insulso goticume grecizzante, industrializzato a berlino o smidollato con cura effem- minata dal professorume
e sm. geol. sottoperiodo o epoca superiore del siluriano, individuato per
sm. che è proprio o tipico della popolazione nordica di razza germanica
, 5-237: i goti furono tedeschi o lungamente almeno abitarono nella germania. d
-che ha subito la dominazione dei visigoti o degli ostrogoti.
cotone. -per estens.: balla o mucchio di cotone. g.
partic. da abuso di bevande alcoliche o di cibi a base di carne e
. tassoni, vii-195: la podagra o gotta non è altro che un mordace e
vi facea dar tregua, avrei finito o col delirar d'intelletto o col soccombere
, avrei finito o col delirar d'intelletto o col soccombere delle forze fisiche. giusti
dicesi 'anomala ', 4 vaga 'o 4 erratica ', quando non tiene
voi che servir possano / le gotte o sia quel mal che gotta artètica / chiamasi
i piedi. -gotta dei poveri o senza denari: quella causata da un'
, che si manifesta con foruncoletti rilevati più o meno. -gotta saturnina
hanno mal di gotte negli articoli dell'alie o delle cosce... anche gli
volgar., i-1-106: quando lo falcone o l'uccello ae nifiato lo collo,
scarsella '. chiamiamo 4 granchio 'o 'grancia 'una specie di malattia
, cioè a dire: è tenace o avaro... e noi pure diciamo
di dire villesco e vai quanto ghianzuola o gavocciuolo. n. villani, 1-377:
[tommaseo]: gottare e seccare o levare l'acqua entro nel vascello.
un'imbarcazione e ributtarla in mare (o versarla in un apposito recipiente detto gotto)
v.]: dicesi 'gotazza a mano'o 'gottaz- zuola', un utensile simile
sedendo allo letto, comandò lavare el gotto o tassa, e pieno de acqua esserele
ben tenuti? l'oste alla canovetta, o quello alla gattaiuola? oriani, x-14-74
contenuto del bicchiere stesso (soprattutto vino o birra). -bere un gotto: bere
con la mano; gravare le spalle o sulle spalle: v. mano, spalla
, che circa el disordinare la giustizia o le leggi, e gravare le borse
. gravati di fregi. -che pesa o preme su qualcuno o qualcosa. manzoni
. -che pesa o preme su qualcuno o qualcosa. manzoni, fermo e lucia
, tormentato (da un patimento fisico o morale); sofferente. giamboni,
disposizion d'animo... distratta o gravata da altre cure. -sollecitato
a tasse, imposizioni, oneri economici o fiscali). bibbia volgar.,
2 mila, né a mandarci altri capitani o fanti o altre spese, perché ci
, né a mandarci altri capitani o fanti o altre spese, perché ci troviamo gravarissimi
. rame grave: moneta che conteneva, o anche superava, il peso di fino
vinti, furono di moneta di rame, o vero di rame grave, che altri
boccaccio, i-21: io giammai, o giove, non ti spogliai sì come
vedutami vestita di grave col caldo, o di leggiero come ora col freschetto che
, il cosidetto guaglione di mala vita o sciammeriella. 2. vezzegg.
per lo più come esclamazione di meraviglia o di giuramento alle o per le guagnele
esclamazione di meraviglia o di giuramento alle o per le guagnele!: per gli evangeli
più sani, / ca pesce in lag'o fiume o in marina, / avendo
, / ca pesce in lag'o fiume o in marina, / avendo meglior vita
, accompagnato dalla minaccia di gravi castighi o sventure (ed è per 10 più
riferimento ad animali, a cose inanimate o a concetti astratti. fra giordano,
/ guai alle costole / di questo o quello. verga, i-115: quando
, i-115: quando ritornava ubbriaco, o di cattivo umore, guai alle mosche
con un compì, di termine (o un compì, analogo) e una
te / se, trappassando / fiume o ponte od osteria, / per la via
valore intensivo. guidone, 171-14: o cibo il qual dio di vertù compone,
, guai a'mortali quandunque e dovunque o non sarà, o sarà in piccola stima
quandunque e dovunque o non sarà, o sarà in piccola stima l'osservanza e
a me. -in costrutto ellittico o assoluto. bonichi, 175: benché
apprensione e timore per gravi mali presenti o futuri: ahi, ahimè. elegia
: « aga- sella, verla gazzina o ghierla gazzina (pisano). velia
cenerina (fiorentino). castorchia, o castrica tramontana (senese'}. guaia
. = deriv. da guaiac [o], col sufi. chim. -ene
. chim. -ina, che indica amminine o composti analoghi. guaiàcico, agg.
.]: 'guaiacina', resina bruna o rossigna che inverdisce pel contatto dell'aria
rossigna che inverdisce pel contatto dell'aria o della luce, si discioglie a freddo
chim. -ina, che indica animine o composti analoghi. guaiaco (ant
, molto duro, di colore bruno o verde-bruno, di grato odore, di
costituisce la droga detta legno di guaiaco o legno santo, ritenuta anticamente efficace rimedio
. soderini, iii-440: il guaiaco o gaiaco o guaiacon, in altra maniera
soderini, iii-440: il guaiaco o gaiaco o guaiacon, in altra maniera detto legno
con l'ascia a darsi in vino o acqua per guarire il male di carlo vili
fu detto 4 legno santo ', o con greco termine 4 agiossilo ', 4
che si produce, per essudazione spontanea o per incisione, dalla corteccia del guaiaco
amaro, odore balsamico, colore rosso-bruno o bruno-verdastro; è solubile in alcole,
; è solubile in alcole, in etere o in acetone; depurata, si usa
, si usa in medicina come diaforetico o stimolante; guaiacina. -olio essenziale di
esposta in un'atmosfera di ozono o immersa in soluzioni contenenti sostanze ossidanti,
]: * resina di guaiaco 'o 4 di legno santo '. scola dalla
voce dotta, deriv. da guaiac [o \, col sufi, -olo, che
guaiacolsolfonato, sm. chim. estere o sale dell'acido guaiacolsolfonico; i guaiacolsolfonati
derivabile dal guaiacolo per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno dell'anello benzenico
h (e nel caso siano sostituiti due o più atomi di idrogeno, sono più
psidium guaiava; alto fino a 5 o 6 m, ha il tronco ramoso,
, che si consumano crudi, cotti o in marmellate. ramusio, iii-63
grandezza, et hanno molte semenze, o per dir meglio, son piene di granelletti
, sm. agric. secondo o terzo fieno. pascoli, 482
. idem, 610: 4 guamacci 'o 4 guaimacci '. terzo e anche
quell'erba tenera, che rinasce ne'prati o ne'campi dopo la prima segata.
era formato di alimenti troppo acquidosi, o di guaime. lastri, 1-2-122:
, mettendo prima tra essi alquanta loppa o paglià, acciò che il fuoco duri
aver sapore d'erba (di frutti o ortaggi non maturi o maturati troppo).
(di frutti o ortaggi non maturi o maturati troppo). = deriv.
custodia (per lo più di metallo o di cuoio, spesso finemente lavorata)
il pugnale e, in genere, armi o strumenti da taglio; fodero.
le loro armi, vale a dire una o due pistolle di dietro, e dinanzi
. jovine, 33: seduti per terra o appoggiati ai muri col mazzetto delle falci
/ ai forti sposi, non balene o stringhe, / ma sostanze di vita,
schivi nel fondo delle loro guaine di vitello o di vacchetta. -copricapo.
nastro, un cordoncino, una fettuccia o un elastico che servano per stringere un
infìlacappio, si fa passare un nastro, o altro simile, per istrignere, mediante
di talune foglie, che avvolge più o meno il fusto; è molto sviluppata
membrane cellulari. — guaina dei vasi o vascolare: strato di cellule sclerenchimatiche o
o vascolare: strato di cellule sclerenchimatiche o parenchimatiche uni- o plu- riseriate, che
strato di cellule sclerenchimatiche o parenchimatiche uni- o plu- riseriate, che avvolge un fascio
si secchino, conservano l'odore. o. targioni tozzetti, i-127: la
: la guaina è formata dalla base o dal picciolo delle foglie persistenti e non
. anat. rivestimento di tessuto ectodermido o mesenchimale, più o meno resistente, che
di tessuto ectodermido o mesenchimale, più o meno resistente, che avvolge un organo
: epinervio. -guaina linfatica dei capillari o perivascolare: avvolgimento linfatico dei capillari.
grassa, detta mielina. -guaina mucosa o tendinea: membrana sottilissima, paragonabile alle
, 1-298: queste gengivette adunque, o guaine che dir vogliamo, quando la vipera
pelle, il corpo (di uomo o di animale). boccaccio, i-299
rivestimento (per lo più di alluminio o acciaio inossidabile) destinato a proteggere il
trova. 10. marin. rinforzo o piegatura di una vela o di una
. rinforzo o piegatura di una vela o di una tenda. guglielmotti, 834
corda, asta, midollo, riempitura o simili. 11. locuz.
-far la guaina a qualcuno (o a qualcosa): procurargli un indumento
a qualcosa): procurargli un indumento o una custodia; rivestirlo, ricoprirlo.
per guaine. -riporre, rimettere (o rientrare) un'arma nella guaina:
/ né più si parlò d'arme o di duelli. f. f. frugoni
nelle fiale, se per profumarla o per attossicarla non so. 12
[frassini] che son certe teghe o guainette. vallisneri, i- 423
(femm. -a). fabbricante o venditore di guaine. statuti senesi
... guainato quando è cinto o fasciato dalla base del picciuolo della _
vallisneri, iii-470: 'vaginipenni 'o 'guainipenni ', sono chiamati da'
membrana da un'altra ala di cartilagine o di crosta. = comp.
