e inter. ha valore asseverativo o rafforzativo dell'afferma zione.
gli eccoprotici sono rimedii lassativi, o che purgano dolcemente, con mollificare od attenuare
èx-4 fuori 'e 8? jp. o <; 4 popolo '); cfr
sistema tetragonale, in cristalli rombici o bipiramidali o in masse granulari di
, in cristalli rombici o bipiramidali o in masse granulari di color giallo
v.]: 'ecfora *. proicttura o sporto, e or dinariamente
e or dinariamente la linea o la distanza tra l'estremità di un
di un membro ed il vivo o nudo della colonna od altra parte
una rupe. foscolo, v-8: o dolci sponde, o sacre case, o
, v-8: o dolci sponde, o sacre case, o feconde campagne d'italia
o dolci sponde, o sacre case, o feconde campagne d'italia echeggianti de'nostri
353: d'echeggianti / valli, o borea, dal grembo, o errando
valli, o borea, dal grembo, o errando in selva / di pin canora
in selva / di pin canora, o stretto in chiostri orrendi, / voce
così, echeggianti, piuttosto che leonini o lenonini. 3. figur. acutamente
5. figur. che ripete o imita (concetti, frasi, modi
tratto qualche colpo di cannone dall'estuario o dalle navi da guerra bombisce ed echeggia
in partic. a un'opera artistica o letteraria: rammentare, evocare; trarre
ispirazione da una determinata fonte; arieggiare o ricalcare determinati modelli stilistici. -in senso
i-226: qui sono anche, riassunti o echeggiati, quasi tutti i suoi, non
b. croce, ii-14-164: un amanuense o un echeggiatóre mi pare che non solo
gli antichi credevano potessero rallentare nella navigazione o addirittura arrestare). echèo,
vii-547: nell'ufizio del quale echeo o sonatoio, è succeduta quell'apertura tonda
'echeo '. vaso di bronzo o di terra, fatto a foggia di campana
specialmente del messico; sono piante erbacee o suffruticose, a tessuti carnosi, foglie
, a tessuti carnosi, foglie sparse o disposte a rosetta, glauche o pruinoso-cerose
sparse o disposte a rosetta, glauche o pruinoso-cerose; hanno fiori a cime o
o pruinoso-cerose; hanno fiori a cime o a grappoli, talvolta molto appariscenti;
molto appariscenti; sono coltivate in vaso o in piena terra (nelle regioni dove
. mammifero dell'ordine monotremi (echidna o tachyglossus aculeatus), lungo 30 cm
lungo 30 cm, di colore bruno o nerastro, con muso allungato e sottile
di colore rosso vivo, con sei o sette braccia). = voce dotta
di punte simili agli spuntoni degli echini o ricci marini... que'semi
que'semi che sono esteriormente spinosi, o con pelo ruvido a guisa degli echini
, zone ambulacrali con gruppi di tre o più paia di fori per i pedicelli
, bocca circondata da una membrana più o meno coperta di placche (i vari
. vallisneri, i-liii: ricci o istrici di mare di maniere diverse impietriti
di maniere diverse impietriti, detti echini o echiniti. d'alberti, 338:
si traduca più lepra che coniglio, o riccio o echino. soderini, i-13:
più lepra che coniglio, o riccio o echino. soderini, i-13: sì come
essa s'afferra, / remi o vento a muoverla han men forza, /
fusto. -anche: qualsiasi modanatura rettilinea o a pianta circolare, avente come sezione
frecce, che si scolpiscono frammezzo agli ovoli o echini. panzini, iv-212: 'echino'
da numerose e rilevate costole rette o a spirale, sulle creste delle quali sono
fiori, molto belli, sono gialli o rossi (è diffuso nell'intera america,
; il fiore, rosso vivo o rosa, ha l'ovario spinescente e lo
nella parete interna di una vescica semplice o doppia, somiglianti a granella di arena
echinococco nella forma cistica larvale in organi o tessuti (come polmoni, cervello,
modo da formare un guscio, ora più o meno distanziate (e le piastre portano
quasi sempre granuli, tubercoli, aculei o spicole); apparato acquifero, formato
prendere il cibo) e alla madreporite o piastra madreporica, picchetta perforata che permette
sono ricoperti di un integumento crostaceo, o coriaceo, e per lo più spinoso
, emisferico, a forma di cuore o appiattito, rivestito da piastrine calcaree saldate
della famiglia cactacee, con fusto più o meno globoso, spine corte, robuste
, spine corte, robuste, nerastre o giallastre, fiori tubolari, di color
, fiori tubolari, di color rosa o bianco o anche rosso vivo, a
fiori tubolari, di color rosa o bianco o anche rosso vivo, a seconda della
èxlvoc * riccio 'e it'jy / o; 'rostro echinorino, sm
èchio, sm. bot. pianta erbacea o suffruticosa della famiglia borraginacee (echium vulgare
fiate si vede in queste campagne, o se pur si vede, è dalla parte
ha una proboscide estensibile, più o meno lunga, spesso biforcata, alla cui
animali marini, che vivono nelle sabbie o nelle fessure delle rocce. = voce
polvere bianca, gialla, rossa o nera, che nasce sotto l'epidermide
puerperale: che insorge durante la gravidanza o nel puerperio o nel parto (e
insorge durante la gravidanza o nel puerperio o nel parto (e può anche colpire
che si trattava d'un'eclamsia, o vogliam dire piccola epilessia; malattia ovvia
i principi dell'eclettismo, con metodo o gusto eclettico; in modo da fondere
scegliendo il buono d'ogni scuola antica o nuova. carducci, iii-7- 400
in genere, a ogni atteggiamento teoretico o pratico: che si ispira a principi di
4 touriste ', inglese, francese o tedesco, al quale non par vero
intellettuale di chi costruisce il suo pensiero o la sua opera scegliendo da varie teorie
certo per quella facoltà di sapiente eclettismo o di artistica assimilazione che fu della gente
. cerchio verticale di un teodolite (o di uno strumento analogo), che
che serve per misurare le distanze zenitali o gli angoli di inclinazione di una visuale
/ né difetto giamai, né scema o langue. / ma già di nostra
vive con una luminosità intensa (diffusa o improvvisa); non lasciar più vedere
. moniglia, 1-1-248: eclissatevi, o stelle, / precipitate, o cieli
eclissatevi, o stelle, / precipitate, o cieli, / che indistinti mi sono
una eclissare quella d'un'altra, o annebbiarsi scambievolmente. leopardi, ii- 1015
modo il sentimento della detta tendenza sarà, o interrotto, o quasi oscurato, confuso
detta tendenza sarà, o interrotto, o quasi oscurato, confuso, coperta e soffocata
, dove gli splendori non s'eclissano o tramontano mai. pananti, ii-315:
la memoria ci si eclissa di colpo o ci si ribella la lingua, e
, / s'e'tua virtù ecclissa o falla meno / come il lume maggior
ch'io non sapessi vivere argomenti, / o ch'io fossi empio; e
operano più come odori, rimanendo assorti o più propriamente ecclissati in quell'abisso di
letter. sm.). oscuramento totale o
avviene quando essa si trova, totalmente o parzialmente, nel cono d'ombra della
terra (e si ha eclissi totale o parziale a seconda che l'astro appare
seconda che l'astro appare oscurato completamente o solo in parte; veclissi anulare,
a dì 14 del maggio passato fu eclissi o vuogli oscurazione di grande parte del sole
il lume dell'intelletto] solamente, o più tosto trascorso in una parte da
3. figur. indebolimento, attenuazione (o cessazione) transitoria (di un sentimento
perché mi lasci così senza notizie dopo due o tre lettere le quali non mi rassicurano
l'ecclissi, che suona diffetto, o mancamento, e suole avvenire ogni volta
. bartoli, 2-1-90: ogni lor carattere o per meglio dire cifera è significativa di
greci, cioè quello della voce inapprezzabile o parlante, che non può somministrare
opposizione al suono 'emmelo 'o 'musicale '. = voce
a questo le fortune, e nodi, o gruppi di venti detti ecnefias, elifon
gr. èxvecpéco; [àvsp. o?] (comp. da èx '
che consiste nella ripetizione di una voce o di un suono che, urtando contro
, ritorna al punto di origine duplicato o moltiplicato in. modo distinto. -anche
ecco che risponde a ogna voce d'uomo o di femina che la chiami. crescenzi
livida palude;... i o dove da le rupi alte e scavate /
di un avvenimento; risonanza (positiva o negativa) che ha un evento; strascico
qualunque, e subito i così detti interpreti o rappresentanti della così detta pubblica opinione ti
passava. 5. reazione più o meno intensa deltanimo a una sollecitazione esterna
; ricordo destato da un'occasione improvvisa o imprevista, da un fatto, da
. 6. reminiscenza di motivi o elementi del patrimonio artistico o poetico del
di motivi o elementi del patrimonio artistico o poetico del passato liberamente interpretati e adattati
passato liberamente interpretati e adattati; tono o atmosfera che evoca un caratteristico clima culturale
8-35: vennero fuori i nomi di due o tre persone nemiche non di lui ma
. -anche: chi si fa interprete o accetta idee, posizioni, sentimenti altrui
parlavano tutti e due in una volta, o l'uno serviva per eco dell'
né 'l cavol, che mangiate, o 'l pan bollito, / ché voi sembrate
i versi terminano ripetendo le parole precedenti o le ultime sillabe di esse qualora abbiano
eco, formar eco: riflettere un suono o una voce (montagne, selve,
le medesime parole; manifestare a voce o per scritto la medesima opinione di altri
necessità le esorbitanti escogitazioni di legislatore fantastico o astratto. -iron. invenzione artificiosa
soderini, iii-388: l'escolo o eschio o ischio, tanto è openione che
iii-388: l'escolo o eschio o ischio, tanto è openione che
fa un processo sommario sopra la ricognizione o confronto della sua persona. =
. disdetta di locazione; licenziamento o sfratto di colono o mezzadro 0
; licenziamento o sfratto di colono o mezzadro 0 conduttore da un fondo
non convenga sbassarlo: operazione che toccherebbe o allarmerebbe gl'interessati negli arredamenti, produrrebbe
. bibbia volgar., x-323: o timoteo, guarda il deposito della grazia
i-2-23: dimanda appresso il giudizio, o ordinazione, sopra quale il papa ha
. cagionare un'escoriazione; lacerare più o meno leggermente la superficie della pelle o
o meno leggermente la superficie della pelle o di una membrana. alghisi,
escoriare), agg. scorticato più o meno leggermente; che ha la pelle
il male presente deve considerarsi una specie o grado di scorbuto o cachessia. alvaro,
considerarsi una specie o grado di scorbuto o cachessia. alvaro, 14-69: portava
. ant. spurgo di catarro o di sangue dalla bocca; espettorato.
