mediante un trattamento generale con correnti diatermiche o con onde corte (ed è praticato in
. idraul. pompa, centrifuga o a elica, azionata da un motore elettrico
stato di elettrizzazione di un corpo isolante o di un conduttore isolato): è
(elettroscopio a foglie d'oro) o d'alluminio; l'asticciola, perfettamente
giù, in una campana di vetro (o in un involucro metallico con finestra di
sm. fis. acceleratore di elettroni o protoni a camera circolare. =
per strofinio (macchine a strofinio) o per induzione elettrostatica (macchine a induzione
elettrostatico per effetto delle forze di tensione o di compressione dovuto alla polarizzazione dielettrica.
essere definita come tecnica delle correnti forti o di bassa frequenza in contrapposizione alla tecnica
alla tecnica delle correnti deboli o di alta frequenza); studia nella sua
sua parte generale le correnti elettriche continue o alternate con i relativi effetti (elettromagnetici
di elettrotecnica, che si è laureato o diplomato specializzandosi in elettrotecnica. - in
, ed evitando la sensibilità elettrica, o le eccitazioni nervose e muscolari.
tecnica di riproduzione di incisioni su legno o su metallo di caratteri da stampa,
ordinare, disporre in fila: collocare o far collocare più persone o cose l'
: collocare o far collocare più persone o cose l'una dietro l'altra o
o cose l'una dietro l'altra o l'una accanto all'altra. aretino
con un rumorìo squillante di gioia cento o centocinquanta vecchie doppie di genova, d'
quali la prima riga gira a destra o a sinistra continuando la marcia, mentre
tribuna (in una sala di concerti o di conferenze), all'altare (
una gran parte sono fra di loro sciolte o desgregate, o facilmente disgregabili in filolini
sono fra di loro sciolte o desgregate, o facilmente disgregabili in filolini sottilissimi, bianchi
disus. -accie). il filo o l'insieme di fili che deriva dallo sfilacciarsi
. baretti, 3-112: cinquanta o sessantamila mascalzoni di tartari...
: nella foga di rincorrersi per fare o per liberare i « prigionieri », i
fatica nelle frondi riarse dal melume, o dalle caldane della state, o rosicchiate
, o dalle caldane della state, o rosicchiate dalle ruche, quasi per sottilissimi
, alla quale porta tutte le sere o una crosta di formaggio, o una
le sere o una crosta di formaggio, o una filaccia di carne, o le
, o una filaccia di carne, o le pelli del salame. 4
simil. lunga striscia frangiata di nuvole o vapori, che si forma nel cielo.
.: fila che spicciano da panno rotto o stracciato o tagliato, o anche cucito
fila che spicciano da panno rotto o stracciato o tagliato, o anche cucito. oggi
panno rotto o stracciato o tagliato, o anche cucito. oggi più comunemente * filaccia
filo robusto portante a un capo uno o più ami, che viene fissato con l'
a terra si lascia la notte ne'laghi o ne'fiumi. padula, 439
lenza con amo aescato da un lombrico o da un lumacone si lascia tutta notte
doveva esserci una specie di vasto botro o minuscolo stagno, alimentato unicamente dalle acque
conviti pubblici e giochi ordinati a rammemorare o il passaggio della nazione da schiavitù a libertà
della nazione da schiavitù a libertà o il natale della costituzione o una vittoria segnalata
libertà o il natale della costituzione o una vittoria segnalata contro i tiranni,
stor. membri di una società mistica o filosofica, sorta in inghilterra e diffusasi
della madonna', 'fiore angiolo 'o * fior d'angelo '.
semplice e ramoso, foglie intere lineari o spa tolate, fiori in
confitti nel terreno a scopo di ostacolo o di riparo; è anche usata per
sm. artigiano che riduce l'oro o l'argento in filo, avvolgendolo sulla seta
, sf. plur.). corpo o elemento di varia materia sottile,
riferiménto per lo più a tessuti vegetali o animali); stelo. ricettario
i pori dell'ambra collo strofinarla, o col riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti
riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti, o cor- picelli invisibili per ragion della loro
, ii-1006: qua un ramicello è rotto o dal vento o dal suo proprio peso
un ramicello è rotto o dal vento o dal suo proprio peso; là uno zeffiretto
foglia, una parte viva di questa o quella pianta, staccata e strappata via
una volta, nella guerra, un braccio o una gamba al taglio d'una scheggia
sottile, che sorregge l'antera. o. targioni pozzetti, i-305: variano i
per conseguenza gli stami per l'attaccatura o inserzione nel fiore. manetti, 1-5
tre filamenti capillari con le sommità, o antere bislunghe e biforcate. -prolungamento
filamenti urinari: formazioni simili a nastro o ramificate, presenti nel sedimento urinario e
tessuta, che può chiamarsi imo pseudopolipo o polipo uterino. a. cocchi, 4-2-194
. (femm. -a). proprietario o direttore di una filanda.
e che, per rassomigliarsi alle lunghe gugliate o fili di sottilissimo refe, dagli strozzieri
variamente intrecciati, provenienti dal filatoio intermittente o continuo oppure dalla ritorcitura. -per simil
, arboricole, crepu scolari o notturne. tramater [s.
.]: 'filandro', specie di 'didelfo'o scimmia dell'arcipelago del genere 4 hanguro
suoi parti in occasione di pericolo, o vi si raccolgono per essere portati dalla
3. che si muove, avanza o scorre velocemente, con ritmo uniforme;
. leopardi, i-590: la filantropia, o amore universale e della umanità, non
. -in senso concreto: pensiero o sentimento o atto umanitario (talvolta anche
-in senso concreto: pensiero o sentimento o atto umanitario (talvolta anche in senso iron
in testa di poter noi fare o rifare, imbusecchiati di filantropìa e impomatandoci
riferisce, che è proprio della filantropia o del filantropo; che si ispira o
o del filantropo; che si ispira o che aderisce ai princìpi della filantropia.
che muove da un sentimento di fratellanza o di solidarietà umana, che è volto a
... han dato a d; o un dolce titolo, chiamandolo filantropo,
chiamavansi tribuni. 2. sacerdote o ciascun anziano della tribù ebraica (secondo
quella bambagia si trova nella coccola, o s'ella ve l'ha messa per qualche
, alla rocca: servendosi del filatoio o del fuso, o della rocca.
servendosi del filatoio o del fuso, o della rocca. compagni, 3-38:
di sua casa a incannare la seta, o filare a filatoio. jahier, 238
mio gira a mo'di trespolo, o arcolaio spiritato che continua a filar la
oro] è che, adoprandolo, poco o niente si logora e si consuma,
marin.: mollare lentamente un cavo o una catena, facendola scorrere in modo
con lentezza e continuità, facendolo obbedire o alla sua gravità o ad una forza
, facendolo obbedire o alla sua gravità o ad una forza qualunque che lo sollecita
occhio', abbandonare in mare l'àncora o le àncore con una parte delle catene
un ancoraggio e non si ha il tempo o la possibilità di salpare le àncore.
la campagna noi l'amiamo poco o punto: al più fingiamo d'amarla per
siringarsi per le canne d'un organo o d'un flauto, e filarsi in fila
, colare lentamente a simiglianza dell'olio o di altri liquidi vischiosi (con partic
non l'ha spiedo né freccia; / o ch'egli fila e mostra la paura
; / e se fila più a lungo o sta sospeso, / è il fuoco
in forma di esili fusti (rami o germogli). -in patologia vegetale:
, 1-18: filerà nell'aria / o scenderà s'un paletto / qualche galletto
aver paura, avere timore di qualcuno o di qualcosa. firenzuola, 510:
, ovvero una convenuta parte del lino o canapa, o anche del filato stesso
una convenuta parte del lino o canapa, o anche del filato stesso.
: se tu fili fila grosso / o non troppo sottil mai / quando volpe quando
sm. fila, successione di piante o alberi, disposti in ordine, per
cui fine si perda di vista, o per la lunghezza del filare,
la lunghezza del filare, o perch'esso pure sia posto in declivio.
la pianta sia due filari di colonne o di pietra o di legname, 0
sia due filari di colonne o di pietra o di legname, 0 pilastri, lontane
, manticore appellati. vignali, 3-5-33: o godenzio, provediti a tua posta d'
3. gruppo, schiera di uomini o di soldati disposti in fila.
, 1-370: avendo il terreno certe scorze o filari vari, posti l'uno sopra
santo agostino, sta d'un filare o di due solamente; la figura del
successione delle otto caselle in file orizzontali o verticali. jacopo da cessole volgar.
cielo candido. 2. filone o strato roccioso. baldinucci, 141:
quasi ferrea... questi strati o filaretti contengono in sé molte cavità,
in qua ed in là a panchine o filaretti orizontaìi, tramezzati dagli strati di
orizontaìi, tramezzati dagli strati di terra o mattaione. -sottile vena di minerale
di grana fine, disposta a lamine o strati alternati dalla mica argentina. trovasi
in file regolari di pietre, rilevate o differenziate sulla facciata dell'edifìcio. tramater
: 'filaretti'diconsi anche quelle bozze o pietre che chiudono la parte superiore di una
chiudono la parte superiore di una finestra o di una porta quadrata. ojetti, ii-216
cascava addirittura a pezzi. -muro a o di filarétto: fatto di pietre squadrate
. v.]: 'filari d'impagliettatura'o 'filaretti', sono liste di legno,
vermi intestinali, dell'ordine de'cavitarli o nematoidei... la specie comune
, un tempo, forse, teatro o filarmonica; oggi, devastato e deserto.
