fisica e morale (di una persona o di un popolo). cammelli,
, zucchero, vaselina, ecc.) o dotata di un'azione debolissima analoga a
, per cose da nulla, suscita o deprime le masse. dossi, 899:
, mediante l'impressione delle potenze esterne o sia stimoli, concepisce un'azione.
. eccitaménto, sm. l'indurre o incitare a compiere un'azione, a
incremento, incentivo a un'attività commerciale o industriale o artistica. lanzi, iii-207
incentivo a un'attività commerciale o industriale o artistica. lanzi, iii-207: durava
i loro tormenti solo agli stretti parenti o al medico; essi, per eccitamenti esterni
motivo di agitazione sociale e politica (o anche di rinnovamento, di riscossa).
, eccitante, coadiuvante e coronante, o in qualunque altro modo a te piacciati
. peregrini, 1-85: il confronto o diciamo commercio delle cose con l'uomo
mani cada, sia caduta, possa o soglia cadere in alcuno de'nostri sensi
, ecc.); che provoca eccitazione o turbamento; che mette in stato di
nulla d'orribile, nulla d'ostentato o di sforzato negli avvenimenti e nei caratteri
azioni; spingere, con la parola o con l'esempio, a seguire una condotta
del zelo pastorale. cieco, 41-1: o grazie infuse dal superno giove, /
e al culto divino, anzi confermarlo o augumentarlo, discemendo el troppo da quello
poi avessero solo a limarsi nei traffici o a perigliare sui campi? dossi,
balconi, per eccitare il popolo, o per discutere il da fare nei
del corpo, come in uno che corre o facci qualche forte esercizio, ancora genera
ii-110: le cipolle cotte nel forno o sotto la brace eccitano la venere, pro-
sono stimoli e ritegni valevolissimi ad eccitare o a frenare la sensibile gioventù. fogazzaro,
; ridestare, animare una facoltà spirituale o intellettuale. cavalca, 9-132: la
ha riservato in sé certe cose insolite o non molto consuete che tu, sapienzia
gran pari ecciterai qualora, / pollo o fagian con la forcina in alto / sospeso
, 8-28: uno sguardo candido, smarrito o appassionato può allora davvero eccitare la tenerezza
piè picciolo creino, ovvero eccitino, o risultino in questa bellezza. -ant
tutte altre terre del comune di firenze, o a esso comune accomandate, che 'l
accomandate, che 'l comune di pisa o nella guerra 0 innanzi la guerra per
0 innanzi la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese.
innanzi la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese. savonarola,
-distogliere da una determinata condizione o situazione. crcscenzi volgar., 1
capacità di suscitare una determinata reazione fisica o spirituale. pallavicino, 8-79: chi
e il sentimento eccitato da questi è stato o gaio, o derisorio, o
questi è stato o gaio, o derisorio, o anche penoso. moravia,
o gaio, o derisorio, o anche penoso. moravia, ix-254: ogni
tale che dà vita ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi
vita ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi morali. comisso
si fa 'premura ', o si * sollecita 'o si * affretta
, o si * sollecita 'o si * affretta 'un altro, cui
, cui si dette una commissione, o si chiese qualcosa, a farla o a
, o si chiese qualcosa, a farla o a rispondere... meglio si
diletto suol procedere dall'udire, o ciò che ne tocca; e questo si
, essendo inseparabile da una infusione, o, vogliam dire, da una eccitazione straordinaria
. 2. stimolo, reazione fisica o nervosa; stato di tensione, di
, di orgasmo, di agitazione nervosa o psichica, di esaltazione; turbamento, inquietudine
sopra il corpo vivente. innalzamento parziale o generale del movimento vitale. carducci,
v. autoeccitazione). -eccitazione propria o eccitazione singola: quando la corrente viene
di una forza elettromotrice (direttamente o attraverso un campo elettromagnetico impresso),
i senati, e le 'ecclesie 'o comizi, nei quali si dibattevano molte
di disputare colli prelati della ecclesia, o sia con altri, come da parlare audace
coloro che aderiscono a determinate dottrine politiche o scientifiche o letterarie. b.
aderiscono a determinate dottrine politiche o scientifiche o letterarie. b. croce,
entusiasmo vennero al fascismo non da questa o quella singola classe, ma da uomini di
tutta la macchina dello stato ecclesiastico, o, per dir meglio, la repubblica
. -che è posto, stabilito o disciplinato dall'autorità della chiesa (una
chiesa, che attiene al suo governo o spetta alla sua autorità. cavalca,
contro il canonico e l'abate con atti o sentenzie condannatorie o assolutorie, egli [
l'abate con atti o sentenzie condannatorie o assolutorie, egli [il papa] le
che se non sarà obe- dito, o vero si differirà a farlo, procederà più
, il diritto proprio della chiesa (o di una data chiesa), tordinamento
-il diritto posto dallo stato (unilateralmente o mediante un concordato con la chiesa) per
e su controversie di diritto matrimoniale, o in cui una delle parti fosse un
l'interdetto sui monticelli. -proprio o caratteristico del clero, di una chiesa
sorelle, candide, amorevoli ragazze invecchiate o che stavano invecchiando in quell'aura ecclesiastica
e, per essa, il papa) o anche una chiesa particolare (e,
tale sovranità, che dipende da essa o è al suo servizio (uno stato,
da considerazioni e interessi esclusivamente religiosi o relativi alla chiesa (un testo, uno
alla religione, son fatti ecclesiastichi, o sia la chiesa regolare, o secolare
, o sia la chiesa regolare, o secolare. savonarola, 8-ii-46: la devozione
, seguito immediatamente da un nome o da un pronome (che in questo
enclitica), per indicare una persona o cosa che sopraggiunge o appare subitamente,
indicare una persona o cosa che sopraggiunge o appare subitamente, o per farne notare
cosa che sopraggiunge o appare subitamente, o per farne notare la presenza (ed
(ed è spesso accompagnato da avverbi o altre determinazioni di luogo); al figur
il parlante pare rivolgersi a immaginari interlocutori o anche a se stesso).
3. riferito a un discorso che segue o precede, per introdurre, o concludere
segue o precede, per introdurre, o concludere riassumendola, una dimostrazione, una
(e spesso regge proposizioni interrogative indirette o causali, introdotte dalle locuz. ecco
teologìa è una condizione della morale, o un'imperfezione di essa? ecco la questione
(esplicita, spesso introdotta da che, o implicita) serve a sottolineare un fatto
* certo *, 1 appunto 'o addirittura il valore di un'interiezione (
, ecco che ne ritrovammo poco più o meno di vintidui passi discosti da onde eravamo
da un complemento di luogo (proprio o figur.) o da un complemento
di luogo (proprio o figur.) o da un complemento in funzione predicativa (
stupore, soddisfazione, rincrescimento, dispetto o altra emozione, a seconda del contesto)
savonarola, iii-5: eccoci dunque, o diletti in iesu, qua in campo
pleonastica (specie in un discorso reticente o evasivo). serao, i-930:
». cfr. fi. érysipèle o érésipèle (forma ant. herisipille, nel
da erisipelato; cfr. fr. érysipélateux o érésipélateux (nel 1545).
, 25: simigliano quasi le antaridi, o erisme descritte da vitruvio, che non
sostenere i muri, affinché non pieghino o cadano; nelle opere militari si chiamano
di ridurre a contraddizione un'argomentazione o di rilevarne le aporie interne, non per
filosofia dello hegel non per curiosità letteraria o per vaghezza intellettuale ed eristica, sì
distinto coi nomi di dialettico e sofistico o eristico, rimasto senza criterio, era cascato
-i). medie. arrossamento diffuso o a chiazze della cute: è sintomo iniziale
e si manifesta anche per azione solare o di sostanze caustiche). d'
ulcere antiche, da pericranio leso, o da carie occulta. bocchelli, 1-iii-160
che si può presentare in forma acuta o cronica, ma con prognosi sempre infausta;
sesso italiano su le rive del mar rosso o eritreo. ojetti, iii-81: la
piglionate, comprendente 30 specie, arboree o arbustacee, diffuse nelle regioni calde,
; da varie specie si ricavano legname o droghe medicinali o foglie e fiori commestibili.
specie si ricavano legname o droghe medicinali o foglie e fiori commestibili. -in partic
; hanno fiori di color rosso più o meno vivace. 2. chim
però si trova generalmente in masse concrezionate o in incrostazioni; ha un caratteristico colore
feto negli ultimi tempi di vita uterina o il neonato subito dopo il parto, caratterizzata
rossa della pelle, estesa a tutta o a gran parte della superficie cutanea,
che serve in medicina allo stato di solfato o di cloridrato come anestetico locale e cardiotonico
dolori intervengono dapprima alla sera, o di notte, poi anche di
eritromelìa, sf. medie. colorazione rosea o rosso cupo che risiede nell'arto
nel vedere un riflesso rosso sul contorno o su tutta la superficie degli oggetti (e
, dovuto a un processo infiammatorio o a congestione o a pletora o poliglobulia.
un processo infiammatorio o a congestione o a pletora o poliglobulia. -eritrosi facciale
o a congestione o a pletora o poliglobulia. -eritrosi facciale: rossore congestizio
volto di alcuni soggetti dopo i pasti o in seguito a ingestione di bevande calde
in seguito a ingestione di bevande calde o alcoliche. -eritròsi pigmentata peribuccale: colorazione
potassio; sono adoperate per tingere seta o lana in rosso bluastro o giallastro,
per tingere seta o lana in rosso bluastro o giallastro, o per tingere carta,
lana in rosso bluastro o giallastro, o per tingere carta, paglia, ecc.
tingere carta, paglia, ecc., o come sensibilizzatori fotografici. = voce
qualsiasi scultura con la sola testa o a mezzo busto montata su un pilastro.
