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Numero di risultati: 419681

vol. IV Pag.92 - Da DECOMPRESSIONE a DECORARE (12 risultati)

meschina 2. regolare il traffico (deviandolo o alternabottega d'oriolaio, intravedemmo un saturno

. neol. sot composta o sfacelata del medesimo bitume. negri, 1-434

d'altri, e grondi in mischia, o sgorghi toporre un edificio, un

/ nerastro da ferita volontaria, / o, decomposto, il sol, v.

per la quale tutte le cose sono o appaiono belle; e tutte le cose utili

occhi tuoi. / non 1'asciugare, o ciro, 2. medie.

/ molte il quale il reddito o la ricchezza della collettitinte comparte, invidiate

perimetro poligonale che ha tut- luogo o una zona siano meno ingombri.

, che decorano quasi tutto il eliminare o diminuire uno stato di congestione. piemonte,

. 2. ornare un edificio o sue parti, sia internamente sia esternamente

ecc.) che vi s'incorporino o vi si adattino stabilmente; allestire una

religione da pittori per decorarne le volte o le pareti delle sale. di giacomo

vol. IV Pag.977 - Da DOTTA a DOTTAMENTE (9 risultati)

non veggio / o 'l forte boemondo o 'l gran nepote / ch'amar non

: ogni paese ha qualche sua dote, o proprietà naturale, e non bisogna contendere

questo loro gittare alle barbe del grano o dell'orzo, dar loro la dota

9-40: né per brodo freddarsi, o per bicchiere / empiersi, sostener posson la

alle radici un mazzo di sermenti di bacchette o canne, et all'ingiù cacciare nei

et all'ingiù cacciare nei luoghi vacui calcinacci o rottami e coprire con una pietra maggiore

tempo quasi in ammenda del tempo perduto o che si perderà. a. pucci

. 2. con grande abilità o arte, magistralmente, accortamente, saviamente

taccia e filomena e progne, / o s'altro augel più dottamente pianghe. gemelli

vol. IV Pag.978 - Da DOTTAMENTO a DOTTO (19 risultati)

addietro, siccome dottanti se dovessero combattere o fuggire. dottanza, sf.

firenze, od è rubello, / o dottasi che '1 popol noi ne cacci

tuo parlar difetto / per trista invidia o perché pari ignuda. / nolli dottar

! mattio franzesi, xxvi-3-106: qual persona o sia volgare o dotta, / è

xxvi-3-106: qual persona o sia volgare o dotta, / è che non l'abbia

poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'

non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo amare

l'anno; ha fioroni piriformi verdi o giallognoli a polpa violetta; produce fichi

fichi serotini di forma quasi sferica giallognoli o verdognoli con polpa scura, dolce,

, i dottati, i lazzeri, badaloni o bitontoni, e lar- daiuoli, e

, cioè che dicano: così serà o così non serà; perciò che parrebbe che

conquistare onore, intraprende alcuna cosa dottevole o pericolosa. = deriv. da

vie e immaginano alcuni esservi un dutto o canale scurtatoio dall'intestino cieco alla vescica

istoria diano un ragionevol sospetto dell'esistenza o di precise ostruzioni del fegato o di

esistenza o di precise ostruzioni del fegato o di concrezioni biliose nel coledoco 0 nel

compì, introdotto dalla prep. in o di). -anche: che ha raggiunto

e dotto, senza sapere lingua greca o latina. tasso, n-ii-23: io tolgo

farla stampare. parini, 508: o saggio amico, che corregger tenti / con

-parola dotta: derivata direttamente dal latino o dal

vol. IV Pag.979 - Da DOTTORAGGINE a DOTTORARE (8 risultati)

levò le mani a cielo dicendo: « o eterni fuochi e non corrompevole deitade,

, e non può da più dotta / o da più forte guida esser condotta.

scorrer su molticorde arpa dorata, / o su gli avori ed ebani vocali / agile

e la maggioranza sterminata del genere umano o non sa o non vuol fare né una

sterminata del genere umano o non sa o non vuol fare né una cosa né l'

quantità, folla, massa di dottori o di persone che si atteggiano a dottori

, frase, discorso sentenzioso, concettoso o severamente moralistico. goldoni, viii-736:

159: i soggetti, siano sudditi o stranieri, che sono dottorati fuori dal

vol. IV Pag.980 - Da DOTTORATICO a DOTTORE (14 risultati)

, a coloro i quali la loro scienza o vendere o farne la mostra non vogliono

coloro i quali la loro scienza o vendere o farne la mostra non vogliono, sia

con i rimedi naturali e appropriati, o no? non sai tu, momo,

... dimostra che egli sia giusto o che usi giustizia, e conviene che

giustizia, e conviene che egli sia dottorato o in civile o in canonica. guicciardini

che egli sia dottorato o in civile o in canonica. guicciardini, 2-10-70: sendo

; esperto in un campo del sapere o nella sua professione (per lo più

un compì, introdotto dalla prep. in o di); chi insegna una dottrina

è stato insignito (da un'università o, anticamente, dalla corte o da

un'università o, anticamente, dalla corte o da altre istituzioni culturali) della laurea

da altre istituzioni culturali) della laurea o dell'apposito titolo; chi ha ottenuto

il titolo stesso (abbreviato dott. o dr.). giamboni,

salivano anche, a ciuffi di quattro o cinque, gli scribi e i farisei

nostro regimento, / sanza poter far cure o cose sane, / in forma che

vol. IV Pag.981 - Da DOTTORE a DOTTRINA (8 risultati)

andavano dottoretti storcileggi, messi al terzo o alla metà del guadagno, a cercar le

le scritture, per trovare chi godesse lasci o redità contro alla legge. panciatichi,

anas platyrhyncos (detta anche quattrocchi) o del picus cinereus (detto anche picchio

saccenteria, con sentenziosità pretendendo di insegnare o di correggere; sdottoreggiare. botta

io non vorrei guastarmi da ultimo, ma o sia il genio del secolo, o

o sia il genio del secolo, o che, ci vuole un poco di dottoreria

guardare paura, odio, né pietade o amore. 2. che teme

tabacco da naso nella tabacchiera d'osso o di bosso. -ant. saggezza

vol. IV Pag.982 - Da DOTTRINA a DOTTRINA (23 risultati)

che 'l non ge vai unguento o medicina. -provvedimento, rimedio, accorgimento

ed elaborati, di una determinata disciplina o scienza; ricchezza o padronanza di conoscenza

una determinata disciplina o scienza; ricchezza o padronanza di conoscenza e di argomentazioni su

conoscenza e di argomentazioni su un problema o un argomento. sacchetti, vi-25:

, non deveva biasimar la volontà, o dubitarne: e per l'avenire procurerò

troppa sufficienza. 2. l'insegnamento o l'apprendimento di cognizioni e nozioni (

genere, sia a una determinata materia o disciplina); studio; l'insieme di

cui si fonda un particolare sistema filosofico o scientifico o su cui si imposta o si

fonda un particolare sistema filosofico o scientifico o su cui si imposta o si cerca di

o scientifico o su cui si imposta o si cerca di spiegare un determinato problema

dante, inf., 9-62: o voi ch'avete gl'intelletti sani, /

chi la vuole. -metodo o mezzo di insegnamento o di apprendimento;

. -metodo o mezzo di insegnamento o di apprendimento; spiegazione e illustrazione di

spiegazione e illustrazione di una determinata materia o argomento o problema. crescenzi volgar.

illustrazione di una determinata materia o argomento o problema. crescenzi volgar., 1-7

da'filosofi dottrine, cioè vie, modi o maniere da insegnare qualunche o arte o

, modi o maniere da insegnare qualunche o arte o scienza dirittamente e con ragione

o maniere da insegnare qualunche o arte o scienza dirittamente e con ragione. baruffaldi

. elaborazione scientifica di una determinata scienza o disciplina. -anche: gli studiosi che

in quanto riflesso di concezioni religiose, o di un francescano dispregio per gli esseri

quel d'arpina, / quintiliano, demostene o nessuno, per insegnare a orlando dottrina

suo fondatore e dai suoi discepoli, o contenuti nel testo che ne raccoglie i

misteri di essa; catechismo; la lezione o il ciclo di lezioni che si tengono

vol. IV Pag.983 - Da DOTTRINABILE a DOTTRINALMENTE (14 risultati)

erano alcune reliquie degli antichi valdesi, o vero albigesi, nelli quali però era

un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno, ed

dai giuristi, appartengano essi alla magistratura o alla scuola; i risultati stessi di

degli studiosi che si occupano del diritto o di un suo particolare ordinamento o settore

diritto o di un suo particolare ordinamento o settore. pananti, iii-188: non

da parte di un capo di stato o di uomo politico responsabile, di una

riferisce, che è proprio della dottrina o di una dottrina; che è conforme

; concernente il sapere, la cultura o una determinata disciplina (e vi è

far conoscere la verità alla mente, o anche persuaderla e vivamente imprimerla nell'animo

. opera di dottrina, di scienza (o, anche, parte o sezione o

scienza (o, anche, parte o sezione o elemento di carattere filosofico o

o, anche, parte o sezione o elemento di carattere filosofico o scientifico di

o sezione o elemento di carattere filosofico o scientifico di un'opera letteraria).

gli studi relativi a una determinata disciplina o a un determinato problema. s

vol. IV Pag.984 - Da DOTTRINAMENTO a DOTTRINEVOLE (11 risultati)

altro al morale, in altro al retore o altre discipline, nientedimeno il punto nostro

autori che hanno trattato dottrinalmente, o parlato incidentalmente di veleni, di malìe,

di colui. 2. studioso o teorico di una determinata disciplina (e

dottrinàrio, agg. che si fonda o si ispira a princìpi astratti, estranei

accademici, rigorosamente coerente a determinati princìpi o dottrine, astratto, rigido, assoluto;

iii-22-87: i dottrinari sostenevano la conservazione o l'abolizione della pena di morte con

; l'intransigenza ideologica di una scuola o di una corrente di pensiero o delle

scuola o di una corrente di pensiero o delle persone che vi aderiscono; l'atte

nersi rigorosamente a determinati princìpi o dottrine, regole, canoni.

cose in che ella si diletta, o dimorare in esse non avendo alcuna signoria

conoscenza umana che non è ancora sperta o dottrinata. 3. scherz.

