ne'cespugli. leopardi, 14-1: o graziosa luna, io mi rammento /
dante, inf., 5-88: o animai grazioso e benigno, /..
sia alla persona sia ai suoi atti o scritti). cino, iv-194 (
, amore. boccaccio, i-248: o graziosissima citerea, ov'è la tua pietà
onore degno. canigiani, 1-118: o martire glorioso, muoviti sanza indugio a
comincia l'uomo ad essere grazioso, o vero lo contrario. boccaccio, iv-22:
rende l'uomo caro agli occhi di dio o gli conferisce, mediante la grazia,
/ fra le femmin tu se', o graziosa! beicari, 1-39: tutte
in partenopè. canigiani, 1-115: o dolcissimo e misericordioso signore,..
, chiesette medievali adatte alle sagre, o quei santuari frequenti nelle zone prealpine della
ancora debbono essere graziose: laonde, o dimandando grazia o giustizia, la chiedo
essere graziose: laonde, o dimandando grazia o giustizia, la chiedo con l'istesso
.: non strettamente dovuto per merito o per giustizia, gratuito (un dono,
tutte grazie, in te spargendo, o grazia a te dando, prendendo e
grazie e favori; trattarlo affabilmente o con generosità; mostrarglisi docile, arrendevole,
. / e sente che gli dice: o mia despina. tommaseo [s.
. dice per lo più l'affettazione o vanità. carducci, ii-8-217: si
d. bartoli, 22-52: perciò, o l'esortasse paolo o gli comandasse.
22-52: perciò, o l'esortasse paolo o gli comandasse... di tenersi
-ringraziare. guittone, i-10-57: o quanto, donne mie, quanto in
irregolari, de'quali è formata la spiaggia o la costa del mare.
. da una base mediterranea * graba o * greba * roccia, parete scoscesa '
architettura, per lo più in rilievo o dipinto, ed ebbe diffusione soprattutto nell'
e in quella neoclassica; come ricamo o guarnizione nell'abbigliamento femminile; come distintivo
come distintivo di grado militare sul berretto o sulle maniche). d'annunzio
una sull'altra a forma di quadrato o di rombo, in modo che le
libri da rilegare per inserirvi gli spaghi o i nervi che reggono la cucitura (
vanno a mangiare nelle loro botteghe, case o osterie, pane tondo ducale, gnocchi
(e fungeva talvolta anche da osteria o trattoria). buonarroti il giovane,
altro freddissimo, quello è veste, o, come noi diciamo, il levante;
tramontana, secondo che la calamita maestraleggiasse o grecaleggiasse. 2. tr.
vedere se la bussola li grecaleggia o maestraleggia, guardando a quella guardia
i quali non favellano 0 grecamente, o latinamente, o toscanamente favellassono barbaramente.
favellano 0 grecamente, o latinamente, o toscanamente favellassono barbaramente. pallavicino, i-648
non è schiettamente greco; che ha origine o proviene dalla grecia (o dai greci
ha origine o proviene dalla grecia (o dai greci); che si ispira
i-676: i metelli, che seppero fare o far fare il più perfetto e regolare
libri da rilegare per inserirvi gli spaghi o i nervi della cucitura. =
). letter. imitare i greci o i loro costumi; fare uso di grecismi
di grecismi; ispirarsi a modelli artistici o letterari della grecia classica o ellenistica.
modelli artistici o letterari della grecia classica o ellenistica. b. fioretti,
v.]: 'grecheggjare 'o * maestraleggiare ', si dice della declinazione
esattamente al nord, declina verso greco o verso maestro. grecherìa, sf
manierata ed eccessiva, di elementi linguistici o artistici o letterari della grecia classica o
eccessiva, di elementi linguistici o artistici o letterari della grecia classica o ellenistica.
o artistici o letterari della grecia classica o ellenistica. di brente, corte.
in partic. della grecia antica) o dei greci; greco. -fuoco grechesco:
'sembra a guisa delle bisce, o di quegli che dante chiamò, alla
, 92: l'uva malvasia, o sia grechetto, è di qualità bianca;
proprio della lingua greca; termine o espressione greca usata in un'altra lingua
usata in un'altra lingua, classica o moderna. b. davanzali,
1-63: perdonatemi, voi alludiate, o non intendete i grecismi. b. fioretti
, non era già quello d'erodoto o di senofonte,... ma quello
plur. m. -i). studioso o cultore della lingua o della letteratura,
). studioso o cultore della lingua o della letteratura, della cultura greca (
come poeti. -disus. vocabolo o costrutto tipico della lingua greca; grecismo
, agg. letter. che parla o scrive in greco; che fa sfoggio
lo più con riferimento alla grecia classica o ellenistica). foscolo, xi-1-204:
orazio facea. -che è improntato o si rifà ai modelli della cultura greca
rifà ai modelli della cultura greca classica o ellenistica (una corrente letteraria, filosofica
grecizzante. 3. che aderisce o simpatizza per determinate dottrine o per determinate
che aderisce o simpatizza per determinate dottrine o per determinate forme liturgiche proprie della chiesa
greco. d'annunzio, v-2-288: o mio incorrotto e purgato e stringato e
e limato e saldo e gentile senofonte, o tu più attico della stessa atene,
partic.: usare grecismi nel parlare o nello scrivere. - anche: parlare
2. che è stato colonizzato o civilizzato dai greci (un territorio,
nazione); che è stato improntato o assimilato al modello greco (una lingua
era piena di greci (greci proprii, o nativi d'altri paesi grecizzati).
', niuna istoria quasi latina o greca trovarsi che la vostra signoria letta e
si leggeva seralmente alcuno squarcio di classici o greci, o latini, o italiani
alcuno squarcio di classici o greci, o latini, o italiani. settembrini [luciano
classici o greci, o latini, o italiani. settembrini [luciano], iii-1-34
; lavoro che nulla avendo del greco o ne'volti o negli abiti, è da
nulla avendo del greco o ne'volti o negli abiti, è da recarsi
, 8-8: greca fronte nomar deggio, o divina, / quella cui negro il
di dodici mesi lunari, di 30 o 29 giorni, con un complesso di
della greca. -che è proprio o caratteristico della chiesa greca (un dogma
femm. -a). che è nato o abita in grecia; cittadino della grecia
parlata in grecia; che è proprio o tipico di questa lingua; che è
meglio a i colpi di un sonetto / o di un greco epigramma o di un
sonetto / o di un greco epigramma o di un latino. tasso, 12-680:
differenze e quali / fosser tra un o latino e un greco omega, / comprò
, per lo più, il greco antico o classico, a cui fecero seguito dalla
bizantino, che confluirono nel greco moderno o volgare, attualmente parlato in grecia, punto
vari tipi di vini pregiati, rossi o bianchi, assai diffusi specialmente nell'italia
o pigliare il tardo per lo considerato o l'imbelle per lo perito di battaglia
, ii-2-1-9: uccisevi parecchie persone, o combattendo o trovate imbelle dentro le case.
: uccisevi parecchie persone, o combattendo o trovate imbelle dentro le case. campiglia
cignal, non hai dinnanzi / fiacca donzella o garzonetto imbelle. carducci, iii-1-138:
... far uscir anco gli imbelli o per età o per sesso.
anco gli imbelli o per età o per sesso. f. f. frugoni
, 210: né così imbelle è scozia o così stolta, / che non basti
imbelle etate. d'annunzio, ii-522: o turrena, città pontificale, / grande
l'armento imbelle / ne'campi ircani o là vicino al gange, /..
. prati, ii- 273: o capre imbelli, / a voi piace brucar
si riferisce a chi per natura, età o condizione non partecipa alla guerra; proprio
/ l'audace core in sen langue, o vien manco / da l'amorose imbelli
impresa alma onorata. manzoni, ii-562: o padre, un altro / giorno io
-che si riferisce a persona vile, pavida o inetta; che deriva da debolezza o
o inetta; che deriva da debolezza o fragilità morale; che rivela viltà,
che è caratterizzato da timidezza, paura o timore (un atteggiamento, un'azione,
di avvocati. -che viene usato vilmente o che resta inutilizzato per viltà e codardia
quel sasso scogliuto e sdrucciolato, / o da quell'altro con la forza imbelle /
sm. l'operazione del dare o del darsi il belletto e l'effetto che
specchio dove il nostro volto può piacere o no, e far nascere il desiderio di
desiderio di onesti ritocchi, di più o meno ingenui imbellettamenti e artifìcii congeneri.
imbelletto). dare il belletto (o, genericamente, stendere sul volto cosmetici
pena della vita imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti con
faccia, o portar pianelle, o vesti con le code per coprir i piedi
. letter. coprire con ornamenti artificiosi o falsi (la povertà di uno stile,
ant. imbrattare con la belletta (o con altra materia schifosa).
] non venga che troppo scaldi, o con furia rovinosa, che imbelletti l'
; coperto di cosmetici (il volto o un'altra parte del corpo).
. -che ha il volto più o meno intensamente tinto con il belletto (
di ornamenti artificiosi per nascondere la povertà o la debolezza (uno stile, un'
da sala od oltre le pose scultorie o poetiche o procaci di modelle? grafi
od oltre le pose scultorie o poetiche o procaci di modelle? grafi, 1-254
le qualità di se stessi. o del darsi il belletto e l'effetto che
imbellettare. guarini, 1-ii-1-17: o donna indarno angelica e divina,
sf. raro. mancanza di bellicosità o di litigiosità. savinio, 62
la particella pronom.). divenire o sembrar bello; acquistare maggior bellezza o
o sembrar bello; acquistare maggior bellezza o purezza. abate isaac volgar.,
2-383: muore oggi adunque in te, o croce, il creator del mondo,
paradiso s'imbellisce. bruno, 3-955: o monte, o dive, o
, 3-955: o monte, o dive, o fonte, / ov'abito
o monte, o dive, o fonte, / ov'abito, converso e
ne pascano e se ne imbelliscano. o. rucellai, 2-4-9-60: questi sregolatamente
e vedrai / che non han meta o fin que'eh'egl'inbelva.
