11. striscia di stoffa, laccio o nastro annodato in modo da formare due
modo da formare due cappi opposti più o meno vistosi tra i quali scendono le estremità
di alcuni fiocchi, di un nastro o due, sino a mascherarsi coh'enormità di
spalle, e lo mettevano su l'uno o l'altro carro: alcuni con la
sotto il baldacchino. 13. nastrino o rosetta che si porta come distintivo di
si porta come distintivo di un titolo o di un ordine; distintivo di un
un ordine; distintivo di un gruppo o di un partito politico. buonarroti il
vestir, porselo in testa, / o da destra o sinistra alzando '1
porselo in testa, / o da destra o sinistra alzando '1 fiocco, /
17. region. punta di petto o parte posteriore della coscia del vitello o
o parte posteriore della coscia del vitello o del manzo per fare l'arrosto.
con ogni maggior sontuosità, l'inventore o il professore migliore abbia avuto sempre a
capitare più a casa, né il padre o la madre si pensassero che fossi io
meco e vedremo un bel fiocco, / o tu ritorna al tuo maestro sciocco.
davanzali, ii-523: con guanto grosso, o di maglia, stropiccia il gambo della
ella fa, dove i bruchi covano, o vero impania sotto al capo di essa
4 si fa il fiocco degli uccelli, o de'pesci, o de'denari 'ec
fiocco degli uccelli, o de'pesci, o de'denari 'ec. si direbbe
di fiocco; che ha uno o più fiocchi. soderini, ii-187:
recinto della caprareccia ai capretti la foglia o di mortella, o di sondro, o
capretti la foglia o di mortella, o di sondro, o d'olivo,
o di mortella, o di sondro, o d'olivo, giacché il solo latte
. garzoni, 1-663: i medicamenti o son semplici o composti. i semplici o
1-663: i medicamenti o son semplici o composti. i semplici o son d'
o son semplici o composti. i semplici o son d'acqua,...
son d'acqua,... o di piante, come radici, legni,
dante, par., 1-26: o divina virtù, se mi ti presti /
le mani. 5. petalo o corolla di un fiore. -anche per
in foglia, e serve per inargentare, o per mettere sotto come fondo a quei
e rivestiti di foglie di piombo o di zinco. massaia, iv-187: una
sotto le gemme vive incastonate per modificarne o rafforzarne la tinta e sotto quelle false
di necessità che tu l'abbia o tinto o qualche cosa simile proibita ».
che tu l'abbia o tinto o qualche cosa simile proibita ». a questo
, 499: qui saranno gli specchi, o di metallo, 0 di vetro,
di metallo, 0 di vetro, o piani, o concavi, o da fuoco
0 di vetro, o piani, o concavi, o da fuoco, e loro
vetro, o piani, o concavi, o da fuoco, e loro telaro,
che v'apparisce, d'un lume o d'altro oggetto che vi si specchi
-tecn. laminato d'acciaio al carbonio o al silicio che entra a far parte
frattura longitudinale è fatta a foglie, o a raggi. bacchetti, i-261: sfregava
a forma di foglia (d'acanto o anche d'olivo), impiegato per
per lo più nei capitelli delle colonne o, anche (di lauro, di
foglia di sega: fascia, banda o sbarra dentata nel lembo inferiore. -foglia
il verde! 'presentando una foglia o un ramo. gr azzini, 4-199
a foglia morta, fare la foglia o la foglia morta: di velivolo che atterra
velivolo che atterra con i motori spenti o rallentati, scivolando d'ala con movimenti
cullarci in lunghe discese a foglia morta o stordirci con una conciata serie di tonneaux
di tonneaux. ojetti, i-302: sbaglio o mi sembra che adesso si siano date
. 17. entom. foglie migranti o insetti foglia: nome volgare di alcuni
(ed è spesso contrapposto a radice o frutto, quale simbolo di concretezza e
volte, di che ella si pasca o dove abiti non curiamo, ponendole pure
nascosa e il seme. -persona o cosa di poco o nessun valore;
. -persona o cosa di poco o nessun valore; quantità trascurabile (ed
3-45: né gli uomini son foglie o polverone, / che facciano per l'aria
. locuz. -accadere quando a maggio (o in primavera) manchino le foglie:
grancevole. -essere di (o avere) due, tre, quattro foglie
di talune piante per alimento del bestiame o del gelso per i bachi da seta.
noi siamo ora produca fuora subito le foglie o le uve. varchis 18-1-53: cotale
signori fratelli broca. -non muovere o non muoversi foglia senza il parere o
o non muoversi foglia senza il parere o la volontà di qualcuno: dipendere in
suo si reggesse il regno, e ramo o foglia / non si movesse in quel
/ ché non ve ne rimase seme o foglia. -nutrirsi, sostentarsi
di foglia e di legumi con pane o gran riso. -perdere, lasciare,
, come l'ulivo / over l'abete o 'l pin non perde foglia. /
cui le verdi foglie / non secca tempo o loco. g. gozzi,
carota su fino alle foglie. -quante o più che ha foglie maggio (o la
-quante o più che ha foglie maggio (o la selva): a indicare grande
selva): a indicare grande abbondanza o perfezione. simintendi, 3-34: dintorno
-tremare a foglia a foglia, tremare o fare come una foglia', scuotersi,
più comunemente, per grande paura, o per forte emozione. febus el forte
. fogliòla. lucini, 1-106: o cristalli di sodio, o sali di cristalli
, 1-106: o cristalli di sodio, o sali di cristalli, / o fluide
sodio, o sali di cristalli, / o fluide memorie preistoriche, / pagliuzze di
si trova qualche filo di erba, o qualche piccola fogliuccia. zeno, vi-11
attorno in fare / i fiori; o starninosi, o pur fogliacei / essi sieno
/ i fiori; o starninosi, o pur fogliacei / essi sieno; e coi
fogliaceo, disteso in forma di foglia o di fronda, come nelle epatiche, nella
fogliame: quella coltivata, in giardino o in vaso, a scopo ornamentale,
staccate dal ramo, secche, fradice (o anche a quelle usate per giaciglio)
/ alle femmine urlanti nel quadrivio / o riverse nei letti di fogliame / per l'
.. con festoni di bambagia, o di verdura, fogliami, orpello, e
fogliami, orpello, e fiori naturali o finti. milizia, ii-67: ne'giuochi
e mescirobe vi si fanno figure e fogliami o altri lavorìi sottili in ariento, ch'
'troppo fogliame *: ornamenti di parole o d'immagini lussureggianti. proverbi toscani,
che è assurda per se stessa, con o senza quella vegetazione. 7.
mie imprese, come se fussero acciughe o caviale. lambruschini, 5-146: di
... foglioso e fogliato o frondoso... quando è adorno o
o frondoso... quando è adorno o vestito di foglie, come il giglio
i contadini fanno nell'autunno, tagliando rametti o rampolli di quercia e componendone de'piccoli
'. 2. fogliame dipinto o scolpito o ricamato per ornamento o fregio
2. fogliame dipinto o scolpito o ricamato per ornamento o fregio.
dipinto o scolpito o ricamato per ornamento o fregio. f. colonna, 2-16
adoperato in disegni di fogliature per broccati o per tele, o in opere di amena
fogliature per broccati o per tele, o in opere di amena pittura. =
. divisione di una roccia in lamine o in bande sottili orientate parallelamente.
. che è proprio di uno scrittore o giornalista da strapazzo. carducci, iii-25-341
conveniente da bersi durante il pasto, o in una degustazione. caro, 15-i-42
. disus. chi scrive su giornali o pubblicazioni periodiche; gazzettiere, giornalista (
caso, menando le forbici addosso alle cose o agli uomini, ed empiendo l'aria
, informazioni, per lo più false o infondate). leti, 5-v-431
-mappa, prospetto, carta topografica o geografica. palladio, 2-3: il
fogli supplementari. -foglio di lavorazione o di marcia: quello sul quale sono
-foglio di viaggio: biglietto ferroviario (o documento equivalente). cassola,
attacco alla germania. -foglio matricolare o di matricola: avviso di chiamata (
di matricola: avviso di chiamata (o di richiamo) alle armi. -anche:
foglietti, / comprati una bertuccia, o babbuino. menzini, iii-285: annesso
pubblicavano le notizie politiche e altresì letterarie o d'altro genere, come poi nelle
altro genere, come poi nelle gazzette o giornali; e che dapprima aveva forma di
in filatelia, speciale foglio che contiene uno o più francobolli commemorativi, messo a disposi-
riposar mi voglio. michelangelo, i-53: o come scritta o pinta carta o
, i-53: o come scritta o pinta carta o foglio / più si riguarda
o come scritta o pinta carta o foglio / più si riguarda d'ogni straccio
di quattro, se di formato medio o piccolo). - anche: il contenuto
manifesto in foglietto, carta. -foglio membranaceo o pecorino: cartaper poterla diramare anche in
'papiri', ma oggi 'carta'o 'foglio'. tassoni, 4-3: o
'carta'o 'foglio'. tassoni, 4-3: o contratti fra persone ammesse a negoziare
in foglio volante da spargere a mano o attaccare ai muri per il passaggio dalla stazione
attaccato a un titolo di credito (cambiale o assegno) quando il documento in cui
spazio sufficiente per scrivervi sopra le girate o il protesto. bandini, 2-i-145:
separato, oppure essere scritto sulla cambiale o sul duplicato o sulla copia ovvero sul
essere scritto sulla cambiale o sul duplicato o sulla copia ovvero sul foglio di allungamento
stesso ha assunto la parte di compratore o di venditore (dei titoli che si
, la quale conduca una vita oziosa o sia sospetta di svolgere attività illecite,
sia inoltre pericolosa per la pubblica sicurezza o per la pubblica moralità e si trovi
generico: pezzo di carta, bianca o colorata, che serve (o può servire
bianca o colorata, che serve (o può servire) per usi diversi dalla
servire) per usi diversi dalla scrittura o dalla stampa. -anche: cartoncino.
