-in partic.: il canone in natura o in denaro che si doveva al feudatario
e 'l seggio / senza 11 fio o tributo / pagar di cristo al gran pastor
amico alcun fio del qual egli fosse tenuto o per leggieri falli, o per reato
fosse tenuto o per leggieri falli, o per reato rimasogli di misfatti già perdonati?
pagar tanto e sì devuto fio, / o vo'tacer di voi per non far
la natura e dio / produtto, o scelerato sesso, al mondo / per una
la propria colpa; sopportare il castigo o le conseguenze di una colpa, di un
espone, non è in pronto una fiocaggine o una pleurite o una peripneumonia o qualche
in pronto una fiocaggine o una pleurite o una peripneumonia o qualche altro acerbo male per
fiocaggine o una pleurite o una peripneumonia o qualche altro acerbo male per l'improvviso
acerbo male per l'improvviso moto rallentato o in qualche parte fermato del sangue,
in qualche parte fermato del sangue, o della linfa, da cui l'animale economia
temesse di rovinarsi il petto divenuto fragile o d'esaurire quel poco fiato.
oggetto la coltivazione di piante da fiore o da fogliame particolarmente decorative onde far commercio
particolarmente decorative onde far commercio di esse o dei prodotti che se ne possono ottenere
può anche essere praticata per scopi scientifici o per semplice diletto, in forma casalinga)
flòrida), sf. tessuto di tela o di cotone dalla lavorazione rozza e grossolana
rozza e grossolana, stampato a righe o a quadri per lo più su fondo
116: ha una di quelle faccione o facciaccie superbamente e floridamente romane.
prosperità, benessere (dello stato fisico o spirituale o economico). pallavicino,
benessere (dello stato fisico o spirituale o economico). pallavicino, 1-388:
, un giardino, una regione, o anche una stagione). fra giordano
aratro inciso / cui più né l'alba o il florido / aprii ritorna al riso
cioè florea, non è vesta florida, o fiorata,... ma è
un'aria pendula di fiocchi, / o bianchi o rosa, o l'uno e
pendula di fiocchi, / o bianchi o rosa, o l'uno e l'altro
, / o bianchi o rosa, o l'uno e l'altro: meli,
sono così, non hanno più di tre o quattro mesi; più tardi avranno i
spunti nel cielo al tuo natale / o giove sul centauro / o sul florido tauro
natale / o giove sul centauro / o sul florido tauro / la vezzosa ciprigna
ottimi risultati (un'attività di lavoro o di studio, il commercio).
sa, non si può attribuire alla fortuna o al caso. folengo, ii-33:
florida e verde, / senz'altri fiori o frutto. machiavelli, 95: [
da complemento introdotto dalla prep. di o in: ben fornito, potente, valente
g. b. martini, 1-1-16: o puntando qualche nota, o con la
, 1-1-16: o puntando qualche nota, o con la varietà delle figure, [
florilègio, sm. scelta delle opere o dei passi più significativi di un determinato
passi più significativi di un determinato autore o di un dato periodo o genere letterario
determinato autore o di un dato periodo o genere letterario, raccolta in volume (
la gran moltitudine di sentenze, similitudini o comparazioni, apoftegmi e detti morali,
li riferivano, si leggono nelle collezioni o florilegii di stobeo, d'antonio, di
/ co 'l tuo nome soltanto, / o regina de l'arno, o
o regina de l'arno, o mia florivola / inspiratrice al canto!
di consistenza (di un tessuto animale o vegetale, della carne, di un
dei terreni donde provenne la torba, o si consolida,... perdendo la
scompagina e disgrega, diventando un polverone o un renaio. d'annunzio, v-2-
e di sforzi. in questa floscezza o accidia di pose [nel quadro] sta
flaccido, cascante (un tessuto animale o vegetale, le membra del corpo,
, flosci, molli. -cotone o seta floscia: filato di seta che riceve
, e dentrovi un fiocco lungo tre o quattro dita, d'una materia simile
filo per cucire, et altra floscia o battuta, che serve per fare lavori con
, già sapersi quanto sian flosci, o sia per lor medesimi o per la fredda
sian flosci, o sia per lor medesimi o per la fredda maniera d'influire di
/... / vieni, o stranier, ti mesci / all'incantata festa
trascurato, informe (un'opera letteraria o artistica, lo stile, ecc.
, 154: * flos ferri ', o 'fiore di ferro '. carbonato
il complesso delle unità marittime da trasporto o da guerra che appartengono a uno stato
da guerra che appartengono a uno stato o a una compagnia di navigazione; l'
gruppo di navi che viaggiano di conserva o di navi mercantili adibite a un determinato
navi mercantili adibite a un determinato servizio o di navi militari che uno stato disloca
questo mar'oceano molto astutamente la frotta o conserva delle navi de mercanti di questi
un idrovolante effettuata prima del decollo o dopo l'ammaraggio. 2. fluttuazione
2. fluttuazione (di un aeromobile o di una superficie di comando di una
con esso in modo d'un feltro o panno, e tutto senza terra,
persona dicono: che la è flottante o fluttuante nelle idee, nel volere, ecc
è il titolo di una recente legge. o che forse * galleggiante ', part
, oscillante), detto di debiti o di capitali di una amministrazione, i
loro natura sono soggetti cioè ad aumento o diminuzione »; migliorini [s. v
. processo di arricchimento dei minerali metallici o di altre sostanze, basato sulla diversa
abbandonandolo libero in balia di un fiume o d'altro corso d'acqua.
. gruppo di navi da guerra leggere o sottili (torpediniere, cacciatorpediniere, sommergibili
ecc.) costituito da due o più squadriglie, che operano sotto lo stesso
tipo, da trasporto, da pesca o da diporto. cestoni, 775:
soluzioni di fluosilicati di alluminio, magnesio o zinco. = deriv. da
acqua, un liquido, un fluido, o anche un gas).
le acque fluenti hanno fatto su i dorsi o sulle pendici dei monti. carena,
-che cade o si avvolge in ampie e morbide pieghe
, / bontà, che sanza invidia o malizia era. 6. sciolto
e di armoniose proporzioni (il corpo o una parte di esso). linati
9. matem. variabile (uno spazio o, più in generale, una qualsiasi
ne le camere loro una boccia o altro vaso pieno d'un licore over di
vaso pieno d'un licore over di polvere o di cosa petrificata che avesse forza con
over convertire l'argento vivo in oro o in argento o in che metallo che
l'argento vivo in oro o in argento o in che metallo che volessero. b
forme si differenziavano solo per una maggiore o minore intensità di toni. 2
capillizio e di larghe fluenze dal medesimo o dalla zona pilifera subzigomatica. -morbido e
pasta vetrosa che costituisce in tutto o in parte una roccia; la pasta vetrosa
faccia la terra in quanto al moto o alla quiete. d'annunzio, v-2-170:
. e sm. che riduce o ha la capacità di ridurre una sostanza
fluidificazióne, sf. l'operazione o l'insieme delle operazioni per rendere fluida
delle varie parti di un corpo liquido o gassoso a scorrere le une sulle altre
una fluidità simile a quella dei tamarischi o dei salici piangenti, tutta stracci d'
di beni e di servizi alla domanda o viceversa. fluidità dei fattori produttivi:
economica da un luogo a un altro o da un tipo di produzione a un'altra
sostanza per lo più allo stato liquido o gassoso). galileo, 3-4-136
-letter. flaccido, molle (il corpo o parte di esso). g
, che fluisce pianamente, senza intoppo o involuzioni, con naturalezza (il linguaggio
, lo stile, un'opera artistica o letteraria, un suono, ecc.
alcuni versi fossero un poco raddolciti, o, per dir meglio, fatti un poco
. 5. che non assume o non ha ancora assunto un preciso carattere
, instabile. lubrano, 33: o breve eternità di nostra vita, / che
.. scorrendo essa per un piano o fondo, quanto si voglia diseguale e
che l'animale non cada in languore o in assopimento. galvani, 30: le
, e tanto varrebbe che contenesse acqua o altro fluido qualunque. c. e.
i-19: i vasi sono tubi più o meno lunghi dei quali... le
.: comportarsi in modo vanitoso falso o teatrale. = da gigione.
. -chi). che è proprio o caratteristico del gigione; che mira o che
o caratteristico del gigione; che mira o che indulge a facili effetti.
a facili effetti (di un attore o, per estens., di una qualsiasi
gigliàceo, agg. che ha forma o il colore del giglio; che è
bergantini, 235: anche voi siete condottieri o candidi / gigli di quei drappelli,
, / che il pestel loro, o calice finisca / in capsula. tramater
corolla composta di sei petali completamente liberi o saldati alla base, disposti in circolo
incurvati a forma di campana. o. targioni pozzetti, i-290: [la
pezzo e tagliata in sei parti o di sei petali disposti in circolo, e
bot. famiglia di piante monocotiledoni erbacee o legnose, appartenenti all'ordine liliiflore,
le foglie sono talora sostituite da cladodi o cladofilli, i fiori (per lo più
supero, il frutto è una capsula o una bacca, gli stami sono solitamente sei
le quali hanno una radice tuberosa, bulbosa o fibrosa, rare volte fascicolata. d'
che è simile al giglio per forma o per colore. d'annunzio, v-2-255
proprio campo la figura di un giglio o di alcuni gigli (uno stemma,
. targioni tozzetti, 12-8-53: xifio o gladioso, detto da'contadini gigliarèllo,
porta come emblema la figura di uno o di più gigli (un vessillo, uno
(un vessillo, uno stemma o una delle sue parti, ecc.)
