. giusti, i-206: erano cinque o sei compagnie di suonatori, che avevano preso
a termine del contratto per lettera raccomandata o telegramma. 10. locuz. scorgere
gli facean tirar presto l'aiuolo, / o col ferirlo o col tirarlo a basso
l'aiuolo, / o col ferirlo o col tirarlo a basso; / ma eravan
che debito lo scorge ', che vede o pronostica, ch'e'non sarà più
nel corpo, pur spinti dalla vergogna o dalla compagnia, quasi ad occhi chiusi
io ho facto cosa alcuna che te dispiaza o mancato del debito mio in veruna parte
per ogni suo piccolo interesse gli disprezzano o mettono da canto, che può sdegnarsi
mettono da canto, che può sdegnarsi o lamentarsi uno padrone se e ministri,
fede e dell'onore, gli abandonano o pigliano quelli partiti che siano più a
boccaccio, 8-74: senza al suo o al mio onore avendo riguardo niuno, così
fatto di aver ricevuto denaro in prestito o merci a credito; la somma stessa
bligazione pecuniaria, ottenendo denaro a prestito o merci a credito. -avere un debito,
misser lorenzo gli rendesse li soi denari o confessasse el debito, alfine se ne
i debiti ereditari. -debito fluttuante o ondeggiante: quello che, essendo destinato
qualche eventuale disavanzo delle pubbliche casse, o a sopperire a straordinari bisogni, coll'
il patrimonio de'figliuoli, per inutili sfoggi o per saldare i debiti di giuoco de'
dignitario del sultano, idraulico del divano o altro di simile, e poi una
, e poi una congiura di palazzo o una gelosia di donne o un debito
congiura di palazzo o una gelosia di donne o un debito di gioco l'avesse fatto
: v. irredimibile. -debito pubblico o nazionale, debito dello stato: quello
dai privati per sopperire a necessità temporanee o durature per le quali non bastano gli
forma di debito pubblico, coi prestiti o anticipazioni. -debito redimibile: v
dio per i benefici ricevuti. -dimettere o rimettere il debito: perdonare il peccato.
, 23-1: chi nuoce altrui, tardi o per tempo cade / il debito a
cellini, 1-120 (277): o giusto idio, tu pagasti pure in su
v-34: chi non cerca dagli uomini utilità o grido, né anche cerchi amore,
giova il replicare: non posso adesso, o fra qui a un mese te gli
fa per reggiare la sua famiglia, o per uscire di devito, o per
famiglia, o per uscire di devito, o per maritare fanciulle; dico che gli
più, se per via d'amore o di carità, non si riscotessono, ma
pensar giammai in maniera alcuna alle cure o cose del mondò, e, non che
arassi a mancare della dovuta sovvenzione de grani o de dinari, facendole debitrici di quel
e buon amore, / sì che rancore o froda non l'imbrutti. s.
dice nel * pater noster ': o bel padre perdona a noi, siccome
tai rispetti, / d'avermi cara o no, tu 'l vedi aperto.
... chiama [il fratello o prossimo] pazzo e stolto e reo è
tarsia, ix-646: in limpido vetro o in onda pura, / se il destr'
mossa, / nei cardini, a serrarsi o aprir, distorta; / ed io
amore ti ha concesso a me; / o mia figliola, tu non sei dei
un dato organo indebolito nelle sue funzioni o che è quasi priva di forze fisiche
. per estens. stentato, che spunta o cresce a fatica; sottile, filiforme
sì è cotale cosa debile, come fieno o legno minuto. arrighetto, 252:
il seme d'alcune piante è debole o per difetto del luogo, o per
è debole o per difetto del luogo, o per aere disconcio, a tempo manca
erba / moverà il vento quivi, o debil frasca / d'arbore amica in sul
figur. che nasce da debolezza fisica o ne è il segno; che è soggetto
che maledetto sia tanta sciagura! / o vita nostra debole e fallace! calogrosso,
dubbio debole nell'animo se fosse desso o no, e noi credevano ancor fermamente
, non lascia che un'impressione passeggera o debole. idem, i- 266:
la coscienza giuridica era in russia debole o assente anche nella classe dei grandi proprietari
.. che li franzesi siano debili o vero freddi a fare cosa alcuna contra questa
soltanto per interesse sperando che un giorno o l'altro, innamorato com'era,
smunto e punto per l'affanno, / o dio! nascoso sento che 'l riface
, e lo guardano come una chimera o un pregiudizio d'anime deboli. alfieri
di cavalleria: di esercito sprovvisto (o scarsamente provvisto) di quel corpo militare
privo di talento, di genio (o anche di solide basi culturali);
, come... introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie
... introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie. b
vivo, per cercare un termine disusato o penosamente scelto. giordani, xii-18:
10. insignificante, di scarso valore o importanza, di nessun conto.
rode i ambizion di fama, / o non mai sazia avidità d'imperi,
landolfi, 8-47: in questa lettera, o piuttosto in questo elaborato, io non
, manchevole, privo di alcune qualità o caratteristiche. bibbia volgar., i-216
per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille, /
alle riflessioni che vengano dall'acqua, o da'vetri, possa interpretarsi * minute '
vetri, possa interpretarsi * minute ', o 'piccole'. viani, 13-177:
era quasi normale. -atona o con accento poco intenso (una sillaba
che si può far sentire con meno o più sforzo, con più o meno forza
meno o più sforzo, con più o meno forza. le distinguo in
di poi altri contrasti che venti deboli, o somiglianti cose. tasso, 4-19:
sdrucciolente. leonardo, 2-82: rompendo o sgombrando l'ostaculo più debole, giugne
/ senza mirar s'ha debil tempra o dura. / sia qual si vuol,
si vuol, poco gli nuoce o giova: / sì ne la fatagion si
, spinse alla china il suo sostentacelo o vogliamo dirlo carretto. matraini, ix-511:
, le manchevolezze (di una persona o del suo comportamento, di un sistema
di governo, di una concezione filosofica o politica, ecc.).
cui morso sia unto con mele o con altro liquore, imperocché cotal freno riceverà
. 18. sm. chi manca o è inferiore di forza fisica, di
indifeso (per scarsezza d'energie fisiche o morali o intellettuali, per incapacità)
per scarsezza d'energie fisiche o morali o intellettuali, per incapacità).
non ha la fortezza di iob che sappia o possa sostenersi. machiavelli, 357:
-avere un debole per una persona (o per qualcosa): sentirsi particolarmente attratto
un debole: gli era parso follìa credere o scrivere che ci fosse in italia o
o scrivere che ci fosse in italia o altrove poeta che somigliasse ad ana- creonte
rivolgersi, affrontare una persona con argomenti o discorsi a cui sia particolarmente sensibile.
debole: nel punto più sensibile, o anche nella suscettibilità. algarotti, 1-466
smeraldo tra foschi passaggi dischiusa, / o pia courmayeur, ti saluto.
duopo ch'ella mi soccorra cintura o altro che cinge i fianchi. -per estens
2. liberare dalla stretta della cintura o delle vesti. chiabrera, 69
da alterazioni muscolari, ossee, articolari o dei nervi, ma da una lesione
afonia, lo psellismo, la parafonia o cacofonia, la paralisia, l'emipi-
l'emipi- legia, e la paraplegia o paraplessia. = voce dotta,
slacciarsi le vesti, spogliarsi; disporre o scomporre le vesti in modo che appaia nuda
guidiccioni, 5-47: forza di tempo o di fortuna mai / del bel viso,
, agg. privato della cintura (o di altro che tenga strette al corpo
quello che sempre andava discinto, o così mal cinto, che siila l'additava
. di vestito che, per essere slacciato o scomposto, lascia scoperta una parte del
erra discinto. foscolo, 1-308: o voi cui teda nuzlal congiunge / nel
crin discinto, / ti getti [o sonno] a nuoto in quella luce ardente
vi-718: dal fondo ruggendo, / o mare, sovente / con vortice orrendo /
. e. gadda, 6-22: due o tre funzionari grossi, che in quell'
nave, che vento da la riva / o qualch'altro accidente abbia disciolta, /
di governo priva / ove la porti o meni il fiume in volta. tasso,
che impedisce il fine del matrimonio, o col non potere aver prole, o col
o col non potere aver prole, o col lasciarci in dubbio della sua proprietà
ministri, / disciogliete que'lacci, o meco almeno / dividetene il peso. pindemonte
si stabilisse quella supposta perfetta eguaglianza, o meglio uniformità perpetua di vita, si
. -rifl. liberarsi da legami o catene; riacquistare la libertà.
travaglio interiore, un pensiero da disciogliere o raccogliere, queste mura... sapranno
13-i-290: lasso! qual brina al sole o dove spira / tepido vento si discioglie
/ e pur non si discioglie, o si dismalta, / la colla, che
forma (ed è costruito con a o con in). -anche rifl.
