comparazioni dinanzi al secondo termine, seguito o no dall'avverbio cosi o tanto.
termine, seguito o no dall'avverbio cosi o tanto. dante, purg.,
, 1-307: romilda, udisti? o all'alba / muovi buon grado il
avrai cui fia ragauso duce; / o l'andar nieghi, e strascinarti ei debbe
fondare speranze su l'altrui consiglio, o su la compassione interessata degli uomini.
per lo più in corrispondenza con quando o con se (o anche all'inizio di
corrispondenza con quando o con se (o anche all'inizio di periodo), per
, per dare un tono più incisivo o incalzante al discorso: allora, ebbene
, 267: -a dio, o buon compagno. / -vavvi pur tu.
men caro forse / mi fosti, o sei perciò? foscolo, 1-161: e
vibrata protesta. guarini, 197: o funesta saetta! oh voto infausto! /
1 8. con valore concessivo o esortativo. moravia, xi-xx: lei
mi butto; » e crostarosa, o che avesse perduto finalmente la pazienza,
avesse perduto finalmente la pazienza, o che fosse nervoso per via dello scirocco,
: quando in più libri troverremo due o più lezioni, e sian tutte buone
10. ant. con valore disgiuntivo: o. capitolo della compagnia della madonna di
il sapesse egli. monti, 17-175: o di viso sol prode, e non
a morte andasse / ciascun de'vostri, o a splendido convito. -meglio
. que'da quel, per quello; o cape'da capei, per capello,
cielo, del cielo, al cielo, o cielo, dal cielo. plurale: e
cieli, a'cieli, e cieli, o cieli, da'cieli ». i testi
erano in fondo se non degli infatuati istrioni o dei mercatanti mascherati. =
non uscì mai dagli elegi amorosi o encomiastici ed epistolari e dagli esametri
gli elegi mesti, l'amore, / o con il metro guerriero ire e
detti che tu sii spirito aereo, o celeste o elementare che tu sii. sarpi
tu sii spirito aereo, o celeste o elementare che tu sii. sarpi,
greco; e ne vedremo erompere la nube o la luce, i baleni o i
nube o la luce, i baleni o i venti del cielo ». le statue
compimento; che necessita di approfondimento teoretico o di perfezionamento tecnico; che è proprio
leopardi, i-630: i quali caratteri elementari o chiavi diversamente combinati fra loro..
... servono ad esprimere o rappresentare le altre idee. -che concerne
la mente sospesa alla maniera del leggere o pronunziare i caratteri. leo
dispute interminabili sulla natura logica di questo o quel giro di parole, staccato dal complesso
conoscere misura. 7. che costituisce o che concerne i primi rudimenti di una
semplice, facile, di agevole comprensione o esecuzione. viviani, vi-157: per
e a'veri beni, che, sentite o non sentite ne'cuori, vengono trasmesse
ai dieci anni, in scuole governative o private, gratuitamente o a pagamento;
in scuole governative o private, gratuitamente o a pagamento; si articola in scuola
preparatoria (detta anche scuola ma- terna o asilo infantile), senza obbligo di frequenza
chimico (analisi chimica qualitativa), o la loro quantità { analisi chimica quantitativa)
, 2-15: tutti i punti che euclide o altri elementaristi trovano col sussidio del compasso
spezie, dicendo che ciò che è o è pura forma come iddio e li
e l'anime umane;... o è pura materia come fu lo caos
fu lo caos;... o è materia con forma come sono le cose
così non v'ha alcun bene posseduto o sperabile dai popoli più gentili, che non
trovi elementato e schizzato a guisa di seme o di bozza nel medio evo.
semplice, non scomponibile con mezzi chimici o fisici; secondo le più recenti scoperte
involve, / cadiam noi frali, o variati o spenti. torricelli, 123:
/ cadiam noi frali, o variati o spenti. torricelli, 123: fra gli
cellula è organismo e ogni organismo è cellula o sin tesi di cellule;
stessi elementi chimici costituenti un piccolo sasso o frammento. bontempelli, 8-164: nella
michelangiolo e dell'aretino insieme fusi, o piuttosto egli è l'elemento greggio,
valore generico, a indicare qualsiasi sostanza o materia. gagnoli, vi-345: oh
cotto. 4. ambiente fisico o sociale necessario a un essere per svilupparsi
necessario a un essere per svilupparsi bene o per trovarsi a proprio agio. -essere
un tutto organico, un'unità (concreta o astratta); argomento, fattore che
: chi non sa che la sospensione o, vogliam dire, la non certezza,
pur facendo parte di una comunità, o anche essendo in conflitto con questa.
urla l'elemento slavo, che, o czarista e ortodosso, o nihilista e
, che, o czarista e ortodosso, o nihilista e anarchico, odia, e
pascoli, i-513: fuori di qui, o compagni miei, io sono dunque maestro
9. ling. parte di una parola o di una frase che si isola per
oggetti che hanno una qualche analogia diretta o indiretta coll'organo della voce. leopardi
greche, gli scrittori greci non mai citavano o usavano parole latine se non con elementi
si dà nelle chiese a scopo benefico o viene offerto ai sacerdoti per l'applicazione
ai sacerdoti per l'applicazione della messa o per la celebrazione di deteminate funzioni;
carducci, iii-16-24: né mai depose o svestì il sacerdozio, e se non
ottenere le riparazioni e i lavori necessarii o il ricambio dei materiali, bisogna correre
che gli spetta senza dover baciare le mani o le pantofole a chicchessia. corazzini,
ad andare elemosinando sino a loreto, o al più sino a pesaro. foscolo,
grazie a dio, più nessuno; o errerò, vecchio mendico disfatto dall'esperienza del
elemosinare), agg. chiesto o dato in elemosina. albertazzi, 374
non sono un compenso del lavoro o un sussidio alla fisica impotenza. 3
, 187: elemosiniere è quel sacerdote o prelato che i gran principi deputano a regolare
viaggio di yorick '(viaggiatori per diletto o per necessità, scioperati, curiosi,
elenco dell'accademia e il carattere più o meno svegliato di ciascheduno de'membri,
precettive e ammaestrative, e non elentiche, o con- vincitive. bottari, 3-i-176:
tre sorti di corone usarono gli antichi; o di fiori odorati, come la viola
fiori odorati, come la viola, o senza odore come il fior di giove,
senza odore come il fior di giove, o con rami e foglie odorati, come
delle ciperacee, sono piccole erbe annue o perenni di luoghi paludosi, dove,
che contiene eleolite. eleomèle { eleòmele o eleòmeli), sm. farmac.
di prima eletta e senz'alcuna accentuazione o durezza dialettale. 3. locuz
, a sua eletta, l'apostasia o l'esilio, ch'egli immediatamente,
stor. funzione competente all'eletto, o rappresentante di ceto (popolare o nobile
, o rappresentante di ceto (popolare o nobile), nella napoli cinque e
realtà non sono quelle dei sogni, o non sono altrettanto diritte e agevoli, e
elettivo, agg. che ha o conferisce la facoltà di scegliere con libero
elettive sono per causa di qualche diletto o di qualche cosa che ci appaia buona
, 1038: un governo qualunque, o sia in mano d'un solo o
o sia in mano d'un solo o di più, ereditario o elettivo, stabile
un solo o di più, ereditario o elettivo, stabile o provvisorio, come
di più, ereditario o elettivo, stabile o provvisorio, come si vuole, non
quelli almeno la cui particolare natura verginale o borghese basta a disgustarmi da una donna
. dante, purg., 3-73: o ben finiti, o già spiriti eletti
., 3-73: o ben finiti, o già spiriti eletti, /..
particolare riferimento alle consultazioni popolari politiche o amministrative). m. villani,
-sostant. — in partic.: vescovo o imperatore assunto alla carica; rappresentante del
: funne cagione la guerra dello imperadore o vero nuovo eletto d'ungheria. tasso
cattaneo, iii-4-313: la ricognizione più o meno intera del diritto che ha il
servi e de'ministri eletti, / o pur de'lusinghieri e finti amici,
partic.: specificamente addestrato al combattimento o in una determinata specialità (un soldato
ottenuto calcinando il rame con lo zolfo o il vetriolo e usato un tempo nell'
ond'oggi s'attornia / questo amore o a noi complici son / -quella che
, / e dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che vi
e dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che vi stesse un
, e il ferricianuro ferroso, o azzurro di turnbull. tommaseo [s
dal ferro, nei quali l'ossidazione o solforazione o clorurazione è in grado maggiore
, nei quali l'ossidazione o solforazione o clorurazione è in grado maggiore. si
prenderlo per rifonderlo nelle ferriere del veneto o del bresciano. bocchelli, 9-104: lo
.]: * ferriera', tasca o bisaccia di pelle o simile nella quale si
ferriera', tasca o bisaccia di pelle o simile nella quale si tengono chiodi e
strumenti di ferro, d'argento o simili, per cerusici e scalchi. leopardi
6-500: lo stile del paragone risentiva tanto o quanto del suo mestiere, che lo
. ferrìfero, agg. che produce o contiene ferro. reai gabinetto fisico di
l'uso di qualche tenue mescolanza ferrigna o in figura di ruggine o di croco
mescolanza ferrigna o in figura di ruggine o di croco o di ente di venere,
in figura di ruggine o di croco o di ente di venere, o di vino
di croco o di ente di venere, o di vino o di acqua ferrata,
di ente di venere, o di vino o di acqua ferrata, osservandosi tali rimedi
d. battoli, 28-60: pasta o, a dir più vero, feccia e
-assordante come quello prodotto da ferramenta o da rottami metallici (un rumore);
ariosto, 42-1: qual duro freno o qual ferrigno nodo, / qual,
amor nel cor constante, / tu vegga o per vio- lenzia o per inganno /
/ tu vegga o per vio- lenzia o per inganno / patire o disonore o mortai
vio- lenzia o per inganno / patire o disonore o mortai danno? 6
lenzia o per inganno / patire o disonore o mortai danno? 6. duro
astratti). boccaccio, v-83: o acrimonia, più dura che alcuno scoglio
abbiamo citrato, ossalato pirofosfato, solfato o allume ferrisodico, usati prevalentemente come tonici
fusione privo di scorie. -ferro saldato o fucinato: quello ottenuto battendo col maglio
fucinato: quello ottenuto battendo col maglio o passando al laminatoio un pacco di rottami
: coperto da uno strato di nichelio o di smalto o di zinco. -ferro porfirizzato
uno strato di nichelio o di smalto o di zinco. -ferro porfirizzato: ridotto
olao magno], 109: le minere o fornaci del ferro sono appresso a canali
. d \ annunzio, i-735: o nave, è in te più che la
ellittica: a indicare quantità di ferro o che una cosa è di ferro.
