manifestazioni del bisogno sessuale nel vago fantasticare o in altri fatti consimili della pubertà,
2. che è in rapporto di causa o di effetto con la complessione fisica,
mezzo ai dati sulle percentuali di carbone o di nafta nell'atmosfera urbana e sulle
hanno niente di comune con la pittura o con altra arte. = deriv.
proprietà naturale di ogni fibra organica irritabile o sensibile, allorquando venga irritata e scossa
degeneri herbartiani fisiolo- gizzarono volentieri i rapporti o forme metafisiche di cui parlava il maestro
appartengono ad un genere superiore, o da fenomeni materiali che spettano ad un genere
abituati alle sedute fisiomagnetiche del cavaliere x o del professore y, i giuochi del
alcuno sia avvenuto nel passato tempo, o debba avvenire nel futuro,..
-ci). che concerne la fisiomanzia o i fisiomanti. tommaseo [s.
, la loro complessione, per costellazione, o sanguinea, o collerica ec.,
, per costellazione, o sanguinea, o collerica ec., ed eziandio la figura
che dalli astrologi sia stato pronosticato buono o reo; e così ancora per via
via di fisonomia e per segni di mani o d'altri luoghi della persona, sino
, la quale,... o sia colpa del paese di dove venghiamo
colpa del paese di dove venghiamo, o delle nostre fisonomie, si vede da questo
4. particolare abilità di un artista o di uno scrittore nel rappresentare o descrivere
artista o di uno scrittore nel rappresentare o descrivere il volto umano nei suoi diversi
dinucci, 175: l'aria o fisonomia sia conforme alla persona, nobile
vera funzione dell'arte il poeta comico o satirico coglie a volo e raccoglie nella
intellettuali e morali che caratterizzano una persona o rendono inconfondibile un artista; l'atteggiamento
insieme dei caratteri distintivi di un'arte o di una lingua, di un movimento culturale
un movimento culturale, religioso, politico o sociale, di un periodo storico.
7. geogr. aspetto di una pianta o di una zona floristica determinato dalla forma
. -avere, prendere, acquistare fisionomia o una data fisionomia: assumere un particolare
l. salviati, 9-324: è fisonomica o pettonomica la scienza che lo c'insegna
barba. attratto dalla comunanza dell'età o dalla sua naturale socievolezza, e non
3. sm. cultore della scienza o dell'arte fisionomica; fisionomo.
4. sf. fisionòmica: scienza o arte divinatoria della fisionomia. tommaseo
. -i). cultore della disciplina fisionomica o dell'arte divinatoria fisionomica. -in senso
di un'animo e la fortuna o la disdetta di un uomo. salvini,
'fisonomista comunemente chi, non per scienza o per arte, ma per istinto e
si crede d'aver indovinato il buono o il cattivo d'un uomo, dirà
. artista specializzato nel disegnare, dipingere o scolpire i volti umani. 3.
), sm. cultore della disciplina o dell'arte fisionomica; fisionomista.
meno fa resistenza alla natura il così o così qualificato. salvini, v-390:
. 2. disegnatore, pittore o scultore particolarmente abile nel riprodurre il volto
gadda, 365: quando una donna giulia o teresa, e moglie e madre,
, comp. da fisi [c] o (dal gr. < pùoi <;
le forze fisiche che già agiscono più o meno spontaneamente e palesemente nell'ambiente:
per caratteri morfologici, ma per uno o più caratteri fisiologici. = voce
, 466: tu cadevi, o mameli, / con la pupilla cerula fisa
vostro casto seno. carducci, 1038: o dileguanti via su la marina / tra
apria; / corsongli a dosso come lupi o cani. giulio strozzi, 24-100:
tuoi pensier fisi / quando a compagni o a parlar t'avieni. maestro alberto
. cicerone volgar., 1-31: o tito, se io in alcuna cosa
con foglie caduche, picciolate, lobate o dentate; fiori in racemi ombrelliformi;
fissativo i segni senza di aria o gas e di siero nell'utero.
di qualche punto del canale intestinale; o colica flatulenta. = voce dotta
. genere di labiate con fiori porporini o rosa in grandi spiche terminali; si coltivano
quale, dopo lo sviluppo della negativa o della positiva, si eliminano i sali
di iposolfito di sodio con acido borico o bisolfito di sodio, imingorgo. piegato
dei fotografi, e significa immergere la lastra o la pellicola fotografica sviluppata in un bagno
con fiori smaltati fuor di natura, o per indicare il numero dei fiori.
malinconica cella, e le intere notti o gran parte di esse vegghiare, facendosi
, né del latte mescolato col té o col brodo, né delle purghe epicratiche,
un argomento, fissandolo in un paradosso o in una definizione tra il bonario e
, aie, fissavo d'un tratto o a forti colori gli aspetti e le forme
e voci (per mezzo del fonografo o del magnetofono). montale, 3-80
, non si stinga, non si cancelli o alteri, il che si ottiene per
, finché scoppiano in amarissimo pianto, o si fissano su esse con lungo e
lui. 6. guardare qualcuno o qualcosa fissamente, con insistenza, con
sue pica, conservare inalterati organi o parti di essi fatiche portò,
sempre fissandosi tutta nel crocifisso. o tessuti da sottoporre all'osservazione del miammirato,
senza distraimento veruno? la vergogna o timore, fixi li ochii a terra,
alquanto fissati gli turbidi la mente o il pensiero, il fermarlo.
: -non ti vergogni, li disse, o figlio di troo? 8.
, x-3-219: sione), nei sensi o nella memoria (una percezione, il
altre, e divenga idea, oscura o chiara che sia, né a fissarla in
se stesso una notabile porzione degli affetti o favorevoli o contrari dell'udienza. milizia
una notabile porzione degli affetti o favorevoli o contrari dell'udienza. milizia, iii-298
precisione, distinguere con esattezza, comporre o decompor l'idee, fissar una nuova
dispone. manzoni, 83: in parole o in cenni / nulla per voi traspirerà
convenivano alla pieve, per consigliare o imporre al sindaco le seminagioni, il taglio
varie guise trasfusi nelle istituzioni degli antichi o de'moderni popoli, potentemente cooperarono,
l'atmosfera dell'incubo, del crimine o della catastrofe. -rifl.
-dimostrare grande attaccamento a un bene reale o immaginario; aggrapparsi sentimentalmente a una persona
condizioni, prerogative, privilegi di individui o di collettività; alla situazione economica;
legno su cui erano incise alcune parole o frasi di saluto e di complimenti indirizzate
, nel quale scrivono e intagliano tre o quattro lettere assai grandi e significative in
. 4. figur. la fronte o il volto di una persona; sembianze
limite che divide due circoscrizioni amministrative o, per estens., due regioni geograficamente
estens., due regioni geograficamente o culturalmente diverse). -in senso generico:
avere le fortezze per il suo stato o alle frontiere, gli sono o dannose o
stato o alle frontiere, gli sono o dannose o inutili. bandella, ii-916
o alle frontiere, gli sono o dannose o inutili. bandella, ii-916: come
2. per estens. rocca, fortezza o città situata a difesa e a protezione
sieme stesso (e si dice frontiera o contorno l'insieme di questi punti)
-aprire, chiudere le frontiere: permettere o impedire l'accesso di persone o di
permettere o impedire l'accesso di persone o di mezzi entro i confini di uno
sulla linea di confine di uno stato o lungo di essa (con uso aggettivale
-che avviene sulla linea di confine o attraverso essa. cantoni, 621
luogo: servirsene a scopo di offesa o di difesa. g. b.
dentro non vi si potessero annidare i soldati o farne frontiera. -oltre frontiera:
teatrale che serve a coprire la stempiatura o a modificare la linea di inizio dei
mano (come segno di bonaria affettuosità o di spregio o di sfida).
segno di bonaria affettuosità o di spregio o di sfida). pratolini, 1-116
bene immobile che confina con una strada o un corso d'acqua. rotnagnosi
il suo starsene a meditare nello studiolo o frontistèrio non gli vieta [al filosofo
alle ossa della fronte e dell'occipite o a questa parte del capo in genere
, delimitato in basso dalla cornice o cimasa (parte superiore della trabeazione) e
spioventi (e lo spazio triangolare, o timpano, che ne risulta ospita decorazioni
meglio di aiutarci a venirne ad una o crudi o cotti, come aveva scritto
aiutarci a venirne ad una o crudi o cotti, come aveva scritto a un
. lastra di ferro, ghisa, terracotta o pietra arenaria che si pone contro il
pone contro il muro di un caminetto o focolare per proteggerlo contro i danni del
è una lastra talora di pietra arenaria o morta, affinché non iscoppi,
morta, affinché non iscoppi, o anche un tambellone, cioè un piano di
talora una lastra di ferraccia, ferro fuso o ghisa, fermata a squadra col piano
frontale e quello parietale nello stesso tempo o a questa parte del capo in genere.
ii-131: ma dicoti di certo, o popol reo / che, essendo non men
plur.). ornamento di acconciatura o di abiti, per lo più femminili,
magazzini, 115: non voglio già che o troppo vagamente, e con lascivia o
o troppo vagamente, e con lascivia o fronzoli di sete o d'ori, vadano
e con lascivia o fronzoli di sete o d'ori, vadano così all'amorosa
12-8-95: verisimilmente erano qualche fronzolo donnesco o ornato di vesti. bresciani, 1-i-46:
ori. -per estens. decorazione o fregio soverchiamente ornato. fagiuoli,
il padre. 3. atteggiamento o contegno frivolo. nievo, 1-279:
mai d'un rio sul verde margo, o appiè / della fronzuta quercia assiso sto
che il cor mi penetrò, / o nisa bella, a ragionar con te.
lattughe. soderini, ii-62: il belvedere o erba che cresce per far verdura.
trova nel giardin fronzuto / nascoso, o che mirasse per vaghezza, / ella
, 12-1139: il grand'ato, o 'l grand'erice a l'aura / non
aura / non sorge a pena, o 'l gran padre appennino, / allor che
, irsuto (una fibra vegetale, o anche il pelo, la capigliatura, la
specie di passo, ma anche invernale o estiva. a. pucci,
. in italia dicesi 'frisone 'o 'frosone '. altri a imitazione dei
frotte: in gruppo; a gruppi più o meno numerosi; in schiera, in
in branco, a nugoli (persone o anche, per estens., veicoli,
, sm.). gruppo più o meno numeroso di persone che si muovono
setolosa frotta / correr da monti suole o da campagne, /... /
g. m. cecchi, 125: o va poi tu e fidati di donne;
mai fanciul vago di lucciola, / o di pigliar farfalle e girar trottola,
pigliar farfalle e girar trottola, / o farsi lieto d'una bella frottola. sacchetti
rappresentazioni, frottole, disperati, rispetti o barzellette e altri cotali, a qual sorte
le canzonette e frottole, gli strambotti o rispetti d'amore. d'annunzio, iii-1-742
/ ed a cacciarti in frottola o in canzona. grazzini, 371: non
: ascoltavamo il frottolare di nencia intorno o al vecchio incantatore merlino o allo stregazzo
nencia intorno o al vecchio incantatore merlino o allo stregazzo di benevento.
