.]: « * ecùmena '(o, accostandosi di più al greco,
. malattia della pelle con decorso acuto o cronico, caratterizzata dalla presenza di estesi
di squame, con secrezione cutanea più o meno abbondante (e si sviluppa in
, come linfatismo e diatesi urica, o in malattie dei reni, del fegato
1-2io: non è, in calybe o fer, talmente edace / rugine, qual
(e può essere limitato alla cute, o esteso agli organi interni: cervello,
angioneurotico: tumefazione edematosa della pelle o del tessuto sottocutaneo, di breve durata,
ad uno speciale microrganismo settico del pasteur o bacillo dell'edema maligno. gli animali
guardarlo. carducci, 407: o lete, o lete, la tua pia
, 407: o lete, o lete, la tua pia corrente / sol
corrente / sol dunque ne l'inferno o in eden è? pascoli, ii-470:
. t anche come nome di locali o di parchi di divertimento. soffici
da burattini, in un colossale diorama o fra le montagne artificiali di un qualche
trova una specie di proboscide cutanea o cutaneo- cartilaginea. = voce dotta
edra, abete, pin, faggio, o ge- nebro, / poria 'l foco
licor lieti di francesi colli, / o d'ispani, o di toschi, o
colli, / o d'ispani, o di toschi, o l'ongarese / bottiglia
o d'ispani, o di toschi, o l'ongarese / bottiglia a cui di
foglie per le vie disperde; / o vecchio ornello, te ricopre e veste /
di carattere esclusivo, quasi soffocante, o, comunque, un rapporto costrittivo,
el mur fra sasso e sasso. o. rinuccini, 5-153: al percuoter d'
pascoli, 832: tu non odori, o misera, e non frutti; /
, e si presenta in cristalli bianchi o leggermente bruni, solubili in acqua e
chiosco destinato a ospitare (in piazze o vie cittadine) rivendite di giornali,
bibbia volgar., vi-330: o figliuolo, lo edificamento della cittade confermerae
si denominarono in prima quelle narrazioni speciali o di martini o di miracoli o d'
in prima quelle narrazioni speciali o di martini o di miracoli o d'altre opere edificanti
speciali o di martini o di miracoli o d'altre opere edificanti, che ricavate dagli
altre opere edificanti, che ricavate dagli atti o dall'antica biografia d'alcuno santo veniano
non correva soltanto per vuotare le ampolline o per suonare il campanello. palazzeschi,
che fiesol fosse edificata / di mura o di steccati o di fortezza, /
fosse edificata / di mura o di steccati o di fortezza, / da molto poca
57: tutte le cittadi sono edificate o dagli uomini natii del luogo dove le si
natii del luogo dove le si edificano o dai forestieri. tasso, 11-ii-89: ha
in ispezie d'al- cuno che edificasse o portasse alcun legno. 2.
come la cattiva, irrequieta, isterica, o disonesta, la distrugge.
123: le scole filosofiche, o anteriori alla chiesa, o che si
scole filosofiche, o anteriori alla chiesa, o che si dichiarano indipendenti da essa;
lebbrosi nel lazzaretto. -far buona o cattiva impressione, disporre favorevolmente o sfavorevolmente
buona o cattiva impressione, disporre favorevolmente o sfavorevolmente (l'animo di una persona
una persona nei confronti di altre persone o di cose). cavalca,
gli ebrei del boccaccio che s'edifichino, o gli eretici che si confermino nelle loro
788: vi domando quale sana mente o quale bene edificato ingegno si persuaderà o
o quale bene edificato ingegno si persuaderà o che pagolo vitelli ci abbi prestati danari
che pagolo vitelli ci abbi prestati danari o che la cagione dello averlo preso sia per
dello edificato: la quale è più o meno maravigliosa, secondo che più o
più o meno maravigliosa, secondo che più o meno è virtuoso colui che ne è
quelli edificatori li quali, non avendo potuto o saputo fare una bella casa, la
, nell'edificatorio l'ordine bizantino o moresco per eccesso quanto l'etrusco per difetto
. costruzione stabile (ordinariamente di muratura o di cemento armato) destinata ad abitazione
di cemento armato) destinata ad abitazione o a pubblici servizi; palazzo, fabbricato,
, fabbricato, casamento. -edificio monumentale o storico: quello distinto per rilevanti caratteristiche
: quello distinto per rilevanti caratteristiche artistiche o storiche. -edificio sacro: adibito al
pubblico: che è sede di uffici pubblici o della pubblica amministrazione (ed è patrimonio
(ed è patrimonio indisponibile dello stato o degli altri enti pubblici).
lineando sei faccie. -ammasso di oggetti o di figure sovrapposte. de amicis,
fogliolini e di fuscelli, in forma / o di tempio o di torre o di
fuscelli, in forma / o di tempio o di torre o di palazzo, /
/ o di tempio o di torre o di palazzo, / un edificio innalza;
fatto fare un paio non so se scarpe o stivali alla prussiana, perché sono alti
4. macchina da guerra usata per offesa o per difesa; fortificazione. malispini
5. impianto artigianale, industriale o idraulico; complesso di strumenti e di
: con questi presidi, non dubitate, o cittadini, l'edifizio della vostra libertà
predico, ben presto il vedrete vacillare o guastarsi. manzoni, 173: non c'
sembravano annunciare l'ultimo crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da coteste
crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da coteste fenditure, come
, proposito; attuazione, realizzazione (o anche la somma delle speranze, delle
, / quanto più l'edilìzio cresce o sale, / tanto fa più ruina e
lui e diceva: questo edificio, o diavolo, è tuo; ma non potrai
e bello. d'annunzio, i-482: o francesca, così la vostra bionda /
argomenti sui quali si fonda l'accusa o la difesa di un imputato. tommaseo
golt, edile dell'accademia dei quirini, o per meglio dire l'accademia dei quirini
dallo spettacolo d'una edilità pacchiana, curùle o plebea, rifuggivo con le mie speranze
insieme delle caratteristiche architettoniche di una città o di una regione. rovani,
ma essa era destinata a diventare presto o tardi vistosa, con l'incremento dell'
agg. stor. che riguarda l'ufficio o la persona dell'edile (o
o la persona dell'edile (o di un'autorità pubblica in genere)
anche le caratteristiche architettoniche di una città o di una regione. buonarroti
occupante il passo della via. / o edilizio editto mal corretto, / quanti
con ogni rigore da qualsiasi speculazione edilizia o bottegaia, insomma di conservarne integro l'originario
del sottordine acridi, lunghe due o tre cm, con corpo grigio o
o tre cm, con corpo grigio o azzurro chiazzato di nero (oedi- poda
degli editori, com'egli dice, o dei copisti, ma alcune volte ancora per
: l'editore, oltre alcune testimonianze o meglio encomi in verso e in prosa
maestro di scherma, chi di ballo o di lingue, chi il soldato, chi
soldato, chi il correttore di stampa o l'editore di libri osceni, chi il
. -farsi editore di un'opera o di una pubblicazione periodica: assumerne la
essudato, sm. medie. materiale più o meno fluido costituito dal prodotto dell'essudazione
e si accumula negli interstizi dei tessuti o nelle cavità sierose (peritoneo, pleura
gettano per l'est nord est, o volete greco levante, e vanno alla
altro freddissimo, quello è teste, o, come noi diciamo, il levante;
, i-ii: est sud est, o euro, è anch'esso freddo ed
, 1-11: il vento d'est, o levante, per lo più si parte
1-47: dominarono i venti di levante o di est. leopardi, v-774: vi
dei paesi orientali rispetto al continente europeo o della parte orientale dell'europa.
-in senso più generico: qualsiasi regione o territorio che si trovi geograficamente a oriente
fu chiamato, « verso sinistra » o accolse « una ventata del nord »:
affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero, se le zone sterili fossero rare
povero, se le zone sterili fossero rare o frequenti. = deriv. da
1-10-149: ma però dura la potenza o la speranza, che vi possano esser
creditor posteriore, con promessa di restituirlo o farne parte ad altri, si può
altri, si può dalli creditori anteriori o eguali avocare, come fosse estante e
anche di discesa in un mondo subumano o di semplice distrazione dalla vita normale)
che comunemente si chiama * estasi 'o 'rapto ', dove la mente dello
fermo che non il favor d'apolline, o d'alcuna delle muse, ma lo
dei sensi totalmente assorbiti in una sensazione o commozione intensissima e ineffabile che li esalta
esagerata infatuazione, vivo trasporto per qualcuno o qualcosa; stupefatta ammirazione, sbigottito stupore
ti arai ingurgitato qualche anfora, medimno o congio di liquor di bacco; e
manifestazione esteriore di uno stato di esaltazione o di viva commozione. c. betteioni
da profonda meraviglia e ammirazione per qualcuno o qualcosa, andare in visibilio; essere
le vittorie. betocchi, 5-120: o cavallino dal trotto estasiante, / cara
vigor dell'ingegno e dell'animo, o sia questo assorto ed estasito dal divino
malaria. estate (letter. o region. està, popol. istate,
piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani
quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani.
morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. boccaccio, dee
di gru. d'annunzio, ii-719: o estate, estate ardente, / quanto
2. figur. caldo intenso; clima o temperatura caldissima. capellano volgar.