, / e l'intrepido cor non prezza o stima / cava spelonca o valle inculta
non prezza o stima / cava spelonca o valle inculta ed ima. = denom
imbellisci). conferire bellezza e grazia o, anche, perfezione e purezza spirituale
). ant. fasciare, avvolgere o coprire con bende; bendare. — in
e la fronte in strisce di tela o seta, secondo un'acconciatura femminile comune
. -che non porta la barba o che è rappresentato senza barba; sbarbato
sbarbato, raso (una persona adulta o una figura dipinta o scolpita).
una persona adulta o una figura dipinta o scolpita). carducci, iii-21-213:
è spesso connessa una notazione scherz. o iron.). rajberti, 1-125
3. figur. che corrisponde all'adolescenza o alla giovinezza, che risale a tale
che è privo di peli (una pianta o una sua parte). =
, ma nella descritta forma spostati, o non si spiegherà punto o si romperà
forma spostati, o non si spiegherà punto o si romperà se un s'incapi di
e fa'che tu lo 'mberci, / o e'son tutti lerci / gualerci /
, e scoprendosi alcuno apparente per addobbamento o per ardire, te l'imberciavano.
ad essa / una palla di piombo o segno tale, / gareggiar con 10
non corre pericolo. -ro. prendere di mira. note al
misura, / né si bada alla stoffa o alla fattura, / se imberci un
. 3. intr. mirare o tirare, sparare (con arco,
, sparare (con arco, balestra o armi da fuoco). a.
di toscana, 2-141: nessuno ardisca o presuma per l'avvenire infra le dieci miglia
di fiorenza imberciare con archibuso a ruota o corda a lepri, capri [ecc.
a colpire con l'arco, la balestra o le armi da fuoco; tiratore
scempio. -in partic. cacciatore o soldato armato d'arco, di balestra
soldato armato d'arco, di balestra o di armi da fuoco. s.
(imberrétto). porre la berretta o il berretto sul capo di qualcuno.
2. rifl. mettersi il berretto o la berretta. -in partic.:
.. si affaccenderebbero per imberrettarsi, o incoronarsi in sua vece. nievo, 3-193
, agg. coperto da un berretto o da un qualsiasi altro copricapo (anche
anche con riferimento a dignità, professioni o tendenze politiche da esso simboliz
serdini, 1-78: s'alcun si move o che per caso treppi, / egli
né uscire, che non fosse preso o morto. bresciani, 1-i-27: le quattro
di una vitazza che si desvitasse mai, o stesse lon- gamente avitata.
mordeva. 2. vivamente attratto o interessato. n. franco, 6-79
: un musso, un piè di porco o di vitella, / giovene e
ce imbesca / na buona orecchia o un pezzo di mesesca. =
stato di estrema miseria materiale, morale o intellettuale, perdere ogni dignità; rinunciare
ira, alla collera, alla rabbia o a un'altra passione; perdere il dominio
amica come l'altro. -diventare ottuso o tardo. di bremc, 85:
con elio. moniglia, 1-i-538: o fusse stelle, o luna, / per
moniglia, 1-i-538: o fusse stelle, o luna, / per mia buona fortuna
la gioventù dell'università '. inutile ritrattare o spiegare. lucini, 4-300: il
torrenti d'uomini in rotta imbestialiti dalla vergogna o dall'ira. pavese, 1-92:
trasformarsi in bestia, prendere l'aspetto o la forma di un animale.
: numi vili, che per rubare o per pazzeggiare scendean tratto a tratto dalle
ridursi all'estrema abiezione spirituale, morale o materiale; abbrutirsi. ottimo, iii-630
. sfogano la disperazione... o imbestiando nei piaceri o sognando esperidi o
... o imbestiando nei piaceri o sognando esperidi o atlantidi. montale,
o imbestiando nei piaceri o sognando esperidi o atlantidi. montale, 4-37: un
6. ridurre a un'estrema miseria morale o materiale, abbrutire; avvilire, degradare
), agg. trasformato in bestia o in mostro; che ha preso l'
evvi. d'annunzio, iii-2-372: o mostruosa femmina / che dell'imbestiato grembo fosti
forma di animale; che rappresenta animali o mostri (una statua, un capitello)
139: togli limatura di rame o d'ottone o di bronzo quanto ne vuogli
limatura di rame o d'ottone o di bronzo quanto ne vuogli e tritala bene
di calce e di polvere di marmo o di tegole ben peste, per renderlo
forma sia imbeverato olio di lin seme o di trementina. 3. per
, dei propositi propri; influenzare ideologicamente o moralmente; indottrinare. g.
stato edotto abbastanza dai tuoi poeti? o proprio perché ti sei lasciato imbevere da loro
, 2-66: ogni foglia che oscilla / o rilampeggia nel folto / in ogni fibra
per qualche tempo la tenue luce imbevuta o dal sole o dall'etere suo ambiente.
la tenue luce imbevuta o dal sole o dall'etere suo ambiente. g
... d'avere il vino o il cognacche nelle vene invece del sangue.
conduttore frankliniano... punto o poco s'infonda dell'elettricità ond'è
. 2. coprire con biacca o con una sostanza simile (una superficie
come imbiaccata femmina notasse / vostra mercede o vostra signorìa. guazzo, 1-175:
ne va lungo la contrada così imbiancata, o vogliamo dire imbiaccata, che non
lino, su serramenti e infissi di legno o di ferro, a scopo di protezione
2. tinteggiatura di una parete o di una superficie con bianco di calce
). far divenire bianco, cambiando o coprendo il colore originale (ed è
, alla neve, alla schiuma o alla polvere). - anche assol.
le chiome del giardino eterno / tenera brina o fresca neve imbianca. bembo, iii-625
spuma in lor si perde, / o de 'l pendulo bosco, alto bollente,
/... / tu ancora, o cetra mia, torni loquace. panzini
, e come sia fatto bianco, o cotto o crudo si mangi. targioni
come sia fatto bianco, o cotto o crudo si mangi. targioni tozzetti,
s. bernardino da siena, 825: o donna,... sempre ti sechi
far divenire bianco il colore della pelle o del pelo o del piumaggio (per indicare
il colore della pelle o del pelo o del piumaggio (per indicare un'azione
loredano, 1-3: perché permette, o signori, la natura, che a gli
(un muro, la parete interna o esterna di un edifìcio, una superfìcie
preservare dalla formazione di queste piante, o solamente di alberi che vorrete preservare dall'
e non è da aspettare che piova o che ella s'intorbidi. -provvedere
saver dir per rima / ballatene, canzone o ver sonette, / egli è bisogno
inalzare e rafforzare i fianchi, / o l'aureo sol risplenda od a le
riferimento all'antica usanza di usare palle o pietre bianche nelle votazioni per esprimere voto
perde. i3-locuz. -far imbiancare o imbiancare qualcuno: metterlo in imbarazzo
per còrlo e potergli apporre qualche cosa, o ripro vargli alcuna bugia,
occhi da dosso per farlo imbiancare o imbianchire, o rimanere bianco,
per farlo imbiancare o imbianchire, o rimanere bianco, il che oggi
: così com'erano, in tuta o in maniche di camicia, col viso e
4. diventato pallido per l'emozione o la paura una persona, il suo
disadorno. -figur. sepolcro o parete imbiancata: persona ipocrita (con
, 7-i-233: « dio ti percoterà, o parete imbiancata ». quasi volessi dire
imbiancata ». quasi volessi dire: o tepido che di fuori se'imbiancato di
. 6. coperto di belletto o di crema o di cipria; truccato
6. coperto di belletto o di crema o di cipria; truccato, imbellettato (
imbiancatore. — spreg. pittore mediocre o di nessun valore. redi, 16-iv-338
la faccia disegnare, non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche
averrà dipoi che qual si voglia intonico o imbiancatura che tu vi aggiugnerai, sarà
. che esercita il mestiere di imbiancare o tinteggiare pareti esterne o interne di edifici
mestiere di imbiancare o tinteggiare pareti esterne o interne di edifici, preparandone preventivamente
, stendendo la tinta con pennelli o pompe irroratrici, ed ese
2. spreg. pittore mediocre o di nessun valore. d. martelli
comune, allume di rocca e tartaro o gruma di botte. 5.
botte. 5. schiarire verdura o carne scottandola in acqua bollente e immergendola
. 9. locuz. far imbianchire o imbianchire qualcuno: metterlo in imbarazzo,
. pedemonte, iii-524: d'amico o di congiunto / nell'imbian- chito
io mando per mezzo tuo un tici o di altre sostanze). abbraccio; ho
appresta / ad imbianchir pillola inzuccherata o rame indorato. le guance util
che diminuisce la tensione superficiale di liquidi o di soluzioni e ne favorisce l'assorbimento
che, con esser dimorata meno che tre o quattro giorni in que'studii e collegii
agg. impregnato, imbevuto di acqua o di altro liquido; inzuppato, intriso
. che ha assorbito profondamente determinate idee o principi, abitudini, ecc. cardarelli
hanno indicato un assorbimento per imbibizione fra o e 30 per cento. pirandello, 6-480
bielle di un motore a scoppio o di una motrice a vapore. 2
. in senso concreto: sistema di due o più bielle montate su un unico bottone
'imbietolire ', che vuol dire commuoversi o effeminarsi. idem, 2-729: noi
/ simile appunto a un cappon lesso o a un pollo. imbiettare, tr
. fissare, rendere saldo con una o più biette. - anche al figur.
lepidezza. -meccan. collegare con una o più biette gli organi rotanti di una
per dolori di bile; arrabbiarsi violentemente o tormentarsi per l'ira repressa.
