incapaci di lunga conservazione stavano nel giulebbe o nello spirito in grandi vasi di cristallo
l'illustre viaggiatore s'ebbe ad acconciar bene o male a quegli ozi tunisini, almeno
più delicati certe ghiandette, come noci o dattili, alle quali veniva a dietro
). tavola rifonda-, 1-264: o dattero fronzuto, o gentil mio amore
rifonda-, 1-264: o dattero fronzuto, o gentil mio amore, or che ti
e'dactili sono una generazione di conche o vero nicchi. bembo, ii-17: non
sporta coi dodici salsicciotti di tonno, o le due ovaie pur di tonno.
osservazioni palpabili contra la generazione univoca, o dal seme, col mandargli a donare
primi de'quali si chiamavano datteri o dattili, gli altri ballari o ballani,
o dattili, gli altri ballari o ballani, amenduni cibi gratissimi de'golosi
mitol. divinità minori (geni o dèmoni) della mitologia greca, a cui
(uno dei titani, credo, o dei dattili idei), faceva quest'arte
, v-704: e in somma gli eroici o vero dattilici, che così ancora li
usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico, ecc. carducci
: le parole monosillabe siano esse brevi o lunghe possono entrare nel metro dattilico; se
, dattilico, iambico e peonico; o vogliamo dire binario, ternario e quinario
redi, 16-ix-443: la midolla, o cervello dell'altre palme dattilifere, dagli
+ /). incisore di gemme o pietre per anelli e sigilli.
dattiliò grafo, sm. incisore di gemme o pietre per anelli e sigilli.
scienza che insegna a conoscere gli anelli o le pietre incise. = voce dotta
datti- lioteca ': collezione di anelli o, piuttosto, di gemme anulari,
chiamata; se l'uomo in lei, o non s'accorge, o non cura
in lei, o non s'accorge, o non cura né di spondei, né
piedi siano per le quattro prime sedi o dattili o spondei, per la quinta
per le quattro prime sedi o dattili o spondei, per la quinta dattilo,
perché si segnava il ritmo battendo il dito o perché il dito è composto da una
gracilità (e le dita appaiono più o meno contorte). = voce dotta
gombra di scatolette con pellicole vergini o già sviluppate, e di scartafacci dattilografati
in comunicazione i sordomuti fra di loro o un cieco con un sordomuto o un
loro o un cieco con un sordomuto o un sordomuto con una persona che ne
e poggetti, dattorno presso a due o tre miglia, ha molti abituri di cittadini
terra tua / ed è pur sola o dua / sed'ella è bella fa come
, / ma quando vanno di fuori o dattorno. boccaccio, dee., 7-8
per istrapparmi in scritto l'approvazione, o almanco l'assoluzione del loro operato.
liberarsi di ima persona fastidiosa, molesta o che non si può più sopportare.
mal viso verso lei, le disse: o che tu mi dica volontariamente la cagione
la cagione di questa tua maninconia, o che ti stia sicura che non mi
sf. bot. genere di piante annue o perenni, della famiglia solanacee, con
con foglie ovali, oblunghe, più o meno dentate ai margini, talora molto
fiori, di solito grandi, eretti o pendenti, di colore bianco o bianco-avorio
, eretti o pendenti, di colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato
pendenti, di colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino
colore bianco o bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino, hanno la
bianco-avorio o verde chiaro o giallo dorato o porporino, hanno la corolla a forma
corolla a forma di imbuto, semplice o doppia, e sono quasi sempre profumati;
ed ima europea detta datura stramonium, o soltanto * stramonio '. se ne coltiva
, detta * datura fastuosa 'o * stramonio doppio '. govoni, 2-207
fiori con petali bianchi, rossicci o gialli; i frutti sono achemi
prato, il suo orto glorioso di quattro o cinque girasoli e il tronco mozzato infitto
fonte vital? d'annunzio, i-22: o tesori de l'arte, o grandi
: o tesori de l'arte, o grandi immagini / d'una gloria fuggita,
uomo va davante a messer lo papa o davante ad imperadore o a altro segnore
messer lo papa o davante ad imperadore o a altro segnore ecclesiastico o seculare,
ad imperadore o a altro segnore ecclesiastico o seculare, certo elli va con molta reverenza
davanti a estranei una carezza alla moglie o ai suoi figli, né dimostrare il suo
1-95: lungo il pignone b c o, dalla faccia davanti e di
nelle ore discrete: carichi del loro arsenale o bandoliera. avevano insomma tutto il necessario
dopo lui dovesse durare; ma, o per l'autorità di tant'uomo, o
o per l'autorità di tant'uomo, o per qualch'altra causa, c'hio
del vestito femminile, di forma triangolare o quadrangolare, applicata sopra o sotto lo
forma triangolare o quadrangolare, applicata sopra o sotto lo scollo (e può essere variamente
sm. davanzale, sm. tavola o cornice posta a coronamento del parapetto di
marmo, di cotto, di legno o di lastra di metallo e serve anche come
affacciato; il piano superiore è più o meno inclinato verso l'esterno allo scopo
: 'davanzale'. quella cornice di pietra, o altro, sopra la quale si posano
2. per simil. lastra di legno o di pietra che collega superiormente le colonne
. di david; che appartiene o concerne david e i suoi salmi.
, x-1-53: tal non eri, o giordan, quando s'udio / la davidica
10 abbassi l'occhio veggo punto illuminarsi o rischiararsi davvantaggio la detta superficie; anzi
qua giù generazione né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né
. carducci, ii-6-24: nessuno da vero o pochissimi, fra gli stranieri, hanno
era voltato e rivoltato pel letto due o tre volte, avea sbadigliato, infine
3. in frasi negative dà valore rafforzativo o intensivo all'idea espressa: veramente,
? - prendila. - davvero? / o se è caldo? -allora non si
va questa faccenda? ha detto davvero o da burla? nel primo caso, pensino
« schecspir ». « fai da burla o davvero? ». « ma davvero
che più davvicino ai loro alberghi, o in questi medesimi, fossero alleviati dai loro
si temprano,... raro o non mai gli verrà fatto di afferrarne
fusse aletto dazaiuolo per cólliare alcuno dazio o vero alcuna presta, ch'el detto
dare alcuno denaio di quelli del dazio o de la presta ch'elli colliesse al camar-
bianche le facciate del medesimo libretto, o dazzaiuolo di contro, perché a dirittura
osservanza della suddetta ordinazione, e ad usare o fare usare ogni possibile diligenza per restar
, con riscontrare il libretto del dazzaiuolo o simili. paoletti, 1-2-159: quel
lasciando quest'altro a * imposta o sim. = deriv. da dazio
dare sussidio a certi generi d'industria o più diffusi o più necessari. idem,
certi generi d'industria o più diffusi o più necessari. idem, ii-1-68: rimase
a spasso fuori la cinta daziaria, o lungo i bastioni. viani, 14-329:
ente pubblico territoriale (come 10 stato o il comune) sulle merci che entrano
territorio dell'ente stesso (dazio d'entrata o d'importazione) o anche su quelle
dazio d'entrata o d'importazione) o anche su quelle che ne escono {
{ dazio d'esportazione). -dazio esterno o doganale o di confine e dazio
). -dazio esterno o doganale o di confine e dazio interno o di consumo
o di confine e dazio interno o di consumo o comunale: a seconda
di confine e dazio interno o di consumo o comunale: a seconda che è imposto
che è imposto sulle merci che entrano o escono dal territorio dello stato, 0
). -dazio fiscale e dazio protettivo o economico: distinzione fatta nell'ambito dei
importazione che alimenta tali introiti fiscali) o soprattutto di proteggere la produzione nazionale
linguaggio comune: il diritto dello stato o di altro ente pubblico a stabilire tale
carne e pelle fossino / mercanzie, o robe che pagasson dazio. giannotti, 2-2-160
di consumo se convenisse meglio al comune appaltarli o riscuoterli per conto proprio. jahier,
la sua carica, il suo impiego o il suo ufficio; esonero, congedo.
pubblica rinuncia volontariamente alla carica stessa o con cui il lavoratore dipendente recede con
cesserò di farle più dolorose, fintantoché o vedrò la riforma della vostra condotta, o
o vedrò la riforma della vostra condotta, o la dimissione della carica. manzoni,
. 4. milit. pena principale o accessoria (non più prevista dal vigente
. sarpi, iii-262: nessun abbate o altro prelato possi conferir la prima tonsura
altro prelato possi conferir la prima tonsura o gli ordini minori se non a'sudditi
a'sudditi loro regolari; né questi o altri prelati, collegi o vero capitoli
; né questi o altri prelati, collegi o vero capitoli, possino conceder lettere dimissorie
confini della diocesi episcopale dar la tonsura o i minori ordini, o lettere dimissorie
dar la tonsura o i minori ordini, o lettere dimissorie, se non a'loro
vacanza, la licenza d'ordinarsi, o le lettere dimissorie. -sf.
nissuno potesse essere ordinato senza le dimissorie o l'espressa licenza del suo ordinario.
: * dimito sorta di drappo fine, o telerie di bambagia, per uso specialmente
per questo lato, e innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca
e innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca; dimodo che senza
dicono gli aretini il bagnare, o tuffare nell'acqua i panni lini avanti
elleno un nulla,... o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto
.. o pur vi paiono un qualcosa o un dimolto? 3. avv.
