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vol. VII Pag.4 - Da GRAVE a GRAVE (10 risultati)

/ caccia il piovano umore, orzo o frumento / puossi ivi avventurar.

troppo vien l'alpestre [acqua], o quella / che da monte vicin,

io non so s'i'dico ricco o grave, / era un pastor fra gli

corazze, le ritonde pietre colla fonda o con mezzafrusto gittate, più che le saette

ogn'altro grave, / che fosse o sia o possa essere al mondo.

grave, / che fosse o sia o possa essere al mondo. -che

vita nuova, 7 (48): o voi che per la via d'amor

arrighetto, 238: che è questo, o vera scienzia, quello che di'?

8. che arreca danno; che comporta o annuncia minacce, pene, rischi,

te la grave ira mi canta, / o re pelide. alvaro, 7-173:

vol. VII Pag.5 - Da GRAVE a GRAVE (6 risultati)

-che è colpito da malattia dolorosa o pericolosa per la vita; che è

per indicare l'aggravamento di un fatto o di una situazione che in se stessa

talmente rilevante di un comandamento del decalogo o di un precetto della chiesa che ne

stalli. -che implica determinati effetti o conseguenze. livio volgar., 6-209

, altrettanto gravi. -che manifesta o conferisce gravità (lo sguardo, il

. -per estens. che scorre o si muove maestosamente (un corso d'

vol. VII Pag.6 - Da GRAVE a GRAVEMENTE (11 risultati)

carena, 1-12: trenta vibrazioni, o circa, per ogni minuto secondo,

, producono il suono più grave, o sia più basso che l'orecchio umano

in rapporto con altri strumenti del medesimo o di diverso genere; che emette i

suoni più bassi di un registro strumentale o vocale. -in partic.: nelle

alla famiglia stessa (uno strumento musicale o la voce). boccalini,

prendere in antipatia. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401: omo è

le note più basse che uno strumento o una voce possono emettere. garzoni,

dai lombardi raffreddore, da'toscani gravedine o corizza. 2. peso

di medicina, 33: quando la mano o vero lo piede graveggia in giù,

. crescenzi volgar., 9-50: percotendo o gravemente calcando in alcun luogo duro,

giovane, una bilicata trave sopra d'uno o due legni missa, la guittone, 46-1

vol. VII Pag.100 - Da GUALCITURA a GUALERCIO (22 risultati)

, guanti ed altri lavori di stame o lana non feltrata, sodata o gualcita,

di stame o lana non feltrata, sodata o gualcita, che sogliono venire di francia

i panni lani, sodati o gualciti, passano nella risciacquatura. gualcitura

. 2. tess. quantità più o meno rilevante di pieghe che si formano

tessuto non ben teso durante l'avvolgimento o le varie operazioni di finissaggio.

[s. v.]: 'guada'o 'gualda'. erba guada. pianta

una scorreria (a scopo di saccheggio o di svago). m. villani

vidi per la terra vostra, / o aretini, e vidi gir gualdane, /

gente armata che si pone in agguato o a fare imboscate. -

armi e vedremo se elle sono di ferro o di cartone orpellato. nomi, 13-48

scende lungo i fianchi del cavallo (o di altri animali). f

gualdrappe, coperte stese sulla sella, o sulla schiena del cavallo, per riparo o

o sulla schiena del cavallo, per riparo o ornamento. di giacomo, ii-661:

, chi baciava i piedi di ferdinando o le gualdrappe della sua sella. d'

si fanno tanti tulli! in catedra, o belloro- fonti che sguazzano il fiume ippocrene

ogni cavalcatore è rimendata e rimbottita alla meglio o alla peggio; e la gualdrappa,

peggio; e la gualdrappa, di sotto o di sopra, è sempre di quella

bartolini, 5-37: ha paura di cambiare o posporre l'ordine del corteo funebre delle

gli si accendano le gualdrappe delle virgole, o gli si spengano i lumicini del carro

per estens. vestito con una ricca divisa o una livrea. panzini, iii-265

. sgualembo 'ciondolante; che cede o casca da una parte ': forse dal

e fa'che tu lo 'mberci, / o e'son tutti lerci / gualerci /

vol. VII Pag.101 - Da GUALESIO a GUANCIA (16 risultati)

: con un mazzo di penne di gallina o d'oca, va'spazzando e gualivando

punta pari dell'altra, togli filo o seta incerata e con due groppi, o

o seta incerata e con due groppi, o ver nodi, legale insieme, ciascuna

, ecc.). / o bocca di rubin, di gemme piena.

della famiglia camelati (lama guanicoe o auchenia huanacus); è lungo circa

indigena del perù (dal quechua huanaco o wanaku); cfr. fr.

= deriv. da guan [o], col sufi, -osi, che

, / più vivo assai che perla o che rubino, / che fu 'l primaio

. fr. della valle, iii-311: o guancie d'ostro e neve, e

neve, e fresche e belle, / o aria modestissima ed amena, solcata ho

.. dicesi di quella parte di ciglio o di lavoro campestre che si presenta per

e spinti innanzi: * guance 'o aloni dell'affusto, 'guance 'o

o aloni dell'affusto, 'guance 'o maschette degli alberi, 'guance '

maschette degli alberi, 'guance 'o castagnole dell'argano, 'guance 'o

o castagnole dell'argano, 'guance 'o mastre della scassa. 8.

7: chi vuole che le sue guance o fronti [del baluardo]...

vol. VII Pag.102 - Da GUANCIALAIO a GUANCIALE (24 risultati)

11. tecn. elemento metallico di lamiera o fuso, con sezione curva, che

, che ha la funzione di sostegno o di supporto. borgnis, 153:

-a guancia a guancia, guancia contro o sopra guancia: accostando i volti, tenendoli

la lancia. -con guance enfiate o gonfiate: con la cavità orale dilatata

battere, colpire la guancia a qualcuno o qualcuno nella guancia: schiaffeggiarlo. -al

per lo più per riceverne un bacio o una carezza). manzini, 10-88

porgerti la guancia. -porgere (o aver pronta) valtra guancia: mostrarsi

quelli già ricevuti, nuovi schiaffi, o nuovi danni, torti, affronti, oltraggi

). guancialàio, sm. venditore o noleggiatore di cuscini. crusca

lana, di cotone, di piume o di gommapiuma, e ricoperto da una fodera

, 190-n: ben doni borsa, guanciale o tovaglia, / o cinturetta che poco

borsa, guanciale o tovaglia, / o cinturetta che poco costasse. boccaccio, dee

morbido di quello d'una locanda o d'una dozzina. d'annunzio, iii-1-807

non so se bevo brina di murano / o sole distillato intorno al golfo /.

senso generico: cuscino adoperato per sedersi o inginocchiarsi, per appoggiarvi le braccia o

o inginocchiarsi, per appoggiarvi le braccia o i piedi, per posarvi un libro,

spalle loro, guanciali di cuoio pieni o di piuma o di bambagia o d'altra

guanciali di cuoio pieni o di piuma o di bambagia o d'altra cosa simile

cuoio pieni o di piuma o di bambagia o d'altra cosa simile che acconsentisse e

e che gli tien luogo di culla, o anche serve per portarlo attorno, quando

bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi

sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi. pascoli,

o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi. pascoli, 89: sur

, 89: sur una fratta (o forse è un biancor d'ale?)

vol. VII Pag.103 - Da GUANCIALETTO a GUANCIATA (24 risultati)

guarino guarini, 1-198: ma i guanciali o cussini, come nell'ordine ionico,

-rivestimento di legno, ricoperto di tela o panno, usato per attenuare lo sfregamento

odoriferi cuscinetti, arrogendo fra esse muschio o zibetto o ambra, e cucendo fitto il

, arrogendo fra esse muschio o zibetto o ambra, e cucendo fitto il guanciale

guanciale: posarvi il capo per dormire o riposare. cassiano volgar., i-23

, addormentarsi, posare il capo sopra o tra due guanciali: vivere tranquillo, non

guancia. guancialétto, sm. cuscino o trapuntino di piccole dimensioni.

6. tecn. elemento metallico (o anche di legno) con sezione curva

guanciale. guancialino, sm. guanciale o trapuntino di piccole dimensioni.

torsello', è appunto un piccolo guancialino o sacchetto di stoffa, ripieno di crino

di stoffa, ripieno di crino, o anche di crusca, a uso di tenervi

mi negheranno che ci sian degli astri? o mi vorranno dire che stian lassù a

superiore, posate su 4 guancialini 'o 4 traversine 'di legno o di

guancialini 'o 4 traversine 'di legno o di ferro. -spianatoio.

compressa risultante da vari strati di benda o di garza che si pone sulle ferite e

, pannolino addoppiato che mettesi sulle piaghe o ferite e su l'apertura della vena

tiene una mano distesa dietro la schiena o fuori dell'ascella e mentre gli altri giocatori

fagiuoli, v-103: allora usava in cinque o sei / fare a guancialin d'oro

. v.]: 4 guancialino 'o 4 guanciale d'oro ', dicesi un

.. per sedervi sopra nel circo o nell'anfiteatro. 2. tose

so'date. cavalca, iii-34: o anima, qual cosa ti può esser più

, qual cosa ti può esser più dura o aspra, se tu ti ricordi delle

detti, era il percuotere il collo o la spalla al novizio inginocchiato colla spada

e gli si dava una lieve guanciata, o gotata; preso il rito dalla cresima

vol. VII Pag.104 - Da GUANCIONE a GUANTO (22 risultati)

star cheto un momento,... o giocolava come i fanciulli, o

o giocolava come i fanciulli, o molestava insolentemente qualcuno, per farsi ridire il

per farsi ridire il suo nome, o ricevere qualche guanciata. 5. dimin

.]: 'guango', specie di talpa o ratto del chili.

antimalarico e protettivo della fragilità vasale o per accre scere l'eccitabilità

guanièro, agg. che riguarda o è proprio del guano. -in

. chim. -ina che indica animine o composti analoghi. guano, sm.

essiccati, polverizzati e mescolati con terra o torba; contiene in alte percentuali azoto

e si può ricavare anche da carni o pesci non altrimenti utilizzabili [gitano di

ogni utile novità vi era accettata o provata: la fognatura a cannelle

con i suff. chim. -os [o] e -ina. guanovulite,

= comp. da guan [o], dal lat. ovu [m

femm. -a). fabbricante o venditore di guanti. -anche:

: chi lavora in una fabbrica o in un negozio di guanti.

