famiglia ipidi; il fleotribo dell'olivo o punteruolo dell'ulivo (phloeotribus scaraboides
. flessibilissimo). che è capace o tende a flettersi, a curvarsi;
, che per avere il corpo flessibile o gli occhi situati in modo da potere scoprir
qualche parte del suo corpo, possa o col tatto o colla vista raffigurar qualche
del suo corpo, possa o col tatto o colla vista raffigurar qualche cosa della propria
: quelle spade bene spesso caggiono rintuzzate o si piegano, che di flessibile oro
di flessibile seta, che voi, o dama liberalissima, mi avete spedito in dono
una persona, e anche le doti o le facoltà dell'animo). cavalca
tue forme ne 'l ritmo flessibile, o diva, / ne 'l vigile ritmo caro
/ del mio signor t'accosta, o tu che addestri / a modular con la
si credeva prima, in quanto irreale o in quanto ipotetica, ma in quanto
, sensibilità (di una persona, o anche di facoltà spirituali). zuccolo
sottoposta a flessioni, in misura più o meno elevata e proporzionale al peso elastico
ginocchi. mamiani, 1-214: o belriguardo, or chi mi trae rapito /
indicare la flessione delle volte, dei pavimenti o di altre strutture, sotto l'
che è l'insieme di tanti suoni, o nella loro forma flessionale. flessióne
dimagrare... si fanno venti o trenta flessioni ogni mattina dopo il bagno.
rettilinei, e massime se fussero acuti o retti [ecc. j.
diversi (e si dice flessione nominale o pronominale la declinazione di sostantivi e aggettivi
di flessioni e d'atteggiamenti senza sfigurarla o sconciarla. carducci, iii-9-135: il
grado d'impulso, che si diversifica più o meno in ciascheduno degl'individui parlanti.
un prezzo, di un fenomeno economico o sociale). panzini, iv-268:
un corpo determinata dalla sollecitazione esterna (o momento flettente). = voce
che concerne, che riguarda la declinazione o la coniugazione delle parole. b
2. tecn. binario ferroviario o strada in cui due curve di senso
secondo l'awal- larsi, il girare o il rialzarsi della strada. d'annunzio,
2. 'struttura del corpo umano o animale (e, in partic.
di espressione (di una composizione poetica o letteraria). carducci, iii-28-6:
conformazione sinuosa, ondulata, con curve o anse (un oggetto); che
spiagge. pascoli, 1318: tumido o sdutto, flessuoso o dritto, / con
1318: tumido o sdutto, flessuoso o dritto, / con larga bocca o
flessuoso o dritto, / con larga bocca o sottil collo, il vaso / da
venezia sin là non perfettamente diritta, o per dir meglio, distesa in perfetto
la stessa a legar recisa paglia, / o con vinco sottil, che agevolmente /
in vece, ove sia troppo / o rata o corta, il flessuoso salcio.
, ove sia troppo / o rata o corta, il flessuoso salcio. mamiani,
3. che ha forme o movimenti sinuosi; che si muove o
o movimenti sinuosi; che si muove o si atteggia incurvando le membra con un
privo di rigidità (il corpo, umano o animale, o una parte di esso
il corpo, umano o animale, o una parte di esso). marino
che collega due parti di uno strato o di una serie di strati situati a
frezzi, iv-4-133: la maddalena, o sommo patriarca, / tu ricevisti pio e
{ flètto) pass. rem. flettéi o flèssi, flettésti, flèsse; part
un verso ineffabile che flettere un braccio o un ginocchio secondo quell'armonia indistinta.
, indebolire, infiacchire (una persona o una qualità spirituale o morale).
(una persona o una qualità spirituale o morale). frezzi, iv-6-107:
albertazzi, 350: fletteva inconsciamente, o con folle volere, la sua voce
anno gran voga i 'biliardini elettrici 'o * automatici ', che hanno
flipper '(propriamente « pinna di pinguino o altro animale ») dato al
. neol. noleg giatore o giocatore di flipper. flirtaménto,
l'intervento di nessun trasporto sentimentale o passionale. panzini, iv-268:
penombra luccica il padiglione d'una cornetta o d'un fliscorno.
qualunque genere di insetti cida o disinfestante usato per aspersione (e in
per effetto di cause esterne fisiche o chimiche. d'alberti, 390
d'alberti, 390: 'flittene', pustule o piccole vesciche che s'innalzano sopra
sanità, i-285: 'flitene', postule o vescichette che s'innalzano sulla superfizie
una sierosità e sanie sierosa, giallastra bianchiccia o sanguinolente; tali sono le vesciche
. denominazione generica di sostanze coloranti rosse o brune, con composizione chimica non ben
tannini per azione degli acidi minerali o enzimatica. = voce dotta, comp
flòbert, sm. e f. carabina o pistola leggera a retrocarica, di portata
ridotta, usata per tiro a segno o per caccia piccola. = dal
, sf. ant. strato di cenere o di altra materia col quale vengono ricoperti
pere]... nelle fanfalugole o flocce dentro alle casse turate e stoppate
con loro; altri fra le paglie trite o monti di grano. = voce
sostanza allo stato di particelle disperse o di precipitati molto sud divisi
il quale un precipitato finemente suddiviso o una soluzione colloidalmente dispersa si trasforma
. ciascuna delle formazioni nebulose di idrogeno o di calcio, brillanti od oscure, che
polmoni si guasta, vedendosi talora o più floccida o più dura. =
, vedendosi talora o più floccida o più dura. = voce dotta,
-floema primario: tessuto costituito da cellule o tubi cribrosi accompagnati da cellule parenchimatiche o
o tubi cribrosi accompagnati da cellule parenchimatiche o da fibre. -floema secondario: tessuto
lungamente in contatto del ferro cui corrode o del fegato di zolfo, giugne gradatamente a
di flogisto; combustibile o che concerne processi di combustione.
non è questo / spoglio di zolfo, o il zolfo di flogisto. bicchierai
nell'asia nord-orientale; sono erbe annue o perenni con foglie intere opposte o alterne
annue o perenni con foglie intere opposte o alterne, fiori con calice tuboloso o
o alterne, fiori con calice tuboloso o campanulato di vario colore. tramater
al gruppo delle miche magnesiache, più o meno fluorifere; si può trovare in
* aspetto '. flogosi (o flògosi; ant. flogròsi), sf
. medie. infiammazione degli organi esterni o interni del corpo. g
quivi una specie di accensione erisipelatosa, o, come dicono i medici, una
: * flogosi ', infiammazione interna o esterna, ardore o calore contro natura,
, infiammazione interna o esterna, ardore o calore contro natura, senza tumore,
65 specie acclimate nelle zone del mediterraneo o dell'asia temperata; sono piante perenni
temperata; sono piante perenni, erbacee o arbustive, spesso tomentose, lanose,
), fiori ermafroditi di colore giallo o roseo, disposti in grandi verticillastri,
. cpxó (xo <; o cpxopiq 'verbasco ', gr. mod
vegetali che crescono in una data zona o in un dato ambiente della crosta terrestre
(e possono essere originari di essa o importati e perfettamente ambientati, o
o importati e perfettamente ambientati, o di larga coltivazione). gioberti
descritti, compaiono in un certo oggetto o opera d'arte. carducci, iii-12-204
complesso dei microrganismi che vivono sui tessuti o nelle cavità organiche, in condizioni sia
florale1, agg. che si riferisce o è dedicato alla dea flora. -feste
florali (anche florali, sm. o f. plur.): feste che
tozzetti, i-272: fiori in gattino o amento (amentacei) sono fiori unisessuali,
) sono fiori unisessuali, cioè staminei o pistilliferi con squame, le quali fanno
, disposti come la spiga lungo un filo o sia in figura di coda.
umano. -figur. che è suscitato o si ispira ai fiori (un'immagine
. 2. che è ornato o decorato con fiori o con motivi ornamentali
. che è ornato o decorato con fiori o con motivi ornamentali che riproducono fiori.
il gotico internazionale rispetto a masaccio, o il floreale rispetto a degas. piovene
veder distrutta. -che è decorato o eseguito secondo questo stile (un ambiente
salvini, 6-68: la clanide, o vesta vellosa, anthina, cioè florea
cioè florea, non è vesta florida o fiorata, dalla varietà de'colori solamente
/ serti, io darò domane, / o fonte di bandusia / un capro giovine
la illuminava una miriade di animali o meglio di florescenze mobili fosforiche. =
di getto, cred'io, da donatello o da baccio bandinello. pesci, ii-1-570
udivano parecchie voci al piano terreno, o meglio una voce sola, a getto continuo
lezioni in questi versi sono poche o di poco momento: segno che vennero di
a uno uccello per mio amore, o volete falcone, o volete astore,
per mio amore, o volete falcone, o volete astore, o volete sparviere.
volete falcone, o volete astore, o volete sparviere. non mi curo che uccello
a picco! -disfarsi di cose (o anche di persone) considerate ingombranti,
, scialacquare (denari, beni materiali o morali); impiegare inutilmente (il tempo
, per alleviarsi. -in un solo o unico getto: tutto in una volta,
in un unico getto. -nel o al primo getto, di primo getto:
vocabolo pressoché spento, cioè 'giaietto 'o 1 gia- vazzo '...
.. voce adattata in 'getto * o * gé 'e tradotta in '
e tradotta in 'conteria nera * o 'perlina '. = deriv
in un giradischi automatico inserendovi una moneta o un apposito gettone. migliorini [
.]: 'gettonare una canzone * o 'un cantante ', richiedere l'
da scambiare con denaro, con merci o con servizi. salvini, v-503
cosa fuorché moneta; cioè un gettone o segno che ha bisogno di essere realizzato
* gettone di presenza 'quell'onorario o rimunerazione che si dà a'componenti delle commissioni
, compenso dato a commissari o amministratori che intervengono a una seduta.