* foglio sugante ', quel foglio o mezzo foglio da porre sopra la pagina
striscia di carta (oppure di seta o di altra materia adatta), di forma
carta, talora di seta, o anche di pelle sottilissima, non scempia,
non scempia, ma addoppiata, tinta o variamente figurata, ripiegata più volte su di
/ i libri lor, ché di fogli o di carte / non era assottigliato ancor
è di 8 pagine per i formati grandi o di 16 pagine per i formati piccoli
cotesta città, nel formato di 12 o 16 in maniera che non eccedesse i
sopperire agli scarti. -foglio di maestra o di fondo: il primo foglio,
timpano del torchio. -foglio di avviamento o d'impronto: quello che ulteriormente si
in bellissima stampa, in foglio, o almeno in quarto. marino, i-297
comprende, rispettivamente, otto, sedici o tren- tadue pagine (ma oggi si
aver beuto quel latte della madre, o della balia, né appreso dal padre
balia, né appreso dal padre o dal volgo in firenze la lingua volgare,
abbia un'asse ben pulita, di noce o di pero, o di susino,
, di noce o di pero, o di susino, sottile, non troppo,
le ha messe in mano addirittura. pesano o no cinque fogli rosa? 6
anno; né usciva romanzetto del mese o foglio e poesia della settimana, che
anima dell'* italiano ', nuovo giornale o, com'egli lo chiama, '
innanzi agli occhi il primo quaderno, o, com'egli lo chiama,
-in partic.: lamina di metallo o di legno pregiato usata per rivestimenti;
mettesi con questo ferro il marmo pesto o altre pietre fusibili a fonderle, per le
. -sottile tramezzo. - muro o mattoni in foglio: a coltello.
intanto si formano ogni anno nuovi fogli o rezze, che questa [la pianta
, porgere a qualcuno il foglio bianco o in bianco: affidargli un documento che
-spiegare, piegare, distendere il foglio o i fogli: accingersi a scrivere.
anco: mutare, con arte più o meno maliziosa, discorso o maniera d'operare
arte più o meno maliziosa, discorso o maniera d'operare. 11.
fogliolini e di fuscelli, in forma / o di tempio o di torre o di
, in forma / o di tempio o di torre o di palazzo, / un
/ o di tempio o di torre o di palazzo, / un edificio innalza;
che egli abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. carducci, iii-25-360
», formata di strati sottili, o di fogliette. foglire, intr.
cibo, sebbene sporco, senza distinzione o riguardo alcuno. -persona maldicente,
[alla pianta], / con sassi o stipa o canne facci fogna / dargli
pianta], / con sassi o stipa o canne facci fogna / dargli l'uscir
piedi in sulla fogna della fossa, o sassi della formella, o buca, un
fossa, o sassi della formella, o buca, un buon suolo di roba
, e quivi su mettere il nesto o la pianta, e ricoprirgli le barbe tutte
in un fognone prossimo al grande emissario o gran commissario, come lo chiamano in
più fognaiolo che vi sia dato pensare, o delicate immaginazioni di baritoni a spasso.
,... vi fanno certe buche o formelle quadre, e le fognano.
sul foro che sta sul fondo uno o più cocci per favorire il deflusso dell'acqua
nell'empiere di bruciate il quartuccio, o altra misura, faceva ciò con tanta
. elidere, omettere ima lettera parlando o scrivendo. - anche al figur.
. buonarroti il giovane, 9-732: o tu, chi tu ti sia, /
chi tu ti sia, / gentiluomo o villan, bravo o vigliacco, / ladron
, / gentiluomo o villan, bravo o vigliacco, / ladron, rapace cacco
sotto i piedi ognor la via, / o lubrica, o fognata. 2
ognor la via, / o lubrica, o fognata. 2. figur.
. agric. circondato di pietre, cocci o altri materiali in modo da permettere un
a dire su gli svelti, fosse o formelle, secondo il paese, e
far buon lavori et in tempo, o sieno di divelto, formelle o buche secondo
tempo, o sieno di divelto, formelle o buche secondo il paese, fognate benissimo
con forza d'uomini nella sua fossa o formella grandissima, e fognatissima di gran
pianta per mezzo di cocci, pietre o altro materiale disposto intorno alla buca che
. stoppani, 566: 'fogno 'o * fogna '... è
senso di soffocamento causato da un cibo o da una bevanda che vada di traverso
'fogo', soffogamento, prodotto da cibo o bevanda che faccia nodo alla gola. voce
, metter fogo, detto di cibo o bevanda, che altri prenda; e
faccia fogo! che ti metta fogo! o solamente: fogo!...
di un'imbarcazione per inserirvi l'albero o un tubo verticale. = deriv
grido della femmina rovesciata sul giaciglio basso o su la proda del fossato bastava alla
e terminante con una voragine, più o meno profonda, che smaltisce le acque
morire martire, gettato in una fornace o in una foiba. pasolini, 5-60:
parla d'altro che adoperar le foiose o i tassi. = deriv.
esso sua ventura. ruspoli, 1-141: o pedanti foiosi e sbraculati, / che
) il puzzo de'loro escrementi in rima o in prosa. 2. per
fantastico; invenzione, creazione poetica o fantastica. petrarca, i-4-66:
ch'io vi narri fole di romanzi, o de le favole che si fingono su
mani. varchi, v-35: 'favoleggiare o favolare '
tabulari 'latino, significa raccontare favole o fole, o scrivere cose favolose,
latino, significa raccontare favole o fole, o scrivere cose favolose, e * novellare
che è proprio de'toscani, raccontare o scrivere novelle. b. pino, 5-17
in aria, per una fola della fantasia o deh'intel- letto, l'edifizio scientifico
lor parole / dolor tu forse, o amor, od altro senti / in mezzo
botta, 4-111: né queste esser fole o trovati per escusarsi ed accusare altrui,
fole! / l'uomo non vola, o garrula ghiandaia, / come gli uccelli
di ferro che forse adornò qualche pubblico edificio o orologio come il mangia di siena.
', è favellare in grammatica, o, come dicono i medesimi, *
porpora. -le bacche del ramno o spina cervina, che servivano per colorare
, che servivano per colorare in rosso o carminio (ed è detta anche grana
ed è detta anche grana di avignone o di kermes); la tinta che
..., sperando averne in premio o mitra o grana. pascoli, 989
., sperando averne in premio o mitra o grana. pascoli, 989: un
appare alla frattura (e la finezza o la grossolanità dipende dalla grandezza relativa dei
massa stessa si suddivide e dalla maggiore o minore vicinanza, per cui la massa
cui la massa assume un aspetto più o meno compatto). filarete, 16
: struttura granulare di un terreno coltivabile o di un determinato tipo di terra (
pellicola. 7. l'aspetto più o meno ruvido di una superficie. -in
-in partic.: nella pelle animale viva o preparata per la concia o conciata,
animale viva o preparata per la concia o conciata, l'aspetto del lato fiore
azione della palmella di sughero sulla pelle o sul cuoio. -grana artificiale o stampata:
pelle o sul cuoio. -grana artificiale o stampata: disegno che può imitare la
disegno che può imitare la grana naturale o assumere un aspetto fantasia (ed è
di un tessuto dovuta alla rilevatura più o meno accentuata dell'ordito, per cui
il tessuto stesso assume un aspetto più o meno granuloso, ruvido o fine.
aspetto più o meno granuloso, ruvido o fine. -grana del bozzolo: l'insieme
operata sulla superficie di una pietra litografica o di una lastra di zinco o di
litografica o di una lastra di zinco o di vetro e, in partic.,
frutto. laude cortonesi, xxxv-ii-27: o maria, -d'omelia / se'fontana
seccatura, noia; situazione, difficile o imbarazzante; questione cavillosa, scandalo.
, scandalo. -piantare una grana o grane: provocare una grave questione, protestare
lo spirto mio / in te ripongo, o dio. lascio a le rose /
cellini, 3-27: piglisi l'oro o l'argento che si vuol granagliare,
essere situato nella parte superiore della casa o sottoterra). -edil. serie di camere
, con pareti lisce, a uno o più piani, asciutte, provviste di
di buona ventilazione, protette da reti o maglie metalliche contro gli animali. -granaio
i granai: ritirare, in tutto o in parte, il grano dal commercio.
lenzi, 1-66: non sia niuno biadaiuolo o pizzicagnolo overo granaiuolo, il quale comperi
overo granaiuolo, il quale comperi grano o biada per la città per rivenderlo.
mettere i chicchi (un cereale) o i semi (una pianta in genere
idem, 98: poi granare il campo o granare i lacci, cioè i lavori
scopa costituita da mazzi di saggina (o anche di erica, di stipa, ecc
'granata'. è un mazzetto di scope o d'altra cosa simile, che s'adopra
100: per far lì nido, rondine o cicogna / non porton terra o stecchi
rondine o cicogna / non porton terra o stecchi di granata. b. corsini,
granata: liberarsi dalla soggezione dei genitori o dei precettori; rendersi indipendente. -
po'con osservanza, / mentre il maestro o il padre gli bastona. / se
, 166: scope, i nappi, o diciam noi le granatene, dalle granate
[le uova], con mano o con netta granatuzza molto si dibattano.
miccia, che veniva lanciata a mano o per mezzo di frombole (e fu
frombole (e fu anche detta palla granata o granata a mano, denominazione ancora oggi
a retrocarica, proiettile metallico (di ferro o di ghisa), di forma cilindro-ogivale
spoletta a percussione, con scoppio istantaneo o ritardato rispetto al momento dell'urto,
ritardato rispetto al momento dell'urto, o a tempo, con scoppio durante la
può essere perforante, semiperforante, dirompente o a carica cava, a palette,
chiaman granate,... scoppiavano tre o quattro volte lacerando miserabilmente i soldati.
granatàio, sm. chi fabbrica o vende scope. fagiuoli, 1-7-152
2-145: 'granatalo 'colui che fa o che vende granate. = deriv.