23-65: né mai in sì dolci o in sì soavi tempre / risonar seppi
fare alle braccia e 'n travagliandosi, o farne sembianti, io odo guai e
giov. cavalcanti, 396: o città piena di sventura e di guai,
. 3. grave danno materiale o morale. serventese dei lambertazzi e geremei
eterni guai. aretino, iii-90: o iddio, se tu vuoi perseverare in
, stare, trovarsi, vivere nei guai o in un guaio: dover affrontare una
vi mandai per e cetera, io o con ferro o con laccio o con veleno
e cetera, io o con ferro o con laccio o con veleno uscirò di
, io o con ferro o con laccio o con veleno uscirò di guai. campanella
): ogni tanto si riscoteva, o si lamentava. [ediz. 1827 (
cioppe, e col guaio da capo o giù giù a le maniche. =
. tr. letter. riempire di guaiti o di lamenti. c. e.
. de marchi, ii-58: o gaudio! - gridò il bianchi con
forse che sentiranno i can guaire / o il capocaccia a musica di corni /
ornit. region. gabbiano moro o zafferano (larus fuscus). tramater
impongano contra li uomini e'quali vanno o vero menano uomini a le giure o
o vero menano uomini a le giure o vere guaide de le temine. delfico,
, 1046: soffia nel corno, o guaita della torre; / desta il
dal cane, specialmente quando è percosso o è ferito. tommaseo [s.
501: 4 guaitoni della piazza ', o 4 guaitoni 'semplicemente. guardie della
i tavernai e i beccai che comprassero o facessero comprare,... grasce in
mercato innanzi l'ora di nona, o che comprassero ne'borghi o fuori della
nona, o che comprassero ne'borghi o fuori della città a due miglia.
intende quell'erba tenera che rinasce ne'prati o ne'campi dopo la prima segata
alvaro, 11-71: gualano, o galano, significa soltanto colui che lavora
. dirai e scriverai in vece 'succhio'o 'succhiello'. arila, 253: gli
muratori, 7-iii-98: usano i modenesi 'gualcire'o * sgualcire 'per 4 pestare
251: s 'l panno si smarrisse o perdesse a le gualchiere (la qual cosa
esse perché non si gualcisse il vestitino o non si sciupasse un fiore, e nella
, 7-iii-98: usano i modenesi 'gualcire'o 'sgualcire', per 'pestare', 'calcare'
, / purché tu non gli stiacci o gli gualcisca. fagiuoli, vii-114: qui
dalla sacrestia portando l'incensiere... o che dopo la funzione dietro la turba
in disordine. betocchi, 5-34: o tu della gualcita / periferia che fruttifica
. infrasemestrale, agg. che avviene o ricorre durante il semestre.
agg. anat. infraspinoso. o. rucellai, 2-107: il sesto muscolo
per lo sviluppo economico di un paese o di una regione. = comp
agg. ant. che non è rotto o spezzato; unito, intero.
membro, quando la causa materiale è molta o grossa o viscosa o in corpo
causa materiale è molta o grossa o viscosa o in corpo molle e delicato.
è molta o grossa o viscosa o in corpo molle e delicato. gelsi,
baretti, 2-277: stanno quivi quattro o cinque ore senza mai infreddarsi, quantunque
sta / col capo discoperto tre o quattr'ore, /... /
contessa infreddò e stette a letto quattro o cinque giorni. imbriani, 4-261:
con quelle cose che hanno ad infreddare o niellare. gherardi, 1 -ii-
né l'imminente morte all'infervorato profeta o infreddarono la bravura o ammorbidirono la parola
all'infervorato profeta o infreddarono la bravura o ammorbidirono la parola. 5.
se tu hai la scesa, / o sei infreddato, o senti di catarro,
scesa, / o sei infreddato, o senti di catarro, / stilla un pertugio
ad infrenabil rabbia. pellico, 3-259: o figli miei! / all'infrenabil mio
estens. che non è possibile ostacolare o fermare; inarrestabile. - anche al figur
modi sovente assoluti,... infrenamento o corruzione della stampa, commissari regi nei
, iii-1-334: deh! infrena, o cara, il disperato affetto / che
, a bada, sorvegliare (una o più persone, un popolo, un
infrenare i peggiori. -impedire o ostacolare il diffondersi o raffermarsi di un
. -impedire o ostacolare il diffondersi o raffermarsi di un movimento d'idee o
o raffermarsi di un movimento d'idee o di un'ideologia. carducci, iii-7-403
, sia per accrescerla sia per diminuirla o infrenarla, riconduca a una filosofìa diversa
... gegno e selvatiche, o pel soverchio dei mali e dell'oppressione accecate
la terra); innaffiare; rendere o conservare fresco (una pianta).
. 2. figur. ravvivare o rinnovare una pena, un dolore,
, un dolore, un sentimento angoscioso o tormentoso. ariosto, 158: la
: talor se ne vedea quindici o venti / come bicchieri entro l'infrescatoi,
incendio). ceresa, 1-968: o bella man da intepidire il gelo, /
con la particella pronom. diventare freddo o fresco; raffreddarsi. anonimo fiorentino,
, dormi a l'aura placida, / o mia cara, ancor che rigida,
), agg. ant. reso o diventato freddo, gelido. l
. rendere freddo, provocare una sensazione o una condizione di freddo. giamboni
progresso delle inondazioni, risani in tutto o in parte i terreni sommersi o infrigiditi
tutto o in parte i terreni sommersi o infrigiditi. targioni tozzetti, 1-51: la
: * mostaccio infrigno ', viso grinzoso o cresposo o rinfrignato. 2
mostaccio infrigno ', viso grinzoso o cresposo o rinfrignato. 2. tose
a servire a torino, a nizza o a marsiglia, tornan con le cuffie
delle prime figure non solo non infruschi o confonda l'una con l'altra, ma
dal gergo misticizzante e dall'uso (o abuso) di alcune parole per noi
dall'acqua, che ogni altra sustanzia o grassezza della terra n'è tratta,
campo infruttifero. -infecondo (una donna o la femmina di un animale).
, 5-51: isidoro dice che 'l fiore o '1 seme del salcio ha questa virtù
ventottenne non era un trovatello di venti o ventidue mesi che ha fatto gola alla
estens. che non frutta alcun guadagno o interesse (una somma di denaro, un
prestar mai se l'imprestito fosse arrischiato o infruttifero,... questa s'era
infruttuosità, sf. l'essere infruttuoso o sterile; improduttività. - anche al
, 1-5-3-53: col pericolo della perdita o diminuzione, per la perenzione o
o diminuzione, per la perenzione o infruttuosità del fondo. = voce dotta
una pianta stentata e infruttuosa di pepe o di cannella, la mostriamo a tutti
in sé sterili e infruttuosi per freddezza o per umore, i quali nel primo
penna ad un tavolino sopra cose generali o trovati infruttuosi. — che non compie
trovati infruttuosi. — che non compie o è incapace di compiere opere utili,
3. che non procura alcun guadagno o utile economico; che non fornisce alcun
costituito da una striscia di stoffa bianca o rossa, annodata a intervalli da nastri
gli ambasciadori mandati a supplicare per pace o per perdono. m. c.
. -al figur.: dignità episcopale o prelatizia. manni, 2-321: sto
serti e infule! / in pezzi, o inique spade! / sole nel mondo
la loro fronte sia coperta da un elmo o da un'infula, la loro mano
infula, la loro mano armata di spada o di compasso, si avanzano verso la
là oltra apresso la citade sia apparecchiato o pavaglion o razi serrati o una
apresso la citade sia apparecchiato o pavaglion o razi serrati o una chiexia:
apparecchiato o pavaglion o razi serrati o una chiexia: dove possiamo smontare e mettersi
'festone'per ornamento di luoghi sacri, o per segno di solennità quasi sacra.
con rinfilila; rivestire di dignità episcopale o di autorità giurisdizionale. tommaseo
l'infula; rivestito di dignità episcopale o di poteri giurisdizionali. -anche sostant
]: la croce gialla è lo stemma o insegna del tribunale della s. inquisizione
core non come pic- ciola favilla o debil fiamma nel camino de l'aria s'
l'infuna, / non si difende o dice cosa alcuna. passeroni, 2-167
, 3-103: 'infunare'. cingere la ruzzola o forma coll'infuno per tirarla con più
3-103: 'infunare'... metaforicamente leggere o recitare o in generale parlare con grande
... metaforicamente leggere o recitare o in generale parlare con grande velocità. *
e in partic. di detenuti) o di cose legate insieme con una fune
d'in- funature male aggiustate, o d'altro mancamento, un peso tirato
d'altro mancamento, un peso tirato o strascinato non può fare il suo corso.
fanno in una gamba con la cavezza o col capestro. = deriv. da
infundibolare, agg. anat. che riguarda o appartiene all'infundibolo. infundibolati
-archeol. recipiente di forma conica o di coppa munita di becco sottile,
. 2. bot. fiore o corolla imbutiforme. vallisneri, iii-413:
come è il primo imbuto, fiori infundibuliformi o imbutiformi, e dicono pure infondibolo a
, e dicono pure infondibolo a quel fiore o a quella parte ch'è simile.
'infundibulo', dicesi da'botanici al fiore o parte di fiore che è a foggia d'
con le fosse nasali. -infundiboli laterali o terminali degli acini polmonari: cavità sacciformi
cavità sacciformi disposte rispettivamente lungo le pareti o al termine dei condotti alveolari.
della gianduia pituitaria posta sotto l'infundibolo o imbuto, che tramanda gli escrementi alle narici
è formato l'ordigno reticolare dell'infondibolo o della larga estremità della tromba, acciocché nella
orenzini, 101: fra questi due nervi o poco più sotto vi è l'infundibulo
che vanno a mettere foce nell'infondibolo o imbuto. infundibulifórme (infundibolifórme,
come è il primo imbuto, fiori infundibuliformi o inbutiformi. bergantini, 1-227: con
ora lo fece; e 'l nome, o campanella, / quinci a te viene
1-66: per adoperare l'istrumento, o idrografo o libra acquaria, si empierà
: per adoperare l'istrumento, o idrografo o libra acquaria, si empierà d'acqua
6-109: sifone è infundibolo, ovvero imbuto o pevera. vallisneri, iii-413: 'imbuto'
il capo della terra poi li o regimento d'osservare in tutto 'l tempo
al figur. giusti, iv-80: o, io che ero così malescio, così
, così sfarinato, così infunghito, o non m'è tornato il gallo del-
fungibile (con riferimento a una cosa o bene che, per sua natura
bene che, per sua natura o per volontà delle parti, viene considerato,
, stato, qualità giuridica di una cosa o bene infungibile. infuno, sm
nieri, 3-103: 'infuno', stringa soda o trecciolo che ha ima manetta da un
ferma al polso, e un rocchietto o nottolino fermato di sotto a una distanza
fermato di sotto a una distanza maggiore o minore secondo la grossezza della forma..
