). èffe, sf. o m. invar. nome della sesta let
che non è altro che una narrazione o descrizione a giorno per giorno di quanti
dormendo, con incertezza se fosse vivo o morto; l'altra, che non
(anche quotidiana) di argomento scientifico o letterario (o anche politico);
) di argomento scientifico o letterario (o anche politico); rivista, giornale.
3. astron. raccolta di serie o di tavole più 0 meno lunghe di
.. favole nuove di pianta, o le favole, nate dapprima gravi e severe
i-129: il fuggire le cose faticose, o lo eleggere la morte per fuggire qualche
eleggere la morte per fuggire qualche miseria o qualche male, e non per esser
nel mondo odierno, sia diminuito, o, per così dire, quasi estinto:
, per così dire, quasi estinto: o ciò nasca dall'effeminatezza del secolo,
ciò nasca dall'effeminatezza del secolo, o dalla mutazione delle macchine da guerreggiare.
artistica). muratori, 5-iii-56: o venga poi questa effemminatezza dal soverchio uso
rompe la gravità del canto, o nasca dalle voci de'recitanti, le quali
nasca dalle voci de'recitanti, le quali o naturalmente, o per arte, son
recitanti, le quali o naturalmente, o per arte, son quasi tutte donnesche.
son quasi tutte donnesche..., o proceda essa dall'uso delle ariette ne'
: * ef fendi 'o 'efendi '. titolo turco, ora
fede. non s'afferma se egli finse o pur non potè ritenere gli efferati.
concubine regali e papali, le efferate o ipocrite maschere dei tiranni, le glorificazioni
). gramsci, 60: sette o otto mesi fa i giornali riferivano questo
canali facenti parte delle vie spermatiche, o che unendosi insieme formano il canale dell'
sostanze, che si presentano come polveri o granuli, per lo più a base
bicarbonato di sodio mescolato con acido citrico o acido tartarico o cremor tartaro, sono
mescolato con acido citrico o acido tartarico o cremor tartaro, sono largamente usate in
di bollicine gassose in un liquido (o alla superficie di una sostanza solida appena
, per effetto di una reazione chimica o per abbassamento della pressione (e diminuzione
ant. ribollimento, riscaldamento del sangue o di altri liquidi organici. -effervescenza cutanea
in serbo... neppure delle nuvole o delle bolle di sapone -che per un
irrequietezza, turbolenza (di una persona o una massa); urgenza di sentimenti
il comando ad uno degli ottimati, o abusando questo o della stima de'suoi
ad uno degli ottimati, o abusando questo o della stima de'suoi uguali o della
questo o della stima de'suoi uguali o della forza commessagli, o in alcun
de'suoi uguali o della forza commessagli, o in alcun altro scaltro modo usurpando l'
'il bolli bolli ', o se non piacesse, 'l'agitazione popolare
battere contro i cosidetti « effettisti » o « progressisti ». effettistico, agg
de sanctis, ii-15-95: sapete, o signori, quando questa libertà cesserà di
corrispondenza di una situazione di diritto, o di principio, alla realtà di fatto)
condizione necessaria e sufficiente affinché uno stato o un governo faccia parte della comunità internazionale
, cioè abbandonata tra i fatti, o al livello dei fatti, e al
la quale egli eccita in noi il desiderio o l'avversione, la speranza o il
desiderio o l'avversione, la speranza o il timore, ed in generale qualunque affetto
può cadere sotto la categoria di causa o di effetto, ed in generale di motore
controversia, se i concetti siano valori o fatti, se operino solamente come norme
fatti, se operino solamente come norme o anche come forze effettive del reale.
; vero, reale, autentico. o. rucellai, 6-139: io per me
augurio che lei gli aveva inviato due o tre giorni dopo la sua assenza da
rivolture e girandole, e non vivi debiti o crediti effettivi. a. serra,
richiede un'applicazione assidua e continuata, o quello effettivamente prestato. 7.
/ fanno, che l'elefante fermo o in mossa / paia effettivo una fortezza
prodotto di una determinata causa (naturale o soprannaturale); il risultato dell'azione
. idem, purg., 11-3: o padre nostro, che ne'cieli stai
spalle sempre fosse effetto di fiero orgoglio o di disperata rassegnazione. gentile, 3-169:
sfera del diritto (e consistente nel determinare o nell'impedire la costituzione, la modifica
nell'impedire la costituzione, la modifica o l'estinzione di un rapporto o di
modifica o l'estinzione di un rapporto o di una situazione giuridica) da un
) da un determinato fatto, atto o negozio giuridico. rea, 7-331:
2. fis. fenomeno (naturale o artificiale) che si manifesta con caratteri
: fenomeno per cui cose, oggetti o suoni o rumori si presentano alla vista
per cui cose, oggetti o suoni o rumori si presentano alla vista o all'
suoni o rumori si presentano alla vista o all'udito con aspetto diverso da quello
raccontare un fatto assoluta- mente falso, o almeno molto dubbio, ad effetto di corroborare
cosa scende in voi? un accidente o un effetto? -tema, argomento
. sport. il mutamento di traiettoria o di rimbalzo causato dalla particolare rotazione della
e la palla si schiaccia in terra, o meno assai del solito ribalza, e
nella decorazione, nello spettacolo), o fenomeno naturale, che determina particolari impressioni
, l'entusiasmo, l'esecrazione, o altri sentimenti nel pubblico); l'
pubblico); l'impressione stessa, più o meno profonda, nell'animo di chi
, nell'animo di chi ne fruisce o vi partecipa. g. rucellai,
di luce e ombre (in pitture o in fotografie). scannelli, 41
per ottenere registrati nella colonna sonora suoni o rumori non facilmente ottenibili o non fonogenici
sonora suoni o rumori non facilmente ottenibili o non fonogenici per il microfono. -tess
titoli di credito emessi da imprese private o dallo stato o da enti pubblici.
emessi da imprese private o dallo stato o da enti pubblici. c. dati
che compongono il portafoglio d'un banchiere o d'un negoziante. de roberto,
di presa sicura sugli spettatori (scene o battute di opere teatrali, composizioni musicali
corna nell'acqua, voleva dire: o me misero! niuna voce lo seguitò.
faccia sua inclinati camminano con quattro piedi o con tutto il corpo serpeggiando. lippi
venir meno all'intorno qualche faccia cognita o cara. serra, iii-7: passare quasi
connotazione specifica risulta ordinariamente da un attributo o da un compì, di qualità)
; perché tanti / piedi ha ciascuna; o magisterio grande / de l'api architettrici
f. negri, 145: pini o abeti, piallati a quattro faccie. rasori
la sverza, e quinci la fava, o il finocchio. d'annunzio, v-1-393
vecchia ». -il diritto o il rovescio di un tessuto. -a
-in senso più generico: il recto o il verso, indifferentemente. g.
. / di loggia a guisa, o padiglion, ch'in otto / faccie distinto
. 6. superficie della terra (o di qualche sua parte); crosta
: la faccia è quella pendice, più o meno dirupata, dove fanno capo tutte
, vista, sguardo. -alla faccia o sulla faccia, innanzi alla faccia di
riferimento ad animali, a esseri inanimati o immaginari, a concetti astratti. dante
orrenda / faccia del mio delitto, o furia, o mostri, / e
faccia del mio delitto, o furia, o mostri, / e renda il tetro
, / che si confidi di sua forza o arte. aretino, iv-1-51: roma
con cui oggetti, luoghi, avvenimenti o circostanze si presentano allo sguardo o al
avvenimenti o circostanze si presentano allo sguardo o al pensiero; il punto di vista
punto di vista sotto il quale viene posta o trattata una questione; il significato o
o trattata una questione; il significato o l'interpretazione particolare di un vocabolo,
a circostanze che si presentano sotto due o sotto diversi aspetti, o a parole
sotto due o sotto diversi aspetti, o a parole o discorsi suscettibili di due
sotto diversi aspetti, o a parole o discorsi suscettibili di due o più interpretazioni
a parole o discorsi suscettibili di due o più interpretazioni, o anche ad argomenti,
suscettibili di due o più interpretazioni, o anche ad argomenti, a problemi complessi
l'idea dell'una è più ristretta o più estesa. leopardi, i-1006:
usate farsi innanzi a giotto, / o statua antica in qualche sepoltura / gotica,
della faccia umana. - faccia brachiprosopa o brevilinea: il diametro trasversale vi predomina
predomina sul longitudinale. - faccia dolicoprosopa o longilinea: il diametro longitudinale vi predomina
persone affette da adenoidismo. -faccia basedoviana o basedovoide: caratterizzata da esoftalmo, con
, accompagnata da un'espressione di indifferenza o noia; deriva da atrofia muscolare progressiva
bitorzoluto, naso tumido, con una o due protuberanze molli sulla fronte; è
. - faccia leonina: lebbra nodulosa o tuberosa; leontiasi. -faccia linfatica:
dipende da ipotiroi- dismo. -faccia mongolica o mongoloide: testa piccola e rotonda,
da disturbi intestinali, presenta colorito pallido o grigio-cinereo, naso affilato, occhi incavati
, 1-291: alfin tu splendi, o sole, o del creato / anima e
alfin tu splendi, o sole, o del creato / anima e vita, immagine
. -volta celeste, firmamento (o una sua parte). giamboni,
e se la faccia del cielo era turbata o serena, non m'importava.