2. pezzo di metallo (o di avorio, osso, bachelite,
d'azzardo in sostituzione della moneta (o anche in altri giochi). arila
iv-293: 'gettone', quel pezzetto di rame o d'avorio dal valore convenzionale, usato
automatici per estrarne generi di consumo (o anche biglietti ferroviari, tranviari, ecc
un gettone del telefono. -apparecchio o telefono a gettone: automatico. soldati
. 4. plur. caramelle o confetti che si lanciavano, in occasione
, mediante l'introduzione di un gettone o di una monetina metallica in un'apposita
i-151: ma io quale orrida tigre o qual gètulo / leon non seguo te per
stelle in nuovi e significanti gruppi o asterismi, v'è uno di questi splendido
= voce dotta, lat. gèthyum o gètium (plinio), dal gr.
. spazio delimitato da un grande recinto o da una cinta, a cui si accede
l'insieme delle costruzioni racchiuse da uno o più recinti che costituiscono la residenza di
panzini, iv-293: * ghebì 'o * ghebbì ', nome della residenza dei
, sm. dial. canale naturale o artificiale che mette in comunicazione una valle
, una cristiana, una parsi o ghebra. = deriv. dal pers
e ha la ferza / a le ghegghie o e'si sferza / ed è bizzoco
si sferza / ed è bizzoco / o buscinassi un poco. = voce di
il compito di intrattenere piacevolmente gli ospiti o i viaggiatori di passaggio.
legno in una pagoda di delhi o in una casa da tè; e ciascuno
che accalappiano i grossi agricoltori pugliesi o conciatori emiliani facendo versare qualche diecina
le spalle. = v. gheghe o ghenga; cfr. anche veneto ghenghezzo
): ch'io sia furioso, ghengo o pian- goleggio. = v.
quale egli percepiva colla pupilla telescopica due o tre uccelletti. montale, 2-83: l'
-figur. sacchetti, 266: o pizzinin, o fantasima féra, / tu
sacchetti, 266: o pizzinin, o fantasima féra, / tu se'tra'
tra'nuovi gheppi la pedona; / o nuovo vipistrello, a cui si dona
e coperta della sua * cica 'o * pellicina '. i gherigli si mangiano
'. i gherigli si mangiano, o si spremono collo strettoio per cavarne l'olio
e ciascuno di questi in due 'spicchi'o 'cosce'. pascoli, 720: con
te di pan bicorne / figlio, o sileno. moravia, i-265: badava a
e la volge e rivolge, or due o tre passi / sciolta la lascia e
7-11): stiasi pur in napoli o in aversa, / in capua, teano
in aversa, / in capua, teano o vuol in calvi: / ché l'
. pisacane, i-84: l'unità o la federazione italiana fu impossibile, i popoli
e una ciocca ho di te: / o non ghermita fuggi, e senza grido
rapitore. chiabrera, 1-ii-405: o chiaro / astro d'italia, e per
rossi, la sfumatura in giallo o in giallo garofano. compagnia di calimala
di stoffa, cucita ai lati della camicia o del vestito, per dare loro un
vestito, per dare loro un certo garbo o maggiore ampiezza o per tenerli tesi.
loro un certo garbo o maggiore ampiezza o per tenerli tesi. -anche: la
. lancia, 2-11: item neuna fanciulla o garzonetta... possa portare.
pongono alle camiscie l'una per banda, o ad altre veste per farle larghe.
. 2. striscia di seta o di panno usata anticamente per ornare le
nel quale siano più d'otto gheroni o gheroncini. carena, 2-18: '
: 'linguelle ', specie di gheroncini o strisciette triangolari, cucite lateralmente alle dita
con vetro pesto, or con piombo, o vena di piombo o getta di piombo
con piombo, o vena di piombo o getta di piombo, o con la scaglia
vena di piombo o getta di piombo, o con la scaglia di ferro. tommaseo
). gambale di stoffa, pelle o tela che si indossa sopra la scarpa
indossa sopra la scarpa, per coprire o proteggere il collo del piede e la
cacciatori per impedire che la neve o l'acqua entri nelle scarpe, e,
quel calzamento delle gambe, fatto di pelle o di panno, od anche di altra
, 441: calze di ruvida lana bianca o nera senza ghette di sopra, o
o nera senza ghette di sopra, o ghette senza calze di sotto. collodi,
e tanto meno è 'gambiera 'o borzacchini '. rigutini-cappuccini, 84
. metall. affinare l'oro o l'argento per mezzo della ghetta; coppellare
(e vi si accedeva per una o più porte, che si chiudevano dal
: ghetto s'intende per luogo o quartiere dove abitano li giudei tra i cristiani
altri abitanti, gruppi di persone di razza o di religione, pensiero, civiltà considerati
2. che ha colore nero o scuro (con partic. riferimento all'
'n quel cambio ho imbeccato un nibbio o un ghezzo. salvini, v-559:
usata per manovrare pennoni, vele o pesi. -ghia del ventuno: ghia semplice
: allora pare che suggendo bea / o ghiaccesca lattata o limonea. =
pare che suggendo bea / o ghiaccesca lattata o limonea. = deriv. da
fracassaro / come se fosser di vetro o di ghiaccia. nardi, 166
ghiaccia, / quanto baiardo fa di questo o quello, / ché la fucina par
si nascondeva sotto il nome di tradimento o di frode in chi si fida.
in cui è posto il ghiaccio (o anche la neve) raccolto durante l'
la neve) raccolto durante l'inverno o prodotto artificialmente (e serve per la
manzo in ghiacciaia per servirti la cotoletta o la bistecca. moravia, i-648:
dal congelamento di acque sorgive e freatiche o dalla trasformazione della neve caduta d'inverno
in ghiaccio compatto e trasparente, bianco o leggermente verde o verde-azzurrino; è formato
e trasparente, bianco o leggermente verde o verde-azzurrino; è formato da un bacino
perpetue) e da un bacino dissipatore o di ablazione o canale di scarico o lingua
da un bacino dissipatore o di ablazione o canale di scarico o lingua, in
o di ablazione o canale di scarico o lingua, in cui il ghiaccio si
detta fronte, e si scioglie più o meno rapidamente (ed è situato sotto
detti 'ghiacciai di primo ordine ', o 'ghiacciai tipi ', cioè le
ombre moventi. pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai
pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai / figli rubesti
un termometro di cinquanta gradi si ristrigne o cala a quattro gradi sopra il dieci
: noi ancor dove il verno mai o quasi mai non ghiaccia, ci lavoriamo di
dove più ghiaccia il cielo, / o dove ancide il sol l'erbe e le
rapprendersi, rassodarsi per effetto del gelo o del freddo (una stoffa bagnata,
6. figur. procurare un turbamento o un terrore così grave da paralizzare le
pigramente fredda. -conferire un aspetto o una luminosità squallida, desolata, funerea
dove sia umidità e vi piove su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e
chiome del giardino eterno / tenera brina o fresca neve imbianca: / ivi non osa
ciato. 6. che manifesta o vorrebbe manifestare indifferenza; privo di cordialità
, benché sostenute talvolta da interessi sociali o da passioni letterarie, non riempivano i
in un ospizio di mendicità, o ghiacciata da un malore al proprio banco d'
vantava d'esser fatato ed impenetrabile, o (come volgarmente lo dicono) si gloriava
che si mette ai piedi dei cavalli o dei buoi per non farli scivolare.
... ferri di diverse sorti o da cavallo o da mulo o chiappe
. ferri di diverse sorti o da cavallo o da mulo o chiappe di bue o
diverse sorti o da cavallo o da mulo o chiappe di bue o ramponato o sramponato
o da mulo o chiappe di bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. govoni
mulo o chiappe di bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. govoni,
chiappe di bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. govoni, 499
con gli zaini di fibra / arando neve o polvere che vola, / o mettendo
neve o polvere che vola, / o mettendo le scarpe nel ghiaccino. =
0 °c. -ghiaccio naturale (o terrestre): si forma per congelamento
. -ghiaccio meteorico: proviene dall'atmosfera o direttamente (neve, grandine) o indirettamente
o direttamente (neve, grandine) o indirettamente (ghiacciai). -ghiacci marini
a partire dal fondo di bacini fluviali o lacustri poco profondi (ed è effetto
sepolti in epoche remote da materiali alluvionali o fluvio-glaciali (è particolarmente esteso nella zona
, quel mare non era d'acqua o di giaccio, ma di cristallo. g
fratturai un piede. -pezzo o frammento o incrostazione di ghiaccio. berni
un piede. -pezzo o frammento o incrostazione di ghiaccio. berni, 12-48
-per simil. simintendi, 3-132: o galatea,... più lucida che
suspir, qual cera al foco, / o la schiuma nell'acqua, o
o la schiuma nell'acqua, o al sole il ghiaccio. ariosto, 2-10
avranno sempre, / di libia al sole o della scizia al ghiaccio, / la
dolor certo. epicuro, 5: o stato pien d'amaro e di sospetto!
tristezza e amaritudine. rota, 1-1-133: o luce del gran padre, o vita
: o luce del gran padre, o vita, o via / del mondo errante
del gran padre, o vita, o via / del mondo errante e morto,
. letter. condizione penosa, che soffoca o impedisce ogni attività o impulso; immobilità
, che soffoca o impedisce ogni attività o impulso; immobilità. foscolo, xvi-491
immobile, tenebroso zero. -sguardo o occhio fisso, immobile. cicognani,
un discorso, di un'espressione artistica o letteraria). pasqualigo, 386:
in lor parole / dolor tu forse, o amor, od altro senti / in
, si fanno dai rilegatori sulla pelle o sulla tela dei libri, senza dorarle.