stirpe immortali. -poet. come personificazione o, per sineddoche, a indicare i
di mistica contemplazione (una figura dipinta o scolpita). g. gozzi,
, ii-781: tutte quelle figure, o contorte o estatiche, che un'arte
ii-781: tutte quelle figure, o contorte o estatiche, che un'arte ormai tramontata
cielo, a guisa d'estatici, o per meglio dire, di forsennati, gridarono
al figur. rapito in una sensazione o commozione intensissima che sopraffà la coscienza isolandola
. saba, 277: dopo quattro o cinque anni, a poco a poco
contrasto. -con riferimento a cose o ad animali. beltramelli, iii-772:
alta requie estatica / tu là dormivi o sasso, / né a te giungeva l'
2-4: le quali [omelie] o si dicevano da'santi padri estemporaneamente,
santi padri estemporaneamente,... o si componeano senza belletto ed orpello d'
che le rimaste [rime] siano o tessute in età immatura, o
o tessute in età immatura, o a sterile tema obbligate, e composte e
. estemporàneo, agg. detto o scritto o composto senza alcuna preparazione precedente
estemporàneo, agg. detto o scritto o composto senza alcuna preparazione precedente;
. 2. che parla o scrive con facilità affidandosi all'improvvisazione;
figli, come non avrei fatto opera o impresa che rimanesse nelle conseguenze o
o impresa che rimanesse nelle conseguenze o nei ricordi. = voce dotta,
, 13-ii-114: né l'aquile spiegaro o quinci o quindi, / quanto la croce
: né l'aquile spiegaro o quinci o quindi, / quanto la croce estendi
, / quanto la croce estendi [o roma], altero volo, / fra
fra gli etiopi e gl'indi, / o 'n altre solitarie estreme sponde, /
nivello da conoscer quanto ogn'altra azione barbara o ferina estenda la sua misura. delfino
riprese i loro possessi in italia, o estendendo i confini del regno, o fondando
, o estendendo i confini del regno, o fondando ducati, più o meno dipendenti
regno, o fondando ducati, più o meno dipendenti dal re. carducci, iii-22-
considerazione) a un numero più grande o grandissimo di oggetti; comprendere una maggior
d'una universalità d'uomini componenti una o più società, non si deve estendere la
, innalzare. cesarotti, ii-146: o nato, queste / le tue rupi non
si estendeva i folti e arditi baffi, o incrociava le braccia puntando lo sguardo al
da pisa, 1-120: ma estendi [o dio] un poco la tua mano
larghezza); avere una certa area o lunghezza. bibbia volgar., iv-161
epicuro, 41: onnipossente amore, o almo padre / de gli altri dèi,
la dubbiosa e perplessa ci lascia incerti o confusi. baretti, 1-58: questa
questa mia totale noncuranza dell'altrui propizio o avverso giudicare di me e de'miei
un numero sempre più grande di oggetti o di persone (un incendio, una
, 2-2: nelle città quasi sempre, o i muri de'vicini o le strade
sempre, o i muri de'vicini o le strade e le piazze publiche che assegnano
di rimetterli, si estenderà a forze o violenze temporali, ma resta nel solo
: / se pur sua asprezza, o mia stella n'offende, / sarem fuor
questo se non in caso di necessità o di ostacolo o altro impedimento. a
non in caso di necessità o di ostacolo o altro impedimento. a. verri,
si deve estendere a più di due o tre giorni. buonafede, 1-ii-183: una
tanto, e sapendo formalmente la loro età o la mia io veggo chiaro che dentro
che dentro un definito tempo essi o io non potremo più viver goder della giovinezza
participa la sua lucida bellezza estensamente o separatamente a li diversi corpi grossi
anteriori, celebri quanto la storia, o più, e insieme estensibili di loro
; al muoversi; all'aver questa o quella figura; all'aver le parti
; all'aver le parti così, o così modificate e disposte. beccaria, i-246
l'estensione è un modo della sensazione o propriamente della cosa sentita, e..
detestabile che il mescolare insieme 0 angoli o linee o superficie che non sieno e di
il mescolare insieme 0 angoli o linee o superficie che non sieno e di numero
, tensione piena che solo nel culmine o nei culmini scoppi in un piccolo grido:
in quel tempo hanno certe idee maggiore o minor estensione, maggiore o minor forza
idee maggiore o minor estensione, maggiore o minor forza. ferd. martini,
rimanga fissa nella mente del lettore o dello spettatore, il quale intorno ad essa
poter essere soggetto di spiegazioni in uno o al più in due anni di studio.
ed estensione tutto ciò che può migliorare o perfezionare il governo politico ed economico de
6. log. insieme degli oggetti concreti o astratti, reali o ideali abbracciati da
degli oggetti concreti o astratti, reali o ideali abbracciati da una stessa idea,
nei quali essa è vera, delle premesse o ipotesi da cui può essere dedotta o
o ipotesi da cui può essere dedotta o di cui è conseguenza. rosmini
di un potere, di un corpo politico o militare). p. verri,
me sull'avviso. -ampiezza (o anche arricchimento, evoluzione) del significato
inclusioni come del tintoretto, del bosch o del greco..., altre ve
non si guariscono con attenuarne l'importanza o falsificarne e mutilarne le cagioni, ma
. ampiezza della voce di un cantante o di uno strumento; l'insieme dei registri
dei registri sonori che una voce umana o uno strumento possono abbracciare; succedersi delle
roscido fondo. -l'estendere più o meno le dita, senza cambiare posizione
movimento determinato dei muscoli estensori di due o più segmenti scheletrici i cui assi longitudinali
, una determinata composizione di due tre o più piedi, secondo certa ragione di
misura formativa del verso, non numerica o di estensione come nei versi italiani,
ancorché questa materia estensivamente sia molto ampia o frequentemente in pratica, occorre bene spesso
(ed è il contrario di intensivo o di restrittivo). boterò,
che è una specie d'infinità estensiva o intensiva. -grandezza estensiva: quantità
né tutto [dio], inciso o estenso, / ma più somiglia al tutto
il movimento di estensione di un arto o di un organo. algarotti, 1-54
che consiste in un dispositivo (con una o più molle) capace di tendersi elasticamente
di « estensori », e due o tre volte al giorno fa qualche minuto
. direttore, redattore di un giornale o di una rivista. -anche: giornalista che
un finanziere; un cavalier servente; o qualunque altr'uomo in somma, che per
che la vergogna del male scrivere, o a desiderare altro che il pregio e
sig. estensore, i nomi dell'autore o degli autori di tutti i suddetti articoli
chi scrive una sentenza, e stende o mette sulla carta quello che altri hanno
erano stati in vari periodi direttori, o come allora dicevasi, estensori, e
nessun de'nostri degni autori adopera versificando o prosando il verbo
muratori, 10-ii-207: giacché in questa o quella strettezza vano è per molti lo
è per molti lo sperar soccorso da parenti o da amici, s'è forzato a
: altro colpo, che finisce di estenuare o precipitare lo stato civile di non pochi
questi medicamenti... sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o
... sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative
. sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative o attrattive
o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative o attrattive.
o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative o attrattive. estenuato (
discussive o purgative o aperitive o estenuative o attrattive. estenuato (part. pass
.: con riferimento al corpo umano o a parti di esso. vasari,
varchi, v-804: col terzo modo o vero stile, il quale ora umile ora
. sia la sua condizione, o il color pallido e come estenuato, o
o il color pallido e come estenuato, o la forma arcaica delle colonne che paion
vecchi estenuati. tesauro, 3-215: o il tedio della cella o l'ambizione ancor
, 3-215: o il tedio della cella o l'ambizione ancor non estenuata co'digiuni
uno stile, di una tradizione culturale o letteraria, ecc.). carducci
estenuazione. 4. abbassamento, depressione o stanchezza morale. caro, 2-1-160
, che risulta dalla sostituzione di uno o più atomi di idrogeno acido con radicali
alcoolici; gli esteri sono sostanze liquide o solide e vengono impiegate come costituenti delle
animali, di fuoco, d'archi, o cose simili. pallavicino, 1-51:
che quando ci vengono suggerite da altri o siamo costretti da qualche forza esteriore a
stigliani, 369: qualche medicamentuccio esteriore o debole, quali sono ventose, unzioni
figur. che si può cogliere dall'esterno o mediante i sensi (l'aspetto e
aspetto e le caratteristiche di una persona o di un oggetto, ecc.; anche
, ecc.; anche il segno o il simbolo di una realtà spirituale);
intenzione, l'opera di un uomo o di un gruppo politico, ecc.
alla sfera dello spirito, del pensiero o della coscienza (un oggetto, una circostanza
male, una gioia; anche beni o ricchezze materiali). -mondo esteriore:
-mondo esteriore: il complesso di realtà o di oggetti che l'uomo considera fuori
membra, rispetto alle facoltà dell'animo o della mente). bibbia volgar.
possono giudicare la bellezza d'una cosa o d'un'altra; e però bisogna per
passione, che comunemente si chiama estasi o rapto, dove la mente dello innamorato,
il contenuto era per lei un indifferente: o ne taceva o ne toccava per mera
lei un indifferente: o ne taceva o ne toccava per mera erudizione. carducci,
ad applicazioni prolungate, e produce commedie o drammi, teatro. = deriv
fisico; caratteristica esteriore di una persona o di una cosa; espressione, atto,
, i-951: certo, poemi di terzo o quarto ordine, come i gemiti pensosi
essenza di ciò a cui si riferisce o che prescinde dal contenuto; superficialità (
), che non presenta vera interiorità o autentica adesione sentimentale. de sanctis
del core che sente la natura, o dell'immaginazione che spinta dall'affetto crea
, l'individuo è gittato nell'ombra, o vien sù il descrittivo, l'esteriorità
santi, consistente in una sola esteriorità o di orazioni vocali o di voti o di
una sola esteriorità o di orazioni vocali o di voti o di offerte. lambruschini,
o di orazioni vocali o di voti o di offerte. lambruschini, 2-114:
4. filos. il complesso degli oggetti o dei fatti, che sono sentiti come
. -in senso concreto: singolo oggetto o fatto sentito come esterno alla coscienza.
rizzamento e il naturalizzamento è nell'indole stessa o nel metodo della scienza. =
crearlo. 2. rendere superficiale o meccanico (uno schema filosofico).
coscienza la causa delle proprie sensazioni, o la propria sensibilità. 4.
aspetto, nel comportamento, nei modi o negli atti esteriori; nelle caratteristiche esteriori.