(frucàndolo). tose. attizzare o rimuovere il fuoco nel forno.
fuoco nel forno con un palo di legno o di ferro, chiamato * frucàndolo '
'frucchiare', metter le mani in una o più cose che non ci appartengono gran fatto
costituito da una lunga pertica con stracci o rami legati in cima; spazzaforno.
quello prodotto da un fruscio di vesti o da uno scalpiccio di piedi, da un
'fru fru', rumore di persone accorrenti o che insieme contendono. è stato un fru
principio di qualche impresa, ma presto rallenta o smette, si dice familiarmente: '
v-1-369: quando per gioco, al passo o da fermo, io gli frugacchiavo appena
2. per estens. promiscuità di persone o di cose. dossi, 172:
e in somma era un nobil ginnasio o una chiara palestra d'ogni virtù. l
. roberti, v-234: l'amicizia o ritrova gli uomini simili o li riforma
: l'amicizia o ritrova gli uomini simili o li riforma: quanti si son veduti
compri onori / e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale
base di fava fresca e di pecorino o di bruciate e di vin di frascati.
: pessima vergogna è quella della frugalità o della povertà; ma questa legge e l'
giudizio le civili andar fortune, / o starsene in comune / censo in maggior frugalità
parsimoniosamente; con austerità. o. rucellai, 2-12-4-203: quando si dice
attenzione e minuziosamente, servendosi delle mani o di un arnese; aggirarsi alla ricerca
arnese; aggirarsi alla ricerca di qualcuno o di qualcosa osservando o rovistando dappertutto;
ricerca di qualcuno o di qualcosa osservando o rovistando dappertutto; andare tastando a palmo
: non si sapeva più se fosse lieta o disperata di aver consegnate quelle lettere.
di animali. carducci, 1038: o dileguanti via su la marina / tra
/ lasciato dalla sofferenza / non disperare o di me o di te, / fruga
sofferenza / non disperare o di me o di te, / fruga nelle adiacenze
, prevalentemente, alla ricerca di cibo o altinseguimento della sei- vaggina).
di ciò che qualcuno porti nelle tasche o nel bagaglio o sulla persona (e
qualcuno porti nelle tasche o nel bagaglio o sulla persona (e tale perquisizione si
quando vi sia fondato sospetto di frodi o, rispettivamente, di furti di merci
attrezzi); palpare, tastare qualcuno o i suoi abiti (per derubarlo).
passare / si può più da dogana o da città / senza rischio di farsi svaligiare
lo facevano fermare; e, a due o tre insieme, gli guardavano dentro la
la propria mente, il proprio animo, o anche una persona). magalotti
fuga / da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per
, o per sventura / del luogo, o per mal uso che li fruga,
, tagliati con un coltello in quattro o cinque pezzi,... que'pezzuoli
10. locuz. -frugare nella serratura (o nella toppa): girarvi la chiave
-frugare una ferita, una piaga (o in una ferita, in una piaga
un luogo: alla ricerca di persone o di oggetti); messo sossopra,
minuziosa ispezione; perquisito (una persona o un oggetto, un luogo).
; spazzolone; lungo palo di legno o di ferro usato per attizzare e rianimare
attizzare e rianimare il fuoco nel forno o nella fornace. leonardo, 2-147:
: con moto alternativo avanti e indietro o su e giù. fr. martini
. che si nutre (esclusivamente o prevalentemente) di vegetali, di frutti;
non è sicura la possessione di quella terra o di quell'acqua, da cui or
i montanari chiamano questa burrasca 4 frugno 'o 4 frugna ', che il fanfani
aus. avere). andare a caccia o a pesca col frugnolo. buonarroti
davanti la vista dell'uccello, pesce o chechessìa per abbagliarlo. e anche l'
lo stesso che si fa col frugnuolo, o altro lume ad uomo.
. 3. tr. cacciare o pescare col frugnolo. -anche al figur
. (femm. -tricé). cacciatore o pescatore che fa uso del frugnolo.
catturarli dopo averli colpiti con la ramata o con una paletta. piovano
caro, 15iii- 126: bisognando, o sia buio o sia sereno, / innanzi
126: bisognando, o sia buio o sia sereno, / innanzi d'impaniar
in circa, largo nell'imboccatura uno o poco più, alto medesimamente un palmo
estens. il sistema stesso di cacciare (o di pescare) facendo uso di questo
servendosi di questo fanale (per cacciare o per pescare). -anche al figur
-andare, buscare a frugnolo: cacciare o pescare servendosi di questo sistema.
zonzo, oppur vanno a frugnolo, / o sivver zitti zitti, piano piano /
e là (con riferimento a animali o a persone, in partic. bambini
. direbbesi anco del pur andare armeggiando o movendosi qua e là senza intenzione di
questo luogo, un uomo intraprendente, o di destro ed agile ingegno, che
. 2. attrezzo usato per frugare o rimestare; frugatoio, forcone.
i canti... i frugoni o ricci di ferro in quel furiosissimo ardore arro
, pezzo di legno o di bastone rotto, ed ogni altra cosa
. nel modo di chi va frugando o punzecchiando. bembo, 2-181: *
. avere a propria disposizione beni materiali o spirituali (come risorse economiche, diritti
economiche, diritti e privilegi, facoltà o virtù non comuni, ecc.),
; ma la loro applicazione al vescovo o parroco, e quei luoghi comuni delle
. leopardi, i-132: stile arcadico o frugoniano. carducci, ii-15-44: i due
e incorrotta, non solo ne'migliori o in chi pur seguì un buono stile,
tumidi, frondosissimi, ridondanti, strani o imbecilli degli arcadici, de'frugoniani,
)... ma il frugonismo o legittimo o trasformantesi vigeva ancora sarebbe
.. ma il frugonismo o legittimo o trasformantesi vigeva ancora sarebbe beato,
e con- fidassisi, se doverle fruire o in tutta o in grande parte della
fidassisi, se doverle fruire o in tutta o in grande parte della vita. s
forse / di qual parte fruir gli occhi o le mani
etema letizia. marino, vii-224: o se dato ci fusse di sentire quaggiù per
gioie che la terra le apprestava fugaci o di molto amaro confuse. -intr.
e letter. atto a godere o a produrre godimento, a possedere, a
, a disporre di qualche bene materiale o spirituale. cesari, 3-2-535: fruitiva
... nascere dall'espansione delle materie o servigi che si somministrino alla fruizione delle
paradiso, senza frulla. -stimare o non stimare una frulla: tenere in
fiorire, sarà utilissimo segarle con la frullana o falce fienaia rasente terra. guerrazzi,
produce, volando, un caratteristico ronzio o fruscio (un volatile, un insetto alato
battono le ali per alzarsi in volo o agli insetti alati). -anche:
si spargano le uova male appiccicate, o spiccicate dal frullare dei farfallini. pascoli
dita. -frusciare (una ruota o una macchina in movimento). -
quel amoreggiare che fanno le stame, o siano le pernici nel volare; in fatti
col frullino (uova, panna, cioccolata o altri ingredienti perché diventino omogenei e spumosi
diventino omogenei e spumosi); agitare o ridurre in poltiglia nel frullatore (liquidi
ridurre in poltiglia nel frullatore (liquidi o frutta, verdura, ecc., per
per la preparazione di frullati, creme o salse). - anche assol.
versi contro le palme delle mani distese o accoppiate. de marchi, ii-755: vide
si valevano dello stato oltre l'ordinario o vincevano alcuna provvisione straordinaria, si diceva
frulla, / m'importa meno se giovenca o vacca / o saggia o
se giovenca o vacca / o saggia o pazza sia la tua fanciulla.
o vacca / o saggia o pazza sia la tua fanciulla. guerrazzi,
a potestà della femmina, e può darlo o torlo secondo le frulla. carducci,
senso, mettersi in testa idee strane o sconclusionate, abbandonarsi a fantasticherie.
dello sbattere col frul lino o col frullatore. - per estens.:
), agg. sbattuto col frullino o ridotto a un denso amalgama col frullatore
2. che è fatto girare o ruotare molto velocemente. palazzeschi, ii-805
vaso di materiale trasparente (come vetro o resine termoplastiche) all'
arnese usato in cucina per stemperare o montare le uova, la cioccolata e,
una rotella di legno scannellata (o da un com plesso di
, cilindretto di metallo, d'avorio o d'altra materia, girevole orizzontalmente sul
asse nel mezzo dell'orlo inferiore dell'apertura o luce degli sportelli, della parte di
4. etnol. sistema a frullino (o a rotazione): modo di accendere
entro cui corre tutto intorno una staffina o lunghissima correggia di cuoio, la quale
dell'albero, aggira velocissimamente i fusi o spoletti di ferro, che sostengono i roc-
uccelli quando si alzano sorpresi dai cani o dai cacciatori; il rumore prodotto dal
dal rapido sbattere delle ali degli uccelli o anche degli insetti alati. aleardi
per estens. rumore simile a un fruscio o a un sibilo prolungato; sfarfallamento.