scritte ne le tavole di pietra o di metallo o ne le colonne o ne
tavole di pietra o di metallo o ne le colonne o ne le piramide o
o di metallo o ne le colonne o ne le piramide o ne l'erme
o ne le colonne o ne le piramide o ne l'erme 0 ne le sfingi
ne l'erme 0 ne le sfingi o in altra opera materiale, ma ne l'
sileni sedenti nelle officine di scultori d'erme o busti di mercuri. f. buonarroti
per segno di questi ed un'erma o un termine per quelle. monti,
c'è scampo: si muore / sapendo o si sceglie la vita / che muta
medicina si distingue un 1 ermafrodismo interno 'o 'vero e un 1 ermafrodismo esterno
vertebrati si riscontra solo in alcuni pesci o come anomalia (è detto ermafroditismo sufficiente
di un testicolo e di un ovaio o di un organo costituito da tessuto ovarico
e da tessuto testicolare. -ermafroditismo apparente o pseudoermafroditismo: quello determinato da un'
che la mista persona possa rappresentare ermafrodito o endimione o selene, la dea, secondo
mista persona possa rappresentare ermafrodito o endimione o selene, la dea, secondo la
so qual mostruoso ermafrodito affetto di elefanzia o di idrope. fanzini, iii-237:
delle naturali razze sien generati, anfibii, o vogliamo dire ermafroditi, con due nature
che dalle piante ermafrodite alle unisessuali, o dai rettili e dai ruminanti alla specie umana
, come la rosa, il garofano o il giglio (sì, anche il giglio
prima, se il gerondio è maschio o femmina, o pure ermafrodito, e
se il gerondio è maschio o femmina, o pure ermafrodito, e in che grado
ermatene; cioè sorta di termini, o statue di mezzobusto. milizia, ii-356:
dette 'erme 'tutte le pietre quadrate o cilindriche sormontate da una o due teste
pietre quadrate o cilindriche sormontate da una o due teste, le quali ultime però diconsi
l'ermellino contendono molti essere il guaiaco o legno santo; qualche somiglianza per certo
. -i). interprete di testi o documenti, esegeta; chiosatore. =
dispute interminabili sulla natura logica di questo o quel giro di parole, staccato dal
èp (i. 7] veù (o * interpreto'; cfr. fr.
da non poterne interpretare il pensiero, o prevedere le intenzioni: un comportamento,
3-162: il ruolo del letterato decadente o « ermetico », come diceva lui,
viene identificato col dio egiziano theuth o thoth), sono di intonazione
alberti e non serve a gropius o a le corbusier. 2. l'
. = dal fr. ertnin o hermin (sec. xii), dal
ed ermi / ricovri a maghe o ladri esser infame / sogliono invito. alfieri
bel sen! leopardi, 1-2: o patria mia, vedo le mura e gli
, 32: tu non ti levi, o fratei mio. d'amore / cantan
', né mai né inanzi ', o 4 444 4 'ndietro
del mare. d'annunzio, v-2-22: o roma, come un barbaro ebbi gioia
, dal gr. gpr) p. o <; 4 solitario, deserto '
èrnia, sf. medie. fuoriuscita totale o parziale di un viscere dalla cavità nella
orifizio naturale (se è congenita) o artificiale (se è acquisita).
-nel linguaggio comune indica l'ernia addominale o inguinale. -ernia cerebrale: fuoriuscita di
spostamento del nucleo del disco anteriormente o posteriormente per malformazioni congenite (cifosi,
congenite (cifosi, ecc.) o per movimenti eccessivi, sforzi, ecc.
fra 1 rimedi per iniezioni, bagni o fomenti trovano efficace la bistorta, le
buona maniera a dedicarsi piuttosto alla fotografia o alla fabbricazione delle calze espulsive e degli
caratterizzato dal calice diviso in quattro o cinque parti, la corolla monopetala ipocrateriforme,
dotta, lat. scient. ernodèa (o. swartz, nel 1788),
colonna, 1-363: né qual megara erexe o qual compose / el domitor ne'parti
, / n'altra che longa aetate o il tempo erose, / contra qual vio-
vio- lenzia e suda e treme / o di duro adamante o di topazio,
suda e treme / o di duro adamante o di topazio, / per cui eterno
monti, 1-4: cantami, o diva, del pelide achille / l'ira
suo destrier: / il vostro sangue, o eroi, nudrì le rose / di
opera letteraria, ha il ruolo principale o uno dei più importanti e significativi;
allora codesto eroe da salone, per puntiglio o per vanità, si sentì capace di
determinato (per lo più per beneficenza o per opere pubbliche).
in modo eroico, con grande valore o ardimento; stoicamente, con fermezza d'
. carducci, ii-20-162: addio, o eroicamente amata. alla vita o alla
, o eroicamente amata. alla vita o alla morte. 2. con
spontaneamente colui che gli avanzasse di meriti o di virtù sue o de'suoi maggiori,
avanzasse di meriti o di virtù sue o de'suoi maggiori, come fu codro
fantasia e intelletto, come età divina o ferina, età eroica ed età umana.
periodo di formazione di una qualsiasi impresa o movimento, nel quale sono necessari grande
del buon frate 0 del buon vescovo o del buon curato, semplici e retti
foscolo, xviii-222: se mai tardassi, o rimanessi, o mutassi strada, accusatene
se mai tardassi, o rimanessi, o mutassi strada, accusatene la guercia [la
eroici, fanno parere le umane virtù o non credibili o inimitabili. collodi,
parere le umane virtù o non credibili o inimitabili. collodi, 40: queste
questa voce che suona 4 da eroe 'o 4 che tratta cose da eroi '
dopo la nostra morte. -virtù eroica o in grado eroico: perfezione eminente nell'
: eroicamente; secondo la foggia greca o romana; secondo uno stile epico,
di ardimento, di valore guerriero, o che si prodiga per una causa nobile
. protagonista femminile di un'opera artistica o letteraria. milizia, iii-295: una
proprio cuore, senz'aiuto di libri o d'esempi i germi dell'eroismo e compiono
bartolini, 5-102: un eroismo senza archibugi o scimitarre (eroico in quanto amico di
, a cui sembravano calar dal cielo, o erompere dalle viscere della terra. rovani
specie, opposto agli istinti di thanatos o della morte (e hanno come contenuto fonda-
mentale la sessualità, ma possono sublimarla o stornarla in amore per i genitori, per
acque correnti, per il moto ondoso o per l'attrito delle masse di
attrito delle masse di ghiaccio (o anche per l'azione del vento).
2. medie. lesione della cute o delle mucose (per lo più circoscritta
umori intestinali, versato per l'erosione o disfacimento d'alcuni canali. orioni,
di un metallo prodotta da un liquido o da un gas. 4. numism
acque scorrenti sulle rocce, una sostanza o una malattia sulla pelle o nelle mucose
una sostanza o una malattia sulla pelle o nelle mucose). redi,
che devono servire per giungere alla verità o per mezzo delle risposte dell'interlocutore o
o per mezzo delle risposte dell'interlocutore o dimostrando che non c'è risposta razionale
, non già perché l'avversario risponda o sciolga i suoi dubbi, ma per
), proprio di un determinato periodo o gruppo o società. e
di un determinato periodo o gruppo o società. e. cecchi, 6-134
: a costoro che erano più metafisicamente o sacerdotalmente disposti, seguivano, e talvolta
sotto l'aspetto fisico, come impulso o rapporto sessuale); amoroso, amatorio
'mania erotica chiamasi quella spezie di delirio o melanconia prodotta da un amore eccessivo.
possibile che non m'interessi d'altro? o è perché il rapporto erotico riesce più
libero, voluttuoso: uno scrittore, o anche un libro, una poesia, ecc
, principe de'poeti erotici, o vogliam dire amorosi, della francia. pananti
? -sostant. autore di versi (o prose) di carattere amoroso.
in cui si simboleggia l'attrazione amorosa o, nei balli nuziali, la passione
; le larve (piccole, cilindriche o depresse) vivono nel nido di imenotteri
mammiferi dove si nutrono di residui vegetali o animali, oppure si trovano in sostanze
, oppure si trovano in sostanze vegetali o animali in putrefazione. =
che vengono ad assumere un'importanza centrale o comunque assai grande nell'esistenza dell'individuo
comunque assai grande nell'esistenza dell'individuo o della società. rovani, ii-475
egoismo a due, lontananza, indifferenza o inimicizia di anime nel contatto di corpi
di motivi erotici in un'opera letteraria o figurativa o cinematografica. alvaro,
erotici in un'opera letteraria o figurativa o cinematografica. alvaro, 13-290: sapevo
attribuire una carica erotica a oggetti o parti del corpo o funzioni o
erotica a oggetti o parti del corpo o funzioni o intenzioni che non hanno
o parti del corpo o funzioni o intenzioni che non hanno di per sé riferimento
terminologia del rickert) non sia erotizzato o innamorato, in cui non ami e non
e non si compiaccia nel suo amore o nei suoi amori. erotizzazióne, sf
erotizzazióne, sf. psicol. più o meno consapevole attribuzione di una carica erotica
erotica a oggetti, parti del corpo o situazioni che normalmente non hanno riferimento alla
dei problemi dell'amore inteso come impulso o rapporto sessuale. c.
virus filtrabili e caratterizzate da una più o meno ampia diffusione di vescicole e di
l'aspetto di erpete (una malattia o un sintomo). = voce dotta
.. chiamon oggi i nostri 'erpicare'o * imporcare '. soderini, ii-380:
? trinci, 1-378: passati poi due o tre giorni dopo vangata [la terra
: è formata da un telaio rigido o snodato, che porta nella parte inferiore
, che porta nella parte inferiore denti o catene girevoli, o dischi regolabili quanto
nella parte inferiore denti o catene girevoli, o dischi regolabili quanto a sporgenza o inclinazione
, o dischi regolabili quanto a sporgenza o inclinazione a seconda della profondità che si
(e può essere a trazione animale o meccanica). crescenzi volgar.