. e perché in loro potenzia era o lasciarlo così rozzo o farne una o un'
loro potenzia era o lasciarlo così rozzo o farne una o un'altra cosa, per
era o lasciarlo così rozzo o farne una o un'altra cosa, per elezione del
né scaldar ma * si può fornace o forno / c'a'mie sospir non
terra cotta, e non di ferro fuso o di lamiera. -età, secolo
ferro in terra. aretino, iv-1-32: o glorioso uomo, oltra il dono de
, mi scrivete. baldi, 176: o secolo corrotto! a l'oro attende
età d'oro e quella di ferro, o vogliam dire di fango, dei vostri
3-1-230: adunque voi credete che due pietre o due ferri, presi a caso e
si vende la coda del baccalà, o la mezza paletta appiccata allo stipite dell'
mezza paletta appiccata allo stipite dell'uscio o ai ferri dell'architrave, insieme a
i quali fanno i ferri da tasche, o rigattini, con mille vide e bottoni
', da quelli che fanno i bucherami o i ferri damaschini. -ferro
piegatura, ed interamente coperto di seta, o anche di listarella di carta incollatavi spiralmente
. utensile (di ferro, di acciaio o di altro metallo). -in partic
partic.: strumento usato in agricoltura o nell'esercizio dei vari mestieri. più
spesso al plur.: corredo di arnesi o strumenti di un mestiere, di un'
, se la calteritura è sopra a terra o in terra, impiastrala con sterco di
terra, impiastrala con sterco di pecora o di capra con terra mischiata, e
tutto. achillini, iii-167: sudate, o fochi, a preparar metalli, /
di ferro confitta verticalmente nel suolo, o un pezzo mobile di pietra,
, si cuociono su la * gratella 'o 'gratimonti, x-3-134: vien dunque
gratimonti, x-3-134: vien dunque, o morte; in me quel ferro cola
semplice colpo di ferro. fiamma o sulla brace (e oggi anche mediante
raimondi, 3-23: ogni forma, umana o di natura, dividerli? e dove
strumenti agricoli, certo fine. artigianali o casalinghi, fissata ordinariamente a goldoni
che io infino alle radici, o si tagliano cautamente con tagliente ti
quasi ch'il cibarsi un membro o ferro o cauterio, col quale o le
il cibarsi un membro o ferro o cauterio, col quale o le sopite
membro o ferro o cauterio, col quale o le sopite oltraggio apporte, /
la mano. forze s'eccitino o le fugate si revochino. pallavicino,
maneggia d'intorno a sé un rasoio, o altro ferro sicché dopo tre quarti
d'ora, tormentosissimi all'infermo o cosa che possa offendere, e teme di
1-122: tendi l'orecchio, odi, o celeste, il lungo le forbici
fondo / delle squallide fronte indietro o in altro modo alla bizzarra. parini,
campion; quegli è teseo. / o quante, o quante schiere / di
quegli è teseo. / o quante, o quante schiere / di ferro adorne e
argento vivo] in strettissime carceri, o murarlo, o ver con ferri o altre
in strettissime carceri, o murarlo, o ver con ferri o altre forte catene
, o murarlo, o ver con ferri o altre forte catene incatenarlo. a.
ne mandò da io a 20 per volta o alla morte o ai ferri pesanti.
io a 20 per volta o alla morte o ai ferri pesanti. settembrini, i-254
ricci è una semplice bacchetta cilindrica, o leggermente conica, con manico di legno
ferratura dei piedi degli animali da tiro o da soma (cfr. ferratura).
costituito da un ferro di cavallo usato o da una sua riproduzione in proporzioni ridotte
che si ado- prano per fare calze o lavori di maglia (ed è usato
latinamente, i baveri, le frangie o basse o alte o doppie o a
i baveri, le frangie o basse o alte o doppie o a stecca o
baveri, le frangie o basse o alte o doppie o a stecca o a ferri
le frangie o basse o alte o doppie o a stecca o a ferri. tassoni
o alte o doppie o a stecca o a ferri. tassoni, 2-35: venne
d'attendere a lavori d'ago, o di ferri, o di fuso. giusti
lavori d'ago, o di ferri, o di fuso. giusti, 4-i-342:
, 9-195: moveva rapida l'ago o i ferri o i piombini del tombolo
: moveva rapida l'ago o i ferri o i piombini del tombolo. baldini,
officina. io. arma da punta o da taglio (come spada, lancia
/ lor potesse fuggir sanza esser presa / o ferita da'ferri del turcasso. pulci
, trapassati / da saetta, o da dardo, o da qual ferro /
saetta, o da dardo, o da qual ferro / ministrerà la voglia od
di duellista; e qui tu impara, o poeta, che una stoccata di ferro
quali s'introducono rispettivamente i carboni accesi o una lastra metallica incandescente, e il
-la parte metallica di un'arma da punta o da taglio (o di un qualsiasi
arma da punta o da taglio (o di un qualsiasi mezzo offensivo) destinata
fa bisogno, e postovi su sassi o graticci, i fiumi senza ponti,
di ferro: trucioli sottilissimi di ferro o di acciaio impiegati nei lavori di pulitura di
.). carducci, iii-23-83: o generazioncelluccia di stoppa, ricoperta d'una
acustico simile a quello prodotto da oggetti o pezzi o rottami di ferro; assordante
a quello prodotto da oggetti o pezzi o rottami di ferro; assordante (un
, vigoroso, resistente (l'organismo o un suo membro); gagliardo, aitante
sono di carne e non di pietra o di ferro, e... perciò
6-73: né petto hai tu di ferro o di diamante, / che vergogna ti
'. -prua della gondola (o il suo rivestimento). rovani,
è presente nella proporzione di circa il o, o6%o e si trova nei globuli rossi
lattato di ferro, possono darmi del vetriolo o che so io. verga, 3-40
si pone sotto alla scarpa per camminare o strisciare sul ghiaccio. comisso, 12-100
.. né mica gli giucherò a'ferri o a simili giuochi da putti. grazzini
: in forma semicircolare allungata, o anche in forma di rettangolo al quale
legno. de sanctis, ii-18-213: o miei giovani, dove siete più? altri
a un caldo: compiere contemporaneamente due o più azioni differenti. crusca [s
caldo \ vale figuratamente fare due cose o più faccende a un tratto.
deve uscire. -cedere il ferro o i ferri: arrendersi. metastasiio,
, ii-41: - cedi il ferro, o t'uccido. - il ferro avrai
per essere, rispetto a qualche affare o lite, ad interessi e simili cose,
così buona da non temere di danni o pericoli. michelstaedter, 95: sono
spezzare i vincoli che, vero o no, si credeva lo stringessero a'radicali
di cirillo / sotto quei polsi, o despota, / che tu di ferri hai
nella ferita: acuire una sofferenza fisica o morale; affrontare una situazione difficile e
bestie, ovvero morire a ferro, o per fuoco, ovvero qualunque altra morte
da bastonate, e chi ucciso di veleno o di ferro. giannone, ii-405:
: perivano a migliaia i croce- segnati o di fame o di ferro o di disagi
migliaia i croce- segnati o di fame o di ferro o di disagi. carducci,
segnati o di fame o di ferro o di disagi. carducci, iii-2- 138
-stor. prova del ferro rovente o del ferro affocato: una delle forme
camminare a piedi nudi su sbarre infocate o nel tenere con le mani un ferro
le prove d'innocenza per via di duello o di ferro affocato; il gettar delle
il tirar de punti sopra una tavola o pietra con la faccia rivolta alla luna.
parzialità; e le prove dell'acqua gelata o bollente, del ferro arroventato ed altre
/ egli solo ritornò. -scaldarsi o essere caldi i ferri: trovarsi alla
ii-327: dopo a tutti l'arconte, o proposto de plateesi, a cui non
dalla iettatura stringendo un pezzo di ferro (o un ferro di cavallo).
