ii-1005: l'uomo chiedeva solo di riceverlo o di fissargli un appuntamento, e la
servizio, da destinare a particolari uffici o mansioni). leggi, bandi e
sottoporre al bagno di fissaggio la negativa o la positiva già sviluppata. tommaseo [
piombo, in rame, in argento, o in altro metallo greggio, così quello
oro già coniato e abbia l'umore o vogliam dire la monomania dei legati e
dovevano essere una specie di dichiarazioni amorose o di appuntamenti e fìssati clandestini. moravia
, 10-33: non gli rispondeva nessuno, o soltanto qualche oscurissimo gazzettiere, o qualche
, o soltanto qualche oscurissimo gazzettiere, o qualche fissato pari suo del pari solitario
dei ritorni, data la singolare colorazione o se vogliamo, fissazione di ciascun libro.
renderli disponibili per il futuro. o. rucellai, 8-16: il giudizio vuole
: allorché un freddo pungente nel verno o una vampa di caldo cocente nel soffione si
, in quella noiosa situazione del servo o compagno suo, dura gran fatica a poter
psicol. attaccamento anormale a qualche persona o a qualche oggetto; idea fissa; monomania
. esso può avere una fissazione più o meno lunga, fermezza no; e credendo
iii-24-161: cotesta dell'unità della lingua o deff'accentramento dei faveffari di milioni di
i nostri sensi, genera la fissazione, o piacevole o dolorosa, dalla quale vien
, genera la fissazione, o piacevole o dolorosa, dalla quale vien determinato l'appetito
7. chim. reazione di addizione o sostituzione a un substrato. -fissazione dell'
d. bartoli, 3-112: sia vero o no, passi per vero, sol che
, ed ivi arrestandosi per qualche stagnazione o fissazione d'esso sangue, [il veleno
fegato 'e della 'milza ', o sono acuti, febrili e infiammatori da
e infiammatori da sproporzionata affluenza e ritardo o fissazione ne'vasi onde quelle viscere sono
durazione, che non fa la rarità o la fissezza minore. vallisneri, iii-597:
, agg. geol. che può fendersi o sfaldarsi facilmente; fendibile.
di una roccia di suddividersi in lamine o straterelli lungo piani subparalleli.
, staticità, immobilità (di cose o di persone). della robbia
'e'martirii e ogni tormento o cosa alcuna mai non gli hanno potuti muovere
di un nucleo atomico in due o più frammenti di massa approssimativamente uguale
fissione binaria, ter naria o quaternaria, a seconda che i frammenti
sono, rispettivamente, due, tre o, meno frequen temente,
vivipari, siano ovipari, siano gemmipari o fissipari od atti a moltiplicarsi in
biol. dottrina che propugna la fissità o immutabilità della specie (ed è contrario
6. idea fissa; pensiero o passione dominante 0 esclusiva; fissazione,
raro fississimo). reso (o diventato) stabile, immobile, incrollabile
medicina in volgare, 13: una saeta o verettone sarà fisso nel piede e non
409: qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o
qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o
la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o
, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o
o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante
o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni
o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni, 1-545
o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni, 1-545: i
mocaiari vogliono esser fissi e senza fallo o groppi nel tessere che apparino fuori.
più, che voi potete avere inteso o letto, è che le stelle fisse sono
4-20: ned aspetto di stelle erranti o fisse, / né risposta d'inferno il
, 23-49: tutti gli astri, o sieno erranti o fissi, / ti guardino
tutti gli astri, o sieno erranti o fissi, / ti guardino benigni.
per la vicinità, e le fisse poco o niente per la somma distanza: or
in un luogo, che vi dimora o vi lavora abitualmente. magalotti, 24-92
4. per estens. rivolto fermamente o costante- mente verso una precisa direzione o
o costante- mente verso una precisa direzione o a un oggetto determinato (l'occhio
, 6 (98): tre o quattro ragazzetti... stavano aspettando,
terrore, sconforto, ecc.) o di un male fìsico o morale;
ecc.) o di un male fìsico o morale; dilatato, sbarrato, estatico
quest'arte celestiale d'introdurre in sé o in altrui la perfezion cristiana.
mio pensiero fisso era che, una notte o l'altra, colui mi avrebbe trucidato
fissa: andare soggetto a una fissazione o a un'infatuazione. buzzati, 6-194
fisso / irrevocabilmente il mio destino: / o regno o morte. longo, xviii-3-231
irrevocabilmente il mio destino: / o regno o morte. longo, xviii-3-231: questo
all'ammontare di compensi, salari, stipendi o alle clausole di un contratto, ecc
ma poiché fu nella moneta, di rame o d'oro o d'argento ch'ella
nella moneta, di rame o d'oro o d'argento ch'ella sia, riunito
omnibus ha un numero fisso di piazze o di stalli, divisi da spranghe di ferro
il vagone ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta
rondine, da baden, da vienna o da parigi. svevo, 1-132: con
abbia nessuna occupazione fissa, pure, o per un verso o per un altro,
fissa, pure, o per un verso o per un altro, ho sempre degli impicci
un altro, ho sempre degli impicci o a conto mio o a conto d'altri
sempre degli impicci o a conto mio o a conto d'altri, e posso poco
nella lega loro col cristianissimo, e malagevole o forse impossibile cosa essere il potergli smuovere
fisso. quaedam profetia, v-585-172: o lumi di omni luchi, chi illuminar
e inconfondibili caratteri di stabilità nella sostanza o nelle qualità accidentali; che rientra in
parti del discorso] se non nella maggiore o minor finezza di osservar gli accidenti dei
questo rimanere obbligata a forme fisse liturgiche o rituali. d'annunzio, iii-2-1004: lo
, che non è possibile fornire modelli o tipi fissi di azioni. e. cecchi
chiedo lineamenti / fissi, volti plausibili o possessi. -con riferimento alla situazione atmosferica
di chiodo persevera in quella delle reni, o destra o sinistra, dove è la
persevera in quella delle reni, o destra o sinistra, dove è la pietra.
è andato sempre crescendo congiunto colla inabilità o impotenza al moto. cicognani, 2-173
linea). -solido con un punto o un asse fisso: solido libero di ruotare
libero di ruotare intorno a quel punto o a quell'asse. galileo, 3-1-379
lumino di pastore. -preceduto o seguito da un altro aggettivo, ne
sostenta sulla via: / se forma esisti o ubbia nella fumea / d'un sogno
dolci, od olive in solcio, o midolla di pane nell'acqua fredda, e
, agg. che emette fumo (o, per estens., vapore leggero
: al dilettoso / fumeggiante convito, o alla lugubre / funerea pompa; tra la
agg. letter. che esala fumo o vapore. - in partic.: che
di facili effetti (un'opera letteraria o teatrale o cinematografica); che ricorda
facili effetti (un'opera letteraria o teatrale o cinematografica); che ricorda, per
che ricorda, per la sua banalità o per il suo sentimentalismo o la sua ingenuità
sua banalità o per il suo sentimentalismo o la sua ingenuità, le storie narrate
davvero. fumétto1, sm. pennacchio o falda di fumo. -per estens
la bocca di personaggi di racconti illustrati o di vignette e che contiene le battute
per mezzo di una successione di disegni o di fotogrammi in cui il dialogo dei
fumetto): giornale che pubblica unicamente o prevalentemente questo genere di racconti.
anice, con cui si correggono l'acqua o il caffè. pirandello, 7-759
acqua macchiata con un po'di amarena o di fumetto. = deriv.
. per estens. che esala vapori (o anche gas, nebbia, ecc.
. per estens. che esala vapori (o anche gas, nebbia, ecc.
in par tic., al cavallo) o anche a stoffe bagnate sottoposte all'azione
stoffe bagnate sottoposte all'azione del calore o del ferro da stiro. salvini
. -che è coperto di nebbia o di foschia; caliginoso. deledda,
offesa per fianco avere el suo fumigante o camino, acciò che chi esercita el
ma alla fine s'accende e, bene o male, brucia. [. ediz
e i lampi degli occhi e il fumigare o fumare. pascoli, 984: il
2. per estens. esalare vapore (o anche gas, nebbia, ecc.
fum- michi a'fiori e a'frutti o alle gemme delle piante. spallanzani,
al vapore che emana dal corpo sudato o da tessuti sottoposti all'azione del calore
da tessuti sottoposti all'azione del calore o del ferro da stiro. g.
; emettere il fiato (una persona o un animale). leggenda aurea volgar
crederebbe. -grondare, essere coperto o intriso di sangue. b. davanzali
perseguita e ammazza il brigante, processa o allontana il manutengolo, sequestra qualche giornale
del terreno mediante iniezione di sostanze antiparassitarie o erbicide che emanano vapori gassosi letali;
la tal fumigazione, il tal sacrificio o la tal bevanda. targioni tozzetti,
. 2. esalazione di fumo o di vapore. crescenzi volgar.,
3. ant. suffumigio purificatore o esoreistico. garzoni, 1-59: dietro
= deriv. dall'incrocio di fum [o] con [fuliggine. fumighìo (
. 3. esalazione di fumo o di vapore. cagna, iii-198:
fumo. fumismo, sm. atto o parola diretta a sbalordire; tendenza all'
di togliere il fumo ai cammini, o per dir meglio, s'ingegna di
; chi cerca di confondere le idee o di suscitare interesse e attenzione con invenzioni
suscitare interesse e attenzione con invenzioni sorprendenti o eccentricità per fare apprezzare
o per rendere credibile ciò che fa o
o per rendere credibile ciò che fa o dice o scrive; venditore di fumo
rendere credibile ciò che fa o dice o scrive; venditore di fumo. beltramelli
agg. che si avvale di facili effetti o di invenzioni sorprendenti, per suscitare l'
diretta a sbalordire, a rendere credibile o apprezzabile ciò che uno fa o dice
credibile o apprezzabile ciò che uno fa o dice o scrive; mistificazione; gusto o
apprezzabile ciò che uno fa o dice o scrive; mistificazione; gusto o inclinazione
o dice o scrive; mistificazione; gusto o inclinazione a confondere, ad alterare la
.. il coraggio di amare, bandire o praticare fino alle forme e ai modi
porta il vento. bembo, 1-41: o vaghezza che, come fumo lieve,
, come dall'acqua, alcuni aliti, o vero fumi, i quali si chiamano
a piombo. -evaporazione del fiato o del sudore, che si condensa a
cervello, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito. -al figur.