4. balocco consistente in un osso o in un'assicella, che si fa
. -figur. cosa da nulla o di nessun valore, inezia. -
poteva rivelarci una sorpresa. -montare o rilevare un frullo, non montare o
o rilevare un frullo, non montare o non rilevare un frullo, non montare a
un frullo: non avere nessun valore o nessuna importanza; non valere la pena
/ e sa'tu che per ridere o parlare / non perde tempo. r
una ruota, il burattello di stamigna o di velo; buratto.
.. portava un pezzo di cassone, o di madia, o di frullone
cassone, o di madia, o di frullone, la stanga d'una gramola
» e « gli avanzi del grosso cattani o del cibacca »,...
con razze e mozzo e una gola, o scanalatura nella grossezza intorno alla periferia,
è quel romoreggiare che fanno le stame, o siano le pernici nel volare; in
i mulinelli che si giran col fiato o col filo, e mill'altri di questi
chi farfuglia e balbetta per l'emozione o per difetto di pronuncia. -parlare la
cioè che * parla a salti ', o 'a intoppi ', come è il
genovesi, 402: [i groenlandi] o soli o uniti, non parlano
[i groenlandi] o soli o uniti, non parlano altra lingua che quella
de'frulloni: di cenni grossolani, o certe interrotte sillabe, come i muti
foscolo, ii-423: né il de-cesari o il rossi, né l'occhiale /
era stato prima di tal epoca. o. targioni tozzetti, i-30: i
,... sono le frumentacee o graminifoglie culmifere [ecc.]. manetti
, 1-86: usato poi più strettamente o in specie, [il nome '
a dire che precisamente comprende due famiglie o classi di piante, quali sono le
quali sono le frumentacee, ed i legumi o civaie. = voce dotta, lat
che possa servire al bisogno d'uno o due altri anni. = v
, che è proprio del frumento o del suo commercio, della sua distribuzione
e resero permanenti le frumen- tazioni, o distribuzioni di frumento alla plebe a prezzo
, da altri spezie di piccole conche, o coperchi di chiocciole, e dal vallisneri
carducci, iii-21-163: venendo ai gradi o carichi inferiori il rocchi...
nell'antica roma, veniva effettuata più o meno regolarmente, per sopperire ai bisogni
mettivi dentro in la pentola gallina grassa o bona pettorina di castrone calda: coprila
crusca 'si spiega per 'golpe o 'volpe del grano ', punto non
a tutti. / non da vomero o marra ancor ferita, / produceva frumenti
la sorte migliore tra tutti i semi o granelli delle varie specie di frumento,
le farine, il frumento, il frumentone o sia grano turco, e tutti gli
il grano, fu abbondantissimo il fromentone o grano d'india, che supplì ai bisogni
reliquato, sì sì reliquato, frusaglia più o meno inutile, alle sponde del tempo
di vesti di seta che si muovono o vengono strascicate, di serpi che strisciano
che ad ogni foglia mossa dal vento, o da fruscio di ramarro che scappi dalla
di cesoie i fruscoli di scopa o la ragna a cui si attenesse, si
spirito folletto dotato di facoltà soprannaturali benigne o maligne, identificato spesso con animali selvatici
che vivono la loro libera vita diabolica o angelica. = di etimo incerto
sverzino, usata per incitare i cavalli o gli animali da tiro, o
o gli animali da tiro, o per tenere a bada le belve nei circhi
puledro man robusta, / spron duro o aspra frusta mai fe'buono. muratori,
come strumento di pena, di punizione o di disciplina). vangeli volgar
, e non sia con la frusta o coi supplizi impedito di farlo temporaneamente o
o coi supplizi impedito di farlo temporaneamente o per sempre. -figur. mezzo
ci resta più memoria ed orma / o di berlina o d'asino o di frusta
memoria ed orma / o di berlina o d'asino o di frusta. moneti,
orma / o di berlina o d'asino o di frusta. moneti, 71:
, 101: corra la vena mia frale o robusta; / nulla curo l'oblio
sì eccellente in suonar la cetera, o per meglio dire in maneggiare la frusta
che viene usato per montare la panna o la chiara d'uovo, per preparare
1-356: 'frusta', arnese composto di una o più canne rifesse in cima e allargate
e allargate, ovvero di alcune bacchette o stecche di legno legate insieme all'un de'
pescare con la canna pesci di superficie o di mezz'acqua, consistente nel calare
. v.]: 'frustina 'o * frusta ', a firenze, pane
. frustata, sm. chi fabbrica o vende fruste. frustamattóni, sm.
quelli che giornalmente vanno in una casa o bottega e non vi spendono mai un soldo
e non vi spendono mai un soldo, o non vi portano utile alcuno.
percuotere con una frusta (per incitare o domare un animale, per infliggere
.: sottoporre al supplizio della flagellazione o della fustigazione. gallo da pisa,
vengono uccisi. hanno bisogno di frustare o esser frustati. -offendere, vilipendere
: s'io fossi in te, o ferraù beato / mi frusterei con un bel
-figur. purgarsi, emendarsi (di vizi o difetti). angiolieri, 73-1:
: signor, se chi vendea giovenchi o tori, / dal tempio vilipeso e profanato
dentro i piedi. -colpo o raffica di arma da fuoco. saba
bestiali e venali, che delle loro trullaggini o birbanterie fanno carico al secolo e alla
, agg. che è stato percosso o colpito con una frusta. de sanctis
che ha subito il supplizio della flagellazione o della fustigazione. scala dei claustrali,
né i minimi essempi di ladroncelli frustati o di strie poste in berlina o di cinedi
frustati o di strie poste in berlina o di cinedi percotati, diminuiscono un tantino
afflitto, tribolato (da mali fisici o morali). - anche sostant.
ma i testimoni e gl'indizi vostri, o padre, che saranno?..
.. qualche vostro pizzocore picchiapetti, o frustate cotorere, cavate dalla feccia del putta-
cavate dalla feccia del putta- nesmo, o qualche scarpinello imbriaco. 4.
balbo, 5-358: quei pochi capi o duci che dicemmo, i quali si
, 343: come [le meretrici] o per prigionia o per frustatura, o
[le meretrici] o per prigionia o per frustatura, o per altro si veggono
o per prigionia o per frustatura, o per altro si veggono publicate e scuoperte
lieri per incitare il cavallo o dagli ufficiali di cavalleria come simbolo
innamorata di mio marito... o della mia zelia? -aggiunse con quel risolino
fra la base e un piano secante o fra due piani secanti. galileo,
centro di gravità della figura il punto o. agnesi, 1-2-780: adunque il frusto
loda, e più lo loderebbe. o. rucellai, 6-61: lasciossi a
, cioè fragelli, e quelle scure o mannaie che portano, più dimostrino segno
della dignità dell'ufficio tuo che della signoria o forza. prudenzani, ix-541: -io
veste] la fece tignere in giugiolino o leonato, che noi vogliam dire,
ripieghi per non mostrare il frusto o la scarsa nettezza. -ant. che
secolo passato è liso e frusto, o, meglio, casca a pezzi fracidi quasi
, infiacchito dalla fatica, dalla vecchiaia o dalla dissipazione (un uomo, le sue
-che reca evidenti i segni dell'età o della dissipazione (l'aspetto di un
china, e pareva un ragazzo abbagliato o un vecchietto innamorato, più vizzo del
: solo, qualche frustolo d'oro, o una goccia, di quel fuoco lontano
un qualche interesse per l'arte o per la storia, omettendo i frustoli,
cioè le messe dell'anno avanti, o, come dite, frustoncini.
mar con una secchia / votar, o far parlar uom muto e sordo: /
dopo fatte le prove del fiocco di lana o di cotone della candela accesa, dello
2. che è privo di valore o di validità, che non ha più
a dio piacere; né lor desiderio o dimanda può esser frustrata. g.
il mostro non sia altro che un vizio o peccato di natura, la qual oprando
= voce dotta, lat. frustrare o frùstròri 'render vano, deludere,
deluso, insoddisfatto (nelle proprie speranze o aspirazioni o propositi). -in partic
insoddisfatto (nelle proprie speranze o aspirazioni o propositi). -in partic.: afflitto
mortificato, i suoi desideri frustrati, o contrariati, le sue speranze deluse,
tertulliano), deriv. da frustrare o frùstròri (v. frustrare).
raggiungere determinati scopi (e può mantenere o favorire la nevrosi). -in senso
delusione ', deriv. da frustrare o frùstròri (v. frustrare).
stolone di piccole gemme (frustoli o propagoli), che, staccandosi e
, cespugliosa e ramificata sin dalla base o quasi, mancante di tronco vero e
di luppoli, / tu bella, o de'nespoli in fiore / candida antilope prigioniera
fruticóso, agg. che ha natura o aspetto di frutice; che ha
frutice; che ha molti frutici o germogli. * - pianta fruticosa
che sia una pianta di nardo. o. targioni tozzetti, i-16: fruticose o
o. targioni tozzetti, i-16: fruticose o frutici o alberetti quando sono [le
targioni tozzetti, i-16: fruticose o frutici o alberetti quando sono [le piante]
[le piante] affatto du: e o legnose e che si alzano ad un'
tronco, ma vari fusti più o meno grossi. = voce dotta,
sottoposti anche a vari procedimenti di cottura o di conservazione (frutta sciroppata, frutta
da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado. bisticci, 3-18
i capricci. -la rappresentazione grafica o in rilievo dei frutti. marino
'fruttaio ', sia essa sotterranea o sopraterra, deve essere 8.
osceno. ben difesa da doppie porte o finestre. aretino, 8-265:
bever. -dare a qualcuno le frutta o le frutta dell'asino: abba, 1-175
, 121-56: mo andeve con dio, o voli con frutta. diavolo
se ne comprano [de'porci] più o meno, il tradimento gano ha disegnato
trisoggiornare nel principio di mele, poponi o fruttarne. buto ricevere: il qual
sgraziate 2. per estens. rappresentazione pittorica o a maraviglia. allegri, 166:
froda nella fruttaglia, della quale vende, o serba per sé utile al suo paese,
. noi li teniamo d'occhio. terreni o di case. = deriv. da
uno asino e d'una cavalla, o d'un cavallo e d'un'asina,
parecchie migliaia di lire erano andate nella stampa o nella ristampa di libri buoni, anche
. 5. figur. procurare o ricavare vantaggio, beneficio, utilità;
non bon ne'rei for te [o giustizia] viver po fiore; / poder
2-1-143: né per troppo fruttar manca o declina / la produttrice virtù vostra interna
suo signore. guerrazzi, 5-26: o che i buoni esempi non hanno a
conoscevo, non aveva fruttato mai pazzi o lipemaniaci. 7. ant.