8-ii-89: iddio susciterà degli altri, o vostri figliuoli o altri, a'quali,
susciterà degli altri, o vostri figliuoli o altri, a'quali, esterminati prima
, correggere (per lo più fattori o elementi negativi, come vizi, peccati
anche: impedire, ostacolare (situazioni o fatti positivi o indifferenti).
, ostacolare (situazioni o fatti positivi o indifferenti). bibbia volgar.,
il profeta. tesauro, 2-ii-215: o gran felicità di questa casa regale,
nel linguaggio biblico, epiteto di dio (o di un inviato celeste) nella sua
celeste) nella sua potenza di giudice o vendicatore delle colpe umane. cavalca,
disaminate se il ricordo è da riuscire o no: e se fusse da riuscire
, / ma non soffro superbi. o la prescritta / pace il tuo duce accetti
/ pace il tuo duce accetti, / o di voi tutti l'esterminio aspetti.
-a esterminio, in esterminio di qualcuno o qualcosa: per il danno, la
la rovina, la distruzione di qualcuno o qualcosa; allo scopo di rovinare qualcuno
qualcosa; allo scopo di rovinare qualcuno o qualcosa. rinaldo degli albizzi, ii-23
: i rimedi straordinari valgono una volta o due o tre, e poi s'esauriscono
rimedi straordinari valgono una volta o due o tre, e poi s'esauriscono; e
chi chiede sempre e chi non può o non vuol più dare divengono nemici implacabili
, 19-720: la verità... o la falsità consiste nella concordanza o nella
. o la falsità consiste nella concordanza o nella discordanza fra il concetto da noi
immagini e frasi e procedimenti, romantici o convenzionali, senza considerare che tutto ciò
, e l'intemità è invece nelle immagini o movenze e frasi onde egli rianima quelle
all'esterno in modo da essere visto o avvertito (uno stato d'animo,
stato d'animo, una condizione fisica o spirituale). - anche con riferimento
appaiono al di fuori, esteriormente, o qualità o sentimenti o pensiero agiscono sull'
di fuori, esteriormente, o qualità o sentimenti o pensiero agiscono sull'aspetto delle
, esteriormente, o qualità o sentimenti o pensiero agiscono sull'aspetto delle persone,
ovina spoglia / vi sia un lupo o un spirito d'avemo. baretti, 1-15
confessione circa i problemi d'officina, o le angosce o i ragnateli d'officina
i problemi d'officina, o le angosce o i ragnateli d'officina, comporta di
si fa a dio con atti interni o esterni. panigarola, 288: la natura
fosse nato il bisogno di correggere, frenare o prevenire. manzoni, 147: c'
: è verissimo che qualunque illuminazione, o propria o esterna, impedisce la trasparenza
verissimo che qualunque illuminazione, o propria o esterna, impedisce la trasparenza del corpo
. -con. riferimento a fatti o atti morali: premi, peccati,
: gli stati rovinano per cause interne o esterne. campanella, i-419: le
.. non solamente rappresentano qualche vero o verisimile reale, ma eziandio l'esprimono
, che da noi si chiama intelletto o mente, poco avrebbe fatto, poco potrebbe
dell'uomo] modificazioni determinate da uno o più agenti esterni. gioberti, 3-18:
che la mia attenzione esterna si interrompesse o si rilasciasse. b. croce, i-4-113
storia esterna e una storia interna, o una storia esterna che si fa interna.
: che cosa è la critica esterna o formale? sono frasi, giri, inversioni
8. che si trova (o accade, o proviene) fuori della
. che si trova (o accade, o proviene) fuori della casa o della
, o proviene) fuori della casa o della famiglia. magalotti, 9-2-150:
chi noi determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione genovese;
, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione genovese; sì che
tutte giovani d'esterne nazioni state prese o rubate. parini, 399: l'orgoglio
-per estens. che è proprio o caratteristico di territori o popoli stranieri;
che è proprio o caratteristico di territori o popoli stranieri; che proviene dall'estero
ha l'incombenza degli affari interni, o del regno, l'altro degli esterni,
regno, l'altro degli esterni, o de'principi stranieri. broggia, 98:
svolge fra paesi stranieri, con danno o vantaggio reciproco (guerre, invasioni, assalti
ariosto, cinque canti, 4-6: o che faccia del busto il capo esterno
del busto il capo esterno, / o che sparga cervella, o che triti ossa
esterno, / o che sparga cervella, o che triti ossa, / convien che
s'interchiude a mezzo sospiro la via, o men rotti e con minor impeto escono
essa. -angolo esterno di un triangolo o poligono: che si ottiene prolungando uno
di servitù; l'aria esterna è poco o molto infetta da qualche elemento despotico.
ii-12-11: già, tu non hai visto o conosciuto che l'esterno: la tua
non era capace, come la gentile o l'ebrea, di esterno. ella tutta
del novo essere delle forme nella materia o della generazione de le cose, dici
esterni: scene girate nei paraggi naturali o ricostruite all'aperto. soldati,
, in contrapposizione al proprio paese, o a quello di cui si discorre.
alfieri, v-2-800: comunque sia, o ch'ella voglia darmi tal somma,
ch'ella voglia darmi tal somma, o ch'ella non lo voglia, e crudelmente
confidenza. -ministero degli affari esteri (o, anche, degli esteri):
verga, i-459: -tò malerba! o cosa fai tu qui? io faccio
. ant. che ha virtù purificante o asciugante. crescenzi volgar., 6-16
per valutare il grado di funzione più o meno perfetto degli organi dei sensi.
vasto; che si estende in larghezza o in lunghezza; largo, lungo;
qui la vista spazia per prospetti più o meno estesi. fogazzaro, 5-144:
e gli uccelli potevano trovar dimora più o meno fissa: non i lupi,
i cinghiali che vogliono ampie brughiere o selve estese. calvino, 1-168: una
avevano i tronchi fini fini, diritti o obliqui; e chiome piatte e estese,
. gozzi, i-263: la non estesa o poca o superficiale o malferma educazione non
, i-263: la non estesa o poca o superficiale o malferma educazione non lascia concepire
: la non estesa o poca o superficiale o malferma educazione non lascia concepire alla generalità
in un vasto ambito; che abbraccia o interessa molte persone (o riguarda un
che abbraccia o interessa molte persone (o riguarda un gran numero di oggetti).
divisioni di fede politica non si disegnavano o non erano estese né sostanziali. deledda
. 7. che è applicato o che è allargato a comprendere un maggior
comprendere un maggior numero di persone (o anche una categoria molto ampia di oggetti
corpo che occupa una parte dello spazio o che ha la proprietà di estendersi nello
vino bianco, di tipo asciutto o amabile, che si produce nella zona
. chi si applica allo studio dell'arte o dell'estetica; cultore delle arti (
, di comportamento, fino all'eccesso o alla stravaganza vistosa. carducci,
* esteta ', creatura superumana britannica o italica, da una delle cui fasi
: anche lei pregò dio in modo dolce o grave; e a sedici anni,
nome alla filosofia delle belle arti, o alla scienza di derivare dalla natura del
dottrina della poesia come una forma superiore o superiormente divulgativa di filosofia, fondata al
fondata al pari di questa sugli universali o idee, e l'ha distinta tutt'
è bensì teoretica ma non è logica o storica che si dica: la sfera della
, che potranno costituir quasi il nòcciolo o il grumo centrale di una estetica empirica,
e se rugge nelle canzoni in kipling o folleggia nelle estetiche decadenti, rimane chiaroveggenza
manzoni e tol- stoi -alle estetiche, o meglio poetiche, che pongono l'accento
esteriore (in quanto bello e armonico o gradevole o elegante o anche soltanto tipico
in quanto bello e armonico o gradevole o elegante o anche soltanto tipico: di
bello e armonico o gradevole o elegante o anche soltanto tipico: di una persona
lì secondo un'estetica da bambino o da fabbricator di presepi. pea, 5-50
b. croce, ii-14-237: il letterato o prosatore non vuol far poesia,.
, che l'immagine suscita nel poeta o nel lettore. carducci, iii-23-49:
questo soggetto non mi piace per questo o quest'altro motivo »; e i motivi
i motivi erano sempre di ordine estetico o morale. 2. che si
. 2. che si riferisce o è proprio dell'estetica e dei problemi
vuota. gentile, 3-262: religione o scienza, la dialettica dello spirito consente una
. 3. che obbedisce ai criteri o ai princìpi dell'estetica (il giudizio
è inteso a cogliere l'aspetto artistico o la bellezza di un'opera (il
come l'intuizione estetica conosce il fenomeno o la natura, e il concetto filosofico
e il concetto filosofico, il noumeno o lo spirito, così l'attività economica
così l'attività economica vuole il fenomeno o la natura, e quella morale il
natura, e quella morale il noumeno o lo spirito. gentile, 3-105: i
, dalla contemplazione di opere d'arte o di cose belle (un sentimento).
croce, i-1-85: la soddisfazione economica o edonistica, la soddisfazione etica, la
, sm. atteggiamento dello spirito o del gusto, che, considerando i valori
quelle cose dell'amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente;
amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente; mondi sia dal
. -in senso concreto: elemento o aspetto che in un'opera d'arte
che in un'opera d'arte (o anche in un luogo, in un
: chiamo estetismo quella dottrina, opinione o tendenza, che afferma inutili e anzi dannose
come meritano, critica pseudoestetica '(o estetistica), e 'critica pseudostorica'
), e 'critica pseudostorica'(o storicistica). gramsci, 6-178:
, da parte di letterati estetizzanti, o di politici in malafede. 2.
risolve nella ricerca di vani preziosismi formali o in un'irrazionale ricerca o esaltazione sensuale
preziosismi formali o in un'irrazionale ricerca o esaltazione sensuale del bello contro ogni principio
3. sostant. chi, in letteratura o filosofia, segue le teorie dell'estetismo
i-541: li detti ufficiali della condutta o quattro di loro possano, ed a loro
apprensiva,... imaginativa, o vero cogitativa, o vero estimativa.