vol. IV Pag.985 - Da DOTTRINEZZA a DOVE (19 risultati)

sf. ant. insegnamento appreso o ricevuto. sacchetti, 72: credea

fatta alla moglie (mediante patto nuziale o in virtù di una norma giuridica,

un compì, di stato in luogo o di moto a luogo ('in che

un compì, di moto da luogo o moto per luogo. -anche al

poss'io? leopardi, 22-138: o nerina! e di te forse non odo

cui antecedente è un avverbio di luogo o un nome di luogo (e in

): esprime lo stato in luogo o il moto a luogo, anche al figur

/ demostri voi, s'eo son bon o malvagio. iacopone, 24-178: o

o malvagio. iacopone, 24-178: o omo, or te pensa ch'è altra

, 1-46: non c'era avvenimento o fatterello dove non si vedesse comparire silenziosamente

luoghi dove passano. -senza avverbio o sostantivo antecedente. guittone, i-1-94:

dove a lui parve che più le ricercasse o il sito de'luoghi o la condizione

le ricercasse o il sito de'luoghi o la condizione degli abitanti. lanzi, ii-91

intese muraglie, fiancheggiate da'loro baluardi o rivellini, dove più e dove meno,

dove meno, secondo che il fiume o più o meno la bagna. lanzi,

, secondo che il fiume o più o meno la bagna. lanzi, iv-7:

205: altri, incontrandosi in piazza o dove si sia con qualche amico suo,

sùbito in atto di giocar di spada o di lottare, secondo che più si

che egli tomi, che egli oda o vegga, niuna novella, altro che

vol. IV Pag.986 - Da DOVECCHÉ a DOVERE (12 risultati)

che gli altri non ve la conosceranno o non ve la vorrebber conoscere. d

come gatti, dove appena avessero indizio o speranza di far preda. verga,

dove poi il padrone è avaro, o la fattoria è piccola, uomini e donne

, come meglio possono, nella stalla, o altrove, sulla paglia o su pochi

stalla, o altrove, sulla paglia o su pochi cenci. -con valore

lealtà, il rispetto, la pietà filiale o fraterna). francesco da barberino

, essere da attribuirsi per obbligo giuridico o morale (un bene, un premio

morale (un bene, un premio o un castigo, una lode o un rimprovero

premio o un castigo, una lode o un rimprovero). boccaccio, iii-n-68

4. ascrivere a qualcuno (o a qualcosa) il merito (o

o a qualcosa) il merito (o la colpa) di un fatto; riconoscere

determinante di un certo risultato, favorevole o sfavorevole (e in quest'ultimo caso

vol. IV Pag.987 - Da DOVERE a DOVERE (23 risultati)

, essere da attribuire (come colpa o merito) a qualcuno (o qualche

colpa o merito) a qualcuno (o qualche cosa); derivare, dipendere.

/ quante già mai ne fieno, o ne son state, /...

religiosa, giuridica, di un comando o divieto, di una prescrizione, una costumanza

, essere prescritto (da norme ideali o positive, dal costume), essere

le convenga. guittone, xxvi-100: o somma maestate, / quanto laudare,

, ii-71: a crin bianco però legge o consiglio / bionda chioma non dia,

dovuto passare in fiandra? per mare o per terra? con armi o pur disarmato

per mare o per terra? con armi o pur disarmato? baretti, 1-270:

aver bisogno. -in forma impersonale, o con soggetto di cose, essere necessario,

la mente, e none a turbarla o oscurarla. machiavelli, 269: gli uomini

comportamento per adempiere la propria funzione naturale o sociale, i doveri che particolari mansioni

ora simbolo, ora persona, qui carattere o passione, lì idea o sentimento o

qui carattere o passione, lì idea o sentimento o immagine. cicognani, 9-4:

o passione, lì idea o sentimento o immagine. cicognani, 9-4: l'

gemelli careri, 2-i-8: questa casa, o per dir meglio stanza, consiste in

che non hanno esperienza di sciagure, o motivi speciale e presente di tristezza,

bella cosa, e stimano che ciascheduno pensi o debba pensare quello che fanno essi in

senza faurir leggi, religioni, fede o moralità in modo alcuno, destrugge tanti

dovea differire 66 anni a legalizzarli? o perché non doveano distinguersi come si fa

. -al condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie

condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie.),

giusto da un punto di vista teoretico o tecnico; essere esatto, corretto.

vol. IV Pag.988 - Da DOVERE a DOVERE (23 risultati)

12. al condiz. pres. o pass, (o all'imperf.

condiz. pres. o pass, (o all'imperf. indie.) serve

) serve a enunciare come ipotesi possibile o irreale un fatto che si potrebbe legittimamente

un fatto che si potrebbe legittimamente sperare o pretendere che accada (in forza di

deduzione logica; secondo una legge morale o naturale; secondo un ideale ordine delle

maia materdona, iii-320: questi, o bella istriona, onde tu cingi /

; dalla poesia, come poteva esso o doveva verisimilmente avvenire. fogazzaro, 1-58

13. al condiz. pres. o pass, (o all'imperf.;

condiz. pres. o pass, (o all'imperf.; rar. con

rar. con altri tempi dell'indic. o al congiunt.), per esprimere

. pascoli, 141: dovevi, o madre pia, dirlo a dio padre

ci si ruppe nel tuo cuore, o madre! 14. in frasi

! 14. in frasi imperative o esortative, per rafforzare il comando,

bambini non sanno decidere e che mandarli o non mandarli al catechismo è già una

, un programma, un disegno umano o per decreto di un potere superiore, come

fosse strutto? / se morto essere debboci o intagliato tutto, / di quaci non

e ciechi e altri di qualonque infermità o difetto impediti, quasi tutti dovessero dal

. bartoli, 4-4-141: li domandò due o tre volte se in questi loro proponimenti

un fatto che non si vorrebbe accadesse o fosse accaduto (spesso in frasi esclam.

accaduto (spesso in frasi esclam. o interr. enfatiche). l.

denno essere colpe dell'arte mia giovinetta o vizi naturali all'ingegno e allo stile dello

non conosco lui, / che mai veder o mai conoscer deggio? ».

dovete sapere: per introdurre una spiegazione o una narrazione (e ricorrono anche le

vol. IV Pag.989 - Da DOVERE a DOVERE (22 risultati)

ho; che deggio fare? / piangere o sospirare / tuttavia, / 0 segnoria

funzione rafforzativa: in proposizioni (subordinate o principali) che esprimono un comando,

(e sostituisce il congiunt. esortativo o di comando del verbo dipendente).

gran gioia menare. iacopone, 1-2: o regina cortese, eo so a voi

azione che soddisfa a un obbligo morale o giuridico; ciò che la norma morale

giuridico; ciò che la norma morale o giuridica impone di fare; il giusto

tuo, manuca dell'uva quanto ti parrà o piacerà; ma non ne portare teco

di coabitazione matrimoniale. dottori, 121: o mi comandi il fato, / o

o mi comandi il fato, / o mi regga dover, sia dono o sia

/ o mi regga dover, sia dono o sia / necessità, merope io v'

fosse più fallace / il moro infido o l'arabo rapace? / no, no

in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, v'opprimono,...

fuori del dovere. pascoli, i-451: o religione dei nostri martiri, dei nostri

dei nostri apostoli, guerrieri, poeti! o dovere! dio a cui si offre

ordine opportuno che risponde a determinate intenzioni o esigenze (naturale, morale, giuridico

vogliono torti qualche cosa del tuo dovere o con la cattiva misura o col

dovere o con la cattiva misura o col peso scarso o col cambio del danaio

cattiva misura o col peso scarso o col cambio del danaio o con altro.

col peso scarso o col cambio del danaio o con altro. baldinucci, 9-i-62:

baldinucci, 9-i-62: chi chiamasse, o cimabue o giotto molto meglio, ritrovatori

, 9-i-62: chi chiamasse, o cimabue o giotto molto meglio, ritrovatori della pittura

. bartoli, 40-i-216: così decapitati o strozzati i malfattori, pagano il suo

vol. IV Pag.990 - Da DOVERE a DOVERESSERE (13 risultati)

corsa; e i ancora due o tre volte sul ballatoio, prima di chiudere

la misera donzella, / fuor o vero: * secondo l'obbligo che vi

con quella scrivono un paese più o meno fuorimano,... si credono

in lasciarla pure fa- -essere (o parere) dovere o di dovere o del

-essere (o parere) dovere o di dovere o del docitrice cogli altri

(o parere) dovere o di dovere o del docitrice cogli altri manovaldi per onore

per dovere, ma vere: essere (o parere) giusto, doveroso; anche:

mani. pulci, 22-7: essere (o parere) bene, essere (o parere

(o parere) bene, essere (o parere) cosa opda tutte parte tu

gli uomini che per dovere, per professione o per genio si applicano a studiar

una causa che s'abbraccia per entusiasmo o per dovere. / a forza

difesa. livio volgar., 6-300: o padri conscritti, perdonalindoro, andate.

dovere si deve adempiere non perché diverte o frutta, ma perché è dovere.

vol. IV Pag.991 - Da DOVEROSAMENTE a DOVIZIOSAMENTE (11 risultati)

doveróso, agg. che costituisce o è ritenuto un dovere; che è

di dovere; reso necessario dalle circostanze o dalle convenienze. redi, 16-vii-427

1-105: per esprimere una cosa di dovere o doverosa, e dovuta, e giusta

siano state portate a formare gli ordini o classi degli uomini utilitari e degli uomini

tozzetti, 7-84: le fosse adunque, o divelti, dove si devono fare i

testi io non ho nulla aggiunto o tolto, limitando il mio intervento alla doverosa

-figur. bene spirituale; dono divino o naturale; ricchezza, felicità interiore;

fisico. guittone, xxvii-84: o donna mia, non mi faite carizia

io voglio dire come l'apostolo: « o altezza de le divizie de la sapienza

ora io me ne spedisco in uno o due fiati, o in tre al più

ne spedisco in uno o due fiati, o in tre al più. 5

vol. IV Pag.992 - Da DOVIZIOSO a DOVUNQUE (21 risultati)

[il nilo] è 15 piedi, o da indi intorno, allora è ella

e dirottamente, / sanza parlar, o risponder niente. sacchetti, 36-2: firenze

-che comprende in sé svariati significati o valori (una parola); che

); ricco e vario di forme o di contenuto (un'opera d'arte)

guicciardini, 2-10-358: se i primi due o tre mantelli che se ne cavano [

di panno], sono troppo lunghi o troppo doviziosi, non rimane nella pezza panno

moda. -prezioso, riccamente ornato o guarnito; impreziosito, arricchito; lussuoso

, avv. in qualunque luogo (o parte o direzione) dove (è

. in qualunque luogo (o parte o direzione) dove (è avv.

vi-1-172 (35-1): dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, /

35-1): dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi

dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son, donna

più in grado d'addoperarli, o in portogallo, o nell'india. metastasio

addoperarli, o in portogallo, o nell'india. metastasio, 1-ii-561: dovunque

-raro. da qualsiasi parte, punto o verso. marino, vii-154: alcune

i canti; dovunque tu la rivolga, o dalla pazienza, o dalla ubidienza,

la rivolga, o dalla pazienza, o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o

dalla pazienza, o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o dalla carità,

o dalla ubidienza, o dalla umiltà, o dalla carità, sempre ti mostrerà l'

che andare discorrendo qua e là, o a spedali, o dovunque altrove ti

qua e là, o a spedali, o dovunque altrove ti

vol. V Pag.3 - Da EBANISTERIA a EBBREZZA (12 risultati)

finiti con cura, spesso con intarsi o sculture. dizionario di commercio, iii-1443

portacipria, bocchini, ecc.) o di strumenti chirurgici e musicali.

