e di meno, e un pensiero piccolo o piccolissimo, una tendenza piccola o piccolissima
piccolo o piccolissimo, una tendenza piccola o piccolissima è per lei pensiero e tendenza
18: oimè, lo bel desio, o giovinezza, / o deboletto schermo a
lo bel desio, o giovinezza, / o deboletto schermo a sì gran strale,
schermo a sì gran strale, / o picciol gusto a sì mortai veneno,
a termine quando la madre sia malata o abbia patito stenti e privazioni nella gravidanza
i pensieri. 3. difetto o insieme dei difetti caratteristici e ricorrenti nel
obiettività, sprovveduto nei confronti di persone o in determinate situazioni. grazzini, 2-384
che non sempre gli uomini savi discemono o giudicano perfettamente: bisogna che spesso si
questo nasce sovente da debolezza di cervello o da viltà di cuore, perché un petto
disponendo la medesima regola sopra il merito o demerito
abbiamo, non siano per nostra debolezza guasti o scemati, ma dalla vostra pietà e
per obbedienza, e non per ambizione, o per inezia. monsignor reverendissimo suo fratello
, incoerenza stilistica; stonatura, parte o elemento di un'opera non perfettamente fuso
, di crisi profonda in un organismo o in un'istituzione politica (e indica mancanza
della francia, ma nella sovversione, o nella debolezza di tutti i fondamenti del
. bellini, v-161: per non essere o da me o dal borelli ripreso delle
v-161: per non essere o da me o dal borelli ripreso delle molte debolezze che
scienze false. 8. atto o condotta di persona moralmente vile, dappoco
condotta di persona moralmente vile, dappoco o indecisa e malsicura nelle proprie azioni.
la disgrazia serve a punir le colpe o le debolezze, sono compassionevoli o terribili
le colpe o le debolezze, sono compassionevoli o terribili, o come spesso accade,
debolezze, sono compassionevoli o terribili, o come spesso accade, terribili e compassionevoli
precisione voluto dalle circostanze e dalle renitenze o dimenticanze degli interessati, si testificava pur
anche edotto e memore di qualche debolezza o incertezza o condiscendenza, se c'era
e memore di qualche debolezza o incertezza o condiscendenza, se c'era stata,
imperante, nella condotta di costoro professionale o politica. 10. velleità,
franare (un materiale, un edificio o i suoi elementi costitutivi, un terreno
quegli ch'abbagliano la vista, o pur di quegli che per la lor debolezza
somigliante a quella di uno specchio, o pure basti un'assai men tersa.
, per la debolezza della facuità espultrice o per la languìdezza
condizione di inferiorità sociale di una persona o di una classe. compagnoni, i-25
vadano ora innanzi, ora indietro, o ch'elle caggiano. elle caderanno, s'
innanzi. s'elle si tramezzano, o deboliscono punto lo studio, o la buona
, o deboliscono punto lo studio, o la buona intenzione, incontenente le converrà
a debilire, ogni colpo di tentazione o molestia di dimonio o di creatura o della
colpo di tentazione o molestia di dimonio o di creatura o della carne propria,
tentazione o molestia di dimonio o di creatura o della carne propria, che volesse ribellare
= deriv. da debole (o debile). debolito (part.
., 11-14: se l'arbore vecchio o molto consumato si taglia, debolmente pullulerà
, debolmente pullulerà e producerà solamente gramigna o funghi. 2. con leggerezza
torpedone illuminato debolmente come una cripta, o come un dormitorio, si distingue appena
milizia, iii-iii: anche le più o men delicate si hanno da tratteggiare con
hanno da tratteggiare con piccole linee rette o debolmente curve. montale, 3-247:
né con esilio, ma bisogna andare, o sostenendo gli errori, o medicandogli con
andare, o sostenendo gli errori, o medicandogli con purgazioni leggieri, acci oché
sovvenire potendo di danari i bisognosi, o sovvenirgli debolmente e meno ch'alle facultà
il male e freddissimamente amando il bene, o quasi nulla curandosi della differenza dall'uno
del 44; arno dà di fuori, o trabocca '. = deriv. da
disordini ', * il viver licenzioso o scapigliato ', 'la vita sregolata
sregolata ', 'la vitaccia *, o dando altro torno al dire.
, per cagione del vizio, ha perduto o è snervato molto nelle forze. rigatini
tempi, è stata una bella donna, o almeno lo crede. bocchelli, i-305
serie, di molte cantate, di quattro o cinque oratorii e di tre serenate pel
mania di recitare i monologhi e un giorno o l'altro l'avrebbero fatto debuttar li
indicare 4 la prima recita ', o 4 la prima rappresentazione o 4 comparsa
', o 4 la prima rappresentazione o 4 comparsa 'che un attore o un'
o 4 comparsa 'che un attore o un'attrice fa in teatro. rigatini-cappuccini
dèca1, sf. complesso di dieci cose o persone. d. bartoli,
prima di entrare nello studio dove, o meditando consultava i secoli passati, o
o meditando consultava i secoli passati, o scrivendo i discorsi sopra le deche di
altri prodotti) riscaldando l'acenaftene o l'acenaftilene con zolfo verso i 300° (
, sf. complesso di dieci cose o persone. -in partic.: volume composto
suoi capelli. -giorno di decade (o decada): il decimo giorno della
assumono 1 cenci della miseria vulgare, o la decenza stentata delle famiglie decadenti.
un presagio vittorioso. pascoli, i-565: o non è ella la barbarie, non
, artista che partecipa al decadentismo, o a movimenti letterari che in qualche modo
il romanziere che non si pieghino più o meno alla nuova giurisprudenza critica dell'impressionismo
realtà: ma è spesso un debole, o almeno un fragile. sinisgalli, 6-113
tutti eran stati avvisati molto tempo prima o dal cadere de'denti, o dall'aggrinzarsi
prima o dal cadere de'denti, o dall'aggrinzarsi della pelle,..
, appo nazione alcuna, stile corrotto o barbaro e rozzo, e lingua pura
. in generale, perdita di un diritto o di un potere per non essere stato
più relativamente breve) stabilito dalla legge o, trattandosi di un diritto privato disponibile
assolve gli obblighi inerenti alla concessione, o non esercita per un certo periodo di
di tempo le facoltà che ne derivano, o ha perso i requisiti. 6
spirituale in genere, anche un sentimento o una sensazione); scadere, degradarsi
si fa grosso ed ottuso, secondo o quando decade in lui il senso religioso
rovina, perdere qualcosa dell'antico splendore o solidità (di edifici, costruzioni)
napoli e di sicilia suoi successori procurare o accettar l'imperio; e che accettandolo,
un altro (un territorio per successioni o altre ragioni giuridiche); devolversi.
. spostarsi lateralmente a causa del vento o della corrente; andare alla deriva.
giornale filosofico-politico '; dando ogni quintidì o decadi un foglio corrispondente alla * gazzetta
rucellai, 6-52: e però di beni o di mali sono opinione, come si
molto prima d'am- malarmi, sentiva o credeva di sentire dei cenni di decadimento.
17-224: non le tue furie, o uomo d'affari, / né i tuoi
queste cose non mi interessano i (o troppe ne vedo in giro).
testimonierebbero terrori che 10 spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e
a questa fine, dove fossero stati lecci o corbezzoli. -tagliato, spezzato
ancor fatto e rifatto, e quando o le materasse o anco il fusto siano
e rifatto, e quando o le materasse o anco il fusto siano spostati per raccomodare
anco il fusto siano spostati per raccomodare o per altro. verga, 4-94: c'
teme, / e quai vapori o segni, / quasi disfatte le corone e
settembrini [luciano], iii-1-423: o misero me, dici, o me disfatto
iii-1-423: o misero me, dici, o me disfatto! ho lasciato quelle occupazioni
dante, inf., 8-100: « o caro duca mio che più di sette
in loro vita. dossi, 768: o giuoco! sorridente parola. per te
disfatto. (se tu mostri cedere o temere, l'altro rincara la posta)
stelle tu versi ad una ad una, o sera. / largo il pianto rampolla
ardite / ch'abbracciar nostra figlia, o pisistrato. idem, par., 27-54
-anche in senso concreto: atto o parola che manifesta una disposizione ostile
per sorte hanno qualche disfavore, o vero veggono altri esser favoriti, restano con
nomata, / se misera tu debbi o fortunata. b. croce, iii-22-95:
proruppe, non prese forma di rivolta o protesta regionale, ma di disfavore a
cose odiose e che sieno in disfavore o in biasimo di qualche sug- getto.
in arnese, e passar per toscana, o per altre parti, con tanto disfavore
[la mutazione di governo], o lo fa con occasione o senza, o
], o lo fa con occasione o senza, o lo favoreggiano e lo
o lo fa con occasione o senza, o lo favoreggiano e lo disfavoreggiano gli accidenti
: io sono stato disfavorito, o più tosto oppresso, come il mondo sa
alta voce, che alcuno non ardisse favorire o disfavorire nessuna delle parti né con fatti
gioventù]... si permettono, o per dir meglio, si tollerano molte
anche di persone, colpite nel potere o negli averi; o in senso politico
, colpite nel potere o negli averi; o in senso politico: di uno stato
poco raccomandabile, che ha tendenze malvage o di delinquente. — anche rifl.
