c'era dentro qualcuno! -impetrare o accattare la grazia o una grazia a
! -impetrare o accattare la grazia o una grazia a qualcuno: ottenergli un
11-27: più spesso, ella esiste (o somma luce!) j nel manto
quivi solamente in grazia delle linee riflesse o re- fratto. goldoni, iv-113:
pianta a sedere in un ruspone, / o san giovanni, ogni fedel minchione /
rilievo con grande stupore il carattere inatteso o straordinario di un fatto o di un'
carattere inatteso o straordinario di un fatto o di un'osservazione. tommaseo [
opere ingiuste il tiri e frene / o una cosa in grazia di qualcuno: rendergliela
, recare qualcuno in grazia di dio o in staio di grazia: riconciliarlo con dio
un soccorso. pulci, 9-54: o caro padre, / non mi volere una
alte dignità civili ed ecclesiastiche, a o riavere, acquistare o riacquistare, conciliarsi,
ecclesiastiche, a o riavere, acquistare o riacquistare, conciliarsi, cattivarsi, procacciarsi
, conciliarsi, cattivarsi, procacciarsi grazia o la grazia di qualcuno o presso qualcuno
procacciarsi grazia o la grazia di qualcuno o presso qualcuno: ottenerne la simpatia,
con le persone: ognuno che la vede o le favella pure una volta sola,
, v-1-15: che più s'aspetta? o che puote esser peggio? / che
grazzini, 2-243: sortì, per grazia o per disgrazia che si fussi, una
donamenti, né per ragione di compagnia, o necessità di natura, ma per sola
ecclesiastici godevano delle esenzioni non per grazia o privilegio dei principi, ma per dritto
: questo giorno pertanto (vostra grazia, o bolognesi) di molti amari giorni mi
, dare, fare, sentire grazia o grazie: dimostrare, sia con le parole
-seguito da una prop. dichiarativa o causale. fra giordano, 5-409:
avere, prendere, riprendere qualcuno in o a grazia, nella propria grazia:
grazia, nella propria grazia: concedergli o restituirgli la benevolenza, la stima,
aretino, iii-203: né spunta frutto o fior da verde ramo, / che
pace, senza che ne provi imbarazzo o inquietudine. tavola ritonda, 1-51:
, arrogante, maligno, maldicente, o che in alcun modo offende i giudici
in alcun modo offende i giudici, o quegli i quali (salva la grazia de'
e credute, volesse freddamente senza grazia o dignità starsi queto? guarini, 2-138:
goffissima, senza una grazia negli occhi o nel portamento o in alcuna parte della persona
una grazia negli occhi o nel portamento o in alcuna parte della persona. dossi
virtute, e sanza grazia di parenti o vicini, ma isgraziato molto.
capire, crescere, salire in grazia o nelle grazie di qualcuno (o con
in grazia o nelle grazie di qualcuno (o con alcuno): meritarne la benevolenza
alla giornata; affidarsi alla provvidenza divina o alla pubblica beneficenza. verga,
poveretto che è rimasto a pantelleria, o quell'altro pane che mangia la sorella
25. prov. -avuta o fatta la grazia, gabbato lo santo:
graziabile, agg. raro. che può o che deve essere graziato; degno di
detta anche 'graziadèi'per le virtù attribuitele o per antifrasi, come il 4 morbo
il grazioso, il piacevole per piaggiare o per sollazzo. = deriv. da
encomiabile. 2. atto o gesto fatto per condiscendenza o per ingraziarsi
2. atto o gesto fatto per condiscendenza o per ingraziarsi qualcuno. magalotti,
. fagiuoli, iii-58: graziani, o questi qui son molti poi, /
graziano ', si usò a significare fare o dire cosa da entrare in grazia altrui
da una pena mediante condono, indulto o amnistia; dispensare da obbligazioni, tasse
amnistia; dispensare da obbligazioni, tasse o multe. machiavelli, 736:
dispensato da un'obbligazione, tassa o multa (mediante esenzione). b
, 753: faccendo il detto vaso, o colonna, di rilievo, e da
di rilievo, e da quello, o con misure o senza, metterlo in
, e da quello, o con misure o senza, metterlo in disegno, diviene
di ringraziamento (e può essere ripetuta o accompagnata da aggettivi di valore intensivo,
grazievolmente. 2. senza chiedere o ricevere ricompensa; disinteressatamente, gratuitamente.
sf. bot. genere di erbe annue o perenni, della famiglia scrofulariacee, con
opposte, sessili, fiori peduncolati bianchi o gialli, ascellari; frutti a capsula
nella cui regola e distribuzione furono graziati o molto favoriti i meno agiati che si
piede della seggiola il cagnolino favorito, o la scimmietta, o la gazzella; favellar
cagnolino favorito, o la scimmietta, o la gazzella; favellar loro graziosamente con
. cocchi, 5-2-131: sugo acquidoso, o insipido, o dolce, o graziosamente
5-2-131: sugo acquidoso, o insipido, o dolce, o graziosamente acido. lastri
, o insipido, o dolce, o graziosamente acido. lastri, 1-4-186: procurerete
-in senso concreto: opera d'arte o scritto che si distingue per squisita delicatezza
con una graziosità di certe frasi, tre o quattro delle quali, sparse in una
sol di quindici in quindici giorni? o di venti inventi? accennamelo con la
fanciulle e molte delle maritate pur anco o con un sorriso o con un'occhiatina
maritate pur anco o con un sorriso o con un'occhiatina o col gomito trovarono
con un sorriso o con un'occhiatina o col gomito trovarono modo di farsi invitare.
e graziosa. iacopone, 65-210: o dolce vita mia, non me far star
un gesto, il modo di parlare o di comportarsi, il tratto).
... e d'un volto, o sosia, in modo modesto, ed
graziosissima malizia: -sono intelligente, sì o no? baldini, 4-46: un'elegantissima
una delicata bellezza (un oggetto) o di una squisita perfezione stilistica (un'opera
di indumenti graziosissimi: cuffiette e vestitini scelti o eseguiti da loro stesse e di una
centro delle emanazioni divine l'angelo pavone o angelo caduto (sono perciò detti «
ifa, sf. bot. filamento mono- o pluricellulare che costituisce il micelio dei funghi
costituisce il micelio dei funghi. o. targioni tozzetti, i-428: ifa o
o. targioni tozzetti, i-428: ifa o tessuto... è una specie
. ifalmiròbio, sm. organismo animale o vegetale caratteristico delle acque salmastre.
parti del corpo, prodotto da ifomiceti o da altri miceti affini.
salvini, 24-373: di tutti medicante, o esculapio, / lenitivo dator, possente
sia delle singole persone (igiene individuale o privata, che detta le norme riguardanti
. -pulizia, cura della persona o di un ambiente (o anche di
della persona o di un ambiente (o anche di un animale). ferd
per lo più in rotoli, bianca o colorata, usata per l'igiene intima
. -impianti, servizi igienici (o igienico-sanitari): l'insieme delle attrezzature
. persona che si dedica allo studio o all'insegnamento dell'igiene o alla divulgazione
allo studio o all'insegnamento dell'igiene o alla divulgazione delle norme igieniche.
essi si possa fare a meno o sia almeno permesso di sperare nei rimedi della
: sistema d'iginica, o sia regolamento di vita per conservarsi sano
: qualunque persona, el quale avesse o ricevesse per niuno modo alcuno denaio de
finestrella chiusa da una lastra di ghiaccio o da budella di foca; serve come
parte la purezza? dalla parte deh'ignarità o della coscienza? = » deriv
che non conosce, che non ha nozione o esperienza o non è al corrente di
, che non ha nozione o esperienza o non è al corrente di un fatto,
volgar., 2-3 (47): o forse la fama ignara della veritade ti
— che non conosce i princìpi fondamentali o le nozioni specifiche di una determinata materia
2. che non ha coscienza di sé o della realtà in cui vive o opera
sé o della realtà in cui vive o opera; inconsapevole, sprovveduto, inesperto
. cecco d'ascoli, 705: o quante sono le nature occulte / a
ognora, / perché saper supir non voglio o vaglio, / dico ch'ai duca
del bene, 23: non di sangue o tesor pondo 0 splendore, /
0 splendore, / non fortuna o natura ignara e cieca; / ché
c. i. frugoni, i-8-204: o se sapessi, qual nel sen racchiudo
mio canto dar poca credenza. / poca o molta ch'io ci abbia, non
ignàvia, sf. letter. pochezza o inerzia mo rale che determina
nei confini suoi / questi, o sien nubi o sieno arabi ignavi. flaminio
/ questi, o sien nubi o sieno arabi ignavi. flaminio, 57:
lodiamo estinta. carducci, iii-3-62: o popolo d'italia, vecchio titano ignavo,
-sostant. siri, 1-vii-670: avversa o disfavorevole si mostra a'neghittosi et a
ignavi. pascoli, 471: tu [o granata] sgridi a buon'ora,
agg. letter. che è di fuoco o che partecipa della natura del fuoco (
simili, siano conformi a'luoghi, o sagri, o profani, o aquatili,
siano conformi a'luoghi, o sagri, o profani, o aquatili, o ignei
luoghi, o sagri, o profani, o aquatili, o ignei e simili.
, o profani, o aquatili, o ignei e simili. -che si
gli uomini hanno da natura alcuni o semi, o principii, o scintille che
da natura alcuni o semi, o principii, o scintille che le vogliam dire
o semi, o principii, o scintille che le vogliam dire, come
col crescer de gli anni crescendo. o. rucellai, 2-78- 240: gravide
6-83: il prometeo ignifero, o accendifuoco. monti, x-5-405: rompiam le
m. -ghi). che ostacola o impedisce la combustione di materiali infiammabili.
del fuoco (come epiteto di efesto o vulcano). cariteo, 209
ardente. d'annunzio, ii-170: o ghirlandata di mirto / e di papavero
guarini, 369: né ti sdegnare, o diva, che per l'addietro io
e si concedono anche da baroni e feudatari o suffeudatari inferiori a'loro vassalli.
nobili. -per estens. di razza o specie poco pregiata. crescenzi volgar.
