Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VI Pag.39 - Da FISSATA a FISSATO (5 risultati)

ii-1005: l'uomo chiedeva solo di riceverlo o di fissargli un appuntamento, e la

servizio, da destinare a particolari uffici o mansioni). leggi, bandi e

sottoporre al bagno di fissaggio la negativa o la positiva già sviluppata. tommaseo [

piombo, in rame, in argento, o in altro metallo greggio, così quello

oro già coniato e abbia l'umore o vogliam dire la monomania dei legati e

vol. VI Pag.40 - Da FISSATORE a FISSIBILE (19 risultati)

dovevano essere una specie di dichiarazioni amorose o di appuntamenti e fìssati clandestini. moravia

, 10-33: non gli rispondeva nessuno, o soltanto qualche oscurissimo gazzettiere, o qualche

, o soltanto qualche oscurissimo gazzettiere, o qualche fissato pari suo del pari solitario

dei ritorni, data la singolare colorazione o se vogliamo, fissazione di ciascun libro.

renderli disponibili per il futuro. o. rucellai, 8-16: il giudizio vuole

: allorché un freddo pungente nel verno o una vampa di caldo cocente nel soffione si

, in quella noiosa situazione del servo o compagno suo, dura gran fatica a poter

psicol. attaccamento anormale a qualche persona o a qualche oggetto; idea fissa; monomania

. esso può avere una fissazione più o meno lunga, fermezza no; e credendo

iii-24-161: cotesta dell'unità della lingua o deff'accentramento dei faveffari di milioni di

i nostri sensi, genera la fissazione, o piacevole o dolorosa, dalla quale vien

, genera la fissazione, o piacevole o dolorosa, dalla quale vien determinato l'appetito

7. chim. reazione di addizione o sostituzione a un substrato. -fissazione dell'

d. bartoli, 3-112: sia vero o no, passi per vero, sol che

, ed ivi arrestandosi per qualche stagnazione o fissazione d'esso sangue, [il veleno

fegato 'e della 'milza ', o sono acuti, febrili e infiammatori da

e infiammatori da sproporzionata affluenza e ritardo o fissazione ne'vasi onde quelle viscere sono

durazione, che non fa la rarità o la fissezza minore. vallisneri, iii-597:

, agg. geol. che può fendersi o sfaldarsi facilmente; fendibile.

vol. VI Pag.41 - Da FISSIBILITÀ a FISSO (11 risultati)

di una roccia di suddividersi in lamine o straterelli lungo piani subparalleli.

, staticità, immobilità (di cose o di persone). della robbia

'e'martirii e ogni tormento o cosa alcuna mai non gli hanno potuti muovere

di un nucleo atomico in due o più frammenti di massa approssimativamente uguale

fissione binaria, ter naria o quaternaria, a seconda che i frammenti

sono, rispettivamente, due, tre o, meno frequen temente,

vivipari, siano ovipari, siano gemmipari o fissipari od atti a moltiplicarsi in

biol. dottrina che propugna la fissità o immutabilità della specie (ed è contrario

6. idea fissa; pensiero o passione dominante 0 esclusiva; fissazione,

raro fississimo). reso (o diventato) stabile, immobile, incrollabile

medicina in volgare, 13: una saeta o verettone sarà fisso nel piede e non

vol. VI Pag.42 - Da FISSO a FISSO (23 risultati)

409: qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o

qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o

la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o

, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o

o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante

o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni

o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni, 1-545

o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiante. garzoni, 1-545: i

mocaiari vogliono esser fissi e senza fallo o groppi nel tessere che apparino fuori.

più, che voi potete avere inteso o letto, è che le stelle fisse sono

4-20: ned aspetto di stelle erranti o fisse, / né risposta d'inferno il

, 23-49: tutti gli astri, o sieno erranti o fissi, / ti guardino

tutti gli astri, o sieno erranti o fissi, / ti guardino benigni.

per la vicinità, e le fisse poco o niente per la somma distanza: or

in un luogo, che vi dimora o vi lavora abitualmente. magalotti, 24-92

4. per estens. rivolto fermamente o costante- mente verso una precisa direzione o

o costante- mente verso una precisa direzione o a un oggetto determinato (l'occhio

, 6 (98): tre o quattro ragazzetti... stavano aspettando,

terrore, sconforto, ecc.) o di un male fìsico o morale;

ecc.) o di un male fìsico o morale; dilatato, sbarrato, estatico

quest'arte celestiale d'introdurre in sé o in altrui la perfezion cristiana.

mio pensiero fisso era che, una notte o l'altra, colui mi avrebbe trucidato

fissa: andare soggetto a una fissazione o a un'infatuazione. buzzati, 6-194

vol. VI Pag.43 - Da FISSO a FISSO (19 risultati)

fisso / irrevocabilmente il mio destino: / o regno o morte. longo, xviii-3-231

irrevocabilmente il mio destino: / o regno o morte. longo, xviii-3-231: questo

all'ammontare di compensi, salari, stipendi o alle clausole di un contratto, ecc

ma poiché fu nella moneta, di rame o d'oro o d'argento ch'ella

nella moneta, di rame o d'oro o d'argento ch'ella sia, riunito

omnibus ha un numero fisso di piazze o di stalli, divisi da spranghe di ferro

il vagone ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta

rondine, da baden, da vienna o da parigi. svevo, 1-132: con

abbia nessuna occupazione fissa, pure, o per un verso o per un altro,

fissa, pure, o per un verso o per un altro, ho sempre degli impicci

un altro, ho sempre degli impicci o a conto mio o a conto d'altri

sempre degli impicci o a conto mio o a conto d'altri, e posso poco

nella lega loro col cristianissimo, e malagevole o forse impossibile cosa essere il potergli smuovere

fisso. quaedam profetia, v-585-172: o lumi di omni luchi, chi illuminar

e inconfondibili caratteri di stabilità nella sostanza o nelle qualità accidentali; che rientra in

parti del discorso] se non nella maggiore o minor finezza di osservar gli accidenti dei

questo rimanere obbligata a forme fisse liturgiche o rituali. d'annunzio, iii-2-1004: lo

, che non è possibile fornire modelli o tipi fissi di azioni. e. cecchi

chiedo lineamenti / fissi, volti plausibili o possessi. -con riferimento alla situazione atmosferica

vol. VI Pag.44 - Da FISSURA a FISTOLA (6 risultati)

di chiodo persevera in quella delle reni, o destra o sinistra, dove è la

persevera in quella delle reni, o destra o sinistra, dove è la pietra.

è andato sempre crescendo congiunto colla inabilità o impotenza al moto. cicognani, 2-173

linea). -solido con un punto o un asse fisso: solido libero di ruotare

libero di ruotare intorno a quel punto o a quell'asse. galileo, 3-1-379

lumino di pastore. -preceduto o seguito da un altro aggettivo, ne

vol. VI Pag.447 - Da FUMATICO a FUMETTO (13 risultati)

sostenta sulla via: / se forma esisti o ubbia nella fumea / d'un sogno

dolci, od olive in solcio, o midolla di pane nell'acqua fredda, e

, agg. che emette fumo (o, per estens., vapore leggero

: al dilettoso / fumeggiante convito, o alla lugubre / funerea pompa; tra la

agg. letter. che esala fumo o vapore. - in partic.: che

di facili effetti (un'opera letteraria o teatrale o cinematografica); che ricorda

facili effetti (un'opera letteraria o teatrale o cinematografica); che ricorda, per

che ricorda, per la sua banalità o per il suo sentimentalismo o la sua ingenuità

sua banalità o per il suo sentimentalismo o la sua ingenuità, le storie narrate

davvero. fumétto1, sm. pennacchio o falda di fumo. -per estens

la bocca di personaggi di racconti illustrati o di vignette e che contiene le battute

per mezzo di una successione di disegni o di fotogrammi in cui il dialogo dei

fumetto): giornale che pubblica unicamente o prevalentemente questo genere di racconti.

vol. VI Pag.448 - Da FUMETTO a FUMIGANTE (8 risultati)

anice, con cui si correggono l'acqua o il caffè. pirandello, 7-759

acqua macchiata con un po'di amarena o di fumetto. = deriv.

. per estens. che esala vapori (o anche gas, nebbia, ecc.

. per estens. che esala vapori (o anche gas, nebbia, ecc.

in par tic., al cavallo) o anche a stoffe bagnate sottoposte all'azione

stoffe bagnate sottoposte all'azione del calore o del ferro da stiro. salvini

. -che è coperto di nebbia o di foschia; caliginoso. deledda,

offesa per fianco avere el suo fumigante o camino, acciò che chi esercita el

vol. VI Pag.449 - Da FUMIGARE a FUMISTA (19 risultati)

ma alla fine s'accende e, bene o male, brucia. [. ediz

e i lampi degli occhi e il fumigare o fumare. pascoli, 984: il

2. per estens. esalare vapore (o anche gas, nebbia, ecc.

fum- michi a'fiori e a'frutti o alle gemme delle piante. spallanzani,

al vapore che emana dal corpo sudato o da tessuti sottoposti all'azione del calore

da tessuti sottoposti all'azione del calore o del ferro da stiro. g.

