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vol. IV Pag.42 - Da DATTILETRA a DATTILO (26 risultati)

incapaci di lunga conservazione stavano nel giulebbe o nello spirito in grandi vasi di cristallo

l'illustre viaggiatore s'ebbe ad acconciar bene o male a quegli ozi tunisini, almeno

più delicati certe ghiandette, come noci o dattili, alle quali veniva a dietro

). tavola rifonda-, 1-264: o dattero fronzuto, o gentil mio amore

rifonda-, 1-264: o dattero fronzuto, o gentil mio amore, or che ti

e'dactili sono una generazione di conche o vero nicchi. bembo, ii-17: non

sporta coi dodici salsicciotti di tonno, o le due ovaie pur di tonno.

osservazioni palpabili contra la generazione univoca, o dal seme, col mandargli a donare

primi de'quali si chiamavano datteri o dattili, gli altri ballari o ballani,

o dattili, gli altri ballari o ballani, amenduni cibi gratissimi de'golosi

mitol. divinità minori (geni o dèmoni) della mitologia greca, a cui

(uno dei titani, credo, o dei dattili idei), faceva quest'arte

, v-704: e in somma gli eroici o vero dattilici, che così ancora li

usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico, ecc. carducci

: le parole monosillabe siano esse brevi o lunghe possono entrare nel metro dattilico; se

, dattilico, iambico e peonico; o vogliamo dire binario, ternario e quinario

redi, 16-ix-443: la midolla, o cervello dell'altre palme dattilifere, dagli

+ /). incisore di gemme o pietre per anelli e sigilli.

dattiliò grafo, sm. incisore di gemme o pietre per anelli e sigilli.

scienza che insegna a conoscere gli anelli o le pietre incise. = voce dotta

datti- lioteca ': collezione di anelli o, piuttosto, di gemme anulari,

chiamata; se l'uomo in lei, o non s'accorge, o non cura

in lei, o non s'accorge, o non cura né di spondei, né

piedi siano per le quattro prime sedi o dattili o spondei, per la quinta

per le quattro prime sedi o dattili o spondei, per la quinta dattilo,

perché si segnava il ritmo battendo il dito o perché il dito è composto da una

vol. IV Pag.43 - Da DATTILO a DATTORNO (7 risultati)

gracilità (e le dita appaiono più o meno contorte). = voce dotta

gombra di scatolette con pellicole vergini o già sviluppate, e di scartafacci dattilografati

in comunicazione i sordomuti fra di loro o un cieco con un sordomuto o un

loro o un cieco con un sordomuto o un sordomuto con una persona che ne

e poggetti, dattorno presso a due o tre miglia, ha molti abituri di cittadini

terra tua / ed è pur sola o dua / sed'ella è bella fa come

, / ma quando vanno di fuori o dattorno. boccaccio, dee., 7-8

vol. IV Pag.44 - Da DATURA a DAVANTI (16 risultati)

per istrapparmi in scritto l'approvazione, o almanco l'assoluzione del loro operato.

liberarsi di ima persona fastidiosa, molesta o che non si può più sopportare.

mal viso verso lei, le disse: o che tu mi dica volontariamente la cagione

la cagione di questa tua maninconia, o che ti stia sicura che non mi

sf. bot. genere di piante annue o perenni, della famiglia solanacee, con

con foglie ovali, oblunghe, più o meno dentate ai margini, talora molto

fiori, di solito grandi, eretti o pendenti, di colore bianco o bianco-avorio

, eretti o pendenti, di colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato

pendenti, di colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino

colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino, hanno la

bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino, hanno la corolla a forma

corolla a forma di imbuto, semplice o doppia, e sono quasi sempre profumati;

ed ima europea detta datura stramonium, o soltanto * stramonio '. se ne coltiva

, detta * datura fastuosa 'o * stramonio doppio '. govoni, 2-207

fiori con petali bianchi, rossicci o gialli; i frutti sono achemi

prato, il suo orto glorioso di quattro o cinque girasoli e il tronco mozzato infitto

vol. IV Pag.45 - Da DAVANTINO a DAVANZALE (16 risultati)

fonte vital? d'annunzio, i-22: o tesori de l'arte, o grandi

: o tesori de l'arte, o grandi immagini / d'una gloria fuggita,

uomo va davante a messer lo papa o davante ad imperadore o a altro segnore

messer lo papa o davante ad imperadore o a altro segnore ecclesiastico o seculare,

ad imperadore o a altro segnore ecclesiastico o seculare, certo elli va con molta reverenza

davanti a estranei una carezza alla moglie o ai suoi figli, né dimostrare il suo

1-95: lungo il pignone b c o, dalla faccia davanti e di

nelle ore discrete: carichi del loro arsenale o bandoliera. avevano insomma tutto il necessario

dopo lui dovesse durare; ma, o per l'autorità di tant'uomo, o

o per l'autorità di tant'uomo, o per qualch'altra causa, c'hio

del vestito femminile, di forma triangolare o quadrangolare, applicata sopra o sotto lo

forma triangolare o quadrangolare, applicata sopra o sotto lo scollo (e può essere variamente

sm. davanzale, sm. tavola o cornice posta a coronamento del parapetto di

marmo, di cotto, di legno o di lastra di metallo e serve anche come

affacciato; il piano superiore è più o meno inclinato verso l'esterno allo scopo

: 'davanzale'. quella cornice di pietra, o altro, sopra la quale si posano

vol. IV Pag.46 - Da DAVANZO a DAVVERO (9 risultati)

2. per simil. lastra di legno o di pietra che collega superiormente le colonne

. di david; che appartiene o concerne david e i suoi salmi.

, x-1-53: tal non eri, o giordan, quando s'udio / la davidica

10 abbassi l'occhio veggo punto illuminarsi o rischiararsi davvantaggio la detta superficie; anzi

qua giù generazione né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né

. carducci, ii-6-24: nessuno da vero o pochissimi, fra gli stranieri, hanno

era voltato e rivoltato pel letto due o tre volte, avea sbadigliato, infine

3. in frasi negative dà valore rafforzativo o intensivo all'idea espressa: veramente,

? - prendila. - davvero? / o se è caldo? -allora non si

vol. IV Pag.47 - Da DAVVICINO a DAZIO (26 risultati)

va questa faccenda? ha detto davvero o da burla? nel primo caso, pensino

« schecspir ». « fai da burla o davvero? ». « ma davvero

che più davvicino ai loro alberghi, o in questi medesimi, fossero alleviati dai loro

si temprano,... raro o non mai gli verrà fatto di afferrarne

fusse aletto dazaiuolo per cólliare alcuno dazio o vero alcuna presta, ch'el detto

dare alcuno denaio di quelli del dazio o de la presta ch'elli colliesse al camar-

bianche le facciate del medesimo libretto, o dazzaiuolo di contro, perché a dirittura

osservanza della suddetta ordinazione, e ad usare o fare usare ogni possibile diligenza per restar

, con riscontrare il libretto del dazzaiuolo o simili. paoletti, 1-2-159: quel

lasciando quest'altro a * imposta o sim. = deriv. da dazio

dare sussidio a certi generi d'industria o più diffusi o più necessari. idem,

certi generi d'industria o più diffusi o più necessari. idem, ii-1-68: rimase

a spasso fuori la cinta daziaria, o lungo i bastioni. viani, 14-329:

ente pubblico territoriale (come 10 stato o il comune) sulle merci che entrano

territorio dell'ente stesso (dazio d'entrata o d'importazione) o anche su quelle

dazio d'entrata o d'importazione) o anche su quelle che ne escono {

{ dazio d'esportazione). -dazio esterno o doganale o di confine e dazio

). -dazio esterno o doganale o di confine e dazio interno o di consumo

o di confine e dazio interno o di consumo o comunale: a seconda

di confine e dazio interno o di consumo o comunale: a seconda che è imposto

che è imposto sulle merci che entrano o escono dal territorio dello stato, 0

). -dazio fiscale e dazio protettivo o economico: distinzione fatta nell'ambito dei

importazione che alimenta tali introiti fiscali) o soprattutto di proteggere la produzione nazionale

linguaggio comune: il diritto dello stato o di altro ente pubblico a stabilire tale

carne e pelle fossino / mercanzie, o robe che pagasson dazio. giannotti, 2-2-160

di consumo se convenisse meglio al comune appaltarli o riscuoterli per conto proprio. jahier,

vol. IV Pag.475 - Da DIMISSIONALE a DIMISSIONE (5 risultati)

la sua carica, il suo impiego o il suo ufficio; esonero, congedo.

pubblica rinuncia volontariamente alla carica stessa o con cui il lavoratore dipendente recede con

cesserò di farle più dolorose, fintantoché o vedrò la riforma della vostra condotta, o

o vedrò la riforma della vostra condotta, o la dimissione della carica. manzoni,

. 4. milit. pena principale o accessoria (non più prevista dal vigente

vol. IV Pag.476 - Da DIMISSORIALE a DIMORA (18 risultati)

. sarpi, iii-262: nessun abbate o altro prelato possi conferir la prima tonsura

altro prelato possi conferir la prima tonsura o gli ordini minori se non a'sudditi

a'sudditi loro regolari; né questi o altri prelati, collegi o vero capitoli

; né questi o altri prelati, collegi o vero capitoli, possino conceder lettere dimissorie

confini della diocesi episcopale dar la tonsura o i minori ordini, o lettere dimissorie

dar la tonsura o i minori ordini, o lettere dimissorie, se non a'loro

vacanza, la licenza d'ordinarsi, o le lettere dimissorie. -sf.

nissuno potesse essere ordinato senza le dimissorie o l'espressa licenza del suo ordinario.

: * dimito sorta di drappo fine, o telerie di bambagia, per uso specialmente

per questo lato, e innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca

e innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca; dimodo che senza

dicono gli aretini il bagnare, o tuffare nell'acqua i panni lini avanti

elleno un nulla,... o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto

.. o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto? 3. avv.