.. imaginativa, o vero cogitativa, o vero estimativa. landino, 140:
., i-ii-n: villania fa chi loda o che biasima dinanzi al viso alcuno,
sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. ariosto, 34-16: era
nutre stima, ammirazione (per cose o persone). paruta, 4-1-392:
quello con cui una parte consegna una o più cose mobili all'altra, e
, che non sai se s'è così o no; ma haine alcuna estimazione,
certezza, d'una molto aspra guerra o vero d'un lunghissimo assedio. firenzuola,
non importante si determina non dal giudicio o dal capriccio di uno o di altro
dal giudicio o dal capriccio di uno o di altro particolare, ma dalla estimazione comune
di mero fatto (estimazione semplice) o di una situazione di fatto e di
cioè ai fini dell'imposizione dei tributi o del loro ammontare. 6
in estimazione, tenere in estimazione persone o cose; fare estimazione di persone o
o cose; fare estimazione di persone o di cose: stimarle, pregiarle, tenerle
alemanna e polacca. -tenere persone o cose in estimazione di una data cosa
cioè di un fondo rustico [estimo rurale o fondiario) o di una costruzione [
rustico [estimo rurale o fondiario) o di una costruzione [estimo civile o
) o di una costruzione [estimo civile o edilizio) o di un complesso industriale
costruzione [estimo civile o edilizio) o di un complesso industriale [estimo industriale
determinato che si assegnasse una simile valutazione o stima sopra le persone de'suddetti abitanti
... e questa valutazione, o estimo, serve anch'essa per il
serve anch'essa per il suddetto ripartimento o distribuzione. m. adriani, v-116:
, de'terreni compresi in un territorio o in una provincia. cattaneo, u-1-355
sostanze dei cittadini a fini fiscali, o la quota di valutazione delle sostanze assegnate
valutazione delle sostanze assegnate a ciascun cittadino o al comune intero, o anche il tributo
ciascun cittadino o al comune intero, o anche il tributo assegnato secondo la valutazione
par lo staio. sacchetti, 176-14: o lavoratori, benedetti siate voi che lavorate
campi, devon per quelli pagarsi tanti soldi o tante lire o tanti baiocchi al campo
quelli pagarsi tanti soldi o tante lire o tanti baiocchi al campo, allo stiolo,
[di tassazione] più evoluta: l'o estimo »; basato sulla valutazione globale
estimo dipendendo dall'abbondanza delle miniere più o meno grandi di tali metalli, ne
e si trovassino a catasto, a estimo o lira in qualunque terra, castello o
o lira in qualunque terra, castello o cumunità del detto contado. =
che gelid'onda / di fresco rivo o di selvaggia fonte, / ove il soverchio
: 'estinguere'dicesi in pittuta lo indebolire, o 1'addolcire i grandi chiari con disgradazione
. 3. figur. saziare bevendo o mangiando (la sete o la fame
saziare bevendo o mangiando (la sete o la fame). fr. colonna
estinzione di un rapporto giuridico (diritto o dovere) o di una situazione giuridica
rapporto giuridico (diritto o dovere) o di una situazione giuridica. -estinguere un
resistenza mediante pagamento, pagare il debito o la cambiale. -intr. (anche con
] arete da fare con la communità o col capitolo; e per li 20 con
amministratori dei due comuni trascurarono d'estinguerle o di rinnovarle. 6.
ariosto, 9-70: ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse / quando
9-70: ad ogni colpo, o taglio o punta, estinse / quando uomo a
consumi / del mio più acerbo? o lume altro s'estingua / di chiare doti
, / non sa ciascun dove ricovri o scampi. de sanctis, iii-27: qui
: io giudico ch'egli era necessario, o che i re si estinguessero in roma
che i re si estinguessero in roma, o che roma in brevissimo tempo divenisse debole
trattenere. -perdere di vigore intellettuale o morale; svilirsi. napoli signorelli
miseramente si estinguono sotto il giogo dispettoso o la filantropia impotente ed improvida dei nuovi
determina l'estinzione (di un rapporto o di una situazione giuridica). de
accendendosi poscia in secco legno, / o 'n arida esca, fiammeggiar repente / sogliono
a guisa pur di tremule scintille / o di fiaccole fioche e quasi estinte, /
in voi dipinta / da freddo resti o da gran caldo estinta, / ma sempre
3. dir. che ha cessato (o è stato fatto cessare) di esistere
cessare) di esistere (un rapporto o una situazione giuridica); pagato (
prossimo questo debito è rimasto estinto, o se non altro ti dovrò poco a che
libri. s. maffei, 17: o speme tronca, o regno afflitto,
, 17: o speme tronca, o regno afflitto, o estinto / sangue de'
speme tronca, o regno afflitto, o estinto / sangue de'nostri re!
iii-227: il sol, se nato sorge o cade estinto, / tra fiamme awien
momento opportuno viene spruzzato fuori con violenza o con comando dall'esterno, o anche
con violenza o con comando dall'esterno, o anche automaticamente, quando la temperatura
putrefazione. torricelli, 89: il tempo o lo spazio di questa discesa impeditissima,
cessazione di un rapporto giuridico (diritto o obbligo), o di una situazione giuridica
giuridico (diritto o obbligo), o di una situazione giuridica, o di
, o di una situazione giuridica, o di un'istituzione giuridica. -estinzione di
attraverso la rinuncia degli atti del giudizio o l'inattività delle parti. -estinzione del
cui non è ancora intervenuta condanna definitiva o, rispettivamente, dell'applicabilità della pena
de'mesi susseguenti, ritenendo un sesto o quinto per mese sino alla totale estinzione del
7. biol. scomparsa di specie animali o vegetali o di gruppi umani viventi sulla
. scomparsa di specie animali o vegetali o di gruppi umani viventi sulla terra. -
utile in caso di estinzione di linee o di vendita, non è un * ius
fasi, la fase 'd'estinzione 'o 'fase ischiana ', che appunto
: il complesso dei fenomeni che accompagnano o possono pròvocare
. -estina fin di sentir lo scoppio o l'odore, a nessuno sarebbe zione
area (grande come uno scudo o il palmo di una mano)
l'animo, come le opinioni o passioni accidentali, né vai tenerezza
, una parte del corpo dell'uomo o di un animale); radere,
); radere, svellere (capelli o peli). - anche assol.
quaglie avesse esercitato il diletto in arder lauri o ginepri ove bisogni l'apertura col
rigore e la intensità delle pene estirpi o raffreni i delinquenti. manzoni, pr.
vizio, una consuetudine, una tendenza o una passione dell'animo, un male,
anche un'istituzione, un fenomeno sociale o una realtà culturale, una lingua,
da fare frutto. equicola, 59: o invidia, che non solamente di mal
lavori di miglioramento, i nuovi impianti o reimpianti di vigneti,... l'
un vizio, anche di un sentimento o di una tendenza naturale, di un fenomeno
pagane, per verificarne la purezza rituale o per trarne auspici. fra
per il periodo estivo, le mandrie o il gregge nei pascoli di alta montagna
2. intr. passar testate in luogo o regione differente da quella in cui si
nelle altre stagioni (una persona, o anche un animale migratorio).
medici, i-212: non aure estive o rivi tolti a lunge / noi nutriti hanno
vacanze estive le portavano via cinque o sei delle dieci o dodici lezioni che formavano
via cinque o sei delle dieci o dodici lezioni che formavano tutta la sua
vedere chi uscisse ultimo a galla, o correvano sulla sabbia per stabilire chi avesse
, che,... per salvatichezza o per mattia o per qualunque altra pessima
... per salvatichezza o per mattia o per qualunque altra pessima tristizia, mi
aspetto cittadino, capitato qui da sassari o da cagliari per commerci, con una
e muore alla fine di questa stagione o nell'autunno. 8. agric.