] che averanno dentro certi calcedonii o ghiacci gialletti. baldinucci, 5: è
-essere, sembrare di ghiaccio, un pezzo o una statua di ghiaccio; essere freddo
statua di ghiaccio; essere freddo come o più del ghiaccio; avere il ghiaccio
danari in quel punto. -fare qualcuno o vanimo di ghiaccio, tenerlo in ghiaccio
83: ahi che sento mancarmi; / o qual sudor di gielo, / già
urtato, perché le sue dedizioni più o meno vere, non riuscivano a rompere
; rimanere indifferente. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 403: la figura
(i-18): immobil restò qual marmo o ghiaccio. della casa, 5-i-41:
i borzacchini dorati, che li zoccoli o scarpini ferrati a ghiaccio. -mettere
: provocare freddezza, ostilità fra due o più persone. verga, 2-189
dopo molte incertezze e rinvii a dire o a fare qualcosa. macinghi strozzi,
rompersi il ghiaccio fra qualcuno: cessare o far cessare la freddezza o l'ostilità
: cessare o far cessare la freddezza o l'ostilità che divide due o più
freddezza o l'ostilità che divide due o più persone; acquistare o riprendere confidenza
che divide due o più persone; acquistare o riprendere confidenza, amicizia. soffici
che sieno a contatto tra loro bollono o fermentano a freddo. barilli, 5-65
il calore vitale (per uno svenimento o per la morte). leggende di
santi e beati fiorentini, 145: o anima sventurata, vota di cristo, ghiaccia
. -che rivela indifferenza (o anche fredda determinazione). baldini,
, non inchiodate con chiodi di piombo o di stagno. m. garzoni [
vitriola, perché a guisa di ghiaccio o di vetro si rompe e spezza.
un'erba che è come gigli gialli, o ghiac- ciuoli, fanno questi fili di
conforto sentirai che a dar muschio, o ghiacciuolo, o mele ap- piuole,
che a dar muschio, o ghiacciuolo, o mele ap- piuole, o coccole,
ghiacciuolo, o mele ap- piuole, o coccole, o altre novelle: quest'acqua
mele ap- piuole, o coccole, o altre novelle: quest'acqua passa tutti
dente ghiacciolo: che non sopporta cibi o bevande gelati.
ghiacciòlo2 (ghiacciuòlo), sm. cannello o colonnina di ghiaccio che termina con la
-in senso generico: incrostazione di ghiaccio o di neve ghiacciata che si forma su
ghiacciata che si forma su superfici liquide o su corpi intrisi di umidità (come
, / credo che sia il sogno o la fantasima. 6. macchia
6. macchia superficiale un po'opaca (o anche incrinatura) che si forma sulle
l'andamento della superficie terrena, dico o che ghiacciano o che pieghino a banda
superficie terrena, dico o che ghiacciano o che pieghino a banda.
. trovarsi in una determinata condizione materiale o morale (per lo più col complemento
coltello, ecc.). -uccidere o morire a ghiado: trafiggere o essere
-uccidere o morire a ghiado: trafiggere o essere trafitto da un'arma da punta
(e, per estens., uccidere o morire sul colpo). fra
si caverebbe / senza paura di caldo o di ghiado. varchi, 24-22: gli
/ sol che non vieti la fiacchezza o il ghiado / che il sonno in me
delle acque dei fiumi, dei torrenti o del mare, e di cui si
e di cui si hanno depositi nei letti o sulle rive dei fiumi o lungo i
nei letti o sulle rive dei fiumi o lungo i litorali marini (è usata
calcestruzzo, e, mescolata con bitume o catrame, per la sistemazione di strade
: non lontano deve essere il mincio o una ghiara d'esso con poca o punta
o una ghiara d'esso con poca o punta acqua. d'annunzio, iv-2-104
figura che si accosta alla globosa, o sia alia figura de'ghiaiottoli. fogazzaro
di ghiaia per assodare i terreni paludosi o per sistemare un fondo stradale dissestato.
spinte ad angolo retto, nell'angolo o punto della suddetta destra verso ferrara, e
soderini, i-205: nella somma superficie o sorte di terreno che tiene in parte
cupola; è utile come alimento dell'uomo o degli animali; torrefatta, serve come
cupola. guittone, i-1-239: o che direbbe l'omo di quel che fusse
degli uomini nell'età dell'oro) o di estrema povertà. dante, purg
veggia per terra / morir di fame o viver sol di ghianda. tebaldeo,
animo. -piccolo pendente di legno o di metallo a forma ovoidale, rivestito
due ghiande. -vasetto d'avorio o di metallo prezioso, di forma ovoidale
in modo da potersi aprire e chiudere o bucata da parte a parte, dove
si collocava una schedina, un numero o un nome da tirarsi a sorte.
fiori dell'alga, da altri ghiande o ulive di mare. 7.
(lathyrus tuberosus) con fusti prostrati o rampicanti, foglie composte e fiori rosei
glandaria ', ovvero 'garrulus ', o 'garrus ', dal continuo gracchiare
sue fattezze di grossezza d'una colombella o poco meno, però col capo e
fole! / l'uomo non vola, o garrula ghiandaia, / come gli uccelli
più delicati certe ghiandette, come noci o dattili, alle quali veniva a
, 1-36: si riducessero a folti uliveti o si rimettesero a boschi ghiandiferi..
di produrre speciali sostanze di eliminazione o prodotti utili all'organismo; si distinguono
si distinguono in ghiandole a secrezione esterna o esocrine (fornite di un canale escretore
ghiandole a secrezione interna o endocrine (senza canale escretore e il
-ghiandola pituitaria: ipofisi. -ghiandola tiroide o tiroidea: tiroide. magalotti,
linfatici,... son nomi mongolifi o geroglifici all'egiziana. a. cocchi
muffa. 2. bot. cellule o gruppi di cellule capaci di accumulare o
o gruppi di cellule capaci di accumulare o di espellere secrezioni: per simi- glianza
dell'addome erano tempestati d'innumerabili glandulette o tubercoletti, simili di colore e di
si riferisce, che è proprio di ghiandola o delle ghiandole (sia in biologia animale
ricco di ghiandole (un organo animale o vegetale, o anche una pianta)
(un organo animale o vegetale, o anche una pianta). garzoni
mammelle] membri composti di carne rara o fiacca,... spugnosa e glandulosa
l'uomo tre dì, apparendo nell'anguinaia o sotto le ditella certi enfiati chiamati gavoccioli
a morte. vallisneri, iii-409: ghianducia o ghianduzza. è diminutivo di ghianda.
), sm. greto di fiume (o anche deposito di ghiaia, terreno ghiaioso
una sterile biancana, e nicchiala, o uno sterilissimo ghiaréto simile ad un ridosso
ant. lancio in mare del carico o di parte di esso per alleggerire la
per gli ideali ghibellini; che esprime o rivela tendenze ghibelline; laicizzante.
atteggiamenti, ostentare idee che dimostrino simpatia o inclinazione per i princìpi e gli ideali
politica che si ispiri alle concezioni ghibelline o che sostenga una politica laica in opposizione
bocchelli, 1-iii-685: le ultime tracce o coloriture o evanescenze di « guelfismo »
1-iii-685: le ultime tracce o coloriture o evanescenze di « guelfismo » cattolico,
sostenitore della politica imperiale contro il papato o, più genericamente, avversario, nelle
l'altra parte seguitano l'imperio, o fedele o infedele che sia delle cose del
parte seguitano l'imperio, o fedele o infedele che sia delle cose del mondo
erano per lo più giansenisti e gallicani o mezzi filosofi: egli tira al ghibellino
ghibellino e l'altro guelfo: pensare o agire in un modo opposto, contrario.
ghèra), sf. cerchio di ferro o di qualsiasi altro metallo (talora
menti, oggetti, utensili, per rinforzarli o per renderli più stabili o anche
rinforzarli o per renderli più stabili o anche per ornarli. bellebuoni,
manichette di legno con ghiera d'ottone o di rame. aretino, 8-71:
: 'ghiera cerchietto di ferro, o d'altra materia, che si mette
, che si mette intorno all'estremità o bocca d'alcuni strumenti, perché non
alcuni strumenti, perché non si aprano o fendano. carena, 2-241: 4 ghiera
-in partic.: puntale di metallo (o di gomma) con cui si guarnisce
guarnisce l'estremità inferiore di un bastone o di un ombrello affinché non si consumi.
metallo che circonda e stringe un'asta o un albero per impedire che si fenda
, ché gli fia dato d'una lancia o d'una ghiera o d'una
una lancia o d'una ghiera o d'una bombarda o prieta che l'ucciderà
una ghiera o d'una bombarda o prieta che l'ucciderà. burchiello,
]: agas- sella, verla gazzina o ghierla gazzina, pisano. idem, 1-118
volgari [dell'averla capirossa]: averla o ghierla o verla o velia capirossa,
dell'averla capirossa]: averla o ghierla o verla o velia capirossa, fiorentino,
]: averla o ghierla o verla o velia capirossa, fiorentino, pisano.
di puntale che ornano alcune uniformi o anche il bavero di un mantello
bavero di un mantello da uomo o da donna. = dal fr
questa macchina il nome di guillotina, o, secondo la nostra pronunzia, ghigliotina,
che dapprima non valse la seggiola del massesi o la garotta spagnuola. loria, 1-175
, e non domanda se è vecchio o nuovo. così lo trovi nella
espres sione sinistra, crudele o anche beffarda; ceffo, grinta
. che ride con espressione sarcastica o in modo sinistro; che è
ghigno, sogghignare. -anche: ridere o sorridere con maliziosa intesa. a
che sorridano quando alcuna cosa scherniscono, o talvolta sdegnando si turbano. questo non
-farsi beffe di qualcosa o di qualcuno. bibbia volgar.,
. e se sono domandati da altri, o ghignando alleggeriscono tutta la cosa, o
o ghignando alleggeriscono tutta la cosa, o almeno l'accennano con brevità. baretti
: guardandolo in cagnesco, disse, o piuttosto ghignò, pomposamente: -tu,
, iv-228: con palpar di spalle o soavità di ghigni e di occhi cerca
possedesse, nelle sue * sadalitates 'o 'collegia ', vere unioni di artigiani
4 ghinda '. canapo per ghindare, o che ghinda in alto.