. guanterìa, sf. fabbrica o industria dei guanti; negozio di guantaio

/ d'un paio di stame, o 'l più 'l più di capponi, /

foscolo, xvi-308: mandami anche due o tre tazze da caffè,..

e non vi paia caso nuovo o strano; / ché gli è la verità

indumento di pelle, di maglia o di tessuto, che riveste il palmo e

altre dita sono unite: guantone, muffola o manopola) ', si porta per

per proteggere le mani soprattutto dal freddo o dallo sporco o anche soltanto per completare

mani soprattutto dal freddo o dallo sporco o anche soltanto per completare l'abbigliamento elegante

vol. VII Pag.105 - Da GUANTO a GUANTO (30 risultati)

fatto in casa. -mezzi guanti (o guanti mozzi o a mezze dita)

. -mezzi guanti (o guanti mozzi o a mezze dita): quelli che

mano, lasciando scoperte, in tutto o in parte, le dita. caro

di filo. -guanti lunghi (o guanti a bracciale): quelli che

bracciale): quelli che coprono parte o gran parte del braccio. sacchetti,

guanti lunghi oltre i polsi e guarniti o di pizzo di venezia o di bottoncini

polsi e guarniti o di pizzo di venezia o di bottoncini di smalto. d'annunzio

guanti. -guanti di gomma (o di caucciù): guanti protettivi,

, che si adoperano nelle operazioni chirurgiche o, anche, di gomma più spessa

. 2. guanto di maglia o d'armi, guanto di ferro o

o d'armi, guanto di ferro o ferrato, guanto a uncini: parte dell'

garzoni, 1-591: disfidandosi per guanti o alla presenza del giudice o per mezzo di

per guanti o alla presenza del giudice o per mezzo di padrini o in altro

presenza del giudice o per mezzo di padrini o in altro modo usato da'cavalieri.

. -come pegno di fedeltà e dedizione o come garanzia di benevolenza e protezione.

disse: « figliuolo, quanto baroni o cavalieri o conti o marchesi, per

: « figliuolo, quanto baroni o cavalieri o conti o marchesi, per loro si

figliuolo, quanto baroni o cavalieri o conti o marchesi, per loro si dona il

decorticare fusti e rami incrostati da licheni o cocciniglie, da uova o insetti nocivi

da licheni o cocciniglie, da uova o insetti nocivi. soderini, i-424:

, ii-523: con guanto grosso o di maglia stropiccia il gambo della vite tanto

, 16-ii-194: il pugno, nudo o armato d'un semplice guanto, non

l'adoprano di pelle di daino, o altra simile, affinché la mano non rimanga

. mano. burchiello, 69: o meleagro, fatti un poco avanti, /

raccoglie un lumachino come un'unghia / o il guanto smesso d'una serpicina.

e friggasi a lento fuoco con lardo o oglio, e mettivi su del mele.

, 133: vanno sempre scalzi con calcettoni o borzacchini di cuoio di caprio, che

, 27-26: dov'e'crede acquistar gloria o vanto, / e'si chiudeva come

62-52 (v-151): ogni cavaliere o damigella / che faccia indi la via,

100: se mi dimandaste se per araldo o trombetta solennemente presentato gli fosse il guanto

vol. VII Pag.106 - Da GUANTONE a GUAPPO (9 risultati)

generalmente, un esoso prestatore... o, come dicevano i demagoghi, grassatore

al combattimento. cammelli, 13: o turco mantoan, metteti il guanto,

usa per dinotare gran passione di qualcheduno o la forte attenzione a qualche cosa, per

lasciare i guanti: svestirne le mani o le braccia. andrea da barberino,

tasso, 13-i-222: lasciar nel ghiaccio o nell'ardore il guanto / amor più non

il simbolo di un diritto accordato o ricevuto); cfr. spagn. guanto

le mani dall'asprezza del freddo con guantoni o manopole di panno bianco. de amicis

meglio il guantone, la mezza manica o il bastone per i segnali.

: l'aria è lacerata da quei due o tremila sibili in cadenza...

vol. VII Pag.107 - Da GUAPPONERIA a GUARDACARROZZE (13 risultati)

puoti, 197: 'guapperia * o 'guapponeria ', azione d'

verso il 1300) * asino o cavallo fattore '. guaraguao,

in fascetti nell'acqua che stia ferma o che corra lentamente, ammazza i pesci

, se non vivo, almanco morto. o. targioni tozzetti, ii-149: verbasco

sentinella, guardia. -stare a guaraguato o a sguaraguato: spiare, sbirciare,

1-7-64: né poi lento s'arretra, o più ritarda, / ma si raccoglie

ritarda, / ma si raccoglie, o si ristringe in guarda.

stanza di disimpegno che introduce in una o più camere; anticamera.

. miglia sapindacee [paullinia cupana o paullinia guadagnare l'impunità, tolse ogni scandalo

. e f. passaggio a livello (o, anche, alle barriere poste

poste invar. che è proprio o fa parte della popoall'ingresso di strade

unità monetaria del paraguay, guardaberrette, o altri luoghi apparenti, non vi si pos

. invar. archit. parapetto o paracarro all'angolo di una casa, per

vol. VII Pag.108 - Da GUARDACARTOCCI a GUARDALATI (16 risultati)

. 2. custodia di legno o di latta per cartocci di polvere da

paracenere, guardacenere ', lamina di ferro o d'ottone, talora ornata, che

una testa di leone, di drago o di altro mostro, che fingeva di mordere

di milizie a difesa delle coste di mare o piu: vascello da guerra destinato allo

. nave militare (del servizio doganale o di salvataggio) destinata alla sorveglianza e

tori, pile da lavare, cisterne o pozzo, e una stanza di legna contigua

specie di farsetto alquanto lungo, con o senza maniche, indossato soprattutto dagli uomini

crestato, lo scudo, la lorica o solo un guardacuòre, piastra di bronzo spaziosa

: il mulattiere era d'un venti anni o circa, sbarbato, paffuto,.

e alla manutenzione delle linee aeree elettriche o telegrafiche. - anche al figur.

il guardagiòia. 2. cofanetto o astuccio per custodire gioielli. tommaseo [

'poi erano fissi agli spallacci, o tutti e due erano mobili da fermarsi

, però, con chiodi da voltare, o con viti. = comp. dall'

-anche: guanciale dell'elmo o imbottitura che si metteva sotto l'elmo per

fianchi di una colonna in marcia o di un esercito schierato.

urti (e possono essere di sughero o di legno, di gomma, di paglia

vol. VII Pag.109 - Da GUARDALEPRE a GUARDAPINNA (25 risultati)

. fasci di vecchie funi rivestite con o senza eleganza. fasci di paglia e talora

di paglia e talora pezzi di legno o di sughero disposti fuori del bordo per

l'uscita della palla dalle linee laterali o di fondo, le situazioni di fuorigioco

sm. milit. disus. ufficiale o sottufficiale incaricato di sorvegliare magazzini militari o

o sottufficiale incaricato di sorvegliare magazzini militari o depositi navali. l'aurora, ii-488

magazziniere '(nel significato di ufficiale o sottufficiale di marina è attestato nel

impugnatura della spada, composta da uno o più archetti che congiungono la coccia al

a ciò la mano del cacciatore, o un ostacolo, non possa farli scattare inavvertitamente

, usato da chi deve maneggiare corde o fili e, in par tic.

. 4. marin. ringhiera o cavo disposto ai lati delle scale di

scala, per servire di appoggio nel montare o nel discendere. = calco

ci penzasse si vedrebbe qualche atto disonesto o qualche guardaménto lascivo. 2.

considerazione, rispetto (per determinati valori o fini, ecc.). cassiano

, per rilevare eventuali errori di peso o deficienze nella confezione. = comp.

le mutande de'mariti in testa. / o con un guardanappo da cucina / sovra

(guardanido), sm. uovo vero o finto che si lascia nel nido

3. che conserva, assicura o garantisce. marsilio da padova volgar.

. raffigurato con la testa di fronte o nell'atto di guardare il sole posto

varchi, v-742: d'uno che badi o si meravigli d'ogni cosa e fuori

sm. marin. piastrina di acciaio o manopola di cuoio che si fissa alla palma

sm. invar. ant. camice o grembiule indossato sopra gli abiti per evitare

invar. disus. borsa di pelo o cassetta di legno per tenere caldi i piedi

'guardapiedi', specie di cassetta di legno o anche 'borsa di pelo ',.

internamente di lungo pelo d'orso, o altro, a uso di mettervi i piedi

chi sta lunghe ore allo scrittoio o in viaggio. = comp. dall'

vol. VII Pag.110 - Da GUARDAPORTA a GUARDARE (17 risultati)

per questo egli è chiamato pinnofilace, / o guardapinna. = comp. dall'

, salve munichia, guardapòrti, o dea ferea. = comp. dell'

, stava ta, nave in disarmo o della marina militare, nave armata,

, ormeggiato all'ingresso di un porto o di una darsena, su cui si trova

attualmente, di edifici di particolare importanza o sede di uffici pubblici (parlamento,

porta, senza nemmeno consegnarli al guardaportone, o a qualche servo. cattaneo,

dirigere, fissare gli occhi su qualcosa o qualcuno (e non implica necessariamente la

vedere). giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 445: guardando

-per estens. volgersi, fissarsi su qualcosa o qualcuno (le pupille, lo sguardo

molecole emesse da un occhio che guardi o di quelle costitutive del pensiero.

e fanno sopr'essi panni di scuritade o rossore: per le quali cose non

-assol. avere un determinato sguardo o una determinata espressione. dante,

esaminare, scrutare. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: guardatemi,

me. parini, iv-122: onora, o figlio, il nume / che dall'

solo a lui non fumé / incenso o vittim'arda: / è d'uopo.

del servo tuo e al priego, o signore. -in partic.:

con la mente; prendere in considerazione o in esame; pensare, riflettere; ritenere

vol. VII Pag.111 - Da GUARDARE a GUARDARE (18 risultati)

certo assai più che non si dice o crede. / guardisi ancora a san

-un importantissimo altro -può durante il dolore o la preoccupazione esaltarsi invece nel piacere e

-seguito da una prop. interrogativa indiretta o da una prop. dichiarativa. anonimo

vita nuova, 7 (48): o voi che per la via d'amor

, senza guardare se gentile uomo è o villano. pulci, 12-12: orlando,

, / e non gli facci oltraggio o disonore. ariosto, 12-40: poi volto

c'hai detto, s'hai ben detto o male, / sen- z'altra indugia

che sie poca? / non guardi, o miseranda, che ti guidi / dietro

entusiasti. 6. aver riguardo o sollecitudine (per qualcuno o qualcosa)

aver riguardo o sollecitudine (per qualcuno o qualcosa); mostrare affetto, rispetto,

era punito, e fosse qual si volesse o qual nome portasse, non guardando il

unione con un aggettivo, un avverbio o un complemento che ne precisa il significato:

precisa il significato: tenere in conto o in considerazione, reputare, giudicare,

guardato intanto. ugurgieri, 294: o troiani, udite co le menti sane;

preservare, liberare da un qualche pericolo o difetto materiale o spirituale; sottrarre a

da un qualche pericolo o difetto materiale o spirituale; sottrarre a disagi o danni.

