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vol. IV Pag.2 - Da DALLE a DAMA (11 risultati)

, lucente, bianco con macchie nere o marrone scuro, la testa e il

e il muso lunghi, occhi neri o marroni. 3. sf. ant

veneto, veneto-stradioto, veneto-dal- matino, o schiavone. = deriv. dal

di una specie di zoccolo o scarpa di legno usata dai contadini e

fase cristallina intermedia in un sistema binario o di maggiore complessità, la cui composizione

. anticamente, signora di un feudo o moglie del signore di un feudo o

o moglie del signore di un feudo o di un cavaliere; oggi, donna,

oggi, donna, appartenente all'aristocrazia o a un'importante famiglia borghese, di

(i-39): ed ei destina o vincere o morire, / o aver la

): ed ei destina o vincere o morire, / o aver la dama dal

destina o vincere o morire, / o aver la dama dal viso fiorito.

vol. IV Pag.80 - Da DECIMAZIONE a DECIMO (19 risultati)

legno, di metallo, di celluloide o di altro materiale usata per misurare lunghezze

loro concesso- che perciò dovessero essere liberi o esenti dalla decimina o teste che

essere liberi o esenti dalla decimina o teste che si pagono in contado,.

ha sopra i beni che lavora, o sopra la testa. d'alberti [s

per formare i numeri successivi, si ricorre o alla forma latina { decimo primo,

decimo primo, secondo, ecc.) o a quella tratta dai numerali cardinali {

tratta dai numerali cardinali { undicesimo o undecimo, dodicesimo o duodecimo, ecc.

{ undicesimo o undecimo, dodicesimo o duodecimo, ecc.). giamboni

del secolo decimottavo era quella dell'assolutezza o della relatività del gusto. calvino, 2-283

usato con valore indeterminato per indicare molto o poco di qualche cosa).

ché di cosa s'acquistasse mai volle o decimo o nulla. tanaglia, 1-1229

di cosa s'acquistasse mai volle o decimo o nulla. tanaglia, 1-1229: stando

si adopera in componimenti di carattere sacro o popolare; spesso il primo verso della

primo verso della strofe successiva ripete una o due parole dell'ultimo verso della strofe

savie; e tutte l'altre decime o moccicose. s. degli arienti, 233

da rogna. varchi, v-742: o chi direbbe la differenza che è tra

andianne, andianne. idem, ii-193: o decimo! / o non sa'tu

, ii-193: o decimo! / o non sa'tu fare il fagnone e 'l

e filare, e tessere borse francesche o recamare seta con ago,...

vol. IV Pag.81 - Da DECIMOLA a DECISO (5 risultati)

decisamente prendevano la difesa della persona accusata o derisa. foscolo, xiv-259: dopo

suprema potestà ecclesiastica: nel sommo pontefice o nella chiesa e concilio che la rappresenta

singularissimo, che, desinato ch'aveva o cenato, gli proponeva in latino le cause

fermarsi nella decisione de'dogmi, o far precedere le leggi della riformazione.

non so ancora se sono un poeta o un sentimentale, ma certo che questi

vol. IV Pag.82 - Da DECISORE a DECLAMATO (13 risultati)

principii. baldi, i-53: pecca o non pecca? io non lo do

. p. verri, i-305: o una mutazione di discorso destramente introdotta,

iure 'che nello stesso luogo della lite o giudizio si debba giudicare in ciò che

in ciò che riguarda 1'* ius 'o interesse decisorio delle parti, secondo le

, tr. dire ad alta voce versi o prose, dando alle frasi e alle

con eloquenza, con enfasi (versi o prose). calore; parlare

per lo più in senso iron. o spreg.: parlare in modo enfatico,

continuava a chieder l'elemosina declamando, o si rivolgeva a lui perché i passanti

. intr. inveire con violenza contro cose o persone; pronunciare discorsi veementi di protesta

giorno, ii- 630: vedi, o signor, quanto magnanim'ira / nell'eroe

minimo pensiero di provare che quelle persone o quelle classi sociali sono ree di que'

egloga] alcuna urbanità, arguzia, o vero declamativa sonorità si debbe ritrovare.

pronunciato con veemenza, con passione, o con tono retorico, pomposo e vacuo

vol. IV Pag.83 - Da DECLAMATO a DECLARATORIA (21 risultati)

della sua anima, su un tema cantabile o declamato, inconclusivo e già quasi esaurito

parlatore, scrittore veemente, impetuoso, o anche enfatico, copioso, poco naturale,

, ii-255: uno di quei principali oratori o declamatori, che nelle pubbliche cirimonie in

declamatore [sia] quelli, che o per insegnare ad altri, o per esercitarsi

, che o per insegnare ad altri, o per esercitarsi orerà nelle cause da lui

, in guisa degli antichi declamatori o sofisti, portano in campo asticciuole di legno

bensì far il merito d'un retore, o d'un compilatore, o d'un

un retore, o d'un compilatore, o d'un declamatore, non già quello

della declamazione: solenne, grandioso, o, anche, enfatico, retorico.

in qualche eccesso, usando parole veramente enfatiche o declamatorie. cesarotti, ii-356: ho

, ii-8-107: la stessa declamazione o recitazione di una poesia non è quella poesia

, ma un'altra cosa, bella o brutta che si giudichi nella sua cerchia

ne'più la natura è un pretesto o un'occasione di declamazioni filosofiche e politiche

: chiacchiere, chiacchiere, declamazioni o ciance insipide che vorrebbero parere spiritose. gobetti

voluttà impotente. 3. discorso o componimento di protesta, di accusa (

95: a me piacque in queste, o siano declamazioni, o invettive, o

piacque in queste, o siano declamazioni, o invettive, o qualunque altro nome lor

o siano declamazioni, o invettive, o qualunque altro nome lor si dia, di

traboccare le anime manchevoli in rabbiose declamazioni o in roventi sarcasmi. b. croce

italiani contro lo straniero e il prete, o adesioni alla moda di quel concitare.

declaratòria, sf. dir. atto o provvedimento declaratorio. -in partic.

vol. IV Pag.84 - Da DECLARATORIO a DECLINARE (13 risultati)

anzianità, ma sì bene la dichiarazione o lettere declaratorie di essa. t. alberti

di vendite improvvise provocate da avvenimenti politici o finanziari) e conseguente passaggio dalle mani

a un'altra inferiore (una persona o gruppi); degradare, deprimere, deprezzare

2. far passare una carrozza ferroviaria o un ordine di posti su una nave

, quindi, per spirito d'avventura o di fatto un tanto declassati;.

cerchio declinante dall'ecclitica verso mezzogiorno, o nell'altra che declina verso tramontana.

formar argini angusti, / men rilevati o più, dove calando / più si som-

/ in suo vigore audace / ignora o sprezza limiti, / ed osa, e

ebbero che due dottrine a seguitare: o l'epicureismo o lo stoicismo. de

dottrine a seguitare: o l'epicureismo o lo stoicismo. de sanctis, lett

ninfa marina. carducci, 31: o cara al pensier mio terra gentile / ch'

una perfezione, dalla pienezza di vita o di qualità; passare o tendere da

di vita o di qualità; passare o tendere da uno stato, da una condizione

vol. IV Pag.85 - Da DECLINARE a DECLINARE (12 risultati)

troppa dolcezza, sono in caldezza temperate, o declinano ad essa. alberti, 186

declinar da quel che prima fue. o. rucellai, 1-iii-1-136: nascono [le

va declinando, / e se vada o se stia, mal si presume. galileo

ariosto, 2-19: non ponno fosse o fiumi o sassi o spine / far che

2-19: non ponno fosse o fiumi o sassi o spine / far che dal corso

non ponno fosse o fiumi o sassi o spine / far che dal corso il cor-

: spingendo in savoia di presente quattro o cinque mila svizzeri, per far quel duca

mila svizzeri, per far quel duca o per volontà o per forza alle voglie loro

per far quel duca o per volontà o per forza alle voglie loro declinare e

dovere. fra giordano, 3-8: o com'egli, [il diavolo] si

chi falla e declina a gli estremi o per debolezza e disattenzione dell'intelletto,

per debolezza e disattenzione dell'intelletto, o per temerità e confidanza di se medesimo.

vol. IV Pag.857 - Da DIVENIRE a DIVENUTO (4 risultati)

doventare una risipola o un flegmone, o qualche simile galanteria. p. verri

una voce di testa, da matto o da donna, che fa un urlo lungo

diventa matto. -in frasi interrogative o esclamative, col pron. che (

cosa): a esprimere dolente stupore o ansia per la sorte di persone e cose

vol. IV Pag.858 - Da DIVERBERARE a DIVERGERE (16 risultati)

parte dialogata di un dramma antico latino o greco. giraldi cinzio, ii-149:

ragionamenti a vicenda, semplicemente si recitavano o proferivano. gravina, 298: quai

(pur avendo un comune punto d'origine o d'inizio); che è posto

linee, strade, parti di un oggetto o del corpo, un obiettivo da raggiungere

di convergente). -geom. di due o più semirette appartenenti a un fascio o

o più semirette appartenenti a un fascio o a una stella di raggi uscenti da

somme parziali tende all'infinito (positivamente o negativamente). c. mei,

, natura, indole, qualità diversi o contrastanti fra di loro (un modo

aperto un apparecchio di dragaggio di torpedini o la bocca di una rete a strascico

divergente; punto nel quale due linee o piani divergono; deviazione da un determinato

cavalieri, 5-66: quando la convergenza o divergenza non sia precisamente in un punto

il parallelogrammo avrebbe la diagonale eguale o alla somma de'lati adiacenti nelle divergenze,

alla somma de'lati adiacenti nelle divergenze, o alla somma di due segmenti minori di

è in natura e lo stato di scioglimento o di divergenza è sempre violento. bocchelli

, di caratteristiche di natura fra due o più cose; differenza di misura,

di idee, di giudizi fra due o più persone); controversia. manzoni

vol. IV Pag.859 - Da DIVERSAMENTE a DIVERSIONE (12 risultati)

somme parziali, che tendono all'infinito o positivamente o negativamente). 4.

