. perseguitati... più o meno gravemente. carducci, iii-12-16: riprende
e indica l'aggravamento di un fatto o di una situazione che in se stessa
. verri, i-102: meritò i rimproveri o il sorriso de'gravemente ignoranti suoi contemporanei
chiamano taglia- tralcio, nei libri; o si chiamano, ancora più gravemente,
gravezza si sarìa detto il censorino catone, o l'uti- cense. carducci, iii-6-271
tributo; prestazione, dovuta allo stato o a un'amministrazione locale, in derrate
che comprendeva le prime due, uguale o disuguale); gravame. g
capponi, i-121: ordinarono una gravezza o taglia, che si chiamò la lega
, iii-64: qual si voglia asta o cosa che si faccia di questo legno
maggior diletto del suono d'una cornamusa o d'uno sveglione, che di quello
, che di quello d'un liuto o d'un gravicémbolo. vasari, iii-127:
donna, che porta nel suo organismo uno o più ovuli fecondati in via di sviluppo
: v. gemellare. -gravidanza regolare o fisiologica e complicata o patologica: quella
-gravidanza regolare o fisiologica e complicata o patologica: quella che nel suo decorso è
è caratterizzata, rispettivamente, dall'assenza o dalla presenza di fatti morbosi o anormali
assenza o dalla presenza di fatti morbosi o anormali, tanto a carico dell'ovulo
dell'ovulo stesso quanto dell'apparato genitale o dei vari apparati organici della madre.
apparati organici della madre. -gravidanza uterina o tipica: quella in cui l'ovulo
del corpo dell'utero. -gravidanza extra-uterina o ectopica: quella in cui l'annidamento
nome di tubarica se avviene nelle tube o salpingi, ovarica se avviene nell'ovaio
2. medie. gravidanza nervosa o immaginaria o pseudogravidanza: stato psiconevrotico di
2. medie. gravidanza nervosa o immaginaria o pseudogravidanza: stato psiconevrotico di alcune
processo di sviluppo di un fenomeno fisico o chimico. magalotti, 1-102: qui
che la donna fosse gravida di lui o no. -gravida di qualcuno o
o no. -gravida di qualcuno o in qualcuno: che è in attesa
gravido delle regole come giove di minerva o di bacco. settembrini [luciano],
2. con riferimento alla generazione o processione eterna intratrinitaria del figlio dal padre
: sono alcuna volta i gentili uomini o gran signori gravidi di volere cose stratte.
. tasso, torrismondo, 2069: o qual nutre sdegnando orribil parto / gravida
una regione { rete gravimetrica locale) o di una nazione { rete gravimetrica nazionale
una nazione { rete gravimetrica nazionale) o di più nazioni { rete gravimetrica internazionale
gravimetrica: luogo in cui si effettua o si è effettuata una misurazione della gravità
targioni tozzetti, 12-7-296: le gravine o garabine sono zappa da una parte e piccone
19-474: quando si remuoveva con la pala o si trivellava con la gravina, fiottava
forza (detta anche forza di gravità o forza peso: v. forza, n
ne'corpi solidi si ritrova cagionata dalla maggiore o minor copia di materia dalla quale vengono
, 5-2: la gravità è quella potenza o forza assoluta con cui i corpi terrestri
assoluta con cui i corpi terrestri son tirati o spinti al basso verso il centro della
di quelli che corrono giù alla china o che vibrano appesi d'in alto e pendoli
di essi eguale al solo momento o interno e naturale di se medesimo (che
egli esercita posando sopra qualunque resistente) o estrinseco e violento, quale è quello
, che hanno i corpi di accostarsi o di allontanarsi dal centro della terra per cagione
una conseguenza diretta della forza di gravità o forza peso). -anomalie della gravità:
calcolati teoricamente. -campo della gravità (o gravitazionale): v. campo,
quello con cui vengono distribuiti materiali solidi o liquidi, che fuoriescono per effetto del
lontani. 4. carattere penoso o doloroso, serietà, pericolosità, drammaticità
di una situazione, di una circostanza o di una malattia e dei suoi sintomi
-austerità (di un'opera artistica o architettonica). palladio, 4-2:
che scarica il proprio peso su qualcuno o qualcosa. cattaneo, i-2-36: mostrerà
dirti quanto doveroso lavoro mi circondi, o, meglio, a dispetto del brutto
in qualunque condizione della vostra vita, o semplici sacerdoti, o parroci, 0
della vostra vita, o semplici sacerdoti, o parroci, 0 vescovi, o innalzati
, o parroci, 0 vescovi, o innalzati ai più alti gradi delle dignità
, conc., iii-252: gravitare più o meno sulle merci estere, secondo il
che, lasciando inviolabile da ogni diretta o indiretta sottrazione il puro necessario alla vita
3. tendere verso un punto o muoversi intorno a esso per effetto della
in funzione di essa, per interesse o per l'attrazione che esercitano il suo
sua autorità; subire l'influenza politica o ideologica o economica di uno stato.
; subire l'influenza politica o ideologica o economica di uno stato. cattaneo,
non piuttosto alla mala costruzione di esse mura o alla gravitazione del terreno?
son di travi in vece, / o di colonne a la gravosa mole.
-fastidioso ai sensi per l'odore o il sapore. alamanni, 5-i-883:
. arder intorno / dell'odorato cedro o del gravoso / galbano. marino, 13-
affligge, tormentoso; penoso al corpo o all'animo, duro da sopportare, increscioso
ecc.); che richiede fatica o impegno intenso (lo studio, un lavoro
comincia l'uomo ad essere grazioso, o vero lo contrario: la quale grazia
tutte le cose umane che si facciano o dicano più che alcuna altra, e ciò
. la beltà priva di grazia, o i pregi suoi non conosce, o pur
, o i pregi suoi non conosce, o pur usar non ne sa. tommaseo
ogni guasto sana, se rinnova / o se le voci in sé, svaria d'
grazia che, più che una forma o un colore, è una forza armonica
, che brunetta usa fiorir, / o porpora di rosa / per pioggia grandinosa
del dì. carducci, 995: o tra i placidi olivi, tra i cedri
che muove da prudenza, da circospezione o da calcolo. manzoni, pr.
, prudente, avveduto nel prendere decisioni o iniziative, delle quali cerca di prevedere
quali cerca di prevedere le conseguenze benefiche o dannose; misurato nel contegno; rispettoso
-che sa conservare gelosamente un segreto o custodire una qualità o una virtù morale;
gelosamente un segreto o custodire una qualità o una virtù morale; che veglia con
attentamente ciò che gli è stato affidato o gli appartiene. bembo, 10-vii-70:
per lo più unito con un aggettivo o un complemento che lo precisa: modo di
stregherie, di maniera che con guardi, o con le parole, essi legano gli
il guardo, / come l'aquila o il serpe d'epidauro? -considerazione,
qualcuno: v. torvo. -n o n degnare di un guardo qualcosa o qualcuno
-n o n degnare di un guardo qualcosa o qualcuno: non prestarvi la minima attenzione
, pure se ci son vivamente rappresentate o dalla poesia o dalla scultura o dalla
ci son vivamente rappresentate o dalla poesia o dalla scultura o dalla pittura, assaissimo
rappresentate o dalla poesia o dalla scultura o dalla pittura, assaissimo ci piacciono e ci
. guàrdolo, sm. tramezzo o striscia di cuoio che è posto come
le donne cercando di coglierne le nudità o si eccita sessualmente alla vista di atteggiamenti
condanna (esecuzione parata). -carta o strumento di guarentigia: documento contrattuale
agg. (guarantigiato). carta o coniratto o strumento guarentigiato: carta o
. (guarantigiato). carta o coniratto o strumento guarentigiato: carta o strumento di
o coniratto o strumento guarentigiato: carta o strumento di guarentigia (v.
destinarne le carni al proprio alimento, o per guarentirsi dau'insulto che esse minacciano
-ant. intr. scampare. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini,
scampare. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 441: eo
: guarentire altro non è che stabilire o porre in essere quelle cagioni le quali
, ii-16-31: bisogna... o trovare un editore che assuma l'impresa,
trovare un editore che assuma l'impresa, o firme di associati sicuri che guarentiscano le
, 4-946: nei possessi dei beni stabili o dei diritti immobiliari, i requisiti,
guarentia de'trattati, se non la forza o l'interesse? guerrazzi, iii-80:
ai quali accennava per avventura l'editto, o che appariscono dalle carte, sino all'
= voce di origine germanica: wargengus o warengangus, docum. nel lat.
(in frasi negative con avverbi di luogo o di quantità). cielo
io non mi riterrò per questo unquanco o guari di non porre in opra il
/ faccia in ver ch'altri sappia o ch'altr'impari. = dal fr
male, a essere stato naturalmente guaribile o per se stesso o per via di medicamenti
stato naturalmente guaribile o per se stesso o per via di medicamenti, ciò non
dovuta per lo più a cure mediche o a interventi chirurgici) di una malattia
interventi chirurgici) di una malattia fisica o mentale. rustico, vi-1-176 (
riferimento a interventi miracolosi operati da dio o dai santi). magalotti, 1-387
sodio e zirconio, di colore brunastro o giallo
che non si possono guarire per unguento o per altri leggieri modi, si debbono
, da una condizione di disagio (o anche dal peccato); far abbandonare
non si guariscono con attenuarne l'importanza o falsificarne e mutilarne le cagioni, ma
. se la grazia di dio non aitasse o difendesse, o vuoi guarisse la
dio non aitasse o difendesse, o vuoi guarisse la nostra fragilità. 5
volere guarire gli bisogna el flusso o argomenti o medicine per dare uscita a le
gli bisogna el flusso o argomenti o medicine per dare uscita a le sue collora
ha la 'nfermità dello stranguglione con malagevolezza o con suono di nari e di gola
, e stava lì aspettando di crepare o guarire. -per estens.,
le altre [parti]... o da sé guariscono, o con leggier
... o da sé guariscono, o con leggier rimedi. serra, iii-13
da una pena da un tormento (o anche dal peccato); perdere,
la sofferente testina sul telaio del ricamo o il tombolo del merletto,...