; emettere il fiato (una persona o un animale). leggenda aurea volgar

crederebbe. -grondare, essere coperto o intriso di sangue. b. davanzali

perseguita e ammazza il brigante, processa o allontana il manutengolo, sequestra qualche giornale

del terreno mediante iniezione di sostanze antiparassitarie o erbicide che emanano vapori gassosi letali;

la tal fumigazione, il tal sacrificio o la tal bevanda. targioni tozzetti,

. 2. esalazione di fumo o di vapore. crescenzi volgar.,

3. ant. suffumigio purificatore o esoreistico. garzoni, 1-59: dietro

= deriv. dall'incrocio di fum [o] con [fuliggine. fumighìo (

. 3. esalazione di fumo o di vapore. cagna, iii-198:

fumo. fumismo, sm. atto o parola diretta a sbalordire; tendenza all'

di togliere il fumo ai cammini, o per dir meglio, s'ingegna di

; chi cerca di confondere le idee o di suscitare interesse e attenzione con invenzioni

suscitare interesse e attenzione con invenzioni sorprendenti o eccentricità per fare apprezzare

vol. VI Pag.450 - Da FUMISTERIA a FUMO (13 risultati)

o per rendere credibile ciò che fa o

o per rendere credibile ciò che fa o dice o scrive; venditore di fumo

rendere credibile ciò che fa o dice o scrive; venditore di fumo. beltramelli

agg. che si avvale di facili effetti o di invenzioni sorprendenti, per suscitare l'

diretta a sbalordire, a rendere credibile o apprezzabile ciò che uno fa o dice

credibile o apprezzabile ciò che uno fa o dice o scrive; mistificazione; gusto o

apprezzabile ciò che uno fa o dice o scrive; mistificazione; gusto o inclinazione

o dice o scrive; mistificazione; gusto o inclinazione a confondere, ad alterare la

.. il coraggio di amare, bandire o praticare fino alle forme e ai modi

porta il vento. bembo, 1-41: o vaghezza che, come fumo lieve,

, come dall'acqua, alcuni aliti, o vero fumi, i quali si chiamano

a piombo. -evaporazione del fiato o del sudore, che si condensa a

cervello, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito. -al figur.

vol. VI Pag.451 - Da FUMO a FUMO (8 risultati)

4. figur. ottenebrazione della mente o dello spirito provocata da passione violenta,

obscuro. -confusione (della mente o dei sentimenti). bocchelli, i-47

'l tuo raggio vizia. -idea o desiderio irragionevole, capriccio, ghiribizzo;

se sono levati per questa causa o per altra; ché essendo vero lo avviso

di una carbonaia. -tubo da fumo o di fumo: tubo entro il quale passano

protettivo dotato di un rifornimento di aria o di ossigeno che viene indossato da chi

deve penetrare in locali invasi dai gas o dai fumi. 14. dir.

dicto che in fine a la septima o decima sublimazione poi ensire la divina aqua

vol. VI Pag.452 - Da FUMOFOCHIFLAMMIFERO a FUMOGENO (14 risultati)

. / ma quantunque si pensi il vulgo o parie, / / se 'l viver

è successo / il suo disegno, / o gran disturbi, invero, / che

voglio andar a risco / di morire, o cacciare il mio nel fisco: /

stien discosto. -considerare qualcosa o qualcuno come il fumo negli occhi:

3. -montare a qualcuno i fumi o i fumi al capo; andare il

. -non sapere più di una cosa o di una persona né fumo né bruciaticcio

-non voler sentir fumo di qualcuno o di qualcosa: non volerne sentir parlare

in tavola nulla che non sia bruciato o sappia d'attaccato o di fumo

sia bruciato o sappia d'attaccato o di fumo. -vendere fumo: far

-potere fumogeno: quantità di fumo o di gas prodotta dalla combustione di ima

per estens. che è formato da fumo o da vapori prodotti artificialmente. -cortina fumogena

). -al figur.: atteggiamento o espediente con cui si cerca di celare

cerca di celare i propri intimi pensieri o sentimenti. moravia, viii-86: il

altri prodotti) atte a produrre nubi o cortine di fumo che

vol. VI Pag.453 - Da FUMOLENTO a FUMOSO (22 risultati)

vengono usate per nascondere obiettivi militari o per fare segnalazioni. 4. sm

segnalazioni. 4. sm. apparecchio o proietto per la produzione di cortine fumogene

. 3. offuscato dal fumo o da vapori, da nebbia; caliginoso

esalazione, emissione di fumo (o, per estens., di vapore,

); addensamento, nube di fumo o di vapore. giamboni, 8-i-180:

si generano di queste due medesime fumosità o aliti, vapore ed esalazione. vasari

asciugar loro le gambe con fieno attorto o paglia, perché la fummosità delle stalle

essere fumoso; offuscamento prodotto da fumo o vapore diffuso; atmosfera, aria densa

, specialmente a causa del cibo ingerito o del vino bevuto, stato di pesantezza

quasi da alcuna fumosità di stomaco o d'altro che occupato l'avesse gli volesse

i-55: dell adone 'si spremano quattro o sei canti, che ragionevoli siano e

6. imperfezione di alcuni marmi o pietre preziose o dure, costituita da

imperfezione di alcuni marmi o pietre preziose o dure, costituita da una striatura o da

o dure, costituita da una striatura o da una macchia simile a una striscia

una macchia simile a una striscia di fumo o di colore diverso da quello naturale della

in vece d'investire il tronco o filone grosso e maestro, come dicono i

mineralisti, si sia secondata qualche diramazione o fumosità di poco momento. =

2. per simil. che ha natura o aspetto simile a quello del fumo.

gelli, 15-i-251: generansi questi 'turbi', o altramente * tifoni '...

. pieno di fumo, invaso dal fumo o da vapori (un luogo, una

palco di una stanza vicina al fummo, o vero affumicata e fummosa sempre. menzini

. per estens. che esala vapore (o anche nebbia, gas, ecc.

vol. VI Pag.454 - Da FUMOSTERNO a FUNAMBOLICO (12 risultati)

sostant. alberti, 275: o pazzi, fumosi, superbi, proprii tiranneschi

e'fumosi vocaboli che hanno da durare o poco o niente. davila, 50

fumosi vocaboli che hanno da durare o poco o niente. davila, 50: il

antica si ritenevano fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso).

fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso). crescenzi volgar

quanti mali / (sian di stomaco, o fegato o di testa) / la

/ (sian di stomaco, o fegato o di testa) / la medesima cicoria

si credeva che provocasse lacrimazione come il fumo o che fosse prodotto da esalazioni della terra

nasce sopra la foglia d'essa, o per dir meglio vi si genera,

delle fraudi non possino li funaiuoli vendere, o in alcun modo dare o concedere,

vendere, o in alcun modo dare o concedere, né li tintori tignere delle dette

qui giace alcon; ti desta invidia o duolo? / senti un poco descritta la

vol. VI Pag.455 - Da FUNAMBOLISMO a FUNE (13 risultati)

è quella che si forma alle corti o negli impieghi e che abitua alle astuzie

: 'funambolismo',... speciale arte o gioco di narratori. bontempelli, 13-29

berline, ed alto come i pensieri o i sogni della gente, il funambolo avrebbe

4. agg. raro. che cammina o balla sulla corda tesa (un animale

; vi appartiene anche lo scoiattolo gigante o ratufa, il funisciuto, che abita

funata, sf. sfilza di persone o di animali, serie di oggetti legati

lord douglas. -fare funata, fare o prendere una funata: legare insieme più

rammentare le funate di gesù ai trafficanti o le stroncature di dante perfin lassù nelle

fune quella che è fatta di canape o d'altra simile materia apta a legare.

da'tetti, altri gettandosi nelle acque o nel fuoco, preoccupavano pimminente lor fato

i avessi vistovi / entrar in casa solo o con lei in abito / proprio (

, la manovella. -canapo o filo metallico su cui si muovono i

, che con poca fune durerà otto o dieci giorni senza mai alzar contrapeso.

vol. VI Pag.456 - Da FUNE a FUNE (32 risultati)

fine i'credo scioglier queste funa / o dar rimedio a'mie'gravosi affanni,

. caterina da siena, v-145: o speranza..., tu sei quella

, 15-76: le chiglie nere di catrame o di ferro arruginito stavano dure su le

tommaseo]: dare volta alle funi o ai capi o ai canapi è legare.

dare volta alle funi o ai capi o ai canapi è legare. 4

5. per estens. treccia o corda costituita da fili di fibre vegetali

fibre vegetali (per lo più paglia) o di altra materia. palladio volgar

mettendo il seme delle spine in trecce o funi di paglia, e mettendo nella fossicella

, e poni la sera nel lago o in altro luogo dove i detti uccelli sogliono

con fune, la quale terrà da quattro o cinque fiaschi, e ben turata l'

. -fune di resta: corda o treccia che rimane dopo aver staccato i

dopo aver staccato i capi d'aglio o di cipolla dalla resta in cui erano

di resta ', quella specie di treccia o cordone, che rimane della resta,

resta, dopo spiccatine i capi di aglio o le cipolle. 6.

alia sua querela / fune non deesi o sveglia. abati, 99: da'campi

si inerpica a forza di braccia, o di braccia e gambe. g.

schierati, si scontravano giuocando alla guerra o ai pugni o alle spinte o al

si scontravano giuocando alla guerra o ai pugni o alle spinte o al tiro della fune

guerra o ai pugni o alle spinte o al tiro della fune, il clamore diventava

-alpin. robusta corda, di fibre vegetali o sintetiche, con la quale si legano

si legano gli alpinisti impegnati in ascensioni o in attraversamenti di ghiacciai. -occhio

ci si attacca agli spuntoni della roccia o ad appositi chiodi precedentemente fissati. giocosa

: costituita da un'anima tessile (o anche metallica) cui è sovrapposto con

coda: assicura la retromarcia nelle teleferiche o nelle slittovie o negli impianti in genere

la retromarcia nelle teleferiche o nelle slittovie o negli impianti in genere a benna raschiante

sulla quale si avvolgono a elica uno o più trefoli (e viene usata soprattutto

11 carico che viene sollevato. -fune piatta o piana: costituita da più funi a

più tosto che toccare della fune, o essere altramente martoriato, confessò d'aver

. -confessare senza fune, confessare o dire senza duol di fune: confessare

.: fare rivelazioni senza esservi costretto o dopo poche insistenze; consentire di buon

libertà, modo e occasione di dire o di fare qualcosa. giusti, 2-256

saccheggio. -dare la fune o tratti di fune, dar della fune:

vol. VI Pag.457 - Da FUNEA a FUNEBREMENTE (17 risultati)

di fune: per ottenere una dilazione o proroga nel terminare qualcosa. 13.