., ii-3-5: se le possessioni o le ricchezze fussero comuni, esse non fuorano
sf. ant. piatto di frutta cotta o candita. tommaseo [s.
. v.], 'fruttata', vivanda o torta di frutte cotte e giulebbate.
piantano un seme dentro l'altro o tre semi, legati in uno.
corrispondeva al periodo compreso fra il 18 o 19 agosto e il 16 o 17 settembre
il 18 o 19 agosto e il 16 o 17 settembre del calendario gregoriano).
fruttidoro, anno quinto della repubblica, o il dì quattro settembre del novantasette.
. fruttiòra, sf. piatto o vassoio per servire la frutta in tavola
ha la forma di panie- rina, o altra, diversa da quella degli altri vassoi
ferissimo). che produce frutti commestibili o comunque utili all'uomo (una pianta
: si dicono... fiori pistilliferi o feminei o fruttiferi... quelli
dicono... fiori pistilliferi o feminei o fruttiferi... quelli che.
d'annunzio, v-1-535: dove siete, o miei ceppi e dentali e nervi d'
, l'acqua, un concime, o anche una divinità). marino,
commercio di generi stranieri, di noliti o di proprie derrate o manifatture, si
stranieri, di noliti o di proprie derrate o manifatture, si vede evidentemente quanto deve
verde. vallisneri, ii-333: sminuire o mutare l'indole d'una terra troppo
fruttifichi la terra. betocchi, 5-34: o tu della gualcita / periferia che fruttifica
., 9-76: colui che vuole ordinare o far greggia delle capre, conviene.
e non più; altrimenti periscono, o non fruttificano. 4. figur
che cosa è egli mai questo fomite o seminario pestifero che resta impresso ne'panni
quando questi è gravato d'alcuna necessitade o morte, o sia ch'egli sia tribolato
gravato d'alcuna necessitade o morte, o sia ch'egli sia tribolato per la
-i). pittore che dipinge o disegna frutta. milizia, iii-252:
stretto, l'ovario sviluppato e più o meno modificato che contiene 1 semi maturi
si riscontra perciò soltanto nelle piante fanerogame o sper- matofite del gruppo angiosperme);
dell'ovario stesso; è costituito dal pericarpio o parete, dalle placente in cui si
che ne dividono la cavità in due o più logge; il pericarpio consta di
, il complesso delle parti del fiore o anche di organi vicini che, più
anche di organi vicini che, più o meno trasformati dopo la fecondazione, racchiudono
fino alla loro maturità per poi disseminarli o per staccarsi dalla pianta insieme con essi
accessorie del fiore), frutti composti o infruttescenze (v.), frutti deiscenti
gli olii che sono creati ne'semi o frutti, sono chiarissimi di lor natura
e quelle / atte per gentilizie prugne o poma; / e le teghe sonanti
altre il frutto secco e discoperto. o. targioni tozzetti, i-357: il frutto
alle quali si può aggiungere il podospermo o il cordone ombilicale, e il trofospermo
il cordone ombilicale, e il trofospermo o la placenta, non sempre manifesti. arici
di solito sopravvengono in una certa stagione o a una certa età. -per estens
estens. la rappresentazione dipinta, disegnata o modellata di un frutto. aretino,
2. il prodotto della fioritura di piante o alberi, in quanto alimento commestibile;
maniera frutti. sacchetti, 176-52: o dolcezza del frutto che piantò noè! b
un ulivo sia distante dall'altro ulivo, o da qualunque frutto, per lo meno
. -in partic.: ogni pianta o arbusto che cresce nelle campagne.
i primi padri / del tuo sangue, o signore, e i primi padri /
delli uomini. sacchetti, 123: o vaghe montanine pasturelle, / donde venite
il desiato frutto. frezzi, iv-19-71: o donna sopra ogni altra benedetta,
iv-xxvu-8: potrebbe qui dire alcuno medico o legista: 'dunque porterò io lo mio
istante. -prodotto dell'attività intellettuale o artistica o fantastica o scientifica o artigianale
-prodotto dell'attività intellettuale o artistica o fantastica o scientifica o artigianale; opera
dell'attività intellettuale o artistica o fantastica o scientifica o artigianale; opera.
intellettuale o artistica o fantastica o scientifica o artigianale; opera. castiglione,
biblico e ascetico, le opere buone o cattive compiute dall'uomo (e si riferisce
alla similitudine evangelica dell'albero buono o cattivo e dei rispettivi frutti).
da'loro frutti. -frutto o frutti dello spirito: le virtù morali
9. giovamento, vantaggio, beneficio, o anche ammaestramento che deriva o può derivare
beneficio, o anche ammaestramento che deriva o può derivare da un comportamento, da
coloro che leggeranno. iacopone, 43-130: o terra senza tribulo né spina, /
e verde, / senz'altri fiori o frutto. bembo, 1-246: chiaro e
quello di saper ben pronunziar le parole, o di usarle senza difetto: e l'
tuo non fruttare. -buono o mal frutto (con riferimento all'eternità)
con riferimento all'eternità): paradiso o inferno. d. bartoli,
per darci a coglierne in eterno il buono o mal frutto. -il mondo
io conosco certo essermi portato da lei. o. giustinian, ix-205: godianci amando
giustinian, ix-205: godianci amando, o mia diletta flora, / or che
fatto di essere prodotti da altri beni o cose (considerati come capitali);
direttamente da una cosa, vi concorra o no l'opera dell'uomo, come
, 224: 0 rimaritisi la madre o donna del testatore o non, ella
0 rimaritisi la madre o donna del testatore o non, ella vuole la dota appo
nuvola dovea scoppiare in pioggia di frutto o in fulmine di mina. -florido
terra frutto / sanza nulla semente / o briga d'om vivente. cavalca, ii-196
. fioretti, 2-22 (64): o sirocchie mie tortore,...
un intento, avere successo; produrre o ricavare un effetto utile; riuscire.
cavalca, iii-3: paremi meglio, o vero men male, parlando fare frutto
di stagione: quelli che maturano prima o dopo la loro stagione. -al figur.
metton subito a frutto [i denari] o li collocano in cartelle. deledda,
opporre resistenza. campanella, i-35: o tu ch'ami la parte più che 'l
s. agostino volgar., 4-75: o monaco, che hai incominciato a fare
: inutilmente, senza conseguire un risultato o procurare un utile; senza possibilità di
si giudica dal frutto: la bontà o malvagità di una persona si rivela nelle
tutto un orto: una parola buona o ben scelta rende gradito tutto un discorso.
. negri, 2-875: in due o tre settimane le piccole foglie s'allargheranno
sempre un poco rosicchiati dagli scoiattoli, o dai conigli selvatici). =
: questi [i fondi pubblici] o saranno bene amministrati, o saranno fruttuosamente
fondi pubblici] o saranno bene amministrati, o saranno fruttuosamente alienati. gioberti, 1-iv-259
mai il suo vescovo, per esser occupato o in altri vescovati o in dignità più
per esser occupato o in altri vescovati o in dignità più fruttuose. boccardo, 1-967
ftalato » sm. chim. sale o estere dell'acido ftalico. =
dei prodotti di condensazione dell'anidride ftalica o del cloruro di ftalile con fenolo (
, cloruro di zinco, cloruro stannico o acido ossalico; servono per la preparazione
che si ottengono per azione di metalli o di ossidi metallici sulla ortocianbenzammide, sull'
sulla ortocianbenzammide, sull'immidoftalim- mide o sullo ftalonitrile e che contengono atomi di
trovasene di due sorte: una domestica o vero maggiore; l'altra salvatica e
, quelle del fusto tripartite, pennatifide o pennate; la pannocchia è a corimbo.
miner. varietà di mica verde o muscovite, che si trova negli scisti cristallini
militare, ec. uccidere col fucile o archibuso. monti, ii-107: si voleva
, d'archibuso, e anche per ferita o ucc sione fatta con archibuso. mazzini
di voi stessi, quando, scrivendo o leggendo le vostre stampite, vi sorprende
4. locuz. -fare le fucilate o alle fucilate: sparare, combattere col
, agg. ucciso con uno o più colpi di fucile; sottoposto alla
di morire 0 fucilato dietro un pino o sulla forca. pascoli, i-291:
sulle piazze e impiccati ai balconi, o li mandavano in germania.
stridula e stranamente cattedratica: - fraternità o morte! filettatóre, sm.