materiale o spirituale; sottrarre a disagi o danni. rinaldo d'aquino, io7

stare in guardia; cercar di evitare o sfuggire (un pericolo, un danno

vol. VII Pag.112 - Da GUARDARE a GUARDARE (24 risultati)

giorno, ii-993: ma guàrdati, o signor, guàrdati oh dio! / dal

... s'avea addosso brevi o incanti che lo guardassero da esser ferito

dagli agenti atmosferici); tenere lontano o al riparo o al sicuro (da

atmosferici); tenere lontano o al riparo o al sicuro (da agenti atmosferici,

sicuro (da agenti atmosferici, da esseri o oggetti nocivi). fra giordano

. citolini, 316: asciugare o seccar sé o cosa al sole, levar

316: asciugare o seccar sé o cosa al sole, levar o guardar sé

seccar sé o cosa al sole, levar o guardar sé o cosa da 'l sole

cosa al sole, levar o guardar sé o cosa da 'l sole. crescenzio,

. crescenzio, 1-535: causa questo riparo o parapetto della bocca [del porto]

il porto sia guardato d'ogni traversia o restia. magalotti, 1-435: quando

qualcosa. - anche sostant. mostacci o iacopo d'aquino, 420: però è

. -figur. conservare in vita o in un determinato stato (una persona

); far durare, assicurare l'esistenza o la continuità (della vita, della

guittone, i-io-in: tutto ciò pogo o nulla dio ama e pregia, ma

tua pietà ver me sì tarda, / o usato di mia vita sostegno? boccaccio

sia passato. carducci, ii-1-262: o dii paterni / e o dee che

, ii-1-262: o dii paterni / e o dee che avete la cittade in cura

ecc., allo scopo di difenderla o di assicurarsene il possesso; presidiare,

ad uso / d'arar la terra, o di guardar gli armenti. firenzuola,

1-80: se aveva in casa pozzo o cisterna, la chiudeva, e la guardava

si debbono adusare per queste cagioni, cioè o che maggiore assalimento ne'nemici si faccia

ne'nemici si faccia,... o che a guardare i nemici allegramente si

, e più allegramente si torni, o che i nemici quando fug- gono

vol. VII Pag.113 - Da GUARDARE a GUARDARE (13 risultati)

-in partic.: sottoporre a vigilanza o a sorveglianza (un prigioniero, un

era finito. stare a guardare quei tre o quattro che mettessero fuoco alla caldaia.

-ant. con significato attenuato: tenere o trattenere in un determinato luogo o presso

tenere o trattenere in un determinato luogo o presso una determinata persona. boccaccio

. algarotti, 1-83: posti tre o quattro corpi, ciascuno di un dato

spera; / ché tanto quanto guarda o gira il sole, / più doglioso di

/ metter dentro e d'intorno ghiara o vasi / che guarde il troppo umor

della cosa, né alle fatiche, o lunghezza del cammino. botta, 4-35:

sordine. -annettere grande importanza o valore a qualcosa. mazzei,

mazzei, xxi-242: non guardino in costo o in sconcio di vettura o d'altro

in costo o in sconcio di vettura o d'altro; ch'io ho poco a

ha a guardarsi di non fargli male o danno o rincrescimento veruno. dante,

guardarsi di non fargli male o danno o rincrescimento veruno. dante, conv.

vol. VII Pag.114 - Da GUARDARE a GUARDARE (30 risultati)

colori diversi, ma d'uno più o meno scuro. muratori, 5-ii-228: questo

paragonabili. -impedire che altri faccia qualcosa o che si verifichino determinati eventi, fatti

/ che non tocchi il suo campo o ferro adopre / se troppo il senta dalla

di qualcuno, per introdurre un'osservazione o un'obiezione o per esprimere sorpresa e

per introdurre un'osservazione o un'obiezione o per esprimere sorpresa e disappunto (ed

talvolta accompagnata da un avverbio di luogo o da una proposizione oggettiva). dante

se n'andasse a letto senza * o seu pucaro de agoa ', considerato per

: per dare particolare vivacità alla frase o per conferire particolare enfasi a un'osservazione.

che roba!: per esprimere disappunto o sorpresa. -guarda, guarda o guarda

o sorpresa. -guarda, guarda o guarda guarda!: per attirare l'

per attirare l'attenzione di chi ascolta o per metterlo in guardia. dante

stare!: come esclamazione esprimente amarezza o rassegnazione. -guardati, guardatevi: come

come esclamazione per mettere in guardia qualcuno o per consigliargli prudenza. romanzo di

poco!: come espressione di meraviglia o di stupore, o per attirare ironicamente

espressione di meraviglia o di stupore, o per attirare ironicamente l'attenzione su una

e buoni, vertuosi...: o guarda un poco! bottari, 5-102:

cielo, il signore guardi qualcuno, o guardi qualcuno sano, in salute, in

-dio guardi. d'annunzio, iii-1-677: o mio fratello, / tu guardala,

, il cielo, il buon genio guardi o ne guardi da qualcosa o qualcuno',

genio guardi o ne guardi da qualcosa o qualcuno', guardi il cielo!:

il cielo!: come espressione deprecativa o di scongiuro. anonimo, i-607:

possibilità ipotetica, per esprimere ironica indignazione o per manifestare energica avversione o ripugnanza verso

ironica indignazione o per manifestare energica avversione o ripugnanza verso qualcosa. girone il cortese

me ne guardi. -se dio o il cielo mi guardi: come espressione

: come espressione asseverativa. -se dio o il cielo ti guardi: come frase

sm. sguardo. giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 456: in zo

a passare. -guardare avanti o davanti: pensare all'avvenire, essere

, in bene, diritto, con occhi o con viso diritto, di buon occhio

, di buon occhio: mostrare benevolenza o favore. bibbia volgar., iii-102

lontano. -guardare dall'alto al basso o dall'alto in basso: v.

vol. VII Pag.115 - Da GUARDARENE a GUARDAROBA (33 risultati)

- guardare di fine o di fino: v. fine2, n

bambini mi guardano di sotto in su o si levano per correre alla sottana della mamma

sottana della mamma. -guardare fiso o fisso negli occhi, nelle pupille:

occhi, nelle pupille: fissare intensamente o con intenzione (per mostrare sicurezza,

rovescia: tendere a minimizzare, svilire o immeschi- nire ogni cosa. guerrazzi

egli hanno lasciato la lingua a casa 'o * al beccaio '; * e'

il tempo. -guardare in aria o per aria: verso il cielo,

n. 4. -guardare in viso o per il viso a qualcuno: fissare

m. cecchi, 1-1-211: che ma o non ma, cerbiattolino? / guarda

spalle di qualcuno, guardarsi le spalle o alle spalle: v. spalla.

che alcuno dei nostri batta il piede o guardi le travi. -guardare per il

-guardare storto, torto, con occhi storti o torti: con movimenti o deviazioni anormali

occhi storti o torti: con movimenti o deviazioni anormali della pupilla. - al

- al figur.: mostrare malevolenza o rancore. buonarroti il giovane, 10-886

. buonarroti il giovane, 10-886: o tu mi guardi torto, / o

o tu mi guardi torto, / o tu non vuoi vedermi, e sempre t'

indolenzia. -non guardare in faccia o in viso nessuno o a nessuno:

-non guardare in faccia o in viso nessuno o a nessuno: non mostrare timore,

a nessuno: non mostrare timore, riguardo o parzialità per nessuno. bisticci,

più in faccia qualcuno: nutrire ira o rancore nei suoi confronti. de roberto

da me! -non guardare qualcuno o qualcosa per non sciuparla: averne una

. -anche: per indicare una persona o un oggetto fragile. - non

più: non avere più rapporti sentimentali o di amicizia. -non poter più guardare

più rivolgere per timore, vergogna o senso di inferiorità. bocchelli, 6-14

sappia guardare oltre la punta del proprio naso o voglia restringersi entro l'ombra del proprio

avvertimento affinché non si tocchino cose fragili o preziose. - anche al figur.

non ha il turco corazze, petti o guardarèni, né a piedi né a cavallo

j. gelli, 182: 'falda'o 'guardarèni', pezza d'arme in continuazione

il guardo gira / per veder se bifolco o guardameli / quivi intorno si duol,

dove si ripongono vestiti e biancheria (o, in passato, anche suppellettili di

estens.: stanza con armadi (o ripostiglio) per custodire vestiti e biancheria

/ ch'abbian i re del tago o della sonna / nelle lor guardaròbe o gallerie

tago o della sonna / nelle lor guardaròbe o gallerie / ima sì ricca e sì

vol. VII Pag.116 - Da GUARDAROBA a GUARDATO (20 risultati)

vestiario e della biancheria di una persona o di una famiglia; corredo.

preziosi, delle suppellettili di una casa o di una chiesa, di un istituto

di una chiesa, di un istituto o di una famiglia. varchi, 18-3-261

3. locale di un ufficio o di un teatro o di altro ritrovo

locale di un ufficio o di un teatro o di altro ritrovo pubblico dove si lasciano

plur. m. e f. -a o -e \ ant. anche plur. m

e, anticamente, anche presso congregazioni o presso la corte di un sovrano (

verbi grazia, / ognun ch'ha bestie o vesti da prestalle. buonarroti il giovane

esser queste / soglion de'guardarobi / o d'antiquari, o creduli o mendaci

soglion de'guardarobi / o d'antiquari, o creduli o mendaci. compagnia della lesina

/ o d'antiquari, o creduli o mendaci. compagnia della lesina, i-3:

il compito di custodire il sigillo (o i sigilli) del re e di

avente il compito di custodire il sigillo (o gran sigillo) dello stato, e

capo dello stato aventi valore di legge o di regolamento, e altresì di curare

e dei vestiti, in case private o nei collegi. -anche: persona

... era l'altra cameriera, o la donna di chiave che or si

portare attraverso larghe fascie di tela di oro o qualche pezzo riccamato, che chiamano guardastomaco

allo scopo di accertarsi di qualcosa o di fissarsi nella mente un fatto o un

o di fissarsi nella mente un fatto o un particolare, di ritrovare ciò che

ecc.). -anche: occhiata o sguardo particolarmente intenso ed espressivo.

vol. VII Pag.117 - Da GUARDATORE a GUARDATURA (9 risultati)

/ temprar del fien l'arsura, o verdi fronde, / o commisto alla

l'arsura, o verdi fronde, / o commisto alla beva orzo od avena:

