dante, par., 19-22: o perpetui fiori / dell'eterna letizia.
lo maggior foco. buti, 3-541: o 'perpetui fiori '; ecco che
me vedrai seduto / sulla tua pietra, o fratei mio, gemendo / il fior
ricercano modi di dire di somma gagliardia o di somma dilicatezza, e in ogni cosa
-opera letteraria. tasso, 6-iv-2-52: o diego di nome e vie più d'opre
agli stocchi delle agavi. -strato leggero o superficiale. d. bartoli, 40-i-86
di sofocle, d'euripide, di vergilio o di dante per cagion dello stile e
la rugiada caduta sopra l'erbe, o quel fiore o lanugine che veste i
caduta sopra l'erbe, o quel fiore o lanugine che veste i pomi. d
. muratori, 3-157: mezza dramma, o due scrupoli di fior di solfo,
due scrupoli di fior di solfo, o di solfo sublimato, che è lo stesso
che dioscoride chiama fior di sale, o per dir meglio fior di mare, è
, se vi è nulla di fiori o panno o altra ribalderia. targioni tozzetti,
vi è nulla di fiori o panno o altra ribalderia. targioni tozzetti, 12-3-
cosa: essere sul punto di farla o nel momento migliore per farla. ser
chiama amore. -fior di conio o a fior di conio: per indicare,
a la stagion de'fiori / verranno, o ne la bruma i gigli e l'
/ costi, un mazzo di fiori o diasi in dono. 30.
di modi eleganti (uno stile artistico o letterario, un'opera letteraria, un
su e giù per una scala maggiore o minore, fioreggiando. 4.
, le * fioreggia * egli per avventura o non più tosto le * infiora o
o non più tosto le * infiora o fiorisce '? = deriv.
agg. ornato con fiori; ricamato o stampato a fiorami. giacosa, 156
il ceppo del- l'arbor fiorente, o vuogli tronco accerchierai con cerchio di piombo
. simintendi, 3-116: piangono te, o ecuba, che aguale eri moglie di
. 2. lampada di ottone o di altro metallo con tre becchi disposti
molti e molto grandi personaggi ambivano, o, come fiorentinamente si dice, bucheravano
baretti, 2-30: de'novellisti, o novellatori, come altri fiorentinamente li chiamano
era un continuo passeggio di grossi topi o, fiorentinamente, tal- poni.
nelle fiorentinerie. roberti, iv-186: o signor jacopo, state cauto che non
scritte più, ch'io ricordi, fiorentinerie o toscanerie? 2. ant. territorio
-chi). che è tipico dei fiorentini o del fiorentino, di genere fiorentino (
. carducci, iii-16-82: luigi giusto o giusti di venezia, venuto a milano
2. che proviene da firenze o da fiorentini. machiavelli, 561: e'
la poesia italiana, toscana, volgare o fiorentina ch'ella si sia, è
tina. -anche: l'indulgere nel parlare o nello suo stil suona, / legga chi
-che è nato, che abita a firenze o nel teril conte era urtato dalle tracce
né ungher né chiameranno comodamente fiorentinità o fiorentinismi. ermino, / né
, cioè a dire tra la forma popolare o alcuni abitanti lombardi della nostra città
servi: né io mi credo o il popolo di firenze; che si trova
ei mi faccia alla fioren o nel territorio circostante; che si parla o
o nel territorio circostante; che si parla o si tina. ojetti, i-770: la
e bianco. ratura). -costata o bistecca alla fiorentina: costata di guittone
dalla combustione di ramoscelli di quercia o di davanzali, xxv-i: ahi
emette un dolce canto. per un secolo o giù di 11, mille altri lo
2. decorato con piccoli fiori (ricamati o stam- pati). faldella,
fiorétto1, sm. piccolo fiore (o, anche, sem plicemente
, fiore, con un'intenzione vezzeggiativa o come forma poetica). dante,
non riedono, / né truovo erbe o fioretti che mi gioveno. poliziano, st
tolta ogni pruina. ariosto, 195: o fresco e chiaro rivo che discendi /
dosso. sacchetti, 136: o fiorentina terra, se prudenza / artusi,
, 14-1: scotendo si de 'cercar o uom ch'aggia vertute, / perché stranera
carbone, così naturale come viene dalla bestia o tutt'al leonida, iii-265: or di
durata. -piccolo fiore artificiale, o comunque raffigurato, ricamato, stampato,
: vuoi la veste tua di lana / o vuoi tu quella di seta / a
rami, e come a dir grumi o bocce di quel fiore. soderini, i-536
viene detto da'botanici quel piccolo sifoncino o tubuletto aperto da ambe l'estremità,
delle dimostrazioni, e lasciamogli agli oratori o più tosto ai poeti. muratori, 5-ii-361
di devozione al signore, alla madonna o a un santo. pascoli, 1304
a fornire. -qualità di tela o di seta, molto sottile. carducci
della terra, depositata dall'acqua, o in essa in sospensione. michelini,
? che in francese vuol dir guidoni o fiorfanti, il qual nome essi incontanente
alcuna volta l'estate fiori di fiorfiorèllo o d'uva spina. sbarra, iii-182
fiorièra, sf. cassetta di terracotta o metallica per fiori o piantine ornamentali.
cassetta di terracotta o metallica per fiori o piantine ornamentali. = deriv.
re d'europa ricorrevano a'suoi banchieri o li rubavano. d'annunzio, iii-1-610:
così contrattato si doveva pagare in ispecie, o, come dicono i dottori, in
di moneta, di monte, di sigillo o suggello, fuori di suggello, genovino
battuti di peso maggiore de i fiorini stretti o antichi, e ridotti uguali a i
d'oro papali. -fiorino d'argento o fiorino piccolo: moneta d'argento,
nel 1859 del valore di 20 crazie o di 100 quattrini. guadagnoli, 1-i-12
e conio, emesse nei secoli scorsi o ancora ai giorni nostri da alcuni stati
o in mala elezzione di parole forestiere o in mala formazione di traslazioni. panigarola
traslazioni. panigarola, 3-ii-198: straniere o forastiere sono quelle voci le quali,
son native del linguaggio, e non forastiere o avventile. magalotti, 24-310: spesso
'agre- mani ', e galanterie o grazie si potrebbero dire nel nostro linguaggio
vestiti con abiti forestieri e con scarpe o cappelli o altra cosa differente dal comune
abiti forestieri e con scarpe o cappelli o altra cosa differente dal comune uso de'
0 foglio su cui, in una locanda o in un albergo, si segnano le
9. che non ha legami o interessi comuni con l'ambiente in cui
grama- ticale è qualità interna del nome o forestiera, per la quale si comprende
la quale si comprende se la sustanza o l'accidente significato dal nome sia da
significato dal nome sia da reputar maschile o femminile. piccolomini, ii-4: le
, inaspettato. dottori, 49: o generosa amfia, non osa ancora / occuparti
arboree, e solamente seminata a grano o civaie, in cui anche stagna l'acqua
, agli alcioni. pascoli, 958: o paulo uccello, sii come i foresti
non gli caleva d'essere stimato insensibile o foresto, sol che gli giovasse al
ne uscivano che per correre alla guerra o alla caccia. panzini, iv-272: nella
testa ben colmi pitali. -che proviene o è originario di un paese lontano,
debbano li detti banditori, sanza alcuno salario o prezzo o guiderdone, fare tutti
, sanza alcuno salario o prezzo o guiderdone, fare tutti i bandi per qualunque
lizza finché dura il torneamento, di favorire o sfavorire alcuno dei combattenti con fatti,
dei combattenti con fatti, con parole, o con cenni, a pena di perdere
se chi commette il forfato è cavaliere o scudiere; di perder l'orecchio se
di perder l'orecchio se è artigiano o villano, il pugno se è servo,
. forfè, sm. prezzo o compenso globale che deve restare invariato qualunque
. 2. sport. rinuncia o mancata presenza di una squadra o di
rinuncia o mancata presenza di una squadra o di un concorrente a un incontro. -dichiarare
un concorrente a un incontro. -dichiarare o dare forfè: ritirarsi da una competizione-tra le
, 72: spesso un filo incrocicchi [o fem ~ minil perfidia],
-al figur.: abbandonare un lavoro o rinunciare a un incarico o alle proprie
un lavoro o rinunciare a un incarico o alle proprie possibilità di successo. *
l'assalto d'una forfecchia mostruosa, o d'un millepiedi. = dal
, agg. che è convenuto o svolto per una somma globale (un prezzo
vallisneri, iii-404: 'forficetta, forbicina o forbicetta... i naturali intendono
forma di piccola forbice (per afferrare o masticare il cibo). vallisneri
forficula auricolaria, detta volgarmente forbicina o forfecchia, lunga 10-14 mm,
due pungoli a guisa di forfici o tanaglie. si trovano ne'luoghi
si pettinano i cagnolini per ispulciarli, o con certa lanugine, che si trova nelle
trova nelle grinze de'sottocalzoni bianchi, o con altro escremento consimile, diventano in
con minute squamette che ricoprono la pianta o un suo organo. soderini,
e perciò in ella occorrono certe furfure, o paiole che seguono la erosione della sola
-per estens. che ha i capelli o la barba pieni di forfora.
emessa da un mantice manovrato a mano o da un ventilatore; fucina.
in alcune parti d'italia l'officina o bottega del fabbro, del magnano, evidentemente
mentre lui lo aveva « forgiato » o per più italiano dire fucinato ovverosia scodellato
ovverosia scodellato la su'mamma, zingara o no, ma una vagabonda di sicuro
difettosa del cavallo quando avanza al passo o al trotto). = fr.
voluta a pezzi metallici lavorandoli a mano o a macchina, a caldo o a
mano o a macchina, a caldo o a freddo; fucinatore, fabbro.