4. figur. ottenebrazione della mente o dello spirito provocata da passione violenta,
obscuro. -confusione (della mente o dei sentimenti). bocchelli, i-47
'l tuo raggio vizia. -idea o desiderio irragionevole, capriccio, ghiribizzo;
se sono levati per questa causa o per altra; ché essendo vero lo avviso
di una carbonaia. -tubo da fumo o di fumo: tubo entro il quale passano
protettivo dotato di un rifornimento di aria o di ossigeno che viene indossato da chi
deve penetrare in locali invasi dai gas o dai fumi. 14. dir.
dicto che in fine a la septima o decima sublimazione poi ensire la divina aqua
. / ma quantunque si pensi il vulgo o parie, / / se 'l viver
è successo / il suo disegno, / o gran disturbi, invero, / che
voglio andar a risco / di morire, o cacciare il mio nel fisco: /
stien discosto. -considerare qualcosa o qualcuno come il fumo negli occhi:
3. -montare a qualcuno i fumi o i fumi al capo; andare il
. -non sapere più di una cosa o di una persona né fumo né bruciaticcio
-non voler sentir fumo di qualcuno o di qualcosa: non volerne sentir parlare
in tavola nulla che non sia bruciato o sappia d'attaccato o di fumo
sia bruciato o sappia d'attaccato o di fumo. -vendere fumo: far
-potere fumogeno: quantità di fumo o di gas prodotta dalla combustione di ima
per estens. che è formato da fumo o da vapori prodotti artificialmente. -cortina fumogena
). -al figur.: atteggiamento o espediente con cui si cerca di celare
cerca di celare i propri intimi pensieri o sentimenti. moravia, viii-86: il
altri prodotti) atte a produrre nubi o cortine di fumo che
vengono usate per nascondere obiettivi militari o per fare segnalazioni. 4. sm
segnalazioni. 4. sm. apparecchio o proietto per la produzione di cortine fumogene
. 3. offuscato dal fumo o da vapori, da nebbia; caliginoso
esalazione, emissione di fumo (o, per estens., di vapore,
); addensamento, nube di fumo o di vapore. giamboni, 8-i-180:
si generano di queste due medesime fumosità o aliti, vapore ed esalazione. vasari
asciugar loro le gambe con fieno attorto o paglia, perché la fummosità delle stalle
essere fumoso; offuscamento prodotto da fumo o vapore diffuso; atmosfera, aria densa
, specialmente a causa del cibo ingerito o del vino bevuto, stato di pesantezza
quasi da alcuna fumosità di stomaco o d'altro che occupato l'avesse gli volesse
i-55: dell adone 'si spremano quattro o sei canti, che ragionevoli siano e
6. imperfezione di alcuni marmi o pietre preziose o dure, costituita da
imperfezione di alcuni marmi o pietre preziose o dure, costituita da una striatura o da
o dure, costituita da una striatura o da una macchia simile a una striscia
una macchia simile a una striscia di fumo o di colore diverso da quello naturale della
in vece d'investire il tronco o filone grosso e maestro, come dicono i
mineralisti, si sia secondata qualche diramazione o fumosità di poco momento. =
2. per simil. che ha natura o aspetto simile a quello del fumo.
gelli, 15-i-251: generansi questi 'turbi', o altramente * tifoni '...
. pieno di fumo, invaso dal fumo o da vapori (un luogo, una
palco di una stanza vicina al fummo, o vero affumicata e fummosa sempre. menzini
. per estens. che esala vapore (o anche nebbia, gas, ecc.
sostant. alberti, 275: o pazzi, fumosi, superbi, proprii tiranneschi
e'fumosi vocaboli che hanno da durare o poco o niente. davila, 50
fumosi vocaboli che hanno da durare o poco o niente. davila, 50: il
antica si ritenevano fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso).
fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso). crescenzi volgar
quanti mali / (sian di stomaco, o fegato o di testa) / la
/ (sian di stomaco, o fegato o di testa) / la medesima cicoria
si credeva che provocasse lacrimazione come il fumo o che fosse prodotto da esalazioni della terra
nasce sopra la foglia d'essa, o per dir meglio vi si genera,
delle fraudi non possino li funaiuoli vendere, o in alcun modo dare o concedere,
vendere, o in alcun modo dare o concedere, né li tintori tignere delle dette
qui giace alcon; ti desta invidia o duolo? / senti un poco descritta la
è quella che si forma alle corti o negli impieghi e che abitua alle astuzie
: 'funambolismo',... speciale arte o gioco di narratori. bontempelli, 13-29
berline, ed alto come i pensieri o i sogni della gente, il funambolo avrebbe
4. agg. raro. che cammina o balla sulla corda tesa (un animale
; vi appartiene anche lo scoiattolo gigante o ratufa, il funisciuto, che abita
funata, sf. sfilza di persone o di animali, serie di oggetti legati
lord douglas. -fare funata, fare o prendere una funata: legare insieme più
rammentare le funate di gesù ai trafficanti o le stroncature di dante perfin lassù nelle
fune quella che è fatta di canape o d'altra simile materia apta a legare.
da'tetti, altri gettandosi nelle acque o nel fuoco, preoccupavano pimminente lor fato
i avessi vistovi / entrar in casa solo o con lei in abito / proprio (
, la manovella. -canapo o filo metallico su cui si muovono i
, che con poca fune durerà otto o dieci giorni senza mai alzar contrapeso.
fine i'credo scioglier queste funa / o dar rimedio a'mie'gravosi affanni,
. caterina da siena, v-145: o speranza..., tu sei quella
, 15-76: le chiglie nere di catrame o di ferro arruginito stavano dure su le
tommaseo]: dare volta alle funi o ai capi o ai canapi è legare.
dare volta alle funi o ai capi o ai canapi è legare. 4
5. per estens. treccia o corda costituita da fili di fibre vegetali
fibre vegetali (per lo più paglia) o di altra materia. palladio volgar
mettendo il seme delle spine in trecce o funi di paglia, e mettendo nella fossicella
, e poni la sera nel lago o in altro luogo dove i detti uccelli sogliono
con fune, la quale terrà da quattro o cinque fiaschi, e ben turata l'
. -fune di resta: corda o treccia che rimane dopo aver staccato i
dopo aver staccato i capi d'aglio o di cipolla dalla resta in cui erano
di resta ', quella specie di treccia o cordone, che rimane della resta,
resta, dopo spiccatine i capi di aglio o le cipolle. 6.
alia sua querela / fune non deesi o sveglia. abati, 99: da'campi
si inerpica a forza di braccia, o di braccia e gambe. g.
schierati, si scontravano giuocando alla guerra o ai pugni o alle spinte o al
si scontravano giuocando alla guerra o ai pugni o alle spinte o al tiro della fune
guerra o ai pugni o alle spinte o al tiro della fune, il clamore diventava
-alpin. robusta corda, di fibre vegetali o sintetiche, con la quale si legano
si legano gli alpinisti impegnati in ascensioni o in attraversamenti di ghiacciai. -occhio
ci si attacca agli spuntoni della roccia o ad appositi chiodi precedentemente fissati. giocosa
: costituita da un'anima tessile (o anche metallica) cui è sovrapposto con
coda: assicura la retromarcia nelle teleferiche o nelle slittovie o negli impianti in genere
la retromarcia nelle teleferiche o nelle slittovie o negli impianti in genere a benna raschiante
sulla quale si avvolgono a elica uno o più trefoli (e viene usata soprattutto
11 carico che viene sollevato. -fune piatta o piana: costituita da più funi a
più tosto che toccare della fune, o essere altramente martoriato, confessò d'aver
. -confessare senza fune, confessare o dire senza duol di fune: confessare
.: fare rivelazioni senza esservi costretto o dopo poche insistenze; consentire di buon
libertà, modo e occasione di dire o di fare qualcosa. giusti, 2-256
saccheggio. -dare la fune o tratti di fune, dar della fune:
di fune: per ottenere una dilazione o proroga nel terminare qualcosa. 13.