. v.]: 'ghinda', alzata o elevazione che si può dare ad un
'ghindàggio', l'azione di ghindare o sollevare qualche albero, o vela, per
ghindare o sollevare qualche albero, o vela, per mezzo delle manovre e
: 'ghindaréssa, ghindazzo', manovra volante o cavo che serve a ghindare o abbassare gli
volante o cavo che serve a ghindare o abbassare gli alberi di gabbia.
ghindaréssa, ghindazzo ', manovra volante o cavo che serve a ghindare o abbassare gli
volante o cavo che serve a ghindare o abbassare gli alberi di gabbia.
lo stato in cui lo trovarono, o per le dieciotto ghinee settimanali, che egli
. -con riferimento a cose materiali o a concetti astratti. carducci,
: dico che non cade una giocciola più o una meno d'acqua sopra la terra
che cola dalla carne cotta sullo spiedo o sulla graticola, o per cuocere verdure
cotta sullo spiedo o sulla graticola, o per cuocere verdure; leccarda.
di lì uscì fuori una schiera di venti o trenta rosticcieri, che andarono a piantarsi
metallo, che raccoglie l'olio lubrificante o il carburante che gocciola dai motori degli
dicono parole onde appaia l'uomo ghiotto o lussorioso. francesco da barberino, 214
, 9-2-51: né guattaro si poteva vedere o più lordo o più ghiotto e più
guattaro si poteva vedere o più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui,
un gusto particolare per uno specifico cibo o bevanda.
luogo] dove pecorella pasca, / o l'importuna capra e suoi figliuoli,
che mostra viva inclinazione, profondo interesse o spiccata predilezione per qualcosa; bramoso,
di volumi, ma non trovò nulla o quasi nulla. sì, soltanto un vecchio
serio la regola. -che esprime o rivela desiderio sensuale, concupiscenza, lascivia
5. figur. che suscita desiderio o piacere; attraente, invitante, allettante
ghiotto: ciò che è molto desiderabile o gradevole. lalli, 2-157: poscia
, vii-768 (1-6): conviente [o arezzo] al certo la final ruina
112: al fuoco t'accomando, / o vecchia strega, o maliziosa ghiotta,
accomando, / o vecchia strega, o maliziosa ghiotta, / ladra, ruffiana,
maladetta botta. pulci, 26-117: o macon crudelaccio e sanza fede, /
. -per estens. che esprime furberia o malizia. p. fortini, i-405
. 7. locuz. - essere o mangiare due ghiotti a un tagliere:
rivali. -due ghiotti non possono stare o stanno male a un tagliere: non può
alle lucerne dipinte. -essere più (o tanto) ghiotto di qualcosa che (
tanto) ghiotto di qualcosa che (o quanto) l'orso del miele: esserne
orso del miele: esserne molto avido o appassionatissimo. sabba da castiglione, 133
chiesa e con i ghiotti in taverna o all'osteria: bisogna adeguarsi alle compagnie
il ghiotto e un altro il taverniere o l'oste: per indicare progetti concepiti senza
, / quand'ella dolce parla, o dolce ride. caro, 12-i-170: metter
bella, / a portarti nel cielo, o ghiotterella! -ghiottino. g
, furfante, ribaldo; persona vile o dappoco, mascalzone, canaglia. -anche
ghiottoni comprano una veste d'ormisino o di raso, che sarà stata portata tre
di raso, che sarà stata portata tre o quattro volte, solamente per un par
, e sono coperti da pelame nero o bruno (con fasce grigie laterali e una
casa. -in senso concreto: azione o comportamento dettato da golosità. s
2. per estens. cibo o bevanda particolarmente saporiti, appetitosi e raffinati
rapine co'mercadanti scambiare in esteri vini o in altre simili ghiottonerie. mazzini,
nascosta in tasca una piccola merenda, o una ghiottoneria dolce, che vuol gustare
-figur. ciò che suscita vivo interesse o acuto desiderio. cicognani, 2-65
desiderio. cicognani, 2-65: tre o quattro ragazze in costume da bagno sdraiate
questa ghiottoneria d'armi è falsa fame o vero appetito. de marchi, i-328
coti- diano, tratto da quel cuoco o da quella fantesca che, portandole lo
la mette al fuoco ad un tratto o per smemoraggine o per ghiottonìa.
fuoco ad un tratto o per smemoraggine o per ghiottonìa. 2. figur
da uno che, per ghiottonìa o per sicurezza che io voglia dire, del
; gusto spiccato per un cibo o una bevanda. laiini, i-1467:
e chi in ghiottomia / si getta, o in beveria, / è pegio ch'
, abitudine che è dettata da golosità o che rivela ghiottoneria. bencivenni,
2. per estens. cibo o bevanda particolarmente appetitoso e delicato.
e leccornie, senza darsi una briga o un pensiero al mondo, a godere
ii-18-284: deve essere venuta della salciccia o simile ghiottomia dalla inclita repubblica di san
perseverante avidità. 4. persona o cosa particolarmente piacevole, desiderabile o allettante
persona o cosa particolarmente piacevole, desiderabile o allettante. esopo volgar., 4-70
gobidi, comprendente specie di dimensioni più o meno piccole, privi di vescica natatoria
commestibili. berni, 42: o sacri, eccelsi e gloriosi ghiozzi, /
sacri, eccelsi e gloriosi ghiozzi, / o sopra gli altri pesci egregi tanto /
che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio, sono... il
altro can che roda e inghiotta / o carne od osso ower di pane un
ghirba, sf. otre di pelle (o di altro materiale) usato per trasportare
ragionare sottilmente e tortuosamente; far progetti o piani astuti e complicati; abbandonarsi a
; abbandonarsi a pensieri intricati, strani o immaginosi; arzigogolare, fantasticare. -
ad arzigogoli, ciò è a nuove invenzioni o a trovati strani e straordinari. marini
poetiche '? -far congetture bizzarre o infondate, abbandonarsi a elucubrazioni.
3. comportarsi secondo il proprio arbitrio o capriccio. cantoni, 308:
ideare con estro, fantasia, abilità o, in senso negativo, con bizzarria
: -chi ha più tempo, voi o nencio bui? / -la vecchiaia è un
ghiribizare / le cifere di roma o nicosia, / del fisco il pondo o
o nicosia, / del fisco il pondo o ver dell'inf ormare.
raro. chi si abbandona a pensieri o a progetti strani e fantastici.
, giribizzo), sm. idea o pensiero bizzarro; azione, atteggiamento,
capricciosa e imprevedibile; instabilità del carattere o del comportamento. guicciardini, 145
astrusi, strani, illogici, infondati o falsi. canti carnascialeschi, 1-401:
, xxvi-3-331: qualunqu'altra annotazione / o ghiribizzi di nuovi pedanti. stigliani,
... tutto il rimanente è alterato o, per dir meglio, adulterato con
. bocchelli, 1-iii-50: -io, o piuttosto la vostra passione contro quell'infelice
riferimento a animali, a esseri inanimati o a concetti astratti. magalotti, 23-341
poco dopo contro il proprio custode, o contro il giudice, che avesse comandata
ghiribizzo; ch'ella non aveva dianzi, o vero, che 'l sito delle carni
404: ma se per sorte, o mai per caso, avviene / che tu
4. elemento ornamentale, geometrico o naturalistico, che è scolpito o dipinto
geometrico o naturalistico, che è scolpito o dipinto per abbellire un oggetto o una
scolpito o dipinto per abbellire un oggetto o una struttura architettonica; fregio, fronzolo
di grande e sottilissimo ingegno. -dipinto o scultura che mostra un'insistita compiacenza per
compiacenza per gli elementi fantastici, mostruosi o irrazionali. g. paleotti, l-n-445
crocesanta di emblemi, di simboli, o talvolta anche di semplici ghiribizzi. -lettera
di semplici ghiribizzi. -lettera, parola o scritto vergato con grafia difficilmente leggibile,
. raro. eseguire un brusco scarto o un'improvvisa giravolta. baruffaldi,
raro. in modo originale, capriccioso o stravagante; bizzarramente. la nanea
ragionamenti sottili e astrusi, a fantasticherie o a stranezze e bizzarrie. grazzini
vanissima ed anco non del tutto vera o curiosità o superstizione, osservarono nella sua
anco non del tutto vera o curiosità o superstizione, osservarono nella sua morte esser
quindi... diranno alla bella prima o ch'io sia entrato nel gigante o
o ch'io sia entrato nel gigante o ch'io abbia dato nel pazzo. buonarroti
ogni verso che mi cada in prosa o in rima de'modi (vaghissimi in
(vaghissimi in vero, ma vecchiuzzi o stranetti) di guido cavalcanti, e
2. che colpisce per la sua originalità o per la sua stravaganza; bizzarro,
necessità da'grandi e scenziati uomini ritrovate o aggiunte alla nostra scrittura manchevole. capriata
non mi s'occulti / malizioso, o mi s'inculchi un'* ette '/
'l mur d'un anfibologia, / o abbia scacco, o muti sede un
un anfibologia, / o abbia scacco, o muti sede un * nonne '
un * nonne ', / o un 'ma 'mi si celi /
chiusi nel ghirigoro della città medievale, o svettanti fuori di essa. -movimento
coltura latina, fumo e ghirigoro ultramontano o addirittura extraeuropeo, pratica mostruosa, repugnante
, si. corona formata di fiori o di fronde o di erbe intrecciate,
corona formata di fiori o di fronde o di erbe intrecciate, che cinge tutt'
il capo e si porta per ornamento o come segno di gioia, di onore o
o come segno di gioia, di onore o anche semplicemente per proteggersi dal sole;
dal solar raggio / con ghirlanda di pino o verde faggio. nardi, i-113:
che una volta era ghirlanda di amicizia o di affetto o di stima e che poi
era ghirlanda di amicizia o di affetto o di stima e che poi diverrebbe catena
2. corona intrecciata con fronde di alloro o di quercia, offerta un tempo come
tempo come emblema di vittoria in combattimento o in competizioni letterarie o sportive, o
vittoria in combattimento o in competizioni letterarie o sportive, o simboleggiante il riconoscimento di
o in competizioni letterarie o sportive, o simboleggiante il riconoscimento di alti meriti e
il riconoscimento di alti meriti e virtù o di ricompensa ultraterrena. boiardo,
sarà finita! -serto di fiori o fronde intrecciati che veniva appeso come segno
segno di ricorrenza festiva, di onoranza o per voto in determinati luoghi (per lo
costituito da rami e fronde intrecciati, o anche da festoni di carta colorata,
soffitto, alle pareti, agli alberi o ai balconi in occasione di feste.
