meschina 2. regolare il traffico (deviandolo o alternabottega d'oriolaio, intravedemmo un saturno
. neol. sot composta o sfacelata del medesimo bitume. negri, 1-434
d'altri, e grondi in mischia, o sgorghi toporre un edificio, un
/ nerastro da ferita volontaria, / o, decomposto, il sol, v.
per la quale tutte le cose sono o appaiono belle; e tutte le cose utili
occhi tuoi. / non 1'asciugare, o ciro, 2. medie.
/ molte il quale il reddito o la ricchezza della collettitinte comparte, invidiate
perimetro poligonale che ha tut- luogo o una zona siano meno ingombri.
, che decorano quasi tutto il eliminare o diminuire uno stato di congestione. piemonte,
. 2. ornare un edificio o sue parti, sia internamente sia esternamente
ecc.) che vi s'incorporino o vi si adattino stabilmente; allestire una
religione da pittori per decorarne le volte o le pareti delle sale. di giacomo
non veggio / o 'l forte boemondo o 'l gran nepote / ch'amar non
: ogni paese ha qualche sua dote, o proprietà naturale, e non bisogna contendere
questo loro gittare alle barbe del grano o dell'orzo, dar loro la dota
9-40: né per brodo freddarsi, o per bicchiere / empiersi, sostener posson la
alle radici un mazzo di sermenti di bacchette o canne, et all'ingiù cacciare nei
et all'ingiù cacciare nei luoghi vacui calcinacci o rottami e coprire con una pietra maggiore
tempo quasi in ammenda del tempo perduto o che si perderà. a. pucci
. 2. con grande abilità o arte, magistralmente, accortamente, saviamente
taccia e filomena e progne, / o s'altro augel più dottamente pianghe. gemelli
addietro, siccome dottanti se dovessero combattere o fuggire. dottanza, sf.
firenze, od è rubello, / o dottasi che '1 popol noi ne cacci
tuo parlar difetto / per trista invidia o perché pari ignuda. / nolli dottar
! mattio franzesi, xxvi-3-106: qual persona o sia volgare o dotta, / è
xxvi-3-106: qual persona o sia volgare o dotta, / è che non l'abbia
poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'
non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo amare
l'anno; ha fioroni piriformi verdi o giallognoli a polpa violetta; produce fichi
fichi serotini di forma quasi sferica giallognoli o verdognoli con polpa scura, dolce,
, i dottati, i lazzeri, badaloni o bitontoni, e lar- daiuoli, e
, cioè che dicano: così serà o così non serà; perciò che parrebbe che
conquistare onore, intraprende alcuna cosa dottevole o pericolosa. = deriv. da
vie e immaginano alcuni esservi un dutto o canale scurtatoio dall'intestino cieco alla vescica
istoria diano un ragionevol sospetto dell'esistenza o di precise ostruzioni del fegato o di
esistenza o di precise ostruzioni del fegato o di concrezioni biliose nel coledoco 0 nel
compì, introdotto dalla prep. in o di). -anche: che ha raggiunto
e dotto, senza sapere lingua greca o latina. tasso, n-ii-23: io tolgo
farla stampare. parini, 508: o saggio amico, che corregger tenti / con
-parola dotta: derivata direttamente dal latino o dal
levò le mani a cielo dicendo: « o eterni fuochi e non corrompevole deitade,
, e non può da più dotta / o da più forte guida esser condotta.
scorrer su molticorde arpa dorata, / o su gli avori ed ebani vocali / agile
e la maggioranza sterminata del genere umano o non sa o non vuol fare né una
sterminata del genere umano o non sa o non vuol fare né una cosa né l'
quantità, folla, massa di dottori o di persone che si atteggiano a dottori
, frase, discorso sentenzioso, concettoso o severamente moralistico. goldoni, viii-736:
159: i soggetti, siano sudditi o stranieri, che sono dottorati fuori dal
, a coloro i quali la loro scienza o vendere o farne la mostra non vogliono
coloro i quali la loro scienza o vendere o farne la mostra non vogliono, sia
con i rimedi naturali e appropriati, o no? non sai tu, momo,
... dimostra che egli sia giusto o che usi giustizia, e conviene che
giustizia, e conviene che egli sia dottorato o in civile o in canonica. guicciardini
che egli sia dottorato o in civile o in canonica. guicciardini, 2-10-70: sendo
; esperto in un campo del sapere o nella sua professione (per lo più
un compì, introdotto dalla prep. in o di); chi insegna una dottrina
è stato insignito (da un'università o, anticamente, dalla corte o da
un'università o, anticamente, dalla corte o da altre istituzioni culturali) della laurea
da altre istituzioni culturali) della laurea o dell'apposito titolo; chi ha ottenuto
il titolo stesso (abbreviato dott. o dr.). giamboni,
salivano anche, a ciuffi di quattro o cinque, gli scribi e i farisei
nostro regimento, / sanza poter far cure o cose sane, / in forma che
andavano dottoretti storcileggi, messi al terzo o alla metà del guadagno, a cercar le
le scritture, per trovare chi godesse lasci o redità contro alla legge. panciatichi,
anas platyrhyncos (detta anche quattrocchi) o del picus cinereus (detto anche picchio
saccenteria, con sentenziosità pretendendo di insegnare o di correggere; sdottoreggiare. botta
io non vorrei guastarmi da ultimo, ma o sia il genio del secolo, o
o sia il genio del secolo, o che, ci vuole un poco di dottoreria
guardare paura, odio, né pietade o amore. 2. che teme
tabacco da naso nella tabacchiera d'osso o di bosso. -ant. saggezza
che 'l non ge vai unguento o medicina. -provvedimento, rimedio, accorgimento
ed elaborati, di una determinata disciplina o scienza; ricchezza o padronanza di conoscenza
una determinata disciplina o scienza; ricchezza o padronanza di conoscenza e di argomentazioni su
conoscenza e di argomentazioni su un problema o un argomento. sacchetti, vi-25:
, non deveva biasimar la volontà, o dubitarne: e per l'avenire procurerò
troppa sufficienza. 2. l'insegnamento o l'apprendimento di cognizioni e nozioni (
genere, sia a una determinata materia o disciplina); studio; l'insieme di
cui si fonda un particolare sistema filosofico o scientifico o su cui si imposta o si
fonda un particolare sistema filosofico o scientifico o su cui si imposta o si cerca di
o scientifico o su cui si imposta o si cerca di spiegare un determinato problema
dante, inf., 9-62: o voi ch'avete gl'intelletti sani, /
chi la vuole. -metodo o mezzo di insegnamento o di apprendimento;
. -metodo o mezzo di insegnamento o di apprendimento; spiegazione e illustrazione di
spiegazione e illustrazione di una determinata materia o argomento o problema. crescenzi volgar.
illustrazione di una determinata materia o argomento o problema. crescenzi volgar., 1-7
da'filosofi dottrine, cioè vie, modi o maniere da insegnare qualunche o arte o
, modi o maniere da insegnare qualunche o arte o scienza dirittamente e con ragione
o maniere da insegnare qualunche o arte o scienza dirittamente e con ragione. baruffaldi
. elaborazione scientifica di una determinata scienza o disciplina. -anche: gli studiosi che
in quanto riflesso di concezioni religiose, o di un francescano dispregio per gli esseri
quel d'arpina, / quintiliano, demostene o nessuno, per insegnare a orlando dottrina
suo fondatore e dai suoi discepoli, o contenuti nel testo che ne raccoglie i
misteri di essa; catechismo; la lezione o il ciclo di lezioni che si tengono
erano alcune reliquie degli antichi valdesi, o vero albigesi, nelli quali però era
un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno, ed
dai giuristi, appartengano essi alla magistratura o alla scuola; i risultati stessi di
degli studiosi che si occupano del diritto o di un suo particolare ordinamento o settore
diritto o di un suo particolare ordinamento o settore. pananti, iii-188: non
da parte di un capo di stato o di uomo politico responsabile, di una
riferisce, che è proprio della dottrina o di una dottrina; che è conforme
; concernente il sapere, la cultura o una determinata disciplina (e vi è
far conoscere la verità alla mente, o anche persuaderla e vivamente imprimerla nell'animo
. opera di dottrina, di scienza (o, anche, parte o sezione o
scienza (o, anche, parte o sezione o elemento di carattere filosofico o
o, anche, parte o sezione o elemento di carattere filosofico o scientifico di
o sezione o elemento di carattere filosofico o scientifico di un'opera letteraria).
gli studi relativi a una determinata disciplina o a un determinato problema. s
altro al morale, in altro al retore o altre discipline, nientedimeno il punto nostro
autori che hanno trattato dottrinalmente, o parlato incidentalmente di veleni, di malìe,
di colui. 2. studioso o teorico di una determinata disciplina (e
dottrinàrio, agg. che si fonda o si ispira a princìpi astratti, estranei
accademici, rigorosamente coerente a determinati princìpi o dottrine, astratto, rigido, assoluto;
iii-22-87: i dottrinari sostenevano la conservazione o l'abolizione della pena di morte con
; l'intransigenza ideologica di una scuola o di una corrente di pensiero o delle
scuola o di una corrente di pensiero o delle persone che vi aderiscono; l'atte
nersi rigorosamente a determinati princìpi o dottrine, regole, canoni.
cose in che ella si diletta, o dimorare in esse non avendo alcuna signoria
conoscenza umana che non è ancora sperta o dottrinata. 3. scherz.