è da riperdere il cervello! / o dunque adesso chi mi fa le spese?

località, trattenendo per un periodo più o meno lungo. dante, purg

la sua dimora, abbracciandovi disse: « o dolcissima donna,... iddio

-per estens.: del sole o di altri astri. ristoro, i-22

vol. IV Pag.477 - Da DIMORATONE a DIMORANZA (5 risultati)

e miracolosa grotta in quel d'alghero o di teulada che fosse!

assessore comunale. govoni, 81: o tristezza d'andare al camposanto / senza

cardarelli, 1-135: a te volavo, o madre, / cui non piacque la

dimura / che lo foco astutassi, / o che l'aigua seccassi; / ma

dimora: / convien ch'oggi si vinca o che si mora. testi, ii-136

vol. IV Pag.478 - Da DIMORANZA a DIMORARE (12 risultati)

facciamo dimoranza fra i molti nimici spirituali o fra qualunque nostri prossimi carnali, per

a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa, che a fare la

quella cosa che c'è apparita, o vero che sia con inchinazione viziosa o no

, o vero che sia con inchinazione viziosa o no. 4. spazio di

3-54: disse: noi vinceremo; o greci, rallegratevi. troia cadrà

della battaglia. boccaccio, i-134: o notte, come sono lunghe le tue dimoranze

. abitare in un luogo, stabilmente o per un certo periodo di tempo;

nella nostra città sì come suole, / o se del tutto se ne'è gita

rimaso neente. boccaccio, iv-m: o iniquo giovane, o di pietà nemico,

, iv-m: o iniquo giovane, o di pietà nemico, o più che

iniquo giovane, o di pietà nemico, o più che altro pessimo panfilo il quale

. alfieri, 1-842: tosto, più o meno, il mio destin mi chiama

vol. IV Pag.479 - Da DIMORATA a DIMORAZIONE (10 risultati)

non però vole / sprezzar l'offerta o ricusar l'invito. / risposto al

voi l'ingiustizia di far pagare a me o al ceroni nemmeno la più piccola parte

): panni, dovunque io vado o dimoro, per quella l'ombre di

dimoro in questa parte dell'orazione, o romani, per ciò che queste cose s'

da principio dimorò sospeso e incerto di partire o di restare, di guardare o di

partire o di restare, di guardare o di torcere il viso. faldella, 3-75

innamorati e innamorate. ugurgieri, i-593: o uomini, affrettatevi; come sete voi

, il quale più voglia dei avere o forse mestiere di ritornarti alla tua compagnia,

se elli v'ha consentimento, o lunga dimorata, o diletto. =

consentimento, o lunga dimorata, o diletto. = femm. sostant.

vol. IV Pag.480 - Da DIMORFISMO a DIMOSTRAMENTO (14 risultati)

altri vocaboli a un dipresso equivalenti, più o meno antichi, epperciò adoperabili con qualche

forme distinte per una stessa specie animale o vegetale, o per uno stesso

stessa specie animale o vegetale, o per uno stesso composto chimico. 2

che si manifesta nei casi di metagenesi o di eterogonia, con l'alternarsi di

i polipi idroidi e le meduse) o di generazioni partenogenetiche e anfigoniche (afidi

, di stati d'animo (individuali o collettivi). guittone, i-37-2:

i-33: che dimostramene di tua prodezza o quali tuoi buoni fatti lodi in te

3. ragionamento con cui si stabilisce o si dimostra la verità di una dottrina

, quale artista, mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli argomenti, quegli avvedimenti

parliere dimostra ch'alcuna cosa sia onesta o disonesta. cicerone volgar., 1-311

, 102: non studian altro che levare o porre, / or giù, or

egli è pieno d'onestà comune, o s'egli è grave di timore di dio

egli è grave di timore di dio, o se egli è saldo di sentimento,

se egli è saldo di sentimento, o se egli è lieve per umano dimostraménto

vol. IV Pag.481 - Da DIMOSTRANTE a DIMOSTRARE (8 risultati)

di idee, decisioni, attitudini segrete o ignote). abbracciavacca, i-32-6

. 2. parola, azione o segno sensibile con cui si esprimono sentimenti

insegnare dove debbono da quinci innanzi correggere o rivocare la regola della disciplina. tassoni

. andrea da barberino, ii-219: o gentile uomo, io non so chi voi

dare prove evidenti delle proprie qualità buone o cattive; manifestare praticamente capacità o inattitudine

buone o cattive; manifestare praticamente capacità o inattitudine, vizi o virtù. anonimo

manifestare praticamente capacità o inattitudine, vizi o virtù. anonimo, i-623: così

demostri voi, s'eo son bon o malvagio. dante, vita nuova, 35

vol. IV Pag.482 - Da DIMOSTRARE a DIMOSTRARE (15 risultati)

egli, in quella dimorando, poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare,

l'altro maestro,... quattro o cinque altri proprietari, e magari,

per far numero, la guardia comunale, o il barbiere americano. -figur.

4. mettere in evidenza la sostanza o le qualità di persone o cose;

la sostanza o le qualità di persone o cose; farle apparire quali sono realmente

quasi sempre accompagnato da un complemento predicativo o di paragone); far apparire in

animo: lo fermano, lo invecchiano, o lo dimostrano falso. 5

gli unghieri nel territorio de'romani, o almeno dove era il marchese che gli

: se la continuazione della pace sarà utile o dannosa, l'evento lo demostrarà.

dice di argomenti tratti dal ragionamento deduttivo o induttivo, dall'autorità di testimoni degni

: l'umid'occbio / volgi altrove, o regai donna, dal crudo / esperimento

9. provare la falsità di una teoria o l'adulterazione di una merce; confutare

scritture sacre. delfino, i-236: o giove, se una pietra / dimostra a

accuse. 10. insegnare un'arte o una disciplina; indicare come uno debba

di ammonimento. guittone, xxvi-101: o somma maestate, / quanto laudare,

vol. IV Pag.483 - Da DIMOSTRARE a DIMOSTRARE (5 risultati)

-anche con riferimento a esseri simbolici o inanimati. anonimo, i-434:

(in partic.: della mano o degli occhi); accennare, additare,

13. rivelare nell'aspetto esteriore gl'indizi o i sintomi di malattie, di imperfezioni

morali una particolare età (che può o no corrispondere a quella effettiva: donde

. / mettetemi meno in imbarazzo, o cari borghesi, ve ne prego!

vol. IV Pag.484 - Da DIMOSTRARE a DIMOSTRARE (14 risultati)

. 21. disus. rappresentare persone o cose mediante figurazioni reali o simboliche;

rappresentare persone o cose mediante figurazioni reali o simboliche; effigiare, disegnare, dipingere

, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte: / l'

prima l'intero delle figure principali, o mezze tonde, o più, come sono

figure principali, o mezze tonde, o più, come sono; e le seconde

, profetare. simintendi, 3-32: o iris, fidatissima messaggiera della mia voce

dèati pace. canigiani, 1-119: o lucentissima stella, dimostraci la tua carità

causare (un effetto); concedere o promettere (un favore, un dono

si conserva acceso, / poi si dimostra o per esca o per vento. ariosto

, / poi si dimostra o per esca o per vento. ariosto, 3-71:

la perdita della sbenda, stata tre o quattro giorni senza punto dimostrarsene con il

gli atti di fuori, di bene o di male, si dimostra agli occhi de'

grebbe, e morivano in due dì o meno; e in ultimo e'si

medesima campagna si dimostra alcuna volta maggiore o minore ch'essa non è. varchi,

vol. IV Pag.485 - Da DIMOSTRATIVA a DIMOSTRATIVO (16 risultati)

può ciascuno credere quello che più vero o verisimile gli si dimostra. galileo,

di sé, delle proprie qualità buone o cattive; manifestare opinioni, sentimenti,

è ufficio de la ragion ben composta o schivare il male quando egli viene per

male quando egli viene per assalirci, o correggerlo quando ci ha offeso, e

con le tranquille ciglia / senza turbar o scolorirsi mai, / forse mirando il

di dimostrare una cosa per un'altra, o fingere o simulare, n'era alieno

cosa per un'altra, o fingere o simulare, n'era alieno. f.

. chiaramente, manifestamente; con parole o gesti significativi. ottimo, ii-237:

. ne tirava poi fuori una da due o cinque franchi, e, ridendo,

una verità traendone gli argomenti dal ragionamento o dall'esperienza; probante. panziera,

per ragioni e per argumenti a simili o dimostrativi, sufficientemente provare. lapo da

sua né un apologo né una tesi dimostrativa o di filosofia o di politica o

una tesi dimostrativa o di filosofia o di politica o di estetica. 4

o di filosofia o di politica o di estetica. 4. retor.

classica che aveva per fine la lode o il biasimo (e il genere dimostrativo

favella per la quale si dice bene o male d'alcuna persona, ed è detta

vol. IV Pag.486 - Da DIMOSTRATIVO a DIMOSTRATO (30 risultati)

è quello che si reca in laude o in vituperio d'alcuna certa persona.

quello il quale, messo a contendere o a domandare tra'cittadini, riceve detto

giudicio ha in sé accusazione e difensione, o petizione e ricusazione. b. cavalcanti

occasioni. muratori, 5-i-58: la rettorica o persuade, 0 difende le virtù e

le virtù e buone azioni degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o

degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le

o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le cattive loro

dagli antichi si divise in esornativa, o sia dimostrativa, in deliberativa e in

affezionati dimostrativi di cose propinque per tempo o per sito s'hanno a dimostrare con

. 7. gramm. aggettivo o pronome che serve a indicare la posizione

pronome che serve a indicare la posizione o l'identità della persona 0 cosa di

perché dimostra ciò che si fa, o ciò che è incominciato a farsi, o

o ciò che è incominciato a farsi, o ciò che s'è già fatto o

o ciò che s'è già fatto o di poco o d'assai, overo ciò

che s'è già fatto o di poco o d'assai, overo ciò che si

fossero voci assai più toscane. indicativo o dimostrativo è quel che accenna semplicemente l'

è quel che accenna semplicemente l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui.

accenna semplicemente l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui. d. bartoli

l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui. d. bartoli, 25-47

si propone la manifestazione esteriore di sentimenti o intenzioni (come esultanza, entusiasmo,

indipendentemente dall'effettiva azione sulle convinzioni o decisioni altrui). palazzeschi, 3-136

effondendo in alcune particolarità di carattere che o non avevano avuto occasione di palesarsi,

non avevano avuto occasione di palesarsi, o io, privo di quella guida, non

cavalca, 11-8: orando io, o udendo la messa, ovvero ricevendo la

11. che presenta la riproduzione grafica o plastica, generalmente in proporzioni ridotte,

convincenti (virtù, capacità, o i loro contrari). boccaccio

il girare della terra attorno al sole o altre simili baggianate. 3. provato

e dimostrata riceve convenevolmente la sua amplificazione o diminuzione. c. dati, vii-3-115

: cose le quali, per voci o proprie o figurate, dimostrate, significano in

le quali, per voci o proprie o figurate, dimostrate, significano in essa

vol. IV Pag.487 - Da DIMOSTRATORE a DIMOSTRAZIONE (25 risultati)

dimostratrici. 3. chi presenta o scopre alla vista altrui o addita oggetti

. chi presenta o scopre alla vista altrui o addita oggetti, animali e simili (

e le proprietà di un prodotto, o il funzionamento di una macchina, davanti

di una macchina, davanti a uno o a più probabili compratori. 4

di una città, dei giardini botanici o zoologici; cicerone. carducci, iii-24-199

sarebbe il professore di salti mortali o il dimostratore di bestie feroci. bocchelli,

vacillato: il quale io da me o da'miei effetti volentieri donerei; ma

; rivelazione, mediante parole, atti o segni sensibili, di particolari stati d'

; non baci, non amplessi, o quante altre dimostrazioni l'amore inventi, li

ben partito e con poca dimostrazione di fatica o d'affanno. leopardi, 963:

prove concrete, delle proprie qualità buone o cattive, di particolari capacità o di

buone o cattive, di particolari capacità o di inettitudine; linea di condotta.