-per estens. ornamento di penne o di fiori finti intrecciati con cui si
con cui si può creare un'acconciatura o adornare un cappello. crescenzi volgar.
. per estens. corona di metallo prezioso o di altro materiale, a volte incastonata
che si porta intorno al capo per ornamento o in segno di dignità, di onore
4. motivo ornamentale (scolpito, dipinto o stampato) che riproduce una corona di
stampato) che riproduce una corona di fiori o di fronde. ariosto, 10-79
cerchio, giro (formato da persone o da cose disposte intorno a un punto)
ricorre lungo una parte di un edificio o lo circonda interamente; struttura sporgente che
questo magnifico tempio vedeasi una corona, o ghirlanda d'oro di non piccola larghezza.
sono pezzi grossi di legname, curvi o centinati, che si dispongono a squadra
. 28. -fare ghirlanda a qualcuno o a qualcosa: cingerlo, circondarlo.
fiorenti, / e degli ameni campi, o patrio mella, / e de'fertili
(femm. -a). chi fa o vende ghirlande. -artista che
3. arald. attributo di animali o di figure umane coronate di fiori.
, 31: 'quando canta il ghirlindò (o ghirlingò), chi ha cattivo padron
padron mutar lo può '. ghirlingò o zirlingò è un uccelletto che canta la primavera
i baci comanda 11 gran torquato, o ghirlingò. = etimo incerto.
, ii-105: verme spermatico del ghirro o scoiattolo. giusti, 2-223: quan-
giramento ha preso il nome di gironda o ghironda... oggi è poco in
carbonio (essenzialmente sotto forma di grafite o di cementite) oltre varie impurezze (
in presenza di coke e di fondenti o anche in forni elettrici di riduzione.
chiamano ghisa, è la parte metallica più o meno pura del minerale che si fonda
; perché il ferro la vincerà, o piuttosto la ghisa, la quale darà il
dell'acciaio. - ghisa da fonderia o da getto: destinata alla rifusione
del minerale. -ghisa trotata (o marezzata o variegata): in parte
. -ghisa trotata (o marezzata o variegata): in parte bianca e
di ricottura. -ghisa a grafite sferoidale o globulare (anche ghisa sferoidale):
di agire sui costituenti primari (cementite o grafite). -ghisa malleabile: mediante
ottiene mediante un processo di decarburazione, o a cuore nero, se si ottiene
, finemente distribuite. -ghisa porcellanata (o smaltata): a cui è stato
a cui è stato applicato uno smalto o vetro opaco, e talora colorato,
iii-145: il frutto è grande come ciriegia o ghisciola. = variante di
bettini, 42: dovrei cantarti, o modella bizzarra, / all'improvviso,
ghitarra; / ma tu sei lesta, o ragazza, a baciare, / ed
scuterzola '. gi, sf. o m. nome della consonante g (g
; talora indica pure meraviglia, gioia o disappunto per un fatto accaduto o una
gioia o disappunto per un fatto accaduto o una situazione verificatasi prima del previsto)
-in relazione con un agg. (o con un compì, di modo,
qualità ha raggiunto il suo pieno compimento o che quella situazione è definitivamente in atto
di cui si parla è già avvenuto o si è ripetuto altre volte).
a un sostantivo, a un aggettivo o a un complemento equivalente, indica che la
via allegramente i quattrini in opere più o meno utili le finanze del comune,
redi, 16-v-139: ho veduti i quaderni o memorie delle etimologie italiane, del già
attendevano a vita cavalleresca... o se pure se ne stavano da cittadini privati
che sta arrivando oppure che è giunto o sta giungendo al termine (in costruzione
, non l'avesti già due anni o tre: tutta è ita via quella e
, non deve questo avvenire una volta o l'altra? imbriani, 1-
, già non sarà sì: quantunque o per quanto sia o fosse. seneca
sì: quantunque o per quanto sia o fosse. seneca volgar., 3-146
ciò ch'elli convegnia caminare di giorno o di notte. plutarco volgar., 188
, se ciò non fosser già starnuti o cose a quegli simiglianti. giovanni dalle
giabò, sm. guarnizione di pizzo o di mussola fissata al collo,
in balze sulla scollatura degli abiti femminili o sul petto della camicia maschile.
giacàio, sm. ant. fabbricante o venditore di armature e di cotte di
di armature e di cotte di cuoio o d'acciaio. sozzini, 353:
, per lo più fornita di cappuccio o di ampie tasche; è usata soprattutto
è usata soprattutto in montagna da escursionisti o da chi affronta le intemperie.
sportiva: confezionata con stoffa di colore o di disegno vivace; si porta abbinata
con la gonna costituiscono il completo femminile o abito a giacca (ed è di
si sono talora trovati cani, giaccalli o adivi, e perfino piccoli vitellli ingoiati
, quando. ariosto, 43-55: o città bene avventurosa, -disse / di
gemelli careri, 1-iii-100: la jaquera o giacchera è un albero grande quanto un
di fustagno, meditavano in silenzio, o così mi pareva, ogni sorta di
ant. cotta fatta con maglie di ferro o anche di cuoio; giaco.
fuorché il vezzo di baloccarsi per tre o quattro ore ogni mattina su e giù
ogni giorno ne arriva; ma, o signore che gente! chi in giacchetta,
darsi pace, non faccia digiunare la donna o il giacchetto o la gatta, ma
faccia digiunare la donna o il giacchetto o la gatta, ma digiuni egli dopo pasqua
, corrono subito a schiere con reti, o con giacchi, e senza molta fatica
che sia un giacchio e un uccellare o paretaio, dove insaccano e s'invischiano
un tranello parecchie persone; tramare danni o punizioni contro molti. pulci, 25-95
giacchio. m. franco, 1-54: o beccalite, o pizzica quistioni, /
franco, 1-54: o beccalite, o pizzica quistioni, / gittato arai il giacchio
; e là dove si abbi riposato o caprio o cervo, 'giaccio'. pirandello,
là dove si abbi riposato o caprio o cervo, 'giaccio'. pirandello, 6-134:
toscana, 6-20: et etiam non ardisca o vero presuma, tenere giaccio o capanna
ardisca o vero presuma, tenere giaccio o capanna appresso il fosso della sannona.
. lastri, i-207: così le zolle o piote che si alzano dai pastori intorno
a voltar sopra il suo centro la parte o asta più corta della lieva, cioè
ampia giacca per lo più di pelle o di cuoio, talvolta foderata e stretta in
rimane col corpo fermo e immobile, disteso o sdraiato (per lo più a terra
. -anche: coricato (sul letto o sul divano) per dormire; degente (
degente (a letto) per malattia o vecchiaia. cicerone volgar.,
composto sul letto funebre, nella bara o nel sepolcro. boccaccio, v-58:
si trova in una data condizione materiale o morale (per lo più sfortunata, disagiata
(per lo più sfortunata, disagiata o deplorevole), dalla quale non sembra
(un capitale); non assegnato o rifiutato (un lascito, un legato,
estremo. leopardi, v-544: soccorrete, o giovani italiani, alla patria vostra,
non sopra la sillaba longa nella penultima o antepenultima delle polissillabe, per distinguere le
. 2. interruzione, temporanea o definitiva, del corso normale della produzione
.]: molte giacenze di cause o d'affari che hannosi a trattare e non
per * giacenza 'quel 'termine 'o quei * tanti giorni * che l'
concreto: quantità di merci non vendute o di capitali non utilizzati. -giacenza di
in circolazione, si trova (inutilizzata o solo parzialmente utilizzata) presso gli istituti
darvi la data d'una stamperia di genova o torino la cui relazione con la vostra
giàccio, giaci, giace, giacciamo o giaciamo, giacete, giàcciono o giàciono;
giacciamo o giaciamo, giacete, giàcciono o giàciono; imperf. giacevo; pass
in sua facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema che premea col piè,
merito d'un dormire e giacere vestito o d'un digiunare ch'un religioso, ché
fermo e immobile, col corpo disteso o sdraiato (per lo più a terra
. guido da pisa, 2-108: o troiano, stenditi quanto puoi, e
non depone / ei medesmo gli arnesi o la lorica. marino, 4-83:
quando andrò limosinando per lo mondo, o giacerò in uno spedale mendico, saranno contenti
, che si levano da letto, o per meglio dire da giacere, il giorno
a pena s'intendea. / « o eletti di dio, li cui soffriri /
qua su per tutti i paschi: / o difesa di dio, perché pur giaci
se non chi non fa nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri
. cicerone volgar., 1-267: o era adunque quella [una città],
in cui sepolti / tutti giacete, o neghittosi schiavi, / spero destarvi or che
i sensi; rimanere a terra (o sul letto funebre) privo di vita;
(per lo più di morte violenta o improvvisa). p. angioleri,
avevi al serpente la fronte, / o da lui morto restavi a giacere. ariosto
restavi a giacere. ariosto, 9-76: o sia la fretta, o sia la
9-76: o sia la fretta, o sia la troppa voglia / d'uccider quel
lo faccia; /... / o la bontà divina che non voglia / che
senza tomba giace il tuo / sacerdote, o talia, che a te cantando /
: giacer morto in una tomba gentilizia o nel campo dei poveri o, nuda spoglia
tomba gentilizia o nel campo dei poveri o, nuda spoglia, ai piedi d'un
, ai piedi d'un albero, o in fondo al mare o dove che sia
albero, o in fondo al mare o dove che sia, non è tutt'uno
particella pronom. aretino, iii-236: o spurio, di'all'ancilla e alla nutrice
aggiri, /... vientene, o bella, / rallegra i sonni miei
iii-208: qui giace un grillo, o passeggierò, un grillo, / che
prossimo / marcire in pace, / o parolai, / o epigrafai, / o
in pace, / o parolai, / o epigrafai, / o vendi- lacrime,
o parolai, / o epigrafai, / o vendi- lacrime, / sciupa-solai. cardarelli
io muova per conquistare lo tosone, o io vi morrò. luca pulci, ii-28
. franco, 351: qualunque in monte o in piano animai giace, / selvaggio
dall'aliga. arici, i-64: o nel cader le pingui olive / ammaccate
pingui olive / ammaccate si giacciono; o per terra / schizzano l'olio, a
preda. -con riferimento a personificazioni o a concetti astratti. ugieri apugliese
più d'altra che 'l sol scalde o che 'l mar bagne. fazio, i-8-48
certa disposizione nel contesto di uno scritto o di un discorso (lettere, parole,
debba il testo come giace... o si debbano cambiare le voci. leopardi
tanto di luogo, non può entrare o giacere, come troverà sito...