2. per metonimia. strumento musicale o parte di strumento (flauto, clarino

/ scorrer su molticorde arpa dorata, / o su gli avori ed ebani vocali /

per simil. sostanza che ha l'aspetto o la durezza dell'ebano. -più spesso

usata per rendere più coerente, scorrevole o vivace il discorso, facilitando il trapasso

il trapasso da un'idea all'altra o preparando, quasi in forma esclamativa,

chi? -per troncare un indugio o vincere una reticenza. d'annunzio

efficacemente alle argomentazioni di un interlocutore, o a riprendere un discorso che sia stato

ebriéza), sf. stato di esaltazione o confusione mentale prodotto da uso eccessivo di

prodotto da uso eccessivo di vino o di altre bevande alcooliche (o anche di

o di altre bevande alcooliche (o anche di sostanze eccitanti); ubriachezza

vol. V Pag.93 - Da ELETTROTONICO a ELEVARE (11 risultati)

chimico detto più comunemente legame ionico o eteropolare (è contrapposto a covalenza).

polveri, polpe, estratti, sciroppo o mele ecc.; e se ne fanno

e fraterni -genia / muratoria, gesuitica o gallesca; / eleusinia o cibelica mania

muratoria, gesuitica o gallesca; / eleusinia o cibelica mania /... /

, per angelica cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio.

angelica cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni

cercare, / lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni, 1-41

/ lasciato o selva o campo o stagno o rio. garzoni, 1-41: nelle

savinio, 10-160: nei conservatorii, o come dire nelle scuole in cui

a onori; conseguimento di alte cariche o anche del potere. a

: il quale strumento né meno si sostiene o si eleva a braccia. parini,

vol. V Pag.94 - Da ELEVATAMENTE a ELEVATEZZA (11 risultati)

data quantità, sia numero pari, o sia positiva o sia negativa la quantità,

sia numero pari, o sia positiva o sia negativa la quantità, ciò che

per eccesso di velocità, a torto o a ragione. 11. rifl

canigiani, 1-118: muoviti adunque, o speranza dol cissima di ciascun fiorentino,

di santa maria del carmine e tre o quattro delle gugliette sottili che s'elevano

apparizioni quando contemplo l'agnello che poppa o ascolto dall'ombra l'alveare sonoro.

superare lo stadio iniziale di una scienza o le prime fasi di elaborazione di un

per pervenire a una più sicura coscienza o a una salda sistematicità. savonarola

di elevarsi. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa

. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza

, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza. comunque

vol. V Pag.95 - Da ELEVATO a ELEVATORE (11 risultati)

di benessere, che conferisce prestigio politico o sociale. segneri, i-468: tanto

hanno 1 * 'ictus ', o quelle, secondo gli altri, che hanno

onori piccioli e rendutigli da bassa gente, o i gradi poco elevati. p.

elevato. 7. che ha o mostra elevatezza, nobiltà, grande dignità

agli amorazzi precoci, fuggitivi randagi, o quasi affatto animali, stava per seguirne

. bartoli, 26-312: similitudini elevate o sottili, non si convengono adoperare.

e monda di ogni elemento impuro o barbaro. piovene, 5-294: si tratta

contrazione, il sollevamento di un organo o di un membro (con riferimento al

trasporto (di carichi, di materiali imballati o anche pulverulenti), caratterizzato da un

: costituito da organi flessibili (catene o funi) avvolti ad anello chiuso su

) avvolti ad anello chiuso su due o più tamburi, che

vol. V Pag.96 - Da ELEVATORIO a ELEVAZIONE (17 risultati)

portano a intervalli regolari dei recipienti o tazze che penetrano inferiormente in un ser

trasporta per lo più minerali in polvere o in pezzi). -elevatore pneumatico:

trasporta per lo più materiali in polvere o minuti). -elevatore idraulico: quello

elevazione che succede dell'acque de'fiumi o per l'alzamento del recipiente, o

o per l'alzamento del recipiente, o per l'unione d'altri fiumi, che

essi, la qual suol chiamarsi ringorgo o rigurgito..., è maggiore

non si capiva più se c'era o non c'era. -imposizione delle

possiamo alzare il braccio a qualunque elevazione o obliquità o altezza con maggiore e

braccio a qualunque elevazione o obliquità o altezza con maggiore e minor forza, come

con maggiore e minor forza, come alzando o non alzando pesi, tirando o non

alzando o non alzando pesi, tirando o non tirando di spada ed in mille

terra a scarpa sostenuta da pali, o da muro. bianconi, xxiii-200: per

tutte tre queste qualità; cioè, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità,

, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione. varchi,

, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione. varchi, v-156: forse

un gesto superfluo, non una elevazione o abbassamento di voce che non siano calcolati

prospetto; la fronte di un edificio o la sezione verticale di un edificio visto

vol. V Pag.97 - Da ELEZIONARE a ELEZIONE (25 risultati)

dall'equinoziale fino al zenitte della regione o città proposta, la quale distanza sarà sempre

stokholm a sessanta gradi d'elevazione, o pochi minuti meno, quindici o venti

, o pochi minuti meno, quindici o venti giorni il solstizio, e altri tanti

artiglieria rispetto al piano in cui giace o all'orizzonte. - angolo di elevazione

designare i candidati a una determinata carica o ufficio. novellino, ii-130: la

squittinare a quelli offici di fuori, o di dentro, che si proponevano al consiglio

ci voleva un papa animoso come giulio o sisto, che avesse petto per deludere

a preferenza di altre, viene assunta o fatta propria o decisa o attuata;

altre, viene assunta o fatta propria o decisa o attuata; scelta fatta per

viene assunta o fatta propria o decisa o attuata; scelta fatta per un libero

. laonde ella è un desiderio consigliato o desiderio congiunto con qualche consiglio; ma

qualche consiglio; ma ne la volontà o ne l'azioni volontarie non è necessaria

azioni volontarie non è necessaria la deliberazione o il consiglio, e possono esser fatte

lo ponga dubitativo se fu corporalmente o in spirito. boccaccio, i-544: poi

leggenda di s. chiara, 101: o santa chiara, vaso d'elezione,

i proverbi non hanno patria, o almeno patria fissa; ma sta di fatto

una persona è elevata a un incarico o ufficio, specie a una carica pubblica,

fatta dall'autorità legittimamente competente (individuale o collegiale). - anche: la

doveva molto prima d'ora essere stato o per elezione o per acclamazione ascritto fra

prima d'ora essere stato o per elezione o per acclamazione ascritto fra i principali membri

della loro congrega. -elezione canonica o ecclesiastica: designazione, validamente fatta secondo

un ecclesiastico a un ministero, ufficio o carica della chiesa o di un'istituzione ecclesiastica

ministero, ufficio o carica della chiesa o di un'istituzione ecclesiastica; nomina ecclesiastica

è fatta da un organo ecclesiastico inferiore o da un'autorità politica, alla semplice presentazione

: a me pare che avendo voi, o per dire meglio chi ha ordinato questo

vol. V Pag.993 - Da FILIERA a FILIGRANATO (15 risultati)

garzoni, 1-731: de'lanaruoli o lanefici e mercanti di lana, battilani

lanefici e mercanti di lana, battilani o verghezini, scardassine tonditori da lana,

mente le seguenti [forme]: filiforme o capillare..., gracile 0

della popolazione d'una goccia d'acqua o di sangue guardata al microscopio. alvaro

. buzzati, 5-153: qualcuno, o qualcosa, gli risponde. è una specie

fili di metallo (per lo più oro o argento); oggetto o monile lavorato

più oro o argento); oggetto o monile lavorato con tale tecnica.

, fatto con sottilissime striscioline d'òro o d'argento, ripiegate in fiori, fogliami

-figur. sottile raffinato intreccio di colori o di pennellate (in un quadro)

delicata. 6. commento malizioso o maligno; frangia. cantoni, 267

. 7. figura, lettera o segno convenzionale impresso sulle fibre della carta

di un libro, ecc.) o a garantire la validità (di una

pagina che sotto il dito volgente crepita o garrisce, l'effigie laureata del cantore

, siano queste della carta comune, o più della velata, è intessuta con

4 filagrana ', cioè lettere o altre figure, delle quali l'impronta rimane

vol. V Pag.994 - Da FILIGRANATURA a FILISTEIZZATORE (15 risultati)

il terzo di radici dell'erba filipendula o 4 molon 'di plinio.

lat. philippicae, gr. « dixmmxoi o xaxà oixctttcou xóyoi. filìppico

di questa chiamasi d'4 alessandro ', o pure 4 dell'era filippica ',

particolare azione d'attacco consistente in due o tre finte col pallone eseguite durante il salto

ridotto a male. -suora o zitella filippina: religiosa dell'ordine delle

donne] vivono dentro li conservatorii, o tempii, o altre adunanze; ma conservano

dentro li conservatorii, o tempii, o altre adunanze; ma conservano il puro

zitelle filippine, overamente le zitelle disperse, o le mendicanti. -che è

mendicanti. -che è caratteristico o appartiene ai preti filippini o oratoriani.

