purificato (con riferimento a razze animali o a droghe vegetali).
boccaccio, vii-7: angela forse, o ninfa, o dea / canta con
vii-7: angela forse, o ninfa, o dea / canta con seco in questo
/ donami ch'io t'adori, o forma eletta! cantoni, 410: tutte
. -iron. che è attuato o promesso soltanto in occasione delle elezioni al
sm. neol. il preoccuparsi esclusivamente o quasi dei risultati elettorali (trascurando i
trascurando i propri doveri verso il paese o gli elettori); le vicende storiche
scelta in occasione delle consultazioni popolari politiche o amministrative (elettorato attivo); diritto
i conti palatini, cioè compagni, o immediati ministri dell'impe- radore; di
, i quali stendessero le istruzioni, o mandati... contenenti le lor
di un corpo elettorale ristretto, eletto o nominato, al quale è conferito un
propria influenza un partito, una corrente o un determinato uomo politico. bernari
-i). operaio specializzato che ripara o costruisce o installa impianti o apparecchi elettrici
. operaio specializzato che ripara o costruisce o installa impianti o apparecchi elettrici di uso
che ripara o costruisce o installa impianti o apparecchi elettrici di uso pubblico o privato
impianti o apparecchi elettrici di uso pubblico o privato, sia per illuminazione sia per
e si distinse anche un'elettricità positiva o vetrosa o vitrea da un'elettricità negativa
distinse anche un'elettricità positiva o vetrosa o vitrea da un'elettricità negativa o resinosa
vetrosa o vitrea da un'elettricità negativa o resinosa); oggi il termine indica
il complesso di fenomeni causati dalla presenza o dal movimento di particelle elettricamente cariche (
cioè, delle stesse caratteristiche dell'ambra o del vetro strofinato). -nell'
si manifestano, sulla superficie della terra o all'interno di essa o nell'atmosfera
della terra o all'interno di essa o nell'atmosfera che la circonda (fulmini,
cerato. volta, 2-ii-2-47: questa forza o tendenza produce,... se
nulla: bisogna contentarsi a disegnare scarabocchi o a dettare. e di qui il
nascere che da una certa elettricità, o vogliam dire forza attrattiva delle idee,
fenomeni a essa connessi; che produce o sfrutta o trasmette elettricità; che è
essa connessi; che produce o sfrutta o trasmette elettricità; che è prodotto dall'
sfregato (con riferimento a sostanze resinose o vetrose, quali l'ambra, il vetro
pensare che a cagione del sottilissimo effluvio o alito sulfureo d'ignea natura, mescolato
, e soprattutto quando hanno vuotato due o tre caraffe di grog. de sanctis,
-per estens. macchina, congegno o impianto che utilizza energia elettrica per il
di elettrificare), agg. trasformato o attrezzato in modo da utilizzare l'energia
impianto allo scopo di adibirlo alla fornitura o all'utilizzazione di energia elettrica
cui un corpo elettricamente neutro, conduttore o no, acquista o perde cariche elettriche
neutro, conduttore o no, acquista o perde cariche elettriche, o, conservando
, acquista o perde cariche elettriche, o, conservando carica totale nulla, presenta
totale nulla, presenta alla sua superficie o nel suo volume una distribuzione di carica
un elemento a formare ioni, positivi o negativi. = voce dotta, comp
impiega l'energia elettrica per la determinazione o la precipitazione di elementi o composti
determinazione o la precipitazione di elementi o composti chimici (ed è inoltre impiegato per
impiegato per analizzare la composizione di metalli o minerali, per determinare lo spessore di
detto passivo) viene applicato alla coscia o al braccio del paziente, e l'altro
(attivo) a forma di ago o di lama, è adoperato dal chirurgo.
della contrazione e di rivelarne le anomalie o
collegati mediante elettrodi impolarizzabili di argento o di piombo a due punti convenientemente scelti
vengono proiettate su carta sensibile e fissata o, più modernamente, scritte sulla carta
, studia le reazioni chimiche che provocano o sono provocate da un movimento di cariche
opportuni elettrodi (elettrobisturi) per coagulare o essiccare i tessuti { elettrocoagulazione, elettroessiccazione
elettricità, siano, invece, isolanti o composte da sospensioni di particelle in un
, per l'asportazione incruenta, totale o parziale, di piccoli tumori benigni o
o parziale, di piccoli tumori benigni o maligni). = vóce dotta,
medie. coagulazione delle albumine dei tessuti o del sangue ottenuta mediante uno speciale ago
speciale ago elettrico per distruggere tessuti patologici o a scopo emostatico. = voce dotta
messa a nudo di animali per esperimento o nell'uomo durante un intervento chirurgico)
sull'organismo umano, può essere mortale o provocare gravi ustioni, alterazioni cardiache,
, per l'applicazione di composti anticorrosivi o per la riproduzione di oggetti per decorazione
in equilibrio da forze date da molle o pesi (amperometro elettrodinamico, voltmetro,
. fis. conduttore elettrico metallico (o a conduzione metallica, come il carbone
in un conduttore liquido (elettrolito) o in un gas (gli elettrodi sono
può essere costituito da un cavo sotterraneo o da una linea aerea). -dir.
suoi fondi alle condutture elettriche aeree o sotterelettroforètico, agg. (plur.
ottenuto permariferisce all'elettroforesi. nentemente o temporaneamente l'autorizzazione elettroformatura, sf. produzione
ecc.) ottenute con il tratto o per sentenza di magistrato ed è conmetodo
causa della dissociazione, ioni positivi (o cationi) e ioni negativi (o anioni
(o cationi) e ioni negativi (o anioni); per effetto del campo
, gli ioni migrano verso il catodo o verso l'anodo dove neutralizzano le rispettive
per eseguire operazioni di galvanoplastica, indoratura o argentatura galvanica, elettrolisi, ecc.
ogni sostanza che, disciolta in acqua o in altri solventi dissodanti, abbia la
in ioni (e sono elettroliti forti o deboli le soluzioni di acidi, sali
). -anche: il soluto o i sali, gli acidi e le basi
di argomento elettrologico e di struttura matematica o matematizzante ne occupano larghissima zona.
elettroni, di condividere con una molecola (o uno ione) elettroni che prima appartenevano
da una corrente gassosa di particelle solide o di goccioline o di liquidi che esso
gassosa di particelle solide o di goccioline o di liquidi che esso porta con sé
galvanoplastici per ottenere lastre incise in incavo o in rilievo mediante l'azione diretta d'una
capitato qualche volta di parlare in pubblico o davanti al microfono, m'è capitato di
che è proprio di una macchina o di un apparecchio in cui avvenga una trasformazione
di energia meccanica in energia elettrica o viceversa; relativo all'elettromeccanica; adibito
. operaio, tecnico specializzato nella costruzione o nella manutenzione di macchine o apparecchi elettrici
nella costruzione o nella manutenzione di macchine o apparecchi elettrici. elettromerìa, sf
fra gli atomi di una molecola o di un radicale. = deriv.
energia elettrica per mezzo di azioni elettrochimiche o elettrotermiche (e la trasformazione dell'energia
, l, m, n, o: ogni elettrone che appartiene rispettivamente alla
di un atomo. -elettrone libero (o di conduzione): ogni elettrone che
elettrotecnica: generatore di elettricità, accumulatore o pila. comunemente con tale nome si indica
ed è molto adatta per servizi urbani o suburbani con fermate frequenti, data la
, triodi, ecc.) o a gas (come le lampade a vapori
riferisce, che è proprio dell'elettrone o dell'elettronica. -in partic. cervello
, senza mai lasciarsi vincere dalle passioni o svolgere azioni o pensieri personali e originali
lasciarsi vincere dalle passioni o svolgere azioni o pensieri personali e originali. montano
iii-237: io t'ho vista esalare, o primavera, / di moribondo odor gli
, 4-135: i popoli, per riconoscenza o per semplice riguardo di notorietà, appena
appena ebbero fiato di libertà, nominarono o indicarono i letterati alla pubblica azienda.
si fosse, estasi d'animo, o tramortimento di spiriti, cagionatogli dal gran
, che infonde nell'animo qualità spirituali o che produce la vita. cavalca
intendimento, di un volere. o. rucellai, 6-60: recalcitrare oseremo contro
fiato di coraggio. -negoziante di o da fiato: venditore di ciance,
che trasgredir d'un punto in fatti o in detti / i suoi gusti, i
ché, se 'l ren fosse vino o ver minestra, / io mi torrei a
di non giacer con femmina nissuna. / o bella o brutta o bianca o
femmina nissuna. / o bella o brutta o bianca o rossa o bruna,
. / o bella o brutta o bianca o rossa o bruna, / infino
o bella o brutta o bianca o rossa o bruna, / infino che io
o brutta o bianca o rossa o bruna, / infino che io avrò
affannosamente; ansimare (per sforzo fisico o emozione). malatesti, 1-23
grosso, se poi faccio una lieve salita o una scala anche breve cresce l'affanno
grosso. -avere, trovare fiato o il fiato di far qualcosa: averne
voce stridula e stranamente cattedratica: -fraternità o morte! -cantare a mezzo fiato
né diede al suo cavai mai lena o fiato, / sì che la notte in
fermare, dopo alcuna veloce carriera, o ripida salita, o affannosa fatica.
alcuna veloce carriera, o ripida salita, o affannosa fatica. cattaneo, iii-2-280:
che la morte di carlo duodecimo, o il terremoto di lisbona. pascoli,
: né credo io che la poesia debba o possa essere l'agitatrice delle turbe,
estrema diligenza e finezza un'opera artigianale o artistica, tanto da non sembrare eseguita
declamare contra l'istituzione di quella università o contro chi la regge, vi dirò
respirare di nuovo dopo un tempo più o meno lungo durante il quale si è
, risollevarsi, da una condizione dolorosa o pericolosa. aretino, 13-114: la
, / fanno in pace i lor fatti o belli o brutti, / ed hanno
fanno in pace i lor fatti o belli o brutti, / ed hanno tempo di
ha la respirazione libera per infermità, o momentanea o abituale, dicesi che non
respirazione libera per infermità, o momentanea o abituale, dicesi che non può tirare
, 187: cadendo e fracassandosi tutto o spira subito 'l fiato, o casca in
tutto o spira subito 'l fiato, o casca in un'altra miseria forse peggior
-rimettere il fiato a qualcuno in corpo o in corpo a qualcuno: fargli riprendere
le energie fisiche per sforzi più gravosi o più importanti. -anche: evitare lo
: in relazione con una proposizione espressa o sottintesa, retta dal correlativo quanto,
retta dal correlativo quanto, per affermare o negare o ribadire molto risolutamente qualcosa (
correlativo quanto, per affermare o negare o ribadire molto risolutamente qualcosa (e ha
il respiro, smettere per un tempo più o meno lungo di respirare, interrompere volontariamente
gronda d'un sudor gelato, / o come un gobbo che patisce d'asma,
grave preoccupazione, da una grande paura o responsabilità. c. e.