(che può essere anche pubblica, o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o

essere anche pubblica, o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o dolore,

o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o dolore, stima, onore, riconoscenza

conservano alto silenzio, senza toccar trombe o tamburi, aspettando il cenno della marcia.

cavalcanti, 96: siete voi vivi o siete dimostrazione di uomini? guicciardini,

insieme. leopardi, ii-503: questa indifferenza o dimostrazione d'indifferenza, lungi da essere

d'indifferenza, lungi da essere effetto o segno di coraggio, lo è anzi

di timore. -ant. in correlazione o in contrapposizione col concetto di realtà.

, se mai in lei si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione

mai in lei si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione altro che

si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione altro che cose tutte virtuose

del metodo seguito abbiamo la dimostrazione deduttiva o induttiva, analitica o sintetica,

la dimostrazione deduttiva o induttiva, analitica o sintetica,

vol. IV Pag.488 - Da DIMOSTRAZIONE a DIMOSTRAZIONE (20 risultati)

diretta o indiretta, dall * intrinseco o dall'estrind'

diretta o indiretta, dall * intrinseco o dall'estrind'ieri, a esempio;

la fede ha per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini

per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini, xxiii-11:

eloquenza classica che mira a tributare lode o biasimo (cfr. dimostrativo, n

, poniamo caso, una storietta galante, o una nuova di gazzetta, e quelle

supplicarle a credere, come per impetrar fede o credenza, si buttava in ginocchio.

un sistema di proposizioni primitive (termini o definizioni, e assiomi), non

matematica dimostrazione. -esposizione, parlata o scritta, di un'argomentazione scientifica.

della pace essere state disoneste, o con disutili demonstrazioni. g. bentivoglio,

e delle proprietà di un prodotto, o del funzionamento di una macchina, fatta

una macchina, fatta da un esperto o da un incaricato in presenza di probabili

degli studenti gli organi del corpo umano o degli altri animali non che i fossili e

disapprovazione, ostilità, opposizione contro qualcosa o qualcuno (in partic.: le

l'indirizzo politico delle autorità), o anche approvazione, appoggio, solidarietà.

non andava più là d'uno sproloquio o d'un epigramma, e gli scritti

'di gente, guidata da uno o più capi (leggi: arruffoni, mestatori

del tutto / il carattere storico, / o penserete forse, dirittoni, / che

adopera a significare un assembramento, più o meno tumultuoso, col quale s'intenda

governo, alla persona d'un governante, o simili; od anche semplicemente per commemorare

vol. IV Pag.489 - Da DIMOSTRO a DIN (7 risultati)

di guerra, in segno di avvertimento o minaccia. 16. retor. ipotiposi

, xxi-658: quelli medesimi peccati miei, o madonna, e da te desiderano d'

, a che erano per riuscire, o altro particolar ministero di suo servigio che

: se tu vedessi apparire stendardi, / o che alle forche nessun s'accostassi,

, le intenzioni, le qualità buone o cattive. livio volgar., 5-192

2-23-7: né trovo per scrittura, o per ragione / più reai sangue, e

a indicare un lungo scampanellare, o unita con altre onomatopee, per

vol. IV Pag.490 - Da DIN a DINAMICO (25 risultati)

din, dan, don, dan, o la piccola voce, / santa maria

santa maria de la concezione, / o, sapiente lunga orazione / sotto immobili

: le laboriose e sincere dimostrazioni, o dirette o oblique, cavate dal fondo della

laboriose e sincere dimostrazioni, o dirette o oblique, cavate dal fondo della meccanica

e le altre fisiche discipline tutte quante o portano innanzi la face della medicina,

portano innanzi la face della medicina, o l'accompagnano al fianco. d'alberti,

dinamica ', la scienza delle forze o delle potenze che muovono i corpi.

: legge immanente allo sviluppo, principio o impulso che informa nel loro compiersi la

termine delle loro ricerche pittoriche la dinamica o movimenti dei corpi nello spazio, essi

vera arte, un'analisi dei differenti stati o posizioni dei membri componenti una realtà.

tecnico, con le norme giuridiche più o meno atte a favorire scambi commerciali e

del contrasto fra piano e forte, o la transizione fra le due intensità estreme

(come effetto dell'azione di una forza o sistema di forze); proprio della

il carico statico per un coefficiente (o fattore) dinamico, che si determina

, a fenomeni locali dovuti a chiodature o concentrazioni notevoli di tensioni, e al

vita, quella figura non dovrebbe dire o suscitare nulla. soffici, v-1-665: per

di rapporti ed esperienze (una persona o una comunità di persone); che

dei sentimenti, ne ritrae il tono o lato dinamico. 9. filos.

principio di tutte le cose come forza o energia. giordani, ix-37: appare

della germania, che si dicono dinamici, o piuttosto tutta la filosofia più celebrata di

10. ling. accento dinamico (o espiratorio o intensivo): aumento di

. ling. accento dinamico (o espiratorio o intensivo): aumento di intensità (

nella pronuncia di un fonema nella parola o nella frase; a volte coincide con l'

volte coincide con l'accento musicale (o cromatico o tonico, che consiste in

con l'accento musicale (o cromatico o tonico, che consiste in una variazione

vol. IV Pag.491 - Da DINAMISMO a DINAMOMETRICO (19 risultati)

dinamismo, sm. mobilità, o mutevolezza, dei fenomeni, nell'

come principio dell'universo la forza o energia. gioberti, 2-252:

, v-2-218: aveva pensato che quattro o cinque mortaretti fatti scoppiare al momento buono

con varie sostanze assorbenti (per eliminare o attenuare gli inconvenienti e i pericoli della

inattive (dinamiti a base inerte) o partecipare all'esplosione (dinamiti a base

alquanto solido, di colore grigio giallastro o rossiccio, è diviso in cilindretti che

che vengono poi avvolti in carta pergamenata o in custodie di metallo; esplode con

con detonatore al fulminato di mercurio o con scintilla elettrica. collodi, 783

divetta arrotò mai terre più ferocemente, o fece sibilare più serpigna la zeta,

-mettere la dinamite: compiere atti terroristici o sovversivi. de marchi, ii-1004:

, capace di imprimere movimento alle cose o di modificarle. beltramelli,

in energia elet trica, o viceversa. -più particolarmente, nell'uso

immessa nel circuito esterno dal collettore o commutatore. ballesio, 807:

talvolta adoperata sotto il nome di 4 dinamodo o 4 grande unità dinamica ', e

delle determinazioni volontarie, che hanno effetti o inibitori o dinamogenici. dinamògrafo,

volontarie, che hanno effetti o inibitori o dinamogenici. dinamògrafo, sm.

processo metamorfico subito da una roccia eruttiva o sedimentaria per effetto delle cause meccaniche

prodotto le dislocazioni, modificandone la struttura o la composizione mineralogica (metamorfismo di dislocazione

. che concerne il dinamometro; eseguito o misurato col dinamometro. -prova dinamometrica:

vol. IV Pag.492 - Da DINAMOMETRO a DINANZI (10 risultati)

. ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco 0 rosso,

di uno scritto, di un discorso, o il suo inizio. latini,

primaio interpretatore; e neuna cosa divina o umana gli parea nascosa, in tale modo

. con valore locale, a indicare opposizione o precedenza in una successione: di fronte

e il vento urlava incollerito; le venti o trenta donne che raccoglievano le olive del

cielo. -levarsi dinanzi una cosa o una persona: sbarazzarsene, scacciarla,

tasso, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo

, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per

alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dottrina

illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dottrina sarà dinanzi a'discreti giudici

vol. IV Pag.493 - Da DINAR a DINARICO (10 risultati)

figur. con sfumatura di valore temporale o causale, a indicare una circostanza in cui

una circostanza in cui ci si trova o che si prevede che accadrà. -anche

fatto abbie a battaglia uomini rozzi, o vero usati, e se poco tempo dinanzi

: 'di dietro'. vale dalla parte o banda deretana o posteriorre; opposto suo

. vale dalla parte o banda deretana o posteriorre; opposto suo è dinanzi,

suo è dinanzi, che vale dalla parte o banda anteriore. l'uno e l'

dietro, a significare il posto anteriore o posteriore di che che sia. 5

sono popolati di case rustiche, bianche o dipinte, con le due scale esterne

il toman d'oro diviso in 200 schahi o in 10. 000 dinari.

detta più comunemente adriatica e della varietà o sottorazza

vol. IV Pag.494 - Da DINARIO a DINDON (12 risultati)

raggi dell'albero, aggira velocissimamente i fusi o spoletti di ferro, che sostengono i

x-19-117: in lui nessun fasto di corte o gloria di guerra;...

in egitto le dinastie, cioè le potenzie o le podestà che governavano la regione.

attività, in posizione di primato, o che ripetono le stesse caratteristiche. di

]... si serbò più o meno sempre nella isolata e più felice bri-

.: ornamento a forma di fiocco o ciondolo; fronzolo. g.