). granatata, sf. colpo o percossa data con una granata.
soldato scelto di un corpo di fanteria o di un reggimento di guardie, che
ottiene dai semi spremuti della melagrana (o anche da agrumi preparati con vaniglia,
. -in senso generico: sciroppo o bevanda servita con ghiaccio tritato.
granatino1, sm. mazzetto di saggina o di stipa, legato a un'
ridotto in grani; pieno di grani o di semi. -anche: pieno di piccoli
sapone granato. 2. melo o pomo granato, mela granata (anche
cristallizzano nel sistema mono- metrico in rombododecaedri o in icositetraedri, con peso specifico compreso
-granato bianco: grossularia. -granato demantoide o della brobovka: demantoide. -granato
: demantoide. -granato di boemia o di fashoda: varietà di piropo.
preziosa. matteo correggiato, 7: o bel granato, o chiara margherita,
correggiato, 7: o bel granato, o chiara margherita, / splendida gemma,
le cui unghie erano usate come amuleto o, raschiate, come presunto rimedio contro
dirigere l'intero complesso amministrativo dello stato o di sovrintendere all'amministrazione della giustizia,
giustizia, custodire il sigillo reale, dettare o redigere le lettere dei sovrani, delle
è sonato con un mazzuolo a semplice o doppia testa sferica (ricoperta di pelle
sferica (ricoperta di pelle, di sughero o di feltro), o anche
sughero o di feltro), o anche, per ottenere qualche effetto, con
monono, che del resto è già morto o è per morire, sentirà il ritmo
ma per parte sua rinunzierà a crearlo, o lo creerà solo per i tromboni e
, richiamare rumorosamente l'attenzione su qualcosa o su qualcuno. -anche: fare una
i-379: una voglia di un granchio o granzéola. idem, iii-411: '
compiuta, in pentole di terra o ne fa una specie di coltura, racchiudendoli
, avv. scherz. con andatura o movimenti simili a quelli dei granchi.
bolliti, fritti, in umido, o far parte di condimenti; si pescano
vuole; / a guisa che del mare o de la valle / uscendo al lito
io: e1 quarto segno o cancro, nel qual intrado cne è il
., se sieno poste sopra le bragie o nell'acqua ad una temperatura prossima alla
e digrignavano le chele -granchio di fiume o di acqua dolce: appartiene alla tribù
alla tribù cyclometopa, famiglia potamo- nidi o telfusidi (potamon edule o telphusa fiu-
potamo- nidi o telfusidi (potamon edule o telphusa fiu- viatilis); è lungo
torrai e raunerai molti granchi di fiume o di mare che li chiamano i greci paguri
tanto si poteva intender d'un lombrico, o d'un granchio porro, che tutti
, vivono nei mari, in acqua dolce o sul terreno; son da vedere
20 cm), con chele piccole deggiante o quadrangolare, più largo che lungo,
soprattutto ai margini di color rosso, roseo o inclinata sul fianco; varie specie costituiscono granchio
ne andrà. malatesti, 1-164: o tina, i'sento dalla gente dire /
a granchio: andare a ritroso, o di traverso. - anche al figur.
intento facendo ricadere su altri eventuali danni o pericoli. firenzuola, 484: il
diventi geloso; se 'l manifesta, o teme che tu l'abbii risaputo altronde,
teme che tu l'abbii risaputo altronde, o vuol porti in pericolo, o trar
, o vuol porti in pericolo, o trar del buco il granchio con l'
ai padron che li richieggono, / bisogna o snocciolare o sì promettere. / su
li richieggono, / bisogna o snocciolare o sì promettere. / su, su!
che dovrebbono fare, ma quello che sanno o pare loro di fare. e chi
s. v.]: * pigliare o farsi un granchio a secco ':
, bimbetto (per indicarne la bruttezza o la vivacità di movimenti).
', il quale mutato in 4 o ', con un poco d'enfasi viene
ulcerette, che volgarmente diconsi grancitelli o sian 4 aphthae '. =
(gran cróce), sf. onorificenza o grado fra i più insigni di un
2. personaggio insignito di tale onorificenza o grado. statuti de'cavalieri di s
a un altro e dice: « o poverello ». cellini, 560: io
dimensioni (senza precisi riferimenti a grossezza o piccolezza). dante, par.
-maiuscolo (un carattere di scrittura o di stampa). d.
non so decifrare una parola, comprendo o mi pare di comprendere ciò che tu volesti
uomo grande e grosso di sua persona o molto giallo, quasi impolminato e mal
le mie difensioni: / grosse lamprede, o ver di gran salmoni / apporti,
targioni pozzetti, 7-118: si scelgano 25 o 30 piante di lentisco delle più grandi
malispini, 52: queste tutte, o la maggior parte, erano tenute non
-grande oceano: l'atlantico (o, anche, il pacifico).
, lo stesso che mare del sud o mar pacifico. carducci, 1016: uscito
atto a contenere rilevanti quantità di liquidi o di solidi (un vaso, un recipiente
sonno, un gran bicchiere di sei o di sette once di brodo di carne.
9. molto elevato sul piano o sul livello del mare (un monte
i-331: soffiò lo spirito tuo [o signore] e coprì loro il mare;
della tempesta che intera se ringoiasse, o il vento che la gittasse a infrangersi alle
risponde sicuramente, alla pronunzia dell'* grande o aperta. -profondo (il silenzio
voi su, e pigliate una pentola o un mezzo quarto, e venitevene in terreno
e d'altra. simintendi, 3-20: o pelleo, io ti sono messo di
ii-275: -ti piace il vin grande o il piccolo? -dammi pur di quel da
, 4-320: il respirar frequente / o grande e raro. a. cocchi,
non è affannoso, può farsi portare o in lettiga o in altra comoda e
affannoso, può farsi portare o in lettiga o in altra comoda e lenta vettura a
-ampio, esuberante (un gesto delle mani o delle braccia); cordiale, espansivo
. lancettotti, 395: hanno mandato o grandissime somme di danari o compagnie di
hanno mandato o grandissime somme di danari o compagnie di soldati pagati. panciatichi,
. -che risulta composto di molte persone o cose; numeroso. giamboni,
il guadagno conoscono grande, niuno luogo o fatica recusano, ma ad ogni pericolo si
comandamenti tuoi. manzoni, 35: o gran padre! per lui che s'
cielo. nievo, 1-332: « o gran dio!... morto lui
amo pur dottando. guittone, i-26-1: o grandi secular, voi che pugnate /
novella vera / di val di magra o di parte vicina / sai, dillo a
si compiacciono nella parte di grandi signori o di arditi eroi, in un'età
. -che occupa il primo posto o un posto molto distinto in una scala
di gran valore, / è losinga, o gabba, o mal sentire. fazio
/ è losinga, o gabba, o mal sentire. fazio, i-13-36: seguita
a. verri, ii-251: tu, o giulio dittatore,... pur
una virtù, una perfezione del corpo o dello spirito); fermo, saldo
per ingegno, dottrina e valentia, o per la perfezione delle opere dell'ingegno
27. premesso a un aggettivo o a un sostantivo, conferisce al concetto
entrambi. -anche posposto all'aggettivo o al sostantivo. cavalca, iii-87:
governo, un potere, un regime o un partito politico). compagni,
: chi di te [italia] parla o scrive, / che, rimembrando il
l'importanza, il valore di una persona o di una cosa o anche l'apprezzamento
di una persona o di una cosa o anche l'apprezzamento che se ne fa)
fa). iacopone, 4-2: o alla penetenza, pena en amor tenuta!
sagacità. rovani, i-762: però, o in un modo o nell'altro,
: però, o in un modo o nell'altro, quella donna è sempre una
posso pensare a la stampa per tre o quattro mesi ancora. d.
perfetto, eccellente (un'opera dell'ingegno o dell'arte). armenini, 1-38
, come pare che dica moises, o vero se fussono create ad un'otta,
accorda, ma del quando, / o prima o poi, c'è varie oppinioni
ma del quando, / o prima o poi, c'è varie oppinioni / e
(una difficoltà, un ostacolo) o da sopportare (una fatica); arduo
xiv-12: un viaggio da venezia a brescia o da brescia a venezia non è poi
vedere quelli della macchina sorpassata guardarci impermaliti o meravigliati. -acuto, pungente,
no m'aita. guittone, i-14-116: o
edificarono, e tutti alla grande, o a dire più propriamente, alla imperiale,
di francesco. -fare grande qualcuno o qualcosa: accrescerne la potenza, l'
grande la nostra città. -fare o mostrare grande: ingrandire. galileo,
. -fare, spacciare il grande o del grande: comportarsi con ambizione,
: se voi la mandassi a domandare o a visitare, la farebbe il grande e
. -in grande: in notevoli proporzioni o dimensioni; in ampia misura o formato
proporzioni o dimensioni; in ampia misura o formato. -anche: all'ingrosso;
s. bernardino da siena, 796: o donna che hai il figliuolo già grandicétto
: il mulattiere era d'un venti anni o circa, sbarbato, paffuto, con
: di'su quanti ne vuoi, pochi o dimoiti? / quanti più me ne
si fuggio. guittone, i-1-97: o quanto e de quante parte periglioso travaglio e
i grandi tutti si mostrano a gara o coltivatori, o almeno mecenati e promotori
tutti si mostrano a gara o coltivatori, o almeno mecenati e promotori delle scienze.