: maddalena gli aveva portato in dote cinque o sei filari di vite in collina.
venne al mondo michele. -tutto di o in un fiato: tutto insieme, tutto
si teme la rogna, la putredine o una carogna! (urlava con quanto fiato
se fosse notte: un fiatolino rossiccio o giallo... cominciava a accendere piano
per averne ricevuti possessi accompagnati da potere o altri beni; cen- suario, feudatario
(com'io credo) da fio o censo..., e forse
dal comune ogni anno una certa quantità, o in danari o in grasce, e
una certa quantità, o in danari o in grasce, e questi tali nell'antiche
guasteranno, quest'aria di parnaso o di paradiso, neanche i fiatoni, e
: che perché tu fiutassi di questi fiori o la mano stendessi tra quest'erbe o
o la mano stendessi tra quest'erbe o gustassine, bene potresti tu sentire quale
9-29-2-168: ove potesse strozzarsi gastrologia, o almen turarle la fiatosa e pestifera bocca.
, sf. fermaglio di metallo o d'altro materiale provvisto di una staffa a
una staffa a cui sono fìssati una o più punte o un gancio, che
cui sono fìssati una o più punte o un gancio, che, passati in
lancia, 2-20: neuna persona possa o le sia lecito, in alcune nozze
le sia lecito, in alcune nozze o convito, avere o ricevere fibbiette o fanfaluche
in alcune nozze o convito, avere o ricevere fibbiette o fanfaluche.
nozze o convito, avere o ricevere fibbiette o fanfaluche. -fibbiettina.
sono alle estremità posteriori de'guainoni, o del petto, ed alle quali si congiunge
, da petto, una mosca d'oro o d'ariento (cioè una bòccola con
fibbiàio, sm. ant. chi fabbrica o vende fibbie. carena, 2-14
, e più propriamente colui che fa o che raccomoda le fibbie. fibbiale,
]... in libri, o in lettere d'oro, o in fibbiali
libri, o in lettere d'oro, o in fibbiali d'oro, o in
, o in fibbiali d'oro, o in segnaculi di seta o d'oro.
oro, o in segnaculi di seta o d'oro. sacchetti, 159-151: egli
da coreggie, di ferro o di bronzo, o d'altro, il
ferro o di bronzo, o d'altro, il cento a peso.
giordano [crusca]: osservavano quante fibre o lobi avesse il fegato della berbice
lobi avesse il fegato della berbice, o quante ne avesse il polmone della
ogni fibra or ganica irritabile o sensibile, allorquando venga irritata e
del corpo umano, di un animale o di un organo. -in ogni fibra:
in ogni fibra / rapida rota o turbine veloce. / sembra la lingua,
. 2. ant. vaso sanguigno o capillare; venatura. -anche al figur
198-5: non ho medolla in osso, o sangue in fibra, / ch'i'
aperto ventre / d'immolato animai fegato o fibra. m. c. bentivoglio,
5. bot. cellula allungata, fusiforme o filiforme, con la membrana molto ispessita
filiforme, con la membrana molto ispessita o a volte lignificata, e pochi poro-canali
spesse che il lume cellulare scompare completamente o quasi. d. bartoli, 3-199
il tallo sabbioso di qualche ficodindia divelto o sconquassato, dove la polpa verde di
6. materiale fibroso, vegetale, animale o minerale (e anche artificiale),
vegetali: quelle ricavate da peli (borre o lanug- gini) che circondano il seme
lanug- gini) che circondano il seme o il frutto (come il cotone,
kapok, la bambagia, ecc.) o dal fusto e dalla corteccia di una
tessili animali: quelle ricavate da peli o filamenti di origine animale, come la lana
costituito della materia di partenza più o meno modifi cata (rayon
sono preparate partendo da composti organici o inorganici di sintesi, che, attraverso
strati di cellulosa con cloruro di zinco o con altri reagenti per un tempo assai
isolanti (è detto anche cartone fibra o fibra vulcanizzata). govoni, 499
con gli zaini di fibra / arando neve o polvere che vola, / o mettendo
neve o polvere che vola, / o mettendo le scarpe nel ghiaccino. montale,
dalla tessitura ed intralciamento delle fibre, o dallo squisito contatto d'ogni particella.
che covi nelle sue fibre medicinale vigore o trasfunda dalle sue vene fulgidezza avvampante.
li scolpa, / come foco fa toro o poi il delibra. pindemonte, xxii-1019
fibra: per indicare che un sentimento o una sensazione sono sentiti nelle più intime
sentiti nelle più intime parti dell'animo o del corpo. carducci, ii-7-149:
reticolato e questo di molte fila, o fibricciuole, infra esso loro diversamente intrecciate.
microscopica, che si ritrova nelle cellule o fuori di esse, spesso riunita in
opposto ogni qual volta l'impulso estrinseco o soverchio stira le fibrille, o le
estrinseco o soverchio stira le fibrille, o le agita per via di scosse irregolari e
di formazione delle fibrille connettivali, muscolari o nervose. = voce dotta,
, ellittiche; è usata come amaro o anche come pianta officinale.
. medie. ispessimento tumorale, congenito o acquisito, dei tessuti superficiali o dei
congenito o acquisito, dei tessuti superficiali o dei profondi; le forme congenite sono
le forme acquisite derivano da infiammazioni croniche o ripetute. fibromatóso, agg
formazione di cicatrici). -fibroplasìa retrolentale o retrocristallina: persistenza del tessuto embrionale vascolare
dovuto a un processo morboso in atto o in pregresso. = voce dotta
in acqua, solubile in soluzioni alcaline o acide o di sali neutri; quando
, solubile in soluzioni alcaline o acide o di sali neutri; quando il sangue
orine emesse siano commiste a sangue o a chilo. = voce dotta,
: fibrocartilagini marginali e fibrocartilagini inter articolari o menischi). tramater [
ovunque succede fregamento considerabile d'un osso o d'un tendine contro il periostio,
, per cui si ha una diminuzione o addirittura la mancanza della sua secrezione esocrina
anziana, la mammella con proliferazione nodulare o diffusa di tessuto fibromatoso o fibromiomatoso,
proliferazione nodulare o diffusa di tessuto fibromatoso o fibromiomatoso, con possibile formazione di cisti
ha forma allungata a fuso, stellata o lamellare; il nucleo, ovale o
o lamellare; il nucleo, ovale o discoidale, contiene masserelle di cromatina e
, contiene masserelle di cromatina e uno o più nuclei. = voce dotta,
si trova in aggregati fibrosi, bianchicci o giallognoli, nell'isola d'elba,
per lo più, forma nodulare o anche, ma raramente, poliposa ed
bulbo è doppio, tuberoso e fibroso. o. targioni tozzetti, i-44: la
fittone... e delle radicelle o barbe... diverse sono le denominazioni
incastro apribile; può essere di bronzo o di metallo prezioso con ricchi ornamenti.
, iii-18: 'fibula', fìbbia, fermaglio o bottone, che serviva a ritenere la
, la palla, la zona, o cintura, o altra parte dell'abito.
palla, la zona, o cintura, o altra parte dell'abito. facevansi le
che costituiscono nella parte inferiore due estuberanze o malleoli, l'uno interno corrispondente alla
ossa, che sono più simili al radio o gomito che alla tibia o alla fibula
al radio o gomito che alla tibia o alla fibula, perché l'uno e l'
rotella, con un nastro nero passato due o tre volte nell'apertura della fibula.
ha la forma di fibbia. o. targioni tozzetti, i-429: ha [
: cornuto..., scififorme o a forma di bicchiere col piede..
piede..., fibuli- forme o in forma di fìbbia, cioè sottile e
naso tra l'italia e la francia o tra la francia e la spagna, farebbe
: appropriarsi di denari avuti in deposito o in consegna. pataffio, 2:
coll'inferiore più angusta sopra una pertica o baston lungo). = deriv
disse: buon per me che pesche o pine, / com'ebbi prima in cuor
figur. opera che non ha alcun pregio o valore; argomento futile, privo di
181: se mi vedesse... o far dell'uve grosse no- tomia,
l'ognissanti il pan fìcato, / o uno arrosto o altra leccornia, /
il pan fìcato, / o uno arrosto o altra leccornia, / l'una m'
si tirino perpendicolari su la cortina, o su la linea della difesa radente, o
o su la linea della difesa radente, o della ficcante, queste altre non sono
palladio volgar., 1-40: alle malte o bagni caldi, quando crepassero, si
le luogora dove i padiglioni si ficcano, o nelle cittadi danno gli alberghi. bibbia
, e senza afforzarsi di steccato, o ricordarsi degli dei o degli uomini, senza
di steccato, o ricordarsi degli dei o degli uomini, senza fare sacrificio e
. cavalca, 19-118: provandosi due o tre [frati] per volgerla [
per volgerla [la gran pietra] o levarla, e non potendola muovere,
piantare (un'arma, uno strumento o un oggetto appuntito), in modo
in modo da provocare ferita, lesione o lacerazione). - anche al figur.
/ uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi, / se tanto è
rispuose a costui, e disse: o febo, pogniamo che lo tuo arco ficchi
). bruno, 39: voi o l'attaccarrete al vostro cabinetto [questa
al vostro cabinetto [questa candela] o la ficcarrete al vostro candeliero, in
mettendole fuori della finestra al freddo o sotto il rubinetto dell'acqua fredda. e
tassoni, 10-53: chi gli ficcava olio o triaca in gola, / e chi
in gola, / e chi butirro o liquefatto grasso. 5. figur
, introdurre, far entrare a sproposito o in modo innaturale o non artistico (
entrare a sproposito o in modo innaturale o non artistico (idee, parole,
frase, in un'opera letteraria, pittorica o filosofica). muzio, 1-15
mandare forzatamente, rinchiudere con la violenza o contro la sua volontà (una persona
grande uomo, non dico per la vita o per la salute nostra, ma per
). -ficcare, ficcarsi in capo o in testa un'idea: imprimersela bene
, entrare (in un luogo stretto o affollato, in un gruppo di persone,
ficca entro le piume, / altrui consiglia o non salire in sella, / o
o non salire in sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. alfieri
, schiva dei sentieri troppo battuti, o qualche rima discreta. verga, i-330
318: con loro ci si ficcava sempre o per amore o per forza o per
loro ci si ficcava sempre o per amore o per forza o per diritto o per
sempre o per amore o per forza o per diritto o per trasverso questo giovanni
amore o per forza o per diritto o per trasverso questo giovanni di bùrico;
sempre sul punto di accostare una ragazza o ficcarmi in una bettola equivoca, oppure decidere
è ben fatto, e se ha troppa o poca stella, e se pesca troppo
pratica. ficcarmi / per di firenze o genova un velluto, / ch'ogni
prezzo di quel ch'ella valeva, o per di miglior qualità che ella
il naso: manifestare una curiosità eccessiva o indebita; occuparsi delle faccende o degli
eccessiva o indebita; occuparsi delle faccende o degli affari altrui; intervenire in argomenti
loro stirpe: nondimeno il dettatore, o il generai de'cavalli, per segnar
segretumi? di qui non s'esce: o per ragazzata, per darvi importanza come
i bambini a far l'altarino; o per ficcargliela al codice, e lavorare di
f. d'ambra, 4-96: o va a ficcarti / 'nun cesso, poveraccio
solito col mazzo, e da lanciare, o brigantini armati, che stavano di continuo
, palalo con canne da prima, o picciol palo, e ficcato discosto. giulianelli
negheranno che ci sian degli astri? o mi vorranno dire che stian lassù a far
d'ossa, di sepolcri e sassi / o rotti o intieri o ficchi ne l'
, di sepolcri e sassi / o rotti o intieri o ficchi ne l'arene.
sepolcri e sassi / o rotti o intieri o ficchi ne l'arene. e.
). della porta, 2-359: o figlio, se non conosci l'aspetto
tali luoghi diconsi dai paesani ficcatoi o pollini o ribolliti, e sono da loro
diconsi dai paesani ficcatoi o pollini o ribolliti, e sono da loro scansati con
tiro quando è diretto dall'alto in basso o in linea retta o quando il proiettile
alto in basso o in linea retta o quando il proiettile penetra nel bersaglio,
.. questo vien dimandato tiro di ficco o ficcare. dovila, 580:
traverse e poggi ove elle cadano a rotolone o di ficco. colletta, 2-i-501:
ulivete, quanto i fichereti mancheranno, o saranno bruciolati e distrutti. =
fichétto, sm. gettone d'avorio o d'osso per segnare i punti.
comprendente due sottospecie: ficus carica sativa o fico domestico e ficus carica caprificus o
o fico domestico e ficus carica caprificus o fico selvatico o maschile), conosciuta
e ficus carica caprificus o fico selvatico o maschile), conosciuta in molte varietà,
allungata, con buccia di color verde più o meno intenso o violetto o screziato o
di color verde più o meno intenso o violetto o screziato o nero, polpa
verde più o meno intenso o violetto o screziato o nero, polpa tenerissima e
o meno intenso o violetto o screziato o nero, polpa tenerissima e zuccherina,
da una piccola massa di granelli verdini o rossicci. testi fiorentini, 228
gli antichi], per far statue o pitture, lo albero, il gattice,
, 1443: forte legate le manne, o legatori, non passi / uno che
la fecondazione entomo- fila del fico domestico o femminile. c. bartoli, 400
ben rigogliosa pianta di fico salvatico, o caprifico, la quale colle sue barbe incastrate
: costor vissuti sono un mese, o piue, / a noce, a fichi
.. / sotto color di vender pera o fiche / andavan loro intorno a libertate
dell'anno precedente, mentre il fico fornito o fico vero si sviluppa da gemme dell'
sampier, que'ben maturi, / o le lasagne, o qualche cosa sciocca.
ben maturi, / o le lasagne, o qualche cosa sciocca. bellincioni, ii-74
: v. ficosecco. -fico vieto o annebbiato o afato: fico ancora acerbo
. ficosecco. -fico vieto o annebbiato o afato: fico ancora acerbo che all'
della patina prodotta sulla buccia dalla nebbia o dall'afa. - anche al figur.
che si sviluppa fra le due natiche o negli organi sessuali. testi fiorentini,
del mezzo della pianta, per ferro o altra cosa dura ch'entri insino al tuello
-con senso osceno: organo genitale maschile o femminile. a. alamanni, v
in firenze degli avvenimenti un poco complicati o di qualche importanza, senza che due
sa ch'ella sia in casa, o veramente non sia occupata? non vorrei
locuz. -andare a cercar fichi in vetta o in punta: cacciarsi avventatamente in imprese
sia una di queste due cose; o che costui sia qualche giovane leggiero, che
sia venuto voglia de'fichi fiori; o che sia qualche rompicollo. l.
sorpresa, stizza per le parole insensate o per gli atti, il comportamento inconsulto
, su un fatto; giudicare qualcosa o qualcuno per ciò che vale effettivamente.
immagine di una foglia di fico scolpita o dipinta che viene posta sulle statue o
o dipinta che viene posta sulle statue o su figure dipinte per coprirne le nudità
copre fatti, situazioni, idee che sono o si ritengono turpi, manchevoli, difettose
a non fermarsi, nel giudicare qualcosa o qualcuno, alle semplici apparenze, che
, iii-153: che non monta un fico o un frullo. modo di dire,
un frullo. modo di dire, o sia proverbio italiano. tu non vali un
lancia) / si serba ai fichi, o cavalier, la pancia. tassoni,
corpo serbar vuole, / prorompe in queste o simili parole. giusti, 4-i-70:
, sf. chim. pigmento azzurrognolo o bluastro, proteico, solubile in soluzioni
di piccoli ciuffi di spine (o aculei), per lo più minutissimi,
aculei), per lo più minutissimi, o talvolta di maggiore grossezza; i
ha buccia spessa di colore arancio o violetto al momento della maturazione,
polpa mucillaginosa, bianca, gialla, o rossa-vio- letto, piena di semi
di fichidindia, qualche strillo di calandra o la risata d'una gazza, che
il tallo sabbioso di qualche ficodindia divelto o sconquassato, dove la polpa verde di
dimensioni, rami anziché inclinati in alto o perpendicolari al tronco, inclinati verso il
sapor dolce; le dicono giummis o fichi di faraone. ficoeritrina,
forma nella cavità di un alcionio fico o di altra specie affine.
cavità lasciata da un alcionio fico, o da altra specie consimile.
funghi molto diffusi (acquatici, saprofiti o parassiti delle piante coltivate), caratterizzate
. il frutto del fico essiccato al sole o in un forno o in essiccatoi ad
essiccato al sole o in un forno o in essiccatoi ad aria calda (intero,
aria calda (intero, sbucciato o tagliato per lungo e, spesso, infarcito
e, spesso, infarcito con mandorle o noci). cavalca, i-282:
stropicciato. -famil. donna rinsecchita o bambino molto magro. -spreg.
/ ma l'entrata d'un pero o d'una vite / non dareste, e
ditela nel preciso modo come la sentite o come la vedete, e non importa
tenere in poco conto, disprezzare qualcuno o qualcosa. menzini, 5-136: e
valere nulla, non avere nessuna qualità o pregio. rosa, 1-145: vi
ficulni, sterpi impra ticabili o roccia nuda. = voce dotta
il diritto di pascolarvi il bestiame o di ridurli a cultura. -anche: affitto
dogana di siena, sieno date le fide o a siena o alle calle, secondo
, sieno date le fide o a siena o alle calle, secondo che tornerà più
colpa grande ne furono anche le bandite possedute o per titolo di conquista, o di
possedute o per titolo di conquista, o di donazione, o di compra da
titolo di conquista, o di donazione, o di compra da famiglie volterrane o
o di compra da famiglie volterrane o sanesi, dal sovrano, da molte co
: ogni terra che arrivi a distinguersi o per colore, o per finezza, o
arrivi a distinguersi o per colore, o per finezza, o per leggerezza, o
o per colore, o per finezza, o per leggerezza, o per altra qualità
o per finezza, o per leggerezza, o per altra qualità un poco remarcabile,
,... non lo fecero, o fosse per paura della galea, o
o fosse per paura della galea, o per industria di molti fidalghi, ma
). -anche: facilità a lasciarsi illudere o ingannare, ingenuità, dabbenaggine.
largamente sovviene. petrarca, iv-2-67: o fidanza gentil! chi dio ben cole
fa dolere. pulci, 27-214: o fidanza gentil, chi iddio ben cole!
non ha dubbio ch'io averei potuto o tacerle o con più modeste parole accennarle
dubbio ch'io averei potuto o tacerle o con più modeste parole accennarle. par
mai coltivatore a te congiunto di parentado o di tenerezza d'amistade, imperocché,
e pratica con simili uomini, ma uno o due in cui vedi il diminio t'
. dante, purg., 13-16: o dolce lume, a cui fidanza i'
: riporre la propria fiducia in qualcuno o in qualcosa (o anche in se
fiducia in qualcuno o in qualcosa (o anche in se stesso); farvi assegnamento
dante, purg., 10-123: o superbi cristian, miseri lassi, / che
farà pretendere per tutto quello che egli fa o dice, ed allora ne riceverà di
. -fare a fidanza con qualcuno o qualcosa: comportarsi con fiducia, con
-riporre piena fiducia (in qualcuno o qualcosa); farvi sicuro assegnamento.