imprestito in bei dindi / gialli, o bianchi, o bronzini ma sonanti, /

dindi / gialli, o bianchi, o bronzini ma sonanti, / la repubblica

, per dindirindina: a esprimere collera o meraviglia, e anche per rafforzare un'

vaghi e vivacissimi colori, se s'infuria o s'innamora, se si agita o

o s'innamora, se si agita o si spaventa, se ha freddo o

agita o si spaventa, se ha freddo o caldo. de marchi, i-999:

vol. IV Pag.495 - Da DINDONARE a DINOCCOLATO (8 risultati)

con requie e pace senza fine, / o idio quando vederò quel dine! baldovini

, rifritta e dinervata da mestieranti abili o sonnolenti, non fa che ripetere,

il rifiutare. -anche: parola o cenno che esprime rifiuto. buonarroti il

, dinòcchi). letter. spezzare o slogare le articolazioni. bresciani, 1-i-214

.. e pochi vi trafelarono, o caddero in qualche abisso, o dinoccaronsi

trafelarono, o caddero in qualche abisso, o dinoccaronsi. = comp. da

e dial. spezzare, torcere, o slogare un'articolazione (e propriamente l'

8-289: - parti che uomini sieno uomini o che? -mi par che sieno

vol. IV Pag.496 - Da DINOCCOLATURA a DINTORNO (11 risultati)

si dice del fingere alcun bisogno, o simili, per giungere a qualche suo

che sono importanti componenti del plancton marino o d'acqua dolce; la massima parte

ricordano gli uccelli, e sono bipedi o quadrupedi; ai saurischi appartengono le specie

altre ninfe, e meteore, dinosauri o balene entravano a risollevare il tumulto nel

: poi, con ferri, si dintoma o con garbi di foglie, o

o con garbi di foglie, o con girare di quel che si vuole,

. accolti, 1-7: alcuna pittura o disegno, se quasi per taglio o per

pittura o disegno, se quasi per taglio o per fianco fusse veduta da noi,

. ant. che ha una determinata forma o contorno. viviani, 2-18:

di asta, di raggio, di asse o come altrimenti lo chiamino i matematici,

i-28: né scaldar ma'si può fornace o forno / c'a'mie sospir non

vol. IV Pag.497 - Da DINUCLEOTIDE a DIO (13 risultati)

che sia soldato di quel signore, o che porti la sua divisa, gli

intorno sono chiamati profili, dintorni, o lineamenti. c. dati, 92:

lo chiameremo con vocabolo latino ora, o se più ci piacerà, il dintorno,

, e sarà... terminato o da una sola o da più linee.

.. terminato o da una sola o da più linee. g. m.

il principio (identificato in una sola o in più persone) al quale

l'essere in generale, e la fonte o il garante di tutto ciò che

3-512: se fussero mondi infiniti o più che uno, massime sarebbono per questo

per questo, che dio può farle o pur da dio possono dependere. ma quantunque

dire: dio non è tale, o tale cosa, ma non posso ponere alcun

e assolutamente buono. alfieri, 1-655: o sommo / dio d'israello, or

leggi tra i popoli, / dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare

giustizia, misericordia e bontà infinite), o anche i sentimenti di devozione, di

vol. IV Pag.498 - Da DIO a DIO (20 risultati)

. carducci, 379: tu spiri, o satana, / nel verso mio,

conduce e lo guida, lo approva o lo riprova. -plur. indica in

-unito con sostantivi che denotano qualità sensibili o corporee, o sentimenti, facoltà, atti

che denotano qualità sensibili o corporee, o sentimenti, facoltà, atti affini a

dante, inf., 14-16: o vendetta di dio, quanto tu dèi

pascoli, 1174: fosti [o roma] l'altare per gl'iddi fuggiaschi

, una determinata parte del mondo naturale o della sfera celeste, proteggono particolari popoli

della sfera celeste, proteggono particolari popoli o paesi (ed è preceduto dall'articolo

/ da lui non fosser per forza o per patti. giov. cavalcanti,

non mica un dio / selvaggio, o della plebe degli dei; / ma tra'

consorte abbandonata. foscolo, i-iii: o figlio! / qui i tutelari dei stanno

, le proprie qualità eccezionali (positive o negative); personificazione di ciò che

tenuti dèi. caro, 10-1223: o mia destra o mio dardo, / disse

. caro, 10-1223: o mia destra o mio dardo, / disse, che

sino a farsi un dio dell'innamorato, o, come dice altrove berchet stesso,

c'è un guasto ad uno scaldabagno o ad una macchina da caffè, la gente

dio. -letter. l'ispirazione artistica o poetica. b. croce, ii-9-350

e appaiono all'inizio di atti notarili o governativi, di lettere, ecc.)

-formula di sollecitazione, di supplica, o anche di impazienza, o di energica

supplica, o anche di impazienza, o di energica osservazione. machiavelli, 667

vol. IV Pag.499 - Da DIO a DIO (14 risultati)

xv-177: in nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu chiaramente

invocazioni che esprimono lode, ringraziamento, o impazienza, collera, o anche rafforzano

ringraziamento, o impazienza, collera, o anche rafforzano un'affermazione.

moro, / se non m'aiuti, o caro mio tesoro. machiavelli, 667

di qua! egli è desso. o dio ottimo / e grandissimo! come è

tutto giorno, che riderci della debolezza o della temerità degli altri. manzoni,

ed ecco, almeno questo avrò fatto. o iddea, dio ti salvi. boccaccio,

: calerà un qualche zerbinotto di camino o dio noi voglia anche di codroipo,

, che volentieri... hanno udita o ricolta la parola di dio nel cuore

maggiore efficacia a quanto si afferma, o per esprimere dubbio, incertezza, reticenza

, ti faccia dolente: come imprecazione o minaccia. boccaccio, dee.,

guardi, vi conservi: forme augurali, o di saluto, di commiato.

conservi ». pascoli, 325: « o codesto rapacchiotto? ». / «

, a dio piacendo: locuzioni desiderative o augurali, fondate sulla fiducia nell'onnipotenza

vol. IV Pag.500 - Da DIO a DIOICO (21 risultati)

, / se dio t'alegri, o valetto altero, / com'ha nome e

di dio, servo di dio: monaco o sacerdote, persona che conduce vita santa

, persona che conduce vita santa, o anche di indole dolce, semplice e

, perduta già dal genere umano, o da quanti era stata cercata indarno,

volersi più occupare dei fatti altrui, o il prevalere della considerazione del proprio interesse

luce dia. calogrosso, 60: o fior diletto, o alta liggiadria, /

calogrosso, 60: o fior diletto, o alta liggiadria, / o degno di

fior diletto, o alta liggiadria, / o degno di diadema e di corona,

degno di diadema e di corona, / o luce veneranda, o stella dia.

di corona, / o luce veneranda, o stella dia. b. tasso,

oboli. -al figur.: di poco o di nessun valore. d'alberti

che prendessero de'luoghi nelle città, o castella, o di fuori, come

de'luoghi nelle città, o castella, o di fuori, come piacesse loro,

, 2-ii-345: e chi di quanti diocesani o provinciali sono in sì vasta metropoli sian

provinciali sono in sì vasta metropoli sian preti o laici, vorrà disgustarsi il suo arcivescovo

laici, vorrà disgustarsi il suo arcivescovo o i di lui ufficiali o ministri ovvero

il suo arcivescovo o i di lui ufficiali o ministri ovvero i suoi familiari, a'

tiranno che al vescovo di quella diocesi o al papa. bembo, i-100: m'

. davanzali, ii-587: instituì certe parrocchie o titoli di chiese principali nella città,

denti; il corpo suole essere ovale o globolare e coperto di forti e acute spine

305: « si chiamano quistioni o problemi di diofante certe quistioni sopra i

vol. IV Pag.501 - Da DIOLCO a DIORAMA (14 risultati)

per la diffusione degli umori, o per ammasso di materie escrementose. tramater [

nome alla pletora, da loro creduta o effetto della diffusione de'liquidi in circolazione

di oceano e di tetide (o di urano e di gea), sposa

dea greca, madre di afrodite, o anche appellativo di afrodite stessa; cfr

. di dioniso; attinente a dioniso o ai riti, al culto di dioniso;

, di esuberanza, di sfrenatezza, o anche di esaltazione intellettuale, di fervida

vita umana: non si fugge, o l'uno o l'altro.

non si fugge, o l'uno o l'altro. 3. filos

nel computo degli anni). -collezione o epitome dionisiana: raccolta di testi canonici

e chiamasi * epoca dionisiana ', o capitolina, e da alcuni catoniana,

secolo e di autor famoso; o di età meno felice, e d'uomo

nel mito come dio della campagna, o orgiastiche e mistiche ove era concepito come

del coro di fanciulli nelle feste dionisie o di bacco. -metro dionisio (

oggetto reale. -anche: panorama, o parte di panorama, nel quale l'

vol. IV Pag.502 - Da DIORISMA a DIOTTRA (8 risultati)

di una città, di un paese o di una veduta pittoresca, del- l'

scenario da burattini, in un colossale diorama o fra le montagne artificiali di un qualche

, comprendente circa 200 specie di alberi o arbusti per lo più delle regioni calde

, ha egli la figura delle anfore, o diote, così dette da i due

, così dette da i due manichi o orecchi che avevano. milizia, ii-333:

in esso centro, con due traguardi o mire nelle sue teste, come sta

capra che io creda di potere senza diottra o altro traguardo osservar l'incidenza del raggio

io nel misurare non mi serva di traguardi o di diottra, e che nel mostrar

vol. IV Pag.503 - Da DIOTTRIA a DIPARTENZA (12 risultati)

'microscopio': questo è un ordigno moderno o strumento dioptrico, ormai a tutti noto,

rifrangenti, separati da una superficie piana o sferica, che, avendo densità e

a qualunque persona che lavori all'incannatura o a dispanare le sete, di acconciarle con

dispanare le sete, di acconciarle con olio o altro untume. [sostituito da]

chiaro, spiegare minutamente una faccenda imbrogliata o complicata; venire a capo di difficoltà

sciogliere con accortezza il primo nodo, o preso il bandolo in mano, cominciar

dei ghibellini. giusti, 2-304: o che credi, perdiavolo, / che io

1-317: filo innaspato, in matassa, o dipanato in gomitolo, o raccolto sur

matassa, o dipanato in gomitolo, o raccolto sur un rocchetto. guerrazzi,

rucellai, 6-113: le ruine universali, o i particolari danni, che caggiono con

vene al male trissino, xxx-4-35: o fuggitiva gioia, / o speme, sogno

, xxx-4-35: o fuggitiva gioia, / o speme, sogno de la gente desta

vol. IV Pag.504 - Da DIPARTIMENTALE a DIPARTIRE (19 risultati)

. -per estens.: gli atti o le frasi di commiato con cui ci

qualcuno. -fare la dipartenza con alcuno o da alcuno: accomiatarsi, salutare;

io vi bacio la mano »; o « io son vostro servidore »;.

che qualche imperatore abbia rivocato qualche legge o qualche regolamento di pubblica amministrazione o qualche

legge o qualche regolamento di pubblica amministrazione o qualche giudizio pronunciato in sua assenza dal

giudizio pronunciato in sua assenza dal senato o dai magistrati da lui proposti al governo

forse nell'avvenire siccome un dipartimento, o una colonia della loro repubblica. di giacomo

sia per rispetto all'uomo individuo, o per rispetto alla società. ché anzi

, nel linguaggio comune: l'ufficio o il complesso di uffici con competenza su

ciascuna delle dette zone; il porto o l'arsenale in cui essi hanno sede.