in quelle angustie e stretture del discorso o del periodo? carducci, ii-6-266:
riferimento all'aspetto desolato che contraddistingue città o edifici in rovina o decaduti dall'antico
che contraddistingue città o edifici in rovina o decaduti dall'antico splendore. dante
sola, inerme, tramortita / giaci, o donna delle genti. / delle febbri
. trovarsi in una determinata situazione materiale o morale (per lo più sfortunata,
disagiata, indesiderabile), dalla quale è o sembra difficile evadere. mostacci,
vostre mani. delfino, 1-488: o sommo dio, sotto al cui piede
non tutto sotto forma di conti correnti o di depositi, ma di pacchi di biglietti
o un sovrano spodestato, una famiglia o una
o un sovrano spodestato, una famiglia o una nazione decaduta. -anche con la
i-4-16: giacquero dimenticate 0 poco osservate o fraintese le forme primitive, corpulente e
timor giacque. carducci, 33: o miei verd'anni, o spene / mia
, 33: o miei verd'anni, o spene / mia che mi giaci,
lite, se da una sola banda o pur da tutte due bisogna operare 1
ivi s'uniscono. -giacere supino o rovescio: stare disteso sul dorso (
dorso (in contrapposizione a giacere prono o bocconi: sul ventre).
-porre, fare, disporre a giacere (o giacendo): collocare disposto in piano
gli scrobi, ovvero fosse, o solchi cavati egualmente da bocca infine al fondo
quale [muraglia] le pietre riquadrate o mezzane, o più presto minute, si
] le pietre riquadrate o mezzane, o più presto minute, si pongono non
né meno che si portino i meriti o i demeriti loro. tommaseo [s.
verbo scriversi con una sola c o con due. l'uso toscano è questo
, v-61: tu vuoi la baia, o la berta, o la ninna,
la baia, o la berta, o la ninna, o la chiacchera, o
la berta, o la ninna, o la chiacchera, o la giacchera, o
o la ninna, o la chiacchera, o la giacchera, o la giostra,
o la chiacchera, o la giacchera, o la giostra, o il giambo,
la giacchera, o la giostra, o il giambo, o il dondolo de'fatti
la giostra, o il giambo, o il dondolo de'fatti miei. g.
grido della femmina rovesciata sul giaciglio basso o su la proda del fossato bastava alla
generalmente la via, le capanne o le prode dei fossati. cardarelli, 1-43
. bocchelli, 13-176: se una malattia o la languidezza... gli impedivan
di linee, trite e sparse, o insieme stranamente accozzate; e collocarne ognuna
, ecc.) formatosi nell'interno o alla superficie della crosta terrestre in seguito
non metalliferi, a seconda che contengano o no sostanze metalliche; in base alla
secondari, se sottoposti ad alterazioni chimiche o a spostamenti successivi alla formazione; in
al processo di formazione, giacimenti endogeni o magmatici, derivati dalla consolidazione di masse
fuse di origine magmatica; giacimenti esogeni o sedimentari, formati dal deposito di detriti
in cui sono disposti entro i terreni primitivi o secondari, ecc.; unito
violetto ten dente al blu o azzurro come il giacinto (sia
. panzini, iv-321: * iacintino 'o * giacintino 'o 'iacinteo
iacintino 'o * giacintino 'o 'iacinteo ', del colore del giacinto
terminato da un racemo di fiori semplici o doppi con perigonio sintepalo, tuboloso nella
74: non cessan le grazie, o cessa amore / intanto di versar rose
/ composto si giacea qual di viola / o di giacinto un languidetto fiore / colto
, di colore arancione tendente al rosso o al giallo (e proviene dal ceylon
-anche: varietà di spinello rosso arancione o di granato. -giacinto di ceylon: granato
, 13-7: giacinti ivi io non vidi o crisopassi; / né pur un vetro
di giacinti / io ti consagro, o clori. inventario di alfonso ii d'este
4. ant. e letter. stoffa o drappo di colore violetto tendente all'azzurro
la porpora e gli aròmati, / o marinaio rude, onde t'ha vinto?
il paziente] prendesse una dramma, o al più due di lenitivo con confezion di
, non avendo la conca notabile giacitura o levatura da potere essere presa in essempio
sua giacitura. algarotti, 3-206: poco o nulla si cangiò nell'andamento del canale
e diverse faccie dandole, per farla o, mediante il numero, più sonora o
o, mediante il numero, più sonora o, mediante la giacitura, più riguardevole
avien loro e nel greco idioma o nel latino. onde nasce che la
altro, molto pone e molto leva o di gravità o di piacevolezza, e
molto pone e molto leva o di gravità o di piacevolezza, e nella prosa e
posizione di una nave rispetto alla terra o alle isole in vista e a queste fra
-anche: cotta di robusta tela o di cuoio ricoperta da scaglie di acciaio
vuole armati a la liggiera, o con giacchi, o come li vuole.
liggiera, o con giacchi, o come li vuole. cellini, 1-18 (
'semifioretto', intendono i giardinieri quel sifoncino o tubuletto, formato di piccola foglia unita
francese... ebbe efficacia più o meno larga e più o meno rapida in
ebbe efficacia più o meno larga e più o meno rapida in ogni parte del mondo
, che sostengono il cosiddetto monofisismo verbale o moderato in contraddizione con le definizioni
pulci, vii-340: giaculo: il dardo o simile cosa da lanciare.
ciò che causa sofferenza spirituale, morale o fisica. felice da massa marittima,
sm. nella locuz. far giacomo o giacomo-giacomo: tremare le gambe, le
... alcuni tripudiati e pomposi o perentori e giacculati motti, con frasi e
e fervente preghiera di lode, di supplica o di invocazione, recitata vocalmente o mentalmente
supplica o di invocazione, recitata vocalmente o mentalmente anche durante le normali occupazioni (
grandi svanivano al soffio d'una giaculatoria o per uno sguardo degli occhi rivolti al
che lo ripeti prima di coricarti, o povero lettore, come una massima d'
lettore, come una massima d'epitteto o una giaculatoria favorita. chiesa, 5-6
ligure. -discorso pedissequo, enfatico o lamentoso, vano. napoli signorelli
724: lo scherzo è il fiore (o coscienza) della serietà / l'acutezza
bianco (ed è costituita di giadeite o nefrite, che hanno diversa composizione chimica
dal verde al verde nerastro (o bianco, se pura),
le più belle varietà, bianche o verdi smeraldo, pro vengono
in forma di ciottoli nei letti dei fiumi o in conglomerati da cui viene estratto
afflitto. francesco di vannozzo, 194: o cor di doglia pieno e de martiri
, famiglia iridacee; viris germanica (o giaggiolo propriamente detto), ha scapo
fiori; l'iris fiorentina (o giglio fiorentino) ha rizoma, foglie e
. si cava el sugo grattugiandole o pestandole. soderini, ii-158: il ghiaggiuolo
careri, 1-iii-99: la « jagomeira » o giagomèra è un albero non molto
zool. grosso e massiccio felino (felis o panthera onca), con tronco lungo
nere per lo più anulari con una o due macchiette nel campo interno; è
e centrale (è detto anche leopardo o tigre d'america). guerrazzi
dove è la traccia del leopardo o del giaguarro, per avere tempo di porre
pietra da ornamento, specialmente per passamanerie o, anticamente, per monili, lapidi
pulito e lavorato di questo minerale (o anche di vetro nero) usato per
. che è proprio del giai- nismo o dell'arte e della cultura; giainico.
si riferisce, che è proprio del giainismo o dei giainisti. giainismo (
di guidare l'anima verso il nirvana o liberazione della trasmigrazione attraverso un rigido ascetismo
giainismo presta il culto ai 24 maestri o profeti, cioè alle anime libere e
era anche capace di prender l'olio o la gialappa in mia vece. periodici popolari
carbone animale e talvolta sofisticata con colofonia o con resina di guaiaco. =
, tegnesi in color giallo con giallamina o tutia, e ben spesso di color
che tende a un giallo spento o torbido. a. cocchi, 4-2-194
. targioni tozzetti, 12-8-348: fondo o ben cristallino o trasparente nel lividastro,
tozzetti, 12-8-348: fondo o ben cristallino o trasparente nel lividastro, nel fuliginoso,
agg. che appare di colore giallo o tendente al giallo; che emana una
con la tua chioma gialleggiante inondi [o sole] / le nubi orientali, o
o sole] / le nubi orientali, o mezzo ascoso / tremoli d'occidente in
2-237: meli, peri e peschi gialleggianti o rosseggianti di poma ancora un poco acerbe
rosseggianti di poma ancora un poco acerbe o già ben mature. 2.