; chi fa parte di un'accademia o di un'associazione di persone che amano
filaseròcchia, sf. ant. discorso o scritto prolisso e non bene articolato.
medie. sostanza che protegge dalle infezioni o ne limita le conseguenze. = deriv
, sconclusionato e poco costruttivo; chiacchierata o racconto particolarmente lungo sugli argomenti più disparati
quelle filastrocche, che facevano già venti o venticinque anni sono nanni cieco e messer
bocca / a un soave sbadiglio, o mie signore: / lo so, lo
, talvolta anche senza senso; poesiola o canzonetta infantile. luca pulci, 5-17
ungher, né tedesca: / più tosto o filistrocca o intemerata. ruscelli, xxvi-2-157
né tedesca: / più tosto o filistrocca o intemerata. ruscelli, xxvi-2-157: credo
di brevi preghiere, di invocazioni (o anche di bestemmie, di imprecazioni).
. serie, filza, assortimento di cose o persone disposte in fila; serie di
. discorso lungo, noioso; discussione o trattazione inconcludente; congerie inutile di parole
guai a chi gli rompesse i ragionamenti o non le ascoltasse. brusoni, 8-166:
, sf. letter. serie di piante o alberi (e anche di case)
passavano le ragazze, in filate di quattro o cinque, e i giovanotti le seguivano
. figur. gruppo di persone, animali o cose disposte in fila più o meno
animali o cose disposte in fila più o meno regolare; corteo, teoria,
: non essendo da filatessa d'argomenti, o belle sentenze, o descrizioni vaghe invitato
d'argomenti, o belle sentenze, o descrizioni vaghe invitato e guasto, si sdegna
le due fodere imbottita, incamutata e trapunta o di cottone battuto o di filaticcio,
incamutata e trapunta o di cottone battuto o di filaticcio, ch'è filato di seta
manzini, 12-177: sembra che sonnecchi, o viva tremando su un filaticcio arruffato di
operazione della filatura (una fibra vegetale o animale); ridotto in fili.
questi fazzoletti, ma per lo più o di seta o di cotone filato. leggi
ma per lo più o di seta o di cotone filato. leggi, bandi
, in lamine filiformi (un metallo o anche il vetro). -oro,
eccetto che in quelli nelli quali andrà oro o ariento filato, 0 tirato, o
o ariento filato, 0 tirato, o stacciato, ed eccettuati li drappi di pelo
sviluppa con regolare successione, senza interruzioni o contraddizioni (un pensiero, un ragionamento
limpida e alta, presa bene, o una romanza filata con perfetta grazia..
più avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una
un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice disputare del filato,
altare, d'un poco di filato o d'altra cosa tale. i. nelli
di filati, sui lor carri, o sacchi di infinite patate. -per simil
disfà il bandolo, e guata se va o no; imperò che alle volte il
moltissimi saranno i ricorsi di consimili filatori o filatoieri di seta in questa stagione.
'far tener l'olio a uno, o farlo filare o stare al filatoio '
l'olio a uno, o farlo filare o stare al filatoio 'significa per bella
'l vero, giri tu il filatoio, o macini a secco? = deriv
pratica il mestiere di filare la lana o altre fibre naturali o artificiali, a mano
filare la lana o altre fibre naturali o artificiali, a mano 0 a macchina
tenere lana più che di due maestri o mercatanti, a pena di due soldi
avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice
un mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice disputare del filato.
venti. -che riduce l'oro o altri metalli pregiati in fili lunghi e
di membrane, sulle quali erano scritti o i comandamenti di dio 0 sentenze tolte
. inganno, imbroglio; discorso vuoto o tirato per le lunghe con l'intenzione di
le lunghe con l'intenzione di raggirare o di diminuire la propria colpa. cavalca
quali si trasformano (a mano o a macchina) le fibre tessili naturali o
o a macchina) le fibre tessili naturali o artificiali in filati. -anche: il
a ricordare che voi le mandassi vii o vili lire per pagare la tessitura d'una
artifiziale che voi poteste prendere per immagine o per idea delle più raffinate maestrie dell'
luogo, sia lecito e possa tórre uno o più mazzi di tali stami annaspati,
, e la guadagni interamente tale inventore, o altri che tal cosa farà venire in
perché arpmansisca e domi la filautia o sia l'amor propio... si
soprastando in tutti gli altri la fìlauzia o sia l'egoismo. gioberti, 1-iii-406
angolato (in un velivolo, una o più delle superfici di comando, come
filellenismo, sm. amore, ammirazione o simpatia per la grecia e per la
diversa- mente da quello inglese, francese o italiano, non si volse tanto ai
'filelleno', che ama la nazione greca o le lettere greche... così chiamaronsi
con gli scritti, con sussidio d'armi o di danari, dimostrarono l'affetto loro
dire che non hanno il filello alla lingua o che non sono blese che sanno rispondere
. ornare, fregiare con uno o più filetti d'oro, d'argento o
o più filetti d'oro, d'argento o di vario colore (un quadro,
19-iv-2-251: persone di buona intelligenza usano o filettar d'oro intorno intorno, o con
usano o filettar d'oro intorno intorno, o con comicina di sodo e brunito intaglio
che mediante utensili a mano (girafiliere o giramaschio) dà la filettatura voluta,
) dà la filettatura voluta, interna o esterna, a pezzi metallici in modo
pezzi metallici in modo da formare viti o madreviti. = deriv. da
, che ricava la filettatura sulla chiavarda o nei dadi corrispondenti. bernari
. -in senso concreto: il filetto o l'insieme di filetti con i quali
abito, ai bordi di un drappo, o sul margine tagliato delle stoffe in
meccan. l'operazione del filettare (viti o madreviti). -in senso concreto:
diverse a seconda che serva per legno o per metallo. filétto, sm.
: la farei [la vasca] profonda o 0, 80, o 1 metro,
vasca] profonda o 0, 80, o 1 metro, rivestita di cemento idraulico
linea di diverso colore che viene tracciata o impressa a scopo ornamentale su libri,
, mobili, ecc.; cordoncino o nastrino o gallone, che si applica come
, ecc.; cordoncino o nastrino o gallone, che si applica come ornamento
: le imprese si fanno di due colori o tre al più; ne l'un
: gli altri poi consistano in filetti, o in nastri, 0 cordelle o frange
, o in nastri, 0 cordelle o frange o tagliuzzi o simili. l.
in nastri, 0 cordelle o frange o tagliuzzi o simili. l. salviati,
, 0 cordelle o frange o tagliuzzi o simili. l. salviati, 20-
-in partic.: striscia di tessuto dorato o argentato applicata sulle divise militari per indicare
. ant. sottile filo, d'argento o d'oro, che i gioiellieri usavano
in molti tipi di scrittura, precede o segue le lettere e le collega le
parte bassa di una rete da pesca o di una ragna per tenerla tesa.
, distanti l'un dall'altro due o tre palmi, onde quel legare dicesi
8. popol. plica cutanea o mucosa che unisce due parti di uno
unisce due parti di uno stesso organo o due organi diversi e ne limita i
imparare, gli si taglia lo scilinguagnolo o sia filetto. chiesa, 5-197: quando
della superficie esterna del gambo della vite o della superficie interna della madrevite.
di piegare la testa quando viene strigliato o addestrato e per impedirgli di mangiare.
si collocano su un angolo dei quadrati o su un punto di intersezione delle rette
quadrato interno, chiamasi 'filetto doppio 'o 'francese '. questo giuoco lo
cui opera per avviarlo alla sede centrale o ad altre zone territoriali. cattaneo,
a essa da vincoli di dipendenza più o meno stretti. -clero filiale: quello
: quello che risiede in una chiesa o in un'abbazia filiale e mantiene vincoli
di unione e dipendenza con la chiesa o abbazia madre. cattaneo, vi-1-21:
darono dall'india al patriarca più di due o tre lettere; e anche queste
2-451: beati veramente saranno non questi o quelli con qualche parzialità, ma tutti
momento ciò che fu poi il pensiero o il sogno di dante? la città romulea
vinegia, e per certi sospetti, o vero trattati, n'andò in candia.
che si presentano in forme ani- somiarie o monomiarie, con filamenti branchiali anatomicamente indipendenti
, io ti fo dar dugento scudi o due schiavi a tua scelta. bocchelli
riferisce, che è proprio di filibustiere o della filibusta. — nave filibustiera:
certezza di morire in terra. palla o capestro sono per noi '-infatti i '
e schizeacee), arborescenti, erbacee o lianose; hanno sporangi provvisti di membrana
: 'filicate 'dicevansi le patere, o altri vasi, ornate di foglie di
con foglie di vite, ederate, o acantine, se con foglie d'edera
acantine, se con foglie d'edera o d'acanto. filicèo, agg
fili sottili facendoli passare attraverso fori tondi o poligonali di sezione via via minore.
di viti e bulloni di piccolo diametro o per quella su macchine e operatrici di viti
, composto di tubi capillari di vetro o da capsule di platino o d'oro con
di vetro o da capsule di platino o d'oro con una serie di forellini
fra un pesante cilindro (di ottone o di acciaio), che lo comprime,
lino, e nei ragni da 4 o 8 papille digitiformi da cui esce il
. sotto la bocca ha un forellino o filiera che comunica con due cavità, ove
6. chirurg. strumento di metallo o di plastica, a forma di piastra
in corrispondenza ai cateteri uretrali di gomma o metallo. 7. medie. filiera
fanteria... buon numero di targhe o di scudi da armarsene la prima filiera
[il cannone] / a cittadella, o rocca, / che cannonate fiocca.
piace poterai partire tutte quelle sue fiocchette o ramicelle ad uno ad uno.
