dare alla scolaresca lezioni pubbliche di morale o di metafisica. lanzi, i-291: ne
un calcolo, un computo, linee o figure geometriche). galileo, 3-1-35
. redigere, scrivere (in un luogo o in un giorno determinati).
(colpe), apporre (a biasimo o a lode); esprimere. giamboni
lor colpe; e quale è questa o quella, / tal le dà sito,
in gerusalemme non più di otto dì o dieci, tornò a cesarea, e dietrogli
gran voci. segneri, ii-38: o che singhiozzi dovrà dare allor'egli per la
che nacque non so se in cordova o in catalaiud) fra i poeti spagnuoli
ipp. nelle scommesse delle gare ippiche o sportive in genere, offrire agli scommettitori
offrire agli scommettitori un dato cavallo (o un dato atleta, o una data
dato cavallo (o un dato atleta, o una data squadra in gioco),
se stesso, cercare a proprio vantaggio o profitto (equivale al verbo che si
frutto che l'uomo in questa vita avere o guadagnare possa, si è darsi pace
che t'importava egli che facessero bene o male? tu ti davi troppo impacci
). unito alle prep. a o da (a volte taciute o sottintese
a o da (a volte taciute o sottintese) regge proposizioni finali o consecutive,
taciute o sottintese) regge proposizioni finali o consecutive, e assume il significato di
/ che s'io non l'ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che
/ quando ecco i tuoi ministri [o amore], i'non so donde,
dello speziale debbe... avere o orto o terrazzo, dove dia il sole
debbe... avere o orto o terrazzo, dove dia il sole. fagiuoli
che dando in mezzo pe'nemici, o more, / o bisogna, che 'ndietro
mezzo pe'nemici, o more, / o bisogna, che 'ndietro si ritiri.
, verificarsi (per lo più casualmente o all'improvviso). -darsi il caso:
/ che si dà a tutti, o alla maggior parte / de'giovani, che
, 3-5-297: non vi era giro o movimento di cieli che gli potesse sfuggire dagli
esterna con quelle oggimai scoperte interne superficie o vuoti ulcerosi. foscolo, v-104:
/ che vien, d'un'ora o due pensi d'uscire; / allor che
stettono in contesa tra loro, di darsi o di difendersi, con grande paura.
ai veneziani. pulci, 17-47: o cavaliere, / io mi t'arrendo
quel pregar la nube aperse / (o fosse caso o pur la tanta fede)
la nube aperse / (o fosse caso o pur la tanta fede), i
co'gatti forse ti se'dato, / o con la scimia? 62.
. busini, 1-55: pandolfo, o temendo, o pure volendo seguitare in
1-55: pandolfo, o temendo, o pure volendo seguitare in quella sua insolenza
, per predare, dando nelle trombe o ne'comi, chiamano gli altri che
farlo in dieci volte. -dare o darsi addosso a qualcuno: assalirlo,
per fortuna di mare dànno a traverso o vero arrivino sbandate. -sbagliare.
, al quale dava di rimbambito, o quasi sbandito, stando fuor tanto. rosa
ci dette dentro col becco due volte o tre, senza poterne cavar nulla.
e prolungato; fare una cosa (o mettersi a farla) con impeto,
ed io non mangiassimo più di due o tre cucchiaiate a testa; ma gli altri
cozzo / in cosa che il molesti, o forse ancida. possavanti, 4:
piglio, e fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave. petrarca, 331-18
9-632: osservatori / di chiunque passa o dà d'intoppo in essi. redi,
, 1-62: non si vanno i leoni o i tori in salto / a dar
giovanastro che desse dietro alle donne, o una donna che si lasciasse andare a più
quadri che sembrano pagine di qualche primitivo o barbarico alfabeto. -uscir fuori,
è in quiete, e co'movimenti o contorcimenti non gli fa dar fuori,
. -dare nel freddo: dare o fare cose senza spirito, senza vivacità
cose senza spirito, senza vivacità, o anche senza utilità, senza scopo.
