; le larve vivono nel legno marcito o nel terreno. c. e
l-b-iii: electerio è il cocomero asinino o vero salvatico, e la parte buona di
. 2. farmac. sugo o polvere medicinale, estratta dal succo dei
come designazione del 'cocomero 'selvaggio o asinino (in quanto il frutto si
strumento per misurare la tensione dei gas o vapori usati come forza motrice.
erbe e arbusti con foglie opposte o verticillate (e vivono per lo più in
per lo più in terreni acquosi o umidi). = voce dotta
se la dazione del cuore nascerà dentro, o vero l'appetito dell'umana laude verrà
e di essemplo edificare / sanza superbia o nulla dazione. regola di s. benedetto
voleva sopportare di vedersi 0 nel pubblico o nel privato pareggiarsi. s. caterina
, ad amar fora, / o tonda, che cariddi assorbe e mesce.
: fogliosi eldoradi, eden sereni, o come poco basta ad essi a metter su
all'ordine mir- tali, comprendente arbusti o piccoli alberi, con foglie sparse od
opposte, spesso rivestite di peli scutati o stellati, fiori isolati ovvero in spighe
, fiori isolati ovvero in spighe o racemi (e molti generi sono comuni in
= dall'antico frane. li [o] corne. eledóne, sm
, a cui appartiene l'eledone moscato o moscardino, che anche dopo morto conserva
concava e dorso convesso, zanne rudimentali o assenti nella femmina (e può venire
africa... si vede sui sentieri o fra i boschi un elefante morto.
pensano di dover morire. -statua o macchina mobile rappresentante un elefante.
non devea dar morte ad emone, o alle donne, ma devea lor perdonare.
uno elefante. giusti, ii-33: o questi signori hanno l'occhio di bove
e pigliano una mosca per un elefante, o si sentono male in gambe.
coperto di peli radi e setolosi grigi o giallastri, possiede 30 piccoli denti e
chiamare il suon del bucchero, / o barrito o barrire elefantesco; / ma il
suon del bucchero, / o barrito o barrire elefantesco; / ma il barrito e
. che è cau sato o che ha natura d'elefantiasi.
a. cocchi, 8-312: le brutte o rodenti piaghe cutanee e delle fauci,
: medici non so se più ignoranti o feroci avvisarono guarire parecchie infermità col sangue
proboscide. de amicis, vi-1001: o stare a mensa con le fronti chine /
2-275: su la faccia ella aveva due o tre piccoli ciuffi di peli crescenti dai
carducci, ii-10-103: sono, o mia dolce amica, come hai veduto dalla
dell'arte che correggono i difetti, o aumentano i doni della natura! parini
, giorno, ii-92: ora imponi, o signor, che tutte a schiera /
senza alcuna pittura, altri rossicci, o giallastri. pindemonte, 207: a un
. leopardi, i-1154: una parola o frase difficilmente è elegante se non si
lasciare intravvedere le sue proprie convinzioni religiose o filosofiche, e senza trovarsi mai costretto
nell'andare puliti, ma non elegantemente o, peggior cosa ancora, sfarzosamente vestiti
ricercatezza di chi evita il termine familiare o plebeo per sostituirlo con il termine dotto
. buzzati, 4-516: ragazza aggiornatissima o per dirla più elegantemente 'assai avvertita
grandi cose che sono state dette o di sottilità squisita e un poco scettica;
e quasi buona educazione dello spirito, o una temperanza di saggezza pacata e di innocenti
scioltezza. -in senso concreto: parola o frase notevole per proprietà, purezza,
(in un'opera d'arte, o anche, più generalmente, in ogni oggetto
il sentire d'ogni animale, che o per una eleggente libertà, o per una
, che o per una eleggente libertà, o per una necessitante forza si muova e
ha scritto, perché nessuno può meglio sapere o eli- gere la verità del senso suo
specie un luogo, per abitarvi, o una data, per compiere una data
. sancio, t'eleggi: / o tu perdi 'l governo, o ti percuoti
: / o tu perdi 'l governo, o ti percuoti. bacchelli, i-55:
per attribuirle un incarico, una funzione o una posizione (generalmente importante, delicata
-ant. accogliere in una determinata classe o ordine di cittadini. guicciardini, 2-1-13
4. preporre a un ufficio o carica di un'istituzione pubblica (come
un'istituzione pubblica (come lo stato o la chiesa) o di un ente
come lo stato o la chiesa) o di un ente privato (come una società
tramite una scelta fra più candidati fatta o da un singolo individuo che ricopre una
: preporre una persona a un ufficio o incarico, e specie a una carica
cui attribuire un titolo, un premio, o una posizione onorifica. alvaro,
farsi eleggere miss di qualche cosa, o per trafficare la loro immagine.
del fabbro, che non sono la pittura o la scultura. m. adriani
giustizia; e quando risguarda l'eleggibile o fuggibile, s'appella temperanza. buonarroti
l'assistenza a coloro dai quali mediatamente o immediatamente ne dipende il sostentamento. pagano
carvi i guadagni della ricchezza o l'eleggibilità alle alte funzioni politiche.
dall'argomento (che poteva essere funebre o amoroso, politico o morale, mitologico-erudito
poteva essere funebre o amoroso, politico o morale, mitologico-erudito o autobiografico),
amoroso, politico o morale, mitologico-erudito o autobiografico), mentre nell'età moderna
hanno li moderni poi e contemporanei nostri (o sia per la sonorità de la terza
la sonorità de la terza rima, o vero perché il terzetto più cum la
lieti, / quel canta eroici, o qualche oda leggiadra. dolce, 2-194:
senso ironico, a indicare uno scritto o un discorso fastidiosamente lamentoso e gemebondo.
indirizzerò al vostro nome una elegietta, o almeno un epigramma. -dimin.
flebili modi elegiaci, / lamenti, o giulio, la cara vergine / che
i tragedi, come gli epici, o vero eroici e i comici e i
: ma lusingarti di felice evento, / o re, non dèi, finché ai
: ragunansi... a luna nuova o piena, credendoli giorni felicissimi a ogni
più felice stato. boccaccio, vii-154: o dì felice, o ciel chiaro
vii-154: o dì felice, o ciel chiaro sereno, / o prati,
o ciel chiaro sereno, / o prati, o arbuscegli, o dolci amori
ciel chiaro sereno, / o prati, o arbuscegli, o dolci amori. giusto
, / o prati, o arbuscegli, o dolci amori. giusto de'conti,
fedeli. a. maffei, vi-464: o cara adolescenza! avventurosa / quanto (
... ricoverarci a chioggia, o a pellestrina, o a caorle, o
a chioggia, o a pellestrina, o a caorle, o a trieste,
o a pellestrina, o a caorle, o a trieste, o a grado;
a caorle, o a trieste, o a grado; ma i quattro primi paesi
i-781: chi è fresco di un'eredità o ha vinto una lotteria,..
memoria, in questo regno non come araldo o re d'arme, ma come angiolo
usata nell'atto di congedarsi da qualcuno o nel chiudere una lettera). bibbia
si dee innamorare di queste tre, o di pulcella, o di maritata o di
di queste tre, o di pulcella, o di maritata o di vedova. s
, o di pulcella, o di maritata o di vedova. s. degli arienti
pericoli e senza danni, a viaggiatori o merci arrivati sani e salvi alla meta
arbori insetati a fessuolo, a occhio o impiastrazione intorno al solstizio, et ancora
v. franco, 233: o bella man, che con bell'arte esprime
molto felicemente. tasso, 13-i-950: o fior novello, o speme / di queste
, 13-i-950: o fior novello, o speme / di queste nostre rive, /
sente contento e felice perché possiede o crede di possedere ciò che può soddisfare le
sue aspirazioni; vivo godimento dei sensi o dello spirito; gioia dolce, serena
sia prosperità di fortuna congiunta con virtù, o possedere quello che sia bastevole alla vita
quello che sia bastevole alla vita nostra, o vita giocondissima che sia sicura e stabile
giocondissima che sia sicura e stabile, o buono stato delle persone e delle cose
. queste sono le cose, in una o in più delle quali tutti gli uomini
felicità una buona operazione con virtù, o vero una sufficienza di vita,
vero una sufficienza di vita, o vero una vita gioconda e sicura, o
o vero una vita gioconda e sicura, o una abbondanza di beni con forza di
, cioè si può ottener l'equilibrio o scemando i desidèri o accrescendo le forze
ottener l'equilibrio o scemando i desidèri o accrescendo le forze. leopardi, 22-24
ama. -con riferimento ad animali o a cose inanimate. a. f
forma -secondoché si guardi alla sposa o allo sposo - la felicità o infelicità coniugale
o allo sposo - la felicità o infelicità coniugale. bocchelli, 6-85:
; ma ci dimostri / sciocco rialto, o padovana scola, / sciocca più che
varchi, 8-2-272: tutto quello che fa o dice ciascuno, si fa e si
, indirizzandole essa tutte alla felicità eterna o temporale, e al buon governo dei popoli
. partita, 4-1-128: alla nostra umana o civile felicità, la quale io politica
distinta per le sue virtù e benemerenze o a individuo che costituisce il vanto di
ciò che procura un godimento dei sensi o dello spirito, che dà gioia, consolazione
ingiuria a altri. firenzuola, 123: o che filicità sarebb'egli potervi appiccar su
a vendemmia! bonfadio, ix-285: o quante volte allor vi bacio e stringo,
discaro il riducere spesso nella faticata mente, o crudel donna, la piacevole imagine della
della reggia. foscolo, 1-290: o sacra rimembranza, o della mia /
foscolo, 1-290: o sacra rimembranza, o della mia / prima felicità tenera imago
detto che un'arte bisogna impararla, bene o male. siete padroni di scegliere:
. buti, 1-407: 'qual fortuna o destino', cioè qual felicità de'corpi
cioè qual felicità de'corpi celesti, o ver qual grazia della provvidenza di dio
e valesse la ballata nell'opera de'due o tre grandi poeti tedeschi che meglio la
artefici e la minuta gente sanza spese o gravezza, sendo convenevolmente l'anno abbondante,