[gialléggió). apparire giallo o di colore tendente al giallo; cominciare a
giallézza, sf. l'essere o il diventare giallo; aspetto, colore
disciolte e passate, colla verdezza di queste o di quelle erbe lacere e peste si
. soderini, iii-682: il vimine o vinco è di tre sorte, rosso,
]... dalle pieghe rettilinee, o dal paese gialliccio. foscolo, iv-307
-.). scrittore di libri o di racconti gialli o polizieschi.
scrittore di libri o di racconti gialli o polizieschi. = deriv. da
figure. 2. che è o è tinto di questo colore. -in
coperto di vegetazione di questo colore (o anche di erba secca, bruna-rossastra)
. -che per maturazione, essiccazione o morte assume questa colorazione (un frutto
raggio di luce); che emana o riflette una luce opaca, smorta (
, perché è luminoso: ovvero giallo o di colore d'oro. -aggiunto
di colore d'oro. -aggiunto o unito a una qualificazione [giallo pallido
, ecc.) indica la tonalità o la gradazione con cui questo colore appare
rosa e di marrone. -accompagnato o unito con l'indicazione di un altro
colorazione gialla che sfuma verso quel colore o si alterna con esso. vallisneri
, gialloazzurra. montale, 1-99: o rabido ventare di scirocco / che l'arsiccio
attimo. -region. erba gialla o giallina: guada. -farina gialla:
; è posto in commercio in pezzi o ridotto in segatura (e se ne
che si compri un metallo / bianco o giallo, / prezioso a ogni maniera
prezioso a ogni maniera / per intaglio o per cerniera. -paste gialle:
potrà usare giallorino di murano e terra gialla o giallo santo. di giacomo, ii-805
smunto, smorto, generalmente per malattia o per vecchiaia o anche per morte (
, generalmente per malattia o per vecchiaia o anche per morte (una persona o una
vecchiaia o anche per morte (una persona o una parte del corpo: anche con
con l'indicazione di tonalità del giallo o di altri colori verso cui esso sfuma)
. -che porta abiti, distintivi o contrassegni di questo colore (una persona
7. marin. bandiera gialla (o di quarantena o di contumacia):
marin. bandiera gialla (o di quarantena o di contumacia): bandiera rettangolare gialla
al cinema. -sostant. libro o film poliziesco (e, per estens.
(che spesso è usato, solo o con altri colori, anche come simbolo di
sfa. -con l'aggiunta di sfumature o gradazioni. a. neri, i-xxiii
arancione. 13. sostanza, animale o vegetale, di questo colore. -in
pittura). -giallo di cassel (o giallo inglese o giallo di turner):
-giallo di cassel (o giallo inglese o giallo di turner): cloruro basico
forma di polvere di colore giallo più o meno intenso, generalmente solubile in acqua
a olio). -giallo di cobalto (o sale di fischer): cobaltinitrito di
per la preparazione di colori a olio o acquerello e nella decorazione della porcellana e
). -giallo di cromo (o giallo di parigi o giallo di lipsia
-giallo di cromo (o giallo di parigi o giallo di lipsia): cromato di
. cromato2). -giallo di martius o di marte (o giallo naftolo):
-giallo di martius o di marte (o giallo naftolo): sostanza gialla costituita
sostanza gialla costituita dal sale di calcio o di sodio del nitro-fl-naftolo; si presenta
più dorato. -giallo di napoli (o giallo d'antimonio): polvere di
ceramica). -giallo di rabarbaro (o acido crisofanico); ossidinone contenuto nel
come colore stabile nella pittura a olio o ad acquerello). carena,
. -giallosanto { giallo santo) o giallo di spincervino: sostanza colorante ottenuta
il sale sodico dell'acido ammino-azobenzol- (o toluol-) disolfonico (e si usano in
e la seta). -giallo vittoria (o giallo o surrogato di zafferano):
). -giallo vittoria (o giallo o surrogato di zafferano): miscela dei sali
pittori per dipignere a olio, a fresco o a tempera. idem, 67:
-giallo del cherio: marmo giallo venato o macchiato che viene scavato nella valle del
(bergamo). -giallo di segesta (o diaspro di sicilia): marmo di
6-304: l'abito loro è bigio, o sia cinericcio, e non di colore
come bianco, azzurro oltremarino, o della magna, e giallorino. leonardo,
giallo (in partic. per malattia o per costituzione malaticcia). nieri,
ultima... ma è cieco, o fa vista? piglia quella lì? quella
della pelle umana (provocato da itterizia o da altra malattia); riflesso giallo.
cioè giallore. 3. sostanza o materia gialla. sacchetti, 147-66:
giallume, sm. colore giallo o giallastro; colorito giallo troppo intenso o
o giallastro; colorito giallo troppo intenso o malsano (in partic. della pelle
e che causa in esse colore giallo o biancastro; è caratterizzata dalla presenza nel
328: giambullari, io non giambo, o metto in burla / né voi,
come a vergogna rinvermigliasi / lodar sentirsi o giambeggiar de parte. patrizi, ii-47:
patrizi, ii-47: con qual ragione o fondamento detto si è i poeti del
giambèlego, sm. (plur. -ghi o -gi). metr. metro della
ant. panno di pelo di cammello o di capra; cammellotto, ciambellotto.
ogni brigante, sia con la giamberga o senza, si chiami scrivano, o abbia
o senza, si chiami scrivano, o abbia il * don 'appiccicato al
). metr. che è costituito o composto di giambi (un verso, un
usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico, l'anapestico.
2. per estens. che ha carattere o tono di invettiva, di satira,
fedro, e degli altri giambici latini, o se n'abbiano opere intere (come
come catullo, le tragedie di seneca) o frammenti, ci troverà molte altre licenze
la rappresentazione epica solitaria in giambici o endecasillabi sciolti, in un metro cioè nuovo
ne può fare che non siano trochei o giambi. -per simil. e
] si manifestava tuttodì, per quinari o per giambi, nell'auspicare incremento alla
103: gustavo... il giambù o iambò. gemelli careri, 1-iii-99:
« los jambos de malaca », o giambi sono alberi alti, fronda lunga
, 1-iii-98: la « iamboleira », o giambo- lera, è un albero silvestre
, i-iii-ioi: l'albero della iamboyera bianca o giam- boyera bianca d'india è alto
quando vedeva alcuno sfoggiare nel vestire, o fare altre spese, le quali trapassassero
per significare che altri non può durare o negli sfoggi che fa, o in
durare o negli sfoggi che fa, o in altra impresa, anche senza aggiungere *
ver cui poco già mai mi valse, o vale / ingegno, o forza.
mi valse, o vale / ingegno, o forza. boccaccio, iv-64: il
potria / guidar tua mente illusa, / o trar per altra via / te ostinato
di mai (e può essere accompagnata o no da una negazione): in nessun
prezzo; cianfrusaglia. -anche: argomento o faccenda di poco conto, quisquilia,
2. capriccio, bizzarria; discorso o argomento capzioso e pretestuoso, cavillo.
torinese. -per estens.: cioccolatino o tavoletta confezionata con questo cioccolato.
dragoncelli... che nascevano ne'varghi o sotto l'ascelle, e che alla
ant. imbarcazione indiana formata da due o più travi o tronchi incavati, che
indiana formata da due o più travi o tronchi incavati, che, connessi fra
lingua dravidica dell'india meridionale) o dal tamil sangadam. giangolatóre,
gemelli careri, 1-iii-99: la iagomeira o giagomera è un albero non molto
frondi picciole. porta iangomas, o giangome (dette da porto
giannata, sf. ant. atto o discorso sciocco, fesseria, balordaggine.
, come segno del loro grado; spadino o spuntone un tempo usato in spagna dagli
la giannetta della figura di sentimento percuote o carezza la coscia del suo * io '
fassi / di giannizi e d'esappi, o suoi gualuppi. angioletto, ii-77:
seguito e al servizio di un potente o di un personaggio importante facendosene strenuo fautore
e vi è connessa una notazione iron. o spreg.). g. a
, propriam. 'nuovo soldato * o * nuova milizia *: comp. di
io inclini alla scuola degli etici rigoristi, o che approvi tutte le specialità della
; riduceva a un ambito ristrettissimo o annullava nell'uomo il libero arbitrio
, che allora si andavano elaborando o preparando nella società europea, si compendiano
. m. -i). seguace o fautore del giansenismo; che si riferisce,
riferisce, che è proprio del giansenismo o dei giansenisti. botta
si riferisce, che è proprio di lingue o di popoli non semitici del caucaso
2. sm. plur. popoli o razze indoeuropee. balbo, i-21:
i giapètidi si sbrancarono in popoli bianchi o sia indopelasgici, e gialli. =
città. = gr. tdrrosec o tdcrcosec; lat. iapydes o iapódes
. tdrrosec o tdcrcosec; lat. iapydes o iapódes o iapùdes. giappóne
; lat. iapydes o iapódes o iapùdes. giappóne, agg. (
vascello giapponese. baruffaldi, io: o tu, che regni sconosciuto ancora, /
ha come argomento la descrizione del giappone o vicende che accadono in giappone. de
a mano, con colla d'amido o di gomma, ricavandola da piante locali
per motore. -febbre giapponese (o dei sette giorni, per l'abituale
sm. e f. che è nato o abita in giappone; cittadino del giappone
'l giapponese troverà nella voce latina, o sivvero nella spiegazione toscana, che sbardel-
giapponese. -occhi alla giapponese o da giapponese: allungati, a mandorla
piccoli oggetti d'arte giapponesi, o che imitano lo stile dell'artigianato giapponese
sf. ant. boccale di cristallo o di maiolica, senza piede e fornito
, senza piede e fornito di uno o due manici, adoperato un tempo per
2. grande recipiente di vetro o di terra cotta smaltata all'interno,
forma oblunga e panciuta, con ima o due anse, usato per conservare acqua
al fuoco, grossi di panno mezzo dito o più, e di forma di giarre
forma di giarre, alti un braccio o più. mattioli [dioscoride],
certi vasi di terra, come ziri o vogliamo noi dir giarre. bruno, 3-76
. ramusio, iii-139: questo frutto o cocozze sono di questa grandezza, che
retta di tre once di qualche acqua pura o acconcia, come cedrata.