nulla di qualche cosa: importarsene poco o nulla. sacchetti, 48-147: seranno
oltre l'arroganza del denaro che dànno o promettono in mercede, hanno per giunta
una di queste voci nuove a loro, o che hanno più d'un significato,
, propendere verso uno stato d'animo o un difetto, una manchevolezza, un'imperfezione
, 277: mandargliene un diamante o un rubino, che se ne trova costà
appiattati fra gli scogli o nella sabbia o in fondo agli abissi;
. letter. liberare un albero (o un bosco) dai polloni inutili e
, sf. ripulitura di un albero (o di un bosco) dai polloni inutili
di un bosco) dai polloni inutili o dannosi. carena, 1-60:
s. bernardino da siena, 899: o fuoco di dio, come non discendi
poco si dibuccino, e il lor sugo o con vino o con isciroppo lassativo si
, e il lor sugo o con vino o con isciroppo lassativo si bea, purgano
dibucciando di lor mano / rannerino, o lentisco, od altro legno, / e
: il suvero... ogni terzo o quarto anno si lieva dal suo arbore
22: nella pecorina tu puoi disegnare, o vero dibusciare, collo stile detto,
asciutto e spolverato in forma di polvere o di vernice da scrivere. milizia, ii-329
dicariòfito, sm. bot. la generazione o la parte del micelio degli ascomiceti o
o la parte del micelio degli ascomiceti o dei basi- diomiceti con cellule binucleate,
si forma solo, rispettivamente, nell'asco o nel basidio. = voce
assolutamente riportare dai rispettivi uffici dicasteriali, o dai ricettori più vicini al luogo ove
periodici popolari, ii-177: sì, o signori dicasteriali, voi siete i continuatori
l'altro gran cancelliero; l'uno senatore o presidente, l'altro ministro o consiglierò
senatore o presidente, l'altro ministro o consiglierò di questo, di quello e di
loro spedizione, negozii di momento; o ciò che suol dirsi ministero. l'origine
, e in tutti, bene o male, si giudica, il vocabolo non
: per impedire le assenze dagli uffici o dicasteri pubblici, i nostri padri usarono
presentemente con questo vocabolo intendesi qualunque ufficio o luogo ove trattansi i pubblici affari. e
per estens. destinato a onorare divinità o persone (piante, animali, oggetti
nella locuz. aver dicatti (o dicatto): essere contento, ritenersi
tue bacheche broccati d'oro, velluti finissimi o per 10 meno damaschi, ora hai
= deriv. dall'ingl. dike o dyke * fossa, diga '.
dicchi / stavan contro i gran letti; o di pignone / audace armati, spaventosamente
. d'annunzio, i-807: o voi che dentro l'urna sepolcrale /
voi che dentro l'urna sepolcrale / o ne la terra grassa riposate, / ditemi
e grande, del mese di dicembre o di gennaio, che son pel freddo
, / da non cader per luglio o per dicembre, / di che son sparse
non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e tosco.
. locuz. qualche dicembre: un giorno o l'altro, alla resa dei conti
brumosa della sera decembrina, fermarsi tre o quattro volte in mezzo a una fiumana
. genovesi, 1-i-17: della diceosina o sia della filosofia del giusto e dell'
diceràtide, sm. (anche dicèrati o dicerati, sm. plur.)
dicono le cose che sono es- sute o che non sono essute, come se essute
quella diceria ch'è fuor de la tragedia o de la comedia) è la prima
d. bartoli, 15-1-83: una diceria o predica, null'altro che semplicemente recitata
esprima con poche parole, siccome canzone o diceria è un trovato che si esprime con
punto curare il suo decoro; / o mentre in una lunga diceria / strignere
. ora vale: discorso, pubblico o no, prolisso, stucchevole, disadorno o
o no, prolisso, stucchevole, disadorno o soverchiamente ornato. 6. voce
vale anco voce che si fa correre o si lascia correre, non piacevole o non
o si lascia correre, non piacevole o non favorevole a taluno; tra la
farebbero insieme anche il ritorno. / « o dunque c'è la diceria, che
sparse altre voci, tutte assai tristi: o addirittura disgustose. che fosse iracondo,
, maldicenza. lacopone, 30-21: o falso relioso, or me responne, /
accomunandosi con gli scrittori avanti a lui, o lasciandosi trasportare dalla diceria universale, parla
ant. e letter. opera letteraria o scientifica scritta o stampata (o anche una
letter. opera letteraria o scientifica scritta o stampata (o anche una parte della
letteraria o scientifica scritta o stampata (o anche una parte della medesima);
e se la ristampano con lor dicerie o senza. 9. ant.