è da riperdere il cervello! / o dunque adesso chi mi fa le spese?
località, trattenendo per un periodo più o meno lungo. dante, purg
la sua dimora, abbracciandovi disse: « o dolcissima donna,... iddio
-per estens.: del sole o di altri astri. ristoro, i-22
e miracolosa grotta in quel d'alghero o di teulada che fosse!
assessore comunale. govoni, 81: o tristezza d'andare al camposanto / senza
cardarelli, 1-135: a te volavo, o madre, / cui non piacque la
dimura / che lo foco astutassi, / o che l'aigua seccassi; / ma
dimora: / convien ch'oggi si vinca o che si mora. testi, ii-136
facciamo dimoranza fra i molti nimici spirituali o fra qualunque nostri prossimi carnali, per
a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa, che a fare la
quella cosa che c'è apparita, o vero che sia con inchinazione viziosa o no
, o vero che sia con inchinazione viziosa o no. 4. spazio di
3-54: disse: noi vinceremo; o greci, rallegratevi. troia cadrà
della battaglia. boccaccio, i-134: o notte, come sono lunghe le tue dimoranze
. abitare in un luogo, stabilmente o per un certo periodo di tempo;
nella nostra città sì come suole, / o se del tutto se ne'è gita
rimaso neente. boccaccio, iv-m: o iniquo giovane, o di pietà nemico,
, iv-m: o iniquo giovane, o di pietà nemico, o più che
iniquo giovane, o di pietà nemico, o più che altro pessimo panfilo il quale
. alfieri, 1-842: tosto, più o meno, il mio destin mi chiama
non però vole / sprezzar l'offerta o ricusar l'invito. / risposto al
voi l'ingiustizia di far pagare a me o al ceroni nemmeno la più piccola parte
): panni, dovunque io vado o dimoro, per quella l'ombre di
dimoro in questa parte dell'orazione, o romani, per ciò che queste cose s'
da principio dimorò sospeso e incerto di partire o di restare, di guardare o di
partire o di restare, di guardare o di torcere il viso. faldella, 3-75
innamorati e innamorate. ugurgieri, i-593: o uomini, affrettatevi; come sete voi
, il quale più voglia dei avere o forse mestiere di ritornarti alla tua compagnia,
se elli v'ha consentimento, o lunga dimorata, o diletto. =
consentimento, o lunga dimorata, o diletto. = femm. sostant.
altri vocaboli a un dipresso equivalenti, più o meno antichi, epperciò adoperabili con qualche
forme distinte per una stessa specie animale o vegetale, o per uno stesso
stessa specie animale o vegetale, o per uno stesso composto chimico. 2
che si manifesta nei casi di metagenesi o di eterogonia, con l'alternarsi di
i polipi idroidi e le meduse) o di generazioni partenogenetiche e anfigoniche (afidi
, di stati d'animo (individuali o collettivi). guittone, i-37-2:
i-33: che dimostramene di tua prodezza o quali tuoi buoni fatti lodi in te
3. ragionamento con cui si stabilisce o si dimostra la verità di una dottrina
, quale artista, mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli argomenti, quegli avvedimenti
parliere dimostra ch'alcuna cosa sia onesta o disonesta. cicerone volgar., 1-311
, 102: non studian altro che levare o porre, / or giù, or
egli è pieno d'onestà comune, o s'egli è grave di timore di dio
egli è grave di timore di dio, o se egli è saldo di sentimento,
se egli è saldo di sentimento, o se egli è lieve per umano dimostraménto
di idee, decisioni, attitudini segrete o ignote). abbracciavacca, i-32-6
. 2. parola, azione o segno sensibile con cui si esprimono sentimenti
insegnare dove debbono da quinci innanzi correggere o rivocare la regola della disciplina. tassoni
. andrea da barberino, ii-219: o gentile uomo, io non so chi voi
dare prove evidenti delle proprie qualità buone o cattive; manifestare praticamente capacità o inattitudine
buone o cattive; manifestare praticamente capacità o inattitudine, vizi o virtù. anonimo
manifestare praticamente capacità o inattitudine, vizi o virtù. anonimo, i-623: così
demostri voi, s'eo son bon o malvagio. dante, vita nuova, 35
egli, in quella dimorando, poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare,
l'altro maestro,... quattro o cinque altri proprietari, e magari,
per far numero, la guardia comunale, o il barbiere americano. -figur.
4. mettere in evidenza la sostanza o le qualità di persone o cose;
la sostanza o le qualità di persone o cose; farle apparire quali sono realmente
quasi sempre accompagnato da un complemento predicativo o di paragone); far apparire in
animo: lo fermano, lo invecchiano, o lo dimostrano falso. 5
gli unghieri nel territorio de'romani, o almeno dove era il marchese che gli
: se la continuazione della pace sarà utile o dannosa, l'evento lo demostrarà.
dice di argomenti tratti dal ragionamento deduttivo o induttivo, dall'autorità di testimoni degni
: l'umid'occbio / volgi altrove, o regai donna, dal crudo / esperimento
9. provare la falsità di una teoria o l'adulterazione di una merce; confutare
scritture sacre. delfino, i-236: o giove, se una pietra / dimostra a
accuse. 10. insegnare un'arte o una disciplina; indicare come uno debba
di ammonimento. guittone, xxvi-101: o somma maestate, / quanto laudare,
-anche con riferimento a esseri simbolici o inanimati. anonimo, i-434:
(in partic.: della mano o degli occhi); accennare, additare,
13. rivelare nell'aspetto esteriore gl'indizi o i sintomi di malattie, di imperfezioni
morali una particolare età (che può o no corrispondere a quella effettiva: donde
. / mettetemi meno in imbarazzo, o cari borghesi, ve ne prego!
. 21. disus. rappresentare persone o cose mediante figurazioni reali o simboliche;
rappresentare persone o cose mediante figurazioni reali o simboliche; effigiare, disegnare, dipingere
, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte: / l'
prima l'intero delle figure principali, o mezze tonde, o più, come sono
figure principali, o mezze tonde, o più, come sono; e le seconde
, profetare. simintendi, 3-32: o iris, fidatissima messaggiera della mia voce
dèati pace. canigiani, 1-119: o lucentissima stella, dimostraci la tua carità
causare (un effetto); concedere o promettere (un favore, un dono
si conserva acceso, / poi si dimostra o per esca o per vento. ariosto
, / poi si dimostra o per esca o per vento. ariosto, 3-71:
la perdita della sbenda, stata tre o quattro giorni senza punto dimostrarsene con il
gli atti di fuori, di bene o di male, si dimostra agli occhi de'
grebbe, e morivano in due dì o meno; e in ultimo e'si
medesima campagna si dimostra alcuna volta maggiore o minore ch'essa non è. varchi,
può ciascuno credere quello che più vero o verisimile gli si dimostra. galileo,
di sé, delle proprie qualità buone o cattive; manifestare opinioni, sentimenti,
è ufficio de la ragion ben composta o schivare il male quando egli viene per
male quando egli viene per assalirci, o correggerlo quando ci ha offeso, e
con le tranquille ciglia / senza turbar o scolorirsi mai, / forse mirando il
di dimostrare una cosa per un'altra, o fingere o simulare, n'era alieno
cosa per un'altra, o fingere o simulare, n'era alieno. f.
. chiaramente, manifestamente; con parole o gesti significativi. ottimo, ii-237:
. ne tirava poi fuori una da due o cinque franchi, e, ridendo,
una verità traendone gli argomenti dal ragionamento o dall'esperienza; probante. panziera,
per ragioni e per argumenti a simili o dimostrativi, sufficientemente provare. lapo da
sua né un apologo né una tesi dimostrativa o di filosofia o di politica o
una tesi dimostrativa o di filosofia o di politica o di estetica. 4
o di filosofia o di politica o di estetica. 4. retor.
classica che aveva per fine la lode o il biasimo (e il genere dimostrativo
favella per la quale si dice bene o male d'alcuna persona, ed è detta
è quello che si reca in laude o in vituperio d'alcuna certa persona.
quello il quale, messo a contendere o a domandare tra'cittadini, riceve detto
giudicio ha in sé accusazione e difensione, o petizione e ricusazione. b. cavalcanti
occasioni. muratori, 5-i-58: la rettorica o persuade, 0 difende le virtù e
le virtù e buone azioni degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o
degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le
o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le cattive loro
dagli antichi si divise in esornativa, o sia dimostrativa, in deliberativa e in
affezionati dimostrativi di cose propinque per tempo o per sito s'hanno a dimostrare con
. 7. gramm. aggettivo o pronome che serve a indicare la posizione
pronome che serve a indicare la posizione o l'identità della persona 0 cosa di
perché dimostra ciò che si fa, o ciò che è incominciato a farsi, o
o ciò che è incominciato a farsi, o ciò che s'è già fatto o
o ciò che s'è già fatto o di poco o d'assai, overo ciò
che s'è già fatto o di poco o d'assai, overo ciò che si
fossero voci assai più toscane. indicativo o dimostrativo è quel che accenna semplicemente l'
è quel che accenna semplicemente l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui.
accenna semplicemente l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui. d. bartoli
l'azioni o passioni, o nostre o d'altrui. d. bartoli, 25-47
si propone la manifestazione esteriore di sentimenti o intenzioni (come esultanza, entusiasmo,
indipendentemente dall'effettiva azione sulle convinzioni o decisioni altrui). palazzeschi, 3-136
effondendo in alcune particolarità di carattere che o non avevano avuto occasione di palesarsi,
non avevano avuto occasione di palesarsi, o io, privo di quella guida, non
cavalca, 11-8: orando io, o udendo la messa, ovvero ricevendo la
11. che presenta la riproduzione grafica o plastica, generalmente in proporzioni ridotte,
convincenti (virtù, capacità, o i loro contrari). boccaccio
il girare della terra attorno al sole o altre simili baggianate. 3. provato
e dimostrata riceve convenevolmente la sua amplificazione o diminuzione. c. dati, vii-3-115
: cose le quali, per voci o proprie o figurate, dimostrate, significano in
le quali, per voci o proprie o figurate, dimostrate, significano in essa
dimostratrici. 3. chi presenta o scopre alla vista altrui o addita oggetti
. chi presenta o scopre alla vista altrui o addita oggetti, animali e simili (
e le proprietà di un prodotto, o il funzionamento di una macchina, davanti
di una macchina, davanti a uno o a più probabili compratori. 4
di una città, dei giardini botanici o zoologici; cicerone. carducci, iii-24-199
sarebbe il professore di salti mortali o il dimostratore di bestie feroci. bocchelli,
vacillato: il quale io da me o da'miei effetti volentieri donerei; ma
; rivelazione, mediante parole, atti o segni sensibili, di particolari stati d'
; non baci, non amplessi, o quante altre dimostrazioni l'amore inventi, li
ben partito e con poca dimostrazione di fatica o d'affanno. leopardi, 963:
prove concrete, delle proprie qualità buone o cattive, di particolari capacità o di
buone o cattive, di particolari capacità o di inettitudine; linea di condotta.