in casa dell'impiccato'. evitare discorsi o allusioni inopportuni e imbarazzanti per chi ascolta
tem pesta, una funè o barca giapponese. = voce giapponese
si riferisce, che è proprio dei defunti o delle estreme onoranze loro tributate; che
estreme onoranze loro tributate; che accompagna o che è destinato alle esequie (un arredo
molte genti e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono /
che già chiedevo / funebre panno, o tenui mani d'oro, / però che
del defunto (un banchetto, giochi o gare ginniche); che si pronuncia
gare ginniche); che si pronuncia o si scrive per onorare o commemorare un
si pronuncia o si scrive per onorare o commemorare un defunto (un'orazione,
con manifeste intenzioni di arte, più o meno riuscite, dopo le orazioni funebri e
il suo monumento funebre. -annuncio o avviso funebre: breve scritto (stampato
breve scritto (stampato su un giornale o su biglietti da inviare per posta o
o su biglietti da inviare per posta o su manifesti murali), con cui
2. per estens. che evoca pensieri o immagini di morte; cupo, lugubre
1-17: una fila di donne, cinque o sei, se ne va strisciando lungo
; funesto. tansillo, 144: o gallo iniquo e fiero, / che col
riferisce, che è proprio dei defunti o delle esequie (e anche delle tombe
funerale. d'annunzio, i-225: o antico sogno di deliziale / morte,
letto funerale! -che è pronunciato o scritto o composto in onore di un
! -che è pronunciato o scritto o composto in onore di un defunto (
.); che si svolge per onorare o commemorare un defunto (un banchetto,
funebre per accompagnare un defunto alla sepoltura o per commemorarne la morte; estremi onori
del lovero. dottori, 113: o del mio duol tiranno / più tiranno divieto
: preparano i funerali delle loro mogli o figli, gli accompagnano alla chiesa, assistono
si svolge con la partecipazione di uno o più ministri del culto. -corteo funebre
funeral dell'intelletto. rebora, 35: o pioggia dei cieli distrutti / che per
funerale. 4. persona o insieme di persone meste, tristi,
meste, tristi, corrucciate, melanconiche o anche noiose, deprimenti; persona di
, deprimenti; persona di aspetto macilento o molto avanti negli anni. pananti
sembrare, riuscire un funerale: essere o avere un aspetto triste, abbattuto,
lo sa capire: / a battesimo suoni o a funerale, / muore un brigante
può essere anche la chiesa di elezione o la chiesa gentilizia). =
: ah, potevo / credervi un giorno o terre, / bellezze funerarie, auree
. -destinato a onorare un defunto o a commemorarne la memoria.
. -associazione funeraria: ente religioso o professionale, che nell'antichità e nel
-quarta funeraria: quota dovuta al parroco o al vescovo sui lasciti del defunto.
di parrocchia grande e piccola, ricca o misera, esorbitassero, a scapito d'
così veggiamo che dopo certe febbri maligne o dopo un acutissimo morbo gallico o dopo altri
maligne o dopo un acutissimo morbo gallico o dopo altri mali a quelle parti funesti
irresistibile e funerea. -che esprime o suscita pensieri di morte (un componimento
negli atti suoi / che nostro male o nostro ben si cura! '. d'
egoismo può rivestire la gioia serena dell'angiolo o il riso funereo del demonio. nigra
tra la neve: di pini o di cipressi, di abeti. 4
gioventute, / scuoterà l'asta; o, funestando i campi, / morte precorrerà
falsi dubbi? foscolo, xiv-262: o il tempo e le sventure mi saneranno,
il tempo e le sventure mi saneranno, o morirò lontano da te per non funestarti
funesti. a. verri, ii-142: o giunio, se tu scendendo dal seggio
all'ordinato svolgersi dell'attività dell'uomo o di un'istituzione, di una società
a sprezzar gli altrui dritti, / o padre di delitti. alfieri, 1-30
altro. monti, 1-2: cantami, o diva, del pelide achille / l'
? il mare t'è funesto, / o etra. b. croce, iii-22-vm
cielo. -con riferimento a persona (o anche a divinità). dottori,
divinità). dottori, no: o tisi, o sempre / funesto quando parli
dottori, no: o tisi, o sempre / funesto quando parli! io
piaga funesta. guidi, xxx-5-314: o se morte vibrasse in questo seno /
e peste suol appunto consistere nella minore o maggior fierezza. alcune son funestissime ed
/ stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce
nostri tempi; sia di fin lieto o funesto, non importa, essendo l'
privo. foscolo, iv-310: così, o lorenzo, lo sfortunato si scuote dalle
considerazioni, stando a disagio, e sentendo o parendomi di sentire nell'aria un'oppressione
, che desta orrore; che è o è stato teatro di tragici eventi, di
strada, per timore d'altro sudiciume, o d'altro più funesto peso che potesse
se io fossi un mercante di verona o di brescia assai danaroso ed osservassi che.
frutta, inchiostro, ecc.) o ricopre superfici particolarmente umide.
di funghi in decom posizione o cresciuti stentatamente; marciume. -anche
, questa fungaglia, se riuscisse letìfera o èdule. = deriv. da
sm. raro. chi cerca, raccoglie o coltiva funghi. papini, 28-85
, anche l'amicizia d'un fungaiolo o di un affossatore. = deriv.
agg. che esercita un ufficio provvisoriamente o al posto di qualcuno; che adempia
di qualcuno; che adempia una funzione o un incarico. c.
funto). esercitare un ufficio provvisoriamente o temporaneamente (per lo più in sostituzione
.: fungo, per lo più porcino o prataiolo, conservato sott'olio o sott'
porcino o prataiolo, conservato sott'olio o sott'aceto. c. dati,
queste sfoglie nascano certi piccolissimi funghettini, o minime papillette fittissime fra di loro.
alquanto umidi (per lo più gallerie o grotte), nei quali vengono inoculati
effettuato all'aperto { funghicoltura estensiva) o svolgersi in laboratorio per ottenere prodotti
laboratorio per ottenere prodotti utili in medicina o nell'industria { funghicoltura industriale).
che ha il lucignolo ricoperto dal fungo (o moccolaia), che si produce per
indifferentemente con altra cosa della medesima qualità o quantità (un bene che agli effetti
può surrogarsi con altra del genere stesso o simile. monelli, 1-72: per
sesso dipendono, discendono, per estensione o per sublimazione, tutte le vicende e le
la musica possano esaurirsi nell'atto stesso, o nel gesto, del loro scaricarsi,
nelle opere d'arte così concepite, o meglio così attuate, un qualsiasi carattere
distruggere i funghi e le loro spore o di ostacolarne la crescita, usata in
d'europa... così funghi, o sian pietre fungiformi più grandi dell'usato
pietre fungiformi più grandi dell'usato. o. targioni toz- zetti, i-145:
zucca da pesci...; fungoformi o scudi formi..., nettarifere.
nel fiore e formano il vero nettario o il ricettacolo glandoloso. 2. anat
solamente animali, ma pianta- nimali o zoofiti,... coralli, coralloidi
fungite ', pietrificazione spuria, o sia pietra che imita il fungo.
umidi, e si distinguono in buoni o mangerecci, e in cattivi o velenosi
buoni o mangerecci, e in cattivi o velenosi; trovano impiego nell'industria per
nell'industria per la loro capacità fermentativa o per la preparazione di antibiotici o di
fermentativa o per la preparazione di antibiotici o di altre sostanze; svolgono, inoltre
quale si fa sotto la botte, o alcuna cosa simile. g. morelli,
da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado. cammelli, 101
erbe marine, over palustri, / o di quelle onde i fiumi han verde
fievoli bagliori per la fosforescenza di funghi o di sterpi marciti. bartolini, 16-189
i piccoli funghi spinaroli. -fungo campagnolo o di campagna: prataiolo bianco (psalliota
di aspetto gelatinoso e di colore bianco o giallo-rossiccio, che si coltiva per lo
attribuisce svariate proprietà terapeutiche al tè (o altro infuso) in cui il fungo sia
qualche giorno. -fungo dei chirurghi (o fungo da esca): nome italiano
. agarico). -fungo delle case o dei legnami: nome volgare del merulius
acqua. -fungo delle mosche: ovolaccio o tignosa dorata (amanita muscaria),
che in passato, infuso nel latte o in altro liquido veniva usato come insetticida
: nome italiano del pleurotus olearius (o clitocybe olearia), della famiglia pleu-
gambo bianco e tozzo, lamelle bianche o rosate e cresce sulle radici di varie
nux vomica). -fungo di malta o di mauritania: pianta anticamente considerata medicinale
di fungo di malta polverizzato, formandone o piccoli bocconi impastati con un poco di
bocconi impastati con un poco di giulebbo o di conserva, ovvero prendendolo così in
velenoso. -al figur.: persona o cosa di cui sia pericoloso fidarsi.
famiglia agaricacee, detta anche bubbola maggiore o mazza da tamburo. -fungo reale:
che gli uomini, come funghi o ranocchi, spuntino dalla terra. l.
(di un circo, di un edificio o anche del cappello). ojetti
sull'estremità del lucignolo di una candela o di una lucerna accesa, rendendo la fiamma
dallo schizzar che ella fa una o più scintille s'arguisce mutazione di tempo in
nero (il lucignolo di una candela o di una lanterna). de marchi
raro. perno di ferro rivestito di cuoio o di metallo che si trova in certi
perni di ferro, vestiti di cuoio o di metallo, che hanno in cima
mezzo della bilancia, servono, o per attaccarvi le tirelle, quando non vi
quando non vi siano i bilancini, o per ornamento. 6. ant.
queste sfoglie nascano certi piccolissimi funghettini, o minime papillette fittissime fra di loro;
escrescenza carnosa che si forma sulle piaghe o sulle ferite; rigonfiamento della superficie epidermica
sulle ferite; rigonfiamento della superficie epidermica o delle membrane o delle cartilagini che si
rigonfiamento della superficie epidermica o delle membrane o delle cartilagini che si forma senza che
forma senza che si siano prodotte piaghe o lacerazioni. durante, 2-191: chiamansi
che escono fuori dall'osso rotto, o trapano di figura d'un fongo. a
ossea, distinta per le varie sembianze o cagioni, nelle varie specie e nomi
un frutto di mare, con un'attinia o con una medusa. dante,
, 16-iii-141: vidi un certo pomo o frutto marino, abbarbicato nella terra tra
alberti, 409: 'fungomarino', pianta o più probabilmente animaletto marino di colore rosso
, sente ancora il mal del chiovo, o vo- gliam dire fungo o padella.