. -stare a fidanza in qualcuno o qualcosa: riporvi grande fiducia.
2. periodo di tempo, più o meno lungo, che precede le nozze
rifiuterei quale marito. durante il fidanzamento o -peggio -dopo, ecco che arriccia il naso
matrimonio; che è stato promesso (o si è promesso) in matrimonio.
la sera della domenica, restandoci tre o quattro ore. comisso, 14-115:
una cosa, per lo più utile o preziosa, a persona degna di fiducia
altra persona, nel frattempo la custodisca o se ne serva a proprio vantaggio.
carichi gelosi in mano di un capitano o altro ministro che fosse uscito dal corpo
spolverini, xxx-1-164: sappia quanto più o men debba a ciascuna / secco riso
nido, / medice nato in pietra, o gentil prole, / che torna buona
/ né di lontan par m'assicuri o fidi. -munire di guarentigia,
ii-715: non eransi variate le cose, o inverso la sustanza o inverso la maniera
le cose, o inverso la sustanza o inverso la maniera di fidar gli eretici.
volte sperienza. bonarelli, xxx-5-85: o giovanetto incauto! / tentar di fè con
né fidate de'figli / la sorte, o de le care / spose, a l'
è dunque il vantaggio del iudeo? o, quale è l'utilità della circuncisione?
i non a te fido vili pianti o lascivi amori, strofe diletta. -attribuire
, fiducia in chi ne è (o ne è stimato) degno. baldonasco
, così malmenati, e senza capo o consiglio, si diruppono quasi tutti a
tutto el magior regno / che bono aggia o non bono unde fidare. boccaccio,
retto dalla prep. in, su o sopra. meo de'tolomei, vl-n-ii
ch'aggia giocato. guittone, i-16-19: o che folle è fidare e appoggiare in
5-13): chiunqua si fida in vista o mostramento, / senz'altra prova,
/ a questo tempo in che mi fidi o speri, / ch'un sol piacer
antifrasi (quasi esclusivamente nella forma imperativa o esortativa).
se stesso, nelle proprie qualità fisiche o morali; ritenersi sicuro del fatto proprio
sorprese che può causare una fiducia cieca o facilona, grande prudenza e oculata diffidenza
fidate spalle. simintendi, 3-32: o iris, fidatissima mes- saggiera della mia
casi. guido da pisa, 2-27: o luce di troia, o speranza fidatissima
, 2-27: o luce di troia, o speranza fidatissima de'troiani, quanto se'
cosa inanimata che presti frequente, prezioso o segreto servigio... il fidato
democratico sia il più utile, o il meno dannoso di tutti gl'altri al
valesse la ballata nell'opera de'due o tre grandi poeti tedeschi che meglio la
stato offeso, in qualche tempo, o dalle armi o dalle arti sue? pallavicino
in qualche tempo, o dalle armi o dalle arti sue? pallavicino, 7-45
trovato dalle guardie del lago suddetto, o pesci, o reti, o
lago suddetto, o pesci, o reti, o altri arnesi da pesca nelle
o pesci, o reti, o altri arnesi da pesca nelle barche dei fidati
per tuo amore si mettino alla morte, o con uomini che siano male contenti del
, da darsi a ciascun testimone capitolato o fidefaciente, soldi tre. guerrazzi, i-266
. atteggiamento spirituale, culturale, politico o sociale fondato sull'adesione aprioristica e irrazionale
mach è « fideismo », difesa o manifestazione della borghesia, come giudicava il
la quale volgarmente in italia diciamo sicurtà o pregiaria, e legalmente si dice fideiussione
ond'altri assume l'obbligo di dare o fare qualche cosa per un altro,
altro, se questi non la dà o non la fa; dal qual contratto viene
detta arte... possi richiamare o lamentare dinanzi da detti consoli..
a conchiudere pregandolo che presti loro, o che almanco entri fideiussore, e lui subito
]: 'fidente', che ha fiducia più o meno sicura o ardita in persona o
che ha fiducia più o meno sicura o ardita in persona o in cosa. è
o meno sicura o ardita in persona o in cosa. è soltanto del linguaggio
2-1-491: qui non so se voi stesso o il nostro comune amico con tuono fidenziano
. m. -ci). che riguarda o appartiene a fidia, il celebre
piretro che, bruciando, tramortisce o uccide le zanzare. dossi,
torce, e finalmente colla fidicina o sonatrice di strumento di corde, che gira
: è un sissizio, un fidizio, o vogliam dire in lingua povera, una
ingiuriata forte. matraini, ix-515: o fortunato lui che tanto vuole / soffrir la
avea conferito. forteguerri, 24-35: o dolce, o grata, o cara amica
forteguerri, 24-35: o dolce, o grata, o cara amica, e fida
24-35: o dolce, o grata, o cara amica, e fida. alfieri
in casa sua e della malvegoli, o talvolta in fortezza, o in ritrovi
della malvegoli, o talvolta in fortezza, o in ritrovi più segreti; vi convenivano
fida a cui / ti segue, o clara istella matutina. giusto de'conti,
n. villani, i-9-22: ite, o fidi, a lor disse; e
posa talvolta / su l'idalio frondoso o in vai di gnido. foscolo,
nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido
degli altari non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. carducci
.). petrarca, 329-3: o fido sguardo, or che volei tu dinne
di lei / che, spontanea o pregata, a te donossi / per tua
alfieri, 1-679: ma tu resti, o brando: all'ultim'uopo, /
memoria). pulci, 28-87: o defensor delle cristiane squadre, /..
squadre, /... / o fido specchio ove ogni ben s'è mostro
ove ogni ben s'è mostro, / o fama, o pregio, o gloria
s'è mostro, / o fama, o pregio, o gloria al secol nostro
/ o fama, o pregio, o gloria al secol nostro! castiglione, 429
del core. dell'uva, 215: o saldo schermo alle percosse rie / del
alle percosse rie / del mondo, ed o ristoro a'nostri danni, / fido
e portateli fide al mio signore, / o di francia beate e felici óre,
rimando / l'amor del nostro nido, o mamma, o babbo, / e
amor del nostro nido, o mamma, o babbo, / e nella gioia di
non la sdegna, / men pronta aita o servitù men fida. marino, 4-154
14: tornerà tempo che senz'ombra o velo / si porga l'aer nostro a
, 140: egli è sì forte, o albizotto, il grido / suto
banca a favore di un cliente, o da un privato a favore di un
* credito 'viene dal * credere o affidare ', poiché non si affida il
la direzione che prende questa credenza, o fido, nascono due specie di credito
oneroso, ma con patto di restituzione o di pagamento a termine, senza altra
, dare ad altri danaro o roba, ch'egli ne renda il valsente
egli ne renda il valsente, con frutto o senza. * ho comprato questi occhiali
lealtà, sulla benevolenza di qualcuno (o del prossimo in genere),
e di tarsia, contentandosi di copiare o rimestare i tritumi dei loro scolastici bisarcavoli
, peggio di quella che lei o gli altri avrebbero potuto imaginare e desiderare.
ma... quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia
. quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in dio
onestà, lealtà e buona fede (o nei rapporti d'affari, anche grazie
sua solvibilità), e che determinano o facilitano l'affidamento dei terzi, la
, s'intende che nel commercio niuno o pochi si fidano di lui. de marchi
con cui il tutore istituisce legalmente erede o legatario una persona, conferendole però l'
persona. -abuso di fiducia: atto o comportamento col quale qualcuno tradisce la fiducia
della gagliardia. (in generale, o in rapporto con una specifica -presumere, insuperbire
cavalca, 16-2-90: non è alcuna passione o infermità stesso (se tale atto è
fiducia né baldanza. la concessione o la conferma al governo della -sperare
fanciullesche bravure il parlamento delibera un ordine o una mozione prete pigliava sempre più fiducia di
di rallegrare gli amantisdi fiducia (approvandola o rigettandola). -in simi genitori con molti
una mozione di fiducia, il programma o l'operato del governo (da parte del
rigetto di una mozione di fiducia, o l'accoglimento di una mozione di sfiducia
una mozione di sfiducia) il programma o l'operato del governo, obbligandolo a
. verri, ii-209: tremate, o traditori conscritti, al cospetto di me fatto
, il tono del puro missionario o del filantropo, ma quello di un uomo
affidamento da parte di chi lo occupa o lo esercita; delicato, riservatissimo.
v.]: * linea fiduciale 'o 'di fiducia ', dicesi da'
e dagli astronomi la centrale dell'astrolabio o del traguardo. è anche una linea segnata
mediante un negozio fiduciario, trasferisce o fa acquistare ad altra persona un diritto.
fiduciaria: quella della carta moneta, o anche dei titoli di credito (cambiali,
non sul valore intrinseco della carta moneta o dei titoli di credito, ma sulla
di credito, ma sulla fiducia delle banche o dei privati che li emettono).