splendore di zecchini, / veneziani giliati o papalini, / che valga il tuo
suoi, ovvero bulbi, cioè cipolle verdi o secche, al modo che si fa
terra fiorisce in maggio-giugno. -giglio martagone o di calcedonio,: nome volgare del lilium
del lilium martagon, detto anche martagone o riccio di dama, con fiori di
bulbi, e nella sommità porta due o tre fiori co'petali diritti, nell'
', i toscani * fioraliso 'o 'mughetto '. guerrazzi, 6-10:
'giglio giallo', 'acoro adulterino', o 'acoro falso officinale'. pascoli, i-312:
modesta della famiglia liliacee. -giglio turco o giglio narciso (anche giglionarciso):
formar un capitello colle disposizioni dell'iride o giglio turchino, il quale ha tre
è più grande, diritto e più o meno appuntito, e i due laterali sono
veggono, siccome l'aguglia, o dragone, o giglio, o stella,
l'aguglia, o dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna
o dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore
dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore dell'oste fare
saluto d'incantesimo. -giglio al naturale o di giardino: si pone sullo scudo
: firenze. guazzalatri, ix-1007: o buon battista messer san giovanni, /
seguitare il corso tanto che io caschi, o che io abbia, se non il
una croce, tramontana con un raggio o triangulo bislungo tutto nero o tutto rosso
un raggio o triangulo bislungo tutto nero o tutto rosso, o con un giglio in
bislungo tutto nero o tutto rosso, o con un giglio in cima, o una
, o con un giglio in cima, o una palletta, o altra cosa tale
in cima, o una palletta, o altra cosa tale che la faccia agevolmente conoscere
, 1-5: te,... o gran luigi, /... /
. letter. freschezza delle carni, candore o il pallore della pelle (per lo
0 santo, giglio e santo: testa o croce (v. croce, n
trottola, paleo, soffio, giglio o santo,... e cento altri
tozzetti [tommaseo]: le terre gilie o argille si trovano disposte in filoni e
molto forti. lastri, i-99: argilla o terra giglia, o da palle per
i-99: argilla o terra giglia, o da palle per balestra, è una sorta
eccoti lì un ceppo di terra giglia o argilla, to'! pascoli, i-294:
0. targioni tozzetti, i-290: gigliosa o gigliacea... quella [corolla
di io lire per tale lavorante, o gignore, o sottoposto all'arte. statuto
per tale lavorante, o gignore, o sottoposto all'arte. statuto dell'arte
cosciotto (di agnello, di capretto o di montone). scappi,
pezzo magro di coscia ', di maiale o di montone che si mangia dolce e
e furono forse origini di quelle società o confraternite o 'gilde 'di muratori
furono forse origini di quelle società o confraternite o 'gilde 'di muratori od architetti
architetti, che si ritrovano quattro o cinque secoii appresso. tommaseo, 3-ii-21:
eran fatti, più che una corporazione o gilda o a arte » ereditaria,
fatti, più che una corporazione o gilda o a arte » ereditaria, una popolazione
stoffa e una parte posteriore di seta o di tessuto leggero, unito sui fianchi
. martini, i-199: se alcun fiume o altre acque a passar s'ave,
commettere. = dal lat. cymba o cumba, dal gr. xùp. 37
lotta, il salto. il gimnaste, o sia il maestro, tutto simile
, foglie persistenti (laminari, aghiformi o squamose) che presentano spesso consistenza legnosa
; costituiscono un grande gruppo di spermatofite o fanerogame (considerato da alcuni classe,
da alcuni classe, da altri divisione o sotto- divisione), che comprende 600
gymnospermae, dal gr. yuù-vóo7repp. o (; * dal seme nudo ',
. zool. sottordine di infusori o cibati provvisti di citostoma chiudibile e con
panzini, iv-296: 'ginnoto', 'torpedine'o esplosivo la denominazione data dai greci
« f. l. gilii < di£igrenqrpa
i termini linneani, ma poi nell'interno o li traduce (talora con le voci
italia mediana; per es. lanius-macellaio o castrica, torpedo = occhiatella)
castrica, torpedo = occhiatella) o li italianizza (ginnoto, pleuronetto, teute
e abbandonato senza più forza, balìa o gina da poter muoversi. -sentirsi
greci. di cesi ora di qualunque collegio o conservatorio di femmine e di fanciulle.
3. figur. luogo abitato o frequentato da persone effeminate, corrotte e
: se qualche monaca con adulterio o fornicazione rompeva il voto della castità, veniva
delle piante fanerogame, formato da uno o più carpelli; i quali possono costituire
un unico pistillo (gineceo sincarpico) o un insieme di più pistilli (gineceo
= voce dotta, gr. yuvaixoxóo|j. o <; (comp. da yuvr)
<; 'donna 'e xóop. o <; * ordine, disciplina ')
psichico della femmina, alla ginecocrazia matrimoniale o matriarcato, per metter capo al dominio
, timore di contrarre malattie veneree o di cagionare la gravidanza, ecc.
donne, chi ne ha timore, o le sfugge. ginecòforo, agg.
corso della visita ginecologica. -valve ginecologiche o vaginali: divaricatori usati durante l'esame
-ocixóc * donna 'e vóp, o <; 'legge '. ginecopatìa
poteva altro che aspettare ch'ella rinvenisse o guardarla morire. slataper, 1-44:
voto ordi vi ritorte incatenate di ginepraio o di bosso o d'ulivo, strette
ritorte incatenate di ginepraio o di bosso o d'ulivo, strette insieme a modo
intrigo, viluppo; discorso, scritto o pensiero farraginoso e affastellato. l.
-mettere, cacciare, trascinare qualcuno o qualcosa in un ginepraio: far entrare
che metter me, che t'amo, o lisa, tanto, / in questo
; ha corteccia sottile, foglie opposte o in verticilli di tre, aghiformi e
; i fiori sono minuti, ascellari o terminali; il frutto (coccola)
non edra, abete, pin, faggio o genebro / poria 'l foco allentar che
quai facien volare / per l'aere astore o grifalco o sparviere / e quei pedestri
volare / per l'aere astore o grifalco o sparviere / e quei pedestri sovente bussare
olive, allori, / virgulti, sterpi o s'altro qui si truova / ch'
idem, 15: unguento contra parietico o sia nella testa overo in altro membro
che foglia, che non gli casca o muta mai. tassoni, 293: fulvio
: fulvio, mal può di mirto o di ginebro / vaghezza or traimi a l'
e nelle macchie, detto anche cedro fenicio o cedro spagnolo; le coccole sono più
affezioni cutanee, denominato catrame di ginepro o olio empireumatico di ginepro. targioni tozzetti
d'acqua; è scorrevole, incolore o verdastro, di odore tere- bentinaceo,
quello del legno di avellana a cinque o sei goccie in vino sono provati in
, della famiglia graminacee (cortaderia argentea o cortaderia selloana o gynerium argenteum),
graminacee (cortaderia argentea o cortaderia selloana o gynerium argenteum), caratterizzata da grandi
spartium junceum), detta ginestra comune o ginestra odorosa o ginestra di spagna'
detta ginestra comune o ginestra odorosa o ginestra di spagna', è alta fino asm
di ginestre. -ginestra dei carbonai o ginestra scopereccia: arbusto della famiglia leguminose
arbusto della famiglia leguminose papiglionate (sarothamnus o cytisus scoparius), alto circa 2
trovano accozzati, se vi mettete dieci o dodici miglia lontano nel mezzo d'una vigna
miglia lontano nel mezzo d'una vigna o d'un ginestràio a chiamarli a voi,
. garzoni, 1-686: minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippa,
asia e africa); ginestra tintoria o da tintore. durante, 2-207
baldovini, xxx-n-33: da qualche capitozza o qualche preta, / in quanto ammene,
sia nata, / e in qualche macchia o 'n qualche gine- streta / trall'ortica
s'ottiene dalla scorza dei rami, o vermene della ginestra macerata nell'acque
è proprio di ar busti o di macchie simili alla ginestra. =
), detto anche ginestra spinosa, o d'amburgo o d'olanda, con
anche ginestra spinosa, o d'amburgo o d'olanda, con fiori gialli, diffuso
tipico della città di ginevra; che abita o vive a ginevra. foscolo
distinzione essenziale fra linguistica diacronica (o storica) e sincronica (o descrittiva)
(o storica) e sincronica (o descrittiva). 5. polit.
marmocchio più grandino si gingilla col tamburo o col cappello a bubboli del babbo.
un prete, un tribuno, o un giocattolo, o il diavolo che si
tribuno, o un giocattolo, o il diavolo che si porti l'arcadia,
, grimaldelli, cordoncini di seta, o altro qualsisia gingillo capace di dar l'andare
. per estens. balocco, giocattolo (o oggetto di poco costo, dato ai
determinato; come a dire pezzetti di stoffe o di fogli di vario colore, di
di vario colore, di nastri, o altro simile. de amicis, i-53:
, un epicuro, un metrodoro, o qualche altra testa a botta di queste
conto tenesse duro: e poi, che o per via di congetture ritrovasse appresso a
di congetture ritrovasse appresso a poco il gingillo o, non ritrovandolo, si desse bensì
vezzeggiamenti che si fanno, con la voce o coi gesti, ai bambini piccoli.
da giunture trasversali connesse quasi a ginglimo o cerniera. tramater [s. v.
niuno de'sottoposti della detta arte possi o vero debbia uccidere o vero scorticare alcuno
della detta arte possi o vero debbia uccidere o vero scorticare alcuno bue o vero vacca
debbia uccidere o vero scorticare alcuno bue o vero vacca o genigie... alla
vero scorticare alcuno bue o vero vacca o genigie... alla bottega sua
, 25-117: la mia academia un tempo o mia gin- nasia / è stata volentier
lauree e le abilitazioni degl'insegnanti ginnasiali o tecnici,... con i milleduecento
era stato tocco da alcuni giovani, o ch'elli tollesse da loro xxx dramme,
supplicando di non so che il ginnasiarca o soprantendente della scuola, o ginnasio,
il ginnasiarca o soprantendente della scuola, o ginnasio, gli toccava i fianchi.