, considerato in sé, è spregiativo o anche offensivo, ma che nell'intenzione
del parlante ha invece un carattere scherzoso o di brusca e familiare tenerezza.
buonarroti il giovane, 10-931: o sciocche tutte quante che voi siete,
, che per qualunque si truovi placido o fortunoso il pelago che solchiamo, siam
di me, come gli pare, o male o bene. marino, vii-164:
, come gli pare, o male o bene. marino, vii-164: l'orgogliosa
.: il duello, il combattimento (o anche la competizione, il contrasto,
anche al figur. rinaldo d'aquino o giacomo da lentini, 401: non
grazia. marsilio ficino, xxxi-943: o mente proprio desiderosa dell'infinito bene, o
o mente proprio desiderosa dell'infinito bene, o mente proprio figliuola dell'infinito bene,
ti disfidare, perché tanto puoi, o buona mente, in questa parte
e, se non, ti disfido; o in ogni via / la prendo, ed
che il reo, overo provocato, o richiesto, disfidato, o sostenitore,
provocato, o richiesto, disfidato, o sostenitore, o difenditore, se ben non
richiesto, disfidato, o sostenitore, o difenditore, se ben non è attore dell'
; anche il senso di una parola o di un testo, la bellezza di una
testo, la bellezza di una poesia o di una lingua o un'aspirazione artistica in
di una poesia o di una lingua o un'aspirazione artistica in genere).
, sovente aggiugnerebbe con soverchia circomlocuzione, o torrebbe a i concetti, 0 in
barbari verseggiatori senz'anima e senza orecchi, o prosatori eziandio, siccome lo fummo noi
idem, i-1-51: né la scrittura disfuguro o storco. foscolo, x-321: per
la realtà ancora del pensiero svanisce, o almeno almeno s'infievolisce, s'altera e
è inducimento del prossimo a mal fare o con veri beni, o apparenti; seduzione
a mal fare o con veri beni, o apparenti; seduzione tanto viene a dire
fanciullezza? le son cose rifritte coteste. o ci ha preso egli per disfinitori di
e scioglia / vecchiezza i membri, o padre; a me s'appresti, /
aria è come nube che si spappola / o fior che si disfiora.
miseramente. guittone, i-14-66: o mizeri mizerissimi disfiorati, ov'è l'
el mondo? idem, i-14-83: o non fiorentini, ma desfiorati e desfogliati
, dar libero sfogo (perciò appagare o placare l'interno moto). b
. manifestare, esprimere liberamente con atti o parole stati d'animo o sentimenti a lungo
con atti o parole stati d'animo o sentimenti a lungo repressi (e se
ma più m'astengo dal disfogarlo in atti o in parole di molle tenerezza, e
e con quel ti disfoga / quand'ira o altra passion ti tocca! boccaccio,
pianto, e nello aspetto / niente o poco ancor gli si parea, / come
rovina. guittone, i-14-83: o non fiorentini, ma desfiorati e desfogliati
, dovuto a lesione delle corde vocali o del nervo corrispondente. d'
di malessere generale, di carattere depressivo o vicino agli stati d'irritazione (ed
vari sono gli abusi che per una o per altra via entrarono d'ogni tempo
terzi della quarta giacciono ancora nella barbarie, o hanno una civiltà pagana che poco se
.: a indicare una decadenza morale o di un costume, di un'istituzione
che si hanno ad alimentare sien belle o disformate, sien buone o degeneranti.
alimentare sien belle o disformate, sien buone o degeneranti. algarotti, 1-252: disordini
2. che ha aspetto goffo o ripugnante, sformato, orribile. -al
disfórme, agg. letter. di aspetto o forma diversa; differente. buti
padroni di voleri disformi da que'che quivi o altrove godono possessioni maggiori. guerrazzi,
1-84: le assi, i correnti, o le trave che si mettono nelle impalcature
e disformi, e tirargli in verghe o in pani o in altre fogge. baldini
e tirargli in verghe o in pani o in altre fogge. baldini, 5-40:
colonne di corpo alquanto più sottili, o forse di ventre pur grosso,..
... non sarà però questo o difetto o cosa biasimevole, pur che
. non sarà però questo o difetto o cosa biasimevole, pur che elle non
elle non abbino punto del disforme, o che non siano depravate del tutto.
, si dice: - vi è mancamento o difetto. 2. sproporzione; mancanza
provincie troppo vaste od anguste, soggette o libere dall'imposta prediale, fomite o prive
soggette o libere dall'imposta prediale, fomite o prive di censimento. svevo, 5-83
. andrea da barberino, 306: o figliuolo disfortunato, vi raccomando ricardo
se n'andò; e l'imprudente o, per parlar con più giustizia, lo
ne andò; e il povero imprudente, o per parlare con più giustizia, disfortunato
volta. d'annunzio, i-122: o forti pitiambici /... /.
verso ogni cosa che si udisse o leggesse, disfrenò l'immaginazione, vaga del
; rompere ogni freno; ogni controllo o moderazione. carducci, iii-18-15: l'
verso ardito, / te invoco, o satana, / re del convito. b
diano prova di animo abbandonato alle passioni o ai vizi non più dominati e regolati dalla
dalla ragione); che non ha o non conosce limiti. - anche sostant
, labili al male ed al bene contrari o difficili, temo non perda infra un
uno stato fisiologico (disfrenici simpatica) o patologico (disfrenia sintomatica: nevralgica,
di venti insulto / mai lo disfrondi o lo scontorca e smova. -per
2. figur. che coglie o esprime con finezza (sentimenti, atteggiamenti
squilibrio dell'attività funzionale di un organo o di un tessuto (in partic.
cattivo funzionamento degli organi dello stato (o anche di un'amministrazione o di un'
dello stato (o anche di un'amministrazione o di un'istituzione privata).
veracissima giustificazione con farla anche stampar tutta o parte per disgannaménto di qualunque altra persona
figur. miglioramento dei rapporti fra persone o comunità prima ostili; ricerca di contatti
ostili; ricerca di contatti più cordiali o meno tesi (da parte di gruppi,
disgene§ìa, sf. medie. deviazione più o meno precoce nello sviluppo embrionale di un
nello sviluppo embrionale di un organo o di un complesso di organi. -disgenesie cerebrali
e istintiva, repulsione verso una cosa o una persona. salvini,
salvini, 30-2-125: ogni o disgenio o avversione privata deporre, ogni
salvini, 30-2-125: ogni o disgenio o avversione privata deporre, ogni genio o
o avversione privata deporre, ogni genio o amistà raffrenare. = comp. da
con sindromi da insufficienza, deviazioni o esagera zioni della sessualità.
disgeusìa, sf. medie. alterazione o diminu zione delle facoltà del
gusto dovuta a malattie della bocca o a malattie infettive o del sistema
della bocca o a malattie infettive o del sistema nervoso.
acqua viva non entrano nel lago o nello stagno, si vedono i pesci sott'
dante, inf., 13-141: o anime, che giunte / siete a veder
abila e calpe in mar disgiunse, / o di stige tentò l'oscuro guado,
s'a voi per mia cagione o macchiar l'ugne, / o vedessi
o macchiar l'ugne, / o vedessi un crin mosso, oimè, che
cesarotti, i-410: egli è perciò, o cittadini, ch'io vi conforto a
bctussi, 1-80: né mai tempo o destino potrà fare che il mio volere
suo si disgiunga. alfieri, v-2-846: o dea, tu figlia di valor,
se onda corrente le 'nmolla, / o, secche, si disgiungon, il lor
si disgiugne tanto dall'altro, che appena o quasi non mai si può al suo
. maria maddalena de'pazzi, i-147: o, amore, amore, guai,
. buti [crusca]: disgiugniménto o tollimento di punti. s.
quel luogo... dove dice, o siano leggi o non vi siano,
. dove dice, o siano leggi o non vi siano, ma essi re ne
acuti, e per conseguenza più virtuosi o più viziosi. genovesi, 2-119:
parti sia necessariamente tale quale l'affermiamo o neghiamo, e ciò vale a dire che
atto d'esempio, disgiuntivamente le stelle essere o pari o caffo, direbbe necessariamente vero
, disgiuntivamente le stelle essere o pari o caffo, direbbe necessariamente vero. pallavicino,
, né partirsi da questa disgiontiva: che o vero il concilio si celebri potendo,
vero il concilio si celebri potendo, o non potendo si serri o si
, o non potendo si serri o si suspenda. zoccolo, iv-32: quando
sf.): che serve a distinguere o a opporre fra loro i concetti rappresentati
. f. giatnbullari, 2-134: disgiuntive o alternative [legature] sono quelle che
sono quelle che delle due cose conchiuggono o confermano l'una, come: piero nostro
confermano l'una, come: piero nostro o legge o scrive. varchi, v-104
una, come: piero nostro o legge o scrive. varchi, v-104: alcuna
per ordinario si trovan nel mezzo sono, o copulative, o aggiuntive, o elettive
nel mezzo sono, o copulative, o aggiuntive, o elettive, o dichiarative,
, o copulative, o aggiuntive, o elettive, o dichiarative, o eccettuative
copulative, o aggiuntive, o elettive, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive
aggiuntive, o elettive, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive: che anche
, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive: che anche potrebbon dirsi separative
: che anche potrebbon dirsi separative, o contradditorie. martello, 133: si produca
[una pausa] da due punti, o da un punto, o talora ancor
due punti, o da un punto, o talora ancor da una virgola, purché
di discorso, mediante una copula almeno o una disiuntiva, che in tal qual
i gesuiti dicono invece « la patria o l'anima », e colla semplice
che uniscono proposizioni semplici colle particelle 4 o, ovvero'. queste sono vere, quando
due cose, cioè che dee avvenire o essere l'una se l'altra non avviene
una se l'altra non avviene, o non è, e deve o avvenire o
, o non è, e deve o avvenire o esser l'altra se non
o non è, e deve o avvenire o esser l'altra se non avviene o
o esser l'altra se non avviene o non è la prima, laddove la minore
monti: le quali si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste,
si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste, sì come cose
di conoscenza, testetica e l'intellettiva o concettuale, sono bensì diverse, ma non
le differenze della quantità sono tesser continua o disgiunta. -figur. spezzato,
dependenza de'sensi, che per copula o altra congiunzione di parole. 3
terra è da l'asia, o dal camin del sole, / vergine gloriosa
dei bisogni, dei desiderii; quindi poco o nessun sviluppo morale, poca energia,
impone, / a cui la donna o l'uom disgiunto e sevro / per sostegno
a portar la fede presso i popoli infedeli o disgiunti dall'unità cattolica, e ad
assolute proposizioni, con questa particella * o '; ed è anch'ella parimente,
parimente, come la congiunta composta, o di due affermative, o d'affermativa e
composta, o di due affermative, o d'affermativa e negativa, o di
, o d'affermativa e negativa, o di negativa e affermativa, o di due
, o di negativa e affermativa, o di due negative. 7. sillogismo
disgiunto. 8. periodo, o parte del periodo, i cui membri
congiuntive fra i membri di una proposizione o di un periodo. caro,
ch'elle non sien se non due o tre. baretti, 3-292: disgiunzione
grazia; ma la disgiunzione degli animi, o la diversità de l'opinioni. carducci
carducci, ii-5-261: per la congiunzione o disgiunzione di certi modi avverbiali seguo per
, dicendo che iulio l'ha ucciso o per questa o per quella cagione?
iulio l'ha ucciso o per questa o per quella cagione? = adattamento del
l. salviceli, 19-75: o notte / giorno della mia vita!