chiovo, o vo- gliam dire fungo o padella. e questo è adustione di sole
s'ammalano tgli ulivi] di davi o funghi, come si chiamano, sì
11. geogr. fungo di erosione (o di disaggregazione): massa rocciosa di
aceto. 14. fungo atomico o radioattivo: massa di gas e di
. -essere come cercar dei funghi o funghi in arno: essere fatica inutile
-essere un fungo fuori stagione: essere o sentirsi fuori posto, a disagio.
tempi in cui il mondo cristiano, o saracino che fosse, era sottomesso alla
noi,... eccoti dieci o dodici tirolesi -spuntavano dappertutto come i funghi
2-50: non so d'occhiali, o d'altro; / so ben che
all'improvviso possono verificarsi casi inaspettati o addirittura incredibili. caro, 2-1-10:
indicare l'avvenuto compimento di una speranza o di un'attesa. redi, 16-iv-400
e par nell'orticello un serpollino, / o come un fongarello in mezzo al prato
vitellaccia, con due pata- tacce, o due fungacci secchi dell'altr'anno.
fungo essiccato al sole, in forno o in essiccatori per essere conservato; tagliato
comparire di fungosità, di gemitivi purulenti o di altri segni della scorza denotanti un'interna
scorza denotanti un'interna alterazione del tronco o dei rami, si tolga con ferro
soverchia umidità infracidano, e mandan fuori funghi o materia a guisa di funghi. gramsci
3. figur. creazione, formazione inutile o nociva. guerrazzi, i-255: i
l'estero scarica in quelle sale dieci o vent'anni dopo che la gente autenticamente
6-ii-156: la mentovata escrescenza di carne, o la mentovata epulide che vogliam dire,
grosso cedro, dalla quale per quattro o cinque bucchetti capillari, distanti l'uno
, spago; filo robusto (tessile o metallico). bibbia volgar
ferro, ce ne pongono alcuni di canna o 'bambù '; e nel rimanente
cerretan perito, / fil di ferro tirando o funicelle, / figurette maneggia. settembrini
varia positura del prisma, parrà più alto o più basso che non è in fatti
fornita di robuste morse e raccomandata ad una o più pertiche, la quale mediante un
. per simil. ant. sottile colonna o lingua (di fuoco, di fumo
varietà di idrocele parziale del funicolo spermatico o cisti del dotto peritoneo vaginale. -ernia
[s. v.]: lava o scoria funicolare. 2. meccan.
funicolare. 2. meccan. curva o poligono funicolare (anche semplicemente funicolare,
corde, col mezzo delle quali due o più potenze sostengono uno o più pesi
quali due o più potenze sostengono uno o più pesi. 3. tecn
a compressione. 4. che avviene o funziona per mezzo di funi (la
costituito, di regola, da due vetture o da due treni vettura che corrono a
superiore, che trasmette lo sforzo motore o frenante necessario per mantenere una velocità prestabilita
: mezzi di trasporto costituiti da uno o più veicoli mossi con trazione a fune
. medie. infiammazione del cordone spermatico o del tratto di nervo spinale corrispondente allo
cella. -in partic.: cordicella o filo usato per misurare.
ii-3-41: in ogni gran mole, o sia di marmo o di ferro o di
gran mole, o sia di marmo o di ferro o di piombo, io
, o sia di marmo o di ferro o di piombo, io confesso sentirsi quel
7: i semi comunicano col frutto o pericarpio per mezzo di un picciolo o gambetto
frutto o pericarpio per mezzo di un picciolo o gambetto detto attaccagnolo, funicolo..
detto attaccagnolo rimane nel seme una macchia o fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno
una macchia o fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno o ilo... manifesto
fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno o ilo... manifesto nelle fave
si riferisce, che è proprio della funzione o delle funzioni esercitate da una persona.
esercitata dai vari giudici nelle diverse fasi o gradi di uno stesso processo (giudizio
. 2). -medie. sindrome o sintomo o turbe funzionale: malattia dovuta
). -medie. sindrome o sintomo o turbe funzionale: malattia dovuta alla perturbazione
che è proprio di funzione. -calcolo o analisi funzionale: parte della matematica che
alla completezza attraverso l'esercizio delle funzioni o capacità operative che gli sono proprie,
le variazioni di un certo termine o di un gruppo di termini con le varia
zioni di un altro termine o gruppo di termini). =
funzionale di un organo sottoposto a sforzo o sollecitato dalla somministrazione di un reagente scelto
il modo con cui funziona un meccanismo o un organo, un ente, un
della loro attività, negli inventari ordinari o nei bilanci annuali. = dal fr
, 237: ora usa dire 'funzionante', o pure 'fa- ciente funzione ',
, per significare * in vece 'o 'il vice '. b. croce
attività (un organo del corpo umano o anche un ufficio, un ente,
5. locuz. -funzionare da o come: fungere. -in partic.
trovare parenti funzionari in qualche ministero, o comunque era tutta gente che andava a
a sbrigare delle pratiche funzionariali per sé o per altri. = deriv.
chi esercita una pubblica funzione (amministrativa o anche giudiziaria o legislativa) in virtù
pubblica funzione (amministrativa o anche giudiziaria o legislativa) in virtù della carica che
della carica che ricopre presso lo stato o presso altro ente pubblico (ed è
, e pongono in accusa i funzionarii o i privati per mancamento di ragione pubblica
deva il pericolo di un'insufficienza riformista o di un nullismo massimalista. pratolini,
rapporto di impiego retribuito con lo stato o con l'ente pubblico cui la carica
lavoro privato, svolge particolari mansioni direttive o di rappresentanza. 3. dignitario
corso da'soliti novatori, inventori, o generatori di voci e modi di lingua
plur.): complesso di compiti o di attribuzioni spettanti a un determinato ente
spettanti a un determinato ente, ufficio o autorità. davila, 281: eglino
, ufficio inerente a una determinata attività o specifico di un determinato soggetto; destinazione
esterna taluno ritrae per sé un bene, o allontana un male'. cattaneo, ii-2-438
vera funzione dell'arte il poeta comico o satirico coglie a volo e raccoglie nella memoria
funzioni non si ammettano in modo alcuno scambi o sostituti. g. bcntivoglio, 2-7
filippo... per una solenne funzione o cerimonia. pavese, 5-67: decisero
di un organo, di una cellula o di un sistema organico; il modo
che sono necessarie a conservare la vita o a trasmetterla nella specie; '
intellettive delle quali indica l'attività diretta o pervenuta al raggiungimento di un fine e
è da noi appellata mente, o sia intelletto ed intendimento umano, che è
primaria e più essenziale delle creature ragionevoli o la funzione più rilevante dell'anima nostra
'e 'intelletto ', come facoltà o funzioni dello spirito, corrispondenti a due
corrispondenti a due diversi ordini di oggetti o prodotti dello spirito. gobetti, i-57
funzioni della volontà sono subordinate alle rappresentazioni o impressioni piacevoli o dolorose, ossia alle
sono subordinate alle rappresentazioni o impressioni piacevoli o dolorose, ossia alle affezioni della sensibilità.
dalla x (variabile indipendente) uno o più valori della y (variabile dipendente
di x. -funzione a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che
. -funzione a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che associa
a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che associa a ogni
variabile dipendente. -funzione a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella
. -funzione a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella che associa
a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella che associa a ogni
a ogni elemento della variabile indipendente due o più elementi della variabile dipendente. -funzione
numeri reali (funzione di variabile reale) o complessi (funzione di variabile complessa)
crescente: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della variabile indipendente
della variabile indipendente corrisponde un incremento (o decremento) della variabile dipendente. -funzione
: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della variabile indipendente corrisponde
della variabile indipendente corrisponde un decremento (o incremento) della variabile dipendente. -funzione
nella quale il ruolo di variabile indipendente o (dipendente) è giuocato dalla variabile
) è giuocato dalla variabile dipendente (o indipendente) della funzione data. -funzione
trovasi per qual si sia modo mischiato o pur no a delle costanti.
. -disus. prodotto di due o più quantità uguali; potenza.
equazioni differenziali del secondo grado, assunto o non assunto un primo elemento siccome costante
siccome costante, non si rinviene l'una o l'altra delle variabili finite x o
o l'altra delle variabili finite x o y colle loro funzioni; la forinola è
funzione tonale: virtù di reciproca attrazione o repulsione che la sensibilità musicale avverte fra
ufficio, espletare un compito; entrare o mettere in azione, cominciare a funzionare
camera. -essere una funzione di o in funzione di: dipendere, essere
strettamente legato (con riferimento a persone o anche a concetti, a idee,
al mondo, -con riferimento al calore o alle sostanze ardenti racchiuse nelle viscere della
ma i fuochi sotterranei (dicono) o i terremoti che da quelli dipendono,
volgar., i-403: tu [o castità] abiti li consacrati fuochi de
s. caterina da siena, 296: o dio etterno, o luce sopra ogni
siena, 296: o dio etterno, o luce sopra ogni altra luce, ché
, ché da te esce ogni luce! o fuoco sopra ogni fuoco, però che
fuoco. -le fiamme dell'inferno o del purgatorio, o anche dell'averno
-le fiamme dell'inferno o del purgatorio, o anche dell'averno. - anche:
sussistevano prove, a mettere la mano o a entrare fra le fiamme di un rogo
. achillini, iii-167: sudate, o fochi, a preparar metalli, / e
-a fuoco: per mezzo della fiamma o del calore. guittone, i-21-78:
, e serve per dipignere a fuoco, o in ismalto, a olio ed a
acciò non si consumi guido delle colonne o anonimo, 428: distruggo come al
, di arsura (soprattutto per febbre o malattia, ma anche quella provocata da
calore del sole (di una macchina o strumento in funzione). francesco da
gli olii che sono creati ne'semi o frutti, sono chiarissimi di lor natura
di lor natura... il fuoco o caldezza di sua natura ha forza di
avvertire che un incendio è scoppiato, o per eccitare agli incendi durante un tumulto
a bestie, ovvero morire a ferro o per fuoco. valerio massimo volgar.
