Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.1 - Da DÀHLIA a DALLATO (7 risultati)

ottobre e nasce un solo piccolo in maggio o in giugno; le corna cadono in

egli corre più forte che uno cervio o uno daino, ed ha buono naso

come daini, lepri, capre, o due colombe / o un nido d'

lepri, capre, o due colombe / o un nido d'uccelli tolto dalla cima

i daira altre volte nel giappone, o i califfi nell'oriente. baretti, 1-30

tropicali; possono essere alberi, arbusti o liane; una specie africana (dalbèrgia

, ramificato, foglie opposte, bi- o tripennate, infiorescenze a capolini solitari,

vol. IV Pag.67 - Da DECADRAMMA a DECALCOMANIA (8 risultati)

spontaneamente in un'altra emettendo contemporaneamente una o più altre particelle. = deriv.

affollate di baronesse e di marchese più o meno decadute, di signore senza titolo

case... qualche famiglia decaduta o di ceto medio, d'impiegati o di

decaduta o di ceto medio, d'impiegati o di professori, ha cominciato a cercar

inferiore (e c'è sempre, più o meno implicito, il ricordo biblico della

(e ne possono derivare deformità ossee o fratture). = deriv. da

col quale si trasportano, su carta o su altra superficie adatta, immagini dipinte

altra carta, spalmata prima con destrina o con allume, poi ancora con un

vol. IV Pag.68 - Da DECALIBRATO a DECANIA (10 risultati)

un personaggio, di una situazione storica o letteraria. oriaiti, x-4-21: l'

per il compimento di una determinata opera o il raggiungimento di un certo fine,

il raggiungimento di un certo fine, o devono regolare una ricerca scientifica o letteraria

, o devono regolare una ricerca scientifica o letteraria o filosofica, un'arte, un

devono regolare una ricerca scientifica o letteraria o filosofica, un'arte, un comportamento

il vuoto e il vostro errore / o innocenti d'allor decameroni! boine,

fatto dell'essere che esige omaggio, o, se non lo riceve, non

popolo delle ville fu diviso in centene o centurie di famiglie, e che le

di famiglie, e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci

, e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci

vol. IV Pag.69 - Da DECANIA a DECANTARE (9 risultati)

si dichiara che quel cardinale che è o sarà vescovo di ostia, s'intenda sempre

4. la persona che, per età o per anzianità di nomina, occupa il

però al decano della camera, quando o in questo tribunale o in collaterale accadesse

camera, quando o in questo tribunale o in collaterale accadesse di sedere. di

universitaria; primo fra i colleghi (o per la carica o per l'età)

fra i colleghi (o per la carica o per l'età). g.

tutti incominciavano da questo vocabolo: lodate o decantate. bandello, 2-36 (i-1025)

, con l'epitaffio, decantaste, o lagrimaste più tosto. galileo, 1-1-90:

buio. bocchelli, 1-i-467: poco o tanto se la meritavano anche i padri

vol. IV Pag.70 - Da DECANTATO a DECAPITARE (17 risultati)

pure far disciogliere quei nidi putredinosi o quelle stesse putredini in acqua tepida, e

acqua tepida, e poi per pannolino o per istaccio finissimo feltrarle, che forse sopra

guardarsi, come di sopra accennammo; o finalmente porle in vaso d'acqua limpida

loro abissi le acque impetuose, torbide o glaciali, per decantarle limpide e continue

9-200: quando ella impasta il pane, o vaglia il grano, o decanta l'

pane, o vaglia il grano, o decanta l'olio, la madre ripensa a

come quintiliano, ritenevano d'origine africana o spagnola, e che invece potrebbe essere

e decantata, non lascerà nel fondo arena o fango. 2. figur.

. chi decanta i pregi di persona o di cosa, per abito, e non

, per abito, e non senza eccesso o affettazione. = deriv.

, oppure grandi bacini di forma rettangolare o circolare, disposti anche in batteria)

delitto anarchico, deformi di natura, o deformati da dottrine demenziali. = deriv

foscolo, viii-45: fosse sublimità, o superstizione, o semplicità di virtù, veri

: fosse sublimità, o superstizione, o semplicità di virtù, veri non ascoltò

altri esiliati dai nobili, poi decapitati o proclamati ribelli, ed egli interdetto con

di falce, la tua arpe, o eroe, non decapiterà un giorno anche il

uccelli che beccavano le more sanguigne, o a decapitare con colpi netti e violenti

vol. IV Pag.71 - Da DECAPITATO a DECATISSAGGIO (10 risultati)

decapitati, affogati nei fiumi di francia o sterminati a schiere. de marchi,

primo paio terminano spesso con chele più o meno robuste), inserite sul cefalo-torace

cod speditezza di « tarantino » alla leggera o di velite marrucino arrolato in una

, gr. tardo 8exàoxax (j. o?, comp. da 8éxa 4

cui si può sollevare la cappotta o mantice. moravia, xii-35: mia

). neol. sollevare la cappotta o mantice a un'autovettura. = adattamento

sf. chim. eliminazione di uno o più gruppi carbossilici dalla molecola di

decàstilo, agg. archit. di tempio o portico che ha sulla facciata dieci colonne

. facciata di un tempio; o di un portico di dieci colonne.

4 colonna '. dècathlon (dècatlon o dècatlo), sm. sport. gara

vol. IV Pag.72 - Da DECATIZZARE a DECENNALE (9 risultati)

durante la frenatura, un veicolo o convoglio ferroviario superi un determinato valore di

che si riferisce, che è proprio o che ricorda o si ispira al colpo

riferisce, che è proprio o che ricorda o si ispira al colpo di stato del

per giudicare le cause riguardanti la libertà o la servitù). livio volgar

popolo delle ville fu diviso in centene o centurie di famiglie, e che le

famiglie, e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci famiglie

e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci famiglie.

; che dura dieci anni; che ricorre o si rinnova ogni dieci anni.

. opere di carattere storico, in prosa o in versi, che abbraccia un periodo

vol. IV Pag.73 - Da DECENNARIO a DECENTE (8 risultati)

2. letter. che dura dieci anni o da dieci anni; che abbraccia un

detto ciclo lunare e dai nostri ciclo o circolo decennovennale è quello che si pone

a'teatri d'opera, di commedia o a quelle decenti ricreazioni ch'ella mostrava

fosse che mi apprezzassero della mia dabbenaggine o per la mia costanza ad ogni fatta

qua e là, sulle panche, inginocchiate o sedute le donne che avevo visto fuori

, è trascorso nell'eccesso opposto, o almeno ha voluto esercitare su 'l nobile

a usare coltello e forchetta quassù: o parlare italiano decente: 0 anche solo

meno attento a verun officio di affabilità o di avvenenza decente al grado. gemelli

vol. IV Pag.732 - Da DISPERSORE a DISPETTEVOLE (4 risultati)

rincrescevole spiacere, e a farsi biasimare, o contendendo o litigando,...

e a farsi biasimare, o contendendo o litigando,... o dicendo parole

contendendo o litigando,... o dicendo parole villane, ingiuriose, oltraggiose

dicendo parole villane, ingiuriose, oltraggiose o soperchievoli, con minacce, con rimproveri

vol. IV Pag.733 - Da DISPETTIVAMENTE a DISPETTO (12 risultati)

lui e dicevano dispettivamente parlando: o anfiarao, dove rovini? = deriv

finalmente, dopo aver cercato in due o tre tasche, una bustina a matrice

: e se pur mi rispondi, o uomo, che molti sono li perfetti che

si fa maggior dispetto / che quando o vecchia o brutta le vien detto.

maggior dispetto / che quando o vecchia o brutta le vien detto. marino,

, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio, un affronto.

-figur. ariosto, 5-60: o dio, che disse e fece poi che

a fare io, che ho poco o nulla, è un dispetto. berni,

a marcio dispetto: contro la volontà o il parere di qualcuno, nonostante l'

accompagna con un compì, di specificazione o con un agg. possessivo, e

dispetto: per sfogare il proprio dispetto o, anche, per fare un dispetto

. -avere dispetto di qualcuno o di qualcosa: averlo in uggia,

vol. IV Pag.734 - Da DISPETTO a DISPETTOSO (7 risultati)

lui, che il metta in invidia o in dispetto degli auditori. dante,

un dolce e di un'immagine data o rifiutata. dossi, 412: vorrei ricordare

dante, inf., 9-91: « o cacciati del ciel, gente dispetta »

-in partic. riferito all'abito o al contegno: che rivela umiltà,

brusca e stizzosa, quasi di provocazione o di protesta; sgarbatamente. g

voci, ma bisogni recarvi le vili o le dure o le dispettose. tasso

ma bisogni recarvi le vili o le dure o le dispettose. tasso, aminta,

vol. IV Pag.735 - Da DISPEZZAMENTO a DISPIACENTE (11 risultati)

aspetti turbati, cambiati e dispettosi, come o veggiamo o udiamo che alcuno abbia alcun

cambiati e dispettosi, come o veggiamo o udiamo che alcuno abbia alcun bene. tasso

dottori, 1-158: colti i ragazzi o in gioco o sotto al pero / restan

: colti i ragazzi o in gioco o sotto al pero / restan così con

parole avrebbero qui dunque sonato rimprovero dispettoso o querela impotente. baccltelli, 10-186:

linguaggio del cepperello che scoppietta dispettoso, o brontola fiammeggiando. ojetti, i-818:

che non risponde bene a uno scopo o non si presta a un dato uso;

che consolazione ha uno che concia pelle o uno calzolaio o uno beccaio e molti

ha uno che concia pelle o uno calzolaio o uno beccaio e molti altri artigiani che

e intrapreso con tutte le forze dell'animo o del corpo. prati, 1-51:

non bisognasse più curarsi di vincere, o cercar via di salvarsi qualora abbandonavano i

vol. IV Pag.736 - Da DISPIACENZA a DISPIACERE (10 risultati)

abominava e dispregiava, non per infamia o vituperio de li erranti, ma de li

... e dicesi: 'o piaccia o dispiaccia questa mia invenzione'. guicciardini,

(seguito da un verbo all'infinito o al congiuntivo). rincrescere, rammaricarsi.