. fiocchétto, sm. piccolo fiocco o nappa usati per lo più come ornamento
di vele bianche in fondo, cinque o sei, e certe spumettine candide verso
plur. -chi). ciuffo di lana o di cotone prima della filatura,
sughero, ma un fiocco di bambagia o pennecchio di stoppa. cattaneo, ii-2-410:
e sfumata. cesarotti, ii-17: o moma, o fiore / delle donzelle,
cesarotti, ii-17: o moma, o fiore / delle donzelle, a che
folto ciuffo d'erba, di foglie o di fiori. domenichi [plinio]
5. per simil. ciocca di capelli o di peli della barba (per lo
6. piccolo ammasso di fibre tessili naturali o artificiali legate insieme e separabili nelle operazioni
di alcuni molluschi lamellibranchi come il mitilo o la pinna; bisso. vallisneri,
ottusa, esce una spezie di cordone o di fiocco di pelo forte e pieghevole
pelo forte e pieghevole, come seta o lana fina gialliccia tirante al rosso o
o lana fina gialliccia tirante al rosso o al bruno o al solo giallastro, e
gialliccia tirante al rosso o al bruno o al solo giallastro, e sparpagliato.
che si manifesta con una piccola escrescenza o macchia bianca sulla cornea.
panno il verno, e la state scempia o foderata di valescio. machiavelli, 746
cecchi, 1-98: io vo persuadendomi / o ch'io vi sia paruto un fanciullaccio
1-10: la foderatura de'detti vestiri, o d'al- cuno d'essi, non
d'essi, non possa avanzare il panno o le finestrelle d'essi per alcuno modo
di firenze, 2-84: che in alcuna o ad alcuna foderatura di vaio, o
o ad alcuna foderatura di vaio, o d'altro fodero, nulla vaio o fodero
, o d'altro fodero, nulla vaio o fodero vecchio, o usato, o
fodero, nulla vaio o fodero vecchio, o usato, o pance di vaio che
o fodero vecchio, o usato, o pance di vaio che sono chiamate di romania
romania,... si mescolino o mettano con vaio nuovo, e con fodero
), sm. guaina di metallo o di cuoio in cui si ripone un'arma
solite abitudini. -fodera di tela o di cuoio usata per riporre ombrelli.
* fodero ', guaina di tela, o astuccio di cuoio, entro cui riponesi
foderi de'panioni. -agric. fasciatura o legatura di canapa sfilacciata usata per difendere
usata per difendere le piante dal freddo o dal gelo. b. davanzali,
e raccomanda le messe a qualche palo o canna, perché non le rompa il vento
in un pan bianco caldo un pinnocchiato / o una carbonata in un pan fesso.
viene la stessa navigazione frequentata da foderi o zattere che sul lago maggiore chiamansi ceppate,
, 1-144: messi dogli per ordine o congiunti insieme, adattavi travi'e piane
qualche avventura che finiva sempre, piccolo o grande in un malestro. -di
erba luccia, ed era troglio, o vero balbo. 2. stor
. modo con il quale una persona o una cosa o un sentimento si presenta
il quale una persona o una cosa o un sentimento si presenta, o con
cosa o un sentimento si presenta, o con il quale una cosa è fatta;
3. modo, maniera di parlare o di scrivere o d'esprimersi artisticamente.
, maniera di parlare o di scrivere o d'esprimersi artisticamente. tolomei, i-30
ovunque si truovi il vero, ma pellegrino o per gli pensieri nuovi, o per
pellegrino o per gli pensieri nuovi, o per la nuova e non volgare foggia
forte ventura, / senza mantello atorno o in capo foggia. bisticci, 3-257
boccaccio] con quel cappuccio a gote, o pur a foggia che sia il quale
foggia di, in foggia di qualcuno o di qualcosa: a sua guisa, alla
morale non debba essere puramente morale; o che il giudizio sopra una proposizione scientifica non
scritture... perché scritte in italiano o seguitate da un volgarizzamento dove lo sforzo
, artistico, a secoli più oziosi o più aristocraticamente foggiati, il decimoquinto e
, quante mosse, portamenti ec. o diversissimi dalla natura o a lei contrarissimi
, portamenti ec. o diversissimi dalla natura o a lei contrarissimi, ci paiono per
come appendice laterale del caule (fusto o ramo) e la cui funzione principale
grandezza delle foglie può variare da 1 o 2 mm nei cipressi, fino a
anni; morfologicamente, la foglia normale o normofillo è formata dalla base (mediante
alle sue funzioni), dalla lamina o lembo; se quest'ultima è unica si
foglie plagiotrope è costituita da un tessuto o pagina superiore rivestita di epidermide generalmente spessa
che non si divide in lobi / o fimbrie separate. idem, 193: mira
pennata quella della lunga veccia; / o come fessa in molte parti quella /
e simili, ma che sono in realtà o porzioni di fusto, o rami trasformati
in realtà o porzioni di fusto, o rami trasformati, o che servono d'involucro
porzioni di fusto, o rami trasformati, o che servono d'involucro, ec.
andrei pel mondo. non ho impegni o fardelli. attaccato alla vita quanto all'albero
iii-21: verso certi fossati, vallate o burroni... per la calata si
abbatte su la terra fangosa le foglie gialle o livide, par che borbotti tra quelle
e foglie cadute levarsi qua e là / o piume natanti toccarsi a fiore dell'acqua
da turbine scossa arida foglia, / o strale uscito da sonora corda, / tale
4. marin. grosso vaso di legno o di metallo dove, nelle imbarcazioni,
, 433: i frisetti, le sarge o frangiate o semplici 0 doppie o mezze
: i frisetti, le sarge o frangiate o semplici 0 doppie o mezze doppie,
sarge o frangiate o semplici 0 doppie o mezze doppie, gli scotti e mezzi scotti
scotti e mezzi scotti, la rassa o gottonata o poiana o stametti.
mezzi scotti, la rassa o gottonata o poiana o stametti. = voce
, la rassa o gottonata o poiana o stametti. = voce settentr.
cotonina. -per estens.: veste o tessuto leggero di cotone. g
pigli non sia nata di schiatta di malati o di ti- sichi o di gavinosi,
schiatta di malati o di ti- sichi o di gavinosi, o di pazzi o di
di ti- sichi o di gavinosi, o di pazzi o di tignosi o di gottosi
sichi o di gavinosi, o di pazzi o di tignosi o di gottosi. cammelli
gavinosi, o di pazzi o di tignosi o di gottosi. cammelli, 99:
: adatto a chi ha la gotta o, in senso generico, a chi per
senso generico, a chi per vecchiaia o per malattia è costretto all'immobilità.
timone. -in senso concreto: timone o barra del timone. bibbia volgar.
il govemamento alla famiglia, sono, o madre, le virtù, che vi si
stato; potere di governo; forma o modo di governo. -per estens.
per questo motto reame io intendo assai città o provincie contenute sotto uno govemamento. dovila
che regge il governo di uno stato o ne detiene il potere; dominante.
riferisce, che è proprio del governo o del governare. albergati, 307:
chi è a capo di un popolo o chi, più genericamente, partecipa alla
quali [nuvoli] risplendono onnipossente amore, o almo padre / de gli altri dèi,
govèrno). dirigere una nave (o un'imnon chi è atto e lo
124: sono governate nello spirituale dai pastori o par- fiore, 33-4: vidi i
generico. regolare, 4. regolare (o guidare) l'andamento o lo ordinare
. regolare (o guidare) l'andamento o lo ordinare, reggere (con riferimento
dio, a leggi svolgimento di un'operazione o di una faccenda; naturali, a
non che sazio. boccaccio, iii-12-34: o giove pio, che con con
come uno svolgimento di queirintimo dissidio, sone o a princìpi etici, a facoltà fisiche o
o a princìpi etici, a facoltà fisiche o morali). che divise l'animo
sotto il proprio controllo politico, economico o militare. sacchetti, vi-24: quella
lo governa. beccuti, ix-549: o infortunata mandra, a te pon legge /
li diede a governare ai padri gesuiti o agli scolopi. boine, ii-63: si
, governatelo a ragione d'un fiasco o due per barile con il mosto di quel
9-214: non si governava da straniero o oste, ma da signore. [sostituito
più utile a'corpi nostri: o governarsi co'medici o non ne avere
a'corpi nostri: o governarsi co'medici o non ne avere. pasqualigo, 21
, che è proprio di un governo o dello stato o, più genericamente, del
proprio di un governo o dello stato o, più genericamente, del potere politico
della classe dirigente; che ne dipende o ne proviene; statale. beccaria,
parte delle grandi banche essendo instituti nazionali o governativi, godono esenzioni e franchigie.
le attitudini pratiche per prepararsi quei quattro o cinque chilogrammi di carta... che
di un impiego governativo. -che sostiene o appoggia il governo, le sue azioni
. soggetto all'autorità di un sovrano o di uno stato; sottoposto alla direzione
di uno stato; sottoposto alla direzione o all'amministrazione di un determinato organo o
o all'amministrazione di un determinato organo o persona. sacchetti, 2-42: giugnendo
villani, 1-17: la cavalleria dei tedeschi o degli ungheri, governata per buoni capitani
apostolica. fatti di cesare, 78: o cesare, grande duca e grande governatore
di roma. boccaccio, i-421: o sommi governatori de'cieli,..
funzionario dotato di poteri politici, amministrativi o militari, che governa un territorio o
o militari, che governa un territorio o una città in nome della suprema autorità
provincia, terre di chiesa romana, o veramente governatore d'esse. nardi,
esercita il comando supremo di un esercito o di una fortezza o della condotta delle
di un esercito o di una fortezza o della condotta delle operazioni militari; generale
di un territorio in stato di guerra o sottoposto a occupazione militare. carducci
fu uomo che si impacciassi seco, o come compagno o come governatore, che non
si impacciassi seco, o come compagno o come governatore, che non ne arricchissi
-che provvede alla cura degli animali domestici o utili all'uomo. palladio volgar.
riferisce, che è proprio del governatore o del governatorato; che è sede del
-il modo con cui la nave procede o risponde ai comandi. boriili,
estens.: la guida di un aeroplano o di un veicolo in genere.
per ciò non una manovra di governo o d'inflessione... non ho
, un'istituzione, ecc.) o un'impresa collettiva (come una spedizione
impresa collettiva (come una spedizione) o, in genere, di esercitare un
comando. machiavelli, 72: vollono o i cattivi suoi governi o la cattiva
72: vollono o i cattivi suoi governi o la cattiva sua fortuna che la espugnazione
da parte di dio, di leggi fisiche o di forze soprannaturali, ecc.)