, iii-324: or qui lo spirto, o misero, disgombra / de'malnati pensieri
.: allontanare dall'animo un pensiero o un sentimento angoscioso o molesto, un
animo un pensiero o un sentimento angoscioso o molesto, un dubbio, una grave
sibilla] / era da febo raffrenato o spinto, / o dal suo raggio avea
da febo raffrenato o spinto, / o dal suo raggio avea barbaglio o lume
, / o dal suo raggio avea barbaglio o lume, / così miste le tenebre
questi. d'annunzio, v-1-646: o valli disgombre dove toma una così pura
a. adimari, 2-68: o giove difensor, ch'in alto siedi
pittura lo inde bolire, o 1'addolcire i grandi chiari con disgradazione
23-55: che a misura del suo gradimento o disgradimento, remuneri o castighi.
del suo gradimento o disgradimento, remuneri o castighi. = comp. da dis-
pol lastra] disgrassato sei o sette once ogni mattina. disgrassatóre
delle mac chie di grasso o di unto da abiti o stoffe.
chie di grasso o di unto da abiti o stoffe. = deriv. da
peso. 2. alleggerire (o liberare) dal carico fiscale, o
(o liberare) dal carico fiscale, o da altro peso di natura economica.
, da una sofferenza dell'animo (o anche da un rimorso, da un peso
iustizia e misericordia; imperò che iddio o disgrava per iustizia, che sono tanto
pene che ànno purgato lo loro peccato; o per misericordia, quando o per lo
peccato; o per misericordia, quando o per lo sacrificio dell'altare, o per
quando o per lo sacrificio dell'altare, o per elemosine dei vivi, o per
, o per elemosine dei vivi, o per orazioni fa loro misericordia e leva
un peso; deporre un peso (o un oggetto). bandello, 3-52
economico); esenzione fiscale (totale o parziale). imbriani, 1-34
reale [effettivo] che è stato preso o levato. = * deverb. da
, sf. perdita dell'altrui favore o benevolenza. -cadere, entrare, essere
-mettere, porre in disgrazia qualcuno o qualcosa: parlarne male, al fine
nell'altra vita, che in questa o per delitti commessi o per altri demeriti
che in questa o per delitti commessi o per altri demeriti muoiono in disgrazia del
dio ». 2. situazione o evento doloroso, che turba la vita
vita di una persor>a colpendola nei beni o negli affetti; sventura, sfortuna,
svillaneggiate tuttodì. della porla, 1-159: o fortuna, sei piena d'aggiramenti!
v'è nato, bisogna, voglia o non voglia, se le abbia per
racconti qualche atroce disgrazia di sé, o d'altrui, la giocondità si cangia
4. accidente, sventura (per malattia o mal- formazione o difetto fisico).
sventura (per malattia o mal- formazione o difetto fisico). -anche in senso
. montale, 3-19: solo certe deformità o disgrazie possono esprimersi con una voce così
. crisi economica che colpisce una persona o una famiglia; dissesto finanziario. pulci
se per disgrazia costui giugneva prima o non mi avessi riscontro? piccolomini, 160
, se si mangiano per qualche disgrazia o che fussero bevute in vino o acqua,
disgrazia o che fussero bevute in vino o acqua, ammazzano. cesarotti, i-176
la quale aiuta la grazia più, o più nasconde la disgrazia del viso.
un falcone. firenzuola, 656: o ve'come salta di palo in frasca,
avversa; colpito da gravi anormalità fisiche o psichiche; destinato a fallire in tutto
destinato a fallire in tutto ciò che tenta o compie; sfortunato, misero, infelice
mie poche righe... o mia cara, siamo pur disgraziati. tommaseo
. -per estens.: di animali o di cose. marino, i-285:
-tradito, ingannato (nei rapporti amorosi o coniugali). cardarelli, 1-126
di una persona che ha commesso, o sta per commettere, qualcosa di male
sta per commettere, qualcosa di male o un'imprudenza. s. degli arienti
s. degli arienti, 181: o ludovico disgraziato, che hai facto?
condizioni economiche, che sia moralmente scaduta o fisicamente deforme, ecc. (ed
noi stessi. dossi, 40: o disgraziato diavolo! fà veramente pena,
agg. che è destinato ad avere, o che ha avuto, un esito funesto
6. funestato da disgrazie (un luogo o un periodo di tempo).
comandava mio padre, tagliato a pezzi o disperso, si potè chiamare distrutto. di
perché c'è chi lo sogna da credente o addirittura da fanatico, come se fosse
oddi, xxi-11-310: -buona nuova? o la mia vecchina, ladrina, caro amor
per avventura qualche inesperto pennello faceva o in picciolo o in grande copie disgraziate delle
inesperto pennello faceva o in picciolo o in grande copie disgraziate delle sue dipinture.
espressioni acri e amare non siano che o scorrettezze di stile o condimenti di rettorica
amare non siano che o scorrettezze di stile o condimenti di rettorica disgraziata. dossi,
cavalca, 18-80: se se', o uomo, escetto del numero de'flagelli
« lata profondità », cioè stupore o amenzia, la quale con un profondo
la quale con un profondo timore sparge o disgrega l'animo debilitato. de sanctis
non solo tener fermo e reprimere, o con la saggezza lasciar disgregare, i moti
la vista, la quale non venga disgregata o affaticata dalla bianchezza della carta nello studiare
-logorare, consumare (di male fisico o morale). alvaro, 9-381:
ci si rappresentano come fiocchi di neve, o di lana, o di mosche
neve, o di lana, o di mosche volanti: variano sito tra di
. 2. che indebolisce o altera (la vista). savonarola
una gran parte sono fra di loro sciolte o disgregate, o facilmente disgregabili in
di loro sciolte o disgregate, o facilmente disgregabili in filolini sottilissimi. bacchetti,
bacchetti, 9-87: questo si ottiene o col riempimento, o per mezzo di
: questo si ottiene o col riempimento, o per mezzo di frane e di scoscendimenti
, nelle sue forze e molle interiori o esteriori, ne'suoi processi in questo
sono come atomi disgregati, tremanti o rassegnati indarno. d'annunzio, iv-2-1207:
esistenza vegetativa, servi incatenati alla gleba o all'angusto opificio. 4.
a caldo e portato facilmente in soluzione o dall'acqua o dall'acido cloridrico a freddo
portato facilmente in soluzione o dall'acqua o dall'acido cloridrico a freddo oppure a
contrario di inguantare, scrivesse sguantare o disguantare, come si dice e si scrive
disguido (descuido), sm. errore o equivoco nelle spedizioni o nelle consegne di
sm. errore o equivoco nelle spedizioni o nelle consegne di una lettera, di
una lettera, di un oggetto, o anche in un itinerario, o in un
oggetto, o anche in un itinerario, o in un viaggio (o nello svolgimento
itinerario, o in un viaggio (o nello svolgimento di un programma fissato,
'disguido 'quell'errore che commettono mandando o lettere, o altro, a un
errore che commettono mandando o lettere, o altro, a un recapito diverso da quello
a un recapito diverso da quello segnato, o pure se la cosa si smarrisce.
caso che un ritardo ad afferrarla, o un disguido, rovesci, tra le
significa di per sé che l'amnistia o l'indulto non debba essere legalmente applicato
gli toma a sepellire in fabbriche o a disguisare o a spezzare per altri vilissimi
sepellire in fabbriche o a disguisare o a spezzare per altri vilissimi usi con
cose insipide, disguisate, increscevoli, difettive o altrimenti inutili e meri ingombri. tesauro
uomini non sono che verità grandi o sottili, disguisate e imperfette. disguizzolare
, di insofferenza, di ripugnanza fisica o morale; suscitare stanchezza nell'animo, nausea
per un'attività; alienarsi l'animo o la simpatia di qualcuno con atti o
o la simpatia di qualcuno con atti o parole che riescono sgradite o male accette
con atti o parole che riescono sgradite o male accette; offendere col proprio comportamento
male accette; offendere col proprio comportamento o con i propri discorsi la suscettibilità altrui
da certo pesce che mangiavano mal cotto o quasi crudo, del quale pigliavano quantità
scienza nuova »] come libro che o disgusta o disagia i molti, non può
»] come libro che o disgusta o disagia i molti, non può conseguire
cibi, bevande, anche per cose o persone). muratori, 7-iv-332:
: che dimostra disgusto, ripulsione fisica o morale; infastidito, irritato, nauseato
pieno di disgusto, di repulsione fisica o morale, di insofferenza per cose o
o morale, di insofferenza per cose o persone (un gesto, una parola,
che suscita sensazioni sgradevoli al gusto (o ad altri sensi). soderini
lessi e poi fritti in padella, o conditi a modo d'insalata, non sono
. sensazione sgradevole al gusto (o agli altri sensi); ripugnanza per cibi
dunque entrano le cose di fuori, o che si veggono, o che si odono
di fuori, o che si veggono, o che si odono, o che si
si veggono, o che si odono, o che si odorono, o che danno
odono, o che si odorono, o che danno gusto o disgusto al palato.