qualche poco di zucchero candito violato, o altra cosa simile, a fine di
di rifiuto (per lo più inutile o dannoso) del ricambio materiale ed energetico
come esce la gomma de'ciriegi o susini, ma in forma di frutta e
se alcuna carta di quei secoli, o libri scritti da autori di quel tempo,
libri scritti da autori di quel tempo, o di poesie latine, o di leggi
tempo, o di poesie latine, o di leggi, o d'iscrizioni, venivano
poesie latine, o di leggi, o d'iscrizioni, venivano alle mani, il
minor male era che fossero senza disprezzo deposti o messi in un canto; giacché non
prodotto naturale spontaneo (di origine animale o vegetale), di solito considerato di
solito considerato di poco valore, inutile o anche dannoso. soderini, iii-88:
dalli escrementi delle rovine e de'tronconi o delle pietre o delle machine che se li
rovine e de'tronconi o delle pietre o delle machine che se li attraverseranno.
per farlo da quegli arbori certe granelle o coccole che si fanno bollire nell'acqua
ben pestate in una pila di pietra o legno si lavano nell'acqua, dibattendo
4. figur. vile, inutile o dannosa creazione del pensiero; opera letteraria
il puzzo de'loro escrementi in rima o in prosa. = voce dotta,
cresce in modo anormale sulla superficie esterna o in una cavità interna dell'organismo.
natura che si sviluppa specialmente sulla pelle o sulle membrane mucose e di solito non
.: a indicare soprattutto un oggetto o una serie di oggetti sentiti in rapporto
con la superficie su cui si sollevano o con il corpo da cui si dipartono.
era l'uomo medio, deputato al parlamento o professore d'università, senza tare ed
: le corna che contraddistinguono il marito o l'amante tradito. dossi, 685
, le rimondano da quelle minute escrescenze o barbuzze che gettano intorno a guisa di
maxpighi, i-505: un collo, o vaso escretorio, a cui sono attaccati
dell'ovario, il di cui emuntorio o canale escretorio siasi otturato per una leggerissima
le papille... sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei pori
.. sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei pori o dei
estremità o la bocca dei pori o dei vasi inalanti ed escretori delle piante.
secrezione delle ghian dole esocrine o endocrine (sebacee, sudorifere,
un certo modo, una intuizione o una sensazione. -in senso concreto
a tempo e come ben dispensi [o amore] / e le diurne e le
nel carro ascose; / ed esculàpio (o così parve) all'angue / raffigurato
buono da man giare (o anche da bere); commestibile (e
un vasto piatto / senza strepolo o creppaccio, / e avaccio avaccio / versa
sei sommi generi, cioè cereali o panizzabili, leguminose, oleracee o culinarie,
cereali o panizzabili, leguminose, oleracee o culinarie, esculente, pratensi,
esculente, che trovansi pe'boschi o pelle campagne, servono loro so
presso le radici si succhiava cruda o si mangiava tosta, come il
residenza abituale, a scopo di studio o di divertimento o di igiene; gita
a scopo di studio o di divertimento o di igiene; gita alpinistica; giro
compiuta senza mèta precisa, per città o campagne; vero e proprio viaggio più
campagne; vero e proprio viaggio più o meno lungo compiuto con scopi turistici o
o meno lungo compiuto con scopi turistici o di studio. -anche: perlustrazione di
a qualche posizione pittoresca, a qualche villa o castello, uno di noi veniva incaricato
coi compagni facevamo qualche escursione nei dintorni o ci spingevamo sino ad oliena o a ma-
nei dintorni o ci spingevamo sino ad oliena o a ma- mojada ero convinto di aver
in quei tempi, forse una volta o due, oltrepassato insieme a lui le
per solito essi ci ringraziavano colla catinella o colla cassetta della spazzatura. de marchi
appuntamento di un morto con un vivo o all'escursione serale di due defunti?
? -figur. volo della fantasia o del pensiero fuori dei termini prefissati del
pensiero fuori dei termini prefissati del ragionamento o del discorso; divagazione, digressione.
interno del meccanismo di cui fa parte o a un elemento anatomico all'interno del
un elemento anatomico all'interno del sistema o dell'articolazione in cui è inserito.
escursionismo » sm. attività (individuale o collettiva) di chi percorre distanze più
collettiva) di chi percorre distanze più o meno ragguardevoli a piedi o con vari
distanze più o meno ragguardevoli a piedi o con vari mezzi di locomozione (biciclette
, automobile), a scopo turistico o ricreativo o culturale o sportivo. -in
), a scopo turistico o ricreativo o culturale o sportivo. -in partic.
a scopo turistico o ricreativo o culturale o sportivo. -in partic.: attività
-in partic.: attività, secondaria o preparatoria rispetto all'alpinismo, di escursioni
cordiale ospitalità in qualche tiepido stallatico o in qualche poetica baita. « =
-ci). relativo all'escursionismo o alle escursioni. escurso, sm.
escusàbile, agg. disus. che può o deve essere scusato, che merita il
, e, ai suoi difetti, escusanti o attenuanti. escusare (anche escuzare
ogni cosa, prima avevano mandato, o vero passato quel tempo in escusare se
sempre obbedir. -comprendere una persona o le ragioni del suo comportamento, di
: chi escuserebbe un vescovo, se, o per suo bisogno o per commissione del
, se, o per suo bisogno o per commissione del papa, dalla sua chiesa
. bibbia volgar., x-18: o tu uomo che giudichi altrui, come ti
botta, 4-111: né queste esser fole o trovati per escusarsi ed accusare altrui,
una cosa sia in sé peccato, o vero se sia peccato ad una persona
. che vale a scusare o a scusarsi. cavalca, 11-1:
, di ciò che si è fatto o si farà; motivo, ragione, spiegazione
richiesta di indulgenza per una mancanza più o meno grave. angelo clareno volgar.
né concorrere col fisco quando il condannato o debitore del fisco possegga beni fuori dello
] quando il mallevadore è obbligato, o come principale, o almeno ha rinunziato.
è obbligato, o come principale, o almeno ha rinunziato... al
faccia ancora contro i beni de'condennati o debitori del fisco. codice di procedura
espropriato mediante escussione forzata (il patrimonio o un bene del debitore). cieco
danno, la restituzione del danaro, o roba stata indebitamente escussa. escùtere
-sottoporre a esecuzione forzata (il patrimonio o i singoli beni del debitore).
letter. ant. scandalizzare con atti o parole. iacopone, 47-80: de
, arcivescovi. ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame
ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame d'avere, io
prigione. patini, 419: o contro all'esecrabile ridotto, / laddove
che offende volontariamente la divinità con gesti o bestemmie; empio, sacrilego. caro
denti / la sacrilega lingua, / o più non sciolga gli esecrandi accenti.
mancando ancor le invenzioni, s'invaghisce o dell'impossibile o dell'esecrando, perché
invenzioni, s'invaghisce o dell'impossibile o dell'esecrando, perché non vede in
orrore; maledire, invocare su qualcuno o qualcosa l'ira divina. - anche
: cotale sé ad esecrare incominciò: a o iddii, o cieli mal graziosi
incominciò: a o iddii, o cieli mal graziosi, o iniqua fortuna,
, o cieli mal graziosi, o iniqua fortuna, io vi maledicerei,
e ira; che si cerca di fuggire o di respingere quanto è più possibile lontano
l'arene. alfieri, 1-296: o d'alboino / figlia esecrata già,
campagna, e quando fossero trovati nascosti o per le strade, renitenti o contravvenenti
trovati nascosti o per le strade, renitenti o contravvenenti alla clausura dei loro ospizi,
stridendo intanto. savioli, 742: o gallo, o tu di druidi /
. savioli, 742: o gallo, o tu di druidi / un tempo orrendo
, di sciagure, di morte su persone o cose; parole di imprecazione, di
xxi-658: quelli medesmi peccati miei, o madonna, e da te desiderano d'essere
occasione di provare con pienezza l'uno o l'altro sentimento. d'annunzio, iii-1-1210
, i-315: chi tradisce per imbecillità o per infamia la rivoluzione, è l'
ant. sottopone a esecuzione, penale o civile (una persona o un patrimonio
, penale o civile (una persona o un patrimonio); pignorare, espropriare.
le le lor bestie essere esecutati realmente o personalmente per debiti pubblici o privati.
esecutati realmente o personalmente per debiti pubblici o privati. 2. giustiziare.
l'avere carattere esecutivo (un atto o provvedimento della pubblica autorità).
3. dir. che attiene o che consiste nell'esecuzione di una norma
consiste nell'esecuzione di una norma generale o particolare. -atto esecutivo: atto di
-che riguarda l'esecuzione coatta (patrimoniale o, in antico, anche personale),
è suscettibile di esecuzione coatta. -processo o giudizio esecutivo', processo di esecuzione.