caso di una disposizione testamentaria fiduciaria, o del fiduciante che desidera nascondere i suoi
che desidera nascondere i suoi beni, o che non ha la capacità legale per
in proprio il diritto in questione, o dello stesso fiduciario, ad es.
avente la funzione di amministrare beni o patrimoni a essa affidati da privati o da
beni o patrimoni a essa affidati da privati o da pubbliche autorità (cosiddetta perché nel
. internaz. a mministrazione fiduciaria (o mandato fiduciario): quella esercitata,
conte mellerio un lascito fiduciario di cinque o sei milioni di lire da rassegnarsi ai gesuiti
.]: dicesi 'erede fiduciario 'o fiduciale colui che deve consegnare ad un altro
testatore si commette, lasciandogli il tutto o una parte de'suoi beni, non
feudatario la suddetta persona, ancorché fiduciaria o simulata. filangieri, xviii-5-725: se il
come potrebbe egli alienare le parti, o in pregiudizio del popolo istesso,
in pregiudizio del popolo istesso, o de'suoi successori? guerrazzi, 4-263:
-sf. la direttrice di ciascun fascio o gruppo femminile nel periodo fascista.
intrinseco alla filosofia, presero ad affermare (o si dettero l'illusione) di attenersi
'fiducioso', chi ha molta fiducia; o sentimento, o parola, o cosa che
ha molta fiducia; o sentimento, o parola, o cosa che viene da
fiducia; o sentimento, o parola, o cosa che viene da fiducia, che
molto caro. anonimo, ix-1030: o bocca bella e dilicata, / come ti
strale, / di qual fiel di cieraste o anfisibena, / il strai che il
avvertendo che non si rompano l'uova o il fiele che sta appiccato al fegato.
sopra il fegato e tiene due pori o meati, e uno ne manda nel concavo
arterie, le cartilagini, la milza o il fele, anzi né saprei d'
d'avere il fele, la milza o i reni, se in molti cadaveri
molto fiele. petrarca, 360-24: o poco mèl, molto aloè con fele!
rancore, invidia, odio contro qualcuno o qualcosa. velluti, 14: avendo
, senza ombra d'un sentimento basso, o brutto! verga, ii-285: sono
: * fiele di terra 'o 'fiele della terra ', detta anche
2. ant. che è fatto o tessuto con fieno (un abito,
thyraio di bacco, e la chlanide, o felpa fiorata, e 'l mantello vermiglio
. -in partic.: che vive o si trova in mezzo al fieno (un
suolo, per scoprir il topo di campo o la piccola biscia fienarola sui prati umidi
costruzioni), oppure adiacente a essa o poco discosta; viene anche usata dai contadini
a quindici anni sul fenile nella stalla o a cielo scoperto. d'annunzio,
toscana all'erba medica. -fieno maggengo o fieno maggese;
il sensale e 'l mercante: o traditori! salvini, v-407: 4 uomo
fiori bianco-giallastri, che compaiono in aprile o maggio isolati o a coppie;
compaiono in aprile o maggio isolati o a coppie; produce legumi rostrati con io
a coppie; produce legumi rostrati con io o 20 semi lunghi io cm circa;
alcuni paesi, costituiscono un alimento umano o un surrogato del caffè; in medicina
caccia / fra boschi antichi fuor di fossa o muro! ariosto, 10-24: già
ver panni / di questi boschi orsi o leoni uscire, / o tigri o fiere
boschi orsi o leoni uscire, / o tigri o fiere tal, che natura armi
orsi o leoni uscire, / o tigri o fiere tal, che natura armi /
/ in damma, in daino, o in altra fera alcuna, /..
-per estens. qualsiasi animale selvaggio o domestico. guittone, i-14-121:
potenzia, universalmente a tutte fiere salvatiche o dimestiche. pulci, 14-72: l'ultima
bonarelli, xxx-5-32: questa fera gentile o 'n sua sembianza / la mia crudel
l'opre sante. boccaccio, i-399: o avarizia insaziabile fiera, divoratrice di tutte
/ s'erga tempia mia fera. o. giustinian, ix-204: questa fera
comperare e a vendere. campofregoso, 7-1 o: insieme ragionando assai parole / la
bande in alcun luogo, per vendere o comperare con franchigia di gabella che dura
erano gingilli falsi, comperati alle fiere o sui carrettini. -fiera campionaria: v
più avuti in dono, organizzata da privati o da enti assistenziali, il cui ricavato
agitazione, subbuglio (e anche mercato più o meno onesto); manifestazione dei propri
di ritegno; sfacciata esibizione di qualcosa o di se stessi. bencivenni, 11
quei giorni, col freddo magari o con la pioggia, a percorrere la vecchia
dono di 4 per cento per fiera, o quello si sia, ed a mio
e finiremo il chiasso. -esser o farsi tardi, non essere a tempo alla
bella cappa, / con qualche ciarpa o qualche pennacchiera: / e così gli riesce
: come sollecitazione a giudicare una persona o una cosa dalle sue azioni.
i padroni fanno ai sottoposti un desinare, o una merenda, per esempio una smaccheronata
merenda, per esempio una smaccheronata, o una man giata di pollo
e mercati per vendere, per comperare o per curiosare. d. sestini
dante, purg., 19-29: « o virgilio, o virgilio, chi è
., 19-29: « o virgilio, o virgilio, chi è questa? »
: vivono in fondo ai boschi, o nell'aspra fatica dei campi, fieramente,
, ben so che appena a due o tre altri potrei rivolgermi in italia se non
8. in modo da recare (o da provare) dolore, noia,
sono sufficienti per 'l nostro bisogno, o per dir meglio per la nostra necessità
degli altri, come il naso, uno o più dita della mano o de'piedi
, uno o più dita della mano o de'piedi, venga sì fieramente dal freddo
che vivono negli intestini delle oloturie o fra le branchie dei molluschi bivalvi.
non meritano tal titolo per malizia dell'animo o per la fierezza o stranezza de'costumi
malizia dell'animo o per la fierezza o stranezza de'costumi. m. c.
. preti, iii-175: quanti augelletti, o cinzia, ascolti e miri / in
, né a guisa di barbarica fierezza o di tirannica potenza fosse condannato alcuno senza
, ii-42: tutte le offese che o si dissimulano per prudenza o si
che o si dissimulano per prudenza o si perdonano per necessità, a suo tempo
si compiace per quel che è (o crede di essere), per ciò che
), per ciò che ha (o crede di avere); orgoglio, dignità
dalla fierezza del giovane gagliardo, volle o no, gli convenne...
fenomeni naturali, agli effetti di azioni o circostanze particolari. biringuccio, i-91:
d'un color rossastro come di ruggine o di grumo; e i gridi degli uccelli
. -acerbità di un dolore fisico o morale; gravità di una sventura,
e peste suol appunto consistere nella minore o maggior fierezza. alcune son funestissime ed
la fierezza. savinio, 309: o cuore ahimè! quanto sei frollo ancora alla
trionfo / gli accrebbe fasto, o mansueto il rese? rovani, ii-394:
: ella guardò la folla, due o tre volte, serenamente, anzi non senza
tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture o siano sculture o
cose che vanno lontane, o siano pitture o siano sculture o qualsivoglia altra somigliante
o siano pitture o siano sculture o qualsivoglia altra somigliante cosa, hanno più fierezza
, non so se d'un ercole o di un giove fulminante, e datogli con
alterezza singolare; si piacevano d'imagini o ardite o pure. c. e.
; si piacevano d'imagini o ardite o pure. c. e. gadda,
, 532: le voci come tràggono o ridùcono, proparossitone
vicino, / è naturai fierezza, o mio destino, / che sì da voi
, 154: depon la tua fierezza, o cor umano, / né far,
esclusi tutti que'che non sono, o per esser di già passati, o per
, o per esser di già passati, o per mantenersi ancora in quel fieri,
accordo in fieri, debbe volere vederne o resoluzione fatta, o per fatta
volere vederne o resoluzione fatta, o per fatta. targioni tozzetti, 11-1-285:
: poscia, per via montana o per silvestra, / torme seguì di fier
demoniaco. -con riferimento a mostri o a belve immaginarie. dante, inf
, la loro indole; che appartiene o è destinato alle belve; ferino, belluino
a giano. savonarola, 7-ii-306: o italia, tu sarai data nelle mani
mondo, che in questa forma, o contra minimi o pecorelle, sempre sono
che in questa forma, o contra minimi o pecorelle, sempre sono fieri. pulci
. / son tronche, ahi lasso: o fera mano ed armi / crude,
mano ed armi / crude, e o levi mie catene e lente! caro,
casi più gravi, ma che un graffietto o un furuncolino facevano andare come matto.
disdegnosa e fera. marmitta, 75: o bella / e più ch'orsa crudel
giorni sereni pale pietade, o fiera donna, almeno / date riposo per
i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza nube
seguito da un compì, di limitazione o da compì. 0 prop. causali
federico, dal sonante fiume / ella, o piemonte, ti donava il carme /
di ardore, una pariglia di morelli o di bai impettiti, lucidi e luccicanti,
carattere inflessibile, un animo forte (o anche violento, crudele). -in
fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui domandate, / o genti
morte o d'altrui domandate, / o genti sciocche col folleggiar vano, / ella
spalle sempre fosse effetto di fiero orgoglio o di disperata rassegnazione, e non si sapeva
sapeva nemmeno se la sua fosse selvatichezza o timidità. sbarbaro, 2-67: se
: il vecchio * lunni 'padre, o madre, si trova co'figli,
ondoso v'apre e vi dismembra, / o quanto al vostro stato il mio rassembra
. giusto de'conti, i-62: o rinnovati miei passati affanni, / o
o rinnovati miei passati affanni, / o fera stella, che il diaspro induri,
me non vale. pulci, 19-20: o vita trista, misera e dolente;
trista, misera e dolente; / o mondo pazzo, o crude e fere stelle
e dolente; / o mondo pazzo, o crude e fere stelle, / o
, o crude e fere stelle, / o distino aspro e 'ngiusto veramente! molza
rustico, vi-1-193 (53-6): o donna mia, merzed'e pietanza /
notizia, avea cangiata vista / per morte o per prigion crudele e fera. bembo
entra dalla bocca una minima minimissima stilla o di vino, o di acqua, o
minima minimissima stilla o di vino, o di acqua, o di brodo, o
o di vino, o di acqua, o di brodo, o di che che
o di acqua, o di brodo, o di che che sia, subito si
vi riapparve più fiera la moria, tifo o peste, come si volesse chiamare.