letter. indica oggetto (persona o cosa) vicina nel tempo o
(persona o cosa) vicina nel tempo o nello spazio a chi parla (
può applicarsi a persone, cose o idee da poco nominate o che si
persone, cose o idee da poco nominate o che si nomineranno in seguito)
/ nostra si mira, la qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé
di guai carca. tasso, 13-ii-395: o regina del ciel vergine e madre,
2. pron. dimostrat. designa persona o cosa vicina a chi parla, o
o cosa vicina a chi parla, o anche persona o cosa di cui si
vicina a chi parla, o anche persona o cosa di cui si sta parlando;
in tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa, /
tremisco e d'inverno perverso / esto o diverso sempre impoverisco, / né virtù
: ite alla vostra casa, ite, o satolle / caprette: il sacro volto
, 115: perché, tu pure, o tori, la voce non estolli /
. guidi, xxx-5- 340: o fia forza d'amore o tua virtude,
340: o fia forza d'amore o tua virtude, / che rinnovella in
, un'azione, una qualità morale o intellettuale, ecc.). boccaccio
i cortegiani del duca filippo, o vero del duca borso. garzoni, 2-81
, / né giamai vero in bocca have o nel seno? marino, 12-275:
/ magnanimo colui / che sé schernendo o gli altri, astuto o folle, /
che sé schernendo o gli altri, astuto o folle, / fin sopra gli astri
di strada. tasso, 12-58: o nostra folle / mente, ch'ogn'aura
spesso da monte a valle a piombo, o di salto, o per, alquanti
a piombo, o di salto, o per, alquanti gradi, o per tutta
salto, o per, alquanti gradi, o per tutta la scala de'suoni si
valori superiori; progredire; raggiungere potenza o grandezza (una persona, un partito
che estorce. -sostant. chi sottrae o tenta di sottrarre denari. c
alla concupiscenza irrequieta dei presumibili estorquenti privati o pubblici, tribuni della plebe o ministri
privati o pubblici, tribuni della plebe o ministri delle finanze. estòrcere (ant
mediante la violenza, le minacce o l'inganno di denaro, di ricchezze,
ecc.; esigere, imporre indebitamente o con durezza tributi, tasse, anche
ecc.; carpire con mezzi illeciti o sconvenienti un favore, un premio,
quella de gli altri che sia estorta o usurpata indebitamente. boccalini, ii-40:
(un bene, un dominio, o il potere). iacopone, 12-34
volontà dell'interessato, con indebite pressioni o servendosi della violenza, dell'astuzia o
o servendosi della violenza, dell'astuzia o della frode un'ammissione, una confessione
cintio avesse estorto a forza di danari, o di qualche altro vantaggio, la fede
appunto di scoprire se uno fosse innocente o reo. cattaneo, iii-4-39: parevami
nel privare taluno illegittimamente, mediante violenza o minaccia materiale o morale, di denaro
, mediante violenza o minaccia materiale o morale, di denaro o di altri beni
minaccia materiale o morale, di denaro o di altri beni, o nell'ottenere
, di denaro o di altri beni, o nell'ottenere, con mezzi illeciti,
nell'ottenere, con mezzi illeciti, documenti o provvedimenti favorevoli ai propri interessi;
cui ai sudditi vengono ingiustamente sottratti denari o altri beni; tributo arbitrario, illegittimo
altri beni; tributo arbitrario, illegittimo o ingiusto. malispini, 1-317:
i più scelerati. rosa, 126: o di rapacità portenti e mostri: /
un esercito ai danni del paese invaso o occupato; rapina, appropriazione arbitraria e
conto dai soldati di tale esercito, o di un esercito mercenario. machiavelli
, né nelle private che a mangiare o a bere non riesca. in questo i
nel comportamento di chi, mediante violenza o minaccia, costringe taluno a fare,
minaccia, costringe taluno a fare, o a omettere, qualche cosa, procurando
, qualche cosa, procurando a sé o ad altri ingiusto profitto con altrui danno
, che, abusando delle sue qualità o delle sue funzioni, costringe o induce
qualità o delle sue funzioni, costringe o induce taluno a dare o a promettere
, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità
a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità; concussione. bencivenni,
dell'avvenire, senza vincoli di professione o di famiglia guardato come prigioniero nelle città,
di famiglia guardato come prigioniero nelle città, o vagante nei boschi, respinto da ogni
eccettuare, escludere (da una norma o legge generale). boccaccio
. carpito con la forza, le minacce o l'inganno (denaro, ricchezze,
con la violenza, con la frode, o con altri mezzi che forzano la volontà
salvini, v-384: 1 guadagni illeciti o estorti si dicono mangerie. fortis, xxiii-
bevanda e sgranocchiando le ghiottonerie, offerte o estorte, lo vezzeggiava. c.
estorte ai contadini. -figur. strappato o dettato da un dolore o da
strappato o dettato da un dolore o da un sentimento incontenibile (parole, espressioni
, prep. ant. indica uno stato o un moto a luogo oltre a ciò
un altro stato [estradizione passiva) o riceve da questo consegnata (estradizione attiva
estradizione attiva) una persona, imputata o condannata per un delitto, affinché possa
un delitto, affinché possa essere processata o sottoposta all'esecuzione della pena.
estradizione: trattato internazionale con cui due o più stati stabiliscono i delitti per i
superficie, che delimita esternamente un arco o una volta. c. e
possa provare in altro modo l'estrazione o contrabando. leggi di toscana, 6-339
cusciti per uso proprio delli estraenti o comperatori, e della loro famiglia.
, che incontrino l'obbietto visibile; o pure se per la intromissione delle specie,
perfino il negarli dovesse proprio significare estraneità o indifferenza, e non piuttosto il contrario
: non era soltanto curiosità ironica, o semplice fanciullaggine: ma un senso improvviso
, di incomprensione nei confronti di qualcuno o qualcosa; incapacità, impossibilità di comunicare
estraneità che aveva provato per forse due o tre minuti dopo essersi destato.
riferisce, che è proprio di popolo o terra stranieri (usanze, leggi, ecc
fra tanto / afflitte son le turbe estranie o serve, / non ce ne caglia
/ stagion, qual fia che spunti, o fronda, o fiore, / che
fia che spunti, o fronda, o fiore, / che da sanguigno umore /
che non ha più alcun legame sentimentale o spirituale con se stesso. cassiani
di sangue né da alcun altro vincolo o rapporto di amicizia, di familiarità,
di conoscenza con la persona che parla o di cui si parla. tommaseo,
vermi ostichi ed estranei, e non amici o famigliari, come sono quelli che si
che si trovano negl'intestini di tutti, o sulla cute e in altre parti.
ereditare le sostanze ma non i diritti o i privilegi dei quali fosse investito il
. -sentirsi estraneo in un luogo o accanto a qualcuno: sentirsi come straniero
è legati da intimi vincoli di parentela o in luoghi molto familiari, nella propria casa
non si è legati da vincoli affettivi o da rapporti di interesse; chi non
agrippa, che posero in necessità augusto o d'ammazzarlo o di lasciarli l'imperio meritato
posero in necessità augusto o d'ammazzarlo o di lasciarli l'imperio meritato da lui
ch'ella dà, è vano, / o senza frutto affanno se ne prome.
esperienza sensibile, né di cagione, o efficiente, o formale, o finale,
, né di cagione, o efficiente, o formale, o finale, non è
cagione, o efficiente, o formale, o finale, non è bisognosa d'accattar
da estranee scienze, come la filosofia o naturale o morale. romagnosi, 18-124:
scienze, come la filosofia o naturale o morale. romagnosi, 18-124: se
di ammirazione, appoggiata al balcone, o sdraiata sull'erba. d'annunzio, iv-
-che non riguarda direttamente se stessi o i propri interessi; che non tocca
reazioni, che non presenta nessuna emozione o interesse; banale, privo di importanza
questo, come per aria pestilenziale, o per fiati corrotti o venenosi,.
per aria pestilenziale, o per fiati corrotti o venenosi,... o per
corrotti o venenosi,... o per grande paura, o per troppo bagnare
... o per grande paura, o per troppo bagnare, o per fatica,
grande paura, o per troppo bagnare, o per fatica, e simili. crescenzi
s'ella [la pietra], o da quantunque massima forza altrui, o a
, o da quantunque massima forza altrui, o a fin di vietare il vacuo è
animali: invasione di atomi estranei che o dilatano o contraggono o succiano o rodono
: invasione di atomi estranei che o dilatano o contraggono o succiano o rodono. buzzati
atomi estranei che o dilatano o contraggono o succiano o rodono. buzzati, 3-250:
che o dilatano o contraggono o succiano o rodono. buzzati, 3-250: pareva
palazzeschi, 7-222: noi costruiamo o demoliamo il nostro bene e il nostro male
hanno spesso un altro accessorio di favore o disfavore, d'approvazione o di biasimo
di favore o disfavore, d'approvazione o di biasimo; questo secondo senso ora è
spiritualità e abbandonata a forze cieche, o sorretta e via via raddrizzata da forze
. ritirarsi da un'attività; non partecipare o smettere di partecipare a qualcosa; rinunciare
caratteristiche abituali e consuete di una persona o di una situazione. francesco da
ordinario. -che spicca per intensità o per eccellenza (una virtù, un
virtù, un vizio, una dote fisica o morale, un'impresa).
usiate meco estraordinaria secretezza di alcuni vostri o affetti o disegni che a molti son
estraordinaria secretezza di alcuni vostri o affetti o disegni che a molti son palesi, né
molti tempi, allora nullo imperio estraordinario o altro aiuto cercoe contro alli nimici non mai
ovvero estraordinari. -sostant. ambasciatore o altro magistrato straordinario. -per estens.
, iii-75: quando giongevano in trento o partivano estraordinari, li prelati ricevevano occasione
oltre il normale salario, per lavori o servizi straordinari (una retribuzione, ecc
machiavelli, 735: l'entrata ordinaria o estraordinaria della corona non ho possuto sapere
se non quando uccidono il porco, o per qualche lavoro estraordinario sentonsi sonare in
della terra. -fare straripare o deviare (un corso d'acqua).
s'alza nell'immersion del solido, o che s'abbassa nell'estrarlo, non
mole del solido che si trova demersa o estratta. testi, i-151: sian d'
a la potenzia di violenti fuochi, o de molti ingegni, o straordinarie fatiche
violenti fuochi, o de molti ingegni, o straordinarie fatiche come l'altre. giacomini
argento], non per via di pozzi o cunicoli,... ma per
dove, si attingono coi secchi, o si estraggono colle trombe. boccardo,
una merce attraverso la trasformazione di una o più altre merci, mediante particolari procedimenti
altre merci, mediante particolari procedimenti meccanici o chimici (come la spremitura, la
panna] di vacca e di pecora o capra volendo estrarre il butiro che vi è
i distillatori non trovarsi cosa sì arida o sciapita, che per via di fuoco non
papa, 6-i-95: l'olio, o grasso di noce moscada... si
5. commerc. disus. esportare merci o valori monetari. - anche assol.