mastra? roccatagliata ceccardi, 13: o guidator del carro che in aer l'ali
, né se il luogo è buono o tristo. monti, 1-78: levossi achille
fermo, inquieto; che è trascorso o compiuto vagando per diversi luoghi e paesi
botta, 4-1134: acque stagnanti, o fuori del loro letto errabonde. d'
cielo l'idea d'un mondo in formazione o in agonia sotto il capriccio del vento
soffici, v-1-486: e un lamento errabondo o un sorriso furtivo nella tranquillità di uno
luce e ci minacciano gli acquazzoni rabbiosi o gli stillicidi ostinati. alvaro, 12-125:
, 1-288: se è erramento di via o venti contrari v'hanno fatto capitare
più volte fatta di una filosofia spontanea o ingenua o innata o nascosta (abdita
fatta di una filosofia spontanea o ingenua o innata o nascosta (abdita), che
una filosofia spontanea o ingenua o innata o nascosta (abdita), che sarebbe sola
sola permanente nel variare delle opinioni filosofiche o a cui lo spirito, dopo molti
/ presta più che non è saetta o dardo. caro, 4-568: era costui
. della valle, 61: sorgi, o donna, / già ebrea serva ed
quel negozio. -che è trascorso vagando o passeggiando qua e là, senza meta
ardor ch'io sento / fia con acerbo o lieto fin conchiuso. tansillo, ix-603
e lieta, / se damma errante o fer cignal saetto. riccardi di lantosca
via della vita. campana, 37: o tu chiomata di muti canti / pallido
37: non mai più bella luce o più bel sole / del viso di costei
la novella / prole de'campi, o duce antico e padre / dell'umana famiglia
alba il lacerante / pallore sopra queste o quelle foglie. -fluente, sparso
osservati questi pezzi non a foggia di frombole o cogoli 0 pietre erranti che dire gli
1-49: ove men'porta il calle o 'l piede errante, / cerco sbramar piangendo
de la terra e del mar confine o freno / non trova al corso; ond'
, insaziabile ero sempre. eppure, o mie pupille erranti, non avete veduto
. figur. che si allontana dal vero o dal bene o dal giusto (o
si allontana dal vero o dal bene o dal giusto (o ne vive abitualmente lontano
o dal bene o dal giusto (o ne vive abitualmente lontano, immerso nell'
può riferirsi anche alle facoltà dell'animo o ai sensi in quanto sottoposti alla possibilità
di sé gode. aretino, iv-1-123: o turba errante, io ti dico e
senza campane. rota, ix-678: o luce del gran padre, o vita,
: o luce del gran padre, o vita, o via / del mondo errante
luce del gran padre, o vita, o via / del mondo errante e morto
, verso l'inaco i arido, o uomo? né ti cerchi nave / che
. 7. geogr. laghi o paludi erranti: bacini lacustri (tipici
spostano, sotto l'azione del vento o di particolari condizioni dei fiumi che li alimentano
mar va declinando, / e se vada o se stia, mal si presume.
/ del nostro re la sorte. o in altre rive / va sconosciuto errando,
in altre rive / va sconosciuto errando, o più non vive. foscolo, scp
stelle ad una ad una, / o come il tuono errar di giogo in giogo
i-121: perché un'idea senza parola o modo di esprimerla, ci sfugge,
modo di esprimerla, ci sfugge, o ci erra nel pensiero come indefinita
5. maffei, 351: quante foglie o fiori / ha primavera, over di
, senza scopo 0 meta apparente (o anche con moto incessante, senza fermarsi
dolci nodi, in trecce avvolti, / o pur a l'aura sciolti, a
aura errando, / su le guance ondeggiando o sovra il collo, / da fame
panzacchi, vi- 1049: erra, o mi pare, / sul mio volto una
figur. sbagliare in ciò che si pensa o si sostiene o in ciò che si
ciò che si pensa o si sostiene o in ciò che si fa; commettere errore
; ingannarsi in ciò che si crede o si afferma. mazzeo di ricco,
, ossia la gioia del bello, o c'è o non c'è.
gioia del bello, o c'è o non c'è. 5. commettere
. commettere colpa; mancare al dovere (o anche alla convenienza, agli ordini)
contro ciò che è buono e giusto o retto. giamboni, 60: il
. giamboni, 60: il fatto o il detto altrui ricorditi di non ripigliare
lasciata la malizia, credano in te, o signore. meditazione sopra l'albero della
puote errar per malo obietto, / o per troppo o per poco di vigore.
per malo obietto, / o per troppo o per poco di vigore. anonimo,
vari governi per li quali andò successivamente o simultaneamente errando o lo spirito umano o
li quali andò successivamente o simultaneamente errando o lo spirito umano o il caso,
o simultaneamente errando o lo spirito umano o il caso, o la forza delle circostanze
lo spirito umano o il caso, o la forza delle circostanze particolari, non
suolsi porre in fine di ciascun volume o dell'opera. leopardi, iii-495: la
di cosa: che muta di luogo (o anche di aspetto); che si
luogo concavo, non però dissipata o dispersa, ma per quelle chiuse voragini vagando
piacevole narcotico, quale sarebbe l'infusione o il giulebbo del papavero erratico. cestoni
compiono spostamenti irregolari in cerca di cibo o di condizioni ambientali favorevoli. 5
vecchiezza pensò essere stato figliuolo di giove o di niobe. buti, 3-406:
e così storceno le sen- tenzie, o rendono falsi e torti li testi e le
;... non febbre erratica o ettica, non pallore, non soppressione di
di animale. boccaccio, i-499: o giovane donna lungamente per lo mondo errata
che è in errore; che sbaglia (o ha sbagliato); che cade in
un'opinione, un concetto, un atto o un'operazione della mente, ecc.
pucci, cent., 47-90: o quanto egli era errato suo pensiere, /
so se è errato nello scrivere, o se pure vuole dire: dare una
errati non seder sopra gli erbati (o sopra i prati). proverbi toscani
. che erra, che commette (o ha commesso) errore. lancillotti,
error commesso, emendarlo, con tagliarsi o bruciarsi l'erra- trice sua mano.
due can valenti, / per cibo o per amore o altra gara / mostrar
valenti, / per cibo o per amore o altra gara / mostrar col grifo aperto
2. locuz. - avere terre moscia o francese o a formar l'erre scabrosa
locuz. - avere terre moscia o francese o a formar l'erre scabrosa, /
moscio', come dicono a roma, o * erre 'alla francese, o '
o * erre 'alla francese, o 'gorgia ': distinzione dei * gagà
, affinché essa non s'impolveri, o non s'immolli, o non s'insudici
s'impolveri, o non s'immolli, o non s'insudici sulla terra. talora
, e si tira su nel naso, o per fare starnutire, o per far
nel naso, o per fare starnutire, o per far cadere dal cervello la pituita
decotti,... gli errini o nasali, i serviziali. buonarroti il
colpa. una connotazione spreg. o iron., l'affettazione giamboni
unendo dimenano 'n gran ragia / per erro o per follia d'amore
il demente /... erro o dritto non sente, / non à laude
in su i quaderni dela compagnia, o per erro o per altre cagioni, non
quaderni dela compagnia, o per erro o per altre cagioni, non vi si
tedesco. fazio, ii-32: o d'aquisgrana maladetta paglia, / o
: o d'aquisgrana maladetta paglia, / o di melano sventurato ferro, /
di melano sventurato ferro, / o di roma ancor l'oro,
rajberti, 2-136: in questa floscezza o accidia di pose [nel quadro] sta
, nel calcolo, nel progetto, o anche nell'attuazione, nel compimento di
che si fonda su errori logici (o anche morali o religiosi: e in quest'
su errori logici (o anche morali o religiosi: e in quest'ultimo caso
i-190: le mie dottrine sono erronee o malsonanti; io non riconosco le autorità
erronea: giudizio, circa la liceità o illiceità di un'azione o omissione, viziato
la liceità o illiceità di un'azione o omissione, viziato da errore; e
coscienza invincibilmente erronea), l'azione o l'omissione è lecita; nel caso
(coscienza vincibilmente erronea) è più o meno colpevole a seconda della misura della
] erano sperdute con un errore, o sia divagamento ferino, dentro la gran
1-843: deh! voi pietosi; o al mio presagio fero / crediate;
al mio presagio fero / crediate; o, all'egra fantasia dolente / cedendo,
mio / errore. leopardi, 16-74: o cara luna, al cui tranquillo raggio
opra gentil, fia pegno eterno, o figlia, / dell'amor che per te
dell'ardente lume / non turba, o farfallette, i vostri errori. d'annunzio
altro puote errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore
errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore. sacchetti,
imprendano, acciocché terrore d'uno o di due non faccia danno a molte persone
quale prima propone quanto sia grave inconveniente o desiderare o sperare d'avere quelle cose
propone quanto sia grave inconveniente o desiderare o sperare d'avere quelle cose che eccedono
, 3-872: credo di aver urlato o almeno ne sentii lo sforzo nella strozza
forme e manifestazioni particolari, per lo scambio o per l'illegittimo connubio tra due forme
: con maniere troppo risentite inveiva contro o gli errori d'ingegno o di dottrina
risentite inveiva contro o gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'
gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'letterati suoi emoli,
doveva con cristiana carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli. p. verri
carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli. p. verri, i-74:
: tutti gli errori già dominanti più o meno, presero dallo sbalordimento, e
tuo senno eran disformi. -come personificazione o materializzazione. simintendi, 1-173: tesifone
regole che governano un modo di parlare o di agire; trasgressione dei precetti a
precetti a cui deve ispirarsi un'arte o una disciplina; mancanza di correttezza,
i-72: ad ogni errore di pennello o mancamento di giudizio che venisse lor fatto
hanno tempo, conoscendoli da per loro o avvertiti da altri, a ricoprirli e medicarli
romagnosi, 10-17: un errore in astronomia o nell'arti belle non è paragonabile ad
un altro, nella trasposizione di lettere o, più raramente, di righe);
: se talvolta rispondendo in coro all'inno o alle litanie... le avveniva
e la grandezza medesima. -errore sistematico o costante: quello che si ripete sempre nello
che si ripete sempre nello stesso senso o in misura eguale; errore accidentale o
o in misura eguale; errore accidentale o casuale: quello che dipende dall'influsso
le ricette si usa a scriverle in latino o in francese? i pesi farmaceutici d'
che possono esser nella divisione della mostra o negli altri materiali strumenti), della
è difficile il giudicare s'ell'è o s'ella non è per appunto in sul
. 10. dir. falsa o incompleta rappresentazione di una situazione di fatto
situazione di fatto (errore di fatto) o di diritto (errore di diritto)
per errore, estorto con violenza, o carpito con dolo, può chiedere l'annullamento
circostanze aggravanti, che riguardano le condizioni o qualità della persona offesa, o i rapporti
condizioni o qualità della persona offesa, o i rapporti tra offeso e colpevole.