sf. ant. insegnamento appreso o ricevuto. sacchetti, 72: credea
fatta alla moglie (mediante patto nuziale o in virtù di una norma giuridica,
un compì, di stato in luogo o di moto a luogo ('in che
un compì, di moto da luogo o moto per luogo. -anche al
poss'io? leopardi, 22-138: o nerina! e di te forse non odo
cui antecedente è un avverbio di luogo o un nome di luogo (e in
): esprime lo stato in luogo o il moto a luogo, anche al figur
/ demostri voi, s'eo son bon o malvagio. iacopone, 24-178: o
o malvagio. iacopone, 24-178: o omo, or te pensa ch'è altra
, 1-46: non c'era avvenimento o fatterello dove non si vedesse comparire silenziosamente
luoghi dove passano. -senza avverbio o sostantivo antecedente. guittone, i-1-94:
dove a lui parve che più le ricercasse o il sito de'luoghi o la condizione
le ricercasse o il sito de'luoghi o la condizione degli abitanti. lanzi, ii-91
intese muraglie, fiancheggiate da'loro baluardi o rivellini, dove più e dove meno,
dove meno, secondo che il fiume o più o meno la bagna. lanzi,
, secondo che il fiume o più o meno la bagna. lanzi, iv-7:
205: altri, incontrandosi in piazza o dove si sia con qualche amico suo,
sùbito in atto di giocar di spada o di lottare, secondo che più si
che egli tomi, che egli oda o vegga, niuna novella, altro che
che gli altri non ve la conosceranno o non ve la vorrebber conoscere. d
come gatti, dove appena avessero indizio o speranza di far preda. verga,
dove poi il padrone è avaro, o la fattoria è piccola, uomini e donne
, come meglio possono, nella stalla, o altrove, sulla paglia o su pochi
stalla, o altrove, sulla paglia o su pochi cenci. -con valore
lealtà, il rispetto, la pietà filiale o fraterna). francesco da barberino
, essere da attribuirsi per obbligo giuridico o morale (un bene, un premio
morale (un bene, un premio o un castigo, una lode o un rimprovero
premio o un castigo, una lode o un rimprovero). boccaccio, iii-n-68
4. ascrivere a qualcuno (o a qualcosa) il merito (o
o a qualcosa) il merito (o la colpa) di un fatto; riconoscere
determinante di un certo risultato, favorevole o sfavorevole (e in quest'ultimo caso
, essere da attribuire (come colpa o merito) a qualcuno (o qualche
colpa o merito) a qualcuno (o qualche cosa); derivare, dipendere.
/ quante già mai ne fieno, o ne son state, /...
religiosa, giuridica, di un comando o divieto, di una prescrizione, una costumanza
, essere prescritto (da norme ideali o positive, dal costume), essere
le convenga. guittone, xxvi-100: o somma maestate, / quanto laudare,
, ii-71: a crin bianco però legge o consiglio / bionda chioma non dia,
dovuto passare in fiandra? per mare o per terra? con armi o pur disarmato
per mare o per terra? con armi o pur disarmato? baretti, 1-270:
aver bisogno. -in forma impersonale, o con soggetto di cose, essere necessario,
la mente, e none a turbarla o oscurarla. machiavelli, 269: gli uomini
comportamento per adempiere la propria funzione naturale o sociale, i doveri che particolari mansioni
ora simbolo, ora persona, qui carattere o passione, lì idea o sentimento o
qui carattere o passione, lì idea o sentimento o immagine. cicognani, 9-4:
o passione, lì idea o sentimento o immagine. cicognani, 9-4: l'
gemelli careri, 2-i-8: questa casa, o per dir meglio stanza, consiste in
che non hanno esperienza di sciagure, o motivi speciale e presente di tristezza,
bella cosa, e stimano che ciascheduno pensi o debba pensare quello che fanno essi in
senza faurir leggi, religioni, fede o moralità in modo alcuno, destrugge tanti
dovea differire 66 anni a legalizzarli? o perché non doveano distinguersi come si fa
. -al condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie
condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie.),
giusto da un punto di vista teoretico o tecnico; essere esatto, corretto.
12. al condiz. pres. o pass, (o all'imperf.
condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie.) serve
) serve a enunciare come ipotesi possibile o irreale un fatto che si potrebbe legittimamente
un fatto che si potrebbe legittimamente sperare o pretendere che accada (in forza di
deduzione logica; secondo una legge morale o naturale; secondo un ideale ordine delle
maia materdona, iii-320: questi, o bella istriona, onde tu cingi /
; dalla poesia, come poteva esso o doveva verisimilmente avvenire. fogazzaro, 1-58
13. al condiz. pres. o pass, (o all'imperf.;
condiz. pres. o pass, (o all'imperf.; rar. con
rar. con altri tempi dell'indic. o al congiunt.), per esprimere
. pascoli, 141: dovevi, o madre pia, dirlo a dio padre
ci si ruppe nel tuo cuore, o madre! 14. in frasi
! 14. in frasi imperative o esortative, per rafforzare il comando,
bambini non sanno decidere e che mandarli o non mandarli al catechismo è già una
, un programma, un disegno umano o per decreto di un potere superiore, come
fosse strutto? / se morto essere debboci o intagliato tutto, / di quaci non
e ciechi e altri di qualonque infermità o difetto impediti, quasi tutti dovessero dal
. bartoli, 4-4-141: li domandò due o tre volte se in questi loro proponimenti
un fatto che non si vorrebbe accadesse o fosse accaduto (spesso in frasi esclam.
accaduto (spesso in frasi esclam. o interr. enfatiche). l.
denno essere colpe dell'arte mia giovinetta o vizi naturali all'ingegno e allo stile dello
non conosco lui, / che mai veder o mai conoscer deggio? ».
dovete sapere: per introdurre una spiegazione o una narrazione (e ricorrono anche le
ho; che deggio fare? / piangere o sospirare / tuttavia, / 0 segnoria
funzione rafforzativa: in proposizioni (subordinate o principali) che esprimono un comando,
(e sostituisce il congiunt. esortativo o di comando del verbo dipendente).
gran gioia menare. iacopone, 1-2: o regina cortese, eo so a voi
azione che soddisfa a un obbligo morale o giuridico; ciò che la norma morale
giuridico; ciò che la norma morale o giuridica impone di fare; il giusto
tuo, manuca dell'uva quanto ti parrà o piacerà; ma non ne portare teco
di coabitazione matrimoniale. dottori, 121: o mi comandi il fato, / o
o mi comandi il fato, / o mi regga dover, sia dono o sia
/ o mi regga dover, sia dono o sia / necessità, merope io v'
fosse più fallace / il moro infido o l'arabo rapace? / no, no
in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, v'opprimono,...
fuori del dovere. pascoli, i-451: o religione dei nostri martiri, dei nostri
dei nostri apostoli, guerrieri, poeti! o dovere! dio a cui si offre
ordine opportuno che risponde a determinate intenzioni o esigenze (naturale, morale, giuridico
vogliono torti qualche cosa del tuo dovere o con la cattiva misura o col
dovere o con la cattiva misura o col peso scarso o col cambio del danaio
cattiva misura o col peso scarso o col cambio del danaio o con altro.
col peso scarso o col cambio del danaio o con altro. baldinucci, 9-i-62:
baldinucci, 9-i-62: chi chiamasse, o cimabue o giotto molto meglio, ritrovatori
, 9-i-62: chi chiamasse, o cimabue o giotto molto meglio, ritrovatori della pittura
. bartoli, 40-i-216: così decapitati o strozzati i malfattori, pagano il suo
corsa; e i ancora due o tre volte sul ballatoio, prima di chiudere
la misera donzella, / fuor o vero: * secondo l'obbligo che vi
con quella scrivono un paese più o meno fuorimano,... si credono
in lasciarla pure fa- -essere (o parere) dovere o di dovere o del
-essere (o parere) dovere o di dovere o del docitrice cogli altri
(o parere) dovere o di dovere o del docitrice cogli altri manovaldi per onore
per dovere, ma vere: essere (o parere) giusto, doveroso; anche:
mani. pulci, 22-7: essere (o parere) bene, essere (o parere
(o parere) bene, essere (o parere) cosa opda tutte parte tu
gli uomini che per dovere, per professione o per genio si applicano a studiar
una causa che s'abbraccia per entusiasmo o per dovere. / a forza
difesa. livio volgar., 6-300: o padri conscritti, perdonalindoro, andate.
dovere si deve adempiere non perché diverte o frutta, ma perché è dovere.
doveróso, agg. che costituisce o è ritenuto un dovere; che è
di dovere; reso necessario dalle circostanze o dalle convenienze. redi, 16-vii-427
1-105: per esprimere una cosa di dovere o doverosa, e dovuta, e giusta
siano state portate a formare gli ordini o classi degli uomini utilitari e degli uomini
tozzetti, 7-84: le fosse adunque, o divelti, dove si devono fare i
testi io non ho nulla aggiunto o tolto, limitando il mio intervento alla doverosa
-figur. bene spirituale; dono divino o naturale; ricchezza, felicità interiore;
fisico. guittone, xxvii-84: o donna mia, non mi faite carizia
io voglio dire come l'apostolo: « o altezza de le divizie de la sapienza
ora io me ne spedisco in uno o due fiati, o in tre al più
ne spedisco in uno o due fiati, o in tre al più. 5
[il nilo] è 15 piedi, o da indi intorno, allora è ella
e dirottamente, / sanza parlar, o risponder niente. sacchetti, 36-2: firenze
-che comprende in sé svariati significati o valori (una parola); che
); ricco e vario di forme o di contenuto (un'opera d'arte)
guicciardini, 2-10-358: se i primi due o tre mantelli che se ne cavano [
di panno], sono troppo lunghi o troppo doviziosi, non rimane nella pezza panno
moda. -prezioso, riccamente ornato o guarnito; impreziosito, arricchito; lussuoso
, avv. in qualunque luogo (o parte o direzione) dove (è
. in qualunque luogo (o parte o direzione) dove (è avv.
vi-1-172 (35-1): dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, /
35-1): dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi
dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son, donna
più in grado d'addoperarli, o in portogallo, o nell'india. metastasio
addoperarli, o in portogallo, o nell'india. metastasio, 1-ii-561: dovunque
-raro. da qualsiasi parte, punto o verso. marino, vii-154: alcune
i canti; dovunque tu la rivolga, o dalla pazienza, o dalla ubidienza,
la rivolga, o dalla pazienza, o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o
dalla pazienza, o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o dalla carità,
o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o dalla carità, sempre ti mostrerà l'
che andare discorrendo qua e là, o a spedali, o dovunque altrove ti
qua e là, o a spedali, o dovunque altrove ti
finiti con cura, spesso con intarsi o sculture. dizionario di commercio, iii-1443
portacipria, bocchini, ecc.) o di strumenti chirurgici e musicali.
