né dar fiorino / né che sia lelio o scevola chiamato. f. d'ambra
desto. -se gli è lecito, / o s'egli ti vien ben comunicarmelo,
le foglie. caro, 6-1317: o dii superni, / troppo parravvi la
400: pari al cedro, o signor, pari all'oliva, / lo
. 2. coprirsi di fiori (o, in genere, d'erbe, di
mento / avea qual terso avorio o puro argento. d. bartoli, 42-i-118
mie dolcezze amare et empie, / o s'infinge, o non cura, o
empie, / o s'infinge, o non cura, o non s'accorge,
o s'infinge, o non cura, o non s'accorge, / del fiorir
. d'annunzio, i-422: cantate, o gentildonne, a cui la rima /
. muratori, 5-iii-165: moltissime locuzioni o frasi, moltissime parole passarono dal greco
nel loro fiorire, furono una fusione o meglio partirono dall'essere una fusione dei
di eruzioni cutanee (il corpo umano o una parte di esso).
pelle dell'uomo in cotali bollicine o squame di vario colore, di che la
ancor scolari. -coprire di peli o di eruzioni cutanee. c. e
una di [queste [quattro cose, o di riso, o d'erbette,
[quattro cose, o di riso, o d'erbette, o d'uova sode
di riso, o d'erbette, o d'uova sode in piccatiglio, o di
, o d'uova sode in piccatiglio, o di tagliatelli minutissimi di frittate, sottili
conoscere a buon'ora belli esempli e modelli o di costumata virtù, o di fioriscente
e modelli o di costumata virtù, o di fioriscente saviezza. = voce
influirono se non in qualche ornatista, o in qualche pittore di figure che le accompagnasse
.. poeta? -chi fabbrica o vende fiori artificiali. = deriv.
, lxvi-1-383: chi ne vuol mangiare, o sia quel che l'uomo chiama capi
che l'uomo chiama capi di latte o pur latte strutto o fiorita come si
chiama capi di latte o pur latte strutto o fiorita come si voglia, si deve
poema non sia fiorito a bastanza, o sia la fioritézza... effetto
non gode. carducci, 580: o tu che dormi là su la fiorita
un campo): che ha messo fiori o è pieno di fiori di quel determinato
e scandinavi. 4. dipinto o tessuto, ricamato, stampato con fiori
al figur. iacopone, 83-32: o libro signato, che dentro èi enau-
. tasso, 13-i-272: io veggio, o parmi, quando in voi m'affiso
t'incresca. latti, 8-138: o s'io fussi dicea, nel mio fiorito
perfettamente sviluppato. simintendi, 3-132: o galatea, più bianca che la foglia
, ragguardevole, esimio (una persona o un gruppo di persone, un'assemblea,
come quella degli antichissimi artisti d'egitto, o dei pittori-poeti sbocciati e fioriti intorno alla
un linguaggio fiorito, pescato nei libri o nei discorsi e sermoni dei preti.
cosa). anonimo, ix-551: o viso di zaffir, fiorita perla, /
. canuto, brizzolato, grigio (barba o capelli). boccaccio, v-255:
due specie di cavalli vagamente macchiati, o come egli poeticamente esprime fioriti, e
2-580: diciamo 'vino fiorito'quando, o per essere al fondo della botte, o
o per essere al fondo della botte, o per altro mancamento, il vino,
— quantità di fiori dipinti, o comunque raffigurati. e. cecchi,
! di una corrente letteraria, artistica o scientifica; vivace rigoglio. -anche in
niccolini, guerrazzi, giusti, tacevano o morti o esauriti. b.
, guerrazzi, giusti, tacevano o morti o esauriti. b. croce,
di amori, di cuori da calmare o da esaltare. 5. eleganza,
-in partic.: incrostazione di muffa o di ruggine che si forma sulle superfici
sia stata simultanea... o successiva per modo, che al principio di
grande. -anche: grande fiore ricamato o dipinto per ornamento. pananti, i-166
come fra la pania / calderini o fiorranci, od altri gai / vezzosi
di que'tri tumi, o rimasugli di tante erbe, che restano nel
l'altra. boccaccio, ii-333: o misera compagna sventurata, / qual peccato
pedemonte, 4-531: tu cessa, o prode, dalla forza, e il vecchio
il fiotto fanno fare grandi ripe, o vero argini. marini, i-31: non
più strozzata, quel sugo pancreatico più o meno acido, fanno, per esempio,
capua, 3: quel movimento, o sia fiotto, che dicon flusso e riflusso
mare quando s'infrangono contro la riva o gli scogli; 11 caratteristico rumore di
, urta contro le pareti del recipiente o della cavità in cui è contenuto.
e che i fanciulli tutti i bacini o altri vasellamenti sonanti sonassono con grande istrida
canta il firinguèllo, buono o cattivo, tienti a quello. =
lo più mediante prenome e cognome, o con l'iniziale del prenome e il cognome
del prenome e il cognome intero, o col solo prenome o con qualunque altro
cognome intero, o col solo prenome o con qualunque altro modo o segno grafico
solo prenome o con qualunque altro modo o segno grafico che abitualmente venga usato da
diversi scopi (alla fine di un documento o in genere di un atto scritto per
, torrenziale (il cader della pioggia o della grandine). beicari, 2-2-99
ranno di cenere, un sapone) o dolcificante (il ranno di calce)
sterco bovino distemperato, con lisciva forte o con capitello di sapone, tanto che sia
la volizione più forte rispetto alle passioni o desideri, e tal'altra come la
. tommaseo, i-403: dateci, o dio, gioie pure, dolori sopportabili,
che si distingue per non comune intelligenza o per particolari capacità e doti.
fermar la mente in qualche passo forte o sentenzioso. alfieri, 1-879: ove
per provare l'anima umana immortale, o sia incorruttibile. pananti, ii-424:
. baldinucci, 88: maniera forte o gagliarda, è di quel pittore che
rajberti, 2-136: siccome la temperanza o castigatezza dell'arte greca...
per lo comandamento della tua maiestade, o imperador vittorioso, e'sia apparecchiato dinanzi
balìa a'rettori contro a chi facesse rissa o tumulto.
il suo fine (una causa) o di produrre il suo effetto (un
per mezzo di menzogne grandi e piccine o di spiritose invenzioni che si dicano,
che si dicano, l'azione pratica o politica di stati e di chiese e
vivi suoi provvede, / posa, o spirito mio; né acquistin fede / mie
il mormorio delle tue onde, o lora, / mi risveglia nell'alma.
dignitoso e forte / tuo aspetto, o bruto, e il favellar tuo franco,
quantità, per intensità, per pregi o difetti non comuni; importante, considerevole
considerevole. iacopone, 24-41: o mamma mia, ecco le scorte / che
non vorrei vederla... nel cantar o sonar quelle diminuzioni forti e replicate,
debolissimi di raziocinio, fu una natura poetica o sia creatrice, lecito ci sia dire
maggior parte di un complesso di persone o cose. -anche: la parte migliore,
, terribile. guido delle colonne o anonimo, 428: la mia vita è
che si può far sentire con meno o più sforzo, con più o meno forza
meno o più sforzo, con più o meno forza. le distinguo in semilunghe
deve essere eseguito con intensità di suono o di voce (una frase, un passaggio
/ * forte *; di ff o fff: 1 fortissimo '). cfr
'forte', usasi per indicare di rendere o pronunziare un passo con forza, o
rendere o pronunziare un passo con forza, o subito al suo principio, o dopo
, o subito al suo principio, o dopo un piano; lo che non solo
culpa '. -sostant. registro o pedale che serve a rafforzare il suono
a incontrare. -farsi forte di o sopra qualche cosa: servirsene, fondarsi
: quei che l'iscrizione credono apocrifa o sospetta, si fan forti sopra alcune
-farsi forte con qualcuno: acquistare potere o ascendente su di lui. garzoni,
. -pezzo forte: componimento musicale o letterario, ecc. che dà modo
: ciò che costituisce l'elemento principale o fondamentale. alvaro, 7-77: l'
un pane di germi di grano, o di grano germogliato che è il pezzo
171: io non so tante cose; o non sito forte a vostre ciance.
che batté altrui, domandi se fu piano o forté. canti carnascialeschi, 1-23:
. v.]: * forte 'o 1 più forte ', usasi per invitare
violino] nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino, suonando con l'
carducci, iii-7-40: re arturo, o poeta, dorme ben forte nelle grotte
più che tre giorni puoi ben credere o ch'io son morto o ch'io son
puoi ben credere o ch'io son morto o ch'io son malato forte. alvaro
forte, e qualcosa, nel cielo o sulla terra, dovesse spaccarsi.
il desidera. pascoli, 573: o cavallina, cavallina stoma / che portavi colui
, ma lo core meo / more spesso o più forte / che non faria di
: e però, quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a sé
fa contenta questa corte, / alfa ed o è di quanta scrittura / mi legge
di quanta scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. 12.
scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. 12. in modo
molestia). guittone, 202-2: o carissimi miei, qual è cagione /
popolare, seguendo) immediatamente un aggettivo o un avverbio, gli conferisce il valore
, posta a protezione di una località o di un passaggio obbligato; attualmente è
col prendere qualche alloggiamento che gli soprafaccia o con l'impedire loro le vettovaglie. lorini
. barboni, ii-1-940: il forte, o bagno penale di san giacomo, è
grazzini, 4-41: pigliate una pentola, o un mezzo quarto, e venitevene in
di pietrame alto otto in nove pollici o battere fortemente la terra dopo averla bagnata
: ora, suonava fortemente, due o tre volte: ora, suonava a
debbian fuggire, son questi. per due o tre dì dinanzi cominciano [le api
); eccessivamente, intollerabilmente (scaldare o raffreddare). anonimo, ix-1054:
acque, che fortemente corrono, poche o nulle piante vedemo che nascano. vico
coloro i quali nulla violenza di male o alcuna forza aveva potuto vincere; e
mi avrebbe portato a morire fortemente, o a fortemente operare in prò del mio
dolemo dele vostre aver- sitade. mostacci o rugieri d'amici, 421: però de
sudato e fortemente riscaldato non dee mangiare o bere alcuna cosa. varchi, 18-1-129:
, iii-24-351: nessuno facente professione, o fortemente indiziato, d'invidia al signor
portava una ghir- landetta verde di quercia o d'appio a dimostrare la sua grandezza
, e senza pensare pigliano impresa giusta o ingiusta. forteguerri, 7-25: rinaldo ripien
-per estens.: di animali o di piante. simintendi, 3-215:
, sogliono ricorrere all'autorità di questo o quello autore; e con citar in voce
per maggior fortezza, acciocché i sopraccigli o sopra limitari delle porte e finestre non
si rinchiuse in loduno, luoghi tutti o per la fortezza del sito,
per la fortezza del sito, o per i miglioramenti dell'arte, o per
o per i miglioramenti dell'arte, o per il rispetto de'fiumi che sono
saranno più facili a corrompersi dai vermini o tarme et a invietare; e facendosi
cinque parte aqua, e più o meno secundo la forteza del vino e
fisonomia non è altro che un'arte o cognizione delle passioni naturali dell'uomo,
, iii- 285: tu [o signore] mi cignesti di fortezza a combattere
grazie che iddio rade volte concede / o per nostra salute o per la fede
rade volte concede / o per nostra salute o per la fede. tasso, 12-479
d'ogni altra virtù, la quale o sia acquistata per lunga esercitazione o
o sia acquistata per lunga esercitazione o infusa per grazia divina. pallavicino, 7-218
garzoni, 1-564: le carti o communi o tarocchi di nuova invenzione, secondo
1-564: le carti o communi o tarocchi di nuova invenzione, secondo il
da ripari, costruzioni di case matte o altri elementi atti alla difesa; piazzaforte
che fiesol fosse edificata / di mura o di steccati o di fortezza, / da
edificata / di mura o di steccati o di fortezza, / da molto poca gente
né i soldati, ma le forze morali o... il patriottismo e la
canzonavo chi voleva pigliarmi con i sospiri o con i versi, mi mostravo una
del papa estenderlo il molo un millecinquecento o du'mila palmi di più quando sarà
. rafforzare gli scenari impiegati in teatro o in cinema applicandovi strisce di tela o
o in cinema applicandovi strisce di tela o carta. = deriv. da
scena di carta impiegata nelle scenografie teatrali o cinematografiche, per rinforzarla.
interstizi delle pietre... bassofondo o secca di pietre presso la riva.
del mare formata di scogli duri e taglienti o di pietra viva, dove le ancore
si guardano in quello luogo di fare o dire cose disoneste. b. davanzali,
potrete fortificare di tagliate d'alberi, o cavando terra munirlo d'argini, di trincee
leggi e delle amministrazioni civili si sono o coll'armi... o coll'
si sono o coll'armi... o coll'autorità divina... o
o coll'autorità divina... o coll'uno e l'altro...
validità, efficacia; conferire maggior energia o intensità (al discorso, a pensieri
, e impiccossi. cieco, 1-1: o clio, se mai benigna ti mostrasti
-figur. fissato su una convinzione o su un argomento. de sanctis
5. che ha acquisito maggior potere o autorità (un condottiero, un capo
evo consisteva in una cinta di mura o cortine di pietra, mattoni e calce,
se costruita in muratura), passeggera o campale (se formata da trincee,
(della fede, di un sentimento o anche di una classe sociale, di
hanno in loro qualche mancamento di fortigno o cattivo seto, che sanno di secco
. milit. piccola fortezza; rocca o castello di piccole dimensioni. siri,
che si rifugiavano in quelle macchie, o dai nobili di campagna, che,
artiglieria, dovendoseli fare il fortino o. montecuccoli, i-492: mantener sempre
sempre un passaggio aperto, dietro o a canto a sé per la con
fortóre, sm. odore o sapore acre, pungente, sgradevole
riferimento a quello del vino in fermentazione o in decomposizione). caro. i-334
. che si verifica senza una ragione o una causa o un fine determinabili;
verifica senza una ragione o una causa o un fine determinabili; che è dovuto
che è dovuto al concorso accidentale o imprevedibile di varie circostanze; che produce
la dafne del primo [il bernini] o un ritratto del secondo [il padovanino
. 2. che non è o non sembra provocato intenzionalmente (un incontro
de'nostri tempi è cieca e fortuita, o sacrata e solenne. -che
piazze moderne non sono semplici quadrilateri o figure fortuite. bocchelli, 9-370:
quanto si mostra fa vorevole o sfavorevole, propizia o avversa: e
vorevole o sfavorevole, propizia o avversa: e può dare agli uomini
: e può dare agli uomini felicità o infelicità. -in partic.: nel
potenza ipotetica che opera secondo leggi fortuite o arbitrarie o capricciose (e si distingue
che opera secondo leggi fortuite o arbitrarie o capricciose (e si distingue dal destino
capricciose (e si distingue dal destino o dal fato, in quanto può essere
accordassono in fare le parti, dando o togliendo, possonsi gittare le sorti,
che non sapean se l'una / o l'altra via facesse la donzella, /
occhio sul mar, se la procella / o fortuna od error legno vi adduca /
d'inanzi, lo vedrà levato da terra o in su ordine di scalee o di
terra o in su ordine di scalee o di muricioli, tanto che quello sfogo
con grandezza e serva che le cucine o cantine sotto terra siano più vive di lumi
anco molto difende l'edificio da'terremoti o altri casi di fortuna. marino, i-56
. -per estens. immagine dipinta o scolpita della fortuna personificata. -anche:
femminina loquacitade. alamanni, 7-i-16: o perfida fortuna, o dea fallace,
, 7-i-16: o perfida fortuna, o dea fallace, /... /
stelle e dei pianeti (o anche dalla disposizione delle linee della mano
traino, attende. -fortuna maggiore o minore: in geomanzia, figura formata
retta, poste, rispettivamente, sotto o sopra il quadrato. dante, purg
, circostanze; ciò che può accadere o intervenire di buono o cattivo, di prospero
che può accadere o intervenire di buono o cattivo, di prospero o avverso;
di buono o cattivo, di prospero o avverso; vicenda (e vi è connessa
, 34-16: or ti riveggo [o ginestra] in questo suol, di tristi
le passioni individuali alla conquista degli onori o della fortuna. -in partic.
sino al fine, introducendogli a parlare o fare. parini, giorno, iv-466:
riferimento alle alterne fasi di una guerra o di una battaglia. livio volgar.
giudizio le civili andar fortune, / o starsene in comune / censo in maggior
oggi! -risonanza, influsso letterario o spirituale di un autore o della sua
influsso letterario o spirituale di un autore o della sua opera, di un genere
storia altresì sono comprese le vicende esterne o, come si dice, la fortuna delle
più direttamente alla « fortuna » immediata o mediata... del romanzo, del
sé certezza, / credi alle fortune, o uom, leggiere, / che discorrenti
cioè l'azioni e le cose come furono o sono. rovani, i-570: se
, per la fortuna di un mercante o per la felicità di un'esistenza.
5-1007: comunque il fato / ne tragga o ne ritragga, e che che sia
. condizione, stato in cui è nata o vive una persona, una famiglia o
o vive una persona, una famiglia o un popolo. dante, par.
: qual colpa, qual giudicio, o qual destino / fastidire il vicino / povero
siracusa. guicciardini, 142: a laudare o riprendere gli uomini s'ha a
dottori, 1-14: non ha figli o fratelli altri ch'elisa, / elisa
dell'uomo, e possonsi perdere, o voglia altri o no: come sono le
e possonsi perdere, o voglia altri o no: come sono le ricchezze,
di potenza, di benessere di uno stato o di un popolo. colletta,
rinforzati, si adoperano durante le burrasche o vengono allestiti, con mezzi improvvisati,
, alle navi, al loro equipaggiamento o alle mercanzie e ai passeggeri trasportati e
e che sono dovuti a cause fortuite o di forza maggiore, in partic. a
dichiara che le avarie subite dalla nave o dal carico sono dovute a forza maggiore
burrasca, cioè per causa di forza maggiore o per negligenza od imperizia del capitano.
per attestare che un'avaria della nave o del carico fu causata da forza maggiore
non è da imputarsi a colpa sua o dell'equipaggio. 11. figur.
accaparrarsi la fidanzata, finché si fosse stemperato o in sereno o in gragnuola quel nuvolone
finché si fosse stemperato o in sereno o in gragnuola quel nuvolone di fortuna.
gli spezzati remi, / calate vele, o stanchi marinai: / fortuna cresce e
. tumulto, sedizione; sommovimento politico o sociale; mutamento radicale della situazione politica
sorpresa, per la sorte propizia o per un successo insperato. baldovini,
. affinché non si faccia giudizio a fortuna o a capriccio. calandra, 78:
avere fortuna: avere la sorte propizia o avversa; avere o non avere successo.
la sorte propizia o avversa; avere o non avere successo. panciatichi, io
: riuscire a entrare nelle sue grazie o a ottenere ciò che si desidera.
alla possibilità di muovermi di qui, o di cercare altra fortuna: ognuno si
qualcuno: recargli un notevole vantaggio materiale o morale; assicurargli il successo.