desse ad ogni cittadino facoltà di ucciderli o arrestarli. b. croce, iii-2-58
aveva l'incarico di precedere l'esercito o il corteo di un principe per provvedere
il merto di ciascun, lor dona / o gran palazzo, o stanza bella e
, lor dona / o gran palazzo, o stanza bella e buona. della porta
. spedisca subito innanzi il foriero maggiore o il sotto foriero. 2.
fiamma, 1-401: questi nuncii o forieri mettono insieme tutte le cose lorde
face / dispiega nel cielo, / o nume di deio, / furierà di pace
: se la vecchiaia fosse la sola foriera o della morte o delle malattie,
la sola foriera o della morte o delle malattie, sarebbe meno irragionevole lo spavento
vecchiezza. -che annuncia col suo apparire o col suo manifestarsi, il giorno,
un odorato maggio. testi, i-181: o che l'alba foriera / del nuovo
il ciel di rose asperga, / o che ne l'onda ibera / caggia naufrago
per bocca della bile verde, gialla o nera, assai fiate esser sogliono i suoi
. dal nome del bombardiere piemontese ferlino o freylino che la inventò. forloccare,
. dossi, 176: leggèvano machinalmente o almeno cre- dèano lèggere, ché,
quando apparisce il sole la mattina, o quando ricompongono le loro forme dopo i colpi
... e d'un volto, o sosia, in modo modesto ed in
non so se per la sua rara forma o per quella che le era simulata dal
odore a nare e a gusto savore o toccamento a mano, ove non senta l'
venere tenga; e in quante forme o quali / suo volto lucidissimo si cambii.
4. configurazione di un complesso architettonico o di una sua parte; stile; arte
alla vista una porzione della superficie terrestre o dello spazio celeste, un luogo,
allogata, e s'ella stia ferma o si muova; e de la sua forma
, ma solamente con alcuni segnetti o punti tondi o quadretti piccioli, onde più
con alcuni segnetti o punti tondi o quadretti piccioli, onde più presto vanno
nubi e la forma dei colli, che o soli o appoggiati l'uno all'altro
la forma dei colli, che o soli o appoggiati l'uno all'altro fraternamente,
luoghi circonvicini si sogliono [i condotti o scolatoi] chiamare forme, formoni o formali
condotti o scolatoi] chiamare forme, formoni o formali: nome ritenuti dall'antico latino
in roma * forme 'i condotti o depositi d'acqua in costruzione, no
. 6. disposizione di persone o di cose nello spazio. -in partic
: qua e là, per la cucina o attorno al fuoco, s'improvvisarono i
. bontempelli, 8-20: dopo due o tre attorcimenti, tutt'a un tratto il
tondo, altri dicono ch'è lungo, o otangolo, o quadrato. petrarca,
dicono ch'è lungo, o otangolo, o quadrato. petrarca, iv-3-60: erodoto
135: credereste in un arco di 4 o 6 gradi conoscer se si piega in
gradi conoscer se si piega in cerchio o in altra forma? panciatichi, 55
ad altro. 9. immagine reale o fantastica; figura. - anche:
1-647: le immagini sono forme o cose somiglianti della cosa, della quale noi
allor che dorme. marino, 215: o del silenzio figlio e de la notte
. buommattei, 7: dalla forma o figura di lei si dice metaforicamente lingua
, che, alzandosi alquanto dalla terra o dall'acqua, finisca in una stretta
, con la forma di un grande uccello o di una colomba con le ali chiuse
. -esteriorità, apparenza, falsa o mutevole sembianza. dante, inf
volte in altre forme / mentito o dubbio; ma verace e chiaro / e
ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di proteo, in
1-60: quando li vizi si dipartono o rimuovonsi per pugna del luogo loro, sì
forma de'sudditi. guittone, i-14-49: o reina de la cità, corte de
opra gentil, fia pegno eterno, o figlia, / dell'amor che per te
composizione scultoria futuristica, piani di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili
di legno o di metallo, immobili o meccanicamente mobili, per un oggetto, forme
quelle pietre di diverse fazioni, o tonde o angolari, che essi incastrano per
di diverse fazioni, o tonde o angolari, che essi incastrano per ornamento
. sorta, tipo, varietà di persone o cose; complesso di circostanze che caratterizzano
circostanze che caratterizzano l'attività dei sensi o dello spirito o accompagnano un'azione o
l'attività dei sensi o dello spirito o accompagnano un'azione o un avvenimento,
o dello spirito o accompagnano un'azione o un avvenimento, contribuendo a determinarne la
. modo col quale si compie un'azione o si svolge un fatto. andrea
per forma di condotti fabbricati di pietra o di calcina, ower per cannelle di
/ stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi nasce
3-61: sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte.
la morte di un uomo); o, rispettivamente, quello che si compie
, che consiste nell'attestare il falso o nel negare il vero o nel tacere
il falso o nel negare il vero o nel tacere ciò che si sa quando si
disagio nelle forme, entro cui bene o male vive da parassita, giacché voi
l'ordine del fare il re, o veramente pigliare altra forma di governo.
senso tecnico: l'organizzazione (repubblicana o monarchica) che ha uno stato moderno
vi sono forme vuote e altre poco o così stranamente riempite da dar luogo a
, prescrizione, osservanza; criterio metodologico o informatore, metodo, sistema.
tua non sia vana, anzi consigli o ammaestri o comandi o ammonisca.
sia vana, anzi consigli o ammaestri o comandi o ammonisca. s.
vana, anzi consigli o ammaestri o comandi o ammonisca. s. bernardo volgar
: dar nuove regole e nuove forme o di virtù ordinaria o di straordinaria santità
regole e nuove forme o di virtù ordinaria o di straordinaria santità. de sanctis,
di calcolo nascono tre forme di relazioni o esponenti. b. croce, ii-5-173:
'che non potevan astrarre le forme o le propietà da'subbietti; onde con
i subbietti per comporre esse forme, o distrugger un sub- bietto per dividere la
, xxvii-88: per causa formale o forma di una cosa, si suole intendere
le forme che sono in loro, o elle sono complessionali, o elle son celestiali
in loro, o elle sono complessionali, o elle son celestiali o animali d'anima
elle sono complessionali, o elle son celestiali o animali d'anima vegetabile, la quale
de la materia, né si divide o si distende co 'l corpo, ma sì
ma sono due: c'è un corpo o una materia o un fenomeno o non
: c'è un corpo o una materia o un fenomeno o non so cosa,
corpo o una materia o un fenomeno o non so cosa, e c'è un'
so cosa, e c'è un'anima o una forma o un'idea.
c'è un'anima o una forma o un'idea. -forma accidentale: quella
suo, come la pallidezza nell'uomo o altre simili cose.
, nel verbo sono le forme essenziali o vogliam dire le idee eterne e immutabili di
infiniti altri? -forma logica: giudizio o proposizione (nella sua espressione intellettiva)
. croce, i-2-87: la logica empirica o verbalistica falsifica se stessa quando presume di
forma logica. -forma verbale: giudizio o proposizione (nella sua espressione acustica o
o proposizione (nella sua espressione acustica o grafica). b. croce,
in forme verbali, cioè in proposizioni o giudizi, il sillogismo è insieme connessione
e giudicano altrimenti che con le forme o categorie del vero, del bello,
tra un momento e l'altro, o una forma e l'altra dello spirito si
questa tua forma fusse in me, o la mente mia fusse in te, perché
/ che non lasciano entrar forme sincere. o. rucellai, 2-6-2-111: tanto le
sintassi, tende lentamente a discioglierla, o agevola una rivoluzione violenta: quella degli
che via ella essere possa più vaga, o nel numero del più o in quello
vaga, o nel numero del più o in quello del meno, nella forma del
meno, nella forma del maschio o della femina, nel diritto o negli obliqui
o della femina, nel diritto o negli obliqui casi. cesarotti, i-56
è l'insieme di tanti suoni, o nella loro forma flessionale, e insomma per
di linee, trite e sparse, insieme o stranamente accozzate. vico, 353:
poteron essere ch'i caratteri mattematici o figure geometriche ch'essi ricevute avevano da'caldei
la testura gravissima, dovea parimente quel carattere o quella forma che fosse nobilissima oltre tutti
; e questa forma poi reci- tavasi o falsificata, o incompleta, o interrotta,
forma poi reci- tavasi o falsificata, o incompleta, o interrotta, o non in
tavasi o falsificata, o incompleta, o interrotta, o non in quel tempo
falsificata, o incompleta, o interrotta, o non in quel tempo che la liturgia
e il negozio giuridico in genere, o un atto di conoscenza, come l'atto
l'atto giuridico (mediante scritto privato o mediante solenne atto pubblico). -forma
, e gli di forma vincolata o forma essenziale o necessaria o ventre
di forma vincolata o forma essenziale o necessaria o ventre della madre cuminciarono
di forma vincolata o forma essenziale o necessaria o ventre della madre cuminciarono a crescere
a crescere. crescenzi legale, o costitutiva o sostanziale o ad substantiam)
. crescenzi legale, o costitutiva o sostanziale o ad substantiam) volgar
legale, o costitutiva o sostanziale o ad substantiam) volgar.,
] nel tronco ower pedale, o affinché esso possa essere provato in giudizio (
da osservarsi nel compiere un atto giuridico o istituzionale; procedimento, procedura, rito
: copia autentica (di un atto o documento). -anche: rogito notarile,
ostinate perché più lievi fino alla morte o a una di quelle guarigioni imperfette che
. 29. biol. particolare aspetto o conformazione che costituisce il carattere specifico degli
costituisce il carattere specifico degli esseri viventi o dei loro organi particolari e consente di
* le frazioni intere omogenee di due o più quantità indeterminate. -geom