dispiace -che un suo servo péra. o. cavalletta, lvi-200: passò d'un
ornai più non bisogna / canne tonanti o fulmini guerrieri, / anzi convien che stempri
fiero pasto, senz'ombra di scrupolo o di ripugnanza. d'annunzio, iii-
] una fiera petizione di principio, o più semplicemente una fiera confusione.
caro, 1-995: qual forza, o qual destino a tanti rischi / t'hanno
, in sì feri paesi / esposto, o de la dea famoso
la vita). guido delle colonne o anonimo, 428: la mia vita è
partita, / a te mi raccomando, o vergin cara, / che sei la
. / deh quella grazia, o vergine, che rara / non è giammai
d'impaludarsi nella produzione dei giotteschi stereotipi o d'impronta goticiz- zata, per non
/ non sa negar, se ben narra o dipinge. alfieri, i-194: non
. sostant. persona orgogliosa, coraggiosa (o anche violenta, crudele).
sole; che è nato o che risiede a fiesole. dante
fosse. chiabrera, 337: o rive d'arno, o fiesolane piagge,
, 337: o rive d'arno, o fiesolane piagge, / ove un
, il suo organismo, le membra o un organo del corpo o anche un
le membra o un organo del corpo o anche un animale). -anche sostant
una bella donna inferma e fievole, o se ti abbatti ad esser testimonio a
. -che nasce da debolezza fisica o ne è il segno. -anche al
2-473: una singolarità, apparentemente fievole o non palese o negletta, è sovente di
singolarità, apparentemente fievole o non palese o negletta, è sovente di tal momento,
stesso non si sostiene, rependo per terra o aggraticciandosi a che truova; le sue
intensità, moderato, di poca entità o importanza. testi fiorentini, 195:
pure accade, occorre nei piccioli ruscelli o fonti, nei quali è fievole la causa
fievoli bagliori per la fosforescenza di funghi o di sterpi marciti, forse divelti con garbo
leva la man dall'opera, / o immortalmente stanco! / scingi il
al suo organismo, alle membra o a un organo del corpo o anche
membra o a un organo del corpo o anche ad animale). fatti di
pallavicino, 1-540: questa impotenza nasce o da fievolezza di membra, o da
nasce o da fievolezza di membra, o da mancamento d'arnesi. correrà, xl-163
svenimento; momentaneo mancamento delle facoltà fisiche o intellettuali. novellino, 5 (19
carne, e non bere vino, o altra cosa per la quale il tuo fratello
uomini... generarsi la lentezza o la confusione dell'intendere, il tardare
la confusione dell'intendere, il tardare o il precipitare e il variare de'giudizi,
volgari. -inconsistenza, scarsa rilevanza o validità (di un argomento, di
questo differente gusto nasce dalla robustezza, o dalla fievolezza del giudizio. -in
figur. ant. debolezza politica, militare o economica. giamboni, 8-ii-401:
, che non possa avere avvocato, o per fievolezza o per potenza del suo
non possa avere avvocato, o per fievolezza o per potenza del suo avversario, egli
, voce scherzosa della guerra: ricovero o * rifugio 'qualsiasi contro il tiro nemico
, / che più carte non schiccheri o 'mpacchiuche. soffici, v-1-261: mi fa
ma prima di cicorea una insalata, / o di lattuga, o capperi ben netti
una insalata, / o di lattuga, o capperi ben netti. garzoni, 4-56
cucchi e asti;... o spogliarti delle calze chiamate tirante; o
o spogliarti delle calze chiamate tirante; o del borsetto dei soldi, che lor dimandano
: * figagnolo ', specie di porro o lebbra che viene alla forcella e qualche
circostanza, coi capelli all'americana o circumrapati alla tedesca, come li esigo io
l'epa, / parean superbi dirgli: o stacci, o crepa. algarotti,
/ parean superbi dirgli: o stacci, o crepa. algarotti, 1-24: furono
ovunque un arbor dritto / vedesse ombrare o fonte o rivo puro, / v'avea
arbor dritto / vedesse ombrare o fonte o rivo puro, / v'avea spillo
rivo puro, / v'avea spillo o coltei subito fitto. -ant.
; spingere, gettare, precipitare qualcuno o qualcosa in un luogo, in un
e, fittala nella caldaia, o nel paiuolo, o nella pentola, o
caldaia, o nel paiuolo, o nella pentola, o nella pignatta, tutto
o nel paiuolo, o nella pentola, o nella pignatta, tutto ciò che la
ritratti! i ritra... o sangue di caracalla, ecco l'originale,
io mi son servito d'un pannaccio o sacco, il quale, come la pianta
. -trattenersi per un periodo più o meno lungo in un luogo.
44: quando il tuo sguardo magnetico, o adele, si fisse nel mio la
non è la fatica degli innumeri combattimenti o deu'esiglio perpetuo, è la esperienza
te medesmo questo / tu dici, o altri a te di me ti disse?
sola specie, il lori solitario o lori dal collare (phygys solitarius) che
molto belline. manzoni, 91: o sposa, o figlia, udite / le
manzoni, 91: o sposa, o figlia, udite / le mie parole estreme
questo alla salute vostra / io concorro, o messeni. alfieri, 1-847: -di
2. discendente femminile di determinati genitori o di una determinata stirpe, di un popolo
un popolo. tasso, 13-i-521: o d'eroi figlia illustre, o d'eroi
13-i-521: o d'eroi figlia illustre, o d'eroi sposa, / o d'
, o d'eroi sposa, / o d'eroi madre. alfieri, 1-647:
5. figur. qualsiasi oggetto, concetto o entità in rapporto alla causa che l'
delle appartenenti a vari ordini, congregazioni o istituti religiosi femminili { figlie di carità
mai figlia puttana, che la madre o la balia non le sia stata ruffiana
, e trovando che in una tomba o vero citema figliavano e albergavano colombi,
colombi] se dài loro orzo arrostito, o fave spesse volte, ovvero ervo.
la sua sementa [dell'erba buona o santa] vien tardi, è meglio piantarla
piantarla di primavera con le sue barbe o cesti spartiti che fa, che si
tutto l'anno si stracca né posa sicché o non figli o non allievi o da
si stracca né posa sicché o non figli o non allievi o da capo non concepisca
sicché o non figli o non allievi o da capo non concepisca. 4.
frezzi, iv-10-101: queste tre farien poco o niente, / se non che ognuna
quel suo discorso avviluppato restava in aria o sfumava a un tratto in una esclamazione;
-a). figlio (o figlia) d'altro letto in rapporto al
in rapporto al nuovo coniuge (patrigno o matrigna). meo de'tolomei
], 48: siamo ancor noi, o bel figliastro mio, / tra così
2. ant. figlio adulterino o illegittimo di uno dei due coniugi.
. lastri, 1-3-287: il buttero o portafoglia delle figliate. pirandello, 7-285:
0 più figli da parte di uno o d'entrambi i genitori.
per ellissi) e dal nome del padre o della madre, per indicare una persona
, fi'di bemardone! -figlio adottivo o adottato: colui che, mediante l'
virtù di successivo matrimonio fra i genitori o di un apposito decreto del capo dello
sai, / fatai terra gli o da entrambi i genitori. -figlio naturale
leopardi, 2-41: amor d'italia, o cari, / amor di questa misera
.. / spirti v'aggiunga nosciuto o giudizialmente dichiarato: quello che e
e vostra opra coroni / misericordia, o figli, / e duolo e
e è stato riconosciuto da uno o da entrambi i sdegno di cotanto
onde bagna costei le guance genitori o quello che è stato dichiarato figlio
1-i-399: il numero 740: marciate, o de la patria incliti figli, / de
di paglia? della casa, 675: o sonno, o de la queta, ganno
della casa, 675: o sonno, o de la queta, ganno, / ingiustizia
umida, ombrosa / notte placido figlio; o de'mortali / que'tre gran mali sottostanno
dolce de'mali. marino, 215: o del prio, figlio degno / d'ignoranza
imaginate brignole sale, iv-177: ecco, o tu che leggi, un libro figlio
le cimmerie grotte. alfieri, 1-152: o figli / generosi di marte, al
figli del ciel. leopardi, 21-39: o natura, o natura, / perché
. leopardi, 21-39: o natura, o natura, / perché non rendi poi
sì soave piagne / forse suoi figli, o sua cara consorte, / di dolcezze
penne appresa. pascoli, 566: o son forse gli ultimi consigli / ai piccini
un'età, di una dottrina religiosa o politica, e ne rispecchia nella mentalità
altro che il canto avrai del figlio / o materna mia terra: a noi prescrisse
anch'esso, sebbene spurio, della distinzione o dilacerazione introdotta dal cristianesimo nell'antica unità
loro origine. tasso, 13-i-581: o del grand'apennino / figlio picciolo sì
la sponda. pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai
. pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai / figli
: con riferimento a un'origine mitica o a un rapporto di affinità spirituale.
fia tutta sicura. tasso, 7-8: o padre, or che d'intorno /
, / invocano. manzoni, ii-6: o figlio, o tu cui genera
, ii-6: o figlio, o tu cui genera / l'eterno, eterno
arena, e trasformarla in fune, / o te beato! fìniran tuoi giorni,
. andrea da barberino, 1-207: o nipote, se tu non mi presenti
. chi è stato tenuto a battesimo o a cresima, rispetto alla persona (
cresima, rispetto alla persona (compare o padrino, comare o madrina) che ve
persona (compare o padrino, comare o madrina) che ve l'ha tenuto
né legittima né bastarda, del suo nonno o nonna, 0 vero santoli. bembo
ratti i passi tuoi rivolgi, / o mia dolce figliuola? manzoni, pr.
ti ha concesso a me; 1 o mia figliola, tu non sei dei sogni
: figlia di un re di francia o di un principe della famiglia reale francese.