. gadda, 7-51: un giorno o l'altro ti metteremo al muro! pazienza
iv-734: 'venire ai ferri corti 'o * a lancia corta '. si dice
'. si dice quando nei litigi o questioni è messo da parte ogni riguardo o
o questioni è messo da parte ogni riguardo o cautela: * ferro corto 'è
sul punto di dover concludere un affare o affrontare una grave difficoltà. pulci
. -con riferimento ai rapporti amorosi o all'atto carnale. aretino,
i più importanti sono il ferrocianuro ferrico o blu di prussia, il ferrocianuro di
di prussia, il ferrocianuro di potassio o prussiato giallo, il ferrocianuro di sodio
dielettrica, nei quali l'induzione elettrostatica o l'intensità di polarizzazione dielettrica segue con
ferrofinèstra, sf. profilato in ferro (o anche in ottone, bronzo, leghe
dilet tantistica di chi costruisce o raccoglie piccoli modelli di treni o
o raccoglie piccoli modelli di treni o di attrezzature ferroviarie. = comp
lunghe distanze di grandi masse di persone o di cose, mediante l'impiego di
, lo scartamento (a scartamento normale o ridotto), il numero dei binari
il numero dei binari (a semplice o a doppio o a quadruplo binario)
dei binari (a semplice o a doppio o a quadruplo binario), l'aderenza
, l'aderenza (ad aderenza naturale o artificiale), le modalità del tracciato
(a trattore indipendente, a trazione elettrica o diesel-elettrica), il tipo speciale di
al servizio pubblico per trasporti di persone o di cose. -ferrovia privata: costruita
-ferrovia privata: costruita da un privato o da una società, esclusivamente per l'
società, esclusivamente per l'esercizio permanente o temporaneo di un commercio, di un'industria
. -orario delle ferrovie: tabella o libretto comprendente le ore di partenza e
si temeva anzi di un deragliamento, o di uno scontro ferroviario. di giacomo
. -società ferroviaria: società statale o privata che gestisce ferrovie. visconti
dell'arma del genio specializzato nella costruzione o nella riattivazione dei tronchi ferroviari e addestrato
, presente in formazioni crostacee, gialle o giallorossicce, sulle pareti di una fumarola
). insieme di piccoli pezzi di ferro o di chiodi, rosi dalla ruggine.
arena di fiume, perché non sfendino o crepino. -per simil. e
que'delle quercie, roveri, castagne, o rossi o ferruginei. pascoli, 1321
quercie, roveri, castagne, o rossi o ferruginei. pascoli, 1321: ma
squadre armate? /... / o pur del negro tartaro perduto / il
mettesi con questo ferro il marmo pesto o altre pietre fusibili a fonderle, per le
dello solfo con le aspre del tartaro o ferrume e de'sali. =
separarsi insieme con la bile particelle tartaree o ferruminamenti, per servirmi d'un termine
da poter fondere e saldare metalli o preparare composti chimici.
intento fusseron cusì aptamente conducti, o vero per glutino fabrile, o vero
conducti, o vero per glutino fabrile, o vero ferruminazióne. =
ferro; qualsiasi tipo di strumento o utensile di ferro di piccole dimen
per lavori di preci sione o particolarmente delicati. -in partic.:
cambio di moneta obelischi, cioè ferruzzi o pezzuoli di rame lunghi. salvini,
nei casi più gravi porta alla riduzione o all'aborti- mento dei frutti. -fersa
lo sviluppo nelle foglie di macchie più o meno irregolari di colore rossiccio-scuro, che
). che è atto a produrre o che produce frutti in abbondanza; ricco
bembo, 2-33: non dovea cicerone o virgilio, lasciando il parlare della loro
età, ragionare con quello d'ennio o di quegli altri..., perciò
che genera cellule sessuali (un organo o apparato vegetale, una cellula, ecc
. 3. caratterizzato da raccolto o messi particolarmente abbondanti (un'annata,
passati son, signor, settecent'anni / o più, quando felice ero, e
; ricco d'inventiva (uno scrittore o anche timmaginazione, l'ingegno, lo spirito
parlando, ne'varii climi la fertilità o scarsezza de'buoni o cattivi ingegni.
varii climi la fertilità o scarsezza de'buoni o cattivi ingegni. stuparich, i-468:
5. produttività, fecondità (dell'ingegno o della volontà); capacità di dar
2. sm. agric. sostanza o prodotto che viene fornito a un terreno
= lat. mediev. ferto -snis, o fertum, ferdonum, voce di origine
ant. piccolo animale, bestiola (o anche piccolo rettile o insetto).
, bestiola (o anche piccolo rettile o insetto). giamboni, 64
pulce, una mosca, una zenzara o alcun'altra di queste ferucole. sacchetti,
nazaro, 12-2x1: voi meco, o mirti, e voi piangete, o
, o mirti, e voi piangete, o ferule. mattioli [dioscoride]
erbe che produ cono fiori o frutti si comprendano... la ferola
mano, a far la costruzione di due o tre luoghi più essenziali della medesima lettera
ancora è differente dal 'narthece ', o ferula, perciocché di punta di lancia
dialettica nostra o della nostra declamazione un popolo come uno
,... tutto ciò è arbitrio o ginnastica d'ingegno, ma non è
. eccles. nel medioevo, il bacolo o bastone pastorale del vescovo, e anche
finocchiaccio. citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella...
citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella... il
perpetua e legittima cura dell'orgie o misteri di bacco,... non
. neri de'visdomini, 1-46: o fervente volere / e plaser di sembianza
. n. franco, 7-157: o quante volte la luna, nel più
d'alcuna parte gli erano contraposte travi o sassi, [lo fiume] andava schiumoso
regione). bocchelli, 4-115: o bella portovenere! ultima punta della fervente
fra loro esser deve, come di temperamento o d'influsso. alfieri, 1-849:
per la vecchiezza, e poco, o meno ferventemente e impetuosamente e smaniosamente,
, ii-557: fia tua cura, o signore, or che più ferve / la
cor, fra le sue schiere vinto / o trucidate, o fuggitive, o serve
sue schiere vinto / o trucidate, o fuggitive, o serve. alfieri, 8-163
/ o trucidate, o fuggitive, o serve. alfieri, 8-163: uom,
monsignore due diversi partiti circa la convenienza o meno ch'egli si esponesse agli atti
i-617: deve nel tempo stesso infiammarti, o a credere con maggior fermezza, o
o a credere con maggior fermezza, o a sperare con maggior fortezza, o
o a sperare con maggior fortezza, o ad amare con maggior fervidezza. l.
/ e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi bitumi, e
mi spaventano li tuoi fervidi detti, o feroce troiano; gl'iddii mi spaventano,
sua excellenzia né per cupidità d'onore o guadagno alcuno, ma solamente per obtemperare
iii-383: non con fervido stil folgora o tona / ne'rostri eloquentissimo oratore, /
ardore, di zelo (una persona, o anche la sua indole); appassionatamente
/ agli animosi ingegni / l'uno o l'altro di voi conceda il fato,
, rubandomi l'affetto della pisana, o almeno attirandone a sé la parte più fervida
s'invola. alfieri, 8-238: o del forte sentir più forte figlia,
vegga in lui niuno appetito di danari o d'avarizia, non gli credere.
arme già sentir gli parve / caldo o fervor come di foco intenso. fed.
ripararti / dal gel, dai venti o dal fervor del sole! tommaseo, i-181
corrotti, nel fervore della canicola, o nel rigore del verno,...
dante, purg., 18-106: o gente in cui fervore aguto adesso /
, né altro so di sua bellezza o bruttezza [della elegia] se non
seme in terra. tasso, 1-11-57: o signor, già non accuso / il
ch'egli ha in bocca di slavi o di greci, ai quali, e ai
* fratello 'non è fervorino di sagrestia o cerimonia claustrale, è la voce famigliare
superi, fervorosissimo). letter. siamo o non siamo su un'invisibile trottolina, cui
[i fanciulli] con la ferza, o con le gotate, o col tirare
ferza, o con le gotate, o col tirare degli orecchi, rimangono stolti.
agitazione, che si accalora in discussioni o in attività concitate (un gruppo, una
assai fervorosi, specialmente quei che stavano o erano stati nella nostra casa, che
se stesso qual si fosse in bocca o nell'estimazione de gli uomini o di rea
in bocca o nell'estimazione de gli uomini o di rea fede o di professione politici
de gli uomini o di rea fede o di professione politici; tal che perciò punto
scutica e scuriata con la qual battiamo o uomo o animale; onde diciamo sferzare
scuriata con la qual battiamo o uomo o animale; onde diciamo sferzare battere con
alcuna volta si dura fatica per diletto o per rispetto d'altri. la
starà alla ferza del sole lione per imbiondirsi o porterà i trampali per parere grande e
, sm. marin. ciascuno dei teli o delle striscie di tela che, opportunamente
e cucite insieme, formano una vela o una tenda. pulci, 28-3
a più colori, ecc., o vengono adoperati per rivestimenti. d'
rivestimenti. d'annunzio, iii-2-39: o donne, una conocchia per fi
di carne nel culaccio del bue o del vitello. luraschi, lxvi-2-337
(raro fescenino), agg. canti o versi fescennini (anche fescennini,
e che risale forse ai frizzi atellani o fescennini dell'antico lazio, ovvero a
(un componimento poetico, un canto o anche un gesto, un atto, un
fèscera, sf. bot. brionia o vite bianca. bencivenni [tommaseo
, / chi n'attende a colmar fescina o cesto. = voce dotta,
latino, che può procedere a vela o a remi. dizionario marinaro militare
. -in senso concreto: azione o discorso sciocco, da fesso.
fesserìa, sf. volg. atto o discorso sciocco, da fesso; stupidaggine
fesso. -per estens. piede o unghia fessa: animale dallo zoccolo diviso
spesse. -canna fessa: persona o cosa di scarso valore. bibbiena,
sfregiato (un'armatura, una persona o il suo volto, le sue membra)
calor e che potrebbe / ciascuna erba o radice; però ch'esso / per
26-451: certi, con le lingue o fesse o del tutto ricise, mal
: certi, con le lingue o fesse o del tutto ricise, mal parlanti o
o del tutto ricise, mal parlanti o mutoli, se non quanto parlassero atteggiando.
s. bernardino da siena, 839: o giovano, io mi voglio un poco
(e in partic. artista) o cosa di poco valore. guerrazzi,
spostato, solcato (una massa liquida o fluida, l'aria, il mare,
serafino..., corsero naturalmente due o tre dottori, che ci voglion sempre
pagatore ower geniale / prese a pigione o in dolce dono il fesso.
con certi fascetti di vergette di malvavischio o di ginestra salvatica. manzoni, pr
novelli arbori insetati a fessuolo, a occhio o impia- strazione intorno al solstizio, et
buccia; la seconda, a penna o coronetta; e la terza, a
; e la terza, a spacco o fessolo. = da fesso1.
stupido, minchione; che non sa o non vuole approfittare delle facili e vantaggiose
sapere niente, di non avervi parte o responsabilità alcuna. -in formule esortative.