dei suoi punti; fascio di rette o di piani, ottenuto per proiezione, rispettivamente
proiezione, rispettivamente, da un punto o da una retta. -forma di 2
cui elementi siano i punti, le rette o i piani; stella di rette,
31. tecn. calco di creta (o anche di gesso, di cera,
di statue di metallo, di campane o altri lavori in rilievo (e si
nel corso della lavorazione; forme buone o a tasselli, quelle che, potendosi smontare
modello, formato con terra da fonderia o con metallo, il quale, chiuso entro
il quale, chiuso entro appositi telai o staffe, si adopera per conferire una determinata
/ né per falsìa non rame auri o 'nargenti, / e studi in bel disegnare
tutte quelle cose piccole che si consumano, o si possan col gitto far d'ottone
michelangelo, i-83: non pur d'argento o d'oro / vinto dal foco esser
i nostri artefici a questa cosa, o sia di gesso o di terra o di
questa cosa, o sia di gesso o di terra o di cera o d'altra
, o sia di gesso o di terra o di cera o d'altra materia,
di gesso o di terra o di cera o d'altra materia, nella quale si
altra materia, nella quale si gettano o metalli o gesso o cera o altra
, nella quale si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa,
nella quale si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa, per fare
si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa, per fare statue o
o altra cosa, per fare statue o altro lavoro di rilievo. milizia,
, in gesso, in bronzo una statua o un modello. rapisardi, vi-804:
volta che la materia è impura, o le forme loro sono mal accomodate, storte
rotte, non ben nette dentro, o hanno simili altri difetti, sempre la
forme, dove si genera l'uomo o l'animale, saranno mal disposte e
l'applicazione di gesso, di cera o materie affini; maschera. cennini
cennini, 134: fallo levare a sedere o in piè, e tenendosi tra le
viso gentilmente a trarlo fuori di questa maschera o ver forma. ripolla e conservala diligentemente
vasari, i-144: volendo fare comici o fogliami intagliati, bisogna avere forme di
per la stampa di figure su carta o tessuti. tommaso da faenza, xxxv-1-455
colore sia bene incarnato colla tela, o ver panno lino, leva la tua forma
cera che in altra materia più liquida o più densa. tommaseo [s. v
tavoletta con disegni di figure, d'animali o di fogliami, intagliati di rilievo,
di lana, di lino, di cotone o di seta. piovene, 5-200:
la volta] si vuol fare pulita o intagliata, medesimamente è necessario aver forme
riproduce (in legno, in cartapesta o in materia plastica) le dimensioni di
di un busto (detto anche manichino) o di una testa, usato dai sarti
di una testa, usato dai sarti o dalle modiste per disporre e cucire le
forma non è pur quella del calzalo o della berretta. berni, 45: tornava
solo forma): modello di legno o di metallo articolato come un piede,
serve al calzolaio per modellare, allargare o riparare le calzature (ed è composta,
consentono, all'occorrenza, di allungarla o di accorciarla). fra giordano,
par che si adorni da certi segni o caratteri che in essa imprimon le forme
frequentemente incavato a spicchi, a spire o altro modo, per dare la corrispondente figura
'dicesi quella specie di cazzaruola di rame o di latta, con incavi nel fondo
ed attorno, a modo di fregio o disegno, adoperata per fare pasticci, piatti
e conservano in rilievo que'medesimi fregi o disegni. -quantità di cibi raffinati
pieni di dolci, forme di marmellata o di cioccolata, di frutta candite, di
grano duro, in grandi forme di tre o di cinque chili, che durano una
34. vaso o cestello nel quale si pone il latte
giornata, per averne, secondo il più o meno di crema che contiene, varie
, come dovrebbero essere, di legno o di coccio. -il formaggio stesso
cacio trovoe, / ch'era sei libbre o poco più o meno. caro,
ch'era sei libbre o poco più o meno. caro, i-327: gli donò
romagna, il 'formaggio parmigiano 'o * reggiano ', dalle grandi forme.
per la stampa. - guernire (o sguernire) la forma: mettere (
sguernire) la forma: mettere (o togliere) la marginatura alle pagine intelaiate
-aprire la forma: allentare le serrature o cunei metallici che chiudono la forma nel
collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la torrei più che volentieri
. 38. locuz. -a forma o in forma o per forma di qualcosa
. locuz. -a forma o in forma o per forma di qualcosa: a sua
-in un dato modo; secondo una regola o disposizione particolare; seguendo un certo ordine
disposizione particolare; seguendo un certo ordine o procedimento. fiore di virtù, iv-33
forma d'un temperamento proposto da me o da lui, ma in forma di
forma di osservazione. -a forma o in forma di qualcuno: a sua
modo. -avere, tenere forma o la forma di qualcuno (o di
forma o la forma di qualcuno (o di qualcosa): somigliargli moltissimo, riprodurne
-avere una data forma: essere formato o disposto in quel dato modo; presentarsi
cose. -cambiare, ridurre qualcuno o qualcosa in una data forma: conferirgli
forma lo conduce. -dare forma o una data forma a qualcuno o a
forma o una data forma a qualcuno o a qualcosa: crearlo, produrlo, costruirlo
di mente. -in forma che o per forma che, per forma di:
da (e introduce prop. consecutive o modali esplicite o implicite).
introduce prop. consecutive o modali esplicite o implicite). sacchetti, 26-9
di simili gentildonne. -in tale o tal altra forma: in quel modo,
-in rapporto con un agg. o pron. correlativo. dante, vita
di grammatica / che con le teorie scriva o favelle. gentile, 3-239: i
-non avere ancora acquisito una determinata formazione o esperienza. fra giordano, 2-68:
so trovar modo né forma, / o faretrato arcier, dammi soccorso.
. -per ogni forma, per o in tutte le forme: a ogni
i pubblicani, vedendo quel nembo, o fuggivano o si nascondevano, e per
, vedendo quel nembo, o fuggivano o si nascondevano, e per ogni forma
forma. -prendere forma di qualcosa o la forma di qualcuno: assumerne l'
aeroplano e scomparve. -prendere forma o la forma, cominciare ad avere forma
colore. -sotto forma di qualcuno o di qualcosa: a sua simiglianza;
, conforme al suo modo di essere o di comparire. machiavelli, 817:
rimane la stessa per una pecora di più o di meno; ma nel figurato,
innanzi benché uno manchi alla compagnia, o all'opera qualche mezzo. 40
formadòrsi, sm. invar. apparecchio o macchina entro cui, nelle legatorie,
. formaggio tenero di latte di vacca o di capra prodotto in piccole forme tonde
formaggerìa, sf. disus. locale o complesso di locali adibiti alla fabbricazione e
(femm. -a). fabbricante o venditore, commerciante di formaggi.
boari, buffalari, porcari e casiaruoli o formaggiari. dossi, 703:
recipiente, per lo più di vetro o metallo con coperchio, usato per servire
formaggio molle confezionato in piccole forme quadrate o rettangolari o triangolari, venduto in
in piccole forme quadrate o rettangolari o triangolari, venduto in scatolette. -anche
della pasta { formaggio a pasta dura o molle), al grado di stagionatura {
far degli erbolati e delle torte / o raviuoli o altro di paraggio. boccaccio,
erbolati e delle torte / o raviuoli o altro di paraggio. boccaccio, dee
, aresti tue / da darci del formaggio o delle frutte? ». aretino,
ricerca il latte di capra quel quaglio o agra che quel di vacca, bufale
agra che quel di vacca, bufale o pecore, se bene ancora con quello si
adopera il presame di cardo a rappigliarlo o il quaglio di capretto, e si
ottenuto per coagulazione del latte di vacca o di pecora, di capra, di
di bufala: è una pasta molle o consistente, che, per il suo
latte, nella salatura e nella maturazione o stagionatura che avviene per l'azione di
particolari enzimi nella pasta messa in vasi o forme collo frittata.
spolverini, xxx-1-125: non mai formaggio o latte / manca al padron, non
arzo, 1-30: entrò, con tre o quattro formaggi di capra. -in
discorreva seriamente di politica italiana nel corridoio o nel cortile con i suoi compagni.
! -cadere, cascare il maccherone o il lasagno o il boccone dentro il
-cadere, cascare il maccherone o il lasagno o il boccone dentro il formaggio: presentarsi
al formaggio grana). -formaggio grattato o grattugiato: ridotto in briciole e usato
il laccio ad un puledro indomito, o a chiappar un toro, od a sparare
forma sostanziale, intesa come principio attivo o elemento costitutivo, attuale e determinante dell'
delle sue singole parti. — principio o causa formale: principio attivo, causa
formale e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la causa
-per estens. che si vale dei princìpi o mezzi conoscitivi della logica formale. -anche
che è causa la sua natura logica o formale, e sovente la sua stessa dignità
gli esseri ragionevoli; universale. -morale o etica formale: quella che fa consistere
e non già nella subordinazione a fini o leggi esteriori (eteronomia).
che esprime la pura forza di obbligare, o sia l'essenza dell'obbligazione ».
essi esprimer con ciò che la forma o il modo onde queste verità si fecer
sufficienti da riconoscer la vera religione, o non se ne servono, o servendosene
religione, o non se ne servono, o servendosene seguitano tuttavia a non si arrendere
4. che ha un aspetto o configurazione precisa; che è espresso in
esser lontano dal muover l'uomo ad allegria o dimostrazione d'allegria straordinaria o diversa dalla
ad allegria o dimostrazione d'allegria straordinaria o diversa dalla disposizione in che egli era
-lettera formale: lettera della medesima forma o tenore mandata a più persone; lettera
(ed è per lo più in relazione o idealmente contrapposto a sostanziale).