), agg. letter. reso o divenuto biondo. -al figur.:
alla ferza del sole bone per imbiondirsi o porterà i tram- pali per parere grande
.. vi figurerebbe uno stilita in orazione o una donna in capelli ad imbiondirsi.
di imbiondire), agg. diventato o reso biondo. ricciardo da cortona
i-89: si lisciava le grandi sopracciglia o i baffi che aveva folti e fluenti e
uom non volgare e non infame / o scavalcato o inutile si spense, / o
volgare e non infame / o scavalcato o inutile si spense, / o presto imbirbonì
o scavalcato o inutile si spense, / o presto imbirbonì nel brulicame / dell'altre
imbitumare, tr. raro. rivestire o spalmare con bitume. =
imbituminato, agg. ant. rivestito o spalmato con bitume. castelvetro,
.. averanno una manichetta di cuoio o canovaccio imbituminato in cera e pece, pieno
tr. impiastrare, spalmare, rivestire o riempire con biuta o con altra materia
spalmare, rivestire o riempire con biuta o con altra materia grassa e untuosa.
di per sé, e ripongonsi in ceste o veramente s'imbiutino con terra da stoviglie
di imbiutare), agg. impiastrato o rivestito con biuta o con altra materia
agg. impiastrato o rivestito con biuta o con altra materia untuosa.
guida, scattare repentinamente (un cavallo o un altro animale da sella).
per timore che la bestia non imbizzarisca o impenni. soffici, ii-185: mandava
, fare i capricci (un bambino o un adulto che si comporta infantilmente).
2. imbizzarrire, impennarsi (un cavallo o un altro animale da sella).
piedi nudi, con camicette celesti: o così rosse nel volto, da far
i capricci, le bizze (un bambino o un adulto che si comporta infantilmente)
imbizzarrito, diventato focoso (un cavallo o un altro animale da sella).
). alimentare qualcuno mettendogli il cibo o la bevanda in bocca (con partic.
(con partic. riferimento a bambini o a malati). -anche: ingozzare
/ non so s'e'fa la spia o l'indovino. fineschi, li:
modo che della sua mercanzia riportò pochissimo o niun guadagno. 2. portare alla
. portare alla bocca di qualcuno un cibo o una bevanda; farlo mangiare o bere
cibo o una bevanda; farlo mangiare o bere. tassoni, viii-2-9: passerommene
ricordare a qualcuno ciò che deve dire o fare; mettergli le parole in bocca
mettergli le parole in bocca; comunicargli o attribuirgli determinate opinioni e convinzioni;
in egitto erano in odio i pecorai o pastori e mandriani stranieri di qualunque specie
di entrare nella scuola si possa travasarla o imboccarla, sia pure ridotta in pillole
veltri / che corran dietro a capriola o lepre, / e insten molto con gli
-oltrepassare l'entrata di un porto o la foce di un fiume.
d. bartoli, 4-5-134: iddio, o alcun buon angiolo, essere loro stato
come di bossolo a trovar il polo, o come di faro a imboccare il porto
lo stretto di gibilterra. -avviare qualcuno o qualcosa in una data direzione.
d. bartoli, 9-23-304: ogni nave o galea, al- l'imboccarsi nella foce
nella foce di un corso d'acqua o di un canale, in uno stretto,
canale virsunghiano imbocca nell'intestino, due o tre dita traverse solamente, lontano dalla
esempio dentro nell'acqua, imboccano i pori o i vani che rimangono tra le particelle
maffei, 5-4-146: facendo tre punti o passaggi, dovea quel di mezo imboccar nobilmente
porre un manico in un'asta d'argento o d'altro, si dice imboccare il
, battere, percuotere con le artiglierie o con armi da lancio. -anche: centrare
le cannoniere. 13. mettere o ricevere il freno o morso. -anche
13. mettere o ricevere il freno o morso. -anche al figur.
felice chi deve dipendere, in tutto o in parte, dagli altri. filippo
rinnova, sia gorgoglio di soddisfazione o lo sforzo delle mascelle nello sgranocchiare il confetto
-figur. ammaestrato su ciò che deve dire o fare: informato, suggestionato, influenzato
.. che la fanciulla parlasse imboccata o da laureta o dalla madre, dolcemente
la fanciulla parlasse imboccata o da laureta o dalla madre, dolcemente rispose. lubrano
più usare. 8. ricevuto o messo (il freno, il morso)
non può scorrere sulla poleggia d'un bozzello o per essere preso fra la poleggia e
preso fra la poleggia e la cassa, o perché un altro cavo o una
, o perché un altro cavo o una tela insinuatisi fra esso e la poleggia
in maniera che la sua estremità, o altra sua parte, si sia infilata anch'
, sm. organo della trebbiatrice o dell'imballatrice di paglia, fieno, ecc
20-36: quell'imboccatura strettissima della rete o cestella, per la quale entrati gli uccelli
cestella, per la quale entrati gli uccelli o i pesci non trovan la via di
-perimetro verticale estremo di una navata o di un'abside. algarotti, 1-vii-93
. 3. collegamento di vasi o condotti del corpo animale; punto nel
animale; punto nel quale un vaso o un condotto entra in un altro;
5. punto in cui una strada o il tronco di una linea di trasporto
di una linea di trasporto hanno inizio o mettono in un'altra strada, in
un'altra strada, in una piazza o in un altro tronco. - anche
è una bella pianura e fuori della porta o imboccatura principale vi è un grandissimo lago
de'ponti '. quello spazio o largura che si fa di qua o di
o largura che si fa di qua o di là da'ponti, per comodo
per comodo di farvi passar sopra carri o carrozze, affinché possano svoltare e uscir
7. parte di un oggetto o di un meccanismo nella quale viene inserito
(imboccato). chiudere in boccette o flaconcini. = denom. da boccetta
agg. chiuso e conservato in una boccetta o flacone. - anche al figur.
). raro. svilupparsi nel boccio o calice (un fiore). -tose,
ossia 11 calice; detto di fiori o di piante rispetto ai lor fiori.
quale si collegano due corsi d'acqua o due tratti di mare. manfredi
2. punto nel quale una strada o un passaggio ha inizio o mette in
una strada o un passaggio ha inizio o mette in un'altra strada o in una
ha inizio o mette in un'altra strada o in una piazza, in un borgo
. guglielmotti, 861: la testa o lanterna del timone ha l'imbocco nella
, sm. marin. pezzo di vela o di tela vecchia. - anche:
ii-8: non si poteva in parte o in dispensa / ripor vivande o cose per
parte o in dispensa / ripor vivande o cose per la gola, / che
desface, / pergiura e inganna, trade o falsa tanto / donna quant'om?
: biasima nell'ariosto, come rancide o barbare, alcune voci, che pur
. dare il bolo; dorare o inargentare a bolo. crusca [s
. imbolatura, sf. doratura o argentatura a tempera di bolo.
nella pelle dell'uomo in cotali bollicine o squame di vario colore, di che la
messa..., rompeva le inbolline o vero le versava. = alterazione (
, e molti di questi sono cosi screditati o falsificati, che ad un mal pratico
a mutare; / fa per tre volte o quattro tal costume. / poi secca
un elemento dello scafo di una nave o di un'imbarcazione di legno, aggiungendovi
di legno, aggiungendovi ciò che manca o togliendovi il superfluo. -anche:
superfluo. -anche: sostituire pezzi o arnesi logori e guasti con altri nuovi
pezzo forte e saldo nel luogo del guasto o rotto del bastimento in riparazione,
i membri d'un bastimento, o tra le coste, con legni.
-per estens.: qualsiasi discorso o mezzo diretto a convincere della bontà o
o mezzo diretto a convincere della bontà o del valore di qualcosa; pubblicità,
diretta a imporre al pubblico una merce o un servizio. panzini, iv-326:
mente dal romanesco)... stati o azioni risibili, compatibili o riprovevoli
stati o azioni risibili, compatibili o riprovevoli, come la migragna, la buriana
, 5-72: se usurparla alcun volea / o levarla dal suo loco, / pronto
pieno di foco / lo sgridava o lo mordea; / né lasciavasi atterrire,
di convincere qualcuno ad acquistare una merce o ad assistere a uno spettacolo decantandone le
. -in partic.: venditore ambulante o strillone che imbonisce il pubblico per convincerlo
pubblico per convincerlo ad acquistare una merce o ad assistere a uno spettacolo.
marin. l'imbonare; quanto manca o è di troppo per ridurre alla misura
guglielmotti, 861: 4 imbòno lavoro fatto o da fare per chiusura o ricolmo dei
lavoro fatto o da fare per chiusura o ricolmo dei vuoti al bastimento. dizionario
le coste, tra i madieri o altri membri. anche 4 riempitori \
imboria. allegri, 182: ardisci, o bella truppa, / ch'indizi hai
europa. 2. imbussolare nomi o numeri da estrarre a sorte (per
sorte (per il conferimento di uffici o dignità, per determinate prestazioni d'
castello, 62: quando fusse messo o eletto, imborsato o deputato, sia
quando fusse messo o eletto, imborsato o deputato, sia invalida e di nessuna
invalida e di nessuna efficacia sua imborsazione o elezione o deputazione. documenti della milizia
di nessuna efficacia sua imborsazione o elezione o deputazione. documenti della milizia italiana,
vengono imborsati fino al numero di due o trecento, e tocca alla sorte il
tocca alla sorte il decidere chi debba o no rimanere più lungo tempo a godersi
, di numeri per estrarre a sorte o per votare). g.
deputati a un uffizio per più tempo o meno,... e non è
coruciamento / nom senta ben se danno o prò'ne 'mborso. dante, inf
conto de'danari imborsati ne'sette o otto mesi che sto qui di nuovo.