(che può essere anche pubblica, o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o
essere anche pubblica, o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o dolore,
o collettiva, o ufficiale) di allegrezza o dolore, stima, onore, riconoscenza
conservano alto silenzio, senza toccar trombe o tamburi, aspettando il cenno della marcia.
cavalcanti, 96: siete voi vivi o siete dimostrazione di uomini? guicciardini,
insieme. leopardi, ii-503: questa indifferenza o dimostrazione d'indifferenza, lungi da essere
d'indifferenza, lungi da essere effetto o segno di coraggio, lo è anzi
di timore. -ant. in correlazione o in contrapposizione col concetto di realtà.
, se mai in lei si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione
mai in lei si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione altro che
si vide o in parole o in fatti o in dimostrazione altro che cose tutte virtuose
del metodo seguito abbiamo la dimostrazione deduttiva o induttiva, analitica o sintetica,
la dimostrazione deduttiva o induttiva, analitica o sintetica,
diretta o indiretta, dall * intrinseco o dall'estrind'
diretta o indiretta, dall * intrinseco o dall'estrind'ieri, a esempio;
la fede ha per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini
per primo suo fondamento o la dimostrazione o l'autorità. rosmini, xxiii-11:
eloquenza classica che mira a tributare lode o biasimo (cfr. dimostrativo, n
, poniamo caso, una storietta galante, o una nuova di gazzetta, e quelle
supplicarle a credere, come per impetrar fede o credenza, si buttava in ginocchio.
un sistema di proposizioni primitive (termini o definizioni, e assiomi), non
matematica dimostrazione. -esposizione, parlata o scritta, di un'argomentazione scientifica.
della pace essere state disoneste, o con disutili demonstrazioni. g. bentivoglio,
e delle proprietà di un prodotto, o del funzionamento di una macchina, fatta
una macchina, fatta da un esperto o da un incaricato in presenza di probabili
degli studenti gli organi del corpo umano o degli altri animali non che i fossili e
disapprovazione, ostilità, opposizione contro qualcosa o qualcuno (in partic.: le
l'indirizzo politico delle autorità), o anche approvazione, appoggio, solidarietà.
non andava più là d'uno sproloquio o d'un epigramma, e gli scritti
'di gente, guidata da uno o più capi (leggi: arruffoni, mestatori
del tutto / il carattere storico, / o penserete forse, dirittoni, / che
adopera a significare un assembramento, più o meno tumultuoso, col quale s'intenda
governo, alla persona d'un governante, o simili; od anche semplicemente per commemorare
di guerra, in segno di avvertimento o minaccia. 16. retor. ipotiposi
, xxi-658: quelli medesimi peccati miei, o madonna, e da te desiderano d'
, a che erano per riuscire, o altro particolar ministero di suo servigio che
: se tu vedessi apparire stendardi, / o che alle forche nessun s'accostassi,
, le intenzioni, le qualità buone o cattive. livio volgar., 5-192
2-23-7: né trovo per scrittura, o per ragione / più reai sangue, e
a indicare un lungo scampanellare, o unita con altre onomatopee, per
din, dan, don, dan, o la piccola voce, / santa maria
santa maria de la concezione, / o, sapiente lunga orazione / sotto immobili
: le laboriose e sincere dimostrazioni, o dirette o oblique, cavate dal fondo della
laboriose e sincere dimostrazioni, o dirette o oblique, cavate dal fondo della meccanica
e le altre fisiche discipline tutte quante o portano innanzi la face della medicina,
portano innanzi la face della medicina, o l'accompagnano al fianco. d'alberti,
dinamica ', la scienza delle forze o delle potenze che muovono i corpi.
: legge immanente allo sviluppo, principio o impulso che informa nel loro compiersi la
termine delle loro ricerche pittoriche la dinamica o movimenti dei corpi nello spazio, essi
vera arte, un'analisi dei differenti stati o posizioni dei membri componenti una realtà.
tecnico, con le norme giuridiche più o meno atte a favorire scambi commerciali e
del contrasto fra piano e forte, o la transizione fra le due intensità estreme
(come effetto dell'azione di una forza o sistema di forze); proprio della
il carico statico per un coefficiente (o fattore) dinamico, che si determina
, a fenomeni locali dovuti a chiodature o concentrazioni notevoli di tensioni, e al
vita, quella figura non dovrebbe dire o suscitare nulla. soffici, v-1-665: per
di rapporti ed esperienze (una persona o una comunità di persone); che
dei sentimenti, ne ritrae il tono o lato dinamico. 9. filos.
principio di tutte le cose come forza o energia. giordani, ix-37: appare
della germania, che si dicono dinamici, o piuttosto tutta la filosofia più celebrata di
10. ling. accento dinamico (o espiratorio o intensivo): aumento di
. ling. accento dinamico (o espiratorio o intensivo): aumento di intensità (
nella pronuncia di un fonema nella parola o nella frase; a volte coincide con l'
volte coincide con l'accento musicale (o cromatico o tonico, che consiste in
con l'accento musicale (o cromatico o tonico, che consiste in una variazione
dinamismo, sm. mobilità, o mutevolezza, dei fenomeni, nell'
come principio dell'universo la forza o energia. gioberti, 2-252:
, v-2-218: aveva pensato che quattro o cinque mortaretti fatti scoppiare al momento buono
con varie sostanze assorbenti (per eliminare o attenuare gli inconvenienti e i pericoli della
inattive (dinamiti a base inerte) o partecipare all'esplosione (dinamiti a base
alquanto solido, di colore grigio giallastro o rossiccio, è diviso in cilindretti che
che vengono poi avvolti in carta pergamenata o in custodie di metallo; esplode con
con detonatore al fulminato di mercurio o con scintilla elettrica. collodi, 783
divetta arrotò mai terre più ferocemente, o fece sibilare più serpigna la zeta,
-mettere la dinamite: compiere atti terroristici o sovversivi. de marchi, ii-1004:
, capace di imprimere movimento alle cose o di modificarle. beltramelli,
in energia elet trica, o viceversa. -più particolarmente, nell'uso
immessa nel circuito esterno dal collettore o commutatore. ballesio, 807:
talvolta adoperata sotto il nome di 4 dinamodo o 4 grande unità dinamica ', e
delle determinazioni volontarie, che hanno effetti o inibitori o dinamogenici. dinamògrafo,
volontarie, che hanno effetti o inibitori o dinamogenici. dinamògrafo, sm.
processo metamorfico subito da una roccia eruttiva o sedimentaria per effetto delle cause meccaniche
prodotto le dislocazioni, modificandone la struttura o la composizione mineralogica (metamorfismo di dislocazione
. che concerne il dinamometro; eseguito o misurato col dinamometro. -prova dinamometrica:
. ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco 0 rosso,
di uno scritto, di un discorso, o il suo inizio. latini,
primaio interpretatore; e neuna cosa divina o umana gli parea nascosa, in tale modo
. con valore locale, a indicare opposizione o precedenza in una successione: di fronte
e il vento urlava incollerito; le venti o trenta donne che raccoglievano le olive del
cielo. -levarsi dinanzi una cosa o una persona: sbarazzarsene, scacciarla,
tasso, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo
, n-ii-126: s'alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per
alcuna volta o principe o cavaliero illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dottrina
illustre o alcun uomo famoso per eloquenza o per dottrina sarà dinanzi a'discreti giudici
figur. con sfumatura di valore temporale o causale, a indicare una circostanza in cui
una circostanza in cui ci si trova o che si prevede che accadrà. -anche
fatto abbie a battaglia uomini rozzi, o vero usati, e se poco tempo dinanzi
: 'di dietro'. vale dalla parte o banda deretana o posteriorre; opposto suo
. vale dalla parte o banda deretana o posteriorre; opposto suo è dinanzi,
suo è dinanzi, che vale dalla parte o banda anteriore. l'uno e l'
dietro, a significare il posto anteriore o posteriore di che che sia. 5
sono popolati di case rustiche, bianche o dipinte, con le due scale esterne
il toman d'oro diviso in 200 schahi o in 10. 000 dinari.
detta più comunemente adriatica e della varietà o sottorazza
raggi dell'albero, aggira velocissimamente i fusi o spoletti di ferro, che sostengono i
x-19-117: in lui nessun fasto di corte o gloria di guerra;...
in egitto le dinastie, cioè le potenzie o le podestà che governavano la regione.
attività, in posizione di primato, o che ripetono le stesse caratteristiche. di
]... si serbò più o meno sempre nella isolata e più felice bri-
.: ornamento a forma di fiocco o ciondolo; fronzolo. g.