leopardi, ii-43: tutti gli uomini più o meno (secondo la differenza de'caratteri
possedea, qual venti / sul continente, o in itaca, mortali / non felicita
minare, senza averli veduto mutare natura o qualità alcuna. s. caterina de'ricci
felicitarci d'avere in parte emendata quella o fatale dimenticanza, o colpevole inerzia,
parte emendata quella o fatale dimenticanza, o colpevole inerzia, sotto il cui giogo languisce
. ant. e letter. il rendere o il diventare felice; atto col quale
felice; atto col quale si procura, o anche si riconosce e si proclama la
, che appartiene al gatto (o, più generalmente, ai felidi)
; i frutti, in infuso, tintura o sciroppo, servono come espettorante e risolutivo
= voce dotta, lat. fellare (o feldre) propriamente 'succhiare, poppare
lazio), dal lat. fellare (o feldre) 'succhiare '. fellatóre
= voce dotta, lat. felldtor (o feldtor) -oris, deriv. da
-oris, deriv. da fellare (o feldre) * succhiare '. fellatura
ella truova lo novel marito / buono o migliore che non fu 'l primo, /
/ sanza 'l qual non risplende sole o stella, / aresti già macon tuo rinnegato
brami e morte, / qual fato iniquo o qual malvagia sorte / alla felicità nostra
non volean bere. pareti spesse e lignificate o, in altre piante, con 1-56
fella. firenzuola, 790: né ninfa o pastorella / ai pensier nostri sia mai
/ ai pensier nostri sia mai rozza o fella, / né sconcio ventre mai di
ventre mai di fier lupo empia / o capra o pecorella. tasso, 1-11-70:
di fier lupo empia / o capra o pecorella. tasso, 1-11-70: poscia
cruda e fella, / né delle fiere o dei marini pesci / più dura,
pulci, 4-54: io non vo'regno o impero; / per gentilezza caccio e
l'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere
sul voi, qual affamato / falcon rapace o simil altro au gello /
medici, i-204: se in bosco ombroso o in monte alpestro e fello,
un sasso; / se in una valle o in loco oscuro e basso, /
basso, / nulla veggo, odo o penso, se non quello. ariosto,
già finita! carducci, 343: o albergo di tiranni, o prigion fella,
343: o albergo di tiranni, o prigion fella, / di plebi oppresse
, colpevole (anche in senso galante o per celia: traditore d'amore, infedele
autore di un delitto contro la chiesa o lo stato. 2-8-3: pur
poco hanno da temere d'un capo o sia offeso o sia ambizioso. non
da temere d'un capo o sia offeso o sia ambizioso. non vorrà, se
mosse, / così pregando: dammi, o padre giove, / sovra costui che
, costituito in qualche carica politica, o militare o amministrativa, tradisce gl'interessi
in qualche carica politica, o militare o amministrativa, tradisce gl'interessi del sovrano
amministrativa, tradisce gl'interessi del sovrano o della patria. verga, ii-277: ora
non si sa se sia stata fatta o non fatta da me, ma appena si
sa se semplice- mente sia stata fatta o non fatta? gemelli careri, 2-ii
). guittone, 173-1: o grave, o fellonesco, o periglioso /
guittone, 173-1: o grave, o fellonesco, o periglioso / sovra d'
173-1: o grave, o fellonesco, o periglioso / sovra d'onni nemico,
scellerata (una compagnia, un gruppo o una schiera di persone).
tradimento. compagni, 2-22: o messer gerì spini, empi l'animo
fedeltà e l'obbedienza dovuta al sovrano o allo stato; ribellione, sedizione.
quale si considera ne i feudatari maggiori o minori verso il padrone, e se
parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi
discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione
cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia
devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia o di caducazione. lanzi, iv-162:
nostri nimici. guittone, i-14-55: o reina de le cità,...
si trova sotto forma di etere composto o di prodotto di polimerizzazione in alcuni vegetali
racciabbattat'e polverose: cinto di corda o di cuoio i lombi, vestito di
di felpa; foderato, tappezzato di felpa o di tessuto morbido e peloso come felpa
tipo di lavorazione dei tessuti di lana o di cotone che consiste nel districare le
risulti morbido e coperto di peli più o meno fitti; garzatura. =
qualsiasi specie di roccia eruttiva, acida o subacida, a struttura estrema- mente fine
, in seguito all'azione del calore o dell'umidità o di una determinata sollecitazione
seguito all'azione del calore o dell'umidità o di una determinata sollecitazione meccanica.
pressare, comprimere peli e fibre animali o vegetali, stratificandoli per ridurli a feltro
. disus. passare attraverso a un feltro o a un panno o ad altro strumento
a un feltro o a un panno o ad altro strumento (vaglio, setaccio,
dalle scorie (con riferimento al feltro o allo strumento filtrante). a.
in catinelle vetriate a posare per quattro o per sei giorni, che così lasceranno una
, i-290: ma non per vagli o colatoi feltrando / si dissala egli mai
guisa di feltro (riferito a piante o erbe). targioni tozzetti, 12-4-332
a bella posta due specie di sparti o gramigne... sulle declivi facce
compressione e la fel- trazione di fibre o di lane (un tessuto, un
, 20-211: quella tale stoffa, o sia tela semplicemente feltrata, non conosciuta
e ben feltrata scorza del poyo, o baccello donde sbocciano i cocchi.
mollino se ne trovano piazze grandissime, o vogliamo dire cespugli larghi e feltrati,
e fitta (e si riferisce a piante o a organi vegetali). 5
altra etade / arte, forza, o fortuna i padri tuoi / grandi rendette.
d'ogni fatta e grimaldelli / e scale o vuoi di legno o vuoi di corde
/ e scale o vuoi di legno o vuoi di corde, / e levane e
, sono dischi appunto di feltro, o anche di cartone, tagliati con uno stampo
2. ant. piccolo mantello o cappuccio. il lessico dell'inventario di
negri, 2-499: sulle panche, tre o quattro signorinelle, con gambe calzate di
di compressione di fibre e peli animali o vegetali sotto l'azione del calore e
, delle coperte spesse, rosse, o gialle, o « scozzesi ». moravia
spesse, rosse, o gialle, o « scozzesi ». moravia, vii-12:
e impressori di carte di stampa, o sieno di stampa in rame, o di
, o sieno di stampa in rame, o di stampa in legno, o di
, o di stampa in legno, o di caratteri, per far accostare alle
. lanzi, i-105: usandosi allora, o rullo o torchio imperfetto, per ben
i-105: usandosi allora, o rullo o torchio imperfetto, per ben imprimere fermarono
e servono per fare accostare alle stampe, o forme, il foglio bagnato, perché
un pezzo di panno, di tela o di altra materia attraverso a cui si
e questo modo di colare si chiama stillare o passare per feltro. vallisneri, iii-6
per via di vagli, di feltri o di colatoi, né per via di lungo
panno, di tela, di carta o di altra materia che si adopera per filtrare
di altra materia che si adopera per filtrare o passare e spremere i liquori.
di basso bordo, a vela o a remi, diffusa nei secoli scorsi specialmente
maniera che più mi aggrada sia privatamente o pubicamente con carrozze, filucche, seggie
, fantasiosamente decorato con piume, sonagli o bizzarri oggetti, usato in feste o
o bizzarri oggetti, usato in feste o circostanze particolari (ed è proprio del
ant. copriletto di lana o cotone a trama grossolana e poco torta su
sm. copertura impermeabile, di tela o altro materiale, del casotto smontabile posto
casotto smontabile posto al centro delle barche o delle gondole veneziane. - anche:
uno dei neri cuscini di fianco: o, piuttosto, vi cadde. fr occhia
, 77: le femmelle ne partoriscono uno o due al parto. = deriv
costituito prevalentemente da composti di ferro o di magnesio, per lo più appartenente alla
lo più appartenente alla classe degli ossidi o dei silicati; si presenta colorato a
; si presenta colorato a tinte più o meno forti a seconda della percentuale di
questa generazione di vestimento si chiama femminali o brache. savonarola, 7-ii-351: vestirassi il
l'individuo che produce soltanto cellule germinali o gameti femminili (e negli organismi microcellulari
riferimento alla specie animale, l'individuo o l'animale destinato a partorire i figli
l'animale destinato a partorire i figli o a deporre le uova. testi
dalla natura fuori della intenzion sua, o per imperfezion del seme, o per
, o per imperfezion del seme, o per difetto della materia. bruno, 3-109
forte e onrato! iacopone, 2-2: o vergen più che femena, santa maria
d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende.
voce di femmina. -femmina fatta o matura: donna adulta (idonea al
per natura sono più fieri che gagliardi o destri; e in uno primo impeto chi
che possiede in grado eminente qualità fisiche o psichiche che la rendono attraente e delle
se ne maraviglierà in quell'uomo asprissimo, o piuttosto in quell'indomito leone, sì
amorosi. aretino, ii-13: o che il vostro famiglio è un ladro,
vostro famiglio è un ladro, o che egli è un imbriaco, o che
o che egli è un imbriaco, o che si leva a vespro, o che
, o che si leva a vespro, o che lecca i piatti, o che
, o che lecca i piatti, o che giuoca, o che va a le
lecca i piatti, o che giuoca, o che va a le femine. alamanni,
per conseguenza biasimare, che le fanti o le cameriere della sua casa. fogazzaro,
dell'animella ', è un pezzo metallico o piano o concavo, con foro centrale
', è un pezzo metallico o piano o concavo, con foro centrale, che
ricadendovi sopra, apre o chiude il passaggio dell'acqua nella tromba
172: turchina. gemma di color turchino o ci- lestro non trasparente...