loro concessa / di prelati ima tratta, o di pittori. bandini, xviii-3-913:
forastieri, col cambio svantaggioso alla piazza o sia allo stato che ha fatta la mutazione
, lotterie, riffe, ecc.) o un nome (per un'elezione,
alcuni come cose devote e religiose, o almeno permesse e non dannabili, quelle che
parlando della parola di dio per sortilegi o divinazione o estraendo polizze con versi della
parola di dio per sortilegi o divinazione o estraendo polizze con versi della scrittura,
estraendo polizze con versi della scrittura, o vero osservando li occorrenti aprendo il libro
alla formazione del magistrato quattro polizze, o sieno cedole. instruzioni al cancellieri, 2-52
disposti sopra un cenno a recarsi uno o due, contrabbandandosi, in alcune città
la scelta, estraendòli da qualsivoglia religione o stato di persone. alfieri, 1-1040
essenziali); riportare, riprodurre passi o citazioni di libri, di autori.
i gabinetti dei magistrati a estrarre documenti o a riferire ambasciate. soffici, iv-95
professioni si divora molto tedio con poco o niun diletto. milizia, iii-95:
; adatto a essere estratto; destinato o pertinente all'estrazione. -in partic.
in... cinque classi dallo spirito o aroma che gli accompagna, dicendo,
gli accompagna, dicendo, spirito rettore o aroma estrattivo o muccoso, spirito rettore
dicendo, spirito rettore o aroma estrattivo o muccoso, spirito rettore olioso fisso non
acqua che si alza nell'immergere un prisma o cilindro solido, o che s'abbassa
immergere un prisma o cilindro solido, o che s'abbassa nell'estrarlo, è minore
minore della mole di esso solido demersa o estratta. lanzi, iii-87: rappresenta
carpito; strappato (con la violenza o con la frode). guicciardini,
trasformando altre materie attraverso speciali procedimenti meccanici o chimici (come la spremitura, la
come sanno i chimici, dal rame o dall'oro. magalotti, 21-151:
gioco del lotto si dice estratto determinato o primo estratto, secondo estratto, ecc
cinque sorteggi il numero dato è uscito o uscirà; estratto semplice, quando si
alla formazione del magistrato quattro polizze, o siano cedole, e che uno alla
loro combinazioni binarie, ternarie, quaternarie o quinarie, oltre al solo estratto o
o quinarie, oltre al solo estratto o numero semplice. zena, 77: veniva
scrittori estratti al numero di venti- quattro o più, oltra molti detti al proposito de'
, sm. sostanza medicinale, aromatica o nutritiva, ricavata (per macerazione,
estratto, e un quintemetto degli errori o avertimenti che per noi si saranno veduti
ciò autorizzato, delle parti essenziali (o che interessano per determinati fini) di un
per determinati fini) di un atto o documento pubblico (come atto di nascita,
solo cliente, per una sola partita o solo per un certo periodo di tempo
relative operazioni con il riporto del debito o del credito che ne risulta. boccardo
scritti che, inseriti in una rivista o in un'opera più complessa, vengono poi
cosa stimava egli più? i danari o pur la pittura? pensate voi quanta spesa
. ciascuna delle piccole strisce di carta o cartoncino applicate sul margine di taluni fogli
e di quintessenza, eretiche del costume o dell'arte o della vita.
quintessenza, eretiche del costume o dell'arte o della vita. -chim.
non è compreso in una raccolta ufficiale o in una raccolta che, comunque,
, comunque, ha assunto valore storico o normativo (scritti o documenti, e,
assunto valore storico o normativo (scritti o documenti, e, in par tic
. -sf. ciascuna delle costituzioni imperiali o delle decretali pontifice non comprese nelle originarie
comune, il complesso di tali costituzioni o decretali). -in partic. estravaganti
che è riposta fra le estravaganti, o com'elle si chiamino. sarpi, vi-3-53
erano occorsi, / per via di sacri o di profani incanti; /..
gadda, 7-103: di qualche estravagante bizza o parola, tuttavia, corre da state
principali, verbigrazia uno de'quattro o sei che meritano più, perché non è
un luogo si cava fuori una cosa o si fa uscire una persona.
cavare i minerali dalle viscere della terra o a separare il metallo dalle sue scorie
. 3. procedimento, meccanico o chimico, con cui da una sostanza
cui da una sostanza si ricavano uno o più degli elementi che la compongono.
: si compie mediante il parto forzato o accelerato, il taglio cesareo, ecc
commerc. disus. esportazione di derrate o di valori monetari. statuti dell'arte
152: dicesi: 'nell'ultima leva, o nell'estrazione dell'ultima leva, il
estrazione in forma autentica di quell'istrumenti o privilegi o altre scritture, l'originale
forma autentica di quell'istrumenti o privilegi o altre scritture, l'originale delle quali
quali si conservino in qualche archivio o in altro luogo. monti, iv-177:
cubica, ecc., di numeri o valori determinati. galileo, 4-1-238:
gente / di qualità. -vuol dir buone o cattive? / -e d'estrazione.
morbo dal quale il guarire fosse desiderabile o il quale importasse a ognun altro celare
estremamente. -unito con un aggettivo o, più raramente, con un avverbio
ingannati da tuttori,... o gli sono ascose le ragioni del patrimonio,
gli sono ascose le ragioni del patrimonio, o caricate le spese addosso estremamente. idem
ha un estremo (cioè un massimo o un minimo) per una data funzione
funzione (e si dirà estremante relativo o assoluto se tale è l'estremo).
sia in correlazione con un punto massimo o minimo. estremismo, sm. atteggiamento
atteggiamento od orientamento politico-sociale estremista; forza o corrente politica estremista; eversione, sovversione
anche da noi vi sono partiti agitati o irrequieti; anche da noi è molto diffuso
(quindi unilaterale, mancante della completezza o dell'equilibrio necessari). soff ci
, soprattutto in senso progressista-rivoluzionario, o anche in senso conservatore-reazionario (contrapposto a
: orientato verso l'estrema sinistra (o anche verso l'estrema destra).
2. sm. e f. fautore o seguace di posizioni politiche e sociali estreme
di sinistra: estremista di sinistra, o anche di destra: estremista di destra
destra). -in partic.: fautore o seguace di posizioni politiche di estrema sinistra
progressisti in genere, sia dai comunisti o da socialisti per indicare chi, all'
rivoluzione russa. gli 'estremisti 'o * estremi ', i socialisti contrari alla
si riferisce, che è proprio deirestremismo o degli estremisti; che è incline all'
posto agli estremi confini di una regione o di uno stato. -anche: la
sottile alquanto, lunga come la colonna o poco più. serdonati, 9-385:
giapponesi] scarpette e pianelle senza tomaio o guiggie a guisa di sandali, e nella
che al di là erano secche arene o torbida palude o freddo scitico o mare
di là erano secche arene o torbida palude o freddo scitico o mare agghiacciato. svevo
arene o torbida palude o freddo scitico o mare agghiacciato. svevo, 1-85: fece
intende che è nell'estremo della cosa, o nella superficie di qualsivoglia corpo sodo e
per la forza di quell'insolito rigore o morivano gelati o, perdute le estremità,
di quell'insolito rigore o morivano gelati o, perdute le estremità, con le
che, al mutar d'una tavola o nello acconciare di uno scacco, gli veniano
i cibi, taciturna e mesta, o appena ne gustava colle estremità delle labbra
i-27: comi, sono i cantoni o vero l'estremità delle schiere de'cavalieri.
per la innata loro durezza e ostinazione o vero per la confusione della loro mente,
] si fa nell'estremità di marzo o di gennaio, innanzi che la sua
peccati, portandosi e appressandosi dinanzi a dio o al confessoro per penitenza, e toccando
e può riferirsi a sentimenti, discorsi o atti particolarmente violenti, a fenomeni naturali
; il massimo grado di una virtù o di un vizio; eccesso, enormità,
secondo termine, che può essere simile o contrario). bartolomeo da s.
: questa grazia non mi nieghi, o giustissimo principe, in questa estremità del
di non temere molto il vesuvio, o di non temerlo punto, a meno
di uno schieramento; collocato sulla linea o sulla superficie più lontana dal centro (
grammaticalmente è classificato come superlativo organico o sintetico, pertanto le forme del comparativo
a un sostantivo che designa uno spazio o un luogo determinato, o anche un
uno spazio o un luogo determinato, o anche un oggetto, indica la parte
, la punta di quello spazio, o luogo, o oggetto. petrarca,
di quello spazio, o luogo, o oggetto. petrarca, i-1-38: poi
che de le terre in fronte o su testreme / ripe de'fiumi e laghi
tuon. 3. che sta o appare al di fuori di uno spazio;
d'annunzio, i-509: ecco settembre. o amore / mio triste, sogneremo.
fanciul da sedici anni in giuso, / o quel che già l'estrema etade afferra
vietato rogo; / l'esequie estreme, o la mia vita, avrai. manzoni
molto i limiti normali; che è o appare in misura straordinariamente grande, in
pinguedine come quella di don blasco, o un'estrema magrezza come quella di don
moravia, 12-448: ormai andar lì o altrove era lo stesso: crollato l'
insopportabile, straziante (una sofferenza fisica o morale, un tormento interiore).
estremamente grave e tormentoso (la scarsità o la privazione di quanto è necessario);
... a costui senza dubbio, o per diffalta estrema di conoscimento o per
, o per diffalta estrema di conoscimento o per infinita ostinazione della perduta usanza,
sempre in ogni tuo successo, / o fortunato, o fortunoso, appresso. baruffaci
tuo successo, / o fortunato, o fortunoso, appresso. baruffaci, 28
); irreparabile (un danno materiale o morale). collenuccio, 43:
amor. cesarotti, i-441: il sovvertire o disorganizzar lo stato presente coll'idea dell'
ed estremo, per produrre un bene problematico o fuggitivo destinato a generar un altro male
fuggitivo destinato a generar un altro male o equivalente o forse peggiore del primo.
destinato a generar un altro male o equivalente o forse peggiore del primo. e.