, che tendono all'infinito o positivamente o negativamente). 4. tr.

sforzare in una direzione (un oggetto o anche gli occhi, lo sguardo)

che diversi diversamente sentono di quel detto o di quel fatto. giamboni, 171

di varia foggia (in genere davate o ingrossate all'apice, raramente filiformi)

fanno, sopra i modelli coperti di carte o corami sottili. m. adriani,

da una precedente interpretazione); pensare o agire in modo diverso. dante,

operazione, ma diversifica secondo le disposizioni o naturali o avventizie. guerrazzi, i-94

ma diversifica secondo le disposizioni o naturali o avventizie. guerrazzi, i-94: la

croce, iii-25-47: non c'è artista o intendente d'arte che non abbia viva

diversificarsi; differenza, varietà fra due o più cose. fra giordano,

, di strade oppure di qualcosa o di qualcuno dal consueto percorso, dalla normale

vol. IV Pag.860 - Da DIVERSITÀ a DIVERSIVO (19 risultati)

. attrazione di umori dispersi nel corpo o nel sangue allo scopo di espellerli o

o nel sangue allo scopo di espellerli o di diminuirne le quantità. bencivenni,

[la materia fredda] diminuzione, o per votagioni sensibili ed occulte, o per

o per votagioni sensibili ed occulte, o per diversione dalla parte nobile alla vile

di questa diversione. ma è una diversione o non piuttosto una conversione? 5

? 5. milit. operazione offensiva o di semplice minaccia, attacco vero o

o di semplice minaccia, attacco vero o simulato fatto in luogo che possa costringere

, 1-6-23: si obbligava con venticinque o trentamila uomini uniti a ventimila russi di

-ant. liberazione di truppe minacciate o di città assediate mediante attacchi che costringano

: s'era posto fermamente in pensiero o di soccorrere quella piazza o di procurarne la

in pensiero o di soccorrere quella piazza o di procurarne la diversione, con l'

tempestivo intervento operato per dissipare l'imbarazzo o la tensione tra due o più persone

dissipare l'imbarazzo o la tensione tra due o più persone, per sviare un argomento

senso concreto: ciò che distingue due o più cose fra di loro, qualità per

della stessa specie per la forma esteriore o altre qualità secondarie; classe, categoria,

logiche, che si dissero intelletto (o anche intelletto astratto) e ragione.

3. il non sentirsi spiritualmente o intellettualmente uguale agli altri; il distinguersi

diversità, quanto incendio nella sua presenza o pur di lui pensando. andrea da

la virtù di attrarre in altra parte o di espellere dal corpogli umori nocivi;

vol. IV Pag.861 - Da DIVERSO a DIVERSO (19 risultati)

forze per tornarsene in oltralpe senza battaglie o con qualche scaramuccia dimostrativa o diversiva.

senza battaglie o con qualche scaramuccia dimostrativa o diversiva. 2. sm.

guglielmini, 344: quando le medesime chiaviche o tagli di argine avessero a servire per

, diretti al fine di dare sfogo o respiro alle acque del fiume, bisogna

di distogliere l'attenzione da un'attività o da un pensiero, da uno stato

una condizione, da una situazione spiacevole o dolorosa distraendo e ricreando lo spirito e

sviare un argomento che non si vuole o non si è capaci di affrontare.

, all'altro il perso, / o diverse materie in prosa o in verso.

perso, / o diverse materie in prosa o in verso. della casa, 4-145

filosofico indica ogni alterità, ogni differenza o dissimiglianza che distingue un ente dall'altro

tagliato dal basso verso l'alto diagonalmente o verticalmente da un trattino) che rappresenta

. di vario tipo, di vario genere o specie; svariato. s.

gloria, / se tu gli uccidi o pur se gli dirupi / da questo monte

, pensieri, stati d'animo, o le persone stesse fra di loro);

si ristrinse co'suoi, se dovesse tentare o sprezare la difesa; e furon

, una singolarità da disapprovare. pericoloso o no, le sembrava che una disgrazia

[l'uomo] nega la provvidenza o che dio viva. leopardi, 1-134

virtù sia discorde da la nobiltà, o l'autorità di giovare diversa da la

viaggio per diversi paesi... o l'aver letto e osservati molti accidenti

vol. IV Pag.862 - Da DIVERSORIO a DIVERTICOLO (13 risultati)

aspra guerra, che quasi ogni dì, o de'due l'uno, si combatteano

/ ch'ai rischio non parea scampo o rimedio. delfino, 1-149: ma

assolutamente nuovo e diverso come un kipling o un tolstoi; ma si permette di

arai ingurgitato qualche anfora, medimno o congio di liquor di bacco. fagiuoli,

in adiutorio / contra li miei nemici, o alto dio, / perché non ho

gioberti, 1-v-422: rispetto alle « genti o nazioni primitive migranti di terre in terre

però sempre insieme raccolte in un diversorio o domicilio unico. = voce

carducci, iii-10-430: se mal non ricordo o mal non mi appongo, la cattedra

ad esercizi balistici contro il vaticano, o ad altro non potea riuscire che a

so come chiamarla, se tragedia, o commedia, se d'un sol atto,

commedia, se d'un sol atto, o di cinque, 0 di dieci;

, ecco che ne ritrovammo poco più o meno di vintidui passi discosti da onde

trovato... un diverticolo, o vogliamo dir traversa, che da val di

vol. IV Pag.863 - Da DIVERTICOLOPESSIA a DIVERTIRE (14 risultati)

, che può essere di natura congenita o acquisita e che consiste nella formazione di

partic.: allontanamento di una vocale o di una consonante, elisione.

del male. -digressione. o. rucellai, 2-8-15-668: per non trascorrere

. 2. ciò che distrae o distoghe l'attenzione da un proposito,

di divertirsi, di distrarre l'animo o il pensiero sottraendolo agli affanni, alle

redi, 16-v-404: quando la convenienza o le congiunture de'tempi non permettono altro

gioia che derivano da ciò che diverte o distrae. segneri, ii-208: come

, in più tempi e per uno o più strumenti, di carattere giocoso.

per lo più di frammenti del soggetto o de'contrassoggetti, coi qual formansi imitazioni

stornare, impedire che qualcosa possa verificarsi o giungere a effetto (un pericolo,

fatto che si ritiene dannoso per sé o per altri, una circostanza svantaggiosa o

o per altri, una circostanza svantaggiosa o pericolosa, uno stato di disagio,

mente sia efficace in modo che diverta o intermetta le operazioni naturali dell'ordinario alitare

ima ruina, / tu la diverti; o il passo / desvii da quella,

vol. IV Pag.864 - Da DIVERTIRE a DIVERTITO (16 risultati)

2. distogliere qualcuno dal fare o dal dedicarsi a qualcosa o la mente

dal fare o dal dedicarsi a qualcosa o la mente di altri dall'oggetto a

di altri dall'oggetto a cui dovrebbe o vorrebbe rivolgersi. livio volgar.,

-distrarre (il pensiero, l'attenzione o l'animo costringendolo a rivolgersi ad altro

vale a dire per volgere altrove o distruggere quel vostro pensiero fitto nel farvi frate

burattini, ed egli stesso con tre o quattro amici li maneggiava dinanzi al figliuol suo

io sono condannata a stare in casa o a sortir con mio padre. alfieri,

qualche volta, quando sono in due o tre, la picchiano; ma ella,

più nella locuz. divertirsi alle spalle o a spese di qualcuno o qualcosa)

alle spalle o a spese di qualcuno o qualcosa). goldoni, viii-842:

a chi vuol divertirsi alle tue spalle, o a chi cerca trar partito dalla tua

senza preoccuparsi di affrontare prove più impegnative o interessi più profondi ritenuti propri di un'

particella pronom.). mutare direzione o corso, volgersi, deviare, cambiar

quei punti intermedi si diverte a destra o a sinistra. di breme, 11:

un proposito; scostarsi da un logico o naturale svolgimento, da una linea di

musica di voce ed istromenti diversi, o con sue altre virtù, dii che ciascuno

vol. IV Pag.865 - Da DIVERTITORE a DIVIATAMENTE (10 risultati)

prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o sulle spalle, vociando e discutendo,

divertita. -che esprime, denota divertimento o anche compiaciuta ironia (un atteggiamento,

, avesse / a darsi al divettar, o al tener scuola, / o

o al tener scuola, / o a qualche esercizio più meschino. =

una fatica da cani fare il battilano o il divettino in quegli stanzoni bassi e

allattamento del bambino al seno della madre o della nutrice a una forma di alimentazione

piante che si voglino divezzare dall'acqua o non dargliene. -rifl. smettere

abbandonare, lasciare un modo di comportarsi o di agire che era divenuto consueto;

dovessimo andare. 3. allontanare o ridurre la clientela (di un pubblico

vezzo alla moglie, per suoi bisogni o capricci, si dice divezzarla. fagiuoli

vol. IV Pag.866 - Da DIVIATO a DIVIDERE (18 risultati)

vi facessi un salto diviato, / o impetone, a chiamarmela? giusti,

e gli convenisse andare per montagne o per valli o per vie torte,

gli convenisse andare per montagne o per valli o per vie torte, sarebbe lunga via

mille rimbombanti promesse d'impossibili lucri, o, se possibili, iniqui. soldati,

: sì come si dee comparare la gravità o la leggerezza del mobile con quella del

mezzo per sapere se un solido descenderà o no, così si devon comparar le forze

scomporre un tutto in parti uguali, o presso che uguali; frazionare, spezzettare

in parti le portano 0 con facchini o con giumenti dovunque fa di bisogno senza

mirando, / non sa come lo scelga o lo divida. monti, x-3-277:

può essere diviso in due modi, o a caso, e allora non si fa

de la materia, né si divide o si distende co 'l corpo, ma sì

degli ordini, appiccavano la zuffa o inseguivano il nemico. -rifl.

senatori era aliena coll'animo dal comportare o che si dividesse il regno o che

comportare o che si dividesse il regno o che pervenisse a principe forastiero. trivulzio,

tedimanco in due, chiamandosi distintamente sava o la savia tutto ciò che di lei

(dividendo); scomporre una quantità o una grandezza in tante parti uguali quante

tasso, 4-32: come per acqua o per cristallo intero / trapassa il raggio

trapassa il raggio, e no 'l divide o parte. zeno, xxx6- 107:

vol. IV Pag.867 - Da DIVIDERE a DIVIDERE (10 risultati)

balenante alle case. 6. fissare o segnare la misura del tempo ripartendone la

ma tutto inseme; e non più state o verno, / ma morto il tempo

i-78: dividendo la notte e 'l dì o lungo o brieve in dodici parte,

dividendo la notte e 'l dì o lungo o brieve in dodici parte, e chiamando

un intervallo di tempo che debba trascorrere o sia trascorso prima o dopo un fatto

che debba trascorrere o sia trascorso prima o dopo un fatto determinato. simintendi

dodici libri; e ne verseggiava questa o quella parte secondo l'inspirazione del momento

in direzioni opposte; allontanare una persona o una cosa da un'altra; distribuire

e disciogliere? -separare due persone o due gruppi che stanno litigando, o

o due gruppi che stanno litigando, o che sono passati a vie di fatto

vol. IV Pag.868 - Da DIVIDERE a DIVIDERE (21 risultati)