. -in partic.: rettore o professore dello studio di padova.
vii-340: ginnasio: luogo di scuola o ridotto di scolari e di libri. equicola
pubblicamente in esercizi fisici a corpo libero o con attrezzi; acrobata. -anche semplicemente
i suoi esercizi troppo in alto, o quando assistevo alla discesa da un tram
un tram in corsa di persona troppo vecchia o poco abile, mi liberavo da ogni
tendeva a rettificare i difetti del corpo, o ne arrestava i progressi: diminuiva la
, fa la ginnastica razionale coi manubri o senza. gozzano, 888: io fissavo
sia a corpo libero sia ai grandi o piccoli attrezzi, ed esige un alto
: si propone di evitare, eliminare o ridurre le malformazioni del portamento. -ginnastica
corpo. chiesa, 5-116: feci due o tre volte il giro della scuola saltando
favoriscono lo sviluppo delle facoltà intellettuali o mnemoniche (o anche il rafforzarsi della volontà
sviluppo delle facoltà intellettuali o mnemoniche (o anche il rafforzarsi della volontà e dello
efficaci vie all'imparare si è l'esercizio o ginnastica delle facoltà intellettive. il vantaggio
appositamente studiati, eseguiti a corpo libero o per mezzo di attrezzi (l'educazione
di esercizi fisici eseguiti a corpo libero o con attrezzi (una pubblica esibizione,
). carducci, iii-24-137: direttori o presidenti di scuole normali, di società
insieme tante sillabe in 'ar 'o in 'or ', o meglio in
ar 'o in 'or ', o meglio in * on ', quante bastino
svolgimento di esercizi fisici a corpo libero o con attrezzi (una palestra).
si può credere l'ardir loro nelle battaglie o l'animo nelle ferite. garzoni,
di esercizi fìsici svolti a corpo libero o per mezzo di attrezzi (una pubblica
2. urto del ginocchio contro il terreno o un altro ostacolo. tozzi,
tozzi, ii-335: dura un'ora o poco più; ma noi lo facevamo
cornette a'fianchi. -benda elastica o guancialetto di caucciù usato dai giocatori (
proteggere le ginocchia. -guancialetto imbottito o lembo di cuoio con fibbia, che
-ginocchiera ortopedica: apparecchio di cuoio o di celluloide inserito in un'armatura metallica
2. in partic. parte dell'armatura o di un'uniforme; ginocchiello.
3. locuz. fare ginocchino o di ginocchino: fare riverenza accennando la
-per estens. rappresentazione dipinta, disegnata o modellata del ginocchio. dante, purg
purg., 10-132: per sostentar solaio o tetto, / per mensola talvolta una
gozzi, 1-125: un flauto o un violino che suona un minuetto, fa
, vacillanti: persona colta da timore o priva di coraggio. bibbia volgar.
arresto improvviso di un movimento di flessione o di estensione (ed è preceduto da
remo, che si appoggia alla palchetta o entra nella scalmiera. -nelle costruzioni navali
g. m. cecchi, 18-23: o padron mio da bene, / o padron
: o padron mio da bene, / o padron buono, i'non posso tenere
. monti, 19-110: giura, o giove, il gran giuro, che nel
. -con le ginocchia della mente o del cuore piegate: con umiltà e
, iii-9: tiri 'l freddo borea, o neve fiocchi / da i ginocchi /
: prostrarsi dinanzi in segno di riconoscenza o supplica (per ottenere il perdono,
implorandoli perdonanza. manzoni, 321: o carlo, il ciel molto ti diè:
amico. -mettersi, gettarsi in o a ginocchio: inginocchiarsi (per devozione
-con riferimento a dio, a una divinità o a una forza superiore: adorarlo,
coraggio. d'annunzio, v-1-425: o liberazione, liberazione, vieni e scioglimi
ginocchióne, genocchióni, genocchióne, in o a ginocchióni), avv. in ginocchio
per lo più in atteggiamento di preghiera o supplica). -gettarsi, but
, rispettoso, umile, timoroso, o anche privo di dignità, servile (
o meno grande. pirandello, 8-296: più
presenti due sorta di fiori, monoclini o ermafroditi e pistilliferi o femminili (come
fiori, monoclini o ermafroditi e pistilliferi o femminili (come in alcune labiate)
partenogenesi in cui lo sviluppo dell'uovo o formazione del- l'embrione ha luogo con
presenti due sorta di fiori, monoclini o ermafroditi e pistilliferi o femminili (come
fiori, monoclini o ermafroditi e pistilliferi o femminili (come in alcune composte).
è proprio del giobertismo, che sostiene o segue il giobertismo. giusti
m. -i). che sostiene o segue il giobertismo (in partic.
in negli anelli fassi che a la sponda o banda della nave seranno.
). dedicarsi, da soli o con altri, a un gioco, sia
dicci a pari, a chi più salta o meglio corre, se in casa si
corre, se in casa si può fare o altrove nel conspetto tuo. ariosto,
in una competizione (fra due persone o due squadre), consistente in esercizi
squadre), consistente in esercizi fisici o ginnastici o sportivi, da compiersi, in
, consistente in esercizi fisici o ginnastici o sportivi, da compiersi, in base
. giamboni, 7-22: la terza o la quarta parte de'giovani che più
s. caterina da siena, ii-112: o dolcissimo amore gesù, tu hai giocato
), che si svolge, per svago o per guadagno, fra due o più
svago o per guadagno, fra due o più persone, basata sull'abilità e
. fiore, 63-1: s'a scacchi o vero a tavole giocassi / colla tua
avere sempre in mano un cinquantatré, o un quarantanove almeno. boccalini, i-15
una gran parte della giornata discorrendo, o leggendo, o giocando a dama coi sassi
della giornata discorrendo, o leggendo, o giocando a dama coi sassi. d'
lussuriare (e spezialmente con maschi) o che vesta di soperchio o conviti o
con maschi) o che vesta di soperchio o conviti o abbia il capo forato,
o che vesta di soperchio o conviti o abbia il capo forato, non ti impacciare
impacciare con esso in affidarli il tuo o commetterli tue faccende. s. bernardino
cammelli, 78: chi giuoca compra o fotte, / ed io m'ho visto
1-102: ma non aveva modo nel giocare o discrezione; perdeva o guadagnava poste spropositate
modo nel giocare o discrezione; perdeva o guadagnava poste spropositate, con ispensie- ratezza
stanza di dietro a giocare a zecchinetta o alla mora. d'annunzio, iii-2-1166
feroce. -con riferimento ad animali o a concetti astratti personificati. simintendi
e le frasi dell'autore che biasimate o lodate. pavese, 8-324: basta
morelli, 219: dove giuoca pecunia o alcuno bene propio, né parente né amico
convenzionale. -servirsi di determinati strumenti o mezzi, ricorrere a un dato espediente
far miracoli nello stato di ferrara, o se ne intendevano poco, o giocavano di
ferrara, o se ne intendevano poco, o giocavano di malignità, perché le sue
gli antichi si sarebbero permessi di scherzare o giuocar di sottintesi. 11.
trattare (per lo più con astuzia o malizia). malpighi, 1-174:
suggestivi. -in partic.: zampillare o precipitare (l'acqua) con effetti pittoreschi
, armonizzare, amalgamarsi perfettamente (due o più colori e luci). bertola
in un luogo (secondo ch'è, o no, armonico). 13
a sé un pezzo che l'abbraccia, o si muove liberamente nel pezzo che stia
16. pagare una somma (o qualcosa di equivalente) come posta in
di me quel che voi, / o di giocarmi o vendere, / può'mi
quel che voi, / o di giocarmi o vendere, / può'mi a tua
a tua voglia spendere / in carne o in insalate. dolce, xxv-2-234:
17. scegliere una combinazione di numeri o di segni da puntare a un gioco
relativa polizza o schedina; pagare la somma prescritta per
onore circa la verità di un'affermazione o l'attendibilità di una previsione.