.. si cinge intorno alla forma o trottola cioè ruzzola; coll'indice e
posto nella parte esteriore di un luogo o di uno spazio; sporgente. aretino
compì, di stato in luogo reale o figur.). sbarbaro, 1-245
come al mondo? -da qualcuno o da qualcosa infuori o alv infuori:
-da qualcuno o da qualcosa infuori o alv infuori: tranne, fuorché,
infuriar? qui vuoisi / senno, o figlio e non rabbia. manzoni, pr
. agitarsi violentemente, scatenarsi; muoversi o agire con violenza rabbiosa; incrudelire spietatamente
finestre. montale, 2-56: infuria sale o grandine? fa strage / di campanule
è un'onda di questo mare che presto o tardi s'infuria. -infierire,
trar entro / al tenebroso centro, / o scellerate genti. giacomini, 3-62:
violenza. d'annunzio, ii-719: o fulva fiera, / o infiammata leonessa
, ii-719: o fulva fiera, / o infiammata leonessa dell'etra, / grande
non conciarlo, né levargli il taglio o la punta,... ve lo
v.]: 'infuriato', chi cammina o come- chessia si muove in gran furia
dall'altro, sicché non potessero, o dall'assalto de'legni nemici o dall'
potessero, o dall'assalto de'legni nemici o dall'impeto di qualche infuriata marea,
prose e rime spirituali antiche, 14: o felice penitenzia, la quale tira a
quantità di liquido entro un altro liquido o nel tenere una sostanza solida a macerare in
solida a macerare in una sostanza liquida o nel versarvi sopra acqua bollente, affinché
sopra acqua bollente, affinché ne contragga o gli comunichi certe qualità e proprietà particolari
la qualità sua, se è freddo o caldo, la quantità ed il tempo dello
. 2. immissione di acqua o di sostanze liquide; inondazione, allagamento
gocciole d'altra acqua un poco più calda o un poco più fredda delle sei libbre
farà che la palla vi scenda o vi sormonti: vi scenderà infondendovi la calda
le ruvide calci divenissero marmi cristalline, o per infusioni solforiche si volgessero in trasparenti
acqua arzente] con infusione di chermisi o di quella lagrima che comunemente sangue di
: l'infusione di limatura di ferro o in vino o in acqua d'ordinaria
infusione di limatura di ferro o in vino o in acqua d'ordinaria bevanda si crede
4. figur. comunicazione di energie fìsiche o morali; partecipazione o aggiunta di qualità
di energie fìsiche o morali; partecipazione o aggiunta di qualità o proprietà particolari;
morali; partecipazione o aggiunta di qualità o proprietà particolari; elargizione di doni,
fra l'essere creata in questo corpo o in un altro o fuori di ogni corpo
in questo corpo o in un altro o fuori di ogni corpo. — con
gentili, che quello luogo e sito o per antichissimo uso o per suggetto e sottoposto
luogo e sito o per antichissimo uso o per suggetto e sottoposto luogo sì abile
abitanti altro che alle vezzose lussurie darsi o seguire. betussi, 9: con l'
. 9. zool. quantità più o meno rilevante di infusori; l'ambiente
dapprima immobili affatto, poi lentissimamente moventesi o piuttosto contorcentesi senza partire di luogo.
fuoco e meno; aver troppo accelerata o ritardata l'infusione. = comp
: 'infusito', dicesi di chi, stando o camminando, porta la persona tutta su
un liquido) dentro un altro liquido o dentro un recipiente; cosparso, spruz
infusa. carducci, iii-2-143: salve: o che più sereno aer tu miri /
rio dormente i dolci oblii bevesti, / o ver che giovinetta ombra t'aggiri /
terremoto, le innondazioni di mare, o infuso per lo istesso vento, o
o infuso per lo istesso vento, o ricevuto in qualche seno 3.
, una proprietà, un'energia fisica o morale). cicerone volgar.,
: per adesso a costor componi, o musa, / un sciroppo rosato,
va, va con la tua forza! o nave, è in te più che il
sole che risplenda in diversi cristalli; o pur debbiam dire che più siano e diverse
primiero / disse a goffredo: - o principe clemente, / perdono a chieder
guido da pisa, 1-1: senza scienzia o infusa o acquisita... non
pisa, 1-1: senza scienzia o infusa o acquisita... non può l'
-per estens. ciò che si sa o si crede di sapere naturalmente, senza
(e ha spesso valore scherz. o iron. con riferimento a chi presume
diante infusione e macerazione di erbe o droghe in acqua bollente o in
erbe o droghe in acqua bollente o in alcool, al fine di estrarne
: non vi è più decotto di sena o cordiale o pettorale per dissolvere le
più decotto di sena o cordiale o pettorale per dissolvere le medicine, ma o
o pettorale per dissolvere le medicine, ma o brodo o infuso di sena fatto senza
per dissolvere le medicine, ma o brodo o infuso di sena fatto senza bollire con
bollire con mezz'once di sena e 5 o 6 once d'acqua, colato chiaro
di pigne verdi fra la cenere / o il fumo d'un infuso di papaveri /
adverà al cavallo per cascione di grande fatica o lavorio, e dopo la fatica
introduzione di sostanze bal samiche o che impediscono la putrefazione. malpighi
esercita iniettando liquidi medicamentosi nelle vene o nei tessuti dei pazienti. documenti
medicina, in quanto trattasse della infusione o trasfusione del sangue, od anche di
di sentimento, e di organizzazione più o meno complicata. cattaneo, v-1-217: gl'
/ nei tiepidi brodetti dei fallimenti, / o nelle gelatine in accomandita. buzzi,
, mettersi ', a significare l'essere o il mettersi alcuno in gala, in
rappreso (altri domandono questo male infustigazione o distensione), gli sarà a rimedio
rendere dura 0 rigida una cosa pieghevole o flessibile. 3. mettere in un
usti ti nell'eleganza delle marsine / o disinvolti nel vestito sport; / van via
letter. trasportarsi nel futuro col pensiero o con i sentimenti; continuare a essere,
ordine e l'unità / (reale o ideale, poco importa), / la
sf. bot. genere di piante arboree o arbustacee, della famiglia mimosacee, originario
contiene i semi immersi in una polpa o coverti da un arillo. tommaseo [
, da una voce di origine tupi engà o ingà \ cfr. port. ingd
: vive il reat- tino primo tre o quattro anni, come s'è osservato da
una mattia come quella di insaccare la nebbia o di ingabbiare il sole. d'annunzio
quel ribaldo, che punto men larga o alta che fosse, non vi capirebbe diritto
. b. ricciardi, 7: o nibbiaci di rapina / che sognate oro e
le case quanti erano diffamati per delatori o per manutengoli della polizia e te gli
s'ingabbiano, mettendone non più che tre o quattro palate per gabbia. c.
, ingabbiare e stringere le olive o le sanse. gherardini [s. v
ordegni insieme. 7. insaccare ghiaia o sassi in gabbioni di rete metallica,
nell'industria mineraria, introdurre, manualmente o automaticamente, i vagoncini di miniera nella
anche molto più tardi, ingabbiati, o, con le finestre chiuse, liberi per
di siberia... ingabbiati nella neve o nel ferro! jahier, 17:
e materiali dalle gabbie nelle varie ricette o stazioni della miniera. -anche: apparecchio
edil. struttura po tante di un edificio o di una costruzione di cemento armato o
o di una costruzione di cemento armato o acciaio, costituita da elementi verticali (
. non può essere tradotta in formule o non è accompagnata da ingabbiature speculative,
speculative,... i cervellini o cervelloni dei critici non si dichiarano sazi
ingabellare in tutto il regno l'arbitrio o donativo fatto a sua maestà del 2
d. sestini, 115: ricevono o danaro o armi o abiti, a titolo
sestini, 115: ricevono o danaro o armi o abiti, a titolo d'ingaggiamento
115: ricevono o danaro o armi o abiti, a titolo d'ingaggiamento.
alieno dal mettersi in vista lanciando programmi o ingaggiando polemiche. 4. impegnare
vorrei qual fu in grado magi ore, o veramente la stoltizia di messer dolcibene d'
per niente in si pericolosa zuffa, o il pronto riparo che in tanto stupefattivo
ingaggiavo l'equipaggio, mi guardò con stupore o con sospetto. moravia, ix-273:
mercantile, arruolare nell'equipaggio con caparra o contratto. dizionario di marina [s
]: 'ingaggiare'. arruolare con caparra o pegno una o più persone per la formazione
. arruolare con caparra o pegno una o più persone per la formazione dell'equipaggio
società, assicurandosene le prestazioni per una o più stagioni. — rifl. farsi
18-110: era dell'amore in genere, o di angela soltanto, questo continuo gettare
avvolgersi intorno a un'altra manovra (o a un albero, a un pennone)
le persone ingaggiate non fossero ancora condotte o escite fuori di stato.
un cavo è ingaggiato, quando è impegnato o arruffato, sicché non corre.
