centro urbano a una regione circonvicina più o meno ampia (che si trova,
di popolazione e di attività in tutto o in parte autonomi, ma sempre,
. decentramento amministrativo: attribuzione a organi o a enti periferici dell'amministrazione dello stato
stato di potestà deliberative, di competenze o di autonomie particolari (e si distingue
compito di soddisfarli, dal decentramento gerarchico o burocratico, che si ha quando si
si ha quando si attua un più o meno vasto spostamento di potestà deliberative dagli
nuclei di popolazione e attività in tutto o in parte autonome; smistare in più
trasferire dall'amministrazione centrale agli enti locali o agli organi periferici l'esercizio di particolari
organi periferici l'esercizio di particolari funzioni o potestà. 3. figur. allontanare
/ vedremo alcun ch'a sua donna o sorelle / madre ancora con elle /
bartoli, 9-23-233: [cesare] poco o dolore o pensiero mostrò aver della morte
: [cesare] poco o dolore o pensiero mostrò aver della morte: ma della
non c'è varie specie di pudore o di modestia. la convenienza s'accomoda
a chi è in una particolare condizione o situazione. p. verri, 1-i-104
potea senza punto offendere il verisimile, o la teatrale decenza egli non ha mai
mediatori, non so con qual decenza o prudenza, domandato, che durante il
, le passioni, le opere della vita o domestica o civile escano fuora, e
passioni, le opere della vita o domestica o civile escano fuora, e compaiano ai
chi andasse mostrarsi in piazza sudicio e cencioso o briaco. settembrini, iv-676: io
possibile modo, onde la decenza, o piuttosto la perfezione dell'edificio si possa
di reati che consistono nel compiere atti o nel- l'usare un linguaggio (in
l'usare un linguaggio (in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico)
(in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico), che offendano il
offendano il comune sentimento di costumatezza (o, anche, nell'offrire in vendita
, anche, nell'offrire in vendita o distribuire o esporre alla pubblica vista scritti
, nell'offrire in vendita o distribuire o esporre alla pubblica vista scritti, disegni
esporre alla pubblica vista scritti, disegni o altri oggetti figurati che offendano il pubblico
suessula, ivi decemiamo se i sanniti o i romani devono tenere l'imperio d'italia
le decezioni e fallacie di uno strumento o altro artificio appartiene, ed è facoltà
rissimo, che, desinato ch'aveva o cenato, gli proponeva in latino le
giudicare s'egli avere gli debba o no, perché è cosa da essere decisa
la sua idea per vincere una lite o per decidere una lotta politica. comisso,
: il più ed il meno, maggiore o minor frequenza dell'esperienze non hanno forza
il tocco della mano che lo beneficherà o pronerà. pavese, 4-250: la
ha deciso di una vocazione di lettore o addirittura di artista. modo,
per lo più, in forma assoluta o dichiarativa). bruno, 3-43
voler decidere se fu prima il giorno o la notte. zeno, xxx-6-168: già
esaurito tutti i termini successivamente necessari, o quella di obbligar tutti gl'individui d'
,... /... o se più tomi / l'abbandonarle illesi
a decidere se una nuova tragedia meriti o no questo nome. cicognani, 3-237:
fanciulla dovessero essere prese per moneta sonante o no, giacché uno scalpiccio si fece
e i talenti, senza differenze di fortune o di nascita, decideranno degli onori e
ariosto, 8-90: si partì senza compagni o guide; / e cercandone andò molto
plur. zool. mammiferi pla- centali o euteri la cui placenta è in parte formata
propria funzione (un organo del corpo o parti di esso); caduco.
cadere durante l'autunno nelle regioni temperate o fredde. boccone, 1-336: questi
: potevano nel deciferamento alterarne il senso o snervarne l'energia. = voce dotta
); capire una scrittura poco chiara o disordinata; spiegare il significato di segni
. leggere con difficoltà (per poca vista o per ignoranza). cantoni
ma bado eziandio a dicifrare la tempra, o, come comunemente diciamo, il carattere
siete voi davvero uno di quegli enimmi o paradossi viventi, cui niuno riesce a
seriazione di dati posti in ordine crescente o decrescente. = dal lat.
seguito in una qualsiasi parte, maggiore o minore) dei prodotti del fondo o
o minore) dei prodotti del fondo o degli animali o del reddito di altre
dei prodotti del fondo o degli animali o del reddito di altre attività. -
era, che chi aveva cinque ducati o meno di decima, pagasse una decima
tre decime. -decima delle teste o decima salvatica: de- cimina.
dei sacramenti e delle funzioni di culto o come onere a carattere reale per le
tassa imposta sui beni ecclesiastici dal papa o, con il suo beneplacito, dai principi
, per provvedere ai bisogni della chiesa o dello stato o per fare guerra agli infedeli
ai bisogni della chiesa o dello stato o per fare guerra agli infedeli, agli
.. impose a tutto il clero, o preti o frati o monaci che si
impose a tutto il clero, o preti o frati o monaci che si possano dire
tutto il clero, o preti o frati o monaci che si possano dire, decime
, eziandio con nome di dono o d'imprestito. dovila, 281: l'
altre tribù. papini, v-239: o dio, ti ringrazio ch'io non sono
uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, o come quel pubblicano lì. io digiuno
d) ritorna alla terza sotto, o sia decima. soldati, 238: le
quella che ha per denominatore il dieci o una sua potenza. -numero decimale:
solenne viltà si riceveva da nimici danno o vergogna, si decimavano gli esserciti,
vergogna, si decimavano gli esserciti, o quella parte d'esercito, che era caduta
numero, causando la morte di uomini o di animali (una guerra, un'
di vendere in massa, si decimerebbe o si perderebbe facilmente il magro frutto dell'
della guardia al caso, e beffeggiando o la semplicità o la povertà villanesca,
al caso, e beffeggiando o la semplicità o la povertà villanesca, vollero anche essi
lima? / è natura di vena o di tempero, / o mollezza di quel
natura di vena o di tempero, / o mollezza di quel che si dicima?
vari colori e già sono offesi dalle abolite o decimate pensioni. guerrazzi, ii-129:
rettore abituale, come quello al beneficio o altra prelatura, del quale sia unita la
dai romani contro i prigionieri di guerra o in caso di gravissima colpa collettiva di
guerra. compagni, 2-1: levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandoli, e
iv-89: perché in queste cose, o con fuoco o con acqua, o
perché in queste cose, o con fuoco o con acqua, o con rapina,
o con fuoco o con acqua, o con rapina, o con morte non si
con acqua, o con rapina, o con morte non si distese la tua
. -trattare con ampiezza di particolari o con prolissità (un argomento);
mi distenderò in demostrarvi quanto inettamente, o voi avete creduto quello vi è suto
creduto quello vi è suto referito, o finto quello desideravi si disseminassi in infamia
riportare la palma nelle gare di recitazione, o a quelle che si distendono in favole
mi sia prestato, ch'io possa o concordar le rime, o distender le
ch'io possa o concordar le rime, o distender le prose. storia di fra
giorno. alfieri, i-193: nelle sei o sette settimane ch'io dimorai a pisa
poi in tensione dalla nave la catena o la gomena a cui è legata.
: inviare da bordo a terra, o su una boa di ormeggio, un
mi distendo / al piè d'un elee o sulla molle erbetta. fogazzaro, 5-87
diglia. 15. assumere allungandosi o allargandosi una forma determinata (ed è
che con essa si congiugne, proceda o da le parti del mezzo giorno o del
proceda o da le parti del mezzo giorno o del settentrione, le commessure de'sassi
cristalli hanno la virtù di elettrizzarsi positivamente o negativamente. tramater [s. v
cielo dell'animo di modo le potenze o facoltà d'esse tornino al loro officio,
dove fosse fatto cotal distenimento, prendimento o arresta- mento. dicerie diverse [tommaseo
rappreso (altri domandano questo male infustigazione o distensione), gli sarà a rimedio
un contrario genere di mali del cervello o nervosi... si distinguono col
* spasmi ', ed i latini o * distensioni 'o 'rigori ',
, ed i latini o * distensioni 'o 'rigori ', o 'contrazioni
* distensioni 'o 'rigori ', o 'contrazioni '; sicché nel nostro
.: allentamento di una tensione morale o intellettuale; miglioramento di rapporti (fra
, fra partiti politici, fra avversari o persone comunque ostili). negri
se la cosa distenuta valesse xx soldi o da xx soldi in giù. donato
simigli, / piena di tigri velenosi o serpi; / ché orto non se'
si dirà che levato venga dalla terra, o * disterrato ', se di questo
lavoro. soldati, iii-166: due o tre ombre, non più, erano inginocchiate
ampia superficie; estensione (di luoghi o di tempi). - anche al figur
faranno sotto firenze, dentro il tratto o distesa della propria tenuta. diodati [bibbia
cercar gloria d'eloquenzia nella distesa, o di grande acutezza nella invenzione.
mi sento per ora d'andar toccando o numerando in breve, non che di raccontare
alla distesa / senza pigliarsi mai noia o pensiero. leopardi, 10-65: a
11-129: più godo campare un giorno o due / ridendo con gli amici alla
insegni ero- strato. / -a compito o a distesa? g. c. croce
autore distesamente, parola per parola; o nulla tralasciando, o ben pochissimo.
per parola; o nulla tralasciando, o ben pochissimo. -in modo chiaro
, cioè per nostre disposizioni, o per parole, o per studi, nei
disposizioni, o per parole, o per studi, nei quali egli vedranno noi
bocca suole fare diventare enfiata la vescica, o vero lo disteso cuoio della capra.
non parla, ma, guardi le navi o le stelle, ha un suo volto
ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi,
giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi.
guanciali, o lenzoli distesi, o topponi. verga, 3-187: rimendava le
mano); puntato in atto di offesa o di difesa (un'arma).