, ragazza. - anche: fanciulla o donna adulta tenuta in conto di figlia
7-15: e che ti credi, o misera figliuola, / d'aver a conseguir
le viti poc'altro gettano che uno o due tralci, con una sola foglia per
, e taglierà tutto rasente al fusto o pedale. = deriv. da figliolo
indivisibilità ideale? monti, x-5-188: o tu, nume balordo, o dea
x-5-188: o tu, nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran
eglino figliuoli del diavolo per natura, o per adozione, che sono le due prime
: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
. quante carezze / tu gli facesti, o tenero figliuolo. palazzeschi, i-13:
insieme dei figli sia maschi sia femmine o anche dei parenti stretti (i nipoti,
che di lei nasceranno, sentiranno, o tutti o alcuno, d'alcuno de'detti
lei nasceranno, sentiranno, o tutti o alcuno, d'alcuno de'detti vizii e
vecchia madre abbandonata da tutti i suoi figliuoli o morti o lontani. leopardi, 4-17
da tutti i suoi figliuoli o morti o lontani. leopardi, 4-17: o miseri
morti o lontani. leopardi, 4-17: o miseri o codardi / figliuoli avrai.
lontani. leopardi, 4-17: o miseri o codardi / figliuoli avrai. miseri eleggi
per la gravezza del peccato originale, o attuale, ch'è in sulle spalle di
fra un religioso e i propri fedeli o fra un'autorità ecclesiastica e chi da
(rispetto all'ordine al quale appartiene o al convento ove risiede). dominici
8. per simil. ant. pollone o foglia che spunta ai piedi delle piante
ai piedi delle piante; piccolo bulbo o tubero che nasce intorno al bulbo o
o tubero che nasce intorno al bulbo o al tubero principale. - anche:
. agostino volgar., 4-81: o monaco, pon giù l'ira, lascia
santa chiesa. -figliuolo dell'uomo o figliuolo di adamo: l'uomo stesso
. bibbia volgar., vii-435: o figliuolo d'uomo, proponi lo detto
mutarsi. guerrazzi, 6-9: te, o sole, io esaltava, occhio di
quando e'si va da un babbo o da una mamma / ch'abbia parecchi
, 45-39: qual progne si lamenta o filomena, / ch'a cercar esca ai
all'infinito quel figliolone di quindici anni, o raccoglierselo in braccio e riportarlo di peso
artista). - anche: illusione magica o diabolica. boccaccio, viii-3-249: i
, 2-287: è questi forse qualche figone o qualche schiavo, che altri
figuline, nella parte alta della fornace, o altro fuoco simile. targioni tozzetti,
terre calcarie, le seconde vitrescenti, o per meglio dire figuline. 2.
di terra. alberti, i-322: o orciolaio (fu el padre d'agatocle,
di una cosa in quanto rappresentabile visivamente o descrivibile in rapporto con altre forme.
, secondo che averà bisogno di più o meno quantità di foglie per fare ombra,
allogata, e s'ella stia ferma o si muova; e de la sua forma
scorge nelle nuvole pure un minimo movimento o mutazion di figura, il quale ad
e incerta (per effetti di luce o di movimento). forteguerri, 12-106
disegnata, / che sculto noi farebbe o dipintura ». firenzuola, 549: le
la loro complessione, per costellazione, o sanguinea, o collerica ec., ed
, per costellazione, o sanguinea, o collerica ec., ed eziandio la
/ vedeste mai così nova figura / o così savia giovane piacente? dondi,
essa subito interveniva a criticarne il naso o la figura. cardarelli, 6-31: obeso
apparente convenienzia che egli ha con le figure o con le parti degli animali irrazionali.
verdura, / e ciò che luce, o è bello a vedere. risplende più
fu diva sì innocente e pura / o nume nel celeste concistoro / che non
tal ch'i'non la conobbi, o senso umano!, / anzi le dissi
mettasi a mangiare / mela cotogna, o sorba non matura. -persona di
si riesce a distinguere solo la sagoma o la forma (per la distanza, per
sembiante umano era alterato in una comica o tragica espressione. -immagine riflessa.
. ogni insieme di parti, di linee o di superficie. -figura piana: regione
* figura ', in termine matematico, o è superficiale, o è solida:
in termine matematico, o è superficiale, o è solida: se superficiale è quella
quella superficie che è contenuta da uno o da più termini lineari: se solida,
quel corpo che è contenuto da uno o da più termini superficiali. redi,
uno sia l'altro è in geometria, o in una certa parte almeno della geometria
-per estens. la riproduzione disegnata o modellata di una figura geometrica.
5. immagine disegnata, dipinta o in rilievo. giacomo da lentini,
agia avante. guittone, xxxv-8: o bon gesù, non è ragion che doglia
a comprendere quali siano più vive, o le genti che ammirano le figure,
genti che ammirano le figure, o le figure che sono ammirate da le genti
chi disegnasse il paese intorno a roma o intorno a napoli. boccalini, i-61:
: 11 maestro che figurò quella figura o vero statua. bisticci, 3-438:
figure dei vecchi manuali di storia, o come la immaginano gl'ingenui pittori del tempo
artistica: la rappresentazione disegnata, dipinta o in rilievo di un uomo o di
dipinta o in rilievo di un uomo o di una donna o anche di un animale
di un uomo o di una donna o anche di un animale. carena,
, 1-13: per ritrarre una testa, o una figura o una mezza figura,
per ritrarre una testa, o una figura o una mezza figura,...
disposta per tutto. -figura intera o al naturale: quella che riproduce il
alla tentazione di farne la sola testa o il solo busto. -nella cinematografia
segno cabalistico. dante, 3-285: o tu che sprezzi la nona figura, /
e'manchino d'alfabeto, e di caratteri o elementi semplici; e si servono di
per la quale egli lo fa debitore, o creditore. e più nel margine di
possano... scriver per abaco, o mercantesco, come a lui parrà.
arismetrica] per queste figure e uno o tondo multiprico. paolo dell'abbaco, 1-11
per la quale si figura un o per esso nullo. galileo, 4-1-238:
ragionar qui brevemente de le figure antique, o voi dire imperiali, che nei libri
immagine di una persona amata conservata • o evocata nella memoria, nel cuore.
non posso altra figura immaginarmi, i o di nud'ombra o di terrestre spoglia,
immaginarmi, i o di nud'ombra o di terrestre spoglia, / col più alto
darci l'occasione a pensare de'concetti o sia delle idee che non hanno errore
alla nostra mente somministrare una 'figura 'o determinazione di cosa in se stessa possibile
. 10. personaggio storico o fantastico o appartenente a un'opera drammatica
10. personaggio storico o fantastico o appartenente a un'opera drammatica o narrativa
fantastico o appartenente a un'opera drammatica o narrativa; persona di grande importanza.
ma lo ricusò egli apertamente, o per... non voler parte della
parte della cura dell'impero languente, o per conoscersi una figura da comparir meglio in
che di eccentricismo anglo-americano che fu innestato o egli stesso innestò nel suo idealismo italiano
.. le figure del buon frate o del buon vescovo o del buon curato
figure del buon frate o del buon vescovo o del buon curato, semplici e retti
non ha niente di singolare, ma tre o quattro proposizioni che gli sfuggirono, e
denomina, ma etiam il detto fiume o torrente che l'attraversa per lo lungo
la prima figura un certo abate, o ha impegnati protettori così validi...
potete sapere s'egli è il sette o s'ella è figura. fogazzaro,
di movimenti armonici con tutta la persona o con una sola parte di essa,
l'atteggiamento normali a un arto deforme o fratturato. 14. mus. il
trova fatto nello incrociamento della prima figura o nota di una parte acuta, con
parte acuta, con la seconda figura o nota di una parte grave; ovvero
relazione si trova sempre tra quattro figure o note, e non meno. idem,
è altro, se non il fermarsi più o meno che facciamo in una voce,
meno che facciamo in una voce, o in un tuono, secondo il significato
: un omicida può essere un furfante o un eroe: il che, se riesce
a seconda della funzione, di soggetto o di predicato, che il termine medio
variamente definito, così appertiene al poeta o al sofista il formar gl'idoli. b
: nella teologia, realtà umana assunta o assurta a valore di profezia di una
. 19. retor. figura o figura retorica: ogni modificazione, rispetto
colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia,
molte voci, come si vede, o pure alquanti modi del dire presero
sono tali che, mutando le parole o l'ordine di quelle, esse nientedimeno
la più comune usanza della favella, o sia nell'allungare, nell'accorciare.
nel troncare e nel ristringer le voci; o sia nel portar all'anima il pensamento
si può dare alla serie delle idee o alle parole che le rappresentano. foscolo
luogo per forma, sembianza, immagine o aspetto. perché figura è una certa
concorso di lineamenti. e perché il nome o è formato semplicemente: come * duca
, vescovo, grande ', o è composto di più d'una parola come
, cioè di forma, di sembianza o immagine o aspetto semplice; il secondo,
di forma, di sembianza o immagine o aspetto semplice; il secondo, di
le parole, ma l'umana solamente, o più l'umana che tutte le altre
in prima colla ragione, come vorrà persuadermi o provarmi il voltaire che l'invenzione,
e di piano, e sanza strepito o figura di piato. pallavicino, 6-1-98:
suscita negli altri un giudizio di approvazione o di riprovazione; situazione o condizione opportuna
di approvazione o di riprovazione; situazione o condizione opportuna o sconveniente in cui ci
di riprovazione; situazione o condizione opportuna o sconveniente in cui ci si pone.