. d'arzo, 1-36: è vero o no che anche voi... sì

lontano, separato, distinto una persona o un oggetto da un altro (frapponendovi

corpi. la spagna, 6-1: o vero dio, giesù nazareno, /

11. distribuire, dispensare fra due o più un bene materiale (come denaro

più un bene materiale (come denaro o cibo, una preda, un bottino

che fu creato adriano. -dare o prendere una parte di un bene materiale

fico, / una castagna, un topo o un ranocchio. bibbiena, 272:

, quasiché a lui si sia data parte o minore o di forza inferiore a quella

a lui si sia data parte o minore o di forza inferiore a quella degli altri

. condividere con altri la sorte propizia o avversa (come la gloria o il disonore

propizia o avversa (come la gloria o il disonore, la gioia o il

gloria o il disonore, la gioia o il dolore, il merito o la colpa

la gioia o il dolore, il merito o la colpa, il premio o la

merito o la colpa, il premio o la pena, la lode o il biasimo

premio o la pena, la lode o il biasimo); avere in comune

lui, insieme era prezzo. metastasi'o, ii-222: deh! pietosi ministri,

ministri, / disciogliete que'lacci, o meco almeno / dividetene il peso.

vivono insieme, dividono il pane di farina o di segala, se c'è,

le cose, i concetti che hanno uno o più caratteri comuni; classificare (distinguendo

un concetto da un altro; considerare o trat tare una persona in modo diverso

diverso da un'altra; far diventare o far apparire diverso, differenziare. latini

vol. IV Pag.869 - Da DIVIDERE a DIVIDUO (21 risultati)

dei versi che si facciano il soggetto o le persone. settala, iv-55: altri

acconciamente possono dividersi tutti gli enti creati o increati, cioè tutto ciò che fu,

, cioè tutto ciò che fu, è o sarà nella natura delle cose, in

[i pregi morali] dalla bellezza, o dalle maniere esteriori, non si sente

che ogni parte abbia soltanto dell'una o dall'altro. leopardi, v-22:

sentimenti una persona da un'altra (o da un gruppo, da un partito,

nievo, 1-265: né per quanto odi o contese dividano terra da terra, villaggio

noi che abbiamo la casa in siepe o in fronda. bocchelli, i-80: un'

fra molti si consiglia di voler fare o non fare alcuna cosa, e si

e si dividono i pareri in due parti o più, non deono quelli, che

1-43: io sposo la figliuola tua, o ferore, al maggior figliuolo di alessandro

,... ed al tuo, o antipatro, sposo la figliuola di aristobolo

né chi me amerà, ardisca di dividerle o guastarle. epicuro, 39: deh

si divide ». ariosto, 19-105: o la pugna seguir vogli o dividere,

19-105: o la pugna seguir vogli o dividere, / o farla all'uno o

pugna seguir vogli o dividere, / o farla all'uno o all'altro luminarlo:

o dividere, / o farla all'uno o all'altro luminarlo: / ad ogni

al figur. boccaccio, iv-116: o cavalli crudelissimi dividitori dell'innocente ipolito,

... volere essere padri chiamati o vero maestri, di sé presuntuosi e a

, chi m'à posto giudice o dividitóre sopra voi? m. villani,

.. chiama l'amor corporeo dividuo o diviso: percioch'egli non è vero amore

vol. IV Pag.870 - Da DIVIETAMENTO a DIVIETO (28 risultati)

più procede quando si tratta di credito o quantità comune, la quale è di

vannozzo, 147: ecco bel amortarlo / o dive- tarlo al più che si potesse

scorno, / il governo perdesse, o simil cosa / alla salute sua più

nella orazione. ottimo, ii-248: o uomini, perché ponete il cuore alla

donna... presu- misca portare o vestire alcuna robba o vestimento alcuno di

presu- misca portare o vestire alcuna robba o vestimento alcuno di panno di lana divisato

vestimento alcuno di panno di lana divisato o sargiato,... sotto pena.

: non ricevano queste cotali divietagioni o ricusagioni, ma contro a lui e

235: ordinato è che se nelle questioni o piati che tossono dinanzi a'consoli.

per loro, facesse fare alcuno comandamento o divieta- gione, per qualunque modo,

, i-3- 334: fuori della legge o dalle leggi permane sempre il permissivo,

correlativo a quello di comando, divieto o dovere. e. cecchi, 7-63:

-proibizione di accesso da un luogo o da uno stato all'altro; anche

. -proibizione di introdurre determinate merci o monete da un territorio a un altro;

le leggi furono dettate dai possidenti grossi o dai loro cortigiani e procuratori, il divieto

buoni abbondano, la rimozione di uno o di pochi non è un danno irreparabile

, alle inibizioni del pudore istintivo, o al precetto divino violato col peccato originale

che le donne hanno la più parte, o per disonore, o per peccato

parte, o per disonore, o per peccato o per divieto, o per

per disonore, o per peccato o per divieto, o per cautela, d'

o per peccato o per divieto, o per cautela, d'accettar lettere.

, 161: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e

: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e fabbricar decreti

sui beni della vita; senza scrupolo o sospetto di divieto; e la loro storia

invidia. -in senso concreto. cosa o azione proibita. bettinelli, 1-ii-404:

altro divieto era d'assalire il nemico o presso le chiese, o andando a messa

il nemico o presso le chiese, o andando a messa, o dal giovedì

le chiese, o andando a messa, o dal giovedì sera al lunedì mattina.

vol. IV Pag.871 - Da DIVILUPPARE a DIVINAMENTE (13 risultati)

, 15-31: né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile

/ mena quest'alme? e qual grazia o divieto / fa che queste dan volta

3. stor. interdizione temporanea o perpetua (a essere eletto),

una carica pubblica, da un ufficio o beneficio ecclesiastico, dall'esercizio di una

dante, purg., 14-87: o gente umana, perché poni 'l core

ha timore / a la guerra incitati o questi o quelli? foscolo, 1-18

timore / a la guerra incitati o questi o quelli? foscolo, 1-18: ove

ci sia un sacerdote che ministri, o un semplice guardiano, una don- nuccia

l'ingresso in un paese a persone o merci; mettere al bando, esiliare.

di suo paese non arrivasse in fiandra o in brabante. roseo, 1-31: lor

-mettere, tenere in divieto un luogo o una persona: chiudere al traffico (

di dio, che riguarda dio (o la beatitudine celeste). dominici,

); per opera, per intervento o per ispirazione divina. bibbia volgar.

vol. IV Pag.872 - Da DIVINAMENTE a DIVINAZIONE (11 risultati)

ti comanda con periglio a lui, / o disonesto altrui. boiardo, 1-1-17:

corte di questo imperieri / per robba o per virtù te se onorava. ariosto

dal mio nome / nomato divinaste, / o sùpplici, l'evento lacrimevole?

le liste che io soltanto potevo decifrare o divinare, crebbe la mia ripugnanza a

, / a ordir sul tuo sarcofago [o mummia] / cifre di stirpi e

, v-3-409: nella città vostra, o milanesi, l'annunzio e il comandamento dell'

s'adopera a sapere certe cose occulte, o che debbono venire: e allora si

non vogliamo distinguere con troppi segni dubitativi o con note divinatorie, contenti, dopo la

il futuro (e si attua o attraverso simboli esterni delle manifestazioni divine

delle manifestazioni divine, come oggetti o eventi par ticolari: posizioni

con dadi, per numeri impari, o pari, ch'essi chiamano ramlè.

vol. IV Pag.873 - Da DIVINCOLABILE a DIVINITÀ (11 risultati)

in taluni giudizi non fallano, o poco fallano; ma un'altra parte

divincolàbile, agg. che può essere torto o piegato per ogni senso.

nel tentativo di sfuggire a una stretta o di assestarsi con più agio; contorcimento

si divincola, si contorce, si dibatte o scuote; serpeggiante; pieghevole, flessibile

si battea il volto gridando: « o me! o me! ». palazzeschi

volto gridando: « o me! o me! ». palazzeschi, 7-85:

voi dunque tocca il divincolarvi per avere o il possesso o l'uso di que'cinquanta

il divincolarvi per avere o il possesso o l'uso di que'cinquanta o sessanta

il possesso o l'uso di que'cinquanta o sessanta libri o autori, e pogniamo

uso di que'cinquanta o sessanta libri o autori, e pogniamo fossero anche cento,

l'innocente / immolerai tu per salvarmi, o padre? pirandello, iii-260: si

vol. IV Pag.874 - Da DIVINIZZAMELO a DIVINO (14 risultati)

per la qual cosa ti priego, o re priamo, per li dii di sopra

ponte, xxiii-40: non so se bacco o qualche altra divinità cominciasse a scaldarle un

-per simil. e al fìgur. persona o cosa che si adora. -anche:

adora. -anche: persona di alto rango o di grande distinzione a cui sono dovuti

grande distinzione a cui sono dovuti onori o sono prestate attenzioni particolari. parini

divinizzare, tr. innalzare al grado o alla condizione di divinità; ascrivere nel

sua fattura. iacopone, 82-1: o amor, devino amore, perché m'hai

la degnità richiede concetti di dio, o di cose divine, o di virtù,

di dio, o di cose divine, o di virtù, di buone leggi e

buona ordinazione e disciplina della vita umana, o di qualche onorata e gloriosa azione de

, come il negare la provvidenza divina o l'istesso iddio. muratori, 5-iv-121

, che non davano ai desideri divini, o alle divine operazioni altri fini che i

dormente giovane. burchiello, 2-23: o montevarchi, o castel mio dell'oro,

burchiello, 2-23: o montevarchi, o castel mio dell'oro, / ch'

vol. IV Pag.875 - Da DIVINO a DIVINO (8 risultati)

pulci, 7-9: diceva orlando: « o giusto iddio divino, / che grazia

. 3. che riguarda dio o la sfera divina; che si rivolge

la sfera divina; che si rivolge o si tributa a dio o alla divinità in

si rivolge o si tributa a dio o alla divinità in genere; degno di

si disacerba, / sempre vivete, o care arti divine. carducci, iii-7-173:

posposta / la divina scrittura, o quando è torta. boccaccio, dee.

divina filosofia, all'altro la naturale o la morale,... scrivessero

per la genialità mostrata in un'arte o nell'attività

vol. IV Pag.876 - Da DIVINTO a DIVISA (21 risultati)

politica, per l'acutezza di pensiero o per il forte animo, che rivela

(e ha spesso un valore enfatico o adulatorio o anche ironico).