a pena me ne piace una o due diceriuze; e veggo che io
. giusti, ii-425: io venerdì o sabato sarò costà dicertissimo. cicognani, 2-81
* dicervellarsi '. ferirsi nel capo, o dar di capo in checchessia, e
del notariato. -anche di qualità o atti negativi. g. de'bardi
di essere vero vecchio, mentre non dice o crede che oggidì più de già si
un uomo fu un evangelista della civiltà o incaricato di esprimere tutto il sentimento di
effetti giuridici (emesso dall'autorità giudiziaria o amministrativa); la stessa sentenza o
o amministrativa); la stessa sentenza o decreto che contiene detto provvedimento; dichiarazione
, è strana mozzicatura, è inutile; o perché dunque non gli si dà l'
nella loro dottrina, di correggerlo; o se vi fosse bisogno di maggior dechiara-
con altri giornali quanto con fatti che o correggano o dichiarino gli atti loro. soffici
giornali quanto con fatti che o correggano o dichiarino gli atti loro. soffici,
la morte debba esser la nostra cognizione o la scienza, quando non vedremo iddio quasi
quando non vedremo iddio quasi in ispecchio o in enigma, ma in altro modo;
: se dintorno il detto voto fusse o dubbio alcuno o difetto accaduto, potevano
dintorno il detto voto fusse o dubbio alcuno o difetto accaduto, potevano, anzi devevano
dichiarate infra i sette giorni del convito, o lo rinvenite, io vi darò trenta
è spesso seguito dal compì, predicativo o da una proposizione dichiarativa). -
verità, e dichiara eretica non questa o quella proposizione solamente, ma la libertà
troppo grande distrazione di mente nell'orazione o nell'officio divino, dico che sarebbe
una legge, con una sentenza, o comunque con atto d'autorità).
: se poi... fosse tenuto o no a rifar la valuta di esse
rifar la valuta di esse pescaie, o a ricompensarne la rendita, per non
assumerle solea esprimersi col termine d'intimarle o di denunziarle. cesarotti, ii-304:
si debbano presto ad ogni modo dichiarare o amici suoi [del valentino] o
o amici suoi [del valentino] o loro [degli orsini]. bembo,
: spignendo in savoia di presente quattro o cinque mila svizzeri, per far quel
mila svizzeri, per far quel duca o per volontà o per forza alle voglie loro
per far quel duca o per volontà o per forza alle voglie loro declinare e
stile epistolare e nelle dedicatorie. o. rucellai, 3-139: vaglia per fine
-ant. seguito da una proposizione dichiarativa o interrogativa indiretta. sarpi, i-145:
i-145: per le cause allegate dal nuncio o per altrui suoi rispetti, non si
suoi rispetti, non si dechiarò se assentisse o dissentisse al colloquio. g. bentivoglio
-in partic.: mostrarsi politicamente favorevole o avverso a una persona, a un
dichiarar da chi tieni, se da dio o se dal mondo, ed io ti
sfidando proponeva una questione di due casi o dubbi d'amore, invitando lo sfidato a
lo sfidato a dichiararsi per l'uno o per l'altro. -confessarsi innamorato
. / s'incanti tutto solo, / o strisci, brancoli, persista cupo,
della reina si leverebbe dalla sua ostinazione o per timore o per amore. beccari
si leverebbe dalla sua ostinazione o per timore o per amore. beccari, xxx-4-232:
finte e il far professione d'esser mosaico o cristiano, senza opere che tali si
mazzini, ii-423: non fondate circoli o associazioni federative sotto l'egida del monarcato,
a un'unica situazione del destinatario, o meglio alla sua situazione cronica, su
3. gramm. che dichiara, o spiega, o enuncia il contenuto del
gramm. che dichiara, o spiega, o enuncia il contenuto del verbo reggente (
proposizione che ha la funzione di spiegare o determinare quanto è detto nella reggente.
ordinario si trovan nel mezzo, sono o copulative, o aggiuntive o elettive, o
nel mezzo, sono o copulative, o aggiuntive o elettive, o dichiarative, o
, sono o copulative, o aggiuntive o elettive, o dichiarative, o eccettuative
o copulative, o aggiuntive o elettive, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive
o aggiuntive o elettive, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive.
, o dichiarative, o eccettuative, o disgiuntive. = lat. tardo
2. che è stato (o che si è) palesato, manifestato,
che sgorga ogni giorno dalle manifestazioni officiali o semi-officiali. carducci, ii-19- 190:
essi assunsero in una data più o meno recente. i loro moventi sono chiari
non dichiarati addirittura: questione di vita o di morte di istituti o formazioni che
di vita o di morte di istituti o formazioni che si difendono, vogliono sopravvivere
formazioni che si difendono, vogliono sopravvivere o prevalere, e non si appellano più a
a fatti morali, ma a interessi o convenienze. manzini, 13-136: senza
'ntegra satisfazione delle soprascritte quantità dechiarate, o che si dichiariranno. celimi, 4-512:
papa non essere ancora declarato di negarglilo o consentirglilo. 9. ant.