, che sdrucciola al core, / o come l'ugola e baciami, e mor-
baciami, e mor- demi! / o come in lacrime gli occhi disciogliemi! monti
franco duca / si discioglie nel sonno, o almen s'accheta. quarantotti gambini,
, patti, convenzioni, trattati, o anche legami di affetto, di amicizia
... che io te, o castità, corrompa, o le tue ragioni
io te, o castità, corrompa, o le tue ragioni disciolga. ariosto,
un sol pagamento, è disfacimento di debito o donagione. tasso, 13-69: quei
metteva conto, con qualche matrimonio incesto o col discioglier uno per contraerne un altro
sintassi, tende lentamente a discioglierla, o agevola una rivoluzione violenta. d'annunzio
vedendo che in ogni modo facciolo, o no, dal marito non l'è creduto
vescovi italiani... domandassero traslazione o sospensione [del concilio], la
del non aver ripresa novella zuffa, o liberati i prigioni. pallavicino, 8-128
ii-51: deggio cantar in rima, o pure in verso / spiegar disciolto?
i-124: ne siamo a te debitori, o donzella;... se renderai
... co'nervi tremolosi, o disciolti, o attratti. s. maffei
. co'nervi tremolosi, o disciolti, o attratti. s. maffei, xxx-6-14
testimonierebbero terrori che lo spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e
, chiamati in italia dalle guerre regie o imperiali. deledda, iii-887: gli stessi
il terren saldo; e sopra di loro o vi sarà ima pianura a giacere,
vi sarà ima pianura a giacere, o e'vi saranno coperte di terreno raro
. leonardo, 2-300: quando di vita o di morte è causa, quando di
di morte è causa, quando di generazione o di privazione, quando notrica e quando
notrica e quando il contrario, quando salata o disipita. 2. figur
. -anche: metodo d'insegnamento o di studio. -sotto la disciplina di
disciplina, / tu sii l'adone o l'atide d'alcina? cellini,
parini, giorno, i-933: odi, o signore, / sonar già intorno la
2. ciò che si insegna o si impara: dottrina, teoria,
scolastico. -anche: sistema di nozioni o di regole tecniche relative all'esercizio di
, 20: qual è mai scienza o disciplina / tanto volgar, che da se
da me, né dette mai occasione o ragione a richiami per la sua condotta
complesso di princìpi e norme (legislative o convenzionali) a cui un singolo individuo
convenzionali) a cui un singolo individuo o un gruppo informano il loro comportamento;
: / che, senza nominar marito o moglie, / tutti empiano sossopra le
aspetto, la condizione della scuola, o l'antecedente prossimo necessario dell'insegnamento scolastico
dell'insegnante, governo positivo e reale, o riconoscimento pratico dell'autorità dell'insegnante.
, il quale, destino di tempi o suo difetto, aveva sì saputo imporre
sua autorità, sul modo di pensare o di comportarsi degli altri; attività regolatrice
e all'autorità che lo governa), o in obbedienza a norme morali (o
o in obbedienza a norme morali (o di altra natura, ma considerate equivalenti
, / questa virtù fra l'altre o disciplina, / da le bestie disceme le
segni apparse, / né disciplina tanto o ragion potè / ch'osin di gire inanzi
ragion potè / ch'osin di gire inanzi o di fermarse. pallavicino, ii-289:
delle insolenze / a ogni donna cristiana o saracina, / e da commetter grandi
volontà collettiva? non certo come passivo o supino accoglimento di ordini, come meccanica
comportamento, condotta (di un individuo o, più spesso, di un gruppo)
più procedeva smaniosa in questa faccenda, o l'autorità civile o la militare;
questa faccenda, o l'autorità civile o la militare; entrambe parergli frenetiche; se
, 1-64: alla virtù latina / o nulla manca, o sol la disciplina.
virtù latina / o nulla manca, o sol la disciplina. davila,
incontri riescono spesso vittoriosi: manca l'educazione o la disciplina. ojetti, i-9:
anche perché erano entrati in collegio due o tre tipi da galera e il direttore
insegnare dove debbono da quinci innanzi correggere, o rivocare la regola della disciplina. lorenzo
verri, ii-127: dove ti nascondi, o console metello, che nella guerra contro
, 241: la disciplina dell'educazione o l'educazione della sventura, beato colui che
sarà obbligato a dar le dimissioni o passerà per qualche consiglio di disciplina.
. per meton. fascio di funicelle (o cinghie 0 fili di metallo intrecciati)
persona altrui per infliggere punizioni corporali, o sul proprio corpo, per penitenza)
, fervori religiosi, novene a questa o a quella madonna, digiuni, cilizi,
disciplina de maria, favella a lo cappellano o ad uno de li mastri. beicari
. complesso di norme giuridiche (legislative o convenzionali) regolanti una determinata materia.
determinata materia. -anche: singola norma o provvedimento, specie di natura restrittiva o
o provvedimento, specie di natura restrittiva o repressiva. dante, purg.
bisognasse, per farle ir coperte, / o spiritali o altre discipline? monti
ir coperte, / o spiritali o altre discipline? monti, iii-14: nel
non partecipasse con lui nel peccato, o nelle divine cose, come detto è,
dell'a maranthus caudatus. o. targioni tozzetti, ii-338: discipline,
licenza a coloro, i quali o meno atti parevano alla guerra, o più
o meno atti parevano alla guerra, o più crudeli, o meno disciplinabili.
parevano alla guerra, o più crudeli, o meno disciplinabili. bacchelli, 1-ii-454:
corretti, sol che siano disciplinabili, o castigati una volta, se incorigibili vi pareranno
3. ant. che si può (o si deve) insegnare. l.
all'osservanza della disciplina (una persona o una collettività). g. r
i-801: l'opposizione non ha saputo o voluto disciplinarsi. carducci, iii-19-5: educhiamoci
(come norma di condotta del singolo o di una comunità). -in partic
301: oh che disciplinata gioventù! o che morigerati discepoli! più dei socratici
ii-8-70: nella filologia, lo smarrimento o dispersione dei documenti della poesia dà la
1 fanciulli cominciano andar a le scuole sapessero o gustassero pur un poco quanto di giovamento
rilievo, massime intorno alle persone non molto o non interamente colte e disciplinate, sia
non hanno certo veruno segnale lo quale o provi la maestria del dirizzamento o riprenda
quale o provi la maestria del dirizzamento o riprenda la perversità. 4.
e scorretta tutta, ed assuefatta solamente o dietro gli armenti o negli esercizi de'contadini
ed assuefatta solamente o dietro gli armenti o negli esercizi de'contadini. algarotti,
, assuefatto all'obbedienza (un individuo o un gruppo); che denota rispetto
/ il cor mi parte. / o duro suol discisso! / lungo solco navale
, che anticamente era fatta di pietra o di metallo (bronzo, ferro,
il lancio sia effettuato da un uomo o da una donna. b.
ci sono i cattivi sonatori di piffero o d'altra simil sorte di suono, i
ore e dei minuti smaltati in nero: o anche un semplice disco d'oro e
, circolare e luminosa, degli astri o dei pianeti. galileo, 3-4-184:
si manifesta nel ricettacolo di alcuni fiori o sotto forma di cercine situato alla base
cercine situato alla base dell'ovario, o di escrescenze di vario aspetto poste fra
fra i petali e gli stami, o di piccoli cuscinetti alla base degli stami
ampiamente aperto e in forma di coppa o di superficie piana. 5.
ebanite, cartone, resine sintetiche) o anche di metallo, che reca inciso
normale (33 giri e x / 2 o 45 giri al minuto) essendo il
la lamiera discoidale, mostra luce verde o rossa a seconda che la via sia
a seconda che la via sia libera o impedita). boccardo, 1-853:
delle segnalazioni luminose (verde, gialla o rossa) di un semaforo, con cui
regola il traffico a un incrocio stradale o in un porto. orioni, x-14-66
selce a cui sono state tolte lame o schegge).
quest'ultima è però indicata con un semplice o), che permette la selezione automatica
. d'annunzio, i-1088: somigli, o discòbolo, a fratelto, / il
atleta che, prima del lancio, porta o tiene il disco in atto di
lente cristallina per essere di figura rotonda o simile ad un disco.
e serocchie portò sua vita infino al 1345 o così. = comp. di
del suo pessimo cultore e consultore, o pessimi cultori e consultori, in lui di
e a mandarli in luoghi di rieducazione o in colonie agricole o penali.
luoghi di rieducazione o in colonie agricole o penali. targioni tozzetti, 12-9-64
, 12-9-64: procurarono con discolati o nuove colonie di plebe romana di ripopolare le
processi patologici a carico del fegato o delle vie biliari (epatite, angiocolite,
discolibro, sm. (plur. dischilibri o discolibri). neol. libro a
neol. libro a cui sono uniti uno o più dischi a integrazione e a esplicazione
superficie del tallo, a forma di disco o di stria. = comp
acciò che quegli fussero meglio disciplinati, o manco discoli che fusse possibile. varchi
. pallavicino, i-306: le minacce o d'unirsi, o di non opporsi
i-306: le minacce o d'unirsi, o di non opporsi al turco eran simiglianti
egli qualche animale questo « discolo » o qualche uomo salvatico? - « discolus,
). letter. togliere il colore o renderlo più tenue; far sbiadire.
polsi inavvertita e il volto / t'infiamma o discolora.
e no 'l divora / invidia, o 'l discolora / il folle imaginar de
ingombra, / riposare non posso tanto o quanto. boiardo, canz., 109
quadro che è mancante di colore, o anche quello che lo ha perduto. pindemonte
3. dir. ant. di titolo o di possesso che, al fatto già
non risulti se non dal possesso simoniaco, o vero dalla riserva, la quale si
ch'è quella della vacanza in curia, o vero appresso la sede.
discolorazióne, sf. letter. perdita o diminuzione del colore naturale; pallore.
dataci dalla persona, che si duole o ci discolpassimo sopra di qualcuno, la
uomini totalmente, rivolge l'odio, o se non altro il lamento, a
non può. cieco, 1-82: o valoroso fio d'amone, / di bona
folengo, ii-178: tu dunque, o creator, tu re del mondo,
. nannini, 1-194: egli avrebbe dato o presto soccorso al vostro pericolo senza discommodo
suo. della porta, xxi-11-459: o moglie cara, o quanto ho pianto
porta, xxi-11-459: o moglie cara, o quanto ho pianto il mio peccato di
oggetti, concetti che di solito sono o devono essere uniti per affetti o
o devono essere uniti per affetti o natura, o per raggiungere la pienezza del
uniti per affetti o natura, o per raggiungere la pienezza del valore o
o per raggiungere la pienezza del valore o del significato; scompagnare. s.