in esso d'infiniti lati, / o infinite tra lor distinte facce / in realtà
25: sopra una piattaforma alta sei o sette gradini... sorgeva il catafalco
pentaedro; il sei facce: esaedro o dado; volto facce: ottaedro; il
-faccia possibile: ciascun piano cristallonomico presente o no nel cristallo. -faccia di scistosità
-faccia inferiore: piede. -facce laterali o di avvicinamento: quelle che, poste a
sempre con le facce laterali di altri caratteri o spazi, oppure col principio o il
caratteri o spazi, oppure col principio o il termine della riga. -faccia anteriore
: quelle che stanno rispettivamente alla base o in testa al- l'occhio della lettera
la vela contro l'albero e ferma o fa retrocedere l'imbarcazione. d'
.]: 'prender in faccia 'o * per d'avanti ', espressione
espressione marinaresca che s'usa quando, o per inavvertenza del timoniere, o perché
, o per inavvertenza del timoniere, o perché il vento è girato tutto ad
dice del vento quando, per un salto o per cattivo governo, colpisce le vele
permanenza di soldati inviati alla fronte, o di ritorno dalla fronte, dopo aver
faccia recisa. -cadere in faccia o sulla faccia: prostrarsi in atto di
lui. -cambiare, mutare faccia o di faccia: assumere un nuovo aspetto
libertà, mai non cambiò faccia, o mancò di consiglio o d'ardire.
non cambiò faccia, o mancò di consiglio o d'ardire. frezzi, i-12-96:
voce. -con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti: assumere (o
o a concetti astratti: assumere (o conferire) nuove forme, nuove apparenze
per conoscere di faccia tanti valentissimi uomini, o vedere una volta un regno libero.
due file di faccia, o in tondo, le persone che hanno a
faccia. -fare faccia, fare o dare una certa faccia: assumere un
. -con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti: conferire un certo
disporre le truppe sul fronte di attacco o di resistenza. f. corsini,
359: gioite, trionfate, / o felici, o potenti, o larve!
gioite, trionfate, / o felici, o potenti, o larve! e quando
, / o felici, o potenti, o larve! e quando / il sol
: bisogna guardare in faccia il passato o, fuori di metafora, ridurlo a
dorrai, / mormorando, turbato in cuore o 'n face. metastasio, i-60:
riferimento a un concetto di luogo, o anche di tempo, reale o figurato
, o anche di tempo, reale o figurato). cammelli, 98:
sua idea e universalmente vuole, suole o dee fare che l'uomo forte non si
-in faccia alla chiesa: secondo le leggi o il rito della chiesa (la professione
chiesa. -mostrare la faccia (o una certa faccia): farsi vedere
faccia!: esclamazione di lode scherzosa o di sarcasmo. c. bini,
: rivolgere lo sguardo (verso qualcuno o qualcosa); dirigersi (in una
faccia, / gridando a dio 'o mai più non ti temo '. 7
, 2-32: fino a quando, o signore, dal tuo canto mostrerai tu
; / e'ci divora, non ferisce o taglia, / tanto ch'ognuno ha
246: qualunque persona ricorrerà a'magi o agl'indovini, io porrò la faccia
in idea il pallido 'faccino'tuo, o dolce lombarda. buzzati, 6-23:
lei: ha una di quelle faccione o facciaccie superbamente e floridamente romane. moravia
risulta dalle indicazioni che vi sono incise o stampate. = voce dotta,
primo, e per così dire la fronte o faccia di qualsivoglia fabbrica, o sia
fronte o faccia di qualsivoglia fabbrica, o sia tempio, o sia palazzo, o
qualsivoglia fabbrica, o sia tempio, o sia palazzo, o l'altro; ed
o sia tempio, o sia palazzo, o l'altro; ed è quella che
(e principale) di una bottega o anche di un oggetto. carducci,
lauro i lattivendoli il 24 di aprile? o, meglio, come tu rettifichi,
rettifichi, le facciate dei lattivendoli, o, anzi, le facciate delle botteghe
lato sia esterno sia interno di un edificio o di una parte di esso (loggia
vuoto. 6. il recto o il verso di una moneta. muratori
capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata. savinio,
, 1-145: le facciatelle curve di bieta o cappuccina metà in luce e metà in
cavalca, 6-1-106: di questi tali rimedi o faccitimuli, alcuni sono da ridersene e
(e viene utilizzata per illuminazione o per por tare il fuoco
per por tare il fuoco o come segno tangibile di onore e
di onore e devozione a dio o a una divinità pagana);
erano i legni. tasso, x-462: o pargoletti, miei cari seguaci, /
notte, vegli, appunti faci, o tessi / valletti o cesti; e la
appunti faci, o tessi / valletti o cesti; e la tua moglie canta
luminosa face. praga, vi-873: o capanne, fra i larghi oliveti /
oliveti / occhieggianti le vele fugaci, / o dirupi di pascoli lieti / e voi
scoprì quando ogni stella / nasca in cielo o tramonti. leopardi, v-1098: è
pur finché il mondo ti rischiari, o santa / face del giorno dispensiera, o
o santa / face del giorno dispensiera, o sole, / non pare all'infelice
bei lumi: / frena il desir, o misero e infelice, / che tanto
(speranza, ira, ecc.) o pensiero, idea, principio di civiltà
, principio di civiltà che riempie tanimo o illumina e guida resistenza; situazione o
o illumina e guida resistenza; situazione o avvenimento che infiamma l'animo e muove
l'uomo. bambagiuoli, 54: o falsa invidia inimica di pace, / trista
dispotico, è costretto alcune volte, o perché l'epoca il comporta, o per
, o perché l'epoca il comporta, o per indole del principe, a proteggere
a divaganti ricerche. raccoglierò quel poco o quel tanto che se ne sa,
luce, serve a portare il fuoco o viene accesa a fini devozionali.
allora alcuna delle case mie pensavi rovinare o ardere. boiardo, 2-3-10: poi
. b. cavalcanti, 2-438: o incredibile scelleratezza della donna e di nessun'
la vita de gli uomini udita, o sfrenata et indomita libidine, o singular audazia
udita, o sfrenata et indomita libidine, o singular audazia che ella non temesse,
reggono in mano alcune figure della mitologia o del simbolismo iconografico: le furie,
ignota, / soffrir non posso; o le facelle e i dardi / depon per
i dardi / depon per tutti, o lei ferisci ed ardi. parini, 303
le innumeri facelle. 7. fatto o evento che provoca una notevole conseguenza (
etna fumanti / ben ti levi, o facella di guerra. -recare la
stia, / né mai più dolce o pia / ver me si mostri, in
, m'incende / con men cocente, o men chiara facella i l'alma mia
veder qual meglio torni, / lasciarlo stare o ritoccarlo. 11. ant
una passione, suscitando una reazione sentimentale o provocando un evento. giamboni, 4-345
per diletto di corruzione, non desti o ferro ad ardire, o facellina a
, non desti o ferro ad ardire, o facellina a lussuria? nardi, 297
l'altro saetti; / ma senz'ira o dolor porgon ridenti / a gli strali
. gruppi di tentacoli marginali digiti- formi o filiformi, disposti come ciuffi o strisce,
formi o filiformi, disposti come ciuffi o strisce, che costituiscono le appendici delle
: è ancora faceta cosa interporre un verso o più, pigliandolo in altro proposito che
sf. detto spiritoso, motto arguto (o anche mordace, satirico, canzonatorio)
volte nei suoi sermoni diceva qualche motto o bella facezia da ridere, non pensatamente.
la facezia de i brevi motti consiste o nella acutezza delle parole o del concetto.
motti consiste o nella acutezza delle parole o del concetto. foscolo, v-448:
4. figur. particolare estroso, bizzarro o comico, caricaturale (in una pittura
di questi passaggi avanzatosi dentro a uomo o donna, fa far loro ciò ch'egli
, senza parer d'esser lui il facimale o 'l facibene secondo l'occasione.
che come accade avesser seco collora, / o malandrini facidanni. allegri, 9:
aspetto specifico di un'associazione di piante o fitocenosi in un determinato luogo, dovuto a
senza sforzo, senza fatica (fisica o intellettuale); che non presenta difficoltà
, 2-232: diramate quell'elenco alle cento o duecento accademie letterarie... con
con invito a trattare quelli argomenti, o anche solo a sceglierne tre o quattro dei
argomenti, o anche solo a sceglierne tre o quattro dei più facili e geniali.
capitani invitti. dottori, 119: o felici quei primi uomin rozzi, / a
, come daini, lepri, capre, o due colombe. -che si apprende
di canne, e i soliti equiseti o code di cavallo, di cui un
tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel
la riformazione. dottori, 82: o troppo nel donar facili dei, /
è la nostra. le donne o sono troppo facili, o troppo severe.
donne o sono troppo facili, o troppo severe. nelle facili non vi
occhialetto lucido. alvaro, 14-170: due o tre uomini sedevano nella stanza da pranzo
uomo di facilissimo genio, di poca o niuna esperienza, e ch'in loco di
e fede ed evangelo. -tentato o compiuto senza eccessivo sforzo morale o mentale
-tentato o compiuto senza eccessivo sforzo morale o mentale, con scarsa riflessione; eseguito,
mirando all'effetto (un'opera d'arte o letteraria). p. f.
virtuosi, ma quegli che per ricchezze o per parentado hanno più grazia. nardi
hanno più virtù, ma maggiori ricchezze o parentele, o che per opinione di nobiltà
, ma maggiori ricchezze o parentele, o che per opinione di nobiltà pre- vagliono
(uno scrittore, un artista, o lo stile, le opere);
. dovunque ci sia un cembalo, o anche solo un organetto da strada,
/ presso cariddi alla volubil onda, / o tardar borea allor che scote il dorso
/ del mio signor t'accosta, o tu che addestri / a modular con la
antiquo di quello che acquista, o e'sono della medesima provincia e della medesima
medesima provincia e della medesima lingua, o non sono. quando e'sieno, è
..., perché molti, o per pregiudizio o per maggior facilità,
, perché molti, o per pregiudizio o per maggior facilità, presero per lingua
una pazza opinione, che la piacevolezza o vogliam dir la facilità non possa bene accoppiarsi
freschezza (di un'opera d'arte o letteraria: e, con giudizio limitativo
stanze non vi sarà eccesso d'ornamento o d'arguzia: spero non di meno che
tr. (facilito). render facile o più facile, spontaneo, naturale;
, un lavoro, un'operazione materiale o spirituale, ecc.); rendere
possa impedir quella d'alcuno altro signore o amico mio; ma che debba facilitar
di tartaro massime occorrendo facilitare il ventre o l'orine. -assol. semplificare,
martini che l'abate zorzi avrà sicuramente, o presto o tardi, le mie nenie
abate zorzi avrà sicuramente, o presto o tardi, le mie nenie, e che
un giro di pagamenti per semplice trasporto o inscrizione nel libro della banca. giordani
l'influenza della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata,
della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più
resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli
da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli uni che
esser triste perpetuamente!... o cos'è quest'amore che non trova
riferito ad azioni sia materiali, sia morali o intellettuali; talvolta è usato per litote
elle state concepite e verseggiate ben due o tre anni dopo le altre quattordici.