2. persona che è dotata (o presume di esserlo) di particolari poteri
presume di esserlo) di particolari poteri o cognizioni terapeutiche, estranei alla scienza medica
terapeutiche, estranei alla scienza medica riconosciuta o scientificamente non verificabili; medicone.
35): io gli darei guamacchia o vói gonnella, / cintura e borsa
io la guarnaccia / del buon guasparri o di menzin m'indossi. 5
1285), provenz. ant. ganacha o gannacha (metà del sec. xiii
uno collaretto a un suo guarnaccióne, o vero collaraccio che era sì largo e spadaio
di scarlatto. d'annunzio, iii-1-620: o maestro almodoro, / avecenna ippocrasso e
, sm. stoffa d'accia, bambagia o cotone, rasa o pelosa, che
accia, bambagia o cotone, rasa o pelosa, che veniva usata anticamente per
anticamente per vesti modeste e ordinarie, o come fodera per abiti, coperte,
verde gli scrittoi e simili stanze, o cuoprono i banchi dove eglino scrivono di
alla viniziana sieno larghi almanco braccia uno o sette ottavi... i guarnelli alla
imo. i guarnelli stretti, col pelo o senza, sette ottavi.
specialmente dalle contadine come veste per casa o, in genere, sotto altri abiti più
, in passato, erano di guardia o di presidio a una città o a una
di guardia o di presidio a una città o a una fortezza; truppe accasermate in
0 di presidio a un luogo fortificato o a una città o vive acquartierata.
un luogo fortificato o a una città o vive acquartierata. machiavelli, 1-iii-135:
4. quartiere, caserma; città o territorio dove ha sede un presidio militare
stare, trovarsi, restare, mettersi in o di guarnigione: rimanere acquartierato; far
-per estens. mandare al confino o al domicilio coatto. cantoni,
il guemimento,... assali o le terre de'nemici. malispini, 1-407
denina, iv-112: la famosa bastita o città di vittoria fu presa con tutto
una lama di spada, di sciabola o di altra consimile arma, sia da punta
quelle piume] per coperte di letti o altri guemimenti di stanze. pallavicino, 6-2-26
per la bardatura degli animali da tiro o da cavalcatura (e anche per i cani
carlo per trattare con lui la triegua o pace. fazio, ii-28-52: qui
che hanno per lo meglio la pelle o il cuoio d'un animale, e
un animale, e guernitola come conviene o di piume o di squame o di
e guernitola come conviene o di piume o di squame o di setole, il
come conviene o di piume o di squame o di setole, il di dentro [
per ingroppare, ornare e guarnire lembi o altre parti di vesti da donne.
un animale da tiro, da soma o da cavalcatura); bardare, sellare.
223: questo piatto si suol guarnire o di carote o di rape o di fagiuoli
piatto si suol guarnire o di carote o di rape o di fagiuoli sgranati.
guarnire o di carote o di rape o di fagiuoli sgranati. tombari, 4-20
manovre per issare la barcaccia a bordo o maggiori fardelli. 12. nell'
... se i suoi uomini o quegli dell'altra parte sono meglio armati
: han guernita la man di scudi o d'archi. muratori, 7-ii-375: d'
di cui non è che meglio punga o rada. 5. fornito, provveduto
di paglia gialla è guarnito di due o tre rose. bonsanti, 2-244: recava
suoi finimenti (un animale da tiro o da soma); bardato, sellato.
: non v'è chi si distingua, o chi risplenda / per gemmata faretra o
o chi risplenda / per gemmata faretra o terso brando, / o per destriero d'
gemmata faretra o terso brando, / o per destriero d'ostro e d'or
dal contorno (un piatto di carne o di pesce); cosparso di vivande (
al pubblico, sulla porta della casa, o nelle gabbie messe a nuovo e
]: * officina di guarnitura ', o semplicemente 'guarnitura ', è l'
5. metall. contenitore d'acciaio fuso o di ghisa in cui viene sistemato ciascuno
di protezione che consiste nell'inserire tavole o fascine nei vuoti esistenti fra l'armatura
cartone speciale, di cuoio, di metallo o di altri materiali flessibili e riducibili,
nelle valvole, nei pressatrecce, negli stantuffi o pistoni, nella filettatura di alcuni tubi
le sfuggite di liquido, di vapore o di gas, per assiemare cioè la
parenti e amici, parteggiano per l'uno o l'altro dei rivali. =
e guaschi / s'apparecchian di bere: o buon principio / a che vii fine
ragazzi, i quali faran bene due o tre articoli di effetto, poi seccheranno
. -a). che si riferisce o appartiene alla guascogna; che è nato
alla guascogna; che è nato o vive in guascogna. andrea da barberino
. 4. che è indizio o effetto di stolta presunzione, di smodata
gua- stacavoli ', che sopravviene inopportunamente o guasta 1 nostri disegni, o comechessia
inopportunamente o guasta 1 nostri disegni, o comechessia ci dà impaccio. = comp
olao magno], 215: bevano una o due guastade di gagliarda cervosa.
inutili le fa tiche proprie o altrui. viani, 19-54:
disturba (anche involontariamente) la giocondità o la serenità degli altri, ne ostacola
9-452: dentro al coperto tutti. o guastafeste, / tu dove vai, savione
. e f. invar. chi educa o istruisce i giovani in modo biasimevole;
negligenza e inettitudine; chi contribuisce (o si ritiene contribuisca) a screditare,
) a screditare, con l'ignavia o l'incapacità, una carica o una
ignavia o l'incapacità, una carica o una missione; guastamestieri. caro
prendere un fucile per ammazzare debussy o strawinski o magari anche quel guastalarte di strauss
fucile per ammazzare debussy o strawinski o magari anche quel guastalarte di strauss?
f. chi porta scompiglio nell'attività o nell'insegnamento letterario. foscolo, xvi-388
per commettersi in luogo dove sia guastamente o rottura, per risarcirla. a. cocchi
[grano] alcun segno di corruzione o guastamente. spallanzani, 4-vi-547: le
, 85: dee... rimediare o in tutto o in parte, avanti
dee... rimediare o in tutto o in parte, avanti che quel danno
danni di fiumi, di guastamenti di vini o grasce. targioni tozzetti, 11-2-371:
chi esercita un'occupazione in modo negligente o inesperto; chi scredita, con l'ignavia
chi scredita, con l'ignavia o l'incapacità, la propria professione; chi
la propria professione; chi reca impaccio o disturbo all'attività altrui. -anche:
. -anche: chi, nel lavoro o negli affari, esercita una concorrenza disonesta
poterono in alcuna parte guastare le carni o le vestimenta del morto. rosa,
] già bianche / disperse sulla terra, o le travolge l'onda del mare.
. mazzei, 3: avere tre o quattro some d'uve in uno tinello e
monete è causa che delle prime nissune o poche si veggano, e si può ben
guastati il giorno prima. -rendere impraticabile o inservibile, sconquassare; mettere fuori uso
corpo manca. grazzini, 2-279: o io non son bartolomeo, o io sono
: o io non son bartolomeo, o io sono impazzato, o veramente sono
son bartolomeo, o io sono impazzato, o veramente sono stato affatturato e guasto.
e tanto meno guastarle la sanità, o perder la vita. beccaria, i-426:
i loro bambini in capo a 5 o 6 mesi, gli ammazzano per così
molte madri, che periscono miseramente, o si guastano per colpa delle mammane inesperte
della terra. 6. soffocare o aduggiare (una pianta); danneggiarne
i-34: così non siano i fior troncati o guasti. alamanni, 5-1-825: or
/ metter dentro e d'intorno ghiara o vasi / che guarde il troppo umor,
zilioli, i-35: stuzzicati spesso col naso o con le mani, [i fiori
guasta il verde ai colli, / o miei dolci animali. -rifl.
se si sparge un poco di sangue o di polluzione di seme in chiesa, è
letterario, il significato di una parola o di una frase); tradire il
cercare, quasi siccome chiaramente dicessino: o lettori, dappoiché voi vedete che l'
i-1-76: ogni traduzione... o sminuisce e guasta, ovvero crea una
traduttore. -deformare (un vocabolo o un idioma parlando o scrivendo in modo
(un vocabolo o un idioma parlando o scrivendo in modo scorretto). cesarotti
, e che l'aumentarla di voci o di modi non sia che un'affettazione
e 'n tal lavoro io non riposo o dormo. baldinucci, 99: è il
niuna ria e malvagia persona ti ragionasse o mostrasse o 'nse- gnasse di guastare alcuna
ria e malvagia persona ti ragionasse o mostrasse o 'nse- gnasse di guastare alcuna moneta.
: la dottrina accompagnata co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta. folengo
co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta. folengo, ii-50:
male v'ha, che tutti li guasta o gl'infama, ed è la tristezza
(non essendo da filatessa d'argomenti o belle sentenze o descrizioni vaghe invitato e
da filatessa d'argomenti o belle sentenze o descrizioni vaghe invitato e guasto) si
di minaccia. -assol. riuscire sgradito o importuno; essere causa di scompiglio,
g. m. cecchi, 17-87: o s'io guasto, i'mi partirò.