è caratteristico o appartiene ai preti filippini o oratoriani. gigli, 117: propone

la scarsella, / non mancava gualdrappa o nera veste. broggia, 233: questa

: era indifferente l'avere 80 quattrini o una lira effettiva, l'avere cinque lire

una lira effettiva, l'avere cinque lire o un effettivo filippo.

perché una filira [nei papiri], o pelle sola sarebbe riuscita troppo tenue e

operaio che nelle cave di pietra o di marmo, esegue col filo elicoidale

vol. V Pag.995 - Da FILISTEO a FILLOFAGI (15 risultati)

ed or, perché diffidi, / o re? tu forse non fiaccasti or dianzi

e convenienze, senza che un giorno o l'altro si debba pagarne il fio.

c'era poco da imbestiare con quattro o cinque di que'filistei addosso. =

voce dotta, lat. della volgata philistini o philistaei, gr. < doxtcmetp.

clorite; hanno colore grigio, verdastro o nerastro, lucentezza sericea, madreperlacea 0

di aghi incolori solubili solo in etere o alcool, contenuto nel phyllanthus niruri.

perché porta i fiori impiantati sulla foglia o sul picciuolo di essa. =

chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. fillio, sm.

area] sono (non so se spontanei o positivi) moltissimi lecci, arbuti,

: 4 pilliti ', foglie pietrificate, o pietre con impronte di foglie.

filloclàdio, sm. bot. ramo o fusto che ha assunto, per metamorfosi

se ne differenzia perché può portare fiori o frutti. = voce dotta,

di arbusti della famiglia podocarpacee, monoici o dioici, con rami allargati, simili

coincidenza con le mestruazioni, la gravidanza o l'allattamento. = voce dotta,

posto trasversalmente al ramo che lo porta o passare per l'asse del ramo stesso

vol. V Pag.996 - Da FILLOFORATO a FILMABILE (9 risultati)

zampe, comune nelle acque dolci o salmastre. = voce dotta, lat

avviene patologicamente in seguito ad attacchi parassitari o ad avverse condizioni climatiche o a un

attacchi parassitari o ad avverse condizioni climatiche o a un cattivo stato fisicochimico del terreno

nei boschi, nidificando su bassi cespugli o per terra, e hanno piume verdi-

in senso traslato per indicare persona o cosa che reca lenta e irreparabile distruzione e

graminacee bambu- soidee, usate come siepi o come piante ornamentali, di cui fa

plur. filmi). pellicola cinematografica o fotografica. -più comunemente: singola opera

: ognuno dei protagonisti del piccolo dramma o della piccola commedia quotidiana recita una sua

costituita da un unico strato di molecole o non in polimero. 3. dimin

vol. V Pag.997 - Da FILMARE a FILO (27 risultati)

essere filmato con un gruppo di cinque o sei parallele che si agitino senza urtarsi

. né per le farse, filmate o rappresentate. 2. sm.

un regista nella preparazione di un film o per un servizio televisivo, prima del

. che è proprio dell'arte cinematografica o di un film; che si adatta

. pellicola cinematografica in bianco e nero o a colori in cui i fotogrammi,

che ha le caratteristiche di un film o degli elementi tecnici e artistici che lo

film girati da un regista, o prodotti da una casa cinematografica, o

o prodotti da una casa cinematografica, o interpretati da un attore, o concernenti

, o interpretati da un attore, o concernenti un determinato argomento.

54-9: quign'hai filo, lana o stame, mustrarite en est'azone.

s. bernardino da siena, 327: o donne! doh, quando voi venite

francesco da barberino, 7: vieni [o industria] tessendo la tela indorata,

. baldi, i-85: è tela, o benedetto, il viver nostro / di

. -in par tic.: filato o tessuto di lino (o anche di

.: filato o tessuto di lino (o anche di cotone) adoperato nella confezione

contar tutte le fila. -abiti o stoffe laceri, lisi; sfilacciature.

sezione, costituito di metallo, gomma o d'altro materiale e adibito a svariatissimi

adibito a svariatissimi usi e applicazioni tecniche o artigianali (filo di ferro, per

, ecc.). -filo dumet (o filo fink): filo di platinite

termoelettriche, ecc. -filo elettrico: filo o corda metallica di rame o di alluminio

: filo o corda metallica di rame o di alluminio, che può essere o

o di alluminio, che può essere o no dotato di rivestimento isolante (e nel

invio, viene adoperato per il taglio o la segatura delle rocce in posto.

son più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino. marco polo

portarla a toccar coll'uncino il campanello o filo proveniente dall'asta metallica, e con

coll'altra mano toccate l'altro campanello o filo deferente continuo, che va a seppellirsi

; si adopera per disporre un'asta o una palina verticali, per determinare la

vol. V Pag.998 - Da FILO a FILO (25 risultati)

tirato un filo sonai una campanuzza di tre o quattro mila libre. ammirato, 1-485

ai bambini. -collana (di perle o altro); rango (di collana)

non perch'io ho perduto molto peso o molti talenti d'oro o d'argento,

perduto molto peso o molti talenti d'oro o d'argento, né molti fili di

argento, né molti fili di margherite o di gemme preziose. straparola, 10-1

perle le recingono i capelli. -corda o cavo teso, lungo il quale si muove

.: per indicare un'azione rischiosa o difficile, per la quale occorrono destrezza

. aguata lo pesce al gran filo o allo cigulo, o alla lenza, ovvero

al gran filo o allo cigulo, o alla lenza, ovvero alla rete.

servono a muovere i * timoni 'o gli 'alettoni'. -plur.

sorta di fasciatura (per medicare piaghe o ferite) formata da un certo numero

volta il pre cipitato, o la pietra infernale, e le fasciature,

è fatto, quando le sue membrane o fili s'allargano assai. -setola

, di fiori, anche di foglia o paglia). - anche: tronco sottile

di filo di paglia attortigliata insieme, o vero di cuoio. baruffaldi, xxx-

non si cura / della tua morte o vita un fil di paglia. boiardo

un fil de paglia, / a vincere o morire inanimati. aretino, ii-152:

/ dove non cresce un filo d'erba o un fiore. -l'insieme delle

gran numero d'uova legate insieme, o vestite da un filo o canale,

insieme, o vestite da un filo o canale, che per la sottigliezza non si

accorciarsi e nello allungarsi le fibre, o per dir meglio le fila, ond'eglino

, che vanno al cuore dai gangli o nodi dei nervi intercostali e de'vasi

sostanza viscida e filiforme che i ragni o i bachi emettono dalla bocca per farne la

emettono dalla bocca per farne la tela o il bozzolo. -popol. fili di vergine

autunno; attaccandone un'estremità a rami o a luoghi elevati si lasciano trasportare,

vol. V Pag.999 - Da FILO a FILO (5 risultati)

viaggio). panigarola, 130: o con il dito o con qualche stiletto,

panigarola, 130: o con il dito o con qualche stiletto, per quelle pinte

-linea che determina un dato spazio o superficie; tratto che forma la parte

, che un raggio di sole o un filo d'aria la offendono.

lo asciugava adagio. -sottilissimo raggio o riflesso (di luce); raggio

vol. V Pag.1000 - Da FILO a FILO (12 risultati)

/ a i doctor de collegio o a quelle vecchie / che a l'opere

vincolo, rapporto che pone in relazione o mantiene in rapporto persone o avvenimenti;

in relazione o mantiene in rapporto persone o avvenimenti; il mezzo, l'occasione

quale si stabilisce un rapporto con qualcuno o col mondo esterno. boccalini,

sì fallaci onde non mi togli, / o se da volar via non mi dai

vita / s'avvolga il filo, o peregrin, cospargi / questo bel sasso

, / assai mi fu sanz'altro filo o ingegno / a uscir d'ogni laberinto

filo d'una forzosa necessità dall'una parte o dall'altra vuol durar delle fatiche a

, contenuto (di un'opera letteraria o di pensiero, di un ragionamento, ecc

-le vicende di un'opera narrativa o teatrale. palazzeschi, 3-105: col

macchina su carta di filo, e tre o quattro sussulti del telefono, dovetti risolvermi

fil falso con fil falso può advenire / o fil dritto con dritto. garzoni,

vol. V Pag.1001 - Da FILO a FILO (12 risultati)

filo della balconata. -andare a filo o per filo di spada: essere sterminato

ha inopia. -annodare il filo o le fila: riassumere, concludere.

annodo / per darti i documenti, o mio giannino. de sanctis, ii-15-

, tessuto in un filo: cucito o tessuto a filo scempio. g

figur.: per indicare stretta unione o dipendenza tra due persone. d'

senza ombra d'un sentimento basso, o brutto! insomma, io non avevo

de marchi, ii-498: arabella per cinque o sei giorni stette a un filo di

tirarla a sé. -essere attaccato o legato a un filo; pendere da

sono sempre legate ad un filo di debolezza o di coraggio che si può facilmente spezzare

molte copule quasi collocate in filo, o di parola in parola o di clausola in

filo, o di parola in parola o di clausola in clausola, facevano magnificenza

tutte le cose per filo è impossibile, o amico mio, quando m'era fatica

vol. V Pag.1002 - Da FILOAMERICANO a FILODRAMMATICO (21 risultati)

. e. gadda, 302: rampica o serpe lungo ferri e grondaie insino alla

qualcuno: sospendere l'erogazione della luce o il servizio del telefono a un utente

un filo di donna: uomo (o donna) alto e magro. dossi

filobibli... fanno incetta di libri o intieramente sconosciuti o generalmente negletti da ogni

fanno incetta di libri o intieramente sconosciuti o generalmente negletti da ogni colta classe di

panzini, iv-263: 'fìlobus, filòbus'o 'filobùs', autobus elettrici, a

pressione / avara, pazzi per mafia o nevrastenia. = comp. da

col tuo santo odorato / odorasti [o maria] l'odore, / che t'

. -ci). che nutre o dimostra simpatia per il cattolicesimo. gramsci

. -che è dettato da simpatia o favore per il cattolicesimo (un atteggiamento

di essi che si volsero al comunismo o al filocomunismo, e il gramsci che vi

b. croce, iii-15-84: i cosmopoliti o filocosmi ridussero il patriottismo a « vanità

'amico ') e xóap. o <; 'mondo '.