2. per metonimia. strumento musicale o parte di strumento (flauto, clarino
/ scorrer su molticorde arpa dorata, / o su gli avori ed ebani vocali /
per simil. sostanza che ha l'aspetto o la durezza dell'ebano. -più spesso
usata per rendere più coerente, scorrevole o vivace il discorso, facilitando il trapasso
il trapasso da un'idea all'altra o preparando, quasi in forma esclamativa,
chi? -per troncare un indugio o vincere una reticenza. d'annunzio
efficacemente alle argomentazioni di un interlocutore, o a riprendere un discorso che sia stato
ebriéza), sf. stato di esaltazione o confusione mentale prodotto da uso eccessivo di
prodotto da uso eccessivo di vino o di altre bevande alcooliche (o anche di
o di altre bevande alcooliche (o anche di sostanze eccitanti); ubriachezza
chimico detto più comunemente legame ionico o eteropolare (è contrapposto a covalenza).
polveri, polpe, estratti, sciroppo o mele ecc.; e se ne fanno
e fraterni -genia / muratoria, gesuitica o gallesca; / eleusinia o cibelica mania
muratoria, gesuitica o gallesca; / eleusinia o cibelica mania /... /
, per angelica cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio.
angelica cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni
cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni, 1-41
/ lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni, 1-41: nelle
savinio, 10-160: nei conservatorii, o come dire nelle scuole in cui
a onori; conseguimento di alte cariche o anche del potere. a
: il quale strumento né meno si sostiene o si eleva a braccia. parini,
data quantità, sia numero pari, o sia positiva o sia negativa la quantità,
sia numero pari, o sia positiva o sia negativa la quantità, ciò che
per eccesso di velocità, a torto o a ragione. 11. rifl
canigiani, 1-118: muoviti adunque, o speranza dol cissima di ciascun fiorentino,
di santa maria del carmine e tre o quattro delle gugliette sottili che s'elevano
apparizioni quando contemplo l'agnello che poppa o ascolto dall'ombra l'alveare sonoro.
superare lo stadio iniziale di una scienza o le prime fasi di elaborazione di un
per pervenire a una più sicura coscienza o a una salda sistematicità. savonarola
di elevarsi. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa
. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza
, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza. comunque
di benessere, che conferisce prestigio politico o sociale. segneri, i-468: tanto
hanno 1 * 'ictus ', o quelle, secondo gli altri, che hanno
onori piccioli e rendutigli da bassa gente, o i gradi poco elevati. p.
elevato. 7. che ha o mostra elevatezza, nobiltà, grande dignità
agli amorazzi precoci, fuggitivi randagi, o quasi affatto animali, stava per seguirne
. bartoli, 26-312: similitudini elevate o sottili, non si convengono adoperare.
e monda di ogni elemento impuro o barbaro. piovene, 5-294: si tratta
contrazione, il sollevamento di un organo o di un membro (con riferimento al
trasporto (di carichi, di materiali imballati o anche pulverulenti), caratterizzato da un
: costituito da organi flessibili (catene o funi) avvolti ad anello chiuso su
) avvolti ad anello chiuso su due o più tamburi, che
portano a intervalli regolari dei recipienti o tazze che penetrano inferiormente in un ser
trasporta per lo più minerali in polvere o in pezzi). -elevatore pneumatico:
trasporta per lo più materiali in polvere o minuti). -elevatore idraulico: quello
elevazione che succede dell'acque de'fiumi o per l'alzamento del recipiente, o
o per l'alzamento del recipiente, o per l'unione d'altri fiumi, che
essi, la qual suol chiamarsi ringorgo o rigurgito..., è maggiore
non si capiva più se c'era o non c'era. -imposizione delle
possiamo alzare il braccio a qualunque elevazione o obliquità o altezza con maggiore e
braccio a qualunque elevazione o obliquità o altezza con maggiore e minor forza, come
con maggiore e minor forza, come alzando o non alzando pesi, tirando o non
alzando o non alzando pesi, tirando o non tirando di spada ed in mille
terra a scarpa sostenuta da pali, o da muro. bianconi, xxiii-200: per
tutte tre queste qualità; cioè, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità,
, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione. varchi,
, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione. varchi, v-156: forse
un gesto superfluo, non una elevazione o abbassamento di voce che non siano calcolati
prospetto; la fronte di un edificio o la sezione verticale di un edificio visto
dall'equinoziale fino al zenitte della regione o città proposta, la quale distanza sarà sempre
stokholm a sessanta gradi d'elevazione, o pochi minuti meno, quindici o venti
, o pochi minuti meno, quindici o venti giorni il solstizio, e altri tanti
artiglieria rispetto al piano in cui giace o all'orizzonte. - angolo di elevazione
designare i candidati a una determinata carica o ufficio. novellino, ii-130: la
squittinare a quelli offici di fuori, o di dentro, che si proponevano al consiglio
ci voleva un papa animoso come giulio o sisto, che avesse petto per deludere
a preferenza di altre, viene assunta o fatta propria o decisa o attuata;
altre, viene assunta o fatta propria o decisa o attuata; scelta fatta per
viene assunta o fatta propria o decisa o attuata; scelta fatta per un libero
. laonde ella è un desiderio consigliato o desiderio congiunto con qualche consiglio; ma
qualche consiglio; ma ne la volontà o ne l'azioni volontarie non è necessaria
azioni volontarie non è necessaria la deliberazione o il consiglio, e possono esser fatte
lo ponga dubitativo se fu corporalmente o in spirito. boccaccio, i-544: poi
leggenda di s. chiara, 101: o santa chiara, vaso d'elezione,
i proverbi non hanno patria, o almeno patria fissa; ma sta di fatto
una persona è elevata a un incarico o ufficio, specie a una carica pubblica,
fatta dall'autorità legittimamente competente (individuale o collegiale). - anche: la
doveva molto prima d'ora essere stato o per elezione o per acclamazione ascritto fra
prima d'ora essere stato o per elezione o per acclamazione ascritto fra i principali membri
della loro congrega. -elezione canonica o ecclesiastica: designazione, validamente fatta secondo
un ecclesiastico a un ministero, ufficio o carica della chiesa o di un'istituzione ecclesiastica
ministero, ufficio o carica della chiesa o di un'istituzione ecclesiastica; nomina ecclesiastica
è fatta da un organo ecclesiastico inferiore o da un'autorità politica, alla semplice presentazione
: a me pare che avendo voi, o per dire meglio chi ha ordinato questo
garzoni, 1-731: de'lanaruoli o lanefici e mercanti di lana, battilani
lanefici e mercanti di lana, battilani o verghezini, scardassine tonditori da lana,
mente le seguenti [forme]: filiforme o capillare..., gracile 0
della popolazione d'una goccia d'acqua o di sangue guardata al microscopio. alvaro
. buzzati, 5-153: qualcuno, o qualcosa, gli risponde. è una specie
fili di metallo (per lo più oro o argento); oggetto o monile lavorato
più oro o argento); oggetto o monile lavorato con tale tecnica.
, fatto con sottilissime striscioline d'òro o d'argento, ripiegate in fiori, fogliami
-figur. sottile raffinato intreccio di colori o di pennellate (in un quadro)
delicata. 6. commento malizioso o maligno; frangia. cantoni, 267
. 7. figura, lettera o segno convenzionale impresso sulle fibre della carta
di un libro, ecc.) o a garantire la validità (di una
pagina che sotto il dito volgente crepita o garrisce, l'effigie laureata del cantore
, siano queste della carta comune, o più della velata, è intessuta con
4 filagrana ', cioè lettere o altre figure, delle quali l'impronta rimane
il terzo di radici dell'erba filipendula o 4 molon 'di plinio.
lat. philippicae, gr. « dixmmxoi o xaxà oixctttcou xóyoi. filìppico
di questa chiamasi d'4 alessandro ', o pure 4 dell'era filippica ',
particolare azione d'attacco consistente in due o tre finte col pallone eseguite durante il salto
ridotto a male. -suora o zitella filippina: religiosa dell'ordine delle
donne] vivono dentro li conservatorii, o tempii, o altre adunanze; ma conservano
dentro li conservatorii, o tempii, o altre adunanze; ma conservano il puro
zitelle filippine, overamente le zitelle disperse, o le mendicanti. -che è
mendicanti. -che è caratteristico o appartiene ai preti filippini o oratoriani.