: quanto agl'ingaggiatori, reclutanti, o comunque occorra nominarli,... vuole
quei che dessero aiuto, favore, o in altra maniera cooperassero all'ingaggio,
gara per conto di una società sportiva o di una casa industriale. -premio d'
del campo, in apertura di partita o come ripresa del gioco dopo un'interruzione
, imperturbabile; corroborarsi nelle energie fisiche o morali; farsi esperto, abile,
: se le citazioni degli autori ingagliardiscono o pure indeboliscono i problemi o ragionamenti accademici
autori ingagliardiscono o pure indeboliscono i problemi o ragionamenti accademici. algarotti, 1-ix-277:
feste chiassose... all'osteria o nel tinello che s'ingaglioffa.
in qualche partita di * manille 'o disputa letteraria con quei suoi eterogenei clienti
anche con la particella pro o d'altre droghe preparatorie o coloranti [ecc
o d'altre droghe preparatorie o coloranti [ecc.]. nom
), agg. letter. reso o divenuto gaio, festevole, ridente.
]: talvolta si sostituisce il sommacco o altro astringente alla noce di galla,
è [la lana] che ingallata o radicata, cioè s'ella non ha ancora
con questo semplice sotto gli occhi, o, per dir meglio, sotto il naso
di soverchia contentezza di sé, più o meno impertinente. pare un po'meno di
per certificare la donna pregna se sarà maschio o femmina; se le cose perdute si
poetica, e insieme una verità apparente o volgare. in quella ha la sua
scrive m'inganna, se dice cosa falsa o vera, io noi so. amari
argomento, di limitazione, di quantità o di misura. giacomino pugliese, 188
s'ingannò di cento braccia, o quello che nello stimare il peso di un
petrarca, 70-31: che parlo, o dove sono, e chi m'inganna
della casa, 665: che parlo? o chi m'inganna? a tanta sete
, e l'ho unita con la ballerina o cotremola, come si fa talvolta nello
ad esso corre, / se guida o fren non torce suo amore. petrarca,
! mascheroni, 8-190: tito, o pietro che sia, s'inganna ognuno,
ingannata dal nimico, / se de'bianchi o de'neri fu quel fico, /
de'neri fu quel fico, / o albo, o castagnuolo, o brogiotto.
fu quel fico, / o albo, o castagnuolo, o brogiotto. flaminio,
, / o albo, o castagnuolo, o brogiotto. flaminio, 5: poiché
, se non si serviva d'una bocca o d'una faccia simile a quella di
gli uccelli a credere a un richiamo o a lasciarsi prendere a un'insidia. '
'ngannare. petrarca, 311-9: o che lieve è inganar chi s'assecura
, al brieve eterno / dài [o sommo bene], e così non ne
bene], e così non ne defraudi o inganni. della casa, ii-63:
tutte le donne ch'egli aveva ingannato, o che lo avevano ingannato, erano là
sface, / pergiura e inganna, trade o falsa tanto / donna quant'om?
inganni ». petrarca, 355-2: o tempo, o ciel volubil che fuggendo /
petrarca, 355-2: o tempo, o ciel volubil che fuggendo / inganni i
: quella lettera gotica, molto ben formata o calligrafica, la quale a prima vista
etrusche sono per lo più incise in tufo o in altre pietre spugnose, che perdono
nel vedere, se non è infermo o losco o impedito da qualche altro accidente.
, se non è infermo o losco o impedito da qualche altro accidente. magalotti
è il proposto delle meretrici, o vero sedducitore, così chiamato perocché lenisce e
direi che..., novellando o di cose dilettevoli ragionando, ingannassimo questa
molestia del bisogno non soddisfatto, o attutandolo con cose di poco o
o attutandolo con cose di poco o nessun nutrimento. lucini, 5-215: si
animosi difen- ditori de'secoli trascorsi, o m'inganno, signori, o nel
trascorsi, o m'inganno, signori, o nel dì d'oggi può giustamente aspirare
temperare l'asseveranza soverchia del da dirsi o del detto: 'se non m'
sprone che quello che dicono essi, o non aspettano altro merto, s'ingannano
, trovarsi, rimanere ingannato di qualcuno o di qualcosa: concepire o conservarne una
di qualcuno o di qualcosa: concepire o conservarne una falsa opinione, provarne delusione
credere una cosa per un'altra o ad agire contro i propri interessi.
, io direi ch'ella fosse ingannatrice o una incantatrice più tosto, da la
— chi inganna perde: la falsità presto o tardi viene sicuramente punita. g
in questo mondo. casalicchio, 287: o come vivete ingannati, uomini del
muratori, 10-i-282: ingannati dalla lubrica età o dalle tenebre dell'errore, o per
età o dalle tenebre dell'errore, o per ignoranza o fragilità dell'umana natura
tenebre dell'errore, o per ignoranza o fragilità dell'umana natura, cadono in
, e vendetta. casalicchio, 39: o quanto vanno ingannati coloro che pongono tutte
iacopone, 62-2: o francesco, da deo cristo amato, en
e falsa fede. / misero o me, chi crede / alle sue false
, / né il mondo ingannator vi turbi o vi frastorni. foscolo, xiv-216:
di laude. boccaccio, iv-116: o pietoso marito, volgi nel petto mio
. bernardino da siena, 103: o usuraio, che hai fatto? o soddomitto
o usuraio, che hai fatto? o soddomitto, o traditore, o bestemmiatore
, che hai fatto? o soddomitto, o traditore, o bestemmiatore di dio,
fatto? o soddomitto, o traditore, o bestemmiatore di dio, o ingannatore delli
traditore, o bestemmiatore di dio, o ingannatore delli uomini, o succhiatore del
di dio, o ingannatore delli uomini, o succhiatore del sangue de'povari,.
salvini, 6-108: chiama ulisse uomo crotalo o cembalo; cioè di molte parole e
cagione li òmoni s'inamorano di loro, o per be- lessa di corpo o per
, o per be- lessa di corpo o per vista che ella li faccia u per
. che suscita nei sensi, nella mente o nell'immaginazione percezioni e impressioni inesatte
accolta. petrarca, 253-7: o bel viso a me dato in dura sorte
pianga, e mai non goda; / o chiuso inganno et amorosa froda, /
pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e stimai sempre,
a tanto affanno. poliziano, 1-726: o crudel donna iniqua e dispietata, /
: particolare forma di astuzia, violenza o stratagemma adottata dai militari in tempo di
vergogna e danno. / sie cauto, o pluton: qui cova inganno. guidiccioni
quelle città, e, trovandovi inganno o involtura alcuna, rimettessero di nuovo la
i-234: più non può sovra te fortuna o caso / né più strazio d'
: lì non v'è inganno di sarta o modista; / come si sta,
così presto, ma qualche cosa di vero o falso ti verrà dato in bocca per
così può, l'ardente amore / o spegnere o scemare o fargli inganno.
, l'ardente amore / o spegnere o scemare o fargli inganno. baldi,
l'ardente amore / o spegnere o scemare o fargli inganno. baldi, 120:
. mezzo usato per catturare gli uccelli o la selvaggina; rete, laccio, trappola
il cervo] teme di saetta, o d'altro inganno, / se non quand'
— nella pesca, ogni accorgimento o congegno usato per pescare. - in
a inganno. -cadere in inganno o in un inganno: lasciarsi trarre in
sua donna fatto inganno e dolo, / o pur servato gli abbia amore e fede
, più d'inganni piena che d'amore o di fede. l. giuslinian,
1-12: doman al campo senza ingano o froda / mi conviene tornar al saracino
agli animali. -trarre d'inganno o da un inganno qualcuno: fargli conoscere
. -trarre, mettere in inganno o in un inganno: indurre in errore
piaceri e beni, che altro gode o spera quaggiù? papini, vi-675:
brusoni, 8-38: furono tutti barbaramente impalati o inganzati, nel quale tormento (che
per un piede, chi per un braccio o altra parte del corpo fino alla morte
che desiderano di liberarsi da qualche travaglio o malattia, e però fanno voto al
far ritorno / al regno di didone o a quel di iarba. g. m
5. agric. ant. potare o innestare convenientemente. soderini, iii-454:
ant. sistemato, adattato con più o meno garbo. ramusio, iii-207
, e quelli chiodi che potevano, o ponendo, in vece di chiodi,
, oppure tiravo diritto per una pagina o due e poi mi accorgevo di aver
notai, che l'abbia aver la legittima o la tri- biliana. io non t'
cessano infino che la loro stia di sopra o a torto o a ragione. bar
la loro stia di sopra o a torto o a ragione. bar etti, ii-304
scontenta del mondo,... o ingarbugliata in speciosissimi casi, con la
, vuol dire rinvigorito, ringagliardito, o rallegrato, di quell'allegrezza che mette
filo ingasiati,... ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture
. ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate.
schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. = part.
o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. = part. pass,
i gentiluomini? allegri, 35: o pur cupido ozioso, / menandolo ingattito,
le mondarisi vanno spigolando a le piagge o levan di guazzo sotto al solleone una
invade sottovento e le impedisce di raddrizzarsi o di poggiare. = denom.
ed anche diciamo 'in zurro 'o 'in zurlo ', e si unisce
coi verbi 'essere, stare 'o simili. = v. gazzurra
spreg. ingegno incolto, grossolano (o anche strano, bizzarro, curioso,
, ingegnandosi rapire una tinta all'arte o alla natura, e stemperarla sopra i
tosto s'ingegna per tiramela, o fregando alla terra il piede, ovvero toglierla
, 2-57: più malizia, o condotto con più sagacità. d'annunzio,
modo. menatemi qui cotesto guicciardo, o almanco... un di que'
, macchine (in partic. da guerra o idrauliche) o chi si dedicava alla
partic. da guerra o idrauliche) o chi si dedicava alla progettazione e alla
alla progettazione e alla costruzione di edifici o di opere di muratura in genere;
, avendo frequentato una scuola d'ingegneria o, in seguito, una facoltà universitaria
, una facoltà universitaria d'ingegneria o un politecnico (che conferiscono la laurea e
sede naturale di sostanze solide, liquide o gassose come combustibili, minerali metalliferi,
: il titolo stesso. -ingegnere militare o di guerra o di campo (anche
stesso. -ingegnere militare o di guerra o di campo (anche solo ingegnere)
successivamente, chi, in qualità di civile o come ufficiale militare, era addetto in
terminologia teatrale dei secoli xv-xvii, ideatore o costruttore di macchine e dispositivi scenici;
bene fare per il primo intermedio venire o di cielo o per terra, secondo che
il primo intermedio venire o di cielo o per terra, secondo che a vostra
terra, secondo che a vostra altezza o all'ingegnere piacerà, le tre parche.
confini e ristringere il letto dei fiumi o del mare. 4. acer.