ricchezze e amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi,

degli onori), o l'uno o l'altro di questi, od anche tutti

piante della famiglia aracee che comprende arbusti o alberi di solito rampicanti con foglie intere

alberi di solito rampicanti con foglie intere o pennatifide; sono diffuse nell'america tropicale

dotta, dal gr. < ptxó8o ^ o <; 'amante dell'apparenza '

fossero migliori di quelli del filo-gambaro, o del filo-fuston o del filo- navasc,

quelli del filo-gambaro, o del filo-fuston o del filo- navasc, teatrini di dilettanti

di milano. 3. società o compagnia di attori dilettanti. baldini,

vol. V Pag.1003 - Da FILODRIADE a FILOLOGIA (14 risultati)

oriani, x-28-15: mettete insieme uno o due presidenti di una qualunque associazione inspirata

... ascoltateli a discutere un invito o una protesta a nome della morale e

mezzo ad essi una grande idea o una abbietta insinuazione contro un grande uomo

una abbietta insinuazione contro un grande uomo o una donna superiore, e vi prometto

, dal gr. 91xó- 8pop, o? 'amante della corsa ', comp

sarebbero divertiti gratis allo spettacolo di tre o quattro mesi di lotta feroce nell'interno del

trassero dal suo pensiero, fu politico o di filosofia politica; e cioè,

4 cor- tegiano 'del castiglione, o anche dinanzi al 4 galateo 'del

formulò un suo programma senza darne notizia o avviso a noi, che subito protestammo

di ricostruire e di interpretare correttamente testi o documenti letterari; dottrina che studia l'

in tutti i suoi aspetti di una o più civiltà antiche. leopardi, iii-928

della mia vita (la quale spero o certamente desidero prossima ad estinguersi)

tedesco, diversamente da quello inglese, francese o italiano, non si volse tanto ai

si pone ad esaminare la filologia (o sia la dottrina di tutte le cose le

vol. V Pag.1004 - Da FILOLOGICALE a FILOMETRIDI (14 risultati)

proprio della filologia; che è attinente o pertinente alla filologia; che riguarda la

: però tutto quello, che potrà osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale

, che potrà osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so

osservare o filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so io, l'

filosofico, o filologico, o gramaticale, o che so io, l'avrò carissimo

genere mascolino, specialmente passando all'accrescitivo o al diminutivo. massaia, ii-8:

, 6-261: l'analisi filologica, o storica, o stilistica non basta, come

l'analisi filologica, o storica, o stilistica non basta, come non basta

); che spetta, conviene, o compete al filologo (un lavoro,

io abbia preso la materia da questo o quello dei filologi, che vengo criticando;

, la storiografia artistica e quella praticistica o di tendenza; sebbene ne abbia dimenticata una

, 45-39: qual progne si lamenta o filomena / ch'a cercar ésca ai

, / e trova il nido voto; o qual si lagna / turture c'ha

philomèla, dal gr. oixoix ^ xtj o « dixop / yjxa, nome della

vol. V Pag.1005 - Da FILOMORIA a FILONE (20 risultati)

metter in trono la filomoria, o amor della pazzia. = voce

... vi scrissero sotto due o tre postillacele... e poi dissero

(plur. -i). chi pratica o segue con passione gli sport nautici.

xxx-11-43: la betta mia non ha drappi o velluti / comprati in fretta, e

'ca- nevas 'francese: dimentiche o schife che in italiano si dice 'filondente'

schife che in italiano si dice 'filondente'o 'filindente'. pi giacomo, ii-525:

'dalla frangia allegra di * pizzilli 'o di 'trugli ', piccoli cionddetti

, sm. miner. massa di uno o più minerali (talvolta metalliferi) penetrata

ai lati da due fasce di materiali detritici o argillosi dette salbande; se è intrusa

elegantemente 'coria terrae 'gli strati o panconi che s'incontrano nel cavare i

filone ', per indicare i tavolati o palchi differenti di pietre e terre che compongono

luoghi più inospiti e selvaggi, deserti o abitati da bestie 0 da uomini peggiori

più veloce si chiama 'filo ', o 'filone '... ne'

punti di maggiore profondità di un fiume o di una valle. -corrente, flusso

acqua, di terra, di erba o di altra sostanza); canale, rigagnolo

alle nitrose, et a quelle surgono o sotto o rasente le striscie e filoni del

, et a quelle surgono o sotto o rasente le striscie e filoni del vetriuolo,

di arrivi e partenze, di possibilità o rinunce. 4. figur.

interna. 5. tradizione dottrinale o culturale. carducci, ii-2-89: io

, sono ripieni di un suolo o filoncini di 'bolo ', cioè terra

vol. V Pag.1006 - Da FILONEISMO a FILOSOFANTE (13 risultati)

fastidi], replico un serviziale di cinque o sei once d'oglio di lino,

fatto senza fuoco, colà dentro lasciato, o finalmente di latte, o di siero

lasciato, o finalmente di latte, o di siero distillato di latte vaccino col

e calamo corto, priva del tutto o quasi di barbe; nasce alla base

trasformano in ninfa entro cellette di sabbia o pietruzze. = voce dotta,

con sezione a dente di sega o di lima; serve a far attrezzi come

). che è proprio dei filosemiti o del filosemitismo. b. croce

filosemita. filosemitismo, sm. simpatia o benevola disposizione verso gli ebrei.

una fluidità simile a quella dei tamarischi o dei salici piangenti, tutta stracci d'ombra

chiesa, / non ti mostrar filosafa o maestra, / non ingannar chi a

oro qualsiasi metallo; alla sua scoperta o fabbricazione lavorarono gli alchimisti, che ne

filosofale, mutando il ferro in oro o in argento, ovvero cavandole dal proprio

esente da ogni sospetto di fallaci argomenti o di ragioni ingannevoli. questo sarà di

vol. V Pag.1007 - Da FILOSOFANTERIA a FILOSOFATO (19 risultati)

lettura, ma non filosofante, cioè o non pratica o non capace dell'* universale

non filosofante, cioè o non pratica o non capace dell'* universale filosofia '

spuntava. giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante /

primo piano della scena, nel fondo o nel dietroscena altri pensatori, e anche

negli altri corpi per mezzo della immaginazione o sia fantasia, dond'è venuta la

non è corpo né passione, qualità o accidente di corpo, come alcuni bassi

ostinato se i nomi significan per natura loro o per via d'umano ingegno, è

non volendo disperar della natura umana, o abbagliato dai sofismi speziosi e dall'eloquenza

in mare dicendo: andate in profondo, o male cupiditadi, ché io voglio innanzi

che il cedere a qualunque necessaria dimostrazione o manifesta esperienza. genovesi, i-xvii:

che sicuro / filosofar, che sapienza, o gino, / in più sublimi ancora

storia non annega la filosofia nell'empirismo o nel misticismo, ma, richiamandola dagli

2. meditare, riflettere sui sentimenti o sulle condizioni umane (e per lo

l'intento di ottenere un interiore equilibrio o una superiore serenità). -più genericamente

: spesse volte filosofar si vede / o cantar per licenzia di poeti / molto dilungi

salvo forse il guicciardini, la possedè o la curò dei nostri grandi cinquecentisti,

evo, quando si narra di re o di loro ministri che per qualche rivolgimento

come allora si costumava, accecati, o tonduti e chiusi in monastero, si

: storicizzare vale, unicamente, giudicare o filosofare i fatti: al quale fine né

vol. V Pag.1008 - Da FILOSOFEGGIAMENTO a FILOSOFIA (21 risultati)

rivela spirito filosofico o profonda vita morale. -anche sostant

uomo. 2. che ha apparenza o pretese filosofiche. levi, 1-219:

. - per lo più iron. o spreg. de sanctis, petr.

-nel linguaggio comune, con tono più o meno spregiativo: concetto, proposizione,

spregiativo: concetto, proposizione, argomentazione o teoria filosofica. tasso, 12-526

stomaco e affaticarsi la mano a schiccherare nove o dieci volumi di filosofemi astrusi tenuti da

di nulla, coll'unico fine di sollazzarsi o di far pompa di spirito? carducci

quale l'opera in questione si presentava o veniva presentata, di poema o di filosofema

presentava o veniva presentata, di poema o di filosofema, e si riconosce che

e scherz. donna che pretende o si sforza di filosofare, che si dà

filosofare, che si dà arie o assume atteggiamenti da intellettuale; donna saccente

tipi... ragazze strane, filosofesse o pittrici, 0 delle ragazzacce impertinenti e

e seguita. foscolo, xiv-227: o mia filosofessa! tu mi hai tanto

in una servitù così intera dopo cinque o sei anni di regno di codesta cli-

è altro che amistanza a sapienza, o vero a sapere. idem,

in due parti: in contemplativa, o vero speculativa, e in pratica,

vero speculativa, e in pratica, o vero attiva. la specolativa si divide

agibile si comprende tutta la filosofia umana, o vero civile, la quale contiene l'

è chiamata filosofia. pur conosco, o almeno intraveggo, una filosofia ch'io vagheggio

77: se la filosofìa ha vaneggiato o vaneggia per le esaltazioni metafisiche, noi

uno corrotto con granne dolentìa: / « o bontà nobelissima, nostro tesauro e via

vol. V Pag.1009 - Da FILOSOFIA a FILOSOFIA (12 risultati)

de'mortali. dossi, 359: o vieni, filosofia! tu che guardando

riferimento a sistemi filosofici di singoli filosofi o di correnti spirituali oppure a movimenti filosofici

movimenti filosofici affermatisi in determinati paesi o in limitati periodi storici. tasso,

scorbutica. -con la specificazione del motivo o scopo del filosofare. de sanctis

, così per la filosofia dell'arte o estetica, la cagione dell'essere mancata

. croce, ii-5-301: la psicologia trascendentale o filosofia dello spirito si atteggia altrimenti dalla

la ragione storica. -filosofia morale (o dei costumi): etica. dante

vero de'costumi e delle azioni che, o buono o reo, dee seguirsi o

costumi e delle azioni che, o buono o reo, dee seguirsi o fuggirsi dalla

o buono o reo, dee seguirsi o fuggirsi dalla umana volontà, per governar

volontà, per governar bene se stesso o gli altri. manzoni, 105: di

, per cui la meditativa intellettuale confermasi o si disinganna. -sacra,

vol. V Pag.1010 - Da FILOSOFICAMENTE a FILOSOFICARE (21 risultati)

e fallo più potente che paura o che dolore. giulio strozzi, 11-82:

con la spensieratezza. -aspirazione alla saggezza o alla santità; profonda educazione spirituale.

anima di colui lo quale comprendere vuole o parlare alcuna cosa della compunzione del cuore

moderne istorie: i quali, o causati o permessi che sieno dalla divina provvidenza

: i quali, o causati o permessi che sieno dalla divina provvidenza,

quelle, quantunque la cristiana filosofia poco o più tosto nulla ne faccia stima.

gli antichi davano il nome di filosofia o di sapienza. rovani, i-427: egli

le medesime dottrine, secondo che la pace o la stizza vi trasporta. muratori,

che altri non vi inganni per filosofia o per altra fallacia, secondo l'ammaestramento

e figurate. 8. disincantata o serena o stoica rassegnazione, che nasce

. 8. disincantata o serena o stoica rassegnazione, che nasce dal credere

impossibile una reale trasformazione delle cose, o vani i tentativi di eliminare il male

filosofia. nievo, 1-357: fosse filosofia o disperazione, o insania, o stiramento

1-357: fosse filosofia o disperazione, o insania, o stiramento di muscoli, ci

filosofia o disperazione, o insania, o stiramento di muscoli, ci risimo tanto

del corpo 11 (in italia) o del corpo io didot (in francia)

progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla,...