. 5. disposto in lunghezza o in larghezza; posato, appoggiato.
campi d'oro il grano ancora in piedi o già disteso in mannelli.
né l'erta né la scesa, / o di cacciare il capo in buca o
o di cacciare il capo in buca o in tana; / andiam pur per la
/ della fiamma del sol, che pioggia o fiume / lago non fece mai tanto
mani che rinascono: / mani conserte o palma a palma giunte / in distesa rinuncia
distesa scrittura, si potrebbe ricavare capitoli o argomenti. -non abbreviato (una parola
relative a cose che si debbono fare o dire; ragguagli intorno a un argomento
dell'etemità con la giunta del bene o del male che l'accompagneranno: sì perché
si abbia di vedere a disteso, o sia ne'romani scrittori, o ne'monumenti
disteso, o sia ne'romani scrittori, o ne'monumenti. -in tutta fretta
disteso: agli ordini del capitano generale o della signoria del comune che lo ha
che trattarono della bellezza femminile per incidenza o in disteso, pudicamente o in uno stile
per incidenza o in disteso, pudicamente o in uno stile ardito e fiammante,
). chim. miscela di due o più sostanze dotata di punto di fusione
consiste nella distribuzione delle ciglia in due o più serie (di cui una può essere
giornal. breve presentazione di un autore o di un articolo che si pone all'inizio
, / ch'egli fa l'epigramma o il distichétto. = voce dotta
. bot. disposto in due file o avente le parti disposte su due file
soderini, ii-243: il franzese, o * distico 'è una sorte d'
quale cavano veri- similmente per macerazione, o per distillamento. -gocciolamento.
tr. sottoporre a distillazione un liquido o un solido, allo scopo di separarne
(umori, secrezioni, succhi animali o vegetali). -più genericamente: liquefare
facendolo passare attraverso strati successivi di sabbia o di ghiaia; travasare lasciando depositare la
di vetro, e distilla due volte o tre sopra la petrosezza. biringuccio,
, v-324: entrarò nella tua casa [o signore]; con sacrifici a te
. croce, i-1-55: un'azione utile o buona è un'azione voluta: dall'
distillare una goccia sola di utilità o di bontà. e. cecchi, 2-58
essenze, sigillò in fiale. -formulare o redigere faticosamente, con ricercatezza, ponderando
pascoli, 182: sei tu [o vischio], checché gemmasti allora, /
rosa diffonde e distilla dalle sue foglie vizze o invecchiate. -lasciar filtrare,
. verri, i-62: ma sapere come o per qual mirabile meccanismo il cibo nel
bel fonte distillar da un sasso / o vide un fiume tra frondose rive.
/ sì come al sole la neve / o come al vento si disfà la nebbia
bianca neve in lagrimosi fiumi. o. rucellai, 8-34: il che ne
per via di... mezi minerali o quinte essenze distillate o acque o olii
. mezi minerali o quinte essenze distillate o acque o olii o spiriti. beccaria,
minerali o quinte essenze distillate o acque o olii o spiriti. beccaria, i-155:
quinte essenze distillate o acque o olii o spiriti. beccaria, i-155: la
distillato, che si dà agtinfermi, o a vecchi, per conservare,
a vecchi, per conservare, o rinvigorire le già perdute forze. bresciani,
... di refrigerare continuamente, o con ghiaccio o con acqua gelata,
di refrigerare continuamente, o con ghiaccio o con acqua gelata, le parti superiori
cui è prodotto, scorre da sé, o con una determinata pressione lungo i tubi
). chi distilla, chi ottiene o produce per distillazione (liquori, profumi
distillatori, non trovarsi cosa sì arida o sciapita che per via di fuoco non
suo odore vien denominata quest'acqua angelica o d'angeli, d'una fragranza gratissima,
una miscela liquida si separano uno o più dei suoi componenti diversamente volatili.
altra distillazione, e sian pure in verso o sian in prosa. magalotti, 23-62
da noi stelle saltanti non sono destillazioni o derivazioni del fuoco elementare. 3
che la medesima distillazione [della pituita] o lo spirito sia cagione de l'idropisia
, e le esplosioni non sono troppo distinte o troppo distinguenti. distìnguere, tr
). avvertire, con i sensi o l'intelletto, la differenza fra due
l'intelletto, la differenza fra due o più persone o cose o concetti (enunciandola
la differenza fra due o più persone o cose o concetti (enunciandola o dimostrandola
fra due o più persone o cose o concetti (enunciandola o dimostrandola per via
persone o cose o concetti (enunciandola o dimostrandola per via di ragionamento).
me, ma non l'avevo vista, o meglio, forse, l'avevo vista
. trattare una persona con particolare affetto o deferenza, o comunque dimostrandole speciale interesse
persona con particolare affetto o deferenza, o comunque dimostrandole speciale interesse. tasso
: chi fia che più l'onori, o più distingua? magalotti, 7-196:
distinguete se avete pensato di far male o bene. lalli, 2-3-29: l'
8-51: distinguere se si gode voluttuosamente o tragicamente pare impossibile. -sciogliere (
individui di una specie, i momenti o gradi di un processo, gli elementi
con la particella pronom. essere diviso o ripartito; presentare aspetti, gradi, momenti
. essere riconoscibile a un determinato segno o caratteristica; essere caratterizzato. magalotti
distingua al di fuori per un volto o un occhio assai vivo, ma del
, 5-i-97: tanta vastità di suggetto, o d'oggetto, conceduta alla poesia,
-intr. con la particella pronom. essere o apparire o diventare diverso, differenziarsi (
la particella pronom. essere o apparire o diventare diverso, differenziarsi (sia per
: dei molti quivi raccolti, per vesti o per sembianze notabili si distinguono due personaggi
mi piacerebbe che tu avessi sulle ginocchia o in una mano un libro; il 'werther'
una mano un libro; il 'werther', o 1'* ortis ', e fa'
non può, che distingua / o voce o prego sospiroso e pio. marino
, che distingua / o voce o prego sospiroso e pio. marino, i-60
introdurre varietà nell'aspetto delle cose, o digressioni nel filo di una narrazione.
né ch'io abbia distinta l'opera o variata per dar sollazzo a * lettori e
distanza d'un tiro di moschetto dall'alpi o giogo di monti che distinguono la norvegia
, era per la sua piccolezza insensibile o non distinguibile da esso occhio. targioni
. 3. che si può dividere o ripartire in due o più gruppi o
che si può dividere o ripartire in due o più gruppi o categorie. perelli
o ripartire in due o più gruppi o categorie. perelli, ii-90: le
-che si può dividere o scindere nei suoi elementi costitutivi.
lavorati loro da'santi a chiara divisa o certo distinguiménto. 3. letter
dei prezzi': perché non dicesi 'nota o lista dei prezzi'? p.
l'articolo dimostra cosa distintamente conosciuta, o da conoscersi distintamente da chi la sente
mani. -riferito all'espressione orale o scritta. trissino, i-xvin: si
manco in due, chiamandosi distintamente sava o la savia tutto ciò che di lei
che chi portava insegna distintiva di parti o guelfa o ghibellina per alcun modo,
portava insegna distintiva di parti o guelfa o ghibellina per alcun modo, non era
gioia, 1-ii-281: un segno visibile o sonoro cessa d'essere onorifico quando cessa
maravigliose nel vedere, le quali apparenze o fallacie avengono o secondo il viso
, le quali apparenze o fallacie avengono o secondo il viso o secondo la
fallacie avengono o secondo il viso o secondo la virtù distintiva dell'anima. galileo
gran conto fa questa critica della materia o de'diversi elementi sociali onde la poesia è
insurrogabili di qualunque azione, opinione, o come che sia manifestazione di vita.
arma, a una determinata categoria professionale o classe sociale (e consiste per lo più
consiste per lo più in un dischetto o scudetto metallico decorato da iscrizioni, sigle
, simboli, da infilarsi all'occhiello o da appuntarsi all'abito, mentre in
passato poteva essere anche un particolare abito o copricapo o acconciatura). -nell'esercito,
essere anche un particolare abito o copricapo o acconciatura). -nell'esercito, segno
lampone. -raro. onorificenza o titolo conferito a una persona come pubblico
, ecc.) usato come appellativo o in sostituzione del modo di dire proprio
servizio a cui la nave è adibita o la presenza a bordo di qualche autorità
riconoscimento della nave, visibili sui fumaioli o sulla murata di prua. -distintivo di
, è dubio se più distincte rimangono, o veramente se siano in una medesima cosa
potenza che i filosofi chiamano 'fantasia'o vero 'memoria'... in verità è
di giacinti / io ti consagro, o clori. pindemonte, 10-408: sovra un
alla ragione a'vostri par ignota / o non dalla forza ancor distinta. b.
forme sono egualmente in lui, benché implicite o, come si suole anche dire,
se considerata fuori del nesso internazionale (o sociale). la personalità nazionale esprime
idioma nostro. 8. percepito o percepibile dall'intelletto in modo chiaro,
le azioni, ch'ei rappresentavano, o comedie o tragedie. tasso, 20-
, ch'ei rappresentavano, o comedie o tragedie. tasso, 20- 19
v.]: posson essere, o, piuttosto, parere chiare le idee,
, ed entrambi dalla sensazione, impressione o commozione, che era detta conoscenza oscura
lui non avessi avuto sì distinto ingegno. o. rucellai, 8-15: perché un
, calcolò freddo distinto, scordando (o gli parve) completamente se stesso.
; più rar. una rappresentazione grafica o figurata: è contrario di vago,
, attitudini); di singolare valore o importanza (una cosa).
di trasporto, il posto distinto, o la classe distinta è il posto migliore
hanno loco distinto per mangiare, / o pure in comunanza / hanno a mangiar con
noi accademisti... avevamo due o tre panche distinte alla destra del professore
elegantemente rilegate), riservate agli omaggi o messe in vendita a condizioni speciali.