dato fiato tutt'al più ad un corno o suonato le campane, ma, a
. -affidare la soluzione di un problema o una decisione all'esito di un gioco
, mettere a repentaglio un bene materiale o morale; rischiare. -anche: perderlo
farfalle disegnandole dai musei: un atropo o testa di morto con un'ala infranta
mai / giocato a tummeglihai, / o fatto alle piastrelle. -giocare d'astuzia
fatto alle piastrelle. -giocare d'astuzia o d'ingegno: agire con grande accortezza
arresta: / e se tener lo vuole o corre o trotta: / poi sotto
/ e se tener lo vuole o corre o trotta: / poi sotto il petto
di schiene. -giocare jorte o grosso: puntare somme rilevanti nel gioco
, sbagliare. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414:
sbagliare. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414: non
larga con esso. -giocar netto o al netto: comportarsi lealmente, onestamente
che uomo è fazio. -giocare sicuro o al sicuro, alla sicura, a
più adatte. -giocare su qualcuno o su qualcosa: farvi assegnamento, approfittarsene
, 7-153: tutte le volte che leggevo o che parlavo, lei riusciva a portarmi
che determinano la estrazione d'una carta o la gettata d'un dado, variano all'
d'uso. -combinazione di numeri o di segni giocati al lotto, al
con vivacità di movimento in una rappresentazione o in un racconto (un personaggio,
modo stonato: i colori sono giustapposti o variegati o giocati secondo, come dicono
: i colori sono giustapposti o variegati o giocati secondo, come dicono, un
: ed ora cantino versi giuo- cati o sollazzati siccome in sul nilo. giocatóre
una partita di un gioco di bravura o di fortuna. novellino, 5
e quali a tavole od a scacchi, o ad altri diversi giuochi; ed il
che i suoi compagni ignorino se sono buone o cattive. 3. chi
come professionista), di esercizi ginnastici o atletici. zanobi da strata [s
come tanti guelfi e ghibellini per questo o quel giuocatore di pallone, e la
piazza, consistenti in esercizi di forza o di destrezza; ciarlatano, prestigiatore,
si facesse una fronte piena di crespe o le gambe da un giocatore di braccia
d'oggetti, di legno, di metallo o d'altra materia, 1 quali servono
balocco, quanto per esercizio di corpo o di mente pel fanciullo che se ne
palle, pallottole, trottole, palèi o fattori, pezzi di cartoncini dipinti, da
riunirsi per ricomporre l'intera figura di edifizio o d'altra cosa, cavallucci di legno
2. per estens. cosa o luogo che si presenta alla vista con
di museo. 3. persona o prodotto dell'arte, della tecnica o
o prodotto dell'arte, della tecnica o dell'ingegno che è (o appare)
tecnica o dell'ingegno che è (o appare) di dimensioni molto inferiori a
, un po'esile e fragile, o il senso di un divertito gioco prospettico)
altri ogget- tini per proprio divertimento, o per tentare suggestioni sugli altri, i
. 4. figur. persona o cosa che costituisce oggetto di svago,
giuocherellavano leggère con una ciocchetta di cedrina o di menta. comisso, 14-46: si
produrre un tenue e piacevole effetto luminoso o acustico. - anche sostant. govoni
. 4. figur. agire o scrivere in modo superficiale e ozioso,
ignota malìa. -prendersi gioco di qualcuno o di qualcosa. b. croce,
lealtà di mio padre i loro giochetti. o questi andassero indiano giochevolmente la sua opinione su
che giocherella. tropp'oltre, o qual ne fosse il motivo, fatto sta
stupore. 4. grazioso accorgimento estetico o stilistico; invenzione, creazione, scoperta
giochetto di parole ', dove, o per celia o sul serio, ponesi
parole ', dove, o per celia o sul serio, ponesi una voce in
, ponesi una voce in doppio senso o si fa contrapposti d'idee e d'
piacevole esercizio a cui si dedicano bambini o adulti, sia da soli sia in
compagnia di altri, per distendere lo spirito o per sviluppare l'ingegno o le forze
lo spirito o per sviluppare l'ingegno o le forze fisiche; passatempo, svago
, quando sono disoccupati, sogliono prendere o con giuoco o con conversazione d'altra
disoccupati, sogliono prendere o con giuoco o con conversazione d'altra sorte. pallavicino
dentro la terra. dossi, 768: o giuoco! sorridente parola. per te
2. competizione fra due persone o due squadre, consistente in esercizi fisici
due squadre, consistente in esercizi fisici o ginnastici da compiersi, in base a
/ da le palle lanciate i fuggitori. o. rinuccini, i-278: per gli
-scontro di scherma o di duello. -anche: le regole
talora concorsi di musica e di poesia o spettacoli teatrali. -anche: esercitazione militare
spettacoli teatrali. -anche: esercitazione militare o cavalleresca; giostra, torneo.
a nettuno. -giochi di troia o troiani: serie di corse, gare
fu detto. -giochi florali (o fiorali): in onore di flora,
: quelli celebrati anticamente durante i funerali o in ricordo di un defunto. dante
che si celebravano in onore di libero o bacco il 17 maggio e durante le
tregua di un mese. -giochi pitici o pizii o delfici: si celebravano
un mese. -giochi pitici o pizii o delfici: si celebravano a delfi
consistenti nella lotta contro figure di mostri o contro uomini ricoperti (specie nel capo
, ossia con uomini vestiti da mostri o da fiere, e con mostri stabili
con mostri stabili, fatti di legno o di stracci. 5. competizione
. 5. competizione fra due o più persone, basata sull'abilità e
regole precise, che si svolge per svago o per guadagno (e tali sono,
, semplicemente, gioco): competizione o scommessa (ordinariamente con una posta,
(ordinariamente con una posta, più o meno rilevante, in denari o in
, più o meno rilevante, in denari o in valori equivalenti), nella quale
di questa compagnia giuochi a giuoco di dadi o ad alcuno giuoco che danari vi si
/ levar più d'un con la mano o dir sette, / al giuoco delle
sette, / al giuoco delle coma o della mora. tasso, 11-ii-
quando il prezzo del giuoco è il danaro o cosa misurata dal danaro, non estimo
il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente
e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria. -gioco di
1-325: se crediamo a certi ottimisti o scettici,... gl'immorali
-complesso delle norme che regolano una partita o degli accorgimenti a cui ricorre il giocatore
-in partic.; combinazione (favorevole o svantaggiosa) di carte. leggende
-camera, stanza, sala dei giochi o da gioco: quella riservata per gli
la soddomia tòllar a moco, / o come ciampolin gavazzatore / potesse vivar tollendoli
ariosto, 27-11: pensò che dentro anglante o dentro a brava / se la godesse
più bello spettaculo, che cosa più piacevole o più vaga si può veder di voi
canta. 12. cosa detta o fatta per ingannare qualcuno o per divertirsi
cosa detta o fatta per ingannare qualcuno o per divertirsi alle sue spalle; scherzo,
nel regno delle bagatelle ancor gli oratori o sacri o profani. il loro stile
delle bagatelle ancor gli oratori o sacri o profani. il loro stile amava i
ciò che si dice in senso figurato, o al contrario. carducci, iii-6-247:
e di scherno; vittima della cattiveria o prepotenza altrui; trastullo, zimbello.
ricchezze, sì li disse: « o stolto e perduto de la mente,
la pastoral turba non prenda, / o con aste ferrate ovver con foco, /
non che gli smacchi, fornì per volontà o natura la vita sua. basadonna,
: così se la lettera andasse perduta, o volessero servirsene ai loro giochi, non
e abbondante. -con riferimento agli animali o ai fenomeni della natura. spallanzani
e la vena massima della coda, forato o reciso il cuore, facevano sempre il
della sorte: cambiamento improvviso di eventi o di situazioni; caso fortuito. campofregoso
con frequente riferimento ai fattori, contrastanti o convergenti, che ne sono la condizione determinante
a dire che siano un gioco nervoso, o un gioco di bile. einaudi,
. 20. combinazione, naturale o artificiale, di luci, di ombre
velluti e le dorature de'salotti, o ne'giochi e rimandi delle specchiere,
di continuo. -combinazione di accorgimenti artistici o di espedienti stilistici. valerio massimo
iii-18: dante... è pittore o scultore, secondo le occorrenze, eleggendo
ora dando alle sue imagini il risentito o il preciso dello scalpello. de sanctis,
: le antitesi, i giuochi di pensiero o di parola, le acutezze...
macchine 'è il muovere di esse o di taluna delle loro parti per ottenere
', spazio interposto tra due corpi o organi, di cui uno deve giuocare nell'
paragonare di tempo in tempo il cadavero o la notomia di gesso col naturale ricoperto
per attirarli alle reti, alle panie o sotto il tiro del fucile (e si
seconda che si tratti di uccelli vivi o di richiami non viventi); richiamo,
quello di rispetto ', cioè di ricambio o riserva. 24. sport.
i corridori ciclisti) si prestano vicendevolmente o che è dato al caposquadra; gioco
che è dato al caposquadra; gioco individuale o personale: quello del giocatore che svolge
organo (e si dice pieno gioco o ripieno il suono simultaneo di tutti i
gioco matematico: operazione aritmetica, geometrica o algebrica che si presta per piacevoli passatempi
ad abusi, a un contegno riprovevole o equivoco, a fatti deplorevoli.
gli levassi a giuoco, / o ver nello alemento arson del fuoco. pulci
/ di questa bella mia nova guerriera. o. rinuccini, 5- 191: due
per l'alba. -alla fine o a capo del gioco; a gioco vinto
a capo del gioco; a gioco vinto o finito: al termine, da ultimo
. -avere, fare bel gioco o buon gioco: essere fortunato, ottenere
. -dare, fare buon (o mal) gioco o a buon (
, fare buon (o mal) gioco o a buon (o a mal)
mal) gioco o a buon (o a mal) gioco: giovare, riuscire
, riuscire utile, tornar comodo (o scomodo, svantaggioso). -anche:
). -anche: agire rettamente (o disonestamente). girolamo da empoli,
tutta fiata convenga salutare, ma, o per desiderio d'amore o per solazzo
, ma, o per desiderio d'amore o per solazzo, talora si mandano altre
-dire, chiedere buon gioco (o buoni giochi): dichiararsi vinto e
1-38: scioi le tue muse, o tu chiedi buon giuochi. varchi,
perdenti. -entrare in gioco o nel gioco di qualcuno: intervenire in
interessi); formare oggetto di discussione o di contestazione (un'opinione, una
brutto gioco. -fare gioco a qualcuno o a qualcosa: servire, giovare;
dee., 9-1 (346): o se essi mi cacciasser gli occhi,
se essi mi cacciasser gli occhi, o mi traessero i denti, o mozzassermi le
occhi, o mi traessero i denti, o mozzassermi le mani, o facessermi
, o mozzassermi le mani, o facessermi alcun altro così fatto giuoco, a
un notevole vantaggio (anche senza volerlo o in modo spregiudicato). de roberto
famiglia sangermano che stava ormai diventando o era ormai diventata uno dei principali centri di
potere della regione. -fare (o riuscire) il gioco netto: comportarsi
l'opportunità di dimostrare la sua valentia o la sua astuzia, dargli l'occasione
, recare, avere a, in o per gioco qualcuno o qualcosa: farsene
avere a, in o per gioco qualcuno o qualcosa: farsene beffe, divertirsi alle
, pigliare, farsi gioco di qualcuno o di qualcosa: farsene beffe, burlarsi,
fantasia, solo allora, ogni cento o cinquanta anni, trionfano il palcoscenico delle
palcoscenico delle forme nuove. -sapere o intendere il gioco, essere padrone del
il giuoco. -scoprire il gioco o le carte del gioco: rivelare (
le carte del gioco: rivelare (o indovinare) le intenzioni proprie (o altrui
(o indovinare) le intenzioni proprie (o altrui); mostrare il lato debole
si dice, a vedere il giuoco o tenere il lume. crusca [s.
parte alcuna in cosa di una certa importanza o in cui vi sia alcun pericolo.