di questo suo perpetuo tradire, prigione o muro di fucilazione che fossero, non
loco. -figur. qualsiasi occasione o mezzo che dà origine o vigore a
qualsiasi occasione o mezzo che dà origine o vigore a un sentimento, a una passione
le scintille. -in senso equivoco o osceno. della casa, 707:
cantini, 1-21-138: pistole, terzuoli o altra sorta d'archi- busi a ruota
altra sorta d'archi- busi a ruota o a fucile o a fuoco, la canna
archi- busi a ruota o a fucile o a fuoco, la canna delli quali sia
, i-167: nascondere le miccie, o pigliar archibugi a ruota o a fucile
miccie, o pigliar archibugi a ruota o a fucile. magalotti, 20-284: il
fu fatta la predetta sostituzione del fucile o focile, chiamossi prima archibugio a fucile
. -in partic. fucile ad avancarica o a retrocarica: a seconda che si carichi
introducendo il proiettile dalla bocca della canna o dalla culatta della cassa. -fucile a percussione
dal movimento dell'otturatore. -fucile automatico o a caricamento automatico: quello in cui
, cominciò farsi col mezzo del fucile o focile, cioè dell'acciarino e della
-in partic. fucile da caccia comune o a due canne: è generalmente a
o a doppio uso: ha due canne superiori
saprei, cui visco e ragna / tenda o drizzi fucile o laccio annodi, /
e ragna / tenda o drizzi fucile o laccio annodi, / per le spigose strade
la caccia subacquea; caricato a molla o ad aria compressa, è in grado
casa una canna, un bastone, o una gamba di tavola rotta, che,
non ci abbia a fare per molto o per poco il suo servizio di stocco o
o per poco il suo servizio di stocco o di daga o di fucile. govoni
suo servizio di stocco o di daga o di fucile. govoni, 2-31: qui
i focili delle gambe, e i sei o sette paolieri, 2-164: codesta è
canto della cuculia curvasse quando rugghiava la granata o più fischiava la proprio era un arco
rare col fucile. -caricare (o ricaricare) il fucile: introdurvi tommaseo
costituito quasi si sciupa la roba, o butta il fucile, nell'idea di fare
e la paura, se lanciarsi a disarmarlo o scher massima classe della i
la dimestichezza del soldato. venta o si fonde con la forgia e si lavora
sia -mettere il fucile in spalla o sulla spalla a a mano sia per
, / met ferro (o altro metallo); bottega di fabbro fertendomi
rovani, i-404: quanti hanno portato sciabola o fucile rame sbattuta da i chiovi nelle focine
cipro, quella è al reggimento, o hanno inforcato un arcione, serbano la migliore
quasi indovinare se furono soldati di cavalleria o di / disfà vomeri e marre, e
la fucina / ridurmi, -pulire o ripulire il fucile: eseguire con ape
nelle profondità dell'etna (mongibello) o delle lipari, dove avrebbero soggiornato e
dante, inf., 14-56: o s'elli stanchi gli altri a muta
più non s'intende se luce suono o calore, bruciando martella gli occhi e
spada; / e in spalla un scoppio o un arcobugio prendi. aretino, 9-10
3. per estens. fornace o fornello che serve per la fusione di
viso raccoglie, / che, pensosa o ridente, altera o pia, / chi
che, pensosa o ridente, altera o pia, / chi la riguarda se medesmo
di facinorosi. petrarca, 138-5: o fucina d'inganni, o pregion dira,
, 138-5: o fucina d'inganni, o pregion dira, / ove 'l ben
politiche, sociali, economiche, assistenziali o di manifestazioni artistiche o di movimenti culturali
economiche, assistenziali o di manifestazioni artistiche o di movimenti culturali. livio volgar
di mantici da menare a una mano o altro modo. g. raimondi, 2-182
. operaio addetto alla fucinatura del ferro o di altri metalli; fabbro ferraio.
(con martelli, mazze, magli) o statiche (con presse);
se nel fucineo raggio / favilla o fumo in qualche parte esali. fucino
. lastri, v-192: i pecchioni o fuchi sono più grossi delle operaie, ma
, 84: or non cercare in alto o in basso voli / di cetonie,
basso voli / di cetonie, di fuchi o di farfalle: / vieni con me
intorno a un alveare l'inverno, tre o quattro relitti della brillante società emigrata.
ra mificato dicotomicamente, con o senza vesciche aeriformi; se ne
le pagliaccie, dell'orma fradicia o argilla mesticata con bovina vecchia o tanto
fradicia o argilla mesticata con bovina vecchia o tanto del fuco marino. salvini
ancor vi getta / l'immacolato adianto o capelvenere. vallisneri, iii-406:
i fuchi marini, / che alati, o pur cilin drici più forme
tra se non son concordi. o. targioni pozzetti, iii-468: 'fuco nodoso'
, distinto da una fronde piana dicotoma o quasi dicotoma nelle ramificazioni, con li
intrecciate; generalmente di colore bruno più o meno chiaro, più o meno approssimantesi
bruno più o meno chiaro, più o meno approssimantesi al verde ed al rosso.
vengono raccolte per ingrassare i campi, o per ritrarne, abbruciandole, la soda,
presto candida e effettuosa che piena di fuco o calamistri. bruno, 3-861: cossi
metilpentosani della gomma adragante e nelle alghe o fuchi marini. = deriv. da
mier (1645-1706); sono piante arbustive o suffruticose a ramificazioni esili; con foglie
; con foglie erbacee semplici, intere o dentate, picciolate; fiori solitari o
o dentate, picciolate; fiori solitari o a gruppi poco numerosi, ascellari o a
o a gruppi poco numerosi, ascellari o a infiorescenze terminali, pendenti e peduncolati
; calice aperto rosso; foglie opposte o terne lanciolate. - * fuchsia magellanica '
fu chiamata ancora 'fucsiammina 'o 'rosso di anilina '.
greggia e cloruro di etilene, o da anilina e tetracloruro di carbonio
anilina e tetracloruro di carbonio, o da anilina e nitrobenzone, o da
carbonio, o da anilina e nitrobenzone, o da anilina e acido arsenico,
da anilina e acido arsenico, o per l'azione del clo
), agg. e sm. originario o abitante della terra del fuoco.
basse di rame sono dette zien (o ciappas), delle quali 14 fanno un
. frustino usato nelle corse al trotto o al galoppo (non può superare la
. ingarbugliamento dei fili di una matassa o di un tessuto. -anche: stoffa
, più generalmente, per qualunque confusione o imbroglio che s'incontri nelle fila d'
s'incontri nelle fila d'un tessuto o di lavori di paglia o di cucito
d'un tessuto o di lavori di paglia o di cucito. viani, 4-57:
, da un luogo per evitare pericoli o gravi danni o per cercare scampo,
luogo per evitare pericoli o gravi danni o per cercare scampo, rifugio, salvezza
orrenda / alla fuga ti spinge, o crudo mostro. metastasio, i-54:
. casti, ii-7-86: a mannaia o laccio / con pronta fuga il capo reo
lei più non vide il tardo espero o il sole / lentar l'insana e disperata
clandestino e precipitoso, della casa paterna o del tetto coniugale, del carcere,
in un monastero col famoso dilemma: o nozze o monaca. pascoli, i-317
un monastero col famoso dilemma: o nozze o monaca. pascoli, i-317: si
all'estero 0 in un'altra regione o città di determinate forze intellettuali o di
regione o città di determinate forze intellettuali o di lavoro (come scienziati, insegnanti,
la conobbe, e la sua fuga / o fermare o seguir più non poteo,
, e la sua fuga / o fermare o seguir più non poteo, / con
sono eseguite da altre fughe, o da sterilità, come nell'ardor d'una
. fontanella, iii-370: giungi [o sebeto] al tetto onorato / del
il rombo della tua fuga, o vita. serra, iii-98: la fuga
uomo cerca di allontanarsi dal male fisico o morale, di evitarne i pericoli e
career esca; / né prego vaimi, o fuga, o forza, od arte
/ né prego vaimi, o fuga, o forza, od arte. tasso,
di cose ch'appartengono alla contemplazione, o pur di quelle che son convenevoli a
di vita giudicata inadatta, insopportabile, o di chi si abbandona a ricordi o
o di chi si abbandona a ricordi o a sogni assurdi, irreali; evasione;
; estasi. filicaia, 2-1-45: o quante volte... /..
/ felice fuga il tolse! / o come allor divisa / da se la mente
: qual dunque ho contra morte o fuga o scherno? tasso, 5-27:
dunque ho contra morte o fuga o scherno? tasso, 5-27: tremò
: tremò colui, né vide fuga o scampo / dalla presente irreparabil morte.
chi disperde. marino, vii-101: o sole, occhio destro, anzi pupilla
10. mus. composizione (o esecuzione) che presenta successivamente, attraverso
) che presenta successivamente, attraverso due o più parti (voci della fuga)
, riproducendo e intrecciando alternamente il tema o frammenti di esso, sembrano inseguirsi fuggendo
d'imitazione, la fuga reale legata o canone, la fuga reale sciolta o libera
o canone, la fuga reale sciolta o libera). -in senso generico:
successione di note eseguite rapidamente dal sonatore o dal cantante. v. galilei,
. per fare quelle lor fughe, dritte o roverse che le dichino. bracciolini,
alcuna malagevolezza. marino, 7-34: o che vezzose, o che pietose rime
marino, 7-34: o che vezzose, o che pietose rime / lascivetto cantor compone
fuga... e la repplica, o reditta di una particella, ovvero di
che, all'avanzar d'un passo o al salire d'un gradino, tutte
per lo più simmetrica, di elementi o di spazi archi- tettonici visti di scorcio
a un piano. -curva di fuga o di caccia: luogo di un punto
l'infermo si mette improvvisamente a correre o a camminare in stato di incoscienza;
-nel ciclismo, azione di uno o più corridori che a un dato momento
distaccano dal plotone per un tempo più o meno lungo (fuga prolungata oppure fuga
f. frugoni, iii-255: voi [o stellatura] siete una luna, piena
volta / non sa più che fare o che si dire. / dassi alla fuga
. -dare fuga a qualcuno (o a qualcosa): aprirgli un passaggio
, fischiano. baldini, i-459: otto o nove stanze in fuga, intorno alle
: spingere lontano da sé con la forza o con le minacce; inseguire, disperdere
credo che 'l dite per prendere fuga o per tormi via di parlare.