, come del maschio, della femina o del neutrale, di che diamo questo
, 25-60: dove sotto altro nome o pronome si comprendano due o più,
altro nome o pronome si comprendano due o più, de'quali altri siano maschi,
dee., 8-9 (311): o ella vi parrebbe la bella feminaccia!
sozze femminaccie scendevano in sulla porta, o affacciavansi alle finestre, e colla voce
alle finestre, e colla voce o con gesti laidissimi invitavano a salire. imbriani
. femminile. ottimo, iii-354: o parte di me, sì come fronda è
carducci, iii-25-194: sapete voi, o potete almeno imaginare, quanti sudori,
uomini savi. marino, 13-95: o feminella vii, ch'ad uom sì
nelle allacciature per potervi agganciare l'uncinello o gangherino. carena, 2-32: 'gangherella'
, dicono i valigiai a qualunque taglio o spaccatura fatta nel cuoio, per passarvi
nel cuoio, per passarvi un bottone o altro, per affibbiare. 6
via d'una lunga feminella pur di polvere o d'altra materia combustibile.
altri già avevano la testa modellata femminea o maschile. - figur.
. parini, xx-18: m'inganno? o il docil animo / già de'feminei
(un uomo, le sue fattezze o anche il suo temperamento, il suo
, è l'affetto, non di femminea o accademica tenerezza, ma di virile e
4-106: neuna femmina per la cittade, o borghi, o sobborghi di firenze,
femmina per la cittade, o borghi, o sobborghi di firenze, vada vestita di
volto lascivo, disse: io, o giudici, amo le donne. caro,
di nobili? imbriani, 3-162: o mio femminierìssimo e donnaiuolissimo ciarusarvangadarsana, ed
uomo isgraziato s'egli è sconvenevole, o per male altrui, o feminile, o
è sconvenevole, o per male altrui, o feminile, o fanciullesco. capellano volgar
o per male altrui, o feminile, o fanciullesco. capellano volgar., i-21
carducci, ii-19-265: preferirebbe di entrar direttrice o ispettrice in qualche scuola femminile. bartolini
a un'alta muraglia. -affidato o svolto da donne (un'attività, un
, del modo d'essere, della sensibilità o delle funzioni della donna. guittone
4. per simil. che esprime o rivela caratteri tipici della donna; femmineo
genere femminile) dei nomi indicanti esseri o cose che, per natura o convenzione
esseri o cose che, per natura o convenzione, sono femminili, e degli
nel nome femminile di matelda, dante o supponesse o meglio inserisse a forza l'
nome femminile di matelda, dante o supponesse o meglio inserisse a forza l'idea di
compie per appoggiatura, nel tempo debole o in un frazionamento del tempo forte della
da un'insufficienza funzionale dell'ipofisi o dei testicoli o, in casi
funzionale dell'ipofisi o dei testicoli o, in casi molto rari,
come una gioia effi mera o un lusso ch'ella non poteva concedersi.
in modo femminile, secondo la sensibilità o i modi, i costumi propri della
intraweduta passare per la dolcezza delle spalle o per lo svolto maestoso del mantelletto,
maschile. luca pulci, 1-3: o sesso femminino, o sesso insano,
pulci, 1-3: o sesso femminino, o sesso insano, / mobile e frale
colassù, dove non è punto amabile o gentile, anzi deforma e guasta i
genere femminino? -anche di animali o vegetali. crescenzi volgar., 3-6
dei femministi; che si ispira o è influenzato dal femminismo (una teoria,
femminizzare, tr. attribuire a qualcuno o a qualcosa caratteri fisici, morali o
o a qualcosa caratteri fisici, morali o intellettuali femminili (come la debolezza,
, sf. donna di condizione modesta o debole, paurosa, indifesa. -anche
niente, e a modo di femminucciole, o di piccoli fanciulli, combattendo laudiamo gli
, che è proprio del femore (o, per estens., della coscia)
bellini, 5-1-164: gli ossi del femore o della coscia che dir vogliamo, che
bestia, una specie di scorpione, o di granchio, gli morsicasse una gamba,
farmacia; si presenta sotto forma di aghi o lamelle incolori, poco solubili in acqua
ortosilicato di berillio, romboedrico, incolore o leggermente sfumato in colori delicati (rosa
per condensazione di o-diammine con o-biossibenzeni o delle o-diammine con o-chi- noni; si
con arma da taglio diversa dalla sciabola o con un'arma improvvisata (un bastone,
avventò / a modo d'un serpente o d'un dragone, / e un fendente
questa opera commessi;... o perché io mi sia lasciato scappar dalle mani
. finisce sotto i colpi di ventaglio, o, come il silfo ariele, tra
spada esser non può, che rompa o fenda; / di maglia così dura ella
a quando a quando fendevano qualche foglia o spezzavano qualche stelo. quarantotti gambini,
: gelati dal vento che fende la faccia o saettati dal sole che affoca le rocce
, che non posso patire nulla aspro o agro, e anche il dolce m'è
innesti che si fanno fendendo il tronco o tra la corteccia, sien fatti con grande
di dio. ugurgieri, 331: o compagnia eletta, ora oprate coi forti
. marino, 1-53: chiunque amore o marte a seguir prende, / convien
lavorazione, chiamata comunemente dai contadini fendere o rompere le terre, si faccia sempre
quelli che immediate danno l'uccello disopra o disotto all'avvenimento del vento, e
infelice lito) / che tonde fenda o che le gonfi il vento. fed.
, la frusta schioccava in volute aeree, o fendeva l'aria con insistenza la trombetta
situato di traverso; rappresentare un ostacolo o un elemento di delimitazione fra due zone
in monti. una gran cordigliera, o giogo altissimo, quasi di alpi,
fronde, frascheggiar di rami, / o di cani latrar, sonar di comi,
. muoversi con velocità fulminea, superando o abbattendo tutti gli ostacoli; scatenarsi,
). spaccarsi, aprirsi alla superficie o in tutto lo spessore, mostrare un'
mostrando la lingua tenera, batté due o tre volte a forbice, e rimase aperto
misto d'umano e di selvaggio / fine o aita richiese a tanti mali. moravia
meno, non reggere al dolore morale o fisico. iacopone, 11-2: segnore
viso! / di'tu da beffe, o che è quel che parli?
una massa fluida; variare di livello o di pressione (l'aria, l'
fendimento e nello scheg- giamento il coltello o asce, che scheggia o fende, solo
giamento il coltello o asce, che scheggia o fende, solo s'adatta.
non vi trovò segno di corona civica o rostrata o castrense, ma vi trovò
vi trovò segno di corona civica o rostrata o castrense, ma vi trovò il fendimento
fendinébbia, agg. invar. proiettori (o fari) fendinebbia: tipo speciale di
i casi in cui per un difetto o altro è indispensabile ricorrere alla fenditura,
, lacerazione, squarcio prodottosi nei tessuti o negli organi vegetali e animali per cause
vegetali e animali per cause, patologiche o traumatiche; ferita, cicatrice. -in
ma stretto che si produce per corrosione o per erosione di agenti esterni, per
-squarcio, lacerazione prodottasi accidentalmente o aperta ad arte in un vestito; spacco
nel terreno in seguito a movimenti tellurici o tettonici, a erosioni meteoriche, per franamenti
a picco, scoscendimento di una montagna o di un precipizio. d. bartoli
giungemmo al margine di una larga fenditura o crepaccio. -astron. solco, canale
della specola braidense e osservatore delle fenditure (o canali) di marte (pianeta marte
difetto, imperfezione che pregiudica la qualità o danneggia il buon funzionamento (di un
sembravano annunciare l'ultimo crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da
ultimo crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da coteste fenditure, come
in modo da rivelare il suo contenuto o da versarlo; che presenta fenditure,
per lo più è grossa di rami tagliati o fenduti per lungo in croce in quattro
da incavature che delimitano le varie parti o zone (di un oggetto o anche
parti o zone (di un oggetto o anche di un organo animale o vegetale)
oggetto o anche di un organo animale o vegetale). moravia, ii-179:
un animale a causa di una fenditura o di una imperfezione nella cassa armonica)
disus. che riguarda, che concerne o pratica il prestito con interesse, l'
cantini, 1-6-328: quelli ebrei, o vera giudei, che per vigore di
fenestèlla, sf. archeol. piccola finestra o nicchia che permetteva ai primi cristiani di
che permetteva ai primi cristiani di vedere o di toccare le tombe dei martiri e dei
praticata in un organo cavo del corpo o in apparecchio cavo (gesso, corsetto
ile] e dal suff. -ò / o; cfr. ingl. phenetal (
; e dietro all'altare principale nell'apside o conca sono cinque finestre con specchi a
sono cinque finestre con specchi a fengite o pietra speculare e trasparente.
odore / che non porta da l'indi o da'sabei / fenice al rogo in
altro nuovo fenice. -oggetto o parte di oggetto che riproduce la figura
come la fìnise. stefano protonotaro o pier della vigna, 416:
le penne. marino, 8-117: o dolcezza ineffabile infinita, / soave piaga
ricominciamento e del rinascimento del nuovo periodo o pure del nuovo secolo. muratori,
promessa anche al corpo. metastasi \ o, 1-i-445: è la fede degli
. persona unica al mondo per bellezza o per doti e virtù eccezionali; essere perfetto
? bianco da siena, 53: o beata fenice / che se'arsa nel
intaglio, / con penna di pensiero, o di martello, / parte alcuna del
carducci, ii-4-310: caro piero, o, anzi, o nuova fenice dall'aurate
caro piero, o, anzi, o nuova fenice dall'aurate piume, 0
distingue, chi supera gli altri per ingegno o per intelligenza, che eccelle in una
è stato indarno. marino, vii-101: o sole,... fenice de'
gente di fuori! t e così, o la fenice dei padroni, » pensava
feri denti / serpe squammosa, o pur augel rapace, / od altra ingiuriosa
eschilo erano stati rifatti dalle fenisse, o donne fenicie di frinico. leopardi, ii-70
fenilazióne, sf. chim. introduzione o sostituzione di un gruppo fenilico in una
una roccia effusiva (e può essere più o meno distintamente idiomorfo).
fenòide, sm. individuo singolo animale o vegetale considerato come oggetto elementare della
. -alcole fenolico: composto contenente uno o più radicali ossidrilici e alcolici sostituiti in
-aldeide fenolica: composto aromatico contenente uno o più gruppi ossidrilici e aldeidici. -esteri
voce dotta, comp. da fenol [o], solforico] e ftaleina (
voce dotta, comp. da fenol [o] e solfonico (v.).
viver nell'» io » e dimenticando o negando il mondo fenomenale, si tennero immobili
trono / in lunghe ombre lambe forza / o pastore del gregge infinito / del mondo
tiene conto soltanto dell'aspetto immediatamente percepibile o constatabile di un determinato oggetto.