: ciascuno dei vari tipi di atti o documenti giuridici (come sentenza, cambiale,
: provvedimento dell'autorità giudiziaria che dispone o consente l'esecuzione coatta. caro
] lasci dietro di sé una commissione o giunta esecutiva, che ne prosegua l'
coercitivo, alle leggi dello stato, o, in genere, di una comunità sociale
gli uomini stanno ad enormi distanze, o non sorgerebbe nemmeno il desiderio di un
il desiderio di un ampio consorzio civile, o il difetto di forze esecutrici lo farebbe
. 2. interprete di opere drammatiche o musicali (attore, suonatore, direttore
concenti / quel ch'ei con mano o con la voce adopra / in chi
in nessuna musica al mondo l'ascoltatore o l'esecutore sono tanto inconsciamente fatti identici
esecutore): autorità pubblica (amministrativa o giudiziaria), dotata di potere coercitivo
), dotata di potere coercitivo, o a cui è affidato il compito di applicare
come gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi. folengo, ii-24
gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi. folengo, ii-24: per
(specie in quelli comunali), ufficiale o agente della forza pubblica, della polizia
polizia (al servizio del potere politico o di quello giudiziario); sbirro,
forza pubblica. -esecutore di giustizia (o degli ordinamenti di giustizia, o anche
giustizia (o degli ordinamenti di giustizia, o anche, semplicemente, esecutore):
altri viddono esecutore in firenze nel mcccxc o circa. sercambi, ii-166: messer nicolecto
verri, i-207: qualora nella medesima persona o nel medesimo corpo di magistratura la possanza
altro che l'effetto, l'architettoniche, o sien le comandanti, riguardano come più
notaro della lega] d'alcuna città o vero luogo d'alcuno il quale al
la podestaria, capitanaria di popolo, o vero della esecutoria delli ordinamenti de la
esecuzione al giudicato, concede certe lettere o spedizioni, le quali nella curia,
esplicano col vocabolo del mandato esecutivo, o con altro simile. giannone, 1-v-103
luca, 1-1-148: nelli beneficii ecclesiastici, o altre grazie,... non
di qualche impedimento alla esecuzione della libertà o licenza ecclesiastica. marino, 336: per
applicazione, attuazione (di una legge o di altro provvedimento della pubblica autorità contenente
contenente regole particolareggiate per rendere possibile (o agevolare, rendendola più precisa e uniforme
attuazione pratica a quanto è stato stipulato o promesso. bisticci, 3-57: queste
morte), sovrintendendo alla sua attuazione o compiendo gli atti materiali necessari (esecuzione
. machiavelli, 32: queste [occisioni o rapine] sogliono offendere una universalità
l'imporre coattivamente l'osservanza di leggi o di ordini; il dare attuazione a
cotal vizio d'impedire, corrotti da'denari o da altri equivalenti, co'loro favori
dei suoi ausiliari, di una sentenza o di altro titolo esecutivo nei confronti del
confronti del debitore inadempiente: esecuzione civile o esecuzione forzata. -esecuzione diretta o in
civile o esecuzione forzata. -esecuzione diretta o in forma specifica, esecuzione indiretta o in
o in forma specifica, esecuzione indiretta o in forma generica: a seconda che
specificamente la cosa [esecuzione per consegna o per rilascio) o la prestazione a
[esecuzione per consegna o per rilascio) o la prestazione a cui ha diritto,
debitore, mobili [esecuzione mobiliare) o immobili [esecuzione immobiliare), una
debitore (con rilascio di cambiale, o stipulazione di un'obbligazione mediante rogito notarile
attribuitale da un apposito provvedimento del giudice o dalla stessa legge, di essere provvisoriamente
certe occhiate su qualche fiorame del tappeto o sui quadri delle pareti, come se
esecuzione mobiliare. -l'attuare, o l'ottenere l'attuazione (a opera
l'ottenere l'attuazione (a opera o a richiesta degli interessati) delle ultime volontà
che li fusse fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica
fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica: perché la
un lavoro, un'opera d'arte o letteraria, ecc. lanzi, 1-7
composizioni musicali, di opere in musica o drammatiche, ecc.). p
messa in atto, applicare, eseguire o far eseguire leggi, decisioni, ordini
suo aiuto alcuna esecuzione contro li banditi o delinquenti son ben certo che non mi
che questo errore fu emendato, o fu almeno preteso di emendarlo con aggiugner tre
e di riposo, nelle vicinanze dell'atrio o del peristilio, con sedili collocati lungo
di un testo (sacro, giuridico, o anche, per estens., avente
l'interpretazione e l'elaborazione giuridiche essenzialmente o esclusivamente nell'esegesi dei testi di legge
meno assoluta nei saggi di critica, o per meglio dire... di esegesi
va pubblicando da qualche anno su questo o quel celebre scrittore. cardarelli, 975
. la metodologia (concepita come arte o come scienza) dell'esegesi; il complesso
e critica di testi aventi valore normativo o culturale (sacri, giuridici, letterari
un poema eroico drammatico e imo esegetico o comune, e una tragedia saltata.
salvini, 39-vi-134: il dramatico genere, o vogliam dire rappresentativo, sempre più dello
la specie del lavoro fornito, di mano o d'ingegno, d'industria od arte
, d'industria od arte, di ordinamento o di eseguimento, tutti sono per obbligo
, tr. (eseguisco, eseguisci, o esiguo). mettere in atto,
tu / sarai posto alla màcina o sul banco. / esegui! banti,
: si può temere che lo stesso monarca o senato non facciano leggi tiranniche per eseguirle
procedere contro qualcuno (per vie legali o penali). ammiralo, 1-167:
: l'imprese sono stimate grandi o per l'importanza loro o perché tu sei
grandi o per l'importanza loro o perché tu sei stato il primo che
della memoria non è scancellamento d'immagini o d'impressioni ec. ma inabilitamento degli
in ogni arte: ciascun uomo più o meno lo sente; ma chi può mai
: preferisce disegni, quadretti di genere o di sentimento, di cui ha una
di cui ha una grande collezione, o le fotografie pittoriche ch'egli stesso esegue
acrobatiche, da battimano. -rappresentare o far rappresentare (danze, brevi scene
adoperare, esempigrazia, due archibusi o due picche a un tratto. vasari,
praticamente una qua lità buona o cattiva, degna di lode o di ripro
lità buona o cattiva, degna di lode o di ripro vazione, che
essere proposta come modello da seguire o da evitare. fra giordano,
, / l'esempio al male o al ben l'uomo conduce. alfieri,
santità, niuna divozione, niuna buona opera o essempio di vita o d'altro in
niuna buona opera o essempio di vita o d'altro in alcuno che cherico fosse
3. fatto che serve a confermare o a illustrare un'asserzione; prova,
: come a uno di questi tali, o a giullari, o a uomeni di
questi tali, o a giullari, o a uomeni di corte, che sono quasi
uno che, con una cosa che faccia o con un motto, gli morda,
con un motto, gli morda, o mostri me'di loro, subito pèrdono che
se farà un giro di trenta o di quaranta passi, non meno parrà che
. racconto istruttivo, narrazione edificante (o anche scandalosa); apologo, parabola,
pone, fu vera, come dice, o no, cioè se fue posta
scempi / macchiaro e d'adulteri. o quali etati / fur mai feconde di siffatti
disordini, di che ne nasca occisioni o rapine. tassoni, viii- 1-61:
attilio: « giustizia sommaria. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di
giustizia sommaria. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli che,
. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli che, per voce
vizi, a monito per il premio o il castigo ricevuto; testimonianza vivente di
d'umiltate. pulci, 28-107: o fortunato, o ben vissuto vecchio, /
pulci, 28-107: o fortunato, o ben vissuto vecchio, / o felice
fortunato, o ben vissuto vecchio, / o felice quel giusto ch'ognun ama,
felice quel giusto ch'ognun ama, / o chiaro essempio di ben fare e specchio
, / se d'angoscia sei vago, o miserando / esemplo di sciagura. pirandello
non altramente che specchio di natura, o essempio delle maggior bellezze che mai si
maggior bellezze che mai si viddero, o testimonianza delle ricchezze del cielo.
. michelangelo, i-103: più grazia o beltà non have 'l cielo, / c'
esempi, cioè delle tragedie più perfette, o, per dir meglio, men difettose
di umanesimo montanaro. 9. oggetto o figura o scritto che un artista (
montanaro. 9. oggetto o figura o scritto che un artista (o anche
figura o scritto che un artista (o anche un artigiano, un apprendista, un
i precetti dell'arte. -disegno o modello in scala ridotta allestito nella fase
una figura di grandezza di mezzo braccio, o meno o più, secondo che gli
di grandezza di mezzo braccio, o meno o più, secondo che gli toma comodo
vi renderò, che ciascuno dirà essergli rivivuto o rinato scipione imperadore. folengo, ii-14
, e di quali siano state capaci o no, o più e meno, e
quali siano state capaci o no, o più e meno, e a quali ricevere
se ne poteva elli medesimo accorgiare tre o quattro mesi innanzi ch'e'segni apparirò
si cita a sostegno di una regola o di una definizione, oppure come modello
oppure come modello di esemplarità linguistica o di eleganza di stile. tolomei,
che del volgarissimo parlar fiorentino io due o tre luoghi vada raccogliendo, non per
esempio, de'cordovani da uno turco o ebreo a fiorini 38 il cento,
delle coste marittime, che dai mediterranei o dagli alpigiani. soffici, i-io:
ad esempio: proporre se stesso (o anche altri) come modello da imitare;
osserva così, che senza urtarsi, / o tardarsi tra via, scambieche le prime
tu citi. / propon di grazia, o can, miglior modello, / voci
fare i lazzaroni? -dare cattivo o mal esempio: scandalizzare, indurre
: costituire un modello (da imitare o da evitare); impartire un insegnamento,
infelici. tommaseo, i-229: fatemi, o signore, più buona; ch'io
la mia distruzione. -fare esempio o un esempio: servire di norma,
armata senza esempio d'alcun altro principe o potentato. caro, 12-ii-263: le
bocca al -essere esempio; andare o passare in esempio; troppa fede prestando
occhi. carducci, iii-25-76: è vero o non è vero che il signor cerquetti
bellezza, cortesia e valore / vostri o con gli occhi o col pensier contemplo
e valore / vostri o con gli occhi o col pensier contemplo, / madonna,
: provasi per esempro d'ucellare, / o d'altra cosa molto disiata, /
annotazioni che si saranno fatte infìno allora o da me o da chi si sia
si saranno fatte infìno allora o da me o da chi si sia. stigliani,
malvegìa di candia, equivale all'acquavite o all'elisir. g. gozzi, 1-168
-prendere, pigliare, tenere per esempio o in esempio: scegliere come modello da
esempio: lasciarsi influenzare, in bene o in male, dal modo col quale altri
male, dal modo col quale altri parlano o agiscono. -anche: far tesoro degli
dalle vicende quotidiane, dall'esperienza propria o altrui. francesco da barberino,
essempi egregi. dotti, iii-248: o superbo mortai, prendi gli esempi /
eserciti scendevano al grado di centurione o di semplice cittadino, lasciando dubbia la pubblica
soprasseminasse alcuno scandolo, del quale nascesse o seguisse odio o dannata nimicizia, in
scandolo, del quale nascesse o seguisse odio o dannata nimicizia, in forma o modo
odio o dannata nimicizia, in forma o modo che ne conseguisse peccato mortale intra
essere proposto come esempio per la vita o i costumi integerrimi; che è di
costumi integerrimi; che è di virtù o di capacità o di perfezione così mirabile
; che è di virtù o di capacità o di perfezione così mirabile da meritare di
che non m'abbia, / da due o tre miei segretari in fuori, /
male e indurre all'obbedienza delle leggi o al bene (come può essere un castigo
dintorni per trame poi a proprio piacimento o esemplare vendetta, o nuovo lustro di
poi a proprio piacimento o esemplare vendetta, o nuovo lustro di vanità. pascoli,
: nel platonismo cristiano, l'idea o modello in base a cui la causa
entimema tiri. -anche di scrittore o narratore che procede nelle sue argomentazioni per
si propone ad altri come modello da copiare o da imitare. -più spesso al figur
secondo le regole di bon- compagno fiorentino o secondo gli esemplari di tomaso da capua
per la perfezione morale, è additata o proposta come esempio, come modello.