, 2-13: non è chi la fuga o le difese, / lo scusar
le difese, / lo scusar o 'l pregare ardisca o tente. svevo,
lo scusar o 'l pregare ardisca o tente. svevo, 6-121: pare che
innanzi le grevi mosse dei temporali, o come vediamo fuggir gli uccelli ad ali
anche dai fugaci moti d'un volatile o dai guizzi d'un fustigato. montale,
menare esercito di mezzi servi statarii, o con asdrubale suo suocero fugacissimo duca,
suocero fugacissimo duca, né con tumultuarii eserciti o con turba di lavoratori mezzi armati e
nemica mia. tansillo, 109: o galatea al pianto mio più salda, /
suoi seguaci. praga, vi-872: o capanne, fra i larghi oliveti / occhieggianti
/ occhieggianti le vele fugaci, / o dirupi di pascoli lieti / e voi lidi
fiume). bembo, 1-194: o rossignuol, che 'n queste verdi fronde
loredano, 1-216: non sai baciar, o lilla, / e son sempre i
poteva dissimulare un lampo degli occhi, o una fiamma fugace alle gote, o un
, o una fiamma fugace alle gote, o un leggiero palpito delle narici appena lo
). petrarca, i-4-61: o fugace dolcezza! o viver lasso!
petrarca, i-4-61: o fugace dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti
ch'un sì benigno giogo / rotto abbia o sciolto il vostro amor fugace. b
, vi-3-131: vener gioia non dona, o pur fugace. manzoni, pr.
debole, inconsistente (un valore materiale o morale); che reca segni inconfondibili
. fed. della valle, 486: o vita non vivrei vile e indegna,
sì diverse / sostien la terra, o ne l'ombroso grembo / l'immenso mare
colori soggetti a perdere la loro vivacità, o anche a dissiparsi interamente. ungaretti,
ideali (e per 11 gas perfetto o ideale la fugacità corrisponde alla sua pressione
in fuga, in rotta (una schiera o una flotta nemica); sbaragliare,
oliva / per fuggar la gran pioggia o la tempesta. giraldi cinzio, intr.
. figur. sopire (un male fisico o morale). -in partic.:
impedimento). iacopone, 4-21: o alta penetenza en mio odio fundata,
circondavano le spalle. 5. impedire o interrompere il sonno. marino, vii-489
e spinti / dal suo santo poter o ne l'oscure / ampie fauci de'
oscure / ampie fauci de'monti, o in valli o in stagni. fogazzaro,
fauci de'monti, o in valli o in stagni. fogazzaro, 2-348: si
rimosso, estirpato (un male fisico o morale: cfr. fugare, n.
fisico applica alle volte ad un membro o ferro o cauterio col quale o le sopite
alle volte ad un membro o ferro o cauterio col quale o le sopite forze s'
membro o ferro o cauterio col quale o le sopite forze s'eccitino o le
quale o le sopite forze s'eccitino o le fugate si revochino. 6.
lo 'stile 'che chiamasi pieno, o a 4 voci, o a 8
pieno, o a 4 voci, o a 8 voci; lo 'stile fugato
e letter. che mette in fuga o in rotta (un nemico);
tormentatore. boccaccio, i-215: o antica madre, sollecitissima fuga- trice degli
morali. boccaccio, i-220: o sonno, piacevolissimo riposo di tutte le
inoperoso, inefficace (un bene fisico o morale). boccaccio, 1-321:
a lor. -che si muove o si allontana con grande velocità; rapido
xiii-74: a te sia lode, o nume / di cui son l'opre ognor
opre ognor potenti e grandi, / o se nel suol ti spandi / con le
spandi / con le fuggenti spume / o di cinzia t'innalzi al chiaro lume!
! carducci, 892: salve, o pia courmayeur... / va su'
che si presenta alla vista di scorcio o in un digradante movimento di linee prospettiche
, ecc.); che appare sfumato o sfocato per la grande distanza (un
fragile, illusorio (un bene materiale o spirituale, un desiderio, una speranza)
una schiera di fanciulle alate / o di meteore ardenti. bocchelli, 9-101:
e là un altro concetto, la forza o logica delle cose, ma è appena
azione rivoluzionaria e di semiesproprio, proteggendoli o sequestrandoli a suo capriccio, piegandoli ai
. tommaseo, i-109: siete [o donna] un gemito, un sorriso,
potere starsi. salvini, vii-538: 'o tu mi guardi torto'. omero ù7ió8pa
/ mi balza il cor dell'impugnarti, o brando, / contro aperto nemico.
gr., ii-170: recate insieme, o vergini, le conche / dell'alabastro
mazza. d'annunzio, i-155: o fauno amante di fuggiasche ninfe, / per
i fuggiaschi, che ne furono quasi tutti o morti o presi. [sostituito da
, che ne furono quasi tutti o morti o presi. [sostituito da] manzoni
. pascoli, 1174: fosti [o roma] l'altare per gl'iddìi fuggiaschi
creato. -con riferimento a cose inanimate o a concetti astratti. napoli signorelli
senza sforzo e senza averne coscienza; o per meglio dire, la coscienza è
, ci basta imbroccare un buon verso o guardare la bella pittura. -vile
. fiiggìbile, agg. che può o deve essere fuggito o evitato. -
. che può o deve essere fuggito o evitato. - anche sostant. buti
è d'avere alcuna perfezione di fuora, o vero la virtù di fuora conservare non
secondo che è l'apprensione del conveniente o vero del fugibile, senza comperazione sì
non fuggifatica. foscolo, vii-254: o scienziati esattissimi, ove non vi piaccia per
[luciano], 1, 11-3-376: o dea fuggimi- seria, / o unica
: o dea fuggimi- seria, / o unica de'ricchi ammaccatrice, / che tutta
, a inseguimenti; scappare per paura o viltà. inghilfredi, 5-27:
vituperii contro gli astanti; tentò due o tre volte di levarsi per fuggire; e
luogo le trasporti. leonardo, 2-58: o quante volte furono vedute le impaurite schiere
fuggir ti sie 'n grato, / o a levarla, quando tu ha''l vantaggio
. alfieri, 1-301: appien dispersi / o spenti hai tu que'miei nemici vili
lor caccia / non rimaneano i siri anco o i demoni. montecuccoli, 53:
, / sono fuggiti, come razzo o lampo, / in verso il mare e
me vedrai seduto / sulla tua pietra, o fratei mio, gemendo / il fior
alla luce della fiammella vidi non una o due ma interi gruppi di cimici fuggire
[servi]... son tolti o fuggiti da qualche scuola, fundaco
fuggiti da qualche scuola, fundaco o bottega. sarpi, i-1-200: ha posto
disertare, abbandonare furtivamente il proprio reparto o il posto di combattimento. - anche
di affetto, soprattutto di amore (o anche respingerli, rifiutarli). -anche:
i'ti pur prego e chiamo, / o sole, e tu pur fuggi,
rilievo] che abbiano piano che scorti o fugga, ma l'hanno fatte co'propri
genere di vita; rifuggire dal bene o dal male, dalla virtù o dal
dal bene o dal male, dalla virtù o dal vizio; rinunciare al mondo,
altro; estraniarsi, evadere da preoccupazioni o pensieri assillanti. s. giovanni crisostomo
di merzede. simintendi, 3-34: o sonno, piacevolissimo delli dei; pace
salute mi regga. manzoni, 325: o padre, / fugge la luce da
andare in rovina (un bene materiale o spirituale). -in par tic.:
dante, purg., 14-112: o brettinoro, ché non fuggi via
morando, iii-225: se tu [o ruscello] sei fugace, anco fai fede
in un determinato modo, aver buono o cattivo esito. boccaccio, i-329:
, scomparire definitivamente (un male fisico o morale). -anche con la particella
, dopo ventiquattr'ore, fuggiva o peggiorava. 17. uscir di mente
il giorno dopo. -essere pronunciato o scritto, per lo più inavvertitamente o
o scritto, per lo più inavvertitamente o fuggevolmente (una parola, un detto
allontanarsi verso il traguardo, da solo o in piccolo gruppo, distanziando notevolmente il
e rovine); sottrarsi a situazioni o circostanze moleste o dannose, a sensazioni
; sottrarsi a situazioni o circostanze moleste o dannose, a sensazioni sgradevoli.
mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno / com'io
? / non puoi fuggir tua morte, o tua sventura? carletti, 23:
a inseguimenti, ricerche, rappresaglie (o anche a premure, attenzioni, gentilezze
spolverini, xxx-i-iio: sol fuggite ogni riva o erbosa macchia / là dove la mortai
macchia / là dove la mortai vipera o l'idro / spesso s'asconde.
s'asconde. foscolo, 1-339: o agamennòn, fuggirem troia, e all'
: il toro non mostrava di temerli o fuggirli... giganteggiava nell'arena;
. -con riferimento a cose inanimate o a concetti astratti. simintendi,
: aborrire, detestare ciò che è o appare biasimevole; estirpare, reprimere (
poesia, se questa è parte o frutto della filosofia? muratori, 5-ii-189:
rifiutare con esplicita rinuncia (vantaggi materiali o morali, cariche, onori, ecc.