; imbussolato per un'estrazione a sorte o per una votazione (un nome,
qual numero imborsato si estraessero i cinque o i dieci che dovessero sedere. -sostant
a sorte (nel conferimento di cariche o dignità, in certi giochi d'azzardo,
in senso concreto: l'insieme dei nomi o dei numeri imbussolati per l'estrazione a
i cittadini potenti due vie ad accrescere o mantenere la potenza loro: l'una
le imborsazioni dei magistrati, che sempre o in loro o in amici loro pervenissero
dei magistrati, che sempre o in loro o in amici loro pervenissero. nerli,
gli fece fuor della imbursolazione di dodici o sedici dottori intelligenti. terra imboscare
credo, più giusta di 'bozzacchio 'o 'boz- zacchione'). panzini
ve stirli di bosco, o il vestirsi; ma questo secondo direbbesi
imbòsco, imbòschi). nascondere persone o animali in un bosco o nel folto
nascondere persone o animali in un bosco o nel folto di una macchia, nel
-per lo più rifl.: nascondersi o rifugiarsi, addentrarsi, inoltrarsi in un
un bosco, in una macchia, o, per estens., in altro
in agguato al riparo di un'isola o di un promontorio (una nave, una
dicesi anche del nascondersi di una nave o una squadra dietro un'isola o un
una nave o una squadra dietro un'isola o un promontorio, per stare in agguato
/ non so ch'io deggia dir femina o fera. d. battoli, 1-2-94
anche scherz.: assicurargli un lavoro o un impiego non troppo gravoso.
per un mese mi hanno imboscato, o dio sì, comandato al gruppo alpino;
, prodotti derrate alimentari soggetti a requisizione o destinati ah'ammasso). panzini,
imboscare ', accaparrare e nascondere derrate o altre merci. bernari, 6-168: la
di pensare ad imboscare ìe nostre montagne, o almeno contemporaneamente, bisognerebbe pensare ad impedire
. antonio da ferrara, 96: o vizio dispiacente, i'te conosco!
/ cresce, e nessun giammai lo pota o stende; / che si torce e
, nascosti fra la vegetazione dei boschi o in altri luoghi, oppure scaglionati lungo
fussino là dentro per fare una imboscata o qualch'altra astuzia di guerra. carani
iii-186: per sua ventura, o per savio avvedimento, alquanto lontano dall'imboscata
(superi, imboscatissimo). nascosto o rifugiato in un bosco o nel folto
. nascosto o rifugiato in un bosco o nel folto di una macchia, nel fitto
fitto di una vegetazione (una persona o un animale). -in partic
. -in partic.: nascosto o appostato in un bosco, in una
in un bosco, in una macchia o in altro luogo per tendere un agguato
in altro luogo per tendere un agguato o, anche, per cacciare (un gruppo
d'armati, una banda di fuorilegge o anche un singolo combattente o bandito o
di fuorilegge o anche un singolo combattente o bandito o cacciatore). livio volgar
o anche un singolo combattente o bandito o cacciatore). livio volgar.,
-nascosto in agguato dietro un'isola o un promontorio (una nave, una
: 'imboscato ', di una nave o di una squadra che si è nascosta
che si è nascosta dietro un'isola o un promontorio, per stare in agguato
stanze. -letter. che cela o dissimula il suo essere. govoni,
, 1-63: fuggire, disertare, o più semplicemente restarsene imboscato con placida coscienza
-accaparrato, incettato (una merce o un prodotto, una derrata alimentare soggetta
, una derrata alimentare soggetta a requisizione o destinata all'ammasso). marinetti,
ha prodotti alla toscana l'avere sciattato o estirpato i boschi in alcune sue parti,
ii-84: nello spazio breve / d'una o due notti, la natura prende /
sopra. 2. inselvatichire per incuria o esuberanza di vegetazione (una pianta,
e non lasciando per gelsomino più di tre o quattro capi rasente quello; e questo
. -figur. avvolgere di particolari o dati non necessari (un fatto,
armata, che giri intorno. dite, o signori, non fate voi così a
campagna? 2. inselvatichito per incuria o per esuberanza di vegetazione (un albero
. ant. introdurre in un bossolo o in un'urna schede con nomi o
o in un'urna schede con nomi o numeri da estrarre a sorte (nel conferimento
a sorte (nel conferimento di cariche o dignità, in certi giochi d'azzardo
', mettere le bossole a'palchi o soffitti di legno; fornire, munire i
di legno; fornire, munire i palchi o soffitti di bossole, che sono quelle
. (nell'assegnazione di dignità o di cariche, in certi giochi d'
.: introduzione in un bossolo di nomi o numeri per una estrazione a sorte.
). versare e chiudere in una o più botti per conservare o trasportare (
in una o più botti per conservare o trasportare (il vino o anche,
per conservare o trasportare (il vino o anche, più raramente, altri prodotti
, più raramente, altri prodotti liquidi o solidi). statuto dell'arte
di vino, il quale imbotterà, o venderà. s. bernardino da siena
in serbo. - anche: profondere o recepire. benivieni, 1-179: pur
. guerrini, vi-838: salute, o ben pensanti, / in cui l'onor
chi imbossolava le schede con i nomi o i numeri da estrarre a sorte
sale / senza imbottarlo di magnesia o cina. -con significato osceno. -
dice: ma che dico oi? o che è parlar ora d'imbottare? noi
tiam senza paura, / senza regola o misura. nomi, 9-4: imbotta
imbottare ', ridurre checchessia a forma o a modo di botte. mettere più pezzi
/ vorrei sapere. -imbottar nebbia o fumo o vento: stare senza far
sapere. -imbottar nebbia o fumo o vento: stare senza far nulla;
. panzini, iv-326: 'imbottar nebbia'o 'buio'. locuz. familiare toscana che
toscana che vale * far cosa vana 'o * star senza far nulla ',
colui il quale chiudesse entro botte la nebbia o il buio. -imbottare sopra
), agg. messo in una o più botti, conservato in botti (
. propriamente, quantità di vino (o di altro prodotto) conservato in botti
e fu detta anche gabella dell'imbottato o del mosto). libro nel
-trice). chi imbotta vino o altro. -in partic.: nella lavorazione
con cui si mettono in bottiglia vino o altri liquidi. 2. per
delle vie d'accesso di un porto o di una base nemica, o di
un porto o di una base nemica, o di un passaggio per impedire al nemico
scampo. 3. situazione di blocco o paralisi del regolare flusso di persone,
per conservarlo e per farlo invecchiare, o altri liquidi). paoletti,
grosse, come lavare i pavimenti, o pulire i vetri, togliere le ragnatele e
per estens. milit. bloccare un porto o un canale, ostruendone gli accessi;
costringere il nemico in un luogo circondandolo o controllandone le vie d'uscita.
bloccare in uno spazio insufficiente, limitare o impedire la possibilità di manovra o di
limitare o impedire la possibilità di manovra o di movimento di persone o veicoli.
di manovra o di movimento di persone o veicoli. -nel linguaggio sportivo e,
del calcio: controllare strettamente un avversario o un reparto della squadra avversaria per impedirgli
manovra costringendolo in un angolo del quadrato o alle corde. 4. intr
; restare bloccato senza possibilità di movimento o di manovra (con partic. riferimento
, sf. archit. tose. superficie o faccia interna di una volta o di
superficie o faccia interna di una volta o di un arco; vano di una
un arco; vano di una porta o di una finestra corrispondente allo spessore del
4. privato di ogni possibilità di manovra o di movimento; stretto fra altre persone
di movimento; stretto fra altre persone o veicoli che impediscono di procedere.
destinata all'imbottigliamento di liquidi o di sostanze semifluide (come vino, bevande
trapuntando, la fodera di un cuscino o di un materasso, determinate parti di
materasso, determinate parti di un vestito o il rivestimento di sedie, poltrone,
vuol dire riempiere coltre, coltrone, giubbone o altro, di lana, bambagia o
o altro, di lana, bambagia o altro,... come vuole il
, con fitti e spessi punti, panni o simili cose ripiene, e fors'anche
ripiene; perocché se fossero a due o più doppi e trapuntate, molto bene dir
quando lo scarso successo di uno spettacolo o le limitate prenotazioni fanno temere un vuoto
riempirlo di formaggio, salame, prosciutto o simili dopo averlo tagliato in due parti
7. marin. riempire di borra o di carbone catramato lo spazio esistente tra
da uno strato di lana, di piume o di ovatta; trapunta, coltrone.
), agg. riempito di lana o cotone, piuma, crine, ovatta
ovatta e opportunamente trapuntato (un cuscino o un materasso, e anche un vestito
un materasso, e anche un vestito o qualche sua parte).
si mettono certe lor giornee di seta o d'altro panno, imbottite con la bambagia
. altri procura / di sopporre saccone o materasso / o di tele imbottite altra
/ di sopporre saccone o materasso / o di tele imbottite altra fattura. f
, una poltrona, una sedia) o di materiale isolante o termico per proteggere
una sedia) o di materiale isolante o termico per proteggere dal freddo o dai
isolante o termico per proteggere dal freddo o dai rumori (una parete, una
arrivano le prime vecchie, a due, o da sole; infilano la chiesa.
state inculcate con insistenza determinate idee o opinioni). lippi, 1-20:
ripieno e trapuntato, non di cotone o altro simile, ma d'insulti e di
: piccola pagnotta tagliata per metà (o doppia fetta di pane tostato) contenente
salame, prosciutto, carne, formaggio o simili; tramezzino. pascarella,
solevano aggiungere all'arnica qualche pagnottella imbottita o qualche croccante amaretto. pirandello, 5-19
una veste a foggia di piccolo giubbone o camiciuola, di cotone o d'altro ripiena
piccolo giubbone o camiciuola, di cotone o d'altro ripiena, e fittamente trapuntata
grossa coperta trapuntata e piena di bambagia o pelatura o sbavatura di bozzoli; coltrone
trapuntata e piena di bambagia o pelatura o sbavatura di bozzoli; coltrone.