, di grazia. -come domanda retorica o in forma dubitativa, non ti dispiace

ti dispiace: per chiedere con cortesia o per attenuare la durezza di un comando

quando ne si pianta qualche dente là o ne si fora la carne. chiabrera,

amore della verità, indipendente dal piacere o dal dispiacere che ne può venire al

dalla frustrazione delle aspirazioni, da contrasti o scontri con altre persone); scontento

ucciderei ch'io facessi cosa che disonore o dispiacere vi fosse. l. frescobaldi,

. cellini, 2-96 (466): o benvenuto, e'sarebbe pur bene il

vol. IV Pag.737 - Da DISPIACEVOLE a DISPICCARE (11 risultati)

non ci ha mai prescritto un cibo o un liquor dispiacevole. p.

solletica come un sapore acre e piccante, o aspro, o acido, o acerbo

sapore acre e piccante, o aspro, o acido, o acerbo, che per

, o aspro, o acido, o acerbo, che per se stesso è dispiacevole

iscorta la giustizia e l'onesto, o la convenevolezza delle maniere; e senza esse

delle maniere; e senza esse o torti sono, od ingiurie, ovvero disconvenienze

sono, od ingiurie, ovvero disconvenienze, o dispiacevolezze, o molestie. =

, ovvero disconvenienze, o dispiacevolezze, o molestie. = deriv. da dispiacevole

d'oro. dispianala in su due trespidi o in su panca. benvenuto da imola

una cosa dal luogo in cui è infissa o attaccata; toglier via, strappare di

se procaccia. / ma fosse caso, o forza del barone, / io no

vol. IV Pag.738 - Da DISPICCATO a DISPIEGARE (17 risultati)

quelle parole subitanee dalla cima dell'anima o chi senza labbra avesse di sùbito parlato

, disgiungersi liberandosi da ciò che trattiene o impaccia, districarsi. cieco, 18-27

non sappia dispiccarsi da un'idea fina o da un sentimento onesto, quando il

un'altro a cui è strettamente unito o in cui è incorporato). pietro

poni in capo d'uno bastoncello trementina o vischio, e mettine nello orecchio, e

in rilievo, staccarsi da un piano o da un fondo; sporgere in fuori,

2-10: ponendo l'amore a una cella o un libro, e simile altre cose

e per coaguli affettivi al marito, o al facente funzione, e dai labbri dell'

. carducci, yiz: a cavallo, o fedeli! tu, wittelsbach, dispiega

velo. / mandami un olocausto, o sommo dio, / che al ciel supplisca

le fere, / per fuggirti, o crudo amore; / né mi vai seguir

). tasso, 1-1-79: pino o palma in aspro monte / fra le

le amate forme impresso ride, / o che il pennel cortese ivi dispieghi /

359: gioite, trionfate, / o felici, o potenti, o larve!

, trionfate, / o felici, o potenti, o larve! e quando /

, / o felici, o potenti, o larve! e quando / il sol

ira dispiega. bonarelli, xxx-5-153: o giustizia d'amore, hai pur voluto /

vol. IV Pag.739 - Da DISPIEGATO a DISPIETATO (12 risultati)

boccaccio, v-46: deh, se o dapne o mirra furo intesi / da

, v-46: deh, se o dapne o mirra furo intesi / da voi ne'

andati in ogni genere di costume o di studio. -mettere in opera,

dispieghi ed erga / senza timor di tuoni o di tempeste. -scaturire,

dante, purg., 33-116: o luce, o gloria della gente umana

purg., 33-116: o luce, o gloria della gente umana, / che

modo da far scom parire o apparire meno evidenti le pieghe).

prova loro che il discoprirsi la faccia. o questo nelle sentenze derivi dalla natia loro

sbarbaro, 1-113: dànnosi in te [o santo fruttuoso], com'io veggo

, 1-22-18: deponi il ferro, o dispietato, o 'l caccia / prima nel

deponi il ferro, o dispietato, o 'l caccia / prima nel petto a

fretta / qual suol cerva da lupo o pur qual suole / dal fiato d'

vol. IV Pag.740 - Da DISPIETOSO a DISPODESTARE (9 risultati)

sol mi mantene. ariosto, 219: o cieli, o fato, o

. ariosto, 219: o cieli, o fato, o destin aspro e

o cieli, o fato, o destin aspro e rio / sotto cui nacqui

aspro e rio / sotto cui nacqui; o dispietata stella, / com'ognor sei

338-24: eo non ce volsi erore / o desplacemento o danno. = deriv

eo non ce volsi erore / o desplacemento o danno. = deriv. dal

potenzia irascibile, et è questa displicènzia o del bene o del male.

, et è questa displicènzia o del bene o del male. capitoli della compagnia

, ii-337: 'displuviato'. specie di cavedio o cortile, menzionato da vitruvio, senza

vol. IV Pag.741 - Da DISPOETICO a DISPOGLIATO (11 risultati)

salivano fino a ieri solo per dispogliarlo o per sostituirlo con pascoli e colture ritenute

. 3. privare una persona o una comunità di ciò che possiede,

abiti, svestirsi; deporre le foglie o la vegetazione (un luogo, una pianta

parini, 301: tu dispògliati, o nisa, infino ai lombi, / siccome

che le altère / tue speranze, o mio cor, se foglia a foglia /

spirituale. -liberarsi da un sentimento o da una condizione abituale dell'animo o

o da una condizione abituale dell'animo o dell'esistenza. -dispogliarsi del corpo:

io di voi amare mi dismanti, / o mi dispogli della vostra spera. ottimo

mani lo ignudo petto, grida: o cadmo, aspettami; o disavventurato,

, grida: o cadmo, aspettami; o disavventurato, dispogliati di queste maraviglie;

disavventurato, dispogliati di queste maraviglie; o cadmo, che è questo? ov'

vol. IV Pag.742 - Da DISPOGLIATORE a DISPONIBILITÀ (13 risultati)

, 16-422: così a te addosso, o melanippo, corse / antiloco guerrier

non abbia possuto mettervi tal peso, o condizione, per essere disposizione necessaria.

disporre, di cui si può usufruire o servirsi per un dato scopo; utilizzabile.

la grande porta, che dava sul fondaco o sulla bottega, posta al livello della

quello cui individualmente appartiene. -parte o porzione o quota disponibile (anche sf

individualmente appartiene. -parte o porzione o quota disponibile (anche sf.,

testamento (in contrapposto a quota indisponibile o di legittima o di riserva).

contrapposto a quota indisponibile o di legittima o di riserva). tramater [s

cui una persona, che ha discendenti o ascendenti, può disporre a sua posta per

può disporre a sua posta per testamento o per atto tra vivi. codice civile,

quindi può sospendere l'esercizio, rinunciare o trasferire la titolarità (in contrapposto alla

alla categoria dei diritti non disponibili o indisponibili). codice di procedura

partic.: libero dal vincolo matrimoniale o almeno da legami sentimentali. -anche sostant

vol. IV Pag.743 - Da DISPONIMENTO a DISPORRE (20 risultati)

soppressione dell'ufficio a cui egli appartiene o alla riduzione dei suoi ruoli organici,

: 'disponibilità', stato d'impiegato civile o di milite, che rimandisi a tempo dal

che prestava, con parte di stipendio, o tutto, potendo essere quandochessia richiamato.

tenevano sarebbero collocati in disponibilità per due o tre anni o pure in una disponibilità indefinita

in disponibilità per due o tre anni o pure in una disponibilità indefinita.

. condizione di una realtà (umana o inanimata) che si dà a conoscere apertamente

. gioberti, 1-ii-33: gl'instituti o siano sacri o profani possono perire per

, 1-ii-33: gl'instituti o siano sacri o profani possono perire per legge espressa,

possono perire per legge espressa, universale, o per parziali, moltiplici, successivi disponimenti

disegno; mettere in un determinato luogo o in un particolare modo (persone

in un particolare modo (persone o cose). -riferito a un gruppo di

, esplicare secondo la giusta misura o proporzione. giamboni, 7-34: in

granacci e il rosso! quali tempi o facciate nuove dipinsero antonio da s.

, giorno, ii-91: ora imponi, o signor, che tutte a schiera /

-rifl. assumere una data forma o posizione o aspetto; atteggiarsi; accingersi

. assumere una data forma o posizione o aspetto; atteggiarsi; accingersi con particolare

i-364: la natura influisce sulle idee o credenze di qualunque animale...

in partic., riferito a dio o ad altro principio soprannaturale a cui si

, / senza pietà, senza legge o ragione. lemene, xxx-5-204: la

giove in poter, di giove, o figlio, / che giusta suo talento /

vol. IV Pag.744 - Da DISPORRE a DISPORRE (14 risultati)

l'espressione, orale o scritta); inquadrare in schemi concettuali

bell'ordine quello che si ha a dire o scrivere; poi espri merlo

sa per esperienza quanta diversità cagioni il troncare o no. a. verri,

spirito (ed è accompagnato da un avverbio o da altra determinazione di modo).

bocca. la bocca significa l'anima o l'intelletto e vuol dire: disponti bene

abito, per il quale ci disponiamo o bene o male intorno agli affetti di sopra

per il quale ci disponiamo o bene o male intorno agli affetti di sopra assegnati

8. figur. rendere incline o propenso; indurre, incitare, invogliare

per lo più da una prop. finale o da un compì, di fine)

compie. pulci, 10-41: vincere o morir dispose certo. ariosto, 27-68:

converso la toga in santambarco? / o se nella mia mente abbia disposto /

abbia disposto / fare il barbiere, o di tonton la stuffa, / non

che nessuno il quale fusse stato eletto o ambasciadore o commessario potesse, per non

il quale fusse stato eletto o ambasciadore o commessario potesse, per non andare,

vol. IV Pag.745 - Da DISPORRE a DISPORRE (11 risultati)

costruito con un compì, di fine o con una proposizione subordinata introdotta da a

atto giuridico il trasferimento, l'estinzione o la modifica in senso sfavorevole di un

in senso sfavorevole di un diritto, o di un bene, di propria appartenenza

salvare detti stati in qualunque mani, o a confortarli, e operare venghino in mano

cioè atti giuridici che determinano la perdita o la riduzione dei propri diritti patrimoniali.

nel fatto che il suo titolare (o, in casi particolari, anche un'altra

, 50: non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col

la propria autorità assoluta su una persona o su gruppo di persone; provvedervi a proprio

te piace / di me disponi. instabile o costante, / sarai sempre il mio

da un'assemblea si riduce a cinque o sei teste, le quali dispongono delle

: onde io posso andarmene domani, o star qui dieci anni. -con

vol. IV Pag.746 - Da DISPORTARE a DISPOSITIVO (15 risultati)

dipose [la tavola della madonna], o dispose, come si dice volgarmente,

presto patiscono da tiranni, che altro, o per l'usurpazione del demonio, o

o per l'usurpazione del demonio, o per disportarsi troppo stranamente co'sudditi loro

). ant. e letter. dato o promesso in matrimonio; sposato.