3. che gode di scarsa fama o considerazione, ignoto; poco valente,
miei lochi,... i o d'idalio o di pafo o di citerà
,... i o d'idalio o di pafo o di citerà / a menar
. i o d'idalio o di pafo o di citerà / a menar vita ignobile
4. che ha scarsa importanza politica o geografica, sconosciuto (un luogo,
incuria. che ha scarso valore o pregio; che è costituito di materia
coi metalli ignobili. 6. eseguito o espresso senza arte; che ha mediocre
siano seguite da altre,... o, addirittura, che lo svolgimento ulteriore
vuol guardarsi il prencipe di procrear figliuoli o bastardi o di donna molto a lui inferiore
il prencipe di procrear figliuoli o bastardi o di donna molto a lui inferiore di
mite pena non contempera- vasi alla maggiore o minore atrocità del delitto, ma alla
atrocità del delitto, ma alla nobiltà o ignobilità del delinquente. — per estens
— per estens. con riferimento a razza o specie inferiore. crescenzi volgar.
: gli altri, per lor modestia o ignobiltà, quasi non si fusser fatti conoscer
. 5. mancanza di capacità o di valore artistico. carducci, iii-17-55
nell'arte, era nei personaggi, o meglio, al di là di essi,
chi si è reso colpevole di atti ignobili o diso norevoli; infamia;
: cadere nell'ignominia, venire o porre in ignominia, coprirsi d'
/ donde non s'abbia 0 viva o morta a torre. n. franco,
significava essa ['catasta'] un tavolato o palco di legno in cui si esponevano i
2. in senso concreto: azione o fatto ignominioso, spregevole. boccaccio
onorari, in certi casi ha da vincere o da morire, e se no,
. d'annunzio, iii-2-332: - o vivo orrore, / genitura del crimine
caro, 17-5: nel patir ignominia o qualche infamia son mesti. b
parigi con applausi universali, veri o fìnti che fussero, di tutto il
. -in senso concreto: parola o atto da persona ignorante, villana.
. che non conosce i princìpi fondamentali o è privo delle nozioni che riguardano una
delle nozioni che riguardano una determinata materia o argomento (sia per colpa o negligenza,
materia o argomento (sia per colpa o negligenza, sia per circostanze sfavorevoli)
. -che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa, che
, 162: il principe tommaso, o ignorante di questa turbazione de'torinesi o
o ignorante di questa turbazione de'torinesi o che non si trovasse con forze bastanti per
. -che è privo, del tutto o in parte, delle conoscenze necessarie per
necessarie per svolgere la propria attività o professione; che non è all'altezza del
(per la limitatezza delle facoltà umane o per mancanza di educazione); che
. b. giambullari, 7-89: o qual sarebbe quella / mente sì stolta
per estens. che deriva da ignoranza (o anche da semplicità d'animo, da
verbo, ma a rintracciare, fra trenta o quaranta significati di una parola, quale
l'ignorante: fingere di non sapere o di essere all'oscuro, di non
, mostrando di non sapere le cose o rispondendo a sproposito. petruccelli della gaitina,
cosa, ma la sa male, o non quanto si converrebbe al suo uffizio
ignorantelli '. carducci, iii-28-206: o ignorantelli e minori osservanti d'una letteratura scetticamente
). ignorantume, sf. espressione o frase che rivela grossolana ignoranza.
; condizione di chi non ha conoscenza o notizia di qualcosa (per propria colpa
di qualcosa (per propria colpa o per circostanze avverse o per non averne
propria colpa o per circostanze avverse o per non averne esperienza).
necessarie per svolgere una determinata attività o professione; non essere all'altezza del
, 1 -intr. (45): o che la natura del malore noi patisse
né so vedere tanta ignoranza in chi scolpiva o facea scolpire ne'suoi monumenti di marmo
, se è determinata da negligenza, o incolpevole, se non può essere addebitata a
del pregator riguardando che alla sua ignoranza o allo essilio del pregato,..
azione si possa chiamare involontaria: cioè o perch'ella sia fatta per violenzia e
fatta per violenzia e per forza, o perch'ella sia fatta per vera ignoranzia
è origine d'atroci dissidi a chi o per ignoranza o per arte ne stravolge il
atroci dissidi a chi o per ignoranza o per arte ne stravolge il significato e
, iii-935: non si da umiliazione o avvilimento maggiore di quello ch'io soffro
ridere, dilettandosi ad empir di stupefazione o d'irritazione la dolce ignoranza di quelle oche
ignoranza? 5. mancanza assoluta o difetto di conoscenza (nel linguaggio filosofico
del proprio sapere, intesa come principio o fondamento di un sapere positivo (secondo
non avere né sensazioni, né idee, o notizie di cose. 2. o
o notizie di cose. 2. o pure averne, senza però saperle paragonare
fine di poterne giudicare. 3. o non saperle rapportare a'loro oggetti.
a'loro oggetti. 4. o non conoscerne i rapporti co'loro fini.
e serra? boccaccio, vii-207: o falso nome di volere umano / chiamato
d'esser chiarito di quel suo dubbio o ignoranza. -atto o discorso proprio
suo dubbio o ignoranza. -atto o discorso proprio di persona ignorante; imperfezione
8-2-200: questa è una delle maggiori o grosserie o ignoranze che udire si possa
questa è una delle maggiori o grosserie o ignoranze che udire si possa. segneri
persona che si dimostra molto ignorante, o anche per commentare la felice condizione di
e non voler conoscere se stesso o i proprii danni e pericoli. 10
, non sapere; non avere nozione o notizia di qualcosa. g.
procacciava reddire. boccaccio, v-147: o viva luce,... / la
e la pratica, gli elementi di scienza o arte, o quel che costituisce intera
, gli elementi di scienza o arte, o quel che costituisce intera la scienza.
leopardi, 6-94: ecco tra nudi sassi o in verde ramo / e la fera
far mostra di non accorgersi di qualcuno o qualcosa; ostentare indifferenza, disinteresse.
lasciarsi amare senza l'obbligo di rifiutarsi o di darsi a quell'amore. sbarbaro,
la moglie lo ignorava. due o tre volte le disse qualcosa a proposito della
5. locuz. -ignorare se stesso o ignorarsi: non conoscere se stessi,
questi autori,... l'ignorazione o l'oblio de'quali è senza dubbio
in questo caso col valore d'inclinazione o disposizione) e il verbo gnóscire (nóscère
conosce, di cui non si sa nulla o non si è mai avuta notizia;
notizia; che non si è mai visto o udito o visitato o percorso;
si è mai visto o udito o visitato o percorso; inesplorato. francesco
mai visto o udito o visitato o percorso; inesplorato. francesco da barberino
istoria in poesia, / affatto ignota o poco manifesta. leopardi, iii-492:
manifesta. leopardi, iii-492: lontano o vicino, noto o ignoto di persona io
iii-492: lontano o vicino, noto o ignoto di persona io v'amerò sempre
che paiono noti,... ritorna o neil'istesso o in altro ignoto.
,... ritorna o neil'istesso o in altro ignoto. gioberti, 3-59
di cui non si conosce l'identità o non si riesce a penetrare il carattere
non si riesce a penetrare il carattere o l'intima personalità. petrarca, iii-2-170
più ignoti. serdini, 1-12: o folle, o lieve iuventute ignota, /
serdini, 1-12: o folle, o lieve iuventute ignota, / di miserrime
/ di miserrime cose fìlocatti, / o pensier vani e matti, / in che
della natività di cristo, xxxiv-178: o stolti ignoti, o zucche senza sale
cristo, xxxiv-178: o stolti ignoti, o zucche senza sale, / oggi vi
5. letter. mai provato o visto o conosciuto prima. tasso
5. letter. mai provato o visto o conosciuto prima. tasso, 13-28
5-30: a volersi convincere quanto fosse o ignoto, o spento ogni seme di libertà
volersi convincere quanto fosse o ignoto, o spento ogni seme di libertà nei cuori
tommaseo, 8-159: la donna dotta o troppo si nasconde o troppo poco
donna dotta o troppo si nasconde o troppo poco; si maschera o s'ignuda
o troppo poco; si maschera o s'ignuda. c. e. gadda
vita di frate ginepro, 27: o guardiano, tu se'grasso e parebbe
vegnan li vaghi amori / senza fiammelle o strali / scherzando insieme, pargoletti egnudi
con l'ignude piante / sterpo calcava, o calpestava gelo, / fior divenne lo
: privo di involucro, di guscio o del pelo o delle piume. ramusio
involucro, di guscio o del pelo o delle piume. ramusio, i-102:
stanno rinchiuse dentro di un lungo tubulo o cannello di materia crostosa. pirandello,
la semplice decur- sione de'cavalli, o fossero ignudi, o avessero uomo sopra.
sione de'cavalli, o fossero ignudi, o avessero uomo sopra. -sostant.
esposto all'offensiva nemica (un guerriero o anche un esercito, un territorio,
gemma nel luogo dell'altra, con mele o con alcun'altra cosa si pone,
esser di legno prezioso e intarsiati, o smaltati, e messi a oro assai riccamente
uno scheletro. -non coperto di stuoie o tappeti (il terreno). cavalca
soldati per lo più alloggiavano, senza tende o barracche, al ciel scoperto e sul
lasciando i in qualche estrania parte, o che le copra / una pia zolla
le copra / una pia zolla, o che del mar sul fondo / dormano,
che del mar sul fondo / dormano, o in selva sul- l'ignuda terra.
ignuda terra. -privo di addobbi o di arredi; disadorno (con partic
ignuda quando si considera spogliata di foglie o d'altri ornamenti. gigli, 2-159:
la lettera alfin debb'ire ignuda, / o avere la coperta ed il coltrone.