: con questi presidi, non dubitate, o cittadini, l'edifizio della vostra libertà
predico, ben presto il vedrete vacillare o guastarsi. -ant. sopprimere,
clemenza per la quale conoscessino guastare o mettere in pericolo lo effetto della sua vittoria
e di confidenze... si guasta o dilegua al primo sospetto. 15
riputazione, l'onore, la gloria o, anche, la fedina penale).
perdono ciascun disinore / che fatto m'hai o mi volessi fare. groto, ix-199
.]: * guastare il desinare 'o 'la cena ', si dice
non si vedono se non con dispiacere, o per farsi dispiacere. verga, 2-217
di qua per essere a firenze il primo o 'l secondo dì di maggio. sarei
i fatti suoi. -guastare (o guastarsi) i fatti suoi: v.
n. io. -guastare (o guastarsi) il fegato: causare ad
il fegato: causare ad altri (o a sé) affanni, preoccupazioni straordinarie.
, il mestiere. -guastare (o guastarsi) il sangue: v. sangue
n. 6. -guastare (o guastarsi) la digestione: rendere difficile
digerente. -al figur.: causare o procurarsi dolorose ansietà, gravi preoccupazioni.
v. minestra. -guastare la persona o della persona: rovinare la salute.
v'erano sopra. molti vi annegarono o si gustarono le persone. -guastare
: v. porrata. -guastare (o guastarsi) parte, il mestiere, la
può, con facil destrezza / scarica quattro o sei volte per ora; / ma
da far epoca. -guastare (o guastarsi) la salute: v. salute
qualche picciola cagione, disavvertenza, impazienza o simili, pregiudica o danneggia una cosa quasi
disavvertenza, impazienza o simili, pregiudica o danneggia una cosa quasi condotta a buon
toscani, 66: una pecora marcia (o rognosa) ne guasta un branco.
316: il sale acconcia (condisce o saporisce) le vivande, e anco le
tra il volgo, che guastando s'impara o guastando si acconcia, il quale si
.. e poi tornano a ritenerlo o ricommetterlo, verificando quel trito proverbio:
per le vie del nocivo e del guastativo o del traviamento dell'arte non si possano
. 3. affetto da malattie o da imperfezioni fisiche; indisposto, spossato
(uno stile, un'opera artistica o letteraria). lanzi, i-51:
.. era un rifrittume di versi o presi interi, o guastati, e riannestati
un rifrittume di versi o presi interi, o guastati, e riannestati insieme, dal
moravia, viii- 76: due o tre ragazze aspiranti attrici o meglio comparse,
76: due o tre ragazze aspiranti attrici o meglio comparse, giovani e forse graziose
325: anche qui dunque abbiamo una o due vite guastate in modo da non
se rompono le gambe al nostro bestiame o ci rubano il grano o ci incendiano
al nostro bestiame o ci rubano il grano o ci incendiano i fienili. -di
lapo gianni, iv-110 (16-2): o morte della vita priva- trice, /
morte della vita priva- trice, / o di ben guastatrice, / dinanzi a cui
fuori dal tempio dei liberi, o cortigiano guastatore di regni. piovene, 8-129
. che altera un testo; chi rovina o deturpa un'opera d'arte.
che di poeti, di componitori, o, per favellare più rettamente, di
loro conservazione, date pene ai rubatori o guastatori di quelle. lanzi, v-78
che tuttora esistono, ma pregiudicate dal tempo o da'ritocchi de'guastatori. carducci,
. -anche: soldato mandato a devastare o saccheggiare il territorio nemico. malispini,
: era una compagnia di guastatori, o soldati del genio. -figur.
; l'incol- lerarsi fra due amici o due amanti. guastèlla, sf.
che... a un fatto o usaggio sono guastevoli siccome vivande, beveragi
è delle cose belle / destin, che o le sian guaste / o non si
destin, che o le sian guaste / o non si creda in elle. pea
: non si taglia bosco, selva o pruno / che non v'abbia cataste /
povero, di sangue che è stato o è consumato da una febbre che non guarisce
-sconquassato, dissestato, reso impraticabile o inservibile, messo fuori uso (una strada
, messo fuori uso (una strada, o anche uno strumento, un meccanismo)
acciò che i loro padri, fratelli o figliuoli li vedessono; e non li
ad appressare che non abbattesse in terra o morto o guasto. boccaccio, dee.
che non abbattesse in terra o morto o guasto. boccaccio, dee.,
s. v.]: 'terra guasta'o 'arrobbiata', quella che si lavorò
esatta; deformato da errori di stampa o di scrittura. sabba da castiglione,
, un vocabolo, un'opera artistica o letteraria). -anche: incompleto, falsato
è una nuova lingua da sé, o pure l'antica latina guasta e corrotta.
è infallibile: non guasti da interessi o da preconcette opinioni, essi indovinano sicuramente
questo guasto mondo, non si narrerà o fortezza di soldati, o virtù di capitano
non si narrerà o fortezza di soldati, o virtù di capitano, o amore verso
soldati, o virtù di capitano, o amore verso la patria di cittadino. caporali
... per mostrare de essere, o pure per essere in facto, ben
italia, raramente parliamo degli inutili guasti o perpetrati o progettati, perché il discorso
raramente parliamo degli inutili guasti o perpetrati o progettati, perché il discorso, ahimè
. 2. deterioramento di oggetti o di opere d'arte; sciupio,
vedevi se tutte queste spese costassero più o meno de'300 franchi. cattaneo,
cattaneo, i-2-3: perchè il ristauro o il complemento non diventi opera di guasto
maggior guasto, li duecento zecchini, o in un modo o nell'altro, siano
li duecento zecchini, o in un modo o nell'altro, siano nelle mani di
. deperimento organico (dovuto a malattia o all'età avanzata); malessere cronico,
. 5. avaria che impedisce o rende difettoso il funzionamento di strumenti,
da ogni guasto sana, se rinnova / o se le voci in sé, svaria
. -dare il guasto a cibi o bevande; fare guasto di cibi o
o bevande; fare guasto di cibi o di bevande: consumarne in gran quantità,
quantità, in misura eccessiva; divorarli o tracannarle ingordamente. — anche al figur
, menare, portare, produrre guasto o il guasto: provocare rovina, distruzione;
finzioni. -figur. provocare danno o male, corruzione 0 turbamento; contristare
-mettere a guasto e a morte o a guasto d'incendio e di morte
ne restava. -non esserci guasto o nessun guasto: non esservi difficoltà né
parla non fa disturbo né difficoltà, o non importa al caso. -seminare
a solchi, e non a strato o a guasto come più comunemente si fa.
vi si gettano le fave a strato, o come dicono a guasto.
.. fare parere che tutte o parte delle case della scena si demoliscano,
il rovescio di esse in guastuglie o in quello che più piacerà.
(per lo più fissamente, con insistenza o con intenzione, mostrando curiosità e stupore
con intenzione, mostrando curiosità e stupore o paura, sospetto, sdegno, furore
orizzonti. -con riferimento alla divinità o a personificazioni. bibbia volgar.,
13: io non so se farnetica o se sogna; / quand'io domando
a dietro di loro viaggio per uno istarnuto o per una vista d'uccello. frezzi
tua terra leggieri, e donagliene una o due volte l'anno. -proteggere
3-3-27: ne v'ha luogo a guatarsi o fuggir da lui. 8
l'attenzione, per introdurre un'osservazione o per esprimere sorpresa o disappunto (ed
introdurre un'osservazione o per esprimere sorpresa o disappunto (ed è per lo più
lo più seguita da un compì, oggetto o da una prop. interrogativa indiretta)
e lasciarla stare: essere troppo difficile o pericoloso da ottenere o da conquistare.
essere troppo difficile o pericoloso da ottenere o da conquistare. m. villani,
(per lo più fissamente 0 torvamente o minacciosamente). abate isaac volgar
rimprovero, corruccio, ecc., o anche da amore). guidotto
una torta guatatura delle lor donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite
proprio del guatemala; che è nato o abita in guatemala. guàtio,
né dell'aura, né del suono, o della lancia venente dall'aura, infino
. bresciani, 1-i-118: l'appostano, o al campo del grano, o all'
, o al campo del grano, o all'albero ch'ei suol saccheggiare, ed
dia, / un saluto, un inchino o un sol guato / posson più altrui
mica un sol guat taro o un cuoco, / ma di cinquanta ancelle
. per estens. emettere un verso acuto o stridente (un animale, un uccello
. tose. ant. maestro o messer guazzallétto: medicastro. f
guazzare, intr. camminare nell'acqua o nel fango (una persona o un
acqua o nel fango (una persona o un animale); pesticciare.
per la briglia i cavalli che guazzavano o nuotavan nell'acqua. nievo, 94
battendo le mani. 3. fluttuare o pescare nell'acqua (o in un
3. fluttuare o pescare nell'acqua (o in un altro liquido).
, spumeggiare (l'acqua che scorre o un liquido in un recipiente e,
farli grossi, / purché venga la guazza o bene o male. tommaseo [s
, / purché venga la guazza o bene o male. tommaseo [s. v
guazzabùglio, sm. insieme di elementi o di oggetti (o anche di parole
insieme di elementi o di oggetti (o anche di parole, di suoni, ecc
strane lingue, era impossibile che una ornata o composta se ne fosse la quale o
o composta se ne fosse la quale o bella o buona chiamare si potesse.
composta se ne fosse la quale o bella o buona chiamare si potesse. b.
con l'altro nell'aria, o a passarsi avanti, strisciando sul terreno,
2. insieme confuso di pensieri o di sentimenti, che si agitano nella
sentimenti, che si agitano nella mente o nell'animo. aretino, 1-23:
spirito. -situazione di estremo disordine o di disorganizzazione; caos. bracciolini
arricchita. 3. opera o attività mal riuscita; pasticcio. -
, gemitìi, e dove la terra o renaio con l'acqua guazzi l'invernata.
al mondo che il suo essercizio non sia o in giucare, o in guazzare,
essercizio non sia o in giucare, o in guazzare, o in cavalcare, o
in giucare, o in guazzare, o in cavalcare, o in mangiare,
o in guazzare, o in cavalcare, o in mangiare, o in lussuriare,
in cavalcare, o in mangiare, o in lussuriare, o in simili diletti di
in mangiare, o in lussuriare, o in simili diletti di corpo pigliare. alunno
, scuotere, agitare (un liquido o il recipiente che lo contiene).
dalla spagna. guerrazzi, u-m: o come volete che... mi arrischi
a rinfrescarsi lungo un corso d'acqua o in un guazzatoio. giovanni da samminiato
: 'guazzata', rugiada utile in primavera o di state, altro dalla * brinata '
al cavallo in un corso d'acqua o in un guazzatoio per rinfrescarlo.
andasse al pecorile alla pastura al guazzatoio o dove che altro elle fossero inviate.