. 2. secondo una determinata disposizione o figura. chiose sopra dante,

sizioni; atto a disporre favorevolmente, o a predisporre (propriamente nel linguaggio filosofico

i-380: assolutamente negavano ogni virtù effettiva o dispositiva nei sacramenti, dicendo che l'

, da zazzere / poco intendenti, o da persone stitiche, / che abbin

3. dir. che contiene disposizioni o clausole (la parte di un atto

in cui ciascuno dei litiganti ha ragione o torto, e fissa per conseguenza i rispettivi

conseguenza i rispettivi diritti di ciascuno; o, trattandosi di sentenza penale, contiene

di sentenza penale, contiene l'assolutoria o la condanna dell'accusato. -norme dispositive

fondamentale dell'atto amministrativo (provvedimento) o giudiziario (sentenza), preceduta dalla

che emette l'atto (cioè la disposizione o il complesso di disposizioni che l'autorità

dicesi di quella qualità di scrittura, o parte di pubblico istrumento, che è

vol. IV Pag.747 - Da DISPOSITO a DISPOSIZIONE (14 risultati)

tecn. congegno applicato a una macchina o a un impianto per ottenere determinati effetti

effetti (eliminare eventuali inconvenienti del funzionamento o aumentare e migliorare le prestazioni della macchina

sicurezza: congegno che serve a eliminare o diminuire il pericolo inerente al funzionamento di

dal diritto fossero esegutori di tali disposizioni, o elle sian fatte sicché abbian forza in

fatte sicché abbian forza in vita del dispositore o per dopo sua morte.

impoverisca. 2. chi favorisce o fomenta; fautore, istigatore, promotore

forze nemiche lungo la frontiera, nei fortini o altrove, dovrà esserci data dall'interno

delle stelle e de'venti prenunzii la tempesta o la bonaccia futura. tasso, iv-339

tra la folla delle intuizioni, formate o almeno abbozzate interiormente, noi scegliamo; e

cui sono disposte le parole nel periodo o sono articolate le varie parti di un'

. -modo di disporre elementi figurativi o archi- tettonici, e il complesso delle

s'è attribuito valore eccessivo da questo o da quello. 4. modo

operazione, ma diversifica secondo le disposizioni o naturali o avventizie. giordani, iii-70

ma diversifica secondo le disposizioni o naturali o avventizie. giordani, iii-70: in

vol. IV Pag.748 - Da DISPOSIZIONE a DISPOSIZIONE (20 risultati)

colgono in disposizione d'umidità d'aria o prossimano a piova. 5

così, violenta, due, o tre anni prima si carica così eccedentemente di

qualche seminio di male,... o avesse qualche vizio istrumentale, o qualche

. o avesse qualche vizio istrumentale, o qualche disposizione ad altra malattia. fogazzaro

chi va a visitare l'infermo debbe parlare o star cheto secondo la disposizione che vede

leopardi, i-131: come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro

disposizione di natura, per quanto semplice o sgraziata, spira tuttavolta per chi la contempli

7. condizione adatta, favorevole; elemento o fattore che concorre a produrre un dato

disposizione al mortale. caro, 12-i-63: o piaccia a dio che nasca l'occasione

lavoro, a un dato comportamento virtuoso o vizioso); attitudine, capacità.

d'umori che sia bilioso e collerico o pure malinconico e flemmatico, se non è

non è la virtù che vada frenando o nascondendo per quanto può all'altrui guardo

.. si trasformarono passando nella tradizione o nella leggenda o dinanzi la fantasia dell'artista

trasformarono passando nella tradizione o nella leggenda o dinanzi la fantasia dell'artista che li

e quantunque e'torni in danno di questo o di quello privato, e'sono tanti

figliuoli gli piace, per testamento, o per libera disposizione. montecuccoli, 1-4

ordine sia generale (derivante da legge o decreto) sia particolare (derivante da

soggetto determina il trasferimento, l'estinzione o la modifica in senso sfavorevole di un

-figur. riferito a dio, alla fortuna o altra volontà soprannaturale di cui si ravvisi

puon resistere i nostri sagaci pensieri o la nostra prudenzia alla sua fatale disposizione,

vol. IV Pag.749 - Da DISPOSSATO a DISPOSTO (10 risultati)

disporre a proprio talento di una persona o di un bene. -essere in disposizione

: potere servirsi liberamente di una persona o di una cosa. -in partic.

sua disposizione dodici messaggeri di stato, o piuttosto esecutori infallibili delle assolute sue volontà

di qualcuno, essere ai suoi ordini o alle sue dipendenze. bembo,

ii-317: luciano bonaparte sarà qui questa sera o domani. il ministro dell'interno gli

un alto funzionario del ministero degli esteri o del ministero degli interni. -ufficiale a

disposizione, attitudine, capacità (fisica o intellettuale o morale). lancellotti,

attitudine, capacità (fisica o intellettuale o morale). lancellotti, 1-19:

la docilità... è quella dispostézza o attitudine a capire e ricevere gli altrui

per lo comandamento della tua maiestade, o imperador vittorioso, e'sia apparecchiato dinanzi

vol. IV Pag.750 - Da DISPOSTO a DISPOSTO (31 risultati)

.. sofferente per qualche impedimento fisico o psichico, o comunque poco da natura disposta

per qualche impedimento fisico o psichico, o comunque poco da natura disposta alla completa

, quando alcuna di queste parti, o brieve o lunga o altrimenti disposta,

alcuna di queste parti, o brieve o lunga o altrimenti disposta, viene loro

di queste parti, o brieve o lunga o altrimenti disposta, viene loro parendo senza

senza vaghezza, senza armonia, aggiugnervi o scemar di loro, o mutare e trasporre

, aggiugnervi o scemar di loro, o mutare e trasporre, come che sia

e trasporre, come che sia, o poco o molto, o dal capo o

, come che sia, o poco o molto, o dal capo o nel mezzo

che sia, o poco o molto, o dal capo o nel mezzo 0 nel

o poco o molto, o dal capo o nel mezzo 0 nel fine. buommattei

. 3. riferito alla complessione fìsica o all'aspetto, unito con gli avv

, unito con gli avv. bene o male. -anche assol.: robusto

passati... i dui anni, o che ella gli venisse a noia,

che ella gli venisse a noia, o che egli fosse de la persona mal disposto

, favore, soddisfazione, consenso, o, al contrario, avversione, ostilità

per lo più accompagnato da un avverbio o da altra determinazione di modo. -spesso

pensi per qual maniera, / tacendo o ragionando, porrà da quello stato /

disposto, e loro, credendo el contrario o almeno non si persuadendo questo, m'

, proclive, propenso (per ragionamento o impulso spontaneo): è accompagnato da

): è accompagnato da un complemento o da una prop. subordinata che determina

son disposto. guarini, 308: disposto o non disposto che tu sii, hai

, 18-170: medoro era disposto o di morire, / o nella tomba il

disposto o di morire, / o nella tomba il suo signor coprire. d

a quello posto, / perch'è negletto o che ha terreno asciutto, / sta

quel giorno sino a notte per cinque o sei leghe da terra. magalotti,

: dotato di naturale tendenza a sentire o agire in un dato modo; naturalmente

aiuto di altri. spolverini, xxx-1-44: o sempre al proprio danno e sempre /

necessari a una data mansione, servizio o uso (una persona o una cosa

mansione, servizio o uso (una persona o una cosa); adatto, idoneo

apparecchiato; pronto a un determinato uso o servizio; disponibile. medispini, 1-549

vol. IV Pag.751 - Da DISPOTICAMENTE a DISPOTISMO (13 risultati)

hanno nel mezzo una ruvida pelle, o cotica aspra e granellosa. lustri,

avverto intanto che tu ti tenga disposta o per lunedi o per martedì o per

che tu ti tenga disposta o per lunedi o per martedì o per mercoledì.

disposta o per lunedi o per martedì o per mercoledì. -raro. duttile

amicizia né familiarità con una musa appigionata o venduta all'autorità despotica da me sì

: quando ha trovato da mangiare, o meglio ha imparato a trovarselo s'è

leopardi, ii-906: qualsivoglia principe cristiano o no, fosse stato anche molto più

despota, del tiranno; che ha o rivela le caratteristiche dell'assolutismo. casti

., rifugiatisi in italia, inventarono o qui impararono il giro delle lettere di

un altro distingue il governo despotico o signorile dal familiare o paterno. redi,

governo despotico o signorile dal familiare o paterno. redi, 16-v-376: il

concentrato nelle mani di una sola persona (o di un ristretto gruppo di persone)

... per contenere il sobor, o senato, che livellato avea la potenza

vol. IV Pag.752 - Da DISPOTISMO a DISPREGIARE (19 risultati)

potere all'interno di un gruppo sociale o comunque nei confronti di altre persone.

sf. medie. disturbo del movimento o della funzione coordinata. = voce dotta

. che suscita un senso di ripugnanza o provoca un giudizio di riprovazione (per

di riprovazione (per le sue qualità o per le condizioni in cui si trova

quello. 2. di poco o nessun conto; trascurabile. zeno,

-che suscita negli altri un senso di pena o un sentimento di compassione (per la

compassione (per la sua grande umiltà o povertà): misero, meschino.

vaghi. 3. di poco o nessun conto, trascurabile. salvini,

), sm. letter. giudizio o moto dell'animo col quale si nega

dell'animo col quale si nega valore o si rifiuta l'assenso ad alcunché,

considerato come indegno, dannoso, inutile o vano; dispregio, negazione, rifiuto

, tenere in dispregianza: considerare indegno o inutile o vano; spregiare, tenere a

in dispregianza: considerare indegno o inutile o vano; spregiare, tenere a vile.

un atteggiamento di superiorità (verso qualcosa o qualcuno); reputare di qualità inferiore

qualcuno); reputare di qualità inferiore o di bassa condizione o di trascurabile importanza

di qualità inferiore o di bassa condizione o di trascurabile importanza, giudicare ignobile o

o di trascurabile importanza, giudicare ignobile o spregevole; biasimare; non prendere in

anche a parole) disprezzo verso qualcuno o qualcosa; disprezzare, vilipendere; umiliare

; avvilire. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402: 3-42:

vol. IV Pag.753 - Da DISPREGIATAMELE a DISPREGIO (17 risultati)

, 101: lo scemare similmente si fa o per dimostrar la cosa assai piccola o

o per dimostrar la cosa assai piccola o per avvilirla e spregiarla o per accarezzarla

assai piccola o per avvilirla e spregiarla o per accarezzarla e adularla. i primi dicon

. che è ritenuto di poco valore o di scarsa importanza; che è

scarsa importanza; che è respinto o evitato o trascurato perché indegno o

; che è respinto o evitato o trascurato perché indegno o inutile o

o evitato o trascurato perché indegno o inutile o spregevole; disprezzato, vilipeso,

o trascurato perché indegno o inutile o spregevole; disprezzato, vilipeso, tenuto

. fazio, i-n-56: pàrete [o donna] sì vile, / sì dispregiata

. che assume un atteggiamento di superiorità o di rifiuto verso valori comunemente accettati,

comunemente accettati, giudicandoli indegni di rispetto o di osservanza; che si oppone con

gloria umana. alfieri, 1-48: o tu, di morte / dispregiator, scegli

superbia; che si contrappone con insolenza o con provocante leggerezza; spregiatore, derisore

divenir gli uomini disprigiatori di dio, o almeno poco riconoscitori de la potenza sua,

cui si nega 0 avvilisce il merito o il valore attribuito comunemente a una persona

a me venerate, ma dimostrarlo senza ira o dispregio. d'annunzio, iv-2-275:

re, né villano alcuno dispregio, o pregio porta che per l'opera sua,

vol. IV Pag.754 - Da DISPRENDERE a DISPREZZARE (18 risultati)

dante, inf., 23-93: o tosco, ch'ai collegio / dell'ipocriti

venire, se dirà ch'è matto o pigro o lento. guittone, i-4-28:

se dirà ch'è matto o pigro o lento. guittone, i-4-28: come

. che è reputato indegno di rispetto o di considerazione; che non si

fosse lungamente durato, io avrei dovuto o impazzire o scoppiare. leopardi, ii-102

lungamente durato, io avrei dovuto o impazzire o scoppiare. leopardi, ii-102: l'

. 2. che è di poco o nessun conto, di scarsa importanza;

, accompagnata... dallo scorno o disprezzagióne (per darle il nome di femmina

104: né mai la troppa familiarità o la lunga dimestichezza generò o stracchezza

troppa familiarità o la lunga dimestichezza generò o stracchezza o disprezzamento nel petto di

la lunga dimestichezza generò o stracchezza o disprezzamento nel petto di alcun di loro.