l'esercizio dei pubblici poteri (stato, o anche chiesa: governo politico o secolare
, o anche chiesa: governo politico o secolare, governo ecclesiastico o religioso)
governo politico o secolare, governo ecclesiastico o religioso); il potere politico stesso che
tempo durante il quale una persona (o un gruppo di persone) esercita la
la funzione di direzione dello stato (o della chiesa). boccaccio, dee
amministrazione di una comunità politica più o meno autonoma, ma non politicamente indi-
si esercita tale funzione; circoscrizione politica o amministrativa, governatorato. boccaccio, dee
. 6. l'organo, o il complesso di organi, uffici,
con partic. riferimento all'orientamento politico-ideologico o all'estrazione sociale del gruppo dirigente.
un governo comunista. -governo legittimo o legale, illegittimo o illegale: rispettivamente
. -governo legittimo o legale, illegittimo o illegale: rispettivamente, che è conforme
illegale: rispettivamente, che è conforme o contrario all'ordinamento giuridico vigente (e
che si vuole instaurare. -governo amministrativo o d'affari o ponte o tecnico:
instaurare. -governo amministrativo o d'affari o ponte o tecnico: quello che,
-governo amministrativo o d'affari o ponte o tecnico: quello che, non essendo caratterizzato
governo militare alleato. -uomo o cittadino di governo: che fa parte
di governi -di uno, di pochi o di molti -credo che in firenze quello
,... e non di ottimati o primati. pallavicino, ii-444: più
non è posta... nell'esservi o il non esservi delle leggi stabilite;
misto quello nel quale il potere sovrano, o sia la facoltà legislativa, è tra
in tre corpi, in nobiltà, o sieno patrizi, in rappresentanti del popolo,
assistenza, protezione prestata a una persona o alla sua salute, alla sua educazione.
. dei cavalli, con massaggi manuali o per mezzo di speciali strumenti (brusca
lastri, i-144: intendo per governo minerale o fossile singolarmente la terra mescolata con un'
per ottenere la riproduzione, la rinnovazione o la rigenerazione dei boschi (e si
il governo che gli sarà stato dato o in mosto o in granella. carena,
gli sarà stato dato o in mosto o in granella. carena, 2-174: *
. -trattamento (di una persona o cosa). dante, purg.
governo qualcuno: assegnargli detta carica o ufficio. guidiccioni,
essi un buon falerno, / o un qualch'altro vin di condizione, /
, fare, pigliare governo di qualcuno (o dei suoi sentimenti) ', averlo
si numerava. -avere a governo o in governo, tenere in governo:
sulla strada. -fare governo o mal governo di qualcuno o di qualcosa
-fare governo o mal governo di qualcuno o di qualcosa: trattarlo malamente, ridurlo
: affidarlo alle cure di un istitutore o di un collegio. macinghi strozzi,
porre... a governo, o far in suo nome. -paga
. sancio, t'eleggi: / o tu perdi 'l governo, o ti percuoti
: / o tu perdi 'l governo, o ti percuoti. -recarsi alle mani
/ artefici di gabbie e di berretti / o sellaio, o tintore, o rigattiere
e di berretti / o sellaio, o tintore, o rigattiere. -
/ o sellaio, o tintore, o rigattiere. - governino.
. segnatamente chi trasporta rena, zavorra, o simili. = da gozzo2
patologico della gola (un farmaco o una sostanza; in par tic.,
idrici). -anche: la sostanza o il farmaco stesso che costituisce il fattore
', si dice quando uno si adira o di beffe o di cosa che gli
dice quando uno si adira o di beffe o di cosa che gli sia fatta o
o di cosa che gli sia fatta o detta. oggi si dice entrare in valigia
. oggi si dice entrare in valigia o essere tolto su, o uccellato o burlato
in valigia o essere tolto su, o uccellato o burlato. = deriv.
o essere tolto su, o uccellato o burlato. = deriv. da gozzo1
il gozzino ', mangiare troppo o assai. 2. agg. che
201: non stringer lo cappone o la pernice / per far la vena grossa
quali [acque] producono il broncocele o gozzo in chi le beve. d'annunzio
zona più 0 meno rigonfia nelle maniche o in altre parti degli abiti, soprattutto
ottenere questi vantaggi si riuniscono tacque piovane o di sorgente in alcune vasche, o
o di sorgente in alcune vasche, o cisterne, a tal uopo scavate,
per abbeverare i bestiami, e gozi o gozzi vengon ivi nominati. 7
con la comparsa di tubercoli di uno o più centimetri di diametro sulle radici a
, / viene ben spesso la tossa o il singhiozzo. -avere pieno il gozzo
. ariosto, 21-54: voglia o non voglia, al fin convien che
di quelle entrate che lui serba in gozo o a dir meglio in borsa.
. piccola imbarcazione di legno a remi o a vela con poppa e prua aguzze
lo più al trasporto di merci o alla pesca. biffi, xviii-3-400:
scalmi; e il gozzo ('guzzo') o sciatta, che n'esce, non
costa attrezzata che un dugento dodici lire, o in quei tomo. viani, 19-356
del fede fosse il principe di gusciana o di malborghetto dove si gozzoviglia a tutto
g. m. cecchi, 20-19: o s'io / mi stavo in villa?
.: branda per i malati o per i poveri; letto scomodo.
gelli, ii-95: il nostro leggere o cantare salmi, non intendendo quel che
è simile a un gracchiare di putte o a un cinguettare di pappagalli. ramusioyiii-213:
l'alga immonda / odi gracchiare, o filli, in strana foggia, /.
colei t'alletti / co'cenni, o col gracchiar, che tu ne lasci /
in tono di protesta, di minaccia o di derisione. caro, i-156:
gracchiano gli obbrobri del ministero caduto o minacciante di venire. 4. predire
ariosto, 14-27: non so s'abbiano o nottole o cornacchie, / o altro
14-27: non so s'abbiano o nottole o cornacchie, / o altro manco et
abbiano o nottole o cornacchie, / o altro manco et importuno augello, / il
6. fare discorsi oziosi, futili (o pettegoli); cianciare, cicalare,
ciarlare. -anche: parlare a vanvera o a sproposito o in modo sconclusionato;
: parlare a vanvera o a sproposito o in modo sconclusionato; dire cose senza
che par loro fatica di dire un paternostro o una orazione;... ma
le bolle ed i rescritti del papa ritenersi o esaminarsi da'giudici laici, perché essi
figur.: che parla a vanvera o a sproposito; ciarlone, chiacchierone.
agg. che gracida (la rana o anche altri animali). benvenuto
2. per estens. che emette o produce un suono o un rumore intermittente
. che emette o produce un suono o un rumore intermittente, roco e fastidioso.
2. per estens. parlare o gridare con voce roca o stridula,
. parlare o gridare con voce roca o stridula, per lo più a vanvera e
, magro, snello (una persona o un animale, o, anche,
snello (una persona o un animale, o, anche, una parte del corpo
] anche teneri per l'età, o gracili di complessione, vorreste usar con essi
limitato, ristretto (nelle doti intellettuali o morali). dossi, 442:
e si ritràggon confusi. -economicamente o politicamente debole; che è di recente
, misero, arido (un artista o un'opera letteraria, musicale, pittorica,
nucleo postpiramidale. -ant. intestino (o budello) gracile: intestino tenue.
.]: 'intestini gracili 'o 'tenui * diconsi collettivamente il duodeno
. snellezza, eleganza (di un'opera o di un elemento architettonico).
. paoletti, 2-317: vogliate crederlo o no, le potate [viti] in
sua fucina,... le tenaglie o abbracciatole o gracinghe o molle o torte
... le tenaglie o abbracciatole o gracinghe o molle o torte.
. le tenaglie o abbracciatole o gracinghe o molle o torte. = etimo
tenaglie o abbracciatole o gracinghe o molle o torte. = etimo incerto.
, iv- 46: d'oltraggio o di vergogna oggi non curano / questi
). gradassata, sf. azione o atteggiamento di ostentata presunzione; spacconata,
, e co'suoi pennachini alla guelfa o alla ghibellina van sventolando arditamente, acciò
digradante, con inclinazione uniforme; salendo o scendendo progressivamente. f.
progressione graduale; con intensità regolarmente crescente o decrescente; ordinatamente, metodicamente. -anche
. agostino. 2. che procede o si misura a gradi; graduale.
