dall'apertura minore è detta e stretta o chiusa (che si suole indicare con
che risulta dall'apertura maggiore, e larga o aperta (segnata con l'accento grave
. salviati, ii-1-145: nella scrittura cinque o otto nella pronunzia, sono appo di
fra loro due termini di una proposizione o due proposizioni coordinate. s
sommo studio della eloquenzia àe fatto più bene o più male agli uomini et alle cittadi
generazione d'edificio, onde cit- tade o castella si vincono o si difendono. g
onde cit- tade o castella si vincono o si difendono. g. cavalcanti,
e la novella / prole de'campi, o duce antico e padre / dell'umana
, con un part. pass, o, meno spesso, con un'altra parte
la gravità di una risoluzione), o un particolare che rende più compiuto un
il loro fanatico programma sono gli anarchici o egoarchici. viani, 13-303: sciolte
verifica nei polmoni un addensamento più o meno complicato da versamento pleurico. =
egocentrismo, sm. atteggiamento spirituale o pratico che risulta dal considerare il proprio
l'idea d'un'accolta di vizi o di piaceri, che di virtù e di
sia all'antilope equina (aegocerus o hippotragus). = voce dotta
gemme... scorpi te ha o colore o forma di scorpione.
... scorpi te ha o colore o forma di scorpione. triglite di
gr. alyó- < p&axp. o <;, comp. da at£ cdyòq
con geloso attaccamento i propri beni materiali o spirituali e impedendone il godimento e la
chiusura responsabile nel confronto di interessi altruisti o collettivi in persone che avrebbero la capacità
(e si distingue un egoismo teoretico o solipsismo', e un egoismo pratico, per
se la gente ci vuol bene o no. rebora, 216: solo l'
, del proprio utile; che tende o è destinato esclusivamente alla soddisfazione dei propri
, v-1-728: ma già da'filosofi, o da quegli impassibili egoisti che oggidì questo
, 7-282: egoista è colui che ignora o trascura la condizione di simbiosi,
. 2. che è effetto o espressione di egoismo; viziato da egoismo
per vivere solo a te, o, un po'meglio e più egoisticamente,
d'ogni ap parenza: o in forma di fanciulli / lungo le aiuole
forma di fanciulli / lungo le aiuole, o in alberi e in paesi,
alberi e in paesi, / o in affari egoistici e bugiardi.
bianchi (ed è detta anche litospermo o miglialsole). mattioli [dioscoride
si mostrava in piazza in giubbone, o armato, e si offeriva di morir
/ l'urne dei forti, o pindemonte. alvaro, 7-7: voi forse
al figur. agostini, 13: o infelice tra tutt'i più infelici degli
il cavaliere. -fare egresso da qualcosa o da qualcuno: non parlarne più,
ogni altrove: / più e men chiaro o più lucente e terso, / secondo
lascia afflitta et egra / la gente, o sia di libia o sia di francia
la gente, o sia di libia o sia di francia: / tutti li mena
, rattristato. petrarca, vi-1-54: o veramente sordi, ignudi e frali,
mortali! lorenzo de'medici, i-223: o sonno oscur, che i pensier ciechi
pura! della casa, 675: o sonno, o de la queta, umida
della casa, 675: o sonno, o de la queta, umida, ombrosa
, ombrosa / notte placido figlio; o de'mortali / egri conforto, oblìo
, vi-914: non ispegner per tema o per ristoro / quell'incendio divin che
4. sm. persona ammalata o ferita. caro, 16-5: ben
: non so se fu preghiera o voto, / che fe'del verde lauro
. superiore di un convento o di un gruppo di conventi, nella chiesa
che tanto vale quanto * guide 'o * condottieri ', ed erano capi o
o * condottieri ', ed erano capi o di qualche università di monisteri, o
o di qualche università di monisteri, o di monisteri particolari) soscrivono con l'
- che vai facendo sì sconsolato, o mesto elia? -o dio, che
facendo eh? non vedi tu forse, o mio signore, la tua chiesa perseguitata
di vaga donna! -per esprimere rimprovero o ammonizione, 0 anche ironia, sarcasmo
: come amara constatazione di un fatto o di una situazione. g. m
di bestemmiare in occasioni particolarmente solenni, o di sostituire nella preghiera, alle parole
, vi dico, che vergogna! o ve'religiosi che volevano esser questi! in
3. per rispondere a una chiamata o per far capire che non si è
ché volendo essi ancor dir: come? o, che voi?, dicono:
2. per esprimere ironicamente meraviglia o altro sentimento. gelli, iv-36
chiedere. -in aggiunta al nome o all'epiteto con cui ci si rivolge
rivolge ad altri per richiamare l'attenzione o anche in tono di bonario rimprovero.
èia, inter. esprime meraviglia, o, più spesso, un'esortazione,
dai fascisti (come formula di saluto o di augurio fatto in coro).
l'eiaculazione del seme, peroché impediscono o la generazione del medesimo o il trasporto
peroché impediscono o la generazione del medesimo o il trasporto a luoghi destinati.
qualità fisiche, dovuto a determinate azioni o procedimenti. magalotti, ii-26: vi
dei fenomeni psicologici dalle loro caratteristiche reali o empiriche e trasferimento di essi sul piano
una depressione mediante un getto d'acqua o di vapore o di gas compresso, fatto
un getto d'acqua o di vapore o di gas compresso, fatto affluire da
speciale ugello che fa acquistare al liquido o al vapore o al gas che lo attraversa
fa acquistare al liquido o al vapore o al gas che lo attraversa un'elevata
, 1-14-1-125: quando, cessando l'apostasia o l'eiezione, si dia il caso
1: questo è el camino, o vero itinerazio, che io ser mariano di
el par che tu mi nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo
pubblica istruzione, affinché la biblioteca boccamazza o di santa maria liberale fosse con la
elaborata civiltà agricola, per l'assenza o la rarità di alcuni elementi, quali
secrezione di un organo del corpo umano o animale. 4. sm. lavoro
lavoro eseguito dallo studente durante una prova o un esame; compito. fanzini,
landolfi, 8-47: in questa lettera, o piuttosto in questo elaborato, io non
-anche: serie di operazioni che mutano o trasformano una sostanza in un'altra.
finalmente, distaccandosi da lor medesimi, o per lo sforzo de'venti, o per
, o per lo sforzo de'venti, o per tonde che s'alzano cadono nel
uso volgare e monda di ogni elemento impuro o barbaro. e. cecchi, 9-48
un'iniezione sottocutanea di sostanze poco assorbibili o irritanti (specialmente olio di vaselina canforato
(e vi appartiene il genere naia o cobra). = voce dotta
: le gravi spese, e le elargizioni o l'indulgenza necessaria a far popolarità,
l'indulgenza necessaria a far popolarità, o tincuria delle proprie terre,..
di forme bizzarre, con appendici digitiformi o anche con appendici caudali (e vivono
scheletro cartilagineo, con pelle nuda o rivestita da scagliette dentate; i maschi possiedono
in diversi tempi, secondo la minore o maggior pressione dei liquidi contenuti. v.
sveltezza, agilità (di una persona o di un animale, delle sue membra,
: sensibilità con cui la quantità domandata o offerta di un bene varia col variare
elastiche tessuta. pindemonte, ii-341: o nell'ardenti legne ai giorni freddi /
, tessuto elastico: fatto di caucciù o di altro tessuto dotato di elasticità.
altro tessuto dotato di elasticità. -saccone o materasso elastico: sorte di materasso con
, le basi all'infuori, o disposte in altro equivalente modo. idem,
di cintolini, fatti di pelle addoppiata o di gomma elastica concia, già per sé
concia, già per sé cedevole, o d'altro, con entro più fila parallele
specie di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa. deledda,
la vera legge, con che crescono, o si diminuiscono le forze elastiche, non
sappia. -provocato dall'elasticità. -curva o linea elastica: curva secondo la quale
una trave), per effetto delle forze o carichi che vi sono applicati.
rizzò in piedi, e fece due o tre passi, aggirandosi intorno a sé
forte ed elastico, pronto a lottare o a fuggire. barilli, 5-98: struzzi
5. suscettibile di essere mutato o diversa- mente interpretato; pronto a variare
(una definizione, un fatto artistico o economico, ecc.). -difesa elastica
e libera da tirannie intellettualistiche, sociologiche o concettuali, e avvicinare poi le storie
di gomma elastica; tessuto di seta o di cotone e di fili di gomma
, quando viene allentato. -scarpe o stivali a elastico: sorta di calzature munite
carne. 9. biol. elemento o sostanza dotati di azione specifica (e
lasciarono per casiera, cioè guardiana o fattoressa, e non attendeva ad altro,
comprare [ori e arienti falsi] o ricevere per mezzo di qual si voglia
voglia altra persona, fuori delle proprie monache o delli detti fattori o fattoresse. g
delle proprie monache o delli detti fattori o fattoresse. g. m. cecchi,
l'amministrazione di più poderi o di più beni di campagna; l'ufficio
non fossono tenuti al detto maestro, o maestri suoi, per cagione del discepolato
maestri suoi, per cagione del discepolato o fattoria. morelli [crusca]: alle
, sorvegliata e amministrata dal fattore (o anche dal proprietario stesso). -anche
. -anche: l'abitazione del fattore (o del proprietario e amministratore in proprio dei
di castelli distrutti, che sono divenuti latifundio o fattoria di una sola famiglia nobile
e delle fattorie brillavano verdaranciati di muschio o rossi di tegolini. saba, 98:
una fattoria. fagiuoli, 3-6-99: o signor santi, per venire a siena /
emporio commerciale creato da una nazione (o anche da società o da privati) in
una nazione (o anche da società o da privati) in paesi stranieri per
cittadini di paesi occidentali dediti alla coltura o ai traffici nei territori ex-coloniali.