2. atteggiamento di chi si sente superiore o immune (rispetto alle necessità della sorte

immune (rispetto alle necessità della sorte o alle lusinghe della vita).

le virtù, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato,

mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla città certamente

non sia indegnissimo di stima per sé, o che meriti più che pochissimo nella sua

so dire se * misantropia 'o * disprezzantropia '. = voce formata

(spesso per un moto di superbia o di orgoglio, ma anche per consapevole

vol. IV Pag.755 - Da DISPREZZATAMENTE a DISPREZZO (11 risultati)

cotale ardimento suo non vorrà essere ignorante o maligno stimato. p. fortini,

che disprezza, che denigra, umilia o avvilisce; sprezzante, offensivo. giov

tale, che sentisse punto del disprezzativo o deltingiurioso. 2. gramm. spregiativo

/ disprezzator sembiante. foscolo, 1-43: o tu, superbo / disprezzator di morte

i-101: s'io non ti lodo, o saladino, ingiusto / disprezzator son di

essere più maestria, effetto d'ispirazione o d'arte consumata; nella 4 disprezzatura

disus. di nessun valore o importanza; vano, inutile; vile,

disprezzevoli, come il desiderio degli onori o delle grandezze. denina, xviii3- 741

consi derazione, di stima o di rispetto verso altri (persone,

di neri capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva

neri capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva di tenerli

vol. IV Pag.756 - Da DISPREZZOSO a DISPROVVEDUTAMENTE (21 risultati)

2. in senso concreto: atto o parola che indica disprezzo; dispetto,

governi e di religioni, fra borie o disprezzi per barbaro spirito di nazionalità,

risse di guerra, e furori di partiti o di civili discordie. leopardi, i-643

i-643: l'uomo che ha perduto, o per viltà e vizio, o per

, o per viltà e vizio, o per forza delle avversità e nelle contraddizioni e

vi furono tratte schioppettate, a prova o a disprezzo. comisso, 1-172: ne

: andar neglette le tue forme [o venere] in lenno / da fiere

accorti e sagaci si lasci sopraffare da uno o due,... ma col

1-540: ma s'eolo disprigiona / o l'aquilone, o 'l noto, /

eolo disprigiona / o l'aquilone, o 'l noto, / tentano i flutti suoi

quegli aggiunti i quali sono troppo maggiori o minori che alla cosa non si conviene

se noi chiamassimo una composizione di prosa o di versi, che fusse ben mediocre,

fusse ben mediocre, divina, o una quantunque eccellente e divina, ingegnosa nominassimo

[tommaseo]: se le parti multiplici o le sumultiplici della prima e seconda grandezza

grandezza aranno in fra di loro minore o maggiore ragione, che non aranno le

, che non aranno le parti multiplici o sumultiplici della terza o della quarta:

le parti multiplici o sumultiplici della terza o della quarta: si dice per il

grandissimo spazio; laddove gli errori viventi o son passati del tutto, od oppugnati

di macedonia, forse minor principe, o almeno non disproporzionato rispetto alla grecia,

si fosse verbigrazia un duca di milano o un re di napoli in italia. m

per natura di non rifiutare alcun sito o terren che sia, tuttavia...

vol. IV Pag.757 - Da DISPROVVEDUTO a DISPUTA (25 risultati)

. ant. staccare. monte o l. frescobaldi, xlii-1-50: il giglio

. il disputare; discussione fra due o più persone (fra cui ordinariamente vi

cui ordinariamente vi è contrasto di giudizi o diversità d'interpretazione) per definire la

per definire la verità di una dottrina o la realtà di un fatto.

: nella disputa nostra il parlar lungo o brieve non dà o toglie la vittoria,

nostra il parlar lungo o brieve non dà o toglie la vittoria, ma la fermezza

toglie la vittoria, ma la fermezza o la fievolezza de gli argomenti; e

dispute interminabili sulla natura logica di questo o quel giro di parole, staccato dal

forma di dialogo (in sede scolastica o accademica) fra chi difende una determinata

carducci, iii-7-45: uno dei vizii o meglio degli abusi della scolastica fu di

volavano come insulti. -libro (o parte di un libro) che riporta una

maggiore responsabilità di chi più sa (o più vuole) di fronte a chi sa

) di fronte a chi sa meno (o vuole meno), sono da mentovare

) sino alli trenta anni. -quadro o scultura rappresentante una disputa. baldinucci,

opinioni) circa una decisione da prendere o una soluzione da accettare. giov

, se questa guerra il comune pigliasse o lasciasse; la quale, in ultimo,

è meglio essere amato che temuto, o e converso. sarpi, i-2-31: le

dispute e dissidi / d'oscura idea o di parola vana. alfieri, 1-1095:

cui possa ciò venire in disputa, o è amore... o è desiderio

disputa, o è amore... o è desiderio del bene assente.

bene assente. -essere disputa o in disputa: discutersi, porsi la

il vegetabile diretta- mente se li riproduca o se i medesimi animali, lasciando il

quelle dispute angela rinchiudeva luli per un'ora o due in una stanza, al buio

e diceva bene: « metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi

) di combattere per acquisto di trionfi o trofei. -stare in disputa: trovarsi

vol. IV Pag.758 - Da DISPUTABILE a DISPUTARE (18 risultati)

disputabile ', chiara da sé, o tant'alta che sarebbe un profanarla il voler

certo ancora, e da rischiarare disputando o altrimenti. b. croce, iii-25-

di poeti e artisti. asserzione disputabile o, piuttosto, suscitatrice di dispute, che

fusse vera, sarìa meglio non esser nato o di esser subito morto dopo la natività

validi argomenti l'opinione propria, o impugnare le opinioni altrui (intorno a un

si disputò assai quale sia più ambizioso, o quel che vuole mantenere o quel che

ambizioso, o quel che vuole mantenere o quel che vuole acquistare. bruno, 3-45

fondo, ricercare se l'arte sia, o non sia, e se è,

disputa qual sia stata più grave, o la legge vecchia di moisè o la

, o la legge vecchia di moisè o la evangelica. canti carnascialeschi, 1-416:

partic.: sostenere una disputa scolastica o accademica circa uno o più punti di una

una disputa scolastica o accademica circa uno o più punti di una dottrina, per

una dottrina, per dimostrarne la verità o confutarne gli errori. iacopone,

2. ragionare, consultarsi tra due o più persone in vista di una decisione

di tutti gli argomenti che militano prò o contro la deliberazione di cui si tratta

se [h, cauterio] debba farsi o nella nuca o nel braccio.

] debba farsi o nella nuca o nel braccio. goldoni, viii-661: credete

sia un affare da spedire in una o due sessioni? né in quattro,

vol. IV Pag.759 - Da DISPUTATIVO a DISPUTATO (14 risultati)

, ii-40: or se'tu sordo, o t'infigni, o non sai /

se'tu sordo, o t'infigni, o non sai / quant'è la furia

non il poterla alcuna volta vedere, o talvolta di lei ragionare con alcuno, o

o talvolta di lei ragionare con alcuno, o seco stesso di lei dolcemente pensare.

-difendere, salvaguardare un bene proprio o altrui contro gravi e imminenti pericoli.

manovrare in modo da guadagnare il sopravvento o il vantaggio del vento, relativamente ad

del vento, relativamente ad una nave o ad una squadra che si ha in

di mettersi, rispetto a quella nave o squadra, più verso l'origine del vento

verso l'origine del vento, o al sopravvento di essa. 11.

è di tre maniere: dimostrativo, o vero scientifico; dialettico, o vero disputativo

dimostrativo, o vero scientifico; dialettico, o vero disputativo; sofistico, o vero

, o vero disputativo; sofistico, o vero ingannevole. piccolomini, i-95:

senza querela, ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. muratori,

ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. muratori, 8-ii-186:

vol. IV Pag.760 - Da DISPUTATORE a DISQUILIBRARE (20 risultati)

: la tradizione critica francese offre poco o nulla in queste parti della filosofia, e

della filosofia, e gli odierni disputatori o trattatisti non escono dalla cerchia francese.

il disputare; dialogo animato fra due o più persone circa una verità, sostenuta

. -in partic.: discussione scolastica o accademica che si svolge, sotto la

, sotto la presidenza di un maestro o di un moderatore, fra chi propone

altri avanzava; eloquentissimo era reputato, o vero in disputazioni, o vero in aringare

era reputato, o vero in disputazioni, o vero in aringare. lorenzo de'medici

[nel teatro] diurne ragunanze o per musica, o per disputazioni di scienze

diurne ragunanze o per musica, o per disputazioni di scienze, o per sperimenti

musica, o per disputazioni di scienze, o per sperimenti di fisica, o per

, o per sperimenti di fisica, o per qual altro argomento si voglia.

accorda, ma del quando / o prima o poi, c'è varie oppinioni

ma del quando / o prima o poi, c'è varie oppinioni / e

un'adunanza, quale de'due colori rosso o verde si debba preferire. botta,

così detto diritto naturale e universale, o idea innata del giusto e del bene

ii-375: mirabilmente parla tulio contro questo o male o disagio del corpo, che

mirabilmente parla tulio contro questo o male o disagio del corpo, che tu vogli

io ciò fatto, si debba o riprendere o punire. -esservi, accadere

fatto, si debba o riprendere o punire. -esservi, accadere disputazione:

. croce, iii-25-122]: una qualità o, per meglio dire, una disqualità

vol. IV Pag.761 - Da DISQUILIBRIO a DISREGOLATO (17 risultati)

agita improvvisa / di correr foga, o rio vento rapprende / il sudor nella

questo disquilibrio di commercio ha tolto in otto o nove anni alla nazione napolitana quasi

detta disquiparanza tra cagione et effetto; o tra superiore et inferiore. =

, l'intemo calore dell'anima informi o accenda la tua parola, o parlata

informi o accenda la tua parola, o parlata, o scritta. 2

la tua parola, o parlata, o scritta. 2. discutere o

o scritta. 2. discutere o discorrere intorno a una questione con minuziosa

2. esposizione minuziosa (parlata o scritta) di una teoria (e

con lo scudo del libretto delle conclusioni o disquisizioni matematiche. p. verri, 2-1-

ne soffriva e si era fatto arrivare quattro o cinque pubblicazioni in proposito. =

. figur. estirpare (un male fisico o morale); soffocare (un sentimento

voglia no è guaire leggero desradicare per sermone o per altro, siccome non leggera

medie. malformazione congenita causata da difettosa o incompleta saldatura delle due metà di organi

. anormalità caratterizzata dalla presenza di una o più disrafie e dai disturbi che ne

], 119: qual parte delle scienze o delle cose non fu saccheggiata da questo

disragióne, sf. ant. mancanza o perdita della ragione, insensatezza,

. atto dell'uomo senza buona ragione o contro a buona ragione. = comp

vol. IV Pag.762 - Da DISRESTAURARE a DISSANGUATO (9 risultati)

, che subito si sfrenano in disgressioni o inefficaci, o strabocchevoli, o disregolatissime

subito si sfrenano in disgressioni o inefficaci, o strabocchevoli, o disregolatissime. disrestaurare

disgressioni o inefficaci, o strabocchevoli, o disregolatissime. disrestaurare, tr. (

il che non vuol dire 'non sacro o non consacrato',... ma

. arici, i-290: non per vagli o colatoi feltrando / si dissala egli mai

dissanguare, il dissanguarsi; perdita totale o copiosa del sangue. -al figur

. ridurre ah'estremo delle forze (fisiche o morali), levar nerbo, infiacchire

ridursi all'estremo delle forze (fisiche o morali). - anche al figur.

l'industria e la possidenza di brescia o di verona. soldati, i-18: sono

vol. IV Pag.763 - Da DISSANGUATORE a DISSECCARE (12 risultati)

, 145: ripenso altri volti, straziati o dissanguati in una lassitudine senza conforto.

. ridotto allo stremo delle forze (fisiche o morali); esausto, sfinito;

: perduto nei sogni dell'infanzia: o dissanguato dalla noia o dimenticato dallo sguardo

sogni dell'infanzia: o dissanguato dalla noia o dimenticato dallo sguardo di dio: inetto

, 2-689: chicotencal,... o per qualche dissapore facile a cadere nella

facile a cadere nella sua naturale alterigia, o per qualche residuo di amarezza ch'ei

) le parti di un cadavere o di una pianta al fine di studiarne la

, una quasi concrezione, una durezza o un induramento, una secchezza o un

durezza o un induramento, una secchezza o un disseccamento dell'amor proprio. ungaretti

da guardarsi da ogni acqua salsa, o in che regna alcuna nitrositade; perocché

, almeno di arrestar le sue lagrime o di raddolcirle. alfieri, i-44: disapprovando

plebi, e voi s'appresta, / o pasciute d'orgoglio altere stirpi, /

vol. IV Pag.764 - Da DISSECCATIVO a DISSEMINATO (19 risultati)

adoperavano rimedi contro la secchezza con acqua o con vapori acquei, e contro l'umidità

, con antichi tremori del mondo; o vero, diseccati, vengono meno. benvenuto

106: in molti luoghi, alquanto concavi o ineguali, nel piano e ne'monti

, che non prendeva alcun cibo, o tenutolo fra denti, senza inghiottirlo,

in qualche modo comandare, questo no, o molto meno. d'annunzio, iv-2-348

: « disseccatoio, spezie di forno o fornello, appropriato a disseccare qualche sostanza

regola, e vale disfare in tutto o in parte il selciato. cattaneo, iii-

agg. che ha il selciato disfatto o rotto (una strada, una piazza

sopra l'inimico, quando egli o dorme o mangia,... o

inimico, quando egli o dorme o mangia,... o non ha

o dorme o mangia,... o non ha messo ancora le guardie,

non ha messo ancora le guardie, o le ha levate, o ha dissellati o

le guardie, o le ha levate, o ha dissellati o disimbrigliati i cavalli.

o le ha levate, o ha dissellati o disimbrigliati i cavalli. d'annunzio,

dinanzi alla stalla, che non si calpesti o guasti, ma serva per quel solo

, 37: invece di serrarsi in due o tre stanze a terreno, la vecchia

mi distenderò in demostrarvi quanto inettamente, o voi avete creduto quello vi è suto

creduto quello vi è suto referito, o finto quello desideravi si disseminassi in infamia

manzoni, 320: tristo, o teudi, il valor disseminato / tra la

vol. IV Pag.765 - Da DISSEMINATORE a DISSENTANEO (6 risultati)

nei frutti con deiscenza a scatto) o passiva (quando avviene grazie ad agenti

propulsione, d'aviazione: l'elica aerea o samara dell'acero,...

cervello. pindemonte, 6-266: « o forestier, tu non mi sembri punto

dello sciagurato regno, da infelici destini o da mala coscienza dissennati, brandivano le

, un dissennato, un manigoldo inconsapevole o un furioso a freddo. pirandello,

male fui trobata. iacopone, 22-11: o vecchio desensato, demonio encarnato, /

vol. IV Pag.766 - Da DISSENTERIA a DISSEPPELLIRE (10 risultati)

menzini, 5-289: ei dice genuflesso: o santa egeria, / io son pure

. cesarotti, ii-426: l'epidemia o dissenteria tragica che s'impadronì de'nostri

. (dissènto). essere di opinioni o di sentimenti contrari; non consentire

., per le cause allegate dal nuncio o per altri suoi rispetti, non

suoi rispetti, non si dechiarò se assentisse o dis sentisse al colloquio destinato

àbramo e nel popolo d'israele, o in altri pochissimi uomini che non dissentivan

opinione ufficiale di un partito politico, o con la dottrina, con la regola di

indipendenti, gli anabattisti, i quacqueri o tremolanti. si chiamano anche * non conformisti

. si chiamano anche * non conformisti 'o 'dissidenti '. 2

hanno ciascuno il suo proprio letto, corso o indirizzo, ma zampillano da una sola

vol. IV Pag.767 - Da DISSEPPELLITO a DISSERRARE (10 risultati)

che, dissepolti, bastava lasciarglieli cinque o sei settimane o al più due mesi

dissepolti, bastava lasciarglieli cinque o sei settimane o al più due mesi.

8-327: a suo piacer la man chiude o disserra. colletta, ii-226: disserrate

che disserri il calice ed aspetti, / o abbandonato fior? verga, ii-354:

orecchio e disserrare qualsiasi degli altri sensi, o in genere con l'abbandonarsi al sentire

farò sentire / se tu se'sosia o anomale insano: / e altamente il suo

ch'ai cor gli piomba, / o se giustizia l'arco più diserra. varano

fare scostare più persone, più cose ristrette o raccolte insieme. - anche: sbaragliare

un poco mai raccoglier lena, / o se del primo strale amor mi sferra

, e la tua voce / frena o disserra a certo scopo il dardo.

vol. IV Pag.768 - Da DISSERRATO a DISSERVIRE (24 risultati)

che doveano, quando che sia, rompersi o diserrarsi quelle porte di diamante e dirsi

294: non sì tosto si disserra [o amore] / quel che lega al

ove la via / diffidi monti, o fra burroni e sterpi / rapida si disserri

, 17-62: vanno più presto ch'uccello o saetta / di buon balestro o arco

uccello o saetta / di buon balestro o arco diserrata. disserratóre, agg.

come strumenti indispensabili di arcane dottrine, o come chiavi disserratrici dei tesori del bello

gazzette, e l'approvazione di quattro o di quattromila fannulloni, spersi laggiù fra

il colore delle vocali, il verso libero o il poema in prosa?

. ragionare, discorrere (per scritto o parlando) di argomenti scientifici, storici

la patria, sulla luce che veniva o non veniva dall'ombelico. carducci,

retori miopi, gazzettieri infatuati e superficiali, o incresciosi professori diseredati di genio, di

, in cui riesco, per difetto o vizio o malo organamento d'ingegno e

cui riesco, per difetto o vizio o malo organamento d'ingegno e per miei

ingegno e per miei pochissimi studii, o verboso o gonfio o morale, inetto

e per miei pochissimi studii, o verboso o gonfio o morale, inetto in somma

miei pochissimi studii, o verboso o gonfio o morale, inetto in somma; ho

come si dicono a veglia, o, per dirla in gergo disserta

. dissertazióne, sf. discorso o breve trattato, svolto metodicamente intorno a

2. disus. trattazione scritta o lezione orale svolta per superare un esame

svolta per superare un esame di laurea o di concorso. carducci, ii-5-165

gli esami speciali che gli restavano. lunedì o martedì farà la dissertazione e l'esame

, conti palatini, cappellani regi o vero desserventi a milizie, monasteri, ospitali

un cattivo servizio; trattare con malgarbo o con danno (quando si attenderebbero servizio

disturbarla con chiacchiere inutili, con astrazioni o con declamazioni generiche. -intr.

vol. IV Pag.769 - Da DISSERVITO a DISSETARE (12 risultati)

è a un prelato una parola, o il non. esser sì tosto servito che

cui aranno ricevuto premio e servigio, o da cui aranno ricevuto diservigio, chi

per tema, e per diservigio, o per altra cagione non mancasse la giustizia

anno. 2. neol. cattivo o irregolare funzionamento di un servizio pubblico.

telegrafico era scandaloso. poteva essersi incagliato o disperso il telegramma suo, o quello di

incagliato o disperso il telegramma suo, o quello di risposta. tecchi, 12-49

pubbliche in seguito a un'amministrazione inetta o disonesta; sperperare, dilapidare un patrimonio

cacciar la borsa, mi avrebbe impoverito o dissestato di molto. idem, v-i-894:

la moltitudine dei dissestati, postulanti pane o giustizia. dissèsto, sm. condizione