. scudo gradato: reca pezze quadrate o quadrilatere poste le une sulle altre dalla
a gradini. -scudo gradato riversato (o contragradato): quando muratori, 7-iii-144:
figure principali attenuando gradata- mente il colore o il rilievo delle figure secondarie.
ogni gradazione di verde. -aumento o diminuzione graduale dell'intensità di una luce
ordine di intensità crescente { gradazione ascendente o climax) o decrescente { gradazione discendente
crescente { gradazione ascendente o climax) o decrescente { gradazione discendente o anticlimax)
climax) o decrescente { gradazione discendente o anticlimax). musso, ii-533:
i miei pari chiamano della gradazione, o qualche altra? de sanctis, lett
artistica, nessun vestigio di studio o di sforzo o di esitazione o di scelta
vestigio di studio o di sforzo o di esitazione o di scelta; manca sopratutto
o di sforzo o di esitazione o di scelta; manca sopratutto il nesso
logici l'argomentazione che consta di quattro o più proposizioni talmente ordinate che l'attributo
, 1-62: l'educazione è buona o cattiva, come sapete; e dipartendosi
riproduce i contrasti di luminosità della scena o del soggetto fotografati. 6. distinzione
esser peste, faceva certa sua gradazione o scala, si sollevava dalla paura e si
con particolar grazia in esso gli anuli o gradetti, che ne sono il principale
dorico, che si nominano anche regole o gradetti. = dimin. di grado
a procurare gioia e sollievo allo spirito o a soddisfare inclinazioni, desideri, aspirazioni
notizia, una narrazione, ecc.) o ad appagare il gusto estetico (un'
gusto estetico (un'opera dell'ingegno o dell'arte). pallavicino, 1-47
siano state portate a formare gli ordini o classi degli uomini utilitari e degli uomini
si mescolano e si confondono con altri o poco soavi o quasi del tutto privi d'
si confondono con altri o poco soavi o quasi del tutto privi d'odore, spargono
, come se fosse uscito un peso o un mezzo impedimento; e gli si mostrava
affettuosa e più spigliata. -riuscire o rendersi gradevole: suscitare simpatia, piacere
., ii-xvm-6: in questa maniera o somigliante ricievette de'greci il popolo romano
, 6-162: una lettera stampata, maiuscola o minuscola, tonda o corsiva, è
stampata, maiuscola o minuscola, tonda o corsiva, è un ritratto, è un
verticale ed orizzontale. -gradiente di pressione o banco o barometrico: rapporto fra la
orizzontale. -gradiente di pressione o banco o barometrico: rapporto fra la differenza di
differenza di profondità sotto la superficie terrestre o sotto il livello del mare. -gradiente
gradina1, sf. scalpello con quattro o più denti, che possono essere piatti
più denti, che possono essere piatti o a punta. varchi, 10-15:
, alquanto più sottile del calcagnuolo o dente di cane; ha due tacche,
'gradina ', è anche il solco o segno che lascia lo strumento di questo
piccozza in un pendio di ghiaccio o di neve. = deriv.
posti digradanti per il pubblico nei cori o navate delle chiese, nei teatri, negli
stessa passione. 4. strada o viottolo con scalini digradanti. nievo,
gradino; sistema di gradini (naturali o architettonici) che in fiumi, cascate
architettonici) che in fiumi, cascate o fontane serve a frenare la caduta delle
gradine. 3. ripiano più o meno largo (dovuto a erosione)
estremità all'altra. -gradino del pianerottolo o d'arrivo: ultimo gradino della scala
formate da un unico blocco di marmo o pietra o calcestruzzo. gemelli cateti
da un unico blocco di marmo o pietra o calcestruzzo. gemelli cateti, 1-iii-47
/ ove ginocchia che or son fango o fiori / una traccia comune hanno lasciato
[i sacri arredi] in certi gradi o rialti in testa all'altare,.
degli elementi orizzontali di una scala portatile o di una scala formata da sbarre rettangolari
; ciascuna delle sezioni di una chiusa o cateratta. f. negri, 62
fare dal piano di terra i gradini o di pietra o di marmo. milizia,
piano di terra i gradini o di pietra o di marmo. milizia, ii-44:
(per lo più notevolmente migliore) o avanza al raggiungimento di un fine.
il letterato-professore: che ha bisogno delle tre o quattro sue opericciattole, tesine stampate,
non le sopporta che nel verso di giovenale o dell'alighieri, fulminante d'indignazione o
o dell'alighieri, fulminante d'indignazione o arroventato e friggente a bollare la degradazione
bruscamente con un gradino a picco, o almeno con un pendio molto scosceso.
. — gradino costiero: terrazzo più o meno esteso, che si trova a
marinetti, 1-63: gradino, intagliatura o salto a forma di gradino praticata sul
ghiaccio per garantire la sicurezza dell'ascensione o della discesa. 11. locuz.
percorrerli per portarsi dal basso all'alto o viceversa. scaramuccia, 51: saliti
riuscire a contare i gradini: salirli o scenderli con straordinaria rapidità. rovani,
rovani, i-404: esci tosto, o non avrai tempo di contare i gradini
che si potrebbe credere suono d'ocarina o di flauto, va perdendosi dal giardino
con passo lento. caro, 9-35: o qual tu de'celesti / sii,
.: accettare l'invito a mangiare o bere. panciatichi, 131: t'
/ tazza non già, ma pelaghetto o lago, / gradisci me, già che
roberto, 525: aveva sì o no fatto la corte alla cugina? la
alla cugina? la signorina aveva sì o no mostrato di gradirla? deledda,
128-61: qual colpa, qual giudicio, o qual destino / fastidire il vicino /
la copertina, gradirei che fosse gialla o turchina piuttosto che bianca. landolfi, 8-68
v.]: una pianta gradisce tale o tale terreno; il terreno, la
filosofi. bonarelli, xxx-5-60: che vivi o morti ovunque sien que'figli, /
/ forza è che sien graditi i o da gli uomini in terra / o da
i o da gli uomini in terra / o da gli dei nel cielo.
9. intr. rendersi o riuscire grato a qualcuno; cercare di
... senza darmi cura del gradire o no. b. croce, i-4-178
le torna comodo, e nella chiesa o cappella che più le gradisce, trovar pronta
gradiscono alle immaginazioni, lusingano i vaghi o gl'incomposti desideri. 11. ant
: tu gradisci / l'opra, aversa o ben nuova al mio costume, /
gradir sia farti reina e donna, / o dolce vincitrice e amorosa / di me
in un quadro varie specie di rossi o di gialli. -mal gradire:
che in corte esser mai più visto o sentito. tasso, 13-i-282: né solo
-non gradire, gradire poco: accogliere o sopportare qualcuno di mala voglia. -anche
non gradir pregata / nobile amante, o cavaliero, o sposo, / che di
/ nobile amante, o cavaliero, o sposo, / che di far non giurasse
, né in fondaco. -accettare o tollerare qualcosa mal volentieri. - anche
voi, mortali. cesarotti, ii-43: o mio conài, quanto graditi e cari
nieghi. -come appellativo di rispetto o tenerezza. anonimo, ix-831: messer
... / disvelami i segreti, o dea gradita. -accolto con segni
; altamente apprezzato per ciò che rappresenta o ricorda, per i sacrifici che costa
u'non giugne pensier, non ch'arco o fromba. del bene, 57:
, 57: disparve, come vento o strale, / la sua luce gradita.
. a'domestici sono ed a'famigli / o a qualche ospite umìl gradito cibo.
8. locuz. -rendere (o tenere) qualcuno o qualcosa gradito:
locuz. -rendere (o tenere) qualcuno o qualcosa gradito: farlo amare, stimare
tornare, giungere gradito: suscitare simpatia o interesse; farsi stimare, amare, desiderare
/ giungi, disse conài, gradito, o forte / figlio di mata. d'
, vuol dire che ha qualche difetto, o che ha qualche macchia o qualche tara
difetto, o che ha qualche macchia o qualche tara. gradito2 (part.
). guittone, i-13-43: o signori miei e padri, signor pisani,
operata per me alcuna cosa gradiva assai o poco, non me, ma solo lui
. ciascuno degli elementi di una scala o di una gradinata; scalino, gradino.
continiva dece e quatrocento e mille gradi o vero scalini decrustati. l. rucellai,
] le piramidi siano circa a trecento o trecentocinquanta passi larghe... ed
piramide di mille e quattrocento gradi, o siano strati, di grosse pietre parie,
-scalino di una scala a piuoli o di una scala di corda.
: li sassi si compongono a falde, o vero a gradi, secondo lo scaricamento
sopra i gradi dell'altare sia uno o più tappeti,... che gli
ss.; e spesso in qualche formella o nel grado dipinsero loro istorie. crusca
di posti (prevalentemente di forma circolare o ellittica) in circhi, teatri,
andare pigliando assi e piedi di seggi o gradi ove sedeano, rovesciati dalla fuggente turba
gradi, differenti tra loro per maggiore o minor lontananza dal centro del mondo, ei
, e quali composti di più cerchi o gironi, e di quanti. pascoli
libertà dello arbitrio; nel primo grado o nel cerchio superno, qua, è il
fra loro, più serre, o chiuse, o leghe, o traverse,
più serre, o chiuse, o leghe, o traverse, che dir si
o chiuse, o leghe, o traverse, che dir si vogliano,.
... con lor banchine, o platee, o batoli a'piedi, o
con lor banchine, o platee, o batoli a'piedi, o con più riseghe
o platee, o batoli a'piedi, o con più riseghe, 0 pur gradi
classificazione progressiva, una successione di fatti o di fenomeni. compagni, ii-216:
meno, dal poco al molto, o viceversa. -in partic.: intensità di
di un sentimento, eccellenza (più o meno notevole) di virtù o di
più o meno notevole) di virtù o di meriti; eccesso (più o meno
o di meriti; eccesso (più o meno grave) di vizi o passioni
più o meno grave) di vizi o passioni. cavalca, ii -prol.
è nulla qualunche grado di vertù in donna o in uomo si sia. speroni,
impossibili delle passioni. -intensità crescente o decrescente di una proprietà o di
crescente o decrescente di una proprietà o di un fenomeno fìsico (come moto,
, 1-2-390: gradi chiamano con metafora, o quasi gradi, i filosofi, quel
non sia di velocità così piccolo, o vogliamo dir di tardità così grande, nel
d'impulso, che si diversifica più o meno in ciascheduno degl'individui parlanti
un alcali, una soluzione di grado o alto o basso, s'intendono per
, una soluzione di grado o alto o basso, s'intendono per forti o
o basso, s'intendono per forti o deboli. serra, i-412: il verde
altrui panni, / guarda al grado o agli anni / da cui cominci se 'l
ragazzo. 12. posizione sociale o professionale. francesco da barberino, i-101
sire / che vada solo e tu dietro o davanti, / to'moni- menti alquanti
per fargliela pigliar, qualche malia / o qualche tratto che non fosse onesto; /
. leopardi, i-610: insomma, o la società non esiste assolutamente, o
o la società non esiste assolutamente, o in essa esiste necessariamente la differenza dei
, carica, ufficio della gerarchia ecclesiastica o civile. latini, xxviii-168: dice
fu mai ch'elli volesse sovrastare a prilo o a rutilio o a numino o
sovrastare a prilo o a rutilio o a numino o alli altri amici di minore
o a rutilio o a numino o alli altri amici di minore grado. gherardi
cellini, 2-55 (397): o maiordomo, insino a tanto che vostra
tuiti come dignità, preeminenze, premi o vero onori, siccome oggidì e da
suo reame. metastasio, i-53: o scòrdati il tuo grado, / o abbandona
o scòrdati il tuo grado, / o abbandona ogni speme: / amore e
che si attua ordinariamente nella contemplazione o nell'estasi (e s. tommaso distingue
. tommaso distingue il grado degli incipienti o via purgativa, il grado dei profìcienti
via purgativa, il grado dei profìcienti o via illuminativa, il grado dei perfetti
via illuminativa, il grado dei perfetti o via unitiva). cavalca, iii-40
16. bibl. cantico (o salmo) dei gradi: ciascuno dei
sembrano le più probabili, cioè, o perché questi salmi particolarmente fosser cantati dagl'
esuli e cattivi se ne tornavano, o bramavano di tornare, a gerusalemme.