differenziatissima da quelle delle torri fiorentine, o si riguardino i materiali, o il formale
, o si riguardino i materiali, o il formale e la struttura. paoletti
tengono tutte in un corpo, in una o più stalle, sotto la cura del
della personalità. 7. che attiene o concerne la forma esteriore in cui si
in cui si configura il discorso letterario o artistico, l'opera d'arte considerata
: che cosa è la critica esterna o formale? sono ^ frasi, giri,
. -che si riferisce a forma letteraria o artistica, considerata come libera esplicazione dell'
; che, per essere valido (o per poter essere provato in giudizio)
. -ufficiale, solenne, compiuto o manifestato con l'osservanza delle modalità e
restaurazione delle fabbriche. -istruzione o istruttoria formale: v. istruzione.
devono usare per compilare un atto giuridico o redigere un documento. guicciardini, i-375
9. che si riflette nel costume o nelle forme sociali e culturali (un'
riferimento alle norme di un regolamento gerarchico o disciplinare. buzzati, 1-213: perdoni
ed esprime soltanto la loro astratta definizione o connessione. -deduzione formale o sviluppo formale
astratta definizione o connessione. -deduzione formale o sviluppo formale: quando si trasforma un'
sogliono chiamare 'forme, formoni 'o * formali ': nome ritenuto dall'antico
con alcoli in presenza di acido solforico o di acido cloridrico gassoso, oppure facendo
oppure facendo agire gli alcolati su cloruro o bromuro di metilene (il più semplice
esaminato qualche diecina di cervelli sotto spirito o in formalina, e di preparati microscopici,
2. relig. attitudine di chi attribuisce o esige eccessiva cura nelle pratiche materiali del
carducci, iii-7-114: nelle città di palestina o d'egitto, nel tempio ebraico,
, nel tempio ebraico, nel pretorio o nell'anfiteatro romano, nelle catacombe voi
; il resto, timidezza, formalismo o ipocrisia. alvaro, 14-131: si
si obbedisce al formalismo italiano, o romano, ormai innato, e con
formali rispetto al contenuto dell'opera artistica o letteraria; calligrafismo. de sanctis
arte pura anziché all'arte sociale (o propagandistica). -indagine critica sugli strumenti
2. che segue una dottrina o un sistema formalistico (in filosofia,
]: * formalista ', teologo o casista, che prescrive con sottili distinzioni
che inaiato! un maniaco di praticità. o che bel documento per i miei studi
ecc.) siano validi, o possano essere provati, o comunque siano
, o possano essere provati, o comunque siano regolari. - anche:
di fare determinati acciocché un atto civile o giudiciario sia valido e dimostrato. * formalità
. -in senso generico: forme o procedure osservate nel compimento di un atto
un atto giuridico per ossequio alla tradizione o alla prassi, ma senza che la
1-91: non c'è abitudine, o regola o legge che resista a una contraria
non c'è abitudine, o regola o legge che resista a una contraria necessità
legge che resista a una contraria necessità o a un potente desiderio; e anche quest'
viandanti, che, per ispender meno o per isfuggire il cerimoniale, sogliono andar
poi procedette a * defettiva forma ', o vero differenza, cioè * belli costumi
ed ovunque si sia, essendo formalmente o essenzialmente imperfezione, ovvero mancamento.
. - anche: tanto per dire o fare qualcosa. m. leopardi,
una botta di penna! -fare o farsi delle formalità: stupirsi, scandalizzarsi
dimostrare sorpresa non piacevole di cosa detta o fatta da altri... stupire
parsimonia, e più per celia o ironia). panzini, iv-273: 'formalizzarsi'
materia, un complesso di criteri formali o metodologici, prima trattati in modo empirico
3. secondo le regole del cerimoniale o della convenienza sociale. casti,
, e sapendo formalmente la loro età o la mia io veggo chiaro che dentro un
chiaro che dentro un definito tempo essi o io non potremo più viver goder della
, agg. invar. legat. ferro o paletta formanervi: semplicissimo strumento usato
usato dai legatori per sbalzare quelle nervature o sporgenze che abbelliscono il dorso dei libri
: * formanze ', strisce d'alluda o di bazzana, che girano attorno attorno
seguito da un compì, di modo o da un compì, attributivo).
44-62: scarpello si vedrà di piombo, o lima, / formar in varie imagini
che dirò poi de rinfiammate rose? / o rosseggian distinte in due pratelli / confondendosi
/ e figuran due guancie; / o ristrette in un cespo, / che 'l
ogni omnibus ha un numero fisso di piazze o di stalli, divisi da spranghe di
parte di settentrione disposti: e fiume o rivo o fonte vi sia pros- simano
settentrione disposti: e fiume o rivo o fonte vi sia pros- simano, che
mare solitaria e deserta. -disporre o disporsi nella superficie o nello spazio secondo
. -disporre o disporsi nella superficie o nello spazio secondo un determinato schema o
o nello spazio secondo un determinato schema o figura. livio volgar., 3-169
potesse simile formare. guittone, xxxii-146: o che mer- t'ho, bel sire
avea formato. boccaccio, i-154: o sommo giove,... con le
ingegno / nulla a caso già mai forma o dispone. tommaseo, i-225: vostro
, i-225: vostro è il giorno, o dio, e vostra la notte;
[calore ch'è nel seme] o non riceverebbe il calor vivifico, o il
] o non riceverebbe il calor vivifico, o il ricevuto non riterrebbe in sé,
proprio destino). arrigo testa o giacomo da lentini, 410: lo fin
a. f. doni, 132: o pastori tornate vi prego a mungere le
formerai nel rampollo il conio due dita o poco meno lungo tagliato di sotto da
ciascuno di quegli stati. -compiere o accennare (un movimento, un gesto
né lingua, / formando in voce o discrivendo in carte, /...
. 8. emettere la voce o suoni inarticolati; proferire una parola;
di mene, / né seppi formar verbo o dir parola. cesarotti, i-214:
compilare, scrivere (un'opera letteraria o musicale, un discorso, ecc.)
usanze allegando in ciò ragioni da simile o da contrario. cavalca, ii-12:
inspi razione fluidi versi, o lo straordinario valore di altissimi poemi,
di ammirazione e approvazione. -sistemare o costituire nella sua forma caratteristica o originale
-sistemare o costituire nella sua forma caratteristica o originale (una lingua, una letteratura,
[ecc.]. -disporre o comporre secondo un ordine, una struttura
comporre secondo un ordine, una struttura o una forma fissa e costante (un
verso necessariamente si richiegga che nella quarta o nella sesta o nella decima sillaba sieno
richiegga che nella quarta o nella sesta o nella decima sillaba sieno sempre gli accenti,
: la proposizione si forma per congiungimento o per disgiungimento di due idee, l'
, 75: il voler formar vocabuli novi o mantenere gli antichi in dispetto della consuetudine
pioprietà, e dice: -egli è collerico o sanguineo -, e così forma la
iii-6-296: ma, come quegli che poco o nulla studiava nel naturale, fidandosi nella
sanctis, iii-145: forma contrasto il fattizio o il convenzionale della società, come nella
. giusti, iv-104: due o tre volte al giorno, mi si forma
non forma. chiabrera, 315: o tanto in ciel gradita / suora di marta
12. comporre con diversi elementi o persone; raccogliere, radunare; costituire
; costituire (con riferimento agli elementi o alle persone stesse). tolomei,
. 14. dare una forma mentale o spirituale, indirizzare verso un determinato fine
professori di musica hanno ciascuno, o per la scuola a cui sono stati formati
particella pronom. raggiungere la maturità fisica o spirituale. sarpi, i-2-27: è
esercitare, perfezionare (le facoltà fisiche o spirituali, un'attitudine, ecc.)
beltà somma, in grazia d'una chiesa o di una città, e dipoi glielo
: se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno donde cominciare
. pasolini, 1-212: da due o tre giorni non si sentiva altro in
più fini. -scolpire nella pietra o nel marmo; modellare in creta o
o nel marmo; modellare in creta o in gesso; gettare, fondere (una
col calco la forma di un volto (o anche di altre parti anatomiche).
per mezzo di un impasto di gesso o di cera, l'impronta di un modello
con l'altro si commettano, segnandoli o con numeri o con alfabeti o altri contras-
si commettano, segnandoli o con numeri o con alfabeti o altri contras- segni.
segnandoli o con numeri o con alfabeti o altri contras- segni. baldinucci, 63
e ponendolo sopra alcuna cosa d'intero o non intero rilievo, acciocché rimanga impressa
medesimo gesso, e questo poi chiamano forma o cavo, perché le parti rilevate della
onde ponendo in esso cavo altro gesso o cera liquefatta... fannosi poi altre
una pianta una determinata forma mediante potatura o particolari metodi di allevamento allo scopo di
, / né dottor di decreto o alchimista, / né medico o uom
di decreto o alchimista, / né medico o uom decretalista, / che mi
è nell'atto stesso di chi componga o legga una poesia..., coscienza
il modo di essere (nella realtà o nel pensiero). b. fioretti
, una determinata composizione di due tre o più piedi, secondo certa ragione di
misura formativa del verso, non numerica o di estensione come nei versi italiani,
analogico d'immagini, il cui rapporto, o contrasto, provochi un'irradiazione fantastica.
). ridotto in una data forma o figura; fatto in un certo modo.
crescenzi volgar., 8-8: fontana o rivo, se far si può,
gherardi, 1-ii-387: che fai, o creatura ragionevole, e dal sommo fattore
(e può riferirsi sia a persone o a cose sia a concetti astratti)
ritrovarsi gli spiriti umani in una sede o in un soggiorno destinato. serao,
. vero, autentico, effettivo; svolto o composto nelle forme dovute; regolare (
non sia lecito pubblicar vita di capitano o d'altra persona graduata, se egli
formata competenza, nella quale furono sconfitti o disperati. s. contarmi, lii-11-
maraviglia e di confusione, stimeranno o che quegli argomenti non siano dirittamente formati,
di sole. -estet. rivestito (o considerato come rivestito) della propria forma
particolari contenuti formati? -stor. lettera o bolla formata: lettera dimis- soria o
o bolla formata: lettera dimis- soria o commendatizia, stilata secondo un modello convenzionale
per l'uso di autenticarle con bolla o sigillo in cui eran figure.