, alle condizioni morali di un individuo o anche della società). d'

una persona (specie di un imprenditore o di un ente) quando il passivo

ed ottima la terra / intrisa, o artiere, la bevace creta / figlia

vol. IV Pag.770 - Da DISSETATO a DISSIGILLARE (15 risultati)

fuori dai ventri degli idoli metafisici o tribali la stoppa e la crusca che formano

che non è d'accordo su uno o più punti o questioni ideologiche o programmatiche

d'accordo su uno o più punti o questioni ideologiche o programmatiche con la maggioranza

uno o più punti o questioni ideologiche o programmatiche con la maggioranza della confessione

del partito politico, del movimento artistico o letterario, di cui fa parte (e

, tendendo a costituire un nuovo movimento o gruppo). botta, 4-19:

lutero, proibendo a chiunque di raccettarlo, o di leggere i suoi libri. de

su tutti, eretici, dissidenti o restii; lo dilata, invoca un concilio

problemi religiosi, politici, letterari (o anche su una situazione, su un

situazione, su un modo di agire o di comportarsi in momenti molto gravi e

di opinioni, di punti di vista o di volontà (su fondamentali problemi o

o di volontà (su fondamentali problemi o in momenti critici e in azioni decisive

, ii-401: gli uni accusano le colpe o gli errori militari dei capi; gli

pian solingo va / il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne

rinvenivano finalmente, dopo aver cercato in due o tre tasche, una bustina a matrice

vol. IV Pag.771 - Da DISSIGILLATO a DISSIMILARE (23 risultati)

dissigillarle! de bosis, 49: o dirotte dal ciel lacrime! o buona /

49: o dirotte dal ciel lacrime! o buona / clemenza di lassù che dissigilli

bocca c [sigillata con cera lacca o con mastice], e vi si tenga

affalda, / né per voltar di secoli o di casi / si dissigilla. padula

dissimile (una persona nell'aspetto esteriore o anche nel carattere, nell'animo,

sento inferiore all'alto concetto vostro, o signori; ma quale io mi sia,

gittar i colori naturali della sua passione o de'suoi concetti per non sembrar dissomigliante

di somiglianza; diversità (nell'aspetto o anche nel carattere e nei costumi di

. romagnosi, 18-260: la somiglianza o la dissomiglianza, la identità o diversità

la somiglianza o la dissomiglianza, la identità o diversità di qualità o di stato o

, la identità o diversità di qualità o di stato o di accidenti di due o

o diversità di qualità o di stato o di accidenti di due o più oggetti

o di stato o di accidenti di due o più oggetti insieme paragonati, costituirà il

iii-24-248: ma quando mai ho io creduto o lasciato credere agli altri ch'io creda

heine da non lasciar luogo a confronti o a misure. brancati, ii-65: chiuso

condizione, particolare per il quale persone o cose differiscono fra di loro.

la statua di marmo, di legno o di metallo, rimasa per memoria d'alcuno

il suo sistema [di empedocle] poco o nulla dissomigliasse da quello del buffon.

. -diventare diverso, assumere forma o aspetto differenti. dante, conv

leonardo, 7-i-68: se tu li facessi o più alti o più bassi, verresti

: se tu li facessi o più alti o più bassi, verresti a dissimigliare il

io non so (rispondo) se nulla o poco rassomiglio allo chatterton. ma dove

. disus. composto da parte o elemento di specie diversa; non semplice.

vol. IV Pag.772 - Da DISSIMILARE a DISSIMULARE (11 risultati)

. fenomeno linguistico che consiste nell'alterazione o anche nella soppressione di un suono nel

presenza contigua di un altro suono uguale o simile (contrario di assimilazione).

ad altri); diverso per natura o sostanza; differente. fra giordano

, iii-1-261: e che diremo, o bacco? che son fratelli nati d'una

non dissimilmente [dalla te- studine] o achei, essere chiusi da ogni parte dal

cui i versanti opposti di un monte o di una collina presentano sempre diversa pendenza

non parlare di qualcosa, non rivelarne o minimizzarne l'importanza, la gravità;

ministro fido; / però tacete, o sol parlate quanto / basta a dissimular

le proprie intenzioni, le proprie capacità o virtù, la propria natura; fingere

non sapere, di non aver visto o udito; ignorare, non tener conto.

che attenta alla famiglia, quegli dimenticherebbe o dissimulerebbe più cose. d'annunzio,

vol. IV Pag.773 - Da DISSIMULATAMENTE a DISSIMULAZIONE (24 risultati)

, ii-42: tutte le offese che o si dissimulano per prudenza o si

che o si dissimulano per prudenza o si perdonano per necessità, a suo tempo

si dovrìa curare ancora che la faccia o altra parte del corpo non fosse fatta

altra parte del corpo non fosse fatta o più bella o più grave o punto

del corpo non fosse fatta o più bella o più grave o punto alterata da quella

fosse fatta o più bella o più grave o punto alterata da quella che la natura

anzi, se vi fossero anco defetti, o naturali, o accidentali, che molto

vi fossero anco defetti, o naturali, o accidentali, che molto la deformassero,

, avv. in modo non esplicito o palese; velatamente, ambiguamente, in

così, essendo un poco più grassa o più magra del ragionevole, o bianca o

grassa o più magra del ragionevole, o bianca o bruna, aiutarsi con gli

o più magra del ragionevole, o bianca o bruna, aiutarsi con gli abiti,

, mostrar sempre di non mettervi studio o diligenzia alcuna. sarpi, ii-236:

quasi tessuta, non pur di vocaboli o d'usi metaforici ec. di parole,

sublime ospitalità. carducci, ii-5-227: o solitaria musa, tu ritogli a volo

poesie sta nella sentenza, variamente espressa o dissimulata, molte cose che teoricamente ricercavo

di un fatto; e per accidente o per arte soltanto è menzognero o dissimulato.

per accidente o per arte soltanto è menzognero o dissimulato. -sostant. diodati [

giuridico della simulazione, il negozio giuridico o il contratto che le parti hanno nascostamente,

nascondere atteggiamenti, intenzioni, qualità personali o avvenimenti la cui conoscenza da parte di

gli altri: e può nascere da paura o da risentimento e volontà di vendetta)

detti reali male in accordo insieme, o da dovero o per dissimulazione, per coprire

in accordo insieme, o da dovero o per dissimulazione, per coprire tra loro

si chiama un mostrare di non sapere o di non curare quel che tu sai

vol. IV Pag.774 - Da DISSIPABILE a DISSIPARE (10 risultati)

grave nel parlare, alieno da ogni pompa o fasto del mondo, libero nel parlare

libero nel parlare, alieno a dissimulazioni o finzioni. ammirato, 1-12: vi sono

a'nimici non fu tratto di timidità o di perfidia, ma di necessaria prudenza

sparpagliare, porre in disordine (cose o persone). -in partic.: sbaragliare

piacere agli uomini: cioè per lusinghe fare o ricevere. zanobi da strada [s

concavo, ma una palla di cristallo, o una guastada piena d'acqua, faccia

(le facoltà, le energie intellettuali o spirituali o fisiche); distrarre, distogliere

facoltà, le energie intellettuali o spirituali o fisiche); distrarre, distogliere,

: le varianti in fine del libro o del componimento sono e inutili e fastidiose;

giornali della sera, che dovevano ribadire o dissipare i suoi sospetti. svevo,

vol. IV Pag.775 - Da DISSIPATAMENTE a DISSIPATO (10 risultati)

il mondo senza farci nessuna fortuna, o dissipandola. -figur. fare cattivo uso

12: per cosa che si faccia o si provvegga, se non si disuniscono

provvegga, se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, e'non sdimenticano quel

figura nelle molecole può seguire, cioè o col guastarsi e dissiparsi le prime, ed

l'essere dissipato, scioperataggine, condotta o atto dissipato. tommaseo, 1-452:

cicerone volgar., 2-138: tu [o filosofia] le città hai partorito,

beccaria, i-530: se una tale manifattura o non esiste nella nazione, o soltanto

manifattura o non esiste nella nazione, o soltanto languidamente con uno spaccio dissipato ed

un luogo concavo, non però dissipata o dispersa, ma per quelle chiuse voragini

. che disperde le proprie facoltà intellettuali o spirituali; incapace di concentrarsi, distratto,

vol. IV Pag.776 - Da DISSIPATORE a DISSOCIARE (15 risultati)

: ora se bene io abbia giocato, o abbia sciupato tempo e denari, non

dissipatore è salito contr'a te, o ninive: guarda pur ben la fortezza

. b. corsini, 15-47: o gran nume degli eterei scanni, /

roberto, 94: essi erano o sfrenatamente amanti dei piaceri e dissipatori come

principe giacomo xiii e il contino raimondo; o interessati, avari, spilorci, capaci

, di energie, di facoltà spirituali o intellettuali); distrazione, (dello

gemo per l'amore che si deve o smascherare o languire. de sanctis, 7-250

l'amore che si deve o smascherare o languire. de sanctis, 7-250: invece

divertimento, svago; scioperataggine, condotta o atto dissipato. p. verri

dalla malinconia, dalla sventura presente, o dal presente sentimento di lei, quanto

se avessi svagato i miei dolori nella dissipazione o accresciutili coll'ozio. deledda, ii-1007

che quel mal tenere non è usura o peggio: che sono, l'uno e

]: 'dissipazione', si dice di perdita o consumazione insensibile delle parti minute d'un

, scompagnare (ciò che sta insieme o si pensa per solito unito da vincoli,

); interrompere la relazione con qualcuno o qualcosa. alfieri, i-333:

vol. IV Pag.777 - Da DISSOCIATIVO a DISSOLTO (17 risultati)

estraneo al pro prio ambiente o alla società; che si articola in

interessi sono dissociati, le virtuose affezioni o languide o sbandite e la vera pubblica

sono dissociati, le virtuose affezioni o languide o sbandite e la vera pubblica opinione spenta

, l'avrebbe tradita, un giorno o l'altro. alvaro, 10-8: una

. scisso negli elementi che lo costituiscono o compongono (un composto). 5

dissociarsi; separazione di ciò che è o dovrebbe essere unito, associato; stato

: nella musica, sono dissociazioni, o associazioni straordinarie di suoni e di armonie

un composto chimico in composti più semplici o in atomi o in ioni. -dissociazione

chimico in composti più semplici o in atomi o in ioni. -dissociazione elettrolitica: fenomeno

contenuto spiacevole di un gruppo di idee o di rappresentazioni e di dimenticarlo; rimozione.