e quella de l'illuminato diafano, o d'altra maniera lucido, si va
chi non valuta bene ciò che fa o dice. ferd. martini,
, 1-73: avanzatosi dentro a uomo o donna, fa far loro ciò ch'egli
senza parer d'esser lui il facimale o 'l facibene secondo l'occasione. note
: chiunque usa male la cresima o l'olio santo e l'altre cose dell'
è detto, 0 faràe malìe, o facimoli, questo è somma di tutti i
ugolini, 279: 4 scansafatica 'o * faciniente 'o * odia- fatiche
: 4 scansafatica 'o * faciniente 'o * odia- fatiche 'udirai spesso nelle
47): bisogna sapere, o rammentarsi che, a quel tempo, i
. da se medesimi si uccidevano, o si davano volontariamente in preda a chi
e che potessi attaccar per ciò briga o far alcuna resistenza, mi sarei volentieri
, un'impresa, ecc. (materiale o spirituale); esecutore, responsabile.
ragion vuole che, verificatosi il fatto o chiarita l'intenzione del facitore, sia il
. disus. chi fa un'opera letteraria o artistica; autore, inventore, compositore
giordani, vii-43: quei cinquecento o seicentomila facitori di righe rimate o non
cinquecento o seicentomila facitori di righe rimate o non rimate si traggano d'inganno;
887: qui si ricercherebbe l'inno vostro o d'altro poeta, il quale la
. g. gozzi, 1-296: o sia il fracido cadavere, incominciossi a
natura la morte del suo divin facitore. o gesù! 6. disus.
altri, calzoni corti con fasce o calzettoni di lana di facitura buona e materna
come di antico albero che crolli, o di certe frane. moravia, iii-160:
3-125: egli fece legare certe facole o vogliam dire fascelle di verghe e di
dipende da elementi esterni al soggetto) o attitudine, idoneità, capacità (che
un'azione, di svolgere un'attività fisica o spirituale, di assumere un determinato comportamento
per mezzo di un complemento di specificazione o di un aggettivo).
anche da'nemici circundata, neuna facultade o potenzia avesse di campare, con sapore
prima conosce il suo errore, che quattro o sei volte non sia corsa dietro allo
un popolo, ecc.; attività o funzione che è caratteristica dell'uomo,
dei suoi sensi; capacità dell'intelletto o della mente. dante, conv.
: niuna criatura, quantunque sia filosofo o savio, questa sapienzia, la quale
potissimamente dice derivare mille mostri, mentre o più o meno viene impedita. cesarotti
derivare mille mostri, mentre o più o meno viene impedita. cesarotti, i-16
solo per mettere al mondo dei vigliacchi o dei piagnoni! -facoltà naturale:
, che per natura è propria dell'uomo o di una specie animale. garzoni
. romagnosi, 17-103: l'ampiezza o la ristrettezza originale delle sue facoltà naturali
astuzia. -facoltà umana: capacità o dote fisica o intellettuale, che è
-facoltà umana: capacità o dote fisica o intellettuale, che è insita nella natura
, 1-20: voi tutti godete, o esseri parassiti dei tre regni di natura,
giubilate nella pienezza delle umane facoltà, o usurai, borsaiuoli, e speculatori.
i poteri dell'anima, le specie o parti in cui si possono classificare e dividere
possono classificare e dividere le sue attività o i princìpi a cui tali attività sono
intellettuale. muratori, 5-i-204: la potenza o facoltà dell'anima che apprende e conosce
apprende e conosce questi oggetti sensibili, o, per meglio dire, le loro immagini
tempo in cui si solevano rappresentare le forme o gradi dello spirito come facoltà) la
logiche, che si dissero intelletto (o anche intelletto astratto) e ragione:
i-646: le giunture delle tante facoltà o coscienze che formano un uomo, scricchiolano e
male che, ad ammirarle in questo o in quel campione così agevoli, flessibili
tra fantasia e intelletto, come facoltà o funzioni dello spirito, corrispondenti a due
corrispondenti a due diversi ordini di oggetti o prodotti dello spirito. -facoltà intellettuali,
: 11 complesso delle qualità, doti o attività, che sono proprie della mente
sono proprie della mente, dell'animo o dello spirito umano; la capacità di
rende atti a esercitare una determinata azione o a produrre un determinato risultato; forza
ch'abbia tutte le facultadi suppresse e riprimute o dalla imbecillità o da altra raggione de
facultadi suppresse e riprimute o dalla imbecillità o da altra raggione de la materia. garzoni
eccede; e però secondo che più o meno eccede la facoltà della natura,
di fare, / ch'a lui ragione o forza non contende. passavanti, 3
cosicché non può esercitarsi che dal sovrano o da chi è da esso delegato a tal
resto de'beni col vincolo del fedecommesso, o altro. alfieri, v-2-520: dalla
d'ogni popolo: ed è più o meno grave il servaggio, secondo che
grave il servaggio, secondo che maggiore o minore persiste questa ignoranza. dunque,
lo chiamano facoltà di fare, avere, o adoperare qualche cosa, conforme alla ragione
altro contraente, il diritto di vendere o di comprare, a sua scelta, una
chi in legge, chi in filosofia o in qualunque altra facultade studiando, visita
, vi doverete imparare la compassione, o quella che fa gli uomini compassionevoli,
, per cui la meditativa intellettuale confermasi o si disinganna. manzoni, pr. sp
professori che insegnano tali materie. -assemblea o consiglio di facoltà: riunione del corpo
che costituiscono il patrimonio di un privato o anche di uno stato. — per
gioiosa pieno di spiriti alti e generosi o gonfio dall'assistenza di tanta nobiltà che lo
accordare il permesso, concedere il diritto o il potere di eseguire un'azione,
verun modo di ricevere dentro aiuto o somministrazion di cosa niuna sarpi, vi-2-131:
in sua facoltà il rendere maestoso o spregevole il diadema che premea col
), tr. letter. dare o lasciare facoltà, autorizzare. guerrazzi,
a preporre la cecilia a 2000 uomini, o com'avrebb'egli domandato facoltà il 21
non lo facultava a escludere quegli imperativi o a ridurli a pseudoimperativi, a imperativi
* esame facoltativo', che può darsi o non darsi; e distinguesi da 'obbligatorio'
ora vorremmo che, per una ragione o per un'altra, non si pregiudicasse
si pregiudicasse l'avvenire, togliendo ora o rendendo facoltativo il nostro greco. rendendo
facoltative: il carbone gratuito ai poveri o un progettato premio letterario, e via
impiegare. 2. che dà o lascia facoltà di fare (o non fare
che dà o lascia facoltà di fare (o non fare) qualcosa (una lettera
che lascia altrui facoltà di fare o di non fare una data cosa ',
sciato in facoltà di fare (o non fare) qualcosa; autorizzato
fabbricati di qualunque stato che avesse proibito o colpito di dazi l'esportazione delle materie
caduti allora dalla mediocrità nella strettezza, o che quantunque facoltosissimi si trovavano inabili,
lo più ha origine nei tessuti mesodermici o in quelli ectodermici. = voce
, sf. facoltà di parlare (o anche di scrivere) con spontanea facilità,
cose, senza ristagnerei ad altro consiglio o fare risponditore alcuno altro, come signore
dotato di facondia; che parla (o anche scrive) con fluente facilità,
severa fronte / l'alto intelletto, o 'l ragionar facondo. ariosto, 189:
quale lingua sì d'eloquenza splendida, o sì di vocaboli eccellenti facunda, sarebbe quella
. antonio da ferrara, 2-298: o novella tarpea, in cui s'asconde
ecc.) ottenuta mediante riproduzione fotografica o con altri mezzi. carena,
settecento. -figur. di persona o cosa che è tanto simile a un'
ne riproduce esattamente i tratti caratteristici fisici o morali. rovani, ii-711: onde
che, s'egli fosse nato re o duca, sarebbe riuscito il facsimile del
quale è possibile, con mezzi elettrici o radioelettrici, trasmettere a distanza un'immagine
si impegna in ogni incarico, volendo o pretendendo di far tutto da solo;
, 195: 'factotum', colui che fa o vuol far tutto in un luogo,
comunemente di chi in qualche azienda ha o si è arrogato il diritto di fare e
. dal lat. volg. * fapidus o * fatidus, incr. del
'che ha sapore '(o vapìdus 'svaporato, svanito ').