.. d'ora inanzi lavare, mettere o curare alcuno panno lino...
alcun'altra cosa fuor che lana o panno o altra cosa attinente a l'arte
cosa fuor che lana o panno o altra cosa attinente a l'arte de la
l'arte de la lana ne'lavatoio o vero guazatoio de la decta arte de la
i-50: aveva doi stivali in potacchio o guazzetto con gli speroni. gioberti, 1-ii-72
4. locuz. — andare a o in guazzetto: scompiguazzeróne1 (guazzaróne)
.. per lacinia intendono la frangia o il guazzeróne. 2. per estens
abbondante nel quale si fanno cuocere carne o pesce (e anche verdure);
bresciani, 1-11-491: una fetta di coscia o di lonza arrosto con patate a guazzetto
di lonza arrosto con patate a guazzetto o alla teglia. pancrazi, 1-150:
dai piatti di fagioli, di trippa o di baccalà in guazzetto. -per
qualche dichiarazione d'amore alla finestra o di lei o di lui. -far
amore alla finestra o di lei o di lui. -far guazzetto di qualcuno
essa si servono in tavola i guazzi o conserve... a questo vaso alcuni
torte che, s'egli aspettasse il carnovale o la corte di roma, tutta gli
per lo più stagnante, terreno paludoso o fangoso, pantano, stagno. —
andare all'anitre che stanno nei guazzi o stagni. n. villani, 4-50:
di larghi pantani. -liquido sparso o caduto in un luogo fino a formare
un luogo fino a formare una pozza o a intridere la terra; pozzanghera;
lo si dovèa a un topo morto o ad un guazzo. viani, 4-26:
, scialacquamento. cieco, 35-43: o che paga da guazzo / è questa che
. 3. tose. acquavite o spirito aromatizzato o altro liquore nel quale
3. tose. acquavite o spirito aromatizzato o altro liquore nel quale si conservano varie
essa si servono in tavola i guazzi o conserve, cioè frutta allo spirito, al
colori macinati e stemperati coll'acqua carica più o meno di gomma arabica. montale,
diremo che, s'egli fosse nato re o duca, sarebbe riuscito il facsimile del
un parapiglia / v'andaste in fummo o dileguaste in guazzi. -essere, stare
fece di più acque guazzo. -fare o passare qualcosa a guazzo: agire affrettatamente
è bagnato, rorido di guazza (o, anche, di pioggia).
frutti e scalpicciarli molli, guazosi, o quando è nebbia, che gli fa sdegnare
quella sponda. giannone, 1-iii-278: o l'esercito fran- zese fosse dissoluto,
in que'luoghi palustri e guazzosi, o che a lui arrivassero gagliardi soccorsi di
piogge del guazzoso verno desidera un cuculio o tabarro di pelle di lupo. giovio,
, sf. region. attacco con due o tre cavalli o muli per il
attacco con due o tre cavalli o muli per il trasporto di grossi carichi
gubbie, come si usa dire, o a tre, se ne vanno a capo
, 360: quando si sacrificava colombi o tortole, non volevano che fussero sacrificati
e se il capo si rompeva, o il gobbio, non lo sacrificava.
* guberniale ', pedanteggiando per celia o ironia. = deriv. da gubernare
che i nervi sono punti da gucchie o cose simili, che fanno picciole piaghe
, battendovi sopra con mazza, o smuoverla o infrangerla, e far istrada all'
sopra con mazza, o smuoverla o infrangerla, e far istrada all'acqua,
farle [le mine] si adoprano gucchie o agucchie, cioè pali di ferro inacciaiati
: ben gridarei ornai se i fegatelli / o pere bitontane, o altro agrume,
i fegatelli / o pere bitontane, o altro agrume, / o di gran botte
pere bitontane, o altro agrume, / o di gran botte alcun sodo gucchiume /
tibetana. gudiòlo, sm. pergola o verziere, usato come luogo di diporto
; e allora dettero asilo ai guebri o magi. = v. ghebro.
ho meritato già per questo, o piue. = probabilmente voce di origine
ant. persona che si esprime male o rozzamente; sciocco, balordo.
ognuno ribadisce: ed è il bufolo, o rintronato, la bacheca, lo scimunito
. region. averla. -gueia cenerina o scopaiola: averla piccola. -gueia gazzina
gazzina: averla cinerina. -gueia rossa o gueia caporosso: averla capirossa.
moderna corrente di pensiero che si ispiri o sostenga una politica confessionale in opposizione a
della politica papale contro l'impero, o, più genericamente, avversario, nelle lotte
dopo la cacciata dei ghibellini, membro o fautore del partito capeggiato dalla famiglia dei
(31-2): così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, come
): così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, come siete in
guelfi e i ghibellini. -penna o pennacchio alla guelfa: portato con spavalderia
riferisce, che è proprio del guelfismo o dei suoi sostenitori. giov. cavalcanti
1-iii-57: a questo furore partecipavano più o meno tutti i liberali d'ogni tempera
, non prendere posizione (per ignavia o timore del rischio). immanuel
guelfo a ghibellino: cambiare opportunamente opinione o partito. g. m. cecchi
grossolana che si mette davanti il cuoco o la cuoca per riparare le vesti dall'untume
stenda al sole, alcuna loggia, o simil commodità. nieri, 270: ti
di lontano guerciamente non distinsi se larici o se abeti vedessi. = comp.
generico: che ha la vista difettosa o debole; miope. -in partic.:
-sostant. cicerchia, xliii-447: o anima, deh! pensa di partirti
parrà uno scherzo. rosa, 97: o padri, o madri ammaliati e guerci
. rosa, 97: o padri, o madri ammaliati e guerci, / la
: guastare. dossi, iii-20: o dilettanti, che dilettate voi soli! che
dice brutto', sottinteso il destino, o simili. 5. prov.
-non fu mai guercio senza malizia o con anima perfetta: i guerci sono
. -uomo, persona di guerra (o da guerra): soldato, guerriero
scherzare. -con riferimento alle cause o ai fini per cui si svolge una
si combatte per liberarsi dall'asservimento politico o dall'invasione da parte di un popolo
dall'invasione da parte di un popolo o di un esercito straniero. piovene,
precisi e rigorosi. -guerra santa (o sacra): quella che viene intrapresa
di princìpi religiosi, per la diffusione o la tutela di una religione o di una
diffusione o la tutela di una religione o di una chiesa. -al figur.
. croce, i-3-356: che si frodi o si eluda la legge è...
, tossine batteriche, ecc.) o chimici. -guerra bandita, dichiarata:
mondo. d'annunzio, iii-2-215: o guerra, e per te tue / fauci
— per estens. opera storica o poetica che tratta o descrive un conflitto
. opera storica o poetica che tratta o descrive un conflitto. n. franco
francesco guicciardini. -cavaliere di guerra (o da guerra): soldato, guerriero
. -caso di guerra: occasione o fatto che offre il pretesto, fondato
fatto che offre il pretesto, fondato o presunto, di scatenare una guerra.
: secondo la mitologia grecolatina, ares o marte. ariosto, 36-54: le
, 2-11: non dico altro, o marte... ben si conosce che
fea. -gente di guerra (o da guerra): soldati, truppe
guerra: v. legge. -legge o legislazione di guerra: v. legge,
-partito della guerra: che ne è sostenitore o nave, ordigno, strumento, vascello
, 100: l'arte della guerra, o terrestre o marittima, è sopra tutte
l'arte della guerra, o terrestre o marittima, è sopra tutte l'arti.
, che viene esposta durante i combattimenti o particolari cerimonie. — capitano di guerra
. -sede della guerra: il luogo o la zona prescelta per svolgervi le operazioni
, 846: * sede 'o 'sedia della guerra ', si chiama
si chiama, quel tratto di paese o quella provincia, entro la quale il capitano
ampi poteri al governo, dalla sospensione o dalla limitazione di alcuni diritti e libertà
coloro che si trovano in fortuna lubrica o disperata. montecuccoli, i-81: la guerra
, i-81: la guerra è interna o esterna... rispetto alle persone.
guerra intestina. carducci, iii-24-445: o la repubblica si farà subito dittatura o si
o la repubblica si farà subito dittatura o si verrà alla guerra civile. pavese
fuga, e non la converta in terrore o in disperazione, ma in arte -che
'guerra di giganti'; guerra di nazioni o d'eserciti di grande forza e valore.
si fa stancheggiando e trattenendo il nemico, o per la debolezza delle proprie forze,
per la debolezza delle proprie forze, o per altre ragioni, cercando con ogni
non decisive. -guerra di posizione o di trincea: quella in cui gli
per lungo tempo senza abbandonare le trincee o le opere di fortificazione. gramsci
contrappone quindi alla guerra civile), o si combatte al di fuori del territorio
: quella che segue una regolare dichiarazione o si attua facendo chiaramente ricorso alle armi
contro le violenze che le si fanno o le si minacciano e le insidie che
, che si compie in territorio nemico o occupato dal nemico da parte di nuclei
sabotaggio e di disturbo. -guerra offensiva o difensiva: quella in cui si attacca
si attacca per primi il nemico, o, viceversa, si scende in campo
ancora, se la guerra è offensiva o difensiva, le condizioni del paese dove ella
un paese occupato. -guerra permanente (o perpetua): quella che dura sino
: quella che avveniva fra due sovrani o due imperi o due grandi potenze.