, differenziando i due termini solo empiricamente o fenomenicamente. = comp. di fenomenico
riferisce, che è proprio di fenomeno (o dell'oggetto quale in esso si rivela
è limitata a ciò che appare ai sensi o si manifesta alla coscienza (un determinato
verità. le prime sono le fenomeniche, o sia quelle che appariscono immediatamente al senso
non operano che dentro a certi confini più o meno angusti, come sarebbe questo o
o meno angusti, come sarebbe questo o quel ramo delle arti meccaniche e delle
a concepire la realtà come insieme (o sistema) di fenomeni, intesi come
, intesi come soggetti di esperienza attuale o possibile, che appaiono nello spazio e
biologici, storici, ecc.) o della cosiddetta esperienza interna (come i
, nel linguaggio scientifico: ogni fatto o evento naturale o provocato dall'uomo,
scientifico: ogni fatto o evento naturale o provocato dall'uomo, che può essere
che può essere osservato e studiato direttamente o indirettamente. -fenomeno fisico: ogni mutamento
pare che a quest'aria certi fenomeni nervosi o d'altra guisa che mi conturbavano vadano
. deledda, iii-402: -la notte o non dormo o faccio tali sogni che
iii-402: -la notte o non dormo o faccio tali sogni che ho terrore di
) di una realtà più profonda accessibile o no alla ragione; l'oggetto specifico della
. in senso generico. qualsiasi manifestazione o fatto, caso, evento che, per
balia, portare l'insegne di maggiore o di colonnello. de sanctis, lett
. corpo celeste che appare in modo o in tempi straordinari. galileo, 3-1-340
, 3-1-340: tuttavolta che la stella nuova o altro fenomeno sia vicino a terra.
4. figur. famil. persona o cosa che, per le sue qualità
cosa che, per le sue qualità o caratteristiche eccezionali, suscita meraviglia, curiosità
, curiosità. -in partic.: persona o animale mostruoso che viene esposto al pubblico
da una loro interpretazione secondo leggi o da giudizi di valore o dal tentativo di
leggi o da giudizi di valore o dal tentativo di spiegarli facendo ricorso a
, il divenire della scienza in generale o del sapere. mamiani, 6-81:
* fenomenologia ', trattato dei fenomeni o scienza dei fenomeni. b.
spirito come ¦ prima parte del sistema » o, come dissero poi gli scolari,
2. la scienza di quelle forme o essenze che costituiscono la trama e il
3. medie. manifestazione dei fenomeni o sintomi che accompagnano una malattia.
è mai intrinseco ad una particolare forma o categoria, perché ha luogo solo fenomenologicamente
proprio della fenomenologia di husserl; considerato o interpretato secondo questo particolare metodo filosofico.
descrizione esteriore dei fenomeni senza proporne spiegazioni o ricercarne le cause.
pluralità di forme in una specie animale o vegetale è dovuta all'azione di certe
; alcune sono laminari, altre filamentose o frastagliate; vengono utilizzate come fertilizzanti,
clorofilla contenuta nei cromatofori delle feoficee, o clorofilla mascherata dai pigmenti gialli fucoxantina,
; trattandola con acetato di zinco o di rame, si ottengono composti
, si ottengono composti detti zincoclorofille o cuproclorofille. = voce dotta,
racconcia tini, / chi torcoli apparecchia, o appresta scale. alamanni, 5-5133:
si chiuda il giardin con fosso o muro / da gli assalti di fuor,
, come quelle dell'uva turca, o acuminate a guisa di baionette, s'
casti, 251: già torna, o fille mia, / il ferace e pingue
quello che de'seminati denti dell'errante cadmo o delle feraci formiche del vecchio eaco.
effetti, fecondo di originali sviluppi (o anche di effetti dannosi, di sviluppi
pascoli] tutto il meglio di sé, o serbava nel cavo della mano ancóra qualche
suoi banchi per le cene dei giorni parentali o ferali in febbraio, per la festa
, i-126: quel principio di fare o non fare ad altri ciò che vuoi
non fare ad altri ciò che vuoi o non vuoi per te stesso...
comedia, e avevano due ferali, o lanternoni, che li cambiavano innanzi. l'
torte, e aveva il ferrale, o lanternone, di corno. =
fèrculo), sm. archeol. carretta o barella su cui si portavano in trionfo
.. una sedia d'oro, o davanti al tribunale, e nella pompa
in onor di trionfatori negli archi, o ne'templi, o nelle colonne istoriate,
negli archi, o ne'templi, o nelle colonne istoriate, o rostrate;
templi, o nelle colonne istoriate, o rostrate;... con altri simulacri
oppure ne'trionfi rappresentazioni delle città, o delle fortezze conquistate, trofei e cose
nelle cene più laute, sopra alcuni vasi o istromenti che gli sostenevano. g.
di un sugo d'orzo, o di riso, o del fercolo del sassonia
orzo, o di riso, o del fercolo del sassonia. -sf.
noi sino all'emporio; ché mercaremo doi o tre oboli idest baiocchi de fercule per
1-1004: 'ferecrateo primo'acataletto, o aristofanio. ha un dattilo e
ant. soldato romano a piedi o a cavallo che, nell'esercito dei primi
astarii, i triarii, gli antesignani o campigneni, i feren- tarii,
a te stesso a cuore sia, / o da lungi ferente, il chiaro ettorre
opime. nardi, 4: o giove feretrio, io romolo re vincitore
gli varrà io no 'l so campagna, o rio / contro l'ira di dio
ira di dio fosso, arco, o merlo. g. graziani, 312:
colo sacrificarono nove dì, o per la voce che fu udita nel
voce che fu udita nel monte, o perché così comandarono gl'indovini, e fu
me, sendoci facto paura che ferie o altro poco varrebbe, ci siamo ancora
caduto da cintola, e ogni festa o feria uscita di mente, la cominciò
: s'io ho tanto mai di spazio o feria, / che 'l mio fìgliuol
. -in ferie: in vacanza (o anche in villeggiatura). -avere,
volgar., xxi-743: ne'dì isciolti o sanza le quaresime, quattro dì digiunava
di seconda classe, un doppio maggiore o minore per * annum ',..
: cesare aveva dovuto fare una o due gite in città per affari, quantunque
ozio, alla celebrazione di solennità religiose o civili (un giorno, un periodo
non è, non è divino, / o tempo, o luogo mai privilegiato.
non è divino, / o tempo, o luogo mai privilegiato. batacchi, i-57
feriati. carducci, 46: francatef o ninfe, il core: / posto ha
vive, / e '1 serpe, o s'altro è più ver noi maligno,
altro è più ver noi maligno, / o più d'altro ancor mai duro e
ch'onori più le caste dive, / o creda febo a'suoi largo e benigno
giocondo spettacolo il tormento della virtù; o che goda di teatri simi- glianti a
aguzzi brillavano ferinamente, come per mordere o per baciare. pirandello, 7-1102:
. letter. l'essere ferino; stato o condizione propria degli animali. — anche
mio spirito la mia ferinità persiste, o giovine amico. b. croce, ii-2-105
], se per gravezza di morbo o per altro accidente non è roca ed
. tesauro, 3-16: 'rughi'o * rugii ', ciò'irsuti e pilosi
smorta. -che ricorda l'aspetto o le caratteristiche di una fiera.
] erano sperdute con un errore, o sia di vagamento ferino, dentro la
e quando ferino. anguillara, 6-335: o ferina lascivia, o mente infame.
, 6-335: o ferina lascivia, o mente infame. romei, 1-41: tengo
), una conclusione particolare negativa (o). cfr. ferison.
ferisco, ferisci; ant. fière o fère; feriamo, ferite, feriscono;
percuotere, trafiggere, lacerare provocando ferita o lesione (cfr. la forma antica
/ atterrar marte od ettore, / o d'afrodite il mignolo ferire. buzzati,
schiumosi. -rifl. procurarsi volontariamente o accidentalmente ferita, piaga o lesione (
procurarsi volontariamente o accidentalmente ferita, piaga o lesione (anche per uccidersi).