, libera da un qualunque danno materiale o morale; protettore. monte, xlii-1-44

fosser guardatori. 3. che assiste o cura (un malato); che ha

santa chiesa. 4. che conserva o custodisce gelosamente (un'arte, un

5. ant. che custodisce, sorveglia o amministra (una casa, un podere

il viso dell'arme ai guardatori, o almeno di far loro intendere ch'ella

guardare; espressione degli occhi, abituale o momentanea; sguardo (di persone o

o momentanea; sguardo (di persone o di animali e, per estens.,

vol. VII Pag.118 - Da GUARDAVIA a GUARDIA (15 risultati)

fiorini c. 3. esposizione o orientamento di un luogo o di un

3. esposizione o orientamento di un luogo o di un edificio rispetto a un punto

: per me non hai miglior luce o sito di guardatura che il confronto delle tue

sm. invar. specie di coperchio o di piccola cassetta dove si mettono le

di protezione e di conservazione di qualcuno o di qualcosa; l'ufficio di chi

armata per difendere un luogo da sorprese o dal nemico). -anche: l'

son custodite con più stretta guardia, o battute dai mariti o padri, sono men

stretta guardia, o battute dai mariti o padri, sono men pudiche che quelle

il cane di guardia. -custodia o governo di animali (anche al figur

guardia fosse ritenuto. -corpo o posto di guardia: nucleo di soldati

che montano la guardia; l'edificio o il locale dove alloggiano (cfr.

sotto tarmi. -guardia medica o ostetrica, ecc.: ambulatorio medico

ostetrica, ecc.: ambulatorio medico o ostetrico, ecc. di pronto soccorso.

luogo il comune di firenze ha iurisdizione o guardia. -in senso generico: protezione

-stor. otto di guardia (o di guardia e di balia) '

vol. VII Pag.119 - Da GUARDIA a GUARDIA (25 risultati)

.]. -capitano di guardia o della guardia: altro nome del bargello

alquanto tempo osservarsi una convalescenza appropriata, o guardia, come dicesi...

passare a napoli, / e vedere o d'entrare in qualche guardia, / o

o d'entrare in qualche guardia, / o imbarcare. gualdo priorato, 7-96:

con alla porta una guardia di dragoni o di cerberi. casti, 4-64: bello

, ecc.). -guardia montante o smontante: rispettivamente, quella che inizia

smontante: rispettivamente, quella che inizia o che termina il servizio. -ant.

. 7. corpo militare o paramilitare istituito con 10 scopo specifico di

istituito con 10 scopo specifico di proteggere o di rendere onore a persone o cose

proteggere o di rendere onore a persone o cose, di assicurare l'ordine pubblico

di un sovrano 0 capo di stato o altro alto personaggio; ciascun membro o

o altro alto personaggio; ciascun membro o soldato di tale gruppo o corpo (e

ciascun membro o soldato di tale gruppo o corpo (e nel corso della storia

nome di guardia pretoriana, guardia imperiale o reale, guardia consolare, grande o

o reale, guardia consolare, grande o piccola guardia, guardia a cavallo o

o piccola guardia, guardia a cavallo o a piedi, ecc.).

guardia nobile a cavallo, un battaglione o due di guardia reale: un po'

reale. -per estens. persona o gruppo di persone fidate e devote che

devote che accompagnano un personaggio importante (o che tale si ritiene) e disposte

. -guardia d'onore: picchetto o reparto militare destinato a rendere omaggio ufficiale

rendere omaggio ufficiale a grandi personalità, o a presidiare la residenza del capo dello

residenza del capo dello stato, sepolcri o monumenti insigni, o a dare solennità

dello stato, sepolcri o monumenti insigni, o a dare solennità a pubbliche cerimonie,

pontificie; potevano appartenervi soltanto cittadini nati o residenti a roma. -guardia svizzera:

* ordinaria, che sono circa 250 o 300 svizeri. botta, 5-259: continuava

vol. VII Pag.120 - Da GUARDIA a GUARDIA (20 risultati)

classi possidenti a difesa dei propri interessi o per combattere e reprimere movimenti insurrezionali o

o per combattere e reprimere movimenti insurrezionali o rivoluzionari. gramsci, 11-120: da

guardie pungenti armata schiera / ti difende [o rosa] per tutto e ti circonda

crescenzio, 1-147: la guardia, o altri che scoprirà vascelli, subito nel

sopra verace. equicola, 180: o grande e immenso amor di dio, o

o grande e immenso amor di dio, o dignità dell'uomo, che dal suo

si dice quell'astante che all'ospedale o nelle case, alle ore assegnate assiste

incaricati di conservare l'ordine pubblico o di vigilare sulla tutela della proprietà, ecc

per antonomasia: agente di pubblica sicurezza o vigile urbano. celimi, 1-97 (

(regioni, province, comuni) o a privati (nella prima ipotesi la guardia

tram correvano. -guardia daziaria (o delle dogane): agente incaricato dell'

di consumo (ed è considerato ufficiale o agente della polizia giudiziaria, secondo le

consumo; taluno guardia di pubblica sicurezza o deputato. carducci, ii-9-236: il

continuammo a cantare. -guardia privata o particolare o giurata: persona che,

cantare. -guardia privata o particolare o giurata: persona che, previa autorizzazione

vigilanza e di custodia di proprietà mobiliari o immobiliari; nell'esplicazione di tali specifiche

signor n. -guardia notturna o di notte: persona a cui è

vigilanza notturna dei beni di persone fisiche o giuridiche. quasimodo, 4-13: anch'

davvero non c'è più nessuno. due o tre coppie di innamorati,..

13. sport. posizione di difesa o di attesa che offre minor presa agli

vol. VII Pag.121 - Da GUARDIA a GUARDIA (31 risultati)

, tenendo il braccio armato teso o lievemente piegato con la punta del

scatenare una guerra come la scatenava hitler o mussolini. -nel pugilato, disposizione

vulnerabili del corpo; può essere chiusa o aperta se le braccia sono tenute accostate

sono tenute accostate oppure divaricate, atta o bassa se i pugni sono tenuti davanti

sotto il petto (e guardia destra o falsa guardia è detta quella del pugile mancino

14. parte di un oggetto o di uno strumento, che serve per

uno strumento, che serve per riparo o come rinforzo. nuovi testi fiorentini,

si fa, per guardare li canapi o panici e l'altre cose ne'campi da

spegnere. 15. guardamano della spada o della sciabola. marino, 20-397:

recava confitto fino alla guardia un pugnale o uno stocco. 16. parte

due, il secondo è detto bisguardia o risguardo). -anche: copertina

tenuto e debba scrivere nella guardia o coverta del suo libro dalla parte di dentro

19. elettrotecn. anello di guardia o di protezione: disco metallico posto alla

20. idraul. (anche segno o segnale o livello di guardia)

. idraul. (anche segno o segnale o livello di guardia): altezza

può giungere l'acqua di un fiume o di un lago senza costituire pericolo di

altro anno, e ogni cosa vecchia o scabra ne ridderai in terra.

i cani hanno que'denti lunghi, o zanne, che si chiaman guardie.

-avere guardia di qualcuno, di qualcosa, o a qualcuno, a qualcosa: essere

il comune di firenze ha iurisdi- zione o guardia: di voi il comune ha guardia

il serva. -avere a guardia o in guardia qualcuno: averlo in custodia

il vigilante drago. -avere a guardia o in guardia qualcosa: avere il compito

queta, / senza temer di tempo o di sua rabbia, / ché gli

/ ché gli avea in guardia istorico o poeta. serdonati, 10-113: levò

suoi giardini. -correre alla guardia o in guardia: accorrere in difesa.

-dare, affidare, commettere, porre qualcuno o qualcosa in guardia a qualcuno: incaricarlo

raccontò succintamente la storia di lucia, o la parte che gli era nota;

alcuno né contro di lui formare processo o sentenza, e se il delitto

li iddìi, né li uomini difesono o lei o li figliuoli dalla crudeltà del re

, né li uomini difesono o lei o li figliuoli dalla crudeltà del re amulio:

cittadella. -essere comandato di sentinella o in servizio di ronda; essere di

vol. VII Pag.122 - Da GUARDIA a GUARDIA (19 risultati)

la lucerna nera. -essere a o in guardia di qualcuno o di qualcosa:

-essere a o in guardia di qualcuno o di qualcosa: difenderlo, proteggerlo.

della sepoltura di assambei. -essere alla o sulla guardia di un luogo: avere

guardia a qualcuno: servirgli di ammonimento o come invito alla prudenza. paolo

sono sanza guardia. -fare guardia o la guardia: vigilare, sorvegliare a

guardia: vigilare, sorvegliare a difesa o a protezione di un luogo o di

a difesa o a protezione di un luogo o di una persona; custodire, curare

sorvegliare attentamente, spiare. -fare guardie o le guardie: per indicare una sorveglianza

/ da quel che spesso muta / signore o compagnoni. -fare guardia di qualcuno

compagnoni. -fare guardia di qualcuno o qualcosa: custodirlo, curarlo.

tenere qualcuno, alla guardia di qualcuno o di qualcosa: affidargliene la difesa,

/ né altro a melon non fece o disse. d. bartoli, 17-1-24:

e di sentimento. -montare la guardia o di guardia; entrare in guardia;

-porre, ordinare, tenere la guardia o le guardie a qualcuno: sottoporlo a

non si faccia cappuccino. -porre o dare guardia alla bocca: frenare la

: frenare la lingua; evitare (o aiutare a evitare) discorsi sconvenienti o

o aiutare a evitare) discorsi sconvenienti o pericolosi. bibbia volgar., v-250

guardia alla sua bocca! -prendere o prendersi guardia: provvedere alla propria difesa

dovea giason dormire. -prendere o prendersi guardia a qualcosa: porvi mente

vol. VII Pag.123 - Da GUARDIA a GUARDIANO (16 risultati)

prende guardia alle proprie. -prendere o prendersi guardia di qualcuno: soccorrerlo,

un lor figliuolo. -prendere o prendersi guardia di qualcosa: darsene pensiero

. -stare in guardia, sulla guardia o sulle guardie; tenersi in guardia;

che minacciano l'incolumità di una persona o di un luogo; stare all'erta

tengo in guardia per non lasciarmi persuadere o tentare dalle lusinghe degli altri. abba

per loro. -stare in guardia da o contro qualcuno o qualcosa: guardarsene,

-stare in guardia da o contro qualcuno o qualcosa: guardarsene, non fidarsene.