rispetto a un suo sottogruppo normale, o invariante. = deriv. da
, espressi, raccomandate nell'amministrazione postale o alla distribuzione dei biglietti nei trasporti pubblici
. varchi, v-144: io intendo o solo o principalmente nella maniera dello scrivere
varchi, v-144: io intendo o solo o principalmente nella maniera dello scrivere nobile;
: persona che staziona in certe vie o piazze di una città, ed esegue,
reale (in contrapposto alla logicità o alla pura possibilità logica).
prega / che alcun mi trovi fattucchiere o strega. gioia, 1-i-292: la
bencivenni [crusca]: si chiama maleficio o fattucchieria; le quali cose fanno nocimento
: documenti che il fornitore di merci o prestatore di servizi rimette alla controparte,
contengono l'indicazione analitica delle merci fornite o dei servizi prestati, e del prezzo
., versati alla cassa di una banca o di un ufficio pubblico. -fattura prò
vista della documentazione, una situazione contabile o fiscale. -fattura simulata: fattura commerciale
; produzione, opera (dell'uomo o di qualsiasi agente). -anche al
acqua di fontana, di pozzo, o di fiume: avvisanti che se usi altra
giudichi se sieno miglior le fatture forestiere o le nostrali, rispondo che la richiesta
ha, non è fattura, / o principio e fattura è di se stesso.
teseo. 8. persona (o anche città, popolo, nazione)
, nazione) favorita, protetta (o ligia, obbligata, sottoposta ad altri
dui grandi baroni troiani di grande fattura. o. rucellai, 6-11: per questo
, 202: non andar faccendo brievi o scritte / o indivine o fatture o malie
non andar faccendo brievi o scritte / o indivine o fatture o malie. cecco d'
faccendo brievi o scritte / o indivine o fatture o malie. cecco d'ascoli,
o scritte / o indivine o fatture o malie. cecco d'ascoli, 3536:
a lui non hanno / malìe possanza, o magiche fatture. padula, 595:
trova apostoli ferventi: le fattucchiere, o streghe, abbondano. deledda, ii-905
1-2-272: quanti vini mal sani, o perché... già imputriditi, o
o perché... già imputriditi, o perché sofisticati e fatturati con materie perniciose
poesia fatturata. bocchelli, 12-288: vere o finte o fatturate, costui aveva corredata
. bocchelli, 12-288: vere o finte o fatturate, costui aveva corredata di tante
volte, non per colpa d'anima, o di corpo, ma per fatturato danno
. pasolini, 1-212: da due o tre giorni non si sentiva altro in
prodotto ottenuto per l'azione del solfo o del cloruro di solfo sugli oli siccativi
del cloruro di solfo sugli oli siccativi o semisiccativi (di lino, di colza,
che più rendessero imagine di quell'artifizio o di quella fatturazione a cui erasi assuefatta
, che lo faccino per fatturie o incantesimi. = deriv. da fatturare1
lat. fàtua, nome dato alla figlia o alla sposa di fauno: fauna.
, con futilità; con espressione frivola o in tono leggero. carducci,
roba dogmatica, sentimentale, sciattamente scolastica o fatuamente leggiera, che oggi giorno passa
istessa maniera che fa la pazzia o la formale fatuità. goldoni, vii-85:
di là con una certa nobile petulanza o fatuità gloriosa che non vi aveva prima
innocuo del resto, non aveva refugio o scampo alla sua poetica fatuità se non
era? si corresse subito: fatuità o timore, uno era ridicolo al par
, proposta frivola, sciocca, inutile o comune. carducci, ii-3-180: scusi
e, al figur., di idee o di teorie). aleardi,
detto, che al mondo si vuol nascere o re o fatuo: qual più avventurato
che al mondo si vuol nascere o re o fatuo: qual più avventurato di me
. giusti, iv-21: mi fuggivano dinanzi o smorte o inavvertite le feste rumorose
: mi fuggivano dinanzi o smorte o inavvertite le feste rumorose, i piaceri pieni
caratteristico di una persona leggera, vana o sciocca (un atteggiamento, un comportamento
che gravi più, che l'arena, o che el piombo, o che la
arena, o che el piombo, o che la massa del ferro? sai che
che, per amor tuo, insàio tanto o quanto il suo parlare fàtuo.
bocca spalancata (soprattutto di animali feroci o di mostri, ma anche di persona,
dispensano a me vigne di nasto, / o vendemmie talor di scio pietrosa. metastasio
-figur. per indicare estremo pericolo o rischio, impossibilità di salvezza, di
il talamo / ed invocammo ilìtia? o guerra, e per le tue / fauci
generammo [i nostri figli], / o ferro, e pel tuo doppio taglio
fugati e spinti / dal suo santo poter o ne l'oscure / ampie fauci de'
oscure / ampie fauci de'monti, o in valli, o in stagni, /
fauci de'monti, o in valli, o in stagni, / o per l'
in valli, o in stagni, / o per l'immenso mar. botta,
fàuce: regione di apertura del calice o della corolla di un fiore gamopetalo,
specie animali che abitano una determinata regione o ambiente biologico e che sono legate ai
estens. insieme di svariati animali domestici o selvatici che si possono incontrare e osservare
... hanno a portata di mano o a portata d'occhio una fauna abbastanza
. bacchelli, 6-341: fosse arte o natura, lei si muoveva con aria
: pan, fauni e sileni, / o rendetemi tosto il mio signore, /
, / voi che l'avete, o fategli almen conta / la mia pena e
sorridenti; giovani che avevano, o non avevano ancora, passata la visita della
con avidità insaziabile alla ricerca di esperienze o sensazioni sempre nuove e diverse.
circolavano parole e speranze d'origine filosofica o di conio scientifico, in cui balenava
che porta con sé fortuna, gioia o dà favorevoli indizi di riuscita, di successo
i-113: ti salvi il cielo, o gratissima ospite,... faustissimo è
/ per aver vie più fausti, o sposa, i numi. foscolo, gr
e dolce gema. carducci, 1035: o isola del sole, / o isola
: o isola del sole, / o isola d'eroi madre, sicilia, /
.. né solo per fausto, vanagloria o ambizione di sentire o vero di praticare
fausto, vanagloria o ambizione di sentire o vero di praticare virtuosi se deiettava, ma
era desiderosa che mai omo per dottrina o per qualche clarissima virtude insigne li capitò
cervi... alcuna volta da tre o quattro donzelle giunte al timone.
machiavelli, 736: l'entrata ordinaria o estraordinaria della corona non ho possuto sapere
fra michele, 57: michele rispuose: o eretici o fautori delli eretici, inperò
57: michele rispuose: o eretici o fautori delli eretici, inperò che poteano cassare
come tanti guelfi e ghibellini per questo o quel giuocatore di pallone, e la
lunghi, schiacciati, reniformi, verdi o bruni, contenuti in baccelli (e
e l'aia accanto risonavano. -seme o frutto della fava che si può mangiare
: costituita dai semi della strychnos ignatii o ignatia amara, loga- niacea originaria delle
della grandezza di una noc- ciuola, o di una mandorla di cacco.
farmaceutica. 2. fave dei morti o fave dolci: pasticcini di marzapane,
fave dolci: pasticcini di marzapane, o croccanti di farina, mandorle pestate,
caso era normalmente tinta di nero) o il proprio dissenso (allora era bianca)
7-v-255: si raccoglievano le fave bianche o nere usate dal popolo ne'pubblici consigli
quattro- cento fave ferme. -autorità o balìa delle sei fave o le sei fave
. -autorità o balìa delle sei fave o le sei fave: facoltà della signoria
cappel da cardinale. -dare o rendere la fava: votare. macinghi
è fava. lippi, 6-93: o laccio o rete abbia quel legno, /
. lippi, 6-93: o laccio o rete abbia quel legno, / è tutta
di non curarsi d'una cosa che o gl'importa, o la sarebbe da aver
d'una cosa che o gl'importa, o la sarebbe da aver cara, si
! 0 fava!: esclamazione di stupore o ira. grazzini, 4-324: sua
i giuochi delle tavole. -non valere o non stimare una fava: non valere
non stimare una fava: non valere o non stimare nulla. fra giordano,
-poter andare per la fava alle tre ore o alla mezzanotte: esser una donna tanto
mezzanotte: esser una donna tanto brutta o vecchia da non temere ad andar sola
, 5-20: più non si dice: o che uomo da bene, ei puote
non disse; ma dice sì: o che pecora, egli si lasciò fuggir
boreale (è detta anche erba fava o favaiola). -ant. anche in
ant. minuscolo frammento di carta bruciata o di cenere, falena. allegri
allegri, 4-59: dove può star cinigia o favalene. = v. falena1
non sia la fabaria il telefio. o. targioni tozzetti, ii-394: sèdum thelèphium
e la favella / e la vita o la fama. aretino, 1-192: fingendo
stia, / né mai più dolce o pia / ver me si mostri, in
medesimo stato, anzi elle si vanno o poco o molto cangiando. campanella,
, anzi elle si vanno o poco o molto cangiando. campanella, i-233:
divide! alfieri, 27: italia, o tu,... nulla in
silenzio, di quel pianto intendo, / o mia diletta la cagion. l'eccesso
ch'uom favella; / ma così o così natura lascia / poi fare a voi
. -anche: citare, nominare qualcuno o qualcosa. latini, rettor.
che sì dolce ti favella, / o santa madre, e vela del bel velo
890: salve, dice cantando, o inclita i... i a cui
, / che il ver favella apertamente, o tace. d'annunzio, 1-481:
con ampissimo favellare, t'empiè [o acrimonia] di somma laude. la
iii-24-161: cotesta dell'unità della lingua o dell'accentramento dei favellari di milioni di
si dice. sacchetti, 159: o tu berlinghi /... / e
i latini dicevano 'habere concionem 'o veramente * orare ', cioè parlare nel
', cioè parlare nel senato o in pubblico, che gli antichi nostri dicevano
uomo; ma la tavellatura qual sia, o tedesca o francesca o toscana,
tavellatura qual sia, o tedesca o francesca o toscana, la natura non la
sia, o tedesca o francesca o toscana, la natura non la 'nsegna.