e policroma a pasta argillosa, giallastra o rossiccia, ricoperta di vernici o smalto
giallastra o rossiccia, ricoperta di vernici o smalto a base di ossido di stagno
; fayence, nel 1589; faiance, o vaisselle de faiance, nel 1642;
faesite, sf. materiale da rivestimento o isolante termico costituito da un impasto di
comprendente alberi con foghe semplici, intere o più o meno profondamente divise, fiori
con foghe semplici, intere o più o meno profondamente divise, fiori monoici (
in amenti), impollinazione quasi esclusivamente o parzialmente anemofila; i frutti sono circondati
anemofila; i frutti sono circondati interamente o parzialmente da una particolare formazione (cupola
asse, munita esternamente di appendici spinose o squamose (e con i principali generi che
: fagacee e betulacee) comprendente alberi o arbusti con foglie semplici, alterne,
più di 200 specie tropicali comprendenti alberi o arbusti, per lo più con aculei
, / come dicessi per bosco, o faggeto. bembo, 7-4-43: io più
giusti, i-379: salimmo per nove o dieci miglia incontrando prima i castagneti,
frutto del faggio, faggina. o. targioni tozzetti, iii-270: 1 frutti
. targioni tozzetti, iii-270: 1 frutti o i semi del 'faggio', detti comunemente
'faggio', detti comunemente 'faggiòle 'o * fagge ', sono di figura di
stretto e oscuro, posto loro innanzi orzo o gran faggino, messo loro un po'
una cupola; i frutti, detti faggine o faggiòle, sono trigoni (ed è
dal solar raggio / con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 14-33:
targioni tozzetti, iii-270: i frutti o i semi del * faggio ', detti
', detti comunemente 'faggiòle 'o 'fagge ', sono di figura di
.. il poliziano l'uc- celliera o serraglio di vari uccelli;...
savi, 452: 'gallina prataiola 'o 'fagianella'. in toscana è un uccello
calogrosso, 87: qual bianco cigno o qual bella fasana / già mai se viddi
fasana / già mai se viddi o qual gentil paone, / qual papagallo o
o qual gentil paone, / qual papagallo o pellegrin falcone? sannazaro, 3-67:
di fagiano. guittone, i-14-155: o che dolci e delettozi e savorevili frutti
gran pari ecciterai qualora, / pollo o fagian con la forcina ili alto / sospeso
signore sfioravano appena un'ala di fagiano o accostavano il bicchiere alle labbra. montale,
fagiano di monte (anche fagiano nero o alpestre), sm. ornit.
idem, 416: 'fagiano nero'o 'alpestre': va in amore verso l'
sensazioni fagiche in genere, il grigiore o certa opalescenza superna del giorno era luce
del capo! varchi, 24-25: o costui è impazzato, o e'vuol
, 24-25: o costui è impazzato, o e'vuol fare impazzar me. che
di cieco 'è fare una tantaferata o cruscata o cinfomiata o fagiolata, e insomma
'è fare una tantaferata o cruscata o cinfomiata o fagiolata, e insomma una
fare una tantaferata o cruscata o cinfomiata o fagiolata, e insomma una filastroccola lunga
84: or non cercare in alto o in basso voli / di cetonie, di
voli / di cetonie, di fuchi o di farfalle: / vieni con me tra
ombrelle peduncolate, semi ovali, bianchi o rosei con una macchietta nera intorno all'
bandello, ii-1052: quando il fagiolo / o ver il cece è posto in l'
allo stomaco quando si mangiano con senape o con carni. fanno oltre a ciò
persona vi serve su un piattino quattordici o quindici fagiuoli con l'aria di darvi
costoro a confidenza / fu ser granello o podestà fagiuolo. carli, 1-27:
contesa / in materia di segni più o meno, / perché quel primo si
10. ant. fagiolo romano o turchesco: il seme del ricino.
più vi pare e piace, o di lettera o di dissertazione...
e piace, o di lettera o di dissertazione... come meglio ve
e venali, che delle loro trullaggini o birbanterie fanno carico al secolo e alla
la pellicola d'una mandorla... o qualche cosa di simile, le fosse
torto; perdita. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
perdita. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414:
fàglia2, sf. tessuto di seta pura o misto a cotone, privo di rovescio
faglie, / per porle in cappe, o per condurle a casa, / prima
, che comporta uno spostamento relativo (o rigetto) dei due lembi fagliati;
della litosfera relativamente rigida; è diretta o normale se la roccia che sta sopra
inversa nel caso opposto; inoltre conforme o contraria alla stratificazione, verticale o variamente
conforme o contraria alla stratificazione, verticale o variamente inclinata, ecc., l'entità
isolato ma si ripercuotono in serie parallele o gruppi concentrici e radiali (campi di
d'ogni cosuzza, guai a noi! o decimo! / - o non sa'
noi! o decimo! / - o non sa'tu fare il fagnone e il
= forse dal nome proprio teofanio o piuttosto epifanio. fago,
dotata di potere fagocitano, come i leucociti o globuli bianchi del sangue; si
delle patate medesime farebbero le veci di sovescio o governo ai campi, per potervi alternativamente
dei botanici, detto volgarmente tormento saraceno, o saracenico, e formentone nero. tramater
cui seme triangolare somiglia la faggiuola, o frutto del faggio, e mangiasi come
. v.]: 'fagottista', suonatore o suonatrice di fagotto. fagòtto1,
e irregolare che raccoglie insieme cose diverse o una certa quantità di un prodotto (
4. figur. il corpo umano, o una parte di esso (e significa
3-104: chi ti dice che oggi o domani io stesso non decida di far
a fiato, di legno (acero o palissandro), con l'imboccatura ad
sei fori; è fornito di 22 o 24 chiavi; rappresenta il naturale basso
la faguccia, l'occhiollino, il profilatoio o dritto o torto. = etimo
, l'occhiollino, il profilatoio o dritto o torto. = etimo incerto.
da colui che aveva subito un torto o un'offesa e da quelli del suo
apparteneva, fino al conseguimento della riparazione o mediante la vendetta (anche di sangue)
vendetta (anche di sangue) o mediante una composizione pecuniaria (pagamento di
rotari]... il guidrigildo, o prezzo di composizione per le offese private
, ministri e regi e partiti in combutta o in faida, o almeno vederne
in combutta o in faida, o almeno vederne solo quello che è pompa e
più profonda alamagna ha uno uccello, o vero animale acquativo, chiamato bevero
come talora / se per lo tetto, o donnola, o faina / sia penetrata
se per lo tetto, o donnola, o faina / sia penetrata in colombaia,
lesina, ii-79: dicono i foini, o marto- relli entrare la notte nei pollari
il giovane, i-116: maschere siete, o belle donne, voi; / maschere
: fosse stato un re di gran faccende o di gran parvenza, avrebbero magari lasciato
poter piantare sulla riva del mare o dei fiumi pali di ormeggio per le navi
fiumi pali di ormeggio per le navi, o per poter far uso dei pali già
romano, un complesso di più manipoli o di più legioni. b. cavalcanti
l'armento imbelle / ne'campi ircani o là vicino al gange, / o 'l
ircani o là vicino al gange, / o 'l lupo de le capre e de
di persone unite da identità di scopo o di interessi o di aspirazioni (spesso
da identità di scopo o di interessi o di aspirazioni (spesso animate da sentimenti
fra di loro da identità di attività o di posizione sociale; massa, moltitudine
, 1-542: non v'era opinione o disputa o consiglio, sul quale non
1-542: non v'era opinione o disputa o consiglio, sul quale non si dividessero
4. gioc. schieramento degli scacchi o delle pedine nel gioco della dama o
o delle pedine nel gioco della dama o del tric-trac. parini, giorno,
dito che porta l'unghia; falange distale o ungueale. tramater [s
iii-464: mi è venuta una tarantola o falangio dell'america, da amsterdam, di
del falangio erba. questa erba produce due o tre rami, e qualche volta più
garzoni, 1-188: fra l'erbe incerte o incognite a noi s'enumerano...
tale pianta guarisse la puntura della tarantola o falangio (cfr. falangio1).
dal pelame folto, grigio, bruno o nero, abitante in australia e in
, x-23-258: l'australia resterà bianca o diventerà gialla? in ogni caso sarà
senza averlo veduto. tu sei ricco o quasi, e puoi andarci; invece
ridente. soldati, 2-136: cinque o sei file di ballatoi orizzontali e paralleli,
motivo convivono per periodi di tempo più o meno lunghi. beltramelli, iii-1175:
galeso il lupo fello, / o quel che soglia del barbato, appresso /
arma da getto, scagliata a mano o con macchine da lancio, usata nell'antichità
falaride ', genere di uccelli marini o palustri dell'ordine de'pinnatipedi, di
comprendente circa una dozzina di erbe annue o perenni dell'europa temperata e dell'america
, infiorescenza a pannocchia chiusa, semiaperta o spiciforme. mattioli [dioscoride]
seme corticato; così denominate dalle loro loppe o glume di un bianco brillante.
della testa, sottile, tercite, o depresso, diritto, con base pennuta.
bite a lettiera per il bestiame o usate come combustibile o per lavori di
per il bestiame o usate come combustibile o per lavori di intreccio o impagliatura.
come combustibile o per lavori di intreccio o impagliatura. lettere e istruzioni de'dieci
da carne, legne da edi- fizi o da ardere, carbone, colombina, erba
, erba, falasco, concime fresco o secco. pascoli, 640: guarda le
alto, per ricadere poi, accesa o spenta. la carta, le foglie,
balza, gala di stoffa increspata o pieghettata con la quale, soprattutto nell'
la falbalà pochi sgon- fietti, / o lo strascico sia mal divisato. baretti,
di cavalli e al pelame d'animale o all'animale stesso): e si
fiancheggia giacciono i campi di grano più o meno maturo, verdognolo, gialliccio,
, sono incavate le scanalature delle scalmiere o infissi gli scalmi per i remi.
. e letter. armare di falce o falcastro (in partic., i carri
dello scolopio. campana, 144: o morte vecchio capitano / ischeletrito stendi le
/ ischeletrito stendi le falcate / braccia o portami in stretta disperata / verso le
appare in forma di falce (la luna o altri pianeti, o anche le parti
(la luna o altri pianeti, o anche le parti estreme di essi).
: con le estremità terminanti a mezzaluna o a falce. falcatóre, sm.