-stare, rimanere in guardia di qualcuno o di qualcosa: sorvegliarlo, custodirlo;

. servizio di guardia in un porto o su una nave in disarmo.

denari aveva avanzati in tre priorati, o voliamo noi dire guardianati, e ne le

... col mantello del guardianato, o vogliam chiamarlo visdominato, si prevalesse tanto

laici, ad avere delle prelature locali, o guardianie. tornasi di lampedusa,

, la vigilanza di beni mobili o immobili; custode, guardia. -in

addetta alla sorveglianza di un luogo o di un edificio con il compito di impedire

contrari a disposizioni gene rali o particolari o che si rechino danni alle per

disposizioni gene rali o particolari o che si rechino danni alle per

vol. VII Pag.124 - Da GUARDIANO a GUARDIANO (18 risultati)

in disarmo nei porti. -guardiano comunale o del comune: guardia comunale o municipale

comunale o del comune: guardia comunale o municipale. bocchelli, 13-206: i

ad animali (soprattutto al cane) o anche a mostri fiabeschi o mitologici.

cane) o anche a mostri fiabeschi o mitologici. crescenzi volgar., 9-78

di boote, vicina all'orsa maggiore o carro, che segue costantemente.

chi assiste, cura, segue una persona o come istitutore, educatore o protettore o

una persona o come istitutore, educatore o protettore o come servo o come accompagnatore

o come istitutore, educatore o protettore o come servo o come accompagnatore.

, educatore o protettore o come servo o come accompagnatore. francesco da barberino,

del seguito di un sovrano per servirlo o difenderlo. bibbia volgar., iv-453

siano ancora rappressati a noi, o stanno ancora pur da lungi. moravia,

delle restaurazioni. barilli, 1-82: o eroi affranti che avete bevuto nel calice

io. -con riferimento a qualità morali o virtù o sentimenti. fiore,

-con riferimento a qualità morali o virtù o sentimenti. fiore, 22-9: vo'

, di un territorio, ecc., o alla direzione di un'istituzione; governatore

il capo di una confraternita, congregazione o compagnia religiosa; priore. francesco da

se fatto se'priore, / guardian o superiore, / guarda correggi e muta,

. sono una specie di palizzate, o di moli costruiti perpendicolarmente alla spiaggia per

vol. VII Pag.125 - Da GUARDIANO DEL COCCODRILLO a GUARDO (12 risultati)

, sf. torretta, casotto o stanza dove sta la sentinella. -in partic

munita di feritoie, a pianta quadrata o circolare, situata nei salienti delle fortezze

, e donde si può guardare al passo o alla buttata degli uccelli.

nell'atrio d'ingresso di edifici pubblici o privati per uso del custode o del

pubblici o privati per uso del custode o del portinaio. soffici, iv-314:

cavallo, guardiole, bargello, famigli o altri esecutori, tanto di questa dogana

... pretendere riviste, mance o altro. = deriv. da

... con le guardarobiere o le famiglie del cocchiere o guar- diaportone

con le guardarobiere o le famiglie del cocchiere o guar- diaportone. gramsci, 115:

persone fermate per misura di pubblica sicurezza o quelle arrestate prima di essere consegnate all'

tutte le precauzioni per non essere sorpreso o danneggiato o offeso); esitante,

precauzioni per non essere sorpreso o danneggiato o offeso); esitante, incerto (

vol. VII Pag.1053 - Da INGOLLA a INGOMBRAMENTO (3 risultati)

. letter. diventare goloso, ghiotto o desideroso, voglioso di qualcosa.

), agg. letter. diventato o reso goloso, ghiotto, avido,

goloso, ghiotto, avido, desideroso o voglioso di qualcosa. gualdo priorato

vol. VII Pag.1054 - Da INGOMBRANTE a INGOMBRARE (6 risultati)

un pretesto per partire due giorni prima o due giorni dopo di taramanba e di

dalla febbre che io ebbi in roma o forse dalla vecchiezza che m'ingombra e

confusione e disordine, da costituire impaccio o impedimento, da deturparne l'aspetto con

si disgombra, / né di muro o di poggio o di ramo ombra, /

/ né di muro o di poggio o di ramo ombra, / né nebbia che

: a me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia in cui

vol. VII Pag.1055 - Da INGOMBRARE a INGOMBRARE (6 risultati)

'ingombrare '. occupare la stiva o la coperta d'un bastimento con merci

, m'ingombra / la fama tua [o italia] che ognor mi sta presente

/ è quanto pe'mortai si pensa o veggia. castiglione, 584: questo è

: raguardi alquanto chi richezza tene / o chi si perde per venire in essa,

morone, 55: venite dunque, o miei ministri, e a l'opra

', lat. merovingico com6 [o] r « s 'abbattuta di alberi

vol. VII Pag.1056 - Da INGOMBRASCANSIE a INGOMBRICCIO (14 risultati)

2. occupato da oggetti o materiali che creano confusione e disordine,

costituiscono un impaccio e un impedimento, o che ne deturpano l'aspetto con la

se mena all'ingombrata spiaggia, / o alla collina cui, sulla sassosa / cima

fenomeno sia necessario, e quali ne siano o debbano esserne gli effetti e le cagioni

: benché l'aria sia vestita di tenebre o ingombrata di nuvoli sotto il tetto presso

essere ingombrato da alcuni nuvoli di leggierezza o di simulazione o d'ambizione, ma

da alcuni nuvoli di leggierezza o di simulazione o d'ambizione, ma tutto puro e

1-134: se tale, a goffo inteso o zecchinetta, dicessemi « siimi nel gioco

dicessemi « siimi nel gioco compare »; o donzella: « meco a danza trasvola

odore). leonardo, 2-164: o che diranno costoro del moscado, il

(l'intelletto, la mente, o anche una persona). dante,

dante, purg., 31-142: o isplendor di viva luce ettema, /

sotto l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna, / che

chiamavano opere reali ed eroiche, tragicommedie o commedie alla spagnola. = deriv

vol. VII Pag.1057 - Da INGOMBRIME a INGONNELLATO (20 risultati)

corte de la decta arte alcuna soma o balla o sacca, o alcuno altro ingombriglio

la decta arte alcuna soma o balla o sacca, o alcuno altro ingombriglio.

alcuna soma o balla o sacca, o alcuno altro ingombriglio. 2.

]: s'egli è male, o d'ingombrio all'animo, perché mi vuo'

brare, l'occupare spazio o posto eccessivi creando disordine, confusione,

lo più voluminoso, che occupa spazio o posto eccessivo, impaccia i movimenti di

, a chi può sembrar lodevole o imitabile? leopardi, i-654: che è

insieme delle dimensioni estreme di un veicolo o di un carico in rapporto con la

in rapporto con la sagoma del veicolo o del carico. -anche: insieme delle

, di una merce da caricare, o anche di un impianto, di una

'. volume occupato da un macchinario o da materiali da sistemare a bordo o

o da materiali da sistemare a bordo o a terra o da imbarcare come carico.

da sistemare a bordo o a terra o da imbarcare come carico... '

la larghezza e l'altezza dei macchinarii o dei materiali. 7. medie

trachea e dei bronchi dovuta a mucosità o sierosità, che si verifica nel corso

corso di gravi affezioni dell'albero respiratorio o durante anestesie generali. tommaseo [

. 9. locuz. - dare o fare ingombro; essere, servire d'

e simili lavori per renderli più sodi, o di superficie più liscia e lucente.

. 2. trattare una carta o una tela con gomma, in modo

su gli orli de'buchi un collarino, o un pezzo quadro di cartoncino con un

vol. VII Pag.1058 - Da INGORARE a INGORDIGIA (16 risultati)

. -in senso concreto: cavità quadrata o piramidale in cui si innesta la punta

nella quale s'incastra la saettuzza, o vi si ferma con vite laterale di

piccolomini, 1-515: vietandosi loro spesse volte o cibi o giuochi o spassi che troppo

: vietandosi loro spesse volte o cibi o giuochi o spassi che troppo ingordamente appetiscano,

loro spesse volte o cibi o giuochi o spassi che troppo ingordamente appetiscano, s'

altrui. 3. con cupidigia o avidità di denaro. domenichi, 5-224

meno ingordamente che arrogantemente per vitto- vaglia o per fare ignobil preda, esso commandò che

ii-19): a volte si vede uomo o donna per soverchio amore, o vero

uomo o donna per soverchio amore, o vero per vedersi privar de la persona

d'un pedante, d'un frate o simili omini, a queste ribalde lo'

a procacciarsi di quei piaceri, de'quali o l'ingordigia delle dote, o l'

quali o l'ingordigia delle dote, o l'avarizia de'padri, o 'l prendere

dote, o l'avarizia de'padri, o 'l prendere parte delle madri,.

di denaro; sfrenata brama di ricchezze o di potere. boccaccio, dee.

. -in senso concreto: azione o comportamento dettato da cupidigia o da brama

: azione o comportamento dettato da cupidigia o da brama di potere. betteioni,

vol. VII Pag.1059 - Da INGORDINA a INGORDO (16 risultati)

mangiare con ingordigia, divorare, viene o da * scuffina ', raspa o lima

viene o da * scuffina ', raspa o lima da legno, che adoprandola leva

vuole il suo tributo ogni giorno, o grande o piccolino: contentasi di dua

suo tributo ogni giorno, o grande o piccolino: contentasi di dua, di

, ingordissimo). avido di cibi o di bevande; che non sa moderarsi

; che non sa moderarsi nel mangiare o nel bere; goloso (con speciale

comanini, l-m-267: chiunque è mangiatore o pur bevitore ingordo non vive da uomo e

. -con riferimento ad oggetti inanimati o a concetti astratti. alessandro guarini

grazie. -che prova un irresistibile desiderio o gusto per un determinato cibo o bevanda

desiderio o gusto per un determinato cibo o bevanda. petrarca, i-3-107: gli

, 2-54: quei falconi, quelli astori o sparvieri... si fanno ingordi

proferire è ingordo, / spesso per danno o per vergogna cade. ariosto, sai

la finestra era che non bisognava, o che che cagione se ne fosse,

guerra. -con riferimento a oggetti inanimati o a concetti astratti. ariosto,

feriscono. -con riferimento a divinità o a personificazioni. giuglaris, 1-298:

-per metonimia. marino, xiii-264: o quante volte... / stendendo va

vol. VII Pag.1060 - Da INGORDO a INGORGAMENTO (16 risultati)

3. figur. privo di misura o di freno; insaziabile, inestinguibile (

immobili. -che deriva da ingordigia o da voracità o da prolungato digiuno o

-che deriva da ingordigia o da voracità o da prolungato digiuno o sete.