i dolori dovuti all'allentamento del peritoneo o all'ernia). malatesti,
271: nasce [la fava d'egitto o colocasia] per se stessa abbondantemente
fava avente legumi cla- vati con tre o quattro piccoli semi rossi, neri 0
materia incandescente che si leva dal fuoco o da un corpo rovente (soprattutto se
più insignificante, di poco conto) o anche oggetto, persona che dà origine
anche oggetto, persona che dà origine o rinfocola sentimenti, passioni, fantasie,
poca esca, accenderanno / de'monti o di parnaso o di sibilla. guicciardini
, accenderanno / de'monti o di parnaso o di sibilla. guicciardini, i-5:
: tutti quegli che sono stati o che sono o che saranno valenti nelle virtudi
che sono stati o che sono o che saranno valenti nelle virtudi e nello
. parini, xviii-10: vieni, o cetra, al mio seno; / e
dante, par., 33-71: o somma luce che tanto ti levi /
che in noi risplende, ed ingegno o lume di ragione viene appellata. delfino,
fasciata da tutta una corteccia di iniquità o d'indifferenza, deva dileguare annientata nella
accendendosi poscia in secco legno, / o 'n arida esca, fiammeggiar repente / sogliono
una brillante dimostrazione delle proprie doti fisiche o morali; destare meraviglia, entusiasmo.
9. dimin. favillimi. o. rucellai, 4-67: accostandosi più o
o. rucellai, 4-67: accostandosi più o manco gli uomini al fuoco, dove
alcun poco, / tu mi baleni, o favillétta, al labbro.
del polline dei fiori di fava o all'ingestione dei semi, con febbri,
della prole e al sostentamento della colonia o destinate ad altri usi (e possono
legno triturate e impastate con saliva, o anche fabbricati artificialmente).
3-6: favo è d'umori aguti, o d'alopisia, cioè cadimento de'peli
agiscono e interloquiscono soprattutto animali, piante o altri esseri inanimati; apologo. -anche
di un fatto, di un avvenimento o di una situazione, la conclusiva interpretazione
rate, quali sono quelle delli greci, o parlare d'iddio contro la credenza pubblica
l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire
intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo.
raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. straparla,
-per estens. la rappresentazione pittorica o in rilievo di una favola, di
, ovvero storie raccontate dagli istorici greci o latini, e similmente cacce, giostre,
famiglia. 4. invenzione fantastica o poetica. b. cavalcanti, 2-526
mirabili; cioè diverse, dissimili, o contrarie e lontane da quello che noi
lontane da quello che noi prima sapevamo o potevamo immaginare. carducci, iii-24-384:
menzogna; credenza superstiziosa, falsa opinione o dottrina. g. villani, 9-1
va contando favole? io mi ammoglio? o mia buona amica! non v'era
sempre fatale alle donne il soggiorno, o anche il semplice ingresso, nella casa
, frutto di astrazione, di fantasia o impossibile a ottenersi, a raggiungersi.
confusione. 11. piacevole conversazione o ragionamento. caro, 12-iii-32: facendo
), / senz'altro pagamento o altro premio, / lo farebbe a voi
discorso, tutto quello onde chi parla dimostra o non dimostra qualche sentenza. tasso,
forma del poema che definir si può testura o composizione degli avvenimenti. marino, 5-123
come si fa la storia di werther o di lovelace...: ecco il
» e la « lirica », o, anche, tra la « struttura »
marchesa come subito si dà nella favola o per lo meno nel poco verisimile.
, iii-88: noi siam diventati da due o tre secoli il popolo miterino e la
de'francesi... è favola o sogno ch'egli vinca tutti e ritorni alla
dicerie, estendersi voci intorno a qualcosa o qualcuno. rosa, 1-62: di
come natan parlò in favola a david; o, a chi non vuol sapere il
si propone con gusto di favole burlesche o mirabili; o a chi non può capirlo
gusto di favole burlesche o mirabili; o a chi non può capirlo, si parla
oratorio rimangano, sarà forse tale, o che si ricoricherà per dormire, o
o che si ricoricherà per dormire, o certamente sedrà di fuori per stare in favole
: per indicare che una persona dice o scrive sempre le stesse cose senza mai
in alcuna quistione dubita sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le
sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le medesime cose, e
in firenze * la canzone ', o volete, * la favola dell'uccellino '
369: or né sì meschino / o capraio o bifolco han questi campi /
or né sì meschino / o capraio o bifolco han questi campi / che di
, 7-30: tu fai un romanzo, o favolone che sia, nel quale ti
favolàio, sm. ant. scrittore o narratore di favole. caro,
. varchi, v-35: * favoleggiare 'o 'favolare 'onde è detto *
* latino, significa raccontare favole, o fole, o scrivere cose favolose.
, significa raccontare favole, o fole, o scrivere cose favolose. 3
3. inventare, creare favole su qualcuno o qualcosa, immaginare nella fantasia.
allegorico e mistico adattarono, spiegando cose o naturali, o morali, o divine
adattarono, spiegando cose o naturali, o morali, o divine. =
cose o naturali, o morali, o divine. = voce dotta,
dell'antichissime poesie fatte sopra storia semplicemente o sopra favola solamente o sopra favola e
sopra storia semplicemente o sopra favola solamente o sopra favola e storia congiuntamente, leggi
. ant. e letter. narratore o scrittore di favole, di racconti fantastici
fondi e di rive,... o favolator di aristeo e della sua madre
insieme a favoleggiamento anche del più incantato o esaltato, acquista le proporzioni di un'
ebrei] favole si ritrovano, niuni fantasmi o visioni, o favoleggiamenti. gravina,
si ritrovano, niuni fantasmi o visioni, o favoleggiamenti. gravina, 96: ovidio
di pesci, e fin di cani o di gatti, e cent'altri simili favoleggiamenti
è dire le favole, le quali o sono composte della cosa vera, narrandola
per altro modo che non è, o della cosa falsa, fingendola esser vera
rappresentano un puro gioco di fantasia, o che non hanno alcun rapporto con la
quel che tu sia, se crudo o pio / ancor non so, ché n'
mi rido / quando ti sacra i voti o ti fa dio. f. negri
discorrere piacevolmente, motteggiare; farsi beffe o sparlare di qualcuno. petrarca, 332-17
. carducci, iii-21-353: i 'radici'o 'dalle radici', senza ricorrere alla derivazione
merita maggior riprensione del vello d'oro o de'pomi d'oro, de'quali
de'lettori. marino, vii-357: o quanto bene s'avvera in lui ciò
, quella materia volatile di frasche, o di carta, o d'altra simil
volatile di frasche, o di carta, o d'altra simil cosa abbruciata, che
alto, per ricadere poi, accesa o spenta. la carta, le foglie,
. ottimo, i-163: « o cacciati del ciel ec. ». queste
varchi, v-35: * favoleggiare 'o * favolare 'onde è detto
'latino, significa raccontare favole, o fole, o scrivere cose favolose. g
significa raccontare favole, o fole, o scrivere cose favolose. g. m.
quasi a guida di poeta, favolosamente o misticamente più tosto: al filosofo morale
fermassero a udire il canto di questo o di quello. 2. in
. favolóso, agg. narrato o descritto nelle favole; che appartiene al
fusse accaduta nella guerra di troia, o qualche altre simile. botta, 4-368:
bimbi. 2. che narra o crea favole, miti, storie fantastiche;
da finzione poetica (un componimento letterario o drammatico o anche l'autore di esso
poetica (un componimento letterario o drammatico o anche l'autore di esso, la
quelle sono ritrovate dove mancasse la verità o l'audienza grata, coinè dicemmo.
: quanti numi in inferno, o in cielo, o in onda / i
inferno, o in cielo, o in onda / i favolosi greci un dì
la soverchia antichità, perché ella pare o troppo rimota da noi, o favolosa.
ella pare o troppo rimota da noi, o favolosa. tasso, 8-3-380: quel
invenzione (l'intelligenza, la fantasia o anche uno scrittore, il suo stile)
, che godesser de'suoi frutti; pensiero o favoloso o empio. brusoni, 8-278
godesser de'suoi frutti; pensiero o favoloso o empio. brusoni, 8-278: non
dello shelley mostrano non avere avuta altra idea o notizia che lontanamente favolosa. b.
porco. 13. che narra o inventa cose non vere, menzognere,
, che si lascia andare a ipotesi o a conclusioni fantastiche. tasso,
realtà. 15. che appartiene o sembra appartenere a un remoto passato,
sue spalle s'affastellavano in terra, o erano disposti alle pareti, oggetti in disuso
poco si abbia vissuto nella società, o attinto leggieri erudimenti dall'esperienza, si
, spesso ancora per malvagità di cuore o per vizio sfrenato. palazzeschi, 7-185
. albertano volgar., i-138: o favomele, o dolcezza d'animo,
volgar., i-138: o favomele, o dolcezza d'animo, e sanità d'
favo mele. d'annunzio, v-2-288: o favomèle, o purità d'animo e
d'annunzio, v-2-288: o favomèle, o purità d'animo e sanità d'ossa
d'animo e sanità d'ossa, o mio incorrotto e purgato e stringato e
/ e pyr favoniana et onychina, / o s'altro advien di più rubor si
/ raccomandasse i vagabondi amori, / o il vaporar de le fragranze. d'
g. villani, 10-226: qualunque maestro o prelato gli recava alcuna autorità o detto
maestro o prelato gli recava alcuna autorità o detto di santi, che in alcuna
serve a dichiarare / certi proverbi, o sia modi di dire: /.