si odorono, o che danno gusto o disgusto al palato. migliorucci, ii-12
fastidio profondo (che nasce da stanchezza o da ripugnanza fisica o morale);
nasce da stanchezza o da ripugnanza fisica o morale); viva repulsione dell'animo
a fianchi forti, che mescendo dai litri o dai fiaschi spagliati atteggiava la bocca a
lo più da contrasti con altre persone o dalle difficoltà della vita). -anche
. che ispira una viva ripugnanza fisica o morale (una persona, una cosa,
un brutto insuperabile, come il disgustoso o nauseante, essere escluso senz'altro.
acqua a una sostanza per disidratazione chimica o fisica. sinisgalli, 6-138: che
formi ghiaccio nelle tubazioni e nelle valvole o che avvengano reazioni chimiche).
sannazaro, iv-128: non consentire, o ciel, ch'io mora indecore;
balle di merci) dallo speciale cavo o catena { braca) con cui si
per portarli a bordo, per sbarcarli o comunque trasportarli. = comp.
spettato sopra l'inimico, quando egli o dorme, o mangia,.
l'inimico, quando egli o dorme, o mangia,... o
o mangia,... o non ha messo ancora le guardie, o
o non ha messo ancora le guardie, o le ha levate, o ha
le guardie, o le ha levate, o ha dissellati o disimbrigliati i cavalli
ha levate, o ha dissellati o disimbrigliati i cavalli. = comp
dal presto', è falso; 'spegnare'o 'dispegnare'hanno questo significato. serao,
aeroplani austriaci, che erano venuti per esplorare o bombardare la città, s'eran trovati
: sottrarre all'attacco delle squadre avversarie o alla marcatura di un difensore avversario.
. 5. rendere indipendente (uno o più vani di un appartamento).
: locale che dà accesso ad altri, o che serve come ripostiglio. - anche
monti, ii-182: quanto allo stare o al girare che dovrà farsi dalla commissione
fanna un ometto. govoni, 2-43: o temi che mi accorga / che differenza
tedesco. moravia, i-130: il marito o avrebbe riso, oppure avrebbe detto qualche
che non ha ri scontro o corrispondenza di parti. sassetti,
cui si liberano dalle incrostazioni le caldaie o le tubazioni degli impianti termici.
. sm. chim. prodotto (insetticida o gas tossico) atto a disinfestare dai
atto a disinfestare dai parassiti una persona o da insetti e da animali nocivi un ambiente
). liberare da parassiti una persona o da insetti e animali nocivi un
parassiti animali, viventi sulla pelle o negli abiti o nelle abitazioni,
animali, viventi sulla pelle o negli abiti o nelle abitazioni, e inoltre dei
) di elementi il cui ascendente politico o sociale è ritenuto pericoloso. pratolini,
: 'disinfezione', se è l'atto o l'operazione del disinfettare, come certamente
e si ha la disinfezione chimica o la disinfezione fisica a seconda che
effettuata con disinfet tanti chimici o fisici). de amicis,
a la sua dottrina che per riputazione o per vendetta mia. d.
per cui la meditativa intellettuale confermasi o si disinganna. leopardi, v-223: il
, sono disamorati, cioè non amano o veramente s'ingannano. sagredo, 306:
, l'interesse (per una persona o una cosa); disamorarsi. della
2. elettrotecn. di apparecchio o impianto elettrico in cui è stato interrotto
staccare una parte di un apparecchio meccanico o elettrico da un'altra con cui è
agg. tecn. staccato dal motore o dal circuito di alimentazione (un elemento
(un elemento di una macchina o di un impianto elettrico). disinnèsto
questa la disinfestazione di uso domestico) o esponendo per alcune ore gli oggetti da
2. fis. disintegrazione atomica o nucleare: reazione nucleare in cui il
cui il nucleo di un elemento cattura o emette una o più particelle elementari,
di un elemento cattura o emette una o più particelle elementari, trasformandosi in un
di un elemento qualsiasi con particelle elementari o con raggi y. e.
suo laboratorio, il giovane professore ernest o. lawrence s'affaticava in esperienze di
carducci, iii-16-179: in questi ottanta o novanta versi del parini dov'è la
e interessare (v.) o forse ricostruito su disinteressato; cfr. fr
si vanta d'essere il tale o il tal'altro scrittore con gente ignara.
proprio interesse, che non ha ambizioni o pretese di guadagno, di successo;
che non ricerca il proprio tornaconto o piacere, ma è piuttosto sollecito del bene
senti l'uomo puro di passioni private o politiche, non mescolato nella volgarità della vita
spirito più al sorriso che al ghigno o al fremito. svevo, 1-151: aveva
, che non mira a difendere o creare posizioni di privilegio. b
quest'arte disinteressata di delineare fantasmi superiori o interiori simmetricamente nella parola armonica e pura
sollecitudine e affetto per gli altri o dalla consapevolezza di un obbligo morale.
per eliminare le sostanze tossiche ingerite, o prodotte dall'organismo stesso per alterazione
antidoti, di soluzione fisiologica per ipodermoclisi o fleboelisi, trasfusione di sangue, inalazione
dire per via d'una lunga circollocuzione, o spiegare e sminuzzare pazientemente, stemperatamente e
(mediante la vendita di beni immobili o con altri sistemi). einaudi
svolgere; liberare da ciò che avvolge o impaccia. -per lo più al figur
vi giova poi sorte alcuna di rimedio o di sostegno per disinvolgerli e raddrizzarli.
: non sembrava curarsi del suo trionfo, o godevaselo disinvoltamente, come cosa dovutale naturalmente
spontaneo; libero da impaccio, timidezza o affettazione, spigliato, sicuro nei modi
la chiamano), con un parlar o ridere o adattarsi, mostrando non estimar e
), con un parlar o ridere o adattarsi, mostrando non estimar e pensar
che vestono di nuovo solamente di domenica o per le grandi occasioni. alvaro,
calmo e disinvolto; affettazione di naturalezza o di noncuranza.
-in senso concreto: atto disinvolto, o che vuole apparire tale. dossi
.. sta in quella scioltezza, o volete disinvoltura, che fa parere l'
considerazione che si ha per una persona o una cosa, cattiva opinione, disprezzo
. - anche: disprezzare. o. rucellai, 2-12-3-169: né anche sta
v-2-914: ditemi... se voi o altri che voi stimiate veramente, mi
mi son venuti a disprezzare od odiare, o disistimare per via di codesti scritti.
: non posso essere sospettato di negare o disistimare il pensiero dialettico. 2.
. / non vuò che mi dilacci o tenga stretta, / a suo piacere,
, con le taurine braccia, / o repubblica vergine, l'amazonio tuo sen.
detto quando l'acqua fa stagno, o lago... * si dislaga '
pronuncia difettosa (dovuta a cattiva conformazione o alterazione organica dell'apparato fonatorio).
/ e noi de'trar sì cort'o deleiale, / che si convegna per forza
-ant. con l'indicazione della persona (o della cosa). guittone,
guittone, 217-9: nescente conto certo o disleale / laudare amico o ver signore
conto certo o disleale / laudare amico o ver signore in faccia. g. villani
anima si leghi in quelli sterpi, o vero tronconi, e se mai niuna se
dante, par., 24-30: o santa suora mia che sì ne prieghe
: come che il timore del perdere o la speranza dell'acquistare sia quello che
non si dissolva a giusa di scopa dislegata o d'altro fascio. g. c
, 20-173: questo improvviso disleonamento o per lo meno questo lasciar di far da
con lingua di fanciullo, che barbuglia, o di uomo dislinguato. =
. { mi dislivèllo). alzarsi o abbassarsi di livello. oriani,
dislivèllo, sm. differenza di livello o di quota fra due punti del terreno
di età ', la 'diversa o difforme opinione 'sia anche un *
, è il vo lume o quantità d'acqua di cui il bastimento occupa
alberti, 48: raro si può stringerli o maneggiarli [i bambini] senza grandissimo
sorta di torture che dislocano le ossa, o che produchino altri acutissimi dolori.
di una squadra, e in genere persone o gruppi di persone che devono svolgere un
il mio polso dislocato a tenere il timone o la spada. govoni, 1269:
: riferito anche a un'armata navale o aerea. soffici, v-3-227: nell'
ringhiare dietro i cancelli, passando, o in altre dislocazioni opportune catenati e torquati
sete stata circa il dovere di lodarmi o dislodarmi per ispendere 10 ingegno in altro
. [sono] troppo corti, o almeno così densi, e non arrendevoli.
prendere qualche alloggiamento che gli soprafaccia o con l'impedire loro le vettovaglie. varano
di dove le macchine de'malevoli o le armi degli aristarchi non possono disloggiarla.
mandò l'ubbidienza del disloggio a due o tre studenti. = deverb. da
panno, per fare un abito, o altro. = comp. dal
le maglie, come di un giacco, o simile. -figur. tesauro
della scabbia. menzini, 5-232: o miscredenti, assai più vii canaglia /
dante, inf., 29-85: « o tu che con le dita ti dismaglie
dimena; / e pur non si discioglie o si dismalta / la colla, che
ciò che si nasconde dietro ipocrisie o finzioni; smascherare, sbugiardare.
, aspro e villano / la rompe o storce o del tutto dismembra, / la
e villano / la rompe o storce o del tutto dismembra, / la beltà
v'apre e vi dismembra, / o quanto al vostro stato il mio rassembra,
buonarroti il giovane, 10-967: o che badavi voi? dismemorati! /
'dismenorrea', soppressione de'men- strui o difficoltà di venire i menstrui.