, decisamente. segneri, 2-1-473: o la morte ad uno di questi mal
: né ci volle fare altro cartello o lettera dichiaratoria. bontempelli, 19-54:
il rendere chiaro, comprensibile (verbalmente o per scritto): descrizione, spiegazione
. nel senso di chiosa, nota o commento che accompagna un testo per agevolarne
. attestazione, affermazione espressa con gesti o segni senza parole. sbarbaro, 5-35
3. il rendere noto, oralmente o per scritto (riferito sempre ad argomento
qualche gravità, il che determina sostenutezza o solennità di tono): attestazione,
senso concreto: a indicare il discorso o il documento in cui si dichiara qualche
rottura. p. verri, i-305: o una mutazione di discorso destramente introdotta,
dello stesso tasso, esemplato sul parco o barco presso torino. comisso, 12-37
il proprio amore con aperte parole (o anche con qualche gesto convenzionale).
di volterra. -dichiarazione congiunta o comune: atto emesso, per comune
interessati, alla conclusione di un incontro o riunione fra rappresentanti di due o più
incontro o riunione fra rappresentanti di due o più organizzazioni (specie di due o
o più organizzazioni (specie di due o più stati), con cui si rendono
volontà negoziale { dichiarazione di volontà) o una sua conoscenza { dichiarazione di scienza
dichiarazione di scienza). -dichiarazione espressa o diretta e dichiarazione tacita o indiretta:
-dichiarazione espressa o diretta e dichiarazione tacita o indiretta: a seconda che è fatta appositamente
è fatta appositamente mediante il linguaggio scritto o parlato o anche mediante altri segni (
mediante il linguaggio scritto o parlato o anche mediante altri segni (come l'alzata
) aventi un preciso significato convenzionale, o risulta da atti univoci e concludenti i
manifestano 1'esistenza di una determinata volontà o conoscenza nel soggetto che la compie.
soggetto che la compie. -dichiarazione recettizia o non recettizia: a seconda che,
per produrre i suoi effetti, è o non è necessario che essa sia portata
probatorio il contenuto di un precedente atto o negozio. -teoria della dichiarazione: teoria
le parti possono fare dichiarazioni, istanze o deduzioni orali personalmente o per mezzo di
dichiarazioni, istanze o deduzioni orali personalmente o per mezzo di procuratore speciale.
. 5. dir. atto o negozio giuridico compiuto da privati soggetti nell'
nell'ambito del diritto privato, processuale o amministrativo. beccaria, i-549: quando
un'eredità dichiara espressamente di accettarla, o, rispettivamente, di rinunciarvi.
vengono presentate al confine per essere importate o esportate comunica all'autorità doganale le notizie
s. v.]: chi entra o esce d'un paese fa la dichiarazione
debbono pagare gabella, se ne abbia o no. boccardo, 2-1059: in quanto
, profittando della materiale impossibilità di accertarli o di verificarne le dichiarazioni. codice civile
accompagnata dall'accettazione della persona nominata o se non esiste una procura anteriore al contratto
emesso dall'autorità giudiziaria con una sentenza o dall'autorità amministrativa con decreto; la
amministrativa con decreto; la stessa sentenza o decreto. guicciardini, v-217: perché
v.]: fa dichiarazioni il giudice o l'autorità, sentenziando e innanzi e
proclamazione solenne (in rapporto con princìpi o questioni di fondamentale importanza).
con cui si rende nota una nomina o un'elezione; la stessa nomina o elezione
nomina o un'elezione; la stessa nomina o elezione. machiavelli, 1-iii-694: venendo
potevano uscir di genova; e uscendone, o tenendoci armi proibite, cadevano in ribellione
. diminutivo di * dichiarazione '. o breve, o non importante, o detta
* dichiarazione '. o breve, o non importante, o detta così per
. o breve, o non importante, o detta così per modestia. pirandello,
dichiarirò se cominciasse alla natività di maometto o alla sua morte, o quando egli diè
di maometto o alla sua morte, o quando egli diè la legge agli arabi
lasciar balìa d'un curioso fanciullo o d'una ragazza innocente t libro,
grandissima città di lunghezza di miglia dieciotto o più, e di larghezza è larga
/ non una volta, ma diciotto o venti. -aver diciotto in volta:
zanzare, che potranno costituir quasi il nòcciolo o il grumo centrale di una estetica empirica
). chi declama in pubblico versi o prosa (frequente nell'espressione fine dicitore
subentra una squadra delle solite ballerinucce, o una « fine dicitrice », o
o una « fine dicitrice », o una coppia di lillipuziani. serra, i-308
: bene è vero che chi ode, o chi dice non per odio, ma
non fosse per odio che lo movesse, o molto grande male che n'uscisse.