, sf. attrezzo per tagliare fieno o messi; la falce da mietitura (o
o messi; la falce da mietitura (o messoria) ha la lama molto arcuata
l'aratro il buon cultore, / o domeria col rastro e col bidente, /
ciel matura messe / fosse negata, o dal voler del fato. testi, ii-49
la falce a gramola, composta di tre o quattro ferri dentati, ovvero falcini,
di mura fortificate e dai loro difensori, o nei combattimenti navali, consistente in una
4. letter. attributo del tempo o della morte, di morbo letale,
/ le sì dolci promesse? / o quai d'atroce grandine furor / ne sfregiano
fiori? alfieri, 3: bieca, o morte, minacci? e in atto
., la figura incompleta della luna o di altri pianeti). cammelli,
candido. d'annunzio, i-196: o falce di luna calante / che brilli
che brilli su tacque deserte, / o falce d'argento, qual messe di
falce e di tanti fascetti di corde o fibre restasse illesa. -zool.
tratti del volto rozzi, marcati, o il carattere rude, scontroso. dossi
in luogo di passaggio una rete di seta o filo sottile ma forte, verde o
o filo sottile ma forte, verde o turchino, fatta a modo di ragna.
i reali quando inaugurano un'esposizione, o ispezionano la compagnia d'onore allineata.
falciaménto; abbattere con scariche di fucileria o di artiglieria. panzini, iv-246:
passo, in una sorta di curiosi calci o falciate laterali. 4. movimento
foglia di gelso] falciata grossamente nel primo o secondo giorno. prati, 11-86:
: la pianta... falciata o comunque stroncata riesce lo stesso a dare il
tiro di falciaménto (delle mitragliatrici) o da scariche di artiglieria. d'annunzio
stesse; può essere a traino animale o meccanico (montata sul trattore) oppure
periodo in cui si falcia il grano o il fieno. oriani, x-17-67:
li fidecommissari particolari, quando li legati o li fidecommissi particolari assorbiscano tutta l'eredità
, solemo dire: bisogna sbatterne, o tararne, cioè farne la tara,
come si fa de'conti degli speziali; o far la falcidia, cioè levarne la
falcidia / con così gran volumi, o dargli a'cani. monti, vi-230:
globuli rossi degli individui affetti da falcemia o drepanocitemia. 3. zool. processo
i falcinelli, le cicogne, i gabbiani o mugnai, ecc.? savi,
: falce a gramola, composta di tre o quattro ferri dentati, ovvero falcini.
-in partic.: strumento composto di tre o quattro ferri dentati (falcini),
tagliente, che su duro tronco, / o su la panca, ove cap- pasti
, xxvi-1-319: con questi pochi versi, o buoni, o rei, / arramacciati
questi pochi versi, o buoni, o rei, / arramacciati giù, col mio
stigliani, 2-256: vientene, o dea falciuta, / vientene vienti,
dea falciuta, / vientene vienti, o metitrice ossuta. falco1, sm
preda viva, che ghermiscono a volo o sul terreno; sono intelligenti e addomesticabili
margine; prototipo è il falco peregrino o falcone; due specie nostrali sono il
aquilino: il biancone; il falco bianco o falco molinaro o falco pigargo:
il falco bianco o falco molinaro o falco pigargo: l'albanella pal
poiana calzata; il falco cappone o falco gallinaio: la poiana;
/ lo scrosciar dei torrenti, o l'improvviso / stridir del falco. carducci
, abbassati quei suoi occhi di serpe o di falco, addolcendosi, gli prendeva la
fringuello è accanto a quello, / o si terrà sdegnosamente muto, / o farà
/ o si terrà sdegnosamente muto, / o farà il falco, e del rapace
sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere *
maniero / che levar veggia l'anitra o il colombo. erasmo da valvasone, 2-42
/ non so se starna ha veduta o acceggia. aretino, 8-323: ella
palla. montecuccoli, i-123: gli ottavi o falconi tirano palle di libbre 6,
per dare volta a un cavo di ormeggio o di manovra (nella costruzione navale in
getta un augello, cioè uno sparviere o falcone o altro uccello rapace, a
un augello, cioè uno sparviere o falcone o altro uccello rapace, a i cenni
mangia: non bisogna mostrarsi troppo umili o arrendevoli. aretino, ii-94:
da rete e uccellare, a parede o a ragna o civetta col vischio. gozzano
uccellare, a parede o a ragna o civetta col vischio. gozzano, 1032:
.. resta legato al supporto in legno o sulla pertica della falconiera. e.
e. cecchi, 5-71: il cardellino o il canarino, nella nostra vita borghese
sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere '
di qualche sassone, come falconiere, o fornaio, o portiere del re.
, come falconiere, o fornaio, o portiere del re. = deriv.
-figur. petrarca, 146-5: o sol già d'onestate intero albergo,
in alto valor fondata e salda; / o fiamma, o rose sparse in dolce
fondata e salda; / o fiamma, o rose sparse in dolce falda / di
stagione: / che se fiamma talor o sol la scalda, / di torle ogni
viii-3-165: appresso per una comparazione, o vogliam dire esemplo, dimostra quello che
larghe falde spande / non so se latte o biacca. serao, i-1121: intanto
due strisce di panno, di gallone o d'altro, fermate ima per parte dietro
stache. bresciani, 1-ii-227: le falde o le dande per sostenerlo [il bambino
(con riferimento alla struttura di rocce o di altri minerali o alla composizione del
struttura di rocce o di altri minerali o alla composizione del suolo terrestre); deposito
il fischio acuto del carrettiere, / o romor d'acque serrate e cupe /
delle pareti di roccia. - falda o coltre di ricoprimento: strati di rocce
falda di carreggiamento). -falda acquifera o acquea: acqua penetrata nel sottosuolo per
non d'argento, / né di velluto o dommasco sian elle, / ma di
piovane. 9. geom. zona o parte di superficie. -in partic.
manto. -in partic.: abito o giacca lunga maschile da cerimonia. balducci
ogni giorno ne arriva; ma, o signore che gente! chi in giacchetta,
non staccarsi, non riuscire a staccare o staccarsi dalle falde di qualcuno: non
tener lontana una persona da chi ama o da ciò che la interessa. della
falde qualcuno: costringerlo a determinate azioni o atteggiamenti; impedirgli di fare qualcosa.
. -tirare la falda a qualcuno o farsi tirare la falda: chiedere o
o farsi tirare la falda: chiedere o farsi chiedere con insistenza il denaro dovuto
era per lo più fatta di scaglie metalliche o di lamine snodate). boccaccio
perché più vaglia, / martel più grave o più dura tanaglia. diodati [bibbia
inferiore e deretana della corazza di maglia o di piastre, articolata per consentire di
-per estens. l'armatura stessa o parte di essa. - al figur
. -berretto, cappello a falde (o anche di falde): con tesa
l'altro; con riferimento a metalli o a minerali, una lamina o uno strato
a metalli o a minerali, una lamina o uno strato dopo l'altro, strato
il metallo] con aggiunzione di piombo o di miniera di piombo, che passi
, volendo comprare una pezza di raso o d'ermisino, la fa cavar fuori di
se vi è una minima macchiolina, o un piccolissimo tagliuzzo. prati, ii-232:
.: giacca maschile di gala logora o striminzita. paolieri, 195: il
. tagliare, spaccare una pianta o una roccia seguendo la linea degli strati che
si presenta a strati sovrapposti; tagliato o spaccato seguendo la linea degli strati;
levando del bianco tanto, che o testa o figura resti di basso rilievo bianca
bianco tanto, che o testa o figura resti di basso rilievo bianca nel campo
, cioè pietre dure faldate di due o più colori... son tutte operazioni
lancia, 2-11: neuna fanciulla, o garzonetta, ch'abbia passato lo decimo
sua etade, possa portare in capo o in dosso, in casa o fuori di
in capo o in dosso, in casa o fuori di casa, panni o vestimenti
in casa o fuori di casa, panni o vestimenti increspati, o faldati, o
casa, panni o vestimenti increspati, o faldati, o ripiegati per alcuno modo
o vestimenti increspati, o faldati, o ripiegati per alcuno modo, poco o
o ripiegati per alcuno modo, poco o molto. vasari, ii-464: s.
vacche. 2. pezzuola di tela o batuffolo di cotone per lo più imbevuto
che veniva applicato come medicazione su ferite o piaghe. crescenzi volgar., 6-104
di peneri con aqua tra una o due volte dandone per faldella che e lbr
e scapecchiano il lino, ne fanno pesi o faldelle, e si mettono in giro
5. sottile lamina, piccola scheggia o frammento (di metallo, di roccia
m. cecchi, 17-1 io: o quante faldelle si fanno sotto questa coverta
, fregato ad una pezzuola di lino o ad una faldelletta di fila, et applicato
quelli pende dallo scapulare una sottile fascia o faldétta, che sta ributtata su le
qual più s'aggreva / sulle braccia o sul tergo e qual su tanche. carletti
. 2. manto di lana o di seta, per lo più di
abiti. guerrazzi, iii-176: se o busto, o imbottitura, o faldetta
guerrazzi, iii-176: se o busto, o imbottitura, o faldetta avessero emendato in
: se o busto, o imbottitura, o faldetta avessero emendato in lei qualche vizio
rigida da stecche di giunco, di balena o da funicelle indurite, portata dalle donne
le donne di detta compagnia portare faldiglie o altra cosa sotto, che dia impedimento
e quando le passeggiavano, s'erano due o tre di fronte, non era più
vestite in certo camargo di percallo o recanti faldiglie e falpalà di moda mezzo secolo
s'intenda... di farsetti o giubboni communi a tutti, di giubbe
nelle corti e vi prendeva posto il re o i principi). fra giordano [
letter. composto di più falde o strati sovrapposti; che si sfalda con facilità
in un trocheo, in uno spondeo o anche in un giambo; la cesura
faleuco: 'ride, si sapis, o puella ride ', il qual noi
: 'pentapodie ': faleceo o endecasillabo. un trocheo o giambo o spondeo
faleceo o endecasillabo. un trocheo o giambo o spondeo, un dattilo e
o endecasillabo. un trocheo o giambo o spondeo, un dattilo e tre trochei
che gli altri dicono * falegname 'o * marangone ', avendo confitto un
, carbonari, fa legnami, cavallari o cavallucciati. 3. dimin.
animali vi trovai solamente certe falene, o vogliamo dire farfalle notturne, attaccate alle
che si forma da carta che brucia o sui carboni accesi. - anche:
= voce dotta, gr. cpdxouva o cpàxxaiva 4 falena '. falèna2
. fàlera, sf. disco o borchia di metallo o d'avorio,
, sf. disco o borchia di metallo o d'avorio, con sculture o intagli
metallo o d'avorio, con sculture o intagli, che serviva in origine a
, oltre alla foggia delle falere o fornimenti con quella penna in testa, quelle
. falerato, agg. ornato o decorato di falere. 2.