); interrotto tem poraneamente o per sempre (un'attività, una
gli svolazzi toccar qualche cosa, o dare... agio agli untori.
senso proprio vorrebbe dir servo, garzone o mozzo... ma ora tale significato
persona che non esercita più una carica o una professione: dimesso, esonerato, licenziato
tener fusse, la corta e usata, o l'impedita e dismessa e perciò non
, dovuta a una lesione del cervelletto o del midollo spinale, spesso unita con
, ecc.); interrompere temporaneamente o per sempre (un'attività); sospendere
, quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per alcun tempo?
.. scemare,... o per difetto de'traffichi o de gli artisti
... o per difetto de'traffichi o de gli artisti che mancassero, o
o de gli artisti che mancassero, o dismettessero le loro botteghe. manzoni,
i-517: introducendole e forzandole a guastare, o dismettere i loro primitivi istituti e costumi
dismessero. 2. cessare di provare o di manifestare un sentimento. nannini
dismettono col tempo quella impressione di vizio o di virtù che da'primi anni si
infusa. l. adimari, 63: o scellerato, abominando errore / dell'uom
s'ingrassano con la ghianda, talora, o ristucchi o per desiderio di rufolare la
con la ghianda, talora, o ristucchi o per desiderio di rufolare la dismettono e
7. disfare una casa, vendendo o trasportando altrove tutto quanto in essa è
conservare la nazionalità italiana, si autorizza o si dispone d'ufficio la cancellazione della
. bianco da siena, 68: o somma dismisura, / o compiuta bonitade
, 68: o somma dismisura, / o compiuta bonitade, / o trinitade pura
, / o compiuta bonitade, / o trinitade pura, / o semplice unitade.
bonitade, / o trinitade pura, / o semplice unitade. 2. quantità
dì grande, e in certe annovali o straordinarie solennità una dismisura di parecchi migliaia
oltrepassare, superare (costruito con oltre o sopra). giamboni, 8-i-159:
alcun buon geometra, né peraventura aristotele o platone. salvini, 6-7: improvvisamenti
i suoi colleghi non sono ancora (o spero noi saranno mai) ridotti tanto
contenersi nello stesso nome di male spenditori o dismisurati nello spendio, così i quieti
inquieti dello stige si potevano definire dismisurati o squilibrati nelle passioni dell'irascibile. serra,
medie. perdita della memoria parziale o totale, regressiva o progressiva, tipica
memoria parziale o totale, regressiva o progressiva, tipica della paralisi progressiva.
costumi di coloro, tra'quali vive, o egli è dismodato o è di soverchia
quali vive, o egli è dismodato o è di soverchia cura. 2
oltre cocito più non si dismonta, o meglio, dopo dite, si hanno di
essendo poi pervenuto all'età di quaranta o cinquanta anni, debbe pur sapere che allora
disus. scendere a terra (da cavallo o da un caro, 12-832:
tutti andando inanzi, ciò che è ammorbato o inquinato, ripulire. come vide filocolo
nostre intenzioni contro al nostro fattore, o contro a noi medesimi. 3
profondamente nelle caratteristiche (una persona o una cosa); snaturare.
s. v.]: que'parlatori o scrittori che traducono i concetti e i
al figur. guittone, i-14-116: o che peccato grande, e desnaturata e
tr. ant. far uscire dal nido o dalla tana; snidare.
ant. raccontare apertamente, senza interruzioni o reticenze; esporre in modo chiaro e
disus. sciogliere, districare un nodo o qualunque altra cosa che leghi o avvinca
nodo o qualunque altra cosa che leghi o avvinca; liberare dai nodi; snodare
: finalmente tutte quelle cose poco amorevoli o disobbliganti, e che contrarie sono alla
se non è contra la legge della natura o di dio. malvezzi, iv-281:
sillabe disobbligando dalla regola degli accenti, o pose che vogliam dire, di nuova spezie
. machiavelli, 24: la fortuna o il sapere non lo possé mai disobligare
. / a sua posta disoblighisi / o cerchi altrove sua ventura. segneri,
, arebbe caro essere informato che onore o merito volessimo rendere a lui o
o merito volessimo rendere a lui o bernardino, essendo disobligati l'uno e l'
l'altro per me- zanità del papa o d'altri. s. antonino, 2-119
di quelle grazie che io desiderava, o almeno darmi licenza, o rimandarmi in
io desiderava, o almeno darmi licenza, o rimandarmi in quella prigione che cotanto aborriva
a'teatri d'opera, di commedia o a quelle decenti ricreazioni ch'ella mostrava
che come tesser maladetti da dio, o d'uomini si trasformassero in bestie,
se non un annon- ciar, pubblicar o dechiarar li misteri divini e la parola
rifl. smettere di occuparsi di qualcuno o di qualcosa; disinteressarsi. galileo,
libero da occupazioni; che ha cessato o sospeso l'attività consueta. -assol.
, quando sono disoccupati, sogliono prendere o con giuoco o con conversazione d'altra
disoccupati, sogliono prendere o con giuoco o con conversazione d'altra sorte. accetto
comune. comune è l'essere disoccupato, o sfaccendato per dir meglio; non annoiato
con bandoliera e bastone da maresciallo; o almeno un paio di servi disoccupati sfarzosi
sente esser più lungo che quel medesimo o altrettanto spazio di tempo occupato, dilettevole,
tanti anni un uomo del mio carattere, o a consumarsi affatto in istudi micidiali,
a consumarsi affatto in istudi micidiali, o a seppellirsi nella più terribile noia,
, senza faticarsi in troppo lungo uficio o solenne, in qualunque sepoltura disoccupata trovavano
senza alcun desiderio di venire alle rive, o amore alla cultura: e in tal
, avendo perso il posto di lavoro o non avendo mai avuto un'occupazione,
avendo mai avuto un'occupazione, cerca o attende un impiego. visconti venosta
un paese di un milione e mezzo o di due milioni di disoccupati è un grave
; fenomeno sociale, caratterizzato dall'impossibilità o dalla difficoltà, da parte dei lavoratori
e, da parte delle aziende private o dello stato, di darne a tutti
da un atto di volontà del soggetto o, più propriamente, dal rifiuto di
degli idrocarburi ossigenati, di colore giallo o verde grigiastro, che si rinviene in
carico del terzo molare inferiore, o dente del giudizio, con rossore delle gengive
. estrazione dell'olio (dai semi o da altri prodotti che lo contengono).
vero, la cognizione del quale è fonte o di noncuranza e infingardaggine, o di
fonte o di noncuranza e infingardaggine, o di bassezza d'animo, iniquità e disonestà
né estimare quello esser colpa, difetto o disonestà del medico, di che la
né più né meno come se imo anno o due fosser passati, e per la
nemici elle erano state ingiuriate di disonestà o d'altre cose che di vergogna dipingessero la
quando tu odi messa, ovvero ori o dici l'uficio, che quando tu
il quale tu toccasti, cioè la mano o il piede ovvero il petto, sopra
un comportamento disonesto, con atti indecorosi o vergognosi; disonorare. guittone,
. guittone, i-17-5 2: o non giudici già, ma gioculare!
è fatta da lui, quantunque sia rea o nociva, che possa disonestare la magnificenza
poco, avevavi 10 disonestati in lettere o in parole? non veramente. -offendere
de'greci, 11 quali l'uccidano o villanamente la disonestino. s. bernardino
il volto. arici, i-233: o i dolci aspetti / disonestando, disfiorar
, deplorevole. garzoni, 2-71: o gola..., tu disordini il
sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non nominando alcuna certa persona
repubblica, sanza darne parte agli altri così o più degni di loro. valerio massimo
: perché dunque a noi sarà sconvenevole o disonesto il darci piacere novellando? chi ce
che non m'inducea a ciò cupidità o necessità di guadagno, come suole addivenire
provisione non sia lecito ad alcuna meretrice o donna disonesta e di mala fama, di
di mala fama, di qualsivoglia grado o condizione, maritata o non maritata,
di qualsivoglia grado o condizione, maritata o non maritata, paesana o forestiera,
, maritata o non maritata, paesana o forestiera,... abitare..
... per braccia cento dirimpetto o appresso ad alcuno monasterio di monache,
ad alcuno monasterio di monache, suore o religiose donne. colletta, iii-61: alle
riguardiamo, vedremo i scritti loro esser pieni o di vino, o di venere
esser pieni o di vino, o di venere, o di altri disonesti detti
vino, o di venere, o di altri disonesti detti. anguillara, 3-128
un tratto « è una cosa disonesta o no? ». -con uso neutro
da bene sarebbe andata senza compagnia, o della suocera, o da donne antiche
senza compagnia, o della suocera, o da donne antiche della casa, o
o da donne antiche della casa, o dalla madre. varchi, 18-1-369: i
trovano certi sterminati e disonesti lucertoloni, o ramarri acquatici chiamati iguane. c. gozzi
la compagnia de'potenti sia sempre pericolosa o disonorante. d'annunzio, iv-1-564:
alvaro, 13-170: niente pareva offensivo o disonorante. disonoranza (anche disnoranza
/ disonorato capo?... o per l'amico? d'annunzio, iv-2-378
2. azione che offende la morale o le leggi; errore, colpa,
rispetto, con l'intento di umiliare o di diminuire il prestigio di una persona
ee gravato. iacopone, 11-23: o cor, e co 'l pòi pensare
ciascun disinóre / che fatto m'hai o mi volessi fare. cieco, 9-75
-fare disonore: danneggiare la fama o la reputazione; disonorare; offendere.
purgare il cervello, se è pazzia, o l'animo, se è cattiveria,
per abnorme sviluppo fetale di organi o tessuti. = voce dotta,
orbita normalmente percorsa (un astro) o stabilita (un veicolo spaziale).
quali avea scritti per cagione di romore o di disordinamento che fosse. 5
altre cose, le quali per briga o per disordinanza di vincitori si tolgono.