. falò acceso in segno di allegrezza o per far segnalazioni, di solito notturne
le sentinelle, con ordine che, venendo o sentendo nemici, facciano il di fumo
colori! comisso, 12-51: con fuochi o con fumate mi avrebbero fatto segnali appena
fiammata accesa nel focolare, per riscaldarsi o per cucinare; il focolare stesso (nell'
impianto di cucina, bruciatore per cuocere o riscaldare cibi (nell'uso moderno)
lo anno; ma non passa sei o otto soldi per fuoco. giannotti, 2-2-36
si numera la popolazione numerandola a case o fuochi, come si suol dire; ad
, raccoglie appena intorno a sé tre o quattro fuochi. bocchelli, 1-ii-303: è
, 519: in casa mia legna o carbone / non entran: crudo sol gusto
-figur. guida spirituale o morale. rovani, ii-227: di
14. la luce fosforescente della lucciola o di altri insetti. buti,
, qualche frustolo d'oro, o una goccia, di quel fuoco lontano,
marte. guido da pisa, 2-26: o voi eterni fuochi, cioè sole e
umidità. -sfera del fuoco (o fuoco eterno): posta (secondo
20. esplosione di polveri in mine o in altri ordigni bellici, per mezzo
ordigni bellici, per mezzo di micce o congegni analoghi; colpo o scarica di
di micce o congegni analoghi; colpo o scarica di armi da fuoco (e
scontro. -figur. il combattimento stesso o il luogo dove si combatte; la
e sostanze coloranti [fuochi d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati).
[fuochi d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati). grazzini,
d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati). grazzini, 4-158:
amor dura, f se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende. bencivenni
mio foco, / non avrò tempo, o loco, / dov'io di voi
dov'io di voi non oda, o di voi veda. -ardore spirituale
., 1-42: chiunque vedrà o udirà alcuna cosa che offenda il fratello suo
e di esaltazione suscitato da violente passioni o da entusiasmo, da zelo; fervore
doni, 380: uno ignorante poeta o scrittore, avendo il fuoco del desiderio d'
! leopardi, 1-39: dammi, o ciel, che sia foco / agl'italici
i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza nube d'affanni
foco, ma ghiaccio eravate, / o mie candide fedi giovanili, / sotto il
s'i'sto, s'i'parlo o s'i'mi muovo: / megli'è
fuoco, attizzare il fuoco: far nascere o inasprire discordie, rovine, ecc.
27-ott. fuoco di una lente o di uno specchio: punto dell'asse
in cui vanno a convergere i raggi o i prolungamenti dei raggi che incidono sulla
quattro raggi anderanno ad unirsi nel punto o, foco del detto specchio. d.
inciso in una gemma. -lunghezza o distanza focale. ginanni, 1-83:
regolare l'obiettivo di una macchina fotografica o da presa, in modo tale da
la distanza delle lenti di un binocolo o di un cannocchiale. montale,
nella estate, piglia facilmente d'aceto, o come altri dicono, il fuoco.
sacro, come dicono i latini, o fuoco persico come gli arabi, o
o fuoco persico come gli arabi, o erpete come i greci, o fuoco di
, o erpete come i greci, o fuoco di santo antonio, come gl'
, come gl'italiani e galli, o morbo divino come plinio, o morbo
galli, o morbo divino come plinio, o morbo erculano, per aver lungamente infestato
e le odiava più che la scabbia o il fuoco di sant'antonio. -ant
, a chi cerca, la lontananza o la vicinanza dell'oggetto cercato.
36. locuz. -a fuoco: temprato o dorato sulla fiamma. caporali,
: cercare di mettere d'accordo persone o cose fra loro inconciliabili. g.
-appiccarsi, attaccarsi il fuoco a una cosa o in un luogo: ardere, incendiarsi
fuoco una cosa: disfarsene perché inservibile o pericolosa. boterò, i-113: s'
una schiera di soldati, in combattimento o per un'esecuzione capitale). bocchelli
fuoco a qualcuno: per accendere sigari o sigarette. pirandello, 5-517: -datemi
a coloro ai quali si dee segare o dar fuoco a qualche membro, perché se
esplosive, mine: comunicare la fiamma o la scintilla perché esplodano o si scarichino
la fiamma o la scintilla perché esplodano o si scarichino. b. giambullari,
è cominciare a dir male d'uno o scrivere contro di lui. -dar
cose di fuoco: di eccezionale gravità o che destano grande meraviglia, fanno rimanere
di fuoco, che succederebbero in questa o quella università. -dormire al fuoco
dormo al fuoco. gelli, iii-78: o sporta mia, tu hai tanti nimici
altro piccolo contrasto, tira, o non fa fuoco né anche questa. d'
. mi fallì, come era più o men prevedibile. -suscitare scintille calpestando il
virtù del ramerino, 27: se serpe o serpente fusse in alcun luogo, e
quel buco; sì n'uscirà fuori o vi morrà sassetti, 178: pregandovi,
iii-1-178: ove la bestemmia sia ereticale, o almeno di notabile insulto a dio,
lo sguardo collera violenta, ardente amore o altra passione intensa. dante
assai calorose, ardenti, appassionate (o anche minacciose). bibbiena, zi
1-1-51: abbrucia pure a un tratto o a poco a poco / tutte le tue
. -soffiare nel fuoco: per spegnerlo o per riattivarlo. - al figur.
, 13 (229): propongono o promovono i più spietati consigli, soffian
fuoco: mandare fiamme dalle narici o dalla bocca (un animale favoloso o mitico
o dalla bocca (un animale favoloso o mitico). -per simil.:
, / che con ogni tantin d'olio o d'unguento / della lor discrezione /
-al figur.: fra due avversari o difficoltà o minacce egualmente serie.
figur.: fra due avversari o difficoltà o minacce egualmente serie. cuoco,
.. le autorità lo dichiarano fuorbandito o brigante, e mettono la sua testa
maschere. -in prop. negative o interrogative: se non, se non
giudizio contenuto nella proposizione, nel complemento o nel predicato che segue).
la vita. -in prop. interrogative o negative: se non, se non
fòre), prep. all'esterno o verso l'esterno o dall'esterno (
prep. all'esterno o verso l'esterno o dall'esterno (di un corpo,
introduce compì, di moto da o a luogo oppure di stato in luogo reale
a luogo oppure di stato in luogo reale o figur.). guinizelli, iv-21
all'ora disordinate e come non deono, o fuor del luogo loro, o l'
, o fuor del luogo loro, o l'una nel luogo dell'altra; perocché
un compì, di moto a luogo o di moto per luogo. dante,
. -al di fuori di qualcuno o di qualcosa: nella sua parte esterna
. -di fuori, di fuori da o di: introduce un compì, di
, di moto da luogo, di origine o provenienza (e, talora, anche
collettività, di un ceto sociale, o ne è escluso, allontanato o abbandonato,
sociale, o ne è escluso, allontanato o abbandonato, o di chi non è
è escluso, allontanato o abbandonato, o di chi non è soggetto a una giurisdizione
con riferimento alla privazione di beni materiali o morali, all'esclusione da determinati godimenti
approdi. -con riferimento all'affievolimento o alla perdita dei sensi e, in
che dice che 'l parliere possa o debbia trattare di queste questioni nelle quali tutto
meo core errante! boccaccio, iv-z8: o ingannate, e veramente di conoscimento in
felicità che godeva nei tempi degli etruschi o de'romani. botta, 4-37z: come
782: concio siete, messere, o divenuto / fuori di senno? serra
un castello. 5. esprime preservazione o liberazione da mali fisici o morali,
esprime preservazione o liberazione da mali fisici o morali, da vizi ed errori, da
, 25: fuggir non potrai, o peccatore, / la divina sentenzia, /
lavoro tendenzioso che la fantasia del cronista o del bambino opera su emozioni di ordine
eccedenza in cui si svolge un fatto o si presenta una qualità (specialmente nelle
fissi in alto e lievemente socchiusi; o spalancati fuor di misura,...