. dossi, 543: gli occhiali o d'oro o di osso, le canne
543: gli occhiali o d'oro o di osso, le canne d'india dall'
21-81: scolpire le sole teste de'grandi o sian filosofi o guerrieri. metastasio,
le sole teste de'grandi o sian filosofi o guerrieri. metastasio, ii-249: ambiziosi
4. locuz. -fare qualcuno grande o dei grandi: nella repubblica di firenze
comune di sua obbedienza alle leggi, o vogliam dire agli ordinamenti della giustizia;
agg. che grandeggia; che è o appare di dimensioni non comuni.
che compariate in autorevole portamento d'abito o d'insegne, non diate perciò nel
; aus. avere), essere o apparire di dimensioni non comuni. -in
b. croce, iii-32-202: narrare o rinarrare, come soggetto a sé, il
e la caduta di napoleone vale cantare o ricantare un'epopea. 5.
., v-193: allegrerassi il re, o signore, nella tua virtù; e
perfettamente ben educati. -premesso (o, eccezionalmente, posposto) a un
che disse: ciò che tu comandi o insegni, di'brieve, acciocché le
: se uno uomo è offeso grandemente o dal publico o dal privato, e non
uomo è offeso grandemente o dal publico o dal privato, e non sia vendicato
estendono in lunghezza, larghezza e profondità o altezza; quantità continua. dante
galileo, 4-1-159: sono tali dimensioni o misure lunghezza, larghezza e altezza,
numero, la situazione ed il moto o il riposo delle loro parti solide..
. queste qualità si chiamano qualità originali o primitive. rosmini, 2-12: l'
matematico. -con riferimento a uno o più corpi determinati: estensione in lunghezza
estensione in lunghezza, larghezza e profondità o altezza; mole, volume, grossezza.
, ma quale si presenta alla vista o viene rappresentato nel disegno prospettico.
e gli sfuggimenti de'corpi, costituiti o imaginati in qualsivoglia lontananza dietro al taglio
imaginati in qualsivoglia lontananza dietro al taglio o alla base della piramide visiva. algarotti
. -nelle arti figurative grandezza naturale o del vero: statura e dimensioni di
del vero: statura e dimensioni di persone o cose riprodotte quali sono nella realtà.
familiare e commovente che le figure maggiori o minori non sanno avere. 2
. estensione in lunghezza e in larghezza (o in circolo); superficie, area
in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine,
dal primo sguardo, non fu questo o quest'altro particolare, bensì, tutt'insieme
intero. -con riferimento a organi o membri determinati, per lo più molto
, forse per effetto della loro grandezza o del tessuto delicato della pelle sotto (
grandecza de pesci, con nulli ossi o vero spine per dentro inserrate, de carne
egli sia in su la torre, o in su la montagna, è egli però
uomini, la persona sua un gomito o due più. boccaccio, v-172: la
[l'edificio] levato da terra, o in su ordine di scalee o di
, o in su ordine di scalee o di muricioli, tanto che quello sfogo
grandezza, e serva che le cucine o cantine sotto terra siano più vive di lumi
pietre preziose (misurato oggi in carati o in grani). aretino, iv-1-57
ogni grandezza. 7. quantità più o meno ragguardevole. - anche: grande
patimenti e della grandezza del pericolo chiedevano o pane o pace. d'annunzio,
della grandezza del pericolo chiedevano o pane o pace. d'annunzio, iii-1-1007: questa
già grandessa alcuna di sangue, d'amici o di podere omo parte da bestia,
, sono in lui sanza nullo contrario o menimamento d'alcun bene; perocché non
bianco da siena, 40: o iesu poverello, / sol per noi aricchire
aricchire / d'infinita ricchezza, / o dolce mamoletto, / nulla di che coprire
un testimonio eterno della tua grandezza, o signore. campanella, i-9: cantate
come da un vivo e perpetuo fonte o seminario. chiabrera, 541: gli uomini
volontarie il peccato appena espiabile della felicità o dell'eccellenza. tenca, 1-273: i
; e non potendolo ospitare gratuitamente, o accoglierlo con grandezza, preferirebbero forse non
oltraggiata dalla loro grandezza tenta d'incatenarle o di deriderle, e chiama pazzie le
so che ripieno di divinità, eguale o superiore agli stessi monarchi. guerrazzi,
grandezza dell'artista è qualcosa di sovrumano o estraumano, come la sublimità di un grande
importanza, eccellenza (di una scienza o di un'arte). cellini,
di marte perigeo, e appena tre o quattro volte maggiore che quando è apogeo,
*. papini, 8-282: appena tre o quattro stelle di prima grandezza brillano in
; ciò che è suscettibile di aumento o di diminuzione; ciò che si può
di misura. -grandezze omogenee: due o più grandezze della stessa specie; e
stessa specie; e si dicono commensurabili o incommensurabili a seconda che ammettano o no
o incommensurabili a seconda che ammettano o no un sottomultiplo comune. -grandezza analogica
si accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e
è tutto ciò che ha parti congiunte o disgiunte, reali o ideali; tutto ciò
ha parti congiunte o disgiunte, reali o ideali; tutto ciò che è o si
reali o ideali; tutto ciò che è o si concepisce capace di diminuzione o di
è o si concepisce capace di diminuzione o di aumento. b. croce,
bianco né nero, né di questa o quella grandezza; se la rappresentazione di
nei suoi ragionamenti non ne tien conto o la discaccia. 20. fis.
la tavola dentro una gran- dezaia (o voliamo noi dire culla). =
fare grandezzate, di conviti, carrozze o altre spese grandi. collodi, 470:
condizione sociale 0 economica; potenza politica o militare; ricchezza, nobiltà; onore
uomo non soffera che alcuno sia pari o maggiore di lui, e questa è
bartoli, 18-1-74: se altri s'awede o sol pur anche sospetta d'esser cerco
appar qualche segno e indizio delle pompe o grandigie che un monarca circondano. giocosa
stile, un vocabolo, uno scritto o un discorso, un autore).
, 12: avendo gli scrittori tre figure o vero caratteri di dire, umile,
degno d'uno stile grandiloquo... o se piuttosto fiorito debba essere. cassoli
ii-63: qui non temi che grandini o che fiocchi. verga, 3-208: nella
estens. abbattersi colpi, cadere proiettili o oggetti. - anche sostant. manzoni
ch'entrasse ne'campi a coglierne, o a raccattarle sotto gli alberi, dove
con insolito rimbombo / fischiar la fromba o grandinare il piombo. de amicis,
in gran numero (rimproveri, minacce, o anche lodi, complimenti, ecc.
, bisognerebbe che grandinassero almeno sempre trecento o quattrocento miglia di campagna per lungo.
ci grandina sopra: per indicare rendite o guadagni sicuri. 10. prov.
2. per estens. caduta o lancio fitto e violento di oggetti (
-anche: l'insieme degli oggetti che cadono o vengono scagliati. targioni tozzetti,
dalle loro teste i nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia lapidea
nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia lapidea di concetti che sogliono
: né più tremerete di perdere, o grandinata la vigna, o fulminata la casa
di perdere, o grandinata la vigna, o fulminata la casa, o allagate
, o fulminata la casa, o allagate le possessioni. paoletti, 1-1-335:
di questi monticelli che parevano ivi piovuti o grandinati. 3. letter.
vaghissima di colori e tutta come occhiuta o grandinata di piastrelli di luce. roberti
chicchi di ghiaccio di forma sferica (o sferoidale o tetraedrica) e di grossezza
ghiaccio di forma sferica (o sferoidale o tetraedrica) e di grossezza variabile (
. insieme di oggetti contundenti che cadono o sono scagliati fittamente con forza e violenza
, 2-280: anche le paste tagliate sono o * piene ', come le lentine
minestra col brodo, minestra fina, o grandine. 7. locuz.
modo continuo, assillante; senza sosta o interruzione. montale, 7-203: alcune
, a grandine. -c'è battuta o c'è passata la grandine: per indicare
cognobbi se gli era un pestaglio o una carota o pur quell'altra cosa.
era un pestaglio o una carota o pur quell'altra cosa. ma, sia
; un malanno improvviso rovina un'opera o un'attività all'atto della conclusione.
. e. gadda, 10-44: clima o cielo, in certe regioni, altrettanto
caduta di grandine fitta e insistente (o anche di oggetti, di colpi).
grandinóso, agg. letter. che contiene o apporta grandine; che è misto a
viola, che brunetta usa fiorir, / o porpora di rosa / per pioggia grandinosa
e quantità dei fondi col frutto ricavato o col risultato della vendita, e poi concluderete
si contiene quel corpo glaciale e cristallino o vero grandinoso e dirittamente composto.
b. croce, ii-14-172: un errore o un'ombra di errore è certamente in
cattive, i delitti possano essere benefici o condizioni di bene nella storia.
un autore o un artista, un'opera artistica o
autore o un artista, un'opera artistica o letteraria). l.
3. qualità e aspetto di edifici o monumenti che destano ammirazione e stupore per
fontane. -in senso concreto: edificio o monumento grandioso. milizia, ii-153
uno stile, un'opera dell'ingegno o dell'arte). scaramuccia, 197
maestosissima e grandiosa si è la cornice, o sia sopraornato superiore, con finestre rotonde
. alfieri, 1-1032: tra i soggetti o grandiosi per se stessi, o fatti
soggetti o grandiosi per se stessi, o fatti tali da una rimotissima antichità, e
colpisce l'immaginazione per le dimensioni imponenti o per sontuosità (un edificio, un
osservazione. i più rimarchevoli sono sei o sette principali moschee grandiose, fabbricate
, non però forme così corrette, o almeno così comprensibili all'occhio nostro,
uno spettacolo, una festa, una cerimonia o anche l'aspetto di persone o di
cerimonia o anche l'aspetto di persone o di cose). l. bellini
che ne serà ragunato avrà alquna quantità o grandóre. = deriv. da
è pro prio di granduca o di granducato. soderini, 5-10
. e f. sostenitore di un granduca o del suo governo. b.