ordine sacro, l'avere un altro vincolo o ligame, la pubblica onestà e l'
: quello che consiste in una falsa o incompleta rappresentazione della realtà che incide sul
incide sul processo formativo della volontà, o, rispettivamente, in una divergenza involontaria
dell'atto giuridico che viene compiuto, o che cade su un aspetto secondario,
errore: allontanarsi dalla via della verità o della virtù; giudicare falsamente, ingannarsi
figlia; / se son sanza sapore o poco cari, / priego non vi facciate
state scritte che a nostro ammaestramento, o per fuggire gli errori che essi commisero,
fuggire gli errori che essi commisero, o per imitare l'opere egregie che essi fecero
prego, / esci d'errore, o re; né con tuo biasmo / arrecar
disciplina. -anche: pensare, parlare o scrivere in modo non conforme alla verità
tale errore menato, che se socrate o aristippo feciono o dissono alcune cose contra
menato, che se socrate o aristippo feciono o dissono alcune cose contra 'l comune usato
quel ruolo funesto, ma altri ancora o per vendetta o per errore, i
funesto, ma altri ancora o per vendetta o per errore, i corpi de'quali
] con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a
consiste in questo: abattersi a pigliargli minori o in cose che non importino molto
, le sole iniziali s. e. o o., e indi si firma
le sole iniziali s. e. o o., e indi si firma.
lavoro stampato fin qui fosse trascorso qualche o scorrezione, o errorùccio intorno alle voci
qui fosse trascorso qualche o scorrezione, o errorùccio intorno alle voci e modi di
uno degli accademici appunta qualche errorello rimasto o per difetto di tra- scuraggine o per
rimasto o per difetto di tra- scuraggine o per colpa di smenticanza. -acer
, che, essendo egli di 18 o 20 anni, l'abbia fatto di 60
graziosi ragazzi dai lineamenti omerici li incavalcavano o li traevan pel morso. soldati, i-197
ogni vuoto, ogni solco, ogni erta o gruppo / s'empia, s'uguagli
i-483: amo io così raffigurarti, o pia '/ sposa, lungo l'
. archit. ant. stipite di porte o finestre; piedritto. palladio,
e scuro ogni suo calle. / o erta vana, dilettosa e falsa, /
toccar la cima / io possa, o far, che s'io cadrò su l'
di tra la cancellata in cima, o in scesa giù verso i campi. rebora
, i-20-62: sorgi, all'erta, o seghezzi, a te discopre / febo
. pucci, cent., 14-91: o per viltà, ovver per tradimento /
al combattimento, essere pronto all'assalto o alla difesa (un soldato, un
più tardo, / volga alla china o drizzi all'erta il corso, / quell'
non so se più ai suoi buccheri o a lei, non sono state altro che
rocche] che sono circundate da fiumi o da paludi, come è mantova e
, come è mantova e ferrara, o che sono poste sopra uno scoglio o
o che sono poste sopra uno scoglio o sopra uno monte erto, come monaco e
non è stella / nel firmamento, o che tarda s'aggiri / prossima ai
s'aggiri / prossima ai poli, o in mezzo al ciel veloce, / che
alto (una persona, un organo o un membro del corpo umano).
leopardi, 27-110: me certo troverai [o morte], qual si sia l'
di una persona, a un membro o a un organo del corpo: grosso
chi si sia che vogli monstrarsi o troppo timido o non più cupido d'essere
che vogli monstrarsi o troppo timido o non più cupido d'essere che di parere
prima che i difensori potessero adoperare artiglierie o schioppi per ributtarli. fontanella, iii-356:
erto come per lo in giuso, o ponere per traverso;... e
che se alcuna laudevole operazione avesser fatta o facessono. e. zani, 79:
della famiglia crocifere, che comprende quattro o cinque specie della regione mediterranea, fra
nota è quella detta rughetta, ruchetta o rucola (eruca sativa); è
a lobi poco profondi, fiori giallo-pallidi o quasi bianchi, con venature porporine o
o quasi bianchi, con venature porporine o violette, in racemo spiciforme; il
uscire all'improvviso d'un'eruca, o bruco, o crisalide, o bozzolo,
improvviso d'un'eruca, o bruco, o crisalide, o bozzolo, o simile
eruca, o bruco, o crisalide, o bozzolo, o simile, tutti diversi
, o crisalide, o bozzolo, o simile, tutti diversi dalla spezie dell'automa
il nome di * ruca 'o 'eruca '... ha
ginanni, 1-220: 'erucàgine', o 'rucagine '. si rende frequentissima
.]: 'erudibile': da potersi più o men facilmente e utilmente erudire. non
si abbia vissuto nella società, o attinto leggieri erudimenti dall'esperienza, si avrà
, spesso ancora per malvagità di cuore o per vizio sfrenato. = voce dotta
seguito da compì, introdotto da in o di). -anche: ornare, arricchire
seguito da un compì, introdotto da in o di). -anche: che ha
si poteva spiegare con una teoria atomica, o qui gli atomi erano invisibili ad ogni
rapido sui versi di difficile struttura sintattica o implicanti un difficile concetto morale, un
valore, pur conferiscono tutti alla intelligenza o erudita o poetica o grammaticale o storica
pur conferiscono tutti alla intelligenza o erudita o poetica o grammaticale o storica del canzoniere
tutti alla intelligenza o erudita o poetica o grammaticale o storica del canzoniere. piovene
intelligenza o erudita o poetica o grammaticale o storica del canzoniere. piovene, 5-488:
, alla dottrina, al sapere, o che compie lavoro di studio e di
numero di fatti e di nozioni, o che ricerca esamina e studia con cura metodica
, ii-9-347: la raccolta dei documenti o dei fatti documentariamente accertati è opera del
fatti documentariamente accertati è opera del filologo o erudito; l'opera dello storico richiede
due particolari classi della vecchia * societas 'o 'res- publica literaria ': ai
i loro degni compagni nei mediconzoli, o addirittura nei veterinari. = voce dotta
un'ingente quantità di nozioni riguardanti una o più materie. -anche: ricerca di
complesso di nozioni riguardanti argomenti di studio o di scienza, posseduti mnemonicamente dall'intelletto
di scienza, posseduti mnemonicamente dall'intelletto o contenuti in un libro; preparazione approfondita
seguito da compì, introdotto da in o di); cultura, dottrina. -anche
stato... poterono mai cancellare o attenuare la gravità d'un simile reato
storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente, a una fantasia poco
erudizione. -antica erudizione: studio o conoscenza di documenti, notizie concernenti l'
di testimonianze, monumenti e documenti, o appresi dai libri. pallavicino, 1-4
di riferimenti culturali, ricavata dallo studio o dall'esame di testi, documenti, monumenti
bùgnole sale, iv-228: quel poeta o quel filosofo, perciò che il principe
certo a tale proposito servito ai lettori o serviranno ogni possibile erudizione -cilindri assiri,
sf. letter. complesso di notizie o di nozioni dotte, astruse, ricercate.
materie]... di bile pretta o flava, o verde, o
.. di bile pretta o flava, o verde, o eruginosa. tramater
o flava, o verde, o eruginosa. tramater [s. v.
e dicesi propriamente da'medici di bile o sputo il cui colore si avvicina a quello
, tr. emettere ruttando (il cibo o il gas formatosi nello stomaco);
vulcano, anche nella personificazione mitologica, o un proiettile che esplode); mandar
sappiano eruttare tanta copia di fango, o ripetere le eruzioni a così brevi intervalli,
i fumaioli eruttavano un fumo scuro più o meno denso che andava ad annerire la
(una parola, una frase, o anche una bestemmia, una sciocchezza)
vicinanze possan trovarsi concrezioni porose vulcaniche, o eruttate tali quali da un vulcano o
o eruttate tali quali da un vulcano o condensatesi poscia. stoppani, 1-334
ii-7-126: ma, se anche avessi visto o udito i belati e gli eruttati del
. geol. ant. emissione di gas o di materiali incandescenti da parte di un
, che si effondono colando dal cratere o da fenditure laterali; fase di deiezione
altissima temperatura, provenienti da regioni più o meno profonde della terra. 3
a tipo terzano, quotidiano, irregolare o subcontinuo. -febbre eruttiva mediterranea o febbre
irregolare o subcontinuo. -febbre eruttiva mediterranea o febbre eruttiva: malattia infettiva, forse
da un esantema diffuso di piccole macchie o papille. c. mei, 101
non accade mai prima del nono, o al più dell'ottavo giorno dopo l'
lì sulla gota. -eruzione da medicamenti o eruzione biotrofica: eruzione cutanea provocata,
presi in dosi minime. -eruzione miliare o eruzione miliarica: formazione di piccole vescicole
] se dai loro orzo arrostito, o fave spesse volte, ovvero ervo.