, girare in gioco: diventare (o far diventare) motivo di gioia e di
-vedere, tenere il gioco vinto o per vinto: considerarsi sicuro di un
? giusti, 2-244: un giorno o l'altro quel giocàccio infame / t'
con uso avverbiale (anche a, per o di giocoforza): necessariamente, inderogabilmente
ballato, introdurre qualche intermedio, rappresentazione o giocolaménto di forze o altro, e questo
intermedio, rappresentazione o giocolaménto di forze o altro, e questo chiamano * lo
che un povero infilatore di parole spente o spulite: un giocolante di vocaboli e
divertire spassosamente il pubblico, le corti o le allegre brigate; buffone, istrione
. denina, xviii-3-717: sono riflessioni o piuttosto visioni sopra alcuni punti di storia
piuttosto visioni sopra alcuni punti di storia o mal intesi o mal riferiti,.
sopra alcuni punti di storia o mal intesi o mal riferiti,... dove
giorni non l'ha fi nita mai o di leccar l'uva colla lingua, o
o di leccar l'uva colla lingua, o di vezzeggiarla colle labbra, o di
, o di vezzeggiarla colle labbra, o di spremerla giocolando colle gingie. nievo,
altro ei fosse / un -qualche scalzagatti o uno sgraziato, /... /
nomi, 7-75: con il capo o con le spalle giocola. goldoni, vii-49
. grazzini, 443: cioppe o gammurre aperte e fesse / son da gioco-
e fesse / son da gioco- latrici o strionesse. buonarroti il giovane, 9-417:
. disus. scherzo, burla; azione o discorso sconsiderato. s.
. lancellotti, 530: un'istrione o giuocoliere in constantinopoli... sosteneva
riescano, senza dar nel vile del comico o nell'affettato del giuocoliere; ch'è
gioco semplice e facile, breve svago o trastullo. -anche: piccolo balocco,
, giocando con loro alle capannelle, o con simili giocolini. magalotti, 24-369
in due retate prendon tutti quanti / (o ve'che pesca!) e cavalieri
amando quello per lo qual gaudete, / o spiriti beati, / e qua'da
gioconderanno grotteschi, immani ti disgusteranno, o sgangherati ti faranno strabiliare. carducci,
di riflettere rapidamente a colpi di penna o di telegrafo, mi dava qualche soddisfazione.
fin allora dagli alberi di natale o dal pan di spezie. d'annunzio,
. -in senso concreto: cosa o persona che è occasione o causa di
: cosa o persona che è occasione o causa di gioia, di compiacenza o di
o causa di gioia, di compiacenza o di orgoglio. ottimo, iii-8
, godimento. cavalca, ii-34: o signor mio, io ti ringrazio di ciò
: non ci rapiscono fortemente le giocondità o della vista o dell'udito o dell'odorato
rapiscono fortemente le giocondità o della vista o dell'udito o dell'odorato; perché
giocondità o della vista o dell'udito o dell'odorato; perché senza esse né
coi domestici, i rimproveri sulla lentezza o disattenzione non si possono manifestare in faccia
-anche con un compì, di causa o di relazione. giacomino pugliese, 184
e versi fazo / per voi, o bionda, / occhi giuconda, / che
1-103: quei dunque antichi non di fiori o frondi, / ma di carne asinina
boccaccio, iii-1-3: siate presenti, o marte rubicondo, / nelle tue armi rigido
benessere e agiatezza (un bene materiale o morale, un patto, una situazione,
: non v'ebbe più avvenimento triste o giocondo per la patria, al quale carducci
lazzaro, marta e maddalena, 43: o gioconda maddalena, dove sono li tuoi
[il poeta] adesso il suo discorso o, per meglio dire, le sue
si per- dessino in fare a'sassi o al maglio. giordani, iii-139:
antica e medievale definiva come stile mediocre o mezzano, in contrapposizione all'idealismo della
, ii-1-125: ma nelle basse poesie o giocose, le quali all'età nostra
leggiero. non dico solamente delle mirabili o giuocose, ma eziandio delle seriose o gravi
mirabili o giuocose, ma eziandio delle seriose o gravi. salvini, xii-1-526: bartolommeo
a tragedie, né degnia sii sochi o cottumi, ma tutta giocosa e piacevole.
determinato vantaggio, e dalla bugia dannosa o perniciosa, con la quale si reca
dice il falso per qualche utilità, o propria, o d'altrui. la seconda
per qualche utilità, o propria, o d'altrui. la seconda si chiama bugia
dannosa, ed è quando si mentisce o contra il bene del prossimo o con tra
si mentisce o contra il bene del prossimo o con tra l'onor di dio.
vai dei barocci dipinti rossi che discendevano o andavano, in quei giorni, coi
toscana, 6-15: di tutto quello avessi o potessi avere d'entrata o di rendita
quello avessi o potessi avere d'entrata o di rendita in su'detti beni, o
o di rendita in su'detti beni, o di bestiame a giogàtico. lastri,
nel darsi i bovi al giogàtico, o sia colloia, come costumasi in maremma,
, / che ormai ci conoschiamo o tanto o quanto. = voce di
che ormai ci conoschiamo o tanto o quanto. = voce di etimo incerto
sono come appresso di noi i frati o i preti. p. della valle,
/ mira ben, se gran sementi, o chee; / e se sementi gioglio
s. bernardino da siena, 554: o donne, non sapete voi come fate
. bernardino da siena, 1081: o chi andasse stamane a le confessioni e volesse
a voi toccherà colla virtù delle vostre speculazioni o l'estirparlo come gioglio d'errore,
l'estirparlo come gioglio d'errore, o l'educarlo come germoglio di verità.
attaccare i bovini al timone di un carro o alla bure dell'aratro. -giogo frontale
dell'animale. -giogo doppio di garrese o di collo: quello formato da un'
di legno leggermente arcuata con un foro o un anello centrale per fissare il timone;
il timone; si poggia sul collo o sul garrese, si fissa con un
carducci, 578: t'amo, o pio bove; e mite un sentimento /
di pace al cor m'infondi, / o che solenne come un monumento / tu
guardi i campi liberi e fecondi, / o che al giogo inchinandoti contento / l'
delle scritture si dividono in tre gioghi o accoppiamenti che vogliamo dire; cioè 0
cioè 0 in versificale e prosaica, o in lunga e breve, o in rac-
prosaica, o in lunga e breve, o in rac- contativa e rappresentativa.
alto affare con uomo di picciola condizione o per lo contrario uomo gentile con donna
ch'un sì benigno giogo / rotto abbia o sciolto il vostro amor fugace. i
della chiesa. giamboni, 10-119: o voi che lavorate e affaticati siete.
lapponia in monti. una gran cordigliera o giogo altissimo, quasi di alpi, fende
le stelle ad una ad una, / o come 11 tuono errar di giogo in
. -letter. giogo di pindo o di parnaso: la poesia, di
, ch'è nella circonferenza del deferente o dello epiciclo più rimoto dal centro del
, era l'unione di tre picche o chiaverine, due delle quali piantate in
palladio volgar., 3-12: le vigne o viti che son tese alte in pergola
mettono i tralci per terra; o per se stesse si reggono; o quando
o per se stesse si reggono; o quando elle sono palate di un sol
di un sol palo senza giogo; o quando elle hanno un semplice giogo;
quando elle hanno un semplice giogo; o quando elle hanno quadruplicato giogo. 6
legar un pezzo di canapetto al palco, o altra cosa che sia sopra alli mantaci
barra che congiungeva i bracci della cetra o della lira. salvini, 16-234:
grandi tuoi cavalli / amavi il canto, o conduttor del carro / di capanèo,
si collegano fra loro più magneti permanenti o nuclei di elettromagneti. -elemento a forma
elettrica e su cui vengono fissati (o a cui sono solidali) i nuclei dei
(usato per lo più per radar o per ricevitori televisivi). -anche: il
levare, togliere il giogo a qualcuno o dal collo a qualcuno; sottrarre al
: liberare da uno stato di servitù o di oppressione. ovidio volgar.,
ritirare il collo dal giogo: sottrarsi (o sottrarre altri) alla tirannia, ribellarsi
. -anche: liberarsi da un pregiudizio o da un'abitudine molesta. giamboni
giogo della superstizione. -andare a giogo o al giogo: procedere aggiogati (due
al giogo: procedere aggiogati (due o più animali). dante, purg
vii-95: perché bisogna che si creda o che quegli cittadini siano dapochi,
che quegli cittadini siano dapochi, o che ve ne siano molti cattivi poi che
ve ne siano molti cattivi poi che tollerano o favoriscano che la patria a dispetto suo
il giogo: conformarsi alle imposizioni o al volere altrui, subirne l'autorità
volean lasciar la vita torre, / o se voleano pur al giogo il collo,
né per venti, / fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion
/ fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion di fatica l'ossa
facea più segno di pianto che di gioia o di vanagloria. tasso, 4-91:
belle. carducci, 848: vederti, o lidia, / vorrei... /
gioia popolare il loco. / breve, o gioia, sarai. colletta, iv-127
. 3. ciò che è causa o occasione di diletto; godimento; piacere
eudemon, scevre di duolo, / o che dio non ti mira, o
/ o che dio non ti mira, o che sei solo. de rossi,
/ per aver vie più fausti, o sposa, i numi. foscolo, 1-65
lor inchinar ch'ogni mia gioia / spegne o per umiliate o per argoglio, /
ogni mia gioia / spegne o per umiliate o per argoglio, / cagion sarà che
d'amor meco s'annida. o. rinuccini, 35: in mille guise
; quel desire che è troppo forte o troppo fievole; non la gioia in cui
gusto, ossia la gioia del bello, o c'è o non c'è. gentile
la gioia del bello, o c'è o non c'è. gentile, 3-260
e patetico. foscolo, iv-352: o bellezza, genio benefico della natura!