animo amichevole che spinge ad aiutare qualcuno o qualcosa; sentimento di particolare simpatia e
modo l'uomo abbi perso il credito, o di mercanzie o di denari o di
perso il credito, o di mercanzie o di denari o di riputazione o di scienzia
, o di mercanzie o di denari o di riputazione o di scienzia o di
mercanzie o di denari o di riputazione o di scienzia o di favore. casti
di denari o di riputazione o di scienzia o di favore. casti, 9-69:
che vi veggo allusioni appassionate a persone o a partiti, lo pongo da canto
polo. 2. appoggio morale o materiale, aiuto, sostegno; assistenza
non possono gloriarsi di vittoria. metastasi'o, i-108: vengo a chiedere difesa.
agevolare lo svolgersi di una certa azione o impresa; direzione favorevole (del vento
essendo poi pervenuto all'età di quaranta o cinquanta anni, debbe pur sapere che
di stagione ritraggon copiosa ricolta di grano o d'uva, ed altri meglio periti
, dall'ingegno, dall'educazione, o col favore di queste acquistarsene in breve l'
testatore destina beni per opere di carità o di suffragio. codice civile,
sono valide qualora siano determinati i beni o possa essere determinata la somma da impiegarsi
genericamente, senza che si determini l'uso o il pubblico istituto a cui beneficio sono
raccomandazione, pressione per avvantaggiare se stessi o altri esercitata con donativi, con servizi
alcuna [lingua] il pregio o l'onor suo, ma solo a darlo
un capitano, / quando voleva cariche o favori. 5. manifestazione di
, gesto, opera compiuta per aiutare o per far cosa gradita a qualcuno;
, beneficio elargito per particolare benevolenza o per ricompensa o per altro motivo; atto
elargito per particolare benevolenza o per ricompensa o per altro motivo; atto, gesto,
è parata sempre il dare le penitenze o i favori secondo il proposito del giuoco
del giuoco occorso, e proporzionate alferrore o al merito. 8. perfezione,
riguarda el tuo favore, / o mente sciocca, e 'l tuo stato supremo
le tende, / e presto aiuto o gran ruina attende. caro, 5-214:
i deliri del mio cuore, saranno o corrotti o lontani. -conciliare,
del mio cuore, saranno o corrotti o lontani. -conciliare, dar favore
chi lo scrisse [l'urbano], o chi lo mandò fuora sotto questo nome
le forme mutate in nuovi corpi. o idei, date favore a'miei comin-
, ii-115: or datemi favore, / o tenace memoria, o passi sparsi
, / o tenace memoria, o passi sparsi, / sì che io possa
a favore, in favore di qualcuno o qualcosa: dar sentenza favorevole e vantaggiosa
diritto a un trattamento speciale (gratuito o a prezzo ridotto) per gli spettacoli,
a prezzi di favore a vecchi fornitori o sagrestani ritirati, parte erano addirittura concesse
ga- bellotti, il salario è minimo o di favore addirittura. moravia, 12-203
cenzio x, dopo essere stata (o per finti, o per veri disgusti
dopo essere stata (o per finti, o per veri disgusti col papa) alquanti
fare un favore: fare il piacere o un piacere, usare la cortesia,
giugno, se volete farmi questo favore, o prendetevi la provvidenza e la casa del
formula di cortesia che accompagna una domanda o una richiesta. serao, i-896:
occhi. -per favore di qualcosa o di qualcuno: col suo aiuto,
grassezza di geo significava due cose: o che nei lager non si soffriva, poi
gran fame che la propaganda sosteneva; o che geo vi aveva goduto di condizioni
a indicare che una cosa viene fatta o richiesta senza pretendere un compenso o una
fatta o richiesta senza pretendere un compenso o una contropartita). - anche: a
e a chi persuadesse altri ad osservarlo o prestasse qualche favore alla causa del pontefice
. -ricorrere ai favori di qualcuno o di qualcosa: ricorrere al suo tramite
/ servito alquanto -venire in favore di o a qualcuno: cattivarsi la sua simpatia
loro posta la mano nella spalla, o tesser da lui rimirati con un ghigno
tipi di delitti, consistenti nel favorire o agevolare il compimento, da parte di
di altri, di un atto illecito o socialmente dannoso. -favoreggiamento personale: delitto
ad assicurare il prodotto, il profitto o il prezzo di un reato.
, mostrarsi benevolo nei confronti di qualcuno o qualcosa, consentire l'esito o lo
di qualcuno o qualcosa, consentire l'esito o lo svolgimento felice di un'azione,
guerra. boccaccio, v-129: tu, o santissimo iddio e aiutevole ne'bisogni,
lo quale essente signore delle cose, o iddei, voi avete favoreggiata la umana generazione
di un'azione, di un'impresa o il verificarsi di un fatto, di una
favoreggi equivoci creati da coloro che equiparavano o addirittura anteponevano l'arte dei « macchiaioli
pindemonte, xxii-1020: vi favoreggia [o giovani] anche il linguaggio agli usi
le differenze e distinzioni che fossono state o potessono essere tra i nobili e popolari.
cittadini egregi chiamati a partecipar nel governo, o favoreggiati, difesi, applauditi, come
d'ogni dove irrompenti e favoreggiate più o meno apertamente, secondo le occasioni,
, che opera in favore di qualcuno o di qualcosa; favorevole, benevolo,
recettatori di loro, e loro favoreggiatori, o vero autori,... punire
1-i-224: i giudici spesso erano complici o favoreggiatori de'rei. deledda, iv-88
che approva, che parteggia per qualcuno o qualcosa; che stima, che apprezza
certo deità è in questo corpo. o chiunque tu se', sii favorevole a noi
se stesso una notabile porzione degli affetti o favorevoli o contrari dell'udienza. parini
una notabile porzione degli affetti o favorevoli o contrari dell'udienza. parini, 579
suo porto. cesarotti, ii-43: o venti, o voi / venti, soggiunse
. cesarotti, ii-43: o venti, o voi / venti, soggiunse cucullin,
, che giova all'interesse di qualcuno o di qualcosa, che contribuisce a rafforzare
pronunciato, scritto a favore di qualcuno o di qualcosa (un voto, un decreto
a giudizio d'ogn'uomo militare o politico d'allora. -ant. lettera
ii-19-232: chi ha votato favorevole pensa o dice che dureranno quanto ricotti. =
, 1106: voi mi ritenete, o amici perfidi? / lasciatemi, per dio
; ma ora, giustificazioni od obbiezioni o anche definizioni della guerra, lo impazientivano
, senza faurir leggi, religioni, fede o moralità in modo alcuno, destrugge tanti
loro petizione. 4. presentare o produrre le condizioni necessarie o più opportune
. presentare o produrre le condizioni necessarie o più opportune perché avvenga un fatto o
o più opportune perché avvenga un fatto o si svolga un'attività; consentire; agevolare
quasi per conseguente, diradi l'uso, o lo dismetta spesso per alcun tempo.
favoriva. alfieri, 1-104: notte, o tu, che regnar dovresti eterna /
: non mi contentando de la viva voce o del parlare, nel quale per l'
, subito per la posta di genova, o per quella di fiorenza, dico per
favorisca fortuna ogni tua voglia, / o casta e nobilissima donzella, / del cui
ha favorito la vostra strana e scabrosa o certo insolita richiesta, maliziosi e maligni,
/ seresti favorito in qualche loco; / o, alle volte, dal guàtaro un
se per sorte hanno qualche disfavore, o vero veggono altri esser favoriti, restano
escluso. -agire su un oggetto o su un particolare piuttosto che su altri
quando la parentela la favorisce a pranzo o c'è una ricorrenza da festeggiare, dimentica
si invita qualcuno a entrare nella casa o nella stanza in cui ci troviamo,
nella stanza in cui ci troviamo, o ad accettare il cibo che gli si
intenzione di favorire qualcuno, con benevolenza o cortesia; favorevolmente. cellini
carriera (specie nei pubblici uffici) o a promuo vere gli interessi
guono, non per le qualità o i meriti personali, ma per
, per la paren tela o l'amicizia con personaggi influenti, per
influenti, per le idee politiche o religiose; parzialità. farini,
stanze. -sostenuto (in una competizione o lotta politica). - anche sostant
da lei disse: « bene stii, o favorita: il signore sia teco:
potente (detto per lo più di ministri o di cortigiani). masuccio,
e molto favorito da lui, mosso o da leggierezza o da sdegno che i
favorito da lui, mosso o da leggierezza o da sdegno che i fiorentini si fussino
-in partic.: la moglie o la concubina preferita (talvolta, più
accesso, che coloro che l'impero o il dovere richiama. se ne eccettui
richiama. se ne eccettui qualche favorita o intimo favorito, il riso e la
: li caccia da per tutto, bene o male che vadano. baretti, 1-106
che dici tu? -non dico altro, o marte, se non che questa ordinanza
, è un piatto detto 4 cari 'o 4 caril 'consistente in carne o
o 4 caril 'consistente in carne o pesce cotti con erbe e un numero di
esser notati come favoriti di cosimo, o, come dicevano essi, della tirannide
non esser possibile che quel principato, o piuttosto tirannia, potesse lungo tempo durare
17. sport. sostant. atleta (o cavallo) che per la sua bravura
della barba che si lascia crescere più o meno sulle guance, e che in toscana
manganese; si presenta in cristalli tabulari o in masse compatte di colore giallo-vinoso o
o in masse compatte di colore giallo-vinoso o verde-oliva. = dal nome dell'
stato rovina, e non si trova chil o mandi giù. -non lo dice egli
10-127: noi non crediamo che musacchio o altro si levassi sanza danari a fare tale
e'sembra il tebro, arno, o mugnone / altri un gigante che posto
. dante, inf., 18-49: o tu che l'occhio a terra gette
, gruppo che, su questioni ideologiche o programmatiche, sostiene una tesi estrema,
in dissenso con l'opinione della maggioranza o in contrasto con le tesi di un'altra
guicciardini, i-97: distratta in molte fazioni o membri di cittadini, chiamati appresso a
cioè non dipendente da nissuna corona, o da famiglia troppo potente. manzoni,
gutturali diatribe fra i partitanti di guerra o di binda, di farabullini o di martinetti
di guerra o di binda, di farabullini o di martinetti, di croce o di
farabullini o di martinetti, di croce o di sciaccaluga. 11. ant.
di un determinato servizio; il partecipare o il concorrere con denaro all'esecuzione di
i quali [villici del contado] erano o poco o nulla aggravati di pubbliche imposte
[villici del contado] erano o poco o nulla aggravati di pubbliche imposte e gabelle
che si rappresentasse... pertinace o protervo, esso il debba privare dello
dello congregarsi co'suoi compagni uficiali a fare o trattare o diliberare alcuna delle fazioni di
suoi compagni uficiali a fare o trattare o diliberare alcuna delle fazioni di nostra compagnia.