; che nasce, ha origine o è coltivato in questo territorio. soderini
più brillante falerno, ne tracannasse dieci o dodici gran tazze. segneri, ii-346:
osate interdire un piccol trastullo, ma o voi dormiate, e volete a giacerle piume
e volete a giacerle piume più molli; o voi mangiate, e volete a nutrirvi
volete a nutrirvi i cibi più eletti; o voi beviate, e volete a dissetarvi
il grifagno, / l'asprino per falerno o malvagia. pindemonte, 179: uscian
meglio degli adattamenti fonetici 4 falesa 'o 4 falesia ', la voce 4 ripa
). sottotipo della razza nordica o nordide, attualmente diffuso in belgio,
covano i gheppi e i falimbelli, / o lanciavi un terzuol che vi s'imbuche
detto leonello. mariani, xx-x-282: o vedo apparir qua chel falombèllo: / gattiva
, e dove darem noi? / o si faccia i galanti e i falimbelli /
., nella carena di un'imbarcazione (o, anche, nelle strutture di costruzioni
in vista, anche le parti nascoste o ricoperte interamente eran lavorate con lo stesso
un difetto il più lieve della misura o. del marmo bastavano a far scartare
figur. via per la quale il denaro o un altro bene si disperde, o
o un altro bene si disperde, o un settore dell'economia viene impoverito.
guerrazzi, 4-500: sia la falla piccola o sia la falla grande, quando si
gelosia invidiosa! iacopone, 22-85: o mondo « innondo, che d'onne
d'onne ben m'hai mondo; / o mondo fallace ad om che 'n
'n te ha pace, / o mondo barattiere, bel glie costa el tao-
d'orecchi. boccaccio, i-42: o misera fortuna, quanto sono i tuoi movimenti
siam larve infelici, / sogni, o di sogni ombre fallaci e vane.
cote aspra de l'arte, / o troppo a questa amico e a te
/ ma l'immago sovente / è fallace o languente. landolfi, 7-31: stonato
, regolano i rapporti tra i suoni o i gruppi di suoni. idem, 8-106
rivocabil mai, né mai fallace / o vano è mai quant'io col capo
funzione (un atto, un'impresa o anche un rimedio, uno strumento,
magazzino inesitabili nelle botteghe, specifici più o meno fallaci e miracolosi, e simili.
-ant. non rispondente al proprio fine o al proprio dovere, manchevole (un'
manchevole (un'azione, un comportamento o, anche, una persona).
che maladetto sia tanta sciagura! / o vita nostra debole e fallace! di costanzo
verde fioriva. morando, 621: o caro, o dolce pegno, / in
morando, 621: o caro, o dolce pegno, / in te porgo il
i-91: sorgi, disse, o fanciulla, ben degna di più chiari consigli
questa fallace terra peccaminosa si vive, o per lo meno si campa, solo in
/ per cangiar vita, amor, costume o sorte, / senza le tuo divine
securo, ancor che febo, / o delle nubi il denso vel ricopra / quelle
fallaci onde non mi togli, / o se da volar via non mi dai piume
col mazzo, e da lanciare, o brigantini armati, che stavano di continuo
fai, / raggio è di sole, o de'tuoi soli il lume? gemelli
contenere il pianto di maria luisa, o non so qual de'suoi fallaci unguenti alabastrini
che fu loro dato negli anni acerbi, o si atterranno alla scorta fallace di qualche
loro arrivo è necessariamente un naufragio. o s'affidano a guide fallaci, alleate delle
sia fallace. simintendi, 3-132: o galatea, se tu fuggi, se'più
trice, e lo veleno melato, o la forza dell'uomo farnetico. boiardo
a fidarsi poco. guarini, 120: o lusinghier fallace, / ancor m'alletti
giorno, ii-997: ma guàrdati, o signor, guàrdati oh dio! / dal
non è morto, / morte patir o torto, / né temer guerra chi a
razioni delle gragnuole, imprudentemente o fallacemente af fermino, alla
sono. della porta, xxi-11-424: o mondo immondo, o mondo tutto pieno di
, xxi-11-424: o mondo immondo, o mondo tutto pieno di fallacia e d'
2. in senso concreto: qualsiasi mezzo o espediente attuato premeditatamente e subdolamente con
attuato premeditatamente e subdolamente con atti o parole per trarre in inganno, far
, far sbagliare, provocare la morte o la rovina altrui; insidia, agguato
bisogno di prendere altre forme terribili, o cercare altre fallacie, ma per
che altri non vi inganni per filosofia o per altra fallacia, secondo l'ammaestra-
giudicato migliore, per scoprire questa fallacia o conoscerne in tutto la verità. guicciardini
successivo apparire storico delle varie categorie filosofiche o delle varie forme dell'errore. rapini,
, svista, fraintendimento (dell'intelletto o dei sensi o anche nel- l'agire
fraintendimento (dell'intelletto o dei sensi o anche nel- l'agire).
apparenze maravigliose nel vedere, le quali apparenze o fallacie avengono... in dui
avengono... in dui modi, o secondo il viso o secondo
in dui modi, o secondo il viso o secondo
ritrovare le decezioni e fallacie di uno strumento o altro artifìcio appartiene ed è facoltà propria
indovina quasi sempre '. chi parla o è creduto parlare fuor di ragione: ed
impurissima festa di bacco detta la fallagogia o processione del fallo. = voce dotta
, mancanza, macchia, colpa (volontaria o involontaria); peccato, malvagità.
mancanza di fede. arrigo testa o giacomo da lentini, 410: del vostro
c'ave 'n talento. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 430:
2. allontanarsi dal vero col pensiero o con la parola; formulare un giudizio
116: chi falla nel giudizio deve o rimediarvi colla convinzione nell'errore, o
o rimediarvi colla convinzione nell'errore, o espiare la propria cecità col disperarsene.
. boiardo, 14- 75: o destrier mio baiardo, / a questa volta
interrottamente; e replicatamente quella del veleno, o del sagrifìzio, o delle sedie,
del veleno, o del sagrifìzio, o delle sedie, o dell'orso, o
del sagrifìzio, o delle sedie, o dell'orso, o del saldi, aggiun
o delle sedie, o dell'orso, o del saldi, aggiun gendo
; ma, quando lo giugnea, convenìa o ch'egli cadesse, o che
convenìa o ch'egli cadesse, o che le lancie si rompessono, o che
, o che le lancie si rompessono, o che cadesse el dificio. castiglione,
/ ov'è il raggio del sole ignoto o leve / correre in frotta, e
quasi mai notte niuna, che tanti o quanti per una o per altra via
niuna, che tanti o quanti per una o per altra via là entro non ne
, deperire, esaurirsi (forze fisiche o morali); rimanere inerte, insensibile,
, che possa servire al bisogno d'uno o due altri anni, talmente che,
era seria e grave: osservazioni agricole o morali o l'uno e l'altro
e grave: osservazioni agricole o morali o l'uno e l'altro insieme.
, molto farro e molto bello, o figliuolo, mieterai ». un'altra:
, 993: gran cosa è questa. o che tutti gli oriuoli fallano, o
o che tutti gli oriuoli fallano, o il sole dovrebbe essere levato già è
ché così sempre me intravene de uno o dui giorni prima ch'io par- turisca
ha, dà a chi non ha o per una via o per un'altra.
a chi non ha o per una via o per un'altra. g. correr,
politiche in taluni giudizi non fallano, o poco fallano; ma un'altra parte
conpagnia li le presti e quello cotale o cotali ne donino a la conpagnia a otto
, / molti ragion fallando, / o che tiranneggiando / l'attor per forza preme
questo, acciocché li mercatanti e messaggi o altra gente non possa fallare la via
in... prendere il mangiare o il bere sanza benedicere, o fallare
il mangiare o il bere sanza benedicere, o fallare i digiuni. s. girolamo
fallasse di dire [i paternostri], o non andasse al morto, non li
: / -renditi per pre- gione, o cavaliere! / ed e'rispuose: -e'
una scandalosa serie di aneddoti ch'egli spacciava o per amor tuo o per amor proprio
ch'egli spacciava o per amor tuo o per amor proprio. la fallava in tutti
. 6. locuz. -andare o venire fallato il pensiero a qualcuno:
dicar qual più pecca, o gli guelfi o gli ghibellini.