); percezione della differenza fra due o più oggetti, e anche il giudizio
: distinguere, riconoscere differenti (due o più oggetti); considerare con criteri
distinzione si potrebbe fare, cioè nobile o vile. boccaccio, 1 -intr.
si può assumere un'affermazione, teoretica o pratica, determinando per quale di essi
che san tommaso fa questa distinzione: o che il tiranno i popoli sei sono
tiranno i popoli sei sono addossato; o che a forza, in un tratto,
, di primario, di secondario, o d'altre chiacchiere, ch'io l'assicuro
più. -senza distinzione: senza eccezioni o discriminazioni; alla rinfusa. -anche:
liberalità ma inconsiderata e senza misura o distinzione. varchi, v-53: si suol
innanzi ogni cosa, senza discrezione o distinzione alcuna. cesarotti, i-391
da tutti gli ordini senza distinzione o esclusione d'alcuna classe, partecipi
d'alcuna classe, partecipi, o possa partecipare a vicenda per un certo
: per distin guere, o distinguersi, per designare senza con
dichiarati, limati, ma non distorti o tronchi: ricevino evidenzia, luce,
, ii-5-81: se per una metà o per meno della metà le discordie sui
gusto, per una altra metà, o per più della metà, esse derivano
fosse discordia, non vi sarebbe alcuna diversità o alcuna distinzione, ma tutte le cose
ma tutte le cose sarebbono confuse o più tosto una sola. campanella, i-155
separazione, divisione, ripartizione (concreta o ideale); anche in rispondenza a un
; anche in rispondenza a un piano o disegno prestabilito: classificazione, distribuzione,
co 'l titolo di 4 favola 'o di 4 festa ', più breve e
esso, sebbene spurio, della distinzione o dilacerazione introdotta dal cristianesimo nell'antica unità
che non fosse per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con
per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con uno sguardo distratto,
veniva corrisposta con uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. che se,
con uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. che se, non potendo
, se tu facessi mostra di distinzione o di preferenza, se tu facessi anche
nobili e i soldati l'ongherina, o giustacuore. a. verri, i-20:
è in rapporto diretto con la dignità o l'ufficio proprio del titolare dell'arma
arma. 9. qualità (morale o intellettuale) non comune; dote singolare
cui una persona gode per qualità personali o per la posizione sociale che occupa;
a oggetti, specialmente di uso personale o di arredamento, oppure anche a locali
nella logica scolastica, ciascuna delle relazioni o aspetti secondo i quali può essere riconosciuta
, le distinzioni sono due, formale o specifica (intercedente fra oggetti di specie
fra oggetti di specie diverse) e materiale o numerica (fra oggetti della stessa specie
: reale (che intercede fra due o più sostanze), modale (fra
la sostanza e il suo modo, o fra due modi della stessa sostanza)
tuttavia la sostanza non potrebbe sussistere, o fra due attributi, egualmente inseparabili,
errore tutto suo, per avere trascurato o non approfondito il momento precedente a quello
su un corpo in modo da allungarlo o tenderlo o dilatarlo; tirare, stirare
corpo in modo da allungarlo o tenderlo o dilatarlo; tirare, stirare, distendere
costoro di fondere una verga d'argento o di copella o d'altro, la
fondere una verga d'argento o di copella o d'altro, la qual verga va
cioè curvo, solamente quando viene teso o distirato da forte mano nell'atto stesso
fa una verga quadra, longa un braccio o più, battuta bene e distirata.
visive e auditive, fuga delle idee o confusione, ecc., e termina
sacro / più ch'agli altri profani arbori o sterpi / alcun riguardo; onde con
distocìa, sf. medie. parto difficile o impos sibile per qualunque alterazione
sibile per qualunque alterazione materna o fetale che ostacoli il compimento del parto
, parto difficile, laborioso, o contro natura. tramater [s. v
, l'attenzione, lo sguardo, o la persona stessa dall'oggetto a cui
stessa dall'oggetto a cui sono intenti o dalla situazione in cui si trovano e
n'è venuto odore al naso / o qualche stilla ne gustò sul vaso.
scrittori, dar sempre loro tali onori, o mercedi, che interamente li distolgano dallo
/ s'incanti tutto solo, / o strisci, brancoli, persista cupo, /
: qual sia maggior distogliere dal peccato o l'amore o 'l timore. cicognani,
maggior distogliere dal peccato o l'amore o 'l timore. cicognani, 3-218:
tolotnei, 2-8: nel qual tempo o poca o nessuna cura ho preso di
, 2-8: nel qual tempo o poca o nessuna cura ho preso di studio alcuno
anteriore, e l'altro sulle coste o sul ventre. tramater [s.
deriv. dal gr. 8tcrrop. o <; * che ha due bocche '
distonare, intr. (distòno o distuòno). disus. essere dissonante
bartoli, 16-1-61: avviene che vogliam dire o fare alcuna cosa che non distuoni né
medie. irregolarità morbosa del tono muscolare o nervoso. -distonia muscolare: alterazione del
perpendicolare sopra l'uscita di sotto, o no. dossi, 141: si die'
piegare, stravolgere, contorcere (il corpo o le membra); scomporre in una
dignità del gentilomo senza dir parole sporche o far atti men che onesti, senza
men che onesti, senza distorgersi il viso o la persona così senza ritegno. folengo
/ né gli distorse gli occhi duri o mesti, / ma lieto disse:
fosse giammai per niuna immaginabile ragione impiegato o distorto in altro uso. calvino, 3-96
, limati, ma non distorti o tronchi. l. salviati, 11-34:
che viene distorto a giudizio di lode o di biasimo adoperando la misura del successo
di biasimo adoperando la misura del successo o dell'insuccesso. -intr. con la
accade alle volte che alle persone letterate o per leggere o per lo scrivere intentamente
che alle persone letterate o per leggere o per lo scrivere intentamente co 'l capo
intentamente co 'l capo inchinato giù, o pure per lo troppo lor ozio,
limaiti per distornare qualche disgrazia consacrano uno o più animali ad un qualche dio buono
: stempro, distempro, torno, distorno o vero frastorno, ciò è far tornare
lopra pietosa ti distomi / il falso pelo o la mentita faccia. lancellotti, io
egli avverrà che quel ch'io scrivo o detto / con tanto studio, e già
, / da le genti talor cantato o letto, / dopo la morte mia viva
sete adorna? /... / o penna, che descrive e poi distoma
sorgo, e scrivo e detto, / o il già scritto distorno, e pur
partita ', quando in una scarsella, o postilla, la dichiarano errata e mal
mancare in quelli il conceputo fervore, o dalla difficoltà dell'impresa atterriti,
dalla difficoltà dell'impresa atterriti, o da cert'altri riflessi distornati, non mancò
), sf. alterazione, momentanea o permanente, della forma o deltatteggiamento naturale
, momentanea o permanente, della forma o deltatteggiamento naturale; deformazione, storpiatura,
di casa. cicognani, 1-180: o che t'àn detto? che sono ferito
fianchi, sembrava indicare che quel pericolo o assalto non le era ingrato.
in tante luogora fedito e distorto, o sconcio, possa guerire per mutamento di
-figur. bartolini, 17-246: o parenti, / da qual triste ramo
, / nei cardini, a serrarsi o aprir, distorta. -alterato nei lineamenti
meglio, ebbe le spalle / distorte o rotte dal sabbioso calle. -piegato
., ii-346: tutti li nani, o distorti, o simili a quelli,
tutti li nani, o distorti, o simili a quelli, tutti li aveva in
invan, ché senza porvi od occhio o mano / risana qual si sia distorto e
pensieri ed opre / di letizia talor veste o ricopre: ecco le vie ch'io
virtù loro, e qual sia molle o forte / a pugnar colla state, e
col verno, / qual s'apra o chiuda all'ampie vie distorte / del pianeta
volte per odio ed altre per favore o per adulazione, viene a noi guasta
cedere, e verrà lacerato, o pure le sue parti, se sono distraibili
iocondo distraiménto e variamento dell'animo. o. rucellai, 2-2-12-167: ma quanto
). ariosto, 182: o letto donator de'premi giusti, / letto
attaccate insieme, non si possono separare o distrarre sicché alcune cedano all'impeto dell'
i-150: nessuno può vendere, donare o in qualsivoglia altro modo distrarre neppure una
ho vendute: / e 'l poco o 'l molto prezzo ch'io n'ho tratto
s. anselmo volgar., xxi-658: o peccati miei, come stracciando mi distraete
, sollecitare, stimolare (facoltà intellettuali o morali, le energie). leopardi
battaglia fosse seguita per la codardia o per la poca fede deu'ammiraglio. gravina
. carducci, iii-24-183: scrisse, o scrive, romanzi che distraggono gli sbadigli
anima sua la fede di calvino, o veramente quella che chiamano della confessione augustana
attenzione dall'oggetto al quale era rivolto o al quale era naturale si rivolgesse;
a recitare l'orazion domenicale, o pure un salmo, che sappiamo, come
un negozio di molta dilettazione, utilità o paura. leopardi, i-236: la prosperità
animo, di cadere in una situazione penosa o difficile; divertire, svagare, stornare
volta trovammo. e sempre, pensando o scrivendo, siamo distratti dalla preoccupazione dell'
) da ciò che si sta pensando o facendo; distogliersi dal fare qualcosa o
o facendo; distogliersi dal fare qualcosa o dal proposito di farla; non prestare
non prestare sufficiente attenzione a quanto accade o viene detto; non pensare più a
a ciò che procura molestia, fastidio o dolore; perdersi in vani ragionamenti,
per la necessità di concedersi riposo fisico o mentale, per risolvere una crisi spirituale
ciò che si fa, con scarsa o punta attenzione; senza un motivo,
; e sopra questi movimenti di contrazione o distrazione io ho pur le tante miscee
: chi per manco di potere, / o per troppa lontananza, / inesperto fromboliere
/ vide il sacco andar distratto, / o morire a mezzo il tratto.