di animo. 7. prima o dopo un determinato periodo di tempo;
ufficio fuori d'ora, cioè anzi tempo o dopo tempo. giraldi cinzio, i-196
situazioni, a funzioni non ancora cominciate o già finite. - anche con valore
guittone, i-10-113: tutto ciò pogo o nulla dio ama e pregia, ma
via è sterco? idem, xxix-4: o vera vertù, vero amore, i
d'istruirlo. 10. da qualcuno o qualcosa in fuori: fuorché, tranne
: perseverava nel governo; né come tutore o governatore, ma, dal titolo di
di un corpo, di un luogo o spazio circoscritto (ed è in funzione
compì, di stato in luogo reale o figur.). dante, inf
compì, di moto a luogo reale o figur.). dante, inf
città e fuori per le campagne, o solo o con pochissima compagnia, parlando
fuori per le campagne, o solo o con pochissima compagnia, parlando con ogni
son fuori ', dicesi del non mangiare o dormire in casa propria, ma in
passa giorno che non vediamo gli amici o in casa o fuori. alvaro,
che non vediamo gli amici o in casa o fuori. alvaro, 14-169: eravamo
confini di un territorio; in luogo più o meno distante. -anche: fuori di
, 201: essendo stato due o tre mesi fuori, / non sa conoscer
/ e non vuol più spade, danari o coppe, / ma trifoli e carette
posto nella parte esteriore di un luogo o di uno spazio; messo bene in
di là delle mura di una città o dei confini di uno stato; che
oste li disse avere faccenda fuore tre o quatro giorni, racon- tandogli il tutto
per il riflesso della luce fuori nel cielo o per quello della gioia che emanava da
-abito per fuori: quello, più elegante o in migliori condizioni, usato per uscire
da casa ', dicesi di veste o parte di vestimento da portarsi uscendo di casa
si trova spesso in contrapposizione con dentro o di dentro). giamboni, 7-61
compì, di moto da luogo reale o figur.). bartolomeo da s
47): senza lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori di morte o d'
alcuno o volere di fuori di morte o d'infermi alcuna novella sentire, con
compì, di moto a luogo reale o figur.). fra giordano,
-all'aperto; fuori casa (o fuori dell'uscio o della finestra)
; fuori casa (o fuori dell'uscio o della finestra); fuori città (
della finestra); fuori città (o fuori porta); in campagna,
attributivo: che si trova all'esterno o al limite estremo di uno spazio o di
o al limite estremo di uno spazio o di un luogo. malispini,
sol pregio è gente, / nullo o parvo è pregio in ben de fore,
in paese straniero; che è (o viene considerato) estraneo a una collettività,
danari dela compagnia ad neuno dela compagnia o di fuori, overo accatteria, sanza tutto
overo accatteria, sanza tutto il consiglio o la maggiore parte. ser giovanni, i-246
sentenza datagli da magistrato alcuno di dentro o di fuori, ricorre agli avvocatori.
, in partic., con stati nemici o con popolazioni assoggettate (la guerra,
fuorr son prima gli esiti architravati, o sia le porte delle vie. monti
difuori. -ciò che appare (o si lascia apparire) esteriormente; aspetto
; fuori di un luogo (reale o figurato); fuori del proprio paese.
compì, di moto da luogo reale o figur.). iacopone, 32-12
di dentro come dal di fuori, o torgli la vita o dargli la morte.
dal di fuori, o torgli la vita o dargli la morte. l.
; oltre un dato punto, linea o superficie, al di là di un
beltà che amore / lunge m'inspiri o nascondendo il viso, / fuor se nel
/ rabbia, superbo sdegno, o misti affetti, / fuor tutti, fuor
]: 'fuori', grido di riprovazione o d'espulsione, che sovente corrisponde al francese
chiarissimo / pettegolume. carducci, 369: o di martiri vulgo, anime ignude,
». -come invito a mostrare o a consegnare un oggetto, a spianare
de'quattrini ', a credito o a frutto. idem [s. v
dato per riceverne poi il rimborso in contanti o altrimenti. * è fuori con duecento
[i denari], dich'io, o io ti ammazzerò. / ecco di
e attori a dar principio allo spettacolo o a presentarsi sulla scena per gli ultimi
, preoccupazioni; rinunciare a incarichi gravosi o noiosi; sentirsi al sicuro.
, direi di non ci aver parte o di non la voler più avere, né
vinti i punti richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire,
richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire, farsi avanti
la rivoluzione. -prorompere (in atti o manifestazioni sia di sdegno o di collera
in atti o manifestazioni sia di sdegno o di collera, sia di gioia o di
sdegno o di collera, sia di gioia o di entusiasmo). baldinucci, 2-6-328
tempi senza danneggiare le viti, cioè o prima le comincino a dar fuori gli
che dee essere nella fine del potare, o quando son grossi gli agresti e fermi
relazione sua si daranno fuora, o no [i capitoli dell'accordo].
dicono gli intagliatori per usare lo scalpello o la sgorbia in modo che si levi
di esortare a dire ogni cosa, o a pur dire qualcosa. -essere
di là dei confini di un luogo o di uno spazio reale o figur.;
di un luogo o di uno spazio reale o figur.; trovarsi fuori casa,
fuori casa, fuori città, all'estero o anche a passeggio, in viaggio (
). -sorgere a una distanza più o meno ragguardevole dal centro di un luogo
una malattia, di chi è fuori pericolo o si è sottratto a una situazione difficile
antonomasia). firenzuola, 723: o to'quest'altra! io ti ho arrecato
fuor di bologna. varchi, xxvi-1-170: o finocchio gentil, chi non t'onora
passato il duca, che dormiva, o faceva le viste di dormire, con una
dire la cosa come ella sta, o almeno come altri pensa che ella stia.
di voci e suoni) esclusi dalla scena o dall'inquadratura. -fuori casa o
o dall'inquadratura. -fuori casa o di casa: in casa d'altri.
danaro fuori degli occhi del maestro del saggio o del pesator pubblico.
esse apparivano colà fuori di posto, o rozze o esagerate. -fuori di
colà fuori di posto, o rozze o esagerate. -fuori di mano:
della città. -fuori di mano o delle mani o delle braccia di qualcuno
. -fuori di mano o delle mani o delle braccia di qualcuno: dopo essersene
forse / mi sto, s'io creda o no. manzoni, pr. sp.
e che non si potrebbero usare o non senza difficoltà. bocchelli, 1-i-123
il sole manda fuora e sparge i razzi o la fiamma, non ha nome.
. -mettere in circolazione (monete o carte di credito).
in pregio è stato a'suoi tempi, o pure a'nostri, per le maniere
che succedesse qualche disgrazia al marito, o che lo mettessero fuori, come furono
.. -l'har messo dentro due o tre volte per le sue prepotenze,
economia salta fuori, quando si dee rimunerare o dare la sua mercede a valentuomini,
di buttar via in lavori mal fatti o in pagare artefici dozzinali, si allarga
quando ritorna al timore di dio, o alla correzione dello spirito, in prima
che in germania è per uscir fuori, o è ultimamente uscita, una nuova e
, traboccare, cavare fuori dalla bocca o da uno strumento: risonare (o far
o da uno strumento: risonare (o far risonare: voci, parole,
: scoprirsi, rivelarsi per ciò che è o si vale; risaltare. guittone
-teatr. presentarsi sul proscenio (l'attore o l'autore); presentarsi al pubblico
-uscire di bocca, dalla mente o dalla penna (una parola, un
barilli, 3-9: un segreto, presto o tardi vien fuori. pea, 11-38
si svolge senza l'intervento delle banche o al di fuori del mercato finanziario ufficiale
riferisce, che è proprio dei fuoribordo o del fuoribordismo. = voce registr
delle porte della città: la campagna o quella parte dell'abitato che si estende
fuori sacco'. la parola era sua; o meglio l'aveva tolta dall'uso postale
si svolge al di fuori del palcoscenico o dell'azione teatrale. -anche al
, grandi e piccole, in serie o fuoriserie, in uno sfarzo di neon
. tracciato, in parte o in tutto, al di fuori delle strade
(il percorso di una gara automobilistica o moto- ciclistica). 2.
., per questo tipo di gare o, in generale, per percorrere strade
. che esce, per eccesso o per difetto, dalla giusta tonalità. -anche
persona, un oggetto, ecc.) o si svolge lontano dalla propria casa,
forivia, qualcuno voleva farmi qualche ingiustizia o qualche sopruso,... è lui
3. locuz. -di fuorivia o da fuorivia: dall'esterno, dall'
145: il camino solo è di pietra o cotta o viva, la sommità del
il camino solo è di pietra o cotta o viva, la sommità del quale sta
di fuori via con una tavola proporzionata o rotonda o quadrata, quasi coperchio.
via con una tavola proporzionata o rotonda o quadrata, quasi coperchio. -con valore
ritrovano. la prima si chiama politica o vogliamo dir civile, la quale è detta
quelle figure di donna, regine o sante, allungate come ombre,
fuoriescie d'un termine, e una o tiene o movente è nel- l'opposita
d'un termine, e una o tiene o movente è nel- l'opposita. abati
da uno stato per ragioni politiche o criminali. -anche: espatriato volontariamente
come dello stato di firenze, fuoruscita o confinata ch'ella si sia o no
fuoruscita o confinata ch'ella si sia o no, sia lecito difendere la causa della
: denunciando soltanto con giurie di fantasia o congiurati già fuorusciti e al sicuro, gli
rimesse nelle terre tutti e'fuori usciti o guelfi o ghibellini che fussero. trissino
nelle terre tutti e'fuori usciti o guelfi o ghibellini che fussero. trissino, i-13
. -sm. chi è stato espulso o cacciato da un luogo. aretino
la parte della foce di un canale o di un porto che sbocca in mare.
zanotti, 59: nella fuosa, o foce, che resta fra detti scanni
foce di un canale, porto, estuario o simile, nella quale la corrente o
o simile, nella quale la corrente o il flusso scava a maggior profondità.