dicar qual più pecca, o gli guelfi o gli ghibellini. fallènte (part
pene? 2. che cade o induce altri in errore; fallace,
detto fallente occoltasse i suoi bieni, o avesse fatto alcuno contratto in fraude de
io la penitenza. -atto o parola offensiva, ingiuria. rinaldo d'
offensiva, ingiuria. rinaldo d'aquino o galliziani, 437: se fai di me
: mentire, ingiuriare. mocati o monaco da siena, 443: perché vedere
bianco da siena, 138: fammi [o signore] senza tardare, me a
se non risulteranno sbagliate le mie previsioni o frustrati i miei propositi. tasso
/ d'incessante travaglio, / stoppia o fieno non falle, / o con pan
/ stoppia o fieno non falle, / o con pan torbid'acqua o putid'
/ o con pan torbid'acqua o putid'aglio. alfieri, 24: vieni
, 1-569: ad annullar tiranni / o popoli empi, ai sacerdoti santi /
mi dicendo di averli trovati in autobus, o di averli comperiviste avevano il loro critico
2. che non presenta assoluta certezza o garanzia di verità (un ragionamento,
, incerto, malsicuro (un dato o un oggetto che si presenta all'esperienza)
. figur. che è difficile da vendere o che presenta rischi commerciali (una merce
non colpire il segno (nel pensiero o nelle azioni); tendenza a incorrere
buon seme de'suoi concetti l'altrui fraude o ignoranza facesse pullular zizzania di suspizione intorno
fare che sospendano il loro assenso, o che provino la menoma inquietudine in tener
dicevamo con aristotile, e le falliche o vogliam dire priapee. = cfr
credenze religiose, riti delle popolazioni antiche o primitive connessi con il culto del fallo
membro era detto fallon quasi cosa pazza o lasciva, que'versi lascivamente detti si
portassero nella solennità di bacco il fallo, o vogliam dire quella parte che negli uomini
conveniente (come quello che si pratica o si crede praticato nelle vendite fallimentari)
3. figur. che perde o che ha perduto il suo valore,
clienti morosi dal sorriso pieno di umiltà o di signorilità fallimentare. -figur.
magazzino inesitabili nelle botteghe, specifici più o meno fallaci e miracolosi, e simili.
sempre de deo trovi pascemento. cino o anonimo, 609: da che li piace
, ripreselo molto crudelemente e disseli: o tu folle senza senno, se dappo'
un inganno. giacomo da lentini o guido delle colonne o anonimo,
giacomo da lentini o guido delle colonne o anonimo, 404: ciò so
processo decapitò. trissino, 2-2-145: o scelerati, e perfidi romani, / ch'
doppiezza, menzogna. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 430: poi che
4. dir. stato di insolvenza o dissesto in cui viene a trovarsi l'
del suo patrimonio supera l'attivo, o quando, per altra ragione, egli
che somma a'creditori era tornato al banco o traffico, e aveva cominciato a fabricar
da padroni di bottega, che scemato o mancato affatto il guadagno giornaliero, vivevano
di un fallito vestiva a lutto o spariva dal consorzio cittadino. verga, ii-84
: delitto consistente nel provocare volontariamente o nel simulare il proprio stato di dissesto,
se si prenderà il 20, il 15 o il io per cento. non vorrei
: da lui non disiderava più di venti o trenta scudi de'libri per trattenimento de
: ora che siamo sfuggiti, o che almeno abbiamo in prospettiva un poco più
che costava un occhio e che, prima o poi, avrebbe finito coll'avviare quel
è ovvio che il fallimento, totale o parziale, della conferenza al lussemburgo non
coscienza e alle norme della legge naturale o positiva. bonagiunta, ii-305:
dio, perocché certamente è impossibile ch'eglino o in opera o in parlare o in
è impossibile ch'eglino o in opera o in parlare o in pensieri giammai non falliscano
eglino o in opera o in parlare o in pensieri giammai non falliscano. sacchetti
onde fallire in tutto / possono, o in parte al villanel le sue / più
clienti... per dispetto fece una o più commedie, e fu fischiato.
effetto di false apparenze, di malintesi o equivoci). latini, rettor.
e vergogna. boccaccio, iii-5-30: o di latona prole inargentata, /
ordine dettando / 10 ho fallito, o se di macchie piena / forse vedi la
potrebbe il giovane paragonare dipoi colla statua o col gesso 11 suo disegno, per
spirito ellenico. pascoli; i-119: o poeti dell'avvenire, voi dovete riuscire
hanno fallito: perché, non consolare questo o quello, non tergere qua una lagrima
liceo che fallì alle prove di greco o di matematica,... che
che i prodotti della campagna falliscano, o sien rovinati da una gragnuola, come
; rimanere inerte (e non rispondere o rispondere male, in modo opposto)
rafforzamento di taluno che avendo avuto parte o essendo intervenuto alla recita trascrivesse varii pezzi
, non troverrai chi più gli creda o gli faccia voti, come se elle
. dir. cadere in stato di dissesto o di insolvenza, con il conseguente instaurarsi
e io non so s'egl'è fallito o se mai danari se n'avranno.
-indurre in errore, ingannare. mostacci o rugieri d'amici, 422: ben vive
con- venenti. bembo, 1-7: o mia credenza, come m'hai fallita.
perdesti il primo punto. -sbagliare o smarrire la strada. -anche al figur
intraprese: né falliva di che due o tre ore non vi studiasse. -non
speranze. cieco, 9-5: o popol d'error carco, / come oggi
-fallire poco o di poco: mancarci poco.
margine apresso all'occhio. -n o n fallire di fare qualcosa: farla sicuramente
'. fallire2, sm. azione o condotta non conforme alla legge divina o
o condotta non conforme alla legge divina o umana, all'osservanza dei propri doveri
errore, sbaglio, inganno (della mente o dei sensi). iacopo d'
/ gli anteponghiamo a magistero tale. / o pene, del fallir fatene accorti,
capace la fantasia di ogni uomo, o per qualche infermità, o per qualche
ogni uomo, o per qualche infermità, o per qualche violenta passione, per un
tono di gente geniale, erano incompresi o falliti. gobetti, 1-50: le classi
in quel luogo, come in un asilo o franchigia. casti, iii-148: la
s. un banchiere, fallito dipoi o morto anche lui, non avrebbe saputo
fallimentare. -anche: l'imprenditore dissestato o insolvente; colui nei cui confronti si
fallito, assai ti sia egli parente o amico. berni, 237: * fallito
l'uomo abbi perso il credito, o di mercanzie o di denari o di riputazione
perso il credito, o di mercanzie o di denari o di riputazione o di
, o di mercanzie o di denari o di riputazione o di scienzia o di
di mercanzie o di denari o di riputazione o di scienzia o di favore: è
denari o di riputazione o di scienzia o di favore: è nome generale da accomodarsi
che si crede generalmente, un esoso prestatore o uno che mira a impadronirsi dei beni
dei beni dei falliti, ingordo speculatore o, come dicevano i demagoghi, grassatore in
vogliono; e, finiti di coprire o di caricare, come si dice,
la tavola; e visto il suo numero o figura, guarda li altri monti;
monti; e se le carte sono simili o di minor valore, vince i danari
la parola ora datavi,... o se vi sarò fallitóre. 2
mi parea da se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come
altrui. della casa, 639: o de'dolci miei falli amara pena.
-con riferimento alla colpa degli angeli ribelli o al peccato originale. panni, 388
. -con valore attenuato: azione o condotta non conveniente, non opportuna,
turbi d'improvviso marte / 'impeto o fraude pur notturna o fallo. marino,
/ 'impeto o fraude pur notturna o fallo. marino, 5-94: ma la
ma non perdonerete voi un primo fallo o anche un terzo e un quarto ad un
. -trasgressione di canoni, norme o regolamenti destinati a disciplinare il modo di
destinati a disciplinare il modo di parlare o di scrivere, l'esercizio di un'arte
disperdeva, doveva esservi fallo della ronda o di qualche sentinella. d'annunzio, v-2-471
: profondo cavi / qualche pozzo o canal che l'acqua aduni, / che
, / che sapor non ritenga amaro o salso, / né di loto o terren
o salso, / né di loto o terren ti renda odore. / e se
tutto accoglia / quanta pioggia ritien la corte o 'l tetto. tasso, iv-183:
viene punito, a seconda dei casi, o nel conteggio dei punti o con le
casi, o nel conteggio dei punti o con le penalizzazioni stabilite dai regolamenti,
all'espulsione e alla squalifica del giocatore o della squadra). -anche: mossa
-anche: mossa sbagliata; prova atletica o esercitazione di esito negativo. -in partic
la rete oppure passa sotto di essa o all'esterno delle bande laterali o tocca
essa o all'esterno delle bande laterali o tocca un giocatore o un qualsiasi oggetto
delle bande laterali o tocca un giocatore o un qualsiasi oggetto prima di giungere nel
che delimita il campo parallelamente alla rete o anche il saltare o il correre prima di
parallelamente alla rete o anche il saltare o il correre prima di colpire la palla
un non giocatore (l'allenatore) o che avviene senza che vi sia stato contatto
del pallone e simili, allorché la palla o il pallone, battuti o ribattuti,
la palla o il pallone, battuti o ribattuti, vanno fuori dello spazio destinato
dello spazio destinato al giuoco dall'una o dall'altra delle due parti laterali,
, ovvero non oltrepassano il cordino, o, se il cordino è in aria
di posta lo steccato della fossa, o quando il giocatore, avutala fra mano,
, ai tradimenti del terreno umido o disuguale, ai falli che suscitavano risate e
: ogni poco che si scherzi di qua o di là, è subito fallo.
notevolmente la gravità delle proprie colpe o dei propri errori. ariosto, 3-5
fagiuoli, 3-7-57: quando, o colpa di venti traditori, / o di
o colpa di venti traditori, / o di zare maligne, nel cadere /
, e vale 'andare la palla o il pallone in luogo dove sia fallo '
in fallo: riuscire a scoprirne le colpe o gli errori. - anche al figur
in dolo. -scambiare una persona o una cosa per un'altra.