. locuz. -essere a fazione di qualcuno o di qualcosa: a somiglianza.
imposte, concorrere al pagamento delle tasse o all'adempimento di obblighi militari.
, di fazione: in continua attività o vigilanza, all'opera. magalotti,
/ e 'n farsettin da far fazione, o questo / è il trebbio.
fermo, piantato a guardia di qualcuno o di qualcosa. socci,
gruppo di persone accomunate dagli stessi interessi o ideali politici ', perciò 4 fazione
di una parte, di un partito o la candidatura di una persona; che
, in dissenso con le opinioni o con le tendenze della maggioranza; partigiano,
rivoluzionari, non sarete che opportunisti o faziosi. gobetti, ii-162: la critica
, non potevano lasciarsi spaventare da quindici o venti mila faziosi disordinati. 3
l'amante neppure se questi la tradisce o la sfregia. = voce dotta,
naso e bocca da odori sgradevoli, o per altre esigenze di igiene e di
abitualmente a portata di mano, in tasca o nella borsa (e può essere bianco
] ebbe sentito l'odor del muschio o del zibetto, che si pose un facciolétto
portare in sur una delle spalle o a cintola... uno sciugatoio,
a cintola... uno sciugatoio, o fazzoletto, o altra benda bianca.
.. uno sciugatoio, o fazzoletto, o altra benda bianca. dottori, 1-203
marito sarà uscito poni un fazzoletto oscuro o un pezzo di carta scritta o imbrattata
oscuro o un pezzo di carta scritta o imbrattata sopra una inferriata della terza finestra
come riparo e insieme ornamento del capo o con cui si circonda il collo o
o con cui si circonda il collo o le spalle (e ricorre spesso nei costumi
savonarola, iv-338: bastavi adunque andare [o donne] con uno fazzoletto bianco,
famiglia. -pezzuola che piegata a fascia o a triangolo, annodata e passata intorno
, con un treno, ecc.) o di accogliere entusiasticamente l'arrivo, il
quello che si mette intorno al collo o sul capo). -anche: ampio quadrato
cennini, 93: togli un fazzuolo o vero sciugatoio, ben bianco; mettilo
bianco; mettilo sopra il tuo oro o in canova, o dove sia.
sopra il tuo oro o in canova, o dove sia. poi abbia un altro
i soldi] d'una certa pezza o fazzuolo istracciato, e immaginossi ch'el
più forte dopo la quiete. / o ferraiùzzo, piccolino e putto! negri,
dei secoli xiv e xv, 34: o dolci nati del mio gientil sangue!
/ e sì come can latra, / o ver come lione, ch'à febre
gli operai tornati al lavoro il lunedì o dopo qualche giorno d'assenza avvertono malessere
nostro regimento, / sanza poter far cure o cose sane, / in forma che
miliare. -febbre nera: leishmaniosi viscerale o interna, anemia splenica infantile. -febbri
che compaiono in donne sostanzialmente sane prima o durante il periodo mensile. - febbre paludina
il periodo mensile. - febbre paludina o delle risaie: leptospirosi itteroemorragica. -
febbre q: rickettsiosi. - febbre reumatica o reumatoide: reumatismo articolare (o poliarticolare
reumatica o reumatoide: reumatismo articolare (o poliarticolare) acuto. - febbre spagnola
si manifesta nei bambini dopo giochi faticosi o lunghe passeggiate. - febbre da fieno
secrezione lattea). -febbre da pappataci o febbre effimera estiva o febbre delle macerie
-febbre da pappataci o febbre effimera estiva o febbre delle macerie: malattia infettiva causata
iv-255: 4 febbre del fieno ', o 'asma da fieno ', o
o 'asma da fieno ', o * malattia di bostock ': consiste in
), affine, pare, altinfluenza o grippe, ma con frequenti degenerazioni che
idem, iv-747: * vomito nero 'o 'negro ', nome dato dai
dato dai medici alla 4 febbre gialla 'o 4 tifo itte- roide ', malattia
madri le protese braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de
disparità; né disio / le incenerisce o silenzio / lima lor cuore; né
che porgeste / allo smarrito adolescente, o rive: / nelle chiare mattine si
sentiva il vuoto da lei lasciato o la febbre d'attenderla. -in senso
spasmodica per la conquista di un oggetto o per il conseguimento di un fine.
sparsero a raccontar l'accaduto. due o tre andaron fin all'uscio del curato
'sicut aquam '; ci piace, o ci lusinga febbre; che è ammalato
/ essere in giovintù febricitanti, / o d'altro male offesi, veterai /
, agitato, reso inquieto da sentimenti o sensazioni violente, sconvolgenti (di paura
l'alito / come se febbricassi, o bello e dolce / figlio.
e di scompiglio (un'organizzazione economica o sociale, un meccanismo; anche un'
un meccanismo; anche un'attività psichica o intellettuale). della casa,
, 9-37: colui ch'è atleta, o cacciatore, o d'altro / esercizio
ch'è atleta, o cacciatore, o d'altro / esercizio simil vago, trabocca
ne avrebbe potute passare anche quattro o cinque in fila. 2.
tuoi quadri [di giovanni fattori] o meglio ancora i tuoi appunti ridesteranno sempre
nasce da uno stato di grande eccitazione o turbamento della mente e dei sensi; smodato
. gozzi, i-20-183: allora sentono / o di ritruopico, / ower farnetiche /
aver la fortuna, che si sospendesse o si mitigasse non poco il corso della
circoscritto nella testa d'un uomo febbrile o d'un pensatore: egli era un pensatore
animi, sopraffatti da più immediate preoccupazioni o da nuovi egoismi, quasi un'assuefazione
spettacolo in una città, l'argomento o gli argomenti da assegnarsi prima erano materia
chiamo io cantando, / non musa o febo, a le mie nove rime;
; / come potrei senza tua aita o quando / d'elicona salir l'eccelse
d'elicona salir l'eccelse cime / o del tuo monte? parini, giorno,
qualche razzatura gangrenosa, con entro poca o quasi punta materia fecale. bicchierai,
volta lui sporse / cocca di manto o punta di corona / oltre i bastioni d'
, che può ostruire in parte o completamente l'intestino colon sì da provocare
sf. (plur. fècce o fèci). qualsiasi prodotto secondario di scarto
una sostanza durante il processo di formazione o di invecchiamento, sotto forma di masse
invecchiamento, sotto forma di masse melmose o di incrostazioni (tartaro). -anche
volgar., 3-12: la corteccia, o buccia, la quale è dalla vite
alcuni aceto, ad alcuno altro sterco o feccia di vino, o qualunque altra
alcuno altro sterco o feccia di vino, o qualunque altra cosa liquida e puzzolente.
che il sale lascierà dell'altra terrestreità o fecce. d. bartoli, 40-iii-289
si muta in colera, la flegma o naturalmente o per la età o per accidenti
in colera, la flegma o naturalmente o per la età o per accidenti viene
flegma o naturalmente o per la età o per accidenti viene sempre peggiore. biringuccio
poter coprire la pastiglia d'acqua pura o d'odore, per assicurarla con quel
xlv-104: se pure ributta alcuna volta o purga, getta una fezza, un
e fetida cloaca, / quanta, o buon giove, esti sodali tuoi.
(i- 935): altri, o per rubamenti o per favor di prencipi
935): altri, o per rubamenti o per favor di prencipi levati dal sucidume
e in alcun vasello rotte, con mano o con netta granatuzza molto si dibattano,
non bisogna in questo corpo politico o civile, esser milza, che tiri a
casentino, / che vai tre soldi o due crazie fecciose) / della figlia unse
ha ciò che ti ho detto, perché o che la sente rabbiosa o che
perché o che la sente rabbiosa o che la trova ritrosa, o che la
o che la trova ritrosa, o che la scorge pomposa o che la
trova ritrosa, o che la scorge pomposa o che la vede fecciosa. d.
iii-2-203: via, bevine prima tu, o lessi- fane: così tornerai sano e
constano normalmente di sostanze alimentari non digerite o non assorbite, di succhi digerenti,
ricava da tuberi (come le patate) o da radici (come la manioca)
da radici (come la manioca) o da fusti di varie piante, in
farina, di formento, di fecala o di miglio. vallisneri, iii-508:
pillole, mescolando col sugo d'assenzio o di cicorea, osservando bene ogni moto
cicorea, osservando bene ogni moto favorevole o disfavorevole, aiutandolo pure di quando in
[tommaseo]: estrarre la fecola o amido dalle patate. tramater [s.