pensabile provvidenza d'indulto del governatore, o benignazione della soprana clemenza. moravia,
sempre di fuoco: però che, o vero che la terra è animale, e
stànnosi queste serpi fra l'erbetta, / o sotto un sasso, o 'n
/ o sotto un sasso, o 'n qualche buca stretta; / sol questa
star si diletta / in un pantano o 'n qualche gran fessura. straparla,
vada di pari passo colla unione o disunione naturale e consueta degli oggetti, le
sembra una zeppa per turare pn buco o una fessura nel verso. -per simil
. stretta apertura praticata appositamente in muri o in oggetti per scopi diversi e, in
de'militi; aggiunse all'elmetto la baviera o visiera che alzavasi, e se bassa
, / in forse di sua vita o di suo calle, / intendendo a voler
non passeranno per gli spiracoli di questa spelunca o per le fessure di queste ferrate.
questo unguento infinattanto che le rotture o fessure delle garbe siano salde. meditazioni sulla
le quali scendono in fiumana di fango o di sangue, fumante in bollori o rappresa
o di sangue, fumante in bollori o rappresa in croste di ghiaccio, a
tappezzate da epitelio. -fessura orbitale superiore o sfenoidale: pone la cavità cranica in
comunicazione con forbita; fessura orbitale inferiore o sfenomascellare: pone l'orbita in comunicazione
. ala a fessura: ala con una o più fessure nel senso dell'apertura,
la particella pronom. aprirsi formando fessure o spaccature. fessurato (part. pass
), agg. che presenta fessure o screpolature (una finestra, un vetro
per lo più in rocce o in agglomerati (e possono essere dovute a
nella forma, dovuto a eccessiva acidità o a insufficiente eliminazione del siero. -fessurazione
senso radiale nelle cerehie legnose degli alberi o del legno da essi ricavato, che
dedicato a cele brazioni religiose o civili; giorno di riposo, di
, della lana, delle vigne, o delle sementi. savonarola, iii-
una festa: / chi siegue il vizio o altro piacer vano / dopo la morte
conce- deano solamente nei giorni di vacanza o di festa. leopardi, 25-12:
ovvero stare ozioso nel dì della domenica o in altra festa solenne. sarpi,
insegnar le cose necessarie alla salute, o di propria bocca o per opera
salute, o di propria bocca o per opera d'altri, almeno le domeniche
in gloria. -feste di natale o di pasqua (anche assol. le
a qualcuno di trascorrere felicemente il natale o la pasqua. g. p
agricoltore, lo stato ridente della natura o degli animali. carducci, iii-20-
ricorda? 5. festeggiamento pubblico o privato con cui si celebra un lieto
, infra me stesso / dico: o nerina, a radunanze, a feste /
qualche lecita cagione colui che l'ha composte o il padrone della festa. proverbi toscani
poco '. intende il signore delle feste o allegrie che si facevano in firenze nel
che, senza venir mai a fastidio o pur a saziare, continuamente diletti.
vendono in occasione di una festa religiosa o civile (immagini di santi, croci
, frottole, disperati, rispetti, o barzellette e altri cotali. panigarola,
volta a uno, e dicesi: o ve'la festa! 14.
, i-115: -entra pure, o viandante: / t'ha sorgiunto la tempesta
le colline / del tuo paese, o mamma, e in fondo al cuore /
. achillini, io7: quelli giganti, o più ciascun terribile / tutti la festa
-conciare, accomodare uno per le feste o per il dì delle feste: ridurre
stato, recargli un grave danno fisico o morale, rendergli un cattivo servizio,
/ sanza saper chi suoni a morto o festa. salvetti, 76: alfin gli
lo disgamba. -del (o dal) dì delle feste: speciale,
la propria gioia, la propria allegria o entusiasmo. -anche con riferimento ad animali
... se vede da lunge piaggia o porto, / affretta i remi e
soffrirete ancor gli affanni stessi, / o voi, ch'ora godete e fate festa
. fagiuoli, 1-6-179: con uno o due bicchieri di vino, si finiva
-guastare, sciupare la festa: turbare o impedire il godimento di un piacere;
si tiravano in là sul banco, o ridevano di lei, e i giovanotti,
-per estens.: anche di animali o di locali,, strade, paesi
tutta vestita a festa e si diverte o vuol parere divertirsi. dossi, 313:
circolo non aveva guardato a spendere, o per dir meglio, a comandare, perché
quanti / birri composer mai, frati o pedanti, / commediacce o testacee da
mai, frati o pedanti, / commediacce o testacee da bambini. tommaseo, 1-182
di una festa, ne cura l'allestimento o s'incarica di sopperire alle spese inerenti
alle spese inerenti a un festeggiamento pubblico o privato. pulci, vi-iii:
a due, a tre per volta, o anche in più. bontempelli, 19-264
erano sempre presenti ad ogni avvenimento festaiolo o politico che si svolgesse in paese. comisso
vita relativamente, le elezioni del sindaco o del deputato infervoravano con un gusto festaiolo
epistole festati: quelle in cui vescovi o metropoliti (in partic. egiziani) annunciavano
che tutta ridente e festeg- gevole due o tre volte pigliandogli il tratto dei dadi,
letizia, di entusiasmo, pubbliche o private, con cui si celebra un
un personaggio illustre, una solennità civile o religiosa. valerio massimo volgar.
: tiri di cannone da'castelli, o disperate uscite de'repubblicani turbavano le feste
giorno festivo, celebrare con dimostrazioni pubbliche o private di gioia, di allegria un
.. e di simili allegrezze, o per occasione di giorni solenni,..
occasione di giorni solenni,... o finalmente per sola e propria magnificenzia,
festeggiòe il campidoglio. casoni, 244: o bellezza celeste, soave rapitrice deu'anime
, banchetti, celebrazioni, pubblicamente o in privato, la propria gioia per un
-festeggiare di qualcosa, festeggiare in qualcosa o in qualcuno: rallegrarsene, divertirsi,
simpatia in occasione di una lieta ricorrenza o del suo compleanno, del suo onomastico
v'erano quelli che riuscivano più o meno splendidamente, e questo dipendeva dalle maggiori
splendidamente, e questo dipendeva dalle maggiori o minori elargizioni dei festeggiati. viani, 13-312
soddisfazione, gioia, entusiasmo per qualcosa o per qualcuno; che fa festa,
è proprio di un giorno festivo o di una festa; che si usa
, consacrato alla celebrazione di solennità religiose o civili (un giorno, un periodo
volgar., 7-1 (164): o quante donne sono state condotte a disonestade
la coscienza, xxi- 713: o quanto spesse volte, fra'maravigliosi balli della
convenga di ostinarmi nel mio cruccio puerile o di lasciarmi sciogliere dalla grazia festevole.
, i-126: dacché mio dellio, o di continuo / mesto tu viva, o
o di continuo / mesto tu viva, o in dì festevoli / disteso in un
più dame e cavalieri, per giuocare insieme o per ballare nella prima parte della notte
notte, si dice fare un festino o veglia. c. gozzi, i-93:
un'armonia. pascoli, 34: o convitato della vita, è l'ora.
chiama la francia i suoi pasti, o vogliam dire repasti (poiché il francese in
arlia, 222: 'festival'... o come si direbbe da noi quella gran
balli, che si fa in una piazza o altro simile luogo nel carnevale, o
o altro simile luogo nel carnevale, o in altre occasioni di pubblica allegria; e
moravia, iii-24: non aveva luogo banchetto o altra festività senza che erostrato vi fosse
necessità, quando interviene festività di tempo o cagione di carità. 2.
vocabulo, si porla chiamar 4 festività 'o vero 'urbanità'. algarotti, 1-354
il sollazzo e la festività del lettore, o dell'uditore e dello spettatore, è
agosto dell'ottocentonove, se per caso o pensatamente, perciocché quello era giorno festivo
che ha luogo nei giorni di festa, o in segno di festa. bisticci
come le processioni se pretesto a tumulti o a scandali, deve vietare la legge.
{ festòrto). ornare di festoni (o di decorazioni simili a festoni).
, agg. ornato di festoni (o di decorazioni simili a festoni).
dalle madie secolari festonate di carta rossa o verde... supponevano il suo
da rami intrecciati con foglie, fiori, o anche da pezzi di stoffa o da
, o anche da pezzi di stoffa o da carta colorata), che si appende
, sulle porte, ai battenti (o si porta anche addosso alla persona).
abbiano un festone intorno al viso, o una chintana. mattioli [dio- scoride
ordinati rami, frutti e fiori, o veri o finti, col quale s'adomano
, frutti e fiori, o veri o finti, col quale s'adomano le mura
mura e i vani degli archi, o porte, in occasione di feste e apparati
gr., ii-28: date principio, o giovinetti, al rito, / e
quali si avvolgevano altri nastri variopinti di stoffa o di carta. pavese, 5-79:
testa. 2. fregio, dipinto o scolpito, a forma di festone.
ii-230: nel dipinger frutti è singolare, o ne intrecci festoni, come in una
in una volta di palazzo mattei, o il componga in piatti o in panieri,
mattei, o il componga in piatti o in panieri, come in molti quadri
edificio. 3. intreccio di rami o di tralci. g. b.
con un festone da capo al muro, o vero festone spezzato, se vi sono
con ogni maggior sontuosità, l'inventore o il professore migliore abbia avuto sempre a
, / immagina d'averla a pranzo o a cena: / mettele dentro pietra ower
. -con valore awerb.: poco o nulla, niente affatto. lalli
3. persona assai magra e deperita (o anche cosa sottile, di piccole dimensioni
valore simbolico) usato in talune pratiche o procedure giuridiche della roma arcaica e degli
liana); sono erbe annue o perenni cespitose, con foglie sottili
chiama egilops, soffoca l'orzo. o. targioni pozzetti, ii-60:
ricordi / non so che d'argomento o serviziale / o cristeo. 2
so che d'argomento o serviziale / o cristeo. 2. lardellare,
se mancasse pur una sol paglia / o solamente un festuco di feno /.