, 565: perché chi recita versi, o tanto o quanto non dà loro un'
: perché chi recita versi, o tanto o quanto non dà loro un'aria onde
allora si può temere che gli ambiziosi o muovano le occulte fraudi per discomporla o insorgano
o muovano le occulte fraudi per discomporla o insorgano più arditamente con le aperte cospirazioni
molestata a causa di semplice trasporto, o retenzione di acciarini, canne e ruote d'
acciarini, canne e ruote d'archibusi, o d'altre armi da fuoco, mentre
piacere e beneplacito di chi le porta o ritiene non possino ricomporsi e adattarsi in
che dessero in qualche scorso di lingua o in atti d'animo discomposto per ira
atti d'animo discomposto per ira, o per altra non ancor ben soggiogata passione,
ant. turbare impedendo il regolare svolgimento o il buon esito di un'azione o
o il buon esito di un'azione o di un piano; sconvolgere.
più basso, ma da niuna parte mosso o disconcertato. disconcèrto, sm.
2. con violenza; crudelmente; facendo o ricevendo strazio, danno. tavola
se alcuno si rompe la gamba, o a sé disluoga alcuno membro, e disconcia
è più, che mal ben sembri, o ben male. flore de parlare,
. donato degli albanzani, i-623: o disconcia estimazione delle cose, o invidia
: o disconcia estimazione delle cose, o invidia di popolo sempre cieca! capellano volgar
di lussuria con sua sapienza temperare, o rifrenare li atti disconci. bandello,
,... se alcuno adomeremo o di corone o di vestimento di porpore
.. se alcuno adomeremo o di corone o di vestimento di porpore,..
di sangue brutta, ovvero disconcia o difformata la faremo. dante, conv.
il seme d'alcune piante è debole o per difetto del luogo, o per aere
è debole o per difetto del luogo, o per aere disconcio, a tempo manca
vanno agitando. ariosto, 29-65: o fosse la paura, o che pigliasse /
, 29-65: o fosse la paura, o che pigliasse / tanto disconcio nel mutar
tanto disconcio nel mutar pannello, / o pur, che la giumenta traboccasse,
perché non avemmo sì tosto disconchiuso o dato tempo al tempo, che il signor
idem, 180: io andrò fra 8 o io giorni a lisbona per conchiudere o
o io giorni a lisbona per conchiudere o disconchiùdere questa pratica. = comp.
2. essere diverso, discordare. o. rucellai, 2-7-6-103: il che non
difendersi davanti al superior magistrato, esser o disconfidanza delle ragioni, o non curanza
, esser o disconfidanza delle ragioni, o non curanza del tribunale. d. bartoli
se non se in chi noi crede, o non l'intende, trovar luogo la
. 2. atto che deriva o dimostra diffidenza. pallavicino, ii-442:
passo, in sul cammino, / o poco indi lontan, vedere o morto
, / o poco indi lontan, vedere o morto / o moribondo qualche topolino.
indi lontan, vedere o morto / o moribondo qualche topolino. 2.
scior non può, che distingua / o voce o prego sospiroso e pio / a
può, che distingua / o voce o prego sospiroso e pio / a invocar
= comp. da dis-con valore di opposto o contrario e connettere (v.)
che non conosce a fondo il bene o il male, che non ne ha chiara
fui troppo al mio signore / disconoscente, o vergine / madre, e nemico a
2. disconoscimento; mancanza di fede o di fiducia. giacomo da lentini
ancora questi proemi per modo di consigliare o disconsigliare. caro, 5-97: avemo
ciò che santa teresa in tanti luoghi o disconsiglia o deride o rimprovera più che
santa teresa in tanti luoghi o disconsiglia o deride o rimprovera più che può)
in tanti luoghi o disconsiglia o deride o rimprovera più che può), ma
] essere in luogo, dove dama o damigella sia disconsigliata, che elli non
fana e desconsolada? fazio, ii-32: o roma più che mai disconsolata.
ammirato, 1-3: quando per alcuna necessità o per qual si voglia altro accidente non
la maggior parte dei pensanti, settari o liberali, non discontenti della caduta di
una serie introducendo in essa elementi estranei o sottraendone uno o più elementi che la
in essa elementi estranei o sottraendone uno o più elementi che la costituiscono. montecuccoli
e la morale, non d'una cosa o d'altra scrivendo discontinuatamente, come hanno
sf. l'essere discontinuo; successione o serie interrotta, spezzata (nello spazio
il testo ampliato non palesa discontinuità gravi o di maniera o di tono. -punto
non palesa discontinuità gravi o di maniera o di tono. -punto di frattura,
? nell'orlo, risposi io, o vogliam dir nel perimetro. 3.
e di caratteristiche fìsiche differenti (calda o fredda, artica o tropicale, oceanica
differenti (calda o fredda, artica o tropicale, oceanica o continentale, ecc
fredda, artica o tropicale, oceanica o continentale, ecc.); possono essere
.); possono essere affiancate. o sovrapposte e in entrambi i casi danno
che tale corpo sia mescolato d'elementi o vero principii discontinovi e separati l'uno dall'
dico, ricorrere alla forza del vacuo o d'altro tale, acciò si mantenga la
vi è poi la progressione continua, o discontinua, o proporzionale, o molteplice
poi la progressione continua, o discontinua, o proporzionale, o molteplice, o particolare
, o discontinua, o proporzionale, o molteplice, o particolare. viviani, vi-5
, o proporzionale, o molteplice, o particolare. viviani, vi-5: analogia
particolare. viviani, vi-5: analogia o proporzionalità discontinua o disgiunta si chiama quando
, vi-5: analogia o proporzionalità discontinua o disgiunta si chiama quando fra due o
o disgiunta si chiama quando fra due o tre o quattro o più coppie di proporzioni
si chiama quando fra due o tre o quattro o più coppie di proporzioni simili
quando fra due o tre o quattro o più coppie di proporzioni simili tra quantità
di proporzioni simili tra quantità omogenee, o pure anco tra grandezze a due a
ciò che è privo di continuità spaziale o temporale. b. croce, ii-9-132
più disconviene ad ogni re, o chi regge, imperò che l'avarizia è
ad ogni uomo, propiamente a chi regge o a re assai più disconviene. firenzuola
i miei furono, / già dugent'anni o più fa, signor d'imola.
mattei descritti con le frasi di tito livio o di giulio cesare; udire un pedante
epitafi non hanno grandi pregi d'invenzione o di ornamenti: uno anzi, quello
meno disconveniente e posticcio che la scozzese o la furlana. -con uso neutro
li toscani, come poco pellegrina, o come triviale; talvolta maggiore, come
possono portarla, come il nolano; o almeno muoverla verso il suo termine,
le colpe piccole, e le spese, o la disamicizia, o la disconvenienza delli
le spese, o la disamicizia, o la disconvenienza delli costumi,...
del friuli diciamo due parole circa la convenenza o di- sconvenenza loro. sarpi, iii-147
s'estende al di là della convenienza, o disconvenienza delle idee. -disarmonia
la giustizia, e l'onesto, o la convenevolezza delle maniere: e senza
convenevolezza delle maniere: e senza esse o torti sono, od ingiurie, ovvero disconvenienze
bene e bene male, diritto e torto o torto e dirittura. francesco da barberino
quegli / se ti fosser frategli / o figliuoli s'alcun viene / a quel
. cavalcanti, 2-434: i fatti convengono o disconvengono con la qualità della persona,
il discoprire; scoperta; ritrovamento o invenzione di una verità ignota o dimenticata
ritrovamento o invenzione di una verità ignota o dimenticata. serdonati, 9-294: questo
grasso / popolo... discopertamente o di nascoso. = comp. di
copre / marmorea testuggine di tempio / o di stupendo mausoleo. percoto, 279
e al discoperto, che in camera o al fuoco. arici, i-182:
cioè con una legge più nota, o possono guidare al suo discoprimento.
al frangente, lasciando che tonda lambisse o coprisse o discoprisse l'invoglio.
frangente, lasciando che tonda lambisse o coprisse o discoprisse l'invoglio. -disegnare
fossero occultate le cose più preziose, o fossero poi discoperte. de roberto, 142
togliendo ciò che è servito a coprire o a proteggere durante il lavoro.
lasciare senza protezione, privare di riparo o di difesa; esporre agli attacchi,
ai colpi dell'avversario una parte del corpo o di un sistema difensivo. tasso
. lemene, xxx-5-237: andiamo, o tirsi amato, / ove di tebe
[luciano], iii-2-376: taci, o micillo: non far discoprire che siamo
più di lontano, con qualche difficoltà, o solo in parte). equicola
un oggetto, un luogo prima sconosciuto o di cui non si era prima verificata l'
riconosco, / e le discopro, o giovinetti, a voi; / quasi pomi
a cui giamai non vi discoprirete avverso, o contrario, per mal fare che il
gli altarini: venire a conoscere (o rendere noto) ciò che si intendeva
, agg. disus. che è atto o capace di fare nuove scoperte scientifiche
capace di fare nuove scoperte scientifiche o geografiche. gioberti, iii-96:
468: cominciò piangendo a dire: « o iddio onnipotente e misericordioso..
abbatte moralmente. salvini, 16-154: o in le membra tue la violenta /
tue la violenta / fatica subentrò, o pur timore / discoraggiante ti possiede.