avveniva fra due sovrani o due imperi o due grandi potenze. tommaseo [s
quella che si fa tra due re o due stati, siccome furono le guerre tra
ecc., da porsi alla base o al di sotto degli obiettivi da distruggere.
ferma, ovvero, rispettivamente, sul mare o nello spazio, con intervento di mezzi
spazio, con intervento di mezzi navali o aerei. citolini, 457: lo
: la guerra è... marittima o terrestre, rispetto... al
al solo scopo informativo, di sabotaggio o di disturbo. -guerra totale:
poi ne davano i loro maestri, o al politico, o al militare, o
i loro maestri, o al politico, o al militare, o al sacerdozio,
o al politico, o al militare, o al sacerdozio, tre strade che potevano
] in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati. catone
v. spillo. -guerra d'industria o industriale: conflitto economico con carattere competitivo
probità al cittadino. -guerra doganale o monetaria o di tariffe: conflitto economico
al cittadino. -guerra doganale o monetaria o di tariffe: conflitto economico fra due
consiste nell'elevare dazi, porre divieti o prendere altre misure restrittive di carattere finanziario
aperto conflitto. -guerra dei nervi (o psicologica): massiccia azione di propaganda
whitaker, capo dell'ufficio propaganda (o « guerra psicologica ») presso il
propagandistico, in clima di guerra fredda o psicologica. -guerra dei prezzi: v
e 'n terra. guarini, 58: o sfortunato e misero mirtillo! / tanti
6-38: guerra mortale, eterna, o fato indegno, / teco il prode guerreggia
ultimo sangue. 7. atteggiamento o azione che mira a distruggere, reprimere
non sia altro che una guerra di due o di più venti d'uguale o poco
due o di più venti d'uguale o poco differente possanza tra di loro.
da lui, potendo, la dichiaragione; o d'altrui, non potendolo avere da
questa lunga guerra qual sarà il fine o di chi sarò preda, dopo tante
e tanti affanni. beccuti, 19: o mio folle desio, tu pur mi
locuz. -accendere, appiccare la guerra o una guerra: darle inizio, suscitarla;
a guerra. -andare alla guerra o in guerra: andare a fare il
altra il mele. -avere guerra o essere in guerra: esservi impegnato,
-essere in assetto di guerra o sul piede di guerra: essere in
guerra. -essere, stare in guerra o alla guerra: guerreggiare, combattere.
: per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente,
sto in guerra. -fare buona o cattiva guerra: combattere o non combattere
-fare buona o cattiva guerra: combattere o non combattere lealmente. g.
procurare pena, tormento, dolore (o anche disagio, molestia, disturbo);
-fare, operare a buona o a cattiva guerra: comportarsi (o
o a cattiva guerra: comportarsi (o non comportarsi), in guerra, secondo
g. m. cecchi, 1-2-416: o quante volte ho io sentito dire,
fiaccamente, guerreggiare solo apparentemente o tenendo un comportamento ambiguo. m.
la guerra. -mettere guerra (o a guerra): suscitare discordie,
buona pace tra loro [cittadini], o vero gran guerra; ché poi arei
notti e i giorni tristi? / o vieni a mover guerra, a discacciarme,
alcuno è offeso, essendo a compagnia o a guardia d'un altro, quelli reputa
-taddeo mio, se tu mi sei storpiato o morto, come farò io poi?
fare è guerra al tristo: i malvagi o gli scellerati non amano l'onestà e
-la guerra cerca la pace (o anche si fa guerra per avere pace
ostilità dichiarata che l'amicizia falsa o infida. crusca [s. v
(1804-1873) e della sua opera o del suo carattere irruente e passionale.
averne occasione per declamare in tono faustiano o guerrazziano, che il poeta, più positivo
contro lo straniere e il prete, o adesioni alla moda di quel concitare. gramsci
che combatte, che è in guerra o in stato di guerra; combattente,
tra loro, si dilettano di fare torre o altra magione di pietre molto forte.
: mentre noi guerreggiamo, ara, o villano. d'annunzio, iii-1-578:
6-39: guerra mortale, eterna, o fato indegno, / teco il prode
4-1-4: chi mosse in prima, o per pietà soccorse / quei tanto afflitti e
): le spoglie dei paesi guerreggiati o percorsi... diventavano come un supplemento
[tommaseo]: la moltitudine disarmata, o che la si stracca per se stessa
che la si stracca per se stessa, o che l'è straccata dagli accidenti che
. b. andreini, 137: o miei / guerreggiatori invitti, / trafiggete,
guerra, alla lotta; che nutre o manifesta sentimenti battaglieri o volontà aggressiva;
; che nutre o manifesta sentimenti battaglieri o volontà aggressiva; bellicoso (anche con
qualcuno. laudario urbinate, lxxxiii-603: o bell'amico, / guarda non si'
iacopone, 62-57: eo te [o demonio] voglio dir novelle, le qual
su per le montagne quella * guerra guerriata o piccola guerra 'come si chiama oggi
. petrarca, 274-4: datemi pace o duri miei pensieri; / non basta
-per estens. rappresentazione in rilievo o in pittura di un guerriero.
. 2. chi combatte in favore o in difesa di una persona o di
favore o in difesa di una persona o di una causa; paladino, campione.
. petrarca, 21-1: mille fiate, o dolce mia guerrera, / per aver
che è atto alla guerra; dedito o avvezzo alla guerra; bellicoso (una
— donna guerriera: eroina di un poema o di un romanzo cavalleresco; amazzone.
più guerrieri tra essi con piccole pensioni o regali. -letter. che soffia
4. caratterizzato da lotte armate o, anche, da aspre rivalità,
guerrera. chiabrera, 1-ii-7: orso, o cinghiai feroce / non ritrovava aita /
-duro, increscioso, spiacevole. galliziani o rinaldo d'aquino, 437: amor m'
alla guerriera: secondo l'uso militaresco o bellico. fagiuoli, v-27: vedret'
contro le truppe regolari dello stesso stato o di uno stato esterno, che agiscono
civile diretta ad abbattere il regime costituito o a liberare il paese dallo straniero che
2. per simil. lotta ideologica o politica di fazioni, di partiti,
la guerriglia contro il punto esclamativo, o almeno contro la sua pretesa nobiltà.
. agg. che si riferisce a partigiano o alla guerriglia. civinini, 7-171
, cardine; sue parti: l'ago o pernio che infila la bandella (piana
. bot. genere di piante arbustacee o arboree della famiglia rubiacee, con foglie
rubiacee, con foglie opposte, lanceolate o ovate, fiori ses- sili e frutti
una drupa la cui mandorla contiene quattro o sei cellette monosperme. = deriv
, pur che la pania poi tenga o la rete. idem, 1-672: or
la notte. boccaccio, iv-120: o misero gufo, canta sopra l'infelice
/ che vi son più che tortore o colombi. l. martelli, 1-186:
sinora avvolto. pananti, ii-6: o regina dei gufi e degli alocchi, /
così -con un'espressione da gufo o da civetta nel viso striminzito rugoso sotto i
-per indicare malaugurio, profezia di sventura o tetraggine, cupa tristezza, ecc.
compagnia degli uomini. -fare il gufo o la vita del gufo: fare vita solitaria
! bocchelli, 13-182: del resto, o freddolosi, ho detto; le giornate
tra la brigata un nuovo gufo, o golfo che avesse nome, chiese di grazia
ben fai, che dov'è il gufo o qualche allocco / vi vola volentier sempre
essere savio e dotto senza sapere lingua greca o latina; che è una cosa,
. morelli, 296: piglia un gherofano o un poco di cennamo o uno gugghiàio
un gherofano o un poco di cennamo o uno gugghiàio di treggea o quattro derrate
di cennamo o uno gugghiàio di treggea o quattro derrate di zafferano. =
la obstetrice overo la comadre cum la ungia o cum uno gugino subtile o a qualche
la ungia o cum uno gugino subtile o a qualche instrumento taiente rotundo.
gùglia1, sf. archit. elemento conico o piramidale che corona il fastigio di una
tali da essere articolata in più ordini o portare aperti in superficie abbaini, finestrelle
cella delle campane, attico e guglia o sia pinacolo. rezzonico, xxiii-
domandare al principe della guglia grande, o piramide, non sarebbe fuor di proposito
108: * obelisco, aguglia 'o * guglia '. mole di pietra,
, globuletti e fiocchetti, non gugliette o lapilli figurati. milizia, ii-141: gli
coronamento di santa maria del carmine e tre o quattro delle gugliette sottili che s'elevano
. ago. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: serete
. redi, 16-iii-340: lunghe gugliate o fili di sottilissimo refe. carena, 1-288
* agugliata ', quella lunghezza di refe o di qualsiasi altro filo che s'infila
v.]: una gugliatina di refe o di seta. = da agugliata,
agg. letter. che appartiene o è soggetto all'imperatore di germania guglielmo
. santo fondatore della congregazione de'guglielmini o guglielmiti nel xii secolo. = deriv
santonia (agrimonia eupatorium). o. targioni tozzetti, ii-310: acrimonia.
una ricerca congetturale, cfr. o. targioni tozzetti, ii-221: « angelica
xxviii-309: elli da guiardóne de bene o qui o altroe. = alteraz.
elli da guiardóne de bene o qui o altroe. = alteraz. di guiderdone
», voi porgete omaggio alla forza o ad un sembiante di forza. fr
; consiglio: protezione, sostegno morale o materiale, soccorso. - anche:
farei leggere tutti i poeti latini, o almeno quelli che piacciono a me,
astratta, sia reale sia immaginaria) o suscita o provoca un determinato effetto;
sia reale sia immaginaria) o suscita o provoca un determinato effetto; ciò che
3. chi conduce qualcuno attraverso luoghi o locali sconosciuti, chi gli indica il
montagna, che accompagna e assiste escursionisti o alpinisti nelle scalate, suggerendo le operazioni
caro armento / privo di guida, o dafni, in queste piagge. cellini
nessuna persona... ardisca mettere o mandare per detto fiume bisenzio legname in
di fodero, e sempre accompagnato da una o più guide. -chi apre
altri servizi io mi sentiva inetto, o per lo manco meno atto. dizionario
guida precede, correndo, la compagnia o il drappello e va a porsi all'
maggiore; resta ai capi di drappello o di compagnia il dovere di affilare i
loro dominio pagare alcun pedaggio, ovvero guida o gabella, a'senesi. rezasco,
per ch'uom ti mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, /
come i fanciulli, che senza guida o maestro rimangono, andava impazzendo. galileo
medesima. non gli presentassero dunque troni o bastoni di comando. 10.