la mente, e none a turbarla o oscurarla. bandello, 1-1 (i-7)
dicitore. caro, 15-ii-472: scoprendosi o la passione, o l'arte, si
, 15-ii-472: scoprendosi o la passione, o l'arte, si scema la fede
nei pubblici ragionamenti si adoperi qualunque parola o frase vien sulla lingua del dicitore,
badando egli se queste sieno italiane o pur pellegrine. manzoni, pr. sp
. pascoli, 607: lo scrittore o dicitore che spende due parole per un'idea
migliore dicitore di siena, quando tre o quattro volte avesse bevuto d'un buon
; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
nome arione, / nel mar ciciliano, o in quei confini, / ebbe voce
beccaria, i-329: uno scrittore, o dicitor qualunque, può colle sole parole
assai breve ed ellittica (come insegna o scritta pubblicitaria, oppure avviso o indicazione
insegna o scritta pubblicitaria, oppure avviso o indicazione per un prodotto commerciale, anche
struttura foliare, di colore verde oliva o verde scuro. = voce dotta
w. dick- inson. dickite o dikkite, v. dicchite. dicksoniàcee
oppure che ha gli antofilli in due o più verticilli (un fiore).
agg. bot. che ha solo stami o solo carpelli, unisessuale (un fiore
); che ha fiori solo carpelliferi o solo staminiferi (una pianta).
), ottenuto per azione del cloro o mezzi cloruranti sull'acetilene: si trova
aggiunto di quella specie di pericarpio, casella o bacca che contiene due cocchi.
femminili in un organismo ermafrodito (vegetale o animale), per cui esso non può
, piede composto di due corei (o trochei, perciò detto anche ditrocheo)
cui si sviluppano i cosiddetti gemelli eterologhi o fraterni. = voce dotta,
ha due cotiledoni (una pianta o un embrione vegetale). d'
dicotiledoni que'semi che hanno due cotiledoni o lobi. tramater [s. v.
base, retinervie; verticilli fiorali pentameri o tetrameri. -nelle vecchie classificazioni, le
nome di una delle tre grandi divisioni o classi del regno vegetabile, secondo il
i cui semi sono forniti di due lobi o cotiledoni. gioberti, i-m-292: un
categorico appartiene alla classe delle dicotiledoni, o che la sintesi a priori è una qualità
computo, sotto la forma della base o radice e della potenza? b
. bipartizione di un qualsiasi membro animale o vegetale alla sua estremità apicale, che
, negli animali invece ha carattere patologico o teratologico). 3. bot.
di svilupparsi per atrofia della gemma terminale o per aver prodotto un fiore, o
o per aver prodotto un fiore, o per altra causa), con la conseguente
altra. 2. biol. classificazioni o tavole dicotomiche: in biologia sistematica,
la specie più diffusa (dicrocoelium dendriticum o lanceolatum) ha un corpo fusiforme lungo
occhi dante con tutta la sua serietà, o che didascaleggi, esorti, rampogni,
rampogni, componga enimmi e indovinelli, o che s'abbandoni all'incanto della poesia.
sf. nel testo di un'opera teatrale o nella sceneggiatura di un film: indicazione
film: indicazione data dall'autore o dallo sceneggiatore (al principio di un atto
circa la scenografia, i costumi, o, più spesso, il tono con
in basso) per spiegarne il contenuto o commentarlo. bartolini, 17-17: c'
3. nei film muti (o parlati in lingua diversa da quella del
appare al margine inferiore di un fotogramma o inserita fra due di essi, come
film, rappresentante non ricordo che fughe o rovesciamenti d'espressi e di direttissimi,
aristotile registra nelle * didascalie ', o lezioni, o precetti. carducci,
nelle * didascalie ', o lezioni, o precetti. carducci, iii-12-223: ignoro
a farle apprendere; proprio di persona o di opera che si propone un fine
intelletto riceve l'apprensione delle scienze, o per ragione speculativa, o per osservazione
delle scienze, o per ragione speculativa, o per osservazione di cose, o per
, o per osservazione di cose, o per arte didascalica. c. dati,
discorso dello stile scientifico e didascalico, o vogliamo dire insegnativo. imtni, 2-6
s'è formato in ogni lingua più o meno un tono magistrale, didascalico, pesante
gusto antico ponno dirsi i didascalici, o istruttivi, e i filosofici, o teologici
, o istruttivi, e i filosofici, o teologici, o d'altre materie.