, / fior che tempe non vide o l'orto moro, / quanto più li
arca di dio. aretino, iii-203: o tu, che parti le fatiche eterne
adempì. -con riferimento alla morte o alle parche. pier della vigna,
braccio, / come irato ciel tona o leon rugge, / va perseguendo mia vita
pascoli, i-671: quando si faceva o feriva un * foedus ', domandava il
-recipr. scambiarsi colpi (di spada o di lancia). ser giovanni,
; e si dice di frecce, proiettili o altre armi da lancio). -
lui con disperato fine / di punirlo o fermarlo. -ant. e letter
. -pungere, incitare con gli sproni o con la sferza (un cavallo)
con l'usata arte di correr dietro o fuggire, e pigliar campo al ferire.
ii-40: non ha il ferir legge o misura, e l'arte / vinta cede
la fantasia, la mente; attirare o suscitare l'attenzione (un suono,
. baruffaldi, ii-171: vieni, o silvano, onor de'boschi, e
-provocare una sensazione spiacevole, sgradevole o dolorosa (un suono, una luce troppo
troppo viva, un odore cattivo, o anche un verso poco armonioso, una
. -colpire con i raggi o con la luce (il sole,
-con valore iperbolico, riferito a suoni o rumori particolarmente intensi o fragorosi (in
riferito a suoni o rumori particolarmente intensi o fragorosi (in par tic. nelle
, convertitevi. folengo, ii-24: o vendetta del ciel, quanto a ferire /
bulazione. -colpire con sanzione o pena giuridica o religiosa. pallavicino
-colpire con sanzione o pena giuridica o religiosa. pallavicino, iii-824:
gli antichi? con quanto non pure ingegno o spirito, ma sapere e arte li
ho appena frapposte nel suo discorso tre o quattro parole; e perché è donna avveduta
mattin tendea, / senza ch'un labbro o due begli occhi adorni / mi ferissero
11. intr. ant. provocare ferita o lesione. boccaccio, ii-277: d'
insino al core, / ché pelle dura o callo non gli vale, / e
-figur. con riferimento ad amore o a cupido. frezzi, i-1-45:
bersaglio (con un'arma da lancio o da fuoco). -anche per simil
una volta l'anno alla loro città o castello, a certo dì ordinato, si
, e per quante vie condurre o esser condotto a un punto medesimo.
cava l'oro / là tra'pannoni o nelle mine ibere, / se improvisa mina
risultato. maestro alberto, 123: o mio nodrito, troppo mi rallegro:
metterà poi l'occhio nei piedi del filo o triangolo, cioè nell'angolo inferiore che
sopra il lato ed angolo superiore del filo o triangolo, egli andarà dritto a ferire
tasso, 13-i-548: non ferì tomeamento, o corse giostra / altri così, né
colpo ferire: senza impiegare la forza o le armi; senza sparger sangue; senza
; senza sparger sangue; senza incontrare o opporre resistenza. livio volgar. [
di coltello perisce: chi provoca danno o offesa ad altri sconterà la sua colpa
feruta), sf. lesione, taglio o lacerazione di tessuti o della cute prodotta
lesione, taglio o lacerazione di tessuti o della cute prodotta da agenti vulneranti (
, ecc.) sopra una persona o un animale con effusione di sangue (
: s'egli [animale] fosse o cieco o zoppo, o avesse segno di
egli [animale] fosse o cieco o zoppo, o avesse segno di ferita,
animale] fosse o cieco o zoppo, o avesse segno di ferita, o avesse
, o avesse segno di ferita, o avesse bruschi rossi suso la pelle, o
o avesse bruschi rossi suso la pelle, o fosse rognoso di rogna continua o secca
, o fosse rognoso di rogna continua o secca, non l'offerite al signore.
parte si gonfia; n'esce più o meno sangue; qualche tempo dopo l'emorragia
da una torta guatatura delle lor donne o da tre parole proverbiose quasi da tre
. chiabrera, 68: orso o cinghiai feroce / non ritrovava aita / dalla
le uccisioni, gli incendi in rissa o per vendetta, ogni giorno ed ogni notte
che vi sia nel mezzo un scacco, o sia proprio o dell'adver- sario,
nel mezzo un scacco, o sia proprio o dell'adver- sario, di modo che
di modo che per difendersi della sua ferita o scacco, vi sono, poltre il
. 3. taglio eseguito su uomini o animali da chirurghi o da veterinari;
eseguito su uomini o animali da chirurghi o da veterinari; incisione, resezione.
4. taglio prodotto (naturalmente o artificialmente) nella corteccia o nel legno
(naturalmente o artificialmente) nella corteccia o nel legno di un albero, nella
legno di un albero, nella buccia o nella polpa di un frutto, nel
sorte in lavorando le viti con zappa o marra o vomere, le s'offendessero,
lavorando le viti con zappa o marra o vomere, le s'offendessero, mettasi sopra
sottilissima mescolata con lo sterco di capra o pecora, e leghisi attorno coprendosi bene con
per una necessità nel mese di maggio o di giugno, quando più facilmente e
, i-72: ad ogni errore di pennello o mancamento di giudizio che venisse lor fatto
per la mia ferita / l'avete, o balze degli aerei monti? serao,
mia mortai feruta. iacopone, 81-7: o amor, devino amore, amor,
amato! /... / o ferita ioiosa, ferita delettosa, /
gite, / come il diavol si fugge o la versiera, / tanto eran
ferita riportata in guerra. -dare o fare ferite, coprire di ferite: colpire
: avvolgerla con una striscia di tela o garza disinfettata. ser giovanni, i-218
venuti di tanto lontano a morir di ferite o di spossatezza.
que'denti, con quelle guance, o con quelle labbra. arici, i-129:
i-400: chi avria mai potuto, o guastatrice d'ogni virtù, credere che pascendoti
crudeltade? / qual siila, qual massenzio o qual nerone / fu simil mai alla
fosse lor, per ferità de1 suoi / o per sue téma, inospitale e cruda
. pascoli, i-no: sei tu, o poeta, e non altri, colui
peccati compresi sotto l'esclamazione, 'o cieca cupidigia, o ira folle
, 'o cieca cupidigia, o ira folle ', abbiano come il nome
violenza e l'altro aristotelico di bestialità o ferità, così quello tanto volgare quanto
tempo allora non lasciavano andare con vino o con cotali cose venderecce, per le quali
dial. firito). che ha ricevuto o si è prodotto una o più ferite
ha ricevuto o si è prodotto una o più ferite. bibbia volgar.
-ferito grave: chi ha ricevuto una o più ferite profonde, penetranti, pericolose
: 'sulla penna *. mentre vissi, o signor, tacqui e fui muta,
feruta / nel mentre che io parlo o che ragiono. -smosso, vangato
... / non da vomere o marra ancor ferita, / produceva frumenti e
-scosso violentemente da suoni o rumori; rintronato. pasolini,
. offeso, danneggiato nei beni materiali o spirituali (fama, onore, amor proprio
mortalmente feruto. iacopone, 1-2: o regina cortese, eo so a voi
dolore delle catene più vivo, o perché il loro amor proprio è ferito -domani
, di chi è in difetto, o teme, che appello irresistibile. -colpito
appello irresistibile. -colpito da una malattia o dalla morte. d. bartoli,
città, di castelli, torri, fortezze o fortini (e anche nello scafo di
e anche nello scafo di grosse imbarcazioni o nella corazza dei carri armati),
più piccole delle finestre, le finestre, o piccolissime, e quasi feritoie da stare
mira, e tirar co'balestrerai, o lunghissime e strettissime dal tetto fino a
aggiustate distanze fra loro, più serre, o chiuse, o leghe o traverse
più serre, o chiuse, o leghe o traverse, che dir si vogliano
, o chiuse, o leghe o traverse, che dir si vogliano, di
giaredo adunque è un'angustissima foce, o feritoia, per la quale, ad
le botole sono talora traforate da feritoie, o da fori d'altra figura. pea
tommaseo]: coltegli feritoi, forbici o rasoi o altri ferri dependenti da quelli.
: coltegli feritoi, forbici o rasoi o altri ferri dependenti da quelli. straparola
femm. -trice). che causa ferite o lesioni; che è solito metter mano
in sull'asino salire / sei volte o più ne cadde, allo ver dire.
feritor che rida / da'ripari impunito, o che improvviso / piombi su noi.
; che è causa di sofferenze fìsiche o morali, di ansia, di spasimo,
afflizione. iacopone, 16-38: o penar, non sai fenire, né a
fòro. guarini, 255: ogni colore o di natura o d'arte / vincean
, 255: ogni colore o di natura o d'arte / vincean le belle guance
mie mani / curava le ferite. / o per me troppo crude / feritrici ferite
mio padre lb. v a fiorini, o vero di tornesi, avendo serocchie e
la qualità di lavoro fatto dai braccianti o anche come moneta fittizia in certi giochi
s. bernardino da siena, 259: o fanciulli, o voi che sapete fare
da siena, 259: o fanciulli, o voi che sapete fare i ferlini,
conferma, ratifica (di un trattato o di un patto precedentemente stipulato).
con cui un soldato, un ufficiale o una compagnia di ventura si impegna al
11 periodo di tempo stabilito dai contratto o la scadenza di esso.
e i modi prescritti dalla legge, o che si impegna volontariamente a prestare.