(e può riferirsi anche ad animali o a esseri astratti personificati). giacomino
privo, / e ciò ch'i'veggo o sento m'è a noia. b
, 4-81: chi domanda a dio ricchezze o onore, o aver gioia de'suoi
domanda a dio ricchezze o onore, o aver gioia de'suoi nemici, elli domanda
gioire, compiacersi. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401: guiderdone
disio interamente. panziera, ix-1015: o cristo, amor diletto,...
con gioia i fallimenti colossali di tre o quattro case commerciali, che avevano rovinato
a fette; / i sogni miei, o signore! / perché, dolce signore?
offesa pativo / in silenzio, o signore! -darsi alla pazza gioia:
gioia di una donna: possederla (o anche goderne l'amore, il favore)
2. monile composto di una o più pietre preziose; gioiello.
fattasi pizzochera, in compagnia di 12 o 15 altre nobile, si è risserata
nave che avesse catturato una nave nemica o corsara. pantera [tommaseo]:
4-1-257: era la linea a il diametro o vogliam dire la grossezza alla gioia
. castiglione, 500: per una gioiétta o qualche altra frascheria tale, vendono la
rinvenni un par di buccole, due o tre spillini, un braccialetto, qualche altra
, 285: * bussola comune ', o 'gioia ', si chiama quella
. pallavicino, 7-405: un orafo o un gioielliere ha venduti per poco argento alcuni
se ella è di miniera di rubini o vero di altre gioie. berni, 124
lavorato, ornato per lo più di una o di più pietre preziose; monile,
venda, se a te piace, o cambii / mille fregi o gioielli a cui
piace, o cambii / mille fregi o gioielli a cui la moda / di
insegna- menti morali, a valori intellettuali o estetici. folgore da san gimignano,
: un cuore. -opera artistica o letteraria sommamente pregevole; congegno o meccanismo
artistica o letteraria sommamente pregevole; congegno o meccanismo rifinito in ogni sua parte e
quali sarebbono ester dinanzi al re assuero o la morte di germanico, vero gioiello
iii-209: chi non conosce per fama o per averlo veduto in illustrazioni il celebre
da credere che in un velo o in altro gioiello si richiuda perfetto amore:
prezioso offerto in sacrificio (agli dèi o alle anime dei trapassati). boccaccio
danaro, che non fanno padre e madre o fratello. l. rucellai,
da che gente / sia còlto, o dove sian le terre loro. dossi,
del grano: / il sangue sparso, o innumeri battaglie, / gioiosamente ora feconda
ii-81: né v'avea mestieri di vestimento o altro contras- segno per discernere il popolano
-in construtto sintattico con un compì, o una prop. causale: che si
in man avea, / s'asterse due o tre volte i rugiadosi / occhi,
formar parola. morando, iii-228: o del diletto uman mete gioiose, /
valesse / quanto valer voria, / o tutta fosse mia / la terra, quanta
lui no l'avesse, / o per lui la tenesse, / tanto mi
72-31: né mai stato gioioso / amor o la volubile fortuna / dieder a chi
giocoso, burlesco (un genere letterario o drammatico). federico ii, 1-31
. cesarotti, 'ii-168: riposa, o sole / nell'oscura tua grotta
e d'occhio cangi l'aspetto, o smaragdi, / una veste gioiosa!
, agile. simintendi, 3-132: o galatea, più bianca che la foglia
le pietre nuotano nel mare, / o figlio mio gioioso, dimmi, dimmi,
molto sofferto. gavoni, 3-94: o dolce casa sempre fuggitiva, / per gioirvi
cosa, pigliarvi gusto, riceverne diletto o vantaggio, compiacersene. -anche: possedere
. -anche: possedere un bene materiale o spirituale, fruirne. chiaro davanzati,
, degno. marino, 3-6: o del mondo tiranno e di natura, /
godi, / qual fia che schermo o scampo alma secura / abbia da le tue
alma secura / abbia da le tue forze o da le frodi? botta, 5-419
-con riferimento a una varietà di terreni o di clima: crescervi rigogliosamente, prosperarvi
vedere alcuni pazzi gioire, stimandosi re o imperadori, si rammaricasse di non poter
usare un diletto, un bene materiale o spirituale; riceverne soddisfazione e piacere.
godimento, diletto; benessere dello spirito o dei sensi; divertimento, gioco,
gioire. neri de'visdomini, 248: o gelosi, cor vani, / l'
ariosto, cinque canti, 2-34: o vita nostra di travaglio piena, /
. goduto, posseduto (un bene materiale o spirituale, un beneficio, un vantaggio
nell'ebbrezza di gioiti amori, / o dell'odio nell'impeto si abbracci. carducci
cantano ancora d'un amore gioito o penato da vicino; tre d'un
un pranzo. -stare in giolito o sui gioliti: vivere spensieratamente, lietamente
delle galere quando si trattengono nella darsena o nel porto, e di vascelli quando
polit. spreg. che è fautore o simpatizzante di giolitti e della sua politica
in senso spreg.); seguace o sostenitore di giolitti e della sua azione
stato della palestina; che è nato o abita in giordania. giorgiano, agg
bernardino da siena, ii-146: sta [o vedova] con donne antiche e savie
, sm. ant. spaccone, prepotente o uomo vanitoso, bellimbusto; amante
. varchi, v-44: quei bravoni o bravacci che fanno il giorgio su per
giorgio ', far l'uomo armato, o pure lo squarcione, lo spaccamontagne,
gione (giorgio da castelfranco, 1477 o 1478- 1510) o della sua opera
castelfranco, 1477 o 1478- 1510) o della sua opera; che ricorda o ne
) o della sua opera; che ricorda o ne imita lo stile o la maniera
che ricorda o ne imita lo stile o la maniera, o ne segue la scuola
imita lo stile o la maniera, o ne segue la scuola. d'
collodi, 635: il venditore di giornali o giornalaio. rigutini-cappuccini, 85: per
coloro che fanno ogni cosa per darci o piacere o molestia. testi, 3-4
che fanno ogni cosa per darci o piacere o molestia. testi, 3-4: il
in bilancio. 2. libro o quaderno sul quale si annotano ogni giorno
quaderno sul quale si annotano ogni giorno o quasi i fatti più interessanti che accadono
quasi i fatti più interessanti che accadono o di cui si è protagonisti; diario.
91: così lo scrittore del diario o giornale, a dire al modo nostro,
e dei giorni tristi, la traccia grigia o rosea lasciata dalla vita che fugge.
) - marin. giornale di bordo o di navigazione: diario in cui sono
parti, inventario di bordo, giornale generale o di contabilità, giornale di navigazione,
giornale di navigazione, giornale di boccaporto o di carico. viani, 14-228:
tutte le segnalazioni che l'aeromobile trasmette o riceve. -milit. giornale di
. -edil. giornale di cantiere o dei lavori: registro (redatto dal
si compongono una specie di calendario, o giornale, con intagliar varie figure in un
: non per questa può sdegno, o signore, / giunto a lo spoglio,
iii-221: coloro i quali nelle conversazioni o in sui giornali chiacchierano più volentieri di
affisso su muri, in appositi spazi o su tabelloni, quasi sempre di contenuto
tabelloni, quasi sempre di contenuto politico o sindacale e spesso di tono polemico.
dopo; passate al caffè aragno o al giornale. pirandello, ii-1-1198: non
di essi riduconsi ad articoletti di giomaluzzi o a fogli volanti. pirandello, 5-344:
. giornalétto, sm. registro o quaderno su cui vengono annotati atti,
, e subito notarla al quademuccio, o giornaletto distintamente. leggi, bandi e
del giornaletto. 3. quotidiano o periodico di limitata tiratura, per lo
vitupera un uomo, un libro, o qualche altra cosa in vita. serra
), agg. che si fa o si deve fare, che avviene e si
e si ripete, che è fornito o necessita tutti i giorni; di ogni
sino al prezzo di quarantamila scudi, o sia ventimila zecchini. beccaria, i-45
annuale intorno al sole. -che dura o è destinato a durare un giorno.
dove non è vietata, è giornaliera, o non trova quasi lettori.
che vengono retribuiti con paga a ora o a giorno, corrisposta al termine della
giorno, corrisposta al termine della prestazione o comunque non oltre la fine della settimana
a commentare notizie tramite il giornale o pubblicazioni pe riodiche. -
scritto tante righe da poter costituire quindici o venti volumi di quattrocento pagine. comisso
croce, iv-12-171: ma facciamo noi filosofia o facciamo giornalismo? 2. la
? 2. la categoria dei giornalisti o il complesso dei giornali (per lo
lo più con riferimento all'ambito nazionale o regionale in cui lavorano o sono diffusi
ambito nazionale o regionale in cui lavorano o sono diffusi). de sanctis
-i). chi lavora come redattore o come collaboratore per un giornale o per
redattore o come collaboratore per un giornale o per una agenzia di informazione; chi
e a giornali di carattere prevalentemente letterario o scientifico. vallisneri, i-122:
quelli che possono sul serio voltare a destra o a sinistra il timone del governo dell'
.., d'introdurre nuove parole, o nuove locuzioni. -giornalistucciàccio.