imprestito in bei dindi / gialli, o bianchi, o bronzini ma sonanti, /
dindi / gialli, o bianchi, o bronzini ma sonanti, / la repubblica
, per dindirindina: a esprimere collera o meraviglia, e anche per rafforzare un'
vaghi e vivacissimi colori, se s'infuria o s'innamora, se si agita o
o s'innamora, se si agita o si spaventa, se ha freddo o
agita o si spaventa, se ha freddo o caldo. de marchi, i-999:
con requie e pace senza fine, / o idio quando vederò quel dine! baldovini
, rifritta e dinervata da mestieranti abili o sonnolenti, non fa che ripetere,
il rifiutare. -anche: parola o cenno che esprime rifiuto. buonarroti il
, dinòcchi). letter. spezzare o slogare le articolazioni. bresciani, 1-i-214
.. e pochi vi trafelarono, o caddero in qualche abisso, o dinoccaronsi
trafelarono, o caddero in qualche abisso, o dinoccaronsi. = comp. da
e dial. spezzare, torcere, o slogare un'articolazione (e propriamente l'
8-289: - parti che uomini sieno uomini o che? -mi par che sieno
si dice del fingere alcun bisogno, o simili, per giungere a qualche suo
che sono importanti componenti del plancton marino o d'acqua dolce; la massima parte
ricordano gli uccelli, e sono bipedi o quadrupedi; ai saurischi appartengono le specie
altre ninfe, e meteore, dinosauri o balene entravano a risollevare il tumulto nel
: poi, con ferri, si dintoma o con garbi di foglie, o
o con garbi di foglie, o con girare di quel che si vuole,
. accolti, 1-7: alcuna pittura o disegno, se quasi per taglio o per
pittura o disegno, se quasi per taglio o per fianco fusse veduta da noi,
. ant. che ha una determinata forma o contorno. viviani, 2-18:
di asta, di raggio, di asse o come altrimenti lo chiamino i matematici,
i-28: né scaldar ma'si può fornace o forno / c'a'mie sospir non
che sia soldato di quel signore, o che porti la sua divisa, gli
intorno sono chiamati profili, dintorni, o lineamenti. c. dati, 92:
lo chiameremo con vocabolo latino ora, o se più ci piacerà, il dintorno,
, e sarà... terminato o da una sola o da più linee.
.. terminato o da una sola o da più linee. g. m.
il principio (identificato in una sola o in più persone) al quale
l'essere in generale, e la fonte o il garante di tutto ciò che
3-512: se fussero mondi infiniti o più che uno, massime sarebbono per questo
per questo, che dio può farle o pur da dio possono dependere. ma quantunque
dire: dio non è tale, o tale cosa, ma non posso ponere alcun
e assolutamente buono. alfieri, 1-655: o sommo / dio d'israello, or
leggi tra i popoli, / dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare
giustizia, misericordia e bontà infinite), o anche i sentimenti di devozione, di
. carducci, 379: tu spiri, o satana, / nel verso mio,
conduce e lo guida, lo approva o lo riprova. -plur. indica in
-unito con sostantivi che denotano qualità sensibili o corporee, o sentimenti, facoltà, atti
che denotano qualità sensibili o corporee, o sentimenti, facoltà, atti affini a
dante, inf., 14-16: o vendetta di dio, quanto tu dèi
pascoli, 1174: fosti [o roma] l'altare per gl'iddi fuggiaschi
, una determinata parte del mondo naturale o della sfera celeste, proteggono particolari popoli
della sfera celeste, proteggono particolari popoli o paesi (ed è preceduto dall'articolo
/ da lui non fosser per forza o per patti. giov. cavalcanti,
non mica un dio / selvaggio, o della plebe degli dei; / ma tra'
consorte abbandonata. foscolo, i-iii: o figlio! / qui i tutelari dei stanno
, le proprie qualità eccezionali (positive o negative); personificazione di ciò che
tenuti dèi. caro, 10-1223: o mia destra o mio dardo, / disse
. caro, 10-1223: o mia destra o mio dardo, / disse, che
sino a farsi un dio dell'innamorato, o, come dice altrove berchet stesso,
c'è un guasto ad uno scaldabagno o ad una macchina da caffè, la gente
dio. -letter. l'ispirazione artistica o poetica. b. croce, ii-9-350
e appaiono all'inizio di atti notarili o governativi, di lettere, ecc.)
-formula di sollecitazione, di supplica, o anche di impazienza, o di energica
supplica, o anche di impazienza, o di energica osservazione. machiavelli, 667
xv-177: in nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu chiaramente
invocazioni che esprimono lode, ringraziamento, o impazienza, collera, o anche rafforzano
ringraziamento, o impazienza, collera, o anche rafforzano un'affermazione.
moro, / se non m'aiuti, o caro mio tesoro. machiavelli, 667
di qua! egli è desso. o dio ottimo / e grandissimo! come è
tutto giorno, che riderci della debolezza o della temerità degli altri. manzoni,
ed ecco, almeno questo avrò fatto. o iddea, dio ti salvi. boccaccio,
: calerà un qualche zerbinotto di camino o dio noi voglia anche di codroipo,
, che volentieri... hanno udita o ricolta la parola di dio nel cuore
maggiore efficacia a quanto si afferma, o per esprimere dubbio, incertezza, reticenza
, ti faccia dolente: come imprecazione o minaccia. boccaccio, dee.,
guardi, vi conservi: forme augurali, o di saluto, di commiato.
conservi ». pascoli, 325: « o codesto rapacchiotto? ». / «
, a dio piacendo: locuzioni desiderative o augurali, fondate sulla fiducia nell'onnipotenza
, / se dio t'alegri, o valetto altero, / com'ha nome e
di dio, servo di dio: monaco o sacerdote, persona che conduce vita santa
, persona che conduce vita santa, o anche di indole dolce, semplice e
, perduta già dal genere umano, o da quanti era stata cercata indarno,
volersi più occupare dei fatti altrui, o il prevalere della considerazione del proprio interesse
luce dia. calogrosso, 60: o fior diletto, o alta liggiadria, /
calogrosso, 60: o fior diletto, o alta liggiadria, / o degno di
fior diletto, o alta liggiadria, / o degno di diadema e di corona,
degno di diadema e di corona, / o luce veneranda, o stella dia.
di corona, / o luce veneranda, o stella dia. b. tasso,
oboli. -al figur.: di poco o di nessun valore. d'alberti
che prendessero de'luoghi nelle città, o castella, o di fuori, come
de'luoghi nelle città, o castella, o di fuori, come piacesse loro,
, 2-ii-345: e chi di quanti diocesani o provinciali sono in sì vasta metropoli sian
provinciali sono in sì vasta metropoli sian preti o laici, vorrà disgustarsi il suo arcivescovo
laici, vorrà disgustarsi il suo arcivescovo o i di lui ufficiali o ministri ovvero
il suo arcivescovo o i di lui ufficiali o ministri ovvero i suoi familiari, a'
tiranno che al vescovo di quella diocesi o al papa. bembo, i-100: m'
. davanzali, ii-587: instituì certe parrocchie o titoli di chiese principali nella città,
denti; il corpo suole essere ovale o globolare e coperto di forti e acute spine
305: « si chiamano quistioni o problemi di diofante certe quistioni sopra i
per la diffusione degli umori, o per ammasso di materie escrementose. tramater [
nome alla pletora, da loro creduta o effetto della diffusione de'liquidi in circolazione
di oceano e di tetide (o di urano e di gea), sposa
dea greca, madre di afrodite, o anche appellativo di afrodite stessa; cfr
. di dioniso; attinente a dioniso o ai riti, al culto di dioniso;
, di esuberanza, di sfrenatezza, o anche di esaltazione intellettuale, di fervida
vita umana: non si fugge, o l'uno o l'altro.
non si fugge, o l'uno o l'altro. 3. filos
nel computo degli anni). -collezione o epitome dionisiana: raccolta di testi canonici
e chiamasi * epoca dionisiana ', o capitolina, e da alcuni catoniana,
secolo e di autor famoso; o di età meno felice, e d'uomo
nel mito come dio della campagna, o orgiastiche e mistiche ove era concepito come
del coro di fanciulli nelle feste dionisie o di bacco. -metro dionisio (
oggetto reale. -anche: panorama, o parte di panorama, nel quale l'
di una città, di un paese o di una veduta pittoresca, del- l'
scenario da burattini, in un colossale diorama o fra le montagne artificiali di un qualche
, comprendente circa 200 specie di alberi o arbusti per lo più delle regioni calde
, ha egli la figura delle anfore, o diote, così dette da i due
, così dette da i due manichi o orecchi che avevano. milizia, ii-333:
in esso centro, con due traguardi o mire nelle sue teste, come sta
capra che io creda di potere senza diottra o altro traguardo osservar l'incidenza del raggio
io nel misurare non mi serva di traguardi o di diottra, e che nel mostrar
'microscopio': questo è un ordigno moderno o strumento dioptrico, ormai a tutti noto,
rifrangenti, separati da una superficie piana o sferica, che, avendo densità e
a qualunque persona che lavori all'incannatura o a dispanare le sete, di acconciarle con
dispanare le sete, di acconciarle con olio o altro untume. [sostituito da]
chiaro, spiegare minutamente una faccenda imbrogliata o complicata; venire a capo di difficoltà
sciogliere con accortezza il primo nodo, o preso il bandolo in mano, cominciar
dei ghibellini. giusti, 2-304: o che credi, perdiavolo, / che io
1-317: filo innaspato, in matassa, o dipanato in gomitolo, o raccolto sur
matassa, o dipanato in gomitolo, o raccolto sur un rocchetto. guerrazzi,
rucellai, 6-113: le ruine universali, o i particolari danni, che caggiono con
vene al male trissino, xxx-4-35: o fuggitiva gioia, / o speme, sogno
, xxx-4-35: o fuggitiva gioia, / o speme, sogno de la gente desta
. -per estens.: gli atti o le frasi di commiato con cui ci
qualcuno. -fare la dipartenza con alcuno o da alcuno: accomiatarsi, salutare;
io vi bacio la mano »; o « io son vostro servidore »;.
che qualche imperatore abbia rivocato qualche legge o qualche regolamento di pubblica amministrazione o qualche
legge o qualche regolamento di pubblica amministrazione o qualche giudizio pronunciato in sua assenza dal
giudizio pronunciato in sua assenza dal senato o dai magistrati da lui proposti al governo
forse nell'avvenire siccome un dipartimento, o una colonia della loro repubblica. di giacomo
sia per rispetto all'uomo individuo, o per rispetto alla società. ché anzi
, nel linguaggio comune: l'ufficio o il complesso di uffici con competenza su
ciascuna delle dette zone; il porto o l'arsenale in cui essi hanno sede.