5. letter. vano di porta o di finestra; imimbottonare2, intr.
operaio addetto a curare, a mano o a macchina, l'imbottitura di determinate
una 'mescolanza di diversi carni, o solamente di erbe, uova ed altri
che si caccia in corpo dei volatili o di altro carname... dee
svilupparsi fino a formare il bottone o bocciolo [il sughero], conviene
.]: 'imbovinare', intridere o impiastrare di bovina. 'bovina 'e
riporgli in luoghi dove non sieno soli potenti o fiati crudeli dei venti, bisogna che
una scelta più accurata, scartando quelle bacate o imbozzacchiate che v'erano rimaste.
aveva perduto il verde, s'era isterilito o dava frutti che imbozzacchivano e sapevano di
imbozzacchissero punto queste idee con la diffidenza o con la pretesa di spiritosità o
o con la pretesa di spiritosità o di reticenze ragionate. papini, x-2-83:
.); che ha perduto ogni energia o slancio (un sentimento, una facoltà
.]: 'imbozzare', munire di bozze o cavi un pezzo d'artiglieria, una
il bastimento all'ancora. l'azione o la situazione d'imbozzare un bastimento o
azione o la situazione d'imbozzare un bastimento o ima squadra. imbozzimare (
la bozzima ai filati destinati alla tessitura o all'ordito della tela. statuto
leggermente di mais, ossia sterco di bove o di vacca. pananti, ii-15:
erano bende, che dentro quei panni o drappi era imbozzolato qualcuno.
le cosce. panzini, iv-326: 'imbraca'o 'imbraga'è quella parte del finimento che
. 2. insieme di funi o catena metallica applicata a un peso che
a un peso che dev'essere sollevato o deposto da una certa altezza.
come dovrebbe e invece, per istanchezza o per restìo, si appoggia sull'imbraca
l'abitudine di buttarsi sull'imbraca o di riposare su essa. -figur
, di chi, chiamato a palesare o testimoniare un fatto, si finge ignaro
con un sistema di funi, di cinghie o di catene (un peso, o
o di catene (un peso, o anche una persona, che si deve
una persona, che si deve sollevare o deporre da una certa altezza).
sia già munito di golfare, gancio o altro punto di presa, un animale,
animale, una persona, per sbarcarli o imbarcarli da bordo, sollevandoli, per
, sollevandoli, per mandarli a riva o discenderli o, in generale, per
, per mandarli a riva o discenderli o, in generale, per rimuoverli da
di noi vuol dire mettere una braga o striscia di ferro, tela o legno
una braga o striscia di ferro, tela o legno per riunire qualche cosa rotta.
nel suo concavo, si demolirono i rifianchi o gli appoggi laterali. bresciani, 6-xi-32
. 2. rivestire di brache o di indumenti analoghi (una persona)
in vece d'infibulare scioccamente le loro mogli o d'imbracarle con quelle cinture tanto in
bambino, affine di preservarlo dall'incuocersi o dal recidersi. -immobilizzare in una camicia
. il porre un'imbracatura, braca o finimento di filo, raccomandata a ima
sf. marin. l'insieme dei pesi o dei colli che un mezzo di carico
sistema di funi, cinghie, cavi o catene (un peso, o anche una
, cavi o catene (un peso, o anche una persona, un animale,
, un animale, che si deve sollevare o deporre da una certa altezza);
staffe, brache, cavi metallici, funi o catene, aggancia alle gru i pezzi
e i materiali da trasportare nello stabilimento o nel cantiere; ag- ganciatore.
. sistema di funi, cinghie, cavi o catene applicato a un peso (o
o catene applicato a un peso (o a una persona, a un animale
animale) che si deve sollevare, abbassare o sorreggere. fontana, 1-14: così
(con partic. riferimento allo scudo o ad altra arma di difesa).
ira, fra sé disse: « o graziosa anima, dovunque tu dimori,.
braccio (lo strascico di una veste o di una cappa); sostenere col braccio
99: non ci è uomo in terra o sì stupido di mente 0 sì assetato
, acciò che sia possante a insegnare o dottrinare sua vita, e quelli che
per sparare. 4 tiro d'imbracciata 'o 4 d'imbracciatura ', significa azione
, agg. posto, adattato o infilato al braccio (con partic.
con partic. riferimento allo scudo o ad altra arma di difesa).
che serve per imbracciare uno scudo o un'arma. -anche: la parte
con cui si deve imbracciare uno scudo o un'arma. cassola, 1-103:
. in legatoria, inserire un foglio o una tavola fuori testo in una segnatura
, attaccandolo mediante una striscia di carta o di tela finissima (detta pelle d'
.. si arrabattavano nell'equivoco, o lo tolleravano con una colpevole indifferenza;
iniziate alla defezione per innata civetteria, o per incosciente frivolezza. imbragare
, 7-234: ovunque ti presenti, / o irresistibil circe, / tu imbraghi gli
introdursi (in un branco di animali o in un gruppo di persone).
prima di essere adone soccorso dalla dea, o paride imbrancato tra le temine, in
formaggio grana che si verifica con macchie o con l'annerimento della pasta.
invar. spreg. scrittore mediocre o di nessun valore. -anche:
imbrattiamo l'anima col peccato attuale, o mortale o veniale che si sia. f
anima col peccato attuale, o mortale o veniale che si sia. f. f
delle cose del mondo, facilmente perdono o almeno imbrattano la santa verginità. bisaccioni,
da poco; impiegato a scrivere carte inutili o peggio... 4 imbrattafogli '
dar occasione di far surmontare li materiali o l'argento per li lambicchi ne'recipienti,
quando sopra un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi il
un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi il segno
invar. spreg. ant. artista o artigiano o operaio poco capace.
spreg. ant. artista o artigiano o operaio poco capace. a.
a. f. doni, 1-56: o imbrattamestièri che rappezzate scartabegli, andatevi a
[la tonnina], stropicciata cotta o acconcia con aceto, ella puzza, im-
, umettare, bagnare (con liquidi o materie viscose). s. agostino
. invar. spreg. decoratore o pittore d'affreschi mediocre o di nessuna
. decoratore o pittore d'affreschi mediocre o di nessuna abilità. -anche: chi
: chi imbratta i muri con scritte o segni. tommaseo [s.
. v.]: 'imbrattamuri 'o 'imbrattamu- raglie', pittoruccio o pittoraccio
'o 'imbrattamu- raglie', pittoruccio o pittoraccio. mazzini, 38-154: lasciamo
. dall'imp. di imbrattare e muro o muraglia. imbrattare (ant.
, macchiare, inzaccherare (con liquidi o materie luride o appiccicose). -in
inzaccherare (con liquidi o materie luride o appiccicose). -in senso generico: sporcare
quello che tu senti, donde, o vogli tu o non vogli, imbratti questi
senti, donde, o vogli tu o non vogli, imbratti questi iddii civili
8. locuz. -imbrattare carte o fogli: scrivere cose insulse, inutili
e vi è connessa una notazione spreg. o di biasimo). giovio,
lodi i tedeschi. -imbrattare muri o tele: dipingere o decorare senza arte
-imbrattare muri o tele: dipingere o decorare senza arte, in modo dilettantesco
, sorgi una volta. -imbrattare o imbrattarsi le mani di sangue, imbrattarsi
in casa servidori e fanti a cui commettere o lasciare quel ch'era lor mestiere,
invar. spreg. autore teatrale o attore di scarso valore. crudeli
, macchiato, inzaccherato (con liquidi o materie luride o appiccicose).
inzaccherato (con liquidi o materie luride o appiccicose). -in senso generico
vi è connessa una notazione spreg. o di biasimo). monti, v-232
marito sarà uscito poni un fazzoletto oscuro o un pezzo di carta scritta o imbrattata
oscuro o un pezzo di carta scritta o imbrattata sopra una inferriata della terza finestra
cammelli, 151: hanno il viso unto o imbrattato / o di belletto o di
hanno il viso unto o imbrattato / o di belletto o di biacca o d'allume
unto o imbrattato / o di belletto o di biacca o d'allume. cellini,
/ o di belletto o di biacca o d'allume. cellini, 588
bene, e mi desto col palato rigido o imbrattato. 3. ant.
generale, un desiderio di precauzioni bene o male intese, almeno una sterile inquietudine?
-imbrattato di sangue: reo di ferimenti o omicidio. amenta, 3-61:
pur si dice; per questo tutto o nella fama o nelle opere portiamo macchia
; per questo tutto o nella fama o nelle opere portiamo macchia e siamo imbrattate
poco, non so se di belletto o d'imbrattatura. g. g. belli
che niente. 2. strato o grumo di sporcizia; sudiciume, porcheria
il detto niello pesto in certi vasetti o ciotoline invetriate, e con acqua fresca
imbratti. 4. disegno, dipinto o ricamo di pessima fattura (o che
dipinto o ricamo di pessima fattura (o che si ritiene offensivo del buon gusto,
penna. 5. opera letteraria o scritto affrettato, abborracciato, scadente (
scritto affrettato, abborracciato, scadente (o anche oscuro). b. cavalcanti
, stile, vocabolo corrotto, deteriorato (o anche concetto contraddittorio, assurdo).
purgandola da ogni imbratto panteistico. o. strato di calce; primo intonaco,
ai porci. -per estens.: vivanda o bevanda o medicina di pessima qualità.
-per estens.: vivanda o bevanda o medicina di pessima qualità. pataffio,
otto dì / l'erba da buoi o l'imbratto da porci. soderini, i-571
, / e non pensate a impedimenti o imbratti. machiavelli, 1-ii-302: gli
(imbréccio). massicciare una strada o una linea ferroviaria con breccia, ghiaia
fermi dall'esser ben connessi tra loro o da qualche materia tegnente. =
cavallo per le briglie su vialetti acciottolati o imbrecciati. silone, 5-32: le ruote
(imbrèvio). ant. scrivere o trascrivere in forma abbreviata e compendiosa.
evalo, inbriviato). ant. scritto o tra scritto in forma abbreviata
: quello medesimo sì s'osservi ne'protocolli o vero carte traete de le 'mbreviature di
morire, lo quale le sue imbreviature o scritture ad alcuno notaio non commise,.