è caratteristico o appartiene ai preti filippini o oratoriani. gigli, 117: propone
la scarsella, / non mancava gualdrappa o nera veste. broggia, 233: questa
: era indifferente l'avere 80 quattrini o una lira effettiva, l'avere cinque lire
una lira effettiva, l'avere cinque lire o un effettivo filippo.
perché una filira [nei papiri], o pelle sola sarebbe riuscita troppo tenue e
operaio che nelle cave di pietra o di marmo, esegue col filo elicoidale
ed or, perché diffidi, / o re? tu forse non fiaccasti or dianzi
e convenienze, senza che un giorno o l'altro si debba pagarne il fio.
c'era poco da imbestiare con quattro o cinque di que'filistei addosso. =
voce dotta, lat. della volgata philistini o philistaei, gr. < doxtcmetp.
clorite; hanno colore grigio, verdastro o nerastro, lucentezza sericea, madreperlacea 0
di aghi incolori solubili solo in etere o alcool, contenuto nel phyllanthus niruri.
perché porta i fiori impiantati sulla foglia o sul picciuolo di essa. =
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. fillio, sm.
area] sono (non so se spontanei o positivi) moltissimi lecci, arbuti,
: 4 pilliti ', foglie pietrificate, o pietre con impronte di foglie.
filloclàdio, sm. bot. ramo o fusto che ha assunto, per metamorfosi
se ne differenzia perché può portare fiori o frutti. = voce dotta,
di arbusti della famiglia podocarpacee, monoici o dioici, con rami allargati, simili
coincidenza con le mestruazioni, la gravidanza o l'allattamento. = voce dotta,
posto trasversalmente al ramo che lo porta o passare per l'asse del ramo stesso
zampe, comune nelle acque dolci o salmastre. = voce dotta, lat
avviene patologicamente in seguito ad attacchi parassitari o ad avverse condizioni climatiche o a un
attacchi parassitari o ad avverse condizioni climatiche o a un cattivo stato fisicochimico del terreno
nei boschi, nidificando su bassi cespugli o per terra, e hanno piume verdi-
in senso traslato per indicare persona o cosa che reca lenta e irreparabile distruzione e
graminacee bambu- soidee, usate come siepi o come piante ornamentali, di cui fa
plur. filmi). pellicola cinematografica o fotografica. -più comunemente: singola opera
: ognuno dei protagonisti del piccolo dramma o della piccola commedia quotidiana recita una sua
costituita da un unico strato di molecole o non in polimero. 3. dimin
essere filmato con un gruppo di cinque o sei parallele che si agitino senza urtarsi
. né per le farse, filmate o rappresentate. 2. sm.
un regista nella preparazione di un film o per un servizio televisivo, prima del
. che è proprio dell'arte cinematografica o di un film; che si adatta
. pellicola cinematografica in bianco e nero o a colori in cui i fotogrammi,
che ha le caratteristiche di un film o degli elementi tecnici e artistici che lo
film girati da un regista, o prodotti da una casa cinematografica, o
o prodotti da una casa cinematografica, o interpretati da un attore, o concernenti
, o interpretati da un attore, o concernenti un determinato argomento.
54-9: quign'hai filo, lana o stame, mustrarite en est'azone.
s. bernardino da siena, 327: o donne! doh, quando voi venite
francesco da barberino, 7: vieni [o industria] tessendo la tela indorata,
. baldi, i-85: è tela, o benedetto, il viver nostro / di
. -in par tic.: filato o tessuto di lino (o anche di
.: filato o tessuto di lino (o anche di cotone) adoperato nella confezione
contar tutte le fila. -abiti o stoffe laceri, lisi; sfilacciature.
sezione, costituito di metallo, gomma o d'altro materiale e adibito a svariatissimi
adibito a svariatissimi usi e applicazioni tecniche o artigianali (filo di ferro, per
, ecc.). -filo dumet (o filo fink): filo di platinite
termoelettriche, ecc. -filo elettrico: filo o corda metallica di rame o di alluminio
: filo o corda metallica di rame o di alluminio, che può essere o
o di alluminio, che può essere o no dotato di rivestimento isolante (e nel
invio, viene adoperato per il taglio o la segatura delle rocce in posto.
son più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino. marco polo
portarla a toccar coll'uncino il campanello o filo proveniente dall'asta metallica, e con
coll'altra mano toccate l'altro campanello o filo deferente continuo, che va a seppellirsi
; si adopera per disporre un'asta o una palina verticali, per determinare la
tirato un filo sonai una campanuzza di tre o quattro mila libre. ammirato, 1-485
ai bambini. -collana (di perle o altro); rango (di collana)
non perch'io ho perduto molto peso o molti talenti d'oro o d'argento,
perduto molto peso o molti talenti d'oro o d'argento, né molti fili di
argento, né molti fili di margherite o di gemme preziose. straparola, 10-1
perle le recingono i capelli. -corda o cavo teso, lungo il quale si muove
.: per indicare un'azione rischiosa o difficile, per la quale occorrono destrezza
. aguata lo pesce al gran filo o allo cigulo, o alla lenza, ovvero
al gran filo o allo cigulo, o alla lenza, ovvero alla rete.
servono a muovere i * timoni 'o gli 'alettoni'. -plur.
sorta di fasciatura (per medicare piaghe o ferite) formata da un certo numero
volta il pre cipitato, o la pietra infernale, e le fasciature,
è fatto, quando le sue membrane o fili s'allargano assai. -setola
, di fiori, anche di foglia o paglia). - anche: tronco sottile
di filo di paglia attortigliata insieme, o vero di cuoio. baruffaldi, xxx-
non si cura / della tua morte o vita un fil di paglia. boiardo
un fil de paglia, / a vincere o morire inanimati. aretino, ii-152:
/ dove non cresce un filo d'erba o un fiore. -l'insieme delle
gran numero d'uova legate insieme, o vestite da un filo o canale,
insieme, o vestite da un filo o canale, che per la sottigliezza non si
accorciarsi e nello allungarsi le fibre, o per dir meglio le fila, ond'eglino
, che vanno al cuore dai gangli o nodi dei nervi intercostali e de'vasi
sostanza viscida e filiforme che i ragni o i bachi emettono dalla bocca per farne la
emettono dalla bocca per farne la tela o il bozzolo. -popol. fili di vergine
autunno; attaccandone un'estremità a rami o a luoghi elevati si lasciano trasportare,
viaggio). panigarola, 130: o con il dito o con qualche stiletto,
panigarola, 130: o con il dito o con qualche stiletto, per quelle pinte
-linea che determina un dato spazio o superficie; tratto che forma la parte
, che un raggio di sole o un filo d'aria la offendono.
lo asciugava adagio. -sottilissimo raggio o riflesso (di luce); raggio
/ a i doctor de collegio o a quelle vecchie / che a l'opere
vincolo, rapporto che pone in relazione o mantiene in rapporto persone o avvenimenti;
in relazione o mantiene in rapporto persone o avvenimenti; il mezzo, l'occasione
quale si stabilisce un rapporto con qualcuno o col mondo esterno. boccalini,
sì fallaci onde non mi togli, / o se da volar via non mi dai
vita / s'avvolga il filo, o peregrin, cospargi / questo bel sasso
, / assai mi fu sanz'altro filo o ingegno / a uscir d'ogni laberinto
filo d'una forzosa necessità dall'una parte o dall'altra vuol durar delle fatiche a
, contenuto (di un'opera letteraria o di pensiero, di un ragionamento, ecc
-le vicende di un'opera narrativa o teatrale. palazzeschi, 3-105: col
macchina su carta di filo, e tre o quattro sussulti del telefono, dovetti risolvermi
fil falso con fil falso può advenire / o fil dritto con dritto. garzoni,
filo della balconata. -andare a filo o per filo di spada: essere sterminato
ha inopia. -annodare il filo o le fila: riassumere, concludere.
annodo / per darti i documenti, o mio giannino. de sanctis, ii-15-
, tessuto in un filo: cucito o tessuto a filo scempio. g
figur.: per indicare stretta unione o dipendenza tra due persone. d'
senza ombra d'un sentimento basso, o brutto! insomma, io non avevo
de marchi, ii-498: arabella per cinque o sei giorni stette a un filo di
tirarla a sé. -essere attaccato o legato a un filo; pendere da
sono sempre legate ad un filo di debolezza o di coraggio che si può facilmente spezzare
molte copule quasi collocate in filo, o di parola in parola o di clausola in
filo, o di parola in parola o di clausola in clausola, facevano magnificenza
tutte le cose per filo è impossibile, o amico mio, quando m'era fatica
. e. gadda, 302: rampica o serpe lungo ferri e grondaie insino alla
qualcuno: sospendere l'erogazione della luce o il servizio del telefono a un utente
un filo di donna: uomo (o donna) alto e magro. dossi
filobibli... fanno incetta di libri o intieramente sconosciuti o generalmente negletti da ogni
fanno incetta di libri o intieramente sconosciuti o generalmente negletti da ogni colta classe di
panzini, iv-263: 'fìlobus, filòbus'o 'filobùs', autobus elettrici, a
pressione / avara, pazzi per mafia o nevrastenia. = comp. da
col tuo santo odorato / odorasti [o maria] l'odore, / che t'
. -ci). che nutre o dimostra simpatia per il cattolicesimo. gramsci
. -che è dettato da simpatia o favore per il cattolicesimo (un atteggiamento
di essi che si volsero al comunismo o al filocomunismo, e il gramsci che vi
b. croce, iii-15-84: i cosmopoliti o filocosmi ridussero il patriottismo a « vanità
'amico ') e xóap. o <; 'mondo '.