che si estrae dal sugo di alcuni bulbi o radici. quest'ultimo è qualche volta
attitudine e la possibilità di una donna o di un animale femmina a essere fecondata
lo sviluppo del germe di un animale o di una pianta; che rende fertile
, gli insetti che si nutrono, essi o le loro larve, di carni marcide
lo sviluppo del germe di un animale o di una pianta. iacopone,
n'hai le carte esserne fecundata! / o prena senza semina, non fo mai
col suo seme, che alcune aure o spiriti purissimi, i quali hanno possanza
i quali hanno possanza di fecondare, o per così dire, di gallare l'uova
se non ch'io t'adoro, o chiaro spirto / nato presso a la
l'agricoltore v'impiega giornalmente l'aratro o di soverchio lo feconda co i letami
ii-187: la vostra destra, o sire, che ha saputo in francia piantar
, il suo animo, la sua mente o anche un'idea, un pensiero,
ornar di nuova favella le cose belle, o da'forestieri o dagli antichi dettate.
le cose belle, o da'forestieri o dagli antichi dettate. romagnosi, 10-436:
: secondo poi la diversità degli argomenti o sublimi, o mezzani, o bassi,
la diversità degli argomenti o sublimi, o mezzani, o bassi, dovrà l'
degli argomenti o sublimi, o mezzani, o bassi, dovrà l'animo nostro,
a persecuzione, la civiltà si immiserisce o si arricchisce e nuovi paesi fecondano,
quello maschile. -bot.: di ovulo o di fiore nel quale è avvenuta la
-per estens.: di donna resa madre o pervenuta alla piena maturità fisiologica e psichica
io v'amo, io v'amo, o fecondati al sole / di primavera in
/ di primavera in languidi mattini, / o giardini. piovene, 5-312: contemplando
noi città-latine. monti, x-3-250: o spirto, o immago dell'eterno, e
monti, x-3-250: o spirto, o immago dell'eterno, e fiato / di
imbrattamento si solleva un'aura seminale, o uno spirito fecondatore, il quale penetrando
uffizio, se non dentro que'calici o follicoli maturi che i pori hanno dilatati
ai fiori, se gli abbia, o altro equivalente agli apici maschili fecondatori,
, ii-517: tal ei parla, o signore; e sorge intanto / al suo
, 2-ii-192: da te viene, o diva, quello spirito vitale che porta
nella maggior parte degli animali acquatici, o internamente, come in mammiferi, uccelli
contatto degli spermatozoi emette una piccola protuberanza o cono di attrazione che rientra poi trascinando
nuclei, e, in grado maggiore o minore, anche dei rispettivi citoplasmi (
-fecondazione diretta: autogamia. -fecondazione incrociata o indiretta: allogamia. vallisneri
si discute non soltanto di innesti ormonici o ghiandolari, che già sembrano fatti di pratica
terra / che solo i nostri botri o i disseccati / ruscelli pirenaici riconducono /
hi rimediare a deficienze riscontrate nell'uomo o nella donna, che rendono i rapporti
donna, che rendono i rapporti sessuali o impossibili o sterili. -in zootecnia ha
che rendono i rapporti sessuali o impossibili o sterili. -in zootecnia ha una vastissima applicazione
di migliorare gli allevamenti e di limitare o eliminare le numerose malattie che vengono trasmesse
creazione delle condizioni favorevoli per la nascita o per lo sviluppo di una corrente di
, l'attitudine a procreare della donna o dell'animale femmina (e può anche
fecondità ripetuta: i beni economici diretti o strumentali a seconda che siano suscettibili di
siano suscettibili di rendere un solo servizio o più servizi. 7. abbondanza,
. 8. figur. capacità (o possibilità) di manifestare attivamente o pienamente
(o possibilità) di manifestare attivamente o pienamente la propria efficacia o vitalità,
attivamente o pienamente la propria efficacia o vitalità, di rinnovarsi, di perpetuarsi
sviluppi, di aprirsi a nuove esperienze o conoscenze (con riferimento a un principio
, ricchezza d'invenzione, di fantasia o anche di virtù, di facoltà spirituali
anche di virtù, di facoltà spirituali o intellettuali; facilità di comporre, di ideare
e d'una prontezza prodigiosa senza mai scomporsi o mostrar timore che altri non credesse o
o mostrar timore che altri non credesse o curarsi degl'impicci che le potessero derivare
non avesse due figliuoli all'intorno, o uno nel ventre e un altro al
desiderare og getti sempre nuovi o almeno rivestiti di nuovi colori.
le nozze sono state feconde, dopo due o tre giorni, la rosa pregna comincia
terreno, una pianta, ecc. o anche una stagione). -per estens
geloso agrieoi tor. foscolo, v-8: o dolci sponde, o sacre case
v-8: o dolci sponde, o sacre case, o feconde campagne d'italia
sponde, o sacre case, o feconde campagne d'italia echeggianti de'nostri
s'abbia prodotto giammai più di tre o quattro poeti. monti, x-3-433: il
. n. villani, i-9-22: -ite o fidi, a lor disse; e
vede. d'annunzio, i-22: o tesori de l'arte, o grandi immagini
i-22: o tesori de l'arte, o grandi immagini / d'una gloria fuggita
di avvenimenti capitali (un libro, o un'età, un anno).
. atto a produrre un determinato effetto o nuove idee, applicazioni; produttivo di
un'azione, un pensiero, un principio o un sistema logico, una dottrina,
di capacità creativa (una persona, o anche un ingegno, una facoltà mentale
. bianco da siena, 90: o pura, virgo, santa, fecondosa,
dicesi de'liquidi alterati dalla fecola amidacea o dalla clorofilla. dicesi pure dell'aspetto
, native, / non pur factizie o adulterine ed arte: / non qual di
determina ad accettare come vere determinate dottrine o concetti, o anche affermazioni, notizie
come vere determinate dottrine o concetti, o anche affermazioni, notizie, ecc.
), non per la loro intrinseca evidenza o per conoscenza diretta, ma per l'
le cose che non sono ragionevole, o se sono ragionevole, crederle con più
369: la fede umana, o vogliamo dir naturale, è di due sorte
io vo'capace ch'ella poss'essere, o almeno ch'ella non sia naturalmente impossibile
gratuitamente che quella tal cosa possibile sia o sia stata. genovesi, 2-81: la
però vien presa comunemente per quella certezza o probabilità che sorge dall'autorità, la
la fede ha per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini
ha per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini, xxiii-39:
la scienza... dalla fede o credenza all'autorità, ché, quantunque
premio. -responsabilità di un'affermazione o di una testimonianza. bartolomeo da
la fé che ogni dubbiar mi sgombra / o s'io ti vo fedele e parteggiano
della morte, / sai vivere sereno, o vecchio forte, / sorridere pacato.
qualcosa di astratto. -fede viva o operata o operante: quella che agisce
astratto. -fede viva o operata o operante: quella che agisce sotto l'
senza la carità. -fede formata o fede informe: a seconda che vada
informe: a seconda che vada unita o no alla grazia santificante. cavalca,
nullo è condannato per non potere fare o per non sapere la vera fede,
per non osservare quello che sa o vede esser vero doversi osservare. g.
si trovi nel più alto grado, o piuttosto assolutamente, nella chiesa cattolica,
fondamentali della fede: c'è un dio o non c'è, c'è un
c'è, c'è un inferno o non c'è, hanno ragione i preti
non c'è, hanno ragione i preti o non hanno ragione. -articolo
certo assai più che non si dice o crede. ariosto, 26-32: peggio
per la sua. manzoni, 39: o prole d'israello, o nell'estremo
, 39: o prole d'israello, o nell'estremo / caduta, o da
, o nell'estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, / non
o veramente quella che chiamano della confessione augu-
, sociali, politici fermamente creduti, o di programmi, direttive e propositi tenacemente
dio. di costanzo, 1-15: o fosse stata naturai franchezza dell'animo suo,
fosse stata naturai franchezza dell'animo suo, o fede della volontà di dio, dalla
solcare il mare. baldi, 5-29: o se fallaci sete, / santi lumi
l'acque bevesse con ferma fede, o ne lavasse le membra martirizzate veniva all'
confidenza. -anche: senso di sicurezza o di trepida aspettativa determinato dalla previsione di
loro attività, nella veridicità dei documenti o di altri mezzi di prova da esse
i delitti di falsità, in quanto offendono o mettono in pericolo la pubblica fede.
un oggetto, quando, per necessità o consuetudine, è lasciato dal suo possessore
dal suo possessore in un luogo pubblico o aperto al pubblico, facendo affidamento sull'
la gioia? d'annunzio, iii-1-677: o mio fratello, / tu guardale,
il tuo cuore mi accolga, o giovine ospite: amami! / e
questo libro composto. sacchetti, vi-26: o care donne, che m'avete eletta
molti cittadini, di metterlo in palagio o a qualche arte. bandello, 1-2
, iii-107: né nodo d'amicizia o fede d'ospitalità è sicura, qualora incontra
i cavalieri. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che
, ii-273: dicesi qua, o vero si cetera, del conte francesco da
illecito, lesivo degli altrui diritti o comunque dannoso (in contrapposto a mala
imprudenze, del che, in buona o mala fede, si mostravano tutti assai
; / e se di ciò vuoi fede o testimonio, / récati a mente il
b. segni, 9-85: le fedi o le prove communi son di due sorti
l'invocazione del nome di dio o del principe regnante vizii l'istromento e gli
debba farsi, quando smarriti fossero, o per qualche accidente periti. foscolo, x-307
i due documenti possono circolare, congiunti o separati, mediante girata, e attribuiscono
linea che indica il punto della graduazione o asse tracciato nel campo, visibile negli
, visibile negli strumenti di misurazione topografica o geodetica, per indicare il riferimento (
: * linea della fede, fiduciale 'o 'di fiducia ', dicesi la
, quando sovene / mene d'essa o de cosa / che ve faccia repqsa.
. buonarroti il giovane, 10-881: o se cecco sapesse ciarlar tanto, /
ai tra garanzia che una promessa solenne o un giuramento; sulla parola.
prigioniero sulla sua promessa di rappresentarsi, o di ritornare a un dato tempo, o
o di ritornare a un dato tempo, o di adempiere alcuna condizione prescritta.