... perché distratta in molte fazioni o membri di cittadini, chiamati appresso a
da un compito, da un pensiero o anche dal vero, dal giusto, dalla
con la mente da un determinato pensiero o intenzione. - anche sostant. leopardi
non pensi a ciò che lo preoccupa o lo addolora. alfieri, 7-243:
murate al domicilio coatto, forse a lipari o a ponza, ed egli tentò di
, che non fosse per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta
necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con uno sguardo distratto, o
o veniva corrisposta con uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. de sanctis
uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. de sanctis, ii-15-343: forse
-porgere, prestare orecchio distratto a qualcuno o a qualcosa: ascoltare con poca attenzione ciò
fugace l'attenzione; quanto è fatto o detto senza l'attenzione dovuta; dimenticanza
troppo grande distrazione di mente nell'orazione o nell'officio divino, dico che sarebbe
il lato degli studi, star qua o stare a firenze è quasi tutt'una:
morta, né più né meno che paimira o pompei. in uno di questi giorni
la minima distrazione. -inversione o trasposizione (dell'ordine naturale delle parole
, che si può dir distrazione o interponimento. -diversione dal tema principale (
illecita) di qualcosa dal suo corso o dalla sua destinazione naturale. -in partic
qualche cibo quando mi ti vedo languire, o un po'di riposo in qualche
un po'di riposo in qualche distrazioncèlla o in un son nellino.
de l'alpi. boccaccio, vii-222: o sopra tutte benedetta, / per
, s'ella sarà figlia d'imperadore o di re coronato, convien per tempo
, e quasi nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo
quasi nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo publico
tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo publico dimori.
finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo publico dimori. fazio,
difficoltà economica, penuria, scarsità di beni o di denaro; necessità, bisogno.
che noi facemo non per distretta di legge o per forza, ma per movimento di
-limitatezza, pochezza (dell'uomo o della sua natura). michelstaedter
costumi di coloro tra'quali vive, o egli è dismodato o è di soverchia cura
tra'quali vive, o egli è dismodato o è di soverchia cura. bencivenni,
confesso che non rider mai viene da crudele o vizioso core; e questa tal fanciulla
perché il tengono sempre in paura, o che non gli vengano meno, o
, o che non gli vengano meno, o che non gli siano tolte. moscoli
- conci. (224): o caro bene, o solo mio riposo,
(224): o caro bene, o solo mio riposo, / che 'l
che da'suoi distretti, ghirlanda alcuna o simili gioiette, che poi per
lenzia farà iudicare se per quello è ubligato o non a tal pagheria; e m'
io lo debbio tenere in distretto, o se pur dando sicurtà, come costoro che
. -per estens.: l'organo o il complesso di organi amministrativi decentrati preposti
taù-li ', ch'è come un visitatore o inspettore del buono o del mal governo
come un visitatore o inspettore del buono o del mal governo nel suo territorio.
circoscrizione di piccole dimensioni (comprendente uno o più comuni) a cui sono preposti
, per oggi, tu ne abbia, o no, il diritto. non ti
dominio di una città indipendente (comune o repubblica). -anche: in età
ii-217: en le parti d'arezzo, o nel distretto, / che voi,
] se none a cittadini, o quegli che sono sotto sua giuridizione: e
, ambito, circuito; le terre limitrofe o circostanti a una città. compagni
vedute maraviglie d'un forassero contorno, o provati agi d'un paterno distretto,
. 5. geogr. territorio o zona nella quale è localizzato un determinato
specie o varietà vegetale ha una diffusione locale,
(per lo più marginale ai continenti o insulare) sul quale è situato e
territorio sottoposto al dominio di un comune o di una repubblica medievale). -
proprio del distretto; preposto alla direzione o al governo del distretto (sia nel
territoriale, sia nel senso di ufficio o complesso di uffici preposti a una circoscrizione
opere note non lo conosce altrimenti; o per presunzione o opinione che si ha
lo conosce altrimenti; o per presunzione o opinione che si ha di lui.
in questo modo: ulisse uccise aiace o no? -figur. provvedere,
a casa, disperse e distribuette o vendendo o donando ai vicini e ai poveri
, disperse e distribuette o vendendo o donando ai vicini e ai poveri ogni sua
scrittori l'andar distribuendo con mano arrogante o vile un costante ed assoluto nome di vinti
in loro le sue qualità, buone, o ree, si rende difficilissimo a separarsene
: a scopi precisi, a incarichi o mansioni prestabilite. — anche assol.
ha inventate una nuova tecnica del romanzo o del dramma, o ur pittore una
nuova tecnica del romanzo o del dramma, o ur pittore una nuova tecnica del distribuire
: assegnarlo alle varie occupazioni della giornata o di un determinato periodo; occuparlo,
disseminato. alvaro, 12-24: due o tre piccoli nèi, grandi come semi
non avendo nello esercito più che sei o settemila fanti, perché gli altri erano distribuiti
/ e collocarli là dove vendetta / o gratitudin gli ami. marino, i-152
, né sull'equilibrio fittizio di adriano o sulle virtù distributive degli antonini né sul
dignità che tiene, secondo il rendimento o secondo i bisogni. dante,
pene, onorando e premiando i buoni o punendo e gastigando i rei; e
tutti gli elementi che costituiscono un gruppo o una classe e che è propria di ciascuno
a collettivo). - aggettivi distributivi o numerali distributivi (anche distributivo, sm
che un numero è valido per più serie o categorie. -singolare distributivo (o singolare
serie o categorie. -singolare distributivo (o singolare adoperato con valore distributivo):
uguali ciascuno facente parte di un gruppo o di una classe. b.
cosa ne può risultar vera, cioè o preso * tutti 'per distributivo, o
o preso * tutti 'per distributivo, o presolo per collettivo. l. salviati
sempre il più costante distributore degli elogi o de'biasimi. manzoni, 341:
, in vari luoghi (un tubo o una rete di condotti per l'acqua
una rete di condotti per l'acqua o il gas, una linea o un complesso
l'acqua o il gas, una linea o un complesso di linee per la distribuzione
elettrica, d'un delizioso color albicocca o giallo canarino, su carta filigranata di fabriano
è addetto a determinate attività di servizio o di vendita al pubblico o alla distribuzione
di servizio o di vendita al pubblico o alla distribuzione di determinati materiali in un'
. -distributore dei giornali: azienda commerciale o commerciante grossista che provvede alla distribuzione
. -distributore cinematografico: azienda commerciale o anche commerciante che cura la distribuzione dei
-nelle biblioteche, impiegato che distribuisce libri o riviste ai lettori che ne hanno fatto richiesta
azione mediante l'introduzione di una moneta o di un gettone, distribuisce l'oggetto
) lasciandolo cadere in un apposito cassetto o scompartimento da cui è agevole ritirarlo e
su questo lago. -il gerente o il commesso di vendita addetto alla distribuzione
movesse voler di tali beni lungo tempo o in perpetuo si provvedesse alla divina gloria
i-iii-246: in qualunque distribuzione di uffici o siano sacri o profani i gesuiti hanno
qualunque distribuzione di uffici o siano sacri o profani i gesuiti hanno qualche ingerenza. verga
: doveva essere sempre accompagnata dalla madre o da una fantesca, ciò che costituiva in
un criterio logico, secondo una misura o anche secondo la volontà divina o le
misura o anche secondo la volontà divina o le leggi di natura). livio
]; le quali sulla scena uscivano o * per verso ', o 'per
scena uscivano o * per verso ', o 'per giogo '. per giogo
notarsi la distribuzione della sua pendenza, o vogliam dire la curva del suo andamento.