ricchezze e amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi,
degli onori), o l'uno o l'altro di questi, od anche tutti
piante della famiglia aracee che comprende arbusti o alberi di solito rampicanti con foglie intere
alberi di solito rampicanti con foglie intere o pennatifide; sono diffuse nell'america tropicale
dotta, dal gr. < ptxó8o ^ o <; 'amante dell'apparenza '
fossero migliori di quelli del filo-gambaro, o del filo-fuston o del filo- navasc,
quelli del filo-gambaro, o del filo-fuston o del filo- navasc, teatrini di dilettanti
di milano. 3. società o compagnia di attori dilettanti. baldini,
oriani, x-28-15: mettete insieme uno o due presidenti di una qualunque associazione inspirata
... ascoltateli a discutere un invito o una protesta a nome della morale e
mezzo ad essi una grande idea o una abbietta insinuazione contro un grande uomo
una abbietta insinuazione contro un grande uomo o una donna superiore, e vi prometto
, dal gr. 91xó- 8pop, o? 'amante della corsa ', comp
sarebbero divertiti gratis allo spettacolo di tre o quattro mesi di lotta feroce nell'interno del
trassero dal suo pensiero, fu politico o di filosofia politica; e cioè,
4 cor- tegiano 'del castiglione, o anche dinanzi al 4 galateo 'del
formulò un suo programma senza darne notizia o avviso a noi, che subito protestammo
di ricostruire e di interpretare correttamente testi o documenti letterari; dottrina che studia l'
in tutti i suoi aspetti di una o più civiltà antiche. leopardi, iii-928
della mia vita (la quale spero o certamente desidero prossima ad estinguersi)
tedesco, diversamente da quello inglese, francese o italiano, non si volse tanto ai
si pone ad esaminare la filologia (o sia la dottrina di tutte le cose le
proprio della filologia; che è attinente o pertinente alla filologia; che riguarda la
: però tutto quello, che potrà osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale
, che potrà osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so
osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so io, l'
filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so io, l'avrò carissimo
genere mascolino, specialmente passando all'accrescitivo o al diminutivo. massaia, ii-8:
, 6-261: l'analisi filologica, o storica, o stilistica non basta, come
l'analisi filologica, o storica, o stilistica non basta, come non basta
); che spetta, conviene, o compete al filologo (un lavoro,
io abbia preso la materia da questo o quello dei filologi, che vengo criticando;
, la storiografia artistica e quella praticistica o di tendenza; sebbene ne abbia dimenticata una
, 45-39: qual progne si lamenta o filomena / ch'a cercar ésca ai
, / e trova il nido voto; o qual si lagna / turture c'ha
philomèla, dal gr. oixoix ^ xtj o « dixop / yjxa, nome della
metter in trono la filomoria, o amor della pazzia. = voce
... vi scrissero sotto due o tre postillacele... e poi dissero
(plur. -i). chi pratica o segue con passione gli sport nautici.
xxx-11-43: la betta mia non ha drappi o velluti / comprati in fretta, e
'ca- nevas 'francese: dimentiche o schife che in italiano si dice 'filondente'
schife che in italiano si dice 'filondente'o 'filindente'. pi giacomo, ii-525:
'dalla frangia allegra di * pizzilli 'o di 'trugli ', piccoli cionddetti
, sm. miner. massa di uno o più minerali (talvolta metalliferi) penetrata
ai lati da due fasce di materiali detritici o argillosi dette salbande; se è intrusa
elegantemente 'coria terrae 'gli strati o panconi che s'incontrano nel cavare i
filone ', per indicare i tavolati o palchi differenti di pietre e terre che compongono
luoghi più inospiti e selvaggi, deserti o abitati da bestie 0 da uomini peggiori
più veloce si chiama 'filo ', o 'filone '... ne'
punti di maggiore profondità di un fiume o di una valle. -corrente, flusso
acqua, di terra, di erba o di altra sostanza); canale, rigagnolo
alle nitrose, et a quelle surgono o sotto o rasente le striscie e filoni del
, et a quelle surgono o sotto o rasente le striscie e filoni del vetriuolo,
di arrivi e partenze, di possibilità o rinunce. 4. figur.
interna. 5. tradizione dottrinale o culturale. carducci, ii-2-89: io
, sono ripieni di un suolo o filoncini di 'bolo ', cioè terra
fastidi], replico un serviziale di cinque o sei once d'oglio di lino,
fatto senza fuoco, colà dentro lasciato, o finalmente di latte, o di siero
lasciato, o finalmente di latte, o di siero distillato di latte vaccino col
e calamo corto, priva del tutto o quasi di barbe; nasce alla base
trasformano in ninfa entro cellette di sabbia o pietruzze. = voce dotta,
con sezione a dente di sega o di lima; serve a far attrezzi come
). che è proprio dei filosemiti o del filosemitismo. b. croce
filosemita. filosemitismo, sm. simpatia o benevola disposizione verso gli ebrei.
una fluidità simile a quella dei tamarischi o dei salici piangenti, tutta stracci d'ombra
chiesa, / non ti mostrar filosafa o maestra, / non ingannar chi a
oro qualsiasi metallo; alla sua scoperta o fabbricazione lavorarono gli alchimisti, che ne
filosofale, mutando il ferro in oro o in argento, ovvero cavandole dal proprio
esente da ogni sospetto di fallaci argomenti o di ragioni ingannevoli. questo sarà di
lettura, ma non filosofante, cioè o non pratica o non capace dell'* universale
non filosofante, cioè o non pratica o non capace dell'* universale filosofia '
spuntava. giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante /
primo piano della scena, nel fondo o nel dietroscena altri pensatori, e anche
negli altri corpi per mezzo della immaginazione o sia fantasia, dond'è venuta la
non è corpo né passione, qualità o accidente di corpo, come alcuni bassi
ostinato se i nomi significan per natura loro o per via d'umano ingegno, è
non volendo disperar della natura umana, o abbagliato dai sofismi speziosi e dall'eloquenza
in mare dicendo: andate in profondo, o male cupiditadi, ché io voglio innanzi
che il cedere a qualunque necessaria dimostrazione o manifesta esperienza. genovesi, i-xvii:
che sicuro / filosofar, che sapienza, o gino, / in più sublimi ancora
storia non annega la filosofia nell'empirismo o nel misticismo, ma, richiamandola dagli
2. meditare, riflettere sui sentimenti o sulle condizioni umane (e per lo
l'intento di ottenere un interiore equilibrio o una superiore serenità). -più genericamente
: spesse volte filosofar si vede / o cantar per licenzia di poeti / molto dilungi
salvo forse il guicciardini, la possedè o la curò dei nostri grandi cinquecentisti,
evo, quando si narra di re o di loro ministri che per qualche rivolgimento
come allora si costumava, accecati, o tonduti e chiusi in monastero, si
: storicizzare vale, unicamente, giudicare o filosofare i fatti: al quale fine né
rivela spirito filosofico o profonda vita morale. -anche sostant
uomo. 2. che ha apparenza o pretese filosofiche. levi, 1-219:
. - per lo più iron. o spreg. de sanctis, petr.
-nel linguaggio comune, con tono più o meno spregiativo: concetto, proposizione,
spregiativo: concetto, proposizione, argomentazione o teoria filosofica. tasso, 12-526
stomaco e affaticarsi la mano a schiccherare nove o dieci volumi di filosofemi astrusi tenuti da
di nulla, coll'unico fine di sollazzarsi o di far pompa di spirito? carducci
quale l'opera in questione si presentava o veniva presentata, di poema o di filosofema
presentava o veniva presentata, di poema o di filosofema, e si riconosce che
e scherz. donna che pretende o si sforza di filosofare, che si dà
filosofare, che si dà arie o assume atteggiamenti da intellettuale; donna saccente
tipi... ragazze strane, filosofesse o pittrici, 0 delle ragazzacce impertinenti e
e seguita. foscolo, xiv-227: o mia filosofessa! tu mi hai tanto
in una servitù così intera dopo cinque o sei anni di regno di codesta cli-
è altro che amistanza a sapienza, o vero a sapere. idem,
in due parti: in contemplativa, o vero speculativa, e in pratica,
vero speculativa, e in pratica, o vero attiva. la specolativa si divide
agibile si comprende tutta la filosofia umana, o vero civile, la quale contiene l'
è chiamata filosofia. pur conosco, o almeno intraveggo, una filosofia ch'io vagheggio
77: se la filosofìa ha vaneggiato o vaneggia per le esaltazioni metafisiche, noi
uno corrotto con granne dolentìa: / « o bontà nobelissima, nostro tesauro e via
de'mortali. dossi, 359: o vieni, filosofia! tu che guardando
riferimento a sistemi filosofici di singoli filosofi o di correnti spirituali oppure a movimenti filosofici
movimenti filosofici affermatisi in determinati paesi o in limitati periodi storici. tasso,
scorbutica. -con la specificazione del motivo o scopo del filosofare. de sanctis
, così per la filosofia dell'arte o estetica, la cagione dell'essere mancata
. croce, ii-5-301: la psicologia trascendentale o filosofia dello spirito si atteggia altrimenti dalla
la ragione storica. -filosofia morale (o dei costumi): etica. dante
vero de'costumi e delle azioni che, o buono o reo, dee seguirsi o
costumi e delle azioni che, o buono o reo, dee seguirsi o fuggirsi dalla
o buono o reo, dee seguirsi o fuggirsi dalla umana volontà, per governar
volontà, per governar bene se stesso o gli altri. manzoni, 105: di
, per cui la meditativa intellettuale confermasi o si disinganna. -sacra,
e fallo più potente che paura o che dolore. giulio strozzi, 11-82:
con la spensieratezza. -aspirazione alla saggezza o alla santità; profonda educazione spirituale.
anima di colui lo quale comprendere vuole o parlare alcuna cosa della compunzione del cuore
moderne istorie: i quali, o causati o permessi che sieno dalla divina provvidenza
: i quali, o causati o permessi che sieno dalla divina provvidenza,
quelle, quantunque la cristiana filosofia poco o più tosto nulla ne faccia stima.
gli antichi davano il nome di filosofia o di sapienza. rovani, i-427: egli
le medesime dottrine, secondo che la pace o la stizza vi trasporta. muratori,
che altri non vi inganni per filosofia o per altra fallacia, secondo l'ammaestramento
e figurate. 8. disincantata o serena o stoica rassegnazione, che nasce
. 8. disincantata o serena o stoica rassegnazione, che nasce dal credere
impossibile una reale trasformazione delle cose, o vani i tentativi di eliminare il male
filosofia. nievo, 1-357: fosse filosofia o disperazione, o insania, o stiramento
1-357: fosse filosofia o disperazione, o insania, o stiramento di muscoli, ci
filosofia o disperazione, o insania, o stiramento di muscoli, ci risimo tanto
del corpo 11 (in italia) o del corpo io didot (in francia)
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla,...