12. locuz. parlare in filosofia o per filosofia: parlare alla maniera dei

dei filosofi (cioè, sentenziosamente, o in modo astruso). grazzini,

. filosoficaménte, avv. con metodo o spirito filosofico; dal punto di vista

stato fatto filosoficare doppo la morte, o che l'argomento in quel caso non

vol. V Pag.1011 - Da FILOSOFICHERIA a FILOSOFATA (12 risultati)

la riguarda, che le è attinente o relativo; che ne deriva, che

scrittori, dar sempre loro tali onori o mercedi, che interamente li distolgano dallo

e, allacciandoli colla gratitudine, direttamente o indirettamente li debbono costringere a disonorar se

anni. 3. che ha fondamenti o intenti logici, scientifici (e,

, e con un certo tuono familiare o filosofico, che repugnano ugualmente alla sintassi

malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo corrervi

poi, interamente effetto di trascuratezza artistica o filosofica. cicognani, 6-188: io

famiglia. -che ha natura o spirito di filosofo, che filosofa;

9. che appartiene agli alchimisti o alla loro arte; alchimistico.

a interpretare i fatti secondo concetti logici o schemi razionali; razionalismo, logicismo.

potremo chiamare quel modo di errore logicismo o panlogismo, o anche (essendo abuso

modo di errore logicismo o panlogismo, o anche (essendo abuso dell'elemento filosofico)

vol. V Pag.1012 - Da FILOSOFISTICO a FILOSOFO (13 risultati)

alfieri, 7-259: cani chiamo, o francesi, che è lo stesso

ii-3-403: per effetto della concezione filosofistica o mitologistica..., al pensiero hegeliano

ritenessero, col ri nunciare o col rimandare quell'atto [di gettare il

nel tevere], di impostare sulla rinuncia o sul rimando un negoziato politico,

, sm. uomo che per professione o interesse non passeggero attende allo studio della

questioni filosofiche, insegnino poi la verità o l'errore; in senso stretto e

quasi a guisa di poeta, favolosamente o misticamente più tosto: al filosofo morale

beccaria, i-53: la norma del giusto o dell'ingiusto... deve dirigere

fanatici, ma dei sommi filosofi francesi o precursori, o attori, o in

dei sommi filosofi francesi o precursori, o attori, o in qualunque modo complici

filosofi francesi o precursori, o attori, o in qualunque modo complici della rivoluzione,

, e in ogni caso conserva intatto o ristabilisce prontamente l'interno equilibrio.

, che coltiva la filosofia; dedito o portato alla filosofia; osservante dei valori

vol. V Pag.1013 - Da FILOSOFOMICIDA a FILTRANTE (10 risultati)

italia artista nel centro e nel settentrione o di quella filosofa nel mezzogiorno. 7

che voglia far querele senza motivo, o far nell'altrui sciagure il filosofo.

. buonarroti il giovane, 9-423: o ci metta la taglia / per aver

mai condotta la minima operazione di ricerca o di ermeneutica storica. -spreg. filosofàccio

qualche gran filosofaccio, per esempio trascendentale o umanitario, domando subito se sa ordinare

ricchezze e amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi,

amatore degli onori), o l'uno o l'altro di questi, od anche

. mezzo di trasporto, per persone o per cose, con motore elettrico alimentato

; d) filoveicoli per uso speciale o per trasporti specifici. = comp

elettrica aerea. -anche: veicolo filotranviario o filobus; la strada percorsa dal medesimo

vol. V Pag.1014 - Da FILTRARE a FILTRATORE (9 risultati)

filtrare, tr. far passare un liquido o un fluido attraverso un filtro per eliminare

p. verri, i-62: sapere come o per qual mirabile meccanismo il cibo nel

difficoltà, passare a poco a poco o scarsamente, attenuarsi (in partic.

densa / qui dove a macchie dondolanti o ferme / filtra oro ed il vino matura

per minima che fosse, trapelare, o, per usare le parole stesse, filtrare

311: non dirò la depravazione o la corruttela, non dirò la immoralità

3. penetrato attraverso una stretta apertura o a un fitto diaframma. - anche al

, 12-112: difendendola, apertamente, o fra sé e sé, giovanni la ricopriva

mediante filtrazione. -fattore del filtrato (o del filtrato del fegato e del filtrato

vol. V Pag.1015 - Da FILTRATURA a FILUGELLARE (24 risultati)

del filtrare; depurazione. -filtrazione elettrica o elettrocatalica: quella ottenuta dalla separazione

una miniera inondata, innocente in prigione o scannato dai sicarii, finisce per rientrare

illustre famiglia, formando la felicità presente o postuma di tutti i buoni, che

. apparecchio costituito da una materia porosa o permeabile che permette il passaggio di un

che permette il passaggio di un liquido o di un fluido al fine di depurarlo

correnti elettriche aventi un'unica frequenza o una determinata gamma di frequenze, impedendo

una determinata gamma di frequenze, impedendo o limitando al massimo il passaggio di altre

di livellamento: filtro elettrico che impedisce o riduce al minimo il passaggio di una

pur permettendo quello di una corrente continua o raddrizzata. -caffè filtro: v.

filtro: quelli dotati all'estremità (o nell'interno del cannello) di un rotolino

può farsi un filtro con panno, lino o lano, con polvere di carbone,

lano, con polvere di carbone, o rena, o spugna, o pietra

con polvere di carbone, o rena, o spugna, o pietra porosa; ma

carbone, o rena, o spugna, o pietra porosa; ma per lo più

in riguardo a'liquidi, che uno staccio o un burat- tello nelle materie secche.

qualsiasi tessuto cellulare che, negli animali o nei vegetali, serva per la depurazione

suo lato interiore d'una stoppa vellutata, o sia d'un'incamiciatura di felpa,

onde sonore soltanto di un'unica frequenza o di una determinata gamma di frequenze.

ostacolo che riesca ad attutire effetti acustici o luminosi. serra, iii-597: c'

centones (lat. cento -onis 'abito o coperta di panno, fatta di pezzi

in trista plaga / giovinetta permane o ridiventa. d'annunzio, iv-2-592: ella

al figur. illusione affascinante dei sensi o dello spirito; sensazione prestigiosa capace di

che porgeste / allo smarrito adolescente, o rive. tecchi, 11-129: vedevo,

.]: 'filtro', quel setto superficiale o fossetto ch'è nel mezzo superiore delle

vol. V Pag.1016 - Da FILUGELLO a FILZA (26 risultati)

a infrascare / in ginestre, sermenti o in tignàmiche; / cinque giorni finiti

colori. lastri, v-77: il filugello o baco da seta è originario delle parti

quel geloso governo, nascondendone l'uova o il seme di questo verme nelle loro

facilitarne lo sviluppo mediante il calore naturale o artificiale. lorenzi, 2-117: voi

pascoli, 357: dormono... o rosa, siediti; ché giova.

[i bachi da seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come

bachi da seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come vogliono dire

seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla o bocciolo, come vogliono dire, de'

sfarfallati, e non forati, nati o da nascere, nel detto dominio non se

si trae la seta da i filugelli, o sia dalle gallette. rovani, ii-900

possa vendere, barattare, donare, o in altro modo dare o concedere, ancor

donare, o in altro modo dare o concedere, ancor che in prestanza,

che in prestanza, in deposito, o in serbanza, o in altro modo,

, in deposito, o in serbanza, o in altro modo, sete leali,

in altro modo, sete leali, o doppie, filaticci, filugelli, stracci o

o doppie, filaticci, filugelli, stracci o altro dependente da sete. stratto delle

suddetto l'agucchiare seta, filugello, accia o filo, o qualsivoglia di esse cose

seta, filugello, accia o filo, o qualsivoglia di esse cose. beccaria,

a mezz'aria filze di zenzeri o peperoni sui tavoli lustri bisunti. -in

formata da una determinata quantità di grani o pallottoline, la quale serve per contare

bisogneria che fusser di voi degni / o per divozione o per valore. g.

di voi degni / o per divozione o per valore. g. m. cecchi

riguardanti per 10 più una sola persona o una sola pratica amministrativa, contenuti in

scritture publiche in filze, in protocolli o in qual si voglia modo. gemelli careri

di segni allineati uno dietro l'altro o uno accanto all'altro; fila, linea

, perché portò una gran filza della lettera o, negra in campo d'oro.

vol. V Pag.1017 - Da FILZARA a FIMBRIATO (16 risultati)

. muratori, 8-ii-216: i giudici, o ignoranti o nemici della fatica, altro

, 8-ii-216: i giudici, o ignoranti o nemici della fatica, altro d'ordinario

, 1194]: oggi, per 'basta'o 'bastia's'intende solo la piegatura fermata

senso dichiarato della crusca dicesi * imbastitura 'o 'filza'. -gala, guarnizione

portava certi grembiuloni di colore, celesti o rossi, con una filza sul petto,

6. tipogr. collezione di una o più copie di tutti gli stampati eseguiti

umana e dove veramente dio potrebbe trovarsi o cercarsi sono elencati in lunghe filze.