: 'dipartimento', chiamasi quel porto o arsenale di marina dove si tengono e si
e di padronanza. 3. ufficio o complesso unitario di uffici pubblici con competenza
stati uniti d'america), dicastero o suddivisione interna di esso. - dipartimento
; ma era solo, perché nulli o pochi ciò fanno. 2.
. ugurgieri, 93: va, o felice di pietà di figliuolo! per
abate isaac volgar., 1-87: o fratello, sempre ti riprendi, dicendo così
, sempre ti riprendi, dicendo così: o misera anima, lo tuo dipartimento dal
via). letter. dividere in due o più parti, separare, scindere.
; allontanare una persona da un luogo o da un'altra persona; disgiungere,
ci diparta più. marino, 17-2: o se potesse in un medesmo punto,
/ dura quiete e sempiterno oblio: / o speranze d'onore al vento sparte!
dante. inf., 4-75: o tu che onori scienza ed arte,
, che tanto stime / se stesso, o ponga il ver così da parte,
pronom.). dividersi in due o più parti. ariosto, 1-22:
amanza / dipartire, / vorria morire / o ritornare alla sua benenanza. istorietta troiana
luogo ove forse non torneremo mai, o vi torneremo sì, ma diversi d'
, 15-19: come quando dall'acqua o da lo specchio / salta lo raggio al-
di spagna, ed a sé senza riserva o risparmio alcuno si aderissero. foscolo,
si diparte. petrarca, vi-1-39: o qual grazia mi fia, se mai l'
e l'altro si dipartì da platone o parve che sene dipartisse. monti,
a un'altra persona (nel carattere o nel fisico). dante,
-morte. magno, ix-216: o lei felice, o dipartir beato: /
magno, ix-216: o lei felice, o dipartir beato: / che 'n quella
c. e. gadda, 2-22: o, dopo lungo pensiero, il disco del
: solo, qualche frustolo d'oro, o una goccia, di quel fuoco lontano
-per estens.: di una stagione o di un mese dell'anno.
. che deriva, per effetto naturale o per necessariaconseguenza, da qualcosa; causato,
3. che dipende dalla volontà o dalla decisione di qualcuno; che è
, qualunque siesi la ragione, dipendente o indipendente da te, non presumere ch'
buommattei, 121: ogni nome è o principale, assoluto e indipendente, o
o principale, assoluto e indipendente, o è derivato e dipendente. 5
sottoposto, nello svolgimento di un'attività o nel modo di comportarsi, all'autorità
faceva, se non dagli ambasciatori spagnuoli, o da persone dependentissime dalla corona di spagna
per te suddito, un uomo libero o dipendente? -per estens.:
mancanza di serventi ed altre girerebbero male o con disordine, perché in gran numero
ragioni di lavoro, per l'ufficio o l'impiego che ricopre o per il
per l'ufficio o l'impiego che ricopre o per il grado che le compete,
dipende dall'autorità di un'altra persona o di un ente; subalterno. baretti
[muli] dai salvatichi nella terza o quarta generazione s'afeanno coi più lodati,
si fanno diversi contrasti: se molti siano o pur uno; s'eterni o fatti
siano o pur uno; s'eterni o fatti di nuovo; s'abbiano principio di
nuovo; s'abbiano principio di tempo o dipendenza di cagione solamente; se ci sia
; se ci sia alcuna quinta natura o s'il cielo sia composto di vari elementi
vari elementi; s'egli sia finito o 'nfinito; s'abbia figura sferica o pur
finito o 'nfinito; s'abbia figura sferica o pur alcun'altra. galileo, 3-1-129
moderna teoria logica dei concetti empirici (o almeno quella che a me par vera
concetti empirici rispetto ai concetti puri o filosofici, e la dipendenza di quelli da
la metonimia] quelli di dipendenza o di connessione qualunque siasi. alvaro, 11-190
con alcuna certezza affermare la etimologia, o vogliamo dire la proprietà di questo vocabulo
dire la proprietà di questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa
proprietà di questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa del mondo
questo vocabulo avere o dependenzia o convenienzia o denominazione da cosa del mondo. cellini
tanta varietà capricciosa di reggimenti, quando una o due forme bastavano a segnar la dipendenza
7. stato di soggezione di uno stato o di un popolo a una potenza straniera
». nella quale, non grave, o soggezione o dependenza continuorono insino a tanto
quale, non grave, o soggezione o dependenza continuorono insino a tanto che i
. -per estens. i territori o i popoli soggetti. b. cavalcanti
intercorreva fra un patrono, un protettore o un signore e un gruppo di sottoposti
una comunanza di molte cose nobili, o una republica. pallavicino, 6-1-88: avea
, per l'ufficio che si ricopre o per il grado che si ha,
qualcuno: dirigere il lavoro di uno o più subalterni. -essere, stare alle dipendenze
di qualcuno: attendere a un lavoro, o a un ufficio, per conto di
fondo, ricercare se l'arte sia, o non sia, e se è, che
. matem. il fenomeno per cui due o più forme sono legate da un'equazione
nevrotico adulto di fronte a immagini paterne o materne. = deriv. da
altrimenti che se la sua fama o la sua vita da quel dipendesse. giov
con essa. michelangelo, i-238: o che l'immaginato e fiero ardore /
debba il poeta innalzare lo stile più o meno, è cosa che dipende bensì anche
, 11-5-80: se per una metà o per meno della metà le discordie sui
di gusto, per una altra metà, o per più della metà, esse derivano
essere subordinato all'accadere di un fatto o al sussistere di una data situazione.
una lingua e in un'altra no, o maggiore in questa e minore in quella
g. villani, 11-3: o fratelli, peroché voi siete preti nel
da queste l'esito dell'opera buono o tristo c'abbia a succedere, ed a
, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio, un affronto a battista
, è somma laude; volere milano, o per voi o per uno che
volere milano, o per voi o per uno che dependa in tutto da voi
dovuto passare in fiandra? per mare o per terra? con armi o pur disarmato
mare o per terra? con armi o pur disarmato? per mare bisognava dipender
debba curare, né considerar come beni o mali, né riporre la sua beatitudine nella
, né riporre la sua beatitudine nella presenza o nell'assenza delle cose che dipendono dalla
, quali ch'elle si sieno, o da veruna forza di fuori, ma solo
ci si volta nel letto. prigione o confino, non è mica star chiusi:
movimenti, nelle azioni, alla volontà o all'autorità altrui. -dipendere da se
se questi innovatori stanno per loro medesimi o se dependano da altri; cioè,
ch'ignobil fora / l'obbligo seco o l'odio. goldoni, vii-1204:
banti, 6-15: non sa se andarci o no, come un giovanotto annoiato che
mia esistenza terrena aveva provveduto l'uno o l'altro, ero sempre dipeso da qualcuno
da leggi, convenzioni, decreti, o altra scrittura, e io con un sol
.]: 'dipetalo'. aggettivo di fiore o co rolla che ha due
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a
2-51: quando si dipingono figure umane o bisogna lasciare nel luogo della faccia un ovale
cavalletto all'ombra di un tronco d'ulivo o dietro il muro del cimitero, e
pitture sopra muro, stuoia, o altro, dove sia stata la superficie coperta
olio, che si cava dalle noci, o dal seme di lino, i quali
i colori con colla di limbellucci, o gomma arabica, o altre simili cose viscose
di limbellucci, o gomma arabica, o altre simili cose viscose e tenaci.
, e serve per dipignere a fuoco, o in ismalto, a olio ed a
ricoprire una superficie con strati di vernice o di altre sostanze coloranti di uno o
o di altre sostanze coloranti di uno o più colori; pitturare, verniciare.
a verde gli scrittoi e simili stanze, o cuoprono i banchi dove eglino scrivono di
almeno qualcuna delle facciate delle case, o chiedergli chi era che le dipingeva.