: 'dipartimento', chiamasi quel porto o arsenale di marina dove si tengono e si

e di padronanza. 3. ufficio o complesso unitario di uffici pubblici con competenza

stati uniti d'america), dicastero o suddivisione interna di esso. - dipartimento

; ma era solo, perché nulli o pochi ciò fanno. 2.

. ugurgieri, 93: va, o felice di pietà di figliuolo! per

abate isaac volgar., 1-87: o fratello, sempre ti riprendi, dicendo così

, sempre ti riprendi, dicendo così: o misera anima, lo tuo dipartimento dal

via). letter. dividere in due o più parti, separare, scindere.

; allontanare una persona da un luogo o da un'altra persona; disgiungere,

vol. IV Pag.505 - Da DIPARTIRE a DIPARTIRE (10 risultati)

ci diparta più. marino, 17-2: o se potesse in un medesmo punto,

/ dura quiete e sempiterno oblio: / o speranze d'onore al vento sparte!

dante. inf., 4-75: o tu che onori scienza ed arte,

, che tanto stime / se stesso, o ponga il ver così da parte,

pronom.). dividersi in due o più parti. ariosto, 1-22:

amanza / dipartire, / vorria morire / o ritornare alla sua benenanza. istorietta troiana

luogo ove forse non torneremo mai, o vi torneremo sì, ma diversi d'

, 15-19: come quando dall'acqua o da lo specchio / salta lo raggio al-

di spagna, ed a sé senza riserva o risparmio alcuno si aderissero. foscolo,

si diparte. petrarca, vi-1-39: o qual grazia mi fia, se mai l'

vol. IV Pag.506 - Da DIPARTITA a DIPENDENTE (14 risultati)

e l'altro si dipartì da platone o parve che sene dipartisse. monti,

a un'altra persona (nel carattere o nel fisico). dante,

-morte. magno, ix-216: o lei felice, o dipartir beato: /

magno, ix-216: o lei felice, o dipartir beato: / che 'n quella

c. e. gadda, 2-22: o, dopo lungo pensiero, il disco del

: solo, qualche frustolo d'oro, o una goccia, di quel fuoco lontano

-per estens.: di una stagione o di un mese dell'anno.

. che deriva, per effetto naturale o per necessariaconseguenza, da qualcosa; causato,

3. che dipende dalla volontà o dalla decisione di qualcuno; che è

, qualunque siesi la ragione, dipendente o indipendente da te, non presumere ch'

buommattei, 121: ogni nome è o principale, assoluto e indipendente, o

o principale, assoluto e indipendente, o è derivato e dipendente. 5

sottoposto, nello svolgimento di un'attività o nel modo di comportarsi, all'autorità

faceva, se non dagli ambasciatori spagnuoli, o da persone dependentissime dalla corona di spagna

vol. IV Pag.507 - Da DIPENDENTEMENTE a DIPENDENZA (25 risultati)

per te suddito, un uomo libero o dipendente? -per estens.:

mancanza di serventi ed altre girerebbero male o con disordine, perché in gran numero

ragioni di lavoro, per l'ufficio o l'impiego che ricopre o per il

per l'ufficio o l'impiego che ricopre o per il grado che le compete,

dipende dall'autorità di un'altra persona o di un ente; subalterno. baretti

[muli] dai salvatichi nella terza o quarta generazione s'afeanno coi più lodati,

si fanno diversi contrasti: se molti siano o pur uno; s'eterni o fatti

siano o pur uno; s'eterni o fatti di nuovo; s'abbiano principio di

nuovo; s'abbiano principio di tempo o dipendenza di cagione solamente; se ci sia

; se ci sia alcuna quinta natura o s'il cielo sia composto di vari elementi

vari elementi; s'egli sia finito o 'nfinito; s'abbia figura sferica o pur

finito o 'nfinito; s'abbia figura sferica o pur alcun'altra. galileo, 3-1-129

moderna teoria logica dei concetti empirici (o almeno quella che a me par vera

concetti empirici rispetto ai concetti puri o filosofici, e la dipendenza di quelli da

la metonimia] quelli di dipendenza o di connessione qualunque siasi. alvaro, 11-190

con alcuna certezza affermare la etimologia, o vogliamo dire la proprietà di questo vocabulo

dire la proprietà di questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa

proprietà di questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa del mondo

questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa del mondo. cellini

tanta varietà capricciosa di reggimenti, quando una o due forme bastavano a segnar la dipendenza

7. stato di soggezione di uno stato o di un popolo a una potenza straniera

». nella quale, non grave, o soggezione o dependenza continuorono insino a tanto

quale, non grave, o soggezione o dependenza continuorono insino a tanto che i

. -per estens. i territori o i popoli soggetti. b. cavalcanti

intercorreva fra un patrono, un protettore o un signore e un gruppo di sottoposti

vol. IV Pag.508 - Da DIPENDENZA a DIPENDERE (27 risultati)

una comunanza di molte cose nobili, o una republica. pallavicino, 6-1-88: avea

, per l'ufficio che si ricopre o per il grado che si ha,

qualcuno: dirigere il lavoro di uno o più subalterni. -essere, stare alle dipendenze

di qualcuno: attendere a un lavoro, o a un ufficio, per conto di

fondo, ricercare se l'arte sia, o non sia, e se è, che

. matem. il fenomeno per cui due o più forme sono legate da un'equazione

nevrotico adulto di fronte a immagini paterne o materne. = deriv. da

altrimenti che se la sua fama o la sua vita da quel dipendesse. giov

con essa. michelangelo, i-238: o che l'immaginato e fiero ardore /

debba il poeta innalzare lo stile più o meno, è cosa che dipende bensì anche

, 11-5-80: se per una metà o per meno della metà le discordie sui

di gusto, per una altra metà, o per più della metà, esse derivano

essere subordinato all'accadere di un fatto o al sussistere di una data situazione.

una lingua e in un'altra no, o maggiore in questa e minore in quella

g. villani, 11-3: o fratelli, peroché voi siete preti nel

da queste l'esito dell'opera buono o tristo c'abbia a succedere, ed a

, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio, un affronto a battista

, è somma laude; volere milano, o per voi o per uno che

volere milano, o per voi o per uno che dependa in tutto da voi

dovuto passare in fiandra? per mare o per terra? con armi o pur disarmato

mare o per terra? con armi o pur disarmato? per mare bisognava dipender

debba curare, né considerar come beni o mali, né riporre la sua beatitudine nella

, né riporre la sua beatitudine nella presenza o nell'assenza delle cose che dipendono dalla

, quali ch'elle si sieno, o da veruna forza di fuori, ma solo

ci si volta nel letto. prigione o confino, non è mica star chiusi:

movimenti, nelle azioni, alla volontà o all'autorità altrui. -dipendere da se

se questi innovatori stanno per loro medesimi o se dependano da altri; cioè,

vol. IV Pag.509 - Da DIPENNARE a DIPINGERE (10 risultati)

ch'ignobil fora / l'obbligo seco o l'odio. goldoni, vii-1204:

banti, 6-15: non sa se andarci o no, come un giovanotto annoiato che

mia esistenza terrena aveva provveduto l'uno o l'altro, ero sempre dipeso da qualcuno

da leggi, convenzioni, decreti, o altra scrittura, e io con un sol

.]: 'dipetalo'. aggettivo di fiore o co rolla che ha due

con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a

2-51: quando si dipingono figure umane o bisogna lasciare nel luogo della faccia un ovale

cavalletto all'ombra di un tronco d'ulivo o dietro il muro del cimitero, e

pitture sopra muro, stuoia, o altro, dove sia stata la superficie coperta

olio, che si cava dalle noci, o dal seme di lino, i quali

vol. IV Pag.510 - Da DIPINGERE a DIPINGERE (23 risultati)

i colori con colla di limbellucci, o gomma arabica, o altre simili cose viscose

di limbellucci, o gomma arabica, o altre simili cose viscose e tenaci.

, e serve per dipignere a fuoco, o in ismalto, a olio ed a

ricoprire una superficie con strati di vernice o di altre sostanze coloranti di uno o

o di altre sostanze coloranti di uno o più colori; pitturare, verniciare.

a verde gli scrittoi e simili stanze, o cuoprono i banchi dove eglino scrivono di

almeno qualcuna delle facciate delle case, o chiedergli chi era che le dipingeva.