e ha spesso un valore enfatico o adulatorio o anche ironico). dante

, giudica quanto, in che modo o perché noi adoperiamo e facciamo. castiglione

e superbo. egli diceva: -tu, o socrate, sei un sileno, buffone

riesce a comporre la quinta sinfonia o a disegnare la cupola di santa maria del

a me insoffribile. rovani, i-230: o venezia,... tanto straordinariamente

di gran fascino; attrice, cantante o danzatrice dotata di talento e di bellezza

a un mondo primordiale per la freschezza o l'istintiva energia o la misteriosa potenza

per la freschezza o l'istintiva energia o la misteriosa potenza, e risentire maggiormente

-diritto divino, legge divina: norma o complesso di norme regolanti l'attività umana

divina, cioè come poste da dio o mediante la natura (diritto divino naturale,

divino naturale, legge divina naturale) o mediante la rivelazione (1diritto divino positivo

ecclesiastici godevano delle esenzioni non per grazia o privilegio dei principi, ma per

dei principi, ma per dritto divino, o per con sti tuzioni dei

sua origine (perché fondato sulla legge o sulla volontà divine) o per la

fondato sulla legge o sulla volontà divine) o per la sua natura e funzione.

una diretta e immediata conces ^ sione o investitura divina (a titolo personale o

o investitura divina (a titolo personale o, meglio, dinastico). manzoni

divini e a'signori di santa chiesa o a cui elli appartiene. fra giordano

, rottura. -far divisa da qualcuno o da qualche cosa: allontanarsene, separarsene

vol. IV Pag.877 - Da DIVISATA a DIVISAMENTE (17 risultati)

pensiate ch'io diletto / vostro travaglio o pena i'nulla guisa, / né disperiate

un'organizzazione per coloro che vi aderiscono o imposta per contraddistinguere determinate categorie di persone

(come gli addetti ai servizi pubblici o i carcerati) o per svolgere determinate

addetti ai servizi pubblici o i carcerati) o per svolgere determinate attività (come quelle

spalle, e lo mettevano su l'uno o l'altro carro: alcuni con la

per lo più in latino), o figura simbolica collocata nell'arma.

116: sono alcuna volta i gentili uomini o gran signori gravidi di volere cose stratte

signori gravidi di volere cose stratte, o vorranno d'oro o d'argento lor

volere cose stratte, o vorranno d'oro o d'argento lor divise su per lo

; e le pubblicheremo col nome, o colla divisa che sceglierà l'autore. tommaseo

stesso consiglia, / stette pensosa: o sue belle divise, / come m'

pien di meraviglia! stigliani, iii-292: o maga egizia che sì audace e franca

e ungere la detta pietra con lardo o con sugna. 7. ant

8. finanz. divisa estera', cambiale o altro titolo di pagamento espresso in moneta

nell'attuale regime di pagamenti internazionali regolati o avocati allo stato, vale in genere

[dello zodiaco] divisamente sono case o domicili de li sette pianeti. ariosto

1-iii-659: se i tuoi divisamenti falliscono, o peggio, se riescono all'incontrario,

vol. IV Pag.878 - Da DIVISARE a DIVISATO (4 risultati)

divini e a'signori di santa chiesa o a cui elli appartiene; e si torna

salviaii, ii-1-68: senza altri titoli, o altri divisamenti, semplicemente i detti esempli

e portava fermissima oppenione di dovere, o morto o deposto clemente, esser egli

fermissima oppenione di dovere, o morto o deposto clemente, esser egli in luogo

vol. IV Pag.879 - Da DIVISATORE a DIVISIONE (11 risultati)

cui sommerse le nostre menti, poco o nulla dalle irragionevoli creature divisate alla per

, iv-64: s'elegga il verro, o nero o rosso e non mai divisato

: s'elegga il verro, o nero o rosso e non mai divisato, che

, ima- ginandosi che 'l demonio, o qualche fantasma egli si fusse, volsero

10. arald. attributo di pezza o figura segnata con altre figure araldiche.

cesare, 56: di tutte questioni palesi o private erano [i druidi] divisatori

2. dir. ed econ. cosa o bene divisibile: che può essere diviso

. ed econ. divisibilità di un bene o di una cosa: la caratteristica propria

cosa: la caratteristica propria del bene o della cosa divisibile. -matem. la

chi crede farsi progresso in infinito, o l'intenda in atto o in potenza.

in infinito, o l'intenda in atto o in potenza. bettinelli, 1-i-3:

vol. IV Pag.880 - Da DIVISIONE a DIVISIONE (16 risultati)

, ii-5-27: epica e lirica, o dramma e lirica, sono scolastiche divisioni dell'

: l'arte è sempre lirica, o, se si vuole, epica e

dispensa, una conserva del canto; o pure una siringa colle sue divisioni,

non perché di questa divisione si trovi o possa trovarsi alcun vestigio nell'originale, ma

-arald. ciascuna delle parti (uguali o disuguali) in cui è diviso lo

quando si trattasse di cose di commercio o di affari, né fare più sveltamente

sistematica biologica, aggruppamento molto comprensivo, o anche suddivisione di generi o di specie

comprensivo, o anche suddivisione di generi o di specie. 8. polit.

loro esercizio è attribuito a tre organi (o gruppi di organi) distinti e indipendenti

(31-2): così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, come

31-2): così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, come siete

attuato amichevolmente, mediante un contratto, o giudizialmente) con cui si ripartisce un

) con cui si ripartisce un bene o un complesso di beni che sono in

sono in comproprietà di più persone (o che comunque spettano a più persone)

-divisione ereditaria: quella fatta fra due o più coeredi per sciogliere la comunione ereditaria

chi per un'altra, la rovina o la divisione del regno, e la morte

vol. IV Pag.881 - Da DIVISIONISMO a DIVISO (23 risultati)

le squadre che partecipano a un torneo o a un campionato. 14. dimin

di fiorita luminosità, disdegnate, neglette o ignorate prima di lui, e che dovevan

colore pel colore (divi- sionisti) o del dettaglio. 2. agg

boccaccio, viii-1-113: la forma o vero il modo del trattare è poetico

ne la canzona veggio quasi una imagine o un'ombra del divisivo e nel sonetto del

e l'una risponde a l'ode greca o latina, l'altro a l'epigramma

tende a creare intorno a un attore o a un'attrice una fama straordinaria o

o a un'attrice una fama straordinaria o un mito capace di impressionare la

881 a essa un modello da seguire o da ammirare. -per estens.:

. specie di infatuazione per un attore o, più spesso, un'attrice del cinematografo

deviso, dovilo). scomposto in due o più parti uguali o presso che uguali

scomposto in due o più parti uguali o presso che uguali; frazionato, smembrato,

separati (un insieme di persone, animali o cose). giamboni, 7-35:

/ stan divise in due parti; o moto o norma / da due dadi

stan divise in due parti; o moto o norma / da due dadi gittati attendon

ad occupar le case, e quinci o quindi / pugnar contrarie. cattaneo, iii-4-44

. 3. ripartito in due o più porzioni (uno spazio);

in soluto terreno, nel quale fontana o rivo, se far si può, per

omnibus ha un numero fisso di piazze o di stalli, divisi da spranghe di ferro

, 7-178: essendo intero l'albero, o vero per assi diviso, vuole stare

: posta in luogo di pesante piombo o di pietra nella concava fionda, tu sia

tuo lacerato corpo sia dato 0 fuoco o sepoltura, ma diviso e sbranato, sazii

questa guisa, siccome volle la fortuna o la mia volontà, mi corse diviso

vol. IV Pag.882 - Da DIVISO a DIVISO (20 risultati)

. guittone, 132-3: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo meo

132-3: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo meo core allegrar

e non già vertù d'erbe, o d'arte maga, / o di pietra

erbe, o d'arte maga, / o di pietra dal mar nostro divisa.

., 70: che diremo dell'uso o del frutto del mare, e dell'

, sei reciso / da me, o fiore / della mia carne; e sol

dispensato, distribuito, in parti esattamente o approssimatamente uguali (e può trattarsi sia

il volessi avere generato a'barattieri, insegnali o lascialo giucare a'punti segnati ne'noccioli

ondeggiante fra pensieri, sentimenti, decisioni o atteggiamenti contrastanti. tasso, 9-14

messo in comune (un bene materiale o spirituale). alfieri, 1-343:

10. ripartito fra determinate classi o generi 0 categorie in base a caratteri

che non è alcun altro nodo più saldo o altra catena più forte, quantunque fosse

più forte, quantunque fosse di ferro o d'acciaio o d'altra più dura

, quantunque fosse di ferro o d'acciaio o d'altra più dura materia; nondimeno

718: sebbene le opinioni sulla maggiore o minore comodità del fiacre siano a tutt'

m'ebbe già vinto e conquiso / o dentro al petto mio s'alegra e sede

vo, né sto, né son diviso o intero. michelangelo, i-44: là

cari miei libri. carducci, 140: o altissima quiete ove diviso / poserò d'

ove diviso / poserò d'ogni cura, o interminati / silenzi e pace dopo vana

) / s'io ne degno aver gioia o tragger guai. galeazzo di tarsia,

vol. IV Pag.883 - Da DIVISO a DIVO (20 risultati)

comune e in diviso, in comune o in diviso, per comune 0 per diviso

insieme e separatamente, insieme con altri o per proprio conto; sotto tutti gli

non avere fatto alcuna solennità in comune o in diviso a onore della cavalleria,

: molto è grande follia chi ama o chi disidera guerra, o per comune o

chi ama o chi disidera guerra, o per comune o per diviso: però

o chi disidera guerra, o per comune o per diviso: però che chi ama

, / se di presso vi sono o di lontano. boccaccio, dee.,

è quella del tempo nostro: divisore o formatore di scomparti. 2. matem

nelle quali va diviso il dividendo; numero o quantità contenuti esattamente in un altro numero

quantità contenuti esattamente in un altro numero o in un'altra quantità. -divisore comune:

per cui si possono dividere esattamente due o più altri numeri; massimo comun divisore

numero dei giorni costituenti l'anno commerciale o civile per il tasso unitario di interesse,

cioè 4, 5, 6, o più o meno per 100. questo è

4, 5, 6, o più o meno per 100. questo è detto il

la tensione applicata a esso in due o più parti in rapporto noto. 4

s'accordassono in fare le parti, dando o togliendo, possonsi gittare le sorti,

cristallo di monte, propagate senza confine o divisorio alcuno dalla pasta del quarzo.