3-115: -se tu sapessi dirle due o tre parole, corbellone, non avresti
, fare una figura barbina: comportarsi o comparire in modo conveniente, lodevole (
comparire in modo conveniente, lodevole (o sconveniente, riprovevole); avere un'
avere un'apparenza gradevole, accettabile (o sgradevole, spiacevole). forteguerri
rovani, i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore era dotto
i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore era dotto, acuto e
con riferimento a persone, a oggetti o anche alle membra, al fisico).
; non fare figura: avere poca o nessuna importanza (con riferimento sia a
vuol dire 4 statua di marmo 'o di altro materiale, noi intendiamo 4 rilevare
e fa'figura che per l'acqua grossa o per piena sopravvenuta, la navicella percuote
-farla, attaccarla doppia di figura o di figure: fare un inganno a
e mio padre l'ha compera, / o finto di comprarla; e a mio
a qualcuno: fargli un grave torto o una grandissima burla; giocargli un brutto
leva la posta. fagiuoli, 1-5-328: o fiorante, fiorante, tu me l'
impresa. -prendere figura di qualcuno o di qualcosa: assumerne le sembianze,
-rendere figura: assomigliare a qualcuno o a qualcosa; presentarsi in un modo
realtà. -tenere figura di qualcuno o di qualcosa: simboleggiare. s
per lo più dipinta, disegnata o scolpita. -in partic.: persona (
cerretan perito, / fil di ferro tirando o funicelle, / figurette maneggia.
figura per lo più dipinta, disegnata o scolpita. -in partic.: persona
le falde d'un cappellaccio da contrabbandiere o da mago. -fare una figurona
. figura mal dipinta, mal disegnata o mal riprodotta in rilievo. -in partic
arti visive abbiano avuto il merito (o l'effetto) di porre in crisi l'
-in partic.: rappresentare in figura o con figure mediante una tecnica artistica (
1-206: il maestro che figurò quella figura o vero statua. ottimo, i-316:
-esprimere (un suono) mediante segni o simboli grafici. b. davanzali
chiare e distinte de'suoni elementari, o come tali idee abbiano potuto essere innanzi
. 5. rappresentare allegoricamente o simbolicamente; simboleggiare. guittone,
, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte: / l'
e la ragione, sta sopra un cubo o dado, per dinotare la stabilità e
. soffici, i-53: il gruppo, o catena, si spezzava e ciascuno di
e la figura / ogni senso, o ch'io dorma, o ch'io sia
senso, o ch'io dorma, o ch'io sia desto. tasso, 6-78
a me, sogni e fragranze, o mia luisa, / da l'orror di
immaginarsi, in modo che può corrispondere o no alla realtà, cose reali o possibili
o no alla realtà, cose reali o possibili delle quali non si ha esperienza
(spesso in modi di dire familiari o enfatici). galileo, 3-4-350:
ma soprattutto fotografie dove figurava, o solo o in gruppo con altre persone,
fotografie dove figurava, o solo o in gruppo con altre persone, egli stesso
l-11-256: quando si contempla un uomo o una pietra, veramente contempliamo la natura
, veramente contempliamo la natura dell'uomo o della pietra, non che esso uomo
della pietra, non che esso uomo o essa pietra siano realmente nel nostro intelletto
ad assumere come tema della rappresentazione pittorica o scultorea la figura (e si contrappone
nell'architettura ri- masa ci fosse, o nell'arti figurative, e ingegnose. oriani
. 3. che ha natura o funzione di simbolo. zanobi da strato
deputati ma consiglieri nazionali ed erano nominati o comandati a tale ufficio, uno per uno
specie visibili altro che luce figurata, o almeno non si diffondendo senza luce,
, 344: ultima [l'istria] o estrema provincia d'italia, da quella
figurata quando il contorno diventa laciniato, o frangiato o foliaceo o squammoso. 2
il contorno diventa laciniato, o frangiato o foliaceo o squammoso. 2. rappresentato
diventa laciniato, o frangiato o foliaceo o squammoso. 2. rappresentato con una
: la terza setta è de'plebei, o osciani, overo bonzi, che hanno
perché uno stemma, figurato alla meglio o alla peggio in un fregio di prima
deve importare derivazione dall'originale di dante o pertinenza degli allighieri? savinio, 2-51
2-51: quando si dipingono figure umane o bisogna lasciare nel luogo della faccia un
imagini figurate, appetto alle quali, o misera aragne, le tue sarebbero parate offuscate
. carducci, iii-21-16: bronzo etrusco o altro metallo figurato o impresso.
: bronzo etrusco o altro metallo figurato o impresso. b. croce,
scultura a tutto tondo e ad alto o a basso rilievo. -per simil.
ignoto ricetto / d'ignoti abitatori, o del diurno / degli astri albergo, /
, n-iii-1034: tre erano le spezie, o le maniere che vogliamo dirle, de
una lingua tronca, mimica, figurata, o vorremmo dire scimmiesca. -carme
6. che fa riferimento per analogia o associazione a un concetto diverso da quello
, ottimamente espresso colla metafora continuata, o vo- gliam dire allegoria. il suo
che si dice in senso figurato, o al contrario, e il contraffare,
dentro si compiva: preparazione del panno o del feltro, lavatura, tintura dei drappi
. in qualche pittura di claudio di lorena o del pussino. baldini, i-313:
dai quali fosse chiaro che questo o quell'artista non avesse ancora saputo cavarne che
proporzioni ridotte, di persona, animale o cosa, di un paesaggio o di
animale o cosa, di un paesaggio o di un episodio, riprodotta con qualsiasi
se ne trovi uno di tipo speciale o se ne collezioni la serie completa)
se ne collezioni la serie completa) o che vengono posti in vendita, specialmente
altre è un'imitazione delle pose dei grandi o delle figurine dei cataloghi di mode e
figura. figurinàio, sm. fabbricante o venditore di figurine o statuette di gesso
sm. fabbricante o venditore di figurine o statuette di gesso, di cera, di
'figurinaio', chi vende figurine di stucco o di cera e ne fa. arte che
le case e i giornali di moda o anche per il teatro, il cinema e
. piccola figura (disegnata, dipinta o scolpita); disegno, schizzo di notevole
figli? casti, 103: quando, o mio creditore, da un tempo in
. 3. figura in nero o a colori, eseguita da disegnatori specializzati
detti figurinisti), rappresentante un uomo o una donna che indossa un capo di
donna che indossa un capo di vestiario o di biancheria, per lo più di
di moda. foscolo, xvii-106: o non avete voi ricevute le due nostre
in capo un gran velo di tulle o di pizzo. verga, ii-49: -che
derby », con due brevi basette o spazzolette sulle guancie, rasato e pulito
stratagliate dai figurini di un vestiarista teatrale o da una tela di hayez. alvaro
con la tecnica dei figurini di teatro o addirittura di moda. -modello per
sicché sembrano un figurino composto di quattro o cinque nazioni. faldella, iv-156:
gadda, 7-14: la chiaroveggenza, o per più esatto dire nebulo- veggenza verbosa
. chi disegna, dipinge o scolpisce figure; ritrattista. algarotti,
me ed io mi trovo circondato da sette o otto figuri, armati fino ai denti
vocaboli [del toscano parlato] ignoti o rarissimi penitrino [durante il primo ottocento
linea formata da più persone, animali o cose collocate una dietro l'altra o una
o cose collocate una dietro l'altra o una accanto all'altra. -in partic
riferimento a persone: teoria, ferma o in movimento, di uomini, donne
, 1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file di
di seggi ove non può lima o scarpello, / seggono i morti in ciaschedun
milit. allineamento di soldati in manovra o in combattimento (e si dice fila di
combattimento (e si dice fila di fondo o di altezza quando i soldati sono posti
dietro l'altro; fila di fronte o di lunghezza quando si trovano uno accanto
politico; comunità religiosa; corrente scientifica o artistica. giulio dati, 1-45:
a distanza prestabilita, in ordine diretto o inverso. -nave di fila:
: è costretto a pigliare per quattro o cinque giorni alla fila l'olio di
otto giorni per la fila, tre o quattro doppi lunghissimi ogni giorno. landolfi
la buona regola della difesa, ma o per fretta o per inesperienza vollero mutare
regola della difesa, ma o per fretta o per inesperienza vollero mutare tutto in un
arrestavo la fila. -capo fila o capo di fila: il primo individuo
di fila: il primo individuo (o il primo posto) in uno schieramento (
anche a peggio. cicognani, 2-48: o non ci sono di quelli che anche
, i-120: chi abbia vegliato appena due o tre notti di fila presso un malato
-disertare le file: abbandonare l'esercito (o anche un gruppo, un partito,
passo in coda. -fare una o più file: disporre più persone o
una o più file: disporre più persone o cose l'una dietro l'altra.
uno a uno (come gli indiani o pellirosse). -in fila indiana: uno
: v. fuoco. -in due o più file; su due o più file
-in due o più file; su due o più file: in due o tre
due o più file: in due o tre righe, in schieramento doppio o multiplo
o tre righe, in schieramento doppio o multiplo. zanella, vi-726: se
una borgata è disposta in riga su quattro o cinque file, seguendo il disegno delle
.. che ha la rara delicatezza o la stupidaggine di non mettersi in prima