ella non avesse coperto esso festuco, o vero gambo, di foglie, ed alla
un po'di paglia putrida e fetente, o sulla nuda terra. cattaneo, iii-1-418
], iii-2-399: forse un due o tre volte l'anno salgono quassù, e
bianco da siena, 26: o gente discredente / nel peccato fetente / siccome
sm. in origine, idolo o amuleto venerato dalle popolazioni indigene dell'africa
dell'africa occidentale; oggi, essere o oggetto inanimato, ritenuto dotato di poteri
magici, venerato da certi popoli primitivi o idolatri. gioberti, 2-188: come
. 2. figur. persona o cosa che sia oggetto di culto fanatico
culto fanatico, di stima eccessiva, o che venga assunta come simbolo di particolari
crea il feticcio di una realtà esterna o natura. michelstaedter, 766: gli uomini
di uno spirito che vi entra spontaneamente o per arte magica. rosmini,
cieca, ammirazione eccessiva (di persone o cose). de roberto, 619
figli dei feticismi dell'ultimo ottocento pei letterati o le ballerine o le bellezze famose e
ultimo ottocento pei letterati o le ballerine o le bellezze famose e gli avventurieri, li
fanatica di una parte del corpo umano o di oggetti del- l'abbigliamento appartenente alla
cieco, ammiratore fanatico (di persone o cose). soffici, v-1-16:
annunzio, iv-2-1156: egli interrogò i due o tre vetturini che sonnecchiavano in serpe.
e fetido letame. ariosto, 17-76: o d'ogni vizio fetida sentina, /
purgata la materia con pillole fetide, o con queste pillole. lalli, 2-3-10
suo frutto, quando questo contiene due o tre verticilli sovrapposti, di cui il
inclinato a credere che quel fantasma o corpicello veduto nell'uovo fosse un feto,
5-105: è una qualità di fantasia, o quasi di chincaglieria, mitologica ed esotica
nel primo feto della pavona / cinque uova o quasi almen ne caverai, / e
, / e 'l terzo tre, o due quando sien meno. s. degli
della mente. 4. persona o cosa imperfetta, che non corrisponde all'
, spesso confluenti, di colore giallo o verdognolo, dovute all'olio essenziale messo
messo in libertà da acari, insetti o funghi, e alla penetrazione di aria
/ con il tuo fiume, o fetontea ferrara, / ampio, seren,
gran torto; /... / o fiume vivo del delettamento, / che
, e non va tocco né smosso più o mai, per non provocare più tristo
se tu davi una fetta di pane o un danaio per amore di dio, danne
mangiare una fetta di salame in venerdì o in sabato, si sarebbero messi in
cielo mostrate a spizzico per le strade o le finestre devon servire a tante migliaia
(235): chiedi pur tu: o vuogli un paio di scarpette, o
o vuogli un paio di scarpette, o vuogli un frenello, o vuogli una bella
di scarpette, o vuogli un frenello, o vuogli una bella fetta di stame,
vuogli una bella fetta di stame, o ciò che tu vuogli. f. rinuccini
ebbi da maso finiguerra, che pesò o. 3, d. 23, lavorato
fetta paonazza; pesò detta fetta o. 2, d. 3; in
, d. 3; in tutto fu o. 6, d. 2, in
... ancor che fussino fette o becche,... sotto pena [
sottili e battile bene sopra un taglierò o tavola con la costa del coltello,
maniera. -fare fette di qualcuno o qualcosa: ammazzare. - anche:
, lo metto in fette, / o l'infilzo col brando come un pollo.
troppo salato, e tagliarai in fettolini o bocconi quadri, o corno ti piace.
tagliarai in fettolini o bocconi quadri, o corno ti piace. -fettarèlla,
zampogne all'alba; e nulla più, o mia anima. -vezzegg. fettùccia
, pure d'argento, contenente cinque o sei iettine di midolla di pane simili
nella tazza, la fettina di limone o le tre gocce di latte con un'indifferenza
. 2. taglio sottile di manzo o di vitello che può essere cucinato ai
vitello che può essere cucinato ai ferri o in padella. moravia, xi-181:
voleva comprare, poniamo, la bistecca o la punta di petto e la fettina o
o la punta di petto e la fettina o il filetto, de riffe o de
fettina o il filetto, de riffe o de rafie aveva da venire da me.
plur. -ce). striscia di stoffa o di altro materiale, di forma lunga
in partic. usata per le rifiniture o per la decorazione di capi di vestiario
fregi traversati, non lo tenesse per pazzo o per buffone. caporali, ii-64:
per fettucce hanno su certi rosoni, o vogliam dir cavoli capucci, che mi fanno
senso gener.: pezzetto, piccola fetta o striscia (per lo più di forma
noi vien portata la radice in pezzetti o fettuccie rotonde e secche. dini, 1-iii-2-43
, e il cui residuo (fresco o secco) può essere usato come mangime
metrica, fettuccia d'acciaio: metro o doppio metro avvolgibile a nastro (e può
è un metro giallo di muratore o di tappezziere, non c'è fettuccia d'
. assolutista, dispotico (una persona o anche un dominio). tommaseo,
sempre nell'orto le sbiadite rose / o i grandi tulipani feudali. 3
gianni, xviii-3-1017: dell'istessa natura, o somiglianti, sono i sistemi della feudalità
e dal vassallaggio, dal celibato volontario o forzoso, ecclesiastico o secolare. padula
dal celibato volontario o forzoso, ecclesiastico o secolare. padula, 336: con
-istituzione, norma, legge, o complesso di istituzioni, norme, leggi
de'viceré; né già per leggi o studio di abbassarla, ma per propria corruzione
la confidenza; se sono titolate feudalmente o constituzionalmente gli concedi anche qualche altra cosa
un rapporto di vassallaggio con un signore o sovrano; signore di un feudo.
veneziani, e parte da principi feudatari o da republiche raccomandate. sarpi, iii-190:
rurale non agitava idee di rinnovamento o aspirazioni alla con quista della
, ma combatteva ancora medioeval- mente o con uno spirito selvaggiamente libertario a
i feudatari ubbidissero nella camera il domatore o gli portassero il biglietto di visita in portieria
in un complesso rapporto fra il sovrano o signore e un suo milite o vassallo
sovrano o signore e un suo milite o vassallo, in base al quale, in
e generalmente si trattava di un territorio o di un fondo, nel quale il
giurisdizione, in ordine alle cause civili o di bassa giustizia penale).
/ né s'è feudo del turco o del sofl. de luca, 1-1-56:
che ogni tanto gli ammazzavano un messo o un notaio, aveva ceduto il feudo
, la natura, ecc., o da una proposizione relativa che ne specifica
che a mio giudizio credo fussero quelle parti o provisioni le quali oggidì da'principi si
principi si danno a'loro offiziali, o ministri e servitori, forse perché in que'
, che si dicevano di camera, o di cavena, nella maniera, che i
dividui, che si dicono di ragione o uso de'longobardi, e gl'individui,
individui, che si dicono di ragione o uso de'franchi. -feudo emptizio
considerano alcuni per qualità im- propriante, o che corrompa la natura del feudo, tesser
tesser quello acquistato per mezzo di denaro o di altra ricompensa, che però vien
sia riunita sotto una sola monarchia dispotica o costituzionale, la nazionalità italiana non
italia sarà feudo di vari principotti, o di un solo, e gl'italiani non
corresponsione di una somma di denaro, o di ricompense di altra natura.
feudi. de luca, 1-1-33: poderi o... pezzi di terre a
terre a coltura che anche da privati o dalle chiese inferiori si concedono, come
quindici giorni a un raccolto di mandorle o un mese in un bosco di feudo
. 3. ant. prestazione o tributo che i vassalli dovevano corrispondere al
in cambio della signoria di una città o territorio. -anche: affitto o tassa
città o territorio. -anche: affitto o tassa corrisposto al proprietario per lo sfruttamento
gabelle ch'ogni mercatanzia che si comperasse o vendesse nel reame dovesse pagare agli uficiali
vitello all'anno a somiglianza di feudo o d'enfiteusi. -stipendio, ricompensa degli
, attività, di cui si ha o si pretende di avere la signoria assoluta
feudo: avere, ricevere la signoria o l'usufrutto di un territorio.
la sua patria valsolda. -concedere o dare in feudo un territorio, una
una città, ecc.: concedere o dare la signoria di una città,
vassalli col dare ad essi in feudo terre o castella. -essere in feudo
di panno lana, con calotta appiattita o a tronco di cono, per lo
sempre in carrozze scoperte, altri in turbante o in fez, in costume o all'
turbante o in fez, in costume o all'europea, impettiti, con tracolle e
: i romani avevano i loro feciali o irenofilaci, la cui instituzione, attribuita a
.. tutte queste cose contaminare? o confondere, o torre via tutte le ragioni
queste cose contaminare? o confondere, o torre via tutte le ragioni feciali?