nel riferire un fatto a più cose o a più persone. guidotto da bologna
interdipendenza degli ambienti in un determinato edificio o di più edifici in un più complesso
con le caratteristiche funzionali dei singoli ambienti o edifici. michelangelo, v-500: l'
ciascuno di essi riceve una parte più o meno ampia del prodotto o, più
parte più o meno ampia del prodotto o, più abitualmente, del relativo valore
; lo stato della ripartizione del reddito o della ricchezza fra le varie classi o
o della ricchezza fra le varie classi o categorie sociali, fra le varie zone,
tutelavano, e sugli altri che impedivano o reprimevano. gramsci, 9-68: masse popolari
viene risolto questo problema. -distribuzione reale o personale delle imposte: la loro applicazione
la loro applicazione ai singoli redditi netti o al reddito complessivo di ciascun contribuente (
la legge con cui determinate grandezze variano o si ripartiscono nello spazio o nel tempo (
grandezze variano o si ripartiscono nello spazio o nel tempo (distribuzione della velocità in
). 10. tecn. organo o complesso di organi mediante il quale in
fluido motore (acqua, vapore) o di una combustione (motore a combustione)
introdotto nella macchina rispettivamente il fluido motore o la miscela di combustibile e comburente (
riordinare, ricomporre (cose arruffate o intricate); dipanare (una matassa)
da tutte due le parti della strada o sono precipizi grandissimi, o le nevi son
della strada o sono precipizi grandissimi, o le nevi son tanto alte e tanto
spesse che coloro che portano le some, o vadano da man destra o da man
some, o vadano da man destra o da man sinistra, non si possono
sinistra, non si possono distrigare, o con gran fatica. boterò, 6-238:
qualcuno, dal quale poi tardi, o non mai, o non senza grandissima difficoltà
poi tardi, o non mai, o non senza grandissima difficoltà 10 mi fossi
amor distretta. petrarca, 199-x: o bella man, che mi distringi 'l
. 4. trattenere dal fare o dal dire qualcosa; tenere a freno
tenere a freno, moderare (sentimenti o persone). rinaldo d'aquino,
a colparte / distretto 'l verso, o le prose consparte / ho pur talora,
dal distrigniménto del cenobio dimorano nelle celle o due o tre insieme, non appagandosi
del cenobio dimorano nelle celle o due o tre insieme, non appagandosi d'essere governati
non appagandosi d'essere governati dalla cura o dal comandamento dello abate...,
alterata e deviata nutrizione di un organismo o di parte di esso, che si
e della capacità funzionale. -distrofia ipofisaria o adiposo-genitale: malattia caratterizzata da abnorme accumulo
ereditaria. -distrofia del lattante: arresto o irregolarità dell'accrescimento di peso, accompagnato
, malattia delle piante preveniente da mancanza o scarsezza di nutrimento. = voce dotta
acque, quello contraddistinto da acque giallo-brune o brune, con abbondanza di acidi umici
guardalle che da altri non fossino magagnate o destructe. anguillara, 1-13: pose ivi
resta. foscolo, vii-125: la fortuna o con imprevedute rivoluzioni del mondo, o
o con imprevedute rivoluzioni del mondo, o con lentissimo moto perenne distrugge gli egregi
j91: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della sua distruzione indica la superiorità
sua distruzione indica la superiorità di chi distrugge o ride - ma anche l'immediata vicinanza
1-275: chiamerà forse alcuno l'agricoltore o benefico verso le piante fruttuose perché le
difende dall'arsura e dal gielo, o crudele verso le stoppie e l'erbe
che fossero colà i tugurii di paglia o le case di legno della russia, che
, 13-i-484: falda di bianca neve o gelo in monte / così non si distrugge
., 1-229: i romani li cacciarono o per forza gli abbatterono in una valle
fummo ne le porta il vento / o distrugonsi al sol qual neve o cera.
/ o distrugonsi al sol qual neve o cera. tolomeì, 1-66: nella
, / in terra, in acqua o in foco / troverò presto disiata morte?
per via di qualche accidente repentino, o per malattia breve e rapida, non
sode e fatticce, che dopo cinque o sei anni non si sa più se
non si sa più se son donne o strefinàccioli da spazzare il forno. 8
fare, a volontà di lui, cattivo o bel tempo. -recipr.
validità di un sistema di vita, o la fama, l'onore, la
): or fuss'eo el gran tartaro o sol- dano, / segnor de l'
uomo distrusse. savonarola, iii-192: o tu che di'che sono de'difetti
guidi, xxx-5-319: io non arsi [o amore] i tempi tuoi, /
distruggersi) accettare le mutate condizioni, o le accettava disugualmente. 10
e chi in ghiottomia / si getta, o in beveria, / è pegio ch'
del tempo. simintendi, 3-217: o tempo consumatore delle cose, e o
o tempo consumatore delle cose, e o invidiose antichità, voi distruggete tutte le cose
il merito; soffocare un buon sentimento o impulso (o anche pensieri, impressioni
soffocare un buon sentimento o impulso (o anche pensieri, impressioni, facoltà,
determinare la dissoluzione di particolari conoscenze intellettuali o artistiche; far cadere in disuso determinate
distrugge, non sé veramente e il sentimento o lavoro individuale, ma il termine oggettivo
di distruggere. 18. correggere o reprimere i vizi; riparare le colpe
nell'anima. rota, ix-678: o luce del gran padre, o vita,
ix-678: o luce del gran padre, o vita, o via / del mondo
luce del gran padre, o vita, o via / del mondo errante e morto
, ma introduca nuovi ordini durevoli, o piuttosto rinnovi e perfezioni gli antichi,
, in tempo di guerra, il salvatore o il distruggitore della sua patria.
, eversiva. guittone, xxviii-61: o ver destruggitor, guerra mortale, /
a. f. doni, 75: o ladro di tutto il tesoro del mondo
porge un efficace rimedio a mali fisici o morali; che corregge un errore.
essere i contrari delle cagioni produttive o conservative di quel male. pindemonte
male. pindemonte, iii-542: o cupe valli, o monti ermi e sil
pindemonte, iii-542: o cupe valli, o monti ermi e sil vestri
vestri / pieni di deitade, o balze, o grotte / distruggi
/ pieni di deitade, o balze, o grotte / distruggi trici di
materiali costruzioni, anco non affatto annientate o disperse; 4 distruggibile', nel figurato
, di forze, d'argomentazioni; o anco di cose corporali che si dileguano affatto
la salute, le forze fisiche) o morale (come la virtù, la libertà
togli un om fresco e giulivo, / o ultimo accidente destruttivo. ottimo, i-249
, ogni ragionevole considerazione di futuro bene o di futuro male è in lui spenta;
co'tormenti di tutti i morbi, o gravi o leggieri. arrivabene, conc.
di tutti i morbi, o gravi o leggieri. arrivabene, conc.,
principi, affermazioni, concetti comunemente accettati o ritenuti fondamentali. d. bartoli,
veste, luce, velo del vero o dell'idea. -critica distruttiva: quella
. 6. chim. distillazione distruttiva o secca: decomposizione di sostanze organiche complesse
. econ. che causa la rovina finanziaria o altri irreparabili danni economici. -consumo
: il paradiso terrestre... o è distrutto o non se n'ha notizia
terrestre... o è distrutto o non se n'ha notizia. palazzeschi,
lardo], che non sia ben distrutta o liquefatta. -fuso (il
storia di stefano, 6-15: iol o amazerò, e poi al so volto
, i-265: il tuo bel fiore [o gelsomino] / più non muor,
squallido. rebora, 35: o pioggia dei cieli distrutti / che per le
distrutte fuggir. frezzi, ii-18-86: o spirti, se parlar vi lece, /
séte sì destrutti? / per qual iustizia o colpa o in qual vece? s
? / per qual iustizia o colpa o in qual vece? s. giovanni crisostomo
parimente la monarchia ed introdotto in vece o 'l dispotismo o lo stato repubblicano.
monarchia ed introdotto in vece o 'l dispotismo o lo stato repubblicano. baldini, 6-58
particolare riferimento all'azione dissolvitrice del tempo o a forze cieche e incontrollabili).
faldella, 3-14: sei un gran distruttore o divoratore di giornali. 2
che porge efficaci rimedi a mali fisici o morali. campanella, i-64: per
mondo; il quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro,
quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro, verrebbe parimente
: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della sua distruzione indica la superiorità
distruzione indica la superiorità di chi distrugge o ride -ma anche l'immediata vicinanza con
vetri. -diboscamento radicale; estirpazione o deperimento di una coltura. savonarola
corsi delli lor fiumi, consumatori dell'argine o del monte generatore d'esso lago.
le più barbare nazioni... o con le fiamme o co'balsami si studiarono
nazioni... o con le fiamme o co'balsami si studiarono di preservare gli
foreste, e per le balze / erranti o spenti i cittadini, il loco /
ed è in relazione con eventi bellici o con calamità naturali). tjgieri apugliese
a porre definitivamente fuori causa determinati obiettivi o elementi avversari con colpi di grande potenza
4. in senso concreto: persona o circostanza che è causa di rovina,
peccato, esaminare quanto il pontefice ordina o ordinarà, per vedere se è conforme
per partorir scandolo, distruzione della chiesa o altri mali. monti, i-443:
la via di far pace coi castellani, o proseguire la guerra e la loro distruzione
distruzione. 7. rovina morale o spirituale; punizione, dannazione; sofferenza
fa neppur ciò che potrebbe fare, o fa il contrario. pavese, 8-97:
stato non è trapas- samento, trasgressione o distruzione della legge, ma bene interpretazione
distruzione della legge, ma bene interpretazione o limitazione. lambruschini, 2-89: i miracoli
: i miracoli non sono una distruzione o sospensione delle vere leggi date da dio
due forme danno origine all'istinto aggressivo o combattivo, mentre l'eccedenza dei primi sui
dir. annientamento, nella sua materialità o nella sua essenza, di un bene che
codice penale, 411: 'distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere'. ibidem, 490
. -log. distruzione dell'antecedente o del conseguente: negazione della prima premessa
sillogismo ricavata dalla negazione della seconda, o viceversa. dante, conv.,
, danneggiare. -anche: por fine o mettere in pericolo una condizione di calma
introdotti presso qualcuno che si sa occupato o per entrare discretamente in una conversazione,
impedire che un certo effetto si produca o che un fatto avvenga; proibire, vietare
più volte di introdurvi soccorso. ma o disturbati o rotti non riuscì mai loro di
di introdurvi soccorso. ma o disturbati o rotti non riuscì mai loro di averlo
, iii-138: quindi passò egli otto o dieci anni senza grave travaglio, non avendo
7. turbare, alterare il normale corso o equilibrio delle funzioni fisiche, ridurre in
ufficio che non deve essere disturbata o menomata, che non vuole essere confusa con
chiaro all'ascolto (un programma radiofonico o televisivo, una trasmissione); intermittente
. che impedisce che un fatto avvenga o che si raggiunga un certo risultato;
ministri da una spiacevole estimazione, in cui o il sospetto o la calunnia gli aveva
estimazione, in cui o il sospetto o la calunnia gli aveva posti, di star
e non sai bene se più ispiratrici o disturbataci, il suo primo movimento era
il normale svolgimento di un'azione o il verificarsi di un evento; impedimento,
ed agevolezze, per così dire, o impedimenti o disturbi, eccettuatene alcune poche
, per così dire, o impedimenti o disturbi, eccettuatene alcune poche che servono
e di cartesio, 'i quali, o per non aver avuto protezione, o
o per non aver avuto protezione, o per averla avuta equivocamente dai principi,
. b. corsini, 10-7: o mia signora, io ben discerno / che
ed ella: taci e ascolta, o mio bel furbo. beccaria, ii-476:
cioè per lo disturbo de'quattro elementi o umori in quelli. redi, 16-v-314
quale non ebbi virtù di difendermi, o per debolezza d'animo o per troppa delicatezza
difendermi, o per debolezza d'animo o per troppa delicatezza di fibra. d'
di recare disturbo alla tranquillità delle persone o alle loro occupazioni, e variamente configurati
scambio di componimenti scherzosi, polemici o satirici fra poeti estemporanei (per lo
poeti estemporanei (per lo più recitati o scritti sotto forma di botta e risposta
. soffici, i-168: tali giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne;
giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne; e quel genere di canto
principio del peccato rifreni per castigazione corporale o con battiture. giov. cavalcanti, 412
né quando era al governo d'uno esercito o d'una provincia voleva da'suoi subietti
comandamenti? bianco da siena, 40: o dolcissimo agno, / car ti costò
in casa un minimo romoruzzo di discordia o disubbidienza. g. bentivoglio,
comportamento del militare che rifiuta, omette o ritarda di obbedire a un ordine,
a un ordine, attinente al servizio o alla disciplina, impartitogli da un superiore
cavallo si rifiuta di saltare un ostacolo o di compiere interamente il percorso stabilito (
, delle convenzioni sociali (per omissione o con atto deliberato); compiere un
che noi siamo ciò che siamo? o ha egli ceduta loro la proprietà e il
-tr. guittone, 202-2: o carissimi miei, qual è cagione / per
differenza (fra persone, fra oggetti o fra parti dello stesso oggetto).