, che circa el disordinare la giustizia o le leggi. sarpi, vi-3-64: bisogna
verso di sé. garzoni, 2-71: o gola,... tu disordini
che ciò, che disgusta il palato o l'odorato, cioè ne disordina le fibre
anche assol. guerrazzi, iv-227: o mirate un po'che mi bisognerà tenere
ufficiata: / mettevi un bestiai prete o monacone / che la sua regola ha
dolendosi. ricciardo da cortona, 55: o quanto è dolorosa quell'anima che per
: come volse la sorte, casandra, o per miracolo di dio, overo ch'
disonestà di lingua, mormorando, rammaricandosi, o bestemmiando. della casa, 801:
guicciardini, vii-57: e'casi scandalosi o di malo esemplo si gastigavano; ed
disordinato, confuso; senza ordine o regola o disegno preciso; secondo
disordinato, confuso; senza ordine o regola o disegno preciso; secondo un impulso
e, per estens. di animali o di oggetti: senza mantenere le file
), agg. che si sviluppa o accade senza ordine, senza un piano
iddio] fare cosa niuna di mancamento, o ria, o disordinata. dante
di mancamento, o ria, o disordinata. dante, conv., ii-xiv-17
sarebbe qua giù generazione né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né
-che si muove tumultuosamente, accalcandosi o sbandando; scompigliato; disperso (un
, ne ritornano indietro per niente disordinati o confusi, ma con la stessa inclinazione
sua casa se ella è rumata o disordinata, e così la sua famiglia.
natura non fosse nulla cosa di corruzione, o di disordinazione. dante, conv.
dene), sm. mancanza, perdita o turbamento dell'ordine; situazione di cose
59: si volete saper l'ordine, o disordine, di miei amori, ascoltatemi
annunziar il carattere, e nel preparare o nel nascondere l'evento, indicazioni e talora
incoerenza, disorganicità in un'opera architettonica o plastica; disaccordo, irregolarità, accozzamento
da ima disuguaglianza, da un disordine o irregolarità di simmetria. cardarelli, 3-70:
grembiale, scapigliata come un'ossessa, o per dirla un po'come va, in
, stona dando un aspetto di trascuratezza o di fretta. verga, 2-94:
non sa governare, perseverano nello errore o di fare loro quello che non sanno o
o di fare loro quello che non sanno o di lasciarsi governare dagli imperiti: donde
mancanza di serventi ed altre girerebbero male o con disordine, perché in gran numero
di persone? -mancanza di regolamentazione o di unificazione (in un sistema di
unificazione (in un sistema di norme o di misure). beccaria, i-7
-perturbazione, squilibrio delle forze naturali o cosmiche. galileo, 3-4-294: altrettanto
tormento, affanno provocato da turbamenti psicologici o morali; tumulto, agitazione interiore;
che la cucitrice avesse con qualche notizia o con qualche insinuazione messo il disordine nelle
disordini, di che ne nasca occisioni o rapine. sarpi, vi-2- 121
non opportuno (intervenendo sfavorevolmente a interrompere o a ostacolare un'azione, il corso
, il corso naturale di un fenomeno o l'evolversi di una situazione);
modo che fussino sanza uno minimo disordine o scrupolo. vettori, 1-89: volti
si può riuscire ad impedirlo perfettamente, o a far che impeditolo, la macchina
/ non è fabbro / di discordie o di disordine; / ma per regola
4-i-101: se poi v'accomoda / o male o bene, / dire in
: se poi v'accomoda / o male o bene, / dire in disordine /
disoressìa, sf. medie. perdita o aumento eccessivo dell'appetito. =
insieme di elementi che tendono a dissociarsi o a entrare in contrasto fra loro;
cesarotti, i-441: il sovvertire o disorganizzar lo stato presente coll'idea dell'
bischizza / se la terra sta ferma o s'ella rulla? / già non per
presenta scisso nei suoi elementi, o diverso nei suoi momenti, o disordinato nelle
o diverso nei suoi momenti, o disordinato nelle sue manifestazioni (per essere
essere privo di un principio coordinatore, o per non tendere a un unico fine
atomismo disorganizzato, è storia di idee o di anticipazioni di idee, non di oscuri
disorganizzazióne, sf. disordinata attività o profonda alterazione degli elementi che compongono un
leopardi, ii-101: può nessuno assiemarsi o vantarsi di non aver mai a perder
a perder l'uso della ragione, o per sempre o temporaneamente; o per
l'uso della ragione, o per sempre o temporaneamente; o per disorganizzazione del cervello
, o per sempre o temporaneamente; o per disorganizzazione del cervello, o per accesso
; o per disorganizzazione del cervello, o per accesso di sangue o di umori
cervello, o per accesso di sangue o di umori al capo, o per gagliardia
di sangue o di umori al capo, o per gagliardia di febbre. arila,
: scrivono nei giornali giacobini, protezionisti o senza idee, e contribuiscono alla disorganizzazione
della capacità di giudicare, di scegliere o di agire coscientemente; turbamento, confusione
far perdere la capacità di giudicare, o di resistere, o di reagire coscientemente;
di giudicare, o di resistere, o di reagire coscientemente; stupire, sbalordire
: debbono essere [gli scrittori] o dei sentimentali o dei cinici, se
essere [gli scrittori] o dei sentimentali o dei cinici, se no il pubblico
che ha smarrito la capacità di giudicare o di scegliere o di agire coscientemente (per
la capacità di giudicare o di scegliere o di agire coscientemente (per un'improvvisa
quest'alternativa di cicalio e di gemiti, o disorientata da tutti questi avvenimenti, che
quella voce, la bionda fece due o tre passi affrettati, come quando la
salpare le ancore per riprendere il mare o per mutare posto (un'imbarcazione,
è levare l'ancora d'afforco, o la seconda ancora di posto, e restare
di disormeggiare una nave, un'imbarcazione o, per estens., un dirigibile
, sito, e circonspetti della dignità o viltà delle cose che tu vuoi figurare;
: come se il dire 'di 'o 'del'... anzi che 'l
schiatta, paia mostrar del padre, o dell'avolo, o 'l soprannome, o
del padre, o dell'avolo, o 'l soprannome, o 'l mestiero, o
o dell'avolo, o 'l soprannome, o 'l mestiero, o alcun luogo,
o 'l soprannome, o 'l mestiero, o alcun luogo, donde s'abbia la
luogo, donde s'abbia la descendenza, o accidente disorrevole, che principio desse a
parte alcuna lascia la famiglia essere disorrevole o disonesta. pulci, v-6: arò bene
, / non è pari al bisogno o all'interesse / del pane d'ogni dì
sf. medie. alterazione, temporanea o permanente, della facoltà olfattiva dovuta a
, della facoltà olfattiva dovuta a raffreddore o ad altra affezione a carico delle cavità
altra affezione a carico delle cavità nasali o delle vie di trasmissione o dei centri
delle cavità nasali o delle vie di trasmissione o dei centri di sensibilità olfattoria o dovuta
trasmissione o dei centri di sensibilità olfattoria o dovuta anche a isterismo o a psicosi
sensibilità olfattoria o dovuta anche a isterismo o a psicosi. d'alberti,
, per mangiarlo con più agio, o per studiarne l'interna struttura.
. croce, ii-2-59: la sapienza poetica o civiltà barbarica verrebbe mutilata di una parte
snervo, e spolpo, / o la nemica mia pietà n'avesse. fiamma
del grande violinista tra archetto e tastatura o disossate o morbide come quelle del famoso
violinista tra archetto e tastatura o disossate o morbide come quelle del famoso sarto in
un'opera); rappresentato con poco o nessun vigore; informe (la materia
aggiunta a una massa di metallo fuso o, più generalmente, a un prodotto
dell'ossigeno da una massa di metallo o di una lega allo stato fuso,
. burchiello, 104: hai disavolata o spalla o natica. b.
burchiello, 104: hai disavolata o spalla o natica. b. machiavelli,
0 invia ordini ai suoi sottoposti, o chiede istruzioni ai suoi superiori. -anche
altro governo delle decisioni che ha preso o che intende prendere (e, per
tanto di dispaccio, che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne qualche parte ha
che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne qualche parte ha ben potuto scapricciarsi a
). che non ha somiglianza o relazione con altro; molto diverso, differente
differente, contrastante; di diversa origine o natura o carattere; che comprende in
contrastante; di diversa origine o natura o carattere; che comprende in sé elementi
i-580: ti pare a sorte disparato, o disgiunto? non è così. muratori
... concerne piuttosto gli oggetti ideali o i reali idealmente considerati. gozzano,
differente, di non pari stato o condizione. - anche assol.
rifl. rendersi diverso, differente. o. rucellai, 8-31: qui s'entra
entra di subito a gareggiar d'intelletto o di potenza o di stato; e perciò
a gareggiar d'intelletto o di potenza o di stato; e perciò la presunzione
diversità, disuguaglianza. o. rucellai, 2-12-3-44: per tal maniera
noi una tragedia, se di versi o tutti rotti o mescolati cogli intieri,
tragedia, se di versi o tutti rotti o mescolati cogli intieri, o cogli intieri
tutti rotti o mescolati cogli intieri, o cogli intieri soli che avessero le rime,
disus. e letter. opinione diversa o contraria a quella di altri; parere
sf. medie. la partecipazione diffìcile o dolorosa della donna all'amplesso (per
semplice natura dell'onnipotente dio molto vale, o pietro, e molto piace la mondizia
, 2-9: se l'animo è cuore o sangue o cerebro, per certo,
: se l'animo è cuore o sangue o cerebro, per certo, perch'egli
abate isaac volgar., 1-89: o frate, in verità se 'l religioso non
consisteva neu'indovinare il tratto, se pari o dispari. borgese, 1-410: estraeva
si può tenere unicamente pel numero nero o pel rosso, pel pari o
o pel rosso, pel pari o pel dispari, fino al diciotto o dal
o pel dispari, fino al diciotto o dal diciotto in poi. 2.
corrisponde / un venti a'nostri; o ve'passo disparo! alfieri, v-2-403
formato di voci maschili e femminili, o maschili e bianche (un coro o una
, o maschili e bianche (un coro o una composizione corale). giraldi
la favola fu rappresentata con tibie pari o dispari, o destre o sinistre,
fu rappresentata con tibie pari o dispari, o destre o sinistre, ciò non vuole
con tibie pari o dispari, o destre o sinistre, ciò non vuole significare altro
angosciate, cioè secondo che più o meno erano essute superbe in vita.
disparisci; pass. rem. disparii o disparvi, ant. disparsi, disparisti
ant. disparsi, disparisti, disparì o disparve,... disparirono o
o disparve,... disparirono o disparvero', pres. cong. dispàia.