. croce, iv-11-106: la destra conservatrice o reazionaria, nel risorgimento italiano, mancò
fu colà perfino ministro, della guerra o qualcosa del genere. granducèa, sf
procaccia d'avere l'amistà d'uno o di più grandi uomini de la terra,
abbiano avuto nelle loro famiglie musici castrati o menni d'altra parte.
granellerla, sf. ant. atto o discorso sciocco, insulso; corbelleria.
anche f. le granèllo, o le granèlle). chicco del grano o
o le granèlle). chicco del grano o, in genere, dei cereali e
: dentro in quella spaccatura cacciando otto o dieci granella d'orzo o di grano.
cacciando otto o dieci granella d'orzo o di grano. a. cattaneo, ii-50
sabbia, nelle granella della spiga o nelle stelle. carrieri, 4-31: quanta
edera. -acino d'uva (o anche vinacciolo). bibbia volgar.
-letter. granello di sabbia o di polvere: la terra. strandosi le
: si può mangiare ancora qualche frittura o di granelli o di cervelli. casti,
mangiare ancora qualche frittura o di granelli o di cervelli. casti, i-1-334:
ottengono a poco a poco grandi vantaggi, o risultati. proverbi toscani, 106
hanno nel mezzo una ruvida pelle o cotica aspra e granellosa. targioni
5. manetti, 1-37: il farro o gran farro naturale... era
. = comp. da gran [o] e farro (v.).
è tenue, né gran fatto dilettevole o curiosa. monti, iv-110: non si
distende a vuoto, / appicca, o povero libro, il tuo voto.
: quando ch'ella è desta, / o che le viene il granfio,
le viene il granfio, o che le duol la testa. 2
grande de lo spedale possa né debbia dare o donare ad alcuna persona alcuna cosa de'
, destinato al magazzinaggio dei prodotti agricoli o al deposito di attrezzi e oggetti per
= comp. da gran [o] e giallo (per il colore dei
2. guardia principale di una città o di una fortezza. -per estens.
: la posizione da essa occupata, o la sua sede stessa; posto di guardia
posto della guardia principale in una fortezza o città, o in un accampamento.
principale in una fortezza o città, o in un accampamento. * granguardia
* granguardia ', la casa stessa o il palazzo. = comp.,
... aggettivo granguignolesco! (o granghignolésco). oggi (1937)
partic.: impasto di cemento bianco o colorato misto con frammenti di marmo,
con la martellina e con la gradina o levigate con carborundum e acqua, e
grani minuti di metallo ottenuti per granulazione o per trattamento meccanico 0 lasciando cadere il
in un recipiente pieno d'acqua immobile o agitata, al cui contatto si disperde
granigliétta, sf. frammenti di pietra o di marmo con spigoli vivi, ciascuno
granisci). formare graminacee) o i semi (una pianta).
olina, 1-78: pigliasi farina di fave o ceci... e noci..
s'incorpora con mele cotto e spumato o vero sapa o sia molto cotto e
con mele cotto e spumato o vero sapa o sia molto cotto e si fa cuocer
molto cotto e si fa cuocer in caldaia o conca, facendola granire. d.
lo disvia. guazzalatri, ix-1007: o buon battista messer san giovanni, /
tr. ridurre a completa maturazione. o. targioni tozzetti [tommaseo]: le
, percuotendolo bellamente con un piccolo martello o legno. -nell'industria del cuoio
. ghiaccio tritato e mescolato con sciroppi o sughi di frutta o con caffè, cacao
mescolato con sciroppi o sughi di frutta o con caffè, cacao, ecc.,
prima vista pare un granito, o piuttosto una granitèlla. = deriv
-ci). che ha natura o è composto di granito (una roccia)
granitifórme, agg. che ha natura o struttura simile a quella del granito.
. che ha formato i grani o i semi (una graminacea, una
né pane, forse perché la secchezza o tesser troppo granita non gliel consente.
granito, ma grosso, come scaglia o crusca. tramater [s. v.
di boemia] di macchie paonazze più o meno scure, picchiettata o granita da
paonazze più o meno scure, picchiettata o granita da altre piccolissime macchie, bianche
fornivano [croci in oro, argento o bronzo],... granite minutissimamente
la voce] ad una scala musicale o ad un vocalizzo in cui le note spiccansi
grano tenero (e può essere rimacinato o aggiunto ai semolini di grano duro per
nome col quale si indica nella incisione, o nell'intaglio in rame l'effetto
maniera par ticolare d'intaglio o d'incisione, o un genere d'intaglio
ticolare d'intaglio o d'incisione, o un genere d'intaglio detto dagli
a cui si aggiungono molto spesso plagioclasi o antiboli e pirosseni (questi due ultimi
hanno struttura generalmente granulare con grana media o fine, più raramente grossa; la
si dipartono apo- fisi e filoni differenziati o no; hanno notevolissimo sviluppo nella catena
le strade). -granito ebraico (o grafito):
v.]: 'granito orientale 'o 'rosso ', detto anche * diaspro
simbolo di avversità, di difficoltà insormontabile o molto grave, di destino inesorabile.
operaio che esegue, a macchina o a mano, la granitura di cuoi e
, la granitura di cuoi e pelli o di una pietra litografica che deve ricevere
granire è rimescolato con sfere di acciaio o di vetro (attualmente è sostituita per
la superficie liscia di una pietra litografica o di una lastra di metallo o di vetro
litografica o di una lastra di metallo o di vetro con lo scopo di prepararla
disposti lungo l'orlo di una moneta o di una medaglia, su cui viene
(nel 1751). granmaéstro o granmaèstro { grammaéstro, granmastro, gran
. capo supremo di un ordine cavalleresco o di una società segreta.
futuri della famiglia un grammaéstro di malta o un ammiraglio della serenissima. pascoli,
. 2. alto dignitario della corte o del governo. gir. priuli,
. il granmaestro è il generalissimo, o comandante supremo, a cui sono subordinate
', particelle di ringraziamento per favore o cosa ricevuta da altri. 'gran-
da questi vengono emessi anche culmi secondari o rami (e il fenomeno è detto
glume, inserite su un proprio asse o rachide, con fiori protetti da due
, con fiori protetti da due glumette o glumelle di cui l'esterna, più
apicale (e a seconda della presenza o dell'assenza della resta e della sua
che le glume e le glumette aderiscano o no ai granelli maturi); la
di latitudine sud, nelle razze autunnali o invernali e primaverili; frumento.
(soprattutto di altri generi di graminacee o di altre piante commestibili); il
frutto stesso che ha forma di granello o di seme, chicco. -in partic.
.. non solo con la semola o scorza dell'istesso grano d'orzo,
. dovila, 487: cercavano rapire o grani o erbaggi o altre vettovaglie.
dovila, 487: cercavano rapire o grani o erbaggi o altre vettovaglie. campiglio,
487: cercavano rapire o grani o erbaggi o altre vettovaglie. campiglio, 1-476:
, chiamato da noi grano turco, o grano siciliano, è pianta originaria del-
. particella di un corpo di forma più o meno tondeggiante; granello. ariosto
ha lasciato passar nel frullone tanta farina, o per meglio dire tanta semola, senza
frumento) usata per pesare prodotti farmaceutici o metalli preziosi (ed equivale a g
equivale a g 0, 0648) o perle e pietre preziose (ed equivale
: il grano dividevasi in io cavalli o in 2 tornesi... contavasi un
13. locuz. -a grano, da o di grano (con valore aggettivale)
, i-173: accompagna con un sospiro o un sorriso quel rosario di memorie,
. -separare il grano dalla paglia o dalla pula o dal loglio: discernere
il grano dalla paglia o dalla pula o dal loglio: discernere il bene dal male
basterebbe a chi tenesse / un grano o due nel cervello. -togliere il
sergente, fin qui ne avete date o ne avete buscate? 14.
region. qualità superiore di formaggio lodigiano o parmigiano. cattaneo, vi-2-78: ha
. pianta annua (fagopyrum sagittatum o esculentum o polygonum fagopyrum), della
pianta annua (fagopyrum sagittatum o esculentum o polygonum fagopyrum), della famiglia poligonacee
, di colore rossastro; foglie sagittate o cordate triangolari alterne, peduncolate se poste
da fiori ermafroditi con ovario monospermico bi- o tristilato, con stimmi a capocchia e
tipicamente trio- foro di colore bruno argenteo o grigiastro, più o meno lucente
bruno argenteo o grigiastro, più o meno lucente; è coltivata nei paesi freddi
ritenga il nome di 4 grano saraceno'o 4 saracenico'. manzoni, pr. sp
. pianta erbacea (polygonum tataricum o fagopyrum tataricum) della famiglia poligonacee
', familiare di celia a denotare ricchezza o potenza o lusso o orgoglio.
celia a denotare ricchezza o potenza o lusso o orgoglio. idem [s.
denotare ricchezza o potenza o lusso o orgoglio. idem [s. v.
... comprendo il grano turco, o d'indie. percoto, 108:
2. geol. struttura granulare (o granitica o granitoide): quella di
. geol. struttura granulare (o granitica o granitoide): quella di una roccia
2. frantoio, generalmente rotativo o a martelli, per la produzione di
, per la produzione di graniglia minuta o di sabbia artificiale (e viene alimentato
granulazióne, sf. il ridurre una sostanza o una materia in granuli. - in
come concimi, medicinali, ecc.) o fuse (come metalli, vetro)
concreto: insieme di granuli, corpuscoli o tubercoli. -biol. piccolissima particella di
-biol. piccolissima particella di materia vivente o inorganica che fa parte della costituzione del
, prevalentemente lungo la scissura in- teremisferica o tessuto sottoaracnoideo (e sono particolarmente sviluppate
lucide, che si formano sulle mucose o sulla superficie di ferite, piaghe, ulcere
, del volume d'un grano di miglio o di pisello, rotondi od ovali,
di sentire là sotto come tanti granuli o ispessimenti o bozzi. -in partic
sentire là sotto come tanti granuli o ispessimenti o bozzi. -in partic.:
materiali compatti (come il granito) o sciolti (come la sabbia).