, come si dipinge tra noi le sargie o simili sorte de panni. menzini,
. -in partic.: tingere o chiazzare di rosso, arrossare (il
) che ne ravvivino i colori naturali o ne sottolineino 1 tratti: truccarsi,
, che iddio l'ha data, o bella o rustica ch'ella sia, ché
iddio l'ha data, o bella o rustica ch'ella sia, ché bella è
lo quale le femmine si dipingono vermiglie o bianche. ariosto, 37-61: ella
il sol dipinge, / ed erba o foglia non si crolla al vento.
bellezza, con la varietà, la vivacità o l'intensità dei colori; abbellire,
, amor?, fraghe odorate, / o l'aurora che 'l dì ne 'ngemma
dì ne 'ngemma e inaura, / o pur quelle rosate / labbra e la
suoi motivi più veri, un atteggiamento o una condizione nel suo significato più profondo
nel suo significato più profondo, un fatto o un fenomeno nei suoi elementi principali;
imperi dove si perde la religione o dove due religioni sono comportate. fed.
poesia è tutto quello che nei tre mondi o regni della natura può dipingersi, imitarsi
genere, per esempio, del padre, o della specie, per esempio, del
specie, per esempio, del padre buono o del padre iracondo, e non dell'
avesse dipinto: ma i più ammutolirono o bisbigliavano di nascoso. monti, x-2-517
aspetto, e soprattutto il comportamento, o a un fenomeno, mettendone in luce
maia materdona, iii-320: questi, o bella istriona, onde tu cingi /
piuttosto informi macchie che bruttano la tela o il legno,... se
si opponga un certo specchio cilindrico, o di altra figura artificiosamente preparata: in esso
lei sol mirar, non questa cosa o quella. l. martelli, 1-96:
: ciò che dentro l'intelletto scrive o dipinge, ella [la lingua] si
compiacciono nella parte di grandi signori o di arditi eroi. -evocare
parini, 212: quale, o dea, / presso all'amata ninfa /
. 17. mutare il colore o l'espressione del viso per la forza
viso per la forza di un sentimento o di un evento (o anche per
un sentimento o di un evento (o anche per malattia, per morte);
dimostra amore. bembo, 1-272: o quanto è dolce, per- ch'amor
tutti si dipingono nella faccia di pallido o di rosso colore. idem, inf.
. stor. esporre al pubblico l'effigie o il nome di qualcuno per pena giuridica
, i-1-73: e cotale compagno fattore, o vero discepolo, che a rendere la
per alcune volte t'addiverrà avere attignere o dipignere in carne, massimamente colorire un
, massimamente colorire un viso d'uomo o di femmina. -dipingere un inferno
giorno in su come l'ha cominciato, o la caverà qualche anima dello inferno o
o la caverà qualche anima dello inferno o del purgatorio, o vero di sotto
qualche anima dello inferno o del purgatorio, o vero di sotto terra, che so
.). aretino, 8-201: o voi sete la sufficiente dipignitrice con le
di sostanze colorate (con intenti artistici o senza). fra giordano,
. 5. spalmato di una o più sostanze colorate, variamente disposte;
cioè: - « dio ti percoterà, o parete imbiancata ». -quasi volessi dire
su 'l quale è un'insegna gentilizia o una madonna che potrebbe parere anche robbiana
da una sostanza colorata, per immersione o cottura; tinto. simintendi, 1-135
lupi, / e gli orsi informi, o la dipinta lince. guerrazzi, 6-11
di sostanze che facciano risaltare 1 tratti o ravvivino i colori (il viso o le
tratti o ravvivino i colori (il viso o le sue parti); imbellettato,
, così dipinte, così screziate, o come statue di marmo, mutole e insensibili
marmo, mutole e insensibili stanno, o sì rispondono, se sono addomandate, che
mai nulla nobile matrona, di seta o d'oro vestita, o dipenta la
, di seta o d'oro vestita, o dipenta la faccia? boiardo, 2-20-13
. -anche con riferimento al corpo o a parti del corpo: tatuato.
delle unghie dipinte di rosso, di scarlatto o di vermiglio. 9. di
e gradevole per tinte belle, vivaci o delicate; intensamente o leggiadramente colorato;
belle, vivaci o delicate; intensamente o leggiadramente colorato; variopinto. dante
. tolomei, i-87: finalmente non fia o arte nobile, o bella disciplina,
finalmente non fia o arte nobile, o bella disciplina, che dipinta con le parole
parini, 275: tu vedi, o caro, / per me dipinti i mali
malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo scorrervi
rilievo, in tutta la sua importanza o evidenza o verità. dante, par
in tutta la sua importanza o evidenza o verità. dante, par.,
e colora per causa di uno stato o di un fenomeno fisico o spirituale, di
uno stato o di un fenomeno fisico o spirituale, di un sentimento; che
respose: rimovete da'vostri cuori, o troiani, ogni paura. petrarca, 36-13
dipinto: ricordare, per la vivacità o la freschezza dei colori o per la
la vivacità o la freschezza dei colori o per la grazia dei tratti, certe figure
dipinto pare. pulci, 24-68: o ulivier, tu non invecchi mai; /
, la questione è certamente mal posta o oziosa. -neanche dipinto: nemmeno
colorate, a esprimere la propria fantasia o, più semplicemente, a rappresentare persone
el rinegato cane gherardo da fratta. o nobile uggieri, va, toma alla battaglia
pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse.
dipintura, acciocché il color bianco, o rosso si mostri più bello; così
vi furono tratte schioppettate, a prova o a disprezzo. bazzero, iv-91:
pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse. pallavicino
fare, e nella guerra il principe o la republica che la fa.
umani, ch'è 'l mondo civile, o sia il mondo delle nazioni; il
riduzione con sodio in alcool amili co o stagno e acido cloridrico
per distillazione del picolinato di rame o per riscaldamento a 300° della piridina con
si rinviene, in cristalli prismatici allungati o aciculari, nei calcari metamorfici del gruppo
trovasi in piccioli prismi di color bianco-grigio o rossiccio, riuniti in fasci, dura sufficientemente
da un catarro dell'orecchio medio o del labirinto (e si mani
a forma di forcella (> o <), che dai grammatici alessan
nervo facciale: diplegia facciale, o dei due arti superiori: diplegia bra
superiori: diplegia bra chiale o dei due arti inferiori: diplegia crurale o
o dei due arti inferiori: diplegia crurale o paraplegia), provocata da lesione
elettr. dispositivo che consente la ricezione o la trasmissione simultanea di due serie indipendenti
simultanea di due serie indipendenti di segnali o messaggi su di una stessa linea (
una stessa linea (in telegrafia) o su di una stessa antenna (in
senato in età repubblicana, dall'imperatore o dal prefetto in età imperiale, per
prefetto in età imperiale, per salvacondotti o congedi ai veterani (ed era scritto
) e comprovanti la concessione di diritti o di privilegi; l'atto stesso (
del principe, rilasciate ad un inviato o corriere diretto a'magistrati delle città poste
, dell'autorità pubblica, di accademie o di altri organi, in cui è data
4. attestato rilasciato da un'università o da un altro istituto superiore (o
o da un altro istituto superiore (o anche da istituti di istruzione secondaria e
a coloro che hanno conseguito gradi accademici o compiuto un corso di studi. -nel
'diploma'una patente che da alcuni collegi o università si dà a coloro che prendono
che un'arte bisogna impararla, bene o male. siete padroni di scegliere:
problema era di resistere fino alla licenza o al diploma o alla laurea.
resistere fino alla licenza o al diploma o alla laurea. diversità di caratteri
* conservati 'nelle lingue moderne, o * ricuperati 'per mezzo della letteratura,
la cognizione de'trattati fra diversi principi o repubbliche. torti, xix-4-890: i
che la l'ho rotta tranquillamente o diplomaticamente, come vuoi meglio. bonsanti
, prese una spazzola e dette due o tre colpi sulle spalle del cavaliere giustino
diplomaticamente 'si dice di quei manoscritti o documenti che sono copiati o stampati testualmente
quei manoscritti o documenti che sono copiati o stampati testualmente, senza nulla mutare,
appellano certi caratteri propri di quella età o, a dir meglio, di quelle
, cercando chiarezza anziché precisione diplomatica o cancelleresca. 3. che riguarda la
che risiedono come ambasciatori, inviati, o simili, presso di un qualche sovrano
simili, presso di un qualche sovrano o di una repubblica. botta, 5-517:
, accorta, fine, delicata, o anche prudente, riservata, rigida,
, e a chiamare compromessi deplorevoli, o « diplomatizzamenti », l'effettivo e
è... già di diplomatizzare, o far sistemi di finanze; l'unica
voler diplomatizzare in parigi lo facesse manin o lo facesse altri noto, io benedirei e
si chiama? che ha almeno sei o sette lavoranti... -ah, ma
di cui si serve ciascuno stato (o, in genere, ciascun ente avente
alta cosa che non le tragedie mie o le altrui. foscolo, xvii-319:
che si trova nella fase diploide, o che in tutta l'ontogenesi è diploide
cui si veggono gli oggetti semplici una o più volte raddoppiati. tramater [s
sittxóo; 'doppio 'e o cò|i. a 'corpo '.
con pinne pari e simili a palette o filiformi, bocca priva di denti, scheletro
.]: 4 dipo ', famiglia o genere di quadrupedi, dell'ordine de
. sistema costituito da due masse elettriche o magnetiche puntiformi, di uguale carica e
2. andare a spasso (per svago o diletto, in modo ozioso, senza
piacevolmente (godendo dell'amenità del luogo o della compagnia o intrattenendosi con i propri
dell'amenità del luogo o della compagnia o intrattenendosi con i propri pensieri).