fortuna: per indicare una circostanza propizia o un evento favorevole. pea, 7-322
. -essere una fortuna per qualcuno o per qualcosa: per indicare una circostanza
per qualcosa: per indicare una circostanza o un insieme di circostanze che riescono particolarmente
corsini, 2-341: tenendovegli [nei collegi o seminari] da ragazzi affatto infìnché fossero
di poter far la lor fortuna, o di seguitare la propria inclinazione. salvini
per il mondo senza farci nessuna fortuna, o dissipandola. -avere, procurarsi successo,
al petrarca. -fare fortuna con o fra qualcuno: riuscire ad adattarsi alle
ciuffetto. -tentare la fortuna o le fortune: fare un tentativo,
proprio favore le sorti di una battaglia o di una guerra. livio volgar.
il paese / per un quindici giorni o un mese. -fortuna e dormi
accadono casualmente e non secondo le necessità o i desideri degli uomini. alvaro,
prosperano, ma non i poveri o poco facoltosi. -la fortuna aiuta gli
della sorte favorevole che con la scienza o la saggezza. lorenzino, 180:
il giovane, 10-924: lasciar ciapino, o tancia, per ceccone? / fortunèlla
g. m. cecchi, 22-17: o fortunaccia come mandi tu / le venture
come divinità, la sorte, buona o cattiva ', deriv. da fors '
fortuna, dalla sorte (buona o cattiva); fortuito. -ruota
e recarti io stesso la mia lettera, o cercare mezzo di mandarla; ma viene
terra. -in costrutto sintattico ellittico o esclamativo o vocativo. petrarca,
-in costrutto sintattico ellittico o esclamativo o vocativo. petrarca, 187-3: giunto
alto scrisse! bembo, 1-188: o fortunato chi raffrena in tanto / il suo
che riposato viva. caro, 1-153: o mille volte fortunati e mille / color
morir combattendo! matraini, 51: o fortunato lui che tanto vuole / soffrir
incolpi di ciò disdegno od ira, / o paura o dolor, lo qual sia
ciò disdegno od ira, / o paura o dolor, lo qual sia in esso
-per estens. con riferimento ad animali o a cose inanimate. bembo,
insinuar la lettera... l'amante o l'amata sognasse di seguirla lungo la
. b. corsini, 5-9: o cavalieri, io prego che mai sempre
tutte le azioni umane come * fortunate 'o * sfortunate ',
e non come * giuste * o * ingiuste '. pea, 7-508:
] in ogni tuo successo, / o fortunato, o fortunoso, appresso. muratori
tuo successo, / o fortunato, o fortunoso, appresso. muratori, 5-ii-283
situazione). -anche in costrutto ellittico o esclamativo. livio volgar., 3-327
. ma se con un animo tutti o a'romani o a'cartaginesi s'
se con un animo tutti o a'romani o a'cartaginesi s'inclinassero, di
e più fortunato. guidiccioni, ix-485: o graditi e felici anni, / o
o graditi e felici anni, / o fortunata libertà soave! tasso, 13-i-715:
xxx-5-145: la mia morte, / o fortunata morte! / sarà la tua salute
alfin divenne? testi, i-34: o febo, e di devoti / incensi io
dante, inf., 31-115: o tu che nella fortunata valle, 1
la vostr'ombra gentil non cangerei. o. rinuccini, 3: da'fortunati campi
: di che ori parlano / costoro? o fortunato a me! chiamateli.
a esperidio, piccoli, ovali o globosi, con buccia aranciata dolce e aromatica
la polpa acidula (e si usano freschi o più spesso per marmellate e gelatine)
di fortuna, e fortu- nescamente conseguiti o posseduti, nulla v'è di nobile.
ant. secondo il caso o la fortuna, in modo fortuito.
a razioni settimanali, si rinvengono maliziosamente o fortunosamente i mezzi per soddisfarlo; giunti
se ne porta le nave ben cinque miglia o più. = comp. di
. -in senso generico: che è o è stato turbato da avvenimenti complessi e
disgiunto / corpo da l'alma, o non sia almen ferito. botta, 5-400
manifesta in corrispondenza di un follicolo pilifero o di una ghiandola sebacea, dando luogo
sanità, i-298: * furoncolo 'o * chiodo ', tumore infiammatorio,
baldelli, 5-2-105: questi pezzi, o scrupi, o foruncoli, con i
5-2-105: questi pezzi, o scrupi, o foruncoli, con i quali si giuoca
casi più gravi, ma che un graffietto o un furuncolino facevano andare come matto.
zata dalla presenza, simultanea o susseguente, di foruncoli sul viso
susseguente, di foruncoli sul viso o su altre parti del corpo (
in persone sofferenti di disturbi gastro-intestinali o epatici, in convalescenti di malattie infettive)
foruncolóso, agg. affetto da foruncoli o da foruncolosi; che è tutto
stato di esaltazione, di sospensione o di fuorviaménto dei sensi, che i pratici
sutri è prosciolto, è possibile almeno ritardare o forviare la ricerca temibile; darti
noi che sappiamo richiamare la ragione fuorviata o fuggita, solo con la parola, solo
sei la forza. avanti dunque, o conte, / principe, duca, esci
. algarotti, 1-83: posti tre o quattro corpi, ciascuno di un dato
forza. l. martelli, 1-31: o piu ch'altro felice, almo paese
di te sue forze un'ora, / o nel piu ardente o nel piu algente
un'ora, / o nel piu ardente o nel piu algente mese. chiabrera,
spiegate, /... o nave, più bella e più grande /
, / non ti fanno più lieta, o forza d'auro. pindemonte, 1-68
se brame giuste e pure / secondi, o dea, di due fedeli cuori,
40): niuna forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o
niuna forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir
o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir ne potesse aveva potuto
dovere si deve adempiere non perché diverte o frutta, ma perché è dovere;
d'annunzio, i-737: va, va o nave, secura oltre tutte le sirti
/ né la forza e l'ardir, o ne le dure / servan opre di
dure / servan opre di marte, o in feste o in cacce, / o
opre di marte, o in feste o in cacce, / o in equestri spettacoli
o in feste o in cacce, / o in equestri spettacoli. manzoni, 815
di rimetterli, si estenderà a forze o violenze temporali, ma resta nel solo esercizio
si estende la giurisdizione di uno stato o di un sovrano. novellino,
vico, 397: i regni civili nacquero o da forza aperta o da froda,
i regni civili nacquero o da forza aperta o da froda, che poi scoppiò nella
: donne molte, / che duro parto o fe'veder la morte, / o
o fe'veder la morte, / o forza altrui fu presso a tórre il fiore
, e s'adopera per contenere i maniaci o i malati che sono in violento delirio
tribolazioni di quell'infelice popolo, chiedevano o forze ai greci, o pietà ai longobardi
popolo, chiedevano o forze ai greci, o pietà ai longobardi. 17
oratori, scrittori, compositori musicali, o anche di un idioma, di un'
i-226: quale fu più nobile cosa o la tragedia di euripide o la forza della
nobile cosa o la tragedia di euripide o la forza della retorica di demostene?
e della sua funzione nel costrutto grammaticale o sintattico. dominici, 2-19: orava
giuridiche di valore primario e di modificare o abrogare quelle vigenti. -atto avente forza
perché non è da presumere volessi ingannare o provocarsi inimici quegli occhi, nelli quali
i gangli. -perfetta efficienza di mezzi o strumenti; risultato sicuro; conseguenza,
che dà vita ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi morali
ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi morali. d'annunzio
. 22. principio operativo (fisico o spirituale, reale o immaginario),
operativo (fisico o spirituale, reale o immaginario), considerato nella sua idoneità
, considerato nella sua idoneità a produrre o impedire determinati effetti; causa efficiente.
se alcuno iddio avesse fatto questo, o vero sugo d'erbe. e dissi:
i figli], se gran forza naturale o celeste disposizione non gli sospinge, certo
, superbi. ariosto, 3-15: o che natura sia d'alcuni marmi / che
l'ombre a guisa di facelle, / o forza pur di suffumigi e carmi /
, 15: qual virtù d'erbe o forza d'arte maga, / vi torrà
il sentire d'ogni animale, che, o per una eleggente libertà o per una
che, o per una eleggente libertà o per una necessitante forza, si muova
spiegazione e la loro radice negli enti o negli universali, forze estramondane, che
caro, 1-994: qual forza o qual destino a tanti rischi / t'hanno
in sì feri paesi / esposto, o de la dea famoso figlio? delfino,
cieca incontro a cui non vale innocenza o fortezza. alvaro, 9-91: senza
. nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido
piede degli altari non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. levi
azione od omissione (oggettivamente illecita, o comunque dannosa per sé o per altri
illecita, o comunque dannosa per sé o per altri) in modo del tutto indipendente
forza latente della terra vangata di fresco o tagliata in solchi diritti che la pioggia
che hanno in comune (in tutto o in parte) estrazione sociale, occupazione
(v. potere). -forze o forza di lavoro, forza-lavoro: il numero
la massa (una formula propagandistica o pubblicitaria). gramsci, 1-128:
. persona dotata di grande energia fisica o morale. -anche: protettore potente, valido
efficace difensore. xjgurgieri, 29: o figliuolo, forza mia, solo mia grande
. tasso, 4-16: itene, o miei / fidi consorti, o mia potenza
itene, o miei / fidi consorti, o mia potenza e forze: / ite
: ecco il maestro delle navi, / o genti, ecco l'invitto! ecco
ciò che produce una passione nel sentimento o nel suo termine esteso. mamiani, 6-120
imprudente governo che per forza de stelle o disposizione de'fati. mauro, xxvi-i-
siccome la guida / legge del cielo o forza di pianeta. varchi, v-74
ogni battaglia non tanto dà vittoria moltitudine o forza di gente non bene ammaestrata,
, e quali sieno quelle che ella ha o che ella possa avere. tasso,
che li fusse fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica
fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica: perché la
. -nel linguaggio politico, le classi o i gruppi sociali conservatori. gramsci
squadrone è d'occupare subito qualche buona terra o città, e quivi fortificarsi in maniera
quante barche vi erano a un remo o due: provide forza di batelli, armamento
forza di batelli, armamento per trenta o quaranta fuste. g. bentivoglio, 4-388
un apparato motore richiedenti rispettivamente la metà o il totale dell'energia disponibile.
capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo (e si
che è secondo l'asse del nervo o sia secondo la lunghezza sua, quella è
croce, i-2-214: il carattere empirico o pratico delle scienze naturali è comunemente ammesso
fisica in quanto enumera classi di fenomeni o forze fisiche. pirandello, 7-749:
punto fisso (e può essere attrattiva o repulsiva a seconda che sia orientata dal
in senso opposto). -forza centripeta o centrifuga: quella diretta secondo un raggio
, rispettivamente, nel verso di allontanamento o di avvicinamento al detto punto.
si fa intorno e verso un centro o un foco dal quale emani o sembri emanare
centro o un foco dal quale emani o sembri emanare una delle forze che lo
che tende a allontanare il mobile dal centro o dal foco, dicesi 'centrifuga'. landolfi
della forza lunare. -forza di massa o di volume: quella che si manifesta
forza e la velocità che essa gli imprime o tende a imprimergli. -forza d'
permane indefinitamente in uno stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando
nelle cose. -forza elettromotrice (o elettrica): differenza di potenziale che
intensità del campo magnetico. -forza molecolare o di coesione: quella che si esercita
fra le molecole dello stesso corpo, o di corpi diversi, a strettissimo contatto.
unica e definitiva fonte di forza motrice o che esso fosse l'unico fattore della concorrenza
quale nel suo esercitarsi non si muove o di luogo non mutasi; viva forza
la quale nel suo esercitarsi si muove o si muta di luogo. v. riccati
uno dall'altro in un mezzo materiale o nel vuoto. -forza aerodinamica: quella esercitata
rispetto a un fluido. -forza ascensionale o sostentatrice: quella che si esercita su
peso del corpo). -forza assoluta o effettiva: quella che corrisponde al prodotto
accelerazione assoluta. -forza attiva, impressa o direttamente applicata: ogni forza esterna al
contatto fra particelle di imo stesso corpo o di corpi diversi a contatto. -forza
in un volume, su una superficie o lungo una linea. -forza superficiale (
una linea. -forza superficiale (anche di o in superficie): forza attiva o
o in superficie): forza attiva o vincolare ripartita su una superficie o concentrata
attiva o vincolare ripartita su una superficie o concentrata in un punto. -forze apparenti
gioc. e sport. forze d'èrcole o di vita (anche semplicemente forze)
forze) ', prova, gioco (o giocatore di forza: esibizioni di gagliardia
allegria infinito diletto a chiunque le rimiri, o sieno di antichi dei o d'uomini
rimiri, o sieno di antichi dei o d'uomini o d'animali o gruppi di
sieno di antichi dei o d'uomini o d'animali o gruppi di statue aggavignate
antichi dei o d'uomini o d'animali o gruppi di statue aggavignate insieme, come
aggavignate insieme, come le forze d'èrcole o simili. d. bartoli,
per la potenza del timbro di voce o del volume di suono (un cantante
ed è per lo più in correlazione o in contrapposizione con di grazia).
a tutta forza un pezzo di ghiaccio o di legno. pirandello, 5-263:
espulsivo, lire sette. -a o per fine forza: con grande violenza;
d'un colpevole di furto con rottura o a forza aperta promove un'altra ricompensa [
quell'amore. -contro la volontà o il parere di qualcuno; a suo
. principale che indica il risultato perseguito o raggiunto). d. bartoli,
-avere forza: possedere vigoria fisica o energia morale non comuni; essere dotato
cose che appartengono alla lingua di tucidide o di platone, quanto minor forza avrà un'
per me. -avere efficacia morale o giuridica; vincolare moralmente o penalmente (
efficacia morale o giuridica; vincolare moralmente o penalmente (leggi, decreti, consigli
diritto, fossero esecutori di tali disposizioni, o elle 10 cavallo inverso la gente di enea
lo sveli. leopardi, 32-98: o per dopo sua morte. de roberto,
. cavalcanti, 2-264: l'ordine bene o male usato molto di forza, di
. -essere forza a qualcuno fare o di fare qualcosa: doverla fare a
forza / restar, per altri quattro mesi o sei, / divisi. manzoni,
di teodoro niuno... o si nascose o fuggì: tanto nella virtù
... o si nascose o fuggì: tanto nella virtù e nella fede
più in forze di difendersi da qualunque insulto o attentato de'vicini popoli, e di
son mai cagionati da freddezza di stomaco o da materie fredde stagnanti in esso, ma
fosse il contendere con la natura o 'l soggiogarla, empio sarebbe il temperante che
tale che non può esser diversa, senza o far forza al testo, o considerarlo
senza o far forza al testo, o considerarlo come assurdo. carducci, iii-20-58:
, nelle costruzioni. -darsi cura o pensiero; preoccuparsi. fiore, 86-3
stare, non fa forza se da capo o dal fine o dal mezzo i nomi
forza se da capo o dal fine o dal mezzo i nomi loro cominceremo a dire
vela e di remo, / ché vincere o morir qui gli bisogna, / se
far le forze per isgiunger le mani o i piedi. cassola, 1-108: -andate
muovere e tirare per altra mala intenzione o animosità o appetito, facciasi forza e
tirare per altra mala intenzione o animosità o appetito, facciasi forza e raffrenisi e
sacerdozio / e chi regnar per forza o per sofismi. bibbia volgar., i-175
n. 13. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: madonna,
ficchi / uno spiedo per lo corpo o che si 'mpicchi. s. caterina da
un sasso. -per forza di qualcosa o di qualcuno: servendosene come mezzo o
o di qualcuno: servendosene come mezzo o strumento, valendosi del suo aiuto.
né per forza d'incanto, o virtù d'erba. c. bini,
forze: concentrare le proprie facoltà fisiche o spirituali in vista di una difficile impresa
: tornare in possesso delle energie fisiche o spirituali, dell'autorità, dell'efficienza
a rifarsi le forze. -rimettere o rimettersi in forze: restituire o riacquistare
-rimettere o rimettersi in forze: restituire o riacquistare le energie sia fisiche sia morali
-rispettare rigorosamente (una norma, legge o usanza). allegri, 214:
cerimoniale, / a me non piace, o piacque mai niente. -togliere
fiasco, una forzaglia, un empiastro o una intacconata che risalde, empia o
o una intacconata che risalde, empia o ricuopra qualche fessura, pertugio o crepatura.
empia o ricuopra qualche fessura, pertugio o crepatura. = deriv. da forza
, i-216: una compagnia di saltimbanchi, o come dicono lassù di forzaioli, dava
prudente e disciplinato capitano mezzi coercitivi a fare o non fare qualche cosa; con poco
., 9 (161): - o mi vorranno forzare, - pensava, -
riferimento ad animali, a cose materiali o a concetti astratti. lorenzo de'medici
se questi innovatori stanno per loro medesimi o se dependano da altri; cioè,
indulgenze invece di esser fucilati in massa o forzati a rimaner tre giorni nella morta gora
, che possa fingere nell'anima moti o quieti che le siano forzate? cuoco
g. m. cecchi, i-ii-m: o per dio che gli è uscito,
se. -alzare (la voce o il suono) molto al di sopra
quando di troppo si sforza il vento o l'arco. quarantotti gambini, 7-43:
10. marin. forzare le vele o i remi; forzare di vele o
o i remi; forzare di vele o di remi: fare forza di vele o
o di remi: fare forza di vele o di remi (cfr. forza,
modo che una giustezza, una riga o una pagina eccedano la misura prescritta.
. 13. intr. aprirsi o chiudersi con difficoltà (porte, finestre
chiudersi, o non aprirsi agevolmente; fare essi una certa
fare essi una certa resistenza nell'aprirli o nel chiuderli. e detto di cappelli
chiuderli. e detto di cappelli o d'altro vestimento che si adatti alla persona
il vostro dovere, impertinente; / o farò contro voi qualche ricorso, /
superi. forzatissimo). rafforzato fisicamente o spiritual- mente; robusto, gagliardo (
, obbligato con la violenza a fare o non fare qualche cosa; coartato (
allo acquistare le terre per dedizione, o le si danno volontarie, o forzate.
dedizione, o le si danno volontarie, o forzate. berni, 1-36 (i-13
(i-13): poco mi vai senno o intelletto, / facendo quel ch'io
per elezione della loro interna volontà, o pure, come agenti forzati e non volontari
avvezzi, per tradizione famigliare, e interessati o forzati a riguardarsi quasi come sudditi e
-con riferimento a cose, ad animali o a concetti astratti. cecco d'
per vero, se ella era volontà libera o forzata pure e costretta dalla grandezza del
violenza; richiesto da impellente necessità fisica o morale o dalle circostanze (un atto
richiesto da impellente necessità fisica o morale o dalle circostanze (un atto, un
dal verificarsi di condizioni che rendono pericoloso o impossibile il procedere di un aereo o
o impossibile il procedere di un aereo o di una nave, di un veicolo (
ammaraggio'eseguito per cause che rendono impossibile o pericoloso il proseguimento del volo.
dello stato (per fini di pubblica utilità o di giustizia). monti,
: pena detentiva infamante (a tempo o a vita) che le vecchie leggi penali
violentate. -percorso da un liquido o da un fluido in forte pressione (
trasporto). - milit. marcia o tappa forzata: quella che è più
adatta bene allo stile, al contesto o alla situazione; lambiccato (un concetto,
quando uno dei giocatori deve compiere una o più mosse che si concludono in un
tozzetti, 12-7-350: la 'manna di foglia'o 'manna forzatella 'è quella che
forzato2, sm. stor. prigioniero (o schiavo) che, nei tempi della
tre maniere d'uomini: schiavi turchi o prigionieri di guerra, messi al remo;
guerra, messi al remo; buonavoglia, o gente disperata, che si vendeva per
un certo tempo in galera; forzati o malfattori, condannati dai tribunali a quel
mantello oblungo. 3. soldato o corpo armato destinato all'assalto. paruta
. sforzo col quale si porta la voce o il suono a toni e volumi superiori
e acutissimo e rigoroso giudice della verità o falsità, della proprietà o improprietà,
della verità o falsità, della proprietà o improprietà, della naturalezza o forzatura,
della proprietà o improprietà, della naturalezza o forzatura, della efficacia o languidezza ec
della naturalezza o forzatura, della efficacia o languidezza ec. delle invenzioni, de'sentimenti
. atto a forzare, a rompere o a violentare, a imporsi; dotato di
prudenti guidatori, che forzevoli frenatori o spignitori dimostrarsi. 2. gagliardo,
, 1-19: certissima cosa è adunque, o donne, che di tutte le turbazioni
che obbliga. bembo, 10-viii-235: o mio forzevole destino e voi stelle.