delli fedeli. -anche di autori o di artisti proposti come modelli di perfezione
. copia di un libro a stampa (o anche di un testo a penna,
legge, devono essere consegnate dallo stampatore o dall'autore a determinate autorità (amministrative
dall'autore a determinate autorità (amministrative o giudiziarie) o enti (archivi,
autorità (amministrative o giudiziarie) o enti (archivi, biblioteche), a
biblioteche), a scopo di controllo o di raccolta e conservazione del patrimonio culturale.
oh beato morir, se a te [o vergine] dir deggio: / vidi
veggio. 4. oggetto conservato (o da conservarsi) in una raccolta o
o da conservarsi) in una raccolta o museo di storia naturale come esempio tipico
minerale, ecc.; animale (o anche pianta) raro o caratteristico (con
animale (o anche pianta) raro o caratteristico (con particolare riferimento a quelli
che fanno parte di un giardino zoologico o alle piante raccolte in orto botanico)
e dagli strafatti ancora, e decomposti o sfacciati dall'ingiurie dell'aria. barilli
essemplare, nell'altro com'es- sempio o imagine. mascardi, 2-156: l'istessa
: le idee sono veramente gli esemplari, o tipi;... le cose
di ciò che si considera come modello o tipo. bencivenni [crusca]:
= voce dotta, lat. exemplar (o exemplare) -aris, deriv. da
lasciarle [le scritture] esemplare sanza malagevolezza o gravamento, e levarle d'essi [
dato a te, se n'avessi, o esemplando quello hanno scritto gli altri,
, nell'esterna compostezza ed esemplarità, o per dir meglio ipocrisia.
alla famiglia degli esemplati su gli scritti o di man del poeta o da lui
su gli scritti o di man del poeta o da lui corretti. -ant.
. tasso, esemplato sul parco o barco presso torino, pian
qualche malizia da simil dire troppo espressivo o troppo esemplificante. esemplificare (ant
allegare, portare esempio (come dimostrazione o conferma o spiegazione). boccaccio,
portare esempio (come dimostrazione o conferma o spiegazione). boccaccio, i-340:
trovatori e potè dirsi un parnaso o, per parlare meno enfaticamente, una
diritto che si chiamerebbe « logica » o « etica » o « estetica »
chiamerebbe « logica » o « etica » o « estetica »; ossia, è
ciò che hanno di comune coi greci o magari coi giapponesi. -sostant.
d'altro canto mi arrendevo a disfattismi o apocalittici, quali in spengler, o nostalgici
o apocalittici, quali in spengler, o nostalgici, quali nella corrente di rinunzia
certo a infastidirvi col recitarvene un catalogo o una enumerazione esemplifica trice. 2
un servizio, da un obbligo (o anche da una pena); dichiarare
più paventa / scure sacerdotale armento o gregge. -preservare (da mali,
. rifl. sottrarsi (con fondate ragioni o con pretesti) a un obbligo,
non vi era ragione che titolo o emolumento alcuno li restasse. c. dati
dal processo apparirà che il giovane ferrarmi o i parenti abbiano praticati mezzi di corruzione
esentissimo). libero (per privilegio o concessione) da un obbligo, da
pena). iacopone, 58-5: o papa bonifazio, molt'hai iocato al
. giov. cavalcanti, 230: o firenze, che fai tu? dove sono
tu per paura di sì superba stirpe, o perché e'sieno esenti dalle tue leggi
certo, che se fra'romani, o fra'greci, così parlato avesse un fanciullo
luciano], iii-3-40: ma dimmi, o solone, licurgo era battuto anch'egli
licurgo era battuto anch'egli da giovane, o pure quand'era già esente del giuoco
ovvero gabelle, paghi d'alcune mercatanzie o cose. e più che d'ogni
. guicciardini, ii-334: non ponessero decime o alcuna specie di gravezza su i beni
.. un esente della guardia nobile o un ufficiale della guardia svizzera, un colonnello
guardia svizzera, un colonnello della palatina o dei gendarmi, si vedono i modelli di
grano non fatto su tali mercati, o veramente esentuare i detti contratti fatti su
stato, / né paladin s'eccettua, o esenzionato. legge generale del sale,
, 64: i padroni... o privilegiati medesimi debbano ogn'anno dar nota
obbligo; esclusione dell'applicazione di una o più norme nei confronti di una o
o più norme nei confronti di una o più persone, o di una determinata
confronti di una o più persone, o di una determinata categoria o gruppo di
persone, o di una determinata categoria o gruppo di persone; la posizione giuridica
trovarsi chi è in tal modo esentato o dispensato; il provve dimento
confronti della legge fiscale, dei tributi o di un determinato tributo; sgravio fiscale
una grande attività per procurarsi la riforma o l'esenzione dal servizio militare, con
dal servizio militare, con mezzi più o meno illeciti e frodolenti. -ant
preservazione, immunità (da mali fisici o morali, affanni, angosce, preoccupazioni
, 1-143: l'errore dunque, o d'epicuro o de'seguenti epicurei ch'
: l'errore dunque, o d'epicuro o de'seguenti epicurei ch'egli si fosse
andava per la terra attorno, / o el della sua casa non uscia,
in quella stando sì come musomo; / o, se ne uscisse, a la
rogo; / l'esequie estreme, o la mia vita, avrai. foscolo,
'l compianto de'templi acherontei, / o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono
, un mestiere, un'arte (o un'altra attività). s
negozio (soprattutto di generi alimentari) o un bar, un ristorante, un
lucidi salsamentari, andate pure al ballo o a letto sicuri. de marchi, ii-881
se fosse il figlio d'un fattore, o che so io? un esercente,
tra loro i tributari e i tributi, o se vi partecipassero tutti i liberi longobardi
quest'imo [uomo] i tre quarti o forse i quattro quinti, arando tutto
potriano lavorare di per sé soli venticinque o trenta uomini, destituiti dell'aiuto loro
od influenze od esercitamento all'opre virtuose o viziose del nostro mondo.
nostro arbitrio dipende, essendoché sta in noi o guardarci dalla malvagità od essere sciagurati.
la terra: non tanto per ira o per odio, quanto acciò che li cavalieri
chiesa di cristo credono alcuna cosa corrotta o prava... diventano eretici,
ogni e qualunque altro esercitante, o che in avvenire si eserciteranno...
corpo, una facoltà dell'intelletto o dello spirito, per svilupparne le capacità e
nutricando gl'infermi, cioè gl'imperfetti, o esercitando i perfetti, o lusingando i
imperfetti, o esercitando i perfetti, o lusingando i pusillanimi, o riprendendo gl'
i perfetti, o lusingando i pusillanimi, o riprendendo gl'inquieti, ama tutti come
sarò del tuo strai faretra e segno. o. rucellai, 8-7: ne promette
qualche disposizione pratica ad esercitare atti utili o belli o in qualunque altra guisa pregevoli
pratica ad esercitare atti utili o belli o in qualunque altra guisa pregevoli ed a
pregevoli ed a creare certe produzioni di mano o d'ingegno con espressa cognizione e libertà
-praticare, mettere in atto la virtù (o una virtù particolare); darne prova
difetti, vizi, colpe, comportamenti ostili o violenti, ecc. 5.