: carattere (di vocale, consonante o numero), caratterizzato dalla forma quasi
i libri, le scriveva di sua mano o di lettera corsiva o formata, che
di sua mano o di lettera corsiva o formata, che dell'una lettera e dell'
determinato, accaduto (un effetto fisico o morale, un fatto, un fenomeno
, una nozione, una forma scientifica o letteraria); composto, concepito,
parti che concorrono a costituire un'unità o un tutto omogeneo. b. cavalcanti
stato possibile, a qualche formata negoziazione o di pace perpetua o di tregua lunga.
qualche formata negoziazione o di pace perpetua o di tregua lunga. segneri, i-244
can. casa formata: la casa religiosa o monastica in cui dimorano non meno di
non meno di sei religiosi professi, o almeno quattro, se sono sacerdoti (
formata: quella in cui dimorano religiosi o sacerdoti in numero inferiore a quello suindicato
, addestrato (una facoltà dei sensi o dello spirito). fiore di virtù
forma (materiale, vegetativa, sensitiva o intellettiva); che trae origine da
in cotesta città, nel formato di 12 o 16. cattaneo, ii-1-46: il
legno. -per metonimia. lastra metallica o di altro materiale di determinate dimensioni.
iv-12-377: la « signora storia », o « signora necessità storica »,.
costituisce l'essenza di un ente reale o ideale; che, mediante l'unione di
conseguir il suo fine l'agente? o. rucellai, 2-1-7-204: gl'intelletti
gomiti. -che determina un effetto o un fenomeno fisico. anguillara,
ciascuno il loro sistema, e sono stati o formatori o sostenitori di qualche sistema
, e sono stati o formatori o sostenitori di qualche sistema, più o meno
o sostenitori di qualche sistema, più o meno ardenti e impegnati. idem,
arditissimo e frequentissimo formatore di parole derivate o composte nuovamente dalle nostrali. bartolini,
è quella del tempo nostro: divisore o formatore di scomparti: e per cui
detto a cà-de-bezzi. -che sistema o costituisce nella sua forma caratteristica (una
di spettacoli in genere e de ceretani o ciurmatori massime. 4. scrittore
tre dì e deputare i formatori, o vero auditori, così delle provvisioni,
canoni d'usar la voce d'anatema. o. rucellai, 2-11-2-161: da questa
i buoni scrittori, i formativi, o, per meglio dire, i formatori,
epoche. 6. che modella o produce oggetti di creta, di gesso
; che prepara forme per la fusione o getta statue, cannoni, campane, ecc
. garzoni, 1-576: intorno a campanari o formatori di campane s'hanno da avere
formatori a coloro che le fanno di gesso o cartapesta o d'altra materia,
le fanno di gesso o cartapesta o d'altra materia, che si metta nelle
. non è un formatore di mattoni o di tegole, e non riceve, o
o di tegole, e non riceve, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati
, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. d'annunzio
, operaio che fabbrica, a mano o a macchina, mediante sabbia e terre
sagomatura. -anche: preparazione di forme o stampi destinati a ricevere la colata del
modo con cui una cosa è formata o si forma; genesi, sviluppo.
cagioni che aiutassero la formazione di mediocri o di piccoli capitali. pisacane, iii-238
sua forma sostanziale portando un ente reale o ideale dalla potenza all'atto.
cioè i suoi tremori, i quali o essi medesimi, senza più, sono tutta
la formazione e la forma del suono o alla men trista il suono non va
alla formazione del magistrato quattro polizze, o siano cedole. 5.
di bocca, quell'apertura dovrà essere o semplice o alterata. fogazzaro, 5-452
bocca, quell'apertura dovrà essere o semplice o alterata. fogazzaro, 5-452: stette
immagini] fanno intendere un qualche vero o verisimile all'intelletto,...
8. educazione, sviluppo culturale o spirituale (di una persona o delle
culturale o spirituale (di una persona o delle sue facoltà); preparazione o
o delle sue facoltà); preparazione o addestramento a una determinata professione. 5
e come si distingua dall'informazione, o dall'addestramento, e a quale fine
ordinamento. sarpi, i-197: o non si satisfacendo l'arcivescovo né il
il groppero medesimo di quella riforma, o avendo mutato opinione, del 1543 [
disposizione assegnata alle forze terrestri, navali o aeree nei combattimenti e nelle esercitazioni.
operazione, il perder tempo per formazioni o per manovre è un errore imperdonabile.
: ciascuno dei complessi terrestri, marittimi o aerei su cui è fondata la tattica
: passarono un giorno nel cielo due o tre formazioni nemiche, luccicanti d'argento
calcarei. -in senso concreto: strato o sedimento che è (o appare)
concreto: strato o sedimento che è (o appare) prodotto in una data epoca
tessuti dovuta alla lesione di un organo o alla presenza di agenti infettivi o cancerogeni
organo o alla presenza di agenti infettivi o cancerogeni. de roberto, 564:
contratto per la rappresentazione di uno spettacolo o di un ciclo di rappresentazioni; compagnia.
una pianta mediante particolari metodi di potatura o di allevamento. crescenzi volgar.,
, ripognansi sì ordinatamente nelle grati, o casciaie, che non tocchi l'uno
. motivo ornamentale (in pitture, stucco o bas = deriv. da formella,
cassettone di un soffitto ornato di figure o di rosoni; riquadro, pannello.
galiani, 1-138: 'lacunar 'o * laquear 'sono quelle piazze o riquadri
'o * laquear 'sono quelle piazze o riquadri delle soffitte, dentro i quali
è già che sia brutto l'aspetto o l'ordine o la figura [del tempio
sia brutto l'aspetto o l'ordine o la figura [del tempio dorico];
. -piastrella di laterizio, marmo o ceramica usata per il rivestimento delle pareti
rivestimento delle pareti, per la pavimentazione o a scopo ornamentale. e. cecchi
, fatti della corteccia polverizzata della quercia o del cerro, la quale, dopo che
poco freddo teme. / questi in formelle o in piccoli fossi, / secondo che
vuole primieramente buon lavorìo, e adentro, o divelto o fossa o formella che egli
lavorìo, e adentro, o divelto o fossa o formella che egli sia, e
e adentro, o divelto o fossa o formella che egli sia, e gran fogne
e appiccar la zucca in una sportella o paniere, e porre là ove non
,... senza formelle, galle o schienelle, giardoni, incordati. garzoni
insieme di motivi ornamentali chiusi in cornice o di riquadri, pannelli, formelle (
, tenendole, cioè, per tre o quattro ore in monte, dopo bagnate
va onde se cala / melinconia che morde o che formento. = deriv. da
della pro tonica e con o. forménto2, sm. ant.
sotto pressione sopra i rispettivi ossidi o idrossidi metallici, per idrolisi dei cianuri
sottili e alquanto lunghe, gli occhi piccoli o anche assenti; il polimorfismo è espresso
nidi, spesso scavati nella terra o nel legno, che possono contenere un variabilissimo
una formica »: egli pure guardandola, o sorriderebbe, o direbbe forse: «
egli pure guardandola, o sorriderebbe, o direbbe forse: « oh che piccolo animaluzzo
delle comuni nere. -formica bulldog o formica sergente: nome comune di varie
terreno e nei muri. -formica indiana o dell * oro: mitico insetto di
.: per indicare il corpo minuto o la pazienza, la saggezza o la parsimonia
minuto o la pazienza, la saggezza o la parsimonia e la laboriosità di una
de'buoi sembrano in vista, / o quanto grandi gli aratori istessi! / di
mondo antico \ -aver la formica o la formica rossa a qualcosa: desiderarla
. / era di campami questa cornacchia / o formica di sorbo, che non esce
: 'star sodo alla macchia * o vero * al macchione '...
di bocca, e non gli rispondere o rispondergli di maniera che non sortisca il
tempo, onde si levi da banco o vero da tappeto senza dar noia o ricadia
banco o vero da tappeto senza dar noia o ricadia e tórre o spezzare il cervello
senza dar noia o ricadia e tórre o spezzare il cervello a sé e ad altri
e conservate le sostanze alimentari; uno o più sbocchi conducono all'esterno. -
tu sapessi quante petruzze hae in arno o quante formiche sono nel formicaio? esopo
gli uomini della città? formiche e formicai o vespe e vespai. garzoni, 1-845
capillari. -l'agitarsi nell'animo o nella mente di pensieri confusi, di
cavità a imbuto; se una formica o un altro insetto passa lungo i bordi
in considerazione il ragno-locusta, la formicaleone o verme formicario, la mosca rosisega.
... purché non sia egli formicante o minuto [ecc.].