-acquistar fede: conferire (oppure ricevere o, con valore appropriativo, procurarsi) autorità
3-43: alle quali cose, benché note o scritte, io non pretendo aggiungere o
o scritte, io non pretendo aggiungere o toglier fede. -aggiustar fede:
fede. -atto di fede, confessione o professione di fede: dichiarazione, pronunciata
professione di fede: dichiarazione, pronunciata o scritta, con la quale si afferma
-avere fede: credere fermamente in qualcuno o in qualcosa; riporvi piena fiducia, fondate
: quando alcuno vuole fare alcuno viaggio o alcuna cosa, vanno a'loro astrolagi
-dare, prestare fede a qualcuno o a qualcosa: credere in quanto si
unqua non debbe esser corrotta, / o data a un solo, o data insieme
/ o data a un solo, o data insieme a mille. firenzuola,
asserzione, la realtà di un fatto o di una circostanza; attestare, testimoniare
tino, della tua promessa così tosto? o noi ti credevamo uom di fede.
ottima fede e alienissimo dal cogliere o sospettare questa logica colleganza. de sanctis,
fede, / che dubbii? o che vaneggia il tuo pensiero? b.
significare esser lecito e ragionevole non crederla o dubitarne, potere intorno ad essa pensar
lavo le mani. caro, 2-702: o fiamme estreme, / o ceneri de'
2-702: o fiamme estreme, / o ceneri de'miei! fatemi fede / voi
l'evidente segno / del bene, o proprio all'ente in cui risiede, /
ente in cui risiede, / o di ben ch'indi può avvenire a cui
può avvenire a cui / par bello, o d'ambi, e d'altri può
, 34-13: anco ti vidi [o ginestra] / de'tuoi steli abbellir terme
e tale valore di prova è più o meno intenso a seconda che il documento
documento fa fede fino a querela di falso o fino a prova contraria).
. segni, 9-51: quanto a'patti o scritte, servitene nell'orazione, accrescendole
scritte, servitene nell'orazione, accrescendole o annullandole, o faccendole di fede,
nell'orazione, accrescendole o annullandole, o faccendole di fede, o rendendole invalide
annullandole, o faccendole di fede, o rendendole invalide, perché, se elle fan
di voi presi amorosa vengianza: / o in fide, rosa, fosti patuta!
ha timor né riverenzia / di dio o di santi; e nel mancar di fede
barba corta, folta e canuta, o vuoi per lo grave ed assennato aspetto
e meriterà piena fede. -perdere o rinnegare la fede, rinunciare alla fede
fede, rinunciare alla fede, allontanarsi o cadere dalla fede: cadere nel dubbio
maestro alberto, 31: ma, o cosa illicita! coloro pigliano da te
illicita! coloro pigliano da te, o filosofia, fede di tanto peccato. m
-ricevere, accettare, prendere in fede o sotto la fede: accettare la sottomissione
-stare, essere, rimanere in fede o fermo nella fede: comportarsi con fedeltà
alla fede. -sulla fede, sopra o sotto la fede di qualcuno: in
e si riferisce prevalentemente a promesse date o ricevute, a giuramenti, impegni, ecc
di quel che è veramente. e scoprendosi o la passione o l'arte si scema
veramente. e scoprendosi o la passione o l'arte si scema la fede al dicitore
l'incarico fiduciario di far pervenire tutte o parte delle proprie sostanze a una data
immobili) ai propri discendenti per una o più generazioni, e spesso altinfinito,
dare fondamento giuridico al diritto di primogenitura o maggiorascato); tale diritto, abolito
, 2-51: tutti e ciascuni legati o fedecommessi, lasciati o che si lasceranno
e ciascuni legati o fedecommessi, lasciati o che si lasceranno in qualunque ultima voloptade
in qualunque ultima voloptade a qualunque persona o luogo, sieno mandati ad esecuzione.
il ius romano, su quello tutti o poco meno occuparonsi, e lo glossarono
non voglia accettare l'eredità o il legato). tere)
de la compagnia possa 0 debba prendare o ricevare alcuna fidecommissaria o essecuzione di testamento
0 debba prendare o ricevare alcuna fidecommissaria o essecuzione di testamento. fedecommissàrio
ii-1-275: nel caso dell'ipoteca caduta o vitalizia, voglio dire dell'ipoteca data
successione fidecommissaria, si debba dal gravato o dagli esecutori adempire in forma precisa,
dagli esecutori adempire in forma precisa, o pure si ammetta l'adempimento con l'
con cui il testatore sostituisce all'erede o al legatario altra persona per il caso
per il caso che il primo non possa o velluti, 301: sì che ove
-eredità fedecommissàrio, beni fedecommissari: patrimonio o singoli beni che, in virtù di
perugino si cerca d'avere l'entrata o di chi la dea in arezzo.
fusse inventore [del gioco della primiera] o di chi la illustrasse primamente poca certezza
in ciò che egli promette, o mai non fallisce né inganna. bibbia volgar
. -che frequenta abitualmente una persona o un luogo; assiduo, puntuale.
pugnali incrociati a chi osasse esprimere dubbi o riserve sull'ido- leggiato bussetano. savinio
di santa chiesa. iacopone, 32-1: o anema fedele, che te vole salvare
-anche con riferimento ad altre religioni (o a una dottrina filosofica). b
nessuno amante mai con fermo core / o con puro volere / donna servì, com'
se brame giuste e pure / secondi, o dea, di due fedeli cuori,
mento. d'annunzio, i-70: o belle nuvolette, dove andate / come amiche
quei che la conosce ria, / o quel che ne sta in dubbio e in
uccide / chi fede rompe per minacce, o inviti, / o per forza d'
rompe per minacce, o inviti, / o per forza d'amore al suo consorte
al monte tauro. guittone, i-13-42: o signori miei, e padri, signor
castigare la rebelle. delfino, 1-238: o soldati del pari / generosi e fedeli
cavalca, ii-217: di cosa fatta o di cosa che si voglia fare,
fedele. 6. che procede o è ispirato da fedeltà, amore,
fedele amore » perché non sia per guadagneria o solo per utilitade, ma sia per
mio fedel servire, / fammi contento, o tu
gl'inni fedeli al vostro nume, o vergini / grazie, io riserbo, io
illustri scrittori estratti al numero di ventiquattro o più, oltra molti detti al proposito
/ che non so s'è mendace o pur fedele. metastasiio, i-io:
il più possibile fedele. -che corrisponde o si attiene esattamente ah'originale (una
copista, il traduttore); che imita o riproduce un modello o una figura con
; che imita o riproduce un modello o una figura con grande precisione (un'
continuo e si andassero distaccando certe membrane o pellicelle a guisa di effluvi; e
tu non chiamerai già mendace l'occhio o lo specchio, se non comprende il
capacità de la natura de l'occhio o del specchio: e questo il fa ricettore
sepultura di petilia. ariosto, 130: o sicuro, secreto e fidel porto,
le cose ch'io ti comanderò, o anderai per le vie mie, o farai
, o anderai per le vie mie, o farai quello che si è diritto nel
della chiesa discente, distinta dalla gerarchia o chiesa docente; cfr. chiesa);
[s. domenico] defensione / o forte campione -eretto, / tu de'fedel
alzata, / sì come non bisogna veltro o rete / a fera, che già
che sostenevano sempre lo stesso programma: o ai suoi avversarii che nonio credevano più
, possa da quinci innanzi per sé o per altri comperare, overo per alcuno
fedeli di vitorchiano, fedeli del campidoglio o del popolo romano: i famigli che,
campidoglio, fedeli del popolo romano ', o semplicemente 4 fedeli ', antichi famigli
comune di roma, guardie, palafrenieri o staffieri del magistrato romano, 1 quali
a sedere in un ruspone, / o san giovanni, ogni fedel minchione /
chi è fedele, in modo servile o tedioso, a uomo o a donna.
in modo servile o tedioso, a uomo o a donna. rigatini [in tommaseo-rigutini
familiare, dicesi 4 fedelóne 'o 4 fedelona ', un uomo o una
'o 4 fedelona ', un uomo o una donna coscienziosamente e scrupolosamente fedele a
la vera ubbidienza non cerca perché o in che modo la cosa gli sia comandata
quali avea tolte a l'altre chiese, o a cherici o a laici,
altre chiese, o a cherici o a laici, per cagione della decta guerra
, n-6-11: ciò che tu comandi, o insegni,
da rimoti regni e provincie, lontane tre o quattro mesi di cammino, vengono cafri
quattro mesi di cammino, vengono cafri o neri a comprare o a ricevere a
, vengono cafri o neri a comprare o a ricevere a credito le mercatanzie per tant'
il quale non contento a solamente fiaccarsi o rompersi, fora il più delle volte la
un programma; tenace attaccamento a cose o a luoghi che rivestono insigni valori morali
a luoghi che rivestono insigni valori morali o sentimentali. d'annunzio, iv-2-1304
a un ideale, piuttosto che dell'avvenire o dell'avvenire prossimo, del loro personale
(e si trova specialmente fra due o più persone legate da vincoli di amore,
, che, anzi che riceva promessione o fedeltà da neuno, ne fa grande
folgore dal ciel giusto discenda, / o 'l terren s'apra, ovunque l'orma
non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'
ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare
partic.: atto con cui un vassallo o una comunità s'impegnava solennemente a conservarsi
pos- sino uccider li principi supremi, o privarli di stati, o
principi supremi, o privarli di stati, o
presta se non a chi è mediatamente o immediatamente sovrano. carducci, iii-9-57:
, di un consiglio, di narrazioni o descrizioni, anche dell'informatore, dello
, che poche pennellate gli bastano, o pure una sola, a far balzare
apparecchio che riesce a misurare una grandezza o a riprodurre un fenomeno senza alterazioni.
statuti si portarono d'anno in anno o indi a più anni sono riprodotte di
. -entrare, venire in fedeltà o nella fedeltà: diventare vassallo di un
in altrui fedeltà. -fare fedeltà o la fedeltà: dichiararsi solennemente fedeli di
/ più ch'assessino al veglio o a dio il presto. collenuccio, 97
offrire fedeltà: impegnarsi, con giuramento o con solenne promessa, a mantenersi fedeli
fedeltà: accettarne l'atto di sottomissione o il giuramento di vassallaggio. compagni,
le fèdera). fodera di tela o anche di lino, di canapa, ecc
si chiude su uno dei lati con bottoni o lacci. m. franco,
di una federazione di stati; che appartiene o è amministrato o gestito da tale federazione
stati; che appartiene o è amministrato o gestito da tale federazione (governo,
dottrine di carlo cattaneo, e fu, o credè essere, federale e positivista.