. -allontanare da sé la lode o il biasimo. compagni, ii-220:
minime e nel vivere quotidiano, maggiore o più pomposo 0 delicato
però. qual alma è mai / dura o fredda così che della lode / al
ben conoscendo questo, tuttavia le fuggono, o le toccano di fianco e di traverso
da seguitare e da fuggir la toscana, o 10 non v'anderei a legger latino
10 non v'anderei a legger latino, o spererei che delle mie lezioni poco frutto
se ne dovesse pigliare. -non mangiare o bere determinati cibi o bevande; non
. -non mangiare o bere determinati cibi o bevande; non prendere certe medicine;
, anch'ei la vita / fugge, o fratei, che a te fu amara
fuggirei 11 tentare uno impiego di sei o ottomila ducati in questa mercanzia, assicurato
cose fuggano in forti e secure castella o vero cittadi. compagni, 2-19: le
20: chi avea cose care o mercatanzie le fuggìa in chiese e in
scorrimenti, quando ritorna al timore di dio o alla correzione dello spirito, in prima
. -in partic.: che è fuggito o è scampato a pericoli, minacce
lo appiattarsi nelle siepi e cespugli, o tra la densitade degli arbori. alfieri,
, 729: ti cercano le genti, o fuggitiva. / o psyche! o
le genti, o fuggitiva. / o psyche! o psyche! dove sei?
o fuggitiva. / o psyche! o psyche! dove sei? buzzati, 1108
/ fra boschi antichi fuor di fossa o muro, / e spiar lor covil
maggior gloria, / d'atterrar orso o d'assalir cignale. tasso, 8-6-642:
di quadrella pungenti armato e carco / affronta o segue, in un leggiadro e fiero
in un leggiadro e fiero, / o fere attende fuggitive al varco. foscolo
/ il tuo sembiante, aspasia. o fuggitivo / per abitati lochi a me
me lampeggia / in altri volti; o per deserti campi, / al dì
: agli amorazzi precoci, fuggitivi randagi, o quasi affatto animali, stava per seguirne
d'amore. -che si muove o si allontana con grande velocità (un
, una nave in mare, nubi o astri nel cielo, polvere nell'aria,
celestiale. di costanzo, 91: o quando il fuggitivo / tempo, che
brevissimo tempo (un atto dei sensi o dello spirito); che volge rapidamente
uniforme, non lascia che un'impressione passeggera o debole. g. b. maccari
, or vita, secondo, che o crudele, o fuggitiva, o turbata,
, secondo, che o crudele, o fuggitiva, o turbata, o splendida,
che o crudele, o fuggitiva, o turbata, o splendida, o benigna
crudele, o fuggitiva, o turbata, o splendida, o benigna se li mostrava
fuggitiva, o turbata, o splendida, o benigna se li mostrava. caro,
5-47: che cosa valgano le innocenze o non tentate o ineccitabili o fuggitive io
che cosa valgano le innocenze o non tentate o ineccitabili o fuggitive io non so vedere
le innocenze o non tentate o ineccitabili o fuggitive io non so vedere. de sanctis
, fallace. guittone, i-16-20: o che folle è fidare e appoggiare in
e frale. dottori, 82: o troppo nel donare facili dei, /
da morbidi origlieri, / quanti, o poeti, sono / i fuggitivi beni /
e fuggitiva. govoni, 3-94: o dolce casa sempre fuggitiva, / per
indipendenza, né io affermerò come o quando la possa arrivare, e se opportunissima
quando la possa arrivare, e se opportunissima o fuggitiva; affermo bensì che la deve
nelle gare ciclistiche, il corridore, o il gruppo di corridori, impegnato in una
: non pochi,... o per fede verso l'antico sovrano, o
o per fede verso l'antico sovrano, o per paura del nuovo, si resero
destrier più rapidi, che mandi / argo o tessaglia, e voleran per torme /
la corazza, un fante a piede / o piuttosto un fuggito di galea, /
. tasso, aminta, 123: o mia fuggita etate, / quante vedove
sappiamo che cosa, se ricordo, o nostalgia e desiderio di ricordo fuggito,
fu mai. 7. pronunciato o scritto inavvertitamente o fuggevolmente (una parola
7. pronunciato o scritto inavvertitamente o fuggevolmente (una parola, un giudizio
gentiluomo, il quale fuggitor di brighe o derisore de'trasporti altrui sprezzantemente se ne
sm. tessuto leggero di seta greggia o di raion, tinto o stampato, adatto
seta greggia o di raion, tinto o stampato, adatto per confezionare cravatte o
o stampato, adatto per confezionare cravatte o sciarpe o abiti estivi. alvaro
, adatto per confezionare cravatte o sciarpe o abiti estivi. alvaro, 9-303
più di seta, triangolare, quadrato o rettangolare, di varie dimensioni, che
che può essere portato intorno al collo o anche intorno alla testa. imbriani
240: prendiamo per esempio la leva, o la stadera romana. siavi il vetta
, sia essa 4 animata '(uomo o animali), ovvero 4 inanimata '
e dassi il nome di 4 fulcro 'o 4 punto d'appoggio 'a quel
verace fulcro. benivieni, i-81: o sopra ogn'altra a me grata spelunca
tallose, come i rizoidi delle alghe) o di radici (come quelle caulogene in
caulogene in certi tipi di ficus, o a uncino come all'apice delle foglie di
superi. fulgentissimo). che riflette o emana una luce abbagliante; risplendente,
somigliandosi al girasole. tasso, 11-7: o duci, e voi che le fulgenti
detto. campofregoso, 5-25: fama o gentil trombetta de mia gente / senza
tempi composti). letter. emanare o riflettere una vivida e intensa luce;
delle proprie virtù, delle proprie qualità o facoltà, della propria fama. g
covi nelle sue fibre medicinale vigore, o trasfunda dalle sue vene fulgidezza avvampante.
superi, fulgidissimo). che emana o riflette una luce intensa; che risplende
chiabrera, 156: cangiate costumi, / o fulgidi lumi, / pietate, pietate
passato, io non esito, o signori, a pronunciare un nome..
/ raggio è di sole, o de'tuoi soli il lume? -scintillio
splendore e forza, di luce incerta o addirittura di abbuiamento e di tenebra.
centro d'una raggiera di sguardi, o sogni cupidi. landolfi, 7-54: saresti
patria). ariosto, 42-22: o chiaro fulgor de la fulgosa / stirpe,
fulgosa / stirpe, 0 serena, o sempre viva luce. = voce
fulmine, della folgore. -arte o disciplina o dottrina fulgurale: metodo di
della folgore. -arte o disciplina o dottrina fulgurale: metodo di divinazione,
composta da particelle finemente suddivise di carbonio o di elementi inorganici, che, nel
e sui condotti di scarico di camini o di stufe (e in passato veniva
se 'l cavallo, in qualche modo percotendo o incontrando cosa che tagli, resti ferito
per proteggere delle connazionali color di filiggine o color di cioccolatte. boriili, 2-223:
un organo all'altro di un corpo animale o erano originati dagli umori di questo corpo
deve in oltre il buon canatiere una o due volte al mese, e più,
olio di noce, serbata in sacchetti o bottoni di vescica, a uso dei pittori
. 4. figur. oscurità o confusione di idee, ignoranza; errore
nel consiglio de'savii, siccome più o meno tinti dalla fuliggine francese, che
malattia del frumento, detta anche carie o carbonchio del grano. ginanni, 1-23
: i più, di pietra, o tozzi e panciuti, o piatti e snelli
di pietra, o tozzi e panciuti, o piatti e snelli, o bianchi con
e panciuti, o piatti e snelli, o bianchi con la testa fìligginosa. quarantotti
12-8-348: formando un misto di fondo, o ben cristallino, o trasparente nel
fondo, o ben cristallino, o trasparente nel lividastro, nel fuliginoso, nel
in opera un inchiostro non così pallido o fuligginoso quale si era usato per le
sopra, mettendovi anco sopra dei fulignati o pignuoli freschi; e il simile si farà
etnea, / non so se fulminato o fulminante, / vibra il fiero gigante /
, non so se d'un ercole o di un giove fulminante,...
piantatore / giove, odi me, o formi-vario, e dona / sanità senza
è sottoposto a riscaldamento, ad attrito o a percussione (una sostanza: polvere fulminante
perfezionar le antiche [scoperte], o di fame delle analoghe (come quella della
battini luziares morisse affogata in un barile o avesse a pigliare una polmonite fulminante.
prospero, fuorché con qualche digrigno, o qualche occhiata fulminante. pirandello, 5-421
le sopporta che nel verso di giovenale o dell'alighieri, fulminante d'indignazione o
giovenale o dell'alighieri, fulminante d'indignazione o arroventato e friggente a bollare la degradazione
impressione); che colpisce la mente o i sensi provocando profonda e duratura impressione
in forma solenne (un'autorità ecclesiastica o, in senso generico, un'autorità
a cavare dalla giberna il fulminante, o la capsula come si dice nel linguaggio
mi fulmini, come formule di giuramento o come imprecazioni). guido
, pudico amore. tasso, 16-57: o cielo, o dei, perché soffrir
. tasso, 16-57: o cielo, o dei, perché soffrir quest'empi,
ed arene, / e non mai, o di rado, ei l'uomo fere.
ingiusti e rei / vonno quaggiù raffigurarvi, o dèi. d'annunzio, iii-1-783:
(con armi da fuoco con frecce o con altri proiettili). giov.
. testi, li-m: fian preziosi cibi o lepre ch'aggia / preso il mio
il mio veltro infra solinghi orrori, / o qualche augel, che per l'aerea
fulminar le sceleraggini impunite de'popoli, o parlano in comune a mezza bocca,
parlano in comune a mezza bocca, o spesso degenerano in dicerie d'accademici.