21-5: chiunque tu ti sia, / o scendi prontamente di sopra al carmine, con
che allora avesse da cavallo, / o toma addietro per la stessa via. /
i-ii-n: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno, perché
, sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare: salva qui la via de
lor grave fallo delle derrate che traggono fare o avaro cumulo o disordinata profusione. pisacane
derrate che traggono fare o avaro cumulo o disordinata profusione. pisacane, iv-56:
nella divisa, nelle armi, negli ordini o nel modo di esercitarli, questi ultimi
che sia condotto all'ultimo ribrezzo, / o, per più non poter, che
gittava in fallo, ché in nave o in mare feriva o morto o vivo.
, ché in nave o in mare feriva o morto o vivo. frezzi, i-8-22
in nave o in mare feriva o morto o vivo. frezzi, i-8-22: l'
fallo; / e ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse / quando
/ e ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse / quando uomo a
il piede in fallo: posarlo dove o come non si deve, fare un passo
una in fallo; le grazie, o non vengono mai, o non arrivano
le grazie, o non vengono mai, o non arrivano a tempo. salvini,
vanno in fallo. -non andare una o uno in fallo: non sbagliare,
in fallo, / che non si mini o si lustri la cuoia. -non
s. v.]: 'non essercene'o 'non trovarne una di fallo ',
giusta direzione (per il tiro) o il luogo adatto (per la pesca o
o il luogo adatto (per la pesca o la caccia). -anche al figur
in fallo: riconoscere il proprio errore o la propria colpa. tozzi, iv-129
teco; e solo potrebbe rattenermi la grandine o un diluvio di pioggia. serra,
di bacco, detta le fallagogie, o la processione del fallo. parini,
guisa / se del tonante all'ara o de la dea / che ricovrò dal nilo
, con un fallo di fuora, o con due falli; il pero; il
pero con un fallo di fuora, o con due o tre anelletti vicino al nodo
un fallo di fuora, o con due o tre anelletti vicino al nodo.
. anat. dutto falloppiano, trombe o tube falloppiane: trombe uterine.
. = dal nome di gabriele falloppia o fallopio (1523-62), l'anatomista
così parliamo de'difetti degli ovidutti, o delle trombe del fallopio, degli ornamenti
alimen tata con rami secchi o paglia, che si accende ordinariamente
/ parea come di notte una lumiera / o un falò, quando si fa per
per distruggere un mucchio di oggetti (o anche trasmettere ordini e segnali, per
costui vuole mammone, che il figliuolo o l'erede... faccia di sé
suoi coetanei non pqssano fame un falò o una braciuola, secondo che la gli gira
secondo che la gli gira, di carolare o di divorare. faldella, iii-65:
/ di carta figurata ad s et o. / tu dirai forse: i'me
con vento, senza intoppo di muri o tempii o altro, corse per tutto il
, senza intoppo di muri o tempii o altro, corse per tutto il cerchio:
: stracci di seta, bozzoli sfarfallati o non sfarfallati, forati o non forati,
bozzoli sfarfallati o non sfarfallati, forati o non forati, pelature o serighette
forati o non forati, pelature o serighette di seta, faloppe, ed altre
tanto da cominciare il bozzolo, poco o nulla di seta traggono dalla bocca,
di là, i così detti faloppi o faloppe, cioè quei bozzoli che sono
.]: 'faloppone', chi parlando o scrivendo insacca borra. crusca [s
di setaiuoli e pannivendoli, faloppata o felpata, sorda e molle. =
. bocchelli, 1-iii-183: qualunque vista o notizia del mondo, che gli pervenisse
, formata da una striscia di stoffa o seta increspata o pieghettata, posta al
una striscia di stoffa o seta increspata o pieghettata, posta al fondo della gonna
'falpalà ', striscia di stoffa increspata o pieghettata per ornamento di gonne, tende
concrezione infiammatoria che si manifesta sulle mucose o sulle sierose (e appare particolarmente rilevante
in modo contrario alla verità; cadendo o inducendo altri in errore; erroneamente,
idio falsamente, quale egli sia buono o rio, fanno molto grande male.
costui manifestati i gran segreti? / o falsamente impressi i gran sigilli, /
conscienze pusille di certi lettori l'autore o il complice o il panegirista dell'eccidio,
certi lettori l'autore o il complice o il panegirista dell'eccidio, lo dovevo
panegirista dell'eccidio, lo dovevo raccontare o rappresentare innaturalmente, cioè falsamente? manzini
col giudice, e pare sia il denunziante o il capo de'denun- zianti..
per fattura. -con riferimento a scritti o documenti imitati fraudolentemente (e anche falsamente
/ e quello che trovasse / fedele o ver servente. brusoni, 8-78: voleva
non sia costretto ogni momento a dire o a fare qualche bugia. quindi si
, 4-i-106: falsare un animo / meschino o reo, / sotto l'alchimia /
certo non credea! compagni, 2-18: o malvagi consiglieri, che avete il sangue
prima che 'l vostro amor si falsi o furi, / fuggite i versi e le
e tiranni. -introdurre nel gioco carte o dadi contraffatti; sostituirli fraudolentemente; barare
del suo idio, quand'elli sia buono o rio, per x cose falsare,
, a forza di sughi d'erbe o di sigilli sculti con istrani e non conosciuti
esser rotte, falsate da qualsisia ferro o da qualsisia colpo di pistola e di moschetto
). chi falsifica monete o metalli preziosi; chi adultera merci e prodotti
, se, trappassando / fiume o ponte od osteria, / per la via
/ meglio fora che d'arsenico / o di coni da falsario / pieni avessi
. chi contraffà documenti oppure scritture pubbliche o private; chi manipola abusivamente testi letterari
. m. franco, 1-59: o uom da metter barba in poche sere
dal contrario, / donde cavastù l'essere o il parere? sassetti, 313:
ingannarli. galileo, 3-4-512: voi siete o ignorante o falsario, perché non intendete
, 3-4-512: voi siete o ignorante o falsario, perché non intendete o fingete di
ignorante o falsario, perché non intendete o fingete di non intendere che per cerchi
, finta che gli sia scritta, o pur veramente scrittagli, ché ciò poco importa
. -trice). falsificatore di monete o di metalli preziosi; adulteratore di merci
, la quale bisogna di dire, o chi non liberamente, quando bisogna, la
verso l'estremità d'una gonnella, o di veste da donna o da fanciulli.
una gonnella, o di veste da donna o da fanciulli. panzini, iv-247:
. = comp. da fcus [o] ed eduo, forma contratta di edulo
, tr. (jalséggio). falsificare o svalutare (monete, metalli preziosi)
proveggia / che ciò che si promette o mercatanta, / che sia corretto, quando
abbandonando una donna per amare un'altra, o amando un'altra insieme, malgrado delle
5. sport. simulare un colpo o una mossa al fine di ingannare l'
arte / gli occhi non vólti, o meditato il riso. 2.
non mi pongo a rapportare notizie astratte o falseggiate dalla passione. 3. danneggiato
industre, / se'tu che piangi, o tirsi? / e tu, tu
più presto gli converrebbe un falsetto, o anco un contralto. f. f
essercitato, / vencerallo per forza o per falsìa: / si da te non
via. bianco da siena, 154: o signor nostro, non ti ricordare /
avesse avvelenati i figliuoli, falsificate chiavi o commesso adulterio. datila, 258:
... v'ha fatto o mutilare o falsificare ogni riga della mia *
. v'ha fatto o mutilare o falsificare ogni riga della mia * frusta '
fine di metterle in circolazione, acquista o comunque riceve, da chi le ha falsificate
ovvero da un intermediario, monete contraffatte o alterate. -plagiare (un
; e così ogni falsatore di moneta o di lettere secondo la giustizia della legge civile
falsificano l'arte loro, e per negligenzia o per ignoranzia, 0 per malizia,
felice da massa marittima, xliii-237: o sodomito, pien di feditade, /
. croce, i-2-86: la logica empirica o verba- listica falsifica se stessa quando presume
co i buoni, falsificasse questi pesci o gli ponesse in vasi putrefatti, condennato
dietro 1 danari, e questi pesci o si buttano in acqua, o publi-
questi pesci o si buttano in acqua, o publi- camente s'abbracciano in piazza.
e che si nasconde sotto le etichette o cartellini, viene fornita non dal concetto
è storia, ma dalla pura sensazione o intuizione. 4. finto, simulato
un fatto, una notizia). o. rucellai, 8-20: quando gli appetiti
borelli da cui seppi alcune cose nostre o esagerate, o falsificate, o ignotissime
cui seppi alcune cose nostre o esagerate, o falsificate, o ignotissime in questa valle
nostre o esagerate, o falsificate, o ignotissime in questa valle di ranocchi.
scritture); che contraffà (monete o metalli preziosi); che adultera (
, e prima coloro che falsificarono metalli o coni. p. del rosso, 252
dai piedi trafitti di gesù, / o falsificatori, fate il minio / che
. falsificazióne, sf. atto o serie di atti con cui si falsificano
testi, scritture, si contraffanno monete o metalli preziosi, si adulterano merci;
del laico la falsificazione di lettere apostoliche o la conspirazione contro il vescovo...
, iii-192: per falsificazion di chiavi o di scrittura si taglia la mano destra
presto cominciarono ad accompagnarsi le falsificazioni, o false attribuzioni. 2. in senso
. m. -ci). che dice o commette il falso, che procede con
; carattere di ciò che non corrisponde o è contrario alla verità, che contiene
, parlando di sé con loda o col contrario, o dice falso per rispetto
con loda o col contrario, o dice falso per rispetto a la cosa di
a la cosa di che parla; o dice falso per rispetto a la sua sentenza
2. ciò che è falso in assoluto o relativamente a determinati fatti (ed è
, 19-720: la verità... o la falsità consiste nella concordanza o nella
. o la falsità consiste nella concordanza o nella discordanza fra il concetto da noi