: la psicosi tipica delle insoddisfatte, o delle umiliate nell'anima: quasi, proprio

ecc., oppure con aratri portati o trainati da trattrici) su terreno mai

da trattrici) su terreno mai coltivato o non coltivato da lungo tempo, da

, da ragionamenti, da massime stoiche o fataliste. -sm. la quantità

fortunato, amministra una sostanza innocua, o anche salutare. deledda, ii-254: fuochi

prima volta in uno stadio giovanile o addirittura larvale e una seconda volta allo

ascolta. 2. decomposto (o che ha iniziato il processo di decomposizione

vol. IV Pag.778 - Da DISSOLUBILE a DISSOLUTO (13 risultati)

a modulare in canto le parole, o quando effondeva l'animo in effuse e

dissolutamente e partecipando co'saracini, poco o niente usava la chiesa e suo ufficio

. disposizione abituale (di una persona o anche di un gruppo sociale) alla

unito nasce qualche discordia tra'baroni, o sollevamento tra'popoli, o dissolutezza negli

tra'baroni, o sollevamento tra'popoli, o dissolutezza negli uni e negli altri,

diffonde agevolmente, a guisa di peste o d'altro male contagioso, alle parti

nencioni, vi-1036: te sparito [o uomo], in egual metro 1

i-269: quando qualche dissoluta capra danneggiava o da qualche pericoloso greppo pendeva, cloe la

pessimi e disonesti pensieri, facendo strepito o salti o reggimenti di garzoni dissoluti o

disonesti pensieri, facendo strepito o salti o reggimenti di garzoni dissoluti o di ladroni

o salti o reggimenti di garzoni dissoluti o di ladroni. g. villani, 8-71

. accompagnato da un complemento di limitazione o di causa. malispini, 1-243:

che la carne richiede, sanza riverenza o paura di dio, vivono in vita

vol. IV Pag.779 - Da DISSOLUTORE a DISSOLUZIONE (9 risultati)

5. che è causa o segno di dissolutezza (un sentimento,

7: non debbiano parlare paravole dissolute o disoneste. fra giordano, 1-224:

la via sia dissoluto / in suo'pensieri o in parole oziose. s. maria

se già non sia evidente colpa, o negligenzia dissoluta. boccaccio, viii-1-4: comecché

; contrario al principio del decoro artistico o letterario. - anche sostant. bembo

colla forza dissolutrice del suo sorriso, o rinnovellò e ricreò colla virtù vivificante dell'

di un essere dotato di vita vegetativa o sensitiva in seguito alla cessazione delle funzioni

molto nostro dolore, la quale scottamento o abbruciamento vien detta. baretti, 1-37

e novellare, e ridere, pochi o molti insieme, s'avrebbe in conto

vol. IV Pag.780 - Da DISSOLUZIONE a DISSOLVENTE (14 risultati)

stato; il quale (sia in bene o in male) può tanto meno,

esilio, aspettavano sicuri la dissoluzione totale o parziale di quell'impero, una dissoluzione

di un sistema, culturale, religioso o politico, che va perdendo la sua

radi volte era in loro alcuna compunzione o contrizione: e poca obedienzia ed assai

: dissoluzioni, ovvero parole oziose, o che muovano a riso, per eternai chiusura

di un liquido con un corpo solido o, più raramente, gassoso, dalla quale

il dileguarsi di una percezione (sensibile o intellettuale). de sanctis, lett

del mondo; il quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro

quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro, verrebbe parimente in

i denti spuntano all'ingresso della bocca o in mancanza dei denti il gozzo;

vien fatto da molti moderni, cioè o * disolventi 'o * coagulanti '

molti moderni, cioè o * disolventi 'o * coagulanti ', proprio de'quali

', proprio de'quali si è o lo squagliare e disciogliere il sangue e

sangue e gli umori del corpo umano, o pure di coagularli e di legare gli

vol. IV Pag.781 - Da DISSOLVENZA a DISSOLVERE (23 risultati)

, aprendo (dissolvenza di apertura) o chiudendo dissolvenza di chiusura) gradatamente l'

pellicola, si ottiene la graduale apparizione o sparizione delle immagini sullo schermo.

iv-200: 'dissolvenza', graduale apparizione o scomparsa di un'immagine sullo schermo. barilli

il narratore nel corso del racconto apre o chiude una scena, fa apparire o

o chiude una scena, fa apparire o scomparire un personaggio con sapiente gradazione di

; mescolare un liquido con altro liquido o con un corpo solido (o gassoso)

liquido o con un corpo solido (o gassoso) in modo che ne risulti

le vorrai dissolvere, dissolvine una coll'orma o con vin bianco. intelligenza, 45

leonardo, 2-50: dissolvi risalgallo, o vuoi orpimento, con acqua forte.

tutti i corpi, dissolvendogli più presto o più tardi, secondo la moltitudine e

e velocità degl'ignicoli, e la densità o rarità della materia di essi corpi.

stelle / la mia donna vi coglie [o viole] e in sen vi tiene

il ghiaccio, dissolvendosi, le bagnava o erano state lavorate dalla zappa, pren-

di saette-folgori, ciò che percuotono, o rompere o dissolvere sono usati. bibbia

saette-folgori, ciò che percuotono, o rompere o dissolvere sono usati. bibbia volgar.

durare. sempronio, iii-212: apprendi, o mortai, come dissolve / ogni cosa

benvenuto da imola volgar., i-40: o lo iddio della natura sostiene pena,

lo iddio della natura sostiene pena, o il mondo si dee dissolvere e disfare

si vedrà corrompere il globo terrestre o altro corpo integrale del mondo: sì che

un'ombra, / un'ombra vana, o qual minuta polve / esser vedrai quel

caterina da siena, 155: o disaventurato a me, chi mi dissolverebbe dal

e gittandolo nella marina; perché, o sia per naturale nimicizia, o sia per

perché, o sia per naturale nimicizia, o sia per la violenza di quello odore

vol. IV Pag.782 - Da DISSOLVERE a DISSOLVERE (6 risultati)

da speciali vincoli (di carattere affettivo o sociale). d. battoli,

di settembre. 6. allentare o spezzare un vincolo morale; revocare un

. caterina da siena, iii-158: o sangue, tu dissolvesti la tenebra e

i-145: la critica è la coscienza o l'occhio della poesia, la stessa opera

, siano questi la diretta critica e polemica o il lasciare che si critichino e dissolvano

l'avevano guidata sin allora si dissolvevano o prendevano un temporaneo ma lungo riposo.

vol. IV Pag.783 - Da DISSOLVIBILE a DISSOLVITORE (8 risultati)

abbattere un dominio; provocare la decadenza o lo sfacelo di nazioni, classi sociali,

sì come gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi. varchi, 18-3-104

gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi. varchi, 18-3-104: lasciò

.). trasformarsi, mutare natura o aspetto lentamente, insensibilmente (e può

si dissolvono... nell'ironia o in un convenzionalismo idealistico borghese. piovene

s. caterina da siena, i-265: o amore ineffabile, dolcissimo gesù, come

si dissolvono (le anime soltanto, o spiritualista?). bocchelli, i-36

si dissolva a guisa di scopa dislegata o d'altro fascio. de sanctis, lett

vol. IV Pag.784 - Da DISSOMIGLIARE a DISSONANZA (19 risultati)

ci impegnavamo a fondo. differente (cose o concetti astratti); incoerente, dissomigliare

, che non è in accordo concettuale o grammaticale o stilistico o metrico; non

non è in accordo concettuale o grammaticale o stilistico o metrico; non conforme alle

in accordo concettuale o grammaticale o stilistico o metrico; non conforme alle regole del

disposizione dell'uomo nulla ha di discorde o di dissonante, anzi tutte le sue parti

giunta, sono connesse da una più o meno prossima parentela, tanto nella parte

2. mus. capacità di certi intervalli o accordi di produrre un'impressione di sospensione

è contrario di consonanza); intervallo o accordo che possiede tale capacità.

offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,... così

una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,... così restano

restano offesi gli occhi da'colori troppo carichi o troppo crudi. galileo, 4-3-106:

cercare la ragione delle consonanze più o men perfette, e delle dissonanze. mascardi

vale a dire a'due suoni, o voci, le quali la spe- rienza

che le parlano; sì nella maggiore o minor lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza

; sì nella maggiore o minor lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza, armonia

o minor lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza, armonia o disonanza de'vocaboli

brevità, dolcezza o ruvidezza, armonia o disonanza de'vocaboli, come nella gran varietà

proporzione delle parti fra di loro, o fra le parti e il tutto,

fra le parti e il tutto, o fra il mezzo e il fine, in

vol. IV Pag.785 - Da DISSONARE a DISSOTTERRARE (8 risultati)

i serpenti, le pecore i lioni, o, per contrario, i leoni le

/ naturalmente in sé questo raccoglia / o se per altro caso si disona. d

veruna eccezione: rispetto ai dissoni, o colle stesse, o con restrizioni a quelle

rispetto ai dissoni, o colle stesse, o con restrizioni a quelle simili, senza

.]: genti dissone di lingue o costumi. borgese, 6-99: pensavo,

2. estrarre di sotterra, portare o riportare alla luce (e si riferisce

, rintracciare, ricuperare (cose nascoste o smarrite). b. davanzali,

scientifiche, storiche, letterarie, sconosciute o dimenticate). d. battoli,

vol. IV Pag.786 - Da DISSOTTERRATO a DISSUETO (23 risultati)

: cfr. suàdere). rimuovere, o cercare di rimuovere, qualcuno dal compiere

complemento indiretto, rappresentato da un sostantivo o da un infinito, è introdotto dalla

infinito, è introdotto dalla prep. da o di, ant. e letter.

, i-78: prima di annottare, una o due poste prima di bovino, l'

., 4-448: facondissimo era tenuto, o in alcuna cosa che fosse da orare

in alcuna cosa che fosse da orare o nel senato o appo il popolo di

cosa che fosse da orare o nel senato o appo il popolo di suadere o di

senato o appo il popolo di suadere o di dissuadere fosse luogo. guicciardini,

oggetto di ciò che si vuole interdire o evitare e il complemento di termine della

. machiavelli, 326: a persuadere o a dissuadere a'pochi una cosa,

recano gran riputazione a chi le persuade o dissuade. bruno, 3-61: il tempo

bastanza. muratori, 5-i-58: la rettorica o persuade o difende le virtù e buone

muratori, 5-i-58: la rettorica o persuade o difende le virtù e buone azioni degli

le virtù e buone azioni degli uomini; o pur biasima o dissuade o perseguita i

azioni degli uomini; o pur biasima o dissuade o perseguita i vizi e le cattive

uomini; o pur biasima o dissuade o perseguita i vizi e le cattive loro

consigliare e sconsigliare: perciòchè quegli che o privatamente 0 publicamente consultano, o e'

che o privatamente 0 publicamente consultano, o e'consigliano o sconsigliano. serdonati,

0 publicamente consultano, o e'consigliano o sconsigliano. serdonati, 6-552: ma

costumi, gli affetti, le instanze persuasive o dissuasive. = deriv. da

rinunciare a propositi, progetti, disegni o a tralasciare una determinata azione; sconsigliato

dissuasòrio, agg. che si propone o ha per fine di dissuadere.