) * fi1, sm. o f. invar. trascrizione italiana del
fumi del vino indulge a fantasiosi discorsi o narrazioni senza fine. proverbi toscani,
bocchelli, 1iii- 183: qualunque vista o notizia del mondo, che gli pervenisse
dalle tende di un esercito esotico, o dalle case delle fate. vittorini, 5-250
quei romantici confondevano il fiabesco puramente ideale o lirico con le fiabe in senso di
fiabe in senso di particolare contenuto rappresentativo o di genere letterario. nel che,
2. lentezza, flemma, naturale o studiata, nel parlare o nell'agire
, naturale o studiata, nel parlare o nell'agire. giusti, 3-112:
il far cotesto, / che lasciarlo sviare o pigliar pratiche. / -che e'
, 2-14: tu l'hai schizzato? o buono!... / or
di capelli che, nelle acconciature maschili o femminili, scende dalle tempie all'orecchio
: colpire, ferire il corpo umano o un suo organo con tale forza da
ed or, perché diffidi, / o re? tu forse non fiaccasti or dianzi
danno, incappare in grave pericolo materiale o morale, compromettersi gravemente. fra
; / fiàccati il collo. -fiaccare o fiaccarsi le corna: rintuzzare l'orgoglio,
rintuzzare l'orgoglio, la superbia propria o altrui. petrarca, v-1-122: or
. parini, 402: quando [o milano] incontro mirasti, al tuo
.: stancarsi di una determinata attività o comportamento. carducci, ii-10-64: la
che dopo il 20: io dormo, o meglio mi fiacco le ossa, sopra
i meriti, il valore di qualcuno o qualcosa. biringuccio, 1-23: alcuni
, per tante energie fiaccate dalla miseria o dalla concorrenza. d'annunzio, iii-1-1115
alberi grandi in lotta co'venti o fiaccati sotto lo scroscio del turbine, vecchi
, quando gli casca il cavallo, o gli dà balta il legno? verga,
una tariffa calcolata in base al percorso o al tempo impiegato. imbriani,
deperimento, di prostrazione fisica della persona o di un organo. tassoni, vii-37
ed al mondo, / né téma o gelosia; ma da fiacchezza / nacquero
da fiacchezza / nacquero delle parti, o dal difetto / di quel ch'a molti
di quel ch'a molti è gioia o sicurezza. lancellotti, 1-48: papa pio
avea confessato, per pari fiaccheza, o per credere scoperto il tutto, e non
il mondo avrebbe stimato ch'egli prevaricasse o desse indizio di povertà o fiacchezza,
egli prevaricasse o desse indizio di povertà o fiacchezza, se avesse voluto servirsi più che
verso, una prosa, un ritmo musicale o poetico, ecc.).
cavalleresco, l'attesta la storia, o leggenda storica che siasi (con fondamento
mi guardi? e perché scuoti, o folle, / quell'aerea tua lancia?
perché la grandezza, e la bassezza, o diciamo la sonorità o la fiachezza
bassezza, o diciamo la sonorità o la fiachezza delle parole dipende principalmente dal
; infiacchito (una persona, un animale o anche le varie parti e organi del
l'aridità delle fauci, la continua o frequente sete, le vigilie intempestive ed
opere. -che non è mantenuto o osservato con rigore (la disciplina)
che non è saldamente radicato nell'animo o nella mente, che non muove da ferma
. che non ha sufficiente energia espressiva o efficacia poetica; privo di nerbo, di
a'vivi suoi provvede, / posa, o spirito mio; né acquistin fede /
. -che non ha sufficiente conoscenza o padronanza di una lingua, di una
fiacca confutazione. -che è diretto o svolto senza impegno, senza volontà (
; perché l'azione potrà essere energica o fiacca, coerente o incoerente, ma
potrà essere energica o fiacca, coerente o incoerente, ma non già avere quei predicati
7. per estens. che scorre o spira con lentezza, debolmente (un
di denaro, armata d'armi fiacche o inutili, travagliata dal tifo e dalla
seno). ariosto, vi-305: o che industria / in rassettarsi le poppe
. son membri composti di carne rara o fiacca e biacca, spugnosa e glandulosa
i-416: quelle [viti] del piano o valli grasse e fondate, che abbondano
per altro balorde, fiacche e poco o niente fruttifere. -che ha superato
attende a battergli, scrollargli, raccorgli o dallo arbore o dalla terra,
, scrollargli, raccorgli o dallo arbore o dalla terra, o crudi o
dallo arbore o dalla terra, o crudi o maturi o fiacchi. 12
o dalla terra, o crudi o maturi o fiacchi. 12. che
terra, o crudi o maturi o fiacchi. 12. che ha una
sdolcinato sidro / le più spesse fondate o di stantìa / triaca oppur di mum,
ant. fiàcola). fusto di pino o di altro legno resinoso o di ogni
di pino o di altro legno resinoso o di ogni materiale comunque infiammabile, unto
infiammabile, unto con bitume, olio o cera, usato in genere per l'
2. per estens. l'estremità accesa o ardente di un lume, la fiamma
acceso i lumi a olio, o le fiaccole di acetilene tomo tomo ai loro
passar la vista nostra per un cannello o anco per un piccolo spiraglio,..
per un piccolo spiraglio,... o veramente per un foro fatto con un
libri l'hanno manifestata, alcuna ombra almeno o vestigio di essa ritrovarvisi. monti,
passeggiata collettiva di gente che porta fiaccole o lanterne. cardarelli, 6-27: alla fine
che ha l'aspetto di una fiaccola o di molte fiaccole. micheli,
, agg. letter. simile a una o a molte fiaccole. micheli
, poppelline di vitella, lombi di porco o di bue, pancette di porco per
tortelletti, grasso e midolla di bue o vitello per pastelli, minestra, fiadoncelli e
flan ', voce francese: pasticcio o torta di crema o verdure, legumi,
francese: pasticcio o torta di crema o verdure, legumi, passati e cotti
, sf. piccolo vaso di vetro (o anche di ceramica o di metallo)
di vetro (o anche di ceramica o di metallo), per lo più col
fiamma. d'annunzio, i-649: o profumi di tempi assai lontani, /
fiala? praga, 2-109: eccoti, o laido sgorbio / del poeta celeste!
33: ne'fiali nascono alcuni tarli o tignuole g osse, che mandano male e
. v.]: 'fiale', stanza o nido delle api, composto di cera
d'una rosetta, trattine 1 diamanti o altre pietre. salvini, xxxiv-114: dalla
, che porta alle estremità i conidi o fialospore. = voce dotta,
.]: i fialiti sono concrezioni pietrose o sabbiose, ed anche corpi organizzati fossili
: fiambate, spilluccate e sventrate due o tre belli pollastri, levategli l'osso del
sostanze gassose e di quelle sostanze solide o liquide che alla temperatura di combustione emettono
costituita da una colonna di gas o di vapori in combustione, e presenta tre
fiamma e 'l fumo lui uccideranno / o 'l cacceranno fuor di questo loco.
si conserva acceso, / poi si dimostra o per esca o per vento.
poi si dimostra o per esca o per vento. michelangelo, i-24: fiamma
una fiamma in piè diritta sta ella ferma o vola?... ch'ella
metastasio, i-53: vedi, vedi, o regina, / le fiamme che lontane
, alimentati da cera, olio vegetale o minerale, ecc. giovio, 1-6
impiegato industrialmente per uso di illuminazione pubblica o privata, di riscaldamento, di forza
la disposizione dei forellini, presenta all'occhio o una sola fiamma, ovvero più fiamme
saettino cose d'incendio, cioè malleoli o vero falariche, sicché, spezzati i cuoi
fiamme. metastasio, i-56: fuggi, o reginal /... / dalla
con tale spavento che napoli temè o d'abissarsi ne'tremuoti o di seppellirsi nelle
temè o d'abissarsi ne'tremuoti o di seppellirsi nelle ceneri. fucini,
d'annunzio, i-737: va, va o nave, secura oltre tutte le sirti
fuoco. l. martelli, 1-156: o terra, o luce, o vita,
. martelli, 1-156: o terra, o luce, o vita, / chi
1-156: o terra, o luce, o vita, / chi mi darà mai
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume / lago non fece mai tanto
: il sol, se nato sorge o cade estinto, / tra fiamme awien die
le fiamme di fuoco appiè del santo, o come sta bene, e in su
della bocca; e il ciuffetto o il riccio o la frangia dei capelli.
e il ciuffetto o il riccio o la frangia dei capelli. moravia, xi-386
di fuoco. petrarca, 146-5: o sol già d'onestate intero albergo,
in alto valor fondata e salda; / o fiamma, o rose sparse in
salda; / o fiamma, o rose sparse in dolce falda / di viva
spiri, e d'ambo splendi, / o di gemina luce acceso spirto, /
più volte, / se 'l tatto o il guardo almen non la conserva.
, la qual con sottigliezza d'argomenti o forza di ragione o fiamme d'eloquenza bisognasse
sottigliezza d'argomenti o forza di ragione o fiamme d'eloquenza bisognasse persuadere. chiabrera
gli paiono impossibili, con quantunque esempli o autoritadi sia lor provato il contrario.
, nazioni; perturbazione, sconvolgimento politico o sociale; grave minaccia, estremo pericolo;
-in partic.: striscia con una o due punte, sottile e molto lunga,
, rimpatrienti dopo un'assenza di due anni o più: tanto lunga da toccare il
19. arald. figura di una o più fiamme. -in partic.:
]: 4 fiamma ', quel segno o fregio consistente ordinariamente in un gruppo di
quando sia dipinto è di color rosso o d'oro; e serve in tessuti,
so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia,
d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia, / o
, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia, / o lo spuntone.
o traversin, testa o gattuccia, / o lo spuntone. 23
di fiamma: in forma di una o più fiamme. e. cecchi,
grazzini, 611: vogliono i pesceduovi o le frittate / d'uova fresche esser
mi contenterò che ella si stampi, o che pure si dia alle fiamme- pirandello,
-ritorno di fiamma: combustione eccessivamente protratta o anticipata nel funzionamento di motori o fornelli
protratta o anticipata nel funzionamento di motori o fornelli a combustibile fluido. -al figur
natura e della morale universale de'metafisici o perfidi o malavveduti aggiungevano legno alla fiamma
della morale universale de'metafisici o perfidi o malavveduti aggiungevano legno alla fiamma imminente.
