di tempo, e senza / o ritegno o pudor le vomitava / contro i re
, 20: or qual è mai scienza o disciplina / tanto volgar, che da
studi ed esercizi mentali, se bene o a punto perché primordiale: difficile ed
disus. luogo ove si fabbricano o si vendono ceri e candele. goldoni
sgradevole. -cerfoglio bulboso: pianta bienne o perenne, comune in europa e nell'
. = dal lat. caerefolium o cerefolium (plinio, 19-8),
. cerimònio), sf. atto esteriore o complesso di atti esteriori, nei quali
, aveano tutto il carattere di solennità o feste o cerimonie religiose. nievo, 1-135
tutto il carattere di solennità o feste o cerimonie religiose. nievo, 1-135: un
leggere ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi editti.
feste] onomastiche de'principi, ec. o quelle d'incoronazioni... si
le persone si scambiano nelle riunioni mondane o di carattere ufficiale (e sempre portano
, 7-88: l'abito da sera o di cerimonia, femminile e maschile,
e non soltanto nella parrucca del giudice inglese o nella toga dell'avvocato. moravia,
: è come andare ad un funerale o a delle nozze: in ambedue i casi
i casi un certo atteggiamento di gioia o di dolore è obbligatorio come il vestito
-aria, spirito di cerimonia: comportamento o atteggiamento sussiegoso, del tutto formale,
direbbe a corte se un maestro di cerimonie o un ambasciatore con le credenziali in mano
si mettesse a correre 0 a gesticolare o a gridare? -parole di cerimonia:
di cerimonia: che celebra un personaggio o anche un avvenimento dandone un'immagine ufficiale
1-4: ti parrà scandalo sulle prime, o paziente lettore, che del colloquio io
sm. complesso di norme tradizionali più o meno rigorose che regola, presso uno
lo svolgimento di solenni cerimonie pubbliche civili o religiose, e i rapporti fra alti
e formule che, per espressa convenzione o tacita consuetudine, sono da osservarsi dagli
onorarlo d'altra maggior cortesia nel riceverlo o teneriosi innanzi, di quella poco più di
dall'algarotti con tutto il cerimoniale, o poco meno, dei liberi muratori.
e di cortesia, segni di gioia o di lutto, ecc.).
principe, di un alto prelato o del pontefice, incaricato di dirigere
croco, da molti detto flammeo, o ronzato volgarmente, del castaneo dalla castagna
di piante erbacee, annue o perenni, della famiglia borraginacee, dalle caratteristiche
sapore / de la trita melissa, o l'erba vile / de la cerinta.
0 cerinthe, dal gr. x-yjpiv ^ o?, nome di una pianta di cui
formando per lo più masse granulari finissime o compatte (se ne trovano rari giacimenti
. che si rimase di non fare cerna o toccare la lezione de'priori. imbriani
, ch'ivi son presenti, / o fuora (che pur anche son parecchi)
capello '), attestato nelle glosse, o cirrus * ricciolo '. cèrnere
algarotti, 3-486: a tal nobile conversazione o adunanza diede il nome di cruscata,
, laove sua opera tira, / o 'm bene o 'm male si ciernisse pura
opera tira, / o 'm bene o 'm male si ciernisse pura, / guardando
passeggi. lorenzo de'medici, 82: o unica fortezza, alta e superna,
dante, purg., 26-115: « o frate », disse, « questi ch'
le bande, le squadre, o squadroni, le legioni, la testa,
. col mezzo d'una piccola catenella, o con un filo di ferro. ojetti
... e gangheri da porte o da finestre, e cerniere e nottolini
, valigie, chiusura metallica a incastro o a gancio (applicata a due laminette
a due laminette che orlano la stoffa o la pelle lungo i due margini dell'
unisce i due cartoni di una cartella o la copertina di un libro alle pagine
costruzioni edili, dispositivo (in acciaio o cemento armato o pietra da taglio) che
dispositivo (in acciaio o cemento armato o pietra da taglio) che collega due
, sm. marin. sulle navi mercantili o da guerra, piccolo serbatoio d'acqua
in cui materie prime, prodotti finiti o cascami vengono separati in gruppi di
cessioni, funerali), o che si accende in adem
voto davanti a un'immagine sacra o si custodisce in casa per devozione.
grossissimi e lunghi quattro dita traverse o poco più, con piccolissimo stoppino. alfieri
grado, e con una candela o un torcetto in mano. [
; senza che una sola onda calorifica o luminosa ne vibrasse al di là delle
pasquale: grande cero, spesso dipinto o adorno di nastri o altre decorazioni, benedetto
, spesso dipinto o adorno di nastri o altre decorazioni, benedetto in chiesa il
* un bel cero 'si dice, o per beffa o per ironia, ad
cero 'si dice, o per beffa o per ironia, ad un fantoccio,
per ironia, ad un fantoccio, o che sia affatto senza garbo, o
, o che sia affatto senza garbo, o che si vanaglori di un affettato portamento
non ha bisogno di mondualdo, o procuratore;... egli ha scopato
6. stor. torretta di legno o di cartapesta, poco più alta di
? / - no, mattacone. - o de che? -de legname.
quelle torrette, fatte di carta, o di panno, o di tavole,
fatte di carta, o di panno, o di tavole, che la mattina di
base di cera, di colore più o meno bruno, ma sempre più scuro
rappresentate... certo curzio, o curtius, credesi il primo che l'arte
da una parte sola, su nastri o pezzi di tela da applicarsi sulla zona
fan brachieri, detti latinamente fasciae, o cerotti nelle = voce dotta, deriv
... per cambiare il cerotto o per versare la pozione al marito.
continuamente afflitta da qualche malanno, vero o immaginario). verga, ii-96:
: temo che mi si dia la taccia o di volubile o di ciarlatano..
si dia la taccia o di volubile o di ciarlatano... lo crederesti?
e non paresse piuttosto un piastrello o un cerottino, posto per sanare
con disinvoltura un braccio impedito dalla ferita, o mo stravano, più raro
raro il caso, un cerottino sulla faccia o per il collo.
cerracchiòlo, sm. ant. cerro giovane o stento. magazzini, io7:
, non si vede altro che ceretani, o cantimbanchi, che più presto mangiaguadagni puon
starebbe un vaso d'orvietano, / o un gruppo di chelidri e di faree,
cerretta da tignere, la soma a mulo o cavallo, lire due e danari sei
; cresce in boschi, da solo o con altre essenze, nell'europa meridionale
resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero a nostral vento, / o vero
, o vero a nostral vento, / o vero a quel della terra di iarba
chiamasi dagli scalpellini la parte sopra, o crosta, della pietra bigia, quando
per detti lanaioli... spiccare o rappiccare... il cerro o cerrolino
spiccare o rappiccare... il cerro o cerrolino alle dette rasce, né in