. dir. civ. grado di privilegio o dell * ipoteca: collocazione gerarchica di
ipoteca: collocazione gerarchica di un privilegio o di un'ipoteca (al fine di
su un medesimo bene vi sono privilegi o, rispettivamente, ipoteche che assistono una
uno stipite comune (grado di parentela o di consanguineità) oppure un coniuge e
consanguineità che intercorre rispettivamente fra il marito o la moglie e i loro consanguinei.
piatto, 360® parte dell'angolo giro o circonferenza); ogni grado si suddivide
che l'ombra monti dieci linee, o vuogli che ritorni altrettanti gradi? e
di misura (corrispondente alla 360®, o anche alla 400® parte, della circonferenza)
et è la novantesima parte del quadrante, o la trecentesima parte del maggior cerchio della
di misura (corrispondente alla 360®, o anche alla 400® parte, della circonferenza)
posto raggiunto od occupato in un ordine o serie di quantità e di valori e dei
il canale suddetto sarà iperbolica quadratica, o sia del secondo grado. v.
]: * grado d'una potenza 'o * d'una quantità intera algebrica *
intera algebrica *: si desume dall'esponente o dalla somma degli esponenti nel termine ove
si desume dal maggior esponente dell'incognita o dalla maggior somma che fanno gli esponenti
. 'grado d'una linea 'o 'd'una superficie 'è il grado
, ii-i- 498: per cinque o sei giorni stette a un filo di voltar
grado di artesianismo: in una falda o in un pozzo artesiano rapporto fra il dislivello
un termometro di cinquanta gradi si ristrigne o cala a quattro gradi sopra il dieci
di mezzo con bottoncini di vetro o di smalto nero. targioni tozzetti, 1-171
posizione. -fotogr. grado di sensibilità o sensitometrico: misura che indica la sensibilità
27. milit. posto che un soldato o ufficiale occupa nella gerarchia delle cariche militari
1-18-101: dunque dove comandi, o vengo o vado, / non fia ch'
dunque dove comandi, o vengo o vado, / non fia ch'in me
solo i poveri diavoli che hanno minori o piccoli impieghi ma anche taluni degli alti
. - anche: distinzione di merito o di competenza (nella classificazione scolastica o
o di competenza (nella classificazione scolastica o professionale). cuoco, 2-55:
gramm. ciascuna delle gradazioni di qualità o di concetti che possono essere espresse dagli
(« di maggioranza, di minoranza o di eguaglianza); grado superlativo (
eguaglianza); grado superlativo (1assoluto o relativo). cfr. comparativo, n
genere mascolino, specialmente passando all'accrescitivo o al diminutivo. 31. filos
dubbio non si esce che per gradi o di probabilità, o di fede, o
esce che per gradi o di probabilità, o di fede, o di ragione evidente
o di probabilità, o di fede, o di ragione evidente. rosmini, xxiii-187
di giurisdizione: ciascuno dei vari livelli o istanze della giurisdizione (nel senso di
; ciascuno dei vari tipi di funzione o attività giurisdizionale che, in stadi diversi
dalle autorità giudiziarie appartenenti ai vari livelli o istanze e in italia si distingue:
conciliatore, del pretore, del tribunale o della corte d'assise; la giurisdizione
d'assise; la giurisdizione di secondo grado o d'appello, che è propria del
; e la giurisdizione di terzo grado o di cassazione, che è propria della
corte di cassazione. -grado del processo o del giudizio: ciascuno dei vari stadi (
del giudizio: ciascuno dei vari stadi (o fasi) attraverso cui passa una controversia
giudice; nel giudizio di secondo grado o di appello la controversia è riesaminata negli
e la sentenza di secondo grado conferma o riforma in tutto o in parte la
secondo grado conferma o riforma in tutto o in parte la sentenza di primo grado
primo grado; nel giudizio di cassazione o di terzo grado sono esaminate solo le
che i giudici precedenti abbiano applicato bene o male le norme di diritto.
negri, 274: con la medesima ferita o malattia mortale in egual grado, uno
muore, secondo la varia disposizione e temperamento o altro accidente. a. cocchi,
ciascuno dei sette suoni della scala diatonica o dei dodici suoni della scala cromatica;
fa duopo, la divisione del grado, o come altri dicono deh'intervallo, che
]: 'grado', luogo ossia linea o spazio della rigata in cui si colloca una
altro suo vicino: vi sono 'gradi ascendenti'o 'discendenti ', * aggiunti 'o
o 'discendenti ', * aggiunti 'o * disgiunti '. 36. sport
si dicono il forte, il medio o semi forte, il debole. crusca
in egual misura la lama del fioretto o della spada: e chiamasi * il forte
fontanella, iii-361: garrulette guerriere [o api], / che con gradi
. differenza. guittone, i-10-41: o carissime, quanto ha da vostro a
se l'oro è fine, o quanto manca da sua finezza, annovera i
manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente carati. baruffaldi, ii-156:
essi gradi. leonardo, 7-i-73: misure o compartizioni della statua. dividi la testa
che non chiami la terra un luminare grande o piccolo e che tali dichi essere il
, per gradi: con ordine ascendente o discendente, progressivamente, gradatamente; con
progressivamente, gradatamente; con intensità crescente o decrescente; a poco a poco.
movimento impetuoso e sùbito, senza parole o altra dimostrazion di collera, che..
statua, l'ippogrifo fece lassù due o tre circoli perfetti. pavese, 8-163:
altro, con progressivo movimento di salita o di discesa, di avvicinamento 0 di
dolce declivio; in modo da restringersi o allargarsi gradatamente. dante, inf.
grado a grado un colle, / o gremito di rosse uve sui tralci / o
o gremito di rosse uve sui tralci / o nereggiante d'ancor fresche zolle. d'
come un elmetto. -con moto crescente o decrescente; gradualmente, progressivamente, a
grado: trovarsi in una data condizione o situazione; occupare un certo ufficio.
tenere in alcuna considerazione, stimare poco o nulla. nardi, 356: annibaie
si riduce in grado che sia necessitato o gravare o patire, debbe pigliare el tratto
in grado che sia necessitato o gravare o patire, debbe pigliare el tratto a vantaggio
qualcuno nel grado: riammetterlo nella dignità o nella carica da cui era decaduto;
al lento mio correr s'affretta; / o tornami nel grado onde m'hai tolto
un matrimonio nonostante un impedimento di consanguineità o di affinità. s. bernardo volgar
avere grado: occupare una carica amministrativa o politica, oppure una posizione sociale molto
/ di fare qualcosa: averne, o credere di averne, la capacità e
in tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa, / se
grado all'altro? -in grado superiore o inferiore, in grado maggiore o minore
superiore o inferiore, in grado maggiore o minore: più o meno perfettamente, completamente
in grado maggiore o minore: più o meno perfettamente, completamente, più o
o meno perfettamente, completamente, più o meno efficacemente. magalotti, 24-144:
ignoto, cosa che in grado maggiore o minore accade in ogni caso.
dai primi accordi d'un andante o d'un adagio la poneva in grado di
il primo, il secondo posto (o, comunque, un posto molto importante
467: non sia chi mi riprenda o che si sdegni / contra miei fogli
a grado altrui, i risponsi, o per passione, o corrotti con doni.
, i risponsi, o per passione, o corrotti con doni. baretti, 6-49
x-n7: se il cavalier benvenuti, o il cavalier landi vi presentassero un quadro,
vi sentissero che loro venissero in grado o in piacere. gemelli careri, 2-i-237:
il caffè], 40: casa, o... crescimbeni, o..
casa, o... crescimbeni, o... villani, o.
, o... villani, o... tant'altri,..
in grado. petrarca, vi-1-48: o felice colui che trova il guado /
il suo nunzio. -fare a o in grado a qualcuno: fargli cosa gradita
a grado a qualcuno: non piacergli o piacergli poco; non riuscirgli gradito;
-non sapere, non sentir grado o né grado né grazia a qucilcuno:
né grazia. -0 buon grado o malgrado, 0 per grado 0 per
0 per grado 0 per forza: o spontaneamente o forzatamente, o per amore
grado 0 per forza: o spontaneamente o forzatamente, o per amore o per
forza: o spontaneamente o forzatamente, o per amore o per forza.
spontaneamente o forzatamente, o per amore o per forza. capponi, 320:
popolo, e a buon grado o malgrado li conveniva pigliare la milizia. botta
, securo ornai di poter fare, o buon grado o mal grado del suo governo
di poter fare, o buon grado o mal grado del suo governo, ciò che
più volesse. leopardi, 828: o per grado o per forza, mi
. leopardi, 828: o per grado o per forza, mi converrà fare a
in grado: accettare con animo gioioso o almeno sereno (una circostanza, una
-accogliere con gioia, con benignità o con docilità (un omaggio, un
sacrificio prendi. tasso, 12-9: o sire, attendi / a ciò che dir
non può vivere. arici, 11-68: o prole / d'iperion divina, occhio
. -sapere, sentire, tenere grado o buon grado o grado e grazia di
, sentire, tenere grado o buon grado o grado e grazia di qualcosa a qualcuno
e rechi alcun'otta un canestro d'uve o di fichi; or degliene però sapere
gradolante, agg. dial. che sta o lavora sulle gradinate. - anche
e sostenuta da muri a secco o da ciglioni consoli dati mediante
spazi pianeggianti distribuiti in successione più o meno uniforme lungo un pendio;
procede per gradi; che aumenta o diminuisce a poco a poco, gradatamente
ordine graduale e successivo tra più linee o tra più generi di persone, le femine
di persone, le femine della linea o del genere ammesso siano preferite ai maschi
ammesso siano preferite ai maschi della linea o del genere da ammettersi. milizia, ii-324
fondamento, per focolare alimentatore, una o più realità: ciò sono una graduale
al 1330) che venivano cantati o recitati dagli ebrei durante il pellegrinaggio
che vengono cantati in forma di responsorio o recitati dopo la lettura dell'epistola.