è la delazione fra voi un dovere o almeno una perfezione? non confessate voi
,... non più municipi o cittadini municipali ma cittadini semplice- mente si
o di nascosto o esercitando, dove ancora è
o di nascosto o esercitando, dove ancora è concesso, un
dell'autorità di cui si è investiti o si dispone. guicciardini, i-89:
disperata, vendessero la loro inazione, o anche la loro connivenza a'potenti,
: avere un'azione determinante su fatti o fenomeni, persone, ecc. d'
interesse,. l'animo di altri (o anche i sensi); conquistarlo durevolmente
, 1-305: roma, ci si creda o non ci si creda, esercitò sin
autorevolmente, per ottenere vantaggi e favori o concessioni; cercare di costringere ad assumere
io porto in me medesimo, oscure o lucide, esercitano già la loro virtù commutatrice
mettere a dura prova (la pazienza, o anche le capacità, le doti)
con ciò sia che ogni fortuna gioconda o aspra o per cagione di remunerare e
sia che ogni fortuna gioconda o aspra o per cagione di remunerare e d'esercitare
remunerare e d'esercitare i buoni, o per cagione di punire e di correggere
buona, la quale è iusta, o vero utile. zanobi da sfrata [s
. lavorare un campo, la terra (o anche una miniera, una cava)
mente, quello che si possa lodare o biasimare in ciascuna. dottori, 109
io sono nemicissimo di tutte le bevande o calde o fredde: l'azione sì
nemicissimo di tutte le bevande o calde o fredde: l'azione sì del calore
quanto formazione intuitiva di una materia sentimentale o passionale. g. raimondi, 3-200
alle parole occorre, con lor poca o nulla fatica s'esercitano: purché poi
e signori. -che è impegnato o dedito in un determinato esercizio o azione
impegnato o dedito in un determinato esercizio o azione. scala del paradiso, 3
che si dimanda prestigio demoniaco, essercitato o dal demonio istesso, o da magi
demoniaco, essercitato o dal demonio istesso, o da magi operanti per virtù di quello
, perseguitato. simintendi, 3-105: o cittadini, e io ricevetti più fedite
avete mestiero. marino, 4-256: o da tanti travagli e sì diversi / essercitata
, ii-618: con una rosa ne'capelli o pur con un mazzetto di ruta ch'
zino, ballavano la * ntrezzata 'o la 'ceccona 'o lo 'tor-
* ntrezzata 'o la 'ceccona 'o lo 'tor- niello 'davanti agli
8-1-5: se io potessi ritornare di dieci o dodici anni, o lì oltre
potessi ritornare di dieci o dodici anni, o lì oltre, vorrei sicuramente far
d'arte. vale quanto artiere o artigiano. gioberti, 2-8: il sacerdozio
, sia patriarcale e individuo, sia castale o col lettivo, era.
il tenere in esercizio un organo fisico o una facoltà intellettuale (per formarne e
, ii-5-312: solo per ragioni contingenti o a fine di esercitazione (che sarà
desidera talvolta l'esperienza della virtuosità oratoria o rettorica. savinio, 16: l'
esercizio scritto od orale eseguito a casa o in classe dagli scolari per perfezionare o
o in classe dagli scolari per perfezionare o dimostrare la propria preparazione in una determinata
tratteremo. -esercitazione retorica: discorso scritto o declamato per addestrarsi nell'arte oratoria;
, a scapito del contenuto di pensiero o delle qualità espressive, predomina il virtuosismo
storia, può essere un'esercitazione rettorica o un lungo apologo di tempi servili.
opera che ha un carattere di esercizio o di esperimento. leopardi, ii-100:
esercitazioni sono e furono opere (più o meno felici) di espressione artistica.
, tormento che mette a prova tanimo o il corpo. cavalca, ii-27:
ci è da dare per nostra consolazione, o quello che ci è da sottrarre per
ci è da sottrarre per nostra prova o esercitazione. cassiano volgar., i-io
il pagar le tasse al governo italiano o all'austriaco, che il servire nell'esercito
, che il servire nell'esercito italiano o nell'austriaco, che l'obbedire al poliziotto
che l'obbedire al poliziotto italiano o all'austriaco, che il rispettare le leggi
rispettare le leggi votate dai deputati italiani o dagli austriaci è press'a poco la
xviii-27: se le speranze di pace o di vittoria svanissero o indugiassero, l'
speranze di pace o di vittoria svanissero o indugiassero, l'esercito del vice re di
moltitudine (per lo più di persone o di esseri accomunati da una medesima condizione
di esseri accomunati da una medesima condizione o da uno stesso scopo). dante
regolarmente e tutte insieme a comando o che si presentano come appartenenti tutte a
, 1-569: ad annullar tiranni / o popoli empi, ai sacerdoti santi / il
. 7. esercito della salvezza o della salute: organizzazione filantropico-religiosa (fondata
exercitor 'al proprietario di una nave, o a colui che la noleggiava, ad
senso concreto): le singole azioni o pratiche la cui esecuzione costantemente ripetuta,
sono certi beni naturali e certi acquistati o per infusione di grazia o per
acquistati o per infusione di grazia o per esercizio e per continuo studio. s
dubita se l'accidente sia vero, o finto per esercizio dei declamatori. beccaria
perciocché allor cognosce uomo la sua fortezza o fragilità. -tenere in esercizio:
, di mantenere attivo, efficiente (o, anche, di esercitarsi, impratichirsi
sanza esercizio e l'acqua si putrefa o nel freddo s'adiaccia, così lo
qualsiasi attività, operazione, occupazione abituale o saltuaria del corpo o dello spirito,
, occupazione abituale o saltuaria del corpo o dello spirito, compiuta sia a fine
figure rappresentanti i vari esercizi di piacere o d'industria. carducci, iii-17-45:
quale io avea la gola piena, o per assotigliare lo spirito, s'egli
: chi osserva auguri d'uccelli bianchi o neri; di rapina, o
o neri; di rapina, o di pascolo; se volano o stanno;
o di pascolo; se volano o stanno; se sono in esercizio o
volano o stanno; se sono in esercizio o in vacazione; se vanno a destra
in vacazione; se vanno a destra o a sinistra; se stanno in silenzio
a sinistra; se stanno in silenzio o fanno versi. machiavelli, 229: uno
. -agitazione, moto (di liquidi o fluidi). soderini, 1-79:
abilità, esperienza, forza, robustezza o altra qualità acquisita con lungo e costante
acquisita con lungo e costante addestramento, o eseguita secondo le norme fisse di una
professione, di un'attività fisica (o anche intellettuale), di un mestiere,
del corpo, come in uno che corre o facci qualche forte esercizio. castiglione,
pare negli esercizi di ciascun'arte, o manuale o intellettuale. chi più vi lavora
esercizi di ciascun'arte, o manuale o intellettuale. chi più vi lavora, più
tram in corsa di persona troppo vecchia o poco abile, mi liberavo da ogni
pace esercizio, allor che 'l chiede / o sacrificio o festa, e non affatto
allor che 'l chiede / o sacrificio o festa, e non affatto / vana in
che scrivere e discorrere più o meno male di letteratura più o meno
più o meno male di letteratura più o meno amena senza che abbia nulla di suo
di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo, oltre all'
sospendevano dall'esercizio, con una licenza o dispensa da roma tutto veniva ritrattato;
(considerata dal punto di vista giuridico o delle tecniche economiche) di un'attività
, sia materiale sia giuridica, lecita o illecita; l'attività stessa cosi esplicata.
diritto: esplicazione di un'attività giuridica o materiale, conforme al contenuto di un
da se medesimo mediante violenza sulle cose o, rispettivamente, mediante violenza o minaccia
cose o, rispettivamente, mediante violenza o minaccia alle persone. bocchelli, ii-423
funzioni che competono a una certa arte o professione dopo averne appresi i fondamenti essenziali
patente, di un'abilitazione, laurea o altro diploma. vasari, i-70:
ranno i desideranti, i domandanti, o gli abbisognosi d'altro, che di
corpo che in esso mestiere più s'adoprano o più restano inoperose. de sanctis,
: particolare atteggiamento, abito del corpo o dello spirito prodotto dall'assuefazione a svolgere
ordinamenti di giustizia, 1-61: al quale o a'quali da quinci addietro per li
: purché non faccia esercizio di cuoiaio o conciatore. 8. pratica religiosa
quaresima, e se c'era un peccatore o ima mala femmina, od anche gente
l'abbozzo d'un romanzo storico: o un esercizio di calligrafia: o uno
storico: o un esercizio di calligrafia: o uno svolazzo coi baffi, come i
con piena libertà di iniziativa senza limitazioni o restrizioni governative. masuccio, ioo:
, e più atta a la coltura o massaria de bestiami che ad altri trafichi o
o massaria de bestiami che ad altri trafichi o lucrevoli esercicii, abitato. lottini,
-gestione, amministrazione di un'industria o di altra attività commerciale da parte di privati
parte di privati (esercizio privato) o anche dello stato (esercizio di stato
di stato). -esercizio di impresa o d'agenzia: gestione di un'impresa
d'agenzia: gestione di un'impresa o azienda, esplicazione dell'attività propria dell'
soltanto ima tesi finanziaria e amministrativa più o meno utile,... ma
cibi, bevande, alloggio, divertimenti o altre prestazioni, e per le quali
esercizio) dall'autorità di pubblica sicurezza o da altra autorità amministrativa. -per
-per estens.: la stessa azienda o negozio con cui si esplica detta attività
conoscono. 11. esercizio amministrativo o finanziario: l'attività economica svolta da
amministrative, compiute dagli organi dello stato o dagli altri enti pubblici, con riferimento
sotto la figurazione di una moneta, medaglia o sigillo, in genere limitato da una
quattro pezzi d'un dente eserto, o corno d'avorio fossile d'un elefante.
. bot. che sporge dal tubo corollino o peri- goniale (uno stame o uno
corollino o peri- goniale (uno stame o uno stilo). 0.
na- costi... nelle fauce o nel tubo della corolla... *
patire ogni cosa, di virilità esetta o dubbia, la neve in oro sospesa
d'un tendine, d'un aponeurosi o d'una cartilagine; ed è sensibile
. -anche: ostentare. o. rucellai, 3-161: ma meno ho
occasione di un processo) un documento o altro oggetto, affinché possa esaminarlo e
il teatro, era costretta poi a fondare o lasciar fondare teatri per esibirvi le commozioni
sia in caso di partire per il passetto o sia madonna del bosco. idem,
per memoriale, ricorso, supplica, o qualunque carta che si presenta.