intorno alle correnti ad alta tensione, o di un minatore nella sua galleria:
quali, sempre in pericolo d'essere fulminati o sepolti, pensano a tutt'altre faccende
dura. leonardo, 2-55: né stromboli o mongibello, quando le solfuree fiamme,
; lanciare, rivolgere con subitanea severità o minaccia (uno sguardo, un'occhiata
combattessero contro cristiani. 7. esprimere o proferire con tono duro, violento,
n. villani, i-1-34: fuggite, o voi fuggite, onde non abbia /
successi. -provocare (un danno fisico o morale). leopardi, 27-47:
ove tu pasca, e mai per vento o grandine / la capannuola tua non si
è tempo, / che tu fulmini, o giove. lemene, 455: qualora
fulmini. d'annunzio, iii-2-145: o signore, signore, ascolta e fulmina
-imperversare, infuriare (mali fisici o morali). tasso, 6-v-131:
di pestilenza. 4. colpito o ucciso da una scarica elettrica. moravia
che colpisce repentinamente e profondamente i sensi o lo spirito. de roberto, 4-123
promulgato in forma solenne (una condanna o una disposizione ecclesiastica). sarpi,
. sarpi, vi-3-187: le bolle o lettere apostoliche di citazioni esecutoriali, fulminatorie
lettere apostoliche di citazioni esecutoriali, fulminatorie o altre non si esequi- scono in francia
francia senza il 'pareatis 'del re o de'suoi officiali. leti, 5-ii-544
. leti, 5-ii-544: le bulle, o le lettere apostoliche di citazioni esecutoriali,
apostoliche di citazioni esecutoriali, fulminatorie, o d'altra maniera, non si mettono
dura tale superbia, ch'ella s'attrita o per temporale infortunio o per la comune
ella s'attrita o per temporale infortunio o per la comune fulminazione, che ha
di corrente provocando stordimento, bruciacchiature, o anche ferite vaste e profonde o,
, o anche ferite vaste e profonde o, addirittura, la morte); folgorazione
, fra nube e nube, o fra la base di una nube temporalesca e
809: fosse naturale accidente, o fosse volontà di dio, a quell'
di poi uscendo fuor delle nubi il fulmine o la saetta, con grandissimo romor di
. 2. per estens. persona o animale o veicolo che si muove con
2. per estens. persona o animale o veicolo che si muove con impetuosa velocità
fulmine, un portento. -arma o proiettile micidiale che colpisce con fulminea rapidità
machina tal, che manda fuori / o lancia o sasso o fulmini mortali,
tal, che manda fuori / o lancia o sasso o fulmini mortali, / che
che manda fuori / o lancia o sasso o fulmini mortali, / che rompe e
mortali, / che rompe e passa o petto o braccio o testa,
, / che rompe e passa o petto o braccio o testa,
che rompe e passa o petto o braccio o testa,
. 3. figur. condottiero o guerriero che agisce con micidiale potenza e
, 233: onorar d'altra guisa o con altr'arte / che con fulmini
di bellona. varano, 185: o eroe, di cui non v'ha
al lettore benigno si offrirà sempre, o nell'una o nell'altro, un
benigno si offrirà sempre, o nell'una o nell'altro, un punto di congiunzione
-fulmine a del sereno: notizia o evento che giunge del tutto inatteso (
è un fatto che, per chi corre o vola fulmineamente in un'automobile o in
corre o vola fulmineamente in un'automobile o in aeroplano, la sua nozione delle
fulmineo strale. folengo, ii-24: o vendetta del ciel, quanto a ferire /
rara / desterità nel trar d'arco o di fionda, / o nel vibrar fulminea
trar d'arco o di fionda, / o nel vibrar fulminea lancia o spada
/ o nel vibrar fulminea lancia o spada. d'annunzio, i-61: portavan
un ramarro fulmineo. -che avviene o si svolge in un tempo brevissimo;
, per mantenere i mille impegni taciti o giurati di quell'amore fulmineo.
/ nel vasto sangue popolar discendi, / o libertade. 3. rapido,
sian men belli / gli amanti girasoli o i fiordalisi? -men odorosi i fulvidi narcisi
garzoni, 1-667: il colore rosso o russo comprende... il fulvo
che ha il pelame, la criniera o le penne di questo colore (un
è d'un colore solo, è o flava ardente o fulva. mattioli [diosco-
colore solo, è o flava ardente o fulva. mattioli [diosco- ride]
seconde, / fulve limose e rancie, o che ridente / ebbio soglion produr,
ridente / ebbio soglion produr, gramigna o malva / o fieno od erba tal
ebbio soglion produr, gramigna o malva / o fieno od erba tal che a lor
roghi disseminati fra il bianco della neve o il fumacchiar della nebbia. 2
più assol.). fumare lentamente o distrattamente (una sigaretta, la pipa)
pezzo di legno, di carbone o di altra materia non completamente spenta che
lentamente, senza sprigionare fiamme; pennacchio o piccola nuvola di fumo, che accompagna
di fumo, che accompagna un'esplosione o che esce da un comignolo, da
parvenza: bianchi, quasi ovatta, o d'un bianco irreale di vapore.
le rocce. -falda di vapore o di caligine. negri, 2-1121:
provocata da diversi tipi di funghi saprofiti o epifiti (limacinia, capnodium, alternarla
ha l'aspetto di un deposito polveroso o crostoso, formato da un fitto intreccio
che ricopre gli organi in modo continuo o discontinuo; non danneggia le piante né
di combustione di una nave a vapore o a propulsione meccanica oppure di una locomotiva
4-v-101: i vulcanici crateri, che più o meno bruciano, sogliono essere attorniati da'
', propriamente dicesi di legnuzzo, o carbon mal cotto, che per non
. che ha natura di fumo o di vapore. fr. martini,
7-79: le immutazioni si fanno tutte o con moto locale, com'è nell'
locale, com'è nell'udito, o con tatto o con fumale evaporazione,
com'è nell'udito, o con tatto o con fumale evaporazione, com'avviene nel'
ugurgieri, 321: sì ti priego, o padre, per li fumanti abbattimenti della
che emette, che esala vapori (o anche gas, nebbia, ecc.)
etna fumanti / ben ti levi, o facella di guerra. di giacomo, i-581
due volte l la tua vela, o rinascimento: / il vento ch'or le
io vegga lampeggiar sul bisso, / o 'n su i lini finissimi d'olanda /
: ancora torbido e fumante d'entusiasmo o di vituperio. -che muove da
, detta appunto gabella dei fumanti (o fumo o fuoco o focatico, ecc.
appunto gabella dei fumanti (o fumo o fuoco o focatico, ecc.):
dei fumanti (o fumo o fuoco o focatico, ecc.): era
fumarato, sm. chim. estere o sale dell'acido fumarico. =
/ né 'n cielo avea lasciato dio o dea / il qual per sé non
alla fine s'accende e, bene o male, brucia. -letter. bruciare
. parini, iv-123: onora, o figlio, il nume / che dall'alto
ma solo a lui non fumé / incenso o vit- tim'arda: / è d'
per estens. emettere, esalare vapore (o anche gas, nebbia, caligine)
, vi metterete dentro el rame, o la cosa che vorrete saggiare, e così
messe nel tegamino, invece d'olio o di burro, un po'd'acqua e
corpo accaldato a contatto con l'acqua o da stoffe bagnate sottoposte all'azione del
, quando dovevo ascoltare un malato, o fare una iniezione a una donna che
e nera / fuma il tuo spirto [o bove]. barilli, 6-62:
sulfureo odore. foscolo, iv-452: o! mi vado strofinando le mani per
stecco che ti sia caduto di mano o in forbirti una pianella, fanno giudizio
. letter. esalare, emettere (fumo o vapore). foscolo, sep.
. aspirare (ed espirare mediante la bocca o il naso) il fumo prodotto dalla
il fumo prodotto dalla combustione del tabacco o di altre sostanze analoghe (come oppio
dalla confezione del sigaro, della sigaretta) o mediante appositi cannelli (bocchino, pipa
più niente. -sostant. l'atto o l'abitudine di fumare. pavese,
che guai se lo scrolli un po'o se ci soffi sopra, appena appena!
in canzonatura, quand'altri minaccia, o quando altri tema di qualche disgrazia,
fuma: per indicare una persona stizzita o che si dà arie. g
, lat. fumare * emettere fumo (o vapore), affumicare ',
particolarmente diffusa in italia nei campi o sui muri è la fumaria officinalis
fumarie sono piante erbacee annue, o perenni, d'un sapore amaro, che
non so che di analogo al fumo, o alla fuliggine. = voce dotta
si presenta sotto forma di cristalli incolori o giallognoli, poco solubili in acqua;
dell'acido maleico, per opera del calore o di vari catalizzatori, per fermentazione del
vari catalizzatori, per fermentazione del glucosio o per sintesi del cloruro di vinile;
solfuro, carbonato). -fumarole fredde o solfidriche: quelle con temperatura inferiore a
a depositi di zolfo. -fumarole secche o anidre: quelle con temperatura superiore a
bossi, 160: * fumaroli'o 'fumarole 'diconsi le aperture, frequenti
dalle quali escono sorgenti d'acqua calda, o anche solo quest'acqua ridotta in vapore
fumata, sf. getto, ondata o colonna di fumo (che esce da
tiro; e di giorno farà una o due fumate, secondo il bisogno.
. comisso, 12-51: con fuochi o con fumate mi avrebbero fatto segnali appena
. -per estens.: esito positivo o negativo di un'elezione. pesci,
-agric. l'operazione di bruciare paglia o fascine, che, nei campi coltivati
campi coltivati, è destinata a impedire o ad attenuare i danni provocati dalla brinata
quelle che alcuni agricoltori fanno negli orti o nei vigneti per impedire il guasto della brina
sia poi per ordine di superficie rarefatte o perché ne svapori tutto insieme una fumata,
a gran velocità. -piccola nube o pennacchio di fumo che accompagna un'esplosione
l'abbaiare dei cani nella rocca, o lo sparo dei fucili, la chiamava le
di fumare una certa quantità di tabacco o di aspirare una boccata di fumo.
aspirare una boccata di fumo. -fare o farsi una fumata: fumare una sigaretta
farsi una fumata: fumare una sigaretta o un sigaro o la pipa. comisso
: fumare una sigaretta o un sigaro o la pipa. comisso, 5-289:
439]: dazio dei chirologi, o sia fumàtico, che corre in serenissima signoria
: si stima che l'uso del tabacco o masticato o fumato possa essere nocivo.
che l'uso del tabacco o masticato o fumato possa essere nocivo. guadagnoli, 1ii-
consistenti in oche, in carne di porco o di vacca salata e fumata. bettinelli
, 1-ii-400: le carni fredde, salate o fumate, latte e formaggio sopratutto eran
). chi fuma abitualmente (tabacco o anche droghe); chi fuma molto
nella sala dei fumatori, insieme a tre o quattro amici che parlavano della sua
vanto. salvini [tommaseo]: o fondata di ferro, ch'entro a'
2. per estens. cortina di nebbia o di vapore; caligine diffusa. -
. strisciano giù per le frane, o rotolano, o vanno a balzi con
giù per le frane, o rotolano, o vanno a balzi con un fracasso,
nella fumea che il vento / lacera o addensa, violento. -figur.