sarò là tosto ch'io possa / o spirto ignudo, od uom di carne e
elemento essenziale, di un bene materiale o morale, di una qualità, di
rappresentazione di corpi umani nudi; scultura o pittura di persona nuda. cennini,
: per ritrarre uno ignudo di naturale o altra cosa. celimi, 709
: volendo fare uno ignudo di scultura, o qual si voglia altra figura vestita,
qual si voglia altra figura vestita, o in altro modo..., e'
, e'piglia un valent'uomo terra o cera, e comincia a imporre una
non meno frenetiche che in una rissa o una battaglia. 13. intelaiatura
... non so se l'ignudo o l'ossame della nave sono chiamati.
e fanciulle d'età di quattordici anni o circa, tutti ignu- danati, neri
, 453: 1 ignudo nato 'o * ignudonato ', vale lo stesso che
, sm. (plur. -i) o sf. ornit. famiglia di fenicotteri
voce dotta, lat. scient. hygrobata o hygrobates, dal gr. òypo3aré (
hygrobates, dal gr. òypo3aré (o, 'mi muovo nelle onde ';
necropodi, i quali vivono nelle acque o in luoghi umidi ed inondati. hanno
. -ci). che riguarda o dipende dall'igrocasia. igrofilìa, sf
terreni permanentemente umidi (un organismo vegetale o animale); igrofita.
di funghi basidiomiceti con corpo fruttifero giallo o rosso, con lamelle grosse e distanti
). medie. infiammazione (acuta o cronica) delle borse sierose che si manifesta
per lo più in seguito a traumi o a propagazione di un processo infettivo o
o a propagazione di un processo infettivo o a un'infezione generale.
cistico contenente una materia simile al siero o linfa. 2. veter.
', indovinazione per mezzo delle acque o di altre cose umide. =
l'igrometria; che dipende dalla maggiore o minore umidità diffusa nell'atmosfera. lastri
ridolfi, i-30: lo stato d'umidità o di secchezza dell'aria...
igrometrici; fino a che sono umidi o non ben maturi i peli e le palee
certe abitudini costanti, acconce ad annunciare o a far conoscere lo stato umido o
o a far conoscere lo stato umido o secco dell'atmosfera. tramater [s
atto a misurare l'umidità assoluta o relativa dei gas e dei vapori,
vari tipi, come l'igrometro chimico o a conden sazione, ad
strumenti, i quali soglionsi appellare igroscopi o igrometri, molte spezie possonsi fabbricare.
francesco folli inventò anche un igrometro, o igroscopio,... per distinguere i
per sapere se nella giornata avremmo avuto pioggia o bel tempo, andavano ad osservarli.
.: attitudine di alcune sostanze solide o liquide ad assorbire l'umidità dell'aria
e a incorporarla nella propria massa con o senza l'intervento di reazioni chimiche.
nel caso di voler paragonare fra due o più terre la forza d'igrosco- picità
-ci). che riguarda l'igroscopia o l'igrometria; destinato all'osservazione o
o l'igrometria; destinato all'osservazione o alla misura dell'umidità dell'aria (uno
ha l'attitudine ad assorbire l'acqua o l'umidità dell'aria (una sostanza
umidità dell'aria (una sostanza liquida o solida). -bot. movimento igroscopico
strumenti, i quali soglionsi appellare igroscopi o igrometri, molte spezie possonsi fabbricare.
francesco folli inventò anche un igrometro, o igroscopio,... per distinguere i
, cioè in dubbio se è carne o pesce, perché va per li fiumi e
forma. ha la coda di quattro o cinque palmi lunga, e più o meno
quattro o cinque palmi lunga, e più o meno, secondo la proporzione della sua
cerro cristato a maniera di spine o d'una serra. et in sé pare
si trovano certi sterminati e disonesti lucertoloni o ramarri acquatici, chiamati iguane, de'
lucertola, bruna nella pianura australe, verde o cangiante nelle selve del settentrione, serve
; il regime alimentare può essere zoofago o fitofago; la riproduzione è ordinariamente ovipara
debba profilarsi un plesio sauro o un iguanodonte. = voce dotta
= adattamento dello spagn. higiiero (o giiira), voce di origine
2-175: l * 'igùmenos ', o padre superiore, lo aveva invitato a
, cioè di gubbio e delle sue tribù o curie. migliorini, 8: la
esprimere disapprovazione, disgusto, aborrimento (o anche stupore, dispetto, ira,
oggidì esprime piuttosto leggiero stupore di quantità o qualità che paia, o fingasi
quantità o qualità che paia, o fingasi che ci paia, troppa. '
imita la voce di chi ride stridulamente o di chi frigna o esprime scherzosamente,
chi ride stridulamente o di chi frigna o esprime scherzosamente, o con ironia,
di chi frigna o esprime scherzosamente, o con ironia, canzonatura, disprezzo e anche
e anche noncuranza, sufficienza verso qualcuno o qualcosa. 7. nétti
inter. region. va! andiamo! o, anche, ferma! (come
, ferma! (come voce d'incitamento o comando d'arresto per bestia da tiro
comando d'arresto per bestia da tiro o da soma, in partic. il
in loro stelo. petrarca, 81-10: o voi che travagliate, ecco 'l camino
2. premesso a nome proprio di persona o cognome (e oggi prevalentemente solo al
prevalentemente solo al cognome di personaggi illustri o a un soprannome 0 pseudonimo, per
pseudonimo, per lo più nell'uso dialettale o del linguaggio burocratico); non si
a titoli onorifici, gentilizi, accademici o professionali che si premettono a nome proprio
si premettono a nome proprio di persona o cognome. dante, inf.,
avrebbe potuto essere anche più felice, montmartre o il sahara, vienna o la nuova
, montmartre o il sahara, vienna o la nuova semlia, secondo l'indole sua
4. dinanzi al titolo di un libro o di un'opera drammatica, alla testata
-dinanzi al nome di un artista o di uno scrittore, con riferimento a
uno scrittore, con riferimento a una o più delle sue opere. monaldi
. leggende di santi, 4-12: o agnello innocente, che parli, aggravato
, 4-421: il meno, di due o tre disegni, che io sperava di
6. indica e determina una specie o una categoria o un tipo, oppure
e determina una specie o una categoria o un tipo, oppure indica l'astratto o
o un tipo, oppure indica l'astratto o il generico. francesco da barberino
in rapporto con una proposizione relativa, o posto fra un nome di persona e
fra un nome di persona e un aggettivo o soprannome, in modo da dare risalto
in modo da dare risalto alla qualità o al titolo per cui la persona è
è dubbio che influssi greci abbiano cagionato o rafforzato questa tendenza, cfr. cito proferte
e no 'l de'trar sì cort'o deleiale. ritmo lucchese, v-47-42: prese
2-31: ma io, perché venirvi? o chi 'l concede? boccaccio, dee
vocale, quando hanno altre vocali innanzi o dopo la loro: 'si 'l dissi
'l potea. d'annunzio, ii-578: o sorella, comandano gli eliòni / quando
/ quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli
. in posizione enclitica dopo particelle pronominali o avverbiali. dante, inf.,
. rallegrare; rendere ilare, lieto o, anche, ridente.
= voce dotta, gf. tàapxoc o 'caposquadra '. ilàrchico,
ìlare, agg. che mostra nello sguardo o nel l'atteggiamento o nel
sguardo o nel l'atteggiamento o nel gesto lietezza, giocondità,
non pre- dissiti / quel giorno, o patria mia, ch'allegro ed ilare /
, ii-246: sfrondate / ilari carolando, o vergi- nette, / il mirteto e
con ilare volto: / prendi, o buon vecchio, dicegli, / e gli
m'impone l'alternativa di essere fischiato o di chiedere scusa non giunge altro che a
pioggia; e specchia il cielo / corrugato o sereno, ilare o torbido. angelini
cielo / corrugato o sereno, ilare o torbido. angelini, 1-69: case salgono
, a dado, infiocchettata d'un ulivo o un cipresso, sì che paion sospese
che v'andassi molto tribulato, afflitto o lasso, né anche che e'ridessi,
d'italia. 3. manifestazione collettiva o rumorosa di gioia e di esultanza;
, e poi le 4 crepide '. o pianelle, che dir vogliamo, e
, che la ilarodia fusse il 4 medesimo o pochissimo differente da quel poema, che
disposizione tale da formare foreste più o meno estese. = voce dotta
ileale, agg. anat. che riguarda o appartiene all'intestino ileo.
genovesi, 5-163: gli animali sono o ilebori o erbivori o semivori o
, 5-163: gli animali sono o ilebori o erbivori o semivori o carnivori.
animali sono o ilebori o erbivori o semivori o carnivori. = voce dotta
o ilebori o erbivori o semivori o carnivori. = voce dotta, comp
. = comp. da ile [o], col sufi. med. -ite
3. medie. occlusione intestinale acuta o cronica. -ileo meccanico: quando l'
quando l'occlusione è determinata da ostruzione o strozzamento. - ileo biliare: quando
biliare passato nell'intestino. — ileo paralitico o dinamico: quando è provocata dall'arresto
ogni altra infiammazione del lungo condotto cibario o intestinale. tramater [s. v.
cui si ingrandisce la vescica urinaria (o la si sostituisce, se mancante
). anat. che interessa o appartiene alla regione intestinale dell'ileo
la cute dell'inguine, lo scroto o il grande labbro.