in casa dell'impiccato'. evitare discorsi o allusioni inopportuni e imbarazzanti per chi ascolta

tem pesta, una funè o barca giapponese. = voce giapponese

si riferisce, che è proprio dei defunti o delle estreme onoranze loro tributate; che

estreme onoranze loro tributate; che accompagna o che è destinato alle esequie (un arredo

molte genti e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono /

che già chiedevo / funebre panno, o tenui mani d'oro, / però che

del defunto (un banchetto, giochi o gare ginniche); che si pronuncia

gare ginniche); che si pronuncia o si scrive per onorare o commemorare un

si pronuncia o si scrive per onorare o commemorare un defunto (un'orazione,

con manifeste intenzioni di arte, più o meno riuscite, dopo le orazioni funebri e

il suo monumento funebre. -annuncio o avviso funebre: breve scritto (stampato

breve scritto (stampato su un giornale o su biglietti da inviare per posta o

o su biglietti da inviare per posta o su manifesti murali), con cui

2. per estens. che evoca pensieri o immagini di morte; cupo, lugubre

1-17: una fila di donne, cinque o sei, se ne va strisciando lungo

; funesto. tansillo, 144: o gallo iniquo e fiero, / che col

vol. VI Pag.458 - Da FUNEBRICOSO a FUNERARIO (18 risultati)

riferisce, che è proprio dei defunti o delle esequie (e anche delle tombe

funerale. d'annunzio, i-225: o antico sogno di deliziale / morte,

letto funerale! -che è pronunciato o scritto o composto in onore di un

! -che è pronunciato o scritto o composto in onore di un defunto (

.); che si svolge per onorare o commemorare un defunto (un banchetto,

funebre per accompagnare un defunto alla sepoltura o per commemorarne la morte; estremi onori

del lovero. dottori, 113: o del mio duol tiranno / più tiranno divieto

: preparano i funerali delle loro mogli o figli, gli accompagnano alla chiesa, assistono

si svolge con la partecipazione di uno o più ministri del culto. -corteo funebre

funeral dell'intelletto. rebora, 35: o pioggia dei cieli distrutti / che per

funerale. 4. persona o insieme di persone meste, tristi,

meste, tristi, corrucciate, melanconiche o anche noiose, deprimenti; persona di

, deprimenti; persona di aspetto macilento o molto avanti negli anni. pananti

sembrare, riuscire un funerale: essere o avere un aspetto triste, abbattuto,

lo sa capire: / a battesimo suoni o a funerale, / muore un brigante

può essere anche la chiesa di elezione o la chiesa gentilizia). =

: ah, potevo / credervi un giorno o terre, / bellezze funerarie, auree

. -destinato a onorare un defunto o a commemorarne la memoria.

vol. VI Pag.459 - Da FUNERATIZIO a FUNESTARE (12 risultati)

. -associazione funeraria: ente religioso o professionale, che nell'antichità e nel

-quarta funeraria: quota dovuta al parroco o al vescovo sui lasciti del defunto.

di parrocchia grande e piccola, ricca o misera, esorbitassero, a scapito d'

così veggiamo che dopo certe febbri maligne o dopo un acutissimo morbo gallico o dopo altri

maligne o dopo un acutissimo morbo gallico o dopo altri mali a quelle parti funesti

irresistibile e funerea. -che esprime o suscita pensieri di morte (un componimento

negli atti suoi / che nostro male o nostro ben si cura! '. d'

egoismo può rivestire la gioia serena dell'angiolo o il riso funereo del demonio. nigra

tra la neve: di pini o di cipressi, di abeti. 4

gioventute, / scuoterà l'asta; o, funestando i campi, / morte precorrerà

falsi dubbi? foscolo, xiv-262: o il tempo e le sventure mi saneranno,

il tempo e le sventure mi saneranno, o morirò lontano da te per non funestarti

vol. VI Pag.460 - Da FUNESTATO a FUNESTO (12 risultati)

funesti. a. verri, ii-142: o giunio, se tu scendendo dal seggio

all'ordinato svolgersi dell'attività dell'uomo o di un'istituzione, di una società

a sprezzar gli altrui dritti, / o padre di delitti. alfieri, 1-30

altro. monti, 1-2: cantami, o diva, del pelide achille / l'

? il mare t'è funesto, / o etra. b. croce, iii-22-vm

cielo. -con riferimento a persona (o anche a divinità). dottori,

divinità). dottori, no: o tisi, o sempre / funesto quando parli

dottori, no: o tisi, o sempre / funesto quando parli! io

piaga funesta. guidi, xxx-5-314: o se morte vibrasse in questo seno /

e peste suol appunto consistere nella minore o maggior fierezza. alcune son funestissime ed

/ stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce

nostri tempi; sia di fin lieto o funesto, non importa, essendo l'

vol. VI Pag.461 - Da FUNESTUME a FUNGARE (10 risultati)

privo. foscolo, iv-310: così, o lorenzo, lo sfortunato si scuote dalle

considerazioni, stando a disagio, e sentendo o parendomi di sentire nell'aria un'oppressione

, che desta orrore; che è o è stato teatro di tragici eventi, di

strada, per timore d'altro sudiciume, o d'altro più funesto peso che potesse

se io fossi un mercante di verona o di brescia assai danaroso ed osservassi che.

frutta, inchiostro, ecc.) o ricopre superfici particolarmente umide.

di funghi in decom posizione o cresciuti stentatamente; marciume. -anche

, questa fungaglia, se riuscisse letìfera o èdule. = deriv. da

sm. raro. chi cerca, raccoglie o coltiva funghi. papini, 28-85

, anche l'amicizia d'un fungaiolo o di un affossatore. = deriv.

vol. VI Pag.462 - Da FUNGATO a FUNGIVORIDI (22 risultati)

agg. che esercita un ufficio provvisoriamente o al posto di qualcuno; che adempia

di qualcuno; che adempia una funzione o un incarico. c.

funto). esercitare un ufficio provvisoriamente o temporaneamente (per lo più in sostituzione

.: fungo, per lo più porcino o prataiolo, conservato sott'olio o sott'

porcino o prataiolo, conservato sott'olio o sott'aceto. c. dati,

queste sfoglie nascano certi piccolissimi funghettini, o minime papillette fittissime fra di loro.

alquanto umidi (per lo più gallerie o grotte), nei quali vengono inoculati

effettuato all'aperto { funghicoltura estensiva) o svolgersi in laboratorio per ottenere prodotti

laboratorio per ottenere prodotti utili in medicina o nell'industria { funghicoltura industriale).

che ha il lucignolo ricoperto dal fungo (o moccolaia), che si produce per

indifferentemente con altra cosa della medesima qualità o quantità (un bene che agli effetti

può surrogarsi con altra del genere stesso o simile. monelli, 1-72: per

sesso dipendono, discendono, per estensione o per sublimazione, tutte le vicende e le

la musica possano esaurirsi nell'atto stesso, o nel gesto, del loro scaricarsi,

nelle opere d'arte così concepite, o meglio così attuate, un qualsiasi carattere

distruggere i funghi e le loro spore o di ostacolarne la crescita, usata in

d'europa... così funghi, o sian pietre fungiformi più grandi dell'usato

pietre fungiformi più grandi dell'usato. o. targioni toz- zetti, i-145:

zucca da pesci...; fungoformi o scudi formi..., nettarifere.

nel fiore e formano il vero nettario o il ricettacolo glandoloso. 2. anat

solamente animali, ma pianta- nimali o zoofiti,... coralli, coralloidi

fungite ', pietrificazione spuria, o sia pietra che imita il fungo.

vol. VI Pag.463 - Da FUNGO a FUNGO (37 risultati)

umidi, e si distinguono in buoni o mangerecci, e in cattivi o velenosi

buoni o mangerecci, e in cattivi o velenosi; trovano impiego nell'industria per

nell'industria per la loro capacità fermentativa o per la preparazione di antibiotici o di

fermentativa o per la preparazione di antibiotici o di altre sostanze; svolgono, inoltre

quale si fa sotto la botte, o alcuna cosa simile. g. morelli,

da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado. cammelli, 101

erbe marine, over palustri, / o di quelle onde i fiumi han verde

fievoli bagliori per la fosforescenza di funghi o di sterpi marciti. bartolini, 16-189

i piccoli funghi spinaroli. -fungo campagnolo o di campagna: prataiolo bianco (psalliota

di aspetto gelatinoso e di colore bianco o giallo-rossiccio, che si coltiva per lo

attribuisce svariate proprietà terapeutiche al tè (o altro infuso) in cui il fungo sia

qualche giorno. -fungo dei chirurghi (o fungo da esca): nome italiano

. agarico). -fungo delle case o dei legnami: nome volgare del merulius

acqua. -fungo delle mosche: ovolaccio o tignosa dorata (amanita muscaria),

che in passato, infuso nel latte o in altro liquido veniva usato come insetticida

: nome italiano del pleurotus olearius (o clitocybe olearia), della famiglia pleu-

gambo bianco e tozzo, lamelle bianche o rosate e cresce sulle radici di varie

nux vomica). -fungo di malta o di mauritania: pianta anticamente considerata medicinale

di fungo di malta polverizzato, formandone o piccoli bocconi impastati con un poco di

bocconi impastati con un poco di giulebbo o di conserva, ovvero prendendolo così in

velenoso. -al figur.: persona o cosa di cui sia pericoloso fidarsi.

famiglia agaricacee, detta anche bubbola maggiore o mazza da tamburo. -fungo reale:

che gli uomini, come funghi o ranocchi, spuntino dalla terra. l.

(di un circo, di un edificio o anche del cappello). ojetti

sull'estremità del lucignolo di una candela o di una lucerna accesa, rendendo la fiamma

dallo schizzar che ella fa una o più scintille s'arguisce mutazione di tempo in

nero (il lucignolo di una candela o di una lanterna). de marchi

raro. perno di ferro rivestito di cuoio o di metallo che si trova in certi

perni di ferro, vestiti di cuoio o di metallo, che hanno in cima

mezzo della bilancia, servono, o per attaccarvi le tirelle, quando non vi

quando non vi siano i bilancini, o per ornamento. 6. ant.

queste sfoglie nascano certi piccolissimi funghettini, o minime papillette fittissime fra di loro;

escrescenza carnosa che si forma sulle piaghe o sulle ferite; rigonfiamento della superficie epidermica

sulle ferite; rigonfiamento della superficie epidermica o delle membrane o delle cartilagini che si

rigonfiamento della superficie epidermica o delle membrane o delle cartilagini che si forma senza che

forma senza che si siano prodotte piaghe o lacerazioni. durante, 2-191: chiamansi

che escono fuori dall'osso rotto, o trapano di figura d'un fongo. a

vol. VI Pag.464 - Da FUNGOIDE a FUNGOSITÀ (22 risultati)

ossea, distinta per le varie sembianze o cagioni, nelle varie specie e nomi

un frutto di mare, con un'attinia o con una medusa. dante,

, 16-iii-141: vidi un certo pomo o frutto marino, abbarbicato nella terra tra

alberti, 409: 'fungomarino', pianta o più probabilmente animaletto marino di colore rosso