, e i filosofici, o teologici, o d'altre materie. bettola, xix-4-799
e vedrete prima poeti lirici, epici o didascalici, poi dopo molto tempo drammatici
di epicuro, il soleva chiamare yautodidascalo o sia il maestro di se medesimo ».
trattarne con didattica freddezza come degli atomi o delle eruzioni dell'etna; ridurlo da
comprendente specie a dentatura completa, carnivori o insettivori, muniti di coda prensile,
in luogo (anche fìgur.) o la posizione di un luogo o
o la posizione di un luogo o di un oggetto, o la direzione di
luogo o di un oggetto, o la direzione di. un moto,
. leopardi, i-257: risentendo tutta o quasi tutta la forza della passione,
non ancor diac ciata, o struggerebbe immobile, o fracasserebbe moven-
ciata, o struggerebbe immobile, o fracasserebbe moven- tesi, non meno
degli uomini d'arme... o nella neve alta e tenera affogando.
', se risultano da due antere o globetti congiunti, distinti da una leggera rete
moneta, onde altre monete di due o di quattro dramme « didracme » e «
rosso-bruni (vivono sugli alberi a coppie o a piccoli stormi e si nutrono
): intendo di raccontare cento novelle o favole,... raccontate in
1-151: qual numero sia più perfetto, o 'l tre, o 'l sei,
sia più perfetto, o 'l tre, o 'l sei, o il dieci.
'l tre, o 'l sei, o il dieci. carletti, 163: con
d. bartoli, 31-205: 'dieci'o 'diece', e così 'diecimila'e * diece-
davanti. 2. con valore indeterminato o approssimato: a indicare sia abbondanza sia
de'quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi vicini alla chiesa accompagnati
: ma se non oggi, in diece o in venti giorni, / con le
/ d'ogni burrasca, / da dieci o dodici / coccarde in tasca. cicognani
. garzoni, 1-364: le carti o communi o tarocchi di nuova invenzione,
garzoni, 1-364: le carti o communi o tarocchi di nuova invenzione, secondo il
arti minori, e sei delle maggiori o scioperati... e a sua cura
narrarle... com'egli, due o tre estati prima, avesse conosciuto..
di pretesa perfezione a cui siam giunti o vicini, è una delle diecimila diversissime
tipica fu chiamata * metro 'o misura ed è uguale alla diecimilionesima parte
benché alcuni risultati contengano errore di una o due millesime, e gli altri di qualche
diecina (decina), sf. gruppo o serie di dieci unità; somma
osterie, contenente una consumazione (vino o liquori) del prezzo di dieci centesimi
giù in su, intendo questi giomini o diecole e queste ere, tutte queste
al beneficio! sacchetti, 10-12: o dolcibene, in questa valle dobbiamo tutti
. -sindrome diencefalica: dovuta a lesione o ad alterazione funzionale dei centri del diencefalo
suo nome tedesco / con sopra l'o la dieresi di gòthe. 2
causata nel verso da fine di parola o di frase (e, se cade
[figura], che è la dieresi o dialisi, è quando una sillaba si
dicesi degli agenti mec canici o chimici che hanno la proprietà di dividere ed
, agg. music. che ha o porta il diesis; modificato dal diesis
anco il 'dies irae': / o che non ha a venire / il giorno
il * dies irae * a persone o a cose: non tenerle in alcun
s'attaccherà subito un'aria con tre o quattro diesis obbligati in chiave. g
. medie. metodo di vita, o, più particolarmente, genere determinato di
di alimentazione, adottato per fini terapeutici o igienici; a seconda delle necessità,
delle necessità, può prescrivere la limitazione o l'abolizione di cibi contenenti particolari sostanze
, dieta iperglicidica, ecc.), o regimi alimentari unilaterali (dieta lattea,
per assicurare il fabbisogno proporzionato allo sviluppo o al rinnovo dei tessuti, e al
, 8-25: e per dieta, o per altri argomenti ch'e'medici facessono
per altri argomenti ch'e'medici facessono o sapessono trovare, non poteano avacciare la
pane trita, e lavata due volte o tre, con acqua fresca e con zucchero
... con una totale dieta lattea o col ber acqua insieme colla comune dieta
a dieta, fare dieta: mangiar poco o nulla. -tenere a dieta: dar
/ e'che io non sento campane, o zanzare, / che mi faccin col
t<4o [xou, cioè * vivo 'o 'mi cibo '. e per questo
. -anche: assemblea degli ordini supremi o dei rappresentanti di qualsiasi stato o confederazione
supremi o dei rappresentanti di qualsiasi stato o confederazione. bisticci, 3-182:
facesse una dieta a ferrara per trattare o lunga triegua o ferma pace. nardi,
a ferrara per trattare o lunga triegua o ferma pace. nardi, i-279:
siccome le guida / legge del cielo o forza di pianeta. celimi,
al mondo quasi per uno migliaio o due, o per ispazio d'una dieta
per uno migliaio o due, o per ispazio d'una dieta, condusse [
tagliansi [i salci] ogni anno o ogni due anni, volendogli più grossi
nel significato del n. 5, o per aferesi dell'avv. immeaiatamente.