.. ancorché le suppliche come matrici o imbreviature, dalle quali queste lettere si
ser manno talenti. 2. trascrizione o registrazione, per estratto, di atti
di processi civili, lire sei, salvo o il più o il meno, secondo
, lire sei, salvo o il più o il meno, secondo la maggiore o
o il meno, secondo la maggiore o minor fatica, da tassarsi, in caso
giusta, per essere circondato da ferro o altra calamita. 4. intr
una imbriacatura legale, doventavano pretese eccessive o addirittura impossibili. = deriv.
2. figur. posseduto da pensieri o sentimenti 0 passioni travolgenti; sconvolto,
lichene; par- melia. o. targioni tozzetti, iii-490: * parmelia
'imbricato', lo stesso che 'embricato 'o 'embriciato \ si dà più particolarmente questo
di imbricconire), agg. reso o diventato briccone. tommaseo [s.
). ant. assillare con fastidi o preoccupazioni o incarichi molesti; seccare,
ant. assillare con fastidi o preoccupazioni o incarichi molesti; seccare, importunare;
, importunare; cercare di convincere (o di attirare dalla propria parte, di
complici, di coinvolgere nelle proprie azioni o intenzioni) con ragioni insistenti.
ciò non s'inbriga / perch'esso tema o sieno allui bisogno, / ma sol
allui bisogno, / ma sol per pompe o sogno. bibbia volgar., x-329
13-23: nell'attimo in cui i quattro o cinque gattini erano tenuti in fila,
il bisogno di imbrigliare la materia, o energia, ribelle? 5.
imbrigliarsi suole / lo buon giannetto o quel ch'è più gagliardo. caporali,
, ossia ch'imbrigli / l'onde rapaci o per novello calle / a gir le
corli, per non imitarli allorché dannosi o per seguirli se si conoscono utili.
paranco sopra due manovre ferme per avvicinarle o per arridarle, come talora s'imbrigliano
s'imbrigliano le sartie, per tesarle, o l'ancora capponata per traversarla. dizionario
un basso pennone. fare a due o più cavi distanti tra di loro una legatura
materia esser vi potessero dei pori, o dei vani. marinetti, 2-i-164: questa
rinforzano con catene gli elementi dell'alberatura o si legano, a una certa distanza,
in qualche terra a imputridirli, / o a imbrillantarli amaro pianto d'occhio.
2. per estens. coperto di scaglie o gocce (o piccoli oggetti) che
estens. coperto di scaglie o gocce (o piccoli oggetti) che brillano: risplendente
. marinetti, 2-iii-34: tali sembrate o nevicate milanesi a infiniti eterni fiocchi lunghi
769: non so dove mi porti / o cuore fatto d'ali di colomba /
deserte famigliecole, / cui la fame o il freddo imbrivida. = deriv
ant. tremare per il freddo o per lo spavento; rabbrividire.
ant. percorso da brividi (per freddo o per spavento). baruffaldi
ma tanto era lo stesso, perché questo o quel- imbrillantinato, agg. cosparso
un bersaglio); cogliere con un tiro o un colpo preciso, centrare (oppure
di ceci solvere, a capire esattamente o a fare bene per caso o per
esattamente o a fare bene per caso o per intuizione fortunata; cogliere l'occasione
tre maniere teorie, talune precedono più o meno lontano i fatti e queste talora
c. i. frugoni, i-15-71: o beati que'che imbroccano / sempre l'
. croce, i-4-47: colui che smarrisce o non ha ancora imbroccata la via feconda
incontrare per caso, imbattersi in qualcuno o in qualcosa. d. bartoli,
segno posto al centro del bersaglio 'o 'spuntone di ferro al centro dello
, imbròcchi). fissare con puntine o bullette; imbrocchettare. statuto dell'
2. ant. infilzare con un forchettone o con uno spiedo. cervio,
, fermare sulla forma la tomaia (o anche la soletta) con puntine senza
con puntine senza capo, di legno o metalliche. = denom. da brocca
(nella scherma antica praticata in combattimento o in duello e, in seguito,
che s'uccidon fra loro, / o si giochin di punta, d'imbroc-
d'imbroc- cata, / di mandritto o stoccata. cellini, 2-17 (333)
, n-133: il colpo del pedante (o stoccata o imbroccata che si fosse)
: il colpo del pedante (o stoccata o imbroccata che si fosse) fu di
. colpito in pieno da un'arma o da un proiettile, centrato (una
anche... le scene tagliate o le battute non imbroccate dagli attori le ricostruivo
, agg. fissato con puntine o chiodi, viti, ecc.; imbullettato
. sporcare, imbrattare di brodo (o, per estens. di altro liquido o
o, per estens. di altro liquido o sostanza); imbrodolare.
la particella pronom. imbrattarsi di brodo o di altre sostanze. marinetti, iii-457
. rifl. figur. macchiarsi di colpe o di vizi; immischiarsi in affari poco
, agg. imbrattato di brodo (o, per estens., di altro
per estens., di altro liquido o sostanza). - al figur.:
macchiare, imbrattare, sporcare di brodo o, per estens. di altro liquido
, per estens. di altro liquido o sostanza. a. alamanni,
/... né manco ebbe riguardo o riverenza, / ché tutta intrise e
quell'istesso drappo,... portandolo o in maschera, o a qualche giuoco
.. portandolo o in maschera, o a qualche giuoco o spettacolo, sa che
in maschera, o a qualche giuoco o spettacolo, sa che avanti sera deve
scenico, inchiodare con brocchette le tele o le carte dipinte negli appositi telai.
la particella pronom. imbrattarsi di brodo o di altre sostanze. a. f
questi moti s'imbrodolano d'una spuma o bava, simile ad una saponata bianchissima
macchiato, imbrattato, sporcato di brodo (o, per estens. e più frequentemente
e più frequentemente, di altro liquido o sostanza). -con valore iperbolico: immerso
imbròglio). mescolare confusamente più elementi o oggetti alterandone l'ordine; aggrovigliare,
giallo e chiazzato del suo viso, o, per meglio esporlo, un mescuglio e
2. figur. raro. dipinto o disegno scadente; scritto inutilmente prolisso.
-a). chi s'imbrodola spesso o con facilità (e specialmente mangiando);
dicesi di chi è preso da tenero affetto o per i figliuoli o per le opere
da tenero affetto o per i figliuoli o per le opere proprie, ecc.,
, 2-23: mal chi con essi o s'imbroglia o s'infrasca; / che
mal chi con essi o s'imbroglia o s'infrasca; / che costor non fan
regolamento di bordo vieta di servire bevande o qualsiasi altra cosa ai visitatori eventuali del
fatale: e imbroglierebbe tra guerre civili o tradimenti. -riuscire molesto, dare
gli dire quel che egli vorrebbe sapere o non fare quel che gli è imposto
varie verdure mescolate con uova, pangrattato o pane cotto e condite con sale,
e condite con sale, pepe, limone o aglio. soldati, 2-520: mostrò
fanno altro che leggicchiare imbrogliatamente due o tre righe di conclusione. =
se una strega vi nasconderà in casa o un mazzo di capegli imbrogliati o una treccia
in casa o un mazzo di capegli imbrogliati o una treccia di filo tutto aggruppato,
, 18-211: bastava svoltare a destra o a sinistra per trovarsi in un dedalo
marchese a'cavalier licenza / ch'accettassero o no quell'imbrogliata / disfida arcibizzarra di
non intese quest'imbrogliata algarabia, o pur galimazia, lo spione. fagiuoli
, 34: * ciarpone 'o 'impigliatore '... dicesi quell'
864: 'imbrogliatore'... il marinaio o il cordino che imbrogliano le vele.
la cerussa, lo stibio e altri unguenti o fuchi, imbrogli e mescugli, coi
presso che messa in opera la catena o cerchio suddetto, se... non
avere sbrogliato l'imbroglio delle loro idee, o disperati per tradito o deluso amore,
loro idee, o disperati per tradito o deluso amore, o insofferenti dell'inerzia e
disperati per tradito o deluso amore, o insofferenti dell'inerzia e del tedio,
felicità recitata. 5. situazione o questione confusa, intricata, di
momentaneamente il mio imbroglio. -persona o cosa che reca noia, fastidio,
, ciurmatore (come appellativo scherz. o di biasimo). g. c
baldinucci, 34: 'ciarpone 'o * impigliatore '... dicesi
dà a bere l'ultimo imbroglioncèllo tartaro o slavo che sia. = deriv
lo guadagnasse, in un modo imbroglionésco o no, che si adoperasse davvero
ad un amico, e la consorte / o la fante s'incolora o s'
la consorte / o la fante s'incolora o s'imbroncia, / i pasticci
atteggiare il volto a espressioni di malumore o di amarezza, di risentimento.
e... alcuna volta qualche pesantezza o dolore di capo. 3.
uno scarpello la terra attaccata alle ricce o altro imbronzi - mento, che tenga
imbronzito, agg. reso o divenuto del colore del bronzo; abbronzato
farà imbrossinare per la bocca / uno o doi perlicocca amantecate, / dui carozze
intorbidi e i ruscelli / più di parnaso o i suoi lauri imbruche. tommaseo
dial. avvolgere le vele con giunchi o funicelle; ingiuncare. guglielmotti,
. dial. avvolto con giunchi o funicelle (la velatura di una nave)
nave se si bagnasse per coperta o per murate o per arbori o
se si bagnasse per coperta o per murate o per arbori o per sentina o
per coperta o per murate o per arbori o per sentina o per timoneta o
o per arbori o per sentina o per timoneta o per imbrunali o per porta
o per sentina o per timoneta o per imbrunali o per porta,
per sentina o per timoneta o per imbrunali o per porta,...