, per lo più ornata di intarsi o dipinti, dotata di una o più solide
intarsi o dipinti, dotata di una o più solide serrature e di rinforzi metallici
. cennini, 118: volendo lavorare coffani o vero forzieri, se gli vuogli fare
; / vonne col forzeretto un quarto o dua, / giovenco ha le camicie,
cose... si manderanno nel forzerino o di fuori del forzerino. l
si aggregavano a un corpo giuridico uno o più ufficiali. miscellanea di famagosta [
la propria volontà; in forza di leggi o decreti dell'autorità.
forzosamente costretti ad abbracciare un determinato culto o sia religione, certa cosa è che
; robusto, gagliardo (una persona o un animale). guittone, viii-76
; richiesto da un'impellente necessità fisica o morale (un atto, un gesto
li rimasti intimoriti che per elezione non negoziano o fanno solo qualche negozio forzoso. magalotti
3. imposto dalla legge o dalla pubblica autorità (o anche dal
dalla legge o dalla pubblica autorità (o anche dal prepotere di determinati gruppi o
o anche dal prepotere di determinati gruppi o forze sociali: in contrapposizione a volontario;
a volontario; detto di un atto o comportamento umano, o, in genere
detto di un atto o comportamento umano, o, in genere, di un fenomeno
: una vittoria simile, al reno o tra sambra o mosa, farebbe un
vittoria simile, al reno o tra sambra o mosa, farebbe un gran servizio alla
filo d'una forzosa necessità dall'una parte o dall'altra vuol durar delle fatiche a
/ più destro nel saltar che cervo o gatto, / quasi simile a quel,
3. con intimo turbamento; con chiusa o profonda pena; con l'animo o
o profonda pena; con l'animo o la mente pervasa di oscuri impulsi,
, annuvolarsi. carducci, 708: o che tra faggi e abeti erma su i
del mattin puro e leggero, / o che foscheggi immobile nel giorno / morente
intorno / a la chiesa che prega o al cimitero / che tace, o noci
prega o al cimitero / che tace, o noci de la camia, addio!
foschìa, sf. leggero strato di pulviscolo o di fumo, che offusca il cielo
di chi mai sempre fui, / o fera aspra, rapace, empia e superba
bel sole, / per chinar pioggia o menar fosco tempo, / grazia e mercé
la luna ascosa. rosa, 116: o che sia chiaro il giorno, o
: o che sia chiaro il giorno, o che sia fosco / per noi
spiaggia e tradimenti al bosco. metastasi \ o, ii-286: chi sa? talora
, un clima chiaro e sereno, o torbido e fosco, influiscono sulla immaginativa,
sull'indole degli abitanti, sieno individui o popoli, indipendentemente dall'assuefazione. bocchelli
seguito a ciò, la raucedine, o almeno una voce velata fosca agra,
par., 17-124: coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna
coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna / pur sentirà la tua
petrarca, vi-i-iio: fia ogni conscienza, o chiara o fosca, / dinanzi a
vi-i-iio: fia ogni conscienza, o chiara o fosca, / dinanzi a tutto 'l
se io non sono, amore, ottuso o fosco, / e tu con meco
. carducci, 872: non questo, o fosco figlio d'ortensia, / non
sanza la qual conosco / a nul savere o 'ngegno / esser possibil d'esto mondo
piacer losco. bembo, 1-246: o sacro spirto, /... chiaro
quelli che mi mostrano nelle più fosche o vituperose tinte il tal detto il tal
tal fatto il tal gesto del tale o del tale altro uomo che nella giornata
-fra il chiaro e il fosco o fra il fosco e losco: quando
poesia del foscolo; che ne imita o ne ricorda lo stile; foscoliano. -
'. ma di questa edizionee delle 12 o di farò ricercare a un mio scolare
momento d'ispirazione foscoliana in un'opera o in una personalità letteraria.
riferisce, che è proprio di fosfato o di fosfati, che contiene fosfati.
-miner. rocce fosfatiche: rocce sedimentarie o conglomerati ricchi di fosfato di calcio,
inorganici di organismi animali che si trovano o sotto forma di strati intercalati ad altre
strati intercalati ad altre rocce sedimentarie o in moduli e masse disseminate in calcari,
di color turchino cupo, che trovasi o * laminare ', o * azzurrato '
che trovasi o * laminare ', o * azzurrato '. = voce
grado di sostituzione si ottengono sali tribasici o normali o neutri, bibasici o monoacidi
sostituzione si ottengono sali tribasici o normali o neutri, bibasici o monoacidi, monobasici o
tribasici o normali o neutri, bibasici o monoacidi, monobasici o biacidi);
o neutri, bibasici o monoacidi, monobasici o biacidi); i fosfati alcalini si
dell'osseina (e si usa direttamente, o previa trasformazione in perfosfato, come fertilizzante
,... comecché fosse scomparsa o guarita per virtù del fosfato di mercurio e
sul bulbo oculare, correnti elettriche) o a condizioni morbose (ipertensione arteriosa,
morbose (ipertensione arteriosa, intossicazioni) o anche a cause non apparenti; sono
da una pressione meccanica esercitata sulla retina o da correnti elettriche. il popolo dice
-ina, che indica in chimica animine o composti analoghi; cfr. ingl.
fosfito, sm. chim. sale o estere dell'acido fosforoso in cui i
di idrogeno sono sostituiti rispettivamente del tutto o in parte da atomi di metalli o
o in parte da atomi di metalli o da radicali alchilici; fra i sali
trasformare * il glucoso-6-fosfato in fruttosio- 6-fosfato o viceversa. = voce dotta, comp
enzima capace di cedere acido * fosforico o di legarsi con esso. = voce
o in masserelle di colore giallo verdolino; si
fosfofillite, sf. miner. minerale incolore o azzurro-verde chiaro: è fosfato idrato di
che emette radiazioni luminose per cause biologiche o chimiche (un animale, un insetto
che sono stati illuminati, radiazioni luminose o di tipo analogo (ultraviolette o infrarosse
luminose o di tipo analogo (ultraviolette o infrarosse); questo fenomeno, fortemente
chimicamente impuri in cui siano presenti atomi o gruppi atomici estranei; le sostanze fosforescenti
più verdi-azzurre, dovuta a cause biologiche o chimiche, che si riscontra in qualche
partic.: scintillio del mare (o di un lago, di un corso d'
(degli occhi di un gatto o di una persona). oriani,
per combustione di fosforo in aria secca o in ossigeno, o per ossidazione catalitica
fosforo in aria secca o in ossigeno, o per ossidazione catalitica del fosforo con vapor
, il cardo, bianco argentato, o d'un azzurro fosforico così carico che
intensamente (gli occhi di un animale o di una persona). negri,
d'ingegno. zanella, ii-143: o sapiente / rinnegator d'ogni divina idea
= comp. da fosfor [o] e dal suff. chim. -ico
biochim. introdurre in un composto uno o più radicali dell'acido fosforico.
dei grassi, nell'attività dei muscoli o dei reni, ecc.).
prolungato di preparati contenenti fosforo o negli addetti alla lavorazione di questo elemento;
. = deriv. da fosfor [o], col suff. -ismo.
e come massa compatta di colore grigio o bianco, cristallina o amorfa;
colore grigio o bianco, cristallina o amorfa; ve ne sono giacimenti importanti
che godono di diverse proprietà chimiche o fisiche; costituisce un elemento biogeno
almeno tre modificazioni allotropiche: fosforo bianco o giallo: incolore o leggermente giallastro,
: fosforo bianco o giallo: incolore o leggermente giallastro, lucente e molle come
esposto alla luce solare e se riscaldato o sfregato su superficie ruvida; usato un
al buio, si veggon quivi luccicare poco o assai. lanzi, iv-93: pose
su tuoi grappoli / fredda bruma, o duro gel: / ma ti guardi 'l
che si presenta in masse cristalline bianche o giallastre, igroscopiche; è usato come
voce dotta, comp. da fosfor [o] e dal sufi. chim. -òso
. minerale raro di colore rosso ciliegia o rosso-violaceo costituito di ortofosfato idrato di ferro
baviera e sotto forma di cristalli rombici o prismatici nella miniera di s. giovanneddu
dotta, comp. da / os / o [ro] e siderite, deriv.
. clorocarbonato di piombo incoloro, giallastro o bruno; cristallizza nel sistema tetragonale,
fòssa1, sf. scavo più o meno profondo, di dimensioni e forma
varie (per lo più quadrato o rettangolare), che si fa nel terreno
un varco, / con doccie occulte o con profonde fosse, / con mille
, usata come trappola per catturare animali o nemici (è detta anche fossa cieca
raccogliere il letame (nelle campagne) o materiali di scarico e di rifiuto (
e di rifiuto (presso un'abitazione o un centro abitato). -per estens
gran piaga, anzi una fossa, o per dir più il vero, una fenestra
peso corpo di chi vi è coricato o seduto. baldini, 3-119: le
: locale, per lo più sotterraneo o comunque ermeticamente chiuso, nel quale affluiscono
visita delle parti inferiori di una locomotiva o di un autoveicolo. buzzati, 6-44
scava nel terreno, special- mente attraverso o lungo i campi, per raccogliere le
, per raccogliere le acque di scolo o per proteggerne e delimitarne i confini.