. soldani, 1-163: non mi trafigge o mi discora il zelo / ch'io
ebreo, 5: discordanti mi paiono, o filone, questi effetti, che la
come parte non discordante dal suo tutto o germoglio non dissimile alla sua pianta,
5-591: i sentimenti discordanti di gioia o d'angoscia che palesa sul volto, sono
, 19-720: la 'verità'... o la 'falsità 'consiste nella '
'falsità 'consiste nella 'concordanza 'o nella 'discordanza 'fra il concetto
che si debbono risolver da molti. o si varia tra lor nei fini, o
o si varia tra lor nei fini, o si discorda nei mezzi, o si
, o si discorda nei mezzi, o si pecca per lo più nella confusione.
ii-342: è certissimo che gli uomini discorrendo o con- ghietturando per via di semplice ragione
vuol dire che sul primo è sorto o sta sorgendo un nuovo fine.
cesarotti, i-77: nell'uso di queste o simili voci lo scrittore non si farà
nel medesimo foglio discordando da sé, o in fogli diversi rimanendo costante a se
: rinchiudere dentro a mura gl'iddii, o figurarli uomini, par loro discordarsi dalle
d'aver veduto vi raccorda, / o rapportato v'ha fama all'orecchie, /
poi a discordare, 0 per ambizione o per la diversità delle nature, lo distras-
., 22-5-8: nel suono delle corde o del fiato, avvegnaché poco discordino,
tra'sordi / il vostro suon se accordi o se discordi. manzoni, 309:
coprendo, / né pioggia cade, o turbo in ciel discorda. 6
rea febbre, come pallid'ombra / o nebbia stretta da rabbioso vento, / aduggia
. scala del paradiso, 488: o amatore, se tu discordandoti non ti
contrasti verbali, e di inflessioni, o solenni, o umili, studiosamente discordate
, e di inflessioni, o solenni, o umili, studiosamente discordate dall'argomento.
, che dissente; che provoca o patisce uno stato di discordia, di contrasto
parole, per estens. anche colori o proporzioni). ariosto, 35-13:
carducci, ii-10-127: non faccio giustificazioni o scuse, perché non saprei: in fondo
passioni). anguillara, 9-307: o donna insana! e che discordia è
che 'l fece in sua difensione, o in ciò ch'e'dice, che lo
un difetto d'equilibrio, la discordia o la scissura interiore. e. cecchi,
discordia, non vi sarebbe alcuna diversità o alcuna distinzione, ma tutte le cose
, ma tutte le cose sarebbono confuse o più tosto una sola; ma la
en descordo. d'annunzio, v-1-476: o lavoratori, non vi è discordo
genovesi, 1-157: molte pianure o le discorrenti acque, o gl'interni fuochi
pianure o le discorrenti acque, o gl'interni fuochi hanno sconvolte, e
54: credi alle fortune, o uom, leggiere / che discorrenti son?
: qui anche badaloni con fasce ai polpacci o basco discorrenti in una lingua che è
diserto come sal- vatico fuori di tetto o di casa. simintendi, 3-214: niuna
la amicizia discorre fra donna e donna, o uomo e uomo il più delle volte
, 3-513: il corpo non migra o discorre in altra specie di continuo; ma
/ la qual zampilli in fonte, o in fiume vago / discorra, o
, o in fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago.
fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago. fontanella, iii-369
torini, 264: se diligentemente, o uomo, consideri quello che per la
di vetro sopra i metalli, o terra cotta, e quelli in fornace far
ciò che sentono gli esecutori di quelle o morti o malati, con ispia- cevoli
sentono gli esecutori di quelle o morti o malati, con ispia- cevoli impeti per
correre). trattare (a voce o per scritto) un determinato argomento (
parlare, conversare con altri di cose importanti o comuni (pacatamente, evitando sia ogni
incomincia a discorrere, e coloro che discorrono o presto o tardi son d'accordo
e coloro che discorrono o presto o tardi son d'accordo; mentre, al
qua e là d'un'amabile filosofia o piuttosto poesia. c. e. gadda
a nostra posta, come fe'averroe. o. rucellai, 8-12: messo da
in speculazioni sterili. 3. discutere o commentare animatamente (fatti che destano curiosità
tutte queste cose non perché tu facci o non facci, ma ti ho discorso
un non so che di portentoso, o piuttosto di soprannaturale. 12. locuz
, discorrersela: discutere, trattare, o semplicemente chiacchierare (con agio, liberamente
di discutere una cosa ormai decisa, o di tentare di opporvisi. pirandello
facoltative: il carbone gratuito ai poveri o un progettato premio letterario, e via
gli anni scorsi per un'orrenda rovina, o ammottamento, o discorrimento di terra
orrenda rovina, o ammottamento, o discorrimento di terra. 4. flusso
flusso né riflusso né discorrimento né accrescimento o diminuzion d'acque. -scorrevolezza,
popolosa,... fino alle nove o alle dieci di sera non fu
; parlatore facile, pronto, o anche diffuso, disordinato, superficiale.
, cioè i discorritori inglesi di estetica o meglio 'de omnibus rebus ', tra
, piano, privo di toni enfatici o drammatici. mascardi, 215:
così assoluta, priva di appigli discorsivi o sentimentali, che toglie la voglia
ha il carattere della dissertazione (scritta o pronunciata). marino, i-304:
-sostant. modo di esprimersi (o di scrivere) semplice, piano,
[dell'anima nostra], o vogliam dire potenze, scientifica e l'altra
i concatenamenti logici, gli aspetti epici o teatrali, egli [il letterato] domanda
, a seconda di quello che dice o non dice, lo giudica. 4
loro parlare colui dimostrò non avere inteso o vero dimenticato ogni buon precetto el piovano
che questa compagnia... ordinasse o facesse, o per ignoranza o per discorso
... ordinasse o facesse, o per ignoranza o per discorso di lingua,
ordinasse o facesse, o per ignoranza o per discorso di lingua,..
v.]: da'tessitori di panni o drappi dicesi 'fare un discorso '
ampiezza); svolgimento di parole dette o scritte; contesto di frasi; espressione
che, spettatori del mondo intero, o del mondo ideale, trattarono argomenti storici,
mondo ideale, trattarono argomenti storici, o epici, o tragici. leopardi, i-426
trattarono argomenti storici, o epici, o tragici. leopardi, i-426: ridotti gli
de l'intelligenze che del cavallo o dell'uomo, questo aviene per l'imperfezione
e maggiore ubbidienza si presti agli uomini o a dio. salvini, 39-iv-148: l'
discorso: non assennato. -di molto o poco discorso: molto o poco giudizioso
-di molto o poco discorso: molto o poco giudizioso. leonardo, 2-157:
soderini, iii-180: il ciriegio duracine o del frate per essere, per dir
un tema determinato (pronunciato in pubblico o scritto, composto con ordine e svolto
pronunciato da un candidato alle elezioni politiche o amministrative. collenuccio, 5: estimo
parole che una persona dice fra sé o rivolge ad altri. -discorso indiretto:
un verbo di * dire *, espresso o sottinteso. - discorso indiretto libero:
verbi di * dire * reggenti, o ponendoli in inciso. g. raimondi
(per sfuggire a un argomento imbarazzante o spiacevole). goldoni, viii-690
trovar paese in questa parte del mondo; o se, dopo tanto tempo e tanta
più che chiacchiere cogli altri diceva due o tre parole ogni tanto, ma con un'
che non fosse per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con
cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con uno sguardo distratto o
o veniva corrisposta con uno sguardo distratto o sprezzante, o severo. -senza
con uno sguardo distratto o sprezzante, o severo. -senza tanti discorsi:
quanti differenti nella struttura, nella mole o nel genio, sieno padri de'nostri
bassa discortesia. 2. atto o comportamento o discorso scortese, villano.
. 2. atto o comportamento o discorso scortese, villano. ariosto
amistà] per diversi accompagnamenti, o di guadagno, o di carnalità, o
accompagnamenti, o di guadagno, o di carnalità, o di parentezza, o
o di guadagno, o di carnalità, o di parentezza, o di svariate necessitadi
o di carnalità, o di parentezza, o di svariate necessitadi, così si sciolgono
preconcetto di novità per la novità, o una stravaganza, o una faciloneria.
per la novità, o una stravaganza, o una faciloneria. discostante (part.
agg. letter. che suscita antipatia o ribrezzo; scostante. e
xxx-n-28: sia dolco il temporale, o sia gialato, / pricol non c'ee
ulivi]... vicini alle querce o a'cerri, perché l'uggia di
. per una [linea] che, o tocca o pochissimo si discosta dal piano
[linea] che, o tocca o pochissimo si discosta dal piano eretto.
consigli, insegnamenti, correnti artistiche o di pensiero, ecc.); abbandonare
che più s'accosta al bene, o vero che più si discosta del contrario
in quello estremo di che tu temi o in uno altro che ha el male pari
posto su l'arte della medicina, o per dir meglio essa natura? cellini,
all'avversario. 4. allontanare o anche interrompere i rapporti di amicizia o
o anche interrompere i rapporti di amicizia o di affetto con una persona; allontanarsi
quella molto più piccola de una lucerna, o altra cosa simile di fiamma, si
migliaio di gambe nude un poco strette o un poco discoste ai ginocchi, rammentavano
ed eranvi venuti discosto cento cinquanta miglia o più, per vedere messer giannozzo.
uno tiranno bestiale e crudele non è regola o medicina che vaglia, eccetto quella che
, 16-104: più bello in terra o più gentil composto / a morte non potea
. neol. collezione, raccolta pubblica o privata di dischi fonografici. - anche:
lucentezza metallica, di colore bianco argenteo o giallognolo o nerastro (e cristallizza nel
, di colore bianco argenteo o giallognolo o nerastro (e cristallizza nel sistema rombico
); si trova in cristalli pseudoesagonali o in masserelle compatte nei giacimenti di argento
che non pensa più quel che credeva o pensava precedente- mente; che ha mutato
nella diceria non dica troppe lode, o troppi vituperi di alcuna persona, perché
anco il credi? -che disprezza o non cura avvertimenti o minacce.