12. locuz. parlare in filosofia o per filosofia: parlare alla maniera dei
dei filosofi (cioè, sentenziosamente, o in modo astruso). grazzini,
. filosoficaménte, avv. con metodo o spirito filosofico; dal punto di vista
stato fatto filosoficare doppo la morte, o che l'argomento in quel caso non
la riguarda, che le è attinente o relativo; che ne deriva, che
scrittori, dar sempre loro tali onori o mercedi, che interamente li distolgano dallo
e, allacciandoli colla gratitudine, direttamente o indirettamente li debbono costringere a disonorar se
anni. 3. che ha fondamenti o intenti logici, scientifici (e,
, e con un certo tuono familiare o filosofico, che repugnano ugualmente alla sintassi
malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo corrervi
poi, interamente effetto di trascuratezza artistica o filosofica. cicognani, 6-188: io
famiglia. -che ha natura o spirito di filosofo, che filosofa;
9. che appartiene agli alchimisti o alla loro arte; alchimistico.
a interpretare i fatti secondo concetti logici o schemi razionali; razionalismo, logicismo.
potremo chiamare quel modo di errore logicismo o panlogismo, o anche (essendo abuso
modo di errore logicismo o panlogismo, o anche (essendo abuso dell'elemento filosofico)
alfieri, 7-259: cani chiamo, o francesi, che è lo stesso
ii-3-403: per effetto della concezione filosofistica o mitologistica..., al pensiero hegeliano
ritenessero, col ri nunciare o col rimandare quell'atto [di gettare il
nel tevere], di impostare sulla rinuncia o sul rimando un negoziato politico,
, sm. uomo che per professione o interesse non passeggero attende allo studio della
questioni filosofiche, insegnino poi la verità o l'errore; in senso stretto e
quasi a guisa di poeta, favolosamente o misticamente più tosto: al filosofo morale
beccaria, i-53: la norma del giusto o dell'ingiusto... deve dirigere
fanatici, ma dei sommi filosofi francesi o precursori, o attori, o in
dei sommi filosofi francesi o precursori, o attori, o in qualunque modo complici
filosofi francesi o precursori, o attori, o in qualunque modo complici della rivoluzione,
, e in ogni caso conserva intatto o ristabilisce prontamente l'interno equilibrio.
, che coltiva la filosofia; dedito o portato alla filosofia; osservante dei valori
italia artista nel centro e nel settentrione o di quella filosofa nel mezzogiorno. 7
che voglia far querele senza motivo, o far nell'altrui sciagure il filosofo.
. buonarroti il giovane, 9-423: o ci metta la taglia / per aver
mai condotta la minima operazione di ricerca o di ermeneutica storica. -spreg. filosofàccio
qualche gran filosofaccio, per esempio trascendentale o umanitario, domando subito se sa ordinare
ricchezze e amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi,
amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi, od anche
. mezzo di trasporto, per persone o per cose, con motore elettrico alimentato
; d) filoveicoli per uso speciale o per trasporti specifici. = comp
elettrica aerea. -anche: veicolo filotranviario o filobus; la strada percorsa dal medesimo
filtrare, tr. far passare un liquido o un fluido attraverso un filtro per eliminare
p. verri, i-62: sapere come o per qual mirabile meccanismo il cibo nel
difficoltà, passare a poco a poco o scarsamente, attenuarsi (in partic.
densa / qui dove a macchie dondolanti o ferme / filtra oro ed il vino matura
per minima che fosse, trapelare, o, per usare le parole stesse, filtrare
311: non dirò la depravazione o la corruttela, non dirò la immoralità
3. penetrato attraverso una stretta apertura o a un fitto diaframma. - anche al
, 12-112: difendendola, apertamente, o fra sé e sé, giovanni la ricopriva
mediante filtrazione. -fattore del filtrato (o del filtrato del fegato e del filtrato
del filtrare; depurazione. -filtrazione elettrica o elettrocatalica: quella ottenuta dalla separazione
una miniera inondata, innocente in prigione o scannato dai sicarii, finisce per rientrare
illustre famiglia, formando la felicità presente o postuma di tutti i buoni, che
. apparecchio costituito da una materia porosa o permeabile che permette il passaggio di un
che permette il passaggio di un liquido o di un fluido al fine di depurarlo
correnti elettriche aventi un'unica frequenza o una determinata gamma di frequenze, impedendo
una determinata gamma di frequenze, impedendo o limitando al massimo il passaggio di altre
di livellamento: filtro elettrico che impedisce o riduce al minimo il passaggio di una
pur permettendo quello di una corrente continua o raddrizzata. -caffè filtro: v.
filtro: quelli dotati all'estremità (o nell'interno del cannello) di un rotolino
può farsi un filtro con panno, lino o lano, con polvere di carbone,
lano, con polvere di carbone, o rena, o spugna, o pietra
con polvere di carbone, o rena, o spugna, o pietra porosa; ma
carbone, o rena, o spugna, o pietra porosa; ma per lo più
in riguardo a'liquidi, che uno staccio o un burat- tello nelle materie secche.
qualsiasi tessuto cellulare che, negli animali o nei vegetali, serva per la depurazione
suo lato interiore d'una stoppa vellutata, o sia d'un'incamiciatura di felpa,
onde sonore soltanto di un'unica frequenza o di una determinata gamma di frequenze.
ostacolo che riesca ad attutire effetti acustici o luminosi. serra, iii-597: c'
centones (lat. cento -onis 'abito o coperta di panno, fatta di pezzi
in trista plaga / giovinetta permane o ridiventa. d'annunzio, iv-2-592: ella
al figur. illusione affascinante dei sensi o dello spirito; sensazione prestigiosa capace di
che porgeste / allo smarrito adolescente, o rive. tecchi, 11-129: vedevo,
.]: 'filtro', quel setto superficiale o fossetto ch'è nel mezzo superiore delle
a infrascare / in ginestre, sermenti o in tignàmiche; / cinque giorni finiti
colori. lastri, v-77: il filugello o baco da seta è originario delle parti
quel geloso governo, nascondendone l'uova o il seme di questo verme nelle loro
facilitarne lo sviluppo mediante il calore naturale o artificiale. lorenzi, 2-117: voi
pascoli, 357: dormono... o rosa, siediti; ché giova.
[i bachi da seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come
bachi da seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come vogliono dire
seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come vogliono dire, de'
sfarfallati, e non forati, nati o da nascere, nel detto dominio non se
si trae la seta da i filugelli, o sia dalle gallette. rovani, ii-900
possa vendere, barattare, donare, o in altro modo dare o concedere, ancor
donare, o in altro modo dare o concedere, ancor che in prestanza,
che in prestanza, in deposito, o in serbanza, o in altro modo,
, in deposito, o in serbanza, o in altro modo, sete leali,
in altro modo, sete leali, o doppie, filaticci, filugelli, stracci o
o doppie, filaticci, filugelli, stracci o altro dependente da sete. stratto delle
suddetto l'agucchiare seta, filugello, accia o filo, o qualsivoglia di esse cose
seta, filugello, accia o filo, o qualsivoglia di esse cose. beccaria,
a mezz'aria filze di zenzeri o peperoni sui tavoli lustri bisunti. -in
formata da una determinata quantità di grani o pallottoline, la quale serve per contare
bisogneria che fusser di voi degni / o per divozione o per valore. g.
di voi degni / o per divozione o per valore. g. m. cecchi
riguardanti per 10 più una sola persona o una sola pratica amministrativa, contenuti in
scritture publiche in filze, in protocolli o in qual si voglia modo. gemelli careri
di segni allineati uno dietro l'altro o uno accanto all'altro; fila, linea
, perché portò una gran filza della lettera o, negra in campo d'oro.
. muratori, 8-ii-216: i giudici, o ignoranti o nemici della fatica, altro
, 8-ii-216: i giudici, o ignoranti o nemici della fatica, altro d'ordinario
, 1194]: oggi, per 'basta'o 'bastia's'intende solo la piegatura fermata
senso dichiarato della crusca dicesi * imbastitura 'o 'filza'. -gala, guarnizione
portava certi grembiuloni di colore, celesti o rossi, con una filza sul petto,
6. tipogr. collezione di una o più copie di tutti gli stampati eseguiti
umana e dove veramente dio potrebbe trovarsi o cercarsi sono elencati in lunghe filze.