, che esercita la professione meschinamente, o perché poco stimato, o perché poco
professione meschinamente, o perché poco stimato, o perché poco degno di stima.
è proprio, che si riferisce agli ingegneri o all'ingegneria; che segue o si
ingegneri o all'ingegneria; che segue o si ispira a criteri rigorosamente matematici,
nozioni e di tecniche superiori, desunte o fondate sulle scienze matematiche, fisiche,
raro. edificio destinato alla produzione industriale o artigianale, fabbrica, manifattura. magalotti
famosi sogliono essere empori, non iscuole o ingegnerie di delizie e di lussi.
ingegno, / mio figlio ov'è? o perché non è teco? petrarca
di sé indizio e chiaro segno / o d'amar poco o d'aver poco ingegno
chiaro segno / o d'amar poco o d'aver poco ingegno. tasso,
e saputo, per ingegno di guerra o dalle spie, il disegno de'borboniani
intelligenza; capacità creativa, ispirazione artistica o poetica; genio. guittone, 54-4
. dante, inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or
inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate;
ingegno, or m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi,
, 3: lo ingegno senza disciplina o la disciplina senza ingegno non può fare
forza -quando è da dotta mano o in muro o in tavola, in
-quando è da dotta mano o in muro o in tavola, in superficie di disegno
in tavola, in superficie di disegno o con colore lavorata -tenere gli animi fermi
dalla cultura barocca, volta a rinvenire o a elaborare in campo artistico, poetico
asino, il cane che la gatta o che 'l bue? or non vegiamo ancora
, ma gli aveva ingegno; / o, come dicon certi, avea destrezza.
a calcolate e abili associazioni di pensieri o di espressioni (fra loro dissimili ed
alcuno in alcuna delle lingue orientali antiche o moderne. questa qualità da noi così
noi chiamiamo lepidezza, brio, acutezza o vivacità d'ingegno, e altre simili
lungo del * bell'ingegno 'o 'wit '...; ma
ne'lor paesi e per tenerla lontana o scacciarla presto introdotta che sia. guerrazzi,
non altro gli ingegni non abbastanza fecondi, o troppo severi, e fornir loro per
dante, par., 18-82: o diva pegasea, che gl'ingegni /
tal beltà venga a ritrare? / o qual inzegno scenderà dal cielo / che la
si volesse porre / ne le tue mani o d'alessandro, il cui / ingegno
, piacevole, utile se non abbia ingegno o facoltà veruna di artista.
vietata, incoraggiata e per esse lecita o no, fa regola dell'ingegno e
un freno, / contra cui nullo ingegno o forza valine. boccaccio, dee.
, 1-i-374: si opponevano al nimico o con le armi o con altri ingegni.
opponevano al nimico o con le armi o con altri ingegni. g. gozzi,
, né mai vi fu opera o ingegno che quindi ne lo potesse spiccare.
] servendosi di essi come di schiavi o vendendoli per lavorare ne gl'ingegni di zuccaro
-per estens.: la chiave stessa o, anticamente, qualsiasi strumento consimile atto
bisognerà che tu vegni a me di notte o per tempo oscuro; sanza ingegno
paterni, e non ti converrae lusingare o ingannare li guar diani con
li guar diani con doni o con promessioni. sacchetti, 175-43: su
lo più di forma quadra, intaccato o traforato, che appiccandosi alla chiave, e
torna / l'altro dì non perfette, o se di chiave / ardua e ferrati
inquieto / ricco l'arche assecura, o se d'argento / e d'oro incider
e vasi / per ornamento a nuove spose o a mense. papi, i-82:
, costituito da due sbarre di ferro o di legno, lunghe da due a tre
delle quali sono attaccati pezzi di rete o retazze; croce (v. croce
l'occasione per uno dei suoi scarti o alzate d'ingegno. -a malo
, crudelmente. guittone, vii-84: o no amor, ma morte, / quali
in partic. esercitando un'attività artistica o scrivendo: e implica, talora,
talora, una situazione di disagio economico o di umiliazione morale). tommaseo
disoneste). giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 455: l'aspido
, e quegli che più sono, o par loro d'essere, ingegnosi.
a meri giuochi d'ingegno, cioè similitudini o novellette piacevoli, e alquanto istruttive per
alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.
(iii-159): con ingegno di corde o di scale / non vi si può
il proprio ingegno: impiegarlo in opere o in imprese inferiori alle proprie capacità,
in imprese inferiori alle proprie capacità, o comunque non degne di esse. 16
ingegno: spesso a un aspetto goffo o corpulento si accompagna una certa ottusità di
molino ad acqua, molino a braccia o a forza d'animali; e in esso
pregevolmente (con riferimento all'attività artistica o creativa). vasari, i-906:
piedi di giro, con nove palchi o appartamenti, divisi al di fuori con altrettanti
carattere, qualità di chi è ingegnoso o di ciò che è prodotto dall'ingegno
di ciò che è prodotto dall'ingegno o è eseguito e creato con abilità,
anche, con valore negativo, trovata o invenzione brillante e geniale, ma priva
p. verri, xxiii-176: tre o quattro proposizioni che gli sfuggirono, e
occhio diligente e inflessibile, e dopo più o meno prove avrete resultati quasi infallibili,
anime altrui. metastasilo, 1-2-147: o come il ciel seconda, / l'
può esser meglio che ornata, elegante o... freddamente ingegnosa.
artista, un poeta, un filosofo, o anche un costruttore, un artefice,
si provò a ravvivare la critica stilistica o del linguaggio. -per metonimia.
di quelli che anno l'attitudine della natura o il furor della mente. questi sono
avevano un fine? - quale, o cassandra ingegnosa a tormentarti? -figur.
dal buon senso; che è indizio o conseguenza di ingegno, di intelligenza,
, 2-78: l'ope- razioni virtuose o l'operazioni ingegnose, che hanno singolarità
il sentimento, che una data composizione o l'intera arte di un dato maestro
è il trovar bellissime e nuove similitudini o comparazioni; che è quanto il dire
da noi si vogliono chiamare immagini intellettuali o ingegnose, a differenza delle immagini della
barbaro che nell'architettura rimasa ci fosse o nell'arti figurative e ingegnose.
io. ideato e costruito con ingegnosità o in modo particolarmente funzionale; congegnato,
modo particolarmente funzionale; congegnato, elaborato o usato con abilità, con intelligenza (
, un oggetto e anche una costruzione o un'opera d'ingegneria).
che scorrano in letti d'erbe novelle o d'antiche ghiaie,... obbediscono
rare e sospir lunghi e gravi. o. rucellai, 8-16: senza dar
dallo stupore in osservando la sorprendente grandezza o l'ingegnosa struttura o l'ordine maraviglioso di
la sorprendente grandezza o l'ingegnosa struttura o l'ordine maraviglioso di sì gran tutto
quella del cervello delle vitelle di latte o di qual si sia altro costumato nelle
ci è un lattovaro che, pigliandone una o due imbeccate, si ingelusiarebbe il bordello
] della strada vo'l'aete tutte o ingelosiate o conficcate. = denom.
strada vo'l'aete tutte o ingelosiate o conficcate. = denom. da gelosia2
che conoscono non aver in loro virtù o qualità da piacere o essere stimati,
in loro virtù o qualità da piacere o essere stimati, ingelosiscono più tosto e maggiormente
, 1-212: non so se in terra o in ciel cosa vi sia, /
cosa vi sia, / che non tormenti o ingelosisca un core. foscolo, xiv-242
in questo alterazione tale che potesse ingelosire o far temere di rotte. giannone,
penosa voce, la quale ingeminava: o figlio, o figlio. idem [tommaseo
, la quale ingeminava: o figlio, o figlio. idem [tommaseo]:
bruno, 3-886: se fusse possibile o in fatto si trovasse che d'un
. idem, par., 18-117: o dolce stella, quali e quante gemme
particella pronom. bruni, 46: o che s'ingemmi il mare o 'l suol
46: o che s'ingemmi il mare o 'l suol s'infiori, / d'
inaura, / che mai palagi imperiali o regi / non ebbono più onorati e degni
ix-311: grato..., o mio batton illustre, / alla crescente
ricercate ed eleganti, di notazioni erudite o piacevoli (un'opera letteraria).
cavalieri; le teste ingemmate si curvavano o si ergevano. marinetti, 2-i-764:
arene ibero ed ermo / corrano altieri, o l'ingemmato idaspe. 2.
3. cosparso di gocce d'acqua o di rugiada; inumidito. betti
. palazzeschi, 5-322: usciva masticando ancora o asciugandosi con l'avambraccio i lunghi baffi
incorruttibile, e non variabile per accidente o per alterazione alcuna. galileo, 3-1-19
questo fa colui formato della materia o seperé o altra cosa alquna ab-
colui formato della materia o seperé o altra cosa alquna ab- biendo vertù
tempo innanzi ch'ella il partorisse, / o che dal padre fosse ingenerato. bartolomeo
, corrono rischio d'essere malatti o tignosi. gherardi, 1-ii-412: l'uomo
quella umideza... ingenera tarli o altro fastidio, e corrompe e guasta i
ai vegetali (e anche al terreno o a fenomeni atmosferici): produrre piante
mandò in aria, asciugandosi, esalazioni secche o materie ignite, atte a ingenerare i
, sotto tramontana, di ghiaccio o d'altra cosa. gemelli careri, 2-ii-121
corpo e forma le pietre nelle reni o nella vescica. betteioni, vi-437:
-far provare bisogno e desiderio di cibi o di bevande. muratori, 4-139
un fanciullo all'aspetto di un frutto o cibo a lui caro. -causare
. davanzali, i-291: lo tristo verno o mal provvedimento di vivere o l'uno
tristo verno o mal provvedimento di vivere o l'uno e l'altro vi ingenerò pestilenza
nascere malintesi, equivoci, ambiguità (o anche liti, discordie, ecc.)