è lor buono il grano schietto, o ver ervo, brustolato insieme con l'
, liscie, in numero di quattordici o sedici. = voce dotta,
di idrogeno sostituibili da altrettanti atomi metallici o da altrettanti radicali basici monovalenti.
il massimo grado di ossidazione di elementi o di loro composti. elaborano,
indica, in chimica, idrocarburi saturi o composti analoghi. esabromodisilano, sm
inasprire, aggravare (un dolore fisico o morale, una passione, anche
accrescersi, inasprirsi (un dolore fisico o morale, un risentimento, una controversia
dimandata da evandro con efficacissime parole, o negare questa consolazione a l'animo esacerbato
prime tre, comparvero con freddo grande, o con leggieri brividi di freddo, ma
d'intensità ne'sintomi delle malattie acute o croniche, che succede più o meno
acute o croniche, che succede più o meno regolarmente, e più spesso la sera
(e si dice di una persona o del suo spirito, o anche di una
una persona o del suo spirito, o anche di una passione dell'animo,
del sistema monometrico (classe esa- cisottaedrica o della fluorite). = deriv.
del sistema monometrico (classe esa- cisottaedrica o della fluorite) per quanto forse pertenga
forse pertenga alla classe successiva (esacistetraedrica o della blenda). = » deriv
terza minore, quinta, sesta maggiore o minore. d. bartoli, 10-194:
malformazione con genita della mano o del piede, che ha, invece
in sèi luci uguali da cinque colonnine o pilastrini. = voce dotta, comp
amicizia né familiarità con una musa appigionata o venduta all'autorità despotica da me sì caldamente
brontolone, esagera: esagera l'ignavia o debolezza presente, perché ama il passato
vollero deriderlo, furono costretti a esagerarlo, o piuttosto a inventarne uno, loro,
di un'azione, una circostanza favorevole o sfavorevole, ecc.); esaltare
); esaltare, celebrare (le qualità o i meriti); manifestare vistosamente (
meriti); manifestare vistosamente (parole o sentimenti di gratitudine); magnificare.
da me per ragione d'essempio, o per un cotal modo d'essaggerare, perché
, 5-iii-195: le metafore continuate o sieno le allegorie da noi s'adoperano di
i limiti del conveniente (nel fare o nel dire qualcosa); sovrabbondare, eccedere
accentuarsi (le caratteristiche di una persona o di una cosa); peggiorare (una
l'onore d'esser detto talvolta esagerato o fanatico dalla generazione scettica snervata, fra
-trice). che esagera nel dire o nel fare. pallavicino, 1-251:
normalità (la dimensione di un oggetto o di un membro del corpo, un
papi, 1-1-251: erano gli esageratori, o com'ei li chiamava ancora, gli
fede. fogazzaro, 2-14: gl'italiani o s'ubbriacano o bevono acqua. dico
2-14: gl'italiani o s'ubbriacano o bevono acqua. dico per esagerazione,
, 1-54: se fossero davvero amanti o se la cosa non fosse che una esagerazione
l'esagerazione, della stessa esagerazione (o amplificazione) e, trascinato dall'argomento
non fanno cosa che l'evangelio commandi o commendi. galileo, 3-1-401: non occorre
. ant. sfogo, manifestazione di sentimenti o di passioni (di un attore che
delle sue cortecce [di noce] o foglie o dell'arbore con vino a mangiare
cortecce [di noce] o foglie o dell'arbore con vino a mangiare,
ramingavan sempre / com'onde d'oceano, o come nubi, / pei deserti del
anche a una condizione emotiva particolarmente agitata o a una fantasia soverchiamente fervida e ricca
salvini, 7-28: nella esagoge, o uscita fuori, di lacco ed
, molti, dato di piglio a tirso o ferule, si facevano temporarii orgiasti
garzoni, 1-761: le piramidi, o corte, o perfette, o triangolari
1-761: le piramidi, o corte, o perfette, o triangolari, o quadrangolari
piramidi, o corte, o perfette, o triangolari, o quadrangolari, o pentagonali
, o perfette, o triangolari, o quadrangolari, o pentagonali, o essagonali.
, o triangolari, o quadrangolari, o pentagonali, o essagonali. mozzi,
triangolari, o quadrangolari, o pentagonali, o essagonali. mozzi, 99: nell'
gli architetti quello edificio, che interiormente o esteriormente à angoli in squadra, o
o esteriormente à angoli in squadra, o sotto squadra; come per esempio, edifici
baldinucci, 58: 4 esagono o essàgono ', figura di sei angoli;
si dirà esagono equilatero et equiangolo, o esagono regolare; ed essendo di lati e
serdonati, 11-374: gli sguardi, o aspetti de'pianeti adunque sono quattro;
in numero dispari, le cui lettere o sillabe si leggono in senso diagonale, dall'
composti, / non tutti essendo esagoni, o quadrati, / non ponno, insiem
. medie. ant. che getta sangue o siero (un vaso sanguigno).
, onde gema continuamente l'umore sieroso o simile a purulento. pasta, 1-35
ho da andar dietro a vedere se o per la possanza del sole o per
vedere se o per la possanza del sole o per il conoeputo ardore nelle intime viscere
ancor, non pur se spira, o morde, / ver me l'orecchie di
paesani chiamano putizze, esalanti effluvi fetentissimi o caldi o freddi. foscolo, iv-366
putizze, esalanti effluvi fetentissimi o caldi o freddi. foscolo, iv-366: si;
, mettere in piena evidenza 1'esistenza o le caratteristiche di un fenomeno interiore o
o le caratteristiche di un fenomeno interiore o fisico; palesare, svelare. sannazaro
vien la parola: / che quindi (o così pare) a prima giunta,
anche svanire, sfumare: un fenomeno interiore o fisico, una sensazione uditiva, visiva
giorno, ii-994: ma guàrdati, o signor, guàrdati oh dio! / dal
noi col peso della bestialità più greve o ci avvelena con fermenti di odio.
, 1-102: ho segnate le finestre, o vogliam ancora di benzina e petrolio.
in fermento, tra i muri di palmo o poco manco, e tanto ben serrato che
. salvo da capo dove si lasciano dieci o dodici spiracoli per essalatori del fumo
: io t'ho vista esalare, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi
molte particelle d'anima sensitiva, esalate o dagli escrementi, o da'corpi morti o
sensitiva, esalate o dagli escrementi, o da'corpi morti o viventi degli animali
o dagli escrementi, o da'corpi morti o viventi degli animali. g. del
luogo, massimamente se tien di zolfo o bitume; il qual luogo così riscaldato
varchi, v-383: 'folgore 'o vero saetta non è altro che una esalazione
marino, i-159: quelle fiamme di tifeo o d'encelado, che nelle essalazioni d'
, è corallo « morto »; o perché fu tocco da esalazioni vulcaniche,
perché fu tocco da esalazioni vulcaniche, o perché strappato dalle correnti e deposto a
per capricci, per esalazioni d'umori o per bizzarria scappata fuori di molte zucche
. medie. ant. emissione di sangue o siero da certi organi. a
la grazia. cicerchia, 1-143: o madre mia, la grazia, che mi
apertura che permette l'uscita o il passaggio di aria, fumo, ecc
di aria, fumo, ecc., o lo sfogo del fuoco; espansione,
fuoco; espansione, dilatazione. o. rucellai, 2-1-4-113: bastivi ch'io
ogni visione, da ogni sentimento lieto o triste un esaltamento della forza, un
e profonde senza turbarle con l'incomprensione o l'esaltamento, ma in esse ritrovandosene
si vuole, dalla comune visione o insensati esaltamenti di essa. 3.
. ant. aumento delle proprietà fisiche o chimiche di una sostanza. c.
la presenza di quel poveruomo ingannato, o, in ogni modo, defraudato del suo
? non perché fosse posta in torre o in campanile, ma fu esaltata in
essaltato, che più abominevoli parole dice o fa atti. sacchetti, 49:
il tuo disire; / sanza di spada o d'altr'arma fedire / veduto ha'
disface, / senza pietà, senza legge o ragione. guicciardini, i-7: ardentissima
l'animo; provocare una profonda gioia o un intenso dolore; suscitare un sentimento
un intenso dolore; suscitare un sentimento o renderlo più intenso, più violento;
accrescere oltre la norma le proprietà chimiche o fisiche di una sostanza. -anche rifl
dante, par., 23-86: o benigna vertù che sì li imprenti!
alle opere irregolari, e non leggevano o sbadigliavano alle regolari. deledda, iv-351
: gli altri, rimordesse coscienza, o maraviglia esaltasse, tacevano. -insuperbire,
suoi nemici. idem, vi-472: o signore, sia esaltata la tua mano,
» articoli critici, storici, esaltativi o deplorativi; e spedirono i più astuti
, farneticava, tutta esaltata. « o non eri un'amazzone, a'tempi de'
un'amazzone, a'tempi de'tempi? o non hai fatto la guerra dentro gli
-che nasce da un animo (o anche da sensi) fortemente eccitato o
o anche da sensi) fortemente eccitato o turbato; pieno di entusiasmo, facile
estremista. -liberali esaltati: i progressisti o liberali estremisti del periodo risorgimentale, in
ei sieno già formati e patenti, o per l'esaltata o per la soppressa pulsazione
e patenti, o per l'esaltata o per la soppressa pulsazione del cuore,
tanta esaltazion del bel lignaggio / morte o fortuna invidiosa e ria. guicciardini,
di celebrazione. iacopone, 55-59: o mirabele odio mio, d'onne pena
cui possono tutte queste qualità meglio convenire o in cui più verificarsi che nella persona
12-362: tali sono quelle imprese che o per la dignità delltmperio o per la esaltazione
imprese che o per la dignità delltmperio o per la esaltazione della fede di cristo
imitazione di cristo, iii6- 1: o signore iddio mio, amatore santo, quando
esasperazione sentimentale; stato di forte tensione o turbamento emotivo (che si manifesta con
d'un uomo per un altro, o è fredda nei pericoli, o se non
altro, o è fredda nei pericoli, o se non è tale vien tacciata di
77: se la filosofia ha vaneggiato o vaneggia per le esaltazioni metafisiche, -noi
aumento oltre la norma delle proprietà chimiche o fisiche di alcune sostanze. -ant.