13-i-516: quante volte qui seco, o sacre dive, / veniste a diportarvi e
[cigni] nel mezzo del fiume o accanto le verdi ripe, il sole
29: s'ella sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile
sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile barone, porrà considerare
. galeazzo di tarsia, ix-655: o felice e di mille e mille amanti
, 7-5-39: che fusse qualche gentildonna o persona di gran lignaggio, che andasse a
se avveniva che per le tacite selve o lungo i flebili ruscelli io andassi a
mezzogiorno flagellava da aguzzino la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini,
aguzzino la campagna rasa o il fiume o il mare. panzini, iii-160:
veicoli, che vengono usati per gite o per passeggio. baldini, i-604:
che è causa od occasione di svago o diverte. -anche di persona: chi costituisce
me partir ier la lasciai! / o dolce bene, o caro mio diporto,
la lasciai! / o dolce bene, o caro mio diporto, / o bella
bene, o caro mio diporto, / o bella donna a cui io mi donai
donna a cui io mi donai, / o dolce anima mia, o sol conforto
donai, / o dolce anima mia, o sol conforto / degli occhi tristi fiumi
vedere chi uscisse ultimo a galla, o correvano sulla sabbia per stabilire chi avesse
, « di animale da tiro o da diporto? ». bocchelli, 3-81
dei loro piccoli poderi, per versarlo o darlo in lavoro a chi è senza guadagno
si trova ai margini, quasi estraneo o appena tollerato. alvaro, 5-197:
11-iii- 1085: di questa spezie, o di questo genere almeno, è la
questo genere almeno, è la dipsade o 'l ramarro: di essi si scrivono molte
di piante erbacee dicotili simpetale (annue o perenni), dell'ordine rubiali,
: vi appartiene il dipsacum fullonum o cardo dei lanaioli, molto diffuso nei
ingegnosi, che depongono l'uovo sopra o dentro il tenero ramicello o cima della pianta
uovo sopra o dentro il tenero ramicello o cima della pianta, dal quale il
lacerati distilla, come que'del dipsaco o labbro di venere. tramater [s
, con foglie peripennate, fiori violetti o rosei, molto grandi (e dai
cinque sepali, cinque petali, cinque o più stami; il frutto è una noce
del calice si sono sviluppati in due o più ali che favoriscono il trasporto
resine, di altre si utilizzano i semi o il legno). =
per avventura questi concetti un panegirico, o più tosto una dira inverso lutero?
sradicamento delle piante che risultino troppo fitte o troppo accostate, al fine di rendere
e), tr. rendere rado o più rado, meno fitto; sfoltire (
serotini si voglion diradare i pomi, o frusti, se troppo fusser carichi,
... le farai lavorare al piede o con marra o con vanga, e
farai lavorare al piede o con marra o con vanga, e diradarle da piedi,
tanto nettare e diradare (lasciando solo tre o quattro messe per pianta) le più
/ securamente, diradando i rami / o soverchi o morenti. d'annunzio, v-1-741
, diradando i rami / o soverchi o morenti. d'annunzio, v-1-741: riguardava
far strage. savonarola, 7-i-120: o cittadini cattivi, voi acconsentite al male
figur.: e si riferisce alle tenebre o alla nebbia dell'errore, dell'ignoranza
adopera mai una parola, che muova o diradi quei veli. 5. figur
compiere con minore frequenza un'azione abituale o consueta; cessare a poco a poco un
quasi per conseguente, diradi l'uso o lo dismetta spesso per alcun tempo:
tra qualche spazio, dal medesimo, o altro secolo, o almanco dagli scrittori,
dal medesimo, o altro secolo, o almanco dagli scrittori, son ripigliati alla
un figlio di quattordici anni che, o sarebbe stato inviato a roma presso la famiglia
la quale avevano diradato le relazioni, o ricoverato in un ospizio di orfani.
, telefonami tutt'al più una volta o due alla settimana. -far divenire meno
particella pronom.). farsi rado o più rado, divenire meno fìtto, meno
vitelliani senza capo, ciascuno da suo impeto o paura spinti o ritirati. alfieri,
ciascuno da suo impeto o paura spinti o ritirati. alfieri, 1-298: quand'ecco
col padre ad un viaggio / di du'o tre anni: ecco un partito in
si diradano o restano confinate tra gli eruditi, e si
mi diede una sensazione di aurora o come d'un diradare di nero, o
o come d'un diradare di nero, o come d'un rientrare nel tempo mio
diradare), agg. reso rado o più rado; divenuto più rado; sfrondato
i due terzi della piazza rimangono solitudine o campagna da seminare. p. verri,
l'elefante] gli alberi co 'l dosso o li torce co i denti. diodati
; eliminare. compagni, 2-22: o messer gerì spini, empi tanimo tuo
e solo può essere diradicata quando tutti o i molti non la vorranno e non
di terra quegli che volesse tradire lo 'mperio o per fatti, o per parole,
tradire lo 'mperio o per fatti, o per parole, o pur che 'l pensasse
per fatti, o per parole, o pur che 'l pensasse. cavalca, 11-48
'nsidie ovvero agli andamenti delle bestie disposto o chiuso, e difeso dal nocimento della
luogo dove la vite dee esser trita o questo sarà fatto immantinente, o nel
trita o questo sarà fatto immantinente, o nel primo anno presso alla vite, la
tr. ant. levare dalla ragna (o rete per prendere uccelli). -
diramavano per certi ripia- netti figurati essere o prati od ortaglie. d'annunzio,
diramando in loro le sue qualità buone o ree, si rende difficilissimo a separarsene
il re cristianissimo in tali strettezze avesse o voglia o vigore di diramar le forze
cristianissimo in tali strettezze avesse o voglia o vigore di diramar le forze in italia
uffici di 'mandare, spargere'un ordine o un rescritto, è dai puristi giudicato
origine e dilungandosi, distendendosi in due o più derivazioni: fiumi, strade, vene
in quella parte dell'isola saicocu, o come altrimenti la chiamano, seimo,
onofri, n-68: albero che dirama o gemma chiusa / nella càpsula molle. montale
umane, di due spezie, cioè o fisica o morale; e queste due
di due spezie, cioè o fisica o morale; e queste due spezie dipoi
e divisero in tempi a noi più prossimi o di cui ci restano più monumenti e
chiesa di cristo si sono diramate o più tosto disgiunte diverse sette. carducci,
: aver diffusione, aver dato origine o essersi prolungato in situazioni, condizioni,
nucleo principale ne dipendono in mistura più o meno completa.
262: di questa troppo diramata gente quattro o cinque branche trovasi ch'erano a verona
. lastri, 1-1-163: quella diramatura o potatura [delle siepi] dee farsi
viti, con tutte le loro diramazioni o, come i contadini le chiamano, femminelle
. per estens. il distribuirsi in canali o bracci o terminazioni minori (un corso
. il distribuirsi in canali o bracci o terminazioni minori (un corso d'acqua,
anatomie che dimostravano il circolo del sangue o le diramazioni dei nervi. g.
senso concreto: ciascuna delle varie parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si
: ciascuna delle varie parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si dipartono da
parti o sezioni o ramificazioni che derivano o si dipartono da un centro più 0
, cioè al nostro amor proprio, o sia al desiderio della nostra felicità.
il trasmettere, lo spedire a più persone o uffici, invio (di inviti,
diraspatura, sf. agric. separazione totale o parziale degli acini dell'uva destinata
della propria razza; mutare in meglio o in peggio, nell'aspetto fisico,
nei costumi, rispetto alla propria stirpe o famiglio. 7. nelli,
allora pareva dirazzasse, anziché finir tisico o venir su malaticcio e anemico, diventava
t agg. mutato in meglio o in peggio rispetto alla propria stirpe o
o in peggio rispetto alla propria stirpe o famiglia. cantù, 12: ritirarmi
si suole porre il segno delle virgolette o di un trattino). cielo
può parlare dimolto, e dir poco o niente. nievo, 1-378: « a
medico, e diceva che un giorno o l'altro voleva dirgliene quattro.
perciò che neente vale trovare, ordinare o aconciare le parole, se noi nolle ritenemo
ci 'nde ricordi quando volemo dire o dittare, sì dice tulio che è memoria
movo, infra me stesso / dico: o nerina, a radunanze, a feste
6-66: are'ti io fatto oltraggio o violenzia, / che tu sospiri sì?
. pascoli, 587: ma dimmi, o madre, dimmi almeno, i se
cruda e smorta, senza un riflesso o un livore di luce, senza un
luce, senza un petalo di fiore o un filo d'erba che galleggi tenero
da dire. 4. all'inizio o al termine del discorso diretto (o
o al termine del discorso diretto (o anche incidentalmente): soggiungere, proseguire
converrà chè tu ti nomi, / o che
, vale come energica formula di presentazione o di avvio, o indica e sottolinea
formula di presentazione o di avvio, o indica e sottolinea la continuazione di un
discorso, di un argomento precedente, o anche serve a riprendere vigorosamente il filo
vigorosamente il filo dopo un'interruzione, o a dare precisazioni; inserito nel corso
del periodo, sottolinea con maggior forza o intende imprimere maggior chiarezza a quanto
, e digli se io debbo guarire o no. dante, purg., 14-25
dimmi: d'amore / favilla alcuna, o di pietà, giammai / verso il
à furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. dice
/ prima che l'abbia in vista o in pensiero, / e sé rivolge
3-14: e sì te digo, o alto inperatore, / reguarda bene quelo che
simile / alle mosche, importunacelo; o va'e sappilo. / -i'noi facevo
/ dir se sien gigli in cielo o stelle in terra. baretti, 1-45:
non so s'io mi dica più nobile o cristiana indifferenza. rajberti, 2-115:
teatrale (le battute di un'opera drammatica o 1 testi di arie musicali).
, descrivere con efficacia (a voce o per scritto, in prosa o in
a voce o per scritto, in prosa o in rima); manifestare per scritto
dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la
scarso peculio. carducci, 690: o nonna, o nonna! deh com'era
. carducci, 690: o nonna, o nonna! deh com'era bella /
giordani, i-12: prima diremo delle terme o bagni, dei quali non è certamente
24. rappresentare (attraverso strumenti artistici o letterari), esprimere sentimenti (per mezzo
di 'sì *. petrarca, 332-68: o voi che sospirate a miglior notti,
notti, / ch'ascoltate d'amore o dite in rime, / pregate non
. -assol. esprimersi (verbalmente o per scritto) con proprietà, con
, titolo; attribuire qualità (positive o negative); denominare, appellare,
cemo uomo virtuoso che vive in vita contemplatica o attiva, a le quali è ordinato
/ e non è chi l'accusi o chi 'l riveli, / dunque tutti son
credevo che fosse un nome come vigliacco o vagabondo e rispondevo per le rime.