., in capo a quattro o cinque giorni, formicavano, come vi si
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. formicino1, agg
di un catalizzatore, dell'alcole metilico o di idrocarburi leggeri del petrolio (metano
in commercio sotto il nome di formalina o formolo ed è largamente usata come antisettico,
di nessun valore, di minima virtù o qualità. rosa, 93: sparlar
pur se ci ha qualche volta badato (o almeno il primo giorno che la umana
più che non fa a chi passa lete o tartaro. e. cecchi, 8-93
la persona. 3. dare o provare una sensazione di formicolio, di
acqua saponata], vede le gallozzole o bollicelle di essa quasi formicolare di vari
perticati, ii-370: i'ti saluto, o fior delle donzelle, / bench'io
sto in dubbio se debba ab- bandonarmici o scacciarle come deliri di convalescente. faldella
avviarono. gioberti, 1-1-215: canali o canaletti in gran copia formicolati di gondole
. movimento confuso e frenetico di insetti o di persone per lo più stipate in
un disturbo locale di circolazione del sangue o dalla compressione di un nervo.
i pori. d'annunzio, 4-11-86: o contes- sina, questi molleggiamenti de lo
dàn semi purganti / usi bovina, o di morchia impiastro / el solo,
le mosche al tempo caldo, / o ne l'antiqua quercia e for- migoni
, / che non isbuca all'accetta o 'l martello, / tu potresti aspettar
: occorrono alcune ulcere circa il torace o petto, massime delli uomini, che per
di sopprimere qualunque pubiica academia, cattedra o scuola che insegni o voglia insegnare i
academia, cattedra o scuola che insegni o voglia insegnare i dogmi e le dottrine
: con questi modi credete di farvi o venerabile o formidabile a le genti?
questi modi credete di farvi o venerabile o formidabile a le genti? tasso,
con l'orgoglio che il coltivatore una messe o una sementa vivida, sacra al domani
, se desse orecchio alle lusinghe, o formidasse l'insolenza dei barbari; perché
suo. mamiani, 1-151: salve, o fior d'immortali, o formidato
, o fior d'immortali, o formidato / braccio di dio. carducci,
nella molecola di un composto chimico uno o più radicali formile (e si può
chim. radicale monovalente derivabile dalla formaldeide o dall'acido formico e presente in molti
, 5-161: forminga, spezie di cetera o altro strumento musicale, donde dicesi inventato
che chi la sonava non in collo o a fianco se la arrecasse fra le cosce
, 24-295: giove, odi me, o formivario, e dona / sanità senza
, sm. ant. vaso di metallo o pietra in cui viene raccolto il minerale
, giusta la for- mologia, o più propriamente, giusta la plasmazione corporale
alcoli sulla formaldeide, sull'aldeide glicolica o sull'aldeide glicerica (e costituisce un
in manica angusta a cui vermiglio / o cilestro velluto orni gli estremi. leopardi
. -eccellente, ineccepibile. o. rucellai, 6-102: i torti appetiti
solamente. di formosèllo giovane e dilicato, o di vecchio e ben barbuto.
fòrmula (fòrmola), sf. frase o insieme di frasi rituali che una norma
di frasi rituali che una norma religiosa o giuridica oppure la consuetudine impone di ripetere
varrò e prosciolta l'avversaria senza sozzo o non conceduto errore ch'elli volentieri non
usata per lo più come espressione di cortesia o di ringraziamento. redi, 16-v-123
ozio. cesarotti, i-435: una o due frasi cerimoniali di lode, che gli
monti, iii-131: prima di tutto o lasciate da parte le forinole di complimento
da parte le forinole di complimento, o anch'io vi chiamerò non più carissimo
il caso. non si tratta di convenienza o di consuetudine. buzzati, 1-35:
, nel senso di complesso di parole o di proposizioni secondo cui va compiuto un
: formula che viene apposta dal cancelliere o dal notaio o da altro pubblico ufficiale
viene apposta dal cancelliere o dal notaio o da altro pubblico ufficiale, a ciò autorizzato
, alla sentenza, al rogito notarile o ad altro documento, affinché esso valga
4-1080: il nome generico di comando o di ordinanza sia imperativa sia proibitiva viene
giudiziaria e gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere come
con cui si condensa un lungo discorso o si caratterizza un pensiero politico, artistico
cui viene sinteticamente indicato un movimento culturale o una serie complessa di idee, di
devono essere attuati lavori, imprese, o secondo cui deve indirizzarsi un'attività pratica
terre isterilite. -formula bruta (o greggia): v. bruto, n
. 6. -formula di struttura (o di costituzione): pone in
: pone in evidenza nel piano o nello spazio la disposizione dei singoli atomi
da simboli (e prende il nome o dal problema che risolve o dal matematico
il nome o dal problema che risolve o dal matematico che per primo la stabilì)
far parte di una determinata composizione medicinale o cosmetica; ricetta. -farmac. formula
lettera si potrà scrivere che quelle sette o otto, di che ciascuna serve per
4. locuz. in formulario o in forma di formulario: secondo un
dell'innominato sia da concepire come miracolo o come naturale processo di causazione psicologica ebbe
di rocce (calcari, gesso) o marne naturali per la preparazione di materiali
il combustibile (fornace a fiamma corta) o alla rinfusa e riscaldato dai prodotti della
metalli, vetro, ecc., o per la cottura di argille modellate;
mai non si videro in fornace / vetri o metalli sì lucenti e rossi. libro
nelle grotte di monte di tufo, o che vi sia terra, murandole a
sia terra, murandole a ridosso, o in qualche costa, che solo la parte
, 63: 'fornace', edificio murato o cavato a guisa di pozzo colla bocca
carne e d'ossa il cruciato? o era di terra e di fornace? non
sostanza fosse. -l'edificio o il complesso degli edifici (o anche
-l'edificio o il complesso degli edifici (o anche la località) in cui sorge
: di vero elli non erano auro o argento da provare nella fornace del fuoco
pel seccar futuro, / con fornace o cannaio, di fuor tirando i gli
gli paiono impossibili, con quantunque esempli o autoritari sia lor provato il contrario.
consumato / in ardente fornace: / o amore ismisurato. 8. con significato
, e che non è altro che fave o pasta, lo cuoce da sé in
uso era diventato sinonimo di furnus o fornus * forno ').
. 2. recipiente di rame o di ferro, con due manici,
riporvi le braci dopo che i fornelli o il forno sono scaldati. tommaseo [
che hanno ad arrostirsi al fuoco, o a sudar tossa per somministrarci i materiali
1-234: 'fornaciata', quanto lavoro è, o fu, contenuto nella fornace in una
, sf. padrona di un forno o di una rivendita di pane; la moglie
1-334: 'fornaia', moglie del fornaio, o anche donna che tiene forno, per
proprietario di un forno per il pane o di una bottega per la vendita del
non venne mai volta il fomaro o il buratino a casa de mio patre,
. lorenzo de'medici, ii-256: o donne, noi siam giovani fornai,
, 46: chi s'abbia con doni o per altri modi assicurato il favore di
fornaio: per indicare che determinate merci o servizi sono rispettivamente vendute o prestati a
determinate merci o servizi sono rispettivamente vendute o prestati a prezzo fisso (come il
: non avvedersi di avere il naso o la faccia insudiciati. tramater [s
m. franco, 1-9: da'ceri o dalle zane a'fornaini. / tu
/ i tonfi di un tappeto o i gridi / del fomaretto? -vezzegg
i forni per la fucinatura dell'acciaio o per la fabbricazione della calce, ecc.
fornata) sf. quantità di pane (o di pasticceria) che si può cuocere
taglie, chi le fa andare? o braccia di uomini, o petti di cavalli
fa andare? o braccia di uomini, o petti di cavalli. e queste braccia
e queste braccia e questi petti? o gran misure di biada, o
o gran misure di biada, o gran fomate di pane. percolo, 15
persone immesse tutte insieme in un luogo o sottoposte a una stessa sorte.
fornèllo, sm. opera di muratura o di ferro, che ha forma di
il combustibile (legna, carbone vegetale o minerale) per uso di officine e
con maggiore intensità la materia metallica, o altra, esposta all'azione del fuoco
nel fornello. -vano della fornace o del forno in cui si introduce il
niun altro istrumento, niun'altra forza o agente impiega nelle sue speculazioni, ne'
, ecc. per cuocere i cibi o per altri usi domestici (ed è
combustione); utensile portatile di ferro o terracotta che ha forma simile e identici
la fiamma è prodotta da combustibili gassosi o liquidi; quando il combustibile è gassoso
è alimentata per capillarità attraverso uno stoppino o calzetta oppure dal gas prodotto dal riscaldamento
dava ogni giorno fuogo a qualche mina, o fornello, ora dalla parte de'catolici
nell'arte mineraria, scavo sotterraneo verticale o poco inclinato che mette in comunicazione due
poco inclinato che mette in comunicazione due o più gallerie sovrapposte (e serve per
che si bruciano per ingrassare il terreno o per distruggere le erbacce. magazzini
fornelli guasti: riparare il danno materiale o morale arrecato a una persona. aretino
abbandona, che tradisce la fede cristiana o dio. bibbia volgar.,
prostitute. - anche: commettere adulterio o incesto. guittone, xlviii-13:
e i persecutori del cristianesimo; abbandonare o tradire la fede, apostatare. bibbia
signore. fr. serafini, 170: o signore, il popolo tutto ha fornicato
compromessi in contraddizione con i principi morali o le convinzioni politiche professate. buti,
, i-1-195: voi letti certamente avrete o uditi / ratti che fer gli auranti
ad una donna la taccia di « fornicatrice o di strega » senza poterlo provare,
fatto contra ragione, cioè con vedova, o coll'amica, o colla putta
vedova, o coll'amica, o colla putta. fra giordano, 1-215:
passavanti, no: peccare col padre o col fratello è incesto, ch'è vie
grave peccato che non è la fornicazione o l'avoltero. gherardi, 1-ii-420:
7-v-280: se qualche monaca con adulterio o fornicazione rompeva il voto della castità, veniva
burchiello, 134: rosei mio caro, o cherica appostolica, / il pivo tuo
sguardo. d'annunzio, iii-2-122: o senzapòllice, / tu pieno sei di fornicazione
fòrnice, sm. archit. vano o apertura ad arco praticata in un'opera
di una ferrovia, di un canale o acquedotto), galleria. fr.
trigono cerebrale). -fornice congiuntivaie o oculocongiuntivale o oculopalpebrale: punto, che
). -fornice congiuntivaie o oculocongiuntivale o oculopalpebrale: punto, che costituisce un
collo dell'utero (è detta anche volta o ampolla o cui di sacco della vagina
(è detta anche volta o ampolla o cui di sacco della vagina). -fornice
della famiglia lessicale di fornax e fornus o furnus); per il n. 2
concreto: ciò che è fornito o somministrato o ciò che occorre per fare
ciò che è fornito o somministrato o ciò che occorre per fare qualcosa.