serie di termini disposta per ordine crescente o decrescente, per il quale la somma dei

mi sgombre. matraini, ix-523: o mia scorta celeste eletta e diva,

del ciel movete in triplicati giri; / o divo, e te, che de

vol. IV Pag.884 - Da DIVO a DIVORARE (18 risultati)

pian solingo va / il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne

armonia sommergerà. pascoli, 53: o vano sogno! quando / nella macchia

petrarca, 204-14: sfòrzatì al cielo, o mio stanco coraggio, / per la

, 9-19: bello il tuo manto, o divo cielo, e bella / sei

morendo si crede esser fatto iddio, o santo; onde dirassi divo cesare,

divo. bianco da siena, 117: o umanato divo, / 0 eterno fattore

, / 0 eterno fattore, / o carità infinita, / o vero signor mio

fattore, / o carità infinita, / o vero signor mio. ariosto, 39-45

siena, 127: fortezza infinita, o fonte vivo, / fine perfetto d'ogni

che sanza vizio di cupidità o di divoracità il savio usi cibo prezioso.

vizio della gola, cioè del divoramento o della ghiottomia, fa uscire il soperchio

distrarre; distogliere qualcuno dalle sue idee o convinzioni; smuoverlo da una posizione o

o convinzioni; smuoverlo da una posizione o da un atteggiamento. d. bartoli

2. figur. convertito (o pervertito); convinto. d.

noia, ch'è figlia dell'ozio o del difetto di nuovi piaceri. leopardi,

amato. d'annunzio, iii-2-275: o furore / d'efèsto divorante, sia la

. arald. raffigurato nell'atto di divorare o con le fauci aperte (un animale

. ant. voracità, smodata ricerca o desiderio di cibo (e anche di beni

vol. IV Pag.885 - Da DIVORARE a DIVORARE (13 risultati)

nacque, / e divorato sanza pane o sale. berni, 8-50 (i-223)

marignolle, 106: fosti [o pollo] morto, cotto e divorato,

ed amorose, ed egli mangiava, o piuttosto divorava, che pareva fosse digiuno

suoi coetanei non possano farne un falò o una braciuola, secondo che la gli gira

che la gli gira, di carolare o di divorare. cicognani, 13-535: fece

città che assorbe il mare, / o divora il terren, che pianger puoi

, la quale sarà fatta di argento o sì veramente d'oro. tausilio, 137

interamente. guittone, i-14-98: o desfiorati, e forsennati, e rabbiosi

divora. bianco da siena, 51: o cena mia novissima / quando ne sarà

novissima / quando ne sarà ora! / o vivanda dolcissima, / la fame mi

, / la fame mi divora: / o mensa abbondantissima, / lo 'ndugiar m'

annullare 11 profitto, fare uso inutile o cattivo. maestro alberto, 26:

vento, divorare il mare verso l'una o l'altra delle due coste con quelle

vol. IV Pag.886 - Da DIVORATO a DIVORATORE (4 risultati)

seguire attentamente attraverso l'espressione del volto o attraverso i gesti. oriani, x-16-28

, mostrando bramosia, avidità di possedere o anche odio, astio profondo, o

o anche odio, astio profondo, o struggente nostalgia. garzoni, 4-55:

minori animali. boccaccio, i-399: o avarizia insaziabile fiera, divoratrice di tutte

vol. IV Pag.887 - Da DIVORAZIONE a DIVULGAMENTO (14 risultati)

ragguardasti alla superbia del nostro cuore, o vero alle negligenze nostre, e però

, mediante divorzio, lo scioglimento (o l'annullamento) del proprio matrimonio.

passati due anni, e sposò adelaide o alaiz o alice, figliuola di guglielmo

due anni, e sposò adelaide o alaiz o alice, figliuola di guglielmo signore di

, allontanarsi, estraniarsi (da persone o cose). foscolo, v-329:

se alcun dì saran piovosi, / o veramente spogliargli di scorza; /

, mediante divorzio, lo scioglimento (o l'annullamento) di un suo precedente

tornare libera. -disus. cessazione o astensione dai rapporti coniugali. halli

possa ricavare la proporzione de'momenti, o sia delle forze, che hanno

(e il medesimo nelle diramazioni, o divorzi delle acque). spolverini, xxx-

-fare divorzio: divorziare, sciogliere (o annullare) mediante divorzio il proprio matrimonio

separarsi, staccarsi (da una persona o gruppo di persone, per disaccordo,

divulgare, il divulgarsi; il rendere o il divenire largamente noto (una notizia

una notizia, una dottrina, oralmente o per scritto). m.

vol. IV Pag.888 - Da DIVULGARE a DIVULGATORE (7 risultati)

. a sanare co'loro rimedi i vizi o difetti de'testamenti, perché si divolgassero

divolghi ogni giorno più, è necessario o d'affrettarlo o d'abbandonarlo affatto. tasso

più, è necessario o d'affrettarlo o d'abbandonarlo affatto. tasso, 12-100

il valore, e però anche donarne o fare comunque sia purché si divulghino. palazzeschi

estens. con riferimento a un artista o al suo stile: che traduce in

i-3: pubblici documenti usciti in stampa o divulgati a penna. lanzi, i-5:

bibbia volgar., viii-639: pregoti, o re, che, conosciuta ciascuna di

vol. IV Pag.889 - Da DIVULGAZIONE a DIZIONE (13 risultati)

, con riferimento a certa produzione artistica o letteraria: esposizione facile, chiara e

. dilatazione violenta, operata a mano o mediante appositi strumenti, di orifizi muniti

, nella loro totalità sincronica e diacronica o limitatamente a particolari età della tradizione linguistica

a particolari età della tradizione linguistica, o a particolari autori, o a particolari

linguistica, o a particolari autori, o a particolari categorie di parole (neologismi

: il titolo di 4 vocabolario 'o 4 vocabolista 'non si applica propriamente

singole e concrete espressioni linguistiche, orali o scritte). speroni, 1-4-211

varianti] che inducono variazione nella sentenza o che migliorano la dizione. carducci,

muratori, 5-i-121: nella sentenza poi, o vogliam dire ne'sentimenti e nella dizione

dire ne'sentimenti e nella dizione, o sia nelle frasi e parole con cui

3. lettura ad alta voce o recitazione di testi letterari. -anche (

e televisivi): arte di leggere o recitare un testo in modo da farne

interamente a chi ascolta la bellezza poetica o l'efficacia persuasiva (con esattezza di

vol. IV Pag.890 - Da DIZIONE a DOBLETTO (8 risultati)

1-11: anche sia scritta questa dizione o in uno pome, o in altra cosa

scritta questa dizione o in uno pome, o in altra cosa, e siale data

cioppa, in bemia, in grammurra o 'n doagio, / la pare un san

dopo averne perse e rivinte più di venti o trentamila. 2. al plur.

già salito, / senza gran doble o lettre di credenza, / andonne a benefizio

di seta), a coste rilevate o a spina, tessuto anticamente a napoli

, le doblete di seta, o aspinato, o a mandorle. il lessico

di seta, o aspinato, o a mandorle. il lessico dell'inventario di

vol. IV Pag.891 - Da DOBLO a DOCCIAIO (26 risultati)

433: le dobblette, i dobbloni, o a scacchi, o a

, o a scacchi, o a spine, o a quadretti, o

, o a spine, o a quadretti, o a rosette.

o a spine, o a quadretti, o a rosette. = ant. fr

. (plur. -ce). condotto o tubo o canale più o meno inclinato

plur. -ce). condotto o tubo o canale più o meno inclinato per raccogliere

. condotto o tubo o canale più o meno inclinato per raccogliere e convogliare rapidamente

per forma di condotti fabbricati di pietra o di calcina, ovver per cannelle di

, quando dovevano essere tassate a docce, o siano rami di acqua, che in

. -canaletto aperto, di sezione semicircolare o sagomata, posto al margine inferiore dei

canaletto di terra cotta, di legno o d'altra materia, per lo quale

puliti e lisci gli stessi buchi, o fori. 6. etnol.

, fredda, tiepida (naturale, o anche minerale) che si fa cadere

) che si fa cadere sul corpo o su parte di esso, per pulizia

parte di esso, per pulizia o a scopo terapeutico. -anche: l'impianto

pratica, il locale (nelle abitazioni o nei luoghi di cura) dove viene

i decotti,... l'embrocche o docce. vettori, 1-67: questa

docce nascoste nelle muraglie vengono alle vasche o bagnatole; sopra le quali da due

bicchieri al giorno avrei dovuto bere, o se mi sarebbero convenute più le docce

se mi sarebbero convenute più le docce o i bagni d'acqua sulfurea. cicognani,

, semplicemente, doccia): notizia o fatto che spegne gli entusiasmi, annulla

, iv-202: * doccia 'o 'doccia fredda ', per traslato dall'

calmante, si dice familiarmente di notizia o di osservazione la quale abbia virtù di

corrosivo. moravia, xiii-51: ho o meglio avevo un sentimento per te,

un mezzo per calmare un eccessivo nervosismo o un'agitazione incontrollata. -doccia scozzese

pozzo, / vo'che si mescia, o che si beva a doccia. menzini

vol. IV Pag.892 - Da DOCCIANTE a DOCERE (29 risultati)

corso d'acqua, anche il sangue o il pianto). busone da

lancia / sentenze dello stoico zenone, / o qualche altra dottrina antica e rancia /

tale effetto portato, andavagli bagnando, o come noi sogliamo dire, docciando quelle

del giovamento che apportar può il versare o 4 docciare 'in abbondanza o lasciar

versare o 4 docciare 'in abbondanza o lasciar cadere con stillicidio quest'acqua da

acqua da qualche altezza sopra la testa o altra parte del corpo. bicchierai,

262: il bagnarsi nell'acqua fredda o del mare o d'un fiume, un

bagnarsi nell'acqua fredda o del mare o d'un fiume, un bagno freddo

d'un fiume, un bagno freddo o una docciatura per lo meno in tutto il

ed asciutta, e le frequenti docciature o perfusioni. bicchierai, 192: le furono

docciare. doccino, sm. tubo o condotto, doccione. baldinucci, 38

adoprano [per condurre acque] minori o maggiori canne di piombo, o cannelle di

minori o maggiori canne di piombo, o cannelle di terra cotta, dette anche

fossi, docci, rivi, gore o fonte, / noi fogna siam nelle chiappe

acqua] nelli recipienti overo nel doccio o docci che la condu- chino a uno

docci che la condu- chino a uno o più tinozzi. -cannello di una fontana

del fornello un canale di mattoni o docci murato di terra, largo un quarto

doccióne, sm. elemento di condotto o di tubo corto e grosso, foggiato

a perfetta tenuta (per il trasporto o lo scarico di acqua o di altri

il trasporto o lo scarico di acqua o di altri liquidi). sacchetti

onde il vino esca in vasi, o canaletti ivi a'piedi deputati a ciò.