, aspirazioni, speranze; ispirare coraggio o virtù. pannuccio del bagno, 2-5
. gennaio ingenera, febbraio intenera (o marzo ingenera, aprile intenera): in
aprile intenera): in gennaio (o in marzo) le piante incominciano a rivivere
xviii-5-1203: dovrebbe constare primieramente dell'ingenere o sia corpo del delitto. pagano, 1-369
, di umanità nei confronti di una o più persone; che ha un animo gretto
.: che non è generoso o munifico; avaro, tirchio. -con litote
v.]: ingenitamente dotato di tale o tal qualità. = comp. di
, sin dall'origine, alla natura o alla condizione di una persona, di
vulgo d'attribuire a i particolari quegli accidenti o che nascono dal caso o che potrebbono
quegli accidenti o che nascono dal caso o che potrebbono succedere con la direzion delle
prima se l'idea del triangolo sia ingenita o non ingenita? mamiani, 18:
se tutti gli uomini sono di natura eguali o simili, seguita che abbiano eguali o
o simili, seguita che abbiano eguali o simili diritti ingeniti, dunque sono eguali
3. disus. che si trova o si è formato all'interno; che
metalli / fa carco con misure, o di congesti / mordenti sali e d'
universo, cioè l'unigenito finito dell'ingenito o iddio, e dell'unigenito infinito.
accento ha? serba del napolitano, o è del tutto ingenovesato? = denom
e s'intensifica quel processo di umanamento o ingentilimento dei custumi e delle leggi,
. modificazione dei caratteri di una specie o di una varietà al fine di renderla utile
, ingentilisci). rendere gentile, o più gentile, mite, cortese;
pietre risaltate, che si chiamano bugne o bozze. si sono talvolta ingentilite, spianate
2-32: questo piatto è una specie, o sottospecie, di stufato, che il
pianta selvatica); trasformare, con incroci o selezioni opportune, una varietà di piante
, né altri fino a masaccio lo vinse o lo uguagliò, almen nella grazia.
), agg. divenuto gentile, o più gentile, mite, cortese;
i costumi sono non so se ingentiliti o corrotti. l. quirini, 66:
più chiaro che la chiarezza di achenàr o di altaìr o di aldebaràn. b.
la chiarezza di achenàr o di altaìr o di aldebaràn. b. croce, ii-2-106
. croce, ii-6-18: mi guardo attorno o raccolgo i miei ricordi sugli uomini religiosi
religione), coi quali ho vissuto o mi sono imbattuto, e non li riconosco
, e non li riconosco più sereni o meno turbati degli altri non religiosi (non
... non sono altramente dritti o privileggi disorbitanti, ma più tosto franchezze
, iii-1-143: e lui tu sdegni, o musa, e a lui non ride
. l'essere ingenuo proprio di un artista o di un'opera d'arte (v
delle modernità col darle tono classico, o falsa ingenuità primitiva. b. croce,
: 'ingenuità'non direbbesi che di parole o atti da troppo semplice: 'certe ingenuità
, 132: lo stato delle persone è o di liberi o di servi, i
stato delle persone è o di liberi o di servi, i liberi sono ingenui o
o di servi, i liberi sono ingenui o libertini. domenichi, 6-38: al
frachetta, 904: gli uomini nobili o di professione ingenua sono per ordinario men
quanto sentiva, senza rispetto di persona o cosa alcuna. pallavicino, 1-337:
purezza di pensieri e di sentimenti, o anche per inesperienza della vita; che
della vita; che è alieno dal pensare o dal commettere il male; candido,
6. per estens. che rivela o ostenta sincerità, schiettezza, semplicità;
certo, di antichi trionfi di scuola o d'ingenue feste tra amiche o di
scuola o d'ingenue feste tra amiche o di famiglia. landolfi, 2-184: seguitavano
attempato, non la cede a capri o altro illustre. -reale, effettivo
8. che esprime il sentimento dell'artista o coglie, rappresenta la realtà con immediatezza
, senza interposizioni culturali, sovrastrutture intellettualistiche o condizionamenti dell'esperienza; primitivo. -anche
stato perché bisognava liberarsi brutalmente dall'accademico o dal grazioso. -pre-logico.
color nativo pallidetta e talor per vergogna o per altro accidente tinta d'un ingenuo rossore
non capire il significato di una parola o di un discorso. = voce dotta
diritto a far valere la propria influenza o la propria autorità.
pensieri, / né capisco l'ingergo o poco o molto. = comp
/ né capisco l'ingergo o poco o molto. = comp. da
romagnosi, 17-131: se l'istruttore o l'educatore, sia egli un individuo
l'educatore, sia egli un individuo o una società, non avesse dapprima per se
per se le idee ch'ei vuole o deve ingerire nel suo allievo, non
, non potrebbe certamente in lui insinuarle o radicarle giammai. cattaneo, i-2-101:
pitture della 'campagna di roma 'o del * deserto '... l'
solo con una goccia di colore i pastori o i paladini. 3. mandar
a tale scopo, di dormire più o meglio, prese la consuetudine d'
, 12-iii-186: per ima certa mia o timidità o circospezione o freddezza ch'ella
: per ima certa mia o timidità o circospezione o freddezza ch'ella sia,
ima certa mia o timidità o circospezione o freddezza ch'ella sia, non ardisco
superfetazione,... di veleni ingeriti o propinati. 3. figur.
sarei così presuntuosa a risolvere che sia bene o male dare il vostro podere a batista
: 11 giudice non deve lasciarsi tentare o sedurre dalle presunzioni anticipatamente in lui ingerite
. l'ingessare; operazione di fissare o fermare mediante gesso. l.
-per simil. scherz. cospargere di cipria o di altro belletto chiaro. sacchetti
un muro, in una volta, o in altra opera muraria. 3
di gesso stemperato con colla le tavole o tele da dipingere. -anche assol.
vogliono questo, cioè: sapere tritare o ver macinare, inconiare, impannare,
macinano i colori a un giulio romano o ad altro famoso dipintore. vasari,
bianche, e lasciar da parte le rossicce o le brune, che oggidì sono alla
terapeutico con bende gessate (un'articolazione o una parte ossea). -per estens
una persona all'immobilizzazione di un'articolazione o di una parte ossea. ojetti
-per simil. cosparso di cipria o di un belletto chiaro; imbellettato.
cresta: / s'eran belle davvero, o di verzino / tinte o ingessate.
davvero, o di verzino / tinte o ingessate. -intonacato con gesso.
che serve come base di una pittura o di un'iscrizione (una tavola,
tiensi la medesima maniera su le tavole, o ingessate o senza; e così su'
maniera su le tavole, o ingessate o senza; e così su'muri, che
che siano secchi, si dà una o due mani di colla calda, e di
attaccati alcuni pezzetti di materie ingessate, o per dir meglio, di materie ossee.
è servito a tali operazioni; l'oggetto o la cosa che è stata sottoposta a
lo ingessar qualche cosa in un muro, o simile; e dicesi anche della cosa
operazione dell'ingessare, cioè del fermare, o dell'impiastrare, checchessia col gesso;
il punto dove una cosa è fermata o collegata col gesso, e il gesso
gesso stesso che serve a cementare, o a impiastrare o coprire, checchessia.
che serve a cementare, o a impiastrare o coprire, checchessia. -in
fabbri ferrai, parte di un cardine o di un gancio che viene murata.
magnani quella parte di un arpione, o simile, che s'ingessa nel muro
. gadda, 472: s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie,
, 472: s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi o
era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi o femori, più che
o squassato tibie o caviglie, metacarpi o femori, più che una quindicina di
ingerire; introduzione nello stomaco di cibi o di bevande. - anche al figur.
con gesù. iacopone, 1-858: o disio ingesuato, / che fai l'anima
di san giuseppo..., ingesuati o del beato giovanni colombino. baldinucci,
. idem, 1-iv-438: quando tutto o quasi tutto il clero è ingesuitato, l'
e riferiscesi a volatili, governati, o imbeccati, dall'uomo... per
inghebbiato, / ci preferisca in prosa o in poesia, / pur di cantare
. lorenzo de'medici, i-303: o borea algente, che gelato stagni,
. disus. cumulo di ghiaia o di detriti ghiaiosi. d'azeglio,
: 'inghiaiare '... investire o incagliare nella ghiaia. -figur
.. s'erano inghiaiati sulla seconda o la terza riga. = denom.
, sm. luogo ghiaioso, strada o sentiero ricoperto di ghiaia; strato di
influenzato dall'ideologia ghibellina; diventato ghibellino o fautore dei ghibellini. g
ant. e letter. che è nato o abita in inghilterra, che è cittadino
. che si riferisce, che è proprio o originario dell'inghilterra e del popolo che
chiamano tutte quelle le quali da imo o più popoli naturalmente si favellano,
marina, 362: 'inghinare', fare una o più forti legature, a varie «
stirato e spianato intorno a un pennone o antenna, ai quali siano state applicate
a un albero, a un pennone o a un'antenna di un veliero per fissarvi
dei rinforzi che ne impediscano la rottura o ne costituiscano una provvisoria riparazione.