4. disus. sproporzione fra il desiderio o il bisogno, e le possibilità,
esprime che un numero reale è maggiore o minore di un altro, ovvero che
l'una deve assumere un valore minore o maggiore dell'altra (in partic.
. da dis-con valore negativo e uguaglianza o, rispettivamente, eguaglianza e agguagliamo (v
comp. da dis-con valore negativo e uguagliare o, rispettivamente, eguagliare e agguagliare.
differente (da un altro oggetto o da altre parti o aspetti dello
da un altro oggetto o da altre parti o aspetti dello stesso oggetto: il
un altro, secondo che hanno maggiore, o minore facultà, niuno è che dica
de'signori e vengasi alla conversazione coi pari o poco diseguali. tasso, n-iii-852:
). maestro alberto, 80: o somma consolazione degli animi affaticati, quanto
e d'improprietà; e lodandole, o pur anche vituperandole, ch'io non
e uguale (v.) o, rispettivamente, eguale (v.)
se ne riceve alcun commodo nella vita privata o civile, ma in quanto aguagliator
sassi addosso disegualmente, secondo che più o meno hanno peccato in sì fatto peccato.
che tengan conto dei diritti dell'uomo o della donna, dove disumanamente e nobilmente
induce alla disperazione. onofri, 11-177: o luce a cui parlo, / sii
disumanarsi, e divenire una bestia, o alla men trista un barbaro. galiani
agg. privato della natura umana, o che se ne è spogliato deliberatamente (
, ii-282: i tre uomini, o piuttosto i disumanati della « mary bonfield »
-ant. disumanato di sé o contro a sé: degradato al punto
alla vita di chi vi dorme una o due notti: disumanità. moravia,
fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui domandate. manzoni, 1080:
ha apparenza umana ma piuttosto bestiale, o, all'opposto, sovrumana (spesso
(spesso con un che di misterioso, o anche di mostruoso, di angosciante)
soggiorno disumano, intra gli affanni, / o dell'arida vita unico fiore. d'
..; e disumidite per tre o quattro dì all'ombra, si seminino in
dell'unità (in senso concreto o ideale); dividere, separare,
, 12: per cosa che si faccia o si provvegga, se non si disuniscono
si provvegga, se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, e'non sdimenticano
, dove intervengono molti, tale fermezza o tale concordia che non si possa sperare d'
si possa sperare d'aveme a raffreddare o a disunire dagli altri qualcuno. guarini,
pubblic'aura all'ombra lieta; / o disunirli, e perderli per sempre. papini
terra, né però si disunì dal padre o dallo spirito, ma fu sempre inseparabilmente
2-137: suppone che l'olio, o sia il grasso umano del corpo vivente,
per ciò era costume i simulacri eburnei o criselefantini tenerli in luogo fresco unti con
, 8: la signoria de'romani o per la smisurata grandezza principiò da se
principiò da se medesima a disunirsi, o per la mutazione degli antichi costumi cominciò
, incoerente (una sostanza solida) o di concentrazione (un liquido).
si manifesta in modo sporadico e marginale o in parvenze contraddittorie, slegate, che
e spaziose della campagna circostante la città o nei centri residenziali periferici.
impiastro di fiori [del ramerino] o almeno delle foglie cotte in vino.
quelli che patiscono di disuria, o di gonorrea. targioni tozzetti, 5-121:
dial. usare senza diritto, abusivamente, o anche senza criterio e misura; approfittare
. -ant. rendere poco usato o frequentato, lasciare in abbandono.
, sprecare. michelangelo, i-35: o avarizia cieca, o bassi ingegni,
michelangelo, i-35: o avarizia cieca, o bassi ingegni, / che disusate 'l
cortile. cicognani, 3-64: una o due botteghe nella cui semi- oscurità qualcuno
lo regalava dei vestiti dimessi, uno o due l'anno, biancheria disusata, scarpe
delle infermità, mali per lui nuovi o disusati, e infelicità maggiore che egli
vedute, tutte lucenti e senza mule o cavalli; e la gente del luogo si
hae oste di disusate genti da battaglia o rozzi cavalieri. ugurgieri, 31:
esercitare (una facoltà, fìsica o morale). -anche: l'essere disusato
, gli armadi e i tavolini rotti o in disuso. gozzano, 1007: il
, se dovessero star negli erari seppellite o disutili? spolverini, xxx-1-7: tu mesta
3-520: consumavano il tempo disutilmente, o a giuocare o a cose vane e disutili
il tempo disutilmente, o a giuocare o a cose vane e disutili. d.
2-46: aveva... da cinque o sei figliuoli tutti disutili, per esser
(per impedimento fisico, per inerzia o incostanza di volontà, per ottusità di
frigida] freddissima come e'dicevano, o per le continue tenebre disutilissima alle azioni
piovana... non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il
.. non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo è
facile avvertire che non si possono aggiungere o inserire tra essi la bruttezza, la falsità
padre e di crevascoldi, ci sentiva o implicita o ignara, la disapprovazione della
di crevascoldi, ci sentiva o implicita o ignara, la disapprovazione della propria disutilità
e non con disutilitade d'altrui, o sia amico, o sia nimico. pallavicino
d'altrui, o sia amico, o sia nimico. pallavicino, iii-607:
, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte.
né al disvelamento de'vostri misteri, o accademici, me libera da non so
. manifestare esteriormente, con gli atti o con le parole, il proprio carattere o
o con le parole, il proprio carattere o moti interiori, sentimenti, tendenze,
... / disvelami i segreti, o dea gradita, / pommeli su le
. sì quelle che volte alla germania o piuttosto a tutta l'europa, sì quelle
innominate glebe. / ma tu, o poeta, sì com'ercol dalle /
una persona da un modo di pensare o di agire. zanobi da strata [
mai / scappar ti possa, né tanaglie o lieve / disveglier ne la possano.
acceso fior di colore se ne dilava o smorza, e ben può consumarsi un
logorarsi dall'uso, non però stignersi o disvenire. idem, 9-23-262: l'albero
si disvegna a la fiata levare la mano o per mostrare abondante animo o quasi per
la mano o per mostrare abondante animo o quasi per minaccia de'nemici. francesco
vuole / del dannaggio del vicino / o se 'l vede andare al chino,
nobile e ottima, per disventura, o perché le cose vietate preva- gliono,
ovidio volgar., 2-3: o disventurata, a me parve un'altra
. miracoli della madonna, 35: o asinelio disventurato, maggiore parte hai avuto
desvenuto). ant. che è venuto o sta per venir meno; spossato
s. agostino volgar., 3-135: o tre e quattro volte beati quelli,
ruina, / tu la diverti; o il passo / desvii da quella, e
alcuno rimane adrietro degli compagni per dormire o per altro, quando vuole poi andare
desistere dal porre attenzione a determinati oggetti o da propositi, desideri o decisioni,
determinati oggetti o da propositi, desideri o decisioni, occupazioni, studi, abitudini,
ebreo, 7: io vengo, o sofia, per domandarti rimedio a le mie
/ che non sa che dir deggia o poscia o prima. garzoni, 1-433:
non sa che dir deggia o poscia o prima. garzoni, 1-433: troppa cura
non desvia / il vostro orgoglio, o 'l mio dir troppo umile. alamanni,
, / né l'ha fatto più tardo o 'ndietro spinto. caro,
casi l'opera nostra, non disviarla mai o mutarle natura. -distaccare, separare
ogni colpa, dove non per difetto o di memoria o di giudicio o
non per difetto o di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di
o di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di ballar con
desvia / cosa che voi non sia / o col vostro penser non s'accompagne.