o da voracità o da prolungato digiuno o sete. pucciarello, vii-799 (1-12

pucciarello, vii-799 (1-12): o tu, che navigando vai esto fiume

avidità, da cupidigia, da ambizione o da brama di potenza. campofregoso,

d'altri morte. ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame

, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame d'avere, io non

1-v-299: furono contenti della sola ombra o nome di re, permettendo che della

-che deriva da lussuria, libidine o desiderio sensuale. ariosto, 13-21

, intenso desiderio, interesse, bramosia o lussuria (uno sguardo, un volto

e mordaci. dotti, 1-64: o dio, che dolci guerre ed aspre

acquose campagne irsene a nuoto / cadavere o vivente, però che l'onda entro l'

vini] gli manda a levare con barili o fiaschi ingordi, ed il venditore non

9. che consuma rapidamente, abbondantemente o, anche, in modo eccessivo il materiale

. pucci, cent., 3-32: o quanti de'qua'non dice la prosa

vol. VII Pag.1061 - Da INGORGARE a INGORGO (20 risultati)

ne vien trasportata senz'oggetto d'industria o di acquisto fuori del suo paese natio

. montale, 1-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque / che s'

dalla qual restarono presso a dugento spagnuoli o morti o feriti. 5. maffei

qual restarono presso a dugento spagnuoli o morti o feriti. 5. maffei, 70

parole); procedere in modo faticoso o confuso (la conversazione). borgese

-crescere, accumularsi senza trovare manifestazione o sfogo (un sentimento). pirandello

amara. e questa si esprimeva, o meglio s'ingorgava in un gruppo di pensieri

xvii-165: le orine mi s'ingorgano; o non posso orinare, o orino trenta

ingorgano; o non posso orinare, o orino trenta volte per ora, e sempre

ingombra e ingorga. -rendere spesso o denso. - anche al figur.

inghiottire; riempire la gola con voracità o ingordigia. buti [tommaseo]

pronunciato nella gola; avere un suono o un timbro profondo e basso. della

capitato, al crepuscolo, che fosse rotto o turbato dallo stridio d'agonia di non

4. pronunciare, emettere dalla gola o con suono profondo. pigna,

difende dalla briglia, ovvero la fugge, o se la ingorga, ponendogli le castagne

ed altre cose per fargliela poner sotto o farla sottile e levargli la difensione che fa

fermo, stagnante (l'acqua o un altro liquido). ariosto

necessario di mobilizzare i capitali sepolti, o ingorgati, o male impiegati per

capitali sepolti, o ingorgati, o male impiegati per diffidenza e indolenza.

l'ingorgarsi; ristagno (di liquidi o prodotti gassosi); ostruzione (di

vol. VII Pag.1062 - Da INGORGOGLIARE a INGOZZARE (9 risultati)

6. medie. ipertrofìa di un tessuto o di un organo per il formarsi di

organo per il formarsi di un essudato o per l'accumulo di un secreto;

stato... tormentato da un ingorgo o cosa simile della glandola parotide nella guancia

fuoco. ingottito, agg. afflitto o deformato dalla gotta. viani,

. zoot. nutrizione forzata del pollame (o di altri animali destinati all'ingrasso)

., con riferimento ad animali fantastici o a esseri mostruosi: divorare in un

a fatica (per lo più un medicinale o una sostanza dal sapore disgustoso).

di caricarmelo sul muletto. -ingerire forzatamente o contro la propria volontà un liquido in

gavazzi, 73: lavano il martello o la mazza di un fabbro, e

vol. VII Pag.1063 - Da INGOZZATA a INGRADUABILE (15 risultati)

ingozzano / con uno spruzzolin d'holbach o elvezio. dossi, 1-i-346: fu una

vita quella... d'ingozzare voglia o non voglia tanta nausea di scienza.

, 9-35: se parli, o scrivi, o pensi, ella ti strozza

se parli, o scrivi, o pensi, ella ti strozza. / ma

sensazione di soffocamento (per un boccone o per un liquido andato di traverso o

o per un liquido andato di traverso o anche per l'emozione); farsi venire

una sensazione di soffocamento per un boccone o per un liquido andati di traverso.

dovuto subire, tollerare, con stizza o rabbia suprema; sopportato (un'ingiuria,

. scherz. ant. bevitore o mangiatore ghiotto e smodato. bandello

a qual si sia tra gli albanesi o tedeschi famoso ingozzator di vino.

2. zoot. (anche macchina ingozzatrice o ingozzatrice, sf.). apparecchio

, in partic., di pollame o di oche). = nome d'

. ostruzione dell'esofago causata da cibo o da un qualunque corpo che vi sia

t'ingracilisci). diventare gracile o più gracile; divenire fragile, indebolirsi.

. 2. tr. rendere gracile o più gracile, assottigliare, smagrire;

vol. VII Pag.1064 - Da INGRAFFARE a INGRANARE (19 risultati)

può avvenire tra alberi paralleli, concorrenti o sghembi); può essere costituito da

vite senza fine, a sacchetto e dentiera o a cremagliera, ipoide o ipoidale.

e dentiera o a cremagliera, ipoide o ipoidale. -ingranaggio folle: v.

3. figur. movimento del pensiero o svolgiingr amire, intr. (ingramisco

, ci avvolge. cantoni, 552: o che è un uomo il nostro amico

un ingranaggio, un movimento automatico, o per meglio dire un movimento d'orologeria

. concatenazione di circostanze, di fatti o di condizioni che coinvolge inesorabilmente, costringe

automaticamente il comportamento di un individuo o di gruppi d'individui. serao,

un pianeta con un altro, ogni due o trecento anni, nelle inflessibili leggi siderali

quelli che riescono a mettersi a posto o col cinema, o con la radio,

mettersi a posto o col cinema, o con la radio, o nell'ingranaggio

col cinema, o con la radio, o nell'ingranaggio di qualche partito politico,

qualche collega la fama di miseria nera o di una malattia inguaribile e mortale. silone

di lavoratori (manovali, manovali specializzati o addetti macchina, operai qualificati, specializzati

relativo quando, per deficienza di lubrificante o per eccesso di pressione, esse vengono

asse, ecc. per insufficiente lubrificazione o difettoso allineamento. dizionario di marina,

2. tr. ridurre in grani o in granelli, sminuzzare. biringuccio,

. venire a contatto, essere accoppiati o in presa fra di loro, inseriti in

ingranando ne'denti delle rote namento o dei contatti corretti: nel campo delle

vol. VII Pag.1065 - Da INGRANATO a INGRANDIMENTO (12 risultati)

macchina motrice, che per insufficiente lubrificazione o difettoso allineamento, cessi di girare liberamente

a. neri, 1-50: in padellotto o padella che serve al giallo, non

lutato al solito, e cotte in fornace o fomacino a posta all'ordinario, faranno

incastrato in un altro, fatto combaciare o entrare in contatto (un ingranaggio, le

un motore qualsiasi ingranato al proprio macchinario o apparecchio utente. 2. figur

questa pasta in fornace di figuli, o fomacino a posta, che si averà un

di far apparire più grande un oggetto o un'immagine. c. mei

ingran dirsi; il divenire o il rendere più grande, piti

, se pur si vuole, in tre o quattro stati confederati, per sua propria

se no, chiunque sarà ambizioso d'ingrandimento o disperato del suo stato o di sé

d'ingrandimento o disperato del suo stato o di sé, correrà a guerreggiare e

i-i-59: il principe, che gradisce o mostra di gradire come offerta di liberalità

vol. VII Pag.1066 - Da INGRANDIRE a INGRANDIRE (13 risultati)

omologhi dell'oggetto. -ingrandimento angolare (o rapporto di convergenza): rapporto fra

il ingrandisci). rendere grande o maggiore, far divenire voluminoso, ingrossare

cose piccole, massimamente quando alcuna circostanza o del dono o del donatore le ingrandisce.

massimamente quando alcuna circostanza o del dono o del donatore le ingrandisce. imperiali,

più maestà. -aumentare l'importanza o la portata di qualche cosa; esagerare

amorosi gabinetti. foscolo, iv-372: o! come io scorreva teco queste campagne,

, non essendo ufficio di tal composizione o l'ingrandire o il lusingare. d.

ufficio di tal composizione o l'ingrandire o il lusingare. d. battoli,

e ingrandire la ragione e dirizzarla, o sono ancora ignote nell'ordine civile..

ancora ignote nell'ordine civile... o sono assai poca cosa. alfieri,

.]: 'ingrandire', detto di suono o armonia prolungata, vale accrescerne di molto

si possono ingrandire, si vedranno più o meno nitide ma non di maggiore dimensione

. -figur. far apparire maggiore o più importante della realtà. metastasio

vol. VII Pag.1067 - Da INGRANDITIVO a INGRANELLATO (11 risultati)

con la particella pronom. diventare grande o maggiore, assumere proporzioni maggiori, ingrossare

ne surroga un'altra equivalente ad abitazione o dimora, ben è facile intendere che

quella i due occhi cominciarono a muoversi o piuttosto a ingrandire. — per

scrissero / tutti però in una lingua? o pure / saltabeccaro or nell'una or

che ha assunto proporzioni maggiori; reso o divenuto grande o maggiore, ingrossato;

proporzioni maggiori; reso o divenuto grande o maggiore, ingrossato; reso o

o maggiore, ingrossato; reso o divenuto più spazioso, esteso, allargato;

. rende il cono visivo, o vogliamo dire la piramide luminosa, per la

, di far apparire maggiori le dimensioni o il formato di un oggetto, di

f. casini, iii-566: sarei creduto o iperbolico ingranditore o calunniatore maligno, se

iii-566: sarei creduto o iperbolico ingranditore o calunniatore maligno, se non vi riferissi nel

vol. VII Pag.1068 - Da INGRANIRE a INGRASSARE (20 risultati)

l'ingra- nidore sopra una mesa, o come vogliam dire un albuolo,

ve ne sono che si coltivano, o se ne tiene conto, solamente per pastura

orobo, il latiro, detto mocaione o ingrassabuoi, il dimeno. o. targioni

detto mocaione o ingrassabuoi, il dimeno. o. targioni tozzetti, ii-89: caglio

v.). -ingrassamento intensivo o stallino: quello basato sull'allevamento sedentario

bovino), tenuto costantemente nella stalla o sottoposto a un'alimentazione assai abbondante,

(soprattutto bovino) allo stato brado o semibrado su pascoli e praterie ricche di

trattato intorno la vegetazione, la coltura, o lavoro della terra, gl'ingrassamenti e

io non erro, che con altrettanta o più ragione se ne potrebbe inferire accrescimento

iii-243: perché non può alcuna volta, o per infermità o per altra qualunque cagione

può alcuna volta, o per infermità o per altra qualunque cagione, farsi una totale

e collegamento di parti, che impedisca o in tutto o in gran parte la traspirazione

parti, che impedisca o in tutto o in gran parte la traspirazione? -figur

nutrire in modo da rendere grasso o più grasso, impinguare (un animale)

più naturale che non è quella de'porci o d'altro animale che studiosamente s'ingrassi