, 0 per cannoncelli di piombo, o per canali di legno, o per

piombo, o per canali di legno, o per doccioni di terra cotta. c

, la ritiene che non ci giunga? o disgiunte le giunture de'doccioni, si

questa nostra usanza di queste gorgiere, o doccioni da cesso, che vogliamo dire.

, 1-155: non c'era più grondaia o doccione della casa che non fosse stato

stato fuso a fabbricar modelli di mortai o colubrine. -ant. canale.

2. archit. elemento di tubo o di canaletto di varia forma, che

di una determinata disciplina presso una facoltà o un istituto universitario. panzini,

vol. IV Pag.893 - Da DOCET a DOCILITÀ (6 risultati)

furono chiamati nel vi secolo alcuni eutichiani o monofisiti, i quali asserivano che il

questo gli giovava più che le minacce o altro. g. m. cecchi,

(per parlar da pedante anch'io) o d'imprimerli / lor tutto il già

, ond'ella / oggi, o grazie, per voi l'arpa inghirlanda,

. bocchelli, ii-387: aveva raddoppiata o triplicata la capacità molitoria dell'azienda,

savi. 3. l'essere o il mostrarsi pieghevole all'autorità, alla

vol. IV Pag.894 - Da DOCILITARE a DOCUMENTARISTICO (19 risultati)

pascoli, i-974: la lingua aulica o letteraria non ubbidisce così docilmente alle fatali

ateniese) il cittadino eletto per voto o scelto per sorteggio a una magistratura cittadina

constatare se un feto sia nato vivo o morto. d'alberti, 328:

un neonato, per determinare se egli abbia o no respirato nel nascere. panzini,

comparativo dei giudizi espressi da determinati individui o gruppi. = voce dotta, comp

atto, il contenuto di uno scritto o di un discorso; corredare di documenti

: attestarne l'uso (con citazioni o altri documenti linguistici). -provvedere uno

documenti linguistici). -provvedere uno studioso o uno scienziato di tutto ciò che può

croce, ii-9-347: la raccolta dei documenti o dei fatti documentariamente accertati è opera del

fatti documentariamente accertati è opera del filologo o erudito; l'opera dello storico richiede il

cumento; che ha fondamento o che si appoggia su documenti; che

appoggia su documenti; che ha valore o intenzione di documento. -credito documentario:

, lettere -vergognosissime - scritte dai letterati o a me, e contro di me.

cortometraggio che si propone di fornire informazioni o di istruire su fatti, avvenimenti,

, avvenimenti, luoghi, attività scientifiche o professionali (e può avere carattere di

di film documentari, di documentari radiofonici o televisivi. 2. chi ordina

televisivi. 2. chi ordina o classifica o conserva documenti (di raccolte

2. chi ordina o classifica o conserva documenti (di raccolte pubbliche o

o conserva documenti (di raccolte pubbliche o private). documentaristico, agg.

vol. IV Pag.895 - Da DOCUMENTATIVO a DOCUMENTO (28 risultati)

un document? '* io cinematografico (o radiofonico o televisivo).

* io cinematografico (o radiofonico o televisivo). documentativo, agg.

presuppone una scrupolosa documentazione sui fatti riportati o sulle affermazioni o ipotesi avanzate e un

documentazione sui fatti riportati o sulle affermazioni o ipotesi avanzate e un esame dei particolari

dei particolari relativi (un'opera storica o di erudizione). monti

passati. -attestato, comprovato da autori o da documenti degni di fede (un

di contadini dove sia abbondanza di ragazze o dove l'agiatezza sia documentata da una stalla

. chi fornisce (ad altri studiosi o ricercatori) una documentazione intorno a un

al più grande spettacolo della natura o alla più sublime opera dell'antichità senza pensare

di informazione per corredare una ricerca storica o un atto giuridico, o volte a

ricerca storica o un atto giuridico, o volte a sistemare e ordinare gli strumenti

e li pubblici documenti usciti in stampa o divulgati a penna, mi diedi a

, per formare un'istoria intera, o per trattarne qualche parte, e il

diritto mediante la consegna dei documenti, o colla installazione, allorché si tratta di

, ii-9-347: la raccolta dei documenti o dei fatti documentariamente accertati è opera del filologo

fatti documentariamente accertati è opera del filologo o erudito; l'opera dello storico richiede il

guerra in arte, / corredate di firma o documento, / dalla patti, a

a comprovare l'identità e determinate condizioni o qualità particolarmente rilevanti di una persona.

da parte di agenti di pubblica sicurezza o da altra autorità) di presentare gli

, registri, elenchi riguardanti la nave o l'aeromobile, l'equipaggio, i

, tenuti a bordo durante la navigazione o il volo. boccardo, 2-524:

tonnellate... in esso il capitano o patrone deve annotare le corse, le

, che appartenendo a un dato ambiente o periodo o civiltà, ne è espressione

appartenendo a un dato ambiente o periodo o civiltà, ne è espressione e in

trattata con arte per insegnar con gusto, o d'un dotto documento di virtù commune

alla sua memoria, documento di lode o di biasimo presso i posteri, un'idea

che può essere usato (in originale o in riproduzione) come strumento di studio

studio, di consultazione, di indagine o come sussidio per determinate ricerche (<

vol. IV Pag.896 - Da DOCUMENTOGRAFIA a DODICENNE (8 risultati)

testimonianza, attestazione, indizio; fatto o oggetto che serve a provare, dimostrare

qualunche armento / insieme ricerchiamo in vista o in carte, / italia pare specchio e

da dodici piramidi quinquangolari, i cui vertici o le cui cime s'incontrano nel centro

che hanno dodici facce triangolari, quadrangolari o pentagone, tutte eguali e somiglianti.

costituito dall'unione di due senari, o, meno frequentemente, di un ottonario

di un ottonario e di un quaternario o di un quaternario e di un ottonario

sostanze plastiche, di insetticidi, fungicidi o prodotti farmaceutici. = comp

-anche sm. e f.: ragazzo o ragazza di dodici anni. chiesa

vol. IV Pag.897 - Da DODICENNIO a DODRANTE (22 risultati)

per la scuola romana, trae lumi o dalle stampe, o dal suo

trae lumi o dalle stampe, o dal suo genio, o d'altronde per

, o dal suo genio, o d'altronde per tentare non so quale

bene il divider lo spazio del piano o suolo alla superficie della travatura in tre parti

che spiaggia con il suo scemare tre o quattro miglia di quella costa, e

de'quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi vicini alla chiesa accompagnati

per que'campi... forse diece o dodici zucche. g. m

247: la mi pregò che per dodici o quindici / giorni io partissi di firenze

/ giorni io partissi di firenze, o stessimi / niscosto. da ponte,

da ponte, xxiii-42: passai dieci o dodici giorni nell'albergo di questa donna

colla grammatica alla mano, facemmo quattro o cinque ore di conversazione ogni giorno,

àncora / d'ogni burrasca / da dieci o dodici / coccarde in tasca. bocchelli

stato in guerra, galera, trent'anni o magari in un piccolo minuto secondo,

. la dodicesima ora del giorno (o della notte); mezzogiorno (o mezzanotte

(o della notte); mezzogiorno (o mezzanotte). -anche nella forma aggettivale

istroppiando i mièi pensieri entro un sonetto o imbrodolandoveli di aggettivi, quando mamma,

abbinato alle gare del campionato di calcio (o di ippica), consistente nell'aver

sisal uno dei primi dodici di tre o quattro milioni. 8. locuz

premi (al concorso dei pronostici calcistici o ippici). = deriv.

1690. = dal portogh. doudo o doido 4 sciocco '. dodrante,

come testimonia plinio, di tre spitami, o vero dodranti, ciò è di tre

dodranti, ciò è di tre spanne o vero trentasei dita. poleni, 156:

vol. IV Pag.898 - Da DOGA a DOGANA (27 risultati)

elemento strutturale delle botti di legno (o di recipienti analoghi: tini, barili,

una stretta e lunga lista, più o meno spessa e larga, di castagno

du'cose; cioè in uno libro o di mercanzia o di notaria, tramutato e

cioè in uno libro o di mercanzia o di notaria, tramutato e cambiato carte

del quaderno; et a lo staio, o vero quarta, fu cavata, o

o vero quarta, fu cavata, o vero sciemata la doga del legname, perché

, per cui passasse una volta un canale o fosso di scolo e di scarico di

rivoltate sulle spalle, foderate di ermellino o di altra pelliccia (e veniva portata dai

. giannotti, 2-2-67: ancora vengono o sono venuti i tre capi de'dieci

vesti dogali: le quali sono di drappo o di scarlatto, ed hanno le maniche

, sf. stor. veste di panno o di seta, nera, lunga fino

mantello ed in cappuccio alla fiorentina, o colla dogalina e berretta tonda alla veneziana

dogame, sm. quantità di doghe, o di legname per far doghe.

uzzano, i-78: corenti di castagno, o as- sari, o dogame,

castagno, o as- sari, o dogame, o taule da botti della soma

as- sari, o dogame, o taule da botti della soma [ecc.

dogaménto, sm. il fabbricare (o raggiu stare) doghe.

dei diritti dovuti per l'esportazione o l'importazione. trattato di pace,

inglese proibisce all'estero il comprar terre o altri stabili sotto il proprio nome, anche

ufficio. -ant. anche il portico o magazzino dove si scaricavano le merci che

le merci che giungevano da altri stati o città, per il controllo dei doganieri.

chiamato dogana, tenuta per lo comune o per lo signor della terra, le

sono uomini come torme in sosta / o merci ferme alla dogana, accolti / sotto

alla dogana, accolti / sotto tende o in casupole, di stanza / o di

o in casupole, di stanza / o di passo. -centro commerciale.

paga all'ufficio doganale per l'esportazione o l'importazione delle merci; dazio doganale

— per estens.: ogni tributo o gabella pagata per entrare, uscire,

vol. IV Pag.899 - Da DOGANALE a DOGE (30 risultati)

fiandra e d'inghilterra, sanza alcuno pagamento o vessazione di doane o d'altre.

sanza alcuno pagamento o vessazione di doane o d'altre. guicciardini, i-236: approssimandosi

e la capitazione di settanta copicchi circa, o sia trentacinque soldi d'inghilterra per testa