). ant. maestro di camera o di casa. = voce dotta,
infermi, sopratutto di morbi cronici, o durante la convalescenza, e che riguarda
. composto organico sintetico: liquido incolore o giallastro, poco solubile in acqua,
cristallizzato); si ottiene da bromuro o cloruro di etilene e ammoniaca alcoolica (
che, condensata con formaldeide, in presenza o no di urea, dà resine che
ed è unita direttamente col nome, o accompagnata dalla prep. a o dalla
, o accompagnata dalla prep. a o dalla prep. di quando regge un pron
guit tone, ii-242: o gente iniqua e crudele, /..
una croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate di
di raggiungere, di ritrovare persone, o cose perdute, anche con fini ostili
, e a chi mostra 'l dente / o ver la borsa, com'agnel si
stettono in queste mene da v anni o più. cantari cavallereschi, 109: e
come dreto a columbi falconi, / o vero i lupi fra le pecorelle,
i lupi fra le pecorelle, / o volpe in mezzo delle gallinelle, / ha'
carnali, e agli altri diletti, o perché ti affatichi in queste vanitadi,
sacerdozio, / e chi regnar per forza o per sofismi. petrarca, 99-3:
all'esempio altrui, il lasciarsi attirare o trascinare da desideri, da passioni. -andare
i-92: dietro alle prime usanze, buone o ree che siano, l'analogia forma
che non potea fare né dire più innanzi o dietro, che concedesse quella cotale stella
gli assaliscano, e quegli di dietro, o gli abbandonati soprappiglino. malispini, 19
dei contrassegni d'onore accollati in palo o passati in croce di s. andrea dietro
3-i (57): di', o jasone, che ti poteo alla perfine medea
militare perché inverta la direzione di marcia o il fronte dello schieramento. -per estens
tare bruscamente le spalle (o di invertire il verso di marcia)
unisono,... talvolta introdotte o riprese dal corego, e rilevate da
: finalmente essi non lodano l'oratore o accusante o difendente, el quale senza ira-
essi non lodano l'oratore o accusante o difendente, el quale senza ira- cundia
scacchi, il giocatore a cui, o per sorteggio o per accordo, vengono
giocatore a cui, o per sorteggio o per accordo, vengono destinati gli scacchi
(quindi gioca in contromossa, sottomano o sottotratto). 5. ant.