, sente ancora il mal del chiovo, o vo- gliam dire fungo o padella.

chiovo, o vo- gliam dire fungo o padella. e questo è adustione di sole

s'ammalano tgli ulivi] di davi o funghi, come si chiamano, sì

11. geogr. fungo di erosione (o di disaggregazione): massa rocciosa di

aceto. 14. fungo atomico o radioattivo: massa di gas e di

. -essere come cercar dei funghi o funghi in arno: essere fatica inutile

-essere un fungo fuori stagione: essere o sentirsi fuori posto, a disagio.

tempi in cui il mondo cristiano, o saracino che fosse, era sottomesso alla

noi,... eccoti dieci o dodici tirolesi -spuntavano dappertutto come i funghi

2-50: non so d'occhiali, o d'altro; / so ben che

all'improvviso possono verificarsi casi inaspettati o addirittura incredibili. caro, 2-1-10:

indicare l'avvenuto compimento di una speranza o di un'attesa. redi, 16-iv-400

e par nell'orticello un serpollino, / o come un fongarello in mezzo al prato

vitellaccia, con due pata- tacce, o due fungacci secchi dell'altr'anno.

fungo essiccato al sole, in forno o in essiccatori per essere conservato; tagliato

comparire di fungosità, di gemitivi purulenti o di altri segni della scorza denotanti un'interna

scorza denotanti un'interna alterazione del tronco o dei rami, si tolga con ferro

soverchia umidità infracidano, e mandan fuori funghi o materia a guisa di funghi. gramsci

vol. VI Pag.465 - Da FUNGOSO a FUNICOLO (21 risultati)

3. figur. creazione, formazione inutile o nociva. guerrazzi, i-255: i

l'estero scarica in quelle sale dieci o vent'anni dopo che la gente autenticamente

6-ii-156: la mentovata escrescenza di carne, o la mentovata epulide che vogliam dire,

grosso cedro, dalla quale per quattro o cinque bucchetti capillari, distanti l'uno

, spago; filo robusto (tessile o metallico). bibbia volgar

ferro, ce ne pongono alcuni di canna o 'bambù '; e nel rimanente

cerretan perito, / fil di ferro tirando o funicelle, / figurette maneggia. settembrini

varia positura del prisma, parrà più alto o più basso che non è in fatti

fornita di robuste morse e raccomandata ad una o più pertiche, la quale mediante un

. per simil. ant. sottile colonna o lingua (di fuoco, di fumo

varietà di idrocele parziale del funicolo spermatico o cisti del dotto peritoneo vaginale. -ernia

[s. v.]: lava o scoria funicolare. 2. meccan.

funicolare. 2. meccan. curva o poligono funicolare (anche semplicemente funicolare,

corde, col mezzo delle quali due o più potenze sostengono uno o più pesi

quali due o più potenze sostengono uno o più pesi. 3. tecn

a compressione. 4. che avviene o funziona per mezzo di funi (la

costituito, di regola, da due vetture o da due treni vettura che corrono a

superiore, che trasmette lo sforzo motore o frenante necessario per mantenere una velocità prestabilita

: mezzi di trasporto costituiti da uno o più veicoli mossi con trazione a fune

. medie. infiammazione del cordone spermatico o del tratto di nervo spinale corrispondente allo

cella. -in partic.: cordicella o filo usato per misurare.

vol. VI Pag.466 - Da FUNIVIA a FUNZIONAMENTO (18 risultati)

ii-3-41: in ogni gran mole, o sia di marmo o di ferro o di

gran mole, o sia di marmo o di ferro o di piombo, io

, o sia di marmo o di ferro o di piombo, io confesso sentirsi quel

7: i semi comunicano col frutto o pericarpio per mezzo di un picciolo o gambetto

frutto o pericarpio per mezzo di un picciolo o gambetto detto attaccagnolo, funicolo..

detto attaccagnolo rimane nel seme una macchia o fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno

una macchia o fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno o ilo... manifesto

fossetta detta la cicatrice o ombellico esterno o ilo... manifesto nelle fave

si riferisce, che è proprio della funzione o delle funzioni esercitate da una persona.

esercitata dai vari giudici nelle diverse fasi o gradi di uno stesso processo (giudizio

. 2). -medie. sindrome o sintomo o turbe funzionale: malattia dovuta

). -medie. sindrome o sintomo o turbe funzionale: malattia dovuta alla perturbazione

che è proprio di funzione. -calcolo o analisi funzionale: parte della matematica che

alla completezza attraverso l'esercizio delle funzioni o capacità operative che gli sono proprie,

le variazioni di un certo termine o di un gruppo di termini con le varia

zioni di un altro termine o gruppo di termini). =

funzionale di un organo sottoposto a sforzo o sollecitato dalla somministrazione di un reagente scelto

il modo con cui funziona un meccanismo o un organo, un ente, un

vol. VI Pag.467 - Da FUNZIONANTE a FUNZIONE (20 risultati)

della loro attività, negli inventari ordinari o nei bilanci annuali. = dal fr

, 237: ora usa dire 'funzionante', o pure 'fa- ciente funzione ',

, per significare * in vece 'o 'il vice '. b. croce

attività (un organo del corpo umano o anche un ufficio, un ente,

5. locuz. -funzionare da o come: fungere. -in partic.

trovare parenti funzionari in qualche ministero, o comunque era tutta gente che andava a

a sbrigare delle pratiche funzionariali per sé o per altri. = deriv.

chi esercita una pubblica funzione (amministrativa o anche giudiziaria o legislativa) in virtù

pubblica funzione (amministrativa o anche giudiziaria o legislativa) in virtù della carica che

della carica che ricopre presso lo stato o presso altro ente pubblico (ed è

, e pongono in accusa i funzionarii o i privati per mancamento di ragione pubblica

deva il pericolo di un'insufficienza riformista o di un nullismo massimalista. pratolini,

rapporto di impiego retribuito con lo stato o con l'ente pubblico cui la carica

lavoro privato, svolge particolari mansioni direttive o di rappresentanza. 3. dignitario

corso da'soliti novatori, inventori, o generatori di voci e modi di lingua

plur.): complesso di compiti o di attribuzioni spettanti a un determinato ente

spettanti a un determinato ente, ufficio o autorità. davila, 281: eglino

, ufficio inerente a una determinata attività o specifico di un determinato soggetto; destinazione

esterna taluno ritrae per sé un bene, o allontana un male'. cattaneo, ii-2-438

vera funzione dell'arte il poeta comico o satirico coglie a volo e raccoglie nella memoria

vol. VI Pag.468 - Da FUNZIONISMO a FUNZIONISTA (35 risultati)

funzioni non si ammettano in modo alcuno scambi o sostituti. g. bcntivoglio, 2-7

filippo... per una solenne funzione o cerimonia. pavese, 5-67: decisero

di un organo, di una cellula o di un sistema organico; il modo

che sono necessarie a conservare la vita o a trasmetterla nella specie; '

intellettive delle quali indica l'attività diretta o pervenuta al raggiungimento di un fine e

è da noi appellata mente, o sia intelletto ed intendimento umano, che è

primaria e più essenziale delle creature ragionevoli o la funzione più rilevante dell'anima nostra

'e 'intelletto ', come facoltà o funzioni dello spirito, corrispondenti a due

corrispondenti a due diversi ordini di oggetti o prodotti dello spirito. gobetti, i-57

funzioni della volontà sono subordinate alle rappresentazioni o impressioni piacevoli o dolorose, ossia alle

sono subordinate alle rappresentazioni o impressioni piacevoli o dolorose, ossia alle affezioni della sensibilità.

dalla x (variabile indipendente) uno o più valori della y (variabile dipendente

di x. -funzione a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che

. -funzione a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che associa

a un valore o monodroma o univoca o uniforme: quella che associa a ogni

variabile dipendente. -funzione a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella

. -funzione a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella che associa

a più valori o polidroma o plurivoca o pluriforme: quella che associa a ogni

a ogni elemento della variabile indipendente due o più elementi della variabile dipendente. -funzione

numeri reali (funzione di variabile reale) o complessi (funzione di variabile complessa)

crescente: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della variabile indipendente

della variabile indipendente corrisponde un incremento (o decremento) della variabile dipendente. -funzione

: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della variabile indipendente corrisponde

della variabile indipendente corrisponde un decremento (o incremento) della variabile dipendente. -funzione

nella quale il ruolo di variabile indipendente o (dipendente) è giuocato dalla variabile

) è giuocato dalla variabile dipendente (o indipendente) della funzione data. -funzione

trovasi per qual si sia modo mischiato o pur no a delle costanti.

. -disus. prodotto di due o più quantità uguali; potenza.

equazioni differenziali del secondo grado, assunto o non assunto un primo elemento siccome costante

siccome costante, non si rinviene l'una o l'altra delle variabili finite x o

o l'altra delle variabili finite x o y colle loro funzioni; la forinola è

funzione tonale: virtù di reciproca attrazione o repulsione che la sensibilità musicale avverte fra

ufficio, espletare un compito; entrare o mettere in azione, cominciare a funzionare

camera. -essere una funzione di o in funzione di: dipendere, essere

strettamente legato (con riferimento a persone o anche a concetti, a idee,

vol. VI Pag.469 - Da FUOCATICO a FUOCO (12 risultati)

al mondo, -con riferimento al calore o alle sostanze ardenti racchiuse nelle viscere della

ma i fuochi sotterranei (dicono) o i terremoti che da quelli dipendono,

volgar., i-403: tu [o castità] abiti li consacrati fuochi de

s. caterina da siena, 296: o dio etterno, o luce sopra ogni

siena, 296: o dio etterno, o luce sopra ogni altra luce, ché

, ché da te esce ogni luce! o fuoco sopra ogni fuoco, però che

fuoco. -le fiamme dell'inferno o del purgatorio, o anche dell'averno

-le fiamme dell'inferno o del purgatorio, o anche dell'averno. - anche:

sussistevano prove, a mettere la mano o a entrare fra le fiamme di un rogo

. achillini, iii-167: sudate, o fochi, a preparar metalli, / e

-a fuoco: per mezzo della fiamma o del calore. guittone, i-21-78:

, e serve per dipignere a fuoco, o in ismalto, a olio ed a

vol. VI Pag.470 - Da FUOCO a FUOCO (16 risultati)

acciò non si consumi guido delle colonne o anonimo, 428: distruggo come al

, di arsura (soprattutto per febbre o malattia, ma anche quella provocata da

calore del sole (di una macchina o strumento in funzione). francesco da

gli olii che sono creati ne'semi o frutti, sono chiarissimi di lor natura

di lor natura... il fuoco o caldezza di sua natura ha forza di

avvertire che un incendio è scoppiato, o per eccitare agli incendi durante un tumulto

a bestie, ovvero morire a ferro o per fuoco. valerio massimo volgar.