114: uomo di passioni estreme, amico o nemico fino alla morte degli altri uomini
4-287: qualcosa era dunque successo, o stava per succedermi, e doveva essere
ora così estrema, un fatto doloroso o turpe, senza dubbio. -con
18. che ha la maggiore distanza o differenza (quantitativa o qualitativa) rispetto
la maggiore distanza o differenza (quantitativa o qualitativa) rispetto a. un altro
siedono rispettivamente negli ultimi scanni di destra o di sinistra dello schieramento parlamentare).
, ad ogni chiusa dei più eloquenti o noiosi discorsi di destra, di sinistra,
sillogistico 'è il termine medio, o concepito, o affermato; il che viene
il termine medio, o concepito, o affermato; il che viene a dire che
estremo '(superi, di exter o extèrus 4 che è fuori ');
in queste spiagge / per selve errando o per cittadi andasse. bonarelli, xxx-5-28
leopardi, 32-34: già tenerla / o per le chiome fluttuanti, o certo
tenerla / o per le chiome fluttuanti, o certo / per l'estremo del boa
leghi in manica angusta a cui vermiglio / o cilestro velluto orni gli estremi.
sua possa. 2. persona o cosa che occupa l'ultimo posto (
occupa l'ultimo posto (nello spazio o nel tempo); l'ultimo individuo
intensità (di sentimenti, di virtù o di vizi, di fenomeni, di condizioni
vizi, di fenomeni, di condizioni fisiche o morali); la più alta perfezione
chi si trova in una situazione difficile o disperata; mancanza assoluta di quanto è
dal prato / senza mai più sperar pace o ristoro, / poi nel bosco entra
deposizioni ». manzoni, 39: o prole d'israello, o nell'estremo /
39: o prole d'israello, o nell'estremo / caduta, o da
israello, o nell'estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, /
. raimondi, 3-108: il guaio, o la probabilità, è proprio questa:
della destinazione in una società così fatta, o tratto a correre agli estremi, che
in apparenza. 7. azione o comportamento gravemente contrari all'onestà, alla
8. ciascuno di due punti (o linee, o superficie, o spazi
ciascuno di due punti (o linee, o superficie, o spazi) che si
(o linee, o superficie, o spazi) che si trovano posti alle due
che si contiene intra due estremi, o infra la circonferenza del cerchio. cicerone
. ciascuno di due termini che siano o si considerino diametralmente contrari riguardo alla sostanza
contrari riguardo alla sostanza, alla qualità o alla quantità. francesco da barberino,
sto, né so che farmi: / o arder tutto, lor mirando fiso,
tutto, lor mirando fiso, / o di freddo morire, altro guardando.
cadi in quello estremo di che tu temi o in imo altro che ha el male
concreto, i quali attuano la condizione o il complesso di elementi, requisiti e condizioni
dati di fatto, presenti in un caso o avvenimento concreto, che attuano tutti gli
gli elementi previsti dalla legge nella fattispecie o modello astratto di un determinato reato.
estremo di tua possa, / o crudel morte. ariosto, 14-98: il
tali, altrimenti prendono una falsa luce o si avvolgono in difficoltà, se pon
estrinsecamente cosa alcuna che si potessi biasimare o riprendere. 0. rucellai, 2-7-6-30:
manifestare con segui esteriori ti diciamo, o che tu l'usi attivo, come:
gioia urlando come un'anima dannata '; o che tu l'usi riflessivo, come
manifestazione, rivelazione, espressione di idee o sentimenti; dimostrazione pratica; attuazione.
nell'estetica del croce, attività pratica o tecnica con cui si manifesta ossia si comunica
comunica all'esterno l'« intuizione » o « espressione » interna dell'artista.
). che non appartiene alla natura o essenza di un ente, che non
altro che estrinseca. -causa o potenza estrinseca, principio estrinseco: che
, principio estrinseco: che non sono o non si considerano necessariamente connessi con l'
non strinse / cagion di fuori o estrinseco 'ngegno; / ma sola forma -che
vita terminare in due modi, cioè o per cagione intrinsica o per cagione estrinseca.
modi, cioè o per cagione intrinsica o per cagione estrinseca. bruno, 3-147
estrinseco chi è parte e non tutto, o procede d'altri e non da sé
che si fondano su verità precedentemente dimostrate o acquisite. b. cavalcanti, 2-20
-filos. con relazione all'attività pratica o tecnica con cui (secondo l'estetica
creduti i due fattori della poesia, dimenticando o ignorando l'unico fattore di essa,
al soggetto; che non ne deriva o dipende direttamente. machiavelli, 192:
allo acquistare le terre per dedizione, o le si danno volontarie, o forzate.
dedizione, o le si danno volontarie, o forzate. la volontà nasce o per
, o forzate. la volontà nasce o per qualche necessità estrinseca che gli costringe
sotto, come fece capova ai romani, o per desiderio di essere governati bene.
due fatti spirituali, di un concetto o pensiero e di un'immagine, pel quale
di un luogo; che agisce all'esterno o dall'esterno. bibbia volgar.,
di dio, non per loro colpa o peccato commesso, ma per lo non
estrinseco. -esterno (un elemento o un organo del corpo vivente, una
ornata né ripiena di clausole ampie, o di parole ampullose e magnifiche, o di
, o di parole ampullose e magnifiche, o di qualunque altro lenocinio o ornamento estrinseco
magnifiche, o di qualunque altro lenocinio o ornamento estrinseco, con li quali molti
: potrà farlo accettare a diritto o a torto, senza prove e senza dimostrazione
ottenuto un effetto tutto artistico, pittoresco o musicale, ma estrinseco all'argomento.
estrinseco corrispondente ah'intrinseco, cioè con poco o niun aggio della zecca, volano facilmente
8. sm. ciò che sta, o appare, o agisce al di fuori
. ciò che sta, o appare, o agisce al di fuori. - anche
del volo o dall'effetto che produce;...
; atto che non risponde a calcolo o ragionamento, ma appare dettato da un
, salivamo sul tetto della stanza mortuaria o su quello del campanile a cercarvi nidi
estro mi sprona. sergardi, 201: o degno erede / dell'estro mio con
alla lirica. parini, xviii-288: o ch'ei di sé maestro / nell'alto
cose ami recesso / gir meditando, o il plettro a lui concesso / tentar con
gli estri devoti / svegliar ti piacque, o santa, e le melodi / nel
estro venereo nasca sempre dalle vessicole ripiene o dall'abbondanza di quell'umore.
biol. l'estroflettersi di un organo o di un tessuto. estroflèttere, tr
esterno da un primitivo stato di invaginazione o da una superficie uniforme (un organo anatomico
una superficie uniforme (un organo anatomico o un tessuto). = voce dotta
in sog getti femminili immaturi o che hanno subito l'ovariectomia)
gravida, dell'uomo, di cavalla o di stallone; dotato di forte azione estrogena
elle sudassero per modo d'estroversione, o d'introversione, di questo me ne
vita umana, nella quale la libido (o energia psichica) è rivolta verso l'
dei cavalli], nulla fuora si spreme o s'estrude, e si vede solo
un sontuoso pasticcio: con tettuccio, o frangia, o entrambi, sulla fronte
pasticcio: con tettuccio, o frangia, o entrambi, sulla fronte.
sarà anco ch'io gli trovi vivi o che non abbiano mutata patria: cosa che
resine sintetiche), atta a trasformare lingottini o dischetti in barre, profilati, tubi
impiegato per ottenere l'estrusione di pezzi o profilati. estrutto1 (part. pass
costituiscono nella parte inferiore due estuberanze o malleoli. = voce dotta,
pecca..., egli morrebbe o estuperebbe tutto. = voce dotta
berante. -che nasce da fervore o dimostra fervore, concitazione dell'animo.
ragazze andavano all'altare senza un figlio o due, ingenerati nei fossi o dietro
figlio o due, ingenerati nei fossi o dietro le siepi. 3.
in guisa che aveano bisogno di recisioni o di caustico. barujfaldi, xxx-1-69:
si mettano le foglie di quel fiore o erba dalla quale si vuole esuberare ed
napartisti addebitano quella vittoria a bliicher, o meglio, ad un esulante traditore
andar esule, andare in esilio (forzato o volontario). niccolò
del rosso, vii-460 (4-83): o treviso, fondato per amore / col
mistero che non ci sia rivelato, o avvenimento che non ci sia partecipato, travestendo
di vivere per lungo tempo di solo latte o di donna, o di asina,
di solo latte o di donna, o di asina, o di capra, o
di donna, o di asina, o di capra, o di pecora, o
o di asina, o di capra, o di pecora, o di vacca,
o di capra, o di pecora, o di vacca, è stato messo in
: a noi non toccava, o italiani, di sfasciare le nostre piaghe e
, che irrita, che provoca pena o dolore intenso. = voce dotta,
]: nella bocca sua saranno bollicine o esulcerazioni putridinose. redi, 16-ix-12: certa
questa signora non sieno altro che escoriazioni o esulcerazioni semplici delle palpebre, debbono medicarsi
. che va in esilio (forzato o volontario); che vive in esilio
sotto la vòlta di qualche cimitero, o museo, ancora e come prigioniera rimane.
fece condottiere di pirati, ma per tempo o lontananza non potè mai deporre la sua
giace / per te in esule tomba, o per te solo / vive devota a
ampio ristoro. segneri, ii-197: o ricchi dunque, o interessati, o insaziabili
segneri, ii-197: o ricchi dunque, o interessati, o insaziabili, dove siete
: o ricchi dunque, o interessati, o insaziabili, dove siete? perché andar
esterno, nel volto, nello sguardo, o al carattere festoso, lieto di un
error condanni. alfieri, 1-274: o tu, che narri / senza esultar di
. tommaseo, i-403: dateci, o dio, gioie pure, dolori sopportabili,
. monti, 2-604: d'oche o di gru volanti eserciti, / ovver di
. nardi, 104: non canto o riso esultando, o i vani brandi-
104: non canto o riso esultando, o i vani brandi- menti d'arme,
giovanetto bifolco si trova come sopra un letto o meglio sopra un trono di morbida viridezza
con grazia e con virtute, / o gloriosa madre, o virgo pia, /
con virtute, / o gloriosa madre, o virgo pia, / con l'altre
, 5-70: fate esultazione, o tutti voi / quali desiderate la giustizia,
occorre nell'esumazione de'cadaveri nelle chiese o ne'cimiteri. 2. per
ritrovamento, pubblicazione (di opere letterarie o artistiche). oriani, x-5-49:
abbiamo il lume. canteo, 407: o sommo, exuperante, un solo e
svegliarsi. iacopone, 57: o pastor, co non te esvigi a questo
e. èta, sm. o f. nome della settima lettera yj
-la prima età: la fanciullezza (o, anche, la giovinezza).
pregio maggiore, sì veramente che 'l valore o la diligenza porga occasione al favore.
di sé il vero, egli non paresse o superbo o loquace. castiglione, 187
il vero, egli non paresse o superbo o loquace. castiglione, 187: par
sì tarda / anco ti giovi, o patria, esser codarda.
età tenera, verginale: l'adolescenza (o, anche, la giovinezza).
gentile, ridente: la giovinezza (o, anche, l'adolescenza).