-che disprezza o non cura avvertimenti o minacce. pace da certaldo,
voce e la pronunzia a formar credenza o discredenza in altrui. = deriv
berni, 302: se volete mo'credere o discredere anche questo, sta a voi
già che mostrasse di non credere, o combattesse l'opinion comune, con sue ragioni
già ch'ella mostrasse di discredere, o combattere l'opinione comune con sue ragioni
diadema: / ma dio non tempra, o misero, / serti a i re
un tratto come chi si chiede dove rivisse o sognò quel che accade, e crede
di queste voci nuove a loro, o che hanno più d'un significato, di
chiarirsi della vera natura di una persona o di un fatto; rendersi ragione.
, i filosofi di mestiere, più o meno prigionieri di astrattezze, nel mettere
f. corsini, 2-712: o che non volesse né meno egli un
ripieghi talora abbracciati di pagare in argento o eziandio in rame, affine di stiracchiare
stima, credito. -più spesso: diminuzione o perdita del credito, della fiducia,
reputazione nell'ambito della propria attività, o della stima e dell'autorità nelle relazioni
non sono capaci d'intendere la verità o falsità delle opinioni col proprio giudicio, quali
proprio giudicio, quali solamente le seguono o le aborriscono per il credito o discredito
le seguono o le aborriscono per il credito o discredito degli autori. gualdo priorato,
-a discredito, in discredito di qualcuno o di qualcosa: in modo da screditarlo.
seminare, dare il discredito su qualcuno o qualcosa; mettere, porre, condurre
uno dell'altro animale, invidia alcuna o paura. un non gettare discredito e taccia
ciro e gli altri che hanno acquistato o fondato regni: li tro- verrete tutti
eccelse ed ammirande / opre, signor; o quanto / diverse e discrepanti / l'
molto discrepanti fra loro nei princìpi, o nelle applicazioni delle teorie, o
o nelle applicazioni delle teorie, o nei metodi di quelle scienze, od in
si vede nell'ironia discrepare dalle parole o la pronunzia e i gesti o le persone
dalle parole o la pronunzia e i gesti o le persone o la natura della cosa
pronunzia e i gesti o le persone o la natura della cosa; la qual discrepanza
fra di lor non dassi discrepanza, / o se affatto non son miracolose, /
confusa nella discrepanza di tanti libri che o s'adulano scambievolmente o s'infamano. leopardi
tanti libri che o s'adulano scambievolmente o s'infamano. leopardi, 210:
e quando / di novità s'accorge o discrepanza / dove che sia, là
si vede nell'ironia discrepare dalle parole o la pronunzia ed i gesti o le
parole o la pronunzia ed i gesti o le persone o la natura della cosa.
pronunzia ed i gesti o le persone o la natura della cosa. garzoni, 1-376
, discrepando in alcuna delle convenzioni, o non si volendo l'uno dell'altro
faccia portare, / ché non lisciare o lavamenti fanno, / po che non stanno
poco, per far di mille, o di più, rossa / la terra intorno
della luna] ch'è detta menoide o falcata o comiculata, il che è due
] ch'è detta menoide o falcata o comiculata, il che è due volte,
con cera, mele e fichi o si discrespano la pancia con le..
ménte). abbastanza bene, in modo o in quantità soddisfacente (e può riferirsi
alle condizioni di vita di una persona o alle caratteristiche di un luogo o di
persona o alle caratteristiche di un luogo o di una cosa). borsieri
iii-127: di salute sto bene ora, o almeno discretamente; e speriamo che a
famiglia. serao, i-1036: due o tre sorelle del professore erano apparse dietro
200: ritrovandosi il cortegiano nella scaramuzza o fatto d'arme o battaglia di
nella scaramuzza o fatto d'arme o battaglia di terra o in altre cose tali
d'arme o battaglia di terra o in altre cose tali, dee discretamente
io l'abbia da credere discretezza, o poca curanza. nievo, 323: così
la coscienza non se n'accorgeva, o per discretezza faceva l'indiana, come la
-per simil.: di animali o di cose. segneri, iv-30:
discemere, di distinguere; che permette o che aiuta a discernere. -facoltà,
salvini, 6-82: altrove senza l'epiteto o aggiunto discretivo, come * autophorbos,
il senso coll'aiuto del contesto, o almeno con quella discretiva, che non
tasso, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo
, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per
alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dot
illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dot trina sarà dinanzi
latino non intendo la lingua de'curiali o de'scolastici. denina, vi-120:
con discernimento (un'azione); fatto o pensato bene (un discorso).
mai non si raffrena dalla giustizia o dalle discrete considerazioni la insolenza dei vincitori.
amorevole e benigno. sacchetti, vi-61: o gentil donna, o animo discreto,
, vi-61: o gentil donna, o animo discreto, / ornai ben veggio che
di animali. pulci, 4-63: o animai poco discreto, / che pensi tu
98: se gli uomini fussino discreti o grati a bastanza, dove- rebbe uno
la posta i fascicoli del giornale, o che s'accordi a più discrete condizioni
soltanto pietose. -in forme attenuate o ironiche: più che sufficiente, non
facesse dinanzi la casa di quella, o gli spessi corteggiamenti con quelle disvolture e
un battimano con la sordina dei guanti o un breve mormorio discreto, a cui
fame [di versi] due o tre in un giorno che sieno discreti,
sproporzionata nella quantità continua... o nella quantità discreta. piccolomini, 1-56
.. od ella sarà quantità discreta o disgiunta, che vogliam dire, cioè
continua, com'a dire linea, o superficie, o corpo. sagredo, 219
a dire linea, o superficie, o corpo. sagredo, 219: di'al
le due prime, e l'istessa, o pure un'altra misura per le due
13. mus. di musica o di canto che procede a intervalli.
serrato... al parlare discreto, o vogliamo dire spartito, o come essi
discreto, o vogliamo dire spartito, o come essi [greci] dicono diastematico,
locale al quale si chiede il parere o il consenso, a termini dei sacri canoni
una certa discrezione, una certa facoltà o libertà di valutazione e di decisione,
interesse, ma per l'interesse pubblico o ai fini di una maggiore giustizia sostanziale
del pubblico interesse (nell'attività legislativa o amministrativa) o della giustizia sostanziale (
(nell'attività legislativa o amministrativa) o della giustizia sostanziale (nell'attività giudiziaria
', meglio direbbesi * discretivo ', o * potere di discrezione ', e
per cui un vocabolo di mencia statura o di origine barbara piovuto appena tra i
potere discrezionale. -anche: la natura o l'esercizio di tale potere; la
accertare, secondo le regole di date scienze o di date tecniche, l'esistenza di
giudizio e discernimento, sì nelle massime o nella ragione, che nella pratica, di
te degli agi e de'comodi. o. rucellai, 2-12-3-69: ella [
, 1-159: son forse gli uomin elefanti o cavalli, a misurare con questa discrezione
limiti; senso di misura nel fare o nel chiedere; moderazione, temperanza.
discrezione, / viene ben spesso la tossa o il singhiozzo. marino, i-152:
iii-15-403: un po'più di tolleranza o di discrezione il niccolini l'avrebbe voluta
, 535: sia il mio sesso, o lo scarso merito 0 la loro grave
, i-56: l'accordo si fa o a discrezione del vincitore, o a patti
si fa o a discrezione del vincitore, o a patti. g. bentivoglio
di qui si genera la discrezione d'abbassare o alzare il gomito. berni, 50-29
della tua patria! berni, 35: o veramente matto da catene! / perdonatemi
se dee essere giu dicato puro o sacrilego, ché certo in essa questione conviene
si caccia innanzi ogni cosa, senza discrezione o distinzione alcuna. 10.
mio, fara'ne quello ti pare, o discrezione, o quel modo sia
ti pare, o discrezione, o quel modo sia la pace tra voi.
manigoldi. baruffaldi, iii-115: dare o fare una cosa a discrezione è quanto
se le robe nostre hanno a andar o a tornare per amo. gemelli careri
quali non avendone punto nulla, quale o quanta ne use- rebbono co'renduti?
. replicò: « resa a discrezione o rigor di guerra ». ed a
proprio discernimento, ciò che altri dice o scrive in maniera poco chiara. pulci
ch'egli è, di tempestarmi. / o che discrezionaccia o svivagnato!
tempestarmi. / o che discrezionaccia o svivagnato! = voce dotta, lat
tamente discriminale, treccette, ghirlanda d'oro o d'argento, affibiature o cinture,
d'oro o d'argento, affibiature o cinture, specchi, borse, cordelle,
, iv-199: 'discriminante'... azione o fatto o stato che toglie o
... azione o fatto o stato che toglie o diminuisce la responsabilità del
o fatto o stato che toglie o diminuisce la responsabilità del crimine. ad
di razza ebraica per speciali meriti militari o civili. più tardi la parola
demodulazione di un segnale modulato in frequenza o in fase. = voce dotta,
mentale con cui si stabilisce una differenza o si opera una selezione.
indifferentemente, in opere eccellenti, mediocri o cattive. moravia, v-169: giacinti
di razza ebraica per particolari meriti civili o militari. comisso, 12-192: a
a prezzi differenti unità di un bene o di un servizio il cui costo di produzione
cui essi appartengono (e si attua o ponendo sul mercato la merce in periodi
in periodi successivi a prezzo diverso, o variando solo apparentemente la merce, o
o variando solo apparentemente la merce, o differenziando i prezzi assai più di quanto
quanto non risultino diversi i costi, o basandosi sulla vanità di alcune categorie,
senza discriminazioni di prezzo a danno dell'uno o dell'altro consumatore. -discriminazione
demodulazione di un segnale modulato in frequenza o in fase. 5. psicol.
differenze fra vari stimoli presentati simultaneamente o successivamente. = voce dotta, lat
punto di separazione (di due concetti o idee o princìpi, ecc.)
di separazione (di due concetti o idee o princìpi, ecc.).