. e cotale altezza è nomata esaltazione o sublimità. d. bartoli,
una situazione, a saggiare la consistenza o la validità di un progetto.
abborrire e senza adorare le cose vecchie o le nuove, per ritrovare e discemere le
che la sua ostilità, investiva non imo o alcuni aspetti della sua vita ma tutti
di chiarire e risolvere un problema pubblico o privato, di giudicare l'opportunità di
ed ammendare tutto quello che parrà male fatto o dannevole allo stato della repubblica. angiolini
i sensi, onde conoscere la natura o le qualità di cose fisiche e materiali.
quando si fanno riviste dell'esercito, o di parte di esso, minutissimi sono gli
composta di parecchie migliaia di mattoni, o mezzi o interi, e di tavolette di
parecchie migliaia di mattoni, o mezzi o interi, e di tavolette di legno
, intesa a giudicarne il valore (o a stabilirne esattamente i caratteri storici e
); disamina del significato delle parole o della struttura della lingua. -anche:
fedele all'ispirazione dello spirito santo, o, nel protestantesimo liberale del secolo xix
, e dichiara eretica non questa o quella proposizione solamente, ma la libertà e
, saggio (scritto od orale, pratico o grafico) a cui si ricorre per
studi e di accedere alla classe superiore, o di conseguire un titolo di studio.
valutare l'idoneità a svolgere un mestiere o a esercitare una professione. pallavicino,
, 159: i soggetti, siano sudditi o stranieri, che sono dottorati fuori dal
il proprio controllo sull'istruzione (pubblica o privata); può essere prescritto per
prescritto per l'ammissione ai vari ordini o gradi di scuola o per la conclusione di
ai vari ordini o gradi di scuola o per la conclusione di essi (esami
autunnale, un alunno della scuola elementare o media, che, al termine del corso
, 54-8: si se'auro, ferro o rame provarite en esto esame. rosa
8-155: il più grande di cinque o sei, fra ragazzi e bambine, misurava
disus. interrogatorio di una persona imputata o sospetta di un delitto (compiuto da
delitto (compiuto da un giudice, o da altra autorità, nel corso di
penale, e spesso mediante l'uso o la minaccia della tortura). galileo
vengono sottoposti gli aspiranti alla vita monacale o a qualche carica ecclesiastica. giannone
il complesso delle prove chimiche, microscopiche o biologiche (sul sangue, sul liquor
escrezioni, materiale patologico, midollo osseo o altro tessuto). targioni pozzetti,
qualche seminio di male... o avesse qualche vizio istrumentale o qualche
. o avesse qualche vizio istrumentale o qualche disposizione ad altra malattia. bicchierai,
di un composto [esame qualitativo) o di determinarne le proporzioni e le proprietà
di giungere a stabilirne la relazione costante o legge (e a seconda dei mezzi
esercitazioni biologiche e scolastiche di gesuiti darwiniani o quasi. = voce dotta, lat
e di un sesto piede sempre spondaico o tro caico), caratteristico
formato di dattili. -esametro olospondaico o isocrono: è comple tamente
la prima metà è un senario o un settenario o anche un quinario, la
è un senario o un settenario o anche un quinario, la 2a
novenario; per il pentametro è un quinario o un settenario, o due settenari
un quinario o un settenario, o due settenari. pascoli, i-248: proveremo
i- 105: potessi, / o fanciulla, fermare quel riso ne 'l verso
. interrogatorio (spesso eseguito mediante tortura o minaccia di essa) a persona sospetta
minaccia di essa) a persona sospetta o imputata di delitto, esame (cfr
dì che ha a venire, o vuoi alla notte. pallavicino, 7-341:
greffiere '(che noi diremmo scrivano, o secretano della camera) ha cura di
adunanza, acciò quindi si rifiuti in tutto o pure se ne commetta l'esaminamento a
4. minuta disamina di problemi o questioni religiose e, in partic.
vengono imborsati fino al numero di due o trecento, e tocca alla sorte il
tocca alla sorte il decidere chi debba o no rimanere più lungo tempo a godersi
sorrido a tutti, mentre disprezzo tutti o almeno non amo alcuno. serao,
.. dobbiam dire * disaminamento 'o * esaminanza ', non *
* esame *; * saetta 'o 'folgore ', che pur sono voci
orlando dispiacere. cammelli, 25: o idio, quante fiate / mi augurio che
la lente la graffiatura d'un codice o scruta al microscopio l'intestino d'una
dimandi, e se non riceve doni, o dati o domandati, che all'amore
e se non riceve doni, o dati o domandati, che all'amore cominciato non
e la capacità a esercitare un mestiere o una professione, per accertare i meriti
lecito in questo regno far alcun'arte o professione pubblica, o aprir bottega, se
far alcun'arte o professione pubblica, o aprir bottega, se non è prima
voi il buon legnaiolo che ha uno o due apprendisti, il quale non seghi e
12. interrogare un testimone (o, in genere, una persona che
che si ritiene informata in qualche fatto o circostanza). valerio massimo volgar.
interrogatorio (da parte di un giudice o di altra autorità, spesso mediante uso
di altra autorità, spesso mediante uso o minaccia di tortura), chi è imputato
minaccia di tortura), chi è imputato o sospetto di delitto o di colpa.
chi è imputato o sospetto di delitto o di colpa. -anche per simil.
di sopra / son da le genti o vanamente ascosi / in vita, o
genti o vanamente ascosi / in vita, o non purgati anzi a la morte.
quistione, la quale egli non saprebbe diffinire o sentenziare, se prima non conoscesse la
esame morale e spirituale la condotta propria o di altri o la propria vita interiore
spirituale la condotta propria o di altri o la propria vita interiore al fine di
al fine di valutarne l'eventuale colpevolezza o i caratteri positivi e validi (e si
, anzi che per fedele sia ricevuto, o che d'aiutarlo gli si faccia promessione
libero, quando l'animo era lodato o ammonito, e siccome segreto cercatore e
giudicati; quanto maggiormente le buone opere o picciole o grandi fieno dal misericordioso iddio
quanto maggiormente le buone opere o picciole o grandi fieno dal misericordioso iddio pensate,
nella parola nostra si nasconda paura o cupidigia o ambizione. de marchi, ii-606
nostra si nasconda paura o cupidigia o ambizione. de marchi, ii-606: se
parte di dio: nel giudizio individuale o universale). - anche al figur.
dell'unghie, le quali avvegnono per chiavello o per legno, o per alcuna altra
avvegnono per chiavello o per legno, o per alcuna altra cosa che si ficchi nel
condizione di vita per assicurarsi della maggiore o minore regolarità nel loro organamento fisiologico.
un procedimento penale, sia come imputato o sospetto di delitto, sia come testimone
una esaminata ragione d'alcuna cosa fare o non fare; quattro cose in ciò si
3. interrogato, escusso (un testimone o, in genere, una persona che
che si ritiene informata di qualche fatto o circostanza). cavalca, ii-117:
a interrogatorio da parte di un giudice o di un'altra autorità: chi è imputato
un'altra autorità: chi è imputato o sospettato di un delitto. boccaccio,
d'alquanti rei di pena capitale esaminati o confessi. p. verri, i-375:
. tommaseo, 3-i-106: l'esaminato o per professore o per assistente..
, 3-i-106: l'esaminato o per professore o per assistente..., l'
, giudicato (nel sacramento della penitenza o da dio nel giudizio finale).
colle stampe libri di qualunque siano sacro o profano argomento, se prima non passano
deste mal fatte scuole, in quindici o venti giorni misi assieme alla diavola una
-commissione esaminatrice: collegio di professori o di esperti chiamato a pronunciarsi sulla maturità
diploma (e anche a un titolo o incarico accademico), oppure sulla validità
, oppure sulla validità di opere letterarie o artistiche o tecniche presentate a un concorso
sulla validità di opere letterarie o artistiche o tecniche presentate a un concorso.
che sottopone a interrogatorio chi è imputato o sospettato di un delitto. cellini,
di esaminare gli aspiranti ai benefici ecclesiastici o alla vita religiosa. -esaminatori sinodali:
sinodi diocesani su proposta del vescovo (o dal vescovo dopo aver udito il capitolo)
presentano per assumere le parrocchie vacanti, o di intervenire nell'assegnazione di altri benefici
siano descritti tutti quelli che saranno proposti o che proponeranno se stessi, e tutti
favori per levare alto gl'indegni o i disfavori per attraversare il passo e chiudere
degli ordinari, i quali potessero, o a perpetuo o a tempo, rimuovergli dall'
i quali potessero, o a perpetuo o a tempo, rimuovergli dall'uffizio nelle
eziandio da que'gentili, che, o increduli o trascurati dello stato nostro immortale,
que'gentili, che, o increduli o trascurati dello stato nostro immortale, non
ad altro che a menare con onestà o con quiete d'animo questi pochi anni terreni
imputata 0 sospettata di un delitto, o dei testimoni (compiuto da un giudice
dei testimoni (compiuto da un giudice o da altra autorità, spesso accompagnato dalla
me la via del conoscere s'era nobile o plebeio. acciainoli, 1-2-411: la
migliore per scoprire, questa fallacia, o conoscerne in tutto la verità. sarpi
vita religiosa, a un ordine (o anche ad accertare l'ortodossia di idee
accompagnato dalla tortura) di persona sospetta o imputata di delitto. a riosto
che ha perduto molto sangue (per ferite o per malattie); dissanguato; privo
, 1-809: mandami al tuo conspetto, o donna cruda, / che 'l tuo
bastante a mille piaghe. metastasi \ o, ii-331: ombra diletta / del
572: non gli fu meglio, o mio fratello morto, / non veder là
sfinito (in seguito a perdita di sangue o a patimenti o per stanchezza).
a perdita di sangue o a patimenti o per stanchezza). boiardo, canz
(un'opera, uno stile letterario o artistico, ecc.). marino
, 34 (593): corpi, o di persone morte all'improwiso, nella
. 1827 (595): corpi, o esanimati di subito nella via, ecc
dove sieno vicine miniere di zolfo, vetriuolo o altro, che volandovi, non ch'
gialli, insolubili in acqua, alcool o etere (e viene impiegato per coloranti
esantema poetico è l'ode a filli, o le riflessioni lacrimose sulla luna.