, ovvero se la diminuzione della dimanda o l'eccesso dell'esibizione ne scemassero il
rimettere a un'autorità, un documento o altro oggetto, affinché possa esaminarlo e
istruttore affinché si rimettano in giudizio documenti o altre cose di cui si ritenga necessaria
, biasimare, paragonare esibizioni canore presenti o passate. pratolini, 2-448: il
, esigente, incontentabile, intollerante ec. o verso gli uomini in genere, o
o verso gli uomini in genere, o verso quelli della propria professione, è
vista la qualità del mondo, o d'inesperienza, e poca o niuna cognizione
o d'inesperienza, e poca o niuna cognizione e pratica degli uomini,
niuna cognizione e pratica degli uomini, o di poco talento. collodi, 777:
. dir. che esige, che riscuote o richiede il pagamento (di un credito
: se la decozione fosse seguita, o fossero preceduti molti segni convincenti chiaramente la
, imposto, reso indispensabile dall'indole o dai fini particolari di una persona, di
i-77: perciò nell'uso di queste o simili voci lo scrittore non si farà
marchi, 829: aveva allora ventidue o ventitré anni, pochi soldi, nessuna
negativo: ingiunzione, imposizione di norme o ordini a cui bisogna assoggettarsi; desiderio
, irragionevole; pretesa ingiusta, prepotente o eccessiva; obbligo, dovere (civile
, e$igi; pass. rem. esigéi o esigètti; part. pass,
ecc.), oppure pretesa abusivamente o estorta. -esigere una cambiale, uno
diritto in base a una cambiale, o a titolo di stipendio. morelli
esigge un tributo sulle mercanzie che entrano o escano, ella ordinariamente impone la pena
, imporre come prezzo delle proprie prestazioni o di ciò che si mette in vendita;
privati, facendosi dare in cambio servizi o cointeressenze. 2. pretendere di
in porta la vita, anziché umiliarsi, o esecrare l'indiscreto benefattore che ostentando il
spetta senza dover baciare le mani o le pantofole a chicchessia. manzini, 8-135
istato di essere soggetto di compassione, o di bramarla, o di esigerla,
soggetto di compassione, o di bramarla, o di esigerla, e quanto più egli
, e quanto più egli la brama o l'esige, anche a torto, e
canape, forse perché rende più frutto, o esige men fatica. goldoni, vii-1056
giudiziosamente insieme, senza apparenza di sforzo o ricercatezza. longo, xviii3- 229:
); possibilità (giuridica o di fatto) di esigere un credito di
, esilità, magrezza (della persona o delle membra); modicità (di
poco numeroso (un gruppo di persone o di cose). pallavicino, 7-385
reliquato, sì sì reliquato, frusaglia più o meno inutile, alle sponde del tempo
.. anco in senso di cosa o persona ridicola. ghislanzoni, ii-i 1-276:
per queste tue contrade ariose diroccate, o città del sole, e pe'tuoi
alticci, ànno alzato il gomito; o forse è ima specie d'esilarazione che li
aramaico rèsh gàlùtà, ebraico rósh góldh o rósh gàlùt. esilaroato, sm
al di fuori per un volto o un occhio assai vivo, ma del resto
mondo. -con riferimento a un membro o a un organo particolare. bicchierai
tristo e oscuro / troppo era, o grande ariosto, esile e angusto. carducci
d'annunzio, 1-406: venite, o belle, a 'l clivo / cui l'
libro e un altro levava gli occhi, o per chinarli sull'orto, ove era
generazioni, madre, moglie e figlia, o per alzarli al cielo dove erano i
di scarso vigore, di poca efficacia o autorità; debole, fiacco, poco resistente
regger molto, / in tela stesa, o in gomona conversa. borsa, xix-4-726
. si trovano ora da quasi tutti noiosi o strascinati, flacidi o freddi, esili
quasi tutti noiosi o strascinati, flacidi o freddi, esili o affettati; infine meschini
strascinati, flacidi o freddi, esili o affettati; infine meschini d'idee,
tesauro, 2-128: dirittamente opponendosi alla o, così nella figura, come nella formazione
aroma:... ed erano boccate o esili gridi di odore o fiotti stanchi
erano boccate o esili gridi di odore o fiotti stanchi e remoti, come di cose
della cellulosa e delle materie plastiche, o come intermedi di sintesi organiche, nella
sintesi organiche, nella preparazione di resine o di antisettici e antielmintici).
di propilmagnesio e bromuro di allile, o riscaldando l'ioduro di esile con potassa
questo caso è detto esilene greggio), o facendo passare il dimetilchetene sopra una spirale
a convivere sotto il dispotismo di alcuni frati o di alcune monache. papi, 1-5-217
. plutarco volgar., 148: o dion, mentre che eri esiliato noi
in maremma, dove viveva quasi come esiliato o confinato. svevo, 6-183: ricordo
del colpevole di un delitto (comune o politico) considerato particolarmente grave. -in
individuo dalla propria patria, disposto legalmente o arbitrariamente dal potere dominante, per lo
.. tutti gli disperse, o per morte o per esilio, loro e
gli disperse, o per morte o per esilio, loro e loro famiglie.
troverrà ch'egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza in disfavore del commune bene,
ritorte, / ma te sol pavento, o re. pisacane, iii-222: che
lasciò l'oro. -esilio perpetuo o a vita: che deve durare fino
2. abbandono della propria patria o città o luogo natale, che,
2. abbandono della propria patria o città o luogo natale, che, senza essere
almeno moralmente) per evitare gravi pericoli o per altre cause di forza maggiore (
maggiore (per lo più di origine politica o anche familiare), o per ragioni
origine politica o anche familiare), o per ragioni etiche o religiose. cieco
familiare), o per ragioni etiche o religiose. cieco, 2-62: meglio
, dovunque io gli adducessi, / o per mare o per terra. tasso,
io gli adducessi, / o per mare o per terra. tasso, 8-5-3:
, politiche, religiose, familiari, o anche economiche). beccuti, 13
/ né lunghezza di tempo, arte o consiglio, / né strazio alcun la
libertà mi rende, / né giusto sdegno o volontario esiglio. garzoni, 1-812:
e può riferirsi pure a cose inanimate o a concetti astratti). dante,
la condizione di chi vive in esilio o si trova suo malgrado lontano dai luoghi
/ lunge dal tebro ingrato erraste, o muse, / e mendiche, e deluse
: chi può darsi pace dell'esilio o del vivere lontani da una cara persona
severo / giudice già non vale arte o consiglio; / perch'ei rompe e sovverte
al figur. equicola, 167: o felice imperio d'amore, o lieto stato
167: o felice imperio d'amore, o lieto stato... discaccia l'
ima pensione, / e non l'esilio o pena altra più dura, / siccome
signore e che 'l fusse 0 ucciso o scacciato in eterno essilio, un stratagemma
re spinto in esilio! morir dovea o in campo o sotto il pugnale di
in esilio! morir dovea o in campo o sotto il pugnale di congiura. botta
empietà fosse il contendere con la natura o 'l soggiogarla, empio sarebbe il temperante che
espatriare volontariamente; allontanarsi da un luogo o da una persona. boccaccio,
esclusione del reato e della pena, o della punibilità; ciascuna delle circostanze,
evènto). esentare (una persona o una categoria di persone) dall'osservanza
di un dovere, da un incarico o da un onere, dalla soggezione a
briga: onde ognuno volentieri cercava, o per un verso o per l'altro,
volentieri cercava, o per un verso o per l'altro, d'esimersene.
2. liberare (da mali fisici o morali, da inconvenienti, accuse,
da inconvenienti, accuse, obiezioni, o anche da impressioni, suggestioni, ecc
ancora della formai dichiarazione della peste o dell'evidente pericolo d'essa, vieterà
che è dotato di rare qualità fisiche o morali; insigne, egregio; abile
per non farsi sentire da omelia, o perché realmente quel bel mobile di antonio,
, svigorire; logorare le forze fisiche o morali; esaurire la resistenza.
e disus. svuotato delle energie fisiche o spirituali; logorato, spossato, svigorito
se si dividesse l'inghilterra in otto o dieci o più recinti doganali,.
dividesse l'inghilterra in otto o dieci o più recinti doganali,...
; che può essere percepito dalla mente o dai sensi; reale, concreto, effettivo
avvenute, certe ed esistenti; o pur ne finge colla fantasia di quelle che
colla fantasia di quelle che veramente possono o potevano, debbono o dovevano essere e accadere
che veramente possono o potevano, debbono o dovevano essere e accadere. romagnosi,
posizione e risoluzione di problemi (fantastici o estetici), l'arte, dunque
. bianco da siena, 144: o esistente in te, una sustanzia,
in te, una sustanzia, / o glorioso, trino in persone, /
glorioso, trino in persone, / o infinita divina possanza. lorenzo de'medici
dicendo dio essere esso essere essente, o vero esistente per se medesimo. segneri
né alcuno esistente, né alcuna esistenza o esistentità o esistenzialità, né potenza fu
esistente, né alcuna esistenza o esistentità o esistenzialità, né potenza fu innanzi che dio
in atto; con 'esistenza'l'idea o forma dell'ente e degli enti esistenti
quanto decide sulle possibilità che la costituiscono o sceglie tra esse (conforme alla dottrina
esistènza, sf. l'esistere; condizione o modo di essere di ciò che esiste
, / né te senza esistenza, o dio, dio mio; / perfettissimo t'
può riferirsi alla vita vegetativa, sensitiva o intellettiva, alla vita ultraterrena, a
efficace e più lontana considerazione dei figli o dei parenti. monti, ii-205: per
. leopardi, i-43: tutto è o può esser contento di se stesso, eccetto
che hanno regnato lungo tempo in ima o più società, lasciano
antica nobiltà d'europa arava la terra o serviva nelle sue legioni. barilli,
che deve sposarsi. -lotta per resistenza o legge dell'esistenza: il complesso delle
iv-384: * lotta per la vita 'o * per 1'esistenza '. versione
-con riferimento alla situazione finanziaria o commerciale. - esistenza di cassa o di
o commerciale. - esistenza di cassa o di magazzino: complesso di valori o
o di magazzino: complesso di valori o di merci che si trovano in cassa
di merci che si trovano in cassa o in magazzino (e devono corrispondere a
corrispondere a quelle annotate nei libri contabili o, rispettivamente, nell'inventario).