, 4-181: qualunque vizio, ovver peccato o crimine, / la lemosina spegne,
per subita acqua sono oppressate in pastura, o di subito freddo, che rade
appaiono nel l'età adulta o nella vecchiaia). = voce
ove tu pasca, e mai per vento o grandine / la capannuola tua non si
buonaventuri, 2-254: s'affretta a scuotere o discuotere le piume. 2
croce, 1-9: isvegliati, dunche, o anima divota a dio, e ciò
da ima banda un'orca, o vero balena,... dell'acque
', scoli ', discursori ', o 4 44 4 tratturi
manufatti, che vanno a terminare o in fiumi, o in paludi, o
a terminare o in fiumi, o in paludi, o nel mare.
o in fiumi, o in paludi, o nel mare. = formato sul lat
. sotto de i tumori mettono essi due o tre ventose l'una sotto l'altra
emolienti caldi con pezza di lino, o del decotto di betonica, isopo,
considerano l'opportunità di prendere una decisione o di compiere un atto, la legittimità di
atto, la legittimità di un'opinione o di un'idea, ecc.; dibattito
che si tiene in parlamento per approvare o respingere un progetto di legge o intorno
approvare o respingere un progetto di legge o intorno a questioni politiche generali.
fanno per dare delle botte agli avversari o per mostrare l'abilità propria nel maneggio
: por fine a un dibattito (o anche a un diverbio). fogazzaro
di questi medicamenti... sono o astrettive, o discussive, o purgative,
... sono o astrettive, o discussive, o purgative, o aperitive,
sono o astrettive, o discussive, o purgative, o aperitive, 0 estenuative
astrettive, o discussive, o purgative, o aperitive, 0 estenuative, o attrattive
, o aperitive, 0 estenuative, o attrattive, o adustive, o mollitive,
, 0 estenuative, o attrattive, o adustive, o mollitive, o indurative
estenuative, o attrattive, o adustive, o mollitive, o indurative, o suppurative
attrattive, o adustive, o mollitive, o indurative, o suppurative, o glutinative
, o mollitive, o indurative, o suppurative, o glutinative, o lenitive et
, o indurative, o suppurative, o glutinative, o lenitive et simili.
indurative, o suppurative, o glutinative, o lenitive et simili. pasta, 2-169
, perocché diligentemente discussa e disaminata, o ella mi pare peccato, o veramente sterilità
, o ella mi pare peccato, o veramente sterilità. giovanni da samminiato [
più forte contro la classe borghese, o piuttosto il partito liberale, suonava:
unico atto, che è la volontà o azione, sia intrinseca contradizione. discùtere1
dissipare qualche umore in qualche parte coagulato o stagnante, il che i medici dicono
fra più persone (in una riunione o in un'assemblea in cui i presenti
) l'opportunità di prendere una decisione o di compiere un atto, la legittimità
elle non ti metteranno in disputare o discutere, quanta cenere si voglia a cuocere
. erano tenute a concederle el beneplacito o no, ma volere tempo a rispondermi circa
quando si risolve, fa assai poco o nulla. vittorini, 4-151: dalle testimonianze
? 3. esprimere giudizi discordi o sfavorevoli (su una persona, su
-porre in dubbio; parlare di qualcuno o qualcosa avanzando riserve. piovene,
migliori di quelli del filo-gam- baro, o del filo-fuston o del filo-navasc, teatrini di
del filo-gam- baro, o del filo-fuston o del filo-navasc, teatrini di dilettanti allora
; disdoro. settembrini, i-191: o mio ferdinando, tu ed egli mi
sei tu nata / di rigid'alno o di pungente scoglio? parini, giorno,
'l calamaro / non ti dea disdegnare / o la tua arte fare. ariosto,
: volgiti indietro, e guarda, o patria mia, / quella schiera infinita d'
da un senso di disprezzo (verso persone o fatti o situazioni che si ritengono offensive
di disprezzo (verso persone o fatti o situazioni che si ritengono offensive o comunque
fatti o situazioni che si ritengono offensive o comunque indegne della propria simpatia o fiducia
offensive o comunque indegne della propria simpatia o fiducia). -anche genericamente:
. michelangelo, 1-66: non dico iniqua o fella, / che 'l me'saria
porto, 1-97: ditemi un poco, o senatori, la morte di un pontefice
tutta chiusa. leopardi, 4-58: o verginette, a voi / chi de'perigli
s'interessa di ciò che ella freddamente o disdegnosamente chiama politica, e che dovrebb'
sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere '
sul voi, qual affamato / falcon rapace o simil altro augello / ch'abbia per
sè tutto ciò che non reputa degno o crede disonorevole; che è chiuso alteramente
dante, purg., 6-62: o anima lombarda / come ti stavi altera e
: altiera e disdegnosa, non superba o ritrosa. petrarca, 105-9: un atto
amata, forse per la sua singular bellezza o per la sua nobiltà sì altiera e
stia: / non starò per repulsa o finto sdegno / ch'io non adombri e
pianga, sospiri, / volga festivi o disdegnosi i lumi, / fo di poca
appunto quando bisognava: perché dua o tre giorni ch'essa mi fosse giunta più
trasto, opposizione alla volontà o al desiderio di altri. -
tu, se io averò detto cosa falsa o fatto cosa mala, che io disdicendomi
nuovo disinganno che la società in generale o l'italia in particolare gli facevano patire
la libertà non è un concetto borghese o di classe, ma è il campo con
e avente lo scopo di porre fine o di impedire la tacita rinnovazione di un
di un contratto a tempo indeterminato, o di risolvere anzitempo, nei casi ammessi
fra la decisione di disdire una convenzione o patto o contratto e l'effetto che
decisione di disdire una convenzione o patto o contratto e l'effetto che ne deriva
-che cosa direm noi che sia detta o disdetta, signor annibaie? -un concorso di
fiorentino: in pratica ed in teoria o non toccano od oltrepassano il segno. panzini
che la nostra compagnia era disdetta, o si aveva a disdire. algarotti,
ti comanda con periglio a lui / o disonesto altrui, / nel qual caso,
,... ma ancora il ditono o terza maggiore. cavalieri, 5-135:
decenza (e implica un senso più o meno esplicito di biasimo).
alberesi et i mescolati con le pietre o sassi minuti, ciottoli minuti spiccati o
pietre o sassi minuti, ciottoli minuti spiccati o massi che si possono romper bene,
nel quale si vedevano tre vertù, o grazie, particolari, che sono,
, particolari, che sono, o le potremo noi forse non in tutto disdicevolmente
si è detto, dire cose contrarie o diverse da ciò che si era detto
smentire di aver fatto una precedente affermazione o d'aver parlato in un particolare senso
d'aver parlato in un particolare senso o modo; contraddire un discorso precedente;
che chi si intacca pur il dito, o un poco la mano, par morto
che possiamo non averla scritta, o non volerla. d. bartoli,
disdica l'accusa datasi; cosicché o deve alla fine morire di spasimo ri
sognando ed è sua, di sé, o ti par (trepidi) d'
il fallo, e 'l tuo amico o maestro o chi t'à a gastigare o
, e 'l tuo amico o maestro o chi t'à a gastigare o a consigliare
o maestro o chi t'à a gastigare o a consigliare o chi t'ama te
t'à a gastigare o a consigliare o chi t'ama te ne riprende, noi
confessò. febus el forte, 2-5: o dolce padre mio, / la verità
quando adimanderà al segnore grazia per sé, o per altrui, non la disdirebbe,
di voler porre fine a un impegno o a un accordo, interrompendolo prima della
un accordo, interrompendolo prima della scadenza o non rinnovandolo al termine stabilito.
e consultavasi nelle pratiche sopra il disdire o il prorogar detta tregua. guicciardini, i-288
6. dichiarare che si intende porre fine o risolvere in anticipo un contratto; dare
ne fu molto ripreso e infamato; o avesse colpa o no, se ne disdisse
ripreso e infamato; o avesse colpa o no, se ne disdisse al popolo.
in presenza degli uomini le cose laide, o fetide, o schife, o
uomini le cose laide, o fetide, o schife, o stomachevoli, ma
o fetide, o schife, o stomachevoli, ma il nominarle anco si disdice
, / e quant'altri abbi, avesti o avrai disdori. foscolo, 1-134:
: sul dorso nudo del cavallo (o di altro animale), senza sella
l'asino cavalca, / e soffia o russa e vomita sovente. b. corsini
. lieto, allegro. federico ii o ruggerone di palermo, 1-19: non mi
stato di entusiasmo, di furore sentimentale o creativo, d'euforia. alfieri,
gli effetti positivi di una precedente educazione o cultura. carducci, iii-7-365: odio
pretesa di combattere le cosidette tendenze deleterie o diseducatrici. diseducazióne, sf.
degli effetti positivi di un'educazione ricevuta o di una cultura precedente; educazione cattiva
delle facoltà spirituali per un cattivo dominio o uso di esse. carducci,
e nascono da altra conformazione ed educazione o diseducazione interiore, ed appartengono ad altra
de cosmografi e geografi e dissegnanti o corografi e topografi. disegnare (ant
, penna, gesso, carboncino (o anche con altri strumenti, come pennello
; né per falsia non rame auri o 'nargenti; / e studi in bel disegnare
graficamente un edifìcio da costruire, o già costruito, nelle sue caratteristiche tecniche
3. rappresentare mediante segni convenzionali o in forma schematica. fazio, i-6-64
dissegno, ma solamente con alcuni segnetti o punti tondi o quadretti piccioli, onde
solamente con alcuni segnetti o punti tondi o quadretti piccioli, onde più presto vanno
a disegnare, / e la cappa o la tonica avea alzata. -rifl
e s'io non nacqui bella o fortunata? / s'io avessi avuto a
: ad uno, a due, o se più largo / del nuovo letto disegnasti
sassoso. -anche: mostrarsi fuggevolmente o in modo incerto, confuso.