16-vii-191: dimmi: s'ammorzan dunque o pur s'accendono / per frequente soffiar
è l'aureo tuo carro, o maestoso / portator della luce, occhio del
paiono graziosissime e destano fiamma in questo o in quello, e ad altri parranno tutto
risfavillano in me, s'io vegli o dorma. -vezzegg. fiammolina.
piante che ella appunto snerva e distrugge. o. targioni tozzetti, ii-549: orobanche
. v.]: * fiamma 'o 'fiammétta ', strumento di chirurgia
e la quale sporge in fuori più o meno considerevolmente, secondo che si mette il
si mette il punto d'appoggio più o meno alto. tommaseo [s. v
v.]: 4 fiamma 'o 4 saetta ', strumento chirurgico che serve
: che non è ancora stato usato o si presenta in ottimo stato di conservazione
scudi nuovi fiammanti. -che è (o sembra) fresco di stampa. faldella
che trattarono della bellezza femminile per incidenza o in disteso, pudicamente o in uno
per incidenza o in disteso, pudicamente o in uno stile ardito e fiammante,
fiammata, sf. la fiamma o tinsieme di fiamme che si sprigionano
in quando mescolate col fumo alcune fiammate o globi di fuoco, i quali pareva
... non aver guazza addosso, o asciugarla subito con una fiammata,.
fiammatina. tommaseo-rigutini, 1826: 'torre'o 'pigliare una fiammata, una fiammatina '
sul caminetto per iscaldarsi un momento, o per asciugarsi. = deriv
per simil. in forma di fiamma (o di fiamme). -in partic.
un saltimbanco... s'inghiottiva, o mostrava d'inghiottirsi, della stoppa,
l'opre e 'l sol precorre. o. rinuccini, 37: sferza, padre
spegni ne tonde ornai, / spegni o nascondi i fiammeggianti rai. parini,
[naviglio] / vien questo nome o quel concesso in sorte; i perché
dorato e fiammeggiante / gli orni la poppa o la ferrata prora. l.
qui giace un grillo, o passeggierò, un grillo, / che,
nel colore (che può essere rosso scarlatto o giallo brillante). -anche: che
che... / non piangi, o pingi in qualche parte il volto /
quella casa dove gli splendori non si eclissano o tramontano mai. muratori, 5-ii-300:
morte. 6. arald. pezza o figura che ha ai lati fiamme ondeggianti
linguaggio del cepperello che scoppietta dispettoso, o brontola fiammeggiando. d'annunzio, v-3-7
e specialmente con colori (rosso scarlatto o giallo brillante) che ricordano la fiamma
baldi, i-85: e tela, o benedetto, il viver nostro / di varie
colori. 4. esprimere (o apparire), attraverso il contegno,
. buommattei, 7: dalla stessa figura o motto così [lingua] appelliamo una
a olio, di fornelletto a petrolio o alcool, ecc. - anche: lume
definirsi. -piccola fiamma alimentata dal gas o dall'acetilene. -anche: la lampada
immobili fiammelle violette. -fiammella funebre o funeraria: quella che s'accende in
, né ti mostrar più mai [o luna], / perché non merti in
come di vecchio sangue. arista / o tetro vegetale guizza cerea / nel mezzo la
d'ogni uomo che non sia un bruto o un delinquente quella fiammella esiste, arde
sola puoi il mio foco attutare, / o dolce luce e del mio cor fiammella
: ma è spesso un debole, o almeno un fragile. « fragile! attenzione
loco a francesco, 0 sfere, o stelle. fogazzaro, 7-62: guardi.
quando ogni stella / nasca in cielo o tramonti, e del veloce / sole come
. de bosis, 89: o fiero [mare] inciti il giorno sui
flammei, dalle lingue nere, / o nani irsuti dai mobili orecchi, /
in orchestre. corazzini, 3-13: o morta ch'eri in cielo / e nel
. velo di colore rosso fiammante (o giallo zafferano) col quale si copriva
iii-27: 'flammeo '. velo, o, secondo altri, abito purpureo o
o, secondo altri, abito purpureo o di colore d'arancio, che portava abitualmente
,... coronata di maggiorana o di verbene o di altre erbe raccolte di
. coronata di maggiorana o di verbene o di altre erbe raccolte di sua mano
. v.]: 4 fiamma 'o 4 fiammétta ', strumento di
femm. -a). fabbricante o venditore di fiammiferi. crusca [s
di legno (prevalentemente pioppo, abete o pino) ricoperto a un'estremità da
miscela di materie infiammabili (fosforo rosso o suoi surrogati, clorato, ossido di ferro
pesto), impastate con colla o gomma, capaci di accendersi in seguito a
in seguito a sfregamento su corpi ruvidi o su carta vetrata (e da principio
fosforo e zolfo (fiammiferi fosforici) o nell'acido solforico { fiammiferi ossigenati)
{ fiammiferi ossigenati). -fiammiferi svedesi o antifosforici o di sicurezza: quelli nei
ossigenati). -fiammiferi svedesi o antifosforici o di sicurezza: quelli nei quali la
di bario (per fuochi verdi) o stronzio (per fuochi rossi), nerofumo
e che, fregati al muro o altrove da quella parte, si infiammano.
morte 'del leopardi ingoiando dell'arsenico o del fosforo di fiammiferi sciolto nell'acqua;
non s'erano ancora rasati come monaci o come busti romani. 2.
roberti, ix-328: deh s'ammorzi o s'asconda / la fiammifera spada furibonda
: vorrei che mi mandassi un due o tre scatoline di buoni cerini fiammiferi,
il 1830, e i fiammiferi fosforici o fosfini di legno o di cera divennero un
i fiammiferi fosforici o fosfini di legno o di cera divennero un grande articolo di
1-121: 4 fiamminga', piatto d'argento o di altro metallo di forma ovale,
fiam- minghetta ', fiamménga di mediocre o della più piccola grandezza.
chiamano tutte quelle le quali da uno o più popoli naturalmente si favellano, come
democrazie fiamminghe. -sm. nativo o abitante delle fiandre (oppure, più
si può lodare ima scuola francese o fiamminga o spagnuola o tedesca di scultura,
lodare ima scuola francese o fiamminga o spagnuola o tedesca di scultura, come si
scuola francese o fiamminga o spagnuola o tedesca di scultura, come si può
, quando sia disposta da un inglese o da un veneziano. carducci, iii-12-201
spesso bianchi, in pannocchie lasse ascellari o terminali; fiorisce da maggio ad agosto
foglie pennate e foglioline ovali bislunghe intere o tribole ottuse, così detta perché più
succiamele, fiammóne, fuoco salvatico ', o simili. = accresc. di
che, sendo in sul serrare un arco o una volta, trova averla fiancata male
fianco; vibrare un colpo col fianco o di fianco o nel fianco. p
un colpo col fianco o di fianco o nel fianco. p. fortini,
2. figur. rimprovero indiretto; motto o critica pungente. parabosco, 5-21
. corsini, 2-244: v'erano tre o quattro cortili così spaziosi, che nelle
qualsiasi drappo pendente ai lati di costruzioni o oggetti a scopo ornamentale. jahier
che sia di diverso colore, ovvero fiancato o cieco..., non lo
lo stare al lato (di persone o cose); il marciare di fianco
aurei suoi crini. fucini, 981: o ch'io ti vegga in lunghe file
: uomini e giovanotti venivano loro incontro o le fiancheggiavano o le seguivano, in cerca
giovanotti venivano loro incontro o le fiancheggiavano o le seguivano, in cerca di un'
marcia, per svolgere azioni di protezione o di disturbo. - anche assol.
: questa scambievole difensione si dimanda fiancheggiare o far fianco; e così diremo la
tor via ogni repu- gnanza avrei desiderato o qualche testo a penna de'più antichi
testo a penna de'più antichi, o qualche altro scrittore che la fiancheggiasse [
frugoni, 3-ii-230: qui acconsentitemi, o mio signore, la digressione, con che
ritiratisi i turchi, quei di dentro o diritta, o incurvata che combacia col fianco
, quei di dentro o diritta, o incurvata che combacia col fianco si diedero
che fiancheggia. -in partic.: soldato o truppamolestava... il retroguardo inglese,
: le loro conversazioni, su le terrazze o su i sedili sparsi all'ombra o
o su i sedili sparsi all'ombra o lungo i viali fiancheggiati di rosai,
leggi fasciste, allora anche i fiancheggiatori o gli amici silenziosi del fascismo s'avvedranno
. -l'intero corpo dell'uomo (o di un animale). petrarca,
baldi, i-19: tu nutrisci, o teron, cavalli e cani / e vai
la rivider più. monti, 5-46: o tu, nume balordo, o dea
: o tu, nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco
, 4-111: con questa occasione mutandosi, o crescendosi il disegno, vi aggiungono non
, e appese alle persiane verdi, o esposte sui davanzali delle finestre, infuocava
da due absidi. 6. parte o zona laterale (di una città, di
vi percuota, ritrovando intoppo, / o si frange, o si sparte, o
intoppo, / o si frange, o si sparte, o si riversa. tasso
o si frange, o si sparte, o si riversa. tasso, i-36:
italia, né commercio alcuno, se non o conducendo le vettovaglie su per lo dosso
su per lo dosso de l'apennino, o girando un grandissimo tratto di mare.
della città. spolverini, xxx-1-107: o pur (colà dove più ignudo e
de'ponti: le parti estreme, o vogliamo dire, termini de'medesimi ponti
di qua da trento l'adice percosse / o per tremoto o per sostegno manco.
trento l'adice percosse / o per tremoto o per sostegno manco. ariosto, 9-18
un'unità nella sua complessiva formazione, o quello di una posizione sul complesso della
insieme, sappiate che quando io dirò o testa o fronte, vorrò dire la parte
sappiate che quando io dirò o testa o fronte, vorrò dire la parte dinanzi
. 13. parte di una volta o di un arco compresa fra le mosse
perpendicolare; che allora le candele, o sieno fianchi dritti del castello, resistono quanto
per tutto il poggio. -opera o disposizione difensiva in posizione laterale. -
a fianco a fianco e abbracciate, o giacenti accanto supine sul letto. -ai
volta che veniva a lui in presenza o del duca o del cardinale, che un
a lui in presenza o del duca o del cardinale, che un momento non
spesso con pianti. dottori, 136: o vuoi compagno / o vuoi servo,
, 136: o vuoi compagno / o vuoi servo, o mi tolleri o rifiuti
vuoi compagno / o vuoi servo, o mi tolleri o rifiuti, / indivisibilmente
/ o vuoi servo, o mi tolleri o rifiuti, / indivisibilmente a tergo al
giorno, i-250: su dunque, o voi del primo ordine servi, / che
-figur. essere uguagliato per doti fìsiche o morali, naturali o acquisite.