] campo alcuno che da alcun termine o fossa o siepe segnato fosse. palladio
alcuno che da alcun termine o fossa o siepe segnato fosse. palladio volgar.
caccia / fra boschi antichi fuor di fossa o muro, / e spiar lor covil
su la ripa di dentro uno argine o bastione fortissimo, per tutta quella traversa
insino sul mare di ponente. -buca o trincea (spesso difesa da un terrapieno)
terreno per ripararsi dai colpi dei nemici o come opera di difesa intorno a un
/ sono uomini come torme in sosta / o merci ferme alla dogana.
soprawegnenti. frezzi, iv-16-41: surgete, o morti, della fossa: / venite
famelica ululando. carducci, iii-24-29: o amico che giaci muto e freddo nella
morenti nelle plaghe deserte e malariche, o morti stavan sepolti in una fossa comune
, usato per la conservazione di grano o di biade. -per estens.:
-per estens.: la quantità di grano o biada in esso contenuta. bencivenni
di più prezzo, che quello ammontato o messo in fosse; che tammontato più tosto
trombe, ecc. -fossa del nostromo o fossa dei leoni: deposito in cui
terra / che non v'è gorgo o fossa / palustre, limacciosa, / onde
, quanto meno / v'è fonte o fiume che ristori o piaccia. viani,
v'è fonte o fiume che ristori o piaccia. viani, 14-114: il
l'estreme / fosse di stigie, o fossi in cielo assunto, / ti
freddezza che si crea fra due amici o interlocutori. palazzeschi, 4-42: bastò
. 12. geol. fossa o fossa tettonica: area di sprofondamento della
della crosta terrestre, di superficie più o meno ampia, che si verifica fra due
ampia, che si verifica fra due o più faglie di distensione parallele. -fossa
anat. depressione, di forma tondeggiante o ovale, di un organo interno o della
o ovale, di un organo interno o della superficie del corpo umano; spazio
che si viene a formare fra due o più organi contigui; cavità che contiene
osso iliaco del bacino. -fossa prespinosa o sottoclaveare: quella della faccia anteriore della
14. locuz. -avere un piede o i piedi nella fossa, avere il
è quello che tanto oltre sia, o che così vicino alla fossa abbia il
non si faccia a credere di dover quattro o sei anni poter campare? gioberti,
a quattro piedi, io. -scavare o fare la fossa a uno; scavare la
. bibbia vólgar., vii-97: o rendesi per bene male? e perché
, 97: chi non è liopardo / o cervo alfine, e se lo pensa
alla prima difficoltà cadono entrambe in errore o non riescono a evitarlo. dante
, si vuole terra addentro tre piedi, o due e mezzo: e vuoisi avere
, che 'l cavatore non rinchiuda, o lasci per frode la terra soda infra la
fossàccia. burchiello, 143: o putrida fossaccia di ranocchi, / o
: o putrida fossaccia di ranocchi, / o portator di ciancie, e di novelle
di ciancie, e di novelle, / o giuocator di cioppe, e di gonnelle
l'abitudine di nidificare in cavità o depressioni del terreno. fossàggio,
: quelle per piantarvi alberi) o è addetto ai lavori di espurgo
l'abitudine di nidificare in cavità o depressioni del terreno. fossatèllo, sm
sotterra messo / sul cimiterio, o 'n chiesa in qualche avello, / ma
perché non la si mettesse a piangere o a graffiarmi, la faceva ridere prendendola
. largo fosso che viene scavato (o si forma naturalmente con lo scorrere delle
delle acque piovane) lungo i campi o lungo le strade di campagna, per
nel contado non rimase ponte sopra nullo fiume o fossato che non rovinasse. pulci,
/ e di bere acqua di fossato o fiume, / quando cavalco, non
. malatesti, 1-182: che giova, o tina, andar giù nel fossato /
9. locuz. trovar fossati o poggi: trovare ostacoli e difficoltà.
, / trovaste per la via fossati o poggi, / fu per mostrar quanto è
185-10): se trovate / fossati, o poggi o pien di spine il calle
: se trovate / fossati, o poggi o pien di spine il calle, /
scavata nel terreno per delimitare i campi o per raccogliere l'acqua da convogliare ai
verbene. tagliato un ramo di cinque o sei anni,... posto a
. redi, 16-iii-348: il fiaschetto o borsetta contenente il verme è bianco,
prendono... un pezzetto di avorio o di altra materia, in cui son
materia, in cui son fatte tre o quattro fossette, e in esse stemprano
di far entrare una pallina (di legno o di altro materiale) in una buca
4. anat. piccola depressione o escavazione di un organo o della superficie
piccola depressione o escavazione di un organo o della superficie corporea (delle spalle,
dolcemente, vengono a farsi due fossette o scodellini, e che paion sigilli del
/ l'error dell'adorar fabbri, o mugnai, / leggiermente può indursi l'intelletto
fossilizzazione (con riferimento a resti o avanzi animali o vegetali); che è
riferimento a resti o avanzi animali o vegetali); che è proprio,
stomaco così debole... le polveri o altre preparazioni prese da corpi fossili o
o altre preparazioni prese da corpi fossili o vegetabili secchi e legnosi. beccaria,
estens. disus. che proviene da cave o da miniere sotterranee, che si estrae
i-357: anche quei corpi fossili o subacquei, che sono prodotti fortuiti di
che sono prodotti fortuiti di materie terrestri o marittime, piacciono di più quanto maggiore
più quanto maggiore comparisce la loro regolarità o somiglianza con qualche corpo organizzato dalla natura
, riservate alle « dive », o « divette », e consisteva in
passo un sassolaio, un catalogaio di gramigne o di lumache, insomma uno di questi
6. sm. ogni resto o avanzo organico che visse prima dell'epoca
lasciata nei sedimenti geologici. -fossili caratteristici o fossili guida: quelli che per essere
fossilifere preesistenti. -fossile vivente: pianta o animale vivente che appartiene a un gruppo
mari i fiumi gli animali le piante, o che è racchiuso in seno alla terra
. 7. ling. parola o elemento morfologico che appartiene a una lingua
sopravvive in alcune espressioni di altre lingue o dialetti. 8. figur. persona
figur. persona che ha idee, concezioni o schemi mentali retrivi e sorpassati; persona
dolce e dell'utile e finiscono miserandi o grotteschi. deledda, ii-78: il
e altre forme fossilizzate dal costume o dall'uso, otri, barili, pipe
. 4. che ha idee o professa teorie limitate e sorpassate (una
conservazione di resti animali e vegetali (o delle loro tracce) entro gli strati della
impronta1, n. 5), o, più raramente, per inclusione degli
li conservano perfettamente (come l'ambra o il ghiaccio). -per estens.
e lunga fossa (di origine naturale o scavata artificialmente), che solca le
io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali e lungo i
, 2-22: tra due siepi di spino o due file di salci o d'alti
siepi di spino o due file di salci o d'alti pioppi, quando il fosso
. per estens. canale d'acqua dolce o salata; stretto di mare (ed
bergamasco. 3. girone o bolgia infernale (nel linguaggio dantesco)
difesa, una costruzione, una città o un luogo fortificato. -per metonimia:
te grida, e tutti insieme / o te faci avventando, o 'l fosso empiendo
tutti insieme / o te faci avventando, o 'l fosso empiendo, / rinforzavan l'
non sarebbero tali da obbligarmi a rimpastare o forse rifare il mio lavoro. cassola,
, per l'abitudine di nidificare in cavità o depressioni del terreno. fòsso-canale,
di demolire e di distruggere completamente teorie o credenze molto diffuse e radicate.
voce dotta, lat. scient. fossores o fossoria, neutro plur., deriv
neol. macchina da presa, fotografica o cinematografica. = comp. da fotografia
2. tecnico che disegna piante o carte topografiche ricavandole da fotografie terrestri o
o carte topografiche ricavandole da fotografie terrestri o aeree. = voce dotta,
tecn. elettrodo di una cellula fotoelettrica o di un fotomoltiplicatore che, sotto
sulla ceramica di un'immagine, positiva o negativa, che, riportata su una
raggiante, di radiazioni visive, ultraviolette o infrarosse, di radiazione x o y
ultraviolette o infrarosse, di radiazione x o y, ed i fenomeni chimici che avvengono
reazione. -reazione fotochimica: quella provocata o favorita dalla luce o da radiazioni di
: quella provocata o favorita dalla luce o da radiazioni di diversa lunghezza d'onda.
far coagulare un tumore dell'occhio o una lacerazione della retina mediante raggi luminosi
a colori. 2. diapositiva o fotografia a colori. = voce dotta
fotografiche che riproducono in negativo i caratteri o i segni grafici. = voce dotta
2. sm. corpo o sostanza che presenta il fenomeno della fotoconducibilità
fotocòpi). tecn. eseguire una o più copie fotografiche (o anche fotostatiche
eseguire una o più copie fotografiche (o anche fotostatiche). =
endogeno: quello provocato da sostanze formatesi o accumulatesi in modo anormale nell'organismo.
provocato da sostanze introdotte per via gastrointestinale o parenterale. 2. fotodinamica.
e produce remissione di un neutrone o di un'altra particella. = voce
fotografia, ecc., che si fonda o sul principio del procedimento fotografico mediante
procedimento fotografico mediante alogenuro di argento, o normale, o me 9
alogenuro di argento, o normale, o me 9 — battaglia,
specialmente per illuminare le zone di decollo o di atterraggio degli aeroplani).
complesso di fenomeni elettrici che la luce o le radiazioni elettro- magnetiche provocano su certe
l'automatismo che rende comodo un grande istituto o albergo. buzzati, 5-54: l'
esserci » pensò « qualche apparecchio fotoelettrico o televisivo, o diavoleria del genere ».