] legge l'epistola col graduale o tratto... mentre che il coro
obiettivi sociali, politici o economici per mezzo di successive riforme graduali
al gradualismo, gradualistico; che segue o pratica il gradualismo, riformista. gobetti
tarsi di ciò che è graduale o che procede per gradi. tommaseo
poco; con un moto progressivamente crescente o decrescente. leone ebreo, 376
gradi di divisione uno strumento di misura o di precisione. -anche: calcolare,
sia proporzionata con un'altra; aumentare o diminuire gradatamente; adattare, adeguare,
di graduare la decozione loro più o meno. magalotti, 1-17: ogni '
crudo e accumulato e mescolato, senza ordine o scelta o distribuzione; ignota è l'
e mescolato, senza ordine o scelta o distribuzione; ignota è l'arte del sub-ordinare
riferimento ad animali, a cose materiali o a concetti astratti. magalotti, 1-101
. magalotti, 1-101: da dodici o quattordici anni in qua, che ho
; contrassegnato con i gradi di divisione o di misura (uno strumento).
b. crescenzio, 4-455: o con l'asta graduata o con il
, 4-455: o con l'asta graduata o con il filo diviso in nodi conforme
per la quarta di tramontana verso maestro o quarta di mezzogiorno verso sirocco. documenti delle
un idrostammo ordinario, graduato con migliamole o con argento vivo in fondo. volta,
un elettrometro] a foggia di areometro o pesaliquori, con in cima alla sua asta
gas, la quantità che vi è versata o vi fa raccolta o che si vuole
vi è versata o vi fa raccolta o che si vuole trarre fuori in proporzione determinata
in proporzione con altri elementi; aumentato o diminuito gradatamente; adattato, adeguato,
bibite alcooliche, che sole valevano, o bene o male, a tenerlo in piedi
, che sole valevano, o bene o male, a tenerlo in piedi. d'
. insignito di un grado della milizia (o di un ordine cavalleresco); preposto
non sia lecito pubblicar vita di capitano o d'altra persona graduata, se egli
le truppe ausiliarie i loro propri cazichi o i loro più graduati uffiziali. fagiuoli,
non usa, qui, giuocare a briscola o a tressette? ». e i due
: né perciò i rigettati si sgomentano o dal loro studio s'arrestano: anzi eglino
graduatoria fissata dalla legge (un credito o un creditore). cfr. graduazione
marina, il servente di un cannone o di una mitragliatrice incaricato di manovrare l'
graduatorie. -con riferimento a cose materiali o a concetti astratti. b.
di dati disposti secondo l'ordine crescente o decrescente di grandezza o intensità.
l'ordine crescente o decrescente di grandezza o intensità. = deriv. da
suddivisione per gradi; operazione di misura o di calcolo; determinazione dei gradi di
... coi numeri delle misure o graduazioni loro, così per lungo come
di valori; processo graduale di accrescimento o di diminuzione. 0. rucellai,
cavandosi varie graduazioni d'espressioni di maggiore o minore evidenza d'una verità, l'
nuovo silenzio. 3. ammissione o accesso a gradi, dignità, autorità,
loro per essere impiegati... o al politico o al militare o al
essere impiegati... o al politico o al militare o al sacerdozio: tre
.. o al politico o al militare o al sacerdozio: tre strade che potevano
— in senso concreto: grado conferito o conseguito; condizione sociale. magalotti
... secondo le loro graduazioni o la loro anzianità. - classificazione
4. dir. graduazione dei crediti (o dei creditori): collocazione dei crediti
giudiziarie (specie da un'espropriazione forzata o da una procedura fallimentare) secondo un
che i crediti collocati in una posizione (o grado) posteriore vengono pagati solo se
secondo il quale, per privilegio o per altra ragione legale di preferenza, sono
. si verifica ne'casi di fallimento o nelle contestazioni sulla costruzione o sul raddobbo
di fallimento o nelle contestazioni sulla costruzione o sul raddobbo de'bastimenti. codice di
quale i tributi vengono imposti in misura o proporzionale o progressiva, rispetto al reddito
tributi vengono imposti in misura o proporzionale o progressiva, rispetto al reddito dei cittadini.
i tassati, previamente divisi in categorie o gradi. = deriv. da
convenuto da dett'arte, per essere, o allegare di essere, persona graduita o
o allegare di essere, persona graduita o religiosa. grafèma, sm.
ecc. oppure di fissarli a muri o a colonne, pavimenti, ecc.;
, per lo più verticalmente, due o più righe o parole di uno scritto
più verticalmente, due o più righe o parole di uno scritto o colonnine,
più righe o parole di uno scritto o colonnine, ecc. che hanno rapporto fra
. che hanno rapporto fra loro, o per racchiudere fra parentesi un'espressione letterale
per racchiudere fra parentesi un'espressione letterale o numerica (in matematica e in altre
una bocca disegnata con calligrafia a graffa o a picciolo arco di battaglia e rubinosa come
, graffiandosi e picchiandosi e urlando, o da'vivi essere lodati o da'morti essere
e urlando, o da'vivi essere lodati o da'morti essere uditi o alli dii
essere lodati o da'morti essere uditi o alli dii grati. folengo, ii-273:
ii-246: non ti curi di pruni o di sassi, / che graffian le tue
, / che graffian le tue gambe, o di gran massi. ariosto, 29-54
scorse. pindemonte, 22-342: tanto o quanto lese / la destra di
molti ladri... avevano slavato o graffiato nei duecent'anni o quasi dalla
. avevano slavato o graffiato nei duecent'anni o quasi dalla stampa del vecchio libro.
una superficie, con riferimento agli artigli o agli zoccoli di un animale o alle
artigli o agli zoccoli di un animale o alle mani e alle unghie di una persona
alle pratiche di devozione (per abitudine o ipocrisia più che per sincero spirito religioso
186: ella si fie smarrita, / o la sarà, a graffiare qualche santo
punti graffiate da nomi e date più o meno antiche. -cancellato, raschiato
di un colore solo in qualche parte o nero o rosso o bianco. scaramuccia,
colore solo in qualche parte o nero o rosso o bianco. scaramuccia, 45:
in qualche parte o nero o rosso o bianco. scaramuccia, 45: si portarono
soriana. 2. figur. artista o suonatore mediocre. pellico, conc.
lacerazione della pelle provocata da un'unghia o da un oggetto pungente; segno lasciato
bellin bellino davanti, ma poi una volta o l'altra vi lasciano scappare una graffiatura
da una lunga asta terminante con uno o più uncini, variamente utilizzato per afferrare
lo strofinare la cotica con un grafio o con un punteruolo. diodati [bibbia]
i graffi contro coloro che volevano salire o rompere esse mura. guerrazzi, 3-226
e sottile della pelle prodotta dalle unghie o da un oggetto acuminato. -per estens
: dipingere a graffio, sgraffio, o graffito, è un imprimer figure ec.
a lato. -pigliare 0 il graffio o il morso: dover scegliere necessariamente fra
: dover scegliere necessariamente fra due mali o due pericoli. pulci, 22-156:
siàno, / e'ci convien pigliare o 'l graffio o 'l morso.
e'ci convien pigliare o 'l graffio o 'l morso. 5. dimin
. incidere leggermente; tracciare incidendo più o meno profondamente. carducci,
, sia alla figura, alla decorazione o al segno che vi è scalfito)
miracoloso della madonna del monte, dipinto o meglio graffito su una lastra di basalto
taglio dorato dove il titolo è graffito o dipinto e si legge a stento.
segno scalfito su pietra, su legno o su metallo. -in partic.:
metallo. -in partic.: iscrizione o disegno inciso su pietre o muri o
: iscrizione o disegno inciso su pietre o muri o vasi o supellettili metalliche o
iscrizione o disegno inciso su pietre o muri o vasi o supellettili metalliche o di ceramiche
inciso su pietre o muri o vasi o supellettili metalliche o di ceramiche preistoriche (
o muri o vasi o supellettili metalliche o di ceramiche preistoriche (in partic.