-rinnovare, prolungare la ferma: rinnovare o prolungare il proprio impegno a prestare servizio
di uno stato, basato sull'appalto o affitto di esse a un privato per
del marito, preda del fer- miere o del proprietario delle ferme. p. verri
erba che cresce specialmente nei campi montani o nei pressi di fiumi, cosiddetta perché
e che ostacolino il pedalare fregando conti o la catena, quando questa non è
può essere-costituito da una sorta di pinza o semplicemente da un peso) che serve
portare un biglietto, un francobollo, o non so quale altra piccolezza, egli non
), sm. invar. spilla o fermaglio di varia foggia usato per trattenere
. (e può essere di materiale più o meno prezioso, più o meno arricchito
materiale più o meno prezioso, più o meno arricchito da ornamenti e decorazioni)
che serve a tener fermi insieme due o più oggetti o a collegare saldamente due
tener fermi insieme due o più oggetti o a collegare saldamente due parti staccate di
carducci, 189: che t'importa, o razza sfatta, / de le cose
elogi, vidi cadérmi sulle ginocchia due o tre copie della ¦ protologia », rilegata
essere una spilla da appuntare all'abito o al cappello, un ciondolo da appendere
, con qualche fermaglio nel cappello, o qualche catena d'oro al collo:
, idee, impressioni, ricordi, o anche a istituzioni, progetti, ecc.
donna, siatene segnore / a dir o no o sì ben fermamente, / ch'
siatene segnore / a dir o no o sì ben fermamente, / ch'eo parta
del popolo. boccaccio, i-154: o sommo giove, il quale con le
sì gran fallimento; / di vista o pensamento / agiate in cor fermanza. inghilfredi
2. certezza. arrigo testa o iacomo o arrigus divitis, 409: di
. certezza. arrigo testa o iacomo o arrigus divitis, 409: di me
ai suoi luoghi, e con vite o con nottoline, e con altre appartenenze fortissime
vimini fare una piccola cesterella all'arbore o al pergolato, al quale la vite
beccuti, 21: 0 fermi gli occhi o giri; o vada, o seggia;
: 0 fermi gli occhi o giri; o vada, o seggia; / o parli
gli occhi o giri; o vada, o seggia; / o parli o taccia
; o vada, o seggia; / o parli o taccia; o sia pensoso
, o seggia; / o parli o taccia; o sia pensoso, o lieto
; / o parli o taccia; o sia pensoso, o lieto, / di
o taccia; o sia pensoso, o lieto, / di grazia pito e pasitea
i contorni di un disegno con inchiostro o altro perché non stingano né si cancellino
carbone la tua storia, e fermala o con inchiostro o con verdaccio temperato.
storia, e fermala o con inchiostro o con verdaccio temperato. -fermare
imprimere nella memoria; fissare nel pensiero o per scritto, annotare; tradurre in suoni
e cercare le espressioni poetiche come cose o (che qui è lo stesso) come
tutto nel mettere in punto questa guerra, o che fosse già incitato da ismaelle,
che fosse già incitato da ismaelle, o che per grandezza di stato e di
. marino, vii-493: sia giustizia o rigor, nulla cur'io, / purché
passa. -fermare la speranza in qualcuno o qualcosa: riporvi la propria speranza.
, 1-195: ovunque giro gli occhi o fermo il core / in questa oscura
12. affermare in base a un ragionamento o altesame di una serie di argomenti;
, s'elle si hanno a usare o no, e se tutte o parte,
a usare o no, e se tutte o parte, e quali. galileo,
voglia no è guaire leggero desradicare per sermone o per altro, siccome non leggera è
finì di sottrarre il papato a ogni ingerenza o influenza popolare e cesarea fermando definitivamente che
loro, per lo fermo tra loro fermaro o di vincere i romani, o morire
fermaro o di vincere i romani, o morire nella battaglia. testi fiorentini, 35
vada ad alcuno luogo di donne rinchiuse o religiose, né co loro abbia alcuna
fiorentina: studiare e rivedere la legge o provvisione già esaminata nel collegio dei signori
isgomberoe la casa, 1. o, s. o, d. 8
1. o, s. o, d. 8. statuti de'cavalieri
colla moglie rattrappita, un figliuolo vedovo o un nipotino ancora fanciullo, tra per essersi
donna. -ant. dare a bandiere o a compagnie militari il pieno numero di
, 2-237: 'fermare parlandosi di carne o di altri alimenti animali che non siano
de'medici, i-280: non ramo o scoglio ferma il suo volato. ariosto,
facevano fermare; e, a due o tre insieme, gli guardavano dentro la
. monti, x-3-95: ferma, o ninfa mia vezzosa, / per pietà deh
un vento che non lassi alcun vestigio, o ad ima nuvola che, portata da'
, portata da'venti, tosto sparisca, o pure ad ima velocissima nave in alto
strumenti, lasciando l'arbitrio al virtuoso o virtuosa di trattenersi quanto gli piace.
moderna la sua assoluta impotenza a fermare o rallentare il moto dell'empietà signoreggiante.
vini stitichi, e quegli che inacetiscono o inagriscono, ferma. -ant.
che ne tiene il figliuolo del molza, o almeno a fermarla, che più non
né meno è da fuggire che nel finire o fermare la sentenza dei due versi delle
faccia cadere la voce che dee finire o fermare le sentenze nella prima sede dell'
ci applicheremo all'economia come se al romanzo o alla politica. caproni, 2-21:
arrestare bruscamente (l'attività di uno o più organi del corpo umano o anche
di uno o più organi del corpo umano o anche il corso di una malattia)
c'è anche bisogno di dormire, o almeno di chiuder gli occhi, dopo
fame: mitigare gli stimoli della fame o della sete. soderini, iii-416:
fermare 'dicono i giardinieri il tagliare o spezzare la sommità d'uno stelo o d'
tagliare o spezzare la sommità d'uno stelo o d'un ramo in istato presente di
produr frutti più belli e migliori, o per trattenerla ad una certa altezza.
licenze accordate a pagamento sono state arrestate o fermate o interrogate da seicento a ottocento
a pagamento sono state arrestate o fermate o interrogate da seicento a ottocento persone.
, di marciare, di camminare temporaneamente o definitivamente; non procedere oltre.
39- 27: come fuggiste, o belle ore serene! / dilettevol quaggiù
in una posizione, in un luogo o anche in una condizione temporale);
medici, ii-269: deh, fermatevi, o stanchi pensier miei! ariosto, sai
sé, s'allontanano, si ritrovano due o tre volte, si fermano; come
, 7-i-278: fermandosi in qualche terra o castello, vi portavano la rovina.
. per estens. arrestare il proprio corso o moto, restare fermo (una forza
è necessario che tutto il cielo ruini, o tutta la natura si fermi, e
dell'aria, bisogna che sia grieve o leggeri. michelangelo, i-41: fermisi
arrestarsi, interrompere ogni altra azione o movimento per compiere l'azione espressa dal
a vizio imputare se, alcuna città o degno loco trovando per via, in
non volevo, eppure non potevo fermarmi o resistere, per causa appunto della mia
azione che si sta compiendo (temporaneamente o definitivamente); desistere, rinunciare a
fine: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere
chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere,
più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere, né più
ma vuol ridurlo in stato, o sia col discreditarlo, o col portar l'
, o sia col discreditarlo, o col portar l'imperatore ad offenderlo.
notturno. -seguito dalla prep. da o di con l'infinito: smettere,
vento, / non atterri la guglia, o pur se pioggia / cada, 'l
e tomiamenti. bembo, 1-194: o rossigniuol, che 'n queste verdi fronde
di costantinopoli) / vi fermaste, o potestivi fermare / tanto in raugia,
essi nel medesimo viaggio dovevano fermarsi due o tre giorni a casa sua, altrove per
diffondersi, nello svolgere un'attività intellettuale o artistica, su qualche punto o argomento
intellettuale o artistica, su qualche punto o argomento particolare per analizzarlo, spiegarlo,
a considerare se la riceve l'arte o non riceve, e specialmente nelle prose.
stile, che la ragione della critica o non ha tempo, o non ardisce di
della critica o non ha tempo, o non ardisce di fermarsi sopra le mende
, insediarsi, installarsi, stanziarsi temporaneamente o definitivamente in un luogo. ser
e quasi esilio, sapessi dove fermarmi o a chi rivolgermi. loredano, 1-94:
164: né deve parer meraviglioso, o incredibile ad alcuno, massimamente a uomini italiani
luogo). iacopone, 91-218: o luce, che concedi defetto essere aiuto
un infelice, fatto demente per morbo o per paura, fuggendo la infausta terra
infausta terra, e non fermando per avvisi o comandi, da molte archibugiate fu ucciso
-ferma! fermate!: invito o ordine per intimare l'arresto, l'
. p. fortini, ii-126: o vituperata a me, a che sono
9-587: gridò da la squadra: o là fermate. / chi viva? a
l'acqua che vi si mette o che vi piove, ottimamente riceve e conserva
io disegno risolutissimamente di volerlo appresso, o fermandomi con la casa d'este,
fermandomi con la casa d'este, o con quella de'medici. -fermarsi
. -fermarsi di tutta sua forza o possa: porsi in una saldissima posizione
di michela- gnolo si fermavano, o stetteno, come si dice, penzoloni.
, sf. il fermarsi; sosta più o meno lunga che si fa durante
, ecc. (per riposo, rifornimento o per altri motivi); tappa
d'ordinario le navi sogliono far qualche mutazione o di vela o di corso, e
sogliono far qualche mutazione o di vela o di corso, e molte volte ancora qualche
di partenza, non come una base o un punto di fermata. b. croce
. 2. sosta, obbligatoria o facoltativa, che un mezzo pubblico compie
percorso per consentire ai passeggeri di salire o di scendere. -anche: periodo di tempo
di una strada ferrata per mutare passeggeri o merci. d'azeglio, 1-186: la
30-2-21: si osservò che tre pause, o pose, o 'fermate si fan
osservò che tre pause, o pose, o 'fermate si fan nel discorso,
di ogni utile e necessario atto, o commercio civile, si venne ad originare
serrato... al parlare discreto, o vogliamo dire spartito, o come essi
discreto, o vogliamo dire spartito, o come essi [i greci] dicono,
non comportando la lingua nostra due accenti o fermate in uno stesso vocabolo.
per di sopra in una volta, o comunque fermato da un capo nel muro
nell'imprese di mare..., o sprezzarono o non seppero opportunatamente usare l'
di mare..., o sprezzarono o non seppero opportunatamente usare l'occasioni che
quegli che allora vivi saranno, si farà o adopererà intorno alla detta esecuzione, sia
che si contraggono per cagione di mercatanzia o d'altra faccenda civile, ovvero
, non sia in alcun modo violato o deluso, si considera disciolto il consiglio
sono i sermenti, i quali la novella o vecchia vite avrà prodotti, e a
nell'andare e rapprese sui sassi, o fermate sull'erba e sulle siepi e
gelo, ogni animale imbucato nella tana o nel nido. -figur. alvaro
240): dove c'eran due o tre persone ferme, se ne fermavano tre
1827 (240): dove erano due o tre fermati, tre, quattro,
i-631: non si accorse di tre o quattro gruppi di persone che stazionavano innanzi
fermare; il modo con cui uno o più oggetti sono fissati, collegati, stretti
, collegati, stretti insieme; mezzo o sistema di chiusura di abiti, borse
borsetta. 2. il luogo o il punto in cui una cosa è fermata
da fermare', nel significato di 4 mezzo o sistema di chiusura ', deriv.