, scrivendone direttamente al medesimo debitore, o a qualunque altro vi piacerà. pecchio
conc., ii-252: gravitare più o meno sulle merci estere, secondo il grado
la quale moltissimo influisce su la sua o nullità, o trista e falsa
moltissimo influisce su la sua o nullità, o trista e falsa esistenza morale,
partito, e poi magari di un gruppo o di un gruppetto, e poi,
6. in senso concreto: persona o cosa che esiste; l'individuo,
cupola del cielo / non sai se foglie o uccelli -e non son più.
venire, affacciarsi all'esistenza: cominciare o continuare a esistere, ad avere realtà
dannarsi l'esistenza: rendere, a sé o ad altri, la vita dura,
in rapporto (come causa, effetto o circostanza) con l'esistenza, con
: quello che si limita ad affermare o negare resistenza del soggetto. b.
è in rapporto con l'esistenzialismo filosofico o artistico; esistenzialista. papini, 26-351
, non posso fare della narrativa psicologica o psicanalitica. = deriv. da esistenza'
di kierkegaard, deve provare ogni esistenzialista o professante l'esistenzialismo, ci fu qualcuno
attribuzione di un predicato a un soggetto, o invece un atto * sui generis '
pensiero? l'esistenza, insomma, è o no predicato? esistenzi alizzare, tr
esistenzialménte, avv. relativamente all'esistenza o all'esistenzialità. b. croce
intr. (pass. rem. e$istéi o e$istètti, e$istésti; part. pass
come abbia potuto esistere il mondo, o si voglia creato in tempo, o
o si voglia creato in tempo, o si voglia eterno. milizia, ii-257:
si vada, nuotare fuori dell'acqua o, per alto che si salga,
vita vegetativa, sensitiva, intellettiva, o alla vita ultraterrena o a una vita immaginaria
, intellettiva, o alla vita ultraterrena o a una vita immaginaria e favolosa)
, 6: ma dunque esisto! o strano! / vive tra il tutto e
legge? 3. costituirsi, o trovarsi costituito, in una propria struttura
costituito, in una propria struttura giuridica o politica (uno stato, una categoria
dalla volontà generale; cosicché fa d'uopo o che non esista corpo politico, o
o che non esista corpo politico, o che esistendo abbia la volontà a se
ora odo esister in duomo, o sia in s. reparata, chiesa cattedrale
miseria, era brevissimo: forse quattro o cinque nomi. 5. con
esiste neppure un esempio di tali accidenti o conseguenze. cesarotti, i-51: le frasi
tra individuo e individuo di una stessa o di diverse nazioni, esiste dalla nascita
: finirà, sì, finirà presto o tardi di esistere, di rasserenare e illudere
rajberti, 2-191: « fai da burla o davvero? ». « ma davvero
tra voi se c'è alcuna cosa più o meno: il popolo di roma avrà
. cosa quale io abbi più cara o tanto esistimi quanto la cognizione delle azioni
cose sì fatte, e quelle esistimando o dandovi a divedere esser buone, v'
. segni, 7-131: l'oppenione, o vogliam dire l'esistimazione, non è
di perplessità. guarini, 372: o grillo, come mi hai fatto stare un
incaricandosi di firmare per chi non voleva o non sapeva. guerrazzi, 6-76:
sa lei... per sé, o qui... di casa mia
che s'interrogavano i passanti se credessero o no al miracolo, e una risposta esitante
di emilio una psicologia più delicata, o almeno più sottile, di quella che aveva
eutichiani che non sapevano se dovessero accettare o rigettare il concilio di calcedonia; che
padre è qui per sollevarti da qualsiasi dubbio o contrarietà, per consigliarti e illuminarti in
per consigliarti e illuminarti in qualsiasi esitanza o pensiero molesto. baldini, i-432: panzini
. difficoltà incontrata nell'intavolare una conversazione o una trattativa; indugio e disagio a
interesse poi. 3. ritegno provato o dimostrato nell'accin- gersi a un'azione
, rispondo: « l'ora nona, o iesus, nel còmputo del popolo servile
devo ordinargli di prepararmi il bagno o di lucidarmi i gambali. = voce
esitare per qualche momento sulla scelta più o meno felice dell'espressione, ma non
giammai dimostrarne a noi stessi l'esagerazione o la falsità. manzoni, pr. sp
anche tu i sarai posto alla màcina o sul banco. / esegui! fracchia,
dalla prep. a oppure più raramente in o dì. compagnoni, i-15: io
compagnoni, i-15: io non so, o epicarmo, se tu credi che allora
v.]: si esita nel parlare o per i riguardi detti, o per
parlare o per i riguardi detti, o per prudenza e rispetto, o perché la
detti, o per prudenza e rispetto, o perché la memoria manchi. anco tacendo
dire con tono esitante (a introdurre o concludere il discorso diretto). landolfi
ritmo e smorzare l'intensità del suono o del canto per ottenere un particolare effetto
esitando. -con riferimento ad animali o a esseri inanimati: muoversi lentamente;
, / e trattenere un quadro otto o diec'anni. broggia, 144: sono
prezzo vile e di perdenza, e farlo o per bisogno di danaro o per non
e farlo o per bisogno di danaro o per non vedersela deteriorare. goldoni,
mostra, rivelare (special- mente pregi o difetti); dare libero sfogo (a
dare libero sfogo (a energie fisiche o morali). saccenti, 1-1-4:
acqua, usato nell'industria come umettante o come plastificante. èsito (ant
un cerchio di legni sovraposto, un'apertura o finestra rotonda. redi, 16-v-106:
bisognerà credere, che la cagione consista o ne'ventricoli del cuore, o ne
consista o ne'ventricoli del cuore, o ne * canali di esso cuore. a
operature scalpate... dall'exito o vero preminenzia dilla corona non siano occultate.
castiglione, 428: se pur vole scrivere o parlare, farlo con tanta modestia e
dell'esito di quella seta, filugelli, o altro, che saranno state appresso di
da questa l'esito dell'opera buono o tristo c'abbia a succedere. alfieri
-medie. la conclusione del processo morboso o del ciclo di una malattia. banti
esiziali e memorabili sciagure furono mai fondati o distrutti o trasferiti i diademi dell'una
memorabili sciagure furono mai fondati o distrutti o trasferiti i diademi dell'una all'altra
2. in senso concreto: persona o cosa che è causa di danno o
o cosa che è causa di danno o rovina. caro, 6-1273: dove
il fero marte, disse: / o marte, marte, esizioso iddio, /
: che non obbedisce a un ordine o a una norma. vico,
di... menare una vita eslege o chiudersi in una torre d'avorio,
= voce dotta, comp. da « o [$io] e biosio (v.
ai danni di individui appartenenti a tribù o gruppi etnici diversi dai propri.
primario costituito di cellule con pareti suberificate o cutinizzate; si forma sotto l'epidermide
; farsa recitata dopo una tragedia o dai mimi nelle favole atellane (nel teatro
tragedia; così le satire ovvero essodi o uscite, per simigliantissima causa, dopo le
economici, morali, religiosi, o per sfuggire il pericolo di invasioni, catastrofi
le parti di quantità si dividono, o, secondo aristotele, in prologo, episodio
, episodio, esodo, coro; o secondo scaligero, in protasi, epitasi,
esofago dopo resezione di esso per stenosi o per tumori. = voce dotta
. apertura cruenta dell'esofago dall'interno o dall'esterno del collo a seconda che
taglio \ esofaringe, sf. o m. anat. superficie esterna della
comp. dal gr. g£ (o 4 fuori 'e dal tema di cpépco
nulla su una determinata questione, o rifiuto (suffragato da giuramento) di accettare
da un dovere, ufficio, compito o incarico considerato gravoso (e, per
lo più, anche non gradito o comunque non particolarmente -desiderato); esentare
da una necessità, da una condizione o circostanza non gradita; esimere.
e come egli dimostra essere più sapiente o migliore di noi? de sanctis, ii-15-
da un dovere, da un compito o una necessità. svevo, 5-138:
della superiore autorità, di un ufficio o incarico; destituire, rimuovere.
, così esonerata e isgravata, senza sacco o pera corre dietro alle vestigie del salvatore
esonerare; il sollevare da un ufficio o compito divenuto oneroso; dispensa.
, destituzione da un ufficio, carica o impiego; il provvedimento con cui si
[sardi] non avevamo operai chimici o meccanici da esonero. bocchelli, ii-357:
reggimentali, enti pubblici e privati più o meno utili in ogni caso a loro
a esopo, che si ispira a esopo o alle sue favole. alfieri, v-2-857
l'acque] cascando in su finocchi o sermenti secchi o frasconi o vimini che vi
cascando in su finocchi o sermenti secchi o frasconi o vimini che vi sien posti
su finocchi o sermenti secchi o frasconi o vimini che vi sien posti sopra,
monte s'ingannò di cento braccia, o quello che nello stimare il peso di
le vanaglorie i capi del popolo: o al modo gesuitico, metterli in voce d'
. carducci, iii-25-374: altra idea o cosa, e questa più determinata,
la qual conghiettura, siccome in due o tre giorni non devierebbe esorbitantemente dalla vera
precisione, così nel corso di settimane o mesi terrore si fa notabile e grandissimo.