, i-112: la lega italica annullerebbe o scemerebbe almeno le differenze di pesi,

popolo, 3-3: niuna arte, o vero università, o vero membro, o

: niuna arte, o vero università, o vero membro, o vero singulari uomini

o vero università, o vero membro, o vero singulari uomini d'alcuna arte de

vero distretto di firenze, possa, ardisca o vero pre- summa, fare, o

o vero pre- summa, fare, o vero far fare, o vero fare servare

, fare, o vero far fare, o vero fare servare, colatamente, o

o vero fare servare, colatamente, o vero palesemente, cospirazione alcuna, o vero

o vero palesemente, cospirazione alcuna, o vero raunamento, postura, patto,

raunamento, postura, patto, monopolio o vero dogana, di cose, o

o vero dogana, di cose, o vero sopra cose. bocchelli, 9-82:

stato, che veniva dato in concessione o fida ai privati a scopo di pascolo

erano), e sieno di che sorte o qualità si vogliano;...

che è proprio della dogana; che dipende o è effettuato dalla dogana. -documento doganale

. verri, 2-iv-20: le mercanzie, o tutte o quasi tutte, si doganano

, 2-iv-20: le mercanzie, o tutte o quasi tutte, si doganano a valore

doganieri, ma fassi patto a 7 o a 6 tari per lo meno per migliaio

del lor diritto pagare al mercatante, o per tutta o per parte della mercatanzia

diritto pagare al mercatante, o per tutta o per parte della mercatanzia che egli della

per veder se vi avevamo perle o zecchini. foscolo, v-448: stava come

). munire di doghe, mettere o rimettere le doghe a una botte.

e con quel ti disfoga / quand'ira o altra passion ti tocca! / cercati

la soga / che 'l tien legato, o anima confusa, / e vedi lui

insieme delle doghe che compongono una botte o un tino. paoletti, 1-2-66:

2. segnato, ornato da liste (o anche da nastri, strisce);

stesse caldo, e tu tieni dieci o dodici vestiri... e1 sicondo

dogado senza che il popolo si scateni o il patriarca s'imponga. -territorio

vol. IV Pag.900 - Da DOGESCO a DOGLIENZA (17 risultati)

-sottomesso al potere del doge (o, per estens., di altro

, agg. e sm. di ripari o sostegni formati da traversine di legno intervallate

(e vengono utilizzati come pareti o come divisori di pergole, di particolari ambienti

dòglia, sf. letter. dolore fisico o morale; sofferenza del corpo;

purg., 4-1: quando per dilettanze o ver per doglie / che alcuna virtù

: volgiti indietro, e guarda, o patria mia, / quella schiera infinita

. 4. zool. doglia vecchia o morta: zoppicatura intermittente di carattere cronico

lalli, 6-218: rispose anchise allora: o figlio, o figlio, / tu

: rispose anchise allora: o figlio, o figlio, / tu vieni a punto

pure per calli, per unghie incarnate, o per altre malore che si abbia ai

, il lamentarsi (di qualche danno o offesa o incomodo, o di cosa

lamentarsi (di qualche danno o offesa o incomodo, o di cosa che non

di qualche danno o offesa o incomodo, o di cosa che non risponda all'attesa

di cosa che non risponda all'attesa o ai desideri); lagnanza, rimostranza

-cfr. fi. ant. doillance o douliance (sec. xiii; fi.

dogliènte, agg. letter. che prova o dà dolore (fisico o spirituale)

che prova o dà dolore (fisico o spirituale); dolente; spiacente.

vol. IV Pag.901 - Da DOGLIO a DOGMA (8 risultati)

vi volessero venire a portar domande, doglienze o consigli. d'annunzio, iii-1-768:

. letter. grande vaso di argilla o di legno, a forma di globo,

in un doglio ove sia orzo, o vi s'ordinino per modo che luna

gr., ii-169: recate insieme, o vergini, le conche / dell'alabastro

2. che arreca dolore (fisico o morale), doloroso. giacomo da

uso neutro. guittone, i-36-72: o che dogliozo è, frate, vedere saggi

ammalato, lagnarsi insistentemente di malanni lievi o inesistenti. mazzei, xxi-251: truovansi

teoria scientifica, in una dottrina religiosa o politica. -anche: massima inderogabile,

vol. IV Pag.902 - Da DOGMATICA a DOGMATICO (15 risultati)

ordine soprannaturale contenuta, in modo esplicito o implicito, nella rivelazione e dal magistero

rivelata (ed è pertanto fortemente limitato o assente il carattere ecclesiastico o sociale inerente

fortemente limitato o assente il carattere ecclesiastico o sociale inerente alla concezione cattolica, che

sien dichiarati, limati, ma non distorti o tronchi. galileo, 3-4-511: voi

e l'inferno da succursale all'ergastolo o alla deportazione di borneo. d'annunzio

esistenza accidentale. praga, 2-71: o fedeli! o cattolici! / alme beate

praga, 2-71: o fedeli! o cattolici! / alme beate e pure

. affermazione, principio, massima imposta o accettata come verità assoluta e indiscutibile;

indiscutibile; opinione professata con esaltata convinzione o supina acquiescenza a un'autorità, con

articolo d'amicizia, se non quando importa o a l'uno o a l'altro

non quando importa o a l'uno o a l'altro che si scriva. cesarotti

fra di loro da rapporti di subordinazione o di coordinazione. -anche: il complesso

. -anche: il complesso di principi o di mezzi usati in tale elaborazione;

verità rivelata da apparirne come necessarie premesse o conseguenze. -iscrizioni dogmatiche: materiale epigrafico

e respingendo ogni obiezione (come indebita o oltraggiosa verso ciò che si considera verità

vol. IV Pag.903 - Da DOGMATISMO a DOLCE (21 risultati)

: l'inganno de i dommatici, o sia galenici, che si chiamano razionali,

. -studioso di teologia dogmatica (o di dogmatica giuridica). 6

modo d'impresa, insegna cose filosofiche o morali. muratori, 5-iv-290: stile solo

il suo partito e si collochi necessariamente o al dogmatismo o al pirronismo. de sanctis

e si collochi necessariamente o al dogmatismo o al pirronismo. de sanctis, lett

ciascuno si può salvare nella sua fede o setta. i. riccali, 4-225:

sperienze, s'ella sia sostanza semplice o composta, senza conoscere le principali affezioni

fronte / e ai fianchi come dogo o molosso pronto / ad azzannare senza latrato.

inter. ant. a esprimere dolore, o gioia, sdegno, stupore. -anche

. -anche: a introdurre un'esortazione o un'invocazione. bencivenni, 4-77

da lavoro (per spaccare legname o pietre), come arma e

. lavorare con l'ascia (pietra o legname), squadrare; sgrossare.

se egli abbi ancora dentro qualche umore o sia messo nell'umido, sì che

ha il particolare sapore proprio del mièle o dello zucchero (o un sapore simile)

proprio del mièle o dello zucchero (o un sapore simile). -spesso

quella con maggior contenuto di zucchero, o anche, per estens., quella

naranzi di mezzo sapore. e in somma o me gli hanno mandati bruschi o dolci

somma o me gli hanno mandati bruschi o dolci. b. davanzali, ii-532:

dolce. sassetti, 249: cocchi, o noci d'india, che..

inviti borghesi: il caffè con una o due zollette di zucchero; l'offerta

; l'offerta del liquore, dolce o secco. -dolce e forte: cucinato

vol. IV Pag.904 - Da DOLCE a DOLCE (13 risultati)

, ii-185: la liquirizia... o radice dolce, così chiamata dalla sua

simili. -sostant. sapore dolce o sostanza dolce. s. bernardino da

dolce, il salso, il piccante, o altra qualità di sapore, non sanno

? che s'alcun v'è bono o alcun dolce, è da malvagio e da

attediato, arrabbiato, bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di

arrabbiato, bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di dolce.

con la quale tutte le cose, o grate a'sensi o care all'animo,

tutte le cose, o grate a'sensi o care all'animo, dolci sono addomandate

le tue fami. simintendi, 3-132: o galatea, più bianca che la foglia

pietra ardente. boccaccio, i-218: o amore..., chi potrebbe credere

amore..., chi potrebbe credere o pensare che la tua dolce radice producesse

di quella chiara e dolce negrezza, o vero azzurri, allegri e ridenti.

non ha asprezze, né gutturali, o particolar pronuncia difficile; ma è schietta

vol. IV Pag.905 - Da DOLCE a DOLCE (8 risultati)

. leopardi, 21-45: perivi, o tenerella. e non vedevi / il fior

, come causa, motivo di gioia, o in senso passivo, a indicare il

una materia dilettevole; che diverte garbatamente o, più spesso, che suscita gentile

dante, purg., 24-57: - o frate, issa vegg'io - diss'elli

terreni beni desiderare? iacopone, 10-5: o dolcissimo segnore, prego che si paziente

vago; / io più non chero, o dolci labra, e in voi,

pazienzia contra ogni ingiuria che gli fusse detta o fatta, e una fortezza dolce in

d'annunzio, i-705: erba immortale, o tu che il piede preme, /

vol. IV Pag.906 - Da DOLCE a DOLCE (11 risultati)

non si conduce col mostrargli timore, minaccie o sospetto, ma solo col dolce e

in mare con una specie di cornice o di piedistallo di pietra appena sopra il

che e'si adopera legnie di ontano o di pino per fondere per l'artiglierie

. 16. disegnato, dipinto o scolpito con tocco leggero, che accenna

di canaco esser molto dure e senza vivacità o moto alcuno, e però assai lontane

: incisione eseguita su rame, acciaio o zinco (e anticamente anche su legno

ornandola di figure d'intaglio dolce o almeno all'acqua forte, proporzionate alle favole

nominano in germania prove di niello, o altri primi tentativi in metalli di più

al sangue: che non contiene, o contiene in scarsa quantità, sostanze saline

suo, che ha perduto quel dolce balsamico o quell'oleoso volatile che dovrebbe tenerlo addolcito

in italiano, s e z), o il suono palatale di altre (c

vol. IV Pag.907 - Da DOLCE a DOLCEMENTE (9 risultati)

. -dolce di sale: privo o scarso di sale, scipito (un

detto di chi simula attitudini, capacità o convinzioni che in realtà non possiede (

, 278: mi hanno fatto fallita due o tre poste che mi tenevano a bocca

(torte, focacce, panettoni) o piccole (biscotti, pasticcini):

): si serve in fin di tavola o in rinfreschi e ricevimenti. -anche,

malmantile racqui- stato di perlone zipoli, o sia di lorenzo lippi, è un

le braccia colui che suona il dolcemele o il dabbudà, quanto colui che suona gli

vedo le colline / del tuo paese, o mamma, e in fondo al cuore

di estrema gentilezza. -con lume o colore tenue, pallido, non abbagliante,

vol. IV Pag.908 - Da DOLCEPICCANTE a DOLCEZZA (11 risultati)

, che noi potremo cadere in quelli peccati o in maggiori; e però deve altrui

ma si tollerava che e'nostri cittadini o questi tirannelli di fuora usurpavano e'beni

-pigliarla dolcemente: essere di opinione ottimistica o indulgente. b. davanzali, ii-135

quando uno de'nostri membri è malato o naverato grande compassione n'ha il nostro

altri non si avveda di essere offeso o danneggiato; in modo inavvertito, insinuante

improvviso ci rapisce e diletta, e o dolcemente o per forza muove dentro di

rapisce e diletta, e o dolcemente o per forza muove dentro di noi gli

si servono d'un punteruoletto d'osso o d'avorio dolcemente incurvato per impedire che non

piove ne scorra fuori per la china, o in colle dolcemente didotto e chinato per

da insalata, di sapore acidulo o piccante). dolcétto1, agg

fermentazione sulle vinacce del 'barbèra 'o del 4 baròlo '. =

vol. IV Pag.909 - Da DOLCEZZA a DOLCEZZA (12 risultati)

e più non si mischia con la marina o vi perde la sua dolcezza. tasso

de'stili. caro, 4-44: o più della mia vita / stessa, amata

voi. d'annunzio, i-649: o profumi di tempi assai lontani, /.