ferme quando sono aperte impedendo che sbattano o si chiudano. dossi, 605
è quando sono assodati ne'giunchi, o nella paglia di grano cucita al medesimo modo
fermentato piuttosto che con paste azime o altri farinacei, e bollito con qualche foglia
in un recipiente, di forma cubica o cilindrica, di legno o acciaio,
di forma cubica o cilindrica, di legno o acciaio, o con rivestimento di ceramica
cilindrica, di legno o acciaio, o con rivestimento di ceramica, munito di dispositivi
dagli enzimi contenuti in alcuni microrganismi, o estratti da essi, per cui le
, ecc.). -fermentazione anaerobica o anossidativa: che si attua senza l'
l'intervento dell'ossigeno. -fermentazione aerobica o ossidativa: che si compie esclusiva- mente
essa è pur cagione che le evaporazioni, o gli aliti, i quali da un
da un picciolino corpicciuolo per via del calore o della fermentazione vengono alzandosi, piglino nell'
allorché si colgono, ma con cinque o sei giorni di fermentazione che essi fanno radunati
i-235: il vaiuolo non è uno spurgo o una fermentazione o secrezione del sangue né
non è uno spurgo o una fermentazione o secrezione del sangue né d'altri umori,
sostanza chimica secreta da una cellula vivente o preparata sinteticamente, che può provocare trasformazioni
luogo, un tale quale si sia lievito o fermento acido, di natura vitriolata e
e in materia sals'acre, acida o amara / si muta e inverte ogni
piante] quando si pongono nel posticcio o nelle fosse, ricisone prima i capi
idee in italia era solo nella superficie, o meglio in alcune menti di pensatori e
è caratteristico dei processi di fermentazione o di decomposizione (un odore).
, mediante la somministrazione di maya bulgarica o l'uso alimentare di latte fermentato,
buona salute, solidità (del corpo o di organi del corpo). ugurgieri
che piuttosto si pieghino, che si spezzino o si fendano. mattioli [dioscoride]
; non tanto per la durezza naturale o fermezza dell'opera, quanto per la
propria struttura senza subire l'azione modificatrice o distruttrice di agenti esterni; stato,
, equilibrio (di una situazione materiale o spirituale, di un sistema sociale,
mortali si avesse ad allegrar molto, o molto ad attristare. morando, 134:
: mover come fanciullo / le mani o piedi o la testa o far atti /
come fanciullo / le mani o piedi o la testa o far atti / parlando su
le mani o piedi o la testa o far atti / parlando su gran fatti
. cecco d'ascoli, 1369: o quant'è bella cosa la fermezza / d'
si può avere di lui altra fermezza o vero costanza, che si possa avere
282: va diritto, che per promesse o per niun'altra cosa tu non ti
(16-2): chi messere ugolin biasma o riprende, / per che non ha
fare fermezza, porre fermezza in qualcuno o in qualche cosa: fidarsi, fare affidamento
, il quale poi con stoica insensibilità o fermezza, di un tal fatto parlasse,
, assicurare. guittone, 161-4: o voi detti segnor, ditemi dove / avete
segnor, ditemi dove / avete segnoraggio o pur franchezza; / ch'invenir noi so
trovato in quello peccato dell'eretica pravità o della lesa maestà, fosse e dovesse
regina del marito, preda del fermiere o del proprietario delle ferme. gorani,
, 12: s'ella è domandata o mandata a parlare, rispondi e parli temperata-
di ardore, una pariglia di morelli o di bai impettiti, lucidi e luccicanti
fiso il sole, dissi: « o sole mio, che t'ho tanto desiderato
/ e per tardar ancor vent'anni o trenta, / parrà a te troppo,
117: come non vi sia rifugio o schermo, / ferma è la fuga
, continenti in sé tutti i fideli, o giusti o ingiusti. diodati [bibbia
in sé tutti i fideli, o giusti o ingiusti. diodati [bibbia],
tempo; che è chiuso a ogni sollecitazione o influenza esterna: immutabile, invariabile;
mai ', né * inanzi 'o * 'ndietro '/ ch'umana vita fanno
12-9: ne'luoghi uliginosi e magri, o freddi, o ombrosi, intorno all'
luoghi uliginosi e magri, o freddi, o ombrosi, intorno all'equinozio [di
dominici, 1-28: non si dice imperseverante o mutabile quel famiglio che si pone con
, e quando a far le spese, o servire a mensa, o veramente andare
spese, o servire a mensa, o veramente andare in viaggio, secondo la
non speri / per forza di mio ingegno o per altr'arte, / cose leggiadre
duoi (senz'essere / parenti, o nati in un clima medesimo) /
alta né sì forte, che una folgore o uno tremuoto no la cacci per terra
facesse una dieta a ferrara per trattare o lunga triegua o ferma pace.
ferrara per trattare o lunga triegua o ferma pace. ariosto, 129: mal
tutte l'ore, / all'aer fosco o pur al ciel sereno, / sul fermo
poi collocandole sopra un fermo appoggio o di ben fondate torri o di robustissime
fermo appoggio o di ben fondate torri o di robustissime montagne. baruffaldi, xxx-1-67:
sembrava gonfiarsi. pascoli, 797: o nidi che celava il tuo fogliame! /
che celava il tuo fogliame! / o nell'alto pietà stridula e varia / di
ch'egli istette in firenze quindici o venti anni prima avesse inviamento fermo o masserizia
o venti anni prima avesse inviamento fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di
sé da potere pigliare di lui buona isperanza o sicurtà di ferma istanzia. galeazzo di
, / né cura già biasmo impotente o critica. balbo, i-251: politicamente,
], i-265: io ghiandaia, o vero gazza, che so parlare, saluto
, 7-20: neuna cosa più ferma, o più bene avventurata, o più da
ferma, o più bene avventurata, o più da lodare, è nella repubblica che
né per ferite morto, ma sospeso o strangolato o sommerso in acqua. s
per ferite morto, ma sospeso o strangolato o sommerso in acqua. s. maffei
anche posta ferma): di lettera o pacco che viene trattenuto presso l'uf-
loro, per lo fermo tra loro fermaro o di vincere i romani o morire nella
loro fermaro o di vincere i romani o morire nella battaglia. capellano volgar.,
stava lo scusarsi mirabilmente delle vesti molli o stracciate con mille bugie le più diverse
v-1-369: quando per gioco, al passo o da fermo, io gli frugacchiavo appena
ebrei, / che non han terra ferma o patria alcuna; andrò pensando intanto a'
.. per 'terra 'intendendo luogo o abitazione fermata e stabilita per lei.
avanti e non cercar di fuggire, o sparo... fermo. pratolini,
la maggior parte riveste forme assai vaghe o è addirittura amorfa.
: non muoversi, fermarsi; essere o stare immobile, fisso, attento.
dì se accettavano le condizioni del lodo o no; piegandogli da una parte il
sapeva non solo tener fermo e reprimere, o con la saggezza lasciar disgregare, i
(sì come ognun di noi ten fermo o crede) / del tuo servire ancor
bile, appostando quaglia, starna o altro simile uccello, porlo, avesse
dei vari tipi di provvedimenti cautelari promossi o attuati dall'interessato (come il sequestro
banca dello smarrimento di un libretto bancario o di assegni con invito a sospendere i
con la sua condotta e non può o non vuole dare contezza di sé [
di sé [fermo di polizia), o che, pur non essendo stata colta
creatura / sia qual vuol esser umana o fernale, / razionale overo inrazionale.
. = deriv. da fernambuco (o più comunemente fernambuco) località del brasile
, 1 non so di qual paese o di qual regno; / ma molto son
, 23-66: né mai in sì dolci o in sì soavi tempre / risonar seppi
che tu sei bellina e che incoroni o inquadri od ombreggi con una pioggia di
, rozzo. dottori, 185: o la spietata coleo, / o la gelida
185: o la spietata coleo, / o la gelida ircania? 0 la feroce
0 la feroce / scizia più tosto? o s'altro è più lontano / dalle
può servendo alle passioni, che tutte più o meno vogliono pur dilungarsi; semplice per
non ho espressa, avrò forse accennata, o certamente almeno concepita. -che incute
fortemente. a. pucci, ix-1000: o gesù cristo, che sopra la croce
. guido da pisa, 2-99: o giovane di grande animo, quanto tu
boccaccio, iii-1-3: siate presenti, o marte rubicondo, i nelle tue armi
, violento (e indica l'impeto o l'eccesso di uno stato d'animo,
io affrettai non so se più bestemmiando o più raccomandandomi agli dei. -impetuoso
, 11-6: né s'udian trombe, o suoni altri feroci, / ma di
vanette spose. cesarotti, ii-186: o mia crimora, / già la guerra
, armati d'un bastone, o d'un niervo temibilissimo, e d'una
quale credessero di ritrovar parole poco acconce o poco rispettose per le instituzioni, che si
... / io scomunico, o prete. pratolini, 1-118: erano all'
ferocemente, pel sospetto che io fossi capo o parte principale di taluna di quelle.
promette di farsi grappolo mangiabile fra tre o quattr'altri mesi. 9.