2. per estens. marin. ghiaia o sabbia che si adoperava come zavorra nelle
nel capo comorii. citolini, 187: o sono [erbe] de luoghi secchi
dal lat. 4 glarea e sono aggestioni o deposizioni di terra, di rena e
, di rena e di pietre scantonate o fluitate. 4. geogr. altipiano
lor grana sottile e senza iaruzze o nocchi. = variante antica, di
giarda un'enfiatura a modo d'uovo o maggiore o minore, la quale nasce ne'
enfiatura a modo d'uovo o maggiore o minore, la quale nasce ne'garretti
si chiama ancora 'natta'e talvolta 'vescica'o * giarda '. salvini, v-392:
lati, dicesi allora * giardone 'o 4 giarda doppia '. = deriv
2. locuz. fare la giarda o una giarda o qualche giarda: fare
locuz. fare la giarda o una giarda o qualche giarda: fare uno scherzo,
passando, non ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può
non ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere
levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì.
trattenere i falchi all'aperto sulla pertica o sul blocco (in falconeria).
. ant. farsi beffe di qualcosa o di qualcuno, burlarsene, riderne.
, dotata di ampi finestrini, di due o quattro porte e, sempre,
, usato per sostenere vasi con fiori o piante ornamentali. -anche: recipiente per
: recipiente per fiori, di metallo o di ceramica, basso e largo, di
nel suo gabinetto di studio, disegnando o sfogliando i fiori dei quali era sempre
. 2. carretta con due o quattro ruote, usata un tempo in
non più in uso, aperta ai lati o con le piattaforme a balcone.
ecc.). -contorno per arrosti o altre pietanze, composto di verdure varie
fiori artefatti di lana variamente colorata, o di ciniglia. 8. ant
alla manutenzione dei giardini (per mestiere o per conto proprio). -giardiniere-fiorista
2-148: l'arte del giardiniere o paradisistica fu dapprima pedissequa, mancipia ed
da un muro, da uno steccato o da una cancellata), coltivata con
di monte che sia ben conguagliato, o in collina, o in costa,
sia ben conguagliato, o in collina, o in costa, o spiaggia, o
in collina, o in costa, o spiaggia, o vallata aperta uguale inchinata,
o in costa, o spiaggia, o vallata aperta uguale inchinata, conviene
panzini, iv-295: 'giardino inglese 'o 'giapponese ', contrapposto a 'giardino
, contrapposto a 'giardino classico 'o * italiano ': nel giardino inglese,
-giardino d'inverno: stanza con una o più pareti vetrate, arredata con piante
piante in vaso e mobili da giardino o da serra; è un ambiente caratteristico
un ambiente caratteristico di alberghi di lusso o di ville signorili. panzini,
soderini, ii-33: restano i giardini o orti pensili, o che fosse semiramide
: restano i giardini o orti pensili, o che fosse semiramide la prima che ne
fosse semiramide la prima che ne facesse, o ciro re di persia. serdonati,
area verde di uso pubblico, più o meno estesa, spesso coltivata all'inglese
coltivata all'inglese, creata all'interno o alla periferia di un centro abitato per
nelle ore disoccupate andava a spasso, o ai giardini pubblici, a rimirare i
/ ma, qual'or l'acqua o il pome vuol gustare, / subito l'
condotta / d'un bel giardino spelonca o deserto. varchi, 18-1-298: consigliava,
vanti ella del- l'esser bella, o il giardino d'europa, o, come
bella, o il giardino d'europa, o, come la chiamavano, la terra
chiome del giardino eterno / tenera brina o fresca neve imbianca: / ivi non
fusse l'orto de la gelosia, o il giardin de le delizie, era terminato
flora non indigena. -giardino di acclimazione o di acclimatazione: v. acclimatazione.
. 6. giardino d'infanzia o froebeliano: scuola elementare di tipo preparatorio
: ma se dice di tirar il tramontano o il marino forte, a voler entrare
.., senza formelle, galle o schienelle, giardoni, incordati.
il fuoco nel meglio del tumore o giarda, e per lungo e largo.
sm. zircone perfettamente trasparente e incolore o colorato molto leggermente (è termine proprio
: lasciasi del tutto la terra giarosa o sabionegna. = deriv. da giara2
; in passato era formata da nastri o legacci che cingevano la gamba all'altezza
per lo più, fa parte del reggicalze o del busto. conti, 49
dicendo che egli farebbe che quella cinta o una simile fosse la cosa più onorata del
che si riferisce, che è proprio o tipico dell'isola di giava; abitante
tipico dell'isola di giava; abitante o nativo dell'isola di giava.
dire con certezza se le * giavarine 'o 'chiavarine 'fossero, come mi
offesa:... salette o frecce, giavelline, archibugi a ruota.
, costituita da un'asta corta o di media lunghezza, alla cui
infissa una punta aguzza a cuspide triangolare o quadrangolare (e poteva sia essere lanciata
. nell'atletica leggera, asta di legno o di metallo o di fibra di vetro
, asta di legno o di metallo o di fibra di vetro e altro materiale,
v. giavarina. già vissuto (o già visto), locuz. (usata
. (plur. -i). suonatore o compositore di giazz. giazzistico
proprio del giazz; che presenta elementi o caratteristiche proprie di questa musica.
2-108: [un] moderato gibo o vero repando prope el capo e
pulci, vii-340: gibbo: lo scrino o il bitorzolo. fasciculo di medicina in
-medie. sporgenza anormale di una o più vertebre dovuta a carie tubercolare che
partic. alla luna nelle sue fasi o a certi organi del corpo umano);
. colletta, 2-ii-147: la maggiore o minore densità delle ombre...
... falsamente rappresenta le varie cavità o gibbosità del terreno. c. boito
gibbóso, agg. che ha una parte o un lato convesso; che presenta una
antichi, alla luna nelle sue fasi o a certi organi del corpo umano)
quando è meno che piena; cioè mezza o pogo più, sicché era gibbosa.
in natura sotto forma di masse compatte o con struttura fibroso-raggiata; idrargillite.
rarissimo caso di scoppiatura, di cecità o di gibbume morale, che trar
gibbuto, agg. che ha una o più convessità o protuberanze; gobbuto
che ha una o più convessità o protuberanze; gobbuto. gir aldi cinzio
la tacque perch'ella avesse 'l naso o schiacciato, o camuso, o gibbuto,
perch'ella avesse 'l naso o schiacciato, o camuso, o gibbuto, o torto
'l naso o schiacciato, o camuso, o gibbuto, o torto, o smisurato
, o camuso, o gibbuto, o torto, o smisurato in grossezza o in
, o gibbuto, o torto, o smisurato in grossezza o in lunghezza.
o torto, o smisurato in grossezza o in lunghezza. d'annunzio, ii-636
ghibellino. gibèrna, sf. tasca o astuccio di canapa o di cuoio (
, sf. tasca o astuccio di canapa o di cuoio (e in passato anche
cuoio (e in passato anche di metallo o legno),
d'aglio tagliato menuto,... o del viscioli o cerase o dell'
menuto,... o del viscioli o cerase o dell'uva passa o
. o del viscioli o cerase o dell'uva passa o gigibo. agostini,
o cerase o dell'uva passa o gigibo. agostini, 1-91: gran quantità
. membro del movimento giustizia e libertà o dei gruppi partigiani del partito d'azione
zibellino, usata per foderare abiti, o anche coperte, guanti. inventario di
: coperturo... fodrat. o di giebbelino. 3. manicotto
del corpo dello strumento; dotato di tre o quattro corde, era usato soprattutto nelle
generalmente ternario, in 3 / 8 o 6 / 8, caratterizzato sempre da
a stratti, la loro ossitona o zoccolata giga d'attorno. =
, essere di eccezionali dimensioni, parzialmente o interamente antropomorfo, che, secondo la
, 6-23: qual encelado in fiegra o qual mostrosse / ne l'ima valle
che si distingue per straordinarie doti intellettuali o morali, per capacità, per fama
. 4. letter. monte o albero altissimo; complesso edilìzio di imponenti
: nudo con le monde / rame, o gigante, / stavi. 5
/ stavi. 5. paese o stato che rappresenta una potenza economica,
molto pratichi nell'andar in su i trampoli o, come si dice altrove, in
maschere grandi ed altri abbigliamenti di panni o d'arme finte, che avevano membra
tuffa, / come il tordo talvolta o altro uccello. -acer. gigantóne
, specialmente di notte. -divenire o essere di capitale importanza. cattaneo,
quelle forze... volgessero le brame o a un totale rifacimento della società.
totale rifacimento della società... o a un ritorno a regimi autoritari.
i rabbini ebrei pongono questo enach, o vero anach, di grandezza mostruosa e gigantesca
quando sia talmente debole la somiglianza, o associata cogli altri lati differenti, o questi
, o associata cogli altri lati differenti, o questi talmente numerosi, che si destino
eroici, fanno parere le umane virtù o non credibili o inimitabili. de sanctis,
parere le umane virtù o non credibili o inimitabili. de sanctis, lett. it
di statura e di dimensioni molto grandi o, comunque, superiori alla media.
. 3. figur. stato o nazione di eccezionale grandezza e potenza.
sambul... e di bamiàn o gaigaia, l'ultimo dei quali ricorda
frutti sono delle bacche con uno o più semi. pascoli, 1481: presso
gigionata, sf. spettacolo o recitazione che indulge troppo agli effetti meramente
. gigióne, sm. attore o artista mediocre, che occupa parti secondarie
: ho sentito avvocati declamare in senato o davanti ai cento, con eloquenza gonfia e