]: 'disviatézza'. stato più o meno abituale di chi è moralmente disviato.
prima giornata, dove li più disviati o fuggitivi di firenze sogliono fare, fu
ben naturato si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia. petrarca, 365-7
o tutte insieme, perché queste non fossero che
: dalle annodanti braccia / di madre o sposa ogni garzone in fretta / si
pascoli, 89: sur una fratta (o forse è un biancore d'ale?
tu tosto disviticchia / dalle vesti anche, o tirator, le braccia.
me in questo stato, / altro voler o disvoler m'è tolto. ariosto,
disporsi a mettere in opera essa volontà o molto o poco, o ancora contrariamente,
mettere in opera essa volontà o molto o poco, o ancora contrariamente, che è
essa volontà o molto o poco, o ancora contrariamente, che è disvolendo.
tutto stolto. fazio, ii-53: o sola eletta e più d'ogne altra degna
/ non siam più nostri, o figli; e in noi già chiuse /
: se alcuno si rompe la gamba o a sé disvolga alcun membro.
che facesse dinanzi la casa di quella, o gli spessi corteggiamenti con quelle disvolture e
de'successi non naturali, non voluti o espressamente disvoluti dalla natura. tommaseo
di forma cilindrica (solitamente di metallo o di materia plastica), nel quale
isabella che scendeva a cercare le forbici o il ditale quando per combinazione c'era
come ditali. -cerchio di metallo o di altro materiale usato per la protezione
usato per la protezione del dito, o da applicare all'estremità di un oggetto
ditata, sf. colpo, pressione inferta o esercitata con un dito. guerrazzi
nella superficie, quasi avessero impressioni d'onde o di ditate. sbarbaro, 1-63:
delle dita che si devono usare sui tasti o sulle corde nell'eseguire un pezzo musicale
sm. (plur. femm. ditèlla o ditèllé). ant. ascella.
l'uomo tre dì, apparendo nell'anguinaia o sotto le ditèlla certi enfiati chiamati gavoccioli
ditionico: è noto solo in soluzione o sotto forma di sali.
in quattro spezie si divide; perciocché o spiega lodi divine, e chiamasi ùmica
spiega lodi divine, e chiamasi ùmica o ditirambica; o narrazioni umane virtuose,
divine, e chiamasi ùmica o ditirambica; o narrazioni umane virtuose, eccedenti l'uso
uso comune, e chiamasi eroica; o biasima e motteggia i vizii, e chiamasi
motteggia i vizii, e chiamasi satirica; o descrive passioni ed affetti, e chiamasi
passioni ed affetti, e chiamasi melica o lirica. tesauro, 2-31: la
, dogmatico, celebrativo, ditirambico, o ripiegato su se stesso. 3
', secondo che trattavano argomenti gravi o scherzevoli, cose cittadinesche o contadine;
argomenti gravi o scherzevoli, cose cittadinesche o contadine; ed ecco il germe onde
l'ora che batte nel tuo polso, o luce / sovrumana, che illumini te
. 2. figur. scritto o discorso esageratamente, enfaticamente elogiativo.
facile pesca, con un fazzoletto che più o meno destramente facevo servire da rete
ciascuna delle parti terminali mobili della mano o del piede, munite nella parte distale
133: vanno sempre scalzi con calcettoni o borzacchini di cuoio di caprio, che
che i latini, ma l'ultimo, o sia dito
in segno di ammirazione, di onore, o anche per scherno, spregio, riprovazione
a dito da qualcheduno per le strade o in qualche altre modo riconosciuti, erano
il sellino delle lenti sul naso, o il nodo della cravatta sotto il mento
che nel compiere il movimento di flessione o di estensione si arresta davanti a un
osserva in molti casi di alterazioni respiratorie o circolatorie croniche. -dito morto: parestesia
dichiara e snoda / che nera sia o rossa la dimandi, / co'diti caffo
autore a ragione chiamò * decretoria ', o sia decisiva, si vide manifestamente il
del signore. monti, x-3-248: o uomo, o del divin dito immortale /
monti, x-3-248: o uomo, o del divin dito immortale / ineffabil lavor
così sapiente. pascoli, 198: o due rupestri isole [capraia e gorgona
8. mistura (di superficie o di capacità) corrispondente alla larghezza di
il dito: in segno di comando o di minaccia o di giuramento, di promessa
in segno di comando o di minaccia o di giuramento, di promessa solenne,
di giuramento, di promessa solenne, o anche di conferma, di affermazione.
, sulla bocca: per intimar silenzio, o per far sapere che non si vuol
. -avere qualcosa sulla punta delle dita o per le dita: conoscerla assai bene
... / disvelami i segreti, o dea gradita, / pommeli su le
mano: fare un favore a qualcuno o dargli confidenza, tanto che questi ne
da siena, 434: però, o donna, impara questo stamane, e
vi venisse a mettere il naso o il dito. -mettere il dito su
sopra, con un senso di irritazione o di malessere. -mettere il dito
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,
alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli..
lire e corone toccano, ma zappe o aratri mai non toccarono ancora con il minimo
del terreno, nata atta a generargli o arbori simili. redi, 16-iii-
ditola, ed in altri simiglianti. o. targioni tozzetti, iii-539: v'è
{ clavaria lutea) e la ditola rossa o corallina { clavaria rubra). nascono
anche sono di esse voci le consonanze o le sinfonie: il ditono, il semiditono
doni, 2-39: quasi in ogni modo o armonia si trovava secondo la prattica usuale
de'ditoni e semiditoni risoluto, diviso o composto, che vogliamo dire, di
commerc. azienda, impresa (individuale o commerciale); nome sotto il quale
'. nome sotto il quale è detta o conosciuta una compagnia di negozio o di
detta o conosciuta una compagnia di negozio o di industria. * ditta 'è parola
formata, deve contenere almeno il cognome o la sigla dell'imprenditore. -teatr.
. -teatr. società formata da due o più attori. -dir. tribut.
'ditta ', con intenzione ironica o di sprezzo, parlando di istituti che
? all'ignoranza, che tiene ditta o colla presunzione, o colla vanità
tiene ditta o colla presunzione, o colla vanità, o colla frivolezza. pirandello
presunzione, o colla vanità, o colla frivolezza. pirandello, iii-422:
dubitare. questo è quella che ditta o disditta si dice. = dallo
senza bisogno di trattamenti speciali del disco o del cilindro (ed è sostituito oggi
ed è sostituito oggi dal magnetofono o registratore). montale, 3-23:
. tagliate, quando è in succhio, o, come dicono in versilia, quando
rutacee (dictamnus albus, dittamo bianco o volgare), alto da 30 cm
rivolto in basso, bianca con venature rosee o tutta bianca, più raramente rosea o
o tutta bianca, più raramente rosea o rossa; il frutto è un insieme
loro patire l'angelo col dìttamo bianco o col papavero nero la morte. cicognani,
di dìttamo. 2. dittamo eretico o cretense o di candia: suffrutice della
. 2. dittamo eretico o cretense o di candia: suffrutice della famiglia labiate
caccia ed hanno le saette nelle carni o nell'ossa, vanno a mangiare questa
amena; / fosse dittamo, o fosse panacea, / o non so qual
, o fosse panacea, / o non so qual, di tal effetto piena
-monte del dittamo: il monte ditte o diete (nell'estremità orientale dell'isola
. in senso improprio. dittamo selvatico, o falso, o nero, o pseudo
. dittamo selvatico, o falso, o nero, o pseudo dittamo: piante più
, o falso, o nero, o pseudo dittamo: piante più o meno
nero, o pseudo dittamo: piante più o meno simili al dittamo. durante
v.]: 'dittamo falso 'o 'pseudo dittamo ': specie di
per la mia ferita / l'avete, o balze degli aerei monti? =
= voce dotta, lat. dictamnus o dictamus, dal gr. { mxtaixvoi
, dal gr. { mxtaixvoi; o slxtcctioc, formazione egea dal nome del
di robespierre si avrebbe potuto dire che o doveva essere il dittatore del mondo o pazzo
che o doveva essere il dittatore del mondo o pazzo. cattaneo, iii-4-125: quando
, xxii-765: io ti saluto, o giovane / dittator dell'italico parnaso.
ogni modo vuol essere fatto a firenze o a siena dove la lingua spira fresca
in nome della scienza, cioè che venti o più volte in quella sua vii
come capo di un governo di emergenza o come capo politico autoritario (cfr.
dittatura come forma di governo autoritario, o del dittatore, come capo politico di
di colorito liberale ma di realtà comunistica o, a ogni modo, dittatoriale, che
contentandomi di affermare dittatoriamente che sono libri o cattivi o di nessun conto. tommaseo
affermare dittatoriamente che sono libri o cattivi o di nessun conto. tommaseo [s
è concentrata la pienezza dei poteri statali o di un governo autoritario, tirannico.