« qualche apparecchio fotoelettrico o televisivo, o diavoleria del genere ». -per
/ come una lurida gramigna, / o almen localizzare / nel fungacelo a intestino
-ci). effetto fotoelettronico di contatto o di strato di sbarramento: formazione di
della luce. -effetto fotoelettronico interno o di volume: effetto fotoelettrico, che consiste
riferisce, che è proprio della fotoeliografia o del fotoeliografo. = deriv.
emissione di un elettrone da una molecola o da un atomo, o espulsione di
da una molecola o da un atomo, o espulsione di un nucleone da un nucleo
. sequenza fotografica dell'arrivo di due o più concorrenti o cavalli sulla linea del
dell'arrivo di due o più concorrenti o cavalli sulla linea del traguardo, ripresa
determinare il vincitore di una corsa ciclistica o di una gara d'atletica, di
stati irritativi di parti superficiali dell'occhio o da malattie infettive generalizzate.
per cui parti- celle sospese nel vuoto o in un gas si muovono per l'
muovono per l'azione meccanica della luce o di radiazioni elettromagnetiche. = voce
si trova nell'epidermide di pesci, cefalopodi o crostacei abissali e che ha la funzione
2. lampada elettrica fissata su un casco o su uno speciale supporto, portata sul
che riesce particolarmente espressivo in riprese fotografiche o cinematografiche o televisive (una persona,
espressivo in riprese fotografiche o cinematografiche o televisive (una persona, i suoi
fotogiornale, sm. neol. giornale o rivista che dedica tutto il suo
che dedica tutto il suo spazio o gran parte di esso a immagini
significa che... non sappiamo o non possiamo abbracciare e comprendere tutte le
2. figur. che è descritto o rappresentato con grande fedeltà e vivezza.
processo positivo (che dà la stampa o copia positiva); l'arte e
archeologiche e geologiche. — fotografia astronomica o celeste: quella che applica i metodi
nelle riprese aeree e nelle ricerche mediche o scientifiche. -fotografìa all'ultravioletto: quella
per scoprire falsi, per rivelare impronte o segni sugli oggetti. cattaneo,
scena: quella che viene scattata durante o immediatamente dopo una rappresentazione teatrale o una
durante o immediatamente dopo una rappresentazione teatrale o una ripresa cinematografica. -fotografia-ricordo: quella
quella che viene scattata a una persona o a un gruppo di persone in un'
. 3. figur. descrizione o rappresentazione minuta ed esatta. de
la vita immobile può avere scopo educativo o commerciale, ma non è arte,
immagine, ecc.); che serve o che si usa in fotografia (una
intorno all'arte anche la sua atmosfera o cittadina o naturale. 4. che
arte anche la sua atmosfera o cittadina o naturale. 4. che esercita la
2. figur. chi rappresenta, descrive o rispecchia con assoluta fedeltà una realtà storica
rispecchia con assoluta fedeltà una realtà storica o sociale. carducci, iii-5-133:
vedevo nulla: una serie di fotogrammi neri o uno strappo della pellicola.
per ricavare, su lastra di zinco o di rame, sensibilizzata appositamente, un'
sf. elettron. ionizzazione di atomi o di molecole di un gas o di un
di atomi o di molecole di un gas o di un vapore sottoposto all'azione di
un determinato tema, descrivono una situazione o un avvenimento o documentano l'attività di
, descrivono una situazione o un avvenimento o documentano l'attività di un fotografo.
riprodurre sulla superficie di una pietra litografica o di una lastra di zinco preparata appositamente
fotografia una matrice toelettrico, dell'effetto fotoconduttivo o dell'efquasi sempre metallica (di rame
dell'efquasi sempre metallica (di rame o di zinco) e fetto fotoelettronico di contatto
un dipinto, ecc.). conduttore o su una coppia termoelettrica. =
almeno relativa, di località, monumenti, o chiamiamoli pure « complessi scenici »,
2. copia di macchina o prova di torchio ottegrafo. di meglio
, sf. milit. apparecchiogente luminosa o altre grandezze fotometriche. cinematografico che sostituisce la
2. astron. fotometria astronomica o stellare: = voce dotta, comp.
di stelle di grandezza nota, direttamente o ser perti di sostanze che
fotometrica: superfìcie ideale in 4 fotomosaico 'o 4 fotocomposizione'. e. cecchi, 8-117
presentante l'intensità luminosa emessa nello o la t flora » dell'arcimboldi.
2. per estens. descrizione o rappresentazione puntiforme. -testa fotometrica: speciale
di successione di immagini, figure o scene prive osservare pilluminazione dei due
, -osi che indica in botanica o l'illuminazione di una superficie o altre granmalattie
o l'illuminazione di una superficie o altre granmalattie o alterazioni degli organi vegetali
illuminazione di una superficie o altre granmalattie o alterazioni degli organi vegetali. dezze fotometriche
serie di movimenti sono tracciati segni o righe identici (e si ritiene dell'iride
pezzi del perianzio di molti fiori o nelle corolle dei fiori ligulari del capolino
di bagliore che è provocata dallo stiramento o dal distacco della retina dalla sottostante membrana
ma immaginarii, provenienti cioè dalla pressione o irritazione della retina, e simili a quelli
documenti per mezzo di un processo ottico o di contatto. = voce dotta
neol. romanzo pubblicato in fascicolo unico o a puntate, il cui contenuto è
che subisce, per opera della luce o di radiazioni, modificazioni alle proprie
, modificazioni alle proprie caratteristiche fisiche o chimiche (un corpo, una sostanza
2. biol. che reagisce (positivamente o negativamente) agli stimoli luminosi (v
organismo, come l'acri- dine, o prodotta da esso in modo abnorme,
senza essere trasformata nelle proprie caratteristiche fisiche o chimiche (e favorisce, anche col
variare il corpo del carattere, riducendo o ingrandendo la fotomatrice, si usano obiettivi
e dall'ingl. setter 4 chi o che mette ', deriv. da to
fotogrammi stereoscopici, le curve di livello o i particolari di un terreno.
organismi unicellulari (alghe, batteri) o cellule mobili prodotte da organismi pluricellulari (
organismi pluricellulari (zoospore e simili) o inclusi cellu fototècnico, sm
pietra, metalli) di uno scritto o di un'immagine. = voce
ecc. per mezzo della telegrafia con o senza fili. = voce
»! cardarelli, 517: due o tre autografi e alcune fototipie, ripro-
, sm. medie. azione irritante o lesiva dei raggi luminosi quando colpiscono direttamente
luminosi quando colpiscono direttamente un organismo vivente o un suo tessuto (in par tic
. elettron. cellula fotoelettrica a vuoto o a gas. 2. fotomoltiplicatore
. cammelli, 78: chi giuoca compra o fotte, / ed io m'ho
mazzini, 10-251: confortati dunque, o per meglio dire, fottitene. baldini
il goloso, / per viver di lascivia o fottistèro. = deriv. da
usa come epiteto ingiurioso); che arreca o provoca fastidio, noia, dolore o
o provoca fastidio, noia, dolore o vergogna (ed è spesso usato pleonasticamente
per indicare l'impazienza, la rabbia o il disgusto, che un oggetto o
o il disgusto, che un oggetto o una condizione determinano nel soggetto).
come imprecazione. berni, 35: o vergogna degli uomini fottuta, / dormir
croce, 2-42: se stato da verona o da vicenza / io fussi, mi
vati / che a farsi aspirano / monaci o frati: / io non ti venero
, iv-274: * baron fottuto '(o 'baron con l'effe '):
di un organo (e può essere naturale o provocata artificialmente mediante pressioni esercitate con
zool. cane da caccia sotterranea o di lusso, che presenta corpo quadrato,
il mantello può essere a pelo liscio o a pelo ruvido. ojetti, i-500
corpo alquanto piccolo, pelo ruvido o liscio, per lo più pezzato, muso
). indica posizione intermedia entro due o più limiti di luogo in cui qualcuno
più limiti di luogo in cui qualcuno o qualcosa si trova o viene a trovarsi
luogo in cui qualcuno o qualcosa si trova o viene a trovarsi (ed è usato
di spazio circoscritto entro cui una persona o una cosa è contenuta (in partic
. atar. sacchetti, 35: o gentil donna, ornata di biffate, /
ed è riferito a popoli, a nazioni o a categorie e a classi di persone
bricconi. 3. indica stato o condizione di perplessità, di incertezza,
trascorrere prima che si compia un fatto o un'azione (ed è talvolta seguito dall'
qui seguito a sua volta da e o a). boccaccio, dee.
trascorso dopo il compimento di un'azione o l'avveramento di una circostanza, o
o l'avveramento di una circostanza, o il limite di tempo entro cui si
limite di tempo entro cui si compie o dev'essere compiuta un'azione oppure si
non fra via / mi stanchi, o 'n dietro, o da man manca giri
mi stanchi, o 'n dietro, o da man manca giri. a. pucci
è fra te e me, o donna? lanzi, i-60: nominato frai
matto! -con riferimento a cose inanimate o luoghi. f. negri, 65
riferimento sia a persone sia a cose o a concetti astratti). crescenzi volgar
: - voglio vedere se è vero, o no! -fra il mio cuore (
, affollatissime. -in proposizioni comparative o superlative. petrarca, 238-8: subito
che risulta dall'insieme di più persone o cose. firenzuola, 621: e'
per l'altra, non poteva lavorare o stare in casa. v. borghini,
a un ordine religioso specialmente mendicante, o chi è membro di un antico ordine
). iacopone, 17-1: o fra ranaldo, do'èi andato? boccaccio
i toscani 'giubba lunga ', o solamente 'giubba 'o * falda '
lunga ', o solamente 'giubba 'o * falda '. verga, ii-398
sacchetti, 149: -o mugnaio, o mugnaio, / pesami costei, /
. rumore, fracasso provocato dal rompersi o dallo spezzarsi di qualcosa. d.
scuotere violentemente. cicerchia, 1-213: o cara madre, riposati alquanto, / che
, pesto; maciullato (il corpo o una sua parte); fratturato (un
voglia esservi pochi, e poco buoni o modesti, non pigliando soldo volontario se
non pigliando soldo volontario se non fracassati o vagabondi.
sbaragliato, sconfitto. -anche: distrutto o gravemente danneggiato (una flotta).
dovessero subitamente... rimaner fracassati o morti nel primo scontro de'suoi moravi.