7-21: vivi tu, vivi, o santa / natura? vivi e il dissueto

vol. IV Pag.787 - Da DISSUETUDINE a DISTACCARE (9 risultati)

altro se non scrivere in modo tanto o quanto dissueto e lontano da come si

dissueto e lontano da come si parla o scrive nella propria epoca. alvaro, 8-251

assai gravezze; ora, per impotenza, o per dissuetudine, se ne sono divezzi

una legge in dissuetudine quanto l'impossibilità o gran difficoltà in osservarla e il gran

: le piante, per dover mantenere due o tre mesi più le olive, restano

importa, e non l'aver merito o no. e proverai la letizia d'una

non mi è permesso di aver ostia o cera. 2. per estens.

. reparto di truppa che, occasionalmente o permanentemente, sta in località diversa da

, seduto sur i calcagni, un uomo o meglio l'ombra di un uomo,

vol. IV Pag.788 - Da DISTACCATAMENTE a DISTACCATO (18 risultati)

, e si andassero distaccando certe membrane o pelliccile a guisa di effluvi; e

estremità radicata, senza mai distaccarsene, o ne'gusci dell'ostriche o di altre conchiglie

distaccarsene, o ne'gusci dell'ostriche o di altre conchiglie, o negli scogli

dell'ostriche o di altre conchiglie, o negli scogli o muri de'porti e delle

di altre conchiglie, o negli scogli o muri de'porti e delle darsene.

, / di questo non mi calse o cale un'acca. p. verri,

ogni volta che veniva a lui in presenza o del duca o del cardinale, che

a lui in presenza o del duca o del cardinale, che un momento non se

un territorio al dominio di un sovrano o di uno stato. - anche rifl.

sentimentalmente una persona da un'altra (o anche, in certo modo, da

croce, i-2-215: quelle specie, molte o poche che siano, fluiscono l'una

quando si distacca il lupo dal cane o la pantera dal leopardo. -intr

delle pitture ritiene spesso un certo chiaro o azzurro, che se non tanto si unisce

larghe falde spande / non so se latte o biacca. de marchi, ii-778:

arila, 171: « * distaccare o staccare un ordine di pagamento, una

dare, spedire ', questa o quello non ha l'approvazione dei buoni scrittori

. — per estens. collocare o mandare in un determinato luogo con un

(in una gara di velocità, o anche in una classifica a punti)

vol. IV Pag.789 - Da DISTACCATURA a DISTACCO (12 risultati)

; che è indizio di grande riservatezza o indifferenza (che può giungere fino a

nomi, e ad uno di loro o scemerei o cangerei alcuna sillaba o lettera,

e ad uno di loro o scemerei o cangerei alcuna sillaba o lettera, e

di loro o scemerei o cangerei alcuna sillaba o lettera, e sopra tutto io prenderei

); allontanamento (di cose vicine o aderenti). borgese, 6-108

dalla coroide, provocata da cause traumatiche o morbose. r. cocchi, 1-7

si comincia qualche distacco della placenta, o altra mutazione ignota, che determina il parto

per lo più obbligato, di oggetti o luoghi particolarmente diletti; anche per l'

sentimentale di una persona da un'altra o da oggetti e luoghi amati; freddezza

, nella necessità di abbandonare sempre qualcosa o qualcuno. e. cecchi, 5-41:

de sanctis, ii-15-160: io dunque, o signori, credo che in sul principio

decisioni contrastanti; fra età della vita o periodi storici diversi). p

vol. IV Pag.790 - Da DISTACHIO a DISTANZA (14 risultati)

e ungere la detta pietra con lardo o con sugna. idem, 108: questo

invernicare ama molto le figure distagliate, o de legno o di pietra.

molto le figure distagliate, o de legno o di pietra. distagliatura, sf

). esonerare dall'incarico di stallone o garzone di scuderia. -al figur.

; separato nello spazio (più o meno notevolmente); lontano, remoto;

ant. e letter. anche a o di). dante, conv.

sole, al tramonto, si vede presso o vicino o non distante al resegone.

al tramonto, si vede presso o vicino o non distante al resegone. d'annunzio

2. separato da un più o meno lungo intervallo di tempo.

132: gli uomini volentieri voltano lo odio o le detrazione a chi è manco distante

gli inferiori; che non concede confidenza o familiarità; spiritualmente assente, incurante,

. compagnoni, i-io: gli ottimati o il re, vestendo un carattere proprio

6. locuz. -distante come la luna o più della luna: estremamente lontano,

aprisse. d'annunzio, v-1-383: o fantasia, che dei tempi e delle distanze

vol. IV Pag.791 - Da DISTANZA a DISTANZA (12 risultati)

: amor sempre all'amaro finir suole / o per longa distanzia o per la morte

finir suole / o per longa distanzia o per la morte. padula, 257:

, e qualunque sassetto, legnuzzo o altro piccolo corpicello, insin le foglie dell'

oggetti distribuiti nello spazio in modo più o meno uniforme; distacco. crescenzi

di paragone; condizione di cose reali o di concetti astratti che si distaccano più

di concetti astratti che si distaccano più o meno notevolmente da un modello determinato.

di condizioni sociali ed economiche fra individui o gruppi posti a confronto. guittone,

di incomprensione nei confronti di una persona o fra due persone; comportamento riservato,

fra un punto e una retta (o un pianò): va dal punto

perpendicolare condotta da esso alla retta (o al piano). -distanza fra due

. -distanza fra due rette parallele (o fra due piani paralleli): lunghezza

avente gli estremi sulle due rette (o sui due piani). -distanza fra due

vol. IV Pag.792 - Da DISTANZIALE a DISTANZIOMETRO (25 risultati)

prospettiva si chiama punto di distanza sinistro o destro, superiore o inferiore il punto

punto di distanza sinistro o destro, superiore o inferiore il punto di intersezione del circolo

diminuzioni e gli sfuggimenti de'corpi, costituiti o imaginati in qualsivoglia lontananza dietro al taglio

imaginati in qualsivoglia lontananza dietro al taglio o alla base della piramide visiva, secondo

delle prime figure non solo non infruschi o confonda l'una con l'altra, ma

un suono all'altro, il quale diversifica o per la celerità, o per la

quale diversifica o per la celerità, o per la diseguaglianza, o per la distanza

celerità, o per la diseguaglianza, o per la distanza de'passaggi da voce

15. elettrotecn. distanza disruptiva o esplosiva: la distanza massima alla quale

primo piano, il piano medio, o mezzo primo piano, il piano americano

17. dir. distanza legale (o di rispetto): quella che la

fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza

; / né scorgesi dal lito arbore o vela. pirandello, 5-63: le campane

riferisce alla distanza. -spazio distanziale (o spazio metrico): spazio topologico in

modo con cui si distanzia qualcuno o qualcosa. distanziare, tr. {

distanziò). sorpassare lasciando a più o meno notevole distanza. rigutini-cappuccini, 190

che il famoso « piedritto », o zoccolo, o fascia. -rifl.

famoso « piedritto », o zoccolo, o fascia. -rifl. allontanarsi; scostarsi

subito si distanziò dal lotto di tre o quattro lunghezze. bocchelli, 12-104: il

a una certa distanza (nello spazio o anche nel tempo); che è posto

anche nel tempo); che è posto o si muove con un dato intervallo.

avversario (in una gara di velocità o di resistenza) e si lascia superare

. 2. tecn. oggetto o pezzo meccanico che serve a tenere a

a tenere a giusta distanza altri pezzi o a impedirne il contatto. distanziomètrico

speciale indicatore visivo a portata del pilota o del navigatore). = voce dotta

vol. IV Pag.793 - Da DISTARE a DISTEMPERARE (14 risultati)

, / d'itaca giunge, o forestiero, il nome. leopardi, 565

sempre segno che l'utero è malaffetto o grommoso, ed è necessario che il medicante

architettura: « edificio di due travate o solai; voce specialmente usata nelle iscrizioni

/ ogni distemperanza di qui muove. o. rucellai, 81: imperciocché quando

tre ore e conduce la disgrazia o distemperanza del corpo, dolore di capo e

iii-45: né questi [nervi] irrita o distende con irregolare stimolo la distemperanza degli

e con quella acqua si lavi due o tre volte, e tosto guarrà. crescenzi

'mpura, / che sparse il sangue o distemprò veneno. campailla, 384: i

il suo volto e quel crine, o sparso al vento, / o maestrevolmente pettinato

crine, o sparso al vento, / o maestrevolmente pettinato / in vario sempre e

, se ben si distempera l'arco, o si rompe, che l'ha tirata.

per l'aere i venti, e caldo o gelo, / come pria, noi

veder per arte trasformarsi i corpi, / o sia che in essi,..

gli elementi distempri ardor di fiamma; / o sia ch'umide vie tenti.

vol. IV Pag.794 - Da DISTEMPERATAMENTE a DISTENDERE (15 risultati)

, e ponendo tutto in gran piatti o tazze a raffreddare e pigliar corpo,

marino, 1-118: par che rotto o distemprato in gelo / voglia nel mar

poco dopo si bevea una dramma di triaca o di elettuario del mattiuolo distemperata in 6

? una confusione distemperata, senza ordine o misura, che fa tutte le cose

, 2-1-335: opportuna distemperata pioggia impedì o fe'lento l'ordinarsi delle schiere

: né questi [i nervi] irrita o distende con irregolare stimolo la distemperanza degli

2. allargare, allungare (cose ristrette o rattratte); spiegare, svolgere,

prima fusse ripiegato. parini, 340: o se coi remi faticosi e lenti /

guidando vo la piccoletta barca, / o se distendo la mia rete ai venti.

raddrizzare (persone dalle membra rattrappite, o anche le membra stesse). fioretti

fioretti, 2-8 (25): o frate leone, benché 'l frate minore

le gambe incrocicchia / istando a mensa o tanto le distende / che gli suo

675: a me ten vola, o sonno, e l'ali / tue brune

. -distendere la mano verso qualcuno o verso qualche cosa: in segno di

, di protezione, di minaccia, o per afferrare, per dare, per

vol. IV Pag.795 - Da DISTENDERE a DISTENDERE (8 risultati)

al fìgur. giamboni, 121: o uomo, perché enfi? cosa fastidiosa,

suolo quel temerario di don alonso; o egli, o io, abbiamo in questo

di don alonso; o egli, o io, abbiamo in questo dì da

ogni vuoto, ogni solco, ogni erta o gruppo / s'empia, s'uguagli

empia, s'uguagli, si distenda o sciolga. -disporre sparsamente, spandere

7. disporre, collocare in senso orizzontale o verticale. -intr. con la particella

2-154: il generale unisce i primi trenta o quaranta uomini delle compagnie che sopraggiungono e

distendere, ordinarono, che qualunque castello o fortezza non ubbidisse, di fargli guerra