senza catena, / e senza mane o braccia m'hai raccolto, / chi
vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che vegliai, che ressi
niuno potrebbe sostenere gli agguati del nemico, o vero spegnere o raffrenare li riscaldamenti carnali
agguati del nemico, o vero spegnere o raffrenare li riscaldamenti carnali, li quali
se la grazia di dio non aitasse o difendesse, o vuoi guarisse la nostra fragilità
di dio non aitasse o difendesse, o vuoi guarisse la nostra fragilità. ricciardo
2. figur. tutelare, salvare (o cercar di salvare: l'onore,
la quale bisogna di dire, o chi non liberamente, quando bisogna, la
. muratori, 5-i-58: la rettorica o persuade o difende le virtù e buone azioni
, 5-i-58: la rettorica o persuade o difende le virtù e buone azioni degli
. andrea da barberino, 1-125: o signor mio iesù cristo, tu mi
solar raggio / con ghirlanda di pino o verde faggio. ariosto, 43-32: signor
molto difende l'edificio da'terremoti o altri casi di fortuna. anguillara, 2-51
mani dall'asprezza del freddo con guantoni o manopole di panno bianco. magalotti,
che tane e cunicoli tagliati per cavar tufo o per difendere l'arce. -figur
. tedaldi, 36-2 (69): o avvocati o giudici e notari, /
36-2 (69): o avvocati o giudici e notari, / che aiutate e
michele, 57: michele rispuose: o eretici o fautori delli eretici, inperò
57: michele rispuose: o eretici o fautori delli eretici, inperò che poteano
esempi e l'autorità de'vecchi scrittori, o il dire che queste mancano. p
e dall'audacia di chi lo vuole abbattere o rinnovare. -scherz. sbarbaro
frutti che vede, perché non sa o perché dimentica quel ch'egli stesso ha
i-63: i membri dell'imperio disunito sono o tanto deboli che da sé soli non
. non vi ha fatto ancora casa o abitazione alcuna propia, dove poi possiate
pertiche, cioè piccoli arboretti di abete o di pino, quali si accommodano legandoli
quale a torto avesse ucciso suo padre, o qualche capitano generale si difendesse d'avere
folla dei lettori maligni, le perfezioni o imperfezioni segrete dei nostri pensieri. pea
giov. cavalcanti, 122: o carmagnola, armati e fai armare tutto il
né anche al tommaseo parve difendibile, o gli parve improprio o negletto, il *
parve difendibile, o gli parve improprio o negletto, il * divino che tacea
5. bernardino da siena, 961: o cittadini, voi avete fatto le mura
una difesa, una tutela (con atti o con parole); difensore; protettore
difenditóre si puote cognoscere se la causa o la questione è di fatto o
o la questione è di fatto o di genere o di nome o d'azione
è di fatto o di genere o di nome o d'azione. chiaro davanzali
o di genere o di nome o d'azione. chiaro davanzali, ii-361
(e si presenta in cristalli incolori o scarsamente colorati, usati come intermedi per
che si ottiene dalla distillazione del fenolo o dell'etere difenilico. = deriv.
che possono dar luogo a isomeri simmetrici o asimmetrici a seconda della posizione in cui
del benzene con il cloruro di benzile o di metilene, che si presenta sotto
2. difesa (patrocinata dall'accusato o dall'avvocato difensore). latini
96: sicondo vigore è difensante. o signore idio, quanti traversi so'elli all'
umane genti, se non tu, o duce del fiorentino esercito? lorini, 162
capponi, i-341: fecero loro sindachi o caporali a comune difensióne. carducci, iii7-
amore. 2. l'atto o la serie di atti che tendono a proteggere
e dalla rovina, un bene materiale o un valore spirituale. dante,
in bocca un'accento di spirito, o tronca a mezzo una parola delle bisognevoli alla
a caccie pericolose, trovandoci senza arme o difensione alcuna, non sappiendo altro che
, ci andavamo nascondendo per le macchie o sagliavamo su per gli arbori i più
preste le mie difensioni: / grosse lamprede o ver di gran salmoni / apporti,
vengono mosse, le calunnie); discorso o scritto in difesa o esaltazione di una
); discorso o scritto in difesa o esaltazione di una persona, di una
lottare, battersi in favore di qualcuno o dei suoi interessi. g. villani
attacchi del nemico [difesa a oltranza) o il differimento e il ritardo dell'azione
ritardo dell'azione offensiva per guadagnar tempo o spazio (azione temporeggiante.
non so se io mi dica dall'offesa o dalla bizzarria di qualcheduno de'più arditi
partito, e poi magari di un gruppo o di un gruppetto. cassola, 1-46
brocchiere. baldinucci, 13: impresa o insegna di città,... detta
consideri ancora se la guerra è offensiva o difensiva, le condizioni del paese dove
essere eccepita soltanto nella comparsa di risposta o, in generale, nel primo atto difensivo
influssi nocivi, che impedisce l'entrata o il contatto di corpi estranei (in
insieme degli argomenti portati dall'imputato (o dal suo patrocinatore) a propria difesa
, 1-413: in appresso parleremo della poca o niuna fede, che al difensivo del
e con la coscienzia purgata, tema o si perturbi per le accusazione false,
dell'avere degli abitanti di quel contado o di chi passava per esso. bocchelli,
la universale chiesa. pulci, 27-230: o gloria al secol prisco, o lume
: o gloria al secol prisco, o lume, o specchio, / o difensor
al secol prisco, o lume, o specchio, / o difensor della cristiana
, o lume, o specchio, / o difensor della cristiana fede, / o