potea tenere. cavalca, i-200: o come salisti in sulla nave senza fornimento?
notti nelle bische per veder di vincere, o di barare, alcune di quelle migliaia
3. ant. e letter. arnese o attrezzo; le parti che formano o
o attrezzo; le parti che formano o servono a far funzionare un congegno;
delle navi, ma ancora i gusci o corpi di quelle. varchi, 18-3-261
elementi che montati insieme formano un'arma o parte di essa. -fornimento della spada
una lama di spada, di sciabola, o di altra consimile arma, sia da
necessari all'arredamento di un determinato locale o ambiente. bibbia volgar., iv-143
616: lavorano fornimenti da cavalli, o da mule, in ottone. f.
somma, io non vo't'aveva', o i simili; non 'soprano', o
o i simili; non 'soprano', o 'cavaliere'o 'baleno'o le simili fornite
simili; non 'soprano', o 'cavaliere'o 'baleno'o le simili fornite; ma
; non 'soprano', o 'cavaliere'o 'baleno'o le simili fornite; ma non ricuso
spugna. -in correlazion, e o in contrapposizione con cominciare.
potrebbe fornire. salvini, 35-2: o sire, figlio di latona, prole /
io non t'obblierò giammai, / cominciando o fornendo. -adempire, eseguire un
et altri se ne ridea, dicendo: o s'ella ci fornisce il mese,
morire. salvini, 34-10: fomite, o muse, ormai, fomite il canto
. in partic.: provvedere la dote o il corredo a una ragazza che si
. -pagare (un debito pubblico o i suoi interessi). - anche
ai tempi che regnava papa braschi, o papa mastai, le donne ^ sapevano qual
racquistare el contado, e fornito dua o tre luoghi, disfarvi gli altri e ricordarci
costrutto con un compì, di abbondanza o di mezzo retto dalle prep. di,
pascoli, 236: nulla fornisci [o siepe] alle anfore segrete / della massaia
fornisca uomini appositamente fatti per l'una o per l'altra forma di attività, così
la sua presenza. -offrire il destro o il motivo di fare una cosa,
non menava il can per l'aia, o come avrebbe potuto fornirti quelle sue maravigliose
con tutta la sequela di sentenze più o meno stoiche che « il sermon prisco »
di punire e dire la veritade a quello o a quelli dai quali e coi quali
quelli dai quali e coi quali aspettano o sperano di potere fornire le dette concupiscenze
commedie nuove dallo assedio in qua, o pubblicamente o privatamente si sono recitate
assedio in qua, o pubblicamente o privatamente si sono recitate in firenze, in
ritrovamenti. -terminare in un dato modo o in una determinata forma. giannotti
/ scoter dal manto sua stella o baleno. 10. portare a compimento
di altro verbo preceduto dalla preposizione di o in). - anche impers.
sera / ester dal re sarà passata o pure / indulgerà a dimani. vallisneri,
non piglio erro o mal non m'arricordo, / sandra,
un compito, a un impegno) o appagamento (a un desiderio).
fornito: per indicare che un affare o un'impresa, una determinata situazione,
impresa, una determinata situazione, bene o male si è conclusa, si è
la- scerò ogni cosa a qualche spedale o al fisco, e sarà fornito il
n. 2. -fornire la danza o la festa: v. danza,
nievo, 580: avrebbe mandato sue nuove o sarebbe tornato ad impresa fornita. d'
somma io non vo'l''aveva', o i simili; non 'soprano', o
o i simili; non 'soprano', o 'cavaliere', o 'baleno', o le
; non 'soprano', o 'cavaliere', o 'baleno', o le simili, fornite
'soprano', o 'cavaliere', o 'baleno', o le simili, fornite.
, rifinito (un prodotto dell'ingegno o dell'arte); svolto con grande pompa
termine i nostri artefici, chiamando fornito o finito quel lavoro fatto con estrema delicatezza
si possan vedere i colpi del pennello o della matita. d'annunzio, v-2-10:
. dante, inf., 21-40: o malebranche, / ecco un de li
-corredato di ciò che è atto o necessario o comunque utile per un determinato
di ciò che è atto o necessario o comunque utile per un determinato uso o
o comunque utile per un determinato uso o una determinata funzione. alvaro,
5. che possiede determinate qualità fisiche o morali; che si distingue per rare virtù
morali; che si distingue per rare virtù o per gravi vizi (una persona,
. -dotato di un determinato attributo o caratteristica fisica. rovani, 1-491
pur qui, sperando di tenerla celata o di far che si stesse volentieri meco
'dassi per aggiunto a palazzo o casamento, per significare esser quello copioso e
annunzio, iv-2-897: vasi di calcedonio o di diaspro fomiti d'oro. bar illi
acconciato, adorno (una persona, o anche una parte del corpo, o
o anche una parte del corpo, o un animale). capellano volgar.
nieri, 152: spediva un bigliettino due o tre giorni prima a uno di quelle
provvede, che somministra ciò che occorre o è comunque utile. -in partic.:
fornisce abitualmente di determinati prodotti una persona o un ente, un'amministrazione, un
sol picchio di battente alla porta, o un sol tratto di campanello che corrisponde
. che crea opere artistiche, letterarie o di pensiero; che concorre alla creazione
che concorre alla creazione di valori spirituali o morali. carducci, iii-15-37: s'
fabbisogno del committente stesso, con uno o più atti di esecuzione (e si
speciale disciplina amministrativa, stipulati dallo stato o da enti pubblici per procurarsi i beni di
a fornire una certa partita di merci o prodotti o servizi. cantini,
una certa partita di merci o prodotti o servizi. cantini, 1-27-190:
stento trascinano il loro piccolo carrettino o s'arrampicano lassù, per la fornitura della
: contratti di cessione di terreni, o d'ipoteche, o di forniture d'energia
cessione di terreni, o d'ipoteche, o di forniture d'energia elettrica. pratolini
baruffaldi, 162: balzana significa guarnizione o fornitura che si mette alle vesti delle
3. tipogr. margine di un foglio o di una pagina di stampa.
camera di muratura, di forma circolare o ellittica, con soffitto a volta,
soffitto a volta, apertura semicircolare o rettangolare comunicante con un camino di tiraggio
trasformazione dell'energia elettrica in energia termica o con un sistema a termo- sifone;
cosa insieme, e secca al sole o ne'forno quando n'è tratto '
una donna che fabbrichi 11 pane, o fornaio che lo rechi cotto dal forno,
, s'intanava sempre sotto qualche forno o in chiesa, o sotto qualche banco
sempre sotto qualche forno o in chiesa, o sotto qualche banco della piazza del mercato
nel forno, e ciò che nella graticola o nella padella si cuoce, sarà di
che si cocerà al forno, o s'apparecchierà nella padella, od in su
, 2-581: per via di carta o di cerchio di staccio l'avevano tenuta su
, a carbone, a gas, o a energia elettrica in cui si mettono a
indicare i cibi e le pietanze cotti o rosolati nel forno e, anticamente,
i potaggi diversi, come il brodo o lardiero o nero, o brodetto, potaggio
diversi, come il brodo o lardiero o nero, o brodetto, potaggio in fracasso
il brodo o lardiero o nero, o brodetto, potaggio in fracasso o
o brodetto, potaggio in fracasso o in forno o all'italiana. di giacomo
potaggio in fracasso o in forno o all'italiana. di giacomo, ii-632:
al calore e rivestita internamente di mattoni o di altro materiale refrattario, nel quale
temperature) con lo scopo di riscaldare o provocare trasformazioni chimico-fisiche (fusione, ecc
chimico-fisiche (fusione, ecc.) o altre reazioni nei materiali minerali in esso
la combustione di sostanze solide, liquide o gassose { forni a combustione) oppure
combusti- bile { forni a tiro) o con i gas di combustione { forni
di combustione { forni a riverbero) o anche separato sia dal combustibile sia dai
grande, il fuoco opera poco o nulla. 11. medie. apparecchio
possibile raggiungere per mezzo di lampade elettriche o con altri mezzi una temperatura di 100-120
100-120 °c; esso viene adattato al corpo o a una sua parte, che viene
12. teatr. gerg. sala vuota o semivuota. -fare forno: fare fiasco
alpi indicano con questo nome le grotte o cavità rivestite internamente di cristalli, che
vuoi ir (disse) è vero? o va in un forno. note al malmantile
.]: avere una lingua ', o essere una 44 lingua
lingua, da spazzare un forno 'o 4 da spazzare cento forni ',
dicesi proverbialmente di persona abitualmente maledica, o, come suole anche dirsi, di lingua
non le direbbe una bocca di forno o da forno: dire fanfaronate. varchi
. c. bini, 1-103: o mio vicino, / -disse la strada,
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca,...
arte del fornaio. -forno allegro o alto o basso: eccessiva o scarsa
del fornaio. -forno allegro o alto o basso: eccessiva o scarsa temperatura del
-forno allegro o alto o basso: eccessiva o scarsa temperatura del forno. tommaseo
-morir di fame in un forno di pane o di schiacciatine: v. fame,
? / e pàgati in sul'asse o vuoi nel forno. -rimanere tre case
la quasi totale distruzione di un luogo o città. allegri, 3-11: non
pala: per indicare chi è rovinato o sul punto di andare in rovina o
o sul punto di andare in rovina o chi rischia d'incorrere in un guaio in
piene di fori detergean le mense, / o le co- prian di cibi. viani
in qualche fòro d'un monte, o in altro sito, in modo che nessuno
delimitato da parti molli, da ossa o da ambedue i tipi di tessuto, che
barlengo in certe fisse / notti dormir tre o quattro volte al mese / non con
piaga (prodotta da arma da fuoco o da taglio). dante, purg
volgar., 10-28: la comune percossa o foro della saetta non offenderebbe l'uccello
serve di sede all'albero a sezione quadrata o esagonale, dentata. -metall. foro
. 8. aeron. foro apicale o d'uscita: praticato al centro del
: l'analogo centro delle città greche (o agorà). -foro comunale: luogo
spesse colonne, con architravi di marmo o di pietra adornati. gemelli careri,
il potere giurisdizionale spettante a un corpo o autorità sovrani (stato, chiesa)
questa libertà. -foro civile o secolare: il potere giurisdizionale, la
civile in uno stato retto a impero, o, rispettivamente, a monarchia, ecc
cui le medesime cause potevano essere giudicate o dal giudice ecclesiastico o dal secolare,
potevano essere giudicate o dal giudice ecclesiastico o dal secolare, ammettendo la prevenzione.