cristallizza sui vetri disegnando forme di alberi o di fiori. alvaro, 9-202:
persona / coprì mai d'ombra, o disegnò col piede. montale, 2-75:
e il volto / t'infiamma o discolora. -figur. avere la forma
modificare col cosmetico i contorni della bocca o degli occhi, la linea delle sopracciglia.
con parole, descrivere, a voce o per scritto (un oggetto, un luogo
: spinto io non so se da sdegno o da zelo, ho più volte avuto
..., la pigliarono puramente o principalmente dalla parte speculativa, la vollero
d'ingegno, per lo quale cittade, o castello si combatte, o si difende
cittade, o castello si combatte, o si difende. b. cavalcanti, 2-334
reggimenti della natura di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o
di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara
persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa
o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque
invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura.
timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura. 11.
e 'n tal lavoro io non riposo o dormo. c. dati, 19:
essere ristretto alla torma dell'uccello, o ad altra forma qualunque, e così
così disegnare, per così dire, o sia determinare quella idea o quella
, o sia determinare quella idea o quella essenza. -letter. evocare
può disegnare / la tua figura, o il raggio che gioca a rimpiattino / tra
divisioni di fede politica non si disegnavano o non erano estese né sostanziali. piovene
, con riferimento a un'opera artistica o scientifica, concepirla nella sua struttura generale
speranza alcuna che quello che si pensa o si disegna potessi mai succedere, non
, indicare (anche in modo figurato o indiretto). -in partic.:
la forma d'essa morte dolorosa, / o che 'n esser d'un garzon è
con colori accompagnati ad arte / letizia o doglia alla sua donna mostra; / chi
disegna amor, se l'ha benigno o crudo. giannone, 1-ii-88: dal numero
del grande, e sdegnosa delle anguste o tortuose duplicità. pisacane, iv-162:
detto mai se mi disegnava per quella piazza o altrove. pallavicino, 6-1-77: il
. m. cecchi, 5-11: o fate, com'ho fatto io: disegnate
, dove esse [le donne] abbiano o da proporre, o da 'nterpretare alla
donne] abbiano o da proporre, o da 'nterpretare alla lunga, no'averà mai
] su tutti quelli che, a caso o disegnatamente, disapprovano le fanfaluche loro!
: sopra una piattaforma alta sei o sette gradini dal pavimento e girata da una
sorta di disgrazie di gente in sella o su ruote, o scalciata e morsa da
gente in sella o su ruote, o scalciata e morsa da quadrupedi, alla
sul berretto disegnato con l'inchiostro, o di stoffa cucito sulla camicia, e
vi sia chi per forza d'urto o di scossa fuor d'esso vi tragga mai
l'opera quale è ideata dall'autore o da chi ne commette all'artista la
12-11-289: la voglio veder prima disegnata, o almeno schizzata che intagliata; perché dubito
. figur. che ha una data forma o contorno. galileo, 3-4-515: dalle
una bocca disegnata con calligrafia a graffa o a picciolo arco di battaglia e rubinosa come
di acciaio. -figur. immaginato o pensato con chiarezza. o. rucellai
. immaginato o pensato con chiarezza. o. rucellai, 8-18: certo è che
alla espressione rude e immediata della passione o del senso, condannando per falsa tutta
, eran fallite per difetto d'esecuzione o di fortuna; altre, disegnate male,
fu maestro, cioè fino dipintore; o di stile, cioè o disegnatore con stilo
dipintore; o di stile, cioè o disegnatore con stilo ne le taule.
in una fabbrica di mobili; disegnatrice o qualche cosa del genere. 3
stati portati di un'arte della linea o di un'altra del colore, e di
verbis ', sinonimi della famigerata partizione o dilacerazione dell'arte in classica e romantica
. 2. sm. matita o altro strumento usato per disegnare.
, 1-92: il pittore non levi mai o il pennello o il disegnatoio dal lavoro
pittore non levi mai o il pennello o il disegnatoio dal lavoro, fino a tanto
artefice sono in poco tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi,
tempo con penna o con altro disegnatoio o carbone espressi, solo per tentare l'
lavoro la porge la buona disposizione, o per dir così, la disegnatura del
parete) a matita, a penna o con altro mezzo grafico (pastelli,
d'argento), con intendimenti estetici o decorativi o didattici; in relazione con
), con intendimenti estetici o decorativi o didattici; in relazione con le diverse
si ha il disegno a tratto o per contorni (rappresentazione del solo contorno
particolari interni mediante semplici linee di matita o penna); disegno per volumi (
di un oggetto, mediante il chiaroscuro o aumentando opportunamente lo spessore della linea di
(di un'opera pittorica, plastica o architettonica, di una macchina, di
figurino (di un lavoro di taglio o di cucito). -mettere in disegno
rappresentazione in piano (foglio di carta o tela) di un oggetto da costruire
oggetto da costruire (a es. macchine o pezzi meccanici nel disegno meccanico, opere
consiste in rappresentazioni d'insieme dell'oggetto o in rappresentazioni di sue parti eseguite col
, sezione, alzato, prospetto) o della prospettiva lineare o parallela. -disegno
alzato, prospetto) o della prospettiva lineare o parallela. -disegno schematico: rappresentazione,
, di un apparecchio, una macchina o un impianto (a es. un
dimostra quello che s'ha da colorire o in altro modo mettere in opera; e
: nel disegno, per esempio, o nella stampa. di una facciata ogni cosa
se il disegno non fosse venuto da londra o da parigi. boccardo, 1-669:
dei disegni di fabbrica ch'egli ha fatti o fatti fare. carducci, iii-22-28:
l'idee e le forme quasi disegni o modelli de le fabriche, ne le quali
regolarità o stilizzazione geometrica, e in cui la
struttura, disposizione (di un edificio o complesso architettonico). b. davanzati
del disegno (come forma artistica autonoma o come parte di altre forme più complesse
e aggiustamente delineata e contornata ogni figura, o altra cosa che si voglia rappresentare.
lodato non perché abbia in sé disegno o bella maniera, ma solamente per la
, senza modo, senza misura o senza disegno. berni, 45: avea
d'intorno. ariosto, 29-1: o degli uomini inferma e instabil mente!
impeto nostro altrove or volto, / o qui si sparga l'oste e si disarmi
15. ant. opera abbozzata o incompiuta. sacchetti, 351: solo
che altri chiama architettura, economia, o franciosa- mente * piano ', bensì
. piano generale (di tipo provvidenziale o immanente alle cose o alla natura o
di tipo provvidenziale o immanente alle cose o alla natura o alla storia, tendente
o immanente alle cose o alla natura o alla storia, tendente a un fine
alla storia, tendente a un fine o continuamente rinnovantesi nelle sue manifestazioni) secondo
legislativa presentata al parlamento da un organo o soggetto a ciò autorizzato dal diritto costituzionale
impresa. cantari cavallereschi, 207: o cieco, alato, faretrato nudo,
, 1-58: non starò per repulsa o finto sdegno, / ch'io non adombri
i propri disegni in su una cosa o persona: pensare di valersene, di
2. per estens. togliere le scaglie o laminette che coprono gli insetti.
. si applica da'naturali alle laminette o scaglie curve, simili agli embrici,
, simili agli embrici, che coprono o la parte superiore o finferiore del ventre
embrici, che coprono o la parte superiore o finferiore del ventre degl'insetti o di
superiore o finferiore del ventre degl'insetti o di altri animali squamosi. così gli
tempo che ha da venire, o tristo o buono. redi, 16-ix-367:
ha da venire, o tristo o buono. redi, 16-ix-367: chi ha
enfiameno, se sta qualche giorno, o qualche notte nel letto in riposo, le
, sf. medie. perdita parziale o totale del rivestimento epiteliale della pelle o
o totale del rivestimento epiteliale della pelle o della mucosa. = voce dotta
per valori opportuni (compresi in uno o più intervalli) di una variabile.
disequilìbrio, sm. letter. mancanza o perdita di equilibrio; instabilità.
fanno coloro che usano 'esquilibrio 'o 'squilibrio'. beltramelli, i-m: vi fu
psichica; alienazione mentale; mania più o meno accentuata; squilibrio. beltramelli
luoghi coltivati (e può essere meccanica o chimica, a seconda che si compia con
simili disposizioni testamentarie non sono più ammesse o sono inefficaci nei limiti in cui ledono
genitori i quali, istigati da qualche odio o da altra sregolata passione contra della sua
diseredata da dio, e non occupi o non possa quando che sia occupare un grado
, mediante disposizione testamentaria, dei diritti o delle aspettative successorie. speroni,
, defraudato (di qualcosa ritenuto bello o considerato un bene). serdonati,
guerrazzi, i-117: intantoché l'universale o favorito meno, o del tutto diseredato
intantoché l'universale o favorito meno, o del tutto diseredato, si senta per simile
loro i capi di qualche riputazione, o con disereditarli. gioia, 1-ii-470: diocleziano
. g. villani, 12-64: o maledetta guerra, quanti mali fai a
3. ant. danno personale (materiale o morale). velluti, 189:
distruggere; spopolare, vuotare in tutto o in parte degli abitanti (regioni,
e che farà i sagrifici alli diei, o s'egli s'apparecchia di dare le
altri uomini si raccoglierebbero nelle chiese pregando o renderebbero gli ultimi uffici ai defunti o
pregando o renderebbero gli ultimi uffici ai defunti o soccorrerebbero ai cari ammalati; ma voi
fattamente dove ella andava, che bisognava o fuggir lontano, o restare e suggetto
, che bisognava o fuggir lontano, o restare e suggetto e schiavo d'una turba
55: per cupidità d'esser signore, o d'acquistare onore, città, castello
d'acquistare onore, città, castello o terra, l'un strugge l'altro,
deserte / le persone da bestie bianche o nere. pindemonte, 2-397: ma
4. privare di un bene (materiale o morale) necessario o molto utile;
bene (materiale o morale) necessario o molto utile; depredare, spogliare;
coltivazioni; divorare i raccolti; distruggere o diminuire la fecondità di una pianta.