2. astron. granuli del sole (o grani di riso): gli elementi
attiva racchiusa in un eccipiente di zucchero o lattosio. 8. fotogr. ciascuno
che consiste in un raggruppamento di vescicole o noduletti duri indolori in forma di anello
mano (e ha decorso subacuto o cronico). -granuloma apicale: proliferazione
apice della radice di un dente cariato o colpito da gangrena della polpa. -granuloma
gangrena della polpa. -granuloma benigno (o lupus): malattia cronica, probabilmente
molto lento, costituita da noduli più o meno sporgenti sul piano cutaneo, che
forma di cordoni. -granuloma venereo (o inguinale o ulceroso genitale): dermatosi
cordoni. -granuloma venereo (o inguinale o ulceroso genitale): dermatosi ulcerata e
calcestruzzo); viene eseguita mediante vagliatura o sedimentazione o levigazione. 2.
; viene eseguita mediante vagliatura o sedimentazione o levigazione. 2. la proporzione
sciolto (come sabbia, pietrisco) o destinato a far parte di una malta o
o destinato a far parte di una malta o di un calcestruzzo. = voce
, per una data proporzione di cemento o di calce, il volume degli spazi
in forma di granulazioni colorate per flocculazione o precipitazione del colore. = voce
granulazioni). - congiuntivite granulosa (o tracomatosa): è caratterizzata dalla presenza
è caratterizzata dalla presenza di granulazioni (o tracomi) formate da corpiccioli solidi,
dell'impero ottomano. * visir 'o 'visir ', dall'arabo
viene inserito, come elemento di rinforzo o di sostegno, in una struttura muraria
allo scopo di tenerne uniti gli elementi, o per sostenere parti architettoniche esterne (balconi
costruzioni navali per fissare fra di loro o fermare i pezzi di uno scafo.
danno l'istesso nome a que'segni o figure che accennano unione di due o
o figure che accennano unione di due o più articoli. soffici, v-1-586: [
[s. v.]: 'grappe'o 'garpe ', sorta di malore
: chiamasi da alcuni la grancevola, o pesce margherita. 7. locuz
dopo due dì vi getterai sopra cinque o sei bigoncie di vin nuovo.
imbarcazioni e barche da pesca, o per rastrellare il fondo. guglielmotti,
marre. -grappino d'arrembaggio (o d'arrembo o d'abbordaggio):
-grappino d'arrembaggio (o d'arrembo o d'abbordaggio): rampino che veniva
arrembo ', quel ferro a quattro o più uncini, tenuti da una catena,
manesco, che si gitta dai gabbieri, o da altri, per l'istesso effetto
. 2. amo con due o tre uncini, adoperato nella pesca con
anni. roccatagliata ceccardi, 86: o siepi che albergo di zirli e di frulli
adopera per scavare sul fondo del mare o di un corso d'acqua, o,
mare o di un corso d'acqua, o, più raramente, nella pesca
quale sono attaccati per mezzo di pedicelli o picciuoli fiori (in partic.,
antonomasia: l'infruttescenza dell'uva (o anche casco di banane).
tozzetti, i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso... [si
i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso... [si hanno]
,... con i gambetti semplici o ramosi, distribuiti per ogni verso e
, disegnata, ricamata di un grappolo o di fiori o frutti disposti in tale
ricamata di un grappolo o di fiori o frutti disposti in tale forma, come motivo
si accalcano le une contro le altre o che si aggrappano tutte insieme a un
popol folto / de l'api, che o ne vanno uscendo sempre / di nuove
avidi di cibo. -insieme di oggetti o di elementi per lo più della stessa
, 8-200: vi manca quella scena o quel grappolo di scene che assomma e
di cosmi. il frate disse: « o duce / di nostra casa, vieni
i corpi celesti solo quali parti o componenti minimi di quei vasti sistemi noti sotto
sotto il nome di * nebulose 'o * ammassi 'o 'grappoli 'o
di * nebulose 'o * ammassi 'o 'grappoli 'o * nervi '.
o * ammassi 'o 'grappoli 'o * nervi '. 5. milit
, che, posto su un albero, o un palo, o un manichino,
un albero, o un palo, o un manichino, e acceso a un'estremità
produce scoppi e fumate a intervalli più o meno regolari, allo scopo di spaventare
(con riferimento alla disposizione di fiori o frutti nel graspo). soderini,
ma parte di grappolo. il grappolo o * pigna 'ha tanti grispolli,
promette di farsi grappolo mangiabile fra tre o quattr'altri mesi. cicognani, 2-208:
steli den tellati, semplici o variamente ramificati, lungo 1 quali
'per il loro aspetto che ricorda disegni o scritture sulla pietra.
condurre le grascie a schiena di mulo o d'asino. pascoli, 1044
sé oltre modo il governar le materie o ignobili o temporali, ma necessarie dell'annona
modo il governar le materie o ignobili o temporali, ma necessarie dell'annona,
3. tribunale della grascia o delle grasce (più comunemente grascia)
rivenderlo più caro. -cancelliere o capitano, commissario, maestro, ministro
provveditore, ufficiale, vicario di grascia o della grascia: magistrato o funzionario cittadino
di grascia o della grascia: magistrato o funzionario cittadino, che, in varie
regioni e periodi storici, con mansioni più o meno simili, svolgeva il compito di
che gli aveano venduta quell'oca, o a lui, o al notaio della grascia
venduta quell'oca, o a lui, o al notaio della grascia, dov'egli
il medesmo che 'l giudice della piazza o commissario della grassa. gride degli stati
da monsignor presidente della grascia. -dazio o gabella della grascia (anche semplicemente grascia
grascia. -essere sopra le grasce o sopra grasce: sovrintendere all'annona.
che sono sopra l'arsa- nale, o sopra la munizione dell'artiglierie, o sopra
, o sopra la munizione dell'artiglierie, o sopra grasce, o vettovaglie, né
dell'artiglierie, o sopra grasce, o vettovaglie, né alcuno che da loro.
di vittuaglie. -ungere le mani o la mano della grascia di san giovanni
alla verifica della genuinità dei generi alimentari o alla loro distribuzione. statuti di bientina
ordini, 8-65-9: le incumbenze dei grascieri o siano provveditori di grascia...
meglio in forte quantità che il cognac o il whisky. = variante femiri
sarà il vino... o puro o inacquato, e con l'inacquato
vino... o puro o inacquato, e con l'inacquato sarà il
óuoprono al principio di novembre di vinaccia o graspi. trinci, 1-53: il
[le vinacce nel tino] dopo cinque o sei volte, non serve ad altro
: egli avrebbe preferito grassare fra i boschi o dare ancora una volta da bere.
mia, quanti disotterrando le tombe scavassero marmi o colonne per fabbricarne palazzi.
si crede generalmente, un esoso prestatore o uno che mira a impadronirsi dei beni
dei beni dei falliti, ingordo speculatore o, come dicevano i demagoghi, grassatore
es., nella pubblica via, o con ferimento o uccisione della vittima:
nella pubblica via, o con ferimento o uccisione della vittima: nel linguaggio della
di tutto per disturbare il passaggio, o rifarsi con imboscate e grassazioni. pirandello,
, sanfedismo, repubblica, socialismo, o anche camorra e grassazione, fame e
pedale di fico di que'buoni, castagnuoli o grassegli. = dimin. di
estens. piccolo pezzo di sostanza grassa o untuosa. viani, 19-n: forse
sostant. panzini, iv-306: 'grassetto'o 'grassino', termine tipografico detto di tipo
'grassino', termine tipografico detto di tipo o carattere alquanto grasso. i lemmi di
stretta, quasi sempre dà nell'arido; o deve contentarsi d'una grafìa unita,
ant. tessuto adiposo (di un uomo o di un animale). bibbia
nel suo fianco alcune finestrette rimurate con spugne o pomici, accioché l'acqua non possa
. scala del paradiso, 488: o amatore, se tu discordandoti non ti
bisogno, ma per proprio piacere personale o per abitudine. varchi, v-46:
, grassissimo). che ha abbondanza o eccesso di tessuto adiposo a causa di
adiposo a causa di un'abbondante nutrizione o di una disfunzione organica; che ha
pria con grasso fimo, / con vomero o badil, acconcia stanza, / molta
3. che contiene in abbondanza o è condito con sugna o sostanze untuose
in abbondanza o è condito con sugna o sostanze untuose in genere. -brodo grasso
(ed è tipica di alcuni tagli o di alcuni animali, come il porco
436: qui sarà la carne di macello o magra o grassa. garzoni, 1-743
qui sarà la carne di macello o magra o grassa. garzoni, 1-743: mangiano
, che si sia levato il butiro o la gretola del latte puro, che
-relig. cibo grasso: carne o vivanda che contengono carne (sono proibiti
permesso mangiare carne. -mangiar di grasso o di grassa: mangiare carne o cibi preparati
grasso o di grassa: mangiare carne o cibi preparati con essa. bizoni
legge, che fa il popol minuto / o 'l grasso, o insieme, dicesi
il popol minuto / o 'l grasso, o insieme, dicesi statuto. denina,
e avvisi se dee avere ricolta grassa o magra. giannotti, 2-1-291: li
se li tempi hanno a esser pluviosi o secchi, caldi o freddi, carestosi o
a esser pluviosi o secchi, caldi o freddi, carestosi o grassi, vanno
o secchi, caldi o freddi, carestosi o grassi, vanno speculando nel cielo.