(in partic.: incisioni rupestri) o antiche, che riveste particolare importanza come
4-74: dipingere a graffio, sgraffio, o graffito, è un imprimer figure ec
nel rivestire un manufatto con pasta bianca o colorata e, avvenuta la cottura,
sf. rappresentazione scritta di una parola o di un singolo carattere dell'alfabeto;
anonime,... con grafie ritte o inclinate. 3. per estens
de'problemi astronomici per mezzo d'una o più figure delineate sulla carta. =
per scritto; per mezzo della scrittura o di un disegno. soffici,
: questa è una bella e grafica, o vogliam dire ben disegnata e pittoresca,
risolvere determinati problemi con una rappresentazione o una costruzione geometrica, solitamente piana.
definizione implica esclusivamente postulati di appartenenza o parallelismo. 5. fis. statica
, immagini, illustrazioni su scala industriale o artigianale (incisione, litografia, fotografia,
un fenomeno, espressa mediante uno schema o un disegno convenzionale; diagramma. -anche
incisore. -in senso generico: operaio o impiegato dell'industria delle arti grafiche;
: disegnatore tecnico specializzato nella progettazione o nell'attuazione di composizioni, bozzetti,
. v.]: 'grafico', industriale o artigiano del libro: i 4 grafici
. graphlcus 4 che riguarda la scrittura o il disegno ', dal gr. ypacptxó
di scritture indecifrabili: a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o in rilievo:
a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o in rilievo: lineari, forcuti,
grafio'..., stilo di ferro o di metallo con cui si scriveva dagli
dell'olmo, detta anche tillosi parassitarla o, più comunemente, moria, causata
delle camere in cui si effettuano distillazioni o carbonizzazioni a temperatura elevata.
in natura sotto forma di lamelle esagonali o in masse scagliose, terrose o fibrose,
esagonali o in masse scagliose, terrose o fibrose, di colore grigio scuro,
dell'ossidazione con acido nitrico della grafite o del carbonio amorfo. -spazzola grafitica:
grafite naturale compressa, agglomerata con rame o carbone polverizzati e, in seguito,
scrivere in ogni occasione lunghe lettere o a pubblicare continuamente libri, articoli, saggi
che né meno sapeva storpiare un verso o sciancare un periodo, cominciò a sfrullare
posizione rispetto alla nave di vari oggetti o punti (situati sia in mare sia
un circolo od un semicircolo d'argento o d'ottone, esattamente diviso, ed
diviso, ed accompagnato da un alidada o regola, che scorre sul centro.
'grafospasmo'. anche * cheirospa- smo 'o * mogigrafia ': il 'crampo degli
': il 'crampo degli scrittori 'o, meglio, scrivani: malattia che
scrittura come mezzo di rieducazione motoria, o come rimedio in casi di turbe del
canto / che de ciò fusse gragiaménto o corte, / eo me li accuseria
ricerca in vano, / se troppa acqua o graniuola cade. cellini, 2-49 (
incendio nel fenile, e di dieci o dodici gragnuole. de marchi, i-380:
, / e no 'l ritien dura gragnuòla o pioggia / di fervidi bitumi, e
gra- gnuola, sacchetti, cuffie, o tonelletti pieni di scaglie, di pietre
, di palline, di quadretti di ferro o di catene, ma che il tutto
quantità di piccola me- traglia dentro sacchetto o scatolina, colla quale si caricano talvolta
. -persona dannosa, perniciosa (o anche fastidiosa, insopportabile).
voce. -cadere la gragnuòla addosso o sulla testa a qualcuno: colpirlo con
percotessi, stessi coperto. -essere o fare come la gragnuòla sulla stoppia:
in ritardo a tavola e trova poco o nulla da mangiare. d'alberti [
salvini, 41-293: che avrebbe detto, o signori, questo rigido stoico, se
, agg. ant. che ha natura o forma di gragnuola. guido da
pensier smarrito; / più non sciolvo o merendo, e non m'è resto,
drappo nero con cui si avvolge il catafalco o il feretro. marino, 19-362
874: l'antica bandiera / eccola, o reduci, al vento! / v'
orléans con una vesta di panno nero o gramaglia. = dallo spagn.
per influsso di gramo * afflitto '(o soltanto per il colore scuro e austero
sventura. -in senso concreto: condizione o circostanza misera, difficile, penosa.
. guittone, 151- 3: o donne mie, leale e buono amore,
speroni, z-3-23z: la qual gramezza o è disio di far bene quando che
di far bene quando che sia, o non è senza tal disiderio.
: la vita grama costringe ad atti o a parole dissennate. proverbi toscani
appartengono rispettivamente le specie agropyrum repens (o 'gramigna dei medici * o *
(o 'gramigna dei medici * o * caprinella *, * dente canino '
'gramignare il pezzo'delle cuoia secche o salate, quando, dopo averle fatte rinvenire
lo più erbacee (raramente arbusti o alberi) caratterizzate da radici fascicolate,
) caratterizzate da radici fascicolate, caule o culmo nodoso con intemodi generalmente cavi,
distiche guainanti munite di una lamina sessile o brevemente picciolata che nel punto di attacco
presenta spesso un'appendice trasversale detta hnguetta o ligula, infiorescenza terminale in forma di
, infiorescenza terminale in forma di spiga o di pannocchia composta, costituita da spighette
da spighette generalmente pluriflore circondate da due o più glume, con fiori unisessuah ermafroditi
più glume, con fiori unisessuah ermafroditi o sterili racchiusi in due glumette e glumelle
resta (e a seconda della presenza o dell'assenza deha resta le spighe vengono
resta le spighe vengono dette rispettivamente aristate o mutiche); con frutti a cariosside
frutti a cariosside (raramente a bacca o a noce) e seme fornito di
come birra, saké, ecc.) o per l'industria sotto forma di fibre
generalmente ogn'altro seme di pianta cereale o graminea, atta a far pane. cattaneo
, sintassi di una hngua (o dialetto), fissate secondo l'uso riconosciuto
nozioni letterarie). -grammatica descrittiva o sincronica: la descrizione del modo con
partic. letterati, che sono vissuti o vivono in un determinato spazio o in
vissuti o vivono in un determinato spazio o in un dato tempo si sono attuate
in un dato tempo si sono attuate o si attuano in una hngua (e
un singolo autore). -grammatica storica o diacronica: lo studio dell'evoluzione storica
del sistema grammaticale di una hngua (o dialetto). -grammatica comparata: la scienza
: la scienza che studia, sincronicamente o diacronicamente, le corrispondenze regolari fra dialetti
le corrispondenze regolari fra dialetti e hngue o fra gruppi di hngue affini, stabilendone i
parlare, leggere e scrivere sanza vizii o di barbarismo o di solecismo. bartolomeo
e scrivere sanza vizii o di barbarismo o di solecismo. bartolomeo da s.
normativa, perché la forma di norma o comando, che sia data dall'enunciazione di
testo scolastico che descrive una hngua (o un dialetto) e ne insegna metodicamente
im- paravasi a mente « dormi, o fanciul, non piangere »; a
si discorre alla buona, con più o meno di grammatica. piovene, 7-333
una grammatica nova. parini, 558: o sia per la sintassi o sia
: o sia per la sintassi o sia per la scelta delle parole o sia
o sia per la scelta delle parole o sia finalmente per la grammatica medesima,
gelli, ii-61: la grammatica, o, per me'dire, il latino.
budda. -parlare, scrivere per o in o secondo grammatica: correttamente,
-parlare, scrivere per o in o secondo grammatica: correttamente, con pedantesco
per lettiera', è favellare in grammatica o, come dicono i medesimi, 4 in
gramuffa '. -in latino (o, anche, latineggiando). machiavelli
lettera... scritta latinamente, o più tosto in gramatica. g
per m dico mosso, / per o dico oltra e per r fo ragione:
, sincope, apocope, metatesi) o nel barbarismo o nel solecismo. daniello
apocope, metatesi) o nel barbarismo o nel solecismo. daniello, 1-86:
: le lingue che non sono latine o grammaticali, si chiamavano e si chiamano
, ii-7-259: puoi dire 4 perfido tu o perfido te ', come ti aggrada
prendere come un non so che neutro o mascolino, ancorché grammaticalmente noi siano.
. m. -ci). chi studia o insegna grammatica; chi conosce a fondo
gramatico, / s'egli tagliò tutta o mezza la mazza. dossi,
.. frenare. -chi osserva (o pretende di far osservare) scrupolosamente le
.. a mo'd'un industre grammatico o d'uno stilista. 3. dimin
sdraiato, secondo i maestri di scritto o grammatisti, che pe'tempi regnano.
, 30-2-23: quel che della metrica, o dell'arte del misurare i versi,
dura, dotata di tessitura fibrosa, o radiata, con uno splendore vitreo.
, composti di fibre tenui e parallele, o in forma di cristalli prismatici compressi,
, il peso in grammi della carta o del cartone per metro quadrato (e
°c (ed è anche detto grammo-peso o grammo-forza). cattaneo, ii-2-288
di misura della massa (simbolo g o gm) nel sistema cgs, equivalente alla
grammo-ione e il numero di cariche, positive o negative, possedute da ciascun ione.
chim. la quantità di un corpo semplice o composto la cui massa espressa in grammi
, i-4?: tornate indietro o ch'io vi fo i più grami /
grami / granocchi che sian mai nati o per nascere. proverbi toscani, 175:
: grama quella cà, dove soldato o prete va.
milvo rio. pascoli, 526: o alato, io qui vivo nel fango,
soldato d'italia a ora a ora buono o gramo. -pelle grama: v
dante, inf., 30-59: o voi che senza alcuna pena sete /.
pane. -che ha poca forza o efficacia; poco brillante, di scarso
, per non ridurlo tutto in polvere o stoppa. fatto ciò si asciuga al sole
pasta per mezzo di rulli, di coltelli o di una molazza). citolini
dimenando la pasta con la gramola, o forte con le pugna, e si
che portava un pezzo di cassone, o di madia, o di frullone, la
di cassone, o di madia, o di frullone, la stanga d'ima
. maciullare con la gramola la canapa o il lino per separare le fibre tessili
gramole, e appresso il cavare il lino o 'l canape, cacciarne il seme,
, e si lascia così per una notte o più, e il giorno seguente s'
e brandisce, abbassandosi e rialzandosi due o al più tre volte; poi trasporta la
raffreddano sciroppi, bibite, ecc., o si preparano granite. - anche
maciullato con la gramola (la canapa o il lino). soderini,
si separano le fibre tessili della canapa o del lino da quelle legnose per mezzo
= nome proprio dato a una figura tutta o in parte di ferro che forse adornò