, le castagne e simiglianti cose, o le fave o l'orzo o 'l grano

e simiglianti cose, o le fave o l'orzo o 'l grano: imperocché queste

cose, o le fave o l'orzo o 'l grano: imperocché queste cose non

delle volte per invidia pelano i ricchi, o ingrassano i poveri per carità. carducci

in vecchiezza oscura e sola, / o poeta di gracco e mascheroni: /

vol. VII Pag.1069 - Da INGRASSARE a INGRASSARE (15 risultati)

proprio di cuoio / quand'è 'n concia o di can morto / o di nidio

'n concia o di can morto / o di nidio d'avvoltoio, / sol col

la vegetazion della canape, perché contengono o zolfo o olio o nitro. zanon,

della canape, perché contengono o zolfo o olio o nitro. zanon, 2-xviii-36

canape, perché contengono o zolfo o olio o nitro. zanon, 2-xviii-36: l'

con la particella pronom. diventare grasso o più grasso, pingue, obeso, florido

, 414: per non ingrassare, beveva o acqua o aceto, e usava molte

: per non ingrassare, beveva o acqua o aceto, e usava molte altre diligenze

ingrassarsi nell'arie freddissime che nelle tepide o calde. tanara, 50: il collotorto

il santo] affligge il corpo suo o corcegelo con la virtù della continenza,

crapulare / per l'inferno s'ingrassa, o miei signori. fagiuoli, ii-74:

avvantaggiarsi di una situazione, trarvi guadagno o profitto (anche illecitamente). malispini

... pare che ingrassino, o, o, sai, quando hanno a

. pare che ingrassino, o, o, sai, quando hanno a dire d'

quando hanno a dire d'uno prete o d'una monaca. e come ne ingrassano

vol. VII Pag.1070 - Da INGRASSATIVI a INGRASSO (12 risultati)

fertile, ubertoso per effetto di concimazione o di irrigazione (un terreno).

i torrenti, perché si vogliono ingrossare o ingrassare d'acque non sue, sempre son

trarre vantaggio dal dolore, dal sacrificio o dalla fatica degli altri; profittare,

, guardar troppo minutamente alla qualità o condizione loro, o a qualche piccolo vizio

alla qualità o condizione loro, o a qualche piccolo vizio che in sé

(ant. incrassato). divenuto grasso o più grasso (un animale),

16. prov. -il piede o l'occhio del padrone le particelle biliose,

operaio addetto alla lubrificazione di organi meccanici o macchinari. -marin. sulle navi mercantili

. apparecchio, applicato a una macchina o a un dispositivo, che serve a iniettare

uno smagra litigatori et uno ingrassa-avvocati o procuratori che si chiamino. pro

. operaio addetto alla lubrificazione di macchine o di impianti meccanici; ingrassatore, oliatore

è destinato, anzi che al lavoro o alla produzione del latte, ah'ingrassamento

vol. VII Pag.1071 - Da INGRASSUCCHIARE a INGRATICOLATO (23 risultati)

dei quali le piante si giovano, o che le restituisca quelli che le piante

i-211: tutti i suddetti ingrassi naturali, o influenze dell'aria e delle meteore,

v.]: 'essere ', o * mettere, por ^ e all'ingrasso

/ ingratamente e contra ogni ragione (o crudo guiderdone!). capilupi,

3. ant. senza piacere o soddisfazione; malvolentieri. tasso, ii-65

può anco vestire ingraticolate non troppo alte. o. targioni tozzetti [tommaseo]:

mandorlati, fatte di pertiche di castagno o di regoli di querce. 2

ai disegnatori di riprodurre le figure ingrandite o rimpicciolite con esattezza di proporzioni (cfr

; e paglia, invece di lastre o tegoli, onde coprirla. = comp

tenerlo prima un pezzo a seccare nel forno o sopra le ingraticciate delle castagne al fumo

graticci, a difesa di piante, o simili. = femm. sostant

grata, chiudere con una grata o con una graticola. - anche:

[della colombaia] ingraticolata di ferro o di legno, acciocché per quella i

è assai che siano ingraticolate di ferro o di fil di rame. baldinucci, 76

la graticola dei disegnatori su un quadro o una figura per riprodurla (cfr. grata

riparato, guarnito da grate, graticole o inferriate. machiavelli, 357:

lato, / di gabbia in forma, o di simil lavoro. lubrano, 1-14

..., era la nebbia o sia il velo che allora apparve.

sm. struttura composta da elementi metallici o lignei intrecciati o paralleli, usata come

composta da elementi metallici o lignei intrecciati o paralleli, usata come elemento di chiusura,

, 0 vero uno ingraticolato di bronzo o di marmo, ed i vani di

. bartoli, 2-1-33: le finestre, o velate di sottilissimi drappi di seta o

o velate di sottilissimi drappi di seta o chiuse d'un ingraticolato ad opera- di

vol. VII Pag.1072 - Da INGRATICOLATURA a INGRATO (19 risultati)

, sostenuto da vertebre di orca o di balena, che scusan di piedi,

2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare i formaggi. deledda,

riconoscenza; tendenza a dimenticare i benefici o gli aiuti ricevuti, a disconoscerli,

dei secoli xiv e xv, 70: o dolce patria, ogniun cognosce e vede

286: è l'ingratitudine una oblivione o dimenticanza bene spesso simulata di non render

bene spesso simulata di non render grazie o altra cosa per lo beneficio ricevuto.

del valore di quell'atto e un'interpretazione o abbassamento di esso ad atto meramente economico

, ecc.); scarsa fecondità o produttività, sterilità; magrezza, penuria

più al plur.): atto o comportamento che deriva da mancanza di gratitudine

comportamento che deriva da mancanza di gratitudine o che manifesta tendenza a disconoscere i benefìci

atti tassativamente previsti dalla legge -omicidio o tentato omicidio, calunnia, ingiuria grave

avere raccontata (né questa fia poco o picciola), ricordando l'esilio del

redano, 3-49: tale, diceva, o diletta, è il comandamento del signore

del testamentario verso il testatore con offesa o ingiuria grave. casti, 10-25: come

la donazione può essere revocata per ingratitudine o per sopravvenienza di figli. 3

che mostra ingratitudine, che non apprezza o ricambia i benefìci ricevuti, che rende

., con riferimento a singola persona o all'umanità immersa nel peccato, immemore

leggi. iacopone, 41-39: o peccatrice engrata, retorna al tuo

dio. b. giambullari, 7-89: o qual sarebbe quella / mente sì

vol. VII Pag.1073 - Da INGRATO a INGRATO (14 risultati)

. io non gli ho mai dimenticati, o taciuti; io gli ho anzi magnificati

valerio massimo volgar., i-354: o ingrata patria, tu non ài le

, bene infinito? savonarola, i-9: o ingrata firenze, ed ha parlato dio

gl'ingrati! i figli di pietà o carità rinnegano la dolce loro madre!

ingiato abbandono col grido di: 'torino o roma'. carducci, ii-6-48: ha mille

ingrato silenzio. borgese, 6-9: questa o quell'omissione potrebbe parere ingrata.

quasi terra così ingrata che non produca o non possa produrre delle specie d'erbe

amante che non ricambia il sentimento amoroso o che si mostra insensibile o che è

sentimento amoroso o che si mostra insensibile o che è infedele. - anche sostant.

, freddo e caldo, / sonno o fortuna ingrata e pertinace. b. stampa

tesor, non cura stato; / o liberalità rara e perfetta! / impara

e si confondono con altri, o poco o quasi del tutto privi d'odore

confondono con altri, o poco o quasi del tutto privi d'odore, spargono

bollite in un involto di pasta o in qualche altra maniera che renda tali vivande

vol. VII Pag.1074 - Da INGRAVARE a INGRAVARE (18 risultati)

: tali ingratissimi effetti si dimostravano più o meno nelle altre parti d'italia.

ed esclamative. boccaccio, i-97: o ingrate porte, perché mi tenete voi

s. bernardo volgar., 7-15: o uomo, conosci l'onor tuo:

che forse volendovi andare ingrato, impacciato o per villa, o per buoi,

andare ingrato, impacciato o per villa, o per buoi, o per moglie,

per villa, o per buoi, o per moglie, il signore adirato non comandi

ostico (un incarico, un'incombenza, o, anche, un discorso, un

sostenere, e che ha del sospetto o dell'odioso. * ingrata parte 'o

o dell'odioso. * ingrata parte 'o 'uffizio da sostenere ', per

da sostenere ', per essere mal prevenuto o chi la fa 0 gli altri;

per essere da meno di quel ch'esso o altri vorrebbero. codèmo, 314:

ma sterile, che non corrisponde, o non pare che possa corrispondere, alle

12. locuz. -essere ingrato a fare o di fare qualcosa: esitarvi, riluttarvi

gran fama. -essere ingrato verso qualcosa o qualcuno: non attribuirvi il giusto merito

stato verso il vostro valore ingrato, o io o la vostra fortuna.

verso il vostro valore ingrato, o io o la vostra fortuna. -età ingrata

formula di cortesia che assicura di riconoscere o non dimenticare il proprio debito di gratitudine

. suona ingratitudine questo futuro; o è minaccia d'insulto all'altrui probità.

vol. VII Pag.1075 - Da INGRAVESCENTE a INGRAZIARE (8 risultati)

. di feriti, di uccisioni rissose o per cause di passione o di onore,

di uccisioni rissose o per cause di passione o di onore, di controbandi, stupri

figliuolo maschio. casti, i-2-25: o santo padre, incominciò, ché padre /

ingravidata di suo marito. -ingravidare di o in qualcuno: concepirlo; essere in

non potresti /... / cantare o de'mortali o de'celesti / qualche

.. / cantare o de'mortali o de'celesti / qualche leggiadra e ben intesa

tanto notabil differenza, ma il riscaldarla o raffreddarla un poco produce il medesimo effetto

), agg. ant. diventato o reso più pesante. galileo,

vol. VII Pag.1076 - Da INGRAZIATO a INGREMIRE (11 risultati)

perché non voglio parere d'ingraziarmi baccelli o barrili. soffici, v- 6-62:

vita di s. petronio, 32: o bologna, quanto tu èi ingra- ziada

.. ingraziato e sanza alcuno vizio o vero difetto. cantari, 168: la

ingrazionisci). tasca portar ampolle o astucci / con balsami o ingredienti,

tasca portar ampolle o astucci / con balsami o ingredienti, tose. conciliarsi il

cavazzi, 29: dal capato, o sia fico d'inferno, spremendone il

agli occhi / di qualche ingrediente, / o greco, o malvagia, / lì

di qualche ingrediente, / o greco, o malvagia, / lì pronto per conforto

nella composizione di un determinato genere letterario o artistico. costanze, forte sentire ed

di montmartre. 4. mezzo o elemento utile per produrre un effetto,

ronico cioè di deformante il simbolo idiomatico, o deforme con esso, di che la

vol. VII Pag.1077 - Da INGREMITO a INGRESSO (17 risultati)