350-12: non fu simil bellezza antica o nova, / né sarà, credo;
/ ma, qual'or l'acqua o il pome vuol gustare, / subito l'
tratto, come reo di furto, / o d'omicidio. carducci, 732:
connotazione di riserbo, anche disdegnoso, o di solitudine schiva: stare in disparte
, 238-10: l'altre maggior di tempo o di fortuna, / trarsi in disparte
128-60: qual colpa, qual giudicio, o qual destino / fastidire il vicino /
-mettere, porre, tenere in disparte persone o cose (ant. anche a disparte
tirarsi in disparte: non aver cura o interesse per una data cosa, non
(per discrezione, mancanza di ambizioni o egoismo). cattaneo, iii-4-16:
(despartire), tr. (dispàrto o dispartisco, dispartisci). disus.
, / chiunque la rompe, separa o disparte, / convien che grave offesa
speziali libri. pindemonte, iii-493: o pesar l'aere, misurar la terra,
la fossa, che sovrasta al campo o che serve per dispartire un campo dall'
.). allontanarsi da un luogo o da una persona, partire, andar
, disunito (con riferimento a cose o a persone). - anche al figur
. 2. diviso in due o più parti; squarciato. cavalca,
vederlo. -diviso secondo una scelta o un calcolo. bibbia volgar.,
-trice). ant. chi separa o divide. - anche al figur.
più amore, passione, interesse per qualcuno o qualcosa; disamoramene. salvini
113): addomanda alcuna grazia o virtù,... prega dispegnimento d'
, / se talor largamente / dispendesse o donasse, / non sì che fol-
cavalli di torsi, sanza altro pane, o biada per li cavalli e la moneta
quale io faccia la primiera; / o nulla dispendendo, ne consumi / in miseria
ho dato; che ne facea chiese o badie, e sostenea i poveri.
in più lontani viaggi di ollanda o inghilterra,... aver trovato
vi è connessa l'idea di grave o eccessivo onere); spreco, sperpero
per li forastieri non è mas- saresco o casalengo, ma è giornale ed alla minuta
, quai per illustri / nozze, o banchetto sontuoso, o lauta / a
illustri / nozze, o banchetto sontuoso, o lauta / a dispendio comun mensa imbandita
-al fìgur.: anche di facoltà intellettuali o spirituali, di energie, di forze
. fr. colonna, 1-31: o di picciol guadagno ampio dispendio, /
a chi riceve, e a proporzione o misura su quel che si dà.
tommaseo-rigutini, 2107: un gran dizionario, o altra opera in folio o in quarto
dizionario, o altra opera in folio o in quarto, esce a quaderni. se
partiremo per le diverse materie; benché due o più operette di vario genere sieno talvolta
. -fascicolo, dattiloscritto, litografato o, anche, stampato, dove sono
stampato, dove sono raccolte le lezioni (o il sommario di esse) che il
e che si pubblica durante il corso o alla fine di esso. panzini,
a deposito di provviste alimentari, costruito o adattato in modo da assicurare la conservazione
ore, come della volta, della cella o della dispensa, queste consegnasse a uno
, ii-8: non si poteva in parte o in dispensa / ripor vivande o cose
parte o in dispensa / ripor vivande o cose per la gola / che lui non
le pesche. forteguerri, 23-68: o san piero, san pier! la tua
con giacomo e giovanni / abbrustolivi muggine o sardella, / ove n'è gita?
persone che, in una casa patrizia o in una comunità, sono preposte al
redi, 16-vi-96: fra un giorno o due consegnerò alla dispensa del granduca una
faceva pane, e dalla dispensa due o tre volte la settimana si mandava a
di mezzo,... in compagna o dispensa:... tutto
6. mobile della stanza da pranzo o anche della cucina dove si ripongono le
, esonera (per particolari ragioni di utilità o di equità) un soggetto dal dovere
è divenuto inabile per motivi di salute o abbia dato prova di incapacità o
o abbia dato prova di incapacità o di persistente e insufficiente rendimento. -dispensa
tipi di impedimenti [dispensa matrimoniale) o quella che scioglie un religioso dagli obblighi
dispensa del pagamento di mezz'annata, o d'essere equivalentemente gratificato per li motivi
, malgrado tutte le precauzioni, o prima o dopo la notizia si doveva divulgare
tutte le precauzioni, o prima o dopo la notizia si doveva divulgare. bocchelli
e dei miti, spiegazioni generalmente astronomiche o sessuali, come si sa. 2
doveroso; esenzione, concessione di fare o non fare una cosa. delfino,
pluralità delle mogli o quella... della pluralità de'mariti
fare la sua operazione fuori del principato, o dominio del legittimante o dispensante. tocci
del principato, o dominio del legittimante o dispensante. tocci, 1-123: il
par., 12-91: non dispensare o due o tre per sei, / non
, 12-91: non dispensare o due o tre per sei, / non la fortuna
giorno, i-1056: or vanne, o mio signore, e il pranzo allegra /
suo animo. moretti, 37: o poggiolini, che fai tu? che
quanto la provvidenza, la volontà divina o, per estens., la natura
. felice da massa, xliii-264: o anima devota, alquanto pensa / all'
, denaro, virtù, energie fisiche o spirituali). fatti di cesare,
le persone che cercano di essere utili o altumanità o alle nazioni, sieno obbligate a
che cercano di essere utili o altumanità o alle nazioni, sieno obbligate a spendere
obbligate a spendere nel distruggere un errore o nello spiantare un abuso quel tempo che
che avrebbono potuto dispensare nell'inse- gnéure o propagare una nuova verità, o nell'introdurre
gnéure o propagare una nuova verità, o nell'introdurre o divulgare una buona
nuova verità, o nell'introdurre o divulgare una buona usanza. 7.
, / ciò che dona la terra o manda il mare. baldi, i-156:
i cibi a una ben parca mensa / o il mare, o il fiume,
parca mensa / o il mare, o il fiume, o l'orticel dispensa.
il mare, o il fiume, o l'orticel dispensa. = voce
esonerare (per particolari ragioni di utilità o equità o a scopo di privilegio)
per particolari ragioni di utilità o equità o a scopo di privilegio) dal dovere
di osservare una norma generale (giuridica o sociale) o anche un obbligo particolare
norma generale (giuridica o sociale) o anche un obbligo particolare; liberare dall'
il costume renderebbe doveroso e necessario) o, anche, autorizzare a tenere un
avea tolte a l'altre chiese, o a cherici o a laici, per cagione
l'altre chiese, o a cherici o a laici, per cagione della decta
i-283: se pur amor gli promette o dispensa / che pensi ad altro, questo
di san martino veniva in venerdì o sabbato, che si potesse mangiar
quando l'impiegato è divenuto inabile o ha dato prova di incapa
dato prova di incapa cità o di insufficiente e persistente rendimento:
e non consumato); concedere indulto o grazia (con riferimento a una pena
parzialmente, disapplicare (una norma giuridica o sociale, un precetto morale, un
, un precetto morale, un criterio o principio generale di condotta).
dipendente dall'amministrazione provinciale, da consorzi o da istituti di previdenza e da altri
), che provvede alla cura gratuita o semigratuita degli assicurati o degli ammalati poveri
alla cura gratuita o semigratuita degli assicurati o degli ammalati poveri e, inoltre,
l'oftalmia ', ovvero 4 adatto, o ordinato a dispensare l'oftalmia ',
che dopo aver brigato un impiego più o meno lucroso, dopo aver imparato a memoria
traspare qualche cosa di dispensativo alle regole o di superiore alle forze della natura
, che unquanche noi vide giacere in letto o in luogo assettato, cioè, dispensato
, 2-2: parendomi che quell'ora, o ch'io vi scrivo o ch'io
ora, o ch'io vi scrivo o ch'io penso di voi, sia di
starò norma di giustizia; dispensatore di lode o di biasimo ai meritevoli, che si
, 13-i-266: dispensatrice no d'oro o d'argento, / o di gemme che
no d'oro o d'argento, / o di gemme che mandi estraneo mare,
e dispensatrice. fogazzaro, 1-529: o sangone, o eridano erranti, o dilettoso
fogazzaro, 1-529: o sangone, o eridano erranti, o dilettoso valentino, o
o sangone, o eridano erranti, o dilettoso valentino, o esterni giardini,
o eridano erranti, o dilettoso valentino, o esterni giardini, o amabile domestico prato
dilettoso valentino, o esterni giardini, o amabile domestico prato dispensatore di nivei rafani
, sugli amici, su coloro che direttamente o indirettamente ne vivono. 2
fosse stata! beicari, 5-63: o principio divino, o conditore / delle terrene
, 5-63: o principio divino, o conditore / delle terrene e celestiali mente
delle terrene e celestiali mente, / o sapiente e buon dispensatore / dell'universo.