per doti fìsiche o morali, naturali o acquisite. ariosto, 26-43: e
] furioso / scote l'ampia cervice o cangia fianco / sotto il gran peso stanco
stanco / e dal destro si volge o dal sinistro. d. bartoli, 22-224
conoscendo questo, tuttavia le fuggono, o le toccano di fianco e di traverso
ii-136: splenda su me benigna stella o cruda, /... questa cara
: se l'arene mai di libia, o di lidi / d'asia premessi,
, mettersi, stare, correre al fianco o ai fianchi di qualcuno: stargli accanto
questa scambievole difensione si dimanda fiancheggiare, o far fianco. f. corsini, 2-668
si comanda a una schiera di soldati (o di ginnasti) di voltarsi con la
di voltarsi con la persona a destra o a sinistra. - anche al figur.
davanti ad ogni difficoltà facciamo fianco destro o sinistro per divertirci. bontempelli, 19-215
la guerra. -mal di fianco o al fianco (anche, soltanto,
mostra d'aver seco tormento, / o mal di testa, d'occhi, od
, / qual mal di fianco sordo o scilinguato. petrarca, iii-2-44: siila,
/ che par ch'abbian la doglia o il mal di fianco. -mettersi
. -mettersi le mani sui fianchi o ai fianchi; con le mani sui
a un pericolo, a un male fisico o morale; a essere criticati, biasimati
che sgambetti in via san cristofano o in quella del giardino. = dalle
fianta, sf. raro. sterco bovino o equino. c. e.
fiasca, sf. recipiente di vetro o di pelle o di latta, ecc
sf. recipiente di vetro o di pelle o di latta, ecc., simile
. milit. ant. fiaschetta di latta o di cuoio, usata da moschettieri e
l'involse dentro. -sacca di alluminio o di cuoio usata dai cacciatori per tenervi
gente semplice intorno a me sorride ignara o attonita, mentre impaziente io domando un
è addetto a rivestire fiaschi mediante paglia o altro materiale; chi vende fiaschi vuoti
nome collettivo, grande quantità di fiaschi o d'altri simili vasi. =
come fiaschette, col collo strozzatoio, ritorto o diritto secondo le positure. forteguerri,
cuoio, ecc., usata in viaggio o in escursioni. beccari, xxx-4-254:
. -recipiente di latta, di cuoio o di corno, rivestito di panno o
o di corno, rivestito di panno o di pelle usato dai cacciatori per tenervi
cacciatore rimaneva la cartuccera al ventre o le fiaschette dei pallini e della polvere,
di solito, servizio di tavola calda o trattoria. di giacomo, ii-847:
e assottigliato, rivestito di paglia (o anche d'altro materiale), per contenere
altro materiale), per contenere vino o altri liquidi. -ant. con senso generico
pavese, i-85: mescendo dai litri o dai fiaschi spagliati atteggiava la bocca a ima
par, miglior che 'l nettare o la manna; / e riprendendo il rito
111-545: se gli dia un fiasco o due di latte puro il giorno, che
, e un barile è xl metadelle, o vuoi dire venti fiaschi, che ogni
e bevendo ai banchi delle mescite, o alla tavola giuocando il fiasco. moravia
cred'aver compro un balascio, / o un rubin, e egli ha dat'in
: con riferimento a liquidi che sgorgano o fuoriescono in scarsa quantità e lentamente.
, 1-4-148: tenendo una piccola cateratta, o foro, il quale serve per ricevere
-attaccare il fiasco: porre un fiasco o una figura di fiasco sulla porta per
cattivarsi l'animo degli indigeni, o perché tenuti addietro dai bagnani. periodici popolari
tanto che egli non la vede fatta monaca o maritata, non quieterà mai l'animo
tesser poesia / non è fiaschi vestir o far panieri. -vino a sboccatura di
, 2-162: [se] vino bianco o vermiglio, asciutto o pastoso,
vino bianco o vermiglio, asciutto o pastoso, frizzante o avviziato di mammola o
, asciutto o pastoso, frizzante o avviziato di mammola o di fravola,
o pastoso, frizzante o avviziato di mammola o di fravola, passante od arzente,
, passante od arzente, di chianti o del mugello uno chiedesse, quello gli
servito, a voler trovare un ghiottone o un cioncator di buono, bastava,
, bastava, all'ora di merenda o di cena, esser lì. 5
è buono, la sera è guasto (o la sera è buono, la mattina
moglie li rivestiva: come risposta ironica o stizzita a chi reclama da noi un
chi reclama da noi un giusto giudizio o comportamento. 6. dimin. fiaschétto
.: il fiasco di un litro o di tre quarti di litro in cui si
, 33-221: vengo lieto a trovarvi, o rondinino, / per sentir due ottave
delicate, / se tu gli tasti, o son pieni di vento, / o di
, o son pieni di vento, / o di belletti o d'acque profumate,
di vento, / o di belletti o d'acque profumate, / o son fiascacci
belletti o d'acque profumate, / o son fiascacci da pisciarci drento. casti
un fiascaccio pien di cer- boneca / o vin di raverusti e di lambrusca. nieri
quand'hanno davanti il fiascaccio del vino o la bottiglia della zozza, non conoscon
(e preceduto da un numerale o da un aggettivo di quantità indica l'unicità
ella fosse assalita. cammelli, 25: o idio, quante fiate 1 mi augurio
può sedendo trovar più grati sonni / o più lunghi sbadigli; 0 più fiate
morte. de marchi, i-378: due o tre giorni dopo, monsignor vicario rispondeva
petrarca, 21-1: mille fiate, o dolce mia guerrera, / per aver co'
a un avvenimento, a un episodio o situazione verificatisi in un certo periodo con
ne divida, e intera / all'uno o all'altro la vittoria doni. guerrazzi
la mia donna. cieco, 16-73: o miser uomo, a che estremo periglio
, in quella fiata: in questa o quella circostanza o occasione. panfilo
quella fiata: in questa o quella circostanza o occasione. panfilo volgar.,
agnelli già non noce il fascino; / o che sian erbe o incanti che possedano
fascino; / o che sian erbe o incanti che possedano; / e i nostri
, invocando assiduamente quel loro dio, o più tosto il diavolo. dottori, 1-279
per lo più costruito con le particelle negative o interrogative non, senza, se)
star lì senza fiatare, / sorpreso o da un trabocco di letizia, /
da un trabocco di letizia, / o dal timor di farmi canzonare. g.
tozzi, iv-386: fece due o tre fiatate grosse, e si asciugò gli
tenti / che per lagrima molle, o lieve fiato / di sospir che 'l lusinghi
di sospir che 'l lusinghi, arda o sfaville, / se rigido focil noi batte
sfaville, / se rigido focil noi batte o sferza. tasso, 4-8: qual
detti pur mecanici coloro che col fiato o vento o acqua o corde o nervi facevano
mecanici coloro che col fiato o vento o acqua o corde o nervi facevano vedere
che col fiato o vento o acqua o corde o nervi facevano vedere e udire
fiato o vento o acqua o corde o nervi facevano vedere e udire effetti miracolosi
. 4 flatulenza ', l'indisposizione o l'abito... certi cibi fanno
flatulenti non sono, possono generare flati o per indisposizione o per altro. savinio,
, possono generare flati o per indisposizione o per altro. savinio, 2-124:
tutti quegli, che sono stati, o che sono o che saranno valenti nelle
, che sono stati, o che sono o che saranno valenti nelle virtudi e nello
invesco. monti, x3- 250: o spirto, o immago dell'etemo, e
, x3- 250: o spirto, o immago dell'etemo, e fiato / di
819: tu sali e baci, o dea, co 'l roseo fiato le nubi
disserra: / farfalla in fiore, o volo di corolla. cardarelli, 1-103
, 0 letteraria. -ultimo o ultimi fiati, fiato estremo: respiro
rantolo. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei error vari e
, e che l'anima fusse niente o un poco di fiato, che bene né
vede né sente né è da caldo o da freddo o da alcuna passione o
sente né è da caldo o da freddo o da alcuna passione o da alcuno diletto
caldo o da freddo o da alcuna passione o da alcuno diletto oppressata. d'annunzio
conosceano se si dovea l'andromaca o l'antiopa recitare. d'annunzio, iii-2-229
a cui non corrisponde un'effettiva realtà o una sincera convinzione in chi la pronuncia
per se stesse, forme meramente plastiche o pittoriche sono cose di cui si può
una parola non è mai una convenzione o un fiato di vento, ma una realtà
-al plur. strumenti musicali di legno o di metallo, in cui il suono
; e sono detti anche strumenti da o a fiato). - suonare di fiato
., 22-5-8: nel suono delle corde o del fiato, avvegnaché poco discordino,
parimente la proprietà d'istromenti d'arco o da fiato, quando sia egli suonatore
tutti artisti, non importa se di pennello o di scalpello o d'arco o di
importa se di pennello o di scalpello o d'arco o di fiato o di gola
pennello o di scalpello o d'arco o di fiato o di gola o di rima
di scalpello o d'arco o di fiato o di gola o di rima. verga,
d'arco o di fiato o di gola o di rima. verga, 1-59:
. 5. esalazione di gas o di vapore; nebbia, fumo,
sieno vicine miniere di zolfo, vetriuolo o altro che volandovi, non ch'altro,
6. odore intenso (buono o cattivo); puzzo, lezzo,