copia delle scritture sacre, si fuggiva o almen si occultava l'ebrietà, la
catalizzatori acidi; trovano impiego come isolanti o nella preparazione di adesivi, di cementi,
à furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. iacopone
vanto. b. corsini, 6-53: o giunton più famoso ornai di cacco,
saldo lo possa, / né da tigniuola o altro sia furato, / dee proveder
, / pur come un de le grazie o de gli amori? bonarelli, xxx-5-14
mia fatica mi procaccia il farro, o ladra degna di forche, il modo dii
per aver aggiunto alla sua maliria bestiale o violenta un terzo elemento, l'intelletto,
l'intelletto, assumeva un terzo corpo o una terza natura che dir si voglia
foss'io nel nascere affogata, / o non t'avessi, dolce mio disio,
qualcuno il godimento di un bene materiale o spirituale, un vantaggio, un profitto
il core. molza, i-240: o petto di pensieri onesti e puri / albergo
pensieri onesti e puri / albergo fido, o rara alma beffate, / che 'l
non è l'onore e la gloria. o. rinuccini, 5-156: tu fede
. foscolo, 1-65: mi obbedisci; o eterna / notte starà sul guardo tuo
fura. -superare notevolmente l'eccellenza o il merito altrui; offuscare, eclissare
rapire in estasi. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
estasi. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:
chi sua gran luce vede; / o felice a chi dio la dà in
più stima. equicola, 152: o bellezza che gli animi furi, o sopra
: o bellezza che gli animi furi, o sopra ogn'altra cosa ne corpi degna
basti che il valore della cosa furata o il danno della falsità ascenda alla metà delle
alfieri, v-2-714: delle copie smarrite o furate, vorrei ch'ella ne facesse
, 4-29: tu debbi essere un ghiotto o furatore. bracciolini, 2-7-9: or
dalla podestà secolare sono chiamati e instituiti o che per temerità loro vi ascendono,
: e forse al camuffar ne incaco, o bado, / o non so far
ne incaco, o bado, / o non so far la berta o la bertuccia
/ o non so far la berta o la bertuccia, / o in furba o
far la berta o la bertuccia, / o in furba o in calca o in
o la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica mi lodo
/ o in furba o in calca o in bestrica mi lodo? 2
(femm. -a). che è o pretende di essere molto furbo.
entrato in questa fantasia, / vera o falsa ch'ella sia, / ch'e'
, come dire, / qualche schifezza o qualche furberia, / perché quello star
scappatoia, trucco. -anche: comportamento o atteggiamento scaltro. panciatichi, 37:
, avv. furfantescamente, con modi o intenti da furfante. -con significato attenuato
, siccome egli s'è impegnato, onestamente o furbescamente, di fare. denina,
che è proprio di ladri, di malfattori o, in genere, di chi vive
margini della società, della malavita (o anche dei suoi costumi, del suo
dialetto schiettamente plebeio, misto sempre più o meno di gergo, di calmone, di
, marinareschi quando si parla di mare o furbeschi quando il fatto è accaduto tra i
piani di guerra furbesca. -lingua o linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente
guerra furbesca. -lingua o linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente furbesco,
.: linguaggio critico, per iniziati o, anche, incomprensibile, astruso.
suscitato con malizia allo scopo di ingannare o di beffare qualcuno; malizioso, fraudolento
anni che attribuisca quel rumore accidentale, o furbesco, che gli fa credere spiriti,
piuttosto che a spiriti, al bau o alla befana. c. gozzi, 4-304
che mente, se è tutta una furbizia o proprio è un che affondi, con
vagabondo. -anche sostant. -lingua furba o dei furbi: gergo proprio della malavita.
all'ultimo / questo non ti rilieva, o furbo o nobile / che io mi
questo non ti rilieva, o furbo o nobile / che io mi sia, o
o nobile / che io mi sia, o bastardo o legittimo. bruno, 51
/ che io mi sia, o bastardo o legittimo. bruno, 51: questa
furbo viver nacque. -furbo bollato o furbo in cremisi: molto scaltro,
uomo accortissimo. -furbo di tre o di sette cotte: v. cotta1.
, i-120: non era allora in roma o in altro loco / di lei più
ii-319: ho udito di uno abitualmente scempio o tardissimo d'ingegno, che caduto di
4. che esprime maliziosa intesa o vivace malizia (un gesto, lo
atteggiamento ambiguo di chi la sa lunga o di chi vuol giocare d'astuzia.
mangiare, ha perso il cervello, o fa la furba. nievo, 1-258
approfittare, senza badare troppo a scrupoli o a convenienze, di un'opportunità;
: crede la brigatacela ch'un sonetto / o dal casa travolto o dal petrarca,
un sonetto / o dal casa travolto o dal petrarca, / come far cappellan di
, / ed io lo so, / o furbettuzza, / che d'amor ti
: non un baston da un povero o da un orbo, / o tal ch'
un povero o da un orbo, / o tal ch'ogni furbàccio / lo mandasse
ant. furiènte). che è preso o agitato da furore incontenibile; che mostra
sovra i molli / fiori del maggio; o col desio ch'all'ore / della
e questi sono tutti quegli i quali o non intendono quello che dicono, o non
quali o non intendono quello che dicono, o non sanno per che cagione si muovono
milit. ufficio amministrativo di una compagnia o di un reparto corrispondente. -per
la possa, e i conigli non prenda o mangi, e poi non volesse uscir
, 210: di spezie di martole o di faine è ancora il furetto chiamato da
come un furetto. -occhi di o da furetto: piccoli, vivaci e spesso
occhi di furetto. -viso di o da furetto: affilato e con un'espressione
27-392: la furfantaggine tracotante, coronata o mitrata, incatenava le genti. bacchelli,
, se protezione particolare di dio, o scherno antico, o ricordo di braveria e
di dio, o scherno antico, o ricordo di braveria e furfantaggine del primo
furfantaggine del primo che lo portò, o condizione di nascita particolare, non saprei
. com mettere azioni disoneste o criminose; rubare, imbrogliare.
(dov'essendo andati tutto 'l giorno o accattando o furfantando, si ricoveravano la
dov'essendo andati tutto 'l giorno o accattando o furfantando, si ricoveravano la sera al
di darmene più che mai, militando, o piuttosto furfantando pel mondo, né più
, 88: quelle veste ducale, / o ducali, acattate e furfantate, /
che mi oda: vo'chiamarlo. o gulone, gulone, o furfantissimo gulone!
vo'chiamarlo. o gulone, gulone, o furfantissimo gulone! bracciolini, 1-6-38:
fare stima delle parole d'uno ', o * non badare a quel che ei
. tu hai bisogno della carta, o furfantaccio. -furfantonàccio. 1
alla moderna; mestiere non so se più o meno ignobile. ma v'è letterati
poeta che tenga un poco della furfantarla o di dapocaggine almeno. varchi, 24-33
posti in terra: viene la morte o la furfanteria, e li raccoglie tutti,
2. in senso concreto: azione o discorso disonesto, atto criminoso, imbroglio
parenti, a fratelli, a madre o padre, a se stesso, per modo
e dial. nella locuz. battere o fare la furfantina: tremare per il freddo
furfantina, / non più cercava capriuolo o damma, / ma da far, s'
motore, con tre ruote e cassa aperta o chiusa, in genere metallico, impiegato
lungo e coperto, trainato da cavalli o con motore, adibito al trasporto di bagagli
varie sorta. 3. motofurgone o autofurgone. borghese, 6-94: se
, che designava una specie di veicolo o vettura: per estensione, dal significato
, gesti e parole violente contro persone o cose; accesso di collera; impeto
, lo chiamavano. delfino, 1-521: o miseri mortali, / qual furia o
o miseri mortali, / qual furia o qual furore / vi spinge a far ciò
.. persuadendo la folla che qualcosa o qualcuno volesse impedire il passaggio, istigava
3. in senso concreto: parole dette o atti compiuti nell'eccitazione dell'ira,
compiuti nell'eccitazione dell'ira, del furore o della pazzia; strepito. -anche:
me le sue furie contro la religione, o meglio contro i preti, non facevano
anzi furia. lippi, 1-13: o che per la gran furia egli inciampassi:
mente. -in partic.: folla tumultuante o in atteggiamento minaccioso. dante,
con quel martello in mano: ci sarà o non ci sarà? e una risposta
nella furia del primo installamento. -movimento o massa confusa di veicoli. parini,
le furie del proprio cordoglio su qualcuno o su qualche cosa. -impetuosità,
scarabocchiare della carta, è da tre o quattro secoli così universale nella nostra italia
ira molta, / quasi lioni o cerbero feroce, / quando si vide la
, ii-61: cento nembi aggruppati, o cento irate / onde sul lido, o
o cento irate / onde sul lido, o cento venti in bosco, /.
... / forse con tale, o con minor fracasso, / strage,
quanto tempo vogliono per passare, o mitigare almeno la furia della pena pecuniaria.
, 0 per furia di peste, o per qualche disdetta, sono facilmente rovinati
g. m. cecchi, 151: o povera fanciulla! e'me n'incresce,
la voce simile al muggito dei buoi o all'abbaiare dei cani, armate di fruste
mio voi sole, / voi presiedeste, o furie; al viver mio / voi
qual follia / t'induce a questo, o qual internai furia. caro,
sulla scena. abba, 1-707: dieci o dodici furie avevano già fatto in pezzi
entrare, mettersi, saltare in furia o sulle furie o su tutte le furie
, saltare in furia o sulle furie o su tutte le furie: infuriarsi,
a furia a crederlo. -dare o darsi nelle furie: abbandonarsi, sotto
l'impulso di ira, ad atti o parole violenti; essere colpito da pazzia
, 'esserci in un dato ufficio 'o 'in una data casa, le
per lo più straordinarie, molti affari o molte faccende da sbrigare in tempo ristretto
non possono aver quello che hanno chiesto, o per altra cagione, fanno atti di
e scherzevole, a quegli atti d'ira o di escandescenza, ai quali alcuno è
al biviere. -prendere una furia o le furie: adirarsi im
campane suonavano non so se a gloria o a furia. -venire a qualcuno
e ringibondo. gota, 1-2-17: o vivo inferno, / o dall'ira di
1-2-17: o vivo inferno, / o dall'ira di giove arso e percosso /
arso e percosso / infame scoglio, o furiai magione. garzoni, 1-647: le
coda. d'annunzio, v-2-253: o mistero non consumato della pubertà anelante e
2-275: né duri eventi, ira o furiar di popolo, / che invidia
cioè senza saper che si fare, o dove andare, andar saltando e furiando
: 'furiata', di sfogo in parole o in atti sdegnosi, impazienti, impetuosi.
accesa passione; infuriato (una persona o anche l'animo, la mente).
forbóndo), agg. che è agitato o sconvolto dall'ira, che è in
baretti, 1-242: questo è tutto, o quasi tutto, quello che sanno scrivere
mondo. ariosto, 31-22: né riposato o fatto altro intermezzo / aveano alle percosse
. cesarotti, ii- 158: o mar d'ullina, / perché sì furibondo
-assordante, strepitante (un rumore o anche uno strumento, ecc.)