; servirsi (di determinate forme verbali o parole). giamboni, 7-125:
): quantunque il mio sostentamento, o conforto che vogliam dire, possa essere
movimenti; e se l'abbian propio o pur s'elle sian fisse ne l'orbe
elle sian fisse ne l'orbe, o giro che si dica. magalotti, 22-57
la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. 27. manifestare un'
un'opinione, fare apprezzamenti (positivi o negativi) a proposito di persone,
fu battezzata per claudia, e, voglia o non voglia, toccò allo zio esserle
dignitario del sultano, idraulico del divano o altro di simile. 28. commentare
soderini, iii-54: di modo che, o guardando per un verso o per l'
che, o guardando per un verso o per l'altro, tutti si dichino insieme
: ciò che vi si rappezzerà, o vi si rannesterà, non si dirà
dire il vero: con valore concessivo, o accompagna un'affermazione che può riuscire
di censura. magalotti, 9-1-183: o come diavolo! la prima volta non
enno nuove cattive d'avere a pagare o andare in prigione. -che dirà il
', il terzo 4 frutti marci, o fracidi ', che io mi voglia
,... dato in premio, o in preda, che si debba dire,
: sostituisce il nome di una persona o di una cosa che non si vuole pronunciare
dante, purg., 23-97: o dolce frate, che vuo'tu ch'i'
quando voi non mi amavate, o prima ch'io vi scrivessi, o prima
o prima ch'io vi scrivessi, o prima di ricevere la vostra prima lettera
nel discorso, quando vengono riferite parole o locuzioni di uso comune o in generale
riferite parole o locuzioni di uso comune o in generale ben conosciute. sassetti,
interposti nel discorso, hanno valore dichiarativo o disgiuntivo. boccaccio, dee.,
): quantunque il mio sostentamento, o conforto che vogliam dire, possa essere
4 dar che dire alla brigata'è fare o dire cosa, mediante la quale la
lo zendado d'una danzatrice orientale, o piuttosto il velluto d'una occidentale.
valore rafforzativo. fagiuoli, 1-5-332: o di casa, dico! -interposto in
-dire, non dire: essere favorevole o contraria la sorte. d.
anch'essi. -dire a qualcuno o in qualcuno (una sopra- scritta)
comperasi da brunello; disse in rotino o in ciangherino beccanugi. lettere e istruzioni
male, dir cattivo: avere buona o cattiva fortuna. novellino, 65 (
per farci chetare. -dir bene o dir male a qualcuno: rivolgergli parole
male a qualcuno: rivolgergli parole cortesi o villane. cavalca, il-n: grande
sappiamo se quivi si vendon cavalli, o se si può dire in su qualche bella
alcuno ufiziale, cancelliere... o altro ministro che interverrà in tale incanto,
per alcuna cosa che vi sia necessaria, o che a lui s'aspettassi l'intervenirvi
s'aspettassi l'intervenirvi, per sé o per altri dirvi su, o partecipare
per sé o per altri dirvi su, o partecipare in modo alcuno.
-dirsi, dirsela molto, poco o punto: essere in buona o cattiva
poco o punto: essere in buona o cattiva armonia, confarsi. b.
quando si riferisce un fatto straordinario, o proferendo minacce. fagiuoli, 1-6-56
fagiuoli, 1-7-312: guai all'impero o regno / ch'io tolgo per nemico
men che non si dice, sperdeva o rompeva ogni mobile. -lasciar dire
dice che c'è dato: aguti o ferri? -non dir nulla:
, 1-70: non sa che si dica o che si faccia, / tutto avvampato
a. pucci, ix-381: o lass'a me, tu m'hai sì
: nemmeno io sapevo che mi dire o mi fare vinto da ima diversa soggezione
l'impressione prodotta da un avvenimento, o la qualità di qualche cosa.
astenere [dal re cattolico], o, per dir meglio, più facili ad
dire: perché già non potrà farsi, o sarà tardi. verga, ii-18:
i-279: potevo presentarmi a qualche fabbrica o a qualche ufficio? cercare un'occupazione provvisoria
? cercare un'occupazione provvisoria come operaio o come scrivano? era presto detto:
per revocare quanto si è affermato, o per avvertire chi ascolta a non tenerne
modi attenuativi di ciò che si dirà o di ciò che si è detto.
a'pittori sia la 4 iconologia ', o vogliam dire le immagini del ripa;
vogliam dire le immagini del ripa; o qualche altra simile leggenda. -venire a
4-377: non se n'è parlato, o non cosa che venga a dir nulla
del- l'eloquenzia hae fatto più bene o più male agli uomini ed alle cittadi
recata al mio dire non mi par vana o presuntuosa. d'annunzio, v-1-236:
in poesia; lo scrivere in prosa o in versi; scritto, componimento poetico
di chi offre suggerimenti, consigli diffìcili o impossibili da mettere in atto. bettinelli
, tu non potrai mai fare figura, o vuoi ignuda 0 vuoi vestita, con
oprando, / mercé chiesero e pace, o dive o dire, / che
chiesero e pace, o dive o dire, / che si fosser l'alate
. cavalcanti, xii-1-205: quando con vento o con fiume contende / assai più si
[ticone] di dimostrare la chioma o barba della sua cometa essere stata sempre
altre terre del comune di firenze, o a esso comune accomandate, che '
, che 'l comune di pisa o nella guerra o innanzi la guerra per
'l comune di pisa o nella guerra o innanzi la guerra per eccitarla, o
o innanzi la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese,
la guerra per eccitarla, o direttamente o per indiretto avesse prese, ed e
maestà danno si faccia, / tardi o per tempo mai farà vendetta. sarpi,
l'impedire in qualunque modo, direttamente o indirettamente, il corso delle cause della
sontuose dei dintorni, prendendole in affitto o acquistandole direttamente, e dove vivevano realizzando
di sventura dovessero venirle comunicate, direttamente o indirettamente, da lui. alvaro,
latino direttamente, e con poca, o niuna mutazione di quel che trovisi tra'
s'incontrava nessuno: la gente era o nelle case a guardarle, a far
a far fagotto, a nascondere, o per le strade che condu- cevan direttamente
né la chiesa può pretendervi la supremazia o dargli essa l'autorità, come quella che
presso a principi e desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi
desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi quanto può di
dimandare spesso diretta- mente, ma cerchi o aspetti occasione di porle e introdurle con
direttamente proporzionali sono quelle che crescono tutte o scemano in proporzione. 9
più breve su una parete di roccia o di ghiaccio per raggiungere la vetta.
il conseguimento; e può essere emessa o da una pubblica autorità, civile o
o da una pubblica autorità, civile o ecclesiastica (e allora ha natura di norma
natura di norma giuridica pubblica), o da una persona privata nel suo ambito
natura di precetto giuridico privato), o da un centro di potere sociale (
potere sociale (partito, associazione padronale o sindacale, gruppo di pressione, ecc.
che si segue in una determinata circostanza o in una specifica attività; condotta che
è ancora in fasce, in embrione, o si esplica disordinata- mente, a suo
'. 2. proprio della direzione o di un direttore; che fa capo
che in un'impresa, in un ente o nell'amministrazione statale, hanno la qualifica
controllo su altri uffici a esso subordinati o sulle persone appartenenti a un dato organo
appartenenti a un dato organo, ente o istituto in genere. -sostant. comitato
pascoli, 791: ti vidi, o giorno che dalla grande orsa / inopinato
puote errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore.
malo obietto / o per troppo o per poco di vigore. / mentre ch'
3. che procede diritto, senza deviazioni o soste, spedito, veloce, rapido
del papa obbligate, chi per modo diretto o indiretto venisse contro a privilegio ed immunità
tesori per ogni via che possono, diretta o indiretta, ac- cioché tanto più pieni
compagna che si sceglie rinnoverà, peggiorando o migliorando, la propria razza nei figli
una compagnia napoletana diretta da un figlio o da un nipote dello scarpetta famoso,
economia interamente diretta, dittatoriale di sinistra o di destra. -figur. baretti
conseguentemente non ammette la qualificazione di bella o difettosa, poiché non è diretta da una
ragione sensibile di preferenza, ma fluisce o dalla costituzione dei primi elementi della lingua
costituzione dei primi elementi della lingua, o dalle circostanze che decisero della sua origine
circostanze che decisero della sua origine, o dai motivi incogniti e forse capricciosi che
contemplato: quello dell'inettitudine al matrimonio, o diciamo pure incapacità, d'uno dei
né a lui per alcuna causa diretta o indiretta, né ad alcuno de'suoi
, né ad alcuno de'suoi principi o soldati, né ad alcun altro per lui
: le arti ricevono dunque immediatamente o mediatamente un'influenza più o meno diretta dalle
immediatamente o mediatamente un'influenza più o meno diretta dalle cause naturali che fanno
tutto quello che le dispiace, vituperato o taciuto. de sanctis, 7-8: manzoni
perché non l'ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel
ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel popolo, e
, 11-187: i sindaci furono o diretta emanazione della nuova classe nata
classe nata dalla reazione antiliberale, o nella maggior parte dei casi furono
nulla, né ad ambasciate dirette o indirette, né alle reminiscenze. leopardi,
risultante dai soli reali rapporti delle cose o per una esperienza diretta dei fatti 0
hanno spesso un altro accessorio di favore o disfavore, d'approvazione o di biasimo