. falò acceso in segno di allegrezza o per far segnalazioni, di solito notturne

le sentinelle, con ordine che, venendo o sentendo nemici, facciano il di fumo

colori! comisso, 12-51: con fuochi o con fumate mi avrebbero fatto segnali appena

fiammata accesa nel focolare, per riscaldarsi o per cucinare; il focolare stesso (nell'

impianto di cucina, bruciatore per cuocere o riscaldare cibi (nell'uso moderno)

lo anno; ma non passa sei o otto soldi per fuoco. giannotti, 2-2-36

si numera la popolazione numerandola a case o fuochi, come si suol dire; ad

, raccoglie appena intorno a sé tre o quattro fuochi. bocchelli, 1-ii-303: è

, 519: in casa mia legna o carbone / non entran: crudo sol gusto

vol. VI Pag.471 - Da FUOCO a FUOCO (13 risultati)

-figur. guida spirituale o morale. rovani, ii-227: di

14. la luce fosforescente della lucciola o di altri insetti. buti,

, qualche frustolo d'oro, o una goccia, di quel fuoco lontano,

marte. guido da pisa, 2-26: o voi eterni fuochi, cioè sole e

umidità. -sfera del fuoco (o fuoco eterno): posta (secondo

20. esplosione di polveri in mine o in altri ordigni bellici, per mezzo

ordigni bellici, per mezzo di micce o congegni analoghi; colpo o scarica di

di micce o congegni analoghi; colpo o scarica di armi da fuoco (e

scontro. -figur. il combattimento stesso o il luogo dove si combatte; la

e sostanze coloranti [fuochi d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati).

[fuochi d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati). grazzini,

d'artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati). grazzini, 4-158:

amor dura, f se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende. bencivenni

vol. VI Pag.472 - Da FUOCO a FUOCO (16 risultati)

mio foco, / non avrò tempo, o loco, / dov'io di voi

dov'io di voi non oda, o di voi veda. -ardore spirituale

., 1-42: chiunque vedrà o udirà alcuna cosa che offenda il fratello suo

e di esaltazione suscitato da violente passioni o da entusiasmo, da zelo; fervore

doni, 380: uno ignorante poeta o scrittore, avendo il fuoco del desiderio d'

! leopardi, 1-39: dammi, o ciel, che sia foco / agl'italici

i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza nube d'affanni

foco, ma ghiaccio eravate, / o mie candide fedi giovanili, / sotto il

s'i'sto, s'i'parlo o s'i'mi muovo: / megli'è

fuoco, attizzare il fuoco: far nascere o inasprire discordie, rovine, ecc.

27-ott. fuoco di una lente o di uno specchio: punto dell'asse

in cui vanno a convergere i raggi o i prolungamenti dei raggi che incidono sulla

quattro raggi anderanno ad unirsi nel punto o, foco del detto specchio. d.

inciso in una gemma. -lunghezza o distanza focale. ginanni, 1-83:

regolare l'obiettivo di una macchina fotografica o da presa, in modo tale da

la distanza delle lenti di un binocolo o di un cannocchiale. montale,

vol. VI Pag.473 - Da FUOCO a FUOCO (15 risultati)

nella estate, piglia facilmente d'aceto, o come altri dicono, il fuoco.

sacro, come dicono i latini, o fuoco persico come gli arabi, o

o fuoco persico come gli arabi, o erpete come i greci, o fuoco di

, o erpete come i greci, o fuoco di santo antonio, come gl'

, come gl'italiani e galli, o morbo divino come plinio, o morbo

galli, o morbo divino come plinio, o morbo erculano, per aver lungamente infestato

e le odiava più che la scabbia o il fuoco di sant'antonio. -ant

, a chi cerca, la lontananza o la vicinanza dell'oggetto cercato.

36. locuz. -a fuoco: temprato o dorato sulla fiamma. caporali,

: cercare di mettere d'accordo persone o cose fra loro inconciliabili. g.

-appiccarsi, attaccarsi il fuoco a una cosa o in un luogo: ardere, incendiarsi

fuoco una cosa: disfarsene perché inservibile o pericolosa. boterò, i-113: s'

una schiera di soldati, in combattimento o per un'esecuzione capitale). bocchelli

fuoco a qualcuno: per accendere sigari o sigarette. pirandello, 5-517: -datemi

a coloro ai quali si dee segare o dar fuoco a qualche membro, perché se

vol. VI Pag.474 - Da FUOCO a FUOCO (13 risultati)

esplosive, mine: comunicare la fiamma o la scintilla perché esplodano o si scarichino

la fiamma o la scintilla perché esplodano o si scarichino. b. giambullari,

è cominciare a dir male d'uno o scrivere contro di lui. -dar

cose di fuoco: di eccezionale gravità o che destano grande meraviglia, fanno rimanere

di fuoco, che succederebbero in questa o quella università. -dormire al fuoco

dormo al fuoco. gelli, iii-78: o sporta mia, tu hai tanti nimici

altro piccolo contrasto, tira, o non fa fuoco né anche questa. d'

. mi fallì, come era più o men prevedibile. -suscitare scintille calpestando il

virtù del ramerino, 27: se serpe o serpente fusse in alcun luogo, e

quel buco; sì n'uscirà fuori o vi morrà sassetti, 178: pregandovi,

iii-1-178: ove la bestemmia sia ereticale, o almeno di notabile insulto a dio,

lo sguardo collera violenta, ardente amore o altra passione intensa. dante

assai calorose, ardenti, appassionate (o anche minacciose). bibbiena, zi

vol. VI Pag.475 - Da FUOCOSTILLANTE a FUORCHÉ (11 risultati)

1-1-51: abbrucia pure a un tratto o a poco a poco / tutte le tue

. -soffiare nel fuoco: per spegnerlo o per riattivarlo. - al figur.

, 13 (229): propongono o promovono i più spietati consigli, soffian

fuoco: mandare fiamme dalle narici o dalla bocca (un animale favoloso o mitico

o dalla bocca (un animale favoloso o mitico). -per simil.:

, / che con ogni tantin d'olio o d'unguento / della lor discrezione /

-al figur.: fra due avversari o difficoltà o minacce egualmente serie.

figur.: fra due avversari o difficoltà o minacce egualmente serie. cuoco,

.. le autorità lo dichiarano fuorbandito o brigante, e mettono la sua testa

maschere. -in prop. negative o interrogative: se non, se non

giudizio contenuto nella proposizione, nel complemento o nel predicato che segue).

vol. VI Pag.476 - Da FUORCHIUDERE a FUORI (14 risultati)

la vita. -in prop. interrogative o negative: se non, se non

fòre), prep. all'esterno o verso l'esterno o dall'esterno (

prep. all'esterno o verso l'esterno o dall'esterno (di un corpo,

introduce compì, di moto da o a luogo oppure di stato in luogo reale

a luogo oppure di stato in luogo reale o figur.). guinizelli, iv-21

all'ora disordinate e come non deono, o fuor del luogo loro, o l'

, o fuor del luogo loro, o l'una nel luogo dell'altra; perocché

un compì, di moto a luogo o di moto per luogo. dante,

. -al di fuori di qualcuno o di qualcosa: nella sua parte esterna

. -di fuori, di fuori da o di: introduce un compì, di

, di moto da luogo, di origine o provenienza (e, talora, anche

collettività, di un ceto sociale, o ne è escluso, allontanato o abbandonato,

sociale, o ne è escluso, allontanato o abbandonato, o di chi non è

è escluso, allontanato o abbandonato, o di chi non è soggetto a una giurisdizione

vol. VI Pag.477 - Da FUORI a FUORI (17 risultati)

con riferimento alla privazione di beni materiali o morali, all'esclusione da determinati godimenti

approdi. -con riferimento all'affievolimento o alla perdita dei sensi e, in

che dice che 'l parliere possa o debbia trattare di queste questioni nelle quali tutto

meo core errante! boccaccio, iv-z8: o ingannate, e veramente di conoscimento in

felicità che godeva nei tempi degli etruschi o de'romani. botta, 4-37z: come

782: concio siete, messere, o divenuto / fuori di senno? serra

un castello. 5. esprime preservazione o liberazione da mali fisici o morali,

esprime preservazione o liberazione da mali fisici o morali, da vizi ed errori, da

, 25: fuggir non potrai, o peccatore, / la divina sentenzia, /

lavoro tendenzioso che la fantasia del cronista o del bambino opera su emozioni di ordine

eccedenza in cui si svolge un fatto o si presenta una qualità (specialmente nelle

fissi in alto e lievemente socchiusi; o spalancati fuor di misura,...

di animo. 7. prima o dopo un determinato periodo di tempo;

ufficio fuori d'ora, cioè anzi tempo o dopo tempo. giraldi cinzio, i-196

situazioni, a funzioni non ancora cominciate o già finite. - anche con valore

guittone, i-10-113: tutto ciò pogo o nulla dio ama e pregia, ma

via è sterco? idem, xxix-4: o vera vertù, vero amore, i

vol. VI Pag.478 - Da FUORI a FUORI (24 risultati)

d'istruirlo. 10. da qualcuno o qualcosa in fuori: fuorché, tranne

: perseverava nel governo; né come tutore o governatore, ma, dal titolo di

di un corpo, di un luogo o spazio circoscritto (ed è in funzione

compì, di stato in luogo reale o figur.). dante, inf

compì, di moto a luogo reale o figur.). dante, inf

città e fuori per le campagne, o solo o con pochissima compagnia, parlando

fuori per le campagne, o solo o con pochissima compagnia, parlando con ogni

son fuori ', dicesi del non mangiare o dormire in casa propria, ma in

passa giorno che non vediamo gli amici o in casa o fuori. alvaro,

che non vediamo gli amici o in casa o fuori. alvaro, 14-169: eravamo

confini di un territorio; in luogo più o meno distante. -anche: fuori di

, 201: essendo stato due o tre mesi fuori, / non sa conoscer

/ e non vuol più spade, danari o coppe, / ma trifoli e carette

posto nella parte esteriore di un luogo o di uno spazio; messo bene in

di là delle mura di una città o dei confini di uno stato; che

oste li disse avere faccenda fuore tre o quatro giorni, racon- tandogli il tutto

per il riflesso della luce fuori nel cielo o per quello della gioia che emanava da