la corolla e i fiori di sei petali o foglie. = voce dotta, comp
insetti e delle larve fomite di sei zampe o piedi. se oltrepassano questo numero si
. gramm. attributo di pronomi o di aggettivi latini che nel maschile singolare
2. eccles. il capo di una o più grandi circoscrizioni ecclesiastiche (nella chiesa
; oggi, il luogotenente del patriarca o del metropolita. giannone, iii-138
risedendo gli esarchi, cioè i ministri o sia i governatori, postivi da i greci
sf. polit. governo di sei uomini o di sei partiti. -in partic.
consolato del mare, 23: nave, o naviglio, che per fortuna di mal
esarcie, come sono timoniere, alberi o antenne, o vele. tramater [s
sono timoniere, alberi o antenne, o vele. tramater [s. v.
mare, per esprimere tutti gli attrezzi o corredi di un bastimento non affissi allo
: è da intendere che quella nave o naviglio fosse bene e sufficiente esarciato, e
nave bene esarciata e corredata in porto o spiaggia, aspettando il carico. =
né a sesso, né a luoghi sagri o profani. davila, 53: il
è fatta per ridere e gridare, o per susurrar delle carezze; quando s'
, stona, fiaccandosi in piagnucolìi o indurendosi in esasperati esclamativi. comisso, 12-41
, di pene, ecc.; irritazione o forte eccitazione di parti malate del corpo
sei colonne sulla fronte (un tempio o un edificio). - anche sm.
problematici che per equivoco di termini, o per poca esattezza e precisione d'idee.
anche in ogni cosa appartenente a lingua o stile, i diligenti scrittori moderni,
ma bensì per la scusa dell'imputazione o restituzione degli esatti. g. m
. m. casaregi, 2-8: leggi o statuti, li quali...
esserlo. -che esprime (o atto a esprimere) con chiarezza e
[il giusti] ripigliando e compiendo solo o almen primo tra i moderni l'opera
: né si fa distinzione di colore o di foggia, per distinguere i maschi dalle
più esatte. 3. costruito o formato in modo da garantire un funzionamento
a narrare i suoi ricordi, più o meno esatti, sul luogo e le
, come le scienze puramente razionali, o le esatte. e. cecchi, 1-47
curvo, obbligato a guardare ogni due o tre battute se avesse scritto esatto.
per la riscossione delle imposte dirette o di altre pubbliche entrate. -anticamente,
medicina contro a gli essattori / avreste, o argomento alcun sì forte / che a
. impose a tutto il clero, o preti, o frati, o monaci che
a tutto il clero, o preti, o frati, o monaci che si possano
clero, o preti, o frati, o monaci che si possano dire, decime
fior, la fronda, / s'auro o se gemma altrui porti o nasconda.
/ s'auro o se gemma altrui porti o nasconda.
chi è incaricato da un ente pubblico o da privati di riscuotere le somme dovute per
miriamo a puntino se taluno è scarso o difettoso in amarci. giordani, xiv-40
. l'ufficio dell'esattore; il locale o i locali dove l'ufficio ha sede
: colei sola è casta, la quale o non fu mai da alcun pregata,
non fu mai da alcun pregata, o se pregò, non fu esaudita. pagliaresi
., 34 (597): « o signore! » esclamò renzo « esauditela
vedervi. non ha che qualche settimana o qualche giorno di vita. esauditelo.
vita, / sanza voler con meco accordo o triegua; / ma se questa sentenzia
, 1-135: a te volavo, o madre, / cui non piacque la terra
(tempio), un oggetto o una persona (sacerdote, vestale) venivano
sentine, doppi fondi, ecc.) o da quelli eventualmente allagati; il complesso
molière] non ha che quattro o cinque commedie, l'altre son farse per
temesse di rovinarsi il petto divenuto fragile o d'esaurire quel poco fiato. alvaro
mi sentivo tratto a cercar d'esaurire o demolire quella ragazza, che pure m'
, esprimere, manifestare ogni possibile contenuto o significato, ogni possibile operazione; ridurre
un modello in ogni sua parte invariabile, o esaurire tutte le forme e tutti gli
nuoce agli scrittori e li vizia, o li rilassa ed esaurisce. -rendere
e ora non fa che ripetersi, o strascinarsi sopra una via tutt'arida ed inamena
mai e non si esaurisce in queste o quelle delle sue partico- larizzazioni, negli
trovava al botteghino il teatro esaurito, o venduta la poltrona che avrebbe fatto comodo
settimana dormivamo qualche volta fino a dodici o quattordici ore di seguito.
. albertazzi, 381: negli esauriti o neurastenici è frequente la tentazione della morte
sua anima, su un tema cantabile o declamato, inconclusivo e già quasi esaurito
esaustivo, agg. letter. che tratta o tende a trattare in modo rigoroso e
: in confronto ai monumenti di pietra o di parole che il grande artista ha creato
non ne conosceva appunto il valore, o perché era l'ultimo di una razza
, c'è un mucchio di spine o di limoni esausti. -sterile.
. panzini, i-28: gli animi, o affaticati ed esausti da la antica operosità
. privare dell'autorità (una persona o un organismo che ha funzioni di comando
un organismo che ha funzioni di comando o direttive). caro, 3-1-42
stati deposti, overo dichiarati decaduti, o non legittimi, ed in somma esautorati
2. per estens. privare qualcuno (o anche un istituto, una classe sociale
riscossione, effettuata per conto proprio o per conto terzi, di una somma
minor quantità i pezzi aderenti e vicini, o per via di permutazione, o per
, o per via di permutazione, o per via di esborso effettivo con qualche
dogane, sono tutti esborsi ingiunti o stipulati in moneta sonante. svevo, 1-99
si illude di allogare tali scritti in giornali o riviste, o di raccoglierli a tempo
tali scritti in giornali o riviste, o di raccoglierli a tempo debito in volume,
in volume, e di ricavarne tutto o quasi l'importo del suo esborso, che
. 2. nella pesca, cibo o allettamento artificiale che si mette all'amo
oppure da sostanze vegetali come cereali cotti o macerati, frutta, riso, ecc
., oppure da imitazioni in metallo o altra materia del cibo naturale (pesciolini,
.), che per la loro lucentezza o vivacità di colori sono in grado di
i pesci. -nella caccia: cibo o boccone, naturale o artificiale, che
-nella caccia: cibo o boccone, naturale o artificiale, che si adopera, predisponendolo
e può essere costituito da animali vivi o da carogne, da frutte, da mangimi
dei gamberi lungo gli scogli, o dei vermiciattoli per l'esca. d'annunzio
, / ove all'esca fui preso, o mia nimica, / è l'amaro
che oggidì fanno tanti come di maschera o d'esca, è segno di politica insipiente
; / e però poco vai freno o richiamo. petrarca, 212-14: così venti
/ s'alcun di voi ricerca foco o esca / per riscaldar la mandra,
rione. -figur. ciò che eccita o alimenta una passione, un sentimento,
, un sentimento, ecc., o anche disordine, incidente, agitazione.
rai fatto esca. savioli, 742: o gallo, o tu di druidi / un
. savioli, 742: o gallo, o tu di druidi / un tempo orrendo
, porgere nuova esca al fuoco (o a un sentimento, a una passione,
): dar nuovi motivi a disordini o a passioni, renderli più gravi,
l'esca: essere del tutto privo o vuoto di denaro. pananti, i-22
accanto al fuoco: mettere se stesso o altri nell'occasione di innamorarsi o di
stesso o altri nell'occasione di innamorarsi o di essere preso da un'altra passione
, sf. bot. esca della vite o mal dell'esca: malattia della vite
un modo di esprimerei. -andare o entrare in escandescenza, in escandescenze:
: prorompere in furiose manifestazioni d'ira o di grave dolore con gesti e parole
accade che i carboni facciano escara, o sia crosta dura, che impedisce l'ope-
s'era aggrumato qualche succo di pianta o qualche resto di animale, c'era
di raccogliere le ghiande nel bosco o di portarvi al pascolo i porci; ghian-
tortole sono da essere prese all'escato o in altro modo, intorno alla ricolta
della teologia che considera le fasi finali o estreme della vita umana o del mondo
fasi finali o estreme della vita umana o del mondo (la morte, il giudizio
, il giudizio universale, la pena o il castigo ultramondani e la fine del
la considerazione degli stadi finali del mondo o del genere umano. b
miniere d'oro e d'argento che o non esistevano o non si potevano escavare.
e d'argento che o non esistevano o non si potevano escavare. -figur.
si vuole strettamente potare, cioè iv o in piedi lasciando; o da
iv o in piedi lasciando; o da ivi in entro escavata da piedi,
). che scava, che fa o dirige lavori di scavo (valendosi anche
. — in partic.: che esegue o dirige scavi archeologici. vallisneri
. 2. macchina escavatrice (o anche escavatrice, sf. o escavatóre
(o anche escavatrice, sf. o escavatóre, sm.). macchina destinata
di scavo, e da una gru o trattore che gli trasmette la forza necessaria
strumento di varia foggia usato per completare o regolarizzare brecce nelle ossa (ed è
subito che una pienetta, mezza piena o piena intera fosse passata. escavatorista
l'approfondimento di pozzi, di bacini o l'apertura di strade, di porti
si trovano infra la terra diseminati o a qualche profondità sepolti, e che dalla
, e che dalla coltura de'terreni o dall'esca vazioni per fabbriche si manifestano.
]: 'escavazióne', lo spurgo de'fossi o canali delle deposizioni fatte dall'acque.
raccolta di passi scelti di un'opera o delle di verse opere di
a parte, passi scelti di un'opera o di varie opere di un autore
ìschio), sf. (anche èschio o ìschio, sm.).
in dica la quercus sessilis o la quercus pedunculata, e loro
la qual fu una ghirlanda di leccio, o di quercia, o d'eschio.
ghirlanda di leccio, o di quercia, o d'eschio. = deriv. dal
facesse stare all'ordine tutti i caporioni, o, come essi dicono, eschievini delle
figur. guittone, i-9-69: o quanta e dilicata, morbida ed
, abitano in villaggi costituiti da iglù o da capanne di ossa di balena o da
iglù o da capanne di ossa di balena o da tende di pelli; hanno concezioni
la mutua comprensione tra i gruppi è resa o impossibile o difficile; il tipo linguistico
tra i gruppi è resa o impossibile o difficile; il tipo linguistico è vicino
folto, morbido, di colore bianco o crema (o anche grigio o nero
, di colore bianco o crema (o anche grigio o nero o fulvo)
colore bianco o crema (o anche grigio o nero o fulvo), muso affilato
crema (o anche grigio o nero o fulvo), muso affilato, orecchie erette
convegnenza. bianco da siena, 130: o cherubin di luce splendienti, /
col bisturi, di una porzione più o meno estesa di tessuto organico normale o
o meno estesa di tessuto organico normale o patologico (e tra le più importanti
dice pure 'escisióne 'una frattura o una ferita con perdita di sostanza.
; risoluzione di una malattia; diminuzione o perdita della voce. tramater [s
l'ira: / anzi esclamando: o scellerato, disse, / o temerario!
esclamando: o scellerato, disse, / o temerario! di costanzo, 1-45:
sole, se una mosca le morde, o che si versi loro un vaso,
si versi loro un vaso, o fugga loro di mano. carducci, iii-20-253
mano. carducci, iii-20-253: ora, o che il forte sia detto oppresso o
o che il forte sia detto oppresso o vinto dal vino, o che esclami
sia detto oppresso o vinto dal vino, o che esclami ed esulti o giubili dal
vino, o che esclami ed esulti o giubili dal vino, o che sia inebriato
ed esulti o giubili dal vino, o che sia inebriato, è, in
dire a voce alta, in tono enfatico o concitato; dichiarare con solennità; gridare
lecito esclamare come quel terenziano: « o caelum, o terram, o maria neptuni
quel terenziano: « o caelum, o terram, o maria neptuni ».
: « o caelum, o terram, o maria neptuni ». guicciardini, 114
, 114: quando voleva fare impresa nuova o deliberazione di grande importanza procedeva spesso di
d'òmo! ». sùbito: « o gesù mio, gesù mio! »
è fatta per ridere e gridare, o per susurrar delle carezze; quando s'
all'amica, stona, fiaccandosi in piagnucolìi o indurendosi in esasperati esclamativi.
un'improvvisa e veemente eccitazione dei sensi o dello spirito. storia di fra
le acconciature, scoprire le ultime portate o evoluzioni della moda, che venivano annunziate
mava, prorompe in questa esclamazione: o imaginativa che ne rube, / òhi
prima parte della esclamazione, (« o cieca cupidigia »), e poi si
si riferisce alla seconda parte (« o ira folle »). buti, 1-833
, ora ci maravigliamo, come: o sceleratezza incredibile e innanzi a questo tempo
dimostriamo sdegno, come nella fiammetta: o dii dove sete? tasso, 12-679:
ciò dante non ha bisogno d'osservazioni o di esclamazioni, o di apostrofi, non
bisogno d'osservazioni o di esclamazioni, o di apostrofi, non di gittare grandi
le esclamazioni, le apostrofi, le frasi o le particelle d'ammirazione e d'imprecazione
particelle d'ammirazione e d'imprecazione, o non hanno che un semplice punto,
non hanno che un semplice punto, o talora l'hanno interrogativo. 5
a cento a cento / era troncata, o in ad empie esclamazioni, ma
di arric -dare un'esclamazione o esclamazioni: esclachire e pareva che dalla
8. dimin. esclamazioncèlla. scritture o discorsi, perché appunto fatte troppo fami
pelle di cane marino, o di rangifero, per escluder l'aria
di tutte le forme create. o la neve cadente. baretti, 1-249:
i-4-166: escludere le filosofie della tale o tal altra nazione in particolare, qualunque si
, riservate alle « dive », o « divette », e consisteva in canzonette
qualcuno il godimento di un bene materiale o spirituale oppure l'esercizio di un diritto
escluderci, resultammo eletti deputati da diciotto o venti delle prime mandate. cicognani, 9-185
sarebbe stata esclusa perpetuamente dall'italia, o frenata in quei termini che le si
dalla cittadinanza, non di napoli o di ferrara, ma del mondo tutto;
medesima escludere 1'esistenza degli altri casi o diversi o contrari. pascoli, i-24:
1'esistenza degli altri casi o diversi o contrari. pascoli, i-24: o
diversi o contrari. pascoli, i-24: o rimatori di frasi tribunizie, o verseggiatori
: o rimatori di frasi tribunizie, o verseggiatori di teoriche sociali, che escludete
escludete la poesia, ditemi: era o non era al suo posto, nel secolo
sarà l'escludere tutte l'altre religioni, o come convinte di falsità palese, o
o come convinte di falsità palese, o come superate dalla cristiana in tutte quelle
liberava il padrone che l'aveva acquistato o al quale fosse nato da genitori servi
al secondo. -vietare la pubblicazione o la lettura di un libro; censurare
fazio, v-12-66: la legge a morte o a tributo condanna / qual d'obbedir
piani superiori orizzontali delle quali [pescaie o chiuse] ereggendovi perpendicolarmente colonne di legno
de'canali, dette * sostegni 'o 'escluse '. = deriv.
sentirsi escluso; risoluzione con cui persone o cose sono tenute lontane da un luogo
carta, in forma di albero genealogico o di tabella ricca di segni grafici d'
efficacemente al godimento di un bene materiale o spirituale, all'esercizio di un diritto
favor della legge in difesa della proprietà o delle persone, ed ogni altro diritto
l'assistenza a coloro dai quali mediatamente o immediatamente ne dipende il sostentamento. colletta,
i-101: esponesse al pontefice le richieste o pretensioni del re: nominare a'vescovadi
e all'affetto; essendo queste ammissioni o esclusioni una cosa di mera convenzione.
.. significa qualunque diritto di preferenza o di esclusione che possa a taluno competere
che possa a taluno competere per legge o in virtù di speciale concessione.
7. log. rapporto fra due o più termini disparati, contrari o contraddittori
due o più termini disparati, contrari o contraddittori che si elidono a vicenda.
una di queste che si enumerano, o nessuna'. tommaseo [s. v.
9-2-145: ho promesso alla conversazione di chiedere o la conferma o l'esclusiva della supposta
alla conversazione di chiedere o la conferma o l'esclusiva della supposta voce turchesca non
perché ha da mutare i fatti? o uomini, o orciuoli. -ma allora avendone
mutare i fatti? o uomini, o orciuoli. -ma allora avendone avuta l'
il dire della libertà dei mari, o dell'esclusiva degli stabilimenti, di qualche
esclusivo. piovene, 5-268: vera o falsa che sia, la credenza della
contratti riguardanti la fornitura di determinate merci o lo svolgimento di una determinata attività;
, non più esclusiva d'una scuola o d'una casta, ma rispondente a
giusto solo il proprio punto di vista o a escludere ogni altra posizione. -anche
altra posizione. -anche: indirizzo politico o economico che favorisce la formazione e la
piace. il mio lavoro artistico è, o vorrebbe essere, di amore, di
in base ad accordi preferenziali, conserva o concede particolari vantaggi a determinati stati.
riferisce, che è proprio dell'esclusivismo o di chi è esclusivista.
quando arriva al colmo, diventa pazzia o umore monomaniaco, cioè la fissazione di
in modo esclusivo, di un diritto o di un privilegio; perfezione straordinaria,
d'esclusività, onde quelle cose rimangono escluse o negate semplicemente, come il predicato a
propenso a escludere e allontanare, o a negare, a vietare, a isolarsi
senso figurato); che è causa o effetto o condizione di incompatibilità, di
); che è causa o effetto o condizione di incompatibilità, di inconciliabilità.
questioni, se l'uomo si sviluppi o si componga. cesarotti, 1-442:
ben pubblico sono due termini reciprocamente esclusivi o d'una contraddizione inconciliabile. manzoni,
un fondo materiale suscettibile di conquista, o di esclusivo dominio. foscolo, xv-106
. monti, iv-92: questa lode, o mio caro, è troppo esclusiva,
un istante di debolezza, non di convinzione o trasporto, mi aveva la prima volta
il cui giudizio esclude qualsiasi giudizio differente o contrario. cesarotti, i-247: piena
. pirandello, 7-835: non curante, o ignara, lei lo lasciava lì,
le mura, / da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi
chi ricorre all'asilo sia de'compresi o degli esclusi. p. verri, i-84
ammesso al godimento di un bene materiale o spirituale, all'esercizio di un diritto
-sostant. cittadino colpito da pubblica infamia o privato dei diritti civili. farini,
, rifiutato, considerato come non valido o non compatibile (un modo di pensare,
richiede qualità virili anche nella donna, o come volete, primordialmente femminili. è
non dovesse passar mattino senza spese piccole o grosse, da cui risultavano nondimeno esclusi i
. 7. in proposizioni temporali o modali implicite (di senso reale o
o modali implicite (di senso reale o figur.): lasciando da parte;
d'una universalità d'uomini componenti una o più società, non si deve estendere
croce, iii-26-258: tutti gli impulsi o tendenze sono necessari alla vita e la
dell'uomo al piacere, ma solamente o principalmente per questo, che l'uomo
del paradiso, 139: che dici, o frate? preghiamotene, dilloci, acciò
una esenzione dall'obbe- dire alla legge o il godimento esclusorio di un diritto, del
con qual si voglia ordigno, o in altro modo escogitabile, nel fiume
e non al minimo escogitabile, o ad una eliminazione impossibile. manzoni
suppellettile, cosa quale io abbi più cara o tanto esistimi quanto la cognizione delle azioni
unica nazione di civiltà universale, o per lo meno dei tanti progetti escogitati e