). federalismo, sm. dottrina o movimento politico che propugna l'unione in
riferisce, che è proprio del federalismo o dei sostenitori del federalismo. gramsci,
ferisce, che è proprio del federalismo o dei federalisti; che si ispira al
, x-29-219: una repubblica romana federata o federale sarebbe stata peggio del governo dei
a spargersi intorno, e che i vicini o già vinti si sottoposero, o temendo
vicini o già vinti si sottoposero, o temendo di non esser vinti si accordarono,
di non esser vinti si accordarono, o come amici si congiunsero al loro aiuto,
chiamati soci e compagni, altri federati o con altri nomi. giannone, 1-i-17:
attraesse con la sua forza e preponderanza o l'unione o la federazione degli altri
la sua forza e preponderanza o l'unione o la federazione degli altri stati d'italia
: dio voglia che in un modo o in un altro sia posta in atto questa
unità. pascoli, i-209: formate, o giovani, un popolo forte e sereno
: associazione di sindacati della stessa categoria o di categorie affini, costituita per lo
devono oggi, per referendum, approvare o respingere la mozione votata dal congresso della
tribunale dichiarando se uno abbia avuto, o no, taccole con la giustizia
), tr. (pres. fedisco o fièdo, fedisci,...
fedisci,... » fièdono o fèggiono o figgono; pass, rem
,... » fièdono o fèggiono o figgono; pass, rem. fedii
; congiunt. pres. fedisca o fièda, rar. fòggia, figge,
colpire, percuotere, trafiggere provocando piaga o ferita; causare lesioni, danni o
o ferita; causare lesioni, danni o dolori fisici. giamboni, 7-139:
che d'alto vede / di storni o d'altri augei schiera che passa,
2. assestare un colpo (di spada o di lancia) a un avversario.
6. spronare, incitare con la frusta o con gli sproni. - anche al
fiede. -investire con effetti luminosi o acustici. boccaccio, i-543: tu
gli organi di senso, la fantasia o la mente (un suono, un
oh no 'l destare! l'udresti, o lalage, / di torbid'ire fiedere
corridor vidi per la terra vostra, / o aretini, e vidi gir gualdane
se la calteritura è sopra a terra o in terra, impiastrala con sterco di
terra, impiastrala con sterco di pecora o di capra con terra mischiata, e fasciale
morale. iacopone, 34-26: o reprovata mente, amar cosa creata,
fedità. felice da massa, xliii-237: o sodomito, pien di feditade, /
fiabesco. barilli, 1-183: o chi non ha nella memoria...
(un paesaggio, uno spettacolo naturale o teatrale, una descrizione, ecc.)
si segna / prima ch'una cristiana o un cristiano / spicchi una canzonetta dalla
si mette a qualunque impresa rischiosa, onesta o no che sia. 'non ti
stesso intorno al fegato) e cucinato arrosto o in padella. frezzi,
. -persona cattiva, malvagia (o anche presuntuosa, sicura di sé,
la super fìcie superiore, o diaframmatica, è liscia, divisa
speciale, si trova la cistifellea o vescichetta biliare; sulla superficie posteriore
e'vola loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare. a costoro,
loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare. a costoro, perché egli
potessero trarre gli auspici, considerati più o meno favorevoli a seconda del suo colore,
per assicurarsi se era difetto d'infermità o di pascoli. 4. figur
figur. coraggio, ardimento, temerarietà (o anche sfrontatezza) nell'intraprendere un'azione
fegato: aver coraggio. -essere uomo (o donna) di fegato, essere un
zolfo: miscela di polisolfuri di potassio o di sodio, giallo-verde all'esterno,
di uova marce, usato in bagni o lozioni contro le malattie della pelle.
g. a. costanzo, vi-859: o italia, o leggi! e
, vi-859: o italia, o leggi! e qual destin più duro /
fegatóso, agg. che soffre o è malato di fegato; epatico.
, 1-9: l'assi del cerro, o di favo, o di farno duran
assi del cerro, o di favo, o di farno duran molto; e,
molto; e, se porrai sopra esse o paglia o fela, non v'entrerà
e, se porrai sopra esse o paglia o fela, non v'entrerà mai l'
, che ben lavora / campo a felce o gramegna o spin sugetto, /
/ campo a felce o gramegna o spin sugetto, / ch'el purga e
/ col rastro, con la zappa o ver col foco. della casa, 676
senza alcun prò, pur come loglio o felce / sventurata, che frutto non produce
aquila bicipite? -felce quercina o dolce, liquirizia falsa o dei boschi
-felce quercina o dolce, liquirizia falsa o dei boschi o dei muri: felce
dolce, liquirizia falsa o dei boschi o dei muri: felce con rizoma tortuoso,
si trova nei boschi nelle zone montane o submontane. mattioli [dioscoride],
al nero rosseggiano. -felce florida o palustre: è la felce più grande
,... volgarmente chiamata felce palustre o felce florida, o osmunda reale:
chiamata felce palustre o felce florida, o osmunda reale: questa era rigogliosissima e
voce dotta, dal lat. filix (o filex) -icis, di etimo incerto
che viene posto tra foglie di felci o tra giunchi; giuncata. =
equivalente al rango di maresciallo d'italia o di francia. carducci,
erano prive, per metamorfismo di contatto o di iniezione. feldspato { feldispato
, barbierite, ecc.) o triclino (microclino, albite, anortite,
la sodalite, ecc.) che accompagnano o sostituiscono i feldspati nelle rocce vulcaniche o
o sostituiscono i feldspati nelle rocce vulcaniche o cristalline antiche, ma sono più poveri
non avendo caratteri comuni, un gruppo o una famiglia. = voce dotta
, che è proprio del felibrismo (o dei poeti e degli artisti aderenti a
vento, in acqua, in picciol rubo o felice; / tanto si può per
superi. felicissimo). che ha o crede di avere tutto ciò che,
, può soddisfare alle sue necessità, o appagare i suoi desideri e le sue
desideri e le sue aspirazioni; che è o si ritiene o appare favorito dalla
; che è o si ritiene o appare favorito dalla fortuna; che è interiormente
stelle ad una ad una, / o come il tuono errar di giogo in
muoversi. -con riferimento a dio o a divinità mitologiche. varano, 108
morte? -con riferimento ad animali o a cose inanimate. matteo correggiato,
sua maggior bellezza. aretino, iii-238: o velo dolce, o velo caro,
, iii-238: o velo dolce, o velo caro, o velo / felice,
velo dolce, o velo caro, o velo / felice, allora che in leggiadra
ii-1060: solo davanti a loro, o per mezzo, si muoveva correndo un
una proposizione (introdotta da che, o con fintinito introdotto da di o per)
che, o con fintinito introdotto da di o per). dante, par.
fiumani. -in costrutto sintattico ellittico o esclamativo. dante, inf.,
è a grado! boccaccio, vii-io: o orecchi felici, o cuor beati /
, vii-io: o orecchi felici, o cuor beati / a'quali è la fortuna
degni siate! ariosto, 33-64: o felice animai, ch'un sonno forte /
sete! galeazzo di tarsia, ix-656: o felice colui che un brieve e colto
sua ti porti nella sua dimora, / o reginella dalle bianche braccia. govoni,
a famiglie,, a gruppi che sono o si considerano privilegiati per notevole potenza militare
2. che partecipa, o rende partecipi, della beatitudine celeste,
madre di cristo, vergine beata, / o gloriosa sopr'ogni felice / di cristo
raro, eccellente (una sostanza materiale o spirituale, una persona, una facoltà dei
una persona, una facoltà dei sensi o dello spirito, una qualità fisica o morale
sensi o dello spirito, una qualità fisica o morale). bambagiuoli, 22:
che la natura amorevolmente ci doni, o lo studio proccuri, ancora il giudizio.
, / agli animosi ingegni / l'uno o l'altro di voi conceda il fato
m'aspettava non si sieno smarrite, o giunte fra le mani di qualcheduno che
del giorno sono le inversioni, o interposizioni, come talvolta meglio direbbesi, che
ai canoni estetici (una concezione artistica o letteraria o artigianale; la sua attuazione
estetici (una concezione artistica o letteraria o artigianale; la sua attuazione, il
esprimersi). petrarca, 245-14: o felice eloquenzia! o lieto giorno!
petrarca, 245-14: o felice eloquenzia! o lieto giorno! boccaccio, vii-37:
eloquenza. n. franco, 2-114: o con che felice arguzia mi vieni innanzi
. carducci, iii-20-85: sono cinque o sei poesie schiette, fresche, limpide
rapido sui versi di difficile struttura sintattica o implicanti un difficile concetto morale, un
propriamente cantanti, ai gridi di dolore o di disperazione chiusi nel giro prodigioso dell'
fammi vento che naviga felice, / o seme d'orzo o lebbra / che sé
naviga felice, / o seme d'orzo o lebbra / che sé esprima in pieno
ignote / additando -ecco -dice -, o nuova sparta, / le felici termopile
non sono più così felici: da due o tre giorni, l'appetito si è
mondo). savonarola, 23: o felice peccato! / che cosa, o
o felice peccato! / che cosa, o qual ti fa degno d'onore?