loro per questa esor- bitanzia dover dire o che dio fusse ingiusto o che lui
bitanzia dover dire o che dio fusse ingiusto o che lui non avesse provvidenzia delle cose
, ii-12: nonostante la sua intensità, o forse a causa di questa, la
opposto. 2. affermazione errata, o anche eccessiva, esagerata; errore (
di esorbitare dal dominio riconosciuto dell'arte o del gusto corrente. alvaro, 7-119:
, e tu disprezzi le esorbi- tazioni o discordanze, in questa parte tu se'epicuro
si propone di cacciare da un luogo o da una persona uno spirito o un
luogo o da una persona uno spirito o un demone. -in partic.:
: le purgazioni per mezzo de'ferri infocati o delle acque ferventi o gelate furono non
de'ferri infocati o delle acque ferventi o gelate furono non men da'principi che
era consultata nel ramo esorcismi, aperture o rotture d'incantagione, sbratto del malocchio
persona, un luogo, una cosa (o anche per stornare l'influenza considerata malefica
essorcizzava non so se in parigi, o in altra città di francia, ivi vicina
della grammatica. manzoni, 818: o fosse un suo ritrovato per uscir d'
d'impiccio, in qualunque maniera, o fosse un vero accesso di frenesia,
non badate nemmeno a chi v'esorcizza o vi canonizza coll'aspersorio
riconosciuta, sebbene per bisogno d'illusione o per calcolo di utilità, sia stata spesso
: lo stornare un'influenza giudicata negativa o malefica. l. bellini,
esordiente di caffè-concerto, se n'andavano così o per bere o per infronzolarsi. baldini
se n'andavano così o per bere o per infronzolarsi. baldini, i-402: con
. la prima parte dell'orazione (o dell'epistola), secondo la retorica
un fascio di cartelle scritte a matita o a penna, d'ogni stagione di
anal. proemio, prologo (di poema o di componimento poetico); introduzione,
parte iniziale (di un trattato filosofico o storico, di un articolo, ecc.
sequirò appresso le mie già promisse novelle o vero istorie. pulci, 28-68:
2. per estens. principio di discorso o di ragionamento; preambolo di tono un
, di approcci amorosi); parole o versi con cui si inizia un canto.
l'animo mio senza farti essordio o proemio, però che teco io mi credo
non sapeva bene se in forma di conclusione o di esordio. borgese, 1-47:
, parole. pulci, 27-273: o bianciardin, qui non bisogna essòrdia,
principio (di un'attività artistica politica o professionale, di una carriera, o di
politica o professionale, di una carriera, o di un ministero, e anche di
un ministero, e anche di un'azione o della vita), prima apparizione (
. 2. iniziare un discorso o uno scritto; cominciare a parlare;
-ci). geogr. di regione o bacino idrografico le cui acque scorrono verso
dalla quantità delle sillabe, ma da una o e per dimostrare quello che posson le
de cieli più di quelle quattro figure, o vero esomazioni e colori finge che
cui radice non è coperta dal tubercolo o è già e meravigliose..
muratori, 5-i-58: imperciocché la rettorica o persuade, o difende le virtù e
: imperciocché la rettorica o persuade, o difende le virtù e buone azioni degli uomini
e buone azioni degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o perseguita
uomini; o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le
o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le cattive loro
dagli antichi si divise in esornativa, o sia dimostrativa, in deliberativa e in
aggettivo che accompagna costante- mente una persona o un oggetto, per designarne una qualità
per esortarla. foscolo, vii-34: o italiani, io vi esorto alle storie.
quel suo famoso sonetto: * sudate, o fochi, a preparar metalli ':
che ammonisce, che incita a fare o a dire qualcosa. s.
2. sf. esortatòria: orazione o lettera diretta a esortare. cesarotti
precettori con ammaestramenti, minaccie, essortazioni o simili altre persuasioni di parole s'ingegnaranno
cotali persuasioni, non faran mai alcun giovamento o profitto. g. bentivoglio, 4-418
si dovrà egli uccidere per trar lui stesso o per risquoter altri dal precipizio? manzoni
della legge. 2. orazione o allocuzione esortatoria. bisticci, 3-150:
. 3. locuz. a o per esortazione di qualcuno: per sua
esortiva, sf. ant. orazione o lettera esortatoria. dolce,
acume del mio spirito circa la biblia o contra lutero? o pure che io la
circa la biblia o contra lutero? o pure che io la informi di qualche
distinguersi il milord, ma bene esoso / o per lo men ridicolo si rende.
. locuz. -a vere esoso qualcuno (o qualcosa): averlo in odio,
(con riferimento a quei popoli primitivi o inculti, lo studio dei quali è
epifisarie (e solo raramente provocano dolori o disturbi). a. cocchi,
ossea, distinta per le varie sembianze o cagioni nelle varie specie e nomi di
protuberanza legnosa che si sviluppa sul tronco o sui rami di un albero, in
in conseguenza dell'azione di funghi parassiti o di ferite che ne impediscono il normale
... compariva una macchina o un palco portato su quattro ruote, ove
; l'una « exoterica », o sia per lo di fuori, pubblica ed
tutti i discepoli tutta la loro scienza, o le credenze e opinioni, ma talune
, che è proprio di quelle dottrine o concezioni religiose e misteriche (teosofia,
, e anche delle pratiche di sette o società segrete, secondo le quali la
i segreti; che può essere compreso o praticato dai soli iniziati ed è a essi
e profonda conoscenza di una determinata materia o argomento. b. croce, iii-27-271
calore (con riferimento a un fenomeno o a una reazione chimica o nucleare
fenomeno o a una reazione chimica o nucleare). -composti esotermici: composti che
che è importato, che è proprio o si riferisce a luoghi, cose, costumi
può accusarmi di favorir il neologismo nostrale o esotico, senza taccia o di mala intelligenza
neologismo nostrale o esotico, senza taccia o di mala intelligenza o di mala
senza taccia o di mala intelligenza o di mala fede. primo, conc.
: i resti de'corpi organici terrestri o marini, indigeni od esotici, che si
: gl'italiani, non più di quattro o cinque, avevano, fra tanto grave
-che richiama alla mente terre lontane o genti remote (e per lo più
a paesi lontani, stranieri; carattere o origine forestiera. carducci, iii-22-445:
, sarà tutto l'abavo del padre o il tritavo dell'avo. algarotti, 1-95
partic., dell'oriente e del sud o anche di civiltà primitive) ed è
. ogni elemento forestiero presente nella letteratura o nell'arte. -in linguistica, parola
nell'arte. -in linguistica, parola o forma o locuzione assunta in una determinata
. -in linguistica, parola o forma o locuzione assunta in una determinata lingua da
incline a vagheggiare terre straniere e lontane o a rappresentarle nell'arte.
. in oculistica, strabismo concomitante interno o convergente. = voce dotta, comp
d'annunzio, 1-737: va, va o nave, secura oltre tutte le sirti
ciglion più ripido / godrò sedermi, o monte, / dove si espande l'anima
espandevano in canzoni selvagge gridate a squarciagola o in lunghe cantilene piene di malinconia.
. espansibilità, sf. capacità o proprietà di espandersi (per lo più
uomini può crescere in due modi, o per espansione, ossia moltiplicandosi per via
ossia moltiplicandosi per via di generazione, o per annessione, ossia aggiungendo a sé
il lumacone] sul dorso due alette o risalti o espansioni membranose. a. cocchi
] sul dorso due alette o risalti o espansioni membranose. a. cocchi,
ingrandimento territoriale, allargamento della propria influenza o del proprio potere politico ed economico;
quale le nebulose extragalattiche (nebulose spirali o galassie) si allontanano tutte da noi
si sporgono dall'uno all'altro giardino o vi tendono l'occhio curiose. savinio
cordialità i propri affetti (una persona o il suo carattere, la sua indole
: ciò che è accaduto alla kàthchen o caterina barlausen, può egualmente capitare a
altra donna d'indole espansiva con maggiore o minore pericolo di vita. michelstaedter,
miei compatrioti affettano, dopo sédan, o di spregiarla o d'inventariarne le immoralità
affettano, dopo sédan, o di spregiarla o d'inventariarne le immoralità. bontempelli,
questo: un sistema di governo è repressivo o espansivo? = forma suggerita dal fr
: di qua lago, chiuso all'estremità o piuttosto smarrito in un gruppo, in
(per 10 più per lungo tempo o anche per sempre). -per
: trista condizione del povero espatriato. o trova occupati i suoi nidi antichi; o
o trova occupati i suoi nidi antichi; o se vuol formarsene dei nuovi, tutti
stato; emigrazione. - espatrio abusivo o clandestino: l'uscire o tentare di
espatrio abusivo o clandestino: l'uscire o tentare di uscire dal territorio dello stato
foscolo, vii-124: ma quanto, o giovani, non è più espediente e più
non so pure ammettere il dubbio se fosse o no stato espediente alla originalità delle letterature
tempo, secondo che conducono la occasione o la necessità. e però è buono espediente
difendersene, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura, farsi fare copia autentica
col paesaggio, e parlare di vulcano o venere non è più espediente retorico, tanto
2. ripiego (spesso fraudolento o ai limiti dell'inganno) atto a
di rivelare prette falsità a danno suo o d'altrui, onde... tentare
vergogno di raccomandarmi all'aiuto dei conoscenti o di ricorrere a miseri espedienti.
non possino detti ufficiali comandare a tutte o parte di dette bandiere;..
asciutto e diminuto, e pare trovato o da persone che paia loro mill'anni espedirsi
delle consulte ed andarsene a casa, o da chi venga giù con la deliberazione
si espediva; alle volte per la difficoltà o multiplicità aveva bisogno di reiterati. colletta
.), dando gli opportuni chiarimenti o concludendo. -anche: spiegarsi.
; spedito, leggero (una persona, o una facoltà dell'animo).
a quelli intelletti che per malizia d'animo o di corpo infermi non sono, liberi
, come i cavalli ove s'usi o non son buoi. 3.
sono di parere che stendendosi i veliti, o gli espediti che noi diciamo, nell'
, imperoché non si scriva della scultura o della pittura come di storia poetica.
è expedita; pur penso averla stasera o domattina. c. e. gadda,
la vittoria. ariosto, 46-88: o contra turchi, o con tra gli alemanni
, 46-88: o contra turchi, o con tra gli alemanni / quel re
, eliminare dall'organismo (sostanze superflue o nocive, anche malattie).
. muratori, iii-176: i diaforetici, o sia i sudoriferi, [sono]