; che è proprio dei giornali o dei giornalisti (e vi è talvolta connessa
che soldo, stampeudo, giomalizzando, o che so io. = dal
disperati possono raccapezzare, giornalmente, due o tre dollari di minerale, che vendono
di minerale, che vendono a mariposa o a sonora. 2. di continuo
favella. v. franco, 294: o la favella giornalmente usata, / o
o la favella giornalmente usata, / o qual vi piace idioma prendete, / ché
con partic. riferimento alle condizioni climatiche o atmosferiche. - in senso generico:
riferimento all'attività che vi si svolge o ai fatti che vi accadono (per
. 2. figur. periodo o momento della vita dell'uomo (o
o momento della vita dell'uomo (o anche di un popolo, di un paese
dalla fantasia di calderón de la barca o di lope de vega. 4
4. il lavoro che un operaio o un impiegato o un bracciante compie in
lavoro che un operaio o un impiegato o un bracciante compie in un giorno; il
non sia veramente rimasto attonito che sei o settemila giornate d'ingegneri abbiano potuto produrre
. -il salario che viene pagato o ricevuto come compenso di un giorno di
percorrere in un giorno (a piedi o anche con una cavalcatura o con un
(a piedi o anche con una cavalcatura o con un veicolo); la distanza
con un veicolo); la distanza o la lunghezza che corrisponde al cammino compiuto
chi noi crede. -a grandi o a buone giornate: a marce forzate,
destinato a particolari celebrazioni, a onorare o aiutare con pubbliche sottoscrizioni determinate categorie di
con pubbliche sottoscrizioni determinate categorie di persone o istituzioni. cassola, 2-265: tirò
le immagini de'crocifissi coprirsi di fusciacchio o bendaglio, corrispondente alla giornata in cui
corrispondente alla giornata in cui si espongono o si portano processional- mente.
se questa doveva farsi a giornata certa o ad incerta. giannone, 1-v-60:
12. locuz. - a giornata o a giornate, alla giornata: giorno
ovvero tutta la fabbrica in tronco, o come essi dicono, in somma, ovvero
giornata. trattato delle virtù, 1: o peccatore, pensa che a giornata ne
a seconda che si presenti l'occasione o la necessità; talora. -con valore
.. facendosi detto squittino ogni tre o vero ogni cinque anni e non alla
, chi dice l'esercito spagnuolo, o chi el franzese, addì xxi detto.
seguiranno alla giornata parecchi. -andare o lavorare a giornata o a giornate:
parecchi. -andare o lavorare a giornata o a giornate: esercitare un lavoro occasionale
le sue giornate. -di giornata o della giornata (con valore aggettivale)
oppur si pianti nel confessionario / con una o due pinzette a far giornata.
, per qualche maleficio che aveva commesso o per non aver guadagnata la giornata..
-avere un colpo di fortuna (o, per antifrasi, di sfortuna)
., permettiamo solo quelle opere servili o meccaniche. alfieri, v-2-745: sto
sm. e f. region. operaio o bracciante giornaliero; donna che svolge lavori
diliberato veramente e d'ogni accusa misfatto o appello che fatto fosse a lui o di
misfatto o appello che fatto fosse a lui o di lui per fino alla giornea d'
su un quartiere l'insegna del capitano o della parte per cui il soldato militava
5. bernardino da siena, 299: o donna, avesti buon mercato de'panni
piccola dalmatica e talora foderata di seta o di pelliccia, provvista di due lembi
/ da più vecchie giornee farsetto o saio. ojetti, ii-681: altri tessuti
e d'autorità; abito da cerimonia o da rappresentanza; livrea. siri,
: infilando la giornea / d'avvocato o di notaio, / che t'importa
di mussola pieghettato. -mantello o toga bianca con strisce di porpora portato
il giovane, 9-620: consigli o non consigli, / vadan pur
il manovale pone la calcina trasportata col vassoio o colla secchia, e il muratore la
la va ponendo a mestolate sullo sparviere o sulla nettatola. pirandello, 7-90: s'
digli, che il giomeon t'intenda: o che bel signore, la grazia sua
osservando due passaggi consecutivi di un astro o di un punto su uno stesso meridiano
su uno stesso meridiano { giorno sidereo o siderale e, in passato, giorno
di riferimento). -giorno solare medio o giorno medio: intervallo, di
(nel calendario di numa pompilio) o fra l'anno civile e quello solare
sole è rispettivamente sempre al di sopra o al di sotto dell'orizzonte di un
(56-12): se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io
qui penso di trattenermi con loro quattro o cinque giorni per mettermi all'ordine di tutto
da ponte, xxiii-42: passai dieci o dodici giorni nell'albergo di questa donna
5. per estens. le condizioni atmosferiche o climatiche di una giornata. dona
. tasso, 13-i-360: per algenti o per estivi giorni, / io sempre nel
il tempo in cui si compie un'azione o si verifica un avvenimento. — anche
una narrazione: in un'età passata o futura). novellino, 45
vita, il corso della vita, o un suo periodo, una sua età.
-ai giorni di qualcuno: mentre è o era in vita (e anche nella
de l'età ridente, / o bella elpinia mia, tramonti il giorno.
la vicenda politica di un personaggio storico o un momento particolare di esso.
dalla stoffa alcuni fili orizzontali di trama o di ordito e fermando successivamente in mazzetti
le sue decisioni in merito alla levata o meno del premio. -giorno dei riporti:
quello, ricorrente a intervalli (una o due settimane), che viene fissato
giorni di dilazione, fissati da usi o convenzioni, del termine utile per il
che corrispondono al tempo della stallia (o della controstallia o della soprastallia);
al tempo della stallia (o della controstallia o della soprastallia); cfr. anche
scioperi o altri impedimenti), in base ai quali
una nave durante le operazioni di carico o di scarico. -giorno di cancello:
, sul far del giorno: all'alba o all'aurora, in prossimità dello spuntare
riluce, / né si distingue se rischiari o adombre. manzoni, pr. sp
'dicesi proverbialmente di cosa che detta o fatta di notte minacci di durare sino
la casa e per fuori. -dare o chiedere gli otto giorni: licenziare un
gli otto giorni: licenziare un dipendente o dare le dimissioni da un impiego con
dinanzi, non venisser drieto, / o venisser da'fianchi, e con gran
secondo i casi, dire 'odierno 'o * corrente 'o 4 recente
odierno 'o * corrente 'o 4 recente '. verga, 1-19:
tra giorno solamente qualche bevuta d'acqua o pura, o limonata, orzata, ma
qualche bevuta d'acqua o pura, o limonata, orzata, ma meglio pura.
con li figliuoli aspettavano di sostenere morte o dalli ferri de'nimici o da la fame
sostenere morte o dalli ferri de'nimici o da la fame. nievo, 1-190
mettersi, tenersi a giorno: essere o tenersi al corrente o in regola; informarsi
giorno: essere o tenersi al corrente o in regola; informarsi, aggiornarsi.
tutto ciò che alla giornata si fa o si scrive in alcune materie, o
o si scrive in alcune materie, o non trascurare di notarlo. de roberto,
s. v.]: 4 mettersi o rimettersi in giorno ', vale spedire
, che né giorno, né notte bene o riposo sentiva. caporali, ii-109:
rivedere i conti a voi stesso una, o due volte il giorno. giusti,
): la paura d'essere inseguito o scoperto, che aveva tanto amareggiato il
tutti i suoi giorni ', o 4 mancargli un giorno della settimana dicesi proverbialmente
il termine utile per fare una cosa o per godere di un diritto o di
cosa o per godere di un diritto o di un beneficio. cantini, 1-3-88
al principe. -rimettere in giorno o in buon giorno qualcuno: risarcirlo.
arila, 247: 4 mettere 'o 4 porre a giorno 'per 4 informare
, far sapere, far noto 'o 4 far manifesto ', ecc. è
non è lo stesso che 4 mettere * o 4 porre in giorno ': ché
. muratori, 5-i-287: allora, o dormendo noi, o vegliando, proviamo un
: allora, o dormendo noi, o vegliando, proviamo un violento moto delle
usasi familiarmente, parlandosi di cosa spiacevole o molesta che duri tutto quanto il giorno
il santo giorno '. -un giorno o l'altro: in un tempo indeterminato
prediletto d'uno zio che un giorno o l'altro doveva farlo milionario. verga
sarebbe andato a vederla, un giorno o l'altro. vittorini, 3-83:
... dovevo pur dirla un giorno o l'altro. -un giorno.
che anticamente si svolgeva con armi cortesi o smussate e aveva per intento principale di
. gli farà fare una grande giostra, o un gran fatto, e poi gli
, e poi gli donerà il castello, o la città. francesco da barberino,
uno cavaliere viene contra l'altro, o ver corre, con l'asti broccate col
palii trionfali. -giostra dell'anello o all'anello: gara d'abilità che
/ 4 per che non reggi tu, o sacra fame / dell'oro, l'
: il che temo io forte, o donne, non domani avenga a gismondo,
risguardo a quello di ciascuna di voi o pure alla debolezza della sua causa rispetto
. soffici, i-168: tali giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne
giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne; e quel genere di canto,
già passata l'ora,... o che forse dubitasse di giostra, se
alla gara, che corrono a piedi o a cavallo o su carri, con
che corrono a piedi o a cavallo o su carri, con fucili o bastoni o
cavallo o su carri, con fucili o bastoni o spade, ecc. (
o su carri, con fucili o bastoni o spade, ecc. (e indica
vaccina piuttosto avvilita, fingevano una giostra o corrida senz'armi, finché in sette
corrida senz'armi, finché in sette o otto tutti insieme si buttavano addosso alla bestia
, corredato da un complesso di carrozze o di animali di legno o di metallo
di carrozze o di animali di legno o di metallo o da automobili, aeroplani
di animali di legno o di metallo o da automobili, aeroplani, ecc. per
ecc. per il divertimento dei ragazzi o degli adulti; carosello. -in senso
piazza) in occasione di una festa o di una fiera. c. boito
. rapida, vorticosa successione di fatti o di persone, di azioni o di immagini
fatti o di persone, di azioni o di immagini, di sensazioni, ecc
in mare per la cattura delle anguille o di pesci di montata. 15.