, agg. anat. che interessa o appartiene alle regioni iliache e lombari.
con corpo cilindrico ornato di livree brune o rosse, molto dannosi alle piante,
. medie. disus. che riguarda o interessa l'ultima porzione dell'intestino tenue
interessa l'ultima porzione dell'intestino tenue o ileo. crescenzi volgar.,
guai. 2. scritto molto lungo o per lo più prolisso; sequela.
e di questa larghezza si chiama osso pube o osso della pube, l'altro più
fino all'osso sacro si chiama ilio destro o sinistro secondo ch'egli occupa la destra
sinistro secondo ch'egli occupa la destra o sinistra parte. tramater [s. v
anca. -con valore attributivo. o. rucellai, 2-159: la prima parte
: troncati e svelti totalmente, non putrefanno o illanguidiscono, come i fiori e l'
fuoco, la luce, una sorgente luminosa o anche un suono, la voce)
. -velarsi di tristezza, di malinconia o di dolcezza; perdere vivacità, appannarsi
, mentre gli occhi femminili s'illanguidiscono o lampeggiano. d'annunzio, iii-1-157: gli
2. figur. perdere intensità, vigore o efficacia, attenuarsi (un sentimento,
sentimento, un ricordo, una speranza o anche una disposizione artistica, una tradizione
della famiglia... si smorzò o illanguidì quel suo poetico fuoco. pananti,
un punto solo, le nazioni, presto o tardi, s'illanguidiscono e muoiono.
. rajberti, 1-43: un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire
un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire momentaneamente il commercio tramater
a fascie da un teschio di bue o di maiale: capricciosamente inlac- ciati con
i-67: né, se con prodighi doni o con vittime / tenterai timido l'illacrimabile
chiliini, 64: glauco gli disse: o padre tu te inlacrime, / e
e mori più illacrimato che l'ultimo poeta o scrittorello della penisola. tommaseo [s
compianto, né desiderato con lagrime, o per quel che pati o nell'assenza o
con lagrime, o per quel che pati o nell'assenza o nella morte. non
o per quel che pati o nell'assenza o nella morte. non solo la persona
[luciano], iii-1-396: vuoi, o cloto, che dopo questi imbarchiamo gl'
d'egitto, perciocché nelle loro sinagoghe o congregazioni o scuole della legge, in
, perciocché nelle loro sinagoghe o congregazioni o scuole della legge, in greco la
instituzione più santa? -rifl. o. rucellai, 2-3-6-259: come anima universale
(delle forze, delle energie fisiche o anche dell'intensità di un suono,
sua salute, le sue facoltà fisiche o intellettuali). g. bentivoglio
in una o più nazioni. cicognani, 3-271: poi
, svigorire (con riferimento a persona o anche alle sue facoltà fisiche o spirituali
persona o anche alle sue facoltà fisiche o spirituali). -anche: provocare una
-rendere fioco, fievole (una luce o anche un suono); addolcire (
una mia speranza, ogni anno rompe o illanguidisce un affetto. carducci, ii-7-164
prostrato, affaticato, spossato (una persona o una parte del suo corpo o una
persona o una parte del suo corpo o una sua facoltà fisica o intellettuale
corpo o una sua facoltà fisica o intellettuale). -anche: che assume un
, iii-1-350: tu se'schiava, o firenze! illanguidito / giace a'tuoi
2. figur. che ha perso vigore o vitalità o efficacia; attenuato (un
figur. che ha perso vigore o vitalità o efficacia; attenuato (un sentimento,
sentimento, una facoltà, un effetto o anche un'arte, una scienza, ecc
esagerazione nei racconti di ciò che soffrite o che gli animi vostri sieno illanguiditi e
p. verri, 2-ii-22: o il popolo deve credere il governo calunniatore
popolo deve credere il governo calunniatore, o il corpo ecclesiastico illaqueatóre delle coscienze.
di manifesta impossibilità, senza averne prima o saputo o riconosciuto il vero?
, senza averne prima o saputo o riconosciuto il vero? 2. gramm
3. che indica moto reale o figurato verso l'interno di un luogo
figurato verso l'interno di un luogo o dall'alto verso il basso e,
, sì come è tagliargli alcun membro o farlo d'alcuna spezie di morte
: il principio di meritare è nell'asserire o negare che fa « la virtù che
dominici, 1-59: ancora ti puoi, o a prezzo o in dono, illavorare
: ancora ti puoi, o a prezzo o in dono, illavorare delle cose s'
processo mentale con il quale da una o più premesse (anche arbitrarie) si
, i-13-2: per maniera de illazione o conclusione dicie apresso che « coloro che
illealtà, sf. mancanza di lealtà o di regolarità. delfico, iii-295
in delizie, né fra gli amplessi o nel mare delle illecebre e lusinghe femminili
: una donna di venti, venticinque o trenta anni, ha forse più..
lat. scient. illecebrum. cfr. o. targioni tozzetti, ii-395:
illecito, in modo contrario alla legge o alla morale. cavalca, 20-508:
come per usura. palazzeschi, 1-327: o volle rendere al bene di tutti quel
di condotta (giuridica, sociale, morale o religiosa). -in partic.:
, sì come quando per licito o per illicito procaccio: licito dico, quando
quando è per arte 0 per mercatanzia o per servigio meritante; illicito dico,
illicito dico, quanto è per furto o per rapina. cavalca, ii-34: sempre
sbarre, / ci fe'd'intaglio o di color ritrarre. bandello, 4-9 (
nel suo travagliare far maggior guadagni, o leciti o inleciti, che si sien per
travagliare far maggior guadagni, o leciti o inleciti, che si sien per farsi più
invita. palescandolo, 125: non illecita o non buona di sua natura si dirà
contrario a una norma imperativa di legge o a una norma etico-sociale richiamata dal diritto
suo oggetto è contrario a norme imperative o all'ordine pubblico o al buon costume
a norme imperative o all'ordine pubblico o al buon costume. s. bernardino
stimati illeciti, siché non producano obligazione o azione alcuna, ma non perciò importano
villecito civile, che può essere contrattuale o extra-contrattuale) villecito penale: reato;
non può naturalmente esservi se non che o giurisdizione che su di lui si eserciti
che su di lui si eserciti, o repulsa d'istantanea aggressione, o finalmente
, o repulsa d'istantanea aggressione, o finalmente una illegale violenza che se gli usi
ogni tentativo per investirne un'altra persona o persone qualsivogliano fuori della mentovata generale assemblea
, ma gastigato dalla pedanteria della tirannia o dalla tirannia della pedanteria. la voce non
). -in senso concreto: atto o fatto illegale. l'aurora,
la norma sulla quale è giudicata la legalità o l'illegalità dei governi. pareto,
delfico, i-295: si era fatto o fatto fare illegalmente prevosto della chiesa feretrana
dotto del lat. illigàre 'legare in o su '. illeggiadriménto, sm.
snellezza alla rubinstein, non so se illeggiadrita o ingolfata da un costume singolarissimo.
(uno scritto, un'opera letteraria) o privo di significato, misterioso; non
sia dovuta a uno scolorimento dell'inchiostro o alla carta deteriorata: comunque all'azione
moti dell'animo, dalla maniera di gestire o di fumare au'illeggibilità dello sguardo,
contrarietà (o non conformità) di una norma giuridica
) di una norma giuridica alle norme o ai princìpi della costituzione; incostituzionalità (
, e desumiamo da quella la legittimità o rillegittimità d'ogni autorità temporale. costituzione
costituzionale di una norma di legge, o di atto avente forza di legge, la
; che non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere riconosciuto
illegittimo, fratello illegittimo, ecc. o, anche, al rapporto di parentela
: filiazione illegittima, parentela illegittima, o al modo stesso di nascita: nascita
il confessore] inlegittimo, né servo o schiavo, non lebbroso, né paralitico.
creando il fabro eterno / i muli o pur le mule, e quelli e queste
3. non conforme ai canoni estetici o scientifici (un'opera letteraria, una
(un vocabolo, una forma grammaticale o sintattica). tasso, n-iii-638:
, 9-143: qualvolta ad una voce o ad una forma s'è mossa lite
all'origine mezzo culturale e intellettualistica, o vogliam dire a una sorta di condizione
da tollerare che, per vani terrori o mire illegittime si tratti la umanità come
croce, iii-26-319: dal suo illegittimo o verbale congiungimento dell'arte in senso estetico
che sia quivi mancato affatto il movimento o il senso, ma è stata ed è
morgagni, 153: di continuo più o meno sente egli un certo stringimento
meno sente egli un certo stringimento o pressione a retro lo sterno, e qualche
^ lepidamente ', di lepidezza o arguzia o grazia, più che non suoni
', di lepidezza o arguzia o grazia, più che non suoni il negare
. prati, ii-233: per illepido riso o fatuo pianto / se del mondo de'
dove i provetti si rompono gli stinchi o la testa. muratori, iii-154: si
donne molte, / che duro parto o fe'veder la morte, / o forza
parto o fe'veder la morte, / o forza altrui fu presso a tórre il
cara patria illesa, / fosse forza o consiglio, ardire o stella, /
, / fosse forza o consiglio, ardire o stella, / egli è ver che
non ritrovasi cuore sì addormentato nella virtù o inletarghito negli ozi, che non si desti
inletarghito negli ozi, che non si desti o scuota all'armonia d'una lingua orante
). che manca di cultura letteraria o di cultura in genere; privo d'
a nessuno gusta di essere chiamato illetterato o barbarico o goffo o di cattivo gusto
gusta di essere chiamato illetterato o barbarico o goffo o di cattivo gusto.
di essere chiamato illetterato o barbarico o goffo o di cattivo gusto. 2.
. 3. privo di erudizione o di gusto e valore letterario.
è fastidio e rincrescimento a leggere, o udire a leggere, alcuna dottrina in-
si contrae l'irregolarità per l'omicidio o per la mutilazione di membri o per
l'omicidio o per la mutilazione di membri o per la bastardaggine o per la deformità
mutilazione di membri o per la bastardaggine o per la deformità o per tilletteratura.
per la bastardaggine o per la deformità o per tilletteratura. 2. iron
di rado avverrà che manchi loro qualche o decoroso o vantaggioso nicchio sopra la terra
avverrà che manchi loro qualche o decoroso o vantaggioso nicchio sopra la terra. monti
, da pensieri, da desideri disonesti o turpi; puro, onesto.
onesto. lacopone, 2-7: o vergen più che femena, santa maria
diletta [venezia] a dio, o solo albergo e loco / degli dei illibati
albergo e loco / degli dei illibati, o madre santa, /...
renderanno giudici illibati. -che deriva o si accompagna a un animo puro,
mai che lo svenassero fuchi lascivi, o che lo seccassero fuochi profani. baretti,
illiberàbile, agg. che non si può o non si lascia liberare.