. -fare una filza di più persone o cose: infilzarle. pulci, 27-35
il popolo esca dalla chiesa gridando: o che gran teologo! non ho capito
teologo! non ho capito nulla: o che gran teologo. 9.
e poi sul filo un nastro o una striscia di stoffa in modo
. 4. anat. appendice o estremità anatomica a forma di frangia (
loro fimbrie, ed alle loro aperture o forami. campailla, 15-40: l'estratto
dietro alla più lunga di quelle fimbrie o valvole mitrali, è l'apertura, per
] terminate in * chele ', o 'branche ', o 'bocche '
chele ', o 'branche ', o 'bocche ', che sono come
che vive nello sterco (animale o pianta). = voce dotta,
potrai scienza vera / se sia presso o lontan, picciola o grande; / e
/ se sia presso o lontan, picciola o grande; / e di qual specie
= comp. da fin \ o \, a e che.
dai longobardi] in territori più o meno ampi dell'italia mediana o meridionale (
o meno ampi dell'italia mediana o meridionale ('lèfa, lecca
done d'alcuno bene ch'abbia fatto o faccia in sua vita, 10 quale
un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol sol sempre
, ii-171: ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. m
ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. m. villani,
gherardi, ii-132: voi ornai, o valorosissimi giovani, dappoi che nelle vostre
, che si faccia nella valle di giosafatte o altrove, non ha significato, perché
e culminante (di un'opera scientifica o letteraria, di un'azione drammatica,
(di uno spettacolo). -botta o razzo finale: quelli, di effetto
; 'quadro finale', di rappresentazione mimica o danza; 'quartetto finale', d'
era efficace! se mancavano quelle due o tre strappate finali di effetto immediato!
e per finimento di capo, di libro o d'altra simile partizione.
, la meta a cui si tende o si è destinati, poggetto che si
operazione od arte finale, l'artefice o vero operatore di quella massimamente dee essere
annulla. -filos. causa o cagione finale: quella che muove l'
che si dee seguitare delle tue parole, o per servire e per obbedire a dio
servire e per obbedire a dio, o per utilità degli uomini, ovver per
è ammesso l'opposto contradittorio dei fini o delle cause finali. michelstaedter, 216
ed assoluto. -che segna (o è destinato a segnare) il risultato
, ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è vincitore.
del docente, sia stata inferiore al bisogno o non costante, onde il poco profitto
. 7. gramm. vocale o consonante o sillaba finale: quella che
7. gramm. vocale o consonante o sillaba finale: quella che forma la
antichi avevano, il quale dimanderemo fermo, o finale, perché dove si ferma la
di, allo scopo di, ecc. o dal cong. retto da affinché,
il pezzo con cui termina una composizione o esecuzione musicale; l'ultima parte di
che chiude un atto dell'opera o un componimento di musica stru
componimento di musica stru mentale o un ballo. b. croce, i-1-37
, n-140: un misero vitalizio, o qualcun altro di quei pii pasticci che
tempi oltremirabile si è che la chiusa o finale del medesimo [epigramma]..
3. parte estrema di una linea o, apice, di un oggetto o
o, apice, di un oggetto o margine, di uno spazio o confine,
oggetto o margine, di uno spazio o confine, di un edificio o cimasa
spazio o confine, di un edificio o cimasa. milizia, ii-122: se
fregio di lamina dorata, fatto a fiorami o altrimenti, che s'infila o si
fiorami o altrimenti, che s'infila o si conficca al bastone cui sono raccomandate
sulla scacchiera solamente il re con uno o due pezzi e pochi pedoni per parte
triangolare collocato in fine di un libro o di un capitolo a scopo ornamentale o
o di un capitolo a scopo ornamentale o per riempire il vuoto lasciato da una
con nostalgiche figurine di casa in campagna, o di fregi che ricordavano vagamente le code
sport. fase conclusiva di qualsiasi competizione o gara che si svolga attraverso prove eliminatorie
. panzini, iv-263: atleta o squadra qualificati per la * finale
finalino, sm. tipogr. piccolo disegno o fregio posto in calce a una pagina
sport. gara supplementare tra due giocatori o due squadre che abbiano superato la finale
. l'ultimo quadro di una rivista o di una commedia musicale in cui di
2. sport. il concorrente o la squadra che, dopo aver superato
: anche con riferimento ad altre competizioni o concorsi a base di eliminazioni (cfr
divisioni rigide, con metodo meccanistico, o finalistico altresì, ma operante sempre per
universo intero, di fatti, azioni o circostanze) a raggiungere il proprio fine
) a raggiungere il proprio fine essenziale o un fine determinato. -principio di
= comp. da fin [o] e allora (v.).
moto allora, / mortai prole infelice, o qual pensiero / verso te finalmente il
? / non so se il riso o la pietà prevale. moravia, ili-io:
che il p. bandiera, o sia per la sintassi o sia per la
. bandiera, o sia per la sintassi o sia per la scelta delle parole o
o sia per la scelta delle parole o sia finalmente per la grammatica medesima,
d'esser passate risparmiando all'umanità, o a una parte di essa le conseguenze
il ministero... trova di rado o non trova più per lavori siffatti,
i-341: queste scienze abbracciar o quattro oggetti importantissimi, agricoltura, commercio
, commercio, manifatture e finanze, o sia la percezione e l'uso delle rendite
fisica e morale amministra, in proprio o per conto di terzi, dei beni
questa lutta non ha mai finanza. / o tribulanza, ov'è 'l tuo finare
gratuito oppure oneroso) un'impresa industriale o commerciale, un movimento politico, un'
figlia segreta di qualche importante personaggio. o come se, finanziariamente, non dipendesse
-in partic.: che si verifica, o può verificarsi, nella gestione economica dello
in valori monetari, azionari, commerciali o industriali suscettibili di vantaggiose contrattazioni (mezzi
). mazzini, i-578: se o per la presa di casse governative,
la presa di casse governative, o per altro mezzo vi troverete posseditore di un
un moto d'indignazione. -pagina o rubrica finanziaria: quella parte di un
(e anche di una trasmissione radiofonica o televisiva) che riporta le informazioni riguardanti
. -esposizione finanziaria: bilancio consuntivo o preventivo delle entrate e spese pubbliche presentato
teatri. -istituto, società finanziaria o di partecipazione: organismo economico che,
donne che accalappiano i grossi agricoltori pugliesi o conciatori emiliani facendo versare qualche decina di
finanza, da deputati, da ministri o anche da funzionari come divisa.
servita con crostini; usata come contorno o ripieno di sformati (ed è più frequente
e dopo fegatini, animelle e funghi freschi o secchi, già rammolliti, il tutto
: / farotti una sinistra profezia; / o tu morrai per mano del carnefice,
morrai per mano del carnefice, / o d'una vergognosa malattia; / gli
profetica favella, / che l'uno o l'altro accaderà, secondo / se abbraccio
secondo / se abbraccio i tuoi princìpi o la tua bella. colletta, ii-238:
disperdono nelle fraudi e stipendi dei ricevitori o finanzieri. genovesi, 3-323: or perché
3-323: or perché la « multa » o pena pecuniaria dicesi in lingua del settentrione
la;; il cinque dalla v o dalla u). finare, intr
, termine. iacopone, 24-121: o tribulanza, ov'è 'l tuo finare?
i'ò mai, il mio finare / o morte o vita sia, / gentil mia
mai, il mio finare / o morte o vita sia, / gentil mia donna
parlamento. de jennaro, 91: o tenebrosa, dolce, avara notte,
8. locuz. -finare varia: fare o dire cosa straordinaria, madornale, strabiliante
cosa fina l'aria'; quasi voglia dirsi o che finisce l'aria o che supera
voglia dirsi o che finisce l'aria o che supera la quantità dell'aria.
negli uffizi pubblici... quelle colonne o co lonnetti o colonnini nella
quelle colonne o co lonnetti o colonnini nella carta rigata, dove si registrano
dallo spagn. finca 4 debito '(o anche 4 foglio 'su cui
. -trice). chi prepara o usa la carta fincata; chi scrive nelle
un soldo di meno che un fastidio o una pulce di più. levi, 3-134
determinato periodo di tempo precedentemente fissato o convenzionalmente calcolato nella sua estensione in base
ne'luoghi freddi in fine di novembre o di dicembre, e in luoghi caldi ovvero
caldi ovvero temperati del mese di gennaio o di febbraio. savonarola, iii-348:
reputasse non lontana dalla fine del duecento o almeno opera di tale che avesse preso arte
palazzeschi, 3-192: sulla fine del giorno o nella prima ora della notte.
vede ancora in qualche vecchia fotografia, o nelle truccature del teatro e del cinema
. 3. punto, linea o superfìcie che delimita nello spazio, rispettivamente
una linea, una super * fìcie o un volume; parte estrema di un oggetto
giacigli affiancati, come in un ospedale o nella camerata di una caserma. -ant
per indicare il termine di un divieto o di un obbligo. pasolini, 1-203
volgar., 7-1 (164): o quante donne sono state condotte a disonestade
13-i-253: s'alcun di mercede o di pietate / obligo mai vi stringe,
vi-92: non ti scrivo altrimenti il perché o il come, perché noi paté il
gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, innanzi che vegna alla
dubbio ancora / se fosser vivi, o se pur giunti al fine, / più
, i-5-42: troppo fora perigliozo dannaggio o porta da pianger senpremai sensa alcun conforto
se per defetto vostro voi falliste o perfetta o onorata fine. novellino, 92
defetto vostro voi falliste o perfetta o onorata fine. novellino, 92 (210
/ gioia allegrezza stato e contenenza / o di legge credenza / fin di dolor
guaschi / s'apparecchian di bere: o buon principio, / a che vii
del rosso, vii-460 (4-84): o treviso, fondato per amore / col
, 1-39: se gli è amico o nemico non comprende: / tema e speranza
nelle mani di dio, della natura o della fortuna non stà a diterminare agli
iv-1-55: nel leggere le rime che questo o quel dotto ingegno ha composto in laude
riuscire, terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene,
terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene, ottenere un
, pigliando il cammino, disse: « o arrigo, riponi queste cose »;
vari casi e le tue gesta, o cadmo, / restin per or da parte
spesso introdotta soltanto per soddisfare lo spettatore o il lettore. giraldi cinzio, xxi-1-1024
significato di certe dispute, se sia o no necessario nei drammi e nei romanzi far
buona fortuna e dalla divina giustizia, o se drammi e romanzi terminino bene soltanto
indicazione sull'ultima pagina di un libro o sull'ultimo quadro di una pellicola cinematografica,
cinematografica, per significare che l'opera o lo spettacolo è terminato. moravia
fare durante la presente riforma altre fini o ricompere. -ammenda, pena pecuniaria
ultimo e mèta suprema del suo agire o di una sua azione particolare, al
nievo, 1-481: il fine, sappilo o astuto ambizioso, non giustifica punto i
è proprio e specifico di ciascuna specie o categoria di esseri). fra
esseri. poliziano, 1-250: causa o fin di tutte le mie voglie.