la più parte di que'barbi, o forse tutti, leggevano molto ferocemente,
t'inganni, e quanto! o vuoi ingannare. -con grande entusiasmo,
pareva dire: donna, sii felice, o t'ammazzo. zelo così ferocemente devoto
divetta arrotò mai terre più ferocemente, o fece sibilare più serpigna la zeta,
tire e andarne a locri o altrove dove loro più piacesse, solamente
ed invece di minacciare, temuto avesse o pregato. niccolini, i-364: quando
carducci, ii-10-210: se tu potessi o volessi sacrificare queste tendenze della tua natura
a com mettere atti delittuosi o di brutale sopraffazione; istinto sanguinario,
, impulso sadico e irrefrenabile a procurare o a godere del male altrui; criminalità
: / vieni, devota vittima, o nepote / di carlo quinto. fucini
levi, 2-199: un bambino di sette o otto anni, biondo, con una
animale incline all'aggressione di altri animali o anche dell'uomo, per dilaniarli e
correre l'aqua nel po... o di mettere il « visto » sulla
verso l'interno riportava a casa due o tre generali silurati e bollenti: una
. botta, 4-390: i forestieri o di francia, o di alemagna, o
4-390: i forestieri o di francia, o di alemagna, o di spagna venuti
o di francia, o di alemagna, o di spagna venuti, e cannoni e
come gli uomini si hanno a guadagnare o perdere, e tanto erano validi e'fondamenti
non avessi avuto quegli eserciti addosso, o lui fussi stato sano, arebbe retto
con certa ingenita ferocia sollevan la testa o per guatare, o per motteggiare, o
sollevan la testa o per guatare, o per motteggiare, o per contendere.
o per guatare, o per motteggiare, o per contendere. 9.
oncia di carne che non fosse piaga o lividura. -figur. con riferimento
di torture che egli stesso faceva, o comandava che si facessero innanzi agli occhi
per natura sono più fieri che gagliardi o destri; e in uno primo impeto
; indole incline ad assalire altri animali o l'uomo; indomabilità, insofferenza per
. leggende di santi, 3-22: o serpenti velenosi, o dragoni, o
santi, 3-22: o serpenti velenosi, o dragoni, o orsi, e ogni
o serpenti velenosi, o dragoni, o orsi, e ogni ferocitade di bestie,
nel freno dorato, nella sella trapunta o nelle girelle ricca- mate, ma nella
a montar cominciò la ferocità della pistolenza, o in tutto o in maggior parte
della pistolenza, o in tutto o in maggior parte quasi cessarono. aretino,
già, che s. ignazio fosse o d'ingegno rintuzzato ed ottuso, o
o d'ingegno rintuzzato ed ottuso, o di complessione flemmatica e morta. ben sei
intenso (e serve specialmente per ceppi o guarnizioni di freni e d'innesti a frizione
che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio, sono... la
; scoria del ferro fuso; arnese o strumento di ferro logoro, guasto,
, è la parte metallica più o meno pura del minerale che si fonde nella
, perché non sfendino [i pavimenti] o crepino. 2. per estens
ferràglia, sf. mucchio di rottami o scaglie di ferro che, posti entro
di ferro che, posti entro sacchetti o cuffie, venivano tirati col cannone petriero
non molto lontani; quantità di oggetti o strumenti di ferro, per lo più
posti ne'fianchi, carichi di catene o di ferraglie. d'azeglio, 1-535:
insolenze. = deriv. da ferraii o ferraguto, noto personaggio dei romanzi cavallereschi
1-463: all'ultimo ci vengono i ferrari o marescalchi, i quali son chiamati medici
/ e rovesciava acquate sopra acquate! / o ferraietto, corto e maledetto!
più forte dopo la quiete. / o ferraiuzzo, piccolino e putto!
et ogni mastro che lavora di legname o di calcina. giov. cavalcanti,
), sm. ampio mantello di seta o di stoffa leggera di vario colore,
alla divisa, / come sarebbe cappa o terraiuolo, / di panno lucchesino e romagnuolo
mi facea temere un accidente a secco o a campana o a fer
temere un accidente a secco o a campana o a fer raiolo. crusca
. -fare da ferraiolo a qualcuno o a qualcosa: coprirli, nasconderli;
pretendere grandi cose da chi ha poche forze o pochi mezzi. fagiuoli, 3-3-344
provvisione, ma serve in un banco o in uno uffizio gratis, bastandogli d'essere
chiamasi così quella larga striscia di seta o altro drappo, raccolta da capo, per
gli ecclesiastici portano sopra l'abito talare o sopra la giubba e che fermata con un
fermata con un nastro intorno alla pistagna o bavero della veste, scende loro pel
ferraménta). strumento di ferro (o di altro metallo). anche corredo di
ramenti co'quali si segano o tagliano i legni, o fannosi fosse
quali si segano o tagliano i legni, o fannosi fosse, o acqua si vuota
i legni, o fannosi fosse, o acqua si vuota. cavalca, i-16:
-ant. arma, strumento bellico o di tortura. giamboni, 7-71:
assortimento di oggetti e attrezzi di ferro o di altro metallo (come filo di
tenaglie, ecc.). -negozio o magazzino di ferramenta (anche solo ferramenta
393: quello che si chiama segale o ferrana basta che solamente si ricuopra.
di seta scadente con trame di lana o di bambagia. statuti dell'arte della
baio, il ferante rotato, o nero, o bianco, o fallago,
il ferante rotato, o nero, o bianco, o fallago, o d'altra
rotato, o nero, o bianco, o fallago, o d'altra maniera
nero, o bianco, o fallago, o d'altra maniera che tu potrai
: il terzo [cavallo] fue bianco o vero fer rante, e
sagitte. garzoni, 1-463: i strengari o ferra- strenghe... sogliono ancora
.. sogliono ancora conciar pelli di cavretti o di cane o di vitello, e
conciar pelli di cavretti o di cane o di vitello, e farne stringhe, e
finestre, aperture, ecc.) o di griglie (canali, fogne, ecc
in dirieto. -mettere ai ferri o in ceppi; incatenare, ammanettare.
/ vi salse sopra e disse: o compagnoni, /... / togliete
figur. perfezionarsi (in una scienza o in un'arte); acquistare un'esperienza
ferrar domani agosto / io t'invito, o bella el- pina: / beverem d'
di ferro; ferramenta; magazzino o negozio di ferramenta. lalli, 7-46
. garzoni, 1-463: i strengari o ferrastrenghe... sogliono ancora conciar
. sogliono ancora conciar pelli di cavretti o di cane o di vitello, e
ancora conciar pelli di cavretti o di cane o di vitello, e fame stringhe,
. ferrata, sf. chiusura o riparo formati da sbarre di ferro intrecciate
, e bene vi fanno le colonnette o le ferrate ai parapetti, per godere il
, apertura, varco muniti di inferriata o di grata. cantari cavallereschi, 47
f. frugoni, v-79: il custode o sia govemador di quello spedale,.
oppure con armature, lastre, cerchi o punte di metallo). g
. -rivestito di lastra di ferro o di altro metallo (mobili, armadi
li quali non solamente alle loro vigilie o a'cassoni ferrati li loro tesori fidano
efficienza straordinaria. -rivestito di ferro o di rinforzi metallici (uno stivale,
i borzacchini dorati, che li zoccoli o scarpini ferrati a ghiaccio. verga,
tempo e di forza per trarli, o ciò si faccia con cavalli, ovvero col
serpenti. 2. munito di inferriate o di griglie (porte, finestre,
a cavallo in su ogni ronzino ferrato o isferrato, si nominano cavalieri. gherardi,
, giorno, i-930: odi, o signore, / sonar già intorno la ferrata
6. composto, costruito di ferro o di altro metallo; ferreo, metallico
. marino, 232: tonate, o bronzi concavi e sonori, / e salutate
bencivenni, 5-197: beva acqua rosata, o decozione di rose, o acqua ferrata
rosata, o decozione di rose, o acqua ferrata, con sugo di mortina.
136: prendi latte di capra o di vacca o di pecora ferrato.
: prendi latte di capra o di vacca o di pecora ferrato. dossi, 519
aque arsenicali, ferrate, solforate più ricostituenti o,
allenato, temprato (nelle facoltà fisiche o morali, nel carattere). salvini
-profondamente edotto in un ramo della scienza o dell'arte; competente. soffici,
gli animali da tiro, da soma o da sella; il modo con cui
prudente fra le nere case che dormivano o facevano finta di dormire.
rinforzo, armatura, punta (di ferro o di altro metallo); ferramento.
ha cenci e penne, iscarpet- tacce o pelle a vendere? ».
; raro ferrivècchi). chi compra o vende attrezzi e oggetti metallici fuori uso
tutto quel gran tesoro consisteva in sette o otto sciaboloni da cavalleria, e in
2. assortimento di oggetti metallici o attrezzi fuori uso, di rottami di
per l'età avanzata, per minorazioni fisiche o psichiche; a istituzioni, idee,
raio che trasporta e scarica le damigiane o altri oggetti di vetro dai carrelli per
che lavora al focolare delle ferriere, o dei distendini, e porta il massello
, 3-228: è pupilla di chi vede o di chi non vede questa dell'iguana
simile a quello prodotto da ferraglia agitata o da armi incrociate (un rumore);
e dubito / se cader ginocchioni, / o cannoni, o cannoni! pascoli,
cader ginocchioni, / o cannoni, o cannoni! pascoli, 484: né pur
moniava a loro stessi quante volte avevano agito o parlato da rigidi e strenui antifascisti.
gregorio]... un teologo o piuttosto un canonista irremovibile ne'diritti che
vita è questa a cui mi danni, o iddio! serao, i-552: aveva
baretti, 3-338: basterebbeti la vista, o, per dirla più alla mia maniera
: quando mi fia / ogni beffate o di natura o d'arte, / fatta
fia / ogni beffate o di natura o d'arte, / fatta inanime e
la ferrea epopea della vecchia porta snesia o porta isnensis vibra ancora per entro a quelle
-anche: attrezzatura di un'arte o mestiere. vasari, ii-561: se
: seghe, seghe da legno / dolce o nodoso, seghe / e da ferri
così che il materiale detritico alterato, o ferretto, si arricchisce di sostanze ferrifere
. / questo picciolo ordigno impugna, o figlio, / e con l'indice tocca