. far passare una porzione di cibo o un sorso di una bevanda dalla bocca
che denota imbarazzo, paura, ansia o che consegue ad abbondante secrezione sali vale
: tutta una vacca se ingiottisce, o due, / ché ha il ventre assai
un anno non sarà offeso da vipera o altro venenoso. casti, i-i-
altro can che roda e inghiotta / o carne od osso ovver di pane un tozzo
che me n'abbi fatto. -o ingiottito o sputato l'hai. de luca,
mentisco. monti, x-4-317: spalanca, o terra, / le voragini tue;
inghiottiva tutto. boccaccio, i-246: o nettuno, inghiottisci la presente nave,
onde evitare che lucca fosse un dì o l'altro inghiottita. -figur.
concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono, come in quel verso
inghiottiti. machiavelli, 1iii- 1028: o questa volta italia si assicurerà da chi ha
assicurerà da chi ha disegnato inghiottirsela, o non mai più. m. dandolo,
: che se alcuno in prosa o in rima / legge fredde tiritere / e
cui non mi vennero inghiottiti forse venti o trenta sorsetti di acqua presi così a
questo tempo... i sapori acri o soavi di liquori bevuti, o di
acri o soavi di liquori bevuti, o di cibi inghiottiti di malavoglia. 2
[i guanciali dei cinesi] poco o punto, onde il capo regna sul suo
forza di umiliazioni inghiottite... re o ministri pervengono a conservare questo lembo di
. zucchetti, 83: l'inghiotitore o canale per cui [le balene]
in modo che entri tutto e chiuda o copra la testa col viso e tutto
tr. adornare con ghirlande di fiori o di foglie. boccaccio, 1-i-552:
, 1-1: se de'tuoi carmi, o musa, è gloria il fine,
e in cima inghirlandarlo di gabbionata o di salda trincea per guardare la campagna.
d'alte montagne / si spazia (o sia che il verno le ricinga / di
il volto / d'alcun nuovo color turbato o tinto / e i dorati capei non
celandosi dietro alla cortina dei sorrisi, o delle attenzioni gentili? e dei discorsi
? e dei discorsi non già voluti o studiati, ma pur sempre molto garbati,
agg. adornato di ghirlande di fiori o di foglie. boccaccio, dee.
di quercia inghirlandati, con le mani piene o d'erbe odorifere
o di fiori. sannazaro, iv-36: i
tra albero e albero e alle fontane o cascate luminose sotto il ponte alessandro lo
s'ingiachi / s'un gallo canta o ronza una zanzara. salvini, v-450:
vanno macinando i colori con olio di noce o di seme di lino (benché il
/ oltre l'uso natio s'infoschi o ingialli, / non sì tosto perciò l'
l'ordin già preso / s'allenti o lasci. roberti, xiv-102: ecco che
secche. roccatagliata ceccardi, 86: o siepi che albergo di zirli e di
far diventar giallo; tingere di giallo o di giallastro. boccaccio, v-230:
-per estens.: il colore giallastro o la patina di ciò che ingiallisce.
diventare giallo, conferire una colorazione gialla o giallastra. borgese, 1-281: il
ad ingiallire i crini, / o ch'ella mandi mal tempo e quat
che ha acquisito una colorazione gialla o tendente al giallo (con partic. riferi
del tempo, assumendo una tinta giallastra o coprendosi di una patina giallastra.
. v.]: 'ingiardinare', fornire o adomare di giardini. o piuttosto ridurre
, fornire o adomare di giardini. o piuttosto ridurre un tratto di paese a essere
prospetti / al girar di tue lun / o santa poesia. tommaseo [s.
'ingiardinarsi', farsi bello di giardini, o ameno quasi giardino. 3.
antenna, colla quale per mezzo d'uno o due bozzelli si serra una parte della
vi si trovasse entro osso di porco o ratto, cioè topo morto [ecc.
in modo smisurato, rendere di proporzioni o forme gigantesche. -al figur.: ac
urtassi con la bicicletta nella parete, o un tallone mi slittasse giù da un
vive e germoglia: / ma se zolfo o miniera in lei non passa, /
tingasi il labro / 0 con ostro o con minio o con cinabro.
/ 0 con ostro o con minio o con cinabro. -rendere canuto.
questo m dunque fa dante raccogliersi, o (come dice più avanti) ingigliarsi
agg. ornato con gigli (veri o dipinti). buonarroti il giovane
di una vena, di un'arteria o di altro organo tubolare, che provoca
(inginòcchio). piegare un ginocchio o le ginocchia a terra in atto di
ginocchia a terra in atto di devozione o riverenza o sotto- missione; mettersi in
a terra in atto di devozione o riverenza o sotto- missione; mettersi in ginocchio;
, la sera, quando alcuno morto o infermo si raccomanda, debbiamo, inginocchiando,
fugge il vinto e s'appiatta, o l'armi cede, / e s'inginocchia
, i-13-243: andate a inginocchiarvi, / o cara, e a confessarvi. foscolo
animali: piegarsi sulle zampe per fermarsi o sdraiarsi o ubbidire a un ordine;
piegarsi sulle zampe per fermarsi o sdraiarsi o ubbidire a un ordine; cadere in
engcnogiato). piegato su un ginocchio o sulle ginocchia in atto di devozione
sulle ginocchia in atto di devozione o riverenza o sottomissione; messo in ginocchio;
in atto di devozione o riverenza o sottomissione; messo in ginocchio; genuflesso
di legno, formato da un gradino o sgabello, sul quale ci si inginocchia per
avanti piega il ginocchio sopra uno sgabelletto o inginocchiatoio basso. botta, 4-1146:
, dicendo ad alta voce: « o sapientissimo re, benedetto sia il ventre che
che di sopra vi metterai, sarà o ingiocondo o nocevole. -ant.
di sopra vi metterai, sarà o ingiocondo o nocevole. -ant. che riesce
. 3. qhe esprime o suscita tristezza, amarezza. alberti,
ingioconde riescono. guerrazzi, 10-79: o francesco petrarca,... con quale
salvini, 33-221: volete voi sapere, o benedetto, / che cosa è quella
, e per confermare le loro opinioni o ingioiellare i suoi scritti, alcun verso
portare ogni domenica mattina a san carlo o in duomo, e la sera al cinematografo
il 'granchio '. -a o verso un livello basso della scala sociale.
un punto e l'estremità di qualcosa o il suolo, il procedere del tempo
, un'età, un'estensione spaziale o temporale, ecc. considerate da un valore
muove, acquista forza nel suo cadere o all'ingiù muoversi. 3.
ingiudicàbile, agg. che non può o non deve essere giudicato.
per esempio quelle che si riferiscono ai colori o ai suoni. g. bassani,
stato sottoposto a un procedimento giudiziario penale o civile (una persona). machiavelli
3. che non è giudicato o non è oggetto di considerazione, di
-in partic.: fornire di giaciglio o di pavimento fatto con giunchi. -con
il pastor] lontan da la gente / o casetta, o spelunca, / di
da la gente / o casetta, o spelunca, / di verdi fiondi ingiunca;
pronom.). coprirsi di giunchi o di fronde. -con significato generico:
, / deh volgi gli occhi, o sinagoga ebrea. f. frugoni, 3-iii-166
. giungere). imporre d'autorità o con modi imperiosi, categorici; comandare
che non fece già mai batter alcuno o lacerar vesti o villaneggiar per ira o
fece già mai batter alcuno o lacerar vesti o villaneggiar per ira o pena ingiusta ingiùgnere
o lacerar vesti o villaneggiar per ira o pena ingiusta ingiùgnere con oltraggio. giannone
. paoletti, 1-1-144: alla società, o accademia, di già eretta in firenze
ingiunzione; che consiste in un'ingiunzione o contiene un'ingiunzione (decreto ingiuntivo)
io minor stimi il tuo fallo, o meno / la ingiunta pena a te dovuta
sf. ordine emesso da un'autorità o impartito da una persona che si comporta
di adempiere a una presunta obbligazione civile o tributaria rivolto a un soggetto dall'autorità
autorità giudiziaria (dietro ricorso del creditore o, rispettivamente, dell'autorità amministrativa tributaria
provvedimento scritto detto decreto di ingiunzione o decreto ingiuntivo (e tale provvedimento può
ingiuntivo (e tale provvedimento può essere o no, a seconda dei casi,
creditore di una somma liquida di denaro o di una determinata quantità di cose fungibili
una determinata quantità di cose fungibili o di chi ha diritto alla consegna di una
il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna. ibidem, 644: il
ingiusto, contrario alle norme del diritto o ai princìpi della giustizia, commesso in
si cognosce s'egli è di ragione o d'ingiuria, cioè se quel fatto è
ingiuria, cioè se quel fatto è giusto o ingiusto o buono o reo. iacopone
se quel fatto è giusto o ingiusto o buono o reo. iacopone, 51-9:
fatto è giusto o ingiusto o buono o reo. iacopone, 51-9: vendeca nostra
, ii-vi-4: quand'uomo riceve beneficio o vero ingiuria, prima de'quello retraere a
fine, ed ogne fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista.
ogne fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista. idem, par
altro che cosa fatta a torto o voglian dire contra ragione. tasso, ii-399
2. offesa arrecata alla dignità personale (o anche ai diritti della personalità) di
personalità) di un soggetto (individuo o corpo collettivo) mediante un comportamento ingiusto
) mediante un comportamento ingiusto, cioè o compiendo un'azione materiale legalmente o moralmente
cioè o compiendo un'azione materiale legalmente o moralmente ingiusta, o affermando falsamente cose
azione materiale legalmente o moralmente ingiusta, o affermando falsamente cose disonorevoli, o facendo
, o affermando falsamente cose disonorevoli, o facendo uso di parole di per sé oltraggiose
nel comportamento di chi, con atti o parole, offende l'onore o il decoro
atti o parole, offende l'onore o il decoro di una persona presente o
o il decoro di una persona presente o di una persona che egli raggiunge con
una persona che egli raggiunge con scritti o disegni o mediante comunicazione telegrafica o telefonica
che egli raggiunge con scritti o disegni o mediante comunicazione telegrafica o telefonica. -in
scritti o disegni o mediante comunicazione telegrafica o telefonica. -in senso generico: delitto
attribuire alla persona offesa un fatto determinato o quando è arrecata in presenza di più
che tende direttamente od indirettamente, i° o a porre in ridicolo la persona di qualcuno
ridicolo la persona di qualcuno, 20 o ad esporre a sospetti la sua condotta,
: gli scritti autentici, siano essi stampati o no, divengono ingiurie, allorché o
o no, divengono ingiurie, allorché o affìssi in pubblico o distribuiti a mano
divengono ingiurie, allorché o affìssi in pubblico o distribuiti a mano o trasmessi a foggia
affìssi in pubblico o distribuiti a mano o trasmessi a foggia di lettere, circolanti
594: 'ingiuria'. chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è
con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire cinquemila.
in parigi con applausi universali, veri o finti che fussero, di tutto il
3. danno causato da un atto ingiusto o da un'azione violenta. fra
della rosura delle bestie, per due o tre anni passati si deono trasporre con tutte
214: in questa pianta, o stolto, / quel che ingiuria ti par
si facciano un picciolo padiglione, fatto o di panno lino o di scorze,
padiglione, fatto o di panno lino o di scorze, sotto il quale, come
persone ostili; il danno agli uomini o alle cose che ne deriva. -per
, 3-29: se la ingiuria de'tempi o la negligenza de gli uomini.