, come si dipinge tra noi le sargie o simili sorte de panni. menzini,

. -in partic.: tingere o chiazzare di rosso, arrossare (il

) che ne ravvivino i colori naturali o ne sottolineino 1 tratti: truccarsi,

, che iddio l'ha data, o bella o rustica ch'ella sia, ché

iddio l'ha data, o bella o rustica ch'ella sia, ché bella è

lo quale le femmine si dipingono vermiglie o bianche. ariosto, 37-61: ella

il sol dipinge, / ed erba o foglia non si crolla al vento.

bellezza, con la varietà, la vivacità o l'intensità dei colori; abbellire,

, amor?, fraghe odorate, / o l'aurora che 'l dì ne 'ngemma

dì ne 'ngemma e inaura, / o pur quelle rosate / labbra e la

suoi motivi più veri, un atteggiamento o una condizione nel suo significato più profondo

nel suo significato più profondo, un fatto o un fenomeno nei suoi elementi principali;

imperi dove si perde la religione o dove due religioni sono comportate. fed.

poesia è tutto quello che nei tre mondi o regni della natura può dipingersi, imitarsi

genere, per esempio, del padre, o della specie, per esempio, del

specie, per esempio, del padre buono o del padre iracondo, e non dell'

vol. IV Pag.511 - Da DIPINGERE a DIPINGERE (14 risultati)

avesse dipinto: ma i più ammutolirono o bisbigliavano di nascoso. monti, x-2-517

aspetto, e soprattutto il comportamento, o a un fenomeno, mettendone in luce

maia materdona, iii-320: questi, o bella istriona, onde tu cingi /

piuttosto informi macchie che bruttano la tela o il legno,... se

si opponga un certo specchio cilindrico, o di altra figura artificiosamente preparata: in esso

lei sol mirar, non questa cosa o quella. l. martelli, 1-96:

: ciò che dentro l'intelletto scrive o dipinge, ella [la lingua] si

compiacciono nella parte di grandi signori o di arditi eroi. -evocare

parini, 212: quale, o dea, / presso all'amata ninfa /

. 17. mutare il colore o l'espressione del viso per la forza

viso per la forza di un sentimento o di un evento (o anche per

un sentimento o di un evento (o anche per malattia, per morte);

dimostra amore. bembo, 1-272: o quanto è dolce, per- ch'amor

tutti si dipingono nella faccia di pallido o di rosso colore. idem, inf.

vol. IV Pag.512 - Da DIPINGERE a DIPINTO (18 risultati)

. stor. esporre al pubblico l'effigie o il nome di qualcuno per pena giuridica

, i-1-73: e cotale compagno fattore, o vero discepolo, che a rendere la

per alcune volte t'addiverrà avere attignere o dipignere in carne, massimamente colorire un

, massimamente colorire un viso d'uomo o di femmina. -dipingere un inferno

giorno in su come l'ha cominciato, o la caverà qualche anima dello inferno o

o la caverà qualche anima dello inferno o del purgatorio, o vero di sotto

qualche anima dello inferno o del purgatorio, o vero di sotto terra, che so

.). aretino, 8-201: o voi sete la sufficiente dipignitrice con le

di sostanze colorate (con intenti artistici o senza). fra giordano,

. 5. spalmato di una o più sostanze colorate, variamente disposte;

cioè: - « dio ti percoterà, o parete imbiancata ». -quasi volessi dire

su 'l quale è un'insegna gentilizia o una madonna che potrebbe parere anche robbiana

da una sostanza colorata, per immersione o cottura; tinto. simintendi, 1-135

lupi, / e gli orsi informi, o la dipinta lince. guerrazzi, 6-11

di sostanze che facciano risaltare 1 tratti o ravvivino i colori (il viso o le

tratti o ravvivino i colori (il viso o le sue parti); imbellettato,

, così dipinte, così screziate, o come statue di marmo, mutole e insensibili

marmo, mutole e insensibili stanno, o sì rispondono, se sono addomandate, che

vol. IV Pag.513 - Da DIPINTO a DIPINTO (21 risultati)

mai nulla nobile matrona, di seta o d'oro vestita, o dipenta la

, di seta o d'oro vestita, o dipenta la faccia? boiardo, 2-20-13

. -anche con riferimento al corpo o a parti del corpo: tatuato.

delle unghie dipinte di rosso, di scarlatto o di vermiglio. 9. di

e gradevole per tinte belle, vivaci o delicate; intensamente o leggiadramente colorato;

belle, vivaci o delicate; intensamente o leggiadramente colorato; variopinto. dante

. tolomei, i-87: finalmente non fia o arte nobile, o bella disciplina,

finalmente non fia o arte nobile, o bella disciplina, che dipinta con le parole

parini, 275: tu vedi, o caro, / per me dipinti i mali

malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo scorrervi

rilievo, in tutta la sua importanza o evidenza o verità. dante, par

in tutta la sua importanza o evidenza o verità. dante, par.,

e colora per causa di uno stato o di un fenomeno fisico o spirituale, di

uno stato o di un fenomeno fisico o spirituale, di un sentimento; che

respose: rimovete da'vostri cuori, o troiani, ogni paura. petrarca, 36-13

dipinto: ricordare, per la vivacità o la freschezza dei colori o per la

la vivacità o la freschezza dei colori o per la grazia dei tratti, certe figure

dipinto pare. pulci, 24-68: o ulivier, tu non invecchi mai; /

, la questione è certamente mal posta o oziosa. -neanche dipinto: nemmeno

colorate, a esprimere la propria fantasia o, più semplicemente, a rappresentare persone

el rinegato cane gherardo da fratta. o nobile uggieri, va, toma alla battaglia

vol. IV Pag.514 - Da DIPINTORE a DIPIPERIDILE (7 risultati)

pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse.

dipintura, acciocché il color bianco, o rosso si mostri più bello; così

vi furono tratte schioppettate, a prova o a disprezzo. bazzero, iv-91:

pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse. pallavicino

fare, e nella guerra il principe o la republica che la fa.

umani, ch'è 'l mondo civile, o sia il mondo delle nazioni; il

riduzione con sodio in alcool amili co o stagno e acido cloridrico

vol. IV Pag.515 - Da DIPIRIDILE a DIPLOMA (19 risultati)

per distillazione del picolinato di rame o per riscaldamento a 300° della piridina con

si rinviene, in cristalli prismatici allungati o aciculari, nei calcari metamorfici del gruppo

trovasi in piccioli prismi di color bianco-grigio o rossiccio, riuniti in fasci, dura sufficientemente

da un catarro dell'orecchio medio o del labirinto (e si mani

a forma di forcella (> o <), che dai grammatici alessan

nervo facciale: diplegia facciale, o dei due arti superiori: diplegia bra

superiori: diplegia bra chiale o dei due arti inferiori: diplegia crurale o

o dei due arti inferiori: diplegia crurale o paraplegia), provocata da lesione

elettr. dispositivo che consente la ricezione o la trasmissione simultanea di due serie indipendenti

simultanea di due serie indipendenti di segnali o messaggi su di una stessa linea (

una stessa linea (in telegrafia) o su di una stessa antenna (in

senato in età repubblicana, dall'imperatore o dal prefetto in età imperiale, per

prefetto in età imperiale, per salvacondotti o congedi ai veterani (ed era scritto

) e comprovanti la concessione di diritti o di privilegi; l'atto stesso (

del principe, rilasciate ad un inviato o corriere diretto a'magistrati delle città poste

, dell'autorità pubblica, di accademie o di altri organi, in cui è data

4. attestato rilasciato da un'università o da un altro istituto superiore (o

o da un altro istituto superiore (o anche da istituti di istruzione secondaria e

a coloro che hanno conseguito gradi accademici o compiuto un corso di studi. -nel

vol. IV Pag.516 - Da DIPLOMAFILIA a DIPLOMATICO (14 risultati)

'diploma'una patente che da alcuni collegi o università si dà a coloro che prendono

che un'arte bisogna impararla, bene o male. siete padroni di scegliere:

problema era di resistere fino alla licenza o al diploma o alla laurea.

resistere fino alla licenza o al diploma o alla laurea. diversità di caratteri

* conservati 'nelle lingue moderne, o * ricuperati 'per mezzo della letteratura,

la cognizione de'trattati fra diversi principi o repubbliche. torti, xix-4-890: i

che la l'ho rotta tranquillamente o diplomaticamente, come vuoi meglio. bonsanti

, prese una spazzola e dette due o tre colpi sulle spalle del cavaliere giustino

diplomaticamente 'si dice di quei manoscritti o documenti che sono copiati o stampati testualmente

quei manoscritti o documenti che sono copiati o stampati testualmente, senza nulla mutare,

appellano certi caratteri propri di quella età o, a dir meglio, di quelle

, cercando chiarezza anziché precisione diplomatica o cancelleresca. 3. che riguarda la

che risiedono come ambasciatori, inviati, o simili, presso di un qualche sovrano

simili, presso di un qualche sovrano o di una repubblica. botta, 5-517:

vol. IV Pag.517 - Da DIPLOMATISTA a DIPNOSOFISTA (11 risultati)

, accorta, fine, delicata, o anche prudente, riservata, rigida,

, e a chiamare compromessi deplorevoli, o « diplomatizzamenti », l'effettivo e

è... già di diplomatizzare, o far sistemi di finanze; l'unica

voler diplomatizzare in parigi lo facesse manin o lo facesse altri noto, io benedirei e

si chiama? che ha almeno sei o sette lavoranti... -ah, ma

di cui si serve ciascuno stato (o, in genere, ciascun ente avente

alta cosa che non le tragedie mie o le altrui. foscolo, xvii-319:

che si trova nella fase diploide, o che in tutta l'ontogenesi è diploide

cui si veggono gli oggetti semplici una o più volte raddoppiati. tramater [s

sittxóo; 'doppio 'e o cò|i. a 'corpo '.

con pinne pari e simili a palette o filiformi, bocca priva di denti, scheletro

vol. IV Pag.518 - Da DIPO a DIPORTO (9 risultati)

.]: 4 dipo ', famiglia o genere di quadrupedi, dell'ordine de

. sistema costituito da due masse elettriche o magnetiche puntiformi, di uguale carica e

2. andare a spasso (per svago o diletto, in modo ozioso, senza

piacevolmente (godendo dell'amenità del luogo o della compagnia o intrattenendosi con i propri

dell'amenità del luogo o della compagnia o intrattenendosi con i propri pensieri).