-abito per fuori: quello, più elegante o in migliori condizioni, usato per uscire

da casa ', dicesi di veste o parte di vestimento da portarsi uscendo di casa

si trova spesso in contrapposizione con dentro o di dentro). giamboni, 7-61

compì, di moto da luogo reale o figur.). bartolomeo da s

47): senza lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori di morte o d'

alcuno o volere di fuori di morte o d'infermi alcuna novella sentire, con

compì, di moto a luogo reale o figur.). fra giordano,

vol. VI Pag.479 - Da FUORI a FUORI (17 risultati)

-all'aperto; fuori casa (o fuori dell'uscio o della finestra)

; fuori casa (o fuori dell'uscio o della finestra); fuori città (

della finestra); fuori città (o fuori porta); in campagna,

attributivo: che si trova all'esterno o al limite estremo di uno spazio o di

o al limite estremo di uno spazio o di un luogo. malispini,

sol pregio è gente, / nullo o parvo è pregio in ben de fore,

in paese straniero; che è (o viene considerato) estraneo a una collettività,

danari dela compagnia ad neuno dela compagnia o di fuori, overo accatteria, sanza tutto

overo accatteria, sanza tutto il consiglio o la maggiore parte. ser giovanni, i-246

sentenza datagli da magistrato alcuno di dentro o di fuori, ricorre agli avvocatori.

, in partic., con stati nemici o con popolazioni assoggettate (la guerra,

fuorr son prima gli esiti architravati, o sia le porte delle vie. monti

difuori. -ciò che appare (o si lascia apparire) esteriormente; aspetto

; fuori di un luogo (reale o figurato); fuori del proprio paese.

compì, di moto da luogo reale o figur.). iacopone, 32-12

di dentro come dal di fuori, o torgli la vita o dargli la morte.

dal di fuori, o torgli la vita o dargli la morte. l.

vol. VI Pag.480 - Da FUORI a FUORI (20 risultati)

; oltre un dato punto, linea o superficie, al di là di un

beltà che amore / lunge m'inspiri o nascondendo il viso, / fuor se nel

/ rabbia, superbo sdegno, o misti affetti, / fuor tutti, fuor

]: 'fuori', grido di riprovazione o d'espulsione, che sovente corrisponde al francese

chiarissimo / pettegolume. carducci, 369: o di martiri vulgo, anime ignude,

». -come invito a mostrare o a consegnare un oggetto, a spianare

de'quattrini ', a credito o a frutto. idem [s. v

dato per riceverne poi il rimborso in contanti o altrimenti. * è fuori con duecento

[i denari], dich'io, o io ti ammazzerò. / ecco di

e attori a dar principio allo spettacolo o a presentarsi sulla scena per gli ultimi

, preoccupazioni; rinunciare a incarichi gravosi o noiosi; sentirsi al sicuro.

, direi di non ci aver parte o di non la voler più avere, né

vinti i punti richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire,

richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire, farsi avanti

la rivoluzione. -prorompere (in atti o manifestazioni sia di sdegno o di collera

in atti o manifestazioni sia di sdegno o di collera, sia di gioia o di

sdegno o di collera, sia di gioia o di entusiasmo). baldinucci, 2-6-328

tempi senza danneggiare le viti, cioè o prima le comincino a dar fuori gli

che dee essere nella fine del potare, o quando son grossi gli agresti e fermi

relazione sua si daranno fuora, o no [i capitoli dell'accordo].

vol. VI Pag.481 - Da FUORI a FUORI (19 risultati)

dicono gli intagliatori per usare lo scalpello o la sgorbia in modo che si levi

di esortare a dire ogni cosa, o a pur dire qualcosa. -essere

di là dei confini di un luogo o di uno spazio reale o figur.;

di un luogo o di uno spazio reale o figur.; trovarsi fuori casa,

fuori casa, fuori città, all'estero o anche a passeggio, in viaggio (

). -sorgere a una distanza più o meno ragguardevole dal centro di un luogo

una malattia, di chi è fuori pericolo o si è sottratto a una situazione difficile

antonomasia). firenzuola, 723: o to'quest'altra! io ti ho arrecato

fuor di bologna. varchi, xxvi-1-170: o finocchio gentil, chi non t'onora

passato il duca, che dormiva, o faceva le viste di dormire, con una

dire la cosa come ella sta, o almeno come altri pensa che ella stia.

di voci e suoni) esclusi dalla scena o dall'inquadratura. -fuori casa o

o dall'inquadratura. -fuori casa o di casa: in casa d'altri.

danaro fuori degli occhi del maestro del saggio o del pesator pubblico.

esse apparivano colà fuori di posto, o rozze o esagerate. -fuori di

colà fuori di posto, o rozze o esagerate. -fuori di mano:

della città. -fuori di mano o delle mani o delle braccia di qualcuno

. -fuori di mano o delle mani o delle braccia di qualcuno: dopo essersene

forse / mi sto, s'io creda o no. manzoni, pr. sp.

vol. VI Pag.482 - Da FUORI a FUORI (8 risultati)

e che non si potrebbero usare o non senza difficoltà. bocchelli, 1-i-123

il sole manda fuora e sparge i razzi o la fiamma, non ha nome.

. -mettere in circolazione (monete o carte di credito).

in pregio è stato a'suoi tempi, o pure a'nostri, per le maniere

che succedesse qualche disgrazia al marito, o che lo mettessero fuori, come furono

.. -l'har messo dentro due o tre volte per le sue prepotenze,

economia salta fuori, quando si dee rimunerare o dare la sua mercede a valentuomini,

di buttar via in lavori mal fatti o in pagare artefici dozzinali, si allarga

vol. VI Pag.483 - Da FUORIBANCA a FUORIPORTA (11 risultati)

quando ritorna al timore di dio, o alla correzione dello spirito, in prima

che in germania è per uscir fuori, o è ultimamente uscita, una nuova e

, traboccare, cavare fuori dalla bocca o da uno strumento: risonare (o far

o da uno strumento: risonare (o far risonare: voci, parole,

: scoprirsi, rivelarsi per ciò che è o si vale; risaltare. guittone

-teatr. presentarsi sul proscenio (l'attore o l'autore); presentarsi al pubblico

-uscire di bocca, dalla mente o dalla penna (una parola, un

barilli, 3-9: un segreto, presto o tardi vien fuori. pea, 11-38

si svolge senza l'intervento delle banche o al di fuori del mercato finanziario ufficiale

riferisce, che è proprio dei fuoribordo o del fuoribordismo. = voce registr

delle porte della città: la campagna o quella parte dell'abitato che si estende

vol. VI Pag.484 - Da FUORIPOSTO a FUORUSCITO (21 risultati)

fuori sacco'. la parola era sua; o meglio l'aveva tolta dall'uso postale

si svolge al di fuori del palcoscenico o dell'azione teatrale. -anche al

, grandi e piccole, in serie o fuoriserie, in uno sfarzo di neon

. tracciato, in parte o in tutto, al di fuori delle strade

(il percorso di una gara automobilistica o moto- ciclistica). 2.

., per questo tipo di gare o, in generale, per percorrere strade

. che esce, per eccesso o per difetto, dalla giusta tonalità. -anche

persona, un oggetto, ecc.) o si svolge lontano dalla propria casa,

forivia, qualcuno voleva farmi qualche ingiustizia o qualche sopruso,... è lui

3. locuz. -di fuorivia o da fuorivia: dall'esterno, dall'

145: il camino solo è di pietra o cotta o viva, la sommità del

il camino solo è di pietra o cotta o viva, la sommità del quale sta

di fuori via con una tavola proporzionata o rotonda o quadrata, quasi coperchio.

via con una tavola proporzionata o rotonda o quadrata, quasi coperchio. -con valore

ritrovano. la prima si chiama politica o vogliamo dir civile, la quale è detta

quelle figure di donna, regine o sante, allungate come ombre,

fuoriescie d'un termine, e una o tiene o movente è nel- l'opposita

d'un termine, e una o tiene o movente è nel- l'opposita. abati

da uno stato per ragioni politiche o criminali. -anche: espatriato volontariamente

come dello stato di firenze, fuoruscita o confinata ch'ella si sia o no

fuoruscita o confinata ch'ella si sia o no, sia lecito difendere la causa della

vol. VI Pag.485 - Da FUORVIARE a FURARE (15 risultati)

: denunciando soltanto con giurie di fantasia o congiurati già fuorusciti e al sicuro, gli

rimesse nelle terre tutti e'fuori usciti o guelfi o ghibellini che fussero. trissino

nelle terre tutti e'fuori usciti o guelfi o ghibellini che fussero. trissino, i-13

. -sm. chi è stato espulso o cacciato da un luogo. aretino

la parte della foce di un canale o di un porto che sbocca in mare.

zanotti, 59: nella fuosa, o foce, che resta fra detti scanni

foce di un canale, porto, estuario o simile, nella quale la corrente o

o simile, nella quale la corrente o il flusso scava a maggior profondità.

copia delle scritture sacre, si fuggiva o almen si occultava l'ebrietà, la

catalizzatori acidi; trovano impiego come isolanti o nella preparazione di adesivi, di cementi,

à furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. iacopone

vanto. b. corsini, 6-53: o giunton più famoso ornai di cacco,

saldo lo possa, / né da tigniuola o altro sia furato, / dee proveder

, / pur come un de le grazie o de gli amori? bonarelli, xxx-5-14

mia fatica mi procaccia il farro, o ladra degna di forche, il modo dii

vol. VI Pag.486 - Da FURARE a FURARE (14 risultati)

per aver aggiunto alla sua maliria bestiale o violenta un terzo elemento, l'intelletto,

l'intelletto, assumeva un terzo corpo o una terza natura che dir si voglia

foss'io nel nascere affogata, / o non t'avessi, dolce mio disio,

qualcuno il godimento di un bene materiale o spirituale, un vantaggio, un profitto

il core. molza, i-240: o petto di pensieri onesti e puri / albergo

pensieri onesti e puri / albergo fido, o rara alma beffate, / che 'l

non è l'onore e la gloria. o. rinuccini, 5-156: tu fede

. foscolo, 1-65: mi obbedisci; o eterna / notte starà sul guardo tuo

fura. -superare notevolmente l'eccellenza o il merito altrui; offuscare, eclissare

rapire in estasi. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,

estasi. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:

chi sua gran luce vede; / o felice a chi dio la dà in

più stima. equicola, 152: o bellezza che gli animi furi, o sopra

: o bellezza che gli animi furi, o sopra ogn'altra cosa ne corpi degna

vol. VI Pag.487 - Da FURATO a FURBERIA (11 risultati)

basti che il valore della cosa furata o il danno della falsità ascenda alla metà delle

alfieri, v-2-714: delle copie smarrite o furate, vorrei ch'ella ne facesse

, 4-29: tu debbi essere un ghiotto o furatore. bracciolini, 2-7-9: or

dalla podestà secolare sono chiamati e instituiti o che per temerità loro vi ascendono,

: e forse al camuffar ne incaco, o bado, / o non so far

ne incaco, o bado, / o non so far la berta o la bertuccia

/ o non so far la berta o la bertuccia, / o in furba o

far la berta o la bertuccia, / o in furba o in calca o in

o la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica mi lodo

/ o in furba o in calca o in bestrica mi lodo? 2

(femm. -a). che è o pretende di essere molto furbo.

vol. VI Pag.488 - Da FURBERIOLA a FURBO (21 risultati)

entrato in questa fantasia, / vera o falsa ch'ella sia, / ch'e'

, come dire, / qualche schifezza o qualche furberia, / perché quello star

scappatoia, trucco. -anche: comportamento o atteggiamento scaltro. panciatichi, 37:

, avv. furfantescamente, con modi o intenti da furfante. -con significato attenuato

, siccome egli s'è impegnato, onestamente o furbescamente, di fare. denina,

che è proprio di ladri, di malfattori o, in genere, di chi vive

margini della società, della malavita (o anche dei suoi costumi, del suo

dialetto schiettamente plebeio, misto sempre più o meno di gergo, di calmone, di

, marinareschi quando si parla di mare o furbeschi quando il fatto è accaduto tra i

piani di guerra furbesca. -lingua o linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente

guerra furbesca. -lingua o linguaggio o gergo furbesco (anche semplicemente furbesco,

.: linguaggio critico, per iniziati o, anche, incomprensibile, astruso.

suscitato con malizia allo scopo di ingannare o di beffare qualcuno; malizioso, fraudolento

anni che attribuisca quel rumore accidentale, o furbesco, che gli fa credere spiriti,

piuttosto che a spiriti, al bau o alla befana. c. gozzi, 4-304

che mente, se è tutta una furbizia o proprio è un che affondi, con

vagabondo. -anche sostant. -lingua furba o dei furbi: gergo proprio della malavita.

all'ultimo / questo non ti rilieva, o furbo o nobile / che io mi

questo non ti rilieva, o furbo o nobile / che io mi sia, o

o nobile / che io mi sia, o bastardo o legittimo. bruno, 51

/ che io mi sia, o bastardo o legittimo. bruno, 51: questa

vol. VI Pag.489 - Da FURCIALMENTE a FURENTE (14 risultati)

furbo viver nacque. -furbo bollato o furbo in cremisi: molto scaltro,

uomo accortissimo. -furbo di tre o di sette cotte: v. cotta1.

, i-120: non era allora in roma o in altro loco / di lei più

ii-319: ho udito di uno abitualmente scempio o tardissimo d'ingegno, che caduto di

4. che esprime maliziosa intesa o vivace malizia (un gesto, lo

atteggiamento ambiguo di chi la sa lunga o di chi vuol giocare d'astuzia.

mangiare, ha perso il cervello, o fa la furba. nievo, 1-258

approfittare, senza badare troppo a scrupoli o a convenienze, di un'opportunità;

: crede la brigatacela ch'un sonetto / o dal casa travolto o dal petrarca,

un sonetto / o dal casa travolto o dal petrarca, / come far cappellan di

, / ed io lo so, / o furbettuzza, / che d'amor ti

: non un baston da un povero o da un orbo, / o tal ch'

un povero o da un orbo, / o tal ch'ogni furbàccio / lo mandasse

ant. furiènte). che è preso o agitato da furore incontenibile; che mostra

vol. VI Pag.490 - Da FURERE a FURFANTE (19 risultati)

sovra i molli / fiori del maggio; o col desio ch'all'ore / della

e questi sono tutti quegli i quali o non intendono quello che dicono, o non

quali o non intendono quello che dicono, o non sanno per che cagione si muovono

milit. ufficio amministrativo di una compagnia o di un reparto corrispondente. -per

la possa, e i conigli non prenda o mangi, e poi non volesse uscir

, 210: di spezie di martole o di faine è ancora il furetto chiamato da

come un furetto. -occhi di o da furetto: piccoli, vivaci e spesso

occhi di furetto. -viso di o da furetto: affilato e con un'espressione

27-392: la furfantaggine tracotante, coronata o mitrata, incatenava le genti. bacchelli,

, se protezione particolare di dio, o scherno antico, o ricordo di braveria e

di dio, o scherno antico, o ricordo di braveria e furfantaggine del primo

furfantaggine del primo che lo portò, o condizione di nascita particolare, non saprei

. com mettere azioni disoneste o criminose; rubare, imbrogliare.

(dov'essendo andati tutto 'l giorno o accattando o furfantando, si ricoveravano la

dov'essendo andati tutto 'l giorno o accattando o furfantando, si ricoveravano la sera al

di darmene più che mai, militando, o piuttosto furfantando pel mondo, né più

, 88: quelle veste ducale, / o ducali, acattate e furfantate, /

che mi oda: vo'chiamarlo. o gulone, gulone, o furfantissimo gulone!

vo'chiamarlo. o gulone, gulone, o furfantissimo gulone! bracciolini, 1-6-38:

vol. VI Pag.491 - Da FURFANTEGGIARE a FURFURILICO (9 risultati)

fare stima delle parole d'uno ', o * non badare a quel che ei

. tu hai bisogno della carta, o furfantaccio. -furfantonàccio. 1

alla moderna; mestiere non so se più o meno ignobile. ma v'è letterati

poeta che tenga un poco della furfantarla o di dapocaggine almeno. varchi, 24-33

posti in terra: viene la morte o la furfanteria, e li raccoglie tutti,

2. in senso concreto: azione o discorso disonesto, atto criminoso, imbroglio

parenti, a fratelli, a madre o padre, a se stesso, per modo

e dial. nella locuz. battere o fare la furfantina: tremare per il freddo

furfantina, / non più cercava capriuolo o damma, / ma da far, s'

vol. VI Pag.492 - Da FURFUROLO a FURIA (17 risultati)

motore, con tre ruote e cassa aperta o chiusa, in genere metallico, impiegato

lungo e coperto, trainato da cavalli o con motore, adibito al trasporto di bagagli

varie sorta. 3. motofurgone o autofurgone. borghese, 6-94: se

, che designava una specie di veicolo o vettura: per estensione, dal significato

, gesti e parole violente contro persone o cose; accesso di collera; impeto

, lo chiamavano. delfino, 1-521: o miseri mortali, / qual furia o

o miseri mortali, / qual furia o qual furore / vi spinge a far ciò

.. persuadendo la folla che qualcosa o qualcuno volesse impedire il passaggio, istigava

3. in senso concreto: parole dette o atti compiuti nell'eccitazione dell'ira,

compiuti nell'eccitazione dell'ira, del furore o della pazzia; strepito. -anche:

me le sue furie contro la religione, o meglio contro i preti, non facevano

anzi furia. lippi, 1-13: o che per la gran furia egli inciampassi:

mente. -in partic.: folla tumultuante o in atteggiamento minaccioso. dante,

con quel martello in mano: ci sarà o non ci sarà? e una risposta

nella furia del primo installamento. -movimento o massa confusa di veicoli. parini,

le furie del proprio cordoglio su qualcuno o su qualche cosa. -impetuosità,

scarabocchiare della carta, è da tre o quattro secoli così universale nella nostra italia

vol. VI Pag.493 - Da FURIA a FURIA (11 risultati)

ira molta, / quasi lioni o cerbero feroce, / quando si vide la

, ii-61: cento nembi aggruppati, o cento irate / onde sul lido, o

o cento irate / onde sul lido, o cento venti in bosco, /.

... / forse con tale, o con minor fracasso, / strage,

quanto tempo vogliono per passare, o mitigare almeno la furia della pena pecuniaria.

, 0 per furia di peste, o per qualche disdetta, sono facilmente rovinati

g. m. cecchi, 151: o povera fanciulla! e'me n'incresce,

la voce simile al muggito dei buoi o all'abbaiare dei cani, armate di fruste

mio voi sole, / voi presiedeste, o furie; al viver mio / voi

qual follia / t'induce a questo, o qual internai furia. caro,

sulla scena. abba, 1-707: dieci o dodici furie avevano già fatto in pezzi

vol. VI Pag.494 - Da FURIA a FURIALE (13 risultati)

entrare, mettersi, saltare in furia o sulle furie o su tutte le furie

, saltare in furia o sulle furie o su tutte le furie: infuriarsi,

a furia a crederlo. -dare o darsi nelle furie: abbandonarsi, sotto

l'impulso di ira, ad atti o parole violenti; essere colpito da pazzia

, 'esserci in un dato ufficio 'o 'in una data casa, le

per lo più straordinarie, molti affari o molte faccende da sbrigare in tempo ristretto

non possono aver quello che hanno chiesto, o per altra cagione, fanno atti di

e scherzevole, a quegli atti d'ira o di escandescenza, ai quali alcuno è

al biviere. -prendere una furia o le furie: adirarsi im

campane suonavano non so se a gloria o a furia. -venire a qualcuno

e ringibondo. gota, 1-2-17: o vivo inferno, / o dall'ira di

1-2-17: o vivo inferno, / o dall'ira di giove arso e percosso /

arso e percosso / infame scoglio, o furiai magione. garzoni, 1-647: le

vol. VI Pag.495 - Da FURIANA a FURIBONDO (7 risultati)

coda. d'annunzio, v-2-253: o mistero non consumato della pubertà anelante e

2-275: né duri eventi, ira o furiar di popolo, / che invidia

cioè senza saper che si fare, o dove andare, andar saltando e furiando

: 'furiata', di sfogo in parole o in atti sdegnosi, impazienti, impetuosi.

accesa passione; infuriato (una persona o anche l'animo, la mente).

forbóndo), agg. che è agitato o sconvolto dall'ira, che è in

baretti, 1-242: questo è tutto, o quasi tutto, quello che sanno scrivere

vol. VI Pag.496 - Da FURICARE a FURIOSAMENTE (7 risultati)

mondo. ariosto, 31-22: né riposato o fatto altro intermezzo / aveano alle percosse

. cesarotti, ii- 158: o mar d'ullina, / perché sì furibondo

-assordante, strepitante (un rumore o anche uno strumento, ecc.)