, il parer mio saria che l'ingiuriante o l'offendi tore che dire il vogliamo
-in partic.: offendere l'onorabilità o il decoro di una persona; oltraggiare.
[nel duello] sono lo ingiuriarsi o con mentite o con altri modi. a
] sono lo ingiuriarsi o con mentite o con altri modi. a. f.
, ec. ec. qualunque persona o cosa, si adopera l'accrescitivo.
stima, e dello schernito niuna, o picciolissima. s. maffei, 6-308:
malefatte; che è solito comportarsi ingiustamente o insolentemente verso gli altri. giovanni
, 256: non creder però, o dante, che il primo giron tormenti tutti
, 14: qualunque passarà per campo o vigna d'alcuno iniuriosamente contra volontà di
dovere, ingiuriosamente si disidera l'altrui, o si tiene quello che l'uomo possiede
persona ingiuriosa. beicari, xxxiv-133: o rei perversi, miseri iracundi, / ch'
mia, ha intenzione di essere ingiurioso o avaro. g. ferrari,
per vaghezza di vendetta avrebbe voluto offendere o noiare, se potuto avesse, l'autore
ci attacchi nella nostra pigrizia mentale, o nella nostra inerzia morale, nella nostra
pareggia, / non che lavagli altrui parlar o mio. 5. figur.
ingiurioso aspro e villano / la rompe o storce [l'opera della scultura] o
o storce [l'opera della scultura] o del tutto dismembra. b. tasso
occorrendo all'appetito nostro alcuna cosa ingiuriosa o nociva, subito gli spiriti...
, 829: qual cosa è più lodevole o virtuosa, che difendere la innocenzia di
buon cittadino servire più tosto al signore o a la patria? -a la patria.
la volontà, da cui dipende il peccare o non peccare, sarà buona, ed
anche: che non può essere documentato o comprovato; inspiegabile. -per estens.:
universitario. 2. che non ha o non merita alcuna giustificazione; imperdonabile,
non è giustificato, che non ha o non ha avuto una giustificazione; arbitrario
mettere in primo piano lo stesso atto o fatto che viene giudicato ingiusto).
. romagnosi, 19-53: la giustizia o l'ingiustizia... altro non è
giudizio logico col quale pronunziamo la conformità o la difformità fra tatto figurato in pratica
tua orbita ch'io giunga, / o tu che in cielo passavi funesta.
.: le singole strutture, istituzioni o rapporti sociali ingiusti. pascoli, i-442
, ma vorrebbe additarle in voi, o lavoratori. vittorini, 5-322: le
. — fare, commettere ingiustizia o un'ingiustizia: comportarsi in modo ingiusto
pratica la giustizia, che non rispetta o osserva i princìpi della giustizia e dell'
. pulci, 17-12: qual fato ingiusto o qual fortuna vuole / ch'a piè
santa chiesa costituzioni e modi di stare o andare contra la libertà di santa chiesa.
ingiusto. buonarroti il giovane, i-483: o per offesa del giusto, o per
: o per offesa del giusto, o per difesa dell'ingiusto, verisimile è che
meritata tirannide. guadagnoli, 1-i-31: giusto o ingiusto / fosse l'elogio, so
/ sanza'l qual non risplende sole o stella, / aresti già macon tuo
ecco t'apre un sepolcro, o re crudele. piniemonte, 179: quando
il suo cor d'alta ferita / finte o antiche vicende, e rovesciati / nella
facoltà, fabricando moneta di lega cattiva o in altro modo ingiusta. =
i costumi, i caratteri degl'inglesi o dell'inghilterra. foscolo, ii-430
. -anche: grossa gala di seta o di filo per ornare le stoffe per
angoli superiori. -sella inglese (o all'inglese): senza arcione rilevato
zuppa inglese: dolce di biscotti savoiardi o di pan di spagna inzuppato di liquore
alternato con strati di panna e crema o cioccolato. tommaseo [s. v
di spagna con crema e alchermes, o rum. artusi, 479: * zuppa
agg. e sm. che è nato o abita in inghilterra (e, per
4-2-122: pudini all'inglese, torte o pasticci d'erbe o di frutti e
all'inglese, torte o pasticci d'erbe o di frutti e frutti crudi dolci maturi
basii, all'inglese. -gabinetto o latrina all'inglese: in cui lo scarico
v.]: 'inglesina', giovanetta o giovane donna inglese e gentile.
: 'inglesume', consuetudini inglesi, o piuttosto affettazione di quelle. = deriv
: in questo modo cade, o diviene ingloriazione e gran vergogna. =
avv. senza gloria, senza meritare o giungere alla gloria. tommaseo [
2. non nobilitato dalla fama o dalla gloria; oscuro, mediocre.
: le traduzioni dei libri classici, cattive o mediocri, sono ingloriose a chi le
esofago che serve per la prima digestione o come riserva di miele (nelle api
, 228: la ingluvia del ventre o vero gola... è porta de'
2. curvarsi, presentare rilievi o protuberanze 0 sporgenze. sbarbaro,
forma su un tronco, un ramo o un organo vegetale; nocchio; gobba
tanto lungamente che la persona s'incurvisca o paia doversi incurvire. 2.
alla rubinstein, non so se illeggiadrita o ingolfata da un costume singolarissimo, formato
2. in senso concreto: atto o opera o particolare di stile rozzo,
. in senso concreto: atto o opera o particolare di stile rozzo, grossolano.
ingoffi. g. gozzi, 5-39: o scrittore da ingoffi e scapezzoni, /
tacitare qualcuno, per comprarne la complicità o per ottenerne favori. guerrazzi,
giovini coll'ingoffo, dicono, di 3 o 4 mila lire. = voce
). inghiottire in gordamente o in fretta per lo più in un solo
. neri, 4-7: forse m'ingoieranno o gli orsi o i lupi, / o
4-7: forse m'ingoieranno o gli orsi o i lupi, / o i satiri
o gli orsi o i lupi, / o i satiri lascivi al mio decoro /
ingoi tremando forse una pastiglia? / o che spicchi dal vaso un gambo di vaniglia
ruspoli, 129: un banchetto, o pedanti, c'è per voi,
; lo ingoiò. -pronunciare male o in modo incompleto (una sillaba,
padre in figlio continuarono a ingoiare vocali o rincalzarle raddoppiando consonanti. tommaseo [s
.]: ingoiar le parole (o per impazienza o per timidità o per vizio
ingoiar le parole (o per impazienza o per timidità o per vizio contratto)
parole (o per impazienza o per timidità o per vizio contratto).
, 1-25: nell'invisibile affonda, / o mio pensiero, la sonda, /
una volta. -sorbirsi un libro o un discorso (per lo più con
con fatica, a malincuore); leggere o ascoltare di malavoglia. g.
tante offe di stile pedantesco 0 accademico o gotico che mi tocca ingoiare, qualche
veridici, e inorpellano con sofistiche tonache o pelliccelle quella falsità che, danno ad
.. per ingoiarmi simili rimproveri, o per farli soffrire a te. manzoni,
oltrepassano dieci mila i cadaveri risorti, o stritolati sotto la macina de'morbi, o
o stritolati sotto la macina de'morbi, o ingoiati dalla foga degl'infortuni.
raffigurato nell'atto di ingoiare una figura o una pezza aral dica (
che sta inghiottendolo (una figura o una pezza araldica). =
che affluisce (per difetto di carburazione o per errato avviamento) nel carburatore di
un motore a scoppio impedendone l'accensione o provocando fuoruscita di fumo molto denso dallo
fra la terra, e gli scogli o capi si allargano fra quel mar che lo
(in un'attività, nello studio o anche nei vizi, nei piaceri,
m'ingolfava nello studio della bibbia, o d'omero? giusti, i-476: ingolfanandomi
quando s'intratteneva col pensiero sull'una o sull'altra di queste cose, s'ingolfava
lasciarsi coinvolgere, immischiarsi in faccende gravose o pericolose o spiacevoli; restare invischiato,
, immischiarsi in faccende gravose o pericolose o spiacevoli; restare invischiato, impegolarsi.
casti, 171: tu vorresti, o doride, / che m'ingolfassi anch'io
saputo liquidare in tempo. -affrontare problemi o argomenti vasti, ardui, complicati.
disputare se il ghiaccio sia acqua rarefatta o no, materia della quale il sig.
è mostrato... che quel cerchio o ultimo limbo di cielo che pare,
(in un'attività, nello studio, o anche nei piaceri, nel vizio,
smarrito. della porta, 4-23: o dio, in che gran tempesta ondeggia
in situazioni difficili, in faccende gravose o pericolose o spiacevoli. gualdo priorato,
difficili, in faccende gravose o pericolose o spiacevoli. gualdo priorato, 10-ix-21:
bevo e ch'io la ingozzo, / o per dir più, la mastico e
terra ferma, sono state poi ingollate o sommerse dal mare. alfieri, 9-89:
ingolli senza accorgertene. 6. leggere o studiare avidamente, con fervore o in
leggere o studiare avidamente, con fervore o in fretta, rapidamente. contile,
, iv-908: è giocoforza ingollare due o tre pagine di elenchi e indici di
ingollata, sf. quantità di cibo o di bevanda che si ingolla tutta in
grido dell'ingollavento, / tu, o prima foglia verde tra gli spini