. -fare una filza di più persone o cose: infilzarle. pulci, 27-35

il popolo esca dalla chiesa gridando: o che gran teologo! non ho capito

teologo! non ho capito nulla: o che gran teologo. 9.

e poi sul filo un nastro o una striscia di stoffa in modo

. 4. anat. appendice o estremità anatomica a forma di frangia (

loro fimbrie, ed alle loro aperture o forami. campailla, 15-40: l'estratto

dietro alla più lunga di quelle fimbrie o valvole mitrali, è l'apertura, per

] terminate in * chele ', o 'branche ', o 'bocche '

chele ', o 'branche ', o 'bocche ', che sono come

vol. V Pag.1018 - Da FIMBRIAZIONE a FINALE (16 risultati)

che vive nello sterco (animale o pianta). = voce dotta,

potrai scienza vera / se sia presso o lontan, picciola o grande; / e

/ se sia presso o lontan, picciola o grande; / e di qual specie

= comp. da fin \ o \, a e che.

dai longobardi] in territori più o meno ampi dell'italia mediana o meridionale (

o meno ampi dell'italia mediana o meridionale ('lèfa, lecca

done d'alcuno bene ch'abbia fatto o faccia in sua vita, 10 quale

un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol sol sempre

, ii-171: ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. m

ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. m. villani,

gherardi, ii-132: voi ornai, o valorosissimi giovani, dappoi che nelle vostre

, che si faccia nella valle di giosafatte o altrove, non ha significato, perché

e culminante (di un'opera scientifica o letteraria, di un'azione drammatica,

(di uno spettacolo). -botta o razzo finale: quelli, di effetto

; 'quadro finale', di rappresentazione mimica o danza; 'quartetto finale', d'

era efficace! se mancavano quelle due o tre strappate finali di effetto immediato!

vol. V Pag.1019 - Da FINALE a FINALE (29 risultati)

e per finimento di capo, di libro o d'altra simile partizione.

, la meta a cui si tende o si è destinati, poggetto che si

operazione od arte finale, l'artefice o vero operatore di quella massimamente dee essere

annulla. -filos. causa o cagione finale: quella che muove l'

che si dee seguitare delle tue parole, o per servire e per obbedire a dio

servire e per obbedire a dio, o per utilità degli uomini, ovver per

è ammesso l'opposto contradittorio dei fini o delle cause finali. michelstaedter, 216

ed assoluto. -che segna (o è destinato a segnare) il risultato

, ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è vincitore.

del docente, sia stata inferiore al bisogno o non costante, onde il poco profitto

. 7. gramm. vocale o consonante o sillaba finale: quella che

7. gramm. vocale o consonante o sillaba finale: quella che forma la

antichi avevano, il quale dimanderemo fermo, o finale, perché dove si ferma la

di, allo scopo di, ecc. o dal cong. retto da affinché,

il pezzo con cui termina una composizione o esecuzione musicale; l'ultima parte di

che chiude un atto dell'opera o un componimento di musica stru

componimento di musica stru mentale o un ballo. b. croce, i-1-37

, n-140: un misero vitalizio, o qualcun altro di quei pii pasticci che

tempi oltremirabile si è che la chiusa o finale del medesimo [epigramma]..

3. parte estrema di una linea o, apice, di un oggetto o

o, apice, di un oggetto o margine, di uno spazio o confine,

oggetto o margine, di uno spazio o confine, di un edificio o cimasa

spazio o confine, di un edificio o cimasa. milizia, ii-122: se

fregio di lamina dorata, fatto a fiorami o altrimenti, che s'infila o si

fiorami o altrimenti, che s'infila o si conficca al bastone cui sono raccomandate

sulla scacchiera solamente il re con uno o due pezzi e pochi pedoni per parte

triangolare collocato in fine di un libro o di un capitolo a scopo ornamentale o

o di un capitolo a scopo ornamentale o per riempire il vuoto lasciato da una

con nostalgiche figurine di casa in campagna, o di fregi che ricordavano vagamente le code

vol. V Pag.1020 - Da FINALE a FINALMENTE (13 risultati)

sport. fase conclusiva di qualsiasi competizione o gara che si svolga attraverso prove eliminatorie

. panzini, iv-263: atleta o squadra qualificati per la * finale

finalino, sm. tipogr. piccolo disegno o fregio posto in calce a una pagina

sport. gara supplementare tra due giocatori o due squadre che abbiano superato la finale

. l'ultimo quadro di una rivista o di una commedia musicale in cui di

2. sport. il concorrente o la squadra che, dopo aver superato

: anche con riferimento ad altre competizioni o concorsi a base di eliminazioni (cfr

divisioni rigide, con metodo meccanistico, o finalistico altresì, ma operante sempre per

universo intero, di fatti, azioni o circostanze) a raggiungere il proprio fine

) a raggiungere il proprio fine essenziale o un fine determinato. -principio di

= comp. da fin [o] e allora (v.).

moto allora, / mortai prole infelice, o qual pensiero / verso te finalmente il

? / non so se il riso o la pietà prevale. moravia, ili-io:

vol. V Pag.1021 - Da FINAMENTE a FINANZA (5 risultati)

che il p. bandiera, o sia per la sintassi o sia per la

. bandiera, o sia per la sintassi o sia per la scelta delle parole o

o sia per la scelta delle parole o sia finalmente per la grammatica medesima,

d'esser passate risparmiando all'umanità, o a una parte di essa le conseguenze

il ministero... trova di rado o non trova più per lavori siffatti,

vol. V Pag.1022 - Da FINANZA a FINANZIARIO (13 risultati)

i-341: queste scienze abbracciar o quattro oggetti importantissimi, agricoltura, commercio

, commercio, manifatture e finanze, o sia la percezione e l'uso delle rendite

fisica e morale amministra, in proprio o per conto di terzi, dei beni

questa lutta non ha mai finanza. / o tribulanza, ov'è 'l tuo finare

gratuito oppure oneroso) un'impresa industriale o commerciale, un movimento politico, un'

figlia segreta di qualche importante personaggio. o come se, finanziariamente, non dipendesse

-in partic.: che si verifica, o può verificarsi, nella gestione economica dello

in valori monetari, azionari, commerciali o industriali suscettibili di vantaggiose contrattazioni (mezzi

). mazzini, i-578: se o per la presa di casse governative,

la presa di casse governative, o per altro mezzo vi troverete posseditore di un

un moto d'indignazione. -pagina o rubrica finanziaria: quella parte di un

(e anche di una trasmissione radiofonica o televisiva) che riporta le informazioni riguardanti

. -esposizione finanziaria: bilancio consuntivo o preventivo delle entrate e spese pubbliche presentato

vol. V Pag.1023 - Da FINANZIATORE a FINARE (15 risultati)

teatri. -istituto, società finanziaria o di partecipazione: organismo economico che,

donne che accalappiano i grossi agricoltori pugliesi o conciatori emiliani facendo versare qualche decina di

finanza, da deputati, da ministri o anche da funzionari come divisa.

servita con crostini; usata come contorno o ripieno di sformati (ed è più frequente

e dopo fegatini, animelle e funghi freschi o secchi, già rammolliti, il tutto

: / farotti una sinistra profezia; / o tu morrai per mano del carnefice,

morrai per mano del carnefice, / o d'una vergognosa malattia; / gli

profetica favella, / che l'uno o l'altro accaderà, secondo / se abbraccio

secondo / se abbraccio i tuoi princìpi o la tua bella. colletta, ii-238:

disperdono nelle fraudi e stipendi dei ricevitori o finanzieri. genovesi, 3-323: or perché

3-323: or perché la « multa » o pena pecuniaria dicesi in lingua del settentrione

la;; il cinque dalla v o dalla u). finare, intr

, termine. iacopone, 24-121: o tribulanza, ov'è 'l tuo finare?

i'ò mai, il mio finare / o morte o vita sia, / gentil mia

mai, il mio finare / o morte o vita sia, / gentil mia donna

vol. V Pag.1024 - Da FINATA a FINDOVE (9 risultati)

parlamento. de jennaro, 91: o tenebrosa, dolce, avara notte,

8. locuz. -finare varia: fare o dire cosa straordinaria, madornale, strabiliante

cosa fina l'aria'; quasi voglia dirsi o che finisce l'aria o che supera

voglia dirsi o che finisce l'aria o che supera la quantità dell'aria.

negli uffizi pubblici... quelle colonne o co lonnetti o colonnini nella

quelle colonne o co lonnetti o colonnini nella carta rigata, dove si registrano

dallo spagn. finca 4 debito '(o anche 4 foglio 'su cui

. -trice). chi prepara o usa la carta fincata; chi scrive nelle

un soldo di meno che un fastidio o una pulce di più. levi, 3-134

vol. V Pag.1025 - Da FINE a FINE (12 risultati)

determinato periodo di tempo precedentemente fissato o convenzionalmente calcolato nella sua estensione in base

ne'luoghi freddi in fine di novembre o di dicembre, e in luoghi caldi ovvero

caldi ovvero temperati del mese di gennaio o di febbraio. savonarola, iii-348:

reputasse non lontana dalla fine del duecento o almeno opera di tale che avesse preso arte

palazzeschi, 3-192: sulla fine del giorno o nella prima ora della notte.

vede ancora in qualche vecchia fotografia, o nelle truccature del teatro e del cinema

. 3. punto, linea o superfìcie che delimita nello spazio, rispettivamente

una linea, una super * fìcie o un volume; parte estrema di un oggetto

giacigli affiancati, come in un ospedale o nella camerata di una caserma. -ant

per indicare il termine di un divieto o di un obbligo. pasolini, 1-203

volgar., 7-1 (164): o quante donne sono state condotte a disonestade

13-i-253: s'alcun di mercede o di pietate / obligo mai vi stringe,

vol. V Pag.1026 - Da FINE a FINE (14 risultati)

vi-92: non ti scrivo altrimenti il perché o il come, perché noi paté il

gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, innanzi che vegna alla

dubbio ancora / se fosser vivi, o se pur giunti al fine, / più

, i-5-42: troppo fora perigliozo dannaggio o porta da pianger senpremai sensa alcun conforto

se per defetto vostro voi falliste o perfetta o onorata fine. novellino, 92

defetto vostro voi falliste o perfetta o onorata fine. novellino, 92 (210

/ gioia allegrezza stato e contenenza / o di legge credenza / fin di dolor

guaschi / s'apparecchian di bere: o buon principio, / a che vii

del rosso, vii-460 (4-84): o treviso, fondato per amore / col

, 1-39: se gli è amico o nemico non comprende: / tema e speranza

nelle mani di dio, della natura o della fortuna non stà a diterminare agli

iv-1-55: nel leggere le rime che questo o quel dotto ingegno ha composto in laude

riuscire, terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene,

terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene, ottenere un

vol. V Pag.1027 - Da FINE a FINE (12 risultati)