); oggi è un soldato semplice o un sottufficiale che in una caserma si

. -nella marina militare, marinaio o sottufficiale addetto alla contabilità o a lavori

, marinaio o sottufficiale addetto alla contabilità o a lavori di scritturazione, sia a

motivi e il sentimento d'essere poeti o scrittori dalla storia, dalla qualità della

vol. VI Pag.497 - Da FURIOSITÀ a FURIOSO (18 risultati)

animo che t'è entrato nel petto, o l'imaginarti che la tua buona donna

buona donna faccia fallo alla tua persona o tesserti vestito sì vilmente, astretto non meno

, irato e furioso pigliò la predella, o altro legno che aveva sotto li piedi

in qualche impeto sono più presto furiosi o bestiali che severi. caro, 8-312

i-91: siamo sobri sino alla frugalità o ubbriachi sino alla brutalità, o fedeli alle

frugalità o ubbriachi sino alla brutalità, o fedeli alle mogli, anzi veri amici

alle mogli, anzi veri amici, o lor tiranni e carnefici furiosi. manzoni,

, / e gli fan matti o lunatici, / furiosi, ebri e fanatici

le cinghie. - matto o pazzo furioso: v. matto o pazzo

matto o pazzo furioso: v. matto o pazzo. - sostant.

spaventosa. - mania o pazzia furiosa: v. mania o pazzia

mania o pazzia furiosa: v. mania o pazzia. - dissennato (un'

contendere e litigare col maggiore è furioso o pericoloso. m. adriani, ii-113:

. che manifesta, che esprime grande ira o furore; che rivela un carattere violento

gobba, or furiosi sguardi, / obliqui o loschi. monti, ii-421: mi

bisogno d'inventario ch'è indizio certo o della morte del padron di casa senza eredi

della morte del padron di casa senza eredi o di fallimento e rovina. dossi,

movimento impetuoso e sùbito, senza parole o altra dimostrazione di collera, che.

vol. VI Pag.498 - Da FURLANA a FURORE (17 risultati)

ha temperamento impulsivo non dura nell'ira o nel rancore. proverbi toscani, 165

ritmo vario (di 6 / 8 o di 4 / 4) che ha carattere

ed è ballata da gruppi di due o quattro ballerini in cerchio, con salti

di erode in duomo ora faceva grido « o baici! 0 baici! «.

varchi, v-169: in quante regioni o lingue e in quali dividono tutta l'

..., sanza potere, noi o di niuna nostra famiglia, spendere uno

furo. passavanti, 218: se gloria o favore di loda di qualunque bene che

distingue l'autore tre spezie di furi o vero ladroni: l'una è di coloro

16-74: il digiun, la scabbia o 'l duolo interno / e i furi o

o 'l duolo interno / e i furi o i lupi et ogni ria ventura /

ventura / ne facean fra lo strazio o la paura / crudele e miserabile governo

non ci sia paura / che compagna o gente fura / cel possa rubare o torre

compagna o gente fura / cel possa rubare o torre. frezzi, ii-19-63: le

furoato, sm. chim. sale o estere dell'acido furoico.

perturbazione mentale, provocato dall'ira o da una passione violenta. -anche (

. dante, inf., 14-66: o capaneo, in ciò che non s'

d'annunzio, i-684: altre (o le stesse?), mani alabastrine

vol. VI Pag.499 - Da FURORE a FURORE (14 risultati)

collera di dio (nel linguaggio biblico) o anche di una divinità pagana.

italia? d'annunzio, iii-2-275: o furore / d'efèsto divorante, sia

atto dissennato. simintendi, 1-139: o pazzo, che fai tu? qual furore

. diodati [bibbia], 3-58: o insensati noi, noi riputavamo la sua

ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte / vinta cede

al core, / ché pelle dura o callo non gli vale, / e poco

. ch'elli s'arreca a falsificare sé o in altrui, o altrui in sé

arreca a falsificare sé o in altrui, o altrui in sé. leggenda dei santi

il suo furore / era da febo raffrenato o spinto, /... /

schizzi] in poco tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi.

tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi. b. davanzali,

di sollevarla per mezzo del canto, o de'versi al suo primiero godimento. gemelli

non può con arte acquistarsi il furore o estro poetico, ma fa di mestiere

s'induce a falsificare sé in altrui, o altrui in sé. alberti, 6

vol. VI Pag.500 - Da FUROREGGIARE a FURTIVO (13 risultati)

; con impeto, con frenesia (o frettolosamente, di furia). giacomo

biasimo il non voler lavorare mai, o poco. -a gran furore,

-essere in furore: in collera, o in stato di eccitazione, di commozione

nascosto, segretamente, senza farsi scorgere o notare. cavalca, 1-6:

essere furtivo; comportamento di chi agisce o si muove con segretezza, evitando di

suoi atti, che denunciavano smarrimento, o circospezione, o meglio ancora furtività. emanuelli

che denunciavano smarrimento, o circospezione, o meglio ancora furtività. emanuelli, i-256

furto, e che sei cele. / o fu di man fedele opra furtiva,

di man fedele opra furtiva, / o pur il ciel qui sua potenza adopra.

s'impacciava [la legge] delle furtive o violente [possessioni] de'nobili medesimi

'per * tolto per furto 'o * rubato ', è un latinismo;

mio. 2. che è procacciato o fatto con mezzi illeciti, illegittimi (

fatto con mezzi illeciti, illegittimi (o di sorpresa); che dipende da

vol. VI Pag.501 - Da FURTO a FURTO (15 risultati)

. 4. che è compiuto o che avviene segreta- mente, con circospezione

circospezione, senza dar nell'occhio (o anche con rapidità fulminea). cavalca

lui copriva; / fascio parea di vepri o di gramigna / onde un'atra erompé

/ sol che non vieti la fiacchezza o il ghiado, / che il sonno in

intende lasciarsene spogliare. -furto semplice o aggravato (detto un tempo qualificato):

qualificato): quello compiuto in assenza o, rispettivamente, in presenza di circostanze

appropriazione della roba altrui (compiuta occultamente o con frode), il rubare.

antiche leggi imposer la pena del doppio o del quadruplo da applicarsi a chi l'

furto consiste quando contro la volontà espressa o presunta del padrone si occupi la robba d'

atto ladresco, la cosa rubata (o anche quella da rubare). -

gola. tasso, 2-24: signore, o chiedi il furto, o 'l ladro

: signore, o chiedi il furto, o 'l ladro chiedi; / quel no

gli è trovato in mano, vivo, o bue od asino o pecora che sia

mano, vivo, o bue od asino o pecora che sia, restituiscalo al doppio

in furto, ora in qualche tradimento o bugia si vede sommerso. loredano,

vol. VI Pag.502 - Da FURUNCOLO a FUSARIO (37 risultati)

facili / della beltà? -gioia o piacere d'amore (o anche semplice

? -gioia o piacere d'amore (o anche semplice appagamento del cuore),

cuore), ottenuto con l'inganno o l'astuzia o la violenza. petrarca

ottenuto con l'inganno o l'astuzia o la violenza. petrarca, 207-50:

, 707: opra è tua sola, o onore, / che furto sia quel

, con frode, con inganno (o anche con destrezza); di sorpresa

entrare vittuaglia se non di furto, o con grossa scorta. boccaccio, dee.

nascostamente, di furto, senza saperne amico o parente alcuna cosa. c. campana

146: non si curano di dire bugie o di fare cotali furterelli. marino,

tempo ordinario, ed è rappresentata da un o chiuso con la gamba sotto o sopra

un o chiuso con la gamba sotto o sopra e con quattro tagli. alcuni

.]: 'fusa ', o più comunemente 'fusèa ': nota,

nome italiano dell'evonimo (evonimus vulgaris o europaeus). crescenzi volgar.

valdelsa si trovano... l'evonimo o fusàggine, la di cui violenta natura

(fusaro), sm. chi fabbrica o vende fusi. guido delle colonne volgar

sono alcuni bastoncini intagliati di figure simili o a piccoli globetti, o baccelletti, o

di figure simili o a piccoli globetti, o baccelletti, o girellette, che si

o a piccoli globetti, o baccelletti, o girellette, che si frappongono per ornamento

membro fondo intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si

intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si frappone per ornamento

, che serviva da peso per telaio o da volante di fuso, o costituiva

telaio o da volante di fuso, o costituiva elementi di collane. - anche:

, ii-82: * fusaiola ', bastoncino o altro consimile membretto, tondo e lungo

siano intagliati globetti, girelline, olive o altro simile. idem, ii-465: il

di oggetti forati, conici, fittili o metallici, di uso malcerto.

più precipitosamente raggirandosi meglio venga a ritorcere o la lana, o il filo. i

venga a ritorcere o la lana, o il filo. i latini lo chiamarono '

e in italia le nostre donne fusaiuolo, o verticello. tramater [s. v

quel piccolo strumento di terra cotta, o d'alabastro, o altro, ritondo,

terra cotta, o d'alabastro, o altro, ritondo, bucato nel mezzo

e meglio. d'annunzio, iii-1-813: o nuora mia, per la tua casa

, fregi e simili lavori più o manco sicondo la invenzione e sottilità del frambo

famiglia san- talace con varie specie arboree o arbustive dell'australia e della nuova zelanda

tubercolariacee, caratterizzati dalle forme a fuso o a falce dei conidi, di

coni- dioformi ammassati in pustole, verruche o tubercoli (sporodocchi); vivono come

); vivono come saprofiti su piante o prodotti alimentari, o parassiti di

saprofiti su piante o prodotti alimentari, o parassiti di