. l'una delle quali si chiama potenzia o vero natura informe, l'altra atto
vero natura informe, l'altra atto o vero forma; e platone nel filebo
e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la causa
-a fine (accompagnato da un aggettivo o da complemento di specificazione): con
a buon fine ha ciò fatto, o re adorno. / sappiate l'ira,
respingerla come respinge qualsiasi altra vacuità poetica o bruttezza. -a fin di bene:
ragione suprema del proprio essere (persona o anche attività, scienza, arte,
se stesso: era ristrumento della patria o, ciò che è peggio, dello stato
fusse stata trama ordinata da voi, o da messer giulio, né io uscivo
caso e fuor della intenzione della natura o pur con qualche fine, e secondo
il fine, ed ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista
ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista. boccaccio, dee
promettermi niente. forteguerri, i-172: o quanti ho visti... / fare
se mai facessi la fine di marsia o di san bartolomeo, abbiate memoria e
, 362: voi volete che e'dia o in qualche sucida / che ce lo
sucida / che ce lo storpi, o in qualche sgherro che ce lo /
. petrarca, 207- 77: o di che vaga luce / al cor mi
. seneca volgar., 3-32: o iddio sturberà il mio provvedere,.
il mio provvedere,... o fortuna non mi lascierà mettere a fine la
ciascuna cosa, che tu vogli dire o fare, addomanda la cagione: e quando
essersi condotti al fine. -condurre o condursi a buon fine, menare a
: concludere con esito positivo, raggiungere o far raggiungere il risultato voluto. dante
: per tutta l'estensione nello spazio o nel tempo, da cima a fondo.
compiere, esaudire (un desiderio proprio o altrui). buti, 1-170:
giove, se mai tra gl'immortali / o con detti o con fatti io ti
mai tra gl'immortali / o con detti o con fatti io ti giovai, /
se si mantengono in lombardia... o se si partono... bisogna
la sua grazia degno, / senza fine o beata, / già coronata nel superno
, e, per negrigensia a colt'o altro, villano lasciano el colto e perdeno
avrebbe più danno fatto che onore, o tanto le tomavam sopra che venisse perfetta
, finissimo). che ha diametro o spessore molto piccolo, sottile. canti
che costituiscono un doppietto, un tripletto o, in generale, un multipletto.
dio debba far loro bene nel bene o male nel male. moneti, 84:
male nel male. moneti, 84: o popoli di razza acuta e fina,
pensato, escogitato astutamente; che dimostra o muove da sottile astuzia, da abile
per mano del crudel nerone, / o di altri fieri e pessimi tiranni, /
, perspicace (con riferimento a persona o anche ai sensi, airintelligenza, all'
si convenga meglio di servire all'accuratezza o all'espressione, è cosa di finissimo
da lentino ». guittone, i-36-75: o che doglioso è, frate, vedere
. quando hanno ben concotto l'oro o l'argento ne i lor crogiuoli, soglion
che le borchie fossero d'oro fino, o che le pietre dell'elsa fossero topazi
l'asses- sino. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: come
fedeltate, / più ch'assessino al veglio o a dio il presto. poesie bolognesi
discorso, un'armonia fina nella prosa o nella poesia o nella musica, equivalgono ad
armonia fina nella prosa o nella poesia o nella musica, equivalgono ad un carattere
non sappia dispiccarsi da un'idea fina o da un sentimento onesto, quando il soggetto
di gusto raffinato (un'opera artistica o letteraria). panziera, 1-13:
barbarica ornatura, / (fuss'arte o caso) dilicato e bianco / fece
un rubino, i... i o vero un altro di carbonchio fino.
. vasari, i-71: lavorare d'incavo o di rilievo nelle pietre fini e negli
, dicono, se cadranno per istrada o dovranno essere soccorse in caso di svenimento
s. bernardino da siena, 877: o speziale, che per ispacciare la tua
vasetti conveniva porre un velo di spirito o di cognacche ben fine; o forse
spirito o di cognacche ben fine; o forse la cottura non era stata fatta a
era stata fatta a dovere, o la frutta non era matura. levi,
è che quello era preso da cose popolari o domestiche o almeno non della più fine
quello era preso da cose popolari o domestiche o almeno non della più fine conversazione.
con riferimento soprattutto alla sensibilità di giudizio o al gusto estetico. magalotti, 4-229
ma capitava anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna, però
anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna, però sempre roba
concetti. 2. con tecnica o fattura preziosa, raffinata; con gusto
modo per le pellicole di piccolo formato o per i negativi che si vogliono ingrandire
cor tal donna serveria. j. mostacci o rugieri d'amici, 421: ben
, oltre la domenica, il sabato o parte di esso (o anche il
il sabato o parte di esso (o anche il lunedì), che spesso si
un motivo ornamentale e può essere a una o più luci (monofora o polifora)
a una o più luci (monofora o polifora); è fornita di un'
intelaiatura mobile alla quale sono applicati vetri o anche altro materiale, in modo da poter
, in modo da poter essere aperta o chiusa a piacere. -per estens.:
. -per estens.: l'intelaiatura o i vetri, le imposte; il motivo
parve, cortegiana. marino, 212: o di malnata vite / invide foglie avare
si riaprivano? -finestra di vetro o di vetri: che ha vetri colorati
protezione dal freddo. -finestra ferrata o ferriata: munita d'inferriata. sacchetti
, qualunque vaso fia in detto loco o finestre impanate, tutte si romperanno subito
parte intera, /... / o fenestra del ciel lucente altera, /
dell'anima, illuminati da un sorriso o aspersi d'una lagrima che brillano negli
1-380: ho segnate le finestre, o vogliam dire li esalatori di fiamme. cattaneo
legge l'incapestra, / se osasti insano o con piombo o con ferro /
se osasti insano o con piombo o con ferro / fare in tai bestie elette
un foglio dal ritaglio di un'illustrazione o di parte della stampa. -rettangolo di
sulla lettera. -articolo posto al centro o di fianco, in basso, a
dolor fenestra. machiavelli, 1-iii-406: o questo capitulo sarà accettato, o no;
1-iii-406: o questo capitulo sarà accettato, o no; se sarà accettato, si
. occhi. petrarca, 335-12: o belle et alte e lucide fenestre, /
scopo di inserirvi in seguito un'illustrazione o altro. 7. geol. finestra
esterni, in una falda di ricoprimento o di carreggiamento e attraverso la quale viene
). 9. anat. apertura o orifizio che in genere interrompe la continuità
cavità che i notomisti han chiamata finestra o forame ovale, percioch'è bistonda,
ne parla neppure ». -entrare o uscire da un luogo per la finestra;
bene di modana per l'uscio, o vi toccherà a entrare per le finestre.
in questa destra / tagliarli tutti, o saltin la fenestra. pananti, i-39
, i-39: ma che sarà? o mangiar questa minestra, / oppur passare
suo consenso il versamento di tre, quattro o cinque mi- lioncini, come condizione sine
come condizione sine qua non... o mangiare questa minestra o saltare quella finestra
... o mangiare questa minestra o saltare quella finestra. -mettere il
non possedere le doti, le capacità o il grado sociale sufficiente per considerarsi pari
il grado sociale sufficiente per considerarsi pari o degno di un'altra persona.
finestra: favorire sfacciatamente, senza scrupoli o rimorsi, azioni turpi, disoneste.
: ricomparire inaspettatamente dopo essere stato cacciato o escluso (con riferimento sia a persone
, avendo veduta gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato
dai vetri del finestrotto spessi di polvere o, là dove erano rotti, foderati di
tetto, / e dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che
dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che vi stesse un pittor
. garzoni, 1-542: i vetriari o finestrari nascono pur da vetrari.
a qualcuno che si trovi sulla strada o affacciato a un'altra finestra.
possono fare cifera in carta finestrata, o in musica, secondo il beneplacito di
attraverso i quali uscivano tratti di camicia o di fodera, caratteristiche del costume del
finestrella mirava quelle. giustinian, 30: o cara fenestrela / che eri rimedio e
2. in senso generico: piccola apertura o portello, sportellino. crescenzi volgar
stesse porte si sono usate per dare o chiudere il passaggio all'acqua d'entrata
. presumisca portare... frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o
portare... frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone
.. frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone che siano