essa, le preponga un dispensatore, o veramente che dica a lei che se lo
distribuzione, elargizione (in dono o in elemosina); assegnazione (di
, provvidenza (con riferimento a dio o anche, per estens., alla natura
con altra industria, altramente l'etiopica o l'africana, altramente quelle dell'isole
quale siasi voluto obbligare di far questa o quella dispen- sagione di grazia nell'instituzione
è sol posto in far del suo goda o chi 'l merita, o chi
goda o chi 'l merita, o chi noi merita, e in godimenti o
o chi noi merita, e in godimenti o laudevoli, o biasimevoli; ma
e in godimenti o laudevoli, o biasimevoli; ma per effetto egli ne ha
un precetto, da un dovere morale o sociale. pallavicino, 8-162: la
provò a pensare ad alta voce, o meglio ad esprimere i suoi desideri; ed
medie. alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale. d'alberti, 320:
320: 'dispepsia', difficoltà di digerire, o piuttosto digestione depravata in conseguenza di mancanza
dolori di capo non sono che babbi o mariti noiosi! oh quante dispepsìe ostinate
sia, se ci appare come un peso o un intoppo inaspettato, sgomenta o scuora
peso o un intoppo inaspettato, sgomenta o scuora o irrita, e avvelena la gioia
un intoppo inaspettato, sgomenta o scuora o irrita, e avvelena la gioia del possesso
possesso, e talvolta lo ritarda, o anche lo fa disperabile. disperàggine
. che dispera, che non ha o non ha più speranza, che ha
che ha perso la speranza in qualcuno o in qualche cosa. - anche sostant
riduce alla disperazione; che non lascia o non promette alcuna speranza, che riempie
che riempie di sconforto, che scoraggia o sgomenta per quanto esprime o manifesta (
che scoraggia o sgomenta per quanto esprime o manifesta (una persona, un pensiero
mancanza di speranza, sfiducia in qualcuno o in qualche cosa; timore, dubbio
abbandonare, non nutrire più la speranza o la fiducia, non confidare (in qualcuno
qualcuno, in qualcosa); temere o dubitare di non raggiungere un fine,
tutto el magior regno / che bono aggia o non bono unde fidare. iacopone,
pensiate ch'io diletto / vostro travaglio o pena i'nulla guisa, / né
: d'amore / favilla alcuna, o di pietà, giammai / verso il
pan, del vin, del mulino o del sale, / che disperasse altrui com'
fatte per avarizia, superbia e crudeltà o libidine dei superiori. aretino, iii-97
fed. della valle, 96: tenebre o tempeste o altri tali, che strider
della valle, 96: tenebre o tempeste o altri tali, che strider fèro e
, per lo più manifestandoli con atti o parole). rinaldo d'aquino,
di disperarsi e d'uccidere se medesimo, o di partirsi da noi, in maniera
. bernardino da siena, 93: o io come mi dispero io, quand'altri
questa benedetta valigia mi faccia disperare, o mi faccia rompere 11 collo. goldoni
fisso il lamento disperato dell'amante abbandonato o tradito (fu in voga soprattutto nei
, frottole, disperati, rispetti, o barzellette e altri cotali, a qual
, quasi toltogli un'altra volta. o. rinuccini, 4-4-2: raffrenò punto
punto 'l duolo a'tuoi conforti? / o disperatamente ancor si lagna? leopardi,
, lo fece guaire disperata- mente due o tre volte. alvaro, 9-43: sento
loro case dalla soldatesca, alloggiata lì o di passaggio, n'eran fuggiti disperatamente.
fin fine si stabilì l'opinione universale o, per dir più vero, l'universal
/ alla fuga ti spinge, o crudo mostro, / ti seguirò fin negli
non si sapeva più se fosse lieta o disperata di aver consegnate quelle lettere.
e profitto dei delitti, non curavano o disprezzavano ogni politica. -figur.
sgomenti, desolati; che non è o non è più sostenuto o accompagnato da alcuna
non è o non è più sostenuto o accompagnato da alcuna speranza, da alcuna
disperato amore? bonarelli, xxx-5-104: o del mio primo amore, / del
: / or, perché scende o cade / in disperati abissi? porini,
mi estinse / allora la gioia, o poscia / che desto io fui, la
/ e trovate ferita qualche dea / o qualche dio; non vi scandalizzate. tasso
i rondoni. strillano in gruppi di quattro o cinque: in corse disperate, come
profondamente radicato, incorreggibile (una persona o anche un vizio); ingiusto,
cavalcanti, 398: che colpa, o dove ci puoi apporre, che noi
14. che non lascia speranza o possibilità di essere conseguito, di essere
per quanto non le avessero fatte confessioni o dichiarazioni precise, si era resa conto
bibbia volgar., vii-84: o perché è fatto lo mio dolore perpetuale,
: tu debbi esser mandato / da carlo o da orlando per ispia, / e
trovato al primo piano: dopo due o tre settimane era salito un piano più
- abbandonare, lasciare per disperato qualcuno o qualcosa: lasciarlo nelle condizioni in cui
condannati] per disperati alla pena, o inasprirli col disprezzo, non è buon
impegno. iacopone, 40-4: o cristo onnipotente, dove site en- viato
monti, iii-213: siate dunque tranquillo, o alla più disperata siate certo che una
carducci, iii-24-231: per convertirmi, o alla disperata, per provocare su la mia
: certuni deputati, poiché rimasero due o tre sessioni in mostra su gli
sopra la scalinata, senza attirarsi carezza o sguardo del governo, per disperati si
finalmente disperata e perduta affatto, costretti o da virtù o da necessità, hanno coram
perduta affatto, costretti o da virtù o da necessità, hanno coram populo detto
disperazione: fare in modo che qualcuno, o anche la coscienza stessa, disperi di
non ordinarono però mai che i benedetti o mandati da lui venissero, nuovamente a
può con l'animo non tristo o ancora con gli occhi asciutti trapassare? magalotti
parevano commoventi. 6. persona o cosa che fa disperare, che procura
pessimismo che investe tutta quanta la realtà o parte di essa. carducci, ii-10-265
, buttarsi alla disperazione: far disperare o disperarsi, essere in preda a un
di scoraggiamento o in condizioni disperate; disperarsi, sconfortarsi
contradio; che tutti gli disperse, o per morte o per esilio, loro e
tutti gli disperse, o per morte o per esilio, loro e loro famiglie.
dura, / ché 'l vento la disperde o solve il sole, / come sogno
leopardi, ii-43: tutti gli uomini più o meno (secondo la differenza de'caratteri
cavalca, i-22: disperse e distribuette o vendendo o donando ai vicini e a
i-22: disperse e distribuette o vendendo o donando ai vicini e a i poveri
ma tutti disperdiamo ogni giorno... o soffochiamo in noi il rigoglio di chi
. andrea da barberino, 1-41: o credi tu che il padre mio re ago-
fortuna] che, qual fumo o polve, / la gloria di qua giuso
8. ant. procurare (dolosamente o naturalmente) l'aborto; abortire.
dovevate dire... non abortare o disperdersi, come dite voi altri,
scuole; e a poco a poco o si dispersero, o a quella di firenze
a poco a poco o si dispersero, o a quella di firenze si riunirono.
-per estens.: di animali o di cose. bibbia volgar.,
affanno vidi le cose che la fortuna o la necessità già trapose tra lei e me
in vapore, j... j o donne (e pur v'insuperbite tanto
/ aggiragli, confondigli, sommergigli, / o dispergigli almeno. v. borghini,
speranze / non disperga per l'aria, o porti in mare / fillide, il
sbandare (una moltitudine di persone, o di cose, o di animali).
di persone, o di cose, o di animali).
, senza riguardo alcuno a'suoi figliuoli o parenti, generosamente va dispergendo la roba
va dispergendo la roba sua a'poverelli o in vita o in morte, con lasciare
roba sua a'poverelli o in vita o in morte, con lasciare perciò poveri
dell'oblio vada in preda, / o tra'venti dispergasi, / o nell'onda
, / o tra'venti dispergasi, / o nell'onda del mare unqua sommergasi.
io non v'accuse [muse] / o dica il vostro apollo arderò e saggio
piante che non producono che due grani o due sementi. = deriv. da
: piglisi poi uva d'una pancata o anguillare di tre filari, e quella del
e la dispersione della società. la cultura o l'educazione o la provenienza spinge ciascuno
società. la cultura o l'educazione o la provenienza spinge ciascuno in una sfera.
che una lettera, non d'interessi o d'affetti, per me è dispersione
politica, l'ideale era il principato o monarcato assoluto, che veniva sempre più togliendo
7. chim. sistema composto di due o più fasi, in cui quella disperdente
sua carica in un intervallo di tempo più o meno lungo (attraverso il supporto del
in pratica, conducibilità elettrica nulla, o per ionizzazione del mezzo fluido che circonda
attitudine di un mezzo a dispergere più o meno la luce; e si misura propriamente
. figur. che tende alla dispersione, o la favorisce (ed è riferito per
in modo irregolare, contro ogni norma o legge; disordinato. chiabrera, 248
(quindi indebolito, diminuito di entità o di valore). - anche al figur
landolfi, 3-168: solo due o tre scontenti s'erano in quegli anni dati
e guata. pascoli, 839: o tu, stella randagia, astro disperso,
-figur. che è smarrito nell'errore o nel dubbio. cavalca, i-221
de la terra e del mar confine o freno / non trova al corso; ond'
che io mi trovava in francia, o in germania; e così è andata
mia; in mano sua frutterebbero poco o nulla, andrebbero dispersi o sprecati o
frutterebbero poco o nulla, andrebbero dispersi o sprecati o rubati. -mescolato
o nulla, andrebbero dispersi o sprecati o rubati. -mescolato in modo da
d'un luogo concavo, non però dissipata o dispersa, ma per quelle chiuse voragini
persona scomparsa in occasione di operazioni belliche o di una catastrofe, senza che si
si sia potuto ritrovare il suo cadavere o comunque accertare in modo altrettanto sicuro la
, con cui forma un sistema eterogeneo o dispersione. = come
. 2. elettr. conduttore o complesso di conduttori in collegamento fra di
, ma ciascun dispetta. rame o da metalli resistenti all'azione dell'umi
danari giurano falsitadi... didità o comunque dotati di una protezione mespettano le