13-i-516: quante volte qui seco, o sacre dive, / veniste a diportarvi e

[cigni] nel mezzo del fiume o accanto le verdi ripe, il sole

29: s'ella sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile

sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile barone, porrà considerare

vol. IV Pag.519 - Da DIPOSCIA a DIPRESSO (16 risultati)

. galeazzo di tarsia, ix-655: o felice e di mille e mille amanti

, 7-5-39: che fusse qualche gentildonna o persona di gran lignaggio, che andasse a

se avveniva che per le tacite selve o lungo i flebili ruscelli io andassi a

mezzogiorno flagellava da aguzzino la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini,

aguzzino la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini, iii-160:

veicoli, che vengono usati per gite o per passeggio. baldini, i-604:

che è causa od occasione di svago o diverte. -anche di persona: chi costituisce

me partir ier la lasciai! / o dolce bene, o caro mio diporto,

la lasciai! / o dolce bene, o caro mio diporto, / o bella

bene, o caro mio diporto, / o bella donna a cui io mi donai

donna a cui io mi donai, / o dolce anima mia, o sol conforto

donai, / o dolce anima mia, o sol conforto / degli occhi tristi fiumi

vedere chi uscisse ultimo a galla, o correvano sulla sabbia per stabilire chi avesse

, « di animale da tiro o da diporto? ». bocchelli, 3-81

dei loro piccoli poderi, per versarlo o darlo in lavoro a chi è senza guadagno

si trova ai margini, quasi estraneo o appena tollerato. alvaro, 5-197:

vol. IV Pag.520 - Da DIPREZZAMENTO a DIRADARE (20 risultati)

11-iii- 1085: di questa spezie, o di questo genere almeno, è la

questo genere almeno, è la dipsade o 'l ramarro: di essi si scrivono molte

di piante erbacee dicotili simpetale (annue o perenni), dell'ordine rubiali,

: vi appartiene il dipsacum fullonum o cardo dei lanaioli, molto diffuso nei

ingegnosi, che depongono l'uovo sopra o dentro il tenero ramicello o cima della pianta

uovo sopra o dentro il tenero ramicello o cima della pianta, dal quale il

lacerati distilla, come que'del dipsaco o labbro di venere. tramater [s

, con foglie peripennate, fiori violetti o rosei, molto grandi (e dai

cinque sepali, cinque petali, cinque o più stami; il frutto è una noce

del calice si sono sviluppati in due o più ali che favoriscono il trasporto

resine, di altre si utilizzano i semi o il legno). =

per avventura questi concetti un panegirico, o più tosto una dira inverso lutero?

sradicamento delle piante che risultino troppo fitte o troppo accostate, al fine di rendere

e), tr. rendere rado o più rado, meno fitto; sfoltire (

serotini si voglion diradare i pomi, o frusti, se troppo fusser carichi,

... le farai lavorare al piede o con marra o con vanga, e

farai lavorare al piede o con marra o con vanga, e diradarle da piedi,

tanto nettare e diradare (lasciando solo tre o quattro messe per pianta) le più

/ securamente, diradando i rami / o soverchi o morenti. d'annunzio, v-1-741

, diradando i rami / o soverchi o morenti. d'annunzio, v-1-741: riguardava

vol. IV Pag.521 - Da DIRADARE a DIRADARE (14 risultati)

far strage. savonarola, 7-i-120: o cittadini cattivi, voi acconsentite al male

figur.: e si riferisce alle tenebre o alla nebbia dell'errore, dell'ignoranza

adopera mai una parola, che muova o diradi quei veli. 5. figur

compiere con minore frequenza un'azione abituale o consueta; cessare a poco a poco un

quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per alcun tempo:

tra qualche spazio, dal medesimo, o altro secolo, o almanco dagli scrittori,

dal medesimo, o altro secolo, o almanco dagli scrittori, son ripigliati alla

un figlio di quattordici anni che, o sarebbe stato inviato a roma presso la famiglia

la quale avevano diradato le relazioni, o ricoverato in un ospizio di orfani.

, telefonami tutt'al più una volta o due alla settimana. -far divenire meno

particella pronom.). farsi rado o più rado, divenire meno fìtto, meno

vitelliani senza capo, ciascuno da suo impeto o paura spinti o ritirati. alfieri,

ciascuno da suo impeto o paura spinti o ritirati. alfieri, 1-298: quand'ecco

col padre ad un viaggio / di du'o tre anni: ecco un partito in

vol. IV Pag.522 - Da DIRADATAMELE a DIRADICATO (12 risultati)

si diradano o restano confinate tra gli eruditi, e si

mi diede una sensazione di aurora o come d'un diradare di nero, o

o come d'un diradare di nero, o come d'un rientrare nel tempo mio

diradare), agg. reso rado o più rado; divenuto più rado; sfrondato

i due terzi della piazza rimangono solitudine o campagna da seminare. p. verri,

l'elefante] gli alberi co 'l dosso o li torce co i denti. diodati

; eliminare. compagni, 2-22: o messer gerì spini, empi tanimo tuo

e solo può essere diradicata quando tutti o i molti non la vorranno e non

di terra quegli che volesse tradire lo 'mperio o per fatti, o per parole,

tradire lo 'mperio o per fatti, o per parole, o pur che 'l pensasse

per fatti, o per parole, o pur che 'l pensasse. cavalca, 11-48

'nsidie ovvero agli andamenti delle bestie disposto o chiuso, e difeso dal nocimento della

vol. IV Pag.523 - Da DIRADICATORE a DIRAMARE (17 risultati)

luogo dove la vite dee esser trita o questo sarà fatto immantinente, o nel

trita o questo sarà fatto immantinente, o nel primo anno presso alla vite, la

tr. ant. levare dalla ragna (o rete per prendere uccelli). -

diramavano per certi ripia- netti figurati essere o prati od ortaglie. d'annunzio,

diramando in loro le sue qualità buone o ree, si rende difficilissimo a separarsene

il re cristianissimo in tali strettezze avesse o voglia o vigore di diramar le forze

cristianissimo in tali strettezze avesse o voglia o vigore di diramar le forze in italia

uffici di 'mandare, spargere'un ordine o un rescritto, è dai puristi giudicato

origine e dilungandosi, distendendosi in due o più derivazioni: fiumi, strade, vene

in quella parte dell'isola saicocu, o come altrimenti la chiamano, seimo,

onofri, n-68: albero che dirama o gemma chiusa / nella càpsula molle. montale

umane, di due spezie, cioè o fisica o morale; e queste due

di due spezie, cioè o fisica o morale; e queste due spezie dipoi

e divisero in tempi a noi più prossimi o di cui ci restano più monumenti e

chiesa di cristo si sono diramate o più tosto disgiunte diverse sette. carducci,

: aver diffusione, aver dato origine o essersi prolungato in situazioni, condizioni,

nucleo principale ne dipendono in mistura più o meno completa.

vol. IV Pag.524 - Da DIRAMATA a DIRASPATRICE (11 risultati)

262: di questa troppo diramata gente quattro o cinque branche trovasi ch'erano a verona

. lastri, 1-1-163: quella diramatura o potatura [delle siepi] dee farsi

viti, con tutte le loro diramazioni o, come i contadini le chiamano, femminelle

. per estens. il distribuirsi in canali o bracci o terminazioni minori (un corso

. il distribuirsi in canali o bracci o terminazioni minori (un corso d'acqua,

anatomie che dimostravano il circolo del sangue o le diramazioni dei nervi. g.

senso concreto: ciascuna delle varie parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si

: ciascuna delle varie parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si dipartono da

parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si dipartono da un centro più 0

, cioè al nostro amor proprio, o sia al desiderio della nostra felicità.

il trasmettere, lo spedire a più persone o uffici, invio (di inviti,

vol. IV Pag.525 - Da DIRASPATURA a DIRE (19 risultati)

diraspatura, sf. agric. separazione totale o parziale degli acini dell'uva destinata

della propria razza; mutare in meglio o in peggio, nell'aspetto fisico,

nei costumi, rispetto alla propria stirpe o famiglio. 7. nelli,

allora pareva dirazzasse, anziché finir tisico o venir su malaticcio e anemico, diventava

t agg. mutato in meglio o in peggio rispetto alla propria stirpe o

o in peggio rispetto alla propria stirpe o famiglia. cantù, 12: ritirarmi

si suole porre il segno delle virgolette o di un trattino). cielo

può parlare dimolto, e dir poco o niente. nievo, 1-378: « a

medico, e diceva che un giorno o l'altro voleva dirgliene quattro.

perciò che neente vale trovare, ordinare o aconciare le parole, se noi nolle ritenemo

ci 'nde ricordi quando volemo dire o dittare, sì dice tulio che è memoria

movo, infra me stesso / dico: o nerina, a radunanze, a feste

6-66: are'ti io fatto oltraggio o violenzia, / che tu sospiri sì?

. pascoli, 587: ma dimmi, o madre, dimmi almeno, i se

cruda e smorta, senza un riflesso o un livore di luce, senza un

luce, senza un petalo di fiore o un filo d'erba che galleggi tenero

da dire. 4. all'inizio o al termine del discorso diretto (o

o al termine del discorso diretto (o anche incidentalmente): soggiungere, proseguire

converrà chè tu ti nomi, / o che

vol. IV Pag.526 - Da DIRE a DIRE (11 risultati)

, vale come energica formula di presentazione o di avvio, o indica e sottolinea

formula di presentazione o di avvio, o indica e sottolinea la continuazione di un

discorso, di un argomento precedente, o anche serve a riprendere vigorosamente il filo

vigorosamente il filo dopo un'interruzione, o a dare precisazioni; inserito nel corso

del periodo, sottolinea con maggior forza o intende imprimere maggior chiarezza a quanto

, e digli se io debbo guarire o no. dante, purg., 14-25

dimmi: d'amore / favilla alcuna, o di pietà, giammai / verso il

à furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. dice

/ prima che l'abbia in vista o in pensiero, / e sé rivolge

3-14: e sì te digo, o alto inperatore, / reguarda bene quelo che

simile / alle mosche, importunacelo; o va'e sappilo. / -i'noi facevo

vol. IV Pag.527 - Da DIRE a DIRE (9 risultati)

/ dir se sien gigli in cielo o stelle in terra. baretti, 1-45:

non so s'io mi dica più nobile o cristiana indifferenza. rajberti, 2-115:

teatrale (le battute di un'opera drammatica o 1 testi di arie musicali).