(e anche il lavoro che comportano o il tempo che vi si trascorre).
completamente chiusa. — guida a sinistra o a destra: quella di un'automobile nella
e i comandi sono rispettivamente alla sinistra o alla destra. -doppia guida: insieme
: vano destinato al macchinista di treni o al guidatore
di guida: quello riservato al conducente o al manovratore. baldini, 5-85:
i prescritti esami a guidare un autoveicolo o un motoveicolo. cicognani, 13-614:
guida chi sia affetto da malattia fìsica o psichica, deficienza organica o minorazione anatomica
da malattia fìsica o psichica, deficienza organica o minorazione anatomica o funzionale che impedisca di
psichica, deficienza organica o minorazione anatomica o funzionale che impedisca di condurre con sicurezza
che impedisca di condurre con sicurezza autoveicoli o motoveicoli. 11. per lo
. santa paulina, i-2: cavalli intavolati o di collo duro... si
volta ben larga, con una guida o lunga, che uno in mezzo la volta
fischio strascicato, un allentare a due o tre le guide... e la
dei filari di pietra, di mattoni o di cemento che delimitano ai due lati la
due lati la massicciata di una strada o di un viottolo; cordo- natura.
carreggiata nel mezzo di una strada (o delle strisce di marmo, di colore
, 2-84: * guide ', due o anche quattro strisce parallele di lastre in
e di pietra erano le due strette guide o carreggiate, parallele e diritte nel mezzo
tappeto stretto e lungo disteso lungo corridoi o navate di chiese o scale oppure in grandi
disteso lungo corridoi o navate di chiese o scale oppure in grandi sale coperte da
altar maggiore. 14. struttura o organo di scorrimento, di direzione,
cannoncino è fatto mobile nel suo piede o guida che dir la vogliamo. baldinucci
di spranghe di ferro fuso, o di ferro massellato o battuto, che anche
fuso, o di ferro massellato o battuto, che anche chiamano 'barre
superiore, posate su 'guancialini * o 'traversine 'di legno o di
guancialini * o 'traversine 'di legno o di ferro, e su dadi di
il compositore trattiene il manoscritto sul leggio o visorio e che sposta successivamente di riga
in superficie da una parte addentata, o più tosto diremmo solcata per traverso,
, ma fanno tutte le operazioni o con le dita, o col solo rostro
operazioni o con le dita, o col solo rostro dell'oca fatta la conveniente
. alghisi, 1-62: la guida, o conduttore delle tenaglie, è quello strumento
per facilitare la visita di una città o di una regione, la descrizione sommaria
problemi, all'apprendimento di una scienza o di un'arte. pallavicino, 7-126
abbonati al telefono (divisi per città o regione). bigiaretti, 10-9:
telefonica cercai invano un qualsiasi recapito diplomatico o consolare della lavaria. -guida
a condurre in alto, da basso, o per fianco, e in ogni direzione
la parte che propone si chiama antecedente o guida, e le parti che rispondono
, collocato alla fine di ogni rigo o di ogni pagina, indicava la prima
, indicava la prima nota del rigo o della pagina seguente. -notazione (per
ridotti) di parti concomitanti, sovrapposta o sottoposta a una parte vocale o strumentale
sovrapposta o sottoposta a una parte vocale o strumentale al fine di ricordare all'esecutore
. -guida tematica: notazione di temi o passi importanti di un pezzo musicale che
sport. prima guida: corridore automobilista o motociclicta che sul quale una ditta costruttrice
ugolini, i-121: la 'guida 'o * guidata 'è il seguire cautamente
fossile, n. 6. — livello o orizzonte guida: v. livello.
costituisce un modello, un esempio pratico o ideologico per enti consimili (cfr.
ordine con cui, nelle formazioni militari o ginnastiche, si dispone l'allineamento,
dispone l'allineamento, rispettivamente da destra o da sinistra, col compagno che si
26. locuz. -a guida di qualcuno o di qualcosa: lasciandosi guidare, andandogli
, scegliere, usare per guida qualcuno o qualcosa: farsi accompagnare; lasciarsi indirizzare
servissero come di guida a que'pignoni o sassaie. -tagliare le guide a
si pagava per il transito di persone o cose attraverso un territorio straniero; pedaggio
per guidàggio d'ogni tinello di vino o d'olio o di mele...
ogni tinello di vino o d'olio o di mele... uno tomese grosso
di coloro che addoman- dano alcuno pedaggio o guidàggio dalle chiese, ovvero persone ecclesiastiche
: uno guidagliasini disse allo asino: o asino, perché non dài tu de'calci
cantini, 9-235: volendo condurre vitelli o vitelle, saria necessario menare qualche vacca
guidalesco. citolini, 220: poi petto o largo o stretto, e le spalle
citolini, 220: poi petto o largo o stretto, e le spalle e'1
finimenti sul corpo degli animali da soma o da sella. crescenzi volgar.,
i calci e i morsi d'un cavallo o d'un giumento suo, quando li
3. per estens. piaga o ferita in genere (con riferimento sia
: tenne elvia sempre in freno, o quasi sempre, / le sregolate passioni umane
, /... / da'giudaleschi o da altre malattie. giusti, 2-30
, iii-326: le scarpe mi piangevano, o ridevano, in piedi obbligandomi a nasconderne
obbligandomi a nasconderne alla meglio i guidaleschi o le rabberciature con un paio di ghette.
uso di ragione, / né bachi o guidaleschi ha nel cervello. -avere
soltanto nella coda! -toccare o cogliere qualcuno nel guidalesco: mettere il
, con le grondaie, con doccioni o guidamenti di acque. 4. condotta
1-43: chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo fuor
valle inferna? simintendi, 3-159: o troiano, lascia la paura: tu averai
che sie poca? / non guardi, o miseranda, che ti guidi / dietro
dall'onde. grazzini, 4-18: o filippo caro, che vento t'ha
di un albero a una particolare forma o figura. caporali, ii-32: il
ogni ramo sia sempre accompagnato da una o due viti. — precedere,
ch'e valorosi amanti sempre guida, / o penetrante venus chiara e bella, /
te si fida. matraini, 22: o felice suo corso, se le vostre
ai regno guidassi / di logistilla, o per piano o per colli, /
guidassi / di logistilla, o per piano o per colli, / sì che per
. 3. condurre un armento o un animale (al pascolo, all'
una determinata direzione un animale da sella o da tiro. francesco da barberino,
. palazzeschi, 3-127: azzimati ufficiali o borghesi... guidavano cavalli focosetti su
del cocchiere che guida sconciamente il cocchio, o del palafreniere che non sa condur li
divertimenti di queirinvemo, col cavalcare quattro o cinqu'ore ogni mattina, e stare
ogni mattina, e stare a cassetta due o tre ore ogni sera a guidare,
, iii-6: certo spirito di rivalità o di patriottismo... celata- mente
avviare, condurre verso un determinato fine o oggetto; indurre; influenzare, ispirare,
sue azioni, la sua mente, o un desiderio, un sentimento, ecc.
ecc.). pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,
. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: aunore
affari dello stato, la giustizia, o anche un commercio, un negozio,
prospere; per quali errori sono tenute o mandate in basso. borsieri, conc.
movimenti sulla linea dei bisogni, che o si minorano o si moltiplicano. leopardi,
dei bisogni, che o si minorano o si moltiplicano. leopardi, 34-77:
3. guida prolungata di una automobile o di un motoveicolo. =
guida, il guidato le sia da lato o le tegna dietro ubbidendo. tasso,
pare a voi più nobile, il cavallo o 'l cavaliero, il guidato o la
cavallo o 'l cavaliero, il guidato o la guida, lo sfrenato o chi pone
guidato o la guida, lo sfrenato o chi pone il freno? -incanalato
, vale condotta per canale, acquedotto o simile. -tracciato (un rigo
ch'altro a noi n'insegna, o di fetonte / a suo gran danno il
gran danno il mal guidato carro / o pur l'icarie penne a i raggi acuti
con colpi più tosto spessi che gravi, o sia co'l mazzo del castello,
sia co'l mazzo del castello, o a mano con otto o dieci manichi
del castello, o a mano con otto o dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti
sue azioni, la sua mente, o anche un sentimento, un desiderio, ecc
lo guida andando avanti sonando una nicchia o sia lumaca di mare, al qual suono
], 145: vi sono alcuni stipiti o legni lunghi tre o quattro piedi più
sono alcuni stipiti o legni lunghi tre o quattro piedi più di ogn'altra lancia da
si pon dietro un numero di balestrieri o d'archibugieri. 2. che
. parini, giorno, iv-181: o tu, che porti / la dama e
. che è a capo di una milizia o di una fazione politica; chi dirige
grida, che chi il conte d'anguersa o alcuno de'figliuoli gli rinsegnasse, maravigliosamente
un tesoro temporale, per donare o guiderdonare quando convenga. -in senso più
(con partic. riferimento a dio o una divinità); ripagare (dimostrando gratitudine
divinità); ripagare (dimostrando gratitudine o anche ingratitudine, per un dono o
o anche ingratitudine, per un dono o un favore o un beneficio ricevuto)
, per un dono o un favore o un beneficio ricevuto); gratificare.