.., dovettero subire, volere o non volere, quel fracassìo di gloria
frantumi, che si spezzano, si schiantano o vengono sbattute con violenza. cantò
. perché ciascuno mise mano alle mazze o agli stocchi. forteguerri, 18-18: senza
occhi alzò la testa / e disse: o là, che gran fracasso è quello
, / quando prepara una gran piova o grandine, / o folta neve ad inalbare
una gran piova o grandine, / o folta neve ad inalbare i campi,
neve ad inalbare i campi, / o fracasso di guerra voratrice, / spessi così
prodotto da cose che vanno in pezzi o sono percosse e urtate con grande violenza
un fracasso: / di medaglie dorate o vuoi di rame / un moggio ne misurano
, ove sarà il brodo 0 lardiero o nero o brodetto, potaggio in fraccasso o
sarà il brodo 0 lardiero o nero o brodetto, potaggio in fraccasso o in
o nero o brodetto, potaggio in fraccasso o in forno o a l'italiana.
, potaggio in fraccasso o in forno o a l'italiana. messisburgo, lxvi-1-303:
vive sospetta / se sarà con diletto o con fracasso / l'albergo mio ne l'
con troppo fracasso. -andare in o a fracasso: spezzarsi, fracassarsi.
andò in fracasso. -essere in o a fracasso: essere in subbuglio,
. -fare fracasso di una cosa o di una persona: distruggerla, fracassarla
-menare, mandare, mettere in o a fracasso: fracassare, distruggere.
. -a). che per sbadataggine o per carattere violento fracassa sempre ciò che
] non ammazzano uno sul fatto? o, se alzava soltanto una tasca, non
qualche personaggio secco, come la sequenta o la tomatella, introdur la quaresima
la tomatella, introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie.
, introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie. =
giuochi fa quello / ch'un fraccurrado o un arzigobello. g. f. bini
descritti i giuochi che fanno i bagattellieri o giocatori di mano, con tali legnetti
, 179: facciasi l'uomo grave o il fraccurado, / quattro a chi
', è non volere essere più ipocrito o simulatore, ma sbizzarrirsi con uno senza
2. sm. parte marcia; sostanza o materia putrefatta. crescenzi volgar.,
, né per verun argomento di medicina o di cerugia era sanabile, salvo scheggiando
. imperiali, 2-47: chi fraciditi o negri, / chi distaccati
negri, / chi distaccati o incisi / ti scopre i membri a sua
andato a male (una sostanza animale o vegetale). -in partic.: incancrenito
, putrido, infetto (il corpo o un suo membro, una ferita,
, a costui si convenia del tutto o tagliare tutta la gamba o morire. alberti
del tutto o tagliare tutta la gamba o morire. alberti, 252:
e che vi si mantengano le carni o pollarie frolle e non fra- gide.
da disnore, / e per acqua o per vento o ver per acido / a
/ e per acqua o per vento o ver per acido / a vederlo pareva
minato qualche buon dipinto su le pareti o qualche modanatura fatta con arte? bonsanti,
vermine fracido. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
nei costumi, pervertito (una persona o anche un sentimento, un'idea,
per superchia, per abbundanzia e saturità o oziosità, di che nascono tutti i fracidi
sabba da castiglione, 88: sempre abbaia o morde li difetti, 11 mancamenti e
sì rancie e sì fracide che quantunque o per sé sole si dicano o con
che quantunque o per sé sole si dicano o con altre, mai non possono ricevere
altre, mai non possono ricevere alcuna vaghezza o splendore o grazia o giacitura che lodevole
non possono ricevere alcuna vaghezza o splendore o grazia o giacitura che lodevole sia. giraldi
ricevere alcuna vaghezza o splendore o grazia o giacitura che lodevole sia. giraldi cinzio,
risuscitare quelle antiche e già fracide, o sien voci o maniere, che l'uso
e già fracide, o sien voci o maniere, che l'uso ha fin da
fracido. -essere fracido (o fracido marcio pazzo) di qualcuno:
così? voi dovete esser fracide / o cotte tutte. g. m. cecchi
. quantità di cose fradice; materia o sostanza putrefatta, marcia; putrefazione,
pazza, è come mettere l'oro o la pietra preziosa nel grifo del porco,
figur. corruzione morale, degenerazione spirituale o artistica. -in senso concreto: atto
artistica. -in senso concreto: atto o parola turpe, nefandezza, sconcezza.
« rude » e poesia « raffinata o manierata » sono state da me adoperate a
, e l'altra di ultramaturità formale o di fracidume artistico. -fastidio,
fracidura, sf. ant. sostanza o materia mar cita, putrida
firenze, 4-98: neuna persona possa o debba gittare sozzura, o alcuna fracidura,
persona possa o debba gittare sozzura, o alcuna fracidura, sopra muro o edificio
, o alcuna fracidura, sopra muro o edificio o terreno dei vicini.
alcuna fracidura, sopra muro o edificio o terreno dei vicini. = deriv
a cumulo che per azione del vento o di forti correnti si suddivide in
frammenti distinguibili e foriera di precipitazioni nevose o piovose, anche a carattere temporalesco.
allungata, che viene stracciata dal vento o dalle cime delle montagne in brandelli irregolari
la forza di vivere un altro anno. o il sangue non sa resistergli, si
seguitare, signoria..., o l'ho fradicio con queste chiaccole? periodici
marcio, macerato (una sostanza animale o vegetale, il corpo o un suo
sostanza animale o vegetale, il corpo o un suo membro). domenichi
: aggiugnere... assai letame fradicio o terriccio buono. baretti, 1-138:
, depravato, pervertito (una persona o anche un sentimento, un costume, ecc
4. figur. che è completamente dominato o influenzato (da una passione, da
ragione perché dovesse vivere più di trenta o trentacinque anni. baldini, 5-29: costretta
una locusta od un'arpia; / o più tosto la fame o la moria,
arpia; / o più tosto la fame o la moria, / anzi lo sterco
che tormento! 3. luogo o terreno (o anche persona) intriso
3. luogo o terreno (o anche persona) intriso d'umidità,
fosse si sarebbero potute chiamare esse zacchere o schizzi. ba
amor?, fraghe odorate, / o l'aurora che 'l dì ne 'ngemma e
dì ne 'ngemma e inaura, / o pur quelle rosate / labbra e la sua
. l'insieme di piccoli pesci residui o di scarto che i pescivendoli vendono a
sono trifogliate, i fiori bianchi o gialli in piccoli racemi; il talamo è
da due specie: la fragaria vesca o fragola e la fragaria indica con fiori
marino, vii-173: le pitture ordinarie o ad olio, o a tempera, o
le pitture ordinarie o ad olio, o a tempera, o a colla, o
o ad olio, o a tempera, o a colla, o a secco,
o a tempera, o a colla, o a secco, o a fresco,
a colla, o a secco, o a fresco, tutto che sieno in ben
danaro frutto di un'industria che poco o nulla toglie alle altre loro occupazioni introdusse
-sottile, slanciato, aereo (uno stile o un elemento architettonico). rajberti
vigore, di forza (una persona o il suo corpo o una parte di esso
(una persona o il suo corpo o una parte di esso). giamboni
privata, che non solo può correre o mutarsi di luogo a luogo, o
o mutarsi di luogo a luogo, o fuggire uno pericolo, o nel suo bisogno
a luogo, o fuggire uno pericolo, o nel suo bisogno operare; ma appena
da qualunque minima offesa si può difendere o cessare, e non ch'altro,
realtà: ma è spesso un debole, o almeno un fragile. -che
lo alletta. cieco, 3-46: o vana e instabil gloria de'mortali, /
che succede alla crudeltà di un distacco o la precede appena. 5.
amore dei poveri è il più fragile: o il mosaico delle anime combacia perfettamente o
o il mosaico delle anime combacia perfettamente o tutto si frantuma e disperde, e
gracilità (dell'uomo, del suo corpo o di una parte di esso).
che amavo abbia fatto qualche marachella o mi abbia addirittura piantato per un altro,
, che troppo presto e astiva leggierità o fragilità di perdonare non donasse cagione d'
. tasso, ii-518: niuna lettera o narrazione potrà moverle [le signorie vostre
ed alla felicità del genere umano diventerebbe o vacillante per fragilità di fondamento o nociva
diventerebbe o vacillante per fragilità di fondamento o nociva per furor di setta e di
si indeboliscono notevolmente causando anche lo spaccamento o l'esplosione della caldaia. 7
7. medie. fragilità ossea costituzionale o congenita: malattia delle ossa che provoca
estrema facilità in conseguenza di lievi traumi o di un aumento della pressione sanguigna.
, comp. dal gr. cppdcyh. o <; 'tramezzo 'e sfiora
molto ingrossato, a forma di cuore o anche allungato, polposo, tenero, profumato
in italia sono spontanee la fragola comune o fragola di bosco [fragaria vesca)
bel rio di questa riva erbosa, / o filli, a bere invita /