sofferto / ch'ella m'avesse morto o vuo'diserto. la spagna, 3-25:
diserto. la spagna, 3-25: o sire dio padre, signor di tutto,
berni, 30-82 (iii-67): ma o nessuna, o questa è sola via
(iii-67): ma o nessuna, o questa è sola via / a voler
udire ai giorni nostri l'annunzio giubilante o l'ammissione rassegnata o la lamentazione disperata
l'annunzio giubilante o l'ammissione rassegnata o la lamentazione disperata che la libertà abbia
popoli aggravati sopra le loro forze, o desertano il paese, o si rivoltano
loro forze, o desertano il paese, o si rivoltano contra 'l prencipe. e
gli abitatori l'avessero disertata da secoli o dormissero tutti coricati nelle fosse da ieri
, / s'io ebbi qualche schianza o bollicina, / disertò tutto col fiero
hanno disertato. 11. abbandonare o interrompere illegittimamente il servizio militare; commettere
numero de'servi, che si poteva temere o che armati prorompessero in qualche sedizione,
che armati prorompessero in qualche sedizione, o che desertassero all'oste nemica.
soldato del dovere; né per viltà o per rispetto disertai da questa bandiera,
, dopo tanti anni di generale acquiescenza o adesione, per molti anche entusiastica,
, e dal quale, mi piaccia o mi disgusti, neanche qui, arroccata
duhesme avanzò negli abruzzi; e, respinte o fugate varie partite di genti d'armi
bottino addirittura: ciò che poteva esser goduto o portato via, spariva; senza parlare
: non voler dunque, priegoti, o amico mio, andare per quella parte
: tutta la sequela di sentenze più o meno stoiche che « il sermon prisco »
-trice). militare che, in pace o in guerra, abbandona o interrompe
pace o in guerra, abbandona o interrompe il servizio; marinaio che abbandona
lo più. in un momento difficile o pericoloso per sé o per l'istituzione
un momento difficile o pericoloso per sé o per l'istituzione in cui si trova
di un dovere; chi si stacca o traligna da una scuola, da una
tommaseo, 3-i-339: potrei essere gridato o disertore de'miei principii, o sconoscente e
gridato o disertore de'miei principii, o sconoscente e scortese. de sanctis,
illegittimo abbandono del proprio posto di servizio o di combattimento da parte del militare;
5-187: come sparano, al petto o affa schiena? affa schiena, per
schiena? affa schiena, per diserzione o per delitti politici, vero? ed è
2. l'atto di chi abbandona o cessa di frequentare un luogo (e
caso d'inclinazione a sedere in parlamento o di collegi disponibili. io ho creduto
braccano i marciapiedi della rue des écoles o le adiacenze della sorbona con quei bustoni
fra giordano, 49: ma dell'anima o dell'angelo non potrebbe uscire nulla del
, le stalle piene di bestie vecchie o malate. -scomposizione tipografica. carducci
altra dall'invio di quel ch'io richiedo o dal rinvio del ms. e dal
iv. -spopolamento (di città o regioni). giamboni, 4-229:
deperimento (prodotto ordinariamente dalle malattie o dalla vecchiaia). settembrini, iv-327
rifacimento continuo. -ant. diminuzione o perdita della sensibilità. pietro ispano volgar
seguì la morte e disfacimento di ventimila uomini o più. m. adriani,
grave, irreparabile decadenza dei valori morali o spirituali, delle arti, delle scienze;
struggimento. firenzuola, 698: o che disfacimenti di cuore, che fiamme
10. con significato concreto. persona o cosa che causa rovina, decadenza,
petrarca], ii-270: niuna maggior è o vero più spessa pestilenzia, o disfacimento
è o vero più spessa pestilenzia, o disfacimento de'tiranni, che l'avarizia.
un sol pagamento, è disfacimento di debito o do- nagione. fabbroni, xviii-3-1113:
libertà. gozzano, 66: o poeta, la tua mamma / che ti
di una cosa da quel che era o da come era stata fatta)
lenzuola, talora anche la materassa, o questa almeno rivoltarla su di sé, quando
se lo steccato si disfacese per aqua o per altro fare del mulino, lo deto
può riferirsi a distruzioni operate dall'uomo o provocate da calamità naturali; e,
demolite, si raggiungeranno: saranno disfatte o chiuse le porte dette portella e tenaglia.
, / potrien le trave, li correnti o gli embrici / cader in capo alla
editto) le proprietà dei cittadini ribelli o degli avversari politici. elegia giudeo-italiana
/ da lui non fosser per forza o per patti: / prima elli e'suoi
, e farsi signori della campagna, o vero esser vinti e disfatti, destinarono
. dante, inf., 6-42: o tu che se'per questo inferno tratto
il conte: / tacque forse del lago o del pantano, / o del fosso
del lago o del pantano, / o del fosso o del fiume o della fonte
del pantano, / o del fosso o del fiume o della fonte / perder lo
/ o del fosso o del fiume o della fonte / perder lo stato ed
stato ed inondare il piano, / o venir manco, o ritornare al monte
il piano, / o venir manco, o ritornare al monte, / o patir
, o ritornare al monte, / o patir altro più dannoso e strano / sospettavate
. mandate a casa le donne. o spariamo addosso anche a loro. vi
/ assomiglia: / che mai intristisce / o si disfà. 8. danneggiare
acqua si fa,... o perché le nevi siano più copiose, o
o perché le nevi siano più copiose, o perché le medesime si disfacciano con maggiore
sì come al sol la neve, / o com'al vento si disfà la nebbia
, là dove si disfacciano da gielo o da sole, dicesi che facciano bellissime
disfarsi e scomparire come cenere al minimo urto o al primo soffio deltaria. carrieri,
e ricevuta la ferita morto fosse, o percuotitore non sarà colpevole del sangue.
desface, / pergiura e inganna, trade o falsa tanto / donna quant'om?
disface, / senza pietà, senza legge o ragione. l. martelli, 1-140
voltezar a la buonazza, / o tempo perde con vento secondo, / vien
libri due mesi, per rifarmi un po'o per disfarmi sempre più, che è
rubato, se'inodiato, se'dispregiato, o che ti vegna infertà nel corpo,
che ti vegna infertà nel corpo, o altre tribolazioni; per qualunque modo tu
: né contra lor mi vai fuggire o schermi, / cotanta guerra mi fa
dura, / può temer chi l'uccida o lo disfaccia; / ma non può
s. caterina da siena, i-265: o amore ineffabile, dolcissimo gesù, come
. non solamente non la può scompagnare o disfare spazio di luogo o di tempo
può scompagnare o disfare spazio di luogo o di tempo, ma la morte non la
so se l'ingegno ornai stanco, o la ragione troppo avveduta vogliano inumanamente disfare
un'assemblea; sopprimere un organo legislativo o governativo, dichiararlo decaduto. g
come sarebbe stato tórre autorità al senato o al popolo, disfare gli ordini vecchi
cioè alcune si disfanno in due, tre o quattro giorni, e altre duran quindici
vita d'un tempo s'è disfatta o non si accorge, come succede in tutte
rinunciare alla proprietà di beni (mobili o immobili) per ricavarne un guadagno; vendere
da sé una persona non più utile o non più gradita; licenziare un dipendente
uno, più modi si hanno: o spiattellargli la cosa chiara, o fargli
hanno: o spiattellargli la cosa chiara, o fargli mal viso, o adoperare perch'
chiara, o fargli mal viso, o adoperare perch'egli di te si disgusti.
molte aziende commerciali a disfarsi di personale o almeno a non aumentarlo anziché ad assumere
1010: le lancie in pugno, o voi che le foggiate! / le
! / le spade in pugno, o voi che le temprate! / voi che
giorni di campagna, interrotti da otto o dieci corse a vicenza. campana,
). forteguerri, 3-27: o male spesi / pianti e sospiri! o
o male spesi / pianti e sospiri! o mal costante e saldo / amor,
l'omessa consegna alle autorità di manoscritti o di stampati o di altri oggetti diffusi
alle autorità di manoscritti o di stampati o di altri oggetti diffusi dal nemico.
-disfattismo politico: reato consistente nella diffusione o comunicazione di voci o di notizie false
consistente nella diffusione o comunicazione di voci o di notizie false, esagerate, tendenziose,
allarme, a deprimere lo spirito pubblico o comunque a nuocere agli interessi nazionali.
a deprimere il corso dei cambi o a influire sul mercato dei titoli o valori
o a influire sul mercato dei titoli o valori pubblici o privati, in modo
sul mercato dei titoli o valori pubblici o privati, in modo da esporre a pericolo
attraverso il rozzo vaglio del patriottismo o del disfattismo. 2. per
, tentando di demolirle e infondendo sfiducia o indifferenza all'azione. borgese, 6-16
d'altro canto mi arrendevo a disfattismi o apocalittici, quali in spengler, o nostalgici
o apocalittici, quali in spengler, o nostalgici, quali nella corrente di rinunzia
doveva in qualche modo apparire fuori luogo o troppo azzardato, perché cercava di darle
. chi diffonde sfiducia e scoraggiamento, o ostenta un atteggiamento ipercritico e pessimista nei
e pessimista nei confronti di qualsiasi azione o impresa. gramsci, 9-39: i
si fa, si disfa poscia, o per vecchiezza viene meno. bibbia volgar.
: firenze non era allora disfatta o disabitata, com'è stata opinione di alcuno
se morir debba,... / o pur sopravanzando al suo disfatto / campo
deformità. guittone, i-24-16: o che gioioso e glorioso asenpro ch'è
voi pascier molti! iacopone, 22-77: o gente, che amate, 'n