, e de l'età ridente, / o bella elpinia mia, tramonti il giorno
il costume lodevole di questi signori, o toni, si è che, giunti a
loredano, 1-3: perché permette, o signori, la natura che a gli
partic: con riferimento allo sviluppo fisico o psichico di una persona o alle sue capacità
sviluppo fisico o psichico di una persona o alle sue capacità o attitudini. -essere
di una persona o alle sue capacità o attitudini. -essere in età o d'età
capacità o attitudini. -essere in età o d'età o di sua età:
attitudini. -essere in età o d'età o di sua età: avere raggiunto la
: tengono lezione a turni di una o due ore, perché non c'è posto
militare furono chiamati. -età sinodale o canonica: v. canonico1, n.
del grano è di soperchio, imperocché o per lo luogo, o per l'etade
soperchio, imperocché o per lo luogo, o per l'etade si mutano. crescenzi
questo tempo d'età d'anni novanta o più, sanissimo di corpo, in modo
né vecchio. -età maggiore (o maggiore età): quella stabilita dalla
maggiore età. -età minore (o minore età): quella, stabilita
durante la quale tindividuo non ha (o ha solo limitatamente) la capacità di
diritto privato e non ha i diritti pubblici o politici.
/ che non sapea ciò che lice o non lice, / si fece proclamar imperatrice
, l'età prima del cui conseguimento, o dopo il cui superamento, l'individuo
l'individuo è soggetto a determinati divieti o limitazioni di capacità legale o gode di
determinati divieti o limitazioni di capacità legale o gode di una particolare protezione da parte
a quel tempo sciogliersi in alcun modo o dalla debolezza o dall'obbligo dell'età
sciogliersi in alcun modo o dalla debolezza o dall'obbligo dell'età pupillare. botta,
di tempo che intercorre tra un novilunio o un plenilunio, e il periodo delle
di tempo in cui un'opera letteraria o artistica è stata creata. carducci,
le giovanili e le varie le migliori o più passabili. ella raffronterebbe con edizioni
che 10 presumma di me stesso, o mi attribuisca troppo, se non essendo
/ nostra si mira, la qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé
. leopardi, 32-187: queste, o spirto gentil, miserie estreme i dello
età più che potesse / la decima o la nona, e non potranno / più
età divina. pascoli, 918: o pellegrino delle età trascorse / e non
, svolgendo le contradizioni dell'età capitalistica o borghese, succeduta a quella feudale,
in poi può dirsi che niuno avanzo o di strada o d'acquedotto o di musaico
dirsi che niuno avanzo o di strada o d'acquedotto o di musaico o
niuno avanzo o di strada o d'acquedotto o di musaico o d'altre costruzioni
o d'acquedotto o di musaico o d'altre costruzioni sì romane sì dell'età
sepolcro, non vaso, non bronzo etrusco o altro metallo figurato o impresso, non
non bronzo etrusco o altro metallo figurato o impresso, non frammento di musaico, non
musaico, non resto alcuno di pittura o d'altra arte del risorgimento, è
acqua non si vede gran che, o serve ad usi rettorici, ad illustrare
brullo, / che non monta un fico o un frullo. 5. mitol
ferro. 6. cronol. suddivisione o epoca della preistoria (a sua volta
di cui si servi in maniera esclusiva o prevalente l'industria umana. età della pietra
; e la persona * etacista 'o * itacista ', secondo i due modi
. (plur. -i). seguace o sostenitore dell'etacismo.
; si produce nella saponificazione della cetina o degli spermaceti purificati. = deriv
di consistenza molle e di colore giallo o bruno o bianco, ecc. =
molle e di colore giallo o bruno o bianco, ecc. = voce dotta
: era, in genere, liberta o schiava). carducci, iii-23-117
quello di donne di ventura che partono o arrivano; il professionalismo e la volgarità
tocche da taluna delle inique veneri, o 4 pomea 'o 4 schenide ',
inique veneri, o 4 pomea 'o 4 schenide ', o 4 pandemia '
4 pomea 'o 4 schenide ', o 4 pandemia ', 0 4
di qualcosa. carducci, iii-19-94: o creatori, il suono è di per sé
di densità bassissima e di enorme elasticità o come un gas o come un sobdo
di enorme elasticità o come un gas o come un sobdo capace di lasciarsi attraversare
da quegli ordegni mai non si cavi, o vi resti almeno di quella porzione che
di quella porzione che chiamano fiore, o per i pori dello stesso vetro penetri
pori dello stesso vetro penetri l'etere o l'aura più purgata o la materia
penetri l'etere o l'aura più purgata o la materia sottile. vico, 319
altri elementi, o * media ', più o meno essenziali
elementi, o * media ', più o meno essenziali del creato, ad esempio
radicali sono uguali si ha vetere semplice o simmetrico, se sono diversi y etere
, se sono diversi y etere misto o asimmetrico): sono composti di odore
(e vengono sempre nominati facendoli precedere o seguire dal nome del radicale o dei
precedere o seguire dal nome del radicale o dei radicali idrocarburici: etere metilico,
. -nell'uso comune designa vetere etilico o solforico: il più importante e il
] riempito presso che tutto di alcool o di etere, chiuso ermeticamente e collocato
dà sospetto della opinione di valentino eretico o degli eutichiani, che volsero che cristo
, 85: lascia l'eurota, o prole eterea, e vieni. / diano
serena / dominatrice dell'etereo campo [o lima], / questa flebil riguardi umana
accresce insensibilmente come il musco nella parete o nella quercia. b. croce
, associazione con scopi funerari, sacrali o spesso politici (in quest'ultimo caso
ricadere nell'eterismo e nel matriarcato le difese o le esaltazioni della * femme ',
. medie. intossicazione cronica da ingestione o da inalazione di etere etilico per lo
idem, par., 5-116: o bene nato a cui veder li troni /
tempo eternale. -che dura o sembra durare da un tempo illimitato;
lor per lutto. fazio, ii-53: o sola eletta e più d'ogne altra
veder la luce / orrida; eternamente, o dio, dormire. 2
mio, ad amarti per un anno o dui, ma t'amo per esser,
: ecco io mi prostro, / o benedetti, al suolo, / e bacio
ultimo dei rimasti. sinisgalli, 9-53: o eternamente avverse / e a me
imperitura. boccaccio, i-424: o quanto è picciolo stato lo spazio del
... / che 'n stato buono o reo nessun s'etema. chiabrera,
di vivere è simile al bisogno di morire o di eternarsi. slataper, 1-131:
etema il settecento più che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve
5. rimanere a lungo (o troppo a lungo) in un luogo
a venire, di qualunque condizione sieno, o necessarie o contingenti, [dio]
di qualunque condizione sieno, o necessarie o contingenti, [dio] vede nella sua
non si può dire che è stato o che sarà, ma solamente che è
, xxxi-953: l'eternità è uno momento o vero uno puncto sempre per sé stabile
infinito della eternità, essendo durati più o men tempo, finalmente sono venuti meno
esistenza premondana, mondana e sopramondana: o, se l'esistenza incominci per creazione
miei denti molari. pascoli, 6: o figli, figli! vi vedessi io
eterno patto. manzoni, ii-6: o figlio, o tu cui genera / l'
manzoni, ii-6: o figlio, o tu cui genera / l'eterno, eterno
di venere a cipro] / tenera brina o fresca neve imbianca: / ivi non
, e in questa forma gli rispose: o voi eterni fuochi, cioè sole e
scienza] non sono opinioni di dottori o fantasie d'uomini, ma beneplaciti divini
dante, purg., 7-18: o gloria de'latin,... per
ciò che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del loco ond'io fui
449: a roma non pongo io termine o fine: / ché fia del mondo
allo sguardo la roma dei cesari o dei papi: la città eterna.
amanti sono di sé sole ben piene, o a morti acerbissime gli conducono o d'
, o a morti acerbissime gli conducono o d'eterno dolore gli fanno eredi.
l'eterno studente di bologna, quattro o cinque altri proprietari. moravia, 12-131:
. manzoni, 314: sgombra, o gentil, dall'ansia / mente i
dante, purg., 5-106: o tu del ciel, perché mi privi?
tasso, 2-24: signore, o chiedi il furto o 'l ladro chiedi;
signore, o chiedi il furto o 'l ladro chiedi; / quel no 'l
ha verun confine? pascoli, 4: o miei fratelli, che bevete ancora /
biol. sviluppo di un organo o di parte del corpo a velocità diversa dal
capacità di una pianta di dare due o più tipi di frutto. tramater [