minima cosa può lasciare che non punisca o guiderdoni. trattato del ben vivere,
di tanti inganni. firenzuola, 906: o virtuosa e ben guidata schiera, /
virtuosa e ben guidata schiera, / o ben guiderdonato, o util pianto. g
guidata schiera, / o ben guiderdonato, o util pianto. g. m.
ripaga (dimostrando gratitudine per i favori o i benefici ricevuti). giamboni
guider- donatore. boccaccio, iv-53: o febea, mala guiderdona- trice de'ricevuti
. e letter. ricompensa (materiale o morale) attribuita secondo il merito;
di favore; frutto o risultato di una determinata attività.
per avere il guiderdone d'una pinocchiata o d'un bastoncino di zucchero d'orzo dovevo
denaro; retribuzione dovuta per un lavoro o un servizio svolto; mancia.
del denaro dato in prestito privatamente (o, in partic., interesse sulle imposte
in partic., interesse sulle imposte o sul debito pubblico). testi fiorentini
altro canto della canna del meri, o gola, son certe vene grosse instromentali
avanti alle schiere dai sergenti d'ala o dalle guide generali del battaglione (e
distinguere le singole unità di un corpo o i corpi che compongono una grande unità
di color rosso, giallo, verde o turchino, che portano i sergenti d'
che portano i sergenti d'ala, o le guide generali del battaglione, e serve
lo più triangolare, usata per segnalazioni o per ornamento (e viene issata su
issata su automobili, motociclette, navi o imbarcazioni a vela, oppure è impiegata
lunga striscia di stoffa terminante in una o due punte. 5. filare di
5. filare di lastre di marmo o di altro materiale, che nella pavimentazione
materiale, che nella pavimentazione di piazze o di chiese indirizza verso monumenti, fontane
di chiese indirizza verso monumenti, fontane o altari (e rappresenta anche un elemento
portoghesi dimandano « as guardas » o i guidoni. 7. dimin
e che in italiano vuol dir guidoni o mendichi. lippi, 1-65: un certo
musicali da lui inventati, perfezionati o anche soltanto a lui attribuiti. -notazione
verso il xvii, consistente nell'applicare (o anche soltanto nell'attribuire mnemonicamente) a
-ge). ciascuna delle strisce o cinghie per lo più di cuoio con cui
2. ciascuna delle strisce di cuoio o corda o stoffa che costituiscono la parte
. ciascuna delle strisce di cuoio o corda o stoffa che costituiscono la parte superiore di
di uno zoccolo, di un sandalo o di una pianella. -anche: parte
usano scarpette e pianelle senza tomaio, o guiggie a guisa di
che si riferisce alla guinea, nativo o abitante della guinea. -antrop. sottorazza
, diffuso in circa cento specie saprofite o parassite di piante superiori, fra cui
pianta della famiglia cesalpinacee (gymnocladus dioica o canadensis), alta sino a 25
usati come surrogato del caffè. o. targioni tozzetti, iii-392: guilandina.
lionacee, comprendente la caesalpinia bonducella o grano di bonduc, pianta propria delle regioni
le loro proprietà toniche e apiretiche. o. targioni tozzetti, ii-362: 'guilandina bonduc'
e di nigra, 58: o guinzagliate di nastrini e fiori / linde
filatori per trarre la seta dal bozzolo o per dipanare le matasse).
gomitolo. pascoli, 515: fa [o vento] che abbiano l'accia,
. striscia lunga e stretta di cuoio o d'altro materiale (o, talvolta,
di cuoio o d'altro materiale (o, talvolta, catena metallica più o
o, talvolta, catena metallica più o meno robusta) che, fissata nel
altra estremità, serve a tener legati o a trattenere cani o, più raramente,
a tener legati o a trattenere cani o, più raramente, altri animali.
il veltro / già non ti lambe o ti accarezza: esosa / gli diventa la
a una cintura, serve a guidare o a trattenere i bambini in tenera età
. venat. ant. lunga correggia (o, talvolta, bastone) legata a
al guinzaglio'. sottometterlo alla propria volontà o ai propri capricci; farne il proprio
orso, facendolo ballare con un complimento o un epigramma. palazzeschi, 3-27:
-mettere, porre il guinzaglio a qualcuno o a qualcosa: sottoporlo a severa disciplina
.., e questi altri come sugatti o come piccoli guinzaglietti che le connettono e
.. ha in se per natura una o più forze sue proprie, che l'
ornai che i fegatelli / mutassino altra guisa o nuova foggia, / ch'io non
3. moda, foggia di vestito o di arredamento. andrea da barberino,
una pastorella. frachetta, 858: prencipe o capitano, il qual su la guerra
marino, 233: onorar d'altra guisa o con altr'arte / che con fulmini
6. locuz. - a guisa (o in guisa) di qualcosa: a
guisa di lanterna. -a guisa (o in guisa) di qualcuno: seguendone
cui preme / pietà, non doglia, o duol non di se stesso. marignolle
81-13: qual grazia, qual amore, o qual destino / mi darà penne in
sommità del capo in figura di corona o diadema a guisa di monaci. padula,
sua guisa, senza trovarvi riposo o soddisfazione. pascoli, 831: del tuo
— in altra o diversa guisa: diversamente, differentemente.
pretesi problemi. — in guisa (o in tal guisa, in cotal guisa)
vidi rimaso / come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, /
nulla ridevole. — in (o per) nessuna, veruna guisa: in
si confusero insieme. -in (o di) tale o cotale guisa, in
-in (o di) tale o cotale guisa, in (o a)
) tale o cotale guisa, in (o a) questa o quella guisa:
, in (o a) questa o quella guisa: così, in tal modo
se più desiderosamente si corresse a udirlo o a guatarlo: in cotal guisa l'
concenti / quel ch'ei con mano o con la voce adopra / in chi l'
. -in senso concreto: atto o comportamento da guitto; birbonata, mascalzonata
l. salviati, 19-101: o guitto di tofano! / o furfante di
19-101: o guitto di tofano! / o furfante di tofano! o ribaldo.
! / o furfante di tofano! o ribaldo. buonarroti il giovane, 9-527:
una donna sola non ci campa che o guitta o colpevole. giusti, 2-194:
sola non ci campa che o guitta o colpevole. giusti, 2-194: nel
darsi capo sì leggiero, / o capriccio sì guitto e stravagante. fagiuoli,
talento, che recita in compagnie girovaghe o di infimo ordine. — sm.
. attore mediocre, da strapazzo, o privo di un'adeguata formazione professionale o
o privo di un'adeguata formazione professionale o culturale. oriani, x-23-65: gli
3. sm. campagnolo delle marche o dell'abruzzo che andava a lavorare in
che andava a lavorare in maremma o nell'agro romano. panzini, iv-313
dibatte, si torce fuori dall'acqua o schizzando di mano. boccaccio,
. idem, i-168: quanto, o divino, entro alle tue convalli / popol
che sussulta (una persona, un animale o una parte del corpo, un muscolo
-anche: dibattersi, torcersi fuori dall'acqua o schizzando di mano. bibbia volgar
. riferimento ai fremiti dell'agonia, o una parte del corpo, un muscolo,
(una corda di uno strumento musicale o anche l'aria). - anche sostant
di un'imbarcazione per effetto del vento o della corrente); anche: brattare.
2. marin. oscillazione orizzontale a destra o a sinistra della prua di un'imbarcazione
, agg. schizzato attraverso l'acqua o di mano (un pesce).
. letter. per antonomasia: pesce o altro animale acquatico. f.
agg. letter. ant. che guizza o che consente di guizzare. bembo
dei pesci quando sono tratti dall'acqua o tentano di sfuggire di mano.
fiamma in piè diritta, sta ella ferma o vola?... ch'ella
-dare vultimo, l'estremo guizzo o gli ultimi guizzi: essere sul punto
drento molli. firenzuola, 730: o trippa mia, com'e l'è guizza
in sé gulosia d'avere uno figliuolo o più, acciò che lo re portasse quello
sf. ant. essere (persona o animale) favoloso, immaginario.
marittimo militare [tommaseo]: gumena o gomena è la più grossa fune galea,
: non si dichiara controbando il canape o lo sparto non ancor manifatturato, ma
ossido di uranio; ha colore giallo arancio o bruno-rossastro e deriva dall'alterazione della
rizomatose, con fiori piccoli in spighe o pannocchie, caratterizzate da simbiosi nei
. pensa, che questo gorgo, o gurgite, fosse formato dall'amo.
così chiamasi sul medi- terraneo il servo o garzone, che sopra una nave s'impieg
{ gurù), sm. maestro spirituale o capo religioso dell'india.
far le guance rosse / chi fussi verde o gialla. = deriv. da
formento... dall'abbondanza de'gusci o dalla quantità delle paglie, ma dalla
] ai colombi et ai polli, o vero stendere con essi i gusci dell'uva
. guscio, dentro cui si sviluppano o nascono, e crescono i granelli de'
costituita di sostanze a base prevalentemente silicea o calcarea, che riveste, in parte
calcarea, che riveste, in parte o totalmente, l'organismo di alcuni animali (
la pelle come il guscio della testuggine o del granchio. bocchelli, 13-325:
sia ideale) in cui si è nati o si vive; finsieme delle consuetudini,
sorta di rapporti umani e sociali, o anche da impegni morali, responsabilità,
viaggiare. -anche: uscire di casa o da un determinato luogo. cantari,
l'ha la guadagnata, / o va'viaggia; del mio guscio fuore?