: i suoi colleghi non sono ancora (o spero noi saranno mai) ridotti tanto
dittatrice, sf. donna che esercita, o aspira a esercitare, la dittatura (
.]: ma ci fu delle mogli o sottomogli di dittatori che intendevano fare da
vigenti, da parte di un individuo o di un ristretto gruppo di persone per
da parte di una dittatura militare) o l'instaurazione delle libertà (da parte
politico, conquistato mediante la sovversione esterna o 1'eversione interna dell'ordinamento costituzionale,
avvocati. -dittatura del proletariato (o, letterariamente, dittatura proletaria):
e da giolitti. -dittatura di classe o di casta: egemonia politica, esercitata
in un qualunque settore della vita sociale o del pensiero umano. machiavelli, 303
compariscono gli allocutori, cioè l'ambone o sia l'uditorio. = voce
: zanzare, tafani, ecc.) o circolare (sottordine ciclorrafi: mosche,
patogeni (anofele; mosca tsè-tsè) o malattie (mosca domestica); altri
com posta da due, o anche più, assicelle di legno
anche più, assicelle di legno o di avorio o di argento, unite con
assicelle di legno o di avorio o di argento, unite con cerniera o
avorio o di argento, unite con cerniera o legaccio di cuoio, la cui
cera, serviva per scrivervi con lo stilo o per riprodurvi l'effigie dei consoli
agli amici, com'oggi le fotografie, o distribuivano nella moltitudine il dì dell'entrare
venerati oppure i nomi di persone vive o defunte raccomandate alle preghiere dei fedeli.
nel sacrificio della messa i dittici d'argento o di avorio, che finita la sacra
credetti protestanti. 3. ancona o quadro composto di due immagini distinte,
si lavoravano prima di legno i dittici, o sia gli altarini, che in più
indebitamente due volte la stessa parola o la stessa lettera (ed è il contrario
filol. ripetizione accidentale di una parola o di una frase. 2.
altra di civiltà. la paratassi o la sintassi, il dittongaménto e simili furono
largo e pesante: le e e le o sbagliate ed aperte, aperte fino a
cui una forte: a, e od o, e l'altra debole o semiconsonantica
e od o, e l'altra debole o semiconsonantica: i o u) fuse
l'altra debole o semiconsonantica: i o u) fuse in una sola unità
nostra ciò trovasi egualmente? certo o niuno dittongo si spazia per la toscana lingua
dittongo si spazia per la toscana lingua, o molti più di questi senza dubbio alcuno
, allo stile antico, perde 1'* o ', e 4 filiuolo 'l'4
non comportando la lingua nostra due accenti o fermate in uno stesso vocabolo. prati
; 4 uo 'si scempia in 4 o 'quando nei derivati l'accento viene
lo storico, il rotondo e giocondo o di giotto nel dittongo ou che per pronunziarlo
2. per estens. incontro di due o anche di più vocali che dànno origine
pel dittongo ae quasi sempre per e o per i pronunziamo. lanzi, 1-1-114:
invece della 4 i '; la 4 o 'e il dittongo 4 ou 'invece
-ci). farmac. adatto o destinato ad accrescere la secrezione dell'urina.
. facilità eccessiva e superficiale di parlare o scrivere; logorrea. c. gozzi
divulgandoli, si avrebbe una cronaca o vogliam dire un diurnale gesuitico esatto, che
, e stimano che quanto si dice o scrive contro di essi sia calunnia.
ma qual si sia del mar la forma o '1 moto, / posa diurna mai
ignoto ricetto / d'ignoti abitatori, o del diurno / degli astri albergo,
cavo della mano che tiene l'acqua piovana o la rondinella caduta dalla gronda; vivere
quello dove v'è la sua insegna o la sua impronta. pallavicino, 7-56:
, / oltre '1 denar diurno, o sia per uso, / o per misuso
diurno, o sia per uso, / o per misuso, un fascio ancora o
o per misuso, un fascio ancora o due / portansi seco del lavor già fatto
spolverini, xxx-1-19: che desto, o lasso, o ancor digiuno, o
xxx-1-19: che desto, o lasso, o ancor digiuno, o scalzo, /
o lasso, o ancor digiuno, o scalzo, / e notturno, e diurno
forse / verrà aspettato, né senz'ira o noia, / il congiunto di sangue
gente. -che viene compiuto, o si manifesta, durante il giorno (
spirito). petrarca, 234-2: o cameretta che già fosti un porto /
, i3-i-37i: né mai di mattutina o di notturna / rugiada stille sì dolci
): la paura d'essere inseguito o scoperto... aveva tanto amareggiato
): il sospetto dell'essere inseguito o scoperto... aveva tanto amareggiato
. -con riferimento agli spettacoli teatrali o cinematografici rappresentati nelle ore pomeridiane.
di venire doppo la purgazione, o diuturna o breve che abia a essere,
doppo la purgazione, o diuturna o breve che abia a essere, a la
: senza punto temere arsura di sole o lunghezza e difficoltà di travaglio con diuturno e
dante, par., 18-82: o diva pegasèa che il 'ngegni /
dive. monti, 1-1: cantami, o diva, del pelide achille / l'
, i-5: tu salve, o mia diva!... goda altri
dante, par., 4-118: « o amanza del primo amante, o diva
: « o amanza del primo amante, o diva » / diss'io appresso t
. donna, che per le sue doti o nell'impeto e nell'adorazione che nascono
, / facean dubbiar se mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava
, riservate alle « dive », o « divette », e consisteva in canzonette
vico, 184: un errore o sia divagamento ferino, dentro la gran
spinge oltre determinati confini; distrazione temporanea o astrazione abituale del pensiero; digressione del
oscillare; non sai se di disapprovazione o di assenso; mentre, non sorvegliato dagli
2. figur. allontanarsi, col pensiero o col discorso, daltargomento; scostarsi dal
lavoro, ma spesso, per volubilità o stanchezza, divagando insieme sui più disparati
da un impegno; abbandonare un compito o un lavoro particolarmente importante per distrarsi in
importante per distrarsi in altri meno urgenti o addirittura frivoli; cambiare occupazione. vico
circostanze ed aria; divàgati per trenta o quaranta giorni almeno. soldati, iii-174:
. svagato; distratto in vani pensieri o in occupazioni frivole. d'
ragazzi del coro cominciarono un soave: * o sacrum con- vivium ', a sole
ne i desideri da le memorie, / o calvi, il tuo nome. -stendersi
le città] per man dei nemici o de'concittadini, vennero spesso rinnovati dall'
sotto l'impulso di forti emozioni, o anche per effetto di malattie, di
iii-66: avendo ordinato che si facesse divàn o consiglio pubblico. algarotti, 1-iv-332:
'dey ', e da un consiglio o assemblea de'principali ufiziali, il quale
le camere delle case son tutte scure o senza finestre affatto o con solo qualche
case son tutte scure o senza finestre affatto o con solo qualche piccolo buco, servendo
gran divano della crusca, per quanto dimostrassero o espressione misteriosa o derivazione da altre lingue
, per quanto dimostrassero o espressione misteriosa o derivazione da altre lingue,...
origine orientale, serve ordinariamente per sedersi o sdraiarsi). cattaneo, iii-1-30:
, che 11 dir divantaggio oramai o non serve o non bisogna.
11 dir divantaggio oramai o non serve o non bisogna. = cfr.
sentir se dal ver mi divario. o. rucellai, 2-3-2-63: servano [gli
. ant. modificare, alterare. o. rucellai, 6-29: sovvengavi de'discorsi
sovvengavi de'discorsi fatti intorno alle riflessioni o alle refrazioni, che sovente ne trasmodano
ant. divario, differenza. o. rucellai, 2-6-4-243: né con molta
puntava via via davanti all'uno o all'altro dei suoi piedi divaricanti.
). -per estens.: tirare, o spingere in direzioni opposte (due oggetti
uno dopo l'altro, senza un ritardo o un errore. = deriv.
fiume sul dividersi, dicesi divaricazione, o bivio. targioni tozzetti, 12-9-211:
che un signiore l'aveva compera, o al porgli pregio perché quello la comperassi
. berni, 7: senza vicissitudine o divario / quivi ore né campane non
fare differenza, fare distinzione; considerare o trattare in modo diverso. giovanni da
fare alcun divaro / se egli è bianco o verde o bruno. d'annunzio,
/ se egli è bianco o verde o bruno. d'annunzio, v-1-1077: per
12-24: fa'che per loro si confinino o distinguino per evidenti termini e segni i
cosa si stanca / in praticarsi, o manca /... / opre,
/ provvede destra, se si straccia o sdruce, / e il color le divecchia
, dare a conoscere (con parole o atti, con segni, con indizi)
, s'io non l'ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che me
; sconquassare. simintendi, 3-9: o ch'egli toccasse lo pane colla mano,
, lo pane diventava duro oro; o ch'elli s'aparecchiasse di divellere i
a forza; scacciare (una persona o un animale). dante, par
. / che forza non arà pena o dolore / o gelosia, che dal mio
forza non arà pena o dolore / o gelosia, che dal mio cor divella /
il ben ch'io t'ho voluto, o chiara stella. firenzuola, 878:
, sei reciso / da me, o fiore / della mia carne; e sol
fuor trarre e aprire / due braccia o circa, e tosto che si cuoca,
sommo, e divegliasi a dentro due o tre puntate, ché così manterrà fresche le
s. caterina da siena, iii-94: o carissimo padre, scoppino e divellansi li
geme e dal suo giogo alfine / o con parte del giogo si diveglie. testi
staccarsi, allontanarsi (da una persona o da un luogo: e vi è implicita
l'idea della fatica, dello sforzo o del rammarico). -anche al figur
altra, come se si dovesse diveltare o scassare per uso di vigna. lastri,
, allontanato a forza (una persona o un animale). simintendi, 3-118
un tutto, se divelta dal poema o spostata? 4. figur. disus
e magro; lo collo ebbe sottile, o vero che pareva più che non era
barbate sono maglioli scelti rilevati per due o tre anni in un divelto, la
altro diverso (per un mutamento temporaneo o permanente, inerente alla sostanza o
o permanente, inerente alla sostanza o a qualità accidentali, con processo lento o
o a qualità accidentali, con processo lento o in modo subitaneo), diventare (
autoritade. guittone, i14- 51: o reina de le cità, corte de dirictura
inf., 24-102: né. / o sì tosto mai né i si scrisse
ciechi e altri di qualunque infermità o difetto impediti, quasi tutti dovessero dal toccamento
. poliziano, st., 1-2: o bello iddio ch'ai cor per gli
di firenze. -in frasi interrogative o esclamative (con il compì, predicativo
che): a esprimere viva curiosità o preoccupazione o stupore doloroso per la sorte
: a esprimere viva curiosità o preoccupazione o stupore doloroso per la sorte di una
doloroso per la sorte di una persona o una cosa. guittone, iv-i:
senza admirazione, ch'eglino ripongono, o vero hanno riposto, il poggio di
e coloro che una volta hanno fuggito, o presi sono stati, diventano paurosi.
delle paure di voler doventare una risipola o un flegmone, o qualche simile galanteria