, descrivere con efficacia (a voce o per scritto, in prosa o in

a voce o per scritto, in prosa o in rima); manifestare per scritto

dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la

scarso peculio. carducci, 690: o nonna, o nonna! deh com'era

. carducci, 690: o nonna, o nonna! deh com'era bella /

giordani, i-12: prima diremo delle terme o bagni, dei quali non è certamente

vol. IV Pag.528 - Da DIRE a DIRE (22 risultati)

24. rappresentare (attraverso strumenti artistici o letterari), esprimere sentimenti (per mezzo

di 'sì *. petrarca, 332-68: o voi che sospirate a miglior notti,

notti, / ch'ascoltate d'amore o dite in rime, / pregate non

. -assol. esprimersi (verbalmente o per scritto) con proprietà, con

, titolo; attribuire qualità (positive o negative); denominare, appellare,

cemo uomo virtuoso che vive in vita contemplatica o attiva, a le quali è ordinato

/ e non è chi l'accusi o chi 'l riveli, / dunque tutti son

credevo che fosse un nome come vigliacco o vagabondo e rispondevo per le rime.

; servirsi (di determinate forme verbali o parole). giamboni, 7-125:

): quantunque il mio sostentamento, o conforto che vogliam dire, possa essere

movimenti; e se l'abbian propio o pur s'elle sian fisse ne l'orbe

elle sian fisse ne l'orbe, o giro che si dica. magalotti, 22-57

la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. 27. manifestare un'

un'opinione, fare apprezzamenti (positivi o negativi) a proposito di persone,

fu battezzata per claudia, e, voglia o non voglia, toccò allo zio esserle

dignitario del sultano, idraulico del divano o altro di simile. 28. commentare

soderini, iii-54: di modo che, o guardando per un verso o per l'

che, o guardando per un verso o per l'altro, tutti si dichino insieme

: ciò che vi si rappezzerà, o vi si rannesterà, non si dirà

dire il vero: con valore concessivo, o accompagna un'affermazione che può riuscire

di censura. magalotti, 9-1-183: o come diavolo! la prima volta non

enno nuove cattive d'avere a pagare o andare in prigione. -che dirà il

vol. IV Pag.529 - Da DIRE a DIRE (27 risultati)

', il terzo 4 frutti marci, o fracidi ', che io mi voglia

,... dato in premio, o in preda, che si debba dire,

: sostituisce il nome di una persona o di una cosa che non si vuole pronunciare

dante, purg., 23-97: o dolce frate, che vuo'tu ch'i'

quando voi non mi amavate, o prima ch'io vi scrivessi, o prima

o prima ch'io vi scrivessi, o prima di ricevere la vostra prima lettera

nel discorso, quando vengono riferite parole o locuzioni di uso comune o in generale

riferite parole o locuzioni di uso comune o in generale ben conosciute. sassetti,

interposti nel discorso, hanno valore dichiarativo o disgiuntivo. boccaccio, dee.,

): quantunque il mio sostentamento, o conforto che vogliam dire, possa essere

4 dar che dire alla brigata'è fare o dire cosa, mediante la quale la

lo zendado d'una danzatrice orientale, o piuttosto il velluto d'una occidentale.

valore rafforzativo. fagiuoli, 1-5-332: o di casa, dico! -interposto in

-dire, non dire: essere favorevole o contraria la sorte. d.

anch'essi. -dire a qualcuno o in qualcuno (una sopra- scritta)

comperasi da brunello; disse in rotino o in ciangherino beccanugi. lettere e istruzioni

male, dir cattivo: avere buona o cattiva fortuna. novellino, 65 (

per farci chetare. -dir bene o dir male a qualcuno: rivolgergli parole

male a qualcuno: rivolgergli parole cortesi o villane. cavalca, il-n: grande

sappiamo se quivi si vendon cavalli, o se si può dire in su qualche bella

alcuno ufiziale, cancelliere... o altro ministro che interverrà in tale incanto,

per alcuna cosa che vi sia necessaria, o che a lui s'aspettassi l'intervenirvi

s'aspettassi l'intervenirvi, per sé o per altri dirvi su, o partecipare

per sé o per altri dirvi su, o partecipare in modo alcuno.

-dirsi, dirsela molto, poco o punto: essere in buona o cattiva

poco o punto: essere in buona o cattiva armonia, confarsi. b.

quando si riferisce un fatto straordinario, o proferendo minacce. fagiuoli, 1-6-56

vol. IV Pag.530 - Da DIRE a DIRE (13 risultati)

fagiuoli, 1-7-312: guai all'impero o regno / ch'io tolgo per nemico

men che non si dice, sperdeva o rompeva ogni mobile. -lasciar dire

dice che c'è dato: aguti o ferri? -non dir nulla:

, 1-70: non sa che si dica o che si faccia, / tutto avvampato

a. pucci, ix-381: o lass'a me, tu m'hai sì

: nemmeno io sapevo che mi dire o mi fare vinto da ima diversa soggezione

l'impressione prodotta da un avvenimento, o la qualità di qualche cosa.

astenere [dal re cattolico], o, per dir meglio, più facili ad

dire: perché già non potrà farsi, o sarà tardi. verga, ii-18:

i-279: potevo presentarmi a qualche fabbrica o a qualche ufficio? cercare un'occupazione provvisoria

? cercare un'occupazione provvisoria come operaio o come scrivano? era presto detto:

per revocare quanto si è affermato, o per avvertire chi ascolta a non tenerne

modi attenuativi di ciò che si dirà o di ciò che si è detto.

vol. IV Pag.531 - Da DIRE a DIREDARE (10 risultati)

a'pittori sia la 4 iconologia ', o vogliam dire le immagini del ripa;

vogliam dire le immagini del ripa; o qualche altra simile leggenda. -venire a

4-377: non se n'è parlato, o non cosa che venga a dir nulla

del- l'eloquenzia hae fatto più bene o più male agli uomini ed alle cittadi

recata al mio dire non mi par vana o presuntuosa. d'annunzio, v-1-236:

in poesia; lo scrivere in prosa o in versi; scritto, componimento poetico

di chi offre suggerimenti, consigli diffìcili o impossibili da mettere in atto. bettinelli

, tu non potrai mai fare figura, o vuoi ignuda 0 vuoi vestita, con

oprando, / mercé chiesero e pace, o dive o dire, / che

chiesero e pace, o dive o dire, / che si fosser l'alate

vol. IV Pag.532 - Da DIREDATO a DIRETTARIO (19 risultati)

. cavalcanti, xii-1-205: quando con vento o con fiume contende / assai più si

[ticone] di dimostrare la chioma o barba della sua cometa essere stata sempre

altre terre del comune di firenze, o a esso comune accomandate, che '

, che 'l comune di pisa o nella guerra o innanzi la guerra per

'l comune di pisa o nella guerra o innanzi la guerra per eccitarla, o

o innanzi la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese,

la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese, ed e

maestà danno si faccia, / tardi o per tempo mai farà vendetta. sarpi,

l'impedire in qualunque modo, direttamente o indirettamente, il corso delle cause della

sontuose dei dintorni, prendendole in affitto o acquistandole direttamente, e dove vivevano realizzando

di sventura dovessero venirle comunicate, direttamente o indirettamente, da lui. alvaro,

latino direttamente, e con poca, o niuna mutazione di quel che trovisi tra'

s'incontrava nessuno: la gente era o nelle case a guardarle, a far

a far fagotto, a nascondere, o per le strade che condu- cevan direttamente

né la chiesa può pretendervi la supremazia o dargli essa l'autorità, come quella che

presso a principi e desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi

desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi quanto può di

dimandare spesso diretta- mente, ma cerchi o aspetti occasione di porle e introdurle con

direttamente proporzionali sono quelle che crescono tutte o scemano in proporzione. 9

vol. IV Pag.533 - Da DIRETTISSIMA a DIRETTO (17 risultati)

più breve su una parete di roccia o di ghiaccio per raggiungere la vetta.

il conseguimento; e può essere emessa o da una pubblica autorità, civile o

o da una pubblica autorità, civile o ecclesiastica (e allora ha natura di norma

natura di norma giuridica pubblica), o da una persona privata nel suo ambito

natura di precetto giuridico privato), o da un centro di potere sociale (

potere sociale (partito, associazione padronale o sindacale, gruppo di pressione, ecc.

che si segue in una determinata circostanza o in una specifica attività; condotta che

è ancora in fasce, in embrione, o si esplica disordinata- mente, a suo

'. 2. proprio della direzione o di un direttore; che fa capo

che in un'impresa, in un ente o nell'amministrazione statale, hanno la qualifica

controllo su altri uffici a esso subordinati o sulle persone appartenenti a un dato organo

appartenenti a un dato organo, ente o istituto in genere. -sostant. comitato

pascoli, 791: ti vidi, o giorno che dalla grande orsa / inopinato

puote errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore.

malo obietto / o per troppo o per poco di vigore. / mentre ch'

3. che procede diritto, senza deviazioni o soste, spedito, veloce, rapido

del papa obbligate, chi per modo diretto o indiretto venisse contro a privilegio ed immunità

vol. IV Pag.534 - Da DIRETTO a DIRETTO (21 risultati)

tesori per ogni via che possono, diretta o indiretta, ac- cioché tanto più pieni

compagna che si sceglie rinnoverà, peggiorando o migliorando, la propria razza nei figli

una compagnia napoletana diretta da un figlio o da un nipote dello scarpetta famoso,

economia interamente diretta, dittatoriale di sinistra o di destra. -figur. baretti

conseguentemente non ammette la qualificazione di bella o difettosa, poiché non è diretta da una

ragione sensibile di preferenza, ma fluisce o dalla costituzione dei primi elementi della lingua

costituzione dei primi elementi della lingua, o dalle circostanze che decisero della sua origine

circostanze che decisero della sua origine, o dai motivi incogniti e forse capricciosi che

contemplato: quello dell'inettitudine al matrimonio, o diciamo pure incapacità, d'uno dei

né a lui per alcuna causa diretta o indiretta, né ad alcuno de'suoi

, né ad alcuno de'suoi principi o soldati, né ad alcun altro per lui

: le arti ricevono dunque immediatamente o mediatamente un'influenza più o meno diretta dalle

immediatamente o mediatamente un'influenza più o meno diretta dalle cause naturali che fanno

tutto quello che le dispiace, vituperato o taciuto. de sanctis, 7-8: manzoni

perché non l'ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel

ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel popolo, e

, 11-187: i sindaci furono o diretta emanazione della nuova classe nata

classe nata dalla reazione antiliberale, o nella maggior parte dei casi furono

nulla, né ad ambasciate dirette o indirette, né alle reminiscenze. leopardi,

risultante dai soli reali rapporti delle cose o per una esperienza diretta dei fatti 0

hanno spesso un altro accessorio di favore o disfavore, d'approvazione o di biasimo