(con riferimento ad atteggiamenti morali o a concetti astratti). tommaseo,
traliccio, che contiene lana, crine o piuma, per il rivestimento di materassi
piuma, per il rivestimento di materassi o guanciali. -anche: involucro, copertura
d'una balla di lana il guscio o invoglio sia maggior della lana che vi
fornimenti delle navi, ma ancora i gusci o corpi di quelle. varchi, v-801
legno, e non più saldamente di ferro o di bronzo? perché n'è cavo
.., ella fa il canaletto o vero guscio. vasari, i-109: [
metà. milizia, iii-86: 'guscio'o 'baccello'. specie di scorza di fave
per 10 più usata nella navigazione fluviale o per la caccia in palude; piccola
dentro a piccoli barchetti chiamati gusci, o sciattafamiglie, simili ai canotti degl'indiani
oro d'uno balascio. a nostro padre o alli suoi redi s'ha a pagare
guscio d'oro di sopra. -elemento o struttura protettiva. vasari, iii-627:
col capo di montone. -nicchia o paletta concava propria della ruota del mulino
il primo guscio: risolversi a dire o a fare qualcosa per la prima volta.
vuoto dell'idea, il veccione o guscióne dell'idea che è lo inane vocabulo
disposato alla carica narcisi stica o egocentrica o autoerotica propria di ogni anima.
carica narcisi stica o egocentrica o autoerotica propria di ogni anima.
al manico e fornito di una o, più raramente, due corde,
nel tipo derivato dai salteri bizantini) o poggiano su 4 piedi e recano un
si appetisce in ciascuna specie di nutrimento, o di cosa gustàbile, e quello delle
2. assaggiare, degustare, mangiare o bere in piccola quantità; deglutire,
dio il comando. pulci, 11-1: o santo pellican, che...
) / di troia erba gustare, o ber del xanto. l. adimari,
non verdi fronde, / né fresca o lucid'onda di bel rio / gustavi.
5. figur. trarre soddisfazioni, vantaggi o utilità per i sensi o per lo
, vantaggi o utilità per i sensi o per lo spirito; ottenere benefici materiali
per lo spirito; ottenere benefici materiali o morali da particolari eventi, condizioni o
o morali da particolari eventi, condizioni o circostanze; fare una piacevole esperienza:
-per antifrasi. provare un dolore fisico o morale; subire un danno, una
indiretta). guittone, i-25-99: o se gustare poteste... che gioia
che son certo non gustò se aqua o vino fusse, per la gran sete avea
ed estetico nella lettura di opere scientifiche o let terarie, o nell'
scientifiche o let terarie, o nell'assistere a rappresentazioni di opere drammatiche
, che potrà essere artisticamente superiore, o anche inferiore, alla rappresentazione che se
quello che le ho detto in queste sei o sette lettere, o quante si
queste sei o sette lettere, o quante si siano, eccogliela. cicognani,
diletto, prendere piacere (di una o più persone, della loro compagnia).
la morte fuora d'ogni mia opinione o sospetto. frisi, xviii-3-362: fatto
cornaro, 86: è meglio patire tre o quattro volte all'anno de'loro soliti
all'anno de'loro soliti mali, o di gotte o di fianchi o altri
de'loro soliti mali, o di gotte o di fianchi o altri mali, che
mali, o di gotte o di fianchi o altri mali, che patire poi tutto
il giovane, 9-572: dimmi, o di che ti se'tu, gualtier nostro
rapporto con una prop. soggettiva esplicita o implicita. f. soranzo, li-1-170
, 7-105: il gusto... o la potenza gustativa è ridotta in atto
2. figur. atto a donare o a ricevere un godimento dello spirito.
odorifere che sono buone a mangiare, o a gustare in qualunque modo, ordinariamente
gustati piacciono meno ch'a odorarli, o meno di quel che dall'odore si
con profonda soddisfazione (un piacere materiale o spirituale). dante, par.
dante, par., 3-39: o ben creato spirito, che a'rai /
con partic. riferimento a opere artistiche o letterarie). goldoni, vii-1222:
intima compiacenza, di un bene spirituale o materiale. - anche: conoscitore,
. gustatòrio, agg. che riguarda o favorisce l'attività del senso del gusto
bonaventura volgar., 2-62: o melliflua gustazione dello spandimento del sangue.
odore a nare e a gusto savore o taccamento a mano, ove non senta l'
. petrarca, 191-12: alcun d'acqua o di foco, e 'l gusto e
alcune fette / di musivo salame / o il girasole d'oro / di due uova
selvaggio dono per lei. erano, o frutta dagli ingenui gusti o gagliardi fiori olezzanti
erano, o frutta dagli ingenui gusti o gagliardi fiori olezzanti il pericolo. sbarbaro
l'intiero. -desiderio di mangiare o di bere, appetito. guittone,
volontà. giov. cavalcanti, 278: o cosimo, come può egli essere che
-piacere, soddisfazione che si prova mangiando o bevendo. di costanzo, 1-375:
cose vere e lodate per eccellentissime. o. rucellai, 8-10: per questi
sensi dunque entrano le cose di fuori, o che si veggono, o che si
fuori, o che si veggono, o che si odono, o che si odorano
veggono, o che si odono, o che si odorano, o che danno
si odono, o che si odorano, o che danno gusto o disgusto al palato
si odorano, o che danno gusto o disgusto al palato. baretti, 6-246:
. -preferenza per un determinato cibo o bevanda. svevo, 6-485: -vergognati
, soddisfazione, compiacimento (dello spirito o dei sensi). iacopone,
spavento più rumoroso e più generale, o sia stato un più reo disegno d'accrescer
per il gusto di acchiappare un uomo o due. -appetito sessuale. p
tutte cose manifestamente per chimiche avea giudicio o gusto alcuno si conosceva sua intenzione.
inclinazione per determinati modi di essere o esperienze o attività (e, anche,
per determinati modi di essere o esperienze o attività (e, anche, il piacere
, 460: quando passavano dalla modista o dalla sarta,... ella dava
. — in partic.: criterio o canone del giudizio estetico, sentimento del
e con più vive membra / di cera o terra o pietra un corp'umano.
più vive membra / di cera o terra o pietra un corp'umano. cellini,
del gioiellare, se quelli aranno disegno o gusto di buon disegno, mai faranno nessuno
con esse. pagano, 1-250: o gusto, o divino senso dell'uomo,
. pagano, 1-250: o gusto, o divino senso dell'uomo, senso del
senso del bello e dell'armonia, o tu che delle belle opre conosci solo
, i-145: la critica è la coscienza o l'occhio della poesia, la stessa
, ossia la gioia del bello, o c'è o non c'è. gentile
gioia del bello, o c'è o non c'è. gentile, 3-239:
è bello, ciò che è conveniente o, anche, capacità di giudicare rettamente
, raffinatezza (soprattutto nel vestire) o senso di opportunità, di convenienza, di
il poter giudicare ciò che fia difettoso o imperfetto o mediocre nelle scienze e nell'
giudicare ciò che fia difettoso o imperfetto o mediocre nelle scienze e nell'arti,
del buon gusto è di accorgersi immediatamente o di quell'angustia d'ingegno che non
scostarsi dalle forme più note della natura, o di quella audacia pericolosa che la trapassi
-uomo di gusto, di buon gusto (o di cattivo gusto): che sa
cattivo gusto): che sa (o non sa) distinguere e apprezzare ciò
coscienza immediata dell'artista in quanto produce o dell'uomo di gusto in quanto contempla.
cultura di un determinato periodo di tempo o di un determinato paese o di una
di tempo o di un determinato paese o di una cerchia o classe di persone,
un determinato paese o di una cerchia o classe di persone, o di una
una cerchia o classe di persone, o di una corrente artistica o letteraria, o
persone, o di una corrente artistica o letteraria, o anche di un singolo
o di una corrente artistica o letteraria, o anche di un singolo artista.
di vesti, si cangiava ogni due o tre anni gusto di lettere. bettinelli,
72: i nostri artefici dicono di gusto o di buon gusto fatta quella pittura,
buon gusto fatta quella pittura, disegno o simile, la quale non solo non
per esprimere grande piacere, profonda soddisfazione o, per antifrasi, disapprovazione per opinioni
antifrasi, disapprovazione per opinioni, giudizi o atti di qualcuno. goldoni, iv-170
granite mascagnotte / farsi far due bruciate o due ballotte. nievo, 1-225: «
. -avere, provare, trovare gusto o un gran gusto, un gusto matto
un danno, di una disgrazia altrui o di qualcosa avvenuta o fatta a dispetto
una disgrazia altrui o di qualcosa avvenuta o fatta a dispetto d'altri. melosio
: soddisfare un desiderio, una voglia (o anche un capriccio). g
prencipi... per lo più o vengono finti da loro medesimi o da loro
lo più o vengono finti da loro medesimi o da loro nimici divulgati per infamarli o
o da loro nimici divulgati per infamarli o da sfaccendati cor- tegiani inventati, per
corso. -dare gusto a un cibo o a una bevanda: insaporirla. alamanni
appetito e con grande piacere (mangiare o bere). mamiani, 1-384:
fosse di suo gusto, per misura o pel soggetto. baldini, 7-89: la
mordeva gli steli duri. -esservi (o non esservi) gusto a fare qualcosa:
gusto a fare qualcosa: valerne (o non valerne) la pena. chiabrera
re costituzionale. -fare il gusto a o di qualcosa: cominciare ad apprezzarla;
panigarola, 2-100: deh! sì, o divoti, io vi torno a dire,
, le preferenze; riuscirgli particolarmente gradito o congeniale. bernini, 1-4-44: se
-per gusto: per piacere, per diletto o, anche, per capriccio.
-prendere, prendersi, pigliarsi gusto o il gusto a fare qualcosa: prenderne
: tutti i gusti son gusti, e o falsi o giusti, / a niuno
i gusti son gusti, e o falsi o giusti, / a niuno è dato