, chiamalo in duello. -correre giostra o alla giostra: giostrare, duellare.
per la terra vostra, / o aretini, e vidi gir gualdane, /
feciono giostra. -fare la giostra o una giostra: andare su e giù
alla cuculia. -fare la giostra o una giostra a qualcuno: beffarlo,
fronte da solo a una, due o più persone. busone da gubbio,
sai pur s'io son buon giostrante o no. giostrare (ant. giostare
guadagni. algarotti, 2-108: una bradamante o una marfisa poteano sì bene entrare in
». -impegnarsi, parteggiare per qualcuno o per qualcosa. m. palmieri
. note al malmantile, 8-1: giostrare o armeggiare. metaforicamente s'intende andar girando
armeggiare. metaforicamente s'intende andar girando o passeggiando, senza saper dove o senza
girando o passeggiando, senza saper dove o senza fine determinato. -giocherellare.
11. locuz. -giostrare buratto o saraceno: gareggiare nella giostra del buratto
che potrei giostrar buratto. -giostrare motti o parole: manipolare le parole, collocarle
in giostrare motti. -giostrare qualcuno o qualcosa: battersi, gareggiare per qualcuno
qualcosa: battersi, gareggiare per qualcuno o per qualcosa; combattere per ottenere un
. n. agostini, 6-5-13: o lascia la dama, o se sei forte
6-5-13: o lascia la dama, o se sei forte / giostrala meco,
son rimaritate, / s'elle son vedove o quel che ne fu. /
qua e là, per nulla di serio o di bene. forse da '
di nigella, e di melanzio o giotone, che nasce fra il frumento.
; che è opera della scuola o deriva dalla maniera di giotto. lanzi
. -figur. che ricorda colori o figure della pittura di giotto; che
2. sm. pittore seguace di giotto o che si ispira al suo stile e
, così chiamano due pezzi di legno o travette, che si adattano al forcellone,
giovane ti sfugga del canuto, / o cedro arceuto, o coccola di platano.
canuto, / o cedro arceuto, o coccola di platano. = lat
maggiore dei tre giovani portolu. o azione politica informata a fanatismo e a
bernardino da siena, 839: o giovano, io mi voglio un poco cominciare
gola fragorosamente. -giovane d'età o d'anni o di tempo: per indicare
-giovane d'età o d'anni o di tempo: per indicare l'inesperienza
alla saggezza proprie dell'età adulta), o la freschezza, la vigoria.
giovine orticello. monti, x-5-191: o giovane la gota, o grinza e
, x-5-191: o giovane la gota, o grinza e vecchia, / ognuna in
distinguere: i credenti in una fede o idea religiosa, dagli atei e da
non ha ancora raggiunto la maggiore età o la maturità richiesta per prendere certe decisioni
la maturità richiesta per prendere certe decisioni o per assumere un determinato ufficio o carica
decisioni o per assumere un determinato ufficio o carica o per svolgere un determinato lavoro.
per assumere un determinato ufficio o carica o per svolgere un determinato lavoro. bibbia
ii-161: la femina che si voterà, o prometterà a dio alcuna cosa per giuramento
la distingue da altri omonimi più vecchi o più antichi. giamboni, 4-367:
e gioven vizi / non ioventù novizi / o senetute vegli. boccaccio, dee.
-con riferimento a qualità fisica, spirituale o morale, di sentimento. fiore di
alle dipendenze di chi esercita un mestiere o una professione o di chi conduce un
chi esercita un mestiere o una professione o di chi conduce un negozio o svolge
professione o di chi conduce un negozio o svolge come titolare un incarico, una
ite in campagna a far tripudio, / o rabule forensi, o cavalocchi, /
tripudio, / o rabule forensi, o cavalocchi, / e mozzorecchi e giovani di
(di un maestro, di una scuola o convitto). carducci, ii-10-141
); che non è ancora stagionato o invecchiato, che deve terminare il processo
il processo di fermentazione (il vino o anche il letame). bartolomeo
differenza se il legname è giovane, o pur d'arbore vecchio. vettori, 1-89
. -che è piantato con alberi o piante novelli; che ha una vegetazione
stor. come attributo di nomi di paesi o di popoli indica in genere associazioni irredentistiche
associazioni irredentistiche per lo più segrete, o gruppi politici o nazionalistici (o anche
per lo più segrete, o gruppi politici o nazionalistici (o anche intellettuali) che
, o gruppi politici o nazionalistici (o anche intellettuali) che si propongono il
rinnovamento della vita politica e sociale (o anche artistica) dei rispettivi paesi.
/ i'sare'ricca più che damigella / o donna, che tu
quando tu toccasse le spine della scardiccione o del rovo, quando elleno sonno giovanelle
.. ho però sempre più o meno pregato dio. -giovinastro, giovanastro
giovanile (il corpo, l'animo o una qualità, un comportamento, un
un numero grande di più di milletrento fanciulli o giovinetti d'anni diciotto in giù.
, 678: com'eri bella, o giovinetta, quando / tra l'ondeggiar
connotazione di inesperienza, unita con freschezza o genuinità d'animo). dante,
essere colpa dell'arte mia giovinetta, o vizi naturali all'ingegno e allo stile dell'
adorno / vince la tua negletta, o la pareggia. marino, 7-83: ha
-per estens. che rappresenta il corpo o un membro di giovane; che riproduce
arte greca. -che è dedicato o destinato ai giovani (una festa,
, i-341: 'festa... giovanile'o giovenale, era una festa di famiglia
, / né mel può racquistar prezzo o fatica. equicola, 40: ne'primi
: questi miei detti volentieri ascolta, / o giovenile etade. -con valore
foco, ma ghiaccio eravate, / o mie candide fedi giovanili, / sotto il
leggerezza e la mancanza di ponderazione (o anche con l'esuberanza, la vivacità
5. bernardino da siena, 839: o giovinozzo..., sappi che
nipoti. -tose. scapolo (o nubile), anche se non più
, xxx-1-117: se fanciulle avrai, / o se spose gagliarde, i giovinotti /
potessi da un'ora ad un'altra nocere o iuvare a lo stato del signore re
metastasio, l15: nel mondo / o virtù non si trova, / e è
usurpator sen giova, e dall'oppresso o morale). / e dal deboi
dimoranza / me di due mal scampa o se ne giova. d'annunzio, iv-2-254
; divoramento del giuoco, lo danno o la vergogna non te stante l'imperio assoluto
non avere a schifo di fare, usare o questo è, o caro padre
, usare o questo è, o caro padre, quel che giova.
egli guadagna l'universo mondo e dai violenti o tiranni. cantù, 203: fosse che
sì per ti giovi, o patria, esser codarda. bocchelli, 1-ii-397
vita giova. leopardi, pensare, o pietro, che battaglia avea nel suo santo
x-21: sperar frattanto d'oggi in poi o fare ciò che desidera; invogliarlo.
le -giovare a qualcuno di qualcosa o di qualcuno: parti di sotto è cosa
. serapione volgar., provarne piacere o interesse, compiacersene, ral1- 63:
statua, che una volta rappresentavano giove o mercurio, non erano oggi che un
oggi che un ammasso informe di frasche o di vilucchi. -barba di giove
, 6-118: se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra
che la quaresima mi arriverà un giorno o l'altro. -relig. giovedì
pasqua, detto « in coena domini » o « natale calicis », e in
è proprio dei giovani; giovanile. -feste o giochi giovenali (anche giovenali, sm
, i-341: festa... giovanile o giovenale, era una festa di famiglia
più sole / lungi dai paschi, o qualche arrida sabbia. chiabrera, 1-iii-81
, / m'importa meno se giovenca o vacca / o saggia o pazza sia la
importa meno se giovenca o vacca / o saggia o pazza sia la tua fanciulla.
se giovenca o vacca / o saggia o pazza sia la tua fanciulla. =
xxx-1-63: dov'è più duro / o palustre il terren, a pena quattro
mia gioventù. petrarca, iii-1-35: o tu, donna, che vai / di
659: ne i carmi, o lina, spira sol ne i carmi /
eternità senza colpe. -in espressioni ellittiche o in esclamazioni, indica rimpianto o ammirazione
ellittiche o in esclamazioni, indica rimpianto o ammirazione o compatimento per l'età giovanile
in esclamazioni, indica rimpianto o ammirazione o compatimento per l'età giovanile, per
periodo della crescita, dello sviluppo fisiologico o vegetativo di un animale, di una
/ essere in giovintù felicitanti, / o d'altro male offesi, veterai / che
primavera). guarini, 116: o primavera, gioventù de tanno, / bella
, genuinità. poerio, vi-314: o luce, agli occhi vita, / casta
prov. la gioventù vuole il suo sfogo o il suo corso: per indicare un
-che dona o che serve a conferire grazia. bonsanti
deliziosa. 2. che fa o è disposto a fare il bene; che
a fare il bene; che sente o dimostra benevolenza (una persona).
. nelle mancanze de'gioviali per malattie o cure publiche, hanno uficiato i pontefici.
lunari e gioviali. -pianeti o satelliti gioviali (anche sostant.):
de suoi più tosto famigliari che servitori o sudditi. giov. buondelmonti, 253
, inesperto, confusionario, rumoroso (o anche semplicemente, giovanotto).
un giovinastrone alto un metro e novanta o giù di lì, grande macchina d'
quando fai ad alcuna tua richiesta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella,
, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova
vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella,
ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì
, / o maritata o vedova o pulzella, / sì convien che la lingua
sotto un bel mare acuto scoglio, / o ver tra'fiori un giovincel serpente /