, pigliando il cammino, disse: « o arrigo, riponi queste cose »;

vari casi e le tue gesta, o cadmo, / restin per or da parte

spesso introdotta soltanto per soddisfare lo spettatore o il lettore. giraldi cinzio, xxi-1-1024

significato di certe dispute, se sia o no necessario nei drammi e nei romanzi far

buona fortuna e dalla divina giustizia, o se drammi e romanzi terminino bene soltanto

indicazione sull'ultima pagina di un libro o sull'ultimo quadro di una pellicola cinematografica,

cinematografica, per significare che l'opera o lo spettacolo è terminato. moravia

fare durante la presente riforma altre fini o ricompere. -ammenda, pena pecuniaria

ultimo e mèta suprema del suo agire o di una sua azione particolare, al

nievo, 1-481: il fine, sappilo o astuto ambizioso, non giustifica punto i

è proprio e specifico di ciascuna specie o categoria di esseri). fra

esseri. poliziano, 1-250: causa o fin di tutte le mie voglie.

vol. V Pag.1028 - Da FINE a FINE (12 risultati)

. l'una delle quali si chiama potenzia o vero natura informe, l'altra atto

vero natura informe, l'altra atto o vero forma; e platone nel filebo

e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la causa

-a fine (accompagnato da un aggettivo o da complemento di specificazione): con

a buon fine ha ciò fatto, o re adorno. / sappiate l'ira,

respingerla come respinge qualsiasi altra vacuità poetica o bruttezza. -a fin di bene:

ragione suprema del proprio essere (persona o anche attività, scienza, arte,

se stesso: era ristrumento della patria o, ciò che è peggio, dello stato

fusse stata trama ordinata da voi, o da messer giulio, né io uscivo

caso e fuor della intenzione della natura o pur con qualche fine, e secondo

il fine, ed ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista

ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista. boccaccio, dee

vol. V Pag.1029 - Da FINE a FINE (14 risultati)

promettermi niente. forteguerri, i-172: o quanti ho visti... / fare

se mai facessi la fine di marsia o di san bartolomeo, abbiate memoria e

, 362: voi volete che e'dia o in qualche sucida / che ce lo

sucida / che ce lo storpi, o in qualche sgherro che ce lo /

. petrarca, 207- 77: o di che vaga luce / al cor mi

. seneca volgar., 3-32: o iddio sturberà il mio provvedere,.

il mio provvedere,... o fortuna non mi lascierà mettere a fine la

ciascuna cosa, che tu vogli dire o fare, addomanda la cagione: e quando

essersi condotti al fine. -condurre o condursi a buon fine, menare a

: concludere con esito positivo, raggiungere o far raggiungere il risultato voluto. dante

: per tutta l'estensione nello spazio o nel tempo, da cima a fondo.

compiere, esaudire (un desiderio proprio o altrui). buti, 1-170:

giove, se mai tra gl'immortali / o con detti o con fatti io ti

mai tra gl'immortali / o con detti o con fatti io ti giovai, /

vol. V Pag.1030 - Da FINE a FINE (6 risultati)

se si mantengono in lombardia... o se si partono... bisogna

la sua grazia degno, / senza fine o beata, / già coronata nel superno

, e, per negrigensia a colt'o altro, villano lasciano el colto e perdeno

avrebbe più danno fatto che onore, o tanto le tomavam sopra che venisse perfetta

, finissimo). che ha diametro o spessore molto piccolo, sottile. canti

che costituiscono un doppietto, un tripletto o, in generale, un multipletto.

vol. V Pag.1031 - Da FINE a FINE (10 risultati)

dio debba far loro bene nel bene o male nel male. moneti, 84:

male nel male. moneti, 84: o popoli di razza acuta e fina,

pensato, escogitato astutamente; che dimostra o muove da sottile astuzia, da abile

per mano del crudel nerone, / o di altri fieri e pessimi tiranni, /

, perspicace (con riferimento a persona o anche ai sensi, airintelligenza, all'

si convenga meglio di servire all'accuratezza o all'espressione, è cosa di finissimo

da lentino ». guittone, i-36-75: o che doglioso è, frate, vedere

. quando hanno ben concotto l'oro o l'argento ne i lor crogiuoli, soglion

che le borchie fossero d'oro fino, o che le pietre dell'elsa fossero topazi

l'asses- sino. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: come

vol. V Pag.1032 - Da FINE a FINE (13 risultati)

fedeltate, / più ch'assessino al veglio o a dio il presto. poesie bolognesi

discorso, un'armonia fina nella prosa o nella poesia o nella musica, equivalgono ad

armonia fina nella prosa o nella poesia o nella musica, equivalgono ad un carattere

non sappia dispiccarsi da un'idea fina o da un sentimento onesto, quando il soggetto

di gusto raffinato (un'opera artistica o letteraria). panziera, 1-13:

barbarica ornatura, / (fuss'arte o caso) dilicato e bianco / fece

un rubino, i... i o vero un altro di carbonchio fino.

. vasari, i-71: lavorare d'incavo o di rilievo nelle pietre fini e negli

, dicono, se cadranno per istrada o dovranno essere soccorse in caso di svenimento

s. bernardino da siena, 877: o speziale, che per ispacciare la tua

vasetti conveniva porre un velo di spirito o di cognacche ben fine; o forse

spirito o di cognacche ben fine; o forse la cottura non era stata fatta a

era stata fatta a dovere, o la frutta non era matura. levi,

vol. V Pag.1033 - Da FINEBIANCO a FINESTRA (15 risultati)

è che quello era preso da cose popolari o domestiche o almeno non della più fine

quello era preso da cose popolari o domestiche o almeno non della più fine conversazione.

con riferimento soprattutto alla sensibilità di giudizio o al gusto estetico. magalotti, 4-229

ma capitava anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna, però

anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna, però sempre roba

concetti. 2. con tecnica o fattura preziosa, raffinata; con gusto

modo per le pellicole di piccolo formato o per i negativi che si vogliono ingrandire

cor tal donna serveria. j. mostacci o rugieri d'amici, 421: ben

, oltre la domenica, il sabato o parte di esso (o anche il

il sabato o parte di esso (o anche il lunedì), che spesso si

un motivo ornamentale e può essere a una o più luci (monofora o polifora)

a una o più luci (monofora o polifora); è fornita di un'

intelaiatura mobile alla quale sono applicati vetri o anche altro materiale, in modo da poter

, in modo da poter essere aperta o chiusa a piacere. -per estens.:

. -per estens.: l'intelaiatura o i vetri, le imposte; il motivo

vol. V Pag.1034 - Da FINESTRA a FINESTRA (18 risultati)

parve, cortegiana. marino, 212: o di malnata vite / invide foglie avare

si riaprivano? -finestra di vetro o di vetri: che ha vetri colorati

protezione dal freddo. -finestra ferrata o ferriata: munita d'inferriata. sacchetti

, qualunque vaso fia in detto loco o finestre impanate, tutte si romperanno subito

parte intera, /... / o fenestra del ciel lucente altera, /

dell'anima, illuminati da un sorriso o aspersi d'una lagrima che brillano negli

1-380: ho segnate le finestre, o vogliam dire li esalatori di fiamme. cattaneo

legge l'incapestra, / se osasti insano o con piombo o con ferro /

se osasti insano o con piombo o con ferro / fare in tai bestie elette

un foglio dal ritaglio di un'illustrazione o di parte della stampa. -rettangolo di

sulla lettera. -articolo posto al centro o di fianco, in basso, a

dolor fenestra. machiavelli, 1-iii-406: o questo capitulo sarà accettato, o no;

1-iii-406: o questo capitulo sarà accettato, o no; se sarà accettato, si

. occhi. petrarca, 335-12: o belle et alte e lucide fenestre, /

scopo di inserirvi in seguito un'illustrazione o altro. 7. geol. finestra

esterni, in una falda di ricoprimento o di carreggiamento e attraverso la quale viene

). 9. anat. apertura o orifizio che in genere interrompe la continuità

cavità che i notomisti han chiamata finestra o forame ovale, percioch'è bistonda,

vol. V Pag.1035 - Da FINESTRATO a FINESTRATO (18 risultati)

ne parla neppure ». -entrare o uscire da un luogo per la finestra;

bene di modana per l'uscio, o vi toccherà a entrare per le finestre.

in questa destra / tagliarli tutti, o saltin la fenestra. pananti, i-39

, i-39: ma che sarà? o mangiar questa minestra, / oppur passare

suo consenso il versamento di tre, quattro o cinque mi- lioncini, come condizione sine

come condizione sine qua non... o mangiare questa minestra o saltare quella finestra

... o mangiare questa minestra o saltare quella finestra. -mettere il

non possedere le doti, le capacità o il grado sociale sufficiente per considerarsi pari

il grado sociale sufficiente per considerarsi pari o degno di un'altra persona.

finestra: favorire sfacciatamente, senza scrupoli o rimorsi, azioni turpi, disoneste.

: ricomparire inaspettatamente dopo essere stato cacciato o escluso (con riferimento sia a persone

, avendo veduta gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato

dai vetri del finestrotto spessi di polvere o, là dove erano rotti, foderati di

tetto, / e dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che

dall'altre finestre, o chiuse, o rotte, / che vi stesse un pittor

. garzoni, 1-542: i vetriari o finestrari nascono pur da vetrari.

a qualcuno che si trovi sulla strada o affacciato a un'altra finestra.

possono fare cifera in carta finestrata, o in musica, secondo il beneplacito di

vol. V Pag.1036 - Da FINESTRATO a FINEZZA (7 risultati)

attraverso i quali uscivano tratti di camicia o di fodera, caratteristiche del costume del

finestrella mirava quelle. giustinian, 30: o cara fenestrela / che eri rimedio e

2. in senso generico: piccola apertura o portello, sportellino. crescenzi volgar

stesse porte si sono usate per dare o chiudere il passaggio all'acqua d'entrata

. presumisca portare... frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o

portare... frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone

.. frangia o ermellino o vaio o coniglio o endisia o avertone che siano