, piacevole, gradita, che dà (o promette) piacere, diletto, gioia

contentare. guarini, 116: o dolcezze amarissime d'amore, / quanto

perdervi, che mai / non v'aver o provate o possedute! galileo, 3-1-77

che mai / non v'aver o provate o possedute! galileo, 3-1-77: gran

autunni, / moribonde dolcezze. / o gioventù, / passata è appena l'ora

crosta di formaggio e due muraiole, o tre gazette, partono via cantando e

/ né saprai dir perché ti venga o donde. pascoli, 16: allora.

dante, par., 3-38: o ben creato spirito, che a'rai /

del sonno. -pentimento (o pietà) sensibile, che genera forte

vol. IV Pag.910 - Da DOLCIA a DOLCIATO (16 risultati)

si spezza. guicciardini, ix-199: o ribalderia, o scelera- tezza inestimabile,

. guicciardini, ix-199: o ribalderia, o scelera- tezza inestimabile, oimprudenzia singolare,

scelera- tezza inestimabile, oimprudenzia singolare, o incredibile pazienzia e dolcezza del popolo fiorentino

, / non ha ricorso alla sorella o al padre, / ma a lei ritorna

, 6-25: in un suonatore di cornetta o di clarino, si lodavano soprattutto certe

. 10. modo di dipingere o modellare che rifugge da crudezza di luci

i luoghi i suo'colori, sanza mettere o imbrattare l'un color nell'altro,

possiamo far di due maniere: cioè o pieno di muscoli, o delicato; la

maniere: cioè o pieno di muscoli, o delicato; la qual delicatezza da'pittori

/ dolcezze. -lieve inclinazione, curva o sinuosità poco marcata (di una linea

infra 100 di rame, di ferro, o d'argento, o d'oro,

, di ferro, o d'argento, o d'oro, gli move del suo

dee., 7-7 (191): o singular dolcezza del sangue bolognese! quanto

si produce, dolcissimo, misto a profumi o addirittura a canditi, una cassata in

dolciastro, agg. che ha sapore (o anche odore) accentuatamente dolce, ma

lo chiama ad ogni passo caro sposo, o mio carissimo consorte. =

vol. IV Pag.911 - Da DOLCIBENE a DOLCIORE (10 risultati)

neppure trascurata la coltura del dolcichino, o sia 'cyperus ro- tundus, esculentus

un'acqua dura (per esigenze industriali o di potabilità). 2.

santo avrebbe trovato la parola da trattenerci o mandarci via col cuore dolcificato e molle

sotterranee feltrazioni nelle viscere della terra, o di più sottili distillazioni nel caldo seno

che vi sono contenuti (per renderla potabile o per scopi industriali). dolcigno

, spalmate e coperte da una polpa o sostanza midoliosa, tenera e assai nera

si può anche riferire alla beatitudine celeste o a quella dell'estasi mistica).

, 14-30: or potess'eo, / o amore meo, / come romeo /

acquista, / alcun d'acqua o di foco, e 'l gusto e 'l

della fortuna, / siccome arida fronda, o paglia al vento; / a cui

vol. IV Pag.912 - Da DOLCIPOMIFERO a DOLENTE (15 risultati)

s. bonaventura volgar., 3-162: o anima mia, io ti prego che

buoni perdono figliuoli, parenti, possessioni o pecunia e queste cose del mondo,

. -anche in senso concreto: cosa o persona che allieta o lusinga dolcemente i

concreto: cosa o persona che allieta o lusinga dolcemente i sensi. boccaccio

diletto spirituale. guittone, i-3-287: o vita sigura ov'è pura cosciensia,

modo affettatamente cortese e lezioso di comportarsi o di esprimersi; benignità esagerata di modi

che dal cedro all'albero, o albuccio, come si dice costà, non

piacere, vivo godimento (dei sensi o dell'anima). iacopone, 90-53

clima, quando, nella stagione invernale o all'inizio della primavera, la temperatura

a quella consueta per effetto dello scirocco o di altri venti caldi. a

28: sia dolco il temporale, o sia gialato, / pricol non c'

condizioni normali: per effetto dello scirocco o di altri venti caldi). -mettersi

nostra maremma notturna col vento di levante o di scirocco quando s'ode fra lunghe

, in vin dolco, in passo o mosto, che vi stieno ricoperte nei

-punto dolente: punto grave, delicato (o, anche la parte meno positiva,

vol. IV Pag.913 - Da DOLENTE a DOLENTEMENTE (20 risultati)

voluttà dileguare. pascoli, 289: o rondinella nata in oltremare! / quando

. che patisce dolore fisico (il corpo o una parte di esso); travagliato

miei membri languidi e dolenti, / o insegna a sofferire al corpo mio.

2-12: queste tue frasche d'alloro, o apollo, e niuna altra cosa,

parte dolente. cesarotti, ii-80: o 'l re di muda, od io,

questo alla salute vostra / io concorro, o messeni. alfieri, 1-843: deh

, 1-843: deh! voi pietosi; o al mio presagio fero / crediate;

al mio presagio fero / crediate; o, all'egra fantasia dolente / cedendo,

marchi, ii-49: aveva pregato tre o quattro amici, inutilmente. tutti erano

d'orgoglio carca / oblìi l'avello, o gioventù dolente. -anche di

/ non puoi fuggir tua morte o tua sventura? testi, i-208: ed

rivela l'affanno, il travaglio fisico o spirituale; che deriva o accompagna un

travaglio fisico o spirituale; che deriva o accompagna un dolore del corpo 0 dell'

, di paesaggi, di ore del giorno o di momenti della stagione. matraini

ci farebbe dolenti. pulci, 19-20: o vita trista, misera e dolente.

una volta. parini, 390: o povertà, che dal natio soggiorno /

tormentata, travagliata (da dolori fisici o morali); chi è in preda all'

chi è in preda all'angoscia (o anche al rammarico, al dispiacere).

sofferenza, pena, afflizione (fisica o morale). a. f

, pregavano. d'annunzio, i-648: o danze, arie di tempi assai lontani

vol. IV Pag.914 - Da DOLENTIA a DOLERE (16 risultati)

duole questa pena? nel calcagno, o nel dito, o dove? francesco da

nel calcagno, o nel dito, o dove? francesco da barberino, i-282

acqua né per venti / fanghi neve o paventi / o se ti doglion di fatica

venti / fanghi neve o paventi / o se ti doglion di fatica tossa, /

catalogna, sarebbe doluto a qualche uno o a qualche suo parente. machiavelli, 621

/ mi balza il cor dell'impugnarti, o brando, / contro aperto nemico.

leopardi, 5-54: alla patria infelice, o buon garzone, / sopravviver ti doglia

non si distinguono per alcuna dote morale o intellettuale. nievo, 780: -oh

ora si lamenta e dole; / o per famosa o per antica prole / altri

e dole; / o per famosa o per antica prole / altri s'inlustra,

. 4. sentire vivo dispiacere o rammarico; rammaricarsi; affliggersi, rattristarsi

provare intenso pentimento (per un errore o una colpa commessa, per il proprio

querelarsi del comportamento altrui, di danni o torti ricevuti (esprimendo con vivacità e

6. partecipare al dolore altrui (o a un dolore comune); esprimere

); esprimere a qualcuno la partecipazione o la solidarietà nel suo dolore o nelle sue

partecipazione o la solidarietà nel suo dolore o nelle sue preoccupazioni; condolersi.

vol. IV Pag.915 - Da DOLERITE a DOLIOLI (22 risultati)

reazioni più immediate e intense del sentimento o della suscettibilità (e che si cerca

: dare in quel d'alcuno, o vero dove gli duole, significa..

. dimandare appunto di quelle cose, o mettere materia in campo che egli desiderava

11. prov. -a chi consiglia o conforta il capo non duole: consigliare

conforta il capo non duole: consigliare o dar conforto è facile. g.

quando chi è a capo di una famiglia o di uno stato è in cattiva salute

di uno stato è in cattiva salute o è privo di saggezza, tutta l'

. bot. genere di piante tropicali o subtropicali, della famiglia leguminose papiglionate,

in italia sono il dolichos melanophtalmus (o fagiolino dell'occhio), con fiori

quando sono freschi; dolichos catjang (o fagiolino piccolo), con fiori rosso-porpora

, lunghi 6-15 cm, semi oblunghi o cilindrici, neri o rossicci o bianchi

, semi oblunghi o cilindrici, neri o rossicci o bianchi o violetti;

oblunghi o cilindrici, neri o rossicci o bianchi o violetti; dolichos sesquipedalis

, neri o rossicci o bianchi o violetti; dolichos sesquipedalis (o fagiolo asparago

o violetti; dolichos sesquipedalis (o fagiolo asparago, fagiolo a frusta,

fagiolino lungo), con fiori bianchi o giallicci, baccelli sottili, penduli, cilindrici

dell'esofago (e può essere congenita o causata dal cardiospasmo).

ordine mesoga- steropodi, con conchiglia più o meno grande, ovale, con solchi

delle acque meteoriche sui calcari superficiali o anche al cedimento della volta di cavità

fondo è coperto di terreni fertili o da piccoli laghi). d'annunzio

languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo / il

zool. sottoclasse di taliacei o tunicati marini (detti anche ciclomiari),