5-236: moltissimi raggiungono quelle periodicità ebdomadarie o poco meno, che... salvano
.. salvano un galantuomo dall'osteria o dall'ordinario di famiglia per una grassa
le agnelle uccise / in sua memoria (o degno sacrificio!) / si pon
biringuccio, 1-77: tutte le terre o le son renose o tufigne, over arzil-
: tutte le terre o le son renose o tufigne, over arzil- lose e magre
debbe poi pigliare la calce con pozzolana o rena vagliata sottile stemperata liquida ed alquanto
basta aggiungervene due terzi et occorrendo farla o volendo, con più diligenza...
acidi organici, generalmente monobasici, saturi o non saturi, presenti in natura esterificati
per grasse nubi non sai qual sole o luna. baldini, 4-no: il fumo
grassa, / non a l'april superba o al luglio infida, / senza molto
, 286: credo che a uno artigiano o contadino / liber, meglior gli paia
infisso un gomitolo vegetale, chiamato kactus o giranio spinoso, una pianta grassa,
ne la pelle; come la rogna, o grassa, o secca, le
la rogna, o grassa, o secca, le brozze, la marcia che
indi n'esce. -tosse grassa (o umida o matura): tosse causata
esce. -tosse grassa (o umida o matura): tosse causata dalla presenza
fece vie più grasso. -fare partito o negozio grasso: guadagnare molto.
un magro accordo che una grassa vittoria o sentenza: nelle guerre e nelle liti è
, povertà vicina', grassa cucina (o grasso piatto), magro testamento: chi
ibidem, 235: grassa cucina (o grasso piatto), magro
genere mascolino s'aggiugne 'otto 'o vero 'occio ', e a quelle
a quelle di femminino 'otta 'o vero 'occia ', si cresce il
sì puote ungniere le giengie di bituro o di grasso di gallina. dante,
e gli altri lustri di grasso, profumato o no, non importa. d'annunzio
schena con un poco di grasso di frassino o di quercia. 2. grassezza
. chim. sostanze organiche naturali solide o liquide, untuose al tatto, insolubili in
miscele di gliceridi proveniente dal regno animale o vegetale e fanno parte del gruppo dei
è bene spalmarsi con petrolio, profumi o grassi minerali le mani e il viso per
fra le terre grasse, vermiglio o azzurro di scoli industriali, colava, in
con l'apparizione, sulla superficie dei legumi o anche dei semi, di macchie verdi
applicato all'apertura di una finestra (o anche di una porta) a scopo
. steccato (formato da sbarre di metallo o di legno o da altri elementi architettonici
da sbarre di metallo o di legno o da altri elementi architettonici) che nei
3. sottile lastra traforata (di metallo o di legno) che chiude lo sportello
caminetto. fogazzaro, 5-257: tre o quattro ceppi enormi ardevano dietro la grata
tempo, se si spandono sulle grati o graticci. magi, 102: fra tutte
dai disegnatori per riprodurre le figure ingrandite o rimpicciolite con esattezza di proporzioni.
cucina, composto da fili di ferro o da sottili striscie di lamiera intrecciate o disposte
o da sottili striscie di lamiera intrecciate o disposte parallelamente su un telaio munito di
arnese di ferro su cui s'arrostisce carne o pesce che non s'arrostisca in forno
città... * vineae 'o * crates 'di molte forme, alle
terreno in pendio, acciocché non caschi o scoscenda, e da'militari per difesa del
chiusura di checché sia senza impedirne la vista o il passo all'aria libera. bazzero
graticci su cui si pone la frutta o anche il pesce per farlo seccare.
chiusa formata con varie file di canne o arelle, d'ordinario ne'canali che
difeso, rafforzato da una piccola grata o da maghe di ferro. tassoni,
), sm. stuoia formata da rami o canne o vimini intessuti, per
stuoia formata da rami o canne o vimini intessuti, per lo più sostenuta da
tempo, se si spandono sulle grati o graticci. crescenzi volgar., 5-10
l'ombra e al vento en uno canestro o suso uno gradizo per tre iomi.
palco di vimini tessuti in su mazze, o bastoni. pascoli, 684: vedean
fasci avvolta. -stuoia di canne o rete metallica usata nell'allevamento dei bachi
coi nastri de'loro ordini cavallereschi, o decollati sotto il cultro della ghilottina.
. struttura di vimini, di canne o di elementi hgnei intrecciati, usata per chiudere
aree, per costruire ripari, tettoie o anche sottili pareti. crescenzi volgar.
i serragli de i terreni, o siano graticci o siepi o canne o altra
i terreni, o siano graticci o siepi o canne o altra cosa. d
, o siano graticci o siepi o canne o altra cosa. d. bartoli
o siano graticci o siepi o canne o altra cosa. d. bartoli,
4-4-9: chi affatto fuori del pubblico, o in alcun chiuso d'alberi dentro a
d'alberi dentro a un bosco, o nelle caverne de'monti, o dentro
bosco, o nelle caverne de'monti, o dentro a'fossi, con sopra reso
di pah e stecche per sostenere viti o altre piante rampicanti. mattioli [dioscoride
, impiegato nelle fortificazioni campali per rivestire o rafforzare fossi o trincee, per costruire
fortificazioni campali per rivestire o rafforzare fossi o trincee, per costruire ripari, per
7-67: se a guardie di notte, o vero a fare graticci, o vero
, o vero a fare graticci, o vero ad alcuna opera fare, o vero
, o vero ad alcuna opera fare, o vero escono i cavalieri a correre nel
in altri luoghi in cambio di piote o pastoni; però si prepareranno molti vimini di
però si prepareranno molti vimini di castagno o di quercia per poterli fare. botta,
, chi picca, / chi con graticcio o scudo arma la testa. dizionario marittimo
7. ant. telaio ellittico o circolare di corda o vimini che si
ant. telaio ellittico o circolare di corda o vimini che si apphca sotto alle scarpe
il distenderla sopra dei graticcini di giunchi o paglia. = dal lat.
della casa. baldini, i-459: otto o nove stanze in fuga, intorno alle
scale. -sottile lastra di metallo o legno traforato, che chiude lo sportello
carnale. -fitta e sottile inferriata o rete metallica che chiude un'apertura.
da terra qualche due braccia e mezzo o poco più. -inferriata.
2. utensile da cucina composto da strisce o sbarre metalliche parallele (e per lo
nel forno, e ciò che nella graticola o nella padella si cuoce, sarà di
, 1-130: si fa un fornello quadro o tondo... con le due
dua braccia, e di lunghezza cinque o sei braccia in verso quella parte che
stanza. 5. ant. filtro o colino di rete molto fitta o di
. filtro o colino di rete molto fitta o di metallo fittamente bucherellato. trinci
passandolo in vasi di terra vetriati, o di legno ben netti, e senz'alcun
mediante una graticola di ferro, rame o altro, fatta a guisa di colatoio
ai disegnatori di riprodurre le figure ingrandite o rimpicciolite con esattezza di proporzioni (cfr
i-154: se... fussero prospettive o casamenti, si ringrandiscono con la rete
esso specchio, e si graticula con revo o seta nera, e si divide in
e volendo fingere dette colonne, figure o altro in scurzo in esso volto,
v. gelosia2, n. 5) o a castello (v. castello,
la graticola dei disegnatori su un quadro o su una figura per riprodurla.
esso specchio, e si graticula con revo o seta nera, e si divide in
egli è, e ridurre in grande o in piccolo, un telaio con fili disposti
dentro altri quadrati di eguale grandezza, o maggiori o più piccoli, si ricopia
altri quadrati di eguale grandezza, o maggiori o più piccoli, si ricopia esattamente il
-per simil. che ha forma, aspetto o disegno simili a quelli di una grata
. 2. che reca tracciato o sovrapposto un reticolato da disegnatori (un
. qualsiasi struttura composta da elementi metallici o lignei intrecciati o paralleli usata come elemento
composta da elementi metallici o lignei intrecciati o paralleli usata come elemento di chiusura,
2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare i formaggi. deledda,
e mostrar che non ci abbiano gratificati; o perché facciano o abbiano fatto il piacere
ci abbiano gratificati; o perché facciano o abbiano fatto il piacere per loro interesse,
piacere per loro interesse,... o per contracambio de la grazia ricevuta e
quali aveva fatto aumentare lo stipendio, o concedere gratificazioni, o accordar licenze.
lo stipendio, o concedere gratificazioni, o accordar licenze. pirandello, 6-462:
di mia madre. -econ. sovvenzione o facilitazione accordata dallo stato a chi esporta
dallo stato a chi esporta materie prime o manufatti. zanon, 2-xviii-63: fu
. 6. locuz. -a o in gratificazione di qualcuno: per fargli
la somma viene corrisposta in modo periodico o se la corresponsione è prevista dal contratto
bene gratificare i suoi servitori più devoti o più amati, ma a spese altrui
non mi sfuggiva di quali occhiate palesi o furtive voracissime gratificasse le borghesi concittadine.
cosa gradita cercando di soddisfare i desideri o le inclinazioni di qualcuno; rendere felice.
: chi gli voleva gratificare, gli mandava o statue di marmo o vasi fatti dagli
, gli mandava o statue di marmo o vasi fatti dagli antichi. ariosto, 21-69
. marin. cavo di canapa o di acciaio, flessibile, che
', quel cavo che guemisce il fondo o piede della vela quadra. viani,
. cuocere una vivanda fra due fuochi o al forno, dopo averla cosparsa di besciamella
averla cosparsa di besciamella e formaggio (o anche di pangrattato) in modo che
'(una pietanza preparata con crema o salsa o besciamella per farla rosolare durante
una pietanza preparata con crema o salsa o besciamella per farla rosolare durante la cottura
. grattinato). cotto al forno o fra due fuochi. n.
, sincopi ed altri accidenti leggeri o gravi,... la scuola sarà
in somma, non scrivo per ordinazione o a richiesta. deledda, i-32:
riceve. foscolo, xv-202: ma o gratis o pagando mi preme la casa
foscolo, xv-202: ma o gratis o pagando mi preme la casa; ed
bontà, senza tener conto dei meriti o delle colpe di chi ne beneficia (la
). iacopone, 4-20: o alta penetenza en mio odio fundata,
qualche cosa. 2. atto o gesto di riconoscenza; segno che rivela
cor ti mando questo grato cantico, / o firenze lontana. g. raimondi,
chiudi col tuo dolce oblio, / o placido, o benigno, o grato
tuo dolce oblio, / o placido, o benigno, o grato iddio, /
, / o placido, o benigno, o grato iddio, / conforto delle menti
amor sapesse gaudii e passioni, / o con invenzioni e poesie / rappresentasse grate
; vivamente apprezzato per ciò che rappresenta o ricorda, per i sacrifici che costa
delle figure dei corpi tangibili, liscie o scabrose, acute o ottuse, dure
corpi tangibili, liscie o scabrose, acute o ottuse, dure o cedenti. moneti
scabrose, acute o ottuse, dure o cedenti. moneti, 49: vedove derelitte
atti offensivi in ragione della bellezza scemata o della deformità prodotta. bartolini, 17-112
/ che non porta da l'indi o da sabei / fenice al rogo in che
a questa foggia disvenuti e tramortiti. o. rinuccini, 5-217: zeffiro torna
e grato. muzzarelli, ix-269: o verde prato, o bel rivo corrente,
muzzarelli, ix-269: o verde prato, o bel rivo corrente, / grato rifugio
cattermole mancini, vi-1128: forse da messa o da un bazar tornata, / ne
ragionando talor, fieno alle genti / o mal grati i miei detti o non intesi
genti / o mal grati i miei detti o non intesi, / non mi dorrò
fra l'italia e l'america, o la ricerca di popolarità e la volontà
che s'acquista / con lungo tempo o con preghiere molte, / e che
riso. -rendere, fare qualcuno o qualcosa grato o più grato: fare
-rendere, fare qualcuno o qualcosa grato o più grato: fare in modo che
stima, il favore, la benevolenza o che diventi piacevole, simpatico, gradito
. livio volgar., 6-428: o che... si volesse rendere grato
alli romani, prese consiglio di (uccidere o di dare in podestà de'romani annibaie
lor grato, / incominciai: « o anime sicure / d'aver, quando che
2. gratitudine; ringraziamento. mostacci o rugieri d'amici, 422: dunqua,
e 'l grato. iacopone, 85-5: o sine grato nobele, sommerso en ammirabele
fino amore, al meo paraggio. mostacci o giacomo d'aquino o anonimo, 420
paraggio. mostacci o giacomo d'aquino o anonimo, 420: ben degio più cantar
gratis '. -avere, tenere grato o a o in grato: aver caro,
. -avere, tenere grato o a o in grato: aver caro, stimare
e volere assoluto. -essere a o in grato a qualcuno: riuscirgli caro,
congegno composto da uncini di ferro o di acciaio fissati ai bracci della croce
se desfazeno; piglia uno bacino forado o la gratacasa, e gratali tanto fina che
. -in partic.: faccenda intricata o noiosa che procura fastidi; seccatura.
e voi invece di farmene un ripiglio, o, come si suol dire, un
al gesto caratteristico di chi è perplesso o ha qualche preoccupazione. grattacarte
panzini, iv-307: * grattanùvole 'o * grattacielo ', versione dell'inglese
proporzioni modeste - tutt'al più otto o nove piani. levi, 1-87: la
popol. frutto della rosellina di macchia o rosa canina. proverbi toscani, 52
soltanto un nobiluccio che vive di rendita o tutt'al più un grattatogli in piccoli
il fimo e la semente] / o pur le mani e l'ugne ancora aguzze
. 2. rumore prodotto grattando o raschiando qualcosa. buzzati, 4-261
e pulire il metallo prima di decorarlo o anche, in tipografia, dai fonditori di
de'medici, ii-242: piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta
serve questo a pulire e nettare le figure o altro lavoro di metallo, che
, che si vuol dorare a fuoco, o che abbia col tempo perduto il
. baldinucci, 54: doppo quattro o cinqu'ore, l'ardono al fuoco
lo spengono in orina di maschio, o aceto, o vino, lo grattabugiano pulitamente
orina di maschio, o aceto, o vino, lo grattabugiano pulitamente. carena
: 'grattapugiare ', ripulire i punzoni o altro, colla grattapugia.
sopra la superficie delle figure, o l'altro lavoro di metallo ben lustro e
le gambe, 0 per le braccia o altrove, in su la persona bolla alcuna
ancoraché menomissima e acquaiuola, la grattava, o altrimenti stuzzicandola la faceva inciprignire, ella
groppone, per grattargli la fronte, o anche per stuzzicarlo e dargli noia, lo
per estens. raschiare, sfregare, raspare o scavare leggermente con le unghie. -anche
una parte del proprio corpo con qualcosa o contro qualcosa. dante, inf.
castagni] dal bestiame con fossa, siepe o altri argomenti; né pure il bue
traverse delle seggiole. 4. raschiare o raspare una superficie servendosi di uno strumento
per lo più per staccarne qualche parte o qualche materia che vi aderisca. -anche
è grattare il cacio, e denso o raro / spargerlo poscia sopra i maccheroni
quale raccettavano tutta gente di mala condizione, o chi avesse voglia di grattare dello altrui
fiscali. faldella, 1-41: bene o male, spinte o sponte, i piemontesi
, 1-41: bene o male, spinte o sponte, i piemontesi uscirono di casa
-far grattare qualcuno con dieci dita o con ambearetino, il-no: con un
dove pizzica: trattare un argomento piacevole o interessante per chi ascolta. -in
appunto non conoscendo tali sensazioni, nulla o ben poco le stimano, né altro
la pancia, se garibaldi sarebbe entrato o no a palermo. -grattare la tigna
no a palermo. -grattare la tigna o la rogna a qualcuno: offenderlo,
: chiunque la pizzicore, s'ingegna o di grattarselo o di farselo grattare; così
pizzicore, s'ingegna o di grattarselo o di farselo grattare; così potessi fare io
d'umanità portan seco un prurito più o men morboso di letture eleganti e d'
ambiziosa delle prime letture lasciava quasi sode o si contentava di grattare un po'alla
n. 7. -grattare la pancia o il corpo a qualcuno: invitarlo a
: invitarlo a cantare, a comporre o a recitare versi. lippi,
, coltivarla (per 10 più faticosamente o malamente). silone, 5-118:
: in segno di perplessità, sorpresa o imbarazzo, preoccupazione, noia, ecc.
e da'fanciulli quando hanno qualche disgrazia o gran disgusto. monti, iii-12: è
, la lepre scappa: l'ozio o la svogliatezza determinano il fallimento di ogni
quella crosta, con certe loro concole o cappe sante, così mondo lo grattano
3. locuz. non temere grattaticci o grattaticcio: non curarsi delle riprovazioni,
men sentir parlare, / non temendo bravata o grattaticcio, / di legge agraria.
tabacchi pesti, macinati, in grana o in farine, non saranno ammessi al
minor quantità di libbre cento per ogni volta o spedizione. magalotti, 1-437: di
utilizzato per impanare cibi prima di friggerli o come ingrediente in piatti vari. -minestra
minestra] di semplice pane bollito, o stufato, ovvero grattato. 3
e dei frammenti che si staccano grattando o raschiando una superficie. - anche al
grattonata, sf. ant. cibo grattugiato o tritato finemente. magalotti, 22-71
. utensile per cucina, di lamiera o di altro metallo, leggermente incurvato,
si sfregano, per ridurli in briciole o in piccole scaglie, pane, formaggio,
e se ne hanno anche di vetro o di plastica, ecc., per ridurre
, 76: quella grattùggia recami, / o zappi soavissimo, / ch'io vo
. 5. ant. spazzola o altro strumento di ferro per raschiare i
grattugia: alla lontana, di sfuggita o per speciale concessione. bellincioni, ii-77
. grattugia con grattugia non grattugia formaggio o non può far cacio o non guadagna:
grattugia formaggio o non può far cacio o non guadagna: due persone dello stesso
. { grattugiò). ridurre in briciole o in scaglie minutissime per mezzo della grattugia
cuocili insieme; ma fa'che 'l verzino o tu il grattugia, o tu el
'l verzino o tu il grattugia, o tu el radi con vetro. ricettario fiorentino
con risa- gallo trito mescolato con farina o con cacio grattugiato. s.
a grattugiare. salvini, 21-214: o con grattugiator coltello raschia / un obolo
di due mesi. monti, 5-1159: o padre, ei disse, / 1
b. davanzali, ii-384: cromuelo, o per segreta commession d'arrigo che temea
era caro vederlo impicciato co'tedeschi, o per quei gratuirsi, la sottoscrisse in
, per generosità; senza particolare merito o diritto da parte di chi riceve.
gratuitamente che quella tal cosa possibile sia o sia stata. -senza motivo,
), agg. che viene concesso o elargito liberalmente, per grazia speciale,
per grazia speciale, senza alcun merito o senza alcun diritto da parte di chi
s. bernardo volgar., 6-45: o gratuita ed approvata dilezione di dio!
richiede alcun compenso, che si ha o si riceve senza pagamento o corrispettivo,
si ha o si riceve senza pagamento o corrispettivo, che non è retribuito,
contratto gratuito, né possono vendere o permutare se non con avantaggio. d.
estens. che non comporta alcuna fatica o rischio. moravia, 12-10: ora
, / atterrar marte od ettore, / o d'afrodi te il mignolo ferire.
. che fruisce di un determinato servizio o bene senza spesa. - anche sostant.
-che presta la propria opera senza ricevere o senza richiedere ricompensa. foscolo, xviii-95
. come amanuense a un tanto (o, per meglio dire, a ben
diurnista gratuito. pascoli, i-233: o miei vecchi amici, medici dei poveri,
gratuito. -che è senza senso o scopo, fine a se stesso.
f. visdomini, 14: o popoli unite gli animi, combinate le
region. nome volgare del corvo comune o reale (corvus frugilegus) e del