. guerrazzi, 1-647: quest'uomo o improvvido o acre pareva compiacersi di pungere
, 1-647: quest'uomo o improvvido o acre pareva compiacersi di pungere il genio
zoccolo, 1-90: la sola spilorceria, o illiberalità che più tosto si debba dire
di illibidinire), agg. reso o diventato libidinoso. bocchelli, 2-v-313
illecita. -dir. illiceità civile o penale, amministrativa, ecc.:
ecc.: l'avere natura di atto o fatto civilmente o penalmente, amministrativamente,
avere natura di atto o fatto civilmente o penalmente, amministrativamente, ecc. illecito
straordinariamente a lungo; che non cessa o sembra non cessare mai; interminabile (
che vi possa star per un anno o per alcuni mesi. gioberti, 4-1-510:
partic.: non soggetto a restrizioni o a misure protezionistiche. 0. rucellai
il più illimitato disordine. -cooperativa o società a responsabilità illimitata: v.
butyracea, ylllipe ma labrorum o bassia longifolia), da cui si ricavano
. scient. illipe, di origine talim o malyalam. illipène,
dir. condizione di un debito o di un credito non determinato né facilmente
non liquida, non chiara di un conto o simile. * illiquidità di
'. 2. finanz. difficoltà o impossibilità di trasformare senza perdita un cespite
anche: situazione finanziaria caratterizzata da penuria o indisponibilità di denaro liquido. =
si potrà dire che uno sia creditore o respettivamente debitore dell'altro, se non quando
i conti, si veda chi resta creditore o debitore, sì che entrano le difficoltà
le difficoltà sopra l'essere il credito liquido o illiquido. salvini, v-505: si
non liquido, e dicesi di conto o simile. 2. finanz. vincolato
). dell'illiria, che appartiene o fa parte deu'illiria (antica regione
2. sm. chi è nato o abita nell'illiria; dalmata. boccaccio
]... per una settimana quindici o sedici béceri illividirono il mio torace,
, 6-i-170: -voi siete un pazzo o un imbecille -disse l'altro...
voglia di litigare mezz'ora sulla necessità o no del portare la cucinetta a spirito
(ant. inlividito). reso o divenuto livido; coperto di lividure.
2. per estens. reso o divenuto plumbeo, fosco; illuminato
la gente lo disdegna, / di dargli o di fargli 'ncrescimento. cicerchia
cui illi si vole richiamare, o vero al suo compagno corporale di
dial. ant. in questo o in quel luogo; qui, qua;
[in rohlfs, 909]: inlò o è 'l to core. idem
di solito altro che appunto la logica o illogica formalistica. 2. illogicità.
senso concreto: ragionamento, atto o discorso contrario alla logica. = comp
dei costumi... tolgono o falsano o deviano quello che la
costumi... tolgono o falsano o deviano quello che la musica dell'
. ulogismo, sm. ragionamento o discorso con trario alla logica
capisci il quia, / ruzzar, o illoto e fesso orcio di loto.
e badare a noi, non agli illusi o illudenti. illùdere, tr.
pass, illudo). indurre a credere o a sperare qualcosa sul fondamento di vane
illuse, che oggi m'illude, / o ermione. sbarbaro, 1-33: alla
brontoliamo,... per consolarci o illuderci su i segni del nostro scadimento.
, se 'l tuo 'ntelletto / non illuma o rischiara, / non è la colpa
nel corpo illuminante, non è qualità o passion corporea, anzi un atto spirituale attuante
muove a lei per il movimento dell'aere o de l'acqua in che sta.
; rendere luminoso, pieno di luce o chiaro; dissolvere l'oscurità, le
3. figur. liberare dall'ignoranza o dal peccato; far conoscere il bene
dal peccato; far conoscere il bene o il vero rivelandoli alla mente; mostrare
quelle anime beate. goldoni, xiii-670: o dive [muse], o
o dive [muse], o voi, che di restar degnate, /
-esaltare, potenziare (una facoltà fisica o spirituale). d'annunzio,
nativa illuminava ogni sua parola, parlata o scritta, d'uno splendore tranquillo ma
si evolve e involve, non cresce o diminuisce; è una luce o un fuoco
non cresce o diminuisce; è una luce o un fuoco che è sempre quella luce
sera / si illumina d'ironia al bordello o al cinematografo. piovene, 1-36:
il volere. -via (o vita) illuminativa: seconda delle tre
reso luminoso, rischiarato dalla luce naturale o artificiale; pieno di luce, colpito
uomo posato, senza grandi slanci o smanie, padre di famiglia, nobile di
un'epoca d'illuminati. -dispotismo o assolutismo illuminato: v. dispotismo1,
d'interesse sociale (un sistema politico o economico). g. ferrari,
guidato, sostenuto, assistito nella comprensione o nel giudizio o nel comportamento (da un
, assistito nella comprensione o nel giudizio o nel comportamento (da un principio morale
nel comportamento (da un principio morale o ideale, dalla ragione, ecc.)
, determinato, chiarito (un argomento o una questione controversa, un testo difficile
-che deriva da profonda maturità e consapevolezza o sapienza o esperienza (un giudizio,
da profonda maturità e consapevolezza o sapienza o esperienza (un giudizio, un parere
, a qualche setta filosofica d'illuminati o di franchi muratori. -membro di
che non per inabilità di naturale impotenza, o per privazion d'ingegno e disciplina,
detta maria che vuol dire illuminata o illuminatrice. poliziano, 2-5: o vivo
o illuminatrice. poliziano, 2-5: o vivo e vero pane...,
che dà lustro con la propria personalità o con la propria opera (al proprio paese
l'essere illuminato; condizione di maggiore o minore luminosità di un lungo o di
maggiore o minore luminosità di un lungo o di un corpo. leonardo,
l'illuminazione di quella con tanto maggiore o minor chiarezza, quanto le parti di
tal corpo illuminate son vedute da maggiore o minore quantità di esso lume universale.
le vie e le piazze di una città o di un paese, gestito dall'amministrazione
-luminaria allestita in occasione di feste civili o religiose. g. b. casotti
il risanamento della suocera febbricitante di pietro, o di quell'altra donna, che pativa
formarsi improvviso e repentino di un'idea o di una disposizione d'animo; folgorazione
per un pezzo di rebora... o le sue illuminazioni in versi, di
. energia luminosa che colpisce una lastra o una pellicola fotosensibile. 11. fis
l'estensione della critica a ogni credenza o conoscenza senza eccezione; dal conseguente attingimento
del popolo sono le divinità deh'illuminismo, o illuminazione, o secolo dei lumi,
divinità deh'illuminismo, o illuminazione, o secolo dei lumi, che va da cartesio
lumi », del « rischiaramento » o dell'» illuminismo », che si dà
2. per estens. atteggiamento culturale o politico che si ispira genericamente ai principi
che si ispira genericamente ai principi razionalisti o progressisti. gobetti, 1-153: gaetano
m. -i). che segue o si ispira alla dottrina e ai princìpi
. secondo le dot trine o i princìpi propri dell'illuminismo.
un'eguaglianza di brillanza; e oggettivo o fisico o indiretto, che si
brillanza; e oggettivo o fisico o indiretto, che si avvale delle rilevazioni di
gli è dato busse dal padre, o dalla madre, o dal maestro,
busse dal padre, o dalla madre, o dal maestro, diventa pazzo nel troppo
visivo umano. -in partic.: tecnica o anche arte di illuminare la scena di
illuminare la scena di uno spettacolo teatrale o cinematografico, intesa spesso alla ricerca di
ióne), sf. deformazione o alterazione dell'atto sensitivo e intellettivo,
dell'immaginazione e dell'astrazione; sensazione o percezione alterata e deformata; apparenza fallace
astrali nidi d'illusione, / o notte. slataper, 2-251: alcuni dei
-illusione ottica: deformazione apparente di oggetti o di figure dovuta a un'interpretazione istintiva
è naturale come per un'illusione ottica o meccanica confondevano... l'immobilità
al sistema del mondo, tolte via affatto o quasi affatto, l'uomo è snaturato
possa apparir verità quel che fu ciurmeria o illusione degli alchimisti, il miracolo di
. vengono per illusione del nimico, o per troppi pensieri, o per vacuità o
del nimico, o per troppi pensieri, o per vacuità o gravezza di capo.
o per troppi pensieri, o per vacuità o gravezza di capo. passavanti, 253
letti al morente. -farsi illusioni o delle illusioni: nutrire vane speranze;
per lo più a scopo di divertimento o di lucro in pubblici spettacoli, fenomeni
mosca sono tradizionali, sfarzosi, realistici o illusionistici. ulusivaménte, avv. illusoriamente
. illusivo, agg. che mira o tende a illudere; ingannevole, illusorio
), agg. indotto a credere o a sperare qualcosa sul fondamento di vane
. fagiuoli, x-67: considerate, o brutti impertinenti, / ostinati, induriti,
/ guarir tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato amator
precedere né deboli scuse, né false o illusorie ragioni, le quali non mi
e per effetto d'illudere la mente o l'anima... * speranze,
. 2. che è effetto deirillusione o frutto dell'im- maginazione; fantastico,
illustramento del temperato caldo del sole. o. rucellai, 2-3-6- 275:
. idem, par., 18-85: o diva pegasea che li 'ngegni / fai
. pronto a sfoderare una carta geografica o topografica per illustrare, fin nelle dislocazioni
a ricercare se quella famiglia era patrizia o plebea, o ad annoverare i consolati de'
quella famiglia era patrizia o plebea, o ad annoverare i consolati de'quali andò
siano così fra loro connessi, o abbiano un così felice rapporto, che l'
nascente sole. borsi, 1-170: o signori e buona gente, /..
2. per estens. reso bello o nobile; abbellito, adornato.
a. f. doni, 383: o che titoli curiosi da far comprare i
.]: * romanzi illustrati ', o altro libro o giornale, vale
illustrati ', o altro libro o giornale, vale accompagnato da figure che illustrano
studia e descrive ampiamente un determinato argomento o materia. muratori, 7-v-93: la
, la bellezza, la pace, o la desolazione dei campi. gobetti,
che si fece giorno, potrò dichiararlo o con l'illustrazione dell'orizzonte, o
o con l'illustrazione dell'orizzonte, o col canto degli uccelli, o con la
, o col canto degli uccelli, o con la caduta delle rugiade.
. 2. figur. ispirazione o rivelazione divina; illuminazione. panziera,
avessi in questo trattato alcuna cosa reprensibile o reprensibilmente detto, sia questo difetto alla
padre cui il rampollo insudici dei fogli o dei muri con similitudini di teste,
4 illustrazioni 'gli uomini illustri, o che recitano da illustri sulla scena del
trovi un grand'uomo, spesso si sente o si legge il modo francese: ii
urna, d'una pignatta... o d'altra tal bazzecola di nessun uso
6. disegno, bozzetto, vignetta o fotografia destinati a illustrare un testo.
.]: 'illustrazioni', incisioni in rame o in legno, che adornano libri o
o in legno, che adornano libri o giornali, e dichiarano, o fanno
adornano libri o giornali, e dichiarano, o fanno le viste di voler dichiarare,
-ci). spreg. che appartiene o dipende dairillustrazionismo. illustre (ant
contento, / [febo] disse: o figliuol, questo è troppo alto ardire
; che si distingue per qualità eccezionali o per meriti universalmente riconosciuti. -anche sostant
lxv-58: gran tempo è ornai, o illustra donna, ch'io / sprono il
a farvi onor. testi, i-104: o quante, o quante a la
, i-104: o quante, o quante a la passata etate / donne fiorir
di illustri mediocrità. -illustre sconosciuto o illustre ignoto: chi ha acquistato rapidamente
vale cioè a significare certe persone nulle o ignote sino a ieri, che hanno
145-12: ponmi con fama oscura, / o con illustre; / sarò qual fui
5. che, per diritto di nascita o per investitura sovrana, forma una classe
terra, / non vedi, o febo, che 'l gran mondo lustri,
mondo lustri, / più gloriosa stirpe o in pace o in guerra. bandello,
/ più gloriosa stirpe o in pace o in guerra. bandello, ii-1085: fuggì
de luca, 1-9-1-112: questo vocabolo o titolo d'illustre... va inteso
ciaj, 93: sentendo io, o nobile e illustro conte d'urbino e signiore
valore. 6. appartenente a persone o a casate nobili, potenti, famose
g. b. casaregi, 255: o torri di betlemme e non oscuri /
g. b. casaregi, 79: o con- tr'alpine minacciose squadre, /
con- tr'alpine minacciose squadre, / o fra belle di pace amiche cure,
somma perfezione, per ciò che vale o che rappresenta; notevole, ragguardevole,
creduto avria che fosse statua finta / o d'alabastro o d'altri marmi illustri /
fosse statua finta / o d'alabastro o d'altri marmi illustri / ruggiero, e
attempato, non la cede a capri o altro illustre. 9. aulico
che si trovano più vicino a noi o al sole, ricevono maggiore splendore e
, agg. in pedologia: che riguarda o appartiene o dipende dall'illuvio.
pedologia: che riguarda o appartiene o dipende dall'illuvio. illuviare,
che si presenta in cristalli romboedrici o in masse granulari di color nero ferro.
per lo più in forma di fossetta o depressione, per il quale penetrano i
organismo, come l'4 ovaia 'o 4 matrice 'ne è il dialettico contenente
più note sono l'hilobius abietis o ilòbio del pino, che si sviluppa sui
ilota, che trita la spelta / o il latte agita nel secchio.
persona sottoposta a un duro asservimento morale o materiale. tommaseo [s. v
mazzini, 31-73: perduti nelle stolide o viziose abitudini del servaggio, direte,
di esagerazione uno stato di dipendenza economica o morale. papini, x-1-543: una
loro uova. appartiene alla divisione delle tentradee o mosche a sega e all'ordine degli
. filos. che riguarda, appartiene o dipende dall'ilozoismo. ardigò,
, ii-57: come nella filosofia primordiale, o della scuola ionica, essenzialmente ilozoistica.
di calcio, in cristalli prismatici rombici o in masse compatte nerastre. =
esclusione di ogni modo vago, approssimato o decorativo) in espressioni lucide ed esatte
incertezze. = deriv. da imalaia o himalaya, nome della più alta catena
una scuola giuridica e religiosa islamica o letterato, scienziato illustre. -con significato
1-iii-311: imàm che vuol dire sacerdote o pontefice. c. gozzi,
supremo del culto. * emiro 'o 'sultano 'è il titolo del temporale
-imàntopo di plinio, del gesnero o del willugby: beccaccia di mare.
: 'imàntopo', genere di vermi infusorii o di polipi amorfi, che trovansi nelle acque
in qualche parte della loro superficie; o piuttosto genere di animali dell'ordine dei
: tu eri / nascosta a oriente, o tanagra / dal collo di cigno,
suola in un cassone, tramezzandola d'alloro o mortella; ed ogni quindici giorni riveggendola
: coprire a qualcuno la testa o anche il resto del corpo per impedirgli di
resto del corpo per impedirgli di vedere o per immobilizzarlo; avvolgere in panni pesanti
2. rifl. coprirsi il capo o tutta la persona per celare la propria
. tavola ritonda, 1-478: o rosa imbalconata, come t'ho 10
preziosa imbarconata. ponzela gaia, 17: o roxa inbalconata, / dapo'che t'
(imbaldanzisco, imbaldanzisci). acquistare o mostrare baldanza; diventare baldanzoso.
sm. operazione dell'imballare; merce o prodotto imballato; modo con cui una
imballato; modo con cui una merce o un prodotto è imballato. boccardo
3. in senso concreto: materiale o involucro o contenitore usato per imballare.
in senso concreto: materiale o involucro o contenitore usato per imballare. pratolini,
. sistemare in balle; fare una o più balle di qualcosa. -ant.:
estens.: disporre opportunamente una merce o un prodotto in apposito involucro o contenitore
merce o un prodotto in apposito involucro o contenitore in modo che possa essere trasportato
, immagazzinato e venduto senza subire danni o deterioramento. - anche: assol.
cane eccitato dalla presenza di molta selvaggina o dalla rivalità con altri cani).
di selvaggina per eccesso di passione, o per gelosia di altri cani, galoppano sfrenata-
), agg. raccolto in una o più balle; opportunamente avvolto e protetto
e protetto; sistemato in apposito involucro o contenitore protettivo (un prodotto, una
macchina che raccoglie in balle regolari fieno o paglia. = deriv. da imballare1
. sottoporre il cadavere di un uomo o di un animale al processo d'imbalsamazione
animale, preparata opportunamente, con paglia o stoppa, in modo da conservarne la
sia morto e imbalsamato. -irrigidito o costretto in una determinata posizione.
la conservazione indefinita di una salma (o di determinati organi) eseguita secondo metodi
2. figur. il consacrare alla fama o al ricordo perenne qualcuno o qualcosa (
alla fama o al ricordo perenne qualcuno o qualcosa (e spesso vi è connessa
inviluppo di un cavo imbalumato. comando o filaccio con cui è fasciato un cavo
zampa fuori da una delle due tirelle o stanghe di un carretto (un cavallo
imbambolare ', dicesi propriamente quando inumidendo o ricoprendo gli occhi colle lagrime, senza
verga, 4-106: si fece ripetere due o tre volte la stessa cosa, testarda
, quando la gente è nei cinema o imbambolata dal televisore. -sostant. stupido
, 454: 'imbandierato', aggiunto di nave o vascello che ha inalberato o spiegato una
di nave o vascello che ha inalberato o spiegato una o più bandiere e ne
vascello che ha inalberato o spiegato una o più bandiere e ne dispone sugli alberi
dispone sugli alberi e sui pennoni nelle occasioni o giorni di gala. tommaseo [s
concreto: l'insieme delle vivande imbandite o, anche, singola portata o vivanda
imbandite o, anche, singola portata o vivanda. giamboni, 10-33:
avesse cotanti. cavalca, 20-435: o che imbandigione non conosciuta fu portata dinanzi
soavissima imbandigione sono a me cipolle o crescioni. manzoni, 36: il tesor
la tavola, preparare un pranzo consueto o una vivanda. -anche assol.
. parini, giorno, i-601: o de la francia proteo multiforme, /
carducci, che non è poi regina o pernice, c'è da stufare anche i
. figur. che procura nutrimento materiale o spirituale. lengueglia, 93: l'
. condizione di un cavo allentato, o lunghezza del tratto che si deve recuperare
tr. ingombrare (un luogo) o rendere malagevole o difficile un movimento,
(un luogo) o rendere malagevole o difficile un movimento, un'azione,
azione, ecc., ostacolando o impacciando. b. davanzali, i-322
un tratto, ma solo dopo essersi o sciolte o annientate le difficoltà, che
tratto, ma solo dopo essersi o sciolte o annientate le difficoltà, che la imbarazzavano
una manovra per rintrecciamento di una corda o per un altro impedimento. f
vecchio capron con capra giovanetta, / o che fa presto il branco, o che
/ o che fa presto il branco, o che
congettura un etimo pre latino o celtico); cfr. fr. embarrasser
meravigliare se il filo logico è imbarazzato o interrotto. serra, iii-552: ebbi
. -che manifesta perplessità, imbarazzo o ritrosia (lo sguardo, l'atteggiamento
, impaccio che rende malagevoli i movimenti o ostacola il normale svolgimento di un'operazione
che impedisce lo svolgersi di un'azione o di un'attività o è diretta a
di un'azione o di un'attività o è diretta a compromettere un'iniziativa,
si regge e va senza il carruccio o appoggio di quelle lettere che, non si
estens. medie. sofferenza di stomaco o di fegato; indigestione. g.
come farò a sbrigarmi. -obbligo o convenzione vincolante. guadagnoli, 1-ii-71:
, di perplessità, provocato da sorpresa o timore o soggezione o vergogna.
perplessità, provocato da sorpresa o timore o soggezione o vergogna. leone ebreo,
provocato da sorpresa o timore o soggezione o vergogna. leone ebreo, 401:
ombra, mi metteva in imbarazzo, o m'indispettiva. -manifestazione esterna del
pensare al suicidio davanti a ogni imbarazzo o dolore. -circostanza, evento spiacevole
povero perroni, siano debitori di uno o due tremestri del fitto. svevo, 1-98
ant. e letter. il corrompersi o l'essere corrotto per l'uso di barbarismi
. contaminare la purezza di una lingua o di uno stile, introducendovi barbarismi 0
barbarismi 0 elementi che provengono da tradizioni o da culture diverse; corrompere con costumi
da culture diverse; corrompere con costumi o abitudini straniere. m.
imbarbarito). contaminato da barbarismi o da forme e da elementi che appartengono a
da elementi che appartengono a una tradizione o a culture diverse (una lingua,
, v-6-263: l'avrebbero finito se due o tre guardie non fossero arrivate a liberarlo
il rammentare e insegnare a chi improvvisa o compone] si dicono ancora, da coloro
iv-139: deonsi bene, avanti dieci o quindici dì che abbino a correre [i
mattina spruzzar loro nel muso della malvagia o greco. documenti sul parentado medici-gonzaga,
tempo nessuno. grazzini, 222: o ver ch'il santucceo è imbarbogito, /
ver ch'il santucceo è imbarbogito, / o ver ch'astu- tamente / si burla
il modo sarebbe imbarcarle e condurle a cesena o b. fioretti, 2-1-96:
imbarcadèro, sm. marin. pontile o molo al care merci o passeggeri
pontile o molo al care merci o passeggeri. pascarella, 2-295:
, sm. arcuatura che deforma tavole o travi di legno durante l'essiccamento.
), tr. caricare o far salire o accogliere a bordo di un'
. caricare o far salire o accogliere a bordo di un'imbarcazione per
trasporto a una determinata destinazione (persone o merci o animali, ecc.).
una determinata destinazione (persone o merci o animali, ecc.).
del pacifico. -marin. lasciar penetrare o ricevere all'interno di un'imbarcazione o
o ricevere all'interno di un'imbarcazione o sulla coperta (acqua da una falla
sulla coperta (acqua da una falla o un'ondata per il mare grosso).
gadda conti, 2-154: imbarcarono due o tre doccioni di spruzzi.
nazionali. -famil. fare sposare o sistemare qualcuno (soprattutto un figlio)
far salire, caricare su un veicolo o su un mezzo di trasporto. caro
situazione incerta alla quale sia difficile sottrarsi o provvedere; impegnare in un affare,
, circuire, convincere con l'astuzia o la frode; spingere, indurre a
: 'arrendersi'. dicesi di legno, asse o altro, che agevolmente e senza spezzarsi
, che agevolmente e senza spezzarsi si pieghi o volga: che anche si potrebbe dire
potrebbe dire imbarcare, parlandosi d'asse o legni, non molto grossi. targioni tozzetti
-prolungare una picchiata in posizione verticale o talmente accentuata... fino ad
. 3. famil. innamoramento o ubriacatura. - prendersi un'imbarcata:
- prendersi un'imbarcata: innamorarsi, o anche, ubriacarsi. = deriv
bordo di una nave come passeggero o che vi presta ser vizio
su mezzi navali. 2. impegnato o coinvolto in un'attività o in un'
2. impegnato o coinvolto in un'attività o in un'impresa per lo più difficile
in un'impresa per lo più difficile o incerta. g. dolfin, lii-10-489
sm. ant. che è adibito o è addetto a regolare e a facilitare
imbarcamento che si produce in assi o travi di legno o anche in fogli
produce in assi o travi di legno o anche in fogli di carta o
o anche in fogli di carta o cartone dopo la fabbricazione. = deriv
barca la voce italiana è * imbarco 'o * imbarcamentoché quella è francese; v
dimensioni, a remi, a vela o a motore (per lo più usato
(per lo più usato per diporto o per servizi di comunicazione fra le navi
fra le navi e la terra ferma o in casi di emergenza).
toscano, imbarcazioni procedenti da tali luoghi, o che averanno avuto commercio come sopra,
sulle scialuppe. ogni nave porta due o tre lance'. montale, 3-35:
merce viene caricata su una nave (o su un'imbarcazione) o passeggeri o
nave (o su un'imbarcazione) o passeggeri o truppe sono fatti salire
o su un'imbarcazione) o passeggeri o truppe sono fatti salire e sistemati
monti, 8-707: ma nell'imbarco / o di lancia piagato o di saetta /
nell'imbarco / o di lancia piagato o di saetta / vada più d'uno alle
pantera, 1-182: squadra di galee o d'altri vascelli che, andando all'
, fossero tanto trattenuti dal mare o dalle stagioni o dal dubbio de gl'inimici
trattenuti dal mare o dalle stagioni o dal dubbio de gl'inimici, che consumassero
. -partenza (di una nave o di una flotta). pascoli,
in cui si radunano persone, oggetti o animali per essere imbarcati. g.
mestiere senz'accorgermene. 4. entrata o permanenza di una persona, come membro
guerra di un ufficiale, di un sottufficiale o di un marinaio. -anche:
-anche: la durata di tale permanenza o destinazione. calvino, 8-153: il
. imbarcazione adibita al trasporto di persone o di merci. loredano, 4-93:
imbarco: non giungere in tempo della o il basto a una cavalcatura, bardellare.
nei contratti di compravendita. -ordine o buono serotto tutto intirizzito e più morto che
quattro...., o ordinativo d'imbarco: documento che l'agente
, tr. ant. mettere la barda o la bardatura a un cavallo; bardare
simili animali potrian esser stati l'origine o documento per imbardar li cavalli.
all'asse verticale passante per il baricentro o per un punto di forte attrito (
di forte attrito (un veicolo terrestre o un'imbarcazione in movimento).
della prua di un'imbarcazione verso dritta o verso sinistra; guizzata.
suo asse verticale passante per il baricentro o per il punto di maggiore attrito.
), agg. fornito di barda o di bardatura (una caval
, tr. mettere in barile: versare o stipare in barili.
zampa dall'altra parte di una stanga o scavalcare un battifianco (un cavallo)
imballatura, sf. veter. contusione o ferita superficiale che il cavallo si
che separano gli animali nella scuderia o scavalcando il battifianco. = deriv
di una costruzione ar chitettonica o di una statua. fr.
, 2. zoccolo di una parete o di un muro. bottari,
le stanze erano stati sgraffiati con coltelli o punte di ferro, per iscrivervi nomi
collocare, sistemare su una base o sopra un piano d'appoggio.
). stare collocato su una base o su un piano d'appoggio. l
... con un orlo o imbasatura in fondo, sicché può stare
5-17: io non portai mai lettere o imbasciate. goldoni, xi-602: al ballo
! ». -fare un'imbasciata o l'imbasciata: trasmettere un messaggio,
non farla non importa nulla: notizia o messaggio di nessun conto, che non
branco delle vaccine è composto di sessanta o settanta bestie;... alla qual
tenere un pastore detto vaccaio, con tre o quattro cavalli a sua disposizione,
uso della sua così detta imbasciata, o sia branco come sopra. = variante
, e però (così) imbasciata o richiesta al bisogno altrui, non si
: qualunque persona offendesse la repubblica, o persona che rappresentasse la repubblica, come
che rappresentasse la repubblica, come imbasciadóre o altro uficiale, potesse essere accusato e
che imbasciadore è? mandano uno sospiro. o, o. -che hai,
è? mandano uno sospiro. o, o. -che hai, eh?
uno asino e d'una cavalla, o d'un cavallo e d'un'asina,
significare che colui a cui fosse donato, o egli ancor bastardo fosse, o tralignasse
, o egli ancor bastardo fosse, o tralignasse da'suoi maggiori. imbastardiménto
animale e vegetale provocato da ibridazioni carnali o fecondazioni incrociate o mutamenti ambientali.
provocato da ibridazioni carnali o fecondazioni incrociate o mutamenti ambientali. lastri,
nostre pecore non abbiano subita una degradazione o « imbastardimento » assai comune, ma
i caratteri peculiari di una specie animale o vegetale o di una razza o di
peculiari di una specie animale o vegetale o di una razza o di una stirpe
animale o vegetale o di una razza o di una stirpe umana; rendere bastardo;
niun principe saggio crede mai d'imbastardire o di degradar la sua nazione, ammettendo
s'imbastardiranno tutte, che in tutte entrerà o poco o assai del sangue africano.
tutte, che in tutte entrerà o poco o assai del sangue africano. p.
non si potessero in modo alcuno peggiorare o imbastardire. leti, 5-v-313: sono grandi
principale non s'imbastardisce con altri accidenti o sconti- novati di tempo o diversi di
altri accidenti o sconti- novati di tempo o diversi di suggetto... ed ha
lor regole et analogie e rispetti della latina o dependenzie la guastino, imbastardischino, id
ha perduto la purezza della propria razza o stirpe; diventato bastardo. -in partic.
specie; incrociato, ibrido (un vegetale o un animale). domenichi
, rivivono, si perpetuano quasi, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite
, si perpetuano quasi, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite, o
quasi, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o
, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari,
o pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o
o virili o imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche, non
imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche, non pur le
o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche, non pur le nazioni diverse
, i-254: le bestie che si cavalcano o si servano per imbastare, se saran
sia forza / levarsi a 'mbastar muli o dar di sprone. c.
solo romore del suo imbastimento coh'addormentarlo o con porlo in diffidenza e sospetto de'
ii-30: me se fecero incontro quattro o cinque cani imbastini. = variante antica
. unire provvisoriamente due lembi di stoffa o di pelle con punti radi e lunghi
. dove i piccoli aiuti vicendevoli fani \ o germogliare le simpatie e imbastiscono i matrimoni
a fedria alcun inganno. -organizzare o disporre alla meglio, in modo provvisorio
apposito strumento le doghe di una botte o di un tino prima di sistemarvi i
e comune tanto agli abiti, vesti o arnesi perfezionati, quanto a quelli solamente
perfezionati, quanto a quelli solamente tagliati o imbastiti. -ant. con riferimento
piacere improvviso. -messo insieme o composto frettolosamente, improvvisato alla meno peggio
per connettere le doghe di una botte o di un tino e tenerle in posizione
. persona addetta all'imbastitura in sartoria o nelle fabbriche di calzature e di copricapi
provvisoria di due lembi di stoffa o di pelle, eseguita con punti
, control lava una piega o un'imbastitura o non so che altro.
lava una piega o un'imbastitura o non so che altro. bernari
all'improvviso, per caso, qualcuno o qualcosa; trovare casualmente davanti a sé
. ottenere in sorte. - imbattersi bene o male: essere fortunati o sfortunati in
imbattersi bene o male: essere fortunati o sfortunati in una determinata occasione.
.. se mangiano di quella carne o s'imbattono a passar sopra la testa di
imbattersi che cercarsi apposta: le amicizie o gli amori più saldi e sinceri sono
.); che non può essere sconfìtto o costretto a cedere, sicuro di sé
. che non ha mai subito sconfitta o non è ancora stato battuto; insuperato
, che non si è lasciato sconfiggere o piegare. moretti, i-407:
. 2. sport. campo o terreno imbattuto: nel gioco del calcio
non ha subito reti durante la gara o per un certo periodo all'inizio o
o per un certo periodo all'inizio o durante il campionato. = comp.
. mettere, chiudere in un baule o in bauli. -anche per simil.
. sistemato, racchiuso in un baule o in bauli. tommaseo [s.
di una persona per impedirle di parlare o di gridare. -ant.: coprire il
quindi arrappa / ogni via per fuggirmi o manca o destra, / e s'
arrappa / ogni via per fuggirmi o manca o destra, / e s'imbavaglia dentro
, imbavagliarvi di pazienza, e calzarvi o di zoccoli o di scarpe a
di pazienza, e calzarvi o di zoccoli o di scarpe a l'apostolica.
, uno scrupolo di convenienza; ed o t'imbavaglia o ti sforza a balbettare
scrupolo di convenienza; ed o t'imbavaglia o ti sforza a balbettare qualche sciempiaggine menzognera
. per estens. cinto da un collare o da un soggolo intorno al collo;
e chi imbavagliato / non potean dire o far ben di sua terra. garibaldi,
le più volte debbono ignorare le accuse, o conosciutele hanno imbavagliata la bocca. viani
agg. sporco, imbrattato di bava o di altro liquido viscoso.
ancori in grado di nutrirsi da sé (o di volatili che sono sottoposti a ipernutrizione
e d'altro ancora, per otto o dieci giorni dopo che si sono involati.
forse, o senza forse, come fanno le rondini i
persona la maniera di condurre un'azione o le parole di un discorso, in
da fare apparire che essa agisca spontaneamente o esprima opinioni proprie; istruire una persona
uno studente) a ripetere pedestramente nozioni o concetti senza che questa li abbia bene intesi
il rammentare e insegnare a chi improvvisa o compone] si dicono ancora...
abbassato il capo, per dire sì o no, secondo gl'imbecca- vano!
: non gli starà accanto ad imbeccarlo o ad aspettare l'esito della telefonata?
, e perocché sono troppi a ragunarsi o ad intendersi, s'imbeccano per gli orecchi
. quantità di mota, di pagliuzze o di lanugine che un uccello prende nel becco
si pone in bocca a un animale o a una persona per alimentarli. m
delle cibarie consumate quotidianamente da una persona o da una famiglia; spesa.
5. guadagno illecito ottenuto con il furto o la frode o come ricompensa per la
ottenuto con il furto o la frode o come ricompensa per la corruzione. g
per la fuga. -contributo in denaro o in donativi. - anche: mancia
cortese amore. 7. insegnamento o consiglio o nozione impartita per lo più
. 7. insegnamento o consiglio o nozione impartita per lo più di nascosto
di nascosto a una persona perché agisca o risponda in un determinato modo; suggerimento
infreddatura che si contrae esponendosi al freddo o alle correnti d'aria quando si è
correnti d'aria quando si è sudati o accaldati; colpo d'aria. grazzini
passerotti: lasciarsi facilmente convincere a fare o a dire ciò che gli altri vogliono
in muratura, con putrelle metalliche o con travicelli confitti nel muro; appoggiato
(con riferimento a balconi, ballatoi o piani sporgenti dai muri esterni di un edificio
uccelli incapaci di alimentarsi da sé o forzati a nutrirsi per l'ingrasso);
2. figur. indotto a parlare o agire secondo il pensiero altrui; subornato
nel becco (con riferimento a uccelli o grifoni effigiati su blasoni o stemmi gentilizi
a uccelli o grifoni effigiati su blasoni o stemmi gentilizi). imbeccatóio,
imbeccatóio, sm. zootecn. cassettina o recipiente metallico nel quale si versa il
dal palco in terra su l'imbeccatoio o tramoggia, man- geranno i colombi
ciò è insegnargli quello che egli debba o fare o dire in alcuna bisogna,
insegnargli quello che egli debba o fare o dire in alcuna bisogna,
. tose. indotto, istigato ad agire o a parlare in un determinato modo;
: azione, comportamento, discorso sciocco o stupido; buffonata, pagliacciata. soffici
. e letter. privo di forze o di vigoria, debole, fiacco, malaticcio
fare, / secondo che è imbecilla o vigorosa. g. c. croce,
incapace di svolgere un'efficace attività politica o militare; impotente, inetto.
, derelitta. 3. moralmente incerto o irresoluto; incline al peccato (un
. -che rivela debolezza di carattere o pavidità. giannone, 2-i-121: molte
: né per età novella, o colpa / di sesso, o d'impotenza
o colpa / di sesso, o d'impotenza altra natia, / senno
gioventù in impegno. -privo di vigoria o di efficacia; malsicuro, dubbio (
, per difetto naturale, per vecchiezza o per malattia, presenta indebolimento mentale o
o per malattia, presenta indebolimento mentale o menomazioni psichiche; demente, idiota, mentecatto
e rimbambiti, de'mentecatti ed altri o stupidi o che han sortito non sano
, de'mentecatti ed altri o stupidi o che han sortito non sano corpo,
modo poco sensato, goffo, rozzo o irritante; sciocco, stupido (ed
aggiunge non essere mancata mai della gente o imbecille al punto da farsi un merito
merito insigne della credulità,... o rea a segno da tradire la verità
, senza nemmeno consegnarli al guardaportone, o a qualche servo. carducci, ii-19-278
esser gran cosa quando sapeva fare un esametro o conoscere lo stile di livio da quel
corona a un amore imbecille, o alla foia. e. cecchi, 1-131
vimbecille: comportarsi in modo poco sensato o poco serio. tozzi, ii-721:
? -passare per imbecille: essere considerato o trattato da sciocco. deledda,
sf. azione, comportamento, discorso o opera artistica che rivela sciocchezza o
o opera artistica che rivela sciocchezza o dappocaggine (e ha per lo più significato
essere). divenire sciocco, stupido o fatuo, rincreunire, rimbecillirsi; comportarsi
estens. mostrar poco senno, intelligenza o perspicacia. tommaseo, 1-150: leggo
tr. raro. rendere imbecille, sciocco o stupido qualcuno; oscurare, confondere (
ant. e letter. stato di debolezza o fiacchezza, mancanza di forze; indebolimento
, e talora ci parono le cose vere o verisimili, che sono manifestamente false.
agostini, 40: talvolta poi (o imbecillità dell'umana natura!) non è
nulla dietro. 5. indebolimento o scarso sviluppo delle facoltà mentali e psichiche
-per estens.: ottusità, incostanza o labilità intellettuale. alberti, i-63
e ne vanno lontani per alcuna ragione o ragioni derivanti per avventura da una di
è viltà, e mancanza di coraggio o d'attività, cioè pigrizia, e
infanzia? -affievolimento, ottenebramento temporaneo o costante delle capacità spirituali e intellettuali;
forza nel cervello -non che di scrivere o di pensare -ma né pure di leggere
leggere le novelle di franco sacchetti, tu o piangeresti, o non crederesti.
sacchetti, tu o piangeresti, o non crederesti. ma perch'io credo che
: pornografie della danza del ventre, o del tango, ballata a pelle nuda nelli
arti e le scienze, senza delle quali o in una inerte desidia intorpidisce, o
o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro rovinosi pregiudizi è trascinata la facile
dei principi tutti, l'ignoranza, o l'infedeltà di chi li governa..
coscienza. 7. idea o comportamento o azione o discorso stolto o
7. idea o comportamento o azione o discorso stolto o sciocco o
7. idea o comportamento o azione o discorso stolto o sciocco o stupido o
o comportamento o azione o discorso stolto o sciocco o stupido o dissennato. foscolo
o azione o discorso stolto o sciocco o stupido o dissennato. foscolo, iv-345
o discorso stolto o sciocco o stupido o dissennato. foscolo, iv-345: invece
, agg. che, per vecchiaia o malattia, ha subito un indebolimento dell'
. per estens. divenuto sciocco, fatuo o stupido; stordito, intontito.
3-159: dicano eglino ciò che loro piace o vogliono dire, che l'uomo cauto
, che l'uomo cauto sia timido, o pigliare il tardo per lo considerato o