); oggi è un soldato semplice o un sottufficiale che in una caserma si
. -nella marina militare, marinaio o sottufficiale addetto alla contabilità o a lavori
, marinaio o sottufficiale addetto alla contabilità o a lavori di scritturazione, sia a
motivi e il sentimento d'essere poeti o scrittori dalla storia, dalla qualità della
animo che t'è entrato nel petto, o l'imaginarti che la tua buona donna
buona donna faccia fallo alla tua persona o tesserti vestito sì vilmente, astretto non meno
, irato e furioso pigliò la predella, o altro legno che aveva sotto li piedi
in qualche impeto sono più presto furiosi o bestiali che severi. caro, 8-312
i-91: siamo sobri sino alla frugalità o ubbriachi sino alla brutalità, o fedeli alle
frugalità o ubbriachi sino alla brutalità, o fedeli alle mogli, anzi veri amici
alle mogli, anzi veri amici, o lor tiranni e carnefici furiosi. manzoni,
, / e gli fan matti o lunatici, / furiosi, ebri e fanatici
le cinghie. - matto o pazzo furioso: v. matto o pazzo
matto o pazzo furioso: v. matto o pazzo. - sostant.
spaventosa. - mania o pazzia furiosa: v. mania o pazzia
mania o pazzia furiosa: v. mania o pazzia. - dissennato (un'
contendere e litigare col maggiore è furioso o pericoloso. m. adriani, ii-113:
. che manifesta, che esprime grande ira o furore; che rivela un carattere violento
gobba, or furiosi sguardi, / obliqui o loschi. monti, ii-421: mi
bisogno d'inventario ch'è indizio certo o della morte del padron di casa senza eredi
della morte del padron di casa senza eredi o di fallimento e rovina. dossi,
movimento impetuoso e sùbito, senza parole o altra dimostrazione di collera, che.
ha temperamento impulsivo non dura nell'ira o nel rancore. proverbi toscani, 165
ritmo vario (di 6 / 8 o di 4 / 4) che ha carattere
ed è ballata da gruppi di due o quattro ballerini in cerchio, con salti
di erode in duomo ora faceva grido « o baici! 0 baici! «.
varchi, v-169: in quante regioni o lingue e in quali dividono tutta l'
..., sanza potere, noi o di niuna nostra famiglia, spendere uno
furo. passavanti, 218: se gloria o favore di loda di qualunque bene che
distingue l'autore tre spezie di furi o vero ladroni: l'una è di coloro
16-74: il digiun, la scabbia o 'l duolo interno / e i furi o
o 'l duolo interno / e i furi o i lupi et ogni ria ventura /
ventura / ne facean fra lo strazio o la paura / crudele e miserabile governo
non ci sia paura / che compagna o gente fura / cel possa rubare o torre
compagna o gente fura / cel possa rubare o torre. frezzi, ii-19-63: le
furoato, sm. chim. sale o estere dell'acido furoico.
perturbazione mentale, provocato dall'ira o da una passione violenta. -anche (
. dante, inf., 14-66: o capaneo, in ciò che non s'
d'annunzio, i-684: altre (o le stesse?), mani alabastrine
collera di dio (nel linguaggio biblico) o anche di una divinità pagana.
italia? d'annunzio, iii-2-275: o furore / d'efèsto divorante, sia
atto dissennato. simintendi, 1-139: o pazzo, che fai tu? qual furore
. diodati [bibbia], 3-58: o insensati noi, noi riputavamo la sua
ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte / vinta cede
al core, / ché pelle dura o callo non gli vale, / e poco
. ch'elli s'arreca a falsificare sé o in altrui, o altrui in sé
arreca a falsificare sé o in altrui, o altrui in sé. leggenda dei santi
il suo furore / era da febo raffrenato o spinto, /... /
schizzi] in poco tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi.
tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi. b. davanzali,
di sollevarla per mezzo del canto, o de'versi al suo primiero godimento. gemelli
non può con arte acquistarsi il furore o estro poetico, ma fa di mestiere
s'induce a falsificare sé in altrui, o altrui in sé. alberti, 6
; con impeto, con frenesia (o frettolosamente, di furia). giacomo
biasimo il non voler lavorare mai, o poco. -a gran furore,
-essere in furore: in collera, o in stato di eccitazione, di commozione
nascosto, segretamente, senza farsi scorgere o notare. cavalca, 1-6:
essere furtivo; comportamento di chi agisce o si muove con segretezza, evitando di
suoi atti, che denunciavano smarrimento, o circospezione, o meglio ancora furtività. emanuelli
che denunciavano smarrimento, o circospezione, o meglio ancora furtività. emanuelli, i-256
furto, e che sei cele. / o fu di man fedele opra furtiva,
di man fedele opra furtiva, / o pur il ciel qui sua potenza adopra.
s'impacciava [la legge] delle furtive o violente [possessioni] de'nobili medesimi
'per * tolto per furto 'o * rubato ', è un latinismo;
mio. 2. che è procacciato o fatto con mezzi illeciti, illegittimi (
fatto con mezzi illeciti, illegittimi (o di sorpresa); che dipende da
. 4. che è compiuto o che avviene segreta- mente, con circospezione
circospezione, senza dar nell'occhio (o anche con rapidità fulminea). cavalca
lui copriva; / fascio parea di vepri o di gramigna / onde un'atra erompé
/ sol che non vieti la fiacchezza o il ghiado, / che il sonno in
intende lasciarsene spogliare. -furto semplice o aggravato (detto un tempo qualificato):
qualificato): quello compiuto in assenza o, rispettivamente, in presenza di circostanze
appropriazione della roba altrui (compiuta occultamente o con frode), il rubare.
antiche leggi imposer la pena del doppio o del quadruplo da applicarsi a chi l'
furto consiste quando contro la volontà espressa o presunta del padrone si occupi la robba d'
atto ladresco, la cosa rubata (o anche quella da rubare). -
gola. tasso, 2-24: signore, o chiedi il furto, o 'l ladro
: signore, o chiedi il furto, o 'l ladro chiedi; / quel no
gli è trovato in mano, vivo, o bue od asino o pecora che sia
mano, vivo, o bue od asino o pecora che sia, restituiscalo al doppio
in furto, ora in qualche tradimento o bugia si vede sommerso. loredano,
facili / della beltà? -gioia o piacere d'amore (o anche semplice
? -gioia o piacere d'amore (o anche semplice appagamento del cuore),
cuore), ottenuto con l'inganno o l'astuzia o la violenza. petrarca
ottenuto con l'inganno o l'astuzia o la violenza. petrarca, 207-50:
, 707: opra è tua sola, o onore, / che furto sia quel
, con frode, con inganno (o anche con destrezza); di sorpresa
entrare vittuaglia se non di furto, o con grossa scorta. boccaccio, dee.
nascostamente, di furto, senza saperne amico o parente alcuna cosa. c. campana
146: non si curano di dire bugie o di fare cotali furterelli. marino,
tempo ordinario, ed è rappresentata da un o chiuso con la gamba sotto o sopra
un o chiuso con la gamba sotto o sopra e con quattro tagli. alcuni
.]: 'fusa ', o più comunemente 'fusèa ': nota,
nome italiano dell'evonimo (evonimus vulgaris o europaeus). crescenzi volgar.
valdelsa si trovano... l'evonimo o fusàggine, la di cui violenta natura
(fusaro), sm. chi fabbrica o vende fusi. guido delle colonne volgar
sono alcuni bastoncini intagliati di figure simili o a piccoli globetti, o baccelletti, o
di figure simili o a piccoli globetti, o baccelletti, o girellette, che si
o a piccoli globetti, o baccelletti, o girellette, che si frappongono per ornamento
membro fondo intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si
intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si frappone per ornamento
, che serviva da peso per telaio o da volante di fuso, o costituiva
telaio o da volante di fuso, o costituiva elementi di collane. - anche:
, ii-82: * fusaiola ', bastoncino o altro consimile membretto, tondo e lungo
siano intagliati globetti, girelline, olive o altro simile. idem, ii-465: il
di oggetti forati, conici, fittili o metallici, di uso malcerto.
più precipitosamente raggirandosi meglio venga a ritorcere o la lana, o il filo. i
venga a ritorcere o la lana, o il filo. i latini lo chiamarono '
e in italia le nostre donne fusaiuolo, o verticello. tramater [s. v
quel piccolo strumento di terra cotta, o d'alabastro, o altro, ritondo,
terra cotta, o d'alabastro, o altro, ritondo, bucato nel mezzo
e meglio. d'annunzio, iii-1-813: o nuora mia, per la tua casa
, fregi e simili lavori più o manco sicondo la invenzione e sottilità del frambo
famiglia san- talace con varie specie arboree o arbustive dell'australia e della nuova zelanda
tubercolariacee, caratterizzati dalle forme a fuso o a falce dei conidi, di
coni- dioformi ammassati in pustole, verruche o tubercoli (sporodocchi); vivono come
); vivono come saprofiti su piante o prodotti alimentari, o parassiti di
saprofiti su piante o prodotti alimentari, o parassiti di