: fenomeno di sommersione di spazi più o meno estesi di terraferma da parte del

luoghi. -per estens. possibilità o facoltà o permesso di entrare; libero

-per estens. possibilità o facoltà o permesso di entrare; libero accesso.

gran freddezza l'ingresso a certe persone o mercatanzie dubbiose ha dato quasi miracolosamente assai

inteso in tutto quel che si faccia, o sia in principio, come si dice

si dice, nell'ingresso del giudizio, o sia nel progresso, o pure nell'

del giudizio, o sia nel progresso, o pure nell'egresso o nella terminazione.

nel progresso, o pure nell'egresso o nella terminazione. zilioli, ii-80: mau-

: all'ingresso della malattia ebbi otto o dieci febbroni. -introduzione (di

un mese, l'inizio di un anno o di una stagione. ang. contarmi

primavera e dell'autunno, soffriva languori o sfinimenti nello stomaco. padula, 415:

in forma solenne) di una carica o di un ufficio; insediamento. -in

l'entrare del sole in una costellazione o in un punto dell'eclittica; immersione

l'ingresso della luna nella penombra in o e il suo ingresso nell'ombra in s

dalla porta d'ingresso. -il locale o i locali che in una casa d'abitazione

locali che in una casa d'abitazione o in un negozio formano l'entrata, l'

da accesso a edifici di pubblica utilità o di pubblico spettacolo. p. della

vol. VII Pag.1078 - Da INGRESSORE a INGROMMATURA (3 risultati)

alvaro, 16-336: poteva avere quaranta o quaranta- cinque anni, e incominciava a

così egualmente devastati - giallicci e gonfi o macri e ingrigiti. g. bassani,

detto 'crateras epistipheas oinoio, boccali o tazze ', diremo noi * ingrillandate

vol. VII Pag.1079 - Da INGRONCHITO a INGROSSANTE (4 risultati)

una di quelle tali che ri credono o vogliono farsi credere spiritate,..

. -soffocare (per intensa commozione o emozione). stuparich, 5-358:

siena, xxxix-n-164: deh, stendi [o venere] el giusto braccio a la

pare che alcuna cosa si pieghi, o che ingrossi più che non soglia,

vol. VII Pag.1080 - Da INGROSSARE a INGROSSARE (17 risultati)

. [ingròsso). rendere grosso o più grosso, aumentare di volume;

. bembo, iii-141: queste funi o questi ferri o questi legni,.

, iii-141: queste funi o questi ferri o questi legni,... o

o questi legni,... o gli 'ngrossano o gli ristringono, o in

,... o gli 'ngrossano o gli ristringono, o in altre guise levandone

. o gli 'ngrossano o gli ristringono, o in altre guise levandone e giugnendone,

que'vari effetti che i musici cantando o suonando far sogliono: come è porgere

sotto ha acqua sotterra presso ad arbore o ad altra cosa, che quell'aere infrigida

il brodo s'ingrossi bollendovi poco riso o sottili paste. nievo, 1-34: ingrossa

la voce e ingrossarla, stringendo più o manco molta o poca aria spremuta nel coverchio

ingrossarla, stringendo più o manco molta o poca aria spremuta nel coverchio d'essa

. panigarola, 2-447: resta, o signore, che tu finisca di convertire

-o io ho ingrossato l'udito, o ella ha assottigliato la voce. gioberti

, 3-3-200: la luna nuova poco o niente può illuminar la terra, non ci

-svilupparsi, crescere (un essere vivente o una sua parte); diventare grasso

di lui fibre sieno necessitate da qualche fòrza o a raccorciarsi o ad allungarsi. berchet

necessitate da qualche fòrza o a raccorciarsi o ad allungarsi. berchet, 163: mi

vol. VII Pag.1081 - Da INGROSSARE a INGROSSARE (15 risultati)

', come l'iliade del cesarotti o simili, poiché per questo vi vorrebbero

apparato, in somma la sua edizione o muterebbe faccia, o s'ingrosserebbe strabocchevolmente.

la sua edizione o muterebbe faccia, o s'ingrosserebbe strabocchevolmente. mazzini, 30-205

a quel tempo che regnano gli scirocchi o altri venti caldi. colletta, ii-118

ii-236: vedendosi rinchiusi né avendo altra salute o speranza che nell'armi, e giudicando

là, sfiatatoi che, a u ^ o di tromba allargandosi sopra in bocca,

assolutamente via. -impregnarsi di umidità o di vapori impuri o nocivi; diventare

-impregnarsi di umidità o di vapori impuri o nocivi; diventare caliginoso, greve, irrespirabile

gli avviene quando sia calata il terzo o poco più, con le molle pigliando le

-con partic. riferimento al sangue o a umori dell'organismo vivente.

necessariamente in quel tempo spremute, compresse o stirate; e se quella pituita talvolta ingrossa

passione. 18. acquistare importanza o consistenza; diffondersi, allargarsi.

intronato... se vuo'dire: o la volontà? subito è corrotta come

forteguerri, 19-93: disse nalduccio: o questa sì ch'è bella! /

non intorbida: raramente si diventa ricchi o potenti senza usare mezzi disonesti.

vol. VII Pag.1082 - Da INGROSSATO a INGROSSO (17 risultati)

ingrossare), agg. diventato grosso o più grosso; aumentato di volume;

che è ingrossato: e'diviene per disagio o di fatica o di mangiare cose

diviene per disagio o di fatica o di mangiare cose cattive e ventose, o

o di mangiare cose cattive e ventose, o patire freddo de'piedi o umidezza.

ventose, o patire freddo de'piedi o umidezza. ghirardi, 107: ti veggo

. 4. impregnato di umidità o di vapori nocivi; greve, inaspirabile

pane fermentato piuttosto che con paste azime o altri farinacci. 5. stor

.: ampliato, allargato mediante annessioni o nuovi acquisti. codemo, 281:

? 6. figur. diventato o reso più intenso, più forte (

stettono in sino al medesimo tempo rinchiuse o non conosciute dagli uomini ingrossati nelle goffezze

proprietario, di ottenere, mediante vendita o permuta, e attraverso apposite procedure amministrative

permuta, e attraverso apposite procedure amministrative o giudiziarie, la proprietà di tale appezzamento

la proprietà di tale appezzamento minore; o anche nell'obbligo del proprietario del terreno

che si svolge fra produttori e grossisti o fra grossisti e negozianti. statuto dell'

: comperare, vendere, operare, o per qualunque modo trafficare fanno, così

.]: 'vendere ', o * dare all'ingrosso vendere le merci in

fra la nostra favella e la favella latina o greca, fosse... aritmetica

vol. VII Pag.1083 - Da INGROTTARE a INGRUGNITO (4 risultati)

pisana non si accorgeva di lui, o accorgendosene lo trovava così brutto e ingrugnato

. idem, 2-668: chi s'adira o entra in collera, suol mostrarlo

, tor cendo la bocca o increspando la fronte, con atti simili;

far muso 'e * far grugno 'o * ingru gnare'. g

vol. VII Pag.1084 - Da INGRULLIRE a INGUANGUARO (15 risultati)

bachi] già siano assopiti, o almeno ingnilliti, e non sal

che non ha guado per cui passare, o che diffi cilmente o pericolosamente

, o che diffi cilmente o pericolosamente si guada. ferd. martini,

occhi e braccia, / le mani o i diti arrobbiati o inguadati.

/ le mani o i diti arrobbiati o inguadati. -contento son, se

propri rappresentanti? questi non saranno deputati o senatori,... bensì attori

,... bensì attori cinematografici o inguaiatori di urlatrici. = nome d'

proprietà d'addolcire gli acidi, involvendo o inguainando le lor punte, se l'

pref. in-con valore illativo. o allacciato con un nastro o un cordoncino che

. o allacciato con un nastro o un cordoncino che scorrono in una guaina

, passerei agl'insetti che hanno coperte o inguainate tali. marinetti, 2-i-304: il

remi prima di dare inizio alla voga, o sintonizzino la battuta nel corso della navigazione

, che non forma facilmente pieghe o grinze (un tes suto

pierantonio dello stricca legacci, 8-12: o dio v'in- gualdi, indiscreto

è come una finissima spada ma inguainata o spuntata. abba, 1-54: là vidi

vol. VII Pag.1085 - Da INGUANTARE a INGUINE (10 risultati)

mettere i guanti, coprire coi guanti o con un guanto, infilare nei guanti.

rivestito di guanti, infilato nei guanti o in un guanto, guantato (

diede in mano a lo imperator. o simili; da che la di

, mariano marescalco, 1-29: o che volete far con quella fazasse la cavicula

lucini, 4-84: guazza, / o sdrucciola allo scender e al salire. ugolini

e rassegnata, si ti senti un'inguinaglia o una ghiandussa, che ti venga tirò

, se la nanze dell'inguine. -canale o tragitto inguinale: ingubbiò tutta lui.

piccioncini quando non hanno genitori. marono inguinaria o anguinaglia. inguènto, sm.

i nostri vecchi, 4 del gavocciolo 'o 4 la lésco, inguidaléschi).

basso ventre. -anche con valore pensato o rimunerato; privo di guiderdone, di eufemistico

vol. VII Pag.1086 - Da INGUINEGIA a INGUVIATORE (14 risultati)

e carboncello; e se nelle inguini o altra parte adenosa, finia. r.

di carda- fisia, cioè d'inguastara o di fiasco. andrea da barberino,

v.) secondo l'alternanza an- o in-, inguluppare, tr.

se vu fussi un fancello de fraternità, o de palazzo, e ve ce 'ngulappaete

ingurgito). mandar giù in fretta o avidamente o in grande quantità (cibi

. mandar giù in fretta o avidamente o in grande quantità (cibi o

o in grande quantità (cibi o bevande); ingollare, tracannare.

pilastri] in interstizio erano perterebrati, o vero fistulati, e pertusati, cioè lo

e pertusati, cioè lo imbricio, o vero el compluvio delle aque precipite, per

, agg. mandato giù in fretta o in grande quantità (un cibo,

, l'essere ingurgitato; il mangiare o bere con avidità. - anche al

ingurgùglio). ant. emettere sibili o rantoli. 5. degli arienti

sapore, e quello che n'ha troppo o cattivo. s. maria maddalena

'che non si può bere o mangiare '(plinio); cfr.