del foro misto. -foro privilegiato o speciale: giudice speciale (per lo
giudici ordinari, tutte le cause (o certe categorie di cause) quando esse
persone di essere giudicate esclusiva- mente (o per la maggior parte delle materie)
autorità giudiziarie ecclesiastiche anche per questioni civili o penali di natura profana. -anche:
giuridiche, conosce solo dell'aspetto esteriore o materiale degli atti umani e solo su di
con dio (cioè dio stesso, o la coscienza dell'uomo che giudica se stessa
dell'uomo che giudica se stessa, o il sacerdote che, come confessore, giudica
quella di rimetterli, si estenderà a forze o violenze temporali, ma resta nel solo
quello, che in essa si contiene o ne 'l foro o fuor de 'l foro
essa si contiene o ne 'l foro o fuor de 'l foro. ne 'l foro
i casi seguiti, e poi sentenziare, o in contumacia, 0 in contradditorio,
, delegar giudici, giudice competente, o non competente. giraldi cinzio, iii-10-65
di natura commerciale insorgenti fra mercanti, o anche fra un mercante e un privato
applicato dall'autorità giudiziaria in genere, o da una determinata autorità giudiziaria.
in una determinata circoscrizione giudiziaria, esercitano o concorrono a esercitare il potere giurisdizionale.
(in contrapposizione a \ vavvocatura erariale o dello stato e agli avvocati e procuratori
una signora bella. -linguaggio (o gergo) forense. sarpi, i-317
in cui il convenuto ha la residenza o il domicilio, o, in mancanza di
ha la residenza o il domicilio, o, in mancanza di essi, dal giudice
del luogo, in cui la persona giuridica o l'ente collettivo ha la sua sede
generale, dal luogo in cui è sorta o deve eseguirsi l'obbligazione dedotta in giudizio
parti interessate, con riferimento a uno o più affari determinati, mediante apposito patto
ha particolare importanza il foro erariale, o foro dello stato o della pubblica amministrazione
il foro erariale, o foro dello stato o della pubblica amministrazione). caro
tale mondo. marino, 1-146: o quanto qui più volentieri ascolto / i
del senato. 8. luogo elevato o distinto dagli altri, dal quale i
con continuità da aperture, dette bocche o luci, praticate sul fondo o nei
bocche o luci, praticate sul fondo o nei fianchi di un serbatoio o
o nei fianchi di un serbatoio o di un canale; tali bocche sono largamente
veggendo allegre forosette / scherzarti intorno, o tra lor starsi in gioia, / tutto
frane, coperta in genere da cespugli o da fitta vegetazione; gola, burrone
perché questa materia un fummo getta, / o nebbia, come il lago di gammorra
le 'forre 'son quelle franature o buche profonde che tra monte e monte
ha a piantare la ragnaia non sia scoscesa o ripida. 4. letter
suo forrétto, mi dirà se sei pudica o no. leggi e bandi, 5-112-345
erano queste [fascie] di lana o di lino, fors'anche di seta:
dove quei quattro fortunati versi compariranno o saranno forse anche comparsi iersera. baldini,
esitazione circa quanto si afferma, o anche probabilità, possibilità, speranza che
biasimare quell'azione. testi, i-29: o reina del mar, reliquia grande
seguito da che) accentua l'affermazione o la negazione (a volte con intento
soglie / dirottamente? leopardi, 22-136: o nerina! e di te forse non
seguito da che (in proposizioni dubitative o condizionali) ha maggiore efficacia o attenua
dubitative o condizionali) ha maggiore efficacia o attenua un'affermazione recisa, dando alla
, dando alla frase un tono ironico o bonariamente canzonatorio. -anche nella forma forseché
ant. -i). l'espressione o lo stato del dubbio, dell'incertezza.
forse che: locuzione esclamativa di minaccia o di protesta. buonarroti il giovane,
tutte attendendo miravano a che lia o a parlare o a partirsi si disponesse.
a che lia o a parlare o a partirsi si disponesse. tasso, 2-27
palese / quel ch'era prima occulto o almeno in forse. foscolo, xiv-281:
dubbio, timore che qualcuno faccia, o non faccia, una determinata cosa.
g. villani, 10-140: forse, o sanza forse, ancora non erano purgati
in forse dimori che egli t'ami o no. pulci, 20-21: fu menato
rimasa in forse / d'ucciderlo o tenerlo così preso. beccuti, 27:
in forse, per un bacio o due, tutto ciò che era stata la
bencivenni [crusca]: la follia o forsennatezza èe una delle infermità del capo
perché sei lento / al pentimento, / o forsennato cor? perché ti sviano /
mio senno, e qual ciò volse / o mio fallo, o mio fato?
ciò volse / o mio fallo, o mio fato? e come avvenne?
come avvenne? -che è provocato o che rivela sregolatezza di mente, furore
un movimento); che si muove o funziona con convulsa rapidità. d.
2-94: che valentìa è la tua, o femina, che ciò che tu fai,
sue funzioni, efficiente (un membro o un organo particolare; anche la complessione
fianchi forti, che mescendo dai litri o dai fiaschi spagliati atteggiava la bocca a
braccio né core animoso, / maglia elmo o scudo incantato o fatato, / né
, / maglia elmo o scudo incantato o fatato, / né forza alcuna al fin
e intende l'apostolo più forti o di corpo, perché siamo sani, o
o di corpo, perché siamo sani, o di animo, cioè di senno,
accendono / l'urne dei forti, o pindemonte. de sanctis, lett. it
empietà fosse il contendere con la natura o 'l soggiogarla, empio sarebbe il temperante che
aspri sentier. carducci, 424: o forti di bologna, a voi la fuga
, se 'l forte è degno di lode o di vituperio. cavalca, iii-117:
di scegliere nemmeno questa. -governo o stato forte: governo o stato autoritario.
-governo o stato forte: governo o stato autoritario. cuoco, 1-148:
maggioranza dei voti; che è (o appare) favorito in una consultazione elettorale
appare) favorito in una consultazione elettorale o in una votazione. g. villani
un lavoro; particolarmente esperto in uno o più rami della scienza o dell'arte
in uno o più rami della scienza o dell'arte; competente, perito;
dottori scolastici. menzini, i-5: o splenderla nel stigio (una persona)
non si glori il savio nel senno o nella sapienza sua, né o « facciamo
nel senno o nella sapienza sua, né o « facciamo a chi corre di più »
. che è dotato di un bene materiale o spirituale; ornato di speciali qualità esteriori
spirituale; ornato di speciali qualità esteriori o interiori; sorretto da una forza fisica
interiori; sorretto da una forza fisica o morale. bibbia volgar., v-33
per uno scopo determinato, su fatti o circostanze particolari; che sa trarre forza
da determinati convincimenti; che li assume o li propone come validi argomenti per un
il nascer e crescer de le piante, o presto, o tardo, e così
crescer de le piante, o presto, o tardo, e così pianta giovane,
piagge / questa si vanta: o che di frutti e fiori / varia educhi
frutti e fiori / varia educhi famiglia, o di ben posti / e forti ulivi
- soderini, i-514: infilzare otto o dieci aranci forti che sien senza scorza
e folte, forte siepe faranno, o quasi un durabile palancato. ariosto,
si insinui il sospetto d'una certa ironia o esagerazione. -stretto, serrato
metaforicamente, a vincoli naturali, sentimentali o giuridici). monte, ii-382:
. s. maffei, xxx-6-70: o sacri nodi / del sangue e di
spiraglio dello sportellino di ferro quasi affatto o anco affatto chiuso. cassola, 2-125:
sasso). -pietra forte: marmo o gemma dura, non friabile, che
pezzo di cuoio che si mette dentro o fuori la parte deretana dello stivale,
8. munito di valide difese naturali o artificiali (un luogo); difficile
fuggano in forti e secure castella o vero cittadi. francesco da barberino, 173
sapore noioso al gusto, come sarebbe o troppo salato o troppo acetoso o troppo forte
gusto, come sarebbe o troppo salato o troppo acetoso o troppo forte di spezie
sarebbe o troppo salato o troppo acetoso o troppo forte di spezie, o del
acetoso o troppo forte di spezie, o del contrario a queste. burchiello, 23
masticare, fiammiferi per accendere il fuoco, o qualche metro di corda, o un
, o qualche metro di corda, o un coltello. pavese, i-194:
, e mi cagionò per un giorno o due quell'indebolimento alla vista di cui ti
non quando vuole. ariosto, 33-64: o felice animai ch'un sonno forte /
; atto a produrre notevoli effetti stimolanti o calmanti (una droga); preparato
-che è capace di ingrandire (o anche di impicciolire) notevolmente gli oggetti
richiamassi indietro, dicevano qualche parola forte o con la fantesca o con altri. tasso
qualche parola forte o con la fantesca o con altri. tasso, 12-39:
alquanto / non so s'io dica o lieti versi o 'l pianto. lastri
non so s'io dica o lieti versi o 'l pianto. lastri, 1-3-105: