trovavano. -ciò che, per dolcezza o bellezza, infonde un esaltante piacere.
qualsivoglia, per esempio dalla terminologia medico-legale o dalla terminologia militare dell'epoca. -piacere
coribante di accumular più rabbia, o energia, o libidine che fosse..
più rabbia, o energia, o libidine che fosse..., e
: estasi. iacopone, 73-12: o ebrìeza d'amore, corno volesti venire?
, di disordine causato da costumi dissoluti o da incertezze morali; vaneggiamento, follia
non ha origine da sacrilego disprezzo, o da empia avversione al suo culto,
4. potente manifestazione di fenomeni naturali o umani; fermento, fervore, tumulto.
iacopone, 65-27: ebrio par deventato, o matto senza senno, / lassanno sì
torna ebbro la sera a casa, o s'addormenta per le taverne. trattato delle
43-134: non sapea se fosse ebbro, o se sognassi, / o pur se
ebbro, o se sognassi, / o pur se 'l cervel scemo a volo andassi
molli, cioè quelli che disonestamente palpano, o toccano, o corrompono se medesimi,
che disonestamente palpano, o toccano, o corrompono se medesimi, né sodomiti, né
da un pensiero, da un sentimento o da ima passione particolarmente intensa, violenta
da un ballerino all'altro senza un'esitazione o una preferenza. dossi, 260:
luci ebre di sangue e d'ira. o. rinuccini, xxx4- 351: ebbra
è interamente assorto in voluttuosa contemplazione o nel godimento dei sensi. benvenuto da
'l ginebro, / se non lesse papiro o pergamena, / al certo in dio
bevitore ubriaco. baruffatoli, ii-211: o tu,... che qui resti
di sette; settimana'(da £38op. o <; 'settimo'). cfr.
s'assomigliano piuttosto a que'cocchi, o quotidiani o ebdomadari, di cui fanno
piuttosto a que'cocchi, o quotidiani o ebdomadari, di cui fanno uso gli
star certi che non la rievocano nostalgia o pentimento dei messicani. 3.
da compiere per tutta una settimana, o in un determinato giorno di ogni settimana.
di piante dicotiledoni gamopetale, comprendente alberi o arbusti con foglie intere, fiori regolari
legni pregiati, come l'ebano, o frutti commestibili, come il diospiro)
dispetto / a'piedi lor le macchie o dure glebe, / però ch'a quel
carducci, iii-20-385: erano abbatucoli pedanti o sagrestani delle lettere, e la chierica
l'occhio e la virtù visiva, o per natura o per la debilità che
e la virtù visiva, o per natura o per la debilità che apporta la vecchiezza
dove il delirio / ebete ride, o scompigliato corre, / e si rovescia e
3. che nasce da idiozia o dimostra palesemente ottusità di mente, stupidità
2. torpore mentale, scarsa acutezza o chiarezza dell'intelligenza, ottusità.
. scala del paradiso, 488: o amatore, se tu discordandoti non ti
per grasse nubi non sai qual sole o luna; nell'ebetudine crepuscolare s'allentano
, sm. plur. stor. setta o corrente estrema degli ebrei cristiani, vicina
per lo più per effetto del calore o di reazioni chimiche). biringuccio
corrompe, né anco per ebullizióne, o per umidità d'acqua. g
. -in sensc concreto: scritto o discorso nato da una commozione violenta ma
vie con in mano un libro russo o inglese o ebraico. -all'ebraica
in mano un libro russo o inglese o ebraico. -all'ebraica, '
complesso delle tendenze attribuito, a torto o a ragione, agli ebrei; modo di
. -i). studioso della civiltà o della cultura, o della letteratura,
studioso della civiltà o della cultura, o della letteratura, della lingua ebraica.
la quale abbattello subito dove volevano. o quanti ebrai- zano (dice il vannozzi
, agg. che appartiene al popolo o alla religione ebraica; che si riferisce,
veggian li occhi mei / sol chiaro, o sua sorella, / né donna,
2. che fa parte della lingua o della letteratura ebraica; composto da autore
candidati una persona a una carica pubblica o privata mediante votazione da parte di membri
di membri di un organo collegiale, o, anche, da parte di tutti
di tutti i membri di una comunità o istituzione interessata (in modo che in
complesso delle operazioni (convocazione dell'assemblea o dei comizi elettorali; votazione da parte
eleggere il presidente della repubblica), o i titolari degli organi direttivi degli enti
rinnovare tutti i membri del parlamento, o una quota parte di essi il cui
essi il cui termine è scaduto, o per sostituire qualcuno di essi che è
essi che è venuto a mancare per morte o dimissioni. -elezione diretta, elezione indiretta
. -elezione diretta, elezione indiretta o di secondo grado: quella fatta direttamente
: quella fatta direttamente dai cittadini, o, rispettivamente, da un'assemblea di
per securtà, loro figlioli e nepoti o altri, ad elezione del pontefice.
. se pure gli voleva far presente o alcun segno di guiderdone...,
nel servigio, che toscanamente vale opera o fatto qualunque. = voce dotta
stella] si rimove dal sole o il sole da lei tanto che cominci a
delle stelle è quando una stella esce o entra sotto i raggi del sole.
del sole sull'eclittica (l'apparire o l'offuscarsi di una stella per opera
la stella] si rimove dal sole o il sole da lei tanto che cominci a
60: al nascer de le stelle, o cosmico, o cronico, o
nascer de le stelle, o cosmico, o cronico, o eliaco, il
o cosmico, o cronico, o eliaco, il tramontar loro, o cosmico
o eliaco, il tramontar loro, o cosmico parimente, o cronico o eliaco
il tramontar loro, o cosmico parimente, o cronico o eliaco. cavalieri, 1-255
, o cosmico parimente, o cronico o eliaco. cavalieri, 1-255: l'orto
, sm. bot. genere di piante o suffrutici della famiglia cistacee, comprendente
opposte, semplici, intere, con o senza stipole; fiori in racemi terminali
stipole; fiori in racemi terminali semplici o composti con cinque sepali, di cui
sodico dell'acido p. dimetillamminoazobenzensolfonico o solfanil- azo-dimetilanilina (e si presenta sotto
bot. genere di piante erbacee annue o perenni della famiglia composte tubu- liflore,
in basso; fiori in capolini solitari o riuniti in corimbi, brattee invo- lucrali
corimbi, brattee invo- lucrali in due o più serie; fiori del raggio sterili,
fertili, ermafroditi, gialli, bruni o violacei; ricettacolo piatto o convesso;
, bruni o violacei; ricettacolo piatto o convesso; frutto (achenio) con
principalmente d'interpretare le leggi oscure, o di mantener quelle che potean esser lese
dello stesso asse (ed è cilindrica o conica a seconda che l'elica si
elica si avvolge su un cilindro o su un cono); l'asse dell'
elica incontra le generatrici si dice pendenza o inclinazione dell'elica. baldi, 436
2. marin. organo propulsore, navale o aereo, costituito da due o più
navale o aereo, costituito da due o più pale disposte a uguali intervalli angolari
organo di forma simile usato per rimescolare o sbattere liquidi, o per suscitare correnti
simile usato per rimescolare o sbattere liquidi, o per suscitare correnti d'aria (nel
raccoglie un lumachino come un'unghia / o il guanto smesso d'una serpicina; /
d'elichetta, non so se d'acciaio o d'alluminio. = voce dotta,
mezzo del l'elice, o sia spirale d'archimede. -anche
manifesto, visibile (ciò che è occulto o latente, potenziale). - al
diverse, fra cui vhelicobasidium violaceum o purpureum, che pro voca
rotazione di un dato angolo, o di un suo multiplo intero, seguito da
, rispettivamente di una determinata quantità o di un suo multiplo. =
la superficie della via degli alimenti, o quando il medesimo canale allungandosi forma più
quadrupedi, volatili, ec., o quando in un canal più corto e diritto
elicona nascer fiume. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori
circa 900 specie, quasi tutte neotropiche o orientali. = voce dotta,
lasciar me e 'l mio figlio anco / o per minerva o per muse elicone?
'l mio figlio anco / o per minerva o per muse elicone? canteo, 354
/ nemiche alla virtù non sono, o dèi. foscolo, 1-164: tal nel
che deriva la sua portanza da una o più eliche mosse da un apparato motore
proprio dell'elicopodia. -andatura elicopode (o falciante): caratteristica dell'emiplegia organica;
sollevarsi e a discendere in direzione verticale o inclinata, a sostenersi in aria a
in virtù dell'azione aerodinamica di una o più eliche sostentatrici di grande diametro (
. elicriso (elicriso, eliocri? o), sm. bot. genere
vocale, cui tocca a essere elisa o, come noi diciamo, mangiata.
vocali ed elidendole, terminando in acuto o in piano, in tronco o in insdrucciolo
in acuto o in piano, in tronco o in insdrucciolo. leopardi, i-1399:
grande, e la forza di esso o si estingua o per lo meno si
e la forza di esso o si estingua o per lo meno si elida, cosicché
chimiche e meccaniche che tenderebbero ad elidersi o sopraffarsi; e nell'organismo cospirano tutte a
gentili, erano riputati presso che infedeli o almeno cattivi cristiani. 2
mirando poco se fussero abili, o inabili; onde ne nacque una disperazione a
di ordinare contro a'medesimi le visite o generali o particolari ch'elle si siano.
contro a'medesimi le visite o generali o particolari ch'elle si siano. =
ii-1-261: gli studenti che portassero barba o mustacchi rischiavano compromettere il loro avvenire;
a operare una selezione fra i concorrenti o fra le squadre partecipanti per ammettere alle
minimo fattibile e non al minimo escogitabile, o ad una eliminazione impossibile. manzoni,
. sport. esclusione di un concorrente (o di una squadra) dal proseguimento della
carte sensibili sviluppate dànno un tratto nero o color seppia su fondo chiaro (anzi
plur. -i). industr. operaio o tecnico che si occupa di riproduzioni eliografiche
un diaframma opaco, mobile, o la rotazione dello specchio, servivano a ottenere
(ed è usata come pietra preziosa o semipreziosa). d'a iberti,
e serviva per misure di parallasse solare o stellare). d'alberti,
ha foglie di porcellana, con quattro o cinque rami che stanno diritti dalla radice,
. 2. topogr. segnale o punto brillante che utilizza, riflessi,
solari sul corpo umano a scopo di cura o di irrobustimento; cura del sole.
processo d'incisione fotomeccanica su pietre litografiche o su altre superfici, mediante il quale
ovvero fior del sole pe- ruano, o elitropio peruano maggiore. parini, giorno,
carducci, 283: or mi rilevo, o bella / luce, ne'raggi tuoi
direzione di esso (eliotropismo positivo) o in direzione opposta (eliotropismo negativo).
si ripro ducono per scissione o per gemmazione, e vi
morti, in paradiso o agli elisi, ci ritroveremo proprio così
dal tuo vago sembiante / beve, o bella, il tuo core in poche stille
de'beati. cammelli, 299: o rose avventurate, o rose, mentre /
, 299: o rose avventurate, o rose, mentre / che in man
: eliminazione di una vocale all'inizio o all'interno della parola. l
4 la lezione del papa ', o 4 dello 'mperadore ', pare che elida
pentametro] può essere ottenuto con sinalefe o elisione. 2. eliminazione, esclusione
vessicante, ed in ambiente temperato, o piuttosto caldo che freddo, ha fatto
5-4: ma l'entrata d'un pero o d'una vite / non dareste
agg. eliminato (la vocale finale o iniziale di una parola davanti alla vocale
alla vocale iniziale della parola che segue o che precede). leopardi
resta da esse [circostanze particolari] o bilanciata o elisa o impedita o facilitata
esse [circostanze particolari] o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più
[circostanze particolari] o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli
particolari] o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli uni che
alberti, 342: 4 elitra', ala o custodia cornea, in cui sono racchiuse
ad una delle proprie e particolari membrane o tonache de'testicoli, perché somiglia ad
e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia. anonimo fiorentino, i-510: entropia
non avessi l'anello d'angelica, o l'elitropia, die fa gli uomini
lat. illa, ipsa. val essa o quella, e si dà a persona
quella, e si dà a persona o a cosa lontana, e sempre si trova
speme dei nostri dì, concedi, o cara, / che la tua destra io
più madre gli sia / la mesta sorella o più figlia: / ella dolce ella
. -può designare anche animale o cosa (per cui si preferisce essa
proposizioni interrogative e costruita con il gerundio o con il participio, o anche, per
il gerundio o con il participio, o anche, per maggior efficacia, in
? 2. come complemento oggetto o come complemento indiretto. lapo gianni
delle cose belle / destin, che o le sian guaste / o non si creda
destin, che o le sian guaste / o non si creda in elle. carducci
siena, 326: l'anima o ella è in stato di peccato mortale,
ella è in stato di peccato mortale, o ella è imperfecta in grazia, o
o ella è imperfecta in grazia, o ella è perfecta. savonarola, 8-i-7
; ma la sua corona si pianta tutta o la maggior parte del mese d'ottobre
scriverebbono semplicemente a, e, i, o, u ma le consonanti bisognerebbe che
come modo di preporre un indovinello, o per denotare incomprensione. sassetti, 335
bianco ha le foglie simili alla piantagine o alla bietola selvatica, ma più brevi
, 156: elleboro fe- mina, o elleboro falso, elleboro bastardo, elleboro nero
animaletto alcuno. sergardi, 63: o testa, anzi cucuzza, al cui ristoro
ellenico. cavallotti, vi-768: o per le patrie leggi pugnanti el-
e corrisponde al maschile 'eglino * o * eliino '). bartolomeo
letter. edera. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
edera. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, i-413:
una bella pianta di quercia, leccio o olivo l'ha fatto ed ordinato [
grandi elleroni, retti da arbori secchi o verdi. = acer, di
in figura di arco di cerchio, o di ellisse, o di linea parabolica.
di cerchio, o di ellisse, o di linea parabolica. magalotti, 21-121
sf. gramm. omissione di una o più parole in una proposizione in cui
modo riducesi in effetto alla figura ellipsi o tralascia- mento, che dir vogliamo.
, abbreviata; con omissione di parole o frasi. gramsci, 179:
generale sezioni coniche possono essere anche paraboliche o iperboliche; il più probabile però è che
cesarotti, i-61: la costruzione difettiva o ellittica avrà... un pregio
il tumulto, il turbamento degli affetti; o vaglia a fissar lo spirito sopra un'
fissar lo spirito sopra un'idea dominante, o a vibrar con più forza un detto
a vibrar con più forza un detto o un tratto energico e caratteristico. carena
dà un contenuto, l'empie di sensi o di sottintesi, e la lavora,
'ciò ', * quello '), o come particella pronom. (col valore
(dal gr. sx [x] o ^ -otto?).
d'urbino con circa 300 elmetti, o vero lance. 3. locuz
di vermi (allo stato di uova o di larve o di individui adulti)
(allo stato di uova o di larve o di individui adulti) nell'uomo o
o di individui adulti) nell'uomo o negli animali, che dà luogo a
sostanza (come la calce viva o il solfato di rame) usata
per distruggere i vermi che infestano acque o terreni. = voce dotta, comp
partir non potea senza duolo, / o che 'n battaglia non provasse telmo / contro
uscire dalla nave. 3. acconciatura o copricapo a foggia di elmo. -anche
letter. arte di esprimersi (oralmente o per scritto) in modo chiaro, efficace
modo figurato di dire può significare o troppo o troppo poco, potendosi così di
di dire può significare o troppo o troppo poco, potendosi così di leggieri confondersi
potendosi così di leggieri confondersi lo stile o con la forma o con l'elocuzione.
confondersi lo stile o con la forma o con l'elocuzione. serra, ii-278
, fare l'elogio di una persona o di una cosa. de marchi,
. elògio, sm. scritto o discorso pronunciato solennemente in onore di qualcuno
: scritto introduttivo a un'opera letteraria o scientifica, che ne illustra i pregi.
. e in una serie di elogi o di biasimi, variamente graduati. alvaro,
di lode apposta su una tomba (o ai piedi di una statua o su una
tomba (o ai piedi di una statua o su una lapide commemorativa), per
, sulla quale trovasi scolpita una iscrizione o un elogio. 4. dimin.
è ritratto qualche famoso scrittore, antico o moderno, con un breve elogietto,
, e l'autore il titolo di grande o di genio. questo è il metodo
si perde nelle piccole ricerche degli antiquari, o nelle esagerazioni più sciocche ancora degli elogisti
ottimo, iii-240: secondo la sua elongazione o ap- prossimanza [del sole] le
di commuovere (con le parole o con gli scritti). francesco
iii-383: non con fervido stil folgora o tona / ne'rostri eloquentissimo oratore,
giorno ricevevo da lei una, due o anche tre lettere piene di passione eloquente,
? tasso, n-ii-543: questa cognizione o scienza sarà così possente che non mancheranno
abbastanza eloquente che la produzione era nulla o quasi. = voce dotta,
mezzi diversi dalla parola) concetti o sentimenti sì dolci e sì eloquenti
cui quasi il trofeo le pro- o intenzioni (sguardi, gesti, cenni,
, se dritto petrarca, ii-4-2: o novella tarpea, in cui s'asconde miro
eloquenti / delle bellezze tue qui leggi, o dori. pienza che parla, e la
, che paiano venir da passione, o da ostentazione di eloquenzia. sarpi,
altre si discorre alla buona, con più o meno di grammatica. -disus
i-233: il ceto sacerdotale, integro o alterato, comparisce nell'istoria come primo insti
funghi ascomiceti, con ricettacolo globoso o a coppa o a disco,
ascomiceti, con ricettacolo globoso o a coppa o a disco, che crescono sui
parole, né per iscritto né per cenni o per quale modo si sia, egli
avversario per tentare, facendo leva o premendo sulla nuca, di rovesciarlo sulle
soffici, v-1-317: in queste note o divagazioni, mi propongo di elucidare,
: chi non lo scorre, non conosce o crede / quant'egli di più ancora
ancora indietro lassa / ogn'altro calepino o dizionario, / ed ogni vecchio e novo
, ignoro se su dette frasi, o in margine o indipendentemente da esse.
se su dette frasi, o in margine o indipendentemente da esse.
asserisce e ammette che questo strumento geometrico o aritmetico è parto novello da sé con
essere elusivo; atteg giamento o carattere elusivo. elusivo, agg
376: in tal modo la controversia, o nugatoria, o inutile o elusoria
la controversia, o nugatoria, o inutile o elusoria, si escludeva, e
, o nugatoria, o inutile o elusoria, si escludeva, e il rispetto
riferisce, che è proprio dell'elvezia o degli elvezi. -per estens.:
volume in piccolo formato stampato nelle officine o a cura degli elzevier. -per estens.
cedere il posto al mingherlino elzeviro e all'o ^ w- scoletto leggiero e volante.
2. sm. articolo di varietà letteraria o novella, nella terza pagina di un
. che si riferisce al sistema circolatorio o al sistema vascolare. -arco emale:
emorragia nelf'occhio, nella congiuntiva bulbare o nei mezzi trasparenti. tramater
d'un corpo, a principio dilettevole, o per la liscia sua superficie,.
la liscia sua superficie,... o per gli effluvi emananti, o
o per gli effluvi emananti, o per altra ignota ragione, in breve tempo
differente, se emana dal sole puro o inviluppato di vapore, se da una fiaccola
vapore, se da una fiaccola chiara o da un incendio fumoso. bicchierai, 14
acque dal colmo bacino una fonte, o stendesi umida tra canne e pioppi la
qualità, una caratteristica di una persona o di una cosa, ecc.).
nella sostanza infinita non à luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna
à luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna forma. idem, 6-12
-derivare, promanare; ricevere legittimazione giuridica o morale; avere legittimo fondamento. p
dalla volontà generale; cosicché fa d'uopo o che non esista corpo politico, o
o che non esista corpo politico, o che esistendo abbia la volontà a se
sm. filos. ogni dottrina filosofica o religiosa (contrapposta a creazionismo) che
dell'ema- natismo; che procede o deriva per emanazione. lampredi,
di gas e vapori prodotti da vulcani o in zone vulcaniche. galileo, 4-3-185
punto si verranno producendo infinite sfere, o vogliam dire una sfera che in infinite
possa far considerare come emanazione di questo o quel partito politico, anzi essendo una
. alvaro, 11-187: i sindaci furono o diretta emanazione della nuova classe nata dalla
nuova classe nata dalla reazione antiliberale, o nella maggior parte dei casi furono scelti fra
-in senso concreto: l'essere o la catena degli esseri emanato dal principio
catena degli esseri emanato dal principio supremo o uno. bar etti, 1-30:
), far acquistare a un figlio o ad altro discendente sottoposto alla patria potestà
accettare qualunque carica, che il popolo o il governo gli offerisse: in tal
-nel diritto moderno: attribuire parzialmente, o, in determinati casi, totalmente, a
di agire, esonerandolo dalla patria potestà o dalla tutela e sottoponendolo ad apposita curatela
ci capisco un'acca, riprese curio; o come va che emancipate i neri e
come quello della società, può essere legittimo o illegittimo, secondo che nei due casi
nei due casi la facoltà emanceppata riconosce o disconosce la potenza emanceppatrice. tommaseo,
capofamiglia faceva acquistare a un figlio (o ad altro discendente sottoposto alla sua patria
egli ha compiuto i diciotto anni, o a opera della stessa legge, se egli
cioè * tagliare il margine a'libri 'o altro simile; e per significare l'
necessario che ricominci a emarginar pratiche o a pubblicare ordini del giorno. comisso,
che non gli piaceva il doppio genitivo o l'uso di una parola invece di
azione di acidi diluiti, di alcali o di enzimi. d'a iberti
: 'ematite'. ossido di ferro rosso o nero, che trovasi in molte miniere
fecero picciole statuette, ed anche incisioni, o intagli in incavo, specialmente di quelli
e fra queste vari schisti ed ematiti più o meno rosse. = voce dotta
indica il cennini la ematite, o pietra sanguigna, cioè il ferro ematitico,
quell'epoca la cappa rossa, o di colore scarlatto, loro accordata solo da
sangue nel testicolo (ematocele testicolare) o nei suoi involucri (ematocele parietale)
e chi- luria in ammalati affetti o da distoma hema tobium o
o da distoma hema tobium o da filariosi. = voce dotta
alterazione cutanea dovute a malattie del sangue o del sistema emopoietico. = voce dotta
anat. che ha la consistenza o il colore del sangue. = voce
, medie. raccolta di sangue più o meno abbondante formatosi nello spessore dei tessuti
', effusione sanguinea nell'utero; o così detta * emorragia uterina '.
(e può dipendere da una lesione o malattia del rene o da una lesione
da una lesione o malattia del rene o da una lesione della vescica e dell'
uso frequente di queste minugie indusse, o fu creduto che inducesse, qualche lacerazione
emàzia, sf. biol. globulo rosso o eritrocito (ed è uno degli elementi
sm. pontone a cui approdano barche o navi per imbarcare o sbarcare merci 0
cui approdano barche o navi per imbarcare o sbarcare merci 0 passeggeri (cfr.
nelle provincie dell'alta italia così addimandano, o ad- dimandavano, la 4 stazione '
barcadero ', cioè 4 cala 'o 4 gettata ', coperta o no,
cala 'o 4 gettata ', coperta o no, che serve all'imbarco o
o no, che serve all'imbarco o allo sbarco: vocabolo dei paesi lungo
in gresso dei viaggiatori, o per il carico delle merci).
di una nave (sia essa nazionale o straniera) effettuato, per lo più
da qualcuno degli scopi ammessi dal diritto o dalla prassi internazionale (per impedire che
impedire che la nave porti notizie o merci al nemico, per utilizzare la nave
cui un paese vieta, in tutto o in parte, i rapporti commerciali (
di espor tare oro, o di mutare il biglietto di banca in oro
ed era portata generalmente da persone umili o da vecchi, ma poteva anche essere
: t emba- teria, marcia militare o danza pirrica detta anche 4 eno- plia
asia sotto forma di arbusti prostrati o lianosi; vembelia ribes ha foglie picciolate,
; si presenta sotto forma di cristalli o lamelle giallo-rossastro e ha proprietà antielmintiche.
liquido serico con cui tappezzano i cunicoli o gli interstizi entro le cortecce degli alberi
gli interstizi entro le cortecce degli alberi o sotto le pietre, entro cui si rinchiudono
figura simbolica spesso accompagnata da un motto o da una dichiarazione o da una spiegazione
da un motto o da una dichiarazione o da una spiegazione in versi o in
dichiarazione o da una spiegazione in versi o in prosa; impresa, distintivo,
bei quadri, ove son dipinti certi emblemi o diciamo imprese del medesimo re. casti
è indifferente che una rivoluzione abbia un emblema o un altro, ma è necessario che
sul berretto disegnato con l'inchiostro, o di stoffa cucito sulla camicia, e
dottrina che si occupava degli emblemi, o tendeva a rappresentare concetti o idee mediante
emblemi, o tendeva a rappresentare concetti o idee mediante emblemi, imprese, simboli.
cioè di prendere per corpo emblematico, o grano, o farina, o strumento che
per corpo emblematico, o grano, o farina, o strumento che serve a
emblematico, o grano, o farina, o strumento che serve a far pane.
e ne occlude il lume, bloccando più o meno completamente la circolazione del sangue
e talora mortali. -embolia paradossa o crociata: embolia che si produce allorché,
corneo, settile e di colore giallo o grigio-verdastro (e si trova nel cile
oggetto di forma conica, di marmo o di altro materiale, destinato a impedire
di trombi distaccatisi dalle pareti del cuore o dai vasi (nelle flebiti), o
o dai vasi (nelle flebiti), o da frammenti di tumore penetrati nei vasi
, formato da bollicine di gas, o anche liquido, costituito da gocce di
diverse secondo la grossezza del vaso occluso o dell'organo entro il quale essi si
. e, per estens. anche scaglie o laminette di metallo); che si
embricatura, sf. disposizione di elementi o di oggetti secondo lo schema degli embrici
allungata, con un lato arrotondato o sagomato a punta di lancia (o anche
o sagomato a punta di lancia (o anche trapezoidale, con il bordo dei
copertura dei tetti. -embrice a scanalature o marsigliese o piano: tegola che presenta
tetti. -embrice a scanalature o marsigliese o piano: tegola che presenta la particolarità
/ potrien la trave, li correnti o gli embrici / cader in capo alla
[del ventre delle vespe] o embrice è segnato da una gran macchia nera
intorno un canale a foggia di gronda o di doccia che raccogliesse le acque che
, e le unisse in un tubo o in un canale embriciato che le portasse all'
, ecc.); che è composto o è fornito di parti disposte come gli
: si applica da'naturali alle laminette o scaglie curve, simili agli embrici,
, simili agli embrici, che coprono o la parte superiore o l'inferiore del
embrici, che coprono o la parte superiore o l'inferiore del ventre degl'insetti o
o l'inferiore del ventre degl'insetti o di altri animali squamosi. così gli
formato nella mia vita embrionale da archee o come dire vulcani imperfetti. 2
, 5-92: nelle fermate successive, due o tre alberi, una baracca, dei
.: forma larvale libera di molluschi o di altri animali. ristoro,
, che all'essere della pianta solamente, o dell'animale solamente. savonarola, 5-i-367
si forma l'embrione e il parto, o vero corpo del bambino. bruno,
, da questo terra, da questa pietra o altra cosa, e cossi oltre,
acquose di figura di seme di popone, o di zucca potessero per avventura essere gli
e può rimanere per un tempo più o meno lungo (da pochi giorni a moltissimi
parte essenziale del seme che dicesi cuoricino o embrione. -ant. il frutto di
, dove sono imprigionati li semi, o il seme ancor tenero. ginanni,
embrione almeno di una lingua viva c'è o non c'è in italia? pesci
vedere nel lugubre libretto la traccia, o volete l'embrione, di tante poesie
e di bene, sono a vuoto severi o lo giudicano. -mera parvenza
dal suo essere per la corruzione, o che nella sua rozzezza non è giunto
uomo: n'è soltanto lo scheletro, o l'embrione. = voce dotta,
così non v'ha alcun bene posseduto o sperabile dai popoli più gentili, che
dementato e schizzato a guisa di seme o di bozza nel medio evo. 2
i decotti..., l'embrocche o doccie, le pittime. garzoni,
provocato, riparazione di una colpa commessa o di un torto compiuto. ser
smaniosi d'aver nell'unghie l'uccisore, o vivo o morto. ora questo,
aver nell'unghie l'uccisore, o vivo o morto. ora questo, vestendo l'
proposta di modifica (avanzata da uno o più parlamentari, o dal governo)
(avanzata da uno o più parlamentari, o dal governo) di un disegno di
qualche punto del testo in discussione, o a sostituirlo con un altro di contenuto
con un altro di contenuto diverso, o ad aggiungervi qualcosa. tommaseo, 3-iii-11
col mischiarvi od altre specie di terra o sostanze minerali diverse, che il suolo
i danni. guerrazzi, iii-176: se o busto, o imbottitura, o faldetta
guerrazzi, iii-176: se o busto, o imbottitura, o faldetta avessero emendato in
se o busto, o imbottitura, o faldetta avessero emendato in lei qualche vizio
in lei qualche vizio del seno, o dei fianchi, per me non glielo posso
; ma la nuova doveva emendarle, o se non altro non imitarle. ferd.
/ e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in
. leopardi, 32-186: queste, o spirto gentil, miserie estreme / dello
età più che potesse / la decima o la nona, e non potranno / più
mio cuore, jfr occhia, 77 o: anche i difetti del suo carattere.
parti avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli, che d'emen- darle o
o manchevoli, che d'emen- darle o di riempierle senza i riscontri delle copie migliori
i riscontri delle copie migliori, o d'alcuna delle migliori. de sanctis,
fed. della valle, 69: o chiarissimi fulmini, formati / ne l'aria
chi fosse venuto dopo di lui di emendare o sfuggirne le bizzarrie e le incoerenze;
votati dal popolo e possano essere riformati o emendati dalla volontà della schietta maggioranza cittadina
7. bot. e zool. ampliare o restringere lambito di una specie o di
ampliare o restringere lambito di una specie o di un gruppo. = voce dotta
all'integrità originale (un testo corrotto o incompleto); riveduto, corretto (
all'oscuro mostrarti qualche pelle tarmata, o troppo col rasoio scarnata, o che
, o troppo col rasoio scarnata, o che sia emendata da più bande.
iii-137: quando la istituzione dell'avvocatura o fia del tutto abolita, o di
avvocatura o fia del tutto abolita, o di molto emendata,... vorrà
2. figur. che invita o induce alla correzione degli errori, all'
, de l'opinione d'ippo- crate o di galeno intorno a la nobiltà, o
o di galeno intorno a la nobiltà, o di qualche cosa più notabile che dican
fogli, di trovare pur una sola emendazione o giunta o miglioria, sia pur lieve
di trovare pur una sola emendazione o giunta o miglioria, sia pur lieve, da
intendo che se alcuna cosa meno avvedutamente o per ignoranza mi venisse detta, la
cose] che sono utilissime alla instituzione o emendazione della vita: l'una è l'
, cattive inclinazioni, anche di inconvenienti o situazioni negative). 5. caterina
lui tolte e al fratello, nulla resistenzia o dubbio si può o de'fare;
, nulla resistenzia o dubbio si può o de'fare; e simile della equivalenzia o
o de'fare; e simile della equivalenzia o emendazione, se alcuna n'avessi guasta
della facoltà visiva al cadere del crepuscolo o in condizioni di scarsa illuminazione (e
illuminazione (e può essere congenita, o causata da avitaminosi, o sintomo di
congenita, o causata da avitaminosi, o sintomo di gravi lesioni retiniche).
emergere), agg. che esce o sporge dalle acque, che viene a galla
si leva sul livello del mare (o di un corso d'acqua).
venere di coo detta anadiomène, cioè emergente o sorgente dal mare. carducci, 833
ombre, tu fatali canta / carmi, o clitumno. d'annunzio, iv-2-845:
. che esce da un luogo chiuso o profondo; che si alza nello spazio;
7. sm. disus. avvenimento o caso fortuito; circostanza imprevista e inopinata
dovesse condur l'impresa a termine, o lasciar renzo in guardia de'due birri
-stato di emergenza: situazione di pericolo o di crisi, nella quale le pubbliche
pericolosa verificatasi nel corso della navigazione marittima o aerea. jahier, 3-51: verificandosi
sono posti in terra: viene la morte o la furfanteria, e li raccoglie tutti
mala fine, tirandone alcuni de'nobili o qualcun altro che con indirizzo di parenti
altro che con indirizzo di parenti, o per propria virtù, emerge in qualche
di un oratore esasperato... emergeva o si estingueva in quell'ondante frastuono.
-con signif. attenuato: uscire, andare o venir fuori (con riferimento a persone
distinguersi, brillare (per doti fisiche o morali); prevalere, imporsi.
solleva di mano in mano che getta o sbarca il carico, o che s'alleggerisce
mano che getta o sbarca il carico, o che s'alleggerisce pel consumo di provvigioni
, un pianeta) dopo un'eclisse o un momentaneo occultamento. pascoli, 494
, con foghe imparipennate a due o tre coppie di foglioline, fiori gialli riuniti
. soderini, ii-172: l'emaro o emero è un frutice dell'altezza del
(hemerobius humilis) dell'ordine planipenni o neurotteri propriamente detti; è di colore
nel resto sotto la forma di larve o di ninfe. il loro corpo è
, carnose, tuberizzate; foghe radicali o basali, strette, carenate; scapi
sulla fauce, ovario oblungo; sessile o quasi, triloculare, dotato di lungo
corpo celeste dopo un periodo di echssi o di occultamento. barotti, 42:
cominciano a ricomparire dopo essere stati nascosti o dall'ombra o dall'opposizion d'un
dopo essere stati nascosti o dall'ombra o dall'opposizion d'un altro pianeta.
emergere), agg. uscito o sporgente dall'acqua; affiorato, venuto a
, iii-167: così gli emetici, o vomitori, anche natori. stibiati,
s. v.]: 'emettere calore'o 'calorico'. l'emanare, a raggi
l'emanare, a raggi rettilinei divergenti, o l'irraggiare calore, che fanno i
annunzio, v-1-474: io vi dico, o agricoltori, che non mai abbastanza tenace
latrati, miagolii, nitriti, o battevano i piedi contro i banchi per soffocare
molecole emesse da un occhio che guardi o di quelle costitutive del pensiero.
a provocare il vomito. -emetici diretti o centrali: eccitano il centro del vomito
il centro del vomito. -emetici indiretti o periferici: eccitano le terminazioni sensitive del
e a tempo; altrimenti, o mette in terra il paziente, o la
o mette in terra il paziente, o la natura vi si assuefa, e
. tommaseo-rigutini, 2244: di scritto o discorso che non solo stucchi ma disgusti,
]: 'emetina'. sostanza alcaloide immediata o principio emetico estratto da diverse radici,
1-629: quando si presenta la necessità o la convenienza di contrarre un debito consolidato
ossia emette, quella quantità di rendite o di obbligazioni che, al corso delle
che si riguardano in lui i mezzi o il fine. foscolo, xvi-
-pubblicare, divulgare (un lavoro scientifico o letterario). alfieri, 1-1208:
un dolce canto. per un secolo o giù di lì, mille altri lo ripetono
cieche si corrispondono nei due occhi, o eteronima, negli altri casi).
alto come li sopradetti arconi, un emiciclo o anche le ossa). tribuna che
, sm. medie. sindrome nervosa -luogo o edificio che ha la forma di un
caldeo... costruzione sperimentale o per merogonia (una larva), prov
(dal pref. gr. o veramente partecipano la figura circolare, come sono
gli emicicli, cioè semicircoli, o porzioni di circoli, queste emicarpo
: negli emicilindri di base circolare, o di base ellittica,... il
roder gli potrien la molle cute, / o d'atroce emicrania a lui le tempia
foscolo, xiv-30: eccovi, o mio costa, lo stato morale del foscolo
esclusivamente a una metà del cranio o della faccia. =
a. verri, 2-iv-85: o almeno avessi il tuo povero galantuomo alessandro
le gemme, poste a livello del suolo o poco al di sopra, protette
trova vemidattilo verrucoso { hemidactylus turcicus) o tarantolino. = voce dotta,
maggiore diminuita d'un semitono, o ditono, meno della metà d'un tono
di origine per trasferirsi, provvisoriamente o definitivamente, all'estero (specialmente
della loro patria, in vece di frenarla o di soffocarla, la scatenarono. de
patita e terrea come di affamati o di febbricitanti. campana, 176: si
raro avere). trasferirsi, temporaneamente o stabilmente, dal paese d'origine in
per lo più in cerca di lavoro o per motivi politici); espatriare,
. carducci, iii-25-168: i coltivatori o emigrano a migliaia dal terreno per colpa
dal terreno per colpa dei proprietari ingrati, o muoiono di pellagra su 'l grasso suolo
i vizi di una aristocrazia disutile, o si fanno briganti su le vaste distese
iv-2-151: i parenti erano quasi tutti o morti o emigrati. alvaro, n-80:
i parenti erano quasi tutti o morti o emigrati. alvaro, n-80: in
delle stagioni, di greggi che vanno o tornano dall'alpeggio). carducci,
trasferiti, per sicurezza, all'estero o a beni che cambiano proprietario, ecc
(per lo più in cerca di lavoro o per motivi politici); espatriato;
singoli individui (emigrazione individuale) o considerevoli gruppi di persone (< emigrazione
origine in altro paese. -emigrazione permanente o definitiva: quando non si prevede l'
altra del medesimo stato. -emigrazione periodica o stagionale: che si ripete, per
(ed è più frequente fra stati o regioni confinanti). boccaccio, viii-2-28
un male; ma che diventa l'uno o l'altro, a seconda delle cagioni
mani, tali delinquenti sono subito fucilati o guillottinati. 2. in senso generico
intervento chirurgico in cui vengono asportate una o più lamine vertebrali di un solo lato
lamine vertebrali di un solo lato (destro o sinistro). = voce dotta,
concerne metà del lato di un organo o di una parte del corpo. =
in versi, per esempio in emimetri o esametri o altri. = voce dotta
, per esempio in emimetri o esametri o altri. = voce dotta, comp
misura di capacità piemontese per aridi (o anche per liquidi) che variava fra
. che supera in altezza i luoghi o le cime circostanti; alto, elevato
di polonia. -sostant. persona o cosa eccellente, alta, sublime,
il navicare / alcun segno, con vela o con vogare, / scampati ci ha
suo differire, e per rappresentargli i pericoli o de'mali eminenti che soprastano. rosa
, sono i meno disposti al contemplare o teorizzare. palazzeschi, 7-116: vuole un
. sporgenza, protuberanza di vari organi o tessuti. -eminenza ileopettinea: sporgenza sul
. -in senso concreto: persona o cosa d'alto valore, di gran
il sor luigino da un'eminenza grigia o, come voglia dirsi, una vecchia volpe
importa, quanto appresso di noi sesquialtera, o mezza parte. milizia, ii-351:
marini costituiti da limo azzurro, rosso o verde, o da sabbie verdi o
da limo azzurro, rosso o verde, o da sabbie verdi o calcaree, che
o verde, o da sabbie verdi o calcaree, che occupano i fondi oceanici.
, sf. medie. abolizione più o meno completa della motilità volontaria in una
così efficaci... nelle emiplegie o paralisi della metà del corpo, cioè delle
mir miron; cioè emiro degli emiri, o signore dei signori. gioia, 1-i-181
autorità si estendeva sopra tutti gli emiri o capi delle truppe arabe. amari,
pallavicino, 1-304: la figura emisferica, o iperbolica ch'ella sia, è pregio
se sarà una porzione di sfera o di sferoide abc, o maggiore, o
sfera o di sferoide abc, o maggiore, o minore, o emisferio,
o di sferoide abc, o maggiore, o minore, o emisferio, o emisferoide
abc, o maggiore, o minore, o emisferio, o emisferoide ch'ella si
, o minore, o emisferio, o emisferoide ch'ella si sia; overo conoide
(emisfero occidentale, emisfero orientale) o dall'equatore. -emisfero boreale, emisfero
/ voi per le selve non latrate, o cani, / sì che d'infamia
le particolarità di quest'ordine) due apici o sommità opposte allo 'ncontro, poli chiamati
corpo, che ha perduto il senso o il moto o l'uno e l'altro
ha perduto il senso o il moto o l'uno e l'altro insieme.
: se sarà una porzione di sfera, o di sferoide abc, o maggiore,
sfera, o di sferoide abc, o maggiore, o minore, o emisferio,
di sferoide abc, o maggiore, o minore, o emisferio, o emisferoide
abc, o maggiore, o minore, o emisferio, o emisferoide ch'ella si
maggiore, o minore, o emisferio, o emisferoide ch'ella si sia; overo
; il cilindro poi circoscritto all'emisfero o all'emisferoide sarà loro sesquialtero.
stellata) che presenta nelle regioni cutanea o viscerale sintomi affini alla tubercolosi o alla
cutanea o viscerale sintomi affini alla tubercolosi o alla sporotricosi. = voce dotta,
emissariato, sm. il mandare emissari o agenti segreti. periodici popolari,
emissàrio1, sm. geogr. sbocco naturale o artificiale (fiume, canale, ecc
che scarica le acque di un lago o di un fiume; nelle fognature,
, d'onde l'acqua possa uscire o continovamente o a certi bisogni.
d'onde l'acqua possa uscire o continovamente o a certi bisogni. guglielmini,
di un lago], chiamasi emissario, o inqle. p. verri, 1-iii-166
-emissario condiloideo: parte del seno trasverso o laterale, che esce dal cranio attraverso
della regione della nuca al seno trasverso o laterale. — emissario occipitale: piccola
piccola vena che dal confluente dei seni o da uno dei seni trasversi o laterali
seni o da uno dei seni trasversi o laterali per un forellino esistente nella protuberanza
ramo della vena occipitale. -emissario parietale o vena emissaria del santorini: attraversa dall'
più difficile sarà sempre l'uccidere o mitigare o scacciare tante migliaia di vermini,
sarà sempre l'uccidere o mitigare o scacciare tante migliaia di vermini, che
.) di missioni segrete di ricognizione o di scoperta: agente segreto, mandatario.
: erano anche stati, un tre o quattro volte, emissari di camere del
per distornare qualche disgrazia consacrano uno o più animali ad un qualche dio buono od
elettroni, di ioni, di atomi o molecole neutre, ecc. -emissione energetica
mette in circolazione un titolo di credito o altro documento affine. -emissione di prestito
si è quella dell'emissione di cedole o boni di cassa. svevo, 1-87:
sclerificate nel tratto basale (emielitre) o completamente membra nose, talvolta
, alcuni secernono cera, altri seta o lacca; si riproducono per anfigonia o
o lacca; si riproducono per anfigonia o per partenogenesi, sono ovipari o vivipari
anfigonia o per partenogenesi, sono ovipari o vivipari; taluni riescono oltremodo dannosi all'
). savinio, 14: zanzara o cimice?... cimice, ha
). èmme, sm. o sf. invar. nome della consonante
suoi dagli 4 emmi ', / o d'esser matto o di morir tapino.
emmi ', / o d'esser matto o di morir tapino. ojetti, ii-410
diminuzione dei leucociti neu- trofili, diminuzione o scomparsa delle piastrine e diminuita coagulazione del
per lo più drastiche, presente libero o sotto forma di glucoside in numerose droghe
alle emorragie, in quanto il sangue o non coagula affatto o coagula con grande
quanto il sangue o non coagula affatto o coagula con grande difficoltà; piccole lesioni
a saggiare la resistenza dei capillari, o i processi di coagulazione del sangue,
parassite nel sangue di vertebrati inferiori, o anche di mammiferi. = voce
rinnovare il sangue in un organismo vecchio o debilitato. panzini, iv-221:
giovane e sano, in organismi secchi o stanchi. attivazione di energie vitali come per
emolinfa, sf. biol. il plasma o parte fluida del liquido circolante negli insetti
del liquido circolante negli insetti, incoloro o variamente colorato. =
. biol. processo di distruzione normale o patologica dei globuli rossi del sangue.
mucillaginose e comprendono le gomme, arabica o adragante, le droghe contenenti molta mucillagine
quelli [tumori] con soli emollienti o con leggieri attraenti. foscolo, xv-271
e virtuosi, ma, quasi sempre, o vendendosi al prezzo maggiore o dissipandosi in
sempre, o vendendosi al prezzo maggiore o dissipandosi in persone opportune all'ambizione all'
in persone opportune all'ambizione all'avarizia o alle vergognose voluttà. caro, 15-iii-106
sopravvivenza, senza pretensione di provvisione o di emolumento alcuno. a. casotti
fu statuito che chiunque usurpasse beni ragioni o emolumenti delle chiese,...
gr. al [i. ov (o?, da atp. (ùv
peritoneale (dovuto a ferite, lacerazioni o rotture di organi intraperitoneali).
aria nel cavo pleurico per cause traumatiche o patologiche. = voce dotta,
sangue di un convalescente della stessa malattia o dei genitori di lui che abbiano sofferto
. perdita di sangue causata dalla rottura o dal taglio di una vena o di
rottura o dal taglio di una vena o di un'arteria. -emorragia cerebrale:
, pleure, meningi). o. rucellai, 2-93: quindi si deriva
... per iscariche di fecce o per isputo o per tosse o per emorragia
per iscariche di fecce o per isputo o per tosse o per emorragia. redi,
fecce o per isputo o per tosse o per emorragia. redi, 16-iv-278:
floscia e delicata, come le narici, o polmoni, le gengive, gli intestini
poco, e mi cagionò per un giorno o due quell'indebolimento alla vista di cui
: tendenza abnorme all'emorragia dei capillari o delle piccole vene e arterie per effetto
vene e arterie per effetto di infezioni o intossicazioni. = cfr. fr
). medie. atto a fermare o a impedire le emorragie. -anche sostant
di sangue umano per via parenterale, o allo scopo di rifornire un dissanguato o
o allo scopo di rifornire un dissanguato o per immunizzare trasferendo anticorpi, o per
dissanguato o per immunizzare trasferendo anticorpi, o per stimolare l'organismo. * =
non mi conosco difetti organici, fisiologici o psichici che possano ragionevolmente giustificare il mio
lo svuotamento è necessario ricorrere all'aspirazione o alla to- racotomia. = voce
bocca, di sangue proveniente dai bronchi o dai polmoni, escludendo ogni altra provenienza
sempre una lesione polmonare di natura tubercolare o neoplastica, o un infarto polmonare)
polmonare di natura tubercolare o neoplastica, o un infarto polmonare).
, sputo di sangue cagionato dalla rottura o corrosione di qualche vaso dei polmoni,
che è in preda a un'emozione (o la rivela, ne mostra i segni
.), provocata da stimoli interni o esterni, che mutano improvvisamente l'equilibrio
umane cose per natura / enpartoriscon fiore o qualche frutto, / par
assorbire la traspirazione cu tanea o correggerne l'ingrato odore. =
identificarsi con un altro essere (vivente o no) in una sorta di comunione affettiva
col mio iddio. boccaccio, iv-66: o spergiurato giove, che fanno le folgori
da tuttori, come sovente sono, o stracciati nel suo, o con poca prudenza
sovente sono, o stracciati nel suo, o con poca prudenza governati, o che
, o con poca prudenza governati, o che la parte loro gli è negato empiamente
e così ne viene a risultare o un'asma o una tisichezza, o una
viene a risultare o un'asma o una tisichezza, o una pleuritide, o
o un'asma o una tisichezza, o una pleuritide, o una pe- ripneumonia
o una tisichezza, o una pleuritide, o una pe- ripneumonia, che va a
petto sono ulcere prodotte dalla naturale rottura o suppurazione di quegli stessi tumori, come lo
raccolta di marcia, di sangue, o di sierosità nel petto. ojetti, iii-280
frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone che siano rimboccati alli
o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone che siano rimboccati alli manicottoli o
o avertone che siano rimboccati alli manicottoli o da lato o alle finestrelle di guarnacca
che siano rimboccati alli manicottoli o da lato o alle finestrelle di guarnacca o di cottardita
da lato o alle finestrelle di guarnacca o di cottardita o di mantello. statuti
alle finestrelle di guarnacca o di cottardita o di mantello. statuti suntuari, 15
lo più chiusa da un unico vetro o da una sola imposta (e, in
disputavano ancora i facchini con vocazioni imperiose o imploranti. soldati, i-61: guardavo scorrermi
di fianco i finestrini dei bigliettai di cinema o di teatro. 3. marin
dietro l'obiettivo della macchina da presa o da proiezione per delimitare i bordi deh'
molto grande, propria degli edifici monumentali o dei locali che abbisognano di gran quantità
artifiziale che voi poteste prendere per immagine o per idea delle più raffinate maestrie dell'
vuole determinare se toro è fine, o quanto manca da sua finezza, annovera i
manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente carati. ariosto, 30-59:
crede palesarebbe la finezza del suo affetto o cavandolo dalle afflizioni o seguendolo nelle miserie
del suo affetto o cavandolo dalle afflizioni o seguendolo nelle miserie. d. bartoli,
rapporti delle parti, decompone le sensazioni o le ravviva con giustezza, perché ne
e anche quello che avrebbe potuto parere o diventare fanatismo e sospetto, si salvava
espressive che non le communi della natura o le particolari dell'amicizia. redi,
perpetua dimora. nievo, 339: o stentò a conoscermi o ne fece le
nievo, 339: o stentò a conoscermi o ne fece le viste, ma poi
1-60: 'finezza *. facoltà dell'apparecchio o delle sue parti di avanzare nell'aria
parole, atti, comportamenti) simulando o dissimulando; provocare una falsa opinione o
o dissimulando; provocare una falsa opinione o favorire un'errata convinzione, simulare (
proposito di ingannare gli altri o con la chiara coscienza di essere
più che la mia stessa vanità o superbia. pirandello, 7-312: e che
, astuzie, ecc.); inventare o distoreere senza rispetto della verità (fatti
distoreere senza rispetto della verità (fatti o circostanze storiche, notizie, particolari scientifici
verisimile o non sono aspettate; e però, quando
fingo, le quali se siano prodigalitadi o liberalitadi lascierò ch'altri sia quello che
si chiama un mostrare di non sapere o di non curare quel che tu sai e
tesoro, / pose natura mai o finser savi: / tutt'è 'n costei
. varchi, v-744: la fantasia o vero immaginazione opera in assenza e lontananza
più malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo scorrervi
cioè di corpo e d'altra forma sustanziale o sia animale realmente dal corpo distinta.
-supporre, ammettere come verità fittizia o per ipotesi. leonardo, 2-235
parli come a lei si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o
a lei si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo
si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o
, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi,
o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi, scoprendo compassione
o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi, scoprendo compassione, ira e
sono scritte le cose degne di memoria, o si finge, e allora pare che
la scelta, ma nel ritrovamento, o si prende da l'istorie. fr.
poetando fingere un sogno, dove tu o altri veda un defonto amato,
, e talora, senza alcuna scielta o regola, da sé formandone e fingendone
essere imitata dalla mano degli uomini, o fingendola in colori 0 colorandola a guisa
e gemmate ale, / il nifolo o proboscide, come hanno / gl'indi elefanti
verso, l'aspetto di una persona o di un animale). cavalca,
creare un'illusione dalla quale i sensi o la fantasia sono tratti in inganno (
v-1-889: modesto / egli è, o si finge: e perciò più di noi
adolescenza, piena di fermenti impuri, o maturità già declinante che vuol fingersi forza
tramite di mediocri ambasce la sua condanna o la sua grazia. -adattarsi,
), sm. finzione; atteggiamento o comportamento simulato; menzogna, inganno.
. -in partic.: creazione poetica o artistica. bembo, 1-69: acciò
che crea immagini; che rappresenta poeticamente o artisticamente; poeta, artista. buti
.. consista in prendere dalla natura, o dalla fantasia, questa e quella
i lavori condotti sulla materia del marmo o del legno, o con colori o con
materia del marmo o del legno, o con colori o con suoni, siano
marmo o del legno, o con colori o con suoni, siano più minuziosamente finibili
(anche finènte). che finisce o sta per finire (un periodo di
osservati una volta questi * homoeotileuti ', o similmente finienti, così venuti a caso
, il giungere al termine nel tempo o nello spazio; il desistere da un'
-morte. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 455
giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 455: lo cesne canta
chiuso portasi capovolto, a foggia di mazza o bastone. 2. il portare
si dà a un prodotto dell'ingegno o dell'arte per rifinirlo e renderlo perfetto
più moderato. d'annunzio, v-1-348: o sei tornato all'arsenale, al ricovero
* finimenti 'diconsi tutte quelle parti o lavori che, dopo la costruzione dei muri
... se le parole sono queste o simili: * soprano, sereno,
e la terminazione risonante di ciascuno membro o sermone. giraldi cinzio, i-108: la
ascolta, senza che s'interrompa l'ordine o la continuazione del componimento. d.
quest'artificio che chiamasi trillo ad esprimere o il canto dell'usignuolo, o il tremolar
esprimere o il canto dell'usignuolo, o il tremolar delle fiondi, o simile
, o il tremolar delle fiondi, o simile oggetto, come mai sarà possibile ch'
un assortimento di vari ornamenti d'oro o di gemme, co'quali la donna vestita
in gala, omasi il capo, o altra parte della persona; come a
ciò, sian cacciati delle proprie case, o come non sia lor lecito di tenere
poi, dicesi di tutto un servito, o di chicchere, o di piatti;
tutto un servito, o di chicchere, o di piatti; o di seggiole
chicchere, o di piatti; o di seggiole, o di tovagliuoli o di
piatti; o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate. finimento da
o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate. finimento da tavola,
che si mette in opera per arredare o abbellir checché, sia come * finimento
meglio a fare se rimanerlo come è, o fame un soprabito: ed allora'ti
imbrigliare e guidare un animale da sella o per attaccare un animale da tiro al
attaccare un animale da tiro al carro o alla carrozza; bardatura. p.
penso, non deve questo avvenire una volta o l'altra e non fu dio stesso
per poppa, / e rintoppa, o marangone, / l'arcipoggia e l'artimone
passò al solito, per grandeza d'animo o per sapere tanti finimondi non ci essere
primo segnale d'una bufera, cataclisma o finimondo? pavese, 5-103: quasi
e in queste muraglie rovinose: sono tripudii o spaventi, fischii lieti e trilli e
. capuana, 2-199: un giorno o l'altro, se la cosa arrivava
. 6. locuz. -di o da finimondo: apocalittico, terrificante.
spira. intraprendente e loquace (o anche estrema- mente pusillanime).
leopardi, 2-81: de'finimondoni, o vero affannoni. buommattei, i-21:
può osservare, se non con danno o delle anime o del corpo o con iscandolo
se non con danno o delle anime o del corpo o con iscandolo, non si
danno o delle anime o del corpo o con iscandolo, non si debbe tenere
domani finiamo il fieno. -in correlazione o in contrapposizione con cominciare.
errato non avendo preso uno di questi o simili partiti, se io non avessi
un edificio, di fabbricare uno strumento o una macchina, di dipingere un quadro,
termine per significare che l'opere loro, o di disegni o di pittura, sieno
che l'opere loro, o di disegni o di pittura, sieno state condotte e
si possan vedere i colpi del pennello o della matita. milizia, iii-23:
le parole, non le finiscono, o non le mandano fuori, 'ammazzarle '
uno scritto, di un'opera scientifica o letteraria (o di una loro parte
di un'opera scientifica o letteraria (o di una loro parte). -
suo fine: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà
: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere,
più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere, né più
'reliqua '. carducci, 232: o seduti negli aulici scanni, / a
/ secondo i merti, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna
, una circostanza, una situazione fisica o morale). giamboni, 4-435:
: far mi pò lieto in una o 'n poche notti; / e 'n aspro
non era certo / se finirla dovesse o tempo o morte. forteguerri, 7-65:
certo / se finirla dovesse o tempo o morte. forteguerri, 7-65: ora
era ingelosita per non so che motivo, o la finiva o la conciava male.
non so che motivo, o la finiva o la conciava male. d'annunzio,
allora conviene finirla, medichisi con aqqua o vino. e. cecchi, 7-66:
. 8. consumare interamente cibi o bevande; terminare una refezione.
vostra signoria, se ha pomo o altra cosa sì fatta da finir la
-fumare fino in fondo (sigari o sigarette). -anche: consumarne la
loro; e s'egli avesse conperato o ricevote carte di neuno pezo di tera
pezo di tera chi avesse conperato da lanberto o da gal- ganetto, sì la ci
e'sopradetti beni... detti malespini o suoi mandati debbino, infra uno mese
venduti alli uomini di ba- gnone, o in publico o in privato, come parrà
di ba- gnone, o in publico o in privato, come parrà loro. così
grasce e l'opere manuale vagliono poco o niente per la carestia de'danari..
che sì tosto passa quanto al diletto, o quanto al fatto, è obbligato a
fece. -pagare un debito (o soddisfare un debitore); versare una
compimento (e si riferisce ad atti o avvenimenti che di per sé tendono a
da ponte, xxiii-43: facemmo quattro o cinque ore di conversazione ogni giorno, e
più, come se fossimo stati all'osteria o al caffè. moravia, xi-6:
un fenomeno naturale, un male fisico o morale). giamboni, 4-347:
antonio finio. iacopone, 16-36: o penar, non sai fenire, né a
23-4-4: quale cosa più orribile dire o pensare si può, che ricevere le fedite
mi schivaste, grazie a riferire, / o da dolermi che per voi non sia
doni, 22: in termine di due o tre ore l'eclisse passarono e l'
passare di moda (una corrente artistica o culturale); perdere il credito,
assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s
che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s. degli
mondo. - anche per simil. o con valore iperbolico. tavola ritonda,
una voce di testa, da matto o da donna, che fa un urlo lungo
e regge per lo più un compì, o un avv. di moto a luogo
avv. di moto a luogo reale o figur.). romanzo di tristano
codesto mestiere finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione. cantoni, 62
impiego; occuparsi in un complesso commerciale o industriale. piovete, 5-182: di
finiscano tutti i galoppi, all'orizzonte, o specchiato: sia nelle vie bagnate,
. -terminare in un dato modo o forma. simintendi, 1-185: la
pesce. buommattei, 7: dalla forma o figura di lei si dice metaforicamente lingua
montagnetta che, alzandosi alquanto dalla terra o dall'acqua, finisca in una stretta
amor sempre all'amaro finir suole / o per longa distanzia o per la morte.
finir suole / o per longa distanzia o per la morte. campanella, 1-14
indica per lo più un esito materialmente o moralmente non buono). lanzi,
allora pareva dirazzasse, anziché finir tisico o venir su malaticcio e anemico, diventava
balante da capo cominciò a dire: « o re carlo, arrenditi al mio signore
-ant. anche con la prep. sottintesa o sostituita da un art. determinativo.
era un groviglio inestricabile. -in correlazione o in contrapposizione con cominciare.
: se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno donde cominciare
. non aveva finito di risolversi a credere o a non credere. e. cecchi
determinata conseguenza (per lo più dannosa o sgradita). panigarola, 2-273:
-finire a o in: tendere a uno scopo, riuscire
via di là con una certa nobile petulanza o fatuità gloriosa che non si aveva prima
determinato atto (per lo più dannoso o sconveniente). botta, 4-491:
indica tesito che probabilmente avrà un'azione o una situazione particolare, oppure la risoluzione
nord appena liberato, finivano davanti all'o. r. t. a. ad
lunghe, e che finalmente cessano (o si è riusciti a far cessare).
-finirla: far cessare un fatto o una serie di circostanze che si trascini
quel momento! -in forma ottativa o imperativa. g. m. cecchi
/ finiamola oramai. forteguerri, iv-443: o via, finiamla; a te domando
mai, non finire più: essere, o sembrare, interminabile (e reca sempre
discorrere. -non finire di fare o dire qualcosa: continuare senza sosta,
spiegazioni ad alta voce come se fossi sordo o non capissi. -non finirla,
maremma, dove viveva quasi come esiliato o confinato. = voce dotta,
, 285: non è sì gran montagna o duro smalto / che col tempo non
la carestia: la mortalità, epidemica o contagiosa, scemando di giorno in giorno
. condizione di un ente che ha o raggiunge il suo pieno compimento. varchi
chiamarono [dio] massimamente infinito, o più tosto essa infinità. e perché l'
; però lo chiamarono massimamente finito, o più tosto essa finità, e per conseguenza
. rosmini, 2-147: la finitezza o l'infinitezza è qualità ontologica, cioè
allora sarebbe la città dei cadaveri) o quella che ha accordato le necessità (
i. pitti, 2-189: fare pace o triegua con potentato finitimo o lontano.
fare pace o triegua con potentato finitimo o lontano. g. graziani, 375:
pluralità dei voti nelle città stesse, o nelle finitime, un numero opportuno di
. bibbia volgar., vii-492: o tiro, dicesti: io sono di perfetta
agli altri era mozzo il naso, o fatto qualche sfregio consimile, quando non
modo indicativo, in quanto è più determinante o determinato che gli altri...
massima perfezione (un prodotto dell'ingegno o dell'arte); corretto, limato
termine i nostri artefici, chiamando fornito o finito quel lavoro fatto con estrema delicatezza
si possan vedere i colpi del pennello o della matita. muratori, 5-iv-52: fra
che dicesi 'di finito ', o con altro pubblico segno, dovrà conservarsi
: 'di finito ', maniera aggiuntiva o avverbiale, adoperata a denotare l'ultimo
simili, nella lavorazione d'una manifattura o merce. -diligente, solerte,
dante, purg., 3-73: « o ben finiti, o già spiriti eletti »
, 3-73: « o ben finiti, o già spiriti eletti », / virgilio
'ex integro 'per linea finita, o per altra caducità. -con
, 215: trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire
esserci insomma più nulla da mangiare o da bere. buzzati, 1-78: otto
. spossato, esausto (nelle energie fisiche o spirituali); rovinato (finanziariamente,
arrivato a una certa mèta (nello spazio o anche nel tempo). '
26-35: la morte è da temere o la partita, / quando l'anima e
certezza, / credi alle fortune, o uom, leggiere, / che discorrenti
perfezione; però lo chiamarono massimamente finito, o più tosto essa finità, e per
, di cui se ne possano pensare o assegnare altri, quanti si vogliano, sia
se le parti quante nel continuo siano finite o infinite, la più congrua risposta sia
braccio; io dico, la sua forza o momento dopo la caduta esser maggiore di
caduta esser maggiore di qualunque momento, o forza finita. grandi, 7-231:
esse manchi. -con riferimento a formula o equazione composta di sole quantità finite,
in quanto può esistere, conoscere (o essere conosciuto), agire (o patire
(o essere conosciuto), agire (o patire) solo in determinate condizioni e
infinito al finito? neuno fu mai o fia che 'l potesse o possa vedere,
neuno fu mai o fia che 'l potesse o possa vedere, né 'l sapesse o
o possa vedere, né 'l sapesse o sappia mai dire; però che tanto è
17. matem. numero finito; quantità o grandezza finita (ed è contrario di
conclude gli attributi di maggiore, minore o eguale non aver luogo non solamente tra
prende norma dall'unità che si assume o ci piace di assumere. 18.
molto ardua, il cessare di circostanze o situazioni spiacevoli o dannose, la liberazione
il cessare di circostanze o situazioni spiacevoli o dannose, la liberazione da disagi e
sanfedisti,... veduto o creduto di vedere che i liberali battevano in
tutto è finito: la vicenda, bene o male, è arrivata alla sua conclusione
volli sposare. -in forma ottativa o imperativa (e si usa prevalentemente per
definitivo lo dà chi le accoglie o le rifiuta. e non è finita
diverso colore degli anni, e la resurrezione o la dimen ticanza. pavese
ecc.) eseguisce, a mano o a macchina, i lavori di finitura
orizonte, che termi natore o finitore, perché in lui si finisce e
-plur. finimenti (per animali da sella o da tiro). g.
della finlandia; che appartiene, etnicamente o politicamente, alla finlandia.
olao magno], 172: i finni o finlandi... non possino adoperar
olao magno], 172: i finni o finlandi, popoli settentrionali, per la
giapetidi si sbrancarono in popoli bianchi o sia indopelasgici, e gialli; e questi
lingue uraliche '. avari, popolo finnico o uralico. unni, d'origine finnica
i boschi foltissimi, senza mangiare o bere per lungo tempo...
rispetto all'azione che sta compiendo o alla condizione in cui si trova
davanti a un'altra prep. o avv., spesso si tronca
.. però, che fine a domane o forsi fino a l'altro giorno
così sempre me intravene de uno o dui giorni prima ch'io parturisca.
che mai son lunge / da trovar pace o loco. / e pur nulla
-ant. con elisione delle prep. o dell'avv. ariosto, 12-62
un ente rispetto a un'azione o a una condizione in cui si
bianco da siena, 188: o santa virgo di tanta eccel- lenzia,
fin da quando giocavan con la rena o davan noia a'granchi o sguazzavan nell'
la rena o davan noia a'granchi o sguazzavan nell'acqua turchina. soldati, i-90
-ant. anche con ellissi della prep. o delpavv. antonio da ferrara, xii-4-246
indicare il punto a cui si giunge o dal quale si parte. elegia giudeo-italiana
/ magnanimo colui / che sé schernendo o gli altri, astuto o folle, /
sé schernendo o gli altri, astuto o folle, / fin sopra gli astri
-ant. anche con ellissi della prep. o delpavv. latini, i-812: altresì
tuoi sonetti mi hanno più di quattro o sei volte toccato fino alle lacrime.
vento l'accarezza / sulla gota, o poco punge. pavese, 94: ci
bacche tre, una che ha la ferula o finocchiella nella destra. deledda, i-246
comunemente finocchio di chioggia, di bologna o di napoli. magazzini, 14:
ne'brodi la mattina nello svegliarsi, o mescolate nel vitto, come sarebbe a
pianta erbacea della famiglia ombrellifere, bienne o perenne, spontanea nella regione mediterranea e
base di guaine avvolgenti il fusto, più o meno dilatate; i fiori, in
; i frutti sono oblunghi, giallastri o grigi attraversati da venature chiare, glabri
di oli essenziali, usato come condimento o nella preparazione dei liquori. libro di
questo modo. torre convenevolmente finocchi, o santoreggia, e mischiar nel vino.
la sverza, e quinci la fava, o il finocchio,... e
fien greco e sono impiegate come tonico o digestivo; finocchiana, finocchiella.
. -finocchio di bologna, di chioggia o di napoli: varietà coltivata (foeniculum
, finocchio domestico, finocchio di roma o di lucca: varietà coltivata (foeniculum
odore d'ànice. -finocchio forte o selvatico: sottospecie spontanea (foeniculum capillaceum
zona mediterranea alla submontana, è bienne o perenne; i frutti hanno sapore piuttosto
officinali. citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella...
citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella... le
il quale è caldo e secco. o. targioni tozzetti, ii-210: finocchio
ch'è riguardato per capocchio; / o per ch'a branca diè tal d'una
1-2-22: che mi serve mio padre, o il suo buon animo, / s'
, la parte mia fino al finocchio, o guasteremo questa vendemmia ancora a te.
storia della filosofia dello ultimo quarantennio o cinquantennio. = comp. per giustapposizione
così fin ora il misero ha servito / o non visto, o mal noto,
ha servito / o non visto, o mal noto, o mal gradito. boccalini
non visto, o mal noto, o mal gradito. boccalini, i-272: vorrei
più sorte, tartufi, cardi o carciofi, finocchietti bianchi o altra sorte d'
cardi o carciofi, finocchietti bianchi o altra sorte d'ortaglia. anche per
. per giustapposizione da fino2 e qui (o qua). finta, sf
? / forse per spender manco? o per burlarmi, / come si fa
le voleva bene, come affermava; o se, invece, come lei sperava,
mossa tattica consistente nel simulare un'azione o un attacco, diretta a distrarre e
finta. 3. sport. azione o mossa che viene abilmente simulata per disorientare
abilmente simulata per disorientare l'avversario (o gli avversari) e coglierlo di sorpresa
tasso, 7-6-48: né per finte o per cenni unqua si move. monti
voler ferire in un modo, o in un luogo, per portare impreveduto colpo
per portare impreveduto colpo in altro modo o in altro luogo. guerrazzi, iii-178:
senso generico: qualsiasi azione, comportamento o mossa intenzionalmente diretta a trarre in inganno
. 4. striscia di tessuto o di panno che si sovrappone e ricopre
che si sovrappone e ricopre i bottoni o l'apertura della tasca; pattina,
donne, e serve a compierla, o a supplire alla troppo corta capellatura.
tratti fuori con finta di ragionamento, o d'esser de'loro. -far
-per finta: simulando un determinato comportamento o atto. pirandello, ii-228: un
giuda], per la sua spilorceria o fintaggine, altre volte. 2
altre volte. 2. atto o comportamento simulato, insincero, finzione.
). con falsità, frode o menzogna, ingannevolmente. fiore,
/ e impose lui ciò ch'esser fatto o detto / fintamente doveva; e fu
palco un carro fintamente tirato da quadrupedi o volatili. 4. apparentemente.
atteggerà come quello di un misterioso matrimonio o di un misterioso parallelismo psicofisico: il
un matrimonio celebrato nel lontano dei secoli o nel buio dell'inconoscibile. moravia,
per indicare l'estensione di un'azione o di una situazione nel tempo fino al
momento in cui un'altra azione o situazione le succeda. boccaccio, vii-84
che venga l'ora di desinare, o veramente che il mare si faccia che
uovo piccolo trattenuto dentro quella nicchia o utero secondo più giorni, cioè finattantoché non
un loco / ove espiar si suol colpa o difetto / e ove talun rimane o
o difetto / e ove talun rimane o molto o poco, / fintantoché n'esca
/ e ove talun rimane o molto o poco, / fintantoché n'esca purgato
giustapposizione dalla locuz. prepositiva fin [o] 2 { a) tanto e che
sulla fronte, per mascherare la calvizie o per completare l'acconciatura. carena,
... / non starò per repulsa o finto sdegno, / ch'io non
tutt'altra cosa sono i concetti finti o finzioni concettuali, perché in questi o il
o finzioni concettuali, perché in questi o il contenuto è fornito da un gruppo
tura del capo, appuntata sul davanti o dal lato. cicognani, formare
, formare ricci, cascate, o altra minor parte dell'acconcia
dell'amata, può eleggersi di farlo o sopra il suo nome vero o sopra un
di farlo o sopra il suo nome vero o sopra un altro finto (part
5. che avviene solamente per esercitazione o per gioco (una battaglia).
l'obbligazioni si assicuravano con la mano o vera o finta. goldoni, iv-515:
si assicuravano con la mano o vera o finta. goldoni, iv-515: che ha
non sia costretto ogni momento a dire o a fare qualche bugia. quindi si
: ingannarlo. lippi, 2-14: o questa (disse il duca) è veramente
alla mia. -che contiene menzogne o inganni (una lettera, un messaggio
la sorella. foscolo, xiv-316: o egli è solo colpevole, e dev'
colpevole, e dev'essere punito; o tu non sei affatto innocente e le
(ed è accompagnato da un sostantivo o da un aggettivo che specifica l'oggetto
servi e de'ministri eletti, / o pur de'lusinghieri e finti amici,
abbia intenzione di battezzarlo, ma lavarlo o bagnarlo per irrisione. c. dati,
». 8. che è formato o costituito da materiali non autentici o artificiali
formato o costituito da materiali non autentici o artificiali a imitazione del vero (un
1-514: le gemme sono distinte in vere o simili grandemente alle vere, o in
vere o simili grandemente alle vere, o in false e finte. marino,
mondo / vidi con volto non già dubbio o finto: / ma qual là su
/ nome non è per me finto, o sognato / quel bel di patria nome
sia. 13. che non è o non pare vero e naturale. tasso
/ di far parere un uom di selce o finto. baldi, 124: indegna
14. che è frutto della fantasia o dell'imma- ginazione; che deriva da
, 5-i-147: né contraddice alla fama o alla storia chi finge nuovi re
alla storia chi finge nuovi re o attribuisce loro nuove azioni; perché la fama
attribuisce loro nuove azioni; perché la fama o la storia non ci fa sapere che
sacerdote custode. caro, i-26: o non sapete che... è lor
che ogni nome ovvero è propio, o d'altra lingua, o traslato, o
è propio, o d'altra lingua, o traslato, o ornato, o finto
o d'altra lingua, o traslato, o ornato, o finto, o allungato
, o traslato, o ornato, o finto, o allungato, o accorciato,
, o ornato, o finto, o allungato, o accorciato, o scambiato.
, o finto, o allungato, o accorciato, o scambiato. tasso,
finto, o allungato, o accorciato, o scambiato. tasso, 12-635: fatto
scambiato. tasso, 12-635: fatto o finto è quel nome che, non essendo
? 17. che è foggiato o rappresentato mediante le arti figurative o plastiche
foggiato o rappresentato mediante le arti figurative o plastiche. bellincioni, ii-38: non
avria che fosse statua finta, / o d'alabastro, o d'altri marmi
statua finta, / o d'alabastro, o d'altri marmi illustri. marino,
-che è suggerito mediante accorgimenti architettonici o pittorici, per ingannare la vista o
o pittorici, per ingannare la vista o per raggiungere determinati effetti (una finestra,
l'architettura finta, per decorazione esterna o interna, ha da esser dipendente dall'
ottenuti artificialmente con messa in piega o permanente. de amicis
= comp. per giustapposizione da fin [o] 2 e troppo. finzióne
, a ingannare, a mostrare sentimenti o intenzioni non corrispondenti al vero; abitudine
intenzioni non corrispondenti al vero; abitudine o consuetudine di mentire e di fìngere;
concreto: azione, discorso, atteggiamento o comportamento che deriva da simulazione ed è
la verità; artificiosa e falsa dimostrazione o attribuzione (di un sentimento, di
. invenzione, falsificazione (di dati storici o scientifici); teoria, dottrina priva
iii-7-131: come per fermo creder morto o malato a morte un popolo,.
: nessuno ha potestà di pensar male o bene, ma tutto avviene di necessità
tutt'altra cosa sono i concetti finti o finzioni concettuali, perché in questi o
o finzioni concettuali, perché in questi o il contenuto è fornito da un gruppo
-in senso concreto: cerimonia, funzione o procedimento che è valido solo in apparenza
canzonette] contengono, per finzione, o imitazione poetica, varii scherzi giovenili sopra
scherzi giovenili sopra materie appartenenti a bacco o ad amore. monti, x-2-452: eschilo
trucco / non so se più scoperto o più meschino. -in senso concreto:
passi, chi vuol, tre carte o quattro, senza / leggerne verso, e
coprivano di mistero e vestivano di finzioni, o si contentavano di accennare confusamente al popolo
inconveniente dunque sarebbe ancora che la finzione o verità de l'argomento fosse differenza specifica.
corpo corazzato. 8. rappresentazione o azione scenica o rituale; parte,
8. rappresentazione o azione scenica o rituale; parte, personaggio teatrale.
con cui il legislatore, attribuendo requisiti o caratteri in realtà inesistenti a una data
a una data situazione di fatto (o, viceversa, prescindendo da certi caratteri
, viceversa, prescindendo da certi caratteri o aspetti che in realtà essa possiede)
poi, nel regolare concretamente tale estensione o equiparazione, vi apporta modifiche e limitazioni
evitare di pagare imposte, contributi sociali o sussidi, o di compiere pratiche amministrative
imposte, contributi sociali o sussidi, o di compiere pratiche amministrative complesse e di
amministrative complesse e di incerto esito, o per aggirare un divieto legale o
o per aggirare un divieto legale o sottrarsi a un controllo superiore), e
modi la vera natura di un contratto o di un altro atto giuridico da essi
a due effetti, uno cioè di fingere o di simulare un atto non vero per
mazzini, i-411: sono tutte più o meno basate [le leggi] sulla
vario senso dai mistici e dagli arbitraristi o finzionisti.