, si dice di ciascuno di quei pertugi o aperture che sono alle bande del
sul trincarino, per cui esce o si vuota l'acqua che sovra vi piove
si vuota l'acqua che sovra vi piove o che vi entra colle ondate o
o che vi entra colle ondate o altrimenti. sono tutti a pendio per l'
di nozze. gozzano, i-84: o il tetro palazzo madama... /
l'adusta nubia e il nilo, / o quando sorge il sole o quando imbruna
nilo, / o quando sorge il sole o quando imbruna, / non mira a
2. figur. perdere purezza o valore; contaminarsi. b. tasso
imbruna / e non si macchia, o faccia o parli o pensi. varchi,
e non si macchia, o faccia o parli o pensi. varchi, v-965 (
si macchia, o faccia o parli o pensi. varchi, v-965 (176-2)
onde nessuna / ne parte senza piaga o sangue in ella. -perdere fama o
o sangue in ella. -perdere fama o importanza. gonzaga, i-176: non
gonzaga, i-176: non è memoria o carme o istoria alcuna / che simil
, i-176: non è memoria o carme o istoria alcuna / che simil colpo mai
/ che simil colpo mai, tardi o per tempo, / il gran nemico
salamina imbruna. -farsi triste o funesto. malpigli, xxxviii-60: io
becelli, 1-210: la sua sfortuna / o pur felicità l'uomo può fare /
mio nome illustre e memorando, / o coroni la chioma o gli occhi imbrune
e memorando, / o coroni la chioma o gli occhi imbrune. gabrielli, 7-47
nei frutti alterazioni maculose, più o meno diffuse, di colore scuro.
giraud, 2-419: -e tu, o sarai mia, o di nessuno; alle
: -e tu, o sarai mia, o di nessuno; alle corte, tu
colore bruno, annerire (l'uva o un altro frutto che matura).
pendevano fittissimi grappoli d'agresto appena invaiolato o prossimo ad imbrunirsi. bocchelli, 2-19:
qua e là grappoli d'uva imbrunivano o indoravano. -figur. irrobustirsi,
. -figur. rendere meno bello o meno puro; contaminare, corrompere,
ruota avendole ben quadrate le faccie, o pure dandogli altra forma che li piace
scopo protettivo con uno strato di ossido o solfuro metallico. 3. ant.
condizione di chi comincia a imbrutire o imbrutisce. = deriv. da
ingiustamente quali ficata la provvidenza o la natura, se la storia si fosse
schiaffo nel viso,... o con cose immonde e sporche imbruttatolo,
sangue: rendersi colpevole di omicidio (o di ferimento). bandello, 1-4
i-7-2: non ti insuperbire della grandezza o vero bellezza del corpo tuo, la
. l'imbruttire; condizione di persona o cosa imbruttita. tommaseo [s.
imbuca. bar dere brutto o sgradevole; deturpare, sfigurare. canigiani
cerimonia ha qualcosa di lugubre. cinque o sei persone dai volti pallidi, quasi
, infilare, riporre in un buco o, per estens., in una
per estens., in una fossa o in terra, in un locale sotterraneo
terra, in un locale sotterraneo o in un luogo segreto o difficile da trovare
sotterraneo o in un luogo segreto o difficile da trovare (per nascondere o
o difficile da trovare (per nascondere o, anche, per conservare).
infilare, imboccare (un luogo angusto o scarsamente illuminato). lucini, 10-33
buca. 4. rifl. infilarsi o rifugiarsi in un buco o un nido
rifl. infilarsi o rifugiarsi in un buco o un nido (un animale, un
gheppi e i falimbelli, / o lanciavi un terzuol che vi s'imbuche.
, e così tutti fuggirono chi potè o seppe. pulci, 21-23: noi
, i-42: né di panni lini rozzi o sudici... si mandassono nel
nel contado di firenze a curare o imbucatare. machiavelli, 1-vi-204: trovai una
. entrato, penetrato in un buco o in una buca. -in partic.
omsro,... ma copiato, o, come dicono questi fan
adirate; hanno un muso tanto lungo; o berti, 1-ii-540: canzoni infami contro
dal latino * bufo ', botta o rospo, o dal 'bufonchio ',
* bufo ', botta o rospo, o dal 'bufonchio ', più onorandi,
condito (con strare qualcuno per fargli fare o dire ciò che si imbuggerare, intr
tratta di acquistarsi per mezzo di bulloni due o più pezzi di una ficato 'imburchiare'e 'imburiassare'
imburiassava di quel che costruzione meccanica o di un'opera di carpen
: guarda come tu pieghi / a destra o stino, una fetta di pane, un
lètto). fissare, fermare o guarnire, ornare con imburrato (part
. -per estens.: ripetere bullette o con borchie. - anche assol.
, del suo stile, di versi o passi delle cicognani, 9-209: adelmo inzuppò
ant. imbollettato). fissato, fermato o guarnito caro, i-315: dafni..
con la particella pronom. con bullette o chiodi o borchie. gliandosi piacer di veder
particella pronom. con bullette o chiodi o borchie. gliandosi piacer di veder quella barca
villa / del mondo imbuvolini saranno inargentati o dorati d'orpello, lavorati a ch'altro
2. m'imbuschero o me ne imbuschero: con uso113: martinelli
bucato / erasi come vede, a mano o a macchina, a introdurre matefigura,
con aria di m'imbuschero affibbiato. riali o oggetti vari (come capi di vestiario,
la corolla] fatta a guisa di imbuto o di coli di oreficeria, ecc.
di oreficeria, ecc.) in buste o sacchetti di stesso me ne imbuschero
plastica, di stoffa, di carta, o in speciali invo vie della
lucri, in vista della spedizione o della vendita. sivo e buscherare (
, imbutisci). tecn. fare o rifare, imbusecchiati di filantropia e impomatane
e con tempesta, un bossolo o in un'urna (schede, numeri,
agg. introdotto in un bossolo o in un'urna (una scheda
del pezzo (qualora sia costoso o importante) sottoponendo all'usura soltanto
sottoponendo all'usura soltanto la bussola o l'asse. = deriv.
senza un profilo intorno al collo, o senza una mostra, ma semplice semplice
. fascia elastica rafforzata con stecche metalliche o con ossi di balena, portata dalle donne
lamiera foggiata a cu pola o a imbuto. = deriv.
tire. -macchina imbutitrice (o imbutitrice, sf.):
la quale da un disco di metallo o da un foglio piano di lamiera si
si effettua per mezzo di presse meccaniche o idrauliche, oppure con l'ausilio di
me tallo, di vetro o di materiale plastico, di forma
un cannello, usato per travasare o filtrare liquidi in bottiglie o in
travasare o filtrare liquidi in bottiglie o in recipienti con bocca stretta.
larga, e in esse con uno embuto o collo di boccia rotta manderete fino
due liquidi immiscibili tra loro, o per isolare da una soluzione un componente
fiume sorga, a guisa di un pozzo o di un largo imbuto, non ancora
, perdette 1''imbuto '(o 'tuba 'che dir si voglia)
compreso, di solito, fra montagne o colline; valle, gola, voragine.
, strumento imbutiforme ottenuto sezionando un giunco o una canna, che, nei fiumi
della sardegna, viene posto nei mulinelli o controcorrente per farvi cozzare e impigliare i
, costituenti la parte terminale dei canali o camini d'esplosione, che conseguono a
eterogenei comprendenti frammenti di rocce magmatiche o di rocce varie distaccate durante l'esplosione
: condotto eruttivo di camini vulcanici imbutiformi o cilindrici, che, riempito da roccia
per qualificare oggetti di forma conica, o più o meno cilindrica, che si
qualificare oggetti di forma conica, o più o meno cilindrica, che si restringano o
o meno cilindrica, che si restringano o si assottiglino a una delle estremità.
(una mano, le labbra), o un qualsiasi elemento fisico, in modo
, in partic., delle idre) o di vegetali. spallanzani, 4-vi-524:
cappello di un fungo quando il centro o apice si abbassa ed i bordi si
riferimento a luoghi stretti e profondi, o a conformazioni geografiche che si restringano progressivamente
-fare imbuto: formare una conca o una cavità stretta e profonda (un
in tutti i modi detti de'piccioni o colombi... questo è il levarli
'imbuzzare', colpire un selvatico nella pancia o buzzo. = denom. da buzzo1
* imbuzzato', dicesi di un uccello, o anche di altro animale che va via
animale che va via ferito da pallini, o da palla nella pancia: 'era
imbuz ziti, silenziosi, o se no, per un nonnulla, scoppiavano
per lo più semi lunare o circolare, che nella donna vergine è
; dopo il primo rapporto sessuale o dopo il parto, si lacera o si
sessuale o dopo il parto, si lacera o si interrompe sensibilmente, riducendosi a
imene non è altro che una raddoppiatura o ruga maggiore delle altre all'ingresso
. 'tjx-fjv -{xévo? 'imene 'o * imeneo ', dio delle nozze (
. marino, vii-131: benedicavi [o angeli] per sempre la mano eterna
, piccole, rizomatose, con foglie intere o divise e gametofito ramificato, che comprende
, dove vivono epifite su rami o tronchi d'alberi, o su rocce (
rami o tronchi d'alberi, o su rocce (soltanto tre specie si
sino al momento della maturazione, sotterraneo o in parte epigeo, rivestito internamente dall'
dall'avere quattro ali membranose, trasparenti o colorate, con nervature alquanto scarse,
sempre un organo vulnerante (aculeo) o perforante (sega, terebra),
. d'annunzio, v-2-288: o parca ape imèttia dal corsaletto di capitano
sm. marmo venato di colore verdastro o azzurro, proprio della grecia e molto
, 1-3: le cose tutte che o con l'intelletto si comprendono o che
che o con l'intelletto si comprendono o che cascano sotto a qualchedun de'sensi
imitabili. 2. che si deve o si dovrebbe imitare; che è degno
che possa in alcuna cosa porgere aiuto o favore alla mia scrittura. b.
riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? carducci, iii-26-252: queste
portogallo... imitano l'inimitabile o il non imitabile. 3.
canone estetico dell'imitazione, che rappresenta o riproduce nelle proprie opere la realtà naturale
un poeta); che si ispira o si uniforma a modelli preesistenti (un'
azioni, le sue caratteristiche; comportarsi o cer care di comportarsi in
2. per estens. assumere a modello o a esempio la lingua, i concetti
stile, la maniera di uno scrittore o di un artista: riprodurre, o cercar
scrittore o di un artista: riprodurre, o cercar di riprodurre, in un'opera
opera, a cui ci si ispira, o un suo particolare (stilistico, tematico
. -porsi come modello una lingua (o idee, concetti, ecc.)
se tu parli delle corti di milano o di napoli, che tutte tengono del
ogni manifestazione, situazione, dato sensibile o psicologico che appartenga alla realtà naturale
di tali contenuti). -anche assol. o con riferi mento alle arti
degli altri, e non il naturale, o 'l vivo de le cose stesse
nell'imitar le proprietà naturali dell'età giovenile o della virile; le proprietà de'
-con riferimento all'arte del disegno o della pittura: raffigurare qualcosa o qualcuno
disegno o della pittura: raffigurare qualcosa o qualcuno in modo simile all'originale,
cavol crespo ecco la foglia imita; / o, dalla sporta umil tratto l'esempio
simile a quello prodotto da altri oggetti o da altre cause. sansovino,
, scriver per altrui, scriver subbito o tardi, imitar l'altrui mano.
azioni degli uomini. -compiere movimenti o gesti simili a quelli degli animali.
con lui soffre e gode. gatto o il canto del gallo. ii-115
atto a imitare quello di altri animali o, anche, tale da rasso (
parte di una voce, una frase o un motivo già enunciato da altre voci
riferimento all'attività estetica: che rappresenta o riproduce la realtà naturale, suoi elementi
e spreg.: opera d'arte o fenomeno artistico fortemente influenzato da altri modelli
circa il parlare: se quello è narrativo o imitativo... il parlar.
4. mus. che pratica o fa ricorso allo stilema dell'imitazione (
/ querule belan l'agne, impressioni analoghe o simili frequentemente ripetute, subito imitato da germano
il romore che 2. assunto a modello o a esempio (uno scritsegni somministrati dalle
la sua maniera). tativi o pantomimici, parte convenzionali. leopardi, i-917
de'pioppi che stato era, o che fosse al loro tempo presente, o
o che fosse al loro tempo presente, o che disi- 1-93: elena anche
scroscio dell'acqua corrente. deravano o che presumevano che nel futuro dovesse
suoni (con riferimento a parole, versi o a proreo l'imitator de'peggiori,
che presenta caratteri stilistici o tematici non originali. g
(letteraria, pittorica, ecc.) o per mezzo di un'attività artistica (
, un argomento, un dato sensibile o psicologico appartenente alla realtà naturale).
la natura e '1 sole: / o ver un altro, benché da buon mastro
medesimo argomento della guerra di troia, o degli errori di ulisse, potrà essere preso
4. riprodotto in modo uguale o simile; che presenta gli stessi caratteri
sostanza, un oggetto creato dalla natura o dall'attività). tasso, n-ii-303
a riosto, 17-56: lucina, o fosse perch'ella non volle / ungersi
noi, che schivo n'ebbe, / o ch'avesse l'andar più lento
che prende a modello una persona o i suoi atteggia menti,
sue caratteristiche; che si comporta o cerca di comportarsi in modo da
comportarsi in modo da divenire simile o fare cose simili ad altri;
alcune finzioni, quello che stato era, o che fosse al loro tempo presente,
che fosse al loro tempo presente, o che disideravano o che presumevano che nel
al loro tempo presente, o che disideravano o che presumevano che nel futuro dovesse avvenire
tator dell'altrui sceleratezze che della fraterna o paterna virtù. s. maria maddalena
lo più sm. chi assume a modello o a esempio i concetti, lo stile
stile, la maniera di uno scrittore o di un artista (o di un'età
uno scrittore o di un artista (o di un'età); chi, nelle
e alle regole di determinati generi letterari o forme artistiche. leonardo, 7-i-3:
. tasso, n-ii-541: imaginai michel angelo o qual- ch'altro eccelente imitatore, il
il quale volendo altrui dimostrare l'uomo o il cavallo, gliele mostrasse scolpito in
in marmi e dipinto ne le tele o ne le carte di varie forme grandi
son altro che imitatori dell'apparenza esterna o dell'intemo costume ed affetto. g.
. -per estens. che rappresenta o riproduce la realtà naturale, i suoi
imitatrice. 5. che contraffà o cerca di contraffare, per istinto o
o cerca di contraffare, per istinto o per ammaestramento, le azioni, gli
ammaestramento, le azioni, gli atteggiamenti o la voce umana (un animale,
per eccellenza. -che riproduce suoni o rumori simili a quelli prodotti da atre
, come gli stomi, e piche, o gazze. 6. con riferimento
le rassomiglia. -anche: che ha natura o caratteristiche affini a quelli di una cosa
, 2-148: l'arte del giardiniere o paradisistica fu dapprima pedissequa, mancipia ed
imitatrice dell'architettura. 7. artigiano o operaio che fa per mestiere prodotti di
gli atti, il modo di gestire o di comportarsi di una persona (e per
di varietà specializzato nell'imitazione di persone o gruppi di persone, di animali,
gruppi di persone, di animali, o nella riproduzione di suoni, voci,
ed è loro obbligazione il fingere, o vestir così bene il personaggio e le azioni
imitativo, mimetico; che rappresenta o riproduce la realtà naturale. salvini
11 particolar carattere di un essere animato o inanimato e a parlare con gli animali
1-329: chi è che non provi irritazione o sgo mento odendo il fitto
, presumendo far eco al carducci o al guerrini? = deriv.
consistente nel prendere a modello una persona o i suoi atti, il suo comportamento,
sia teoricamente sia incarnati in altre persone o gruppi sociali (e tali fenomeni vengono
1-44: dio non riceve alcuna comparazione o imitazione. machiavelli, 1-i-30: camminando
del non vero, vuol dir sembianza o similitudine: però chi imita è una imagine
. 2. criterio estetico (o anche semplice atteggiamento occasionale) consistente nell'
occasionale) consistente nell'assumere a modello o a esempio la lingua, i concetti,
stile, la maniera di un artista o nell'adeguarsi, per quanto concerne l'
letterari e della retorica; riproduzione (o tentativo di riproduzione), in un'
altra opera a cui ci si ispira, o di un suo particolare stilistico o tematico
, o di un suo particolare stilistico o tematico. -anche con intento spreg.
tutta del modello sì che le parole, o proprie o traslate, che sono in
modello sì che le parole, o proprie o traslate, che sono in uso di
, che non sono né gottiche, o tedesche, né italiane, o regolate.
gottiche, o tedesche, né italiane, o regolate..., sono spacciate
: per l'arte, guarda o fratello, nel trecento e nel cinquecento:
figurativa, letteraria, musicale), o nell'ambito di una determinata opera d'
ogni manifestazione, situazione, dato sensibile o psicologico, che appartenga alla realtà naturale
differenti infra di loro per tre conti o perch'elle imitano con cose diverse di specie
elle imitano con cose diverse di specie, o per- ch'elle imitano cose diverse,
per- ch'elle imitano cose diverse, o perch'elle imitano in modo diverso e
. prodotto, oggetto, sostanza, naturale o manufatto, che ne riproduce più o
o manufatto, che ne riproduce più o meno fedelmente un altro più pregiato,
un altro più pregiato, più antico, o comunque dotato di autenticità o di originalità
antico, o comunque dotato di autenticità o di originalità (una pietra preziosa,
un tessuto, una materia plastica, o anche un mobile, una suppellettile, una
di molto maggior gastigo quel secretario, o cancelliere o altro officiale publico, per
maggior gastigo quel secretario, o cancelliere o altro officiale publico, per mano del
da creare confusione con i prodotti imitati o con l'impresa che li produce.
degli atti, del modo di gestire o comportarsi di una persona (e può
. ripetizione contrappuntistica di una frase (o melodia, o motivo), detta '
di una frase (o melodia, o motivo), detta 'proposta 'o
o motivo), detta 'proposta 'o 'antecedente ', enunciata da una
delle parti e riprodotta da un'altra o da altre, sotto forma di *
, sotto forma di * risposta 'o 'conseguente ', su un diverso
su un diverso grado della scala, o in altra tonalità (e può avvenire
(e può avvenire per moto uguale o contrario, essere semplice o continua -e
moto uguale o contrario, essere semplice o continua -e in tal caso ciascuna delle
-, frammentaria, rovesciata, diminuita o aumentata, ecc.). -fuga
dell'imitazione ad esser simile alla proposta o di figure o d'intervalli o di
ad esser simile alla proposta o di figure o d'intervalli o di sillabe, questa
proposta o di figure o d'intervalli o di sillabe, questa seconda imitazione non è
9. locuz. -a imitazione di qualcosa o di qualcuno: a sua simiglianza,
scorcio del secolo passato da poesie inglesi o tedesche (imitazion- celle spesso assai dubbie
installarsi in casa d'altri per mangiare o vivere a sbafo. allegri, 4-263
nel folto di una macchia di alberi o di cespugli (con riferimento sia a
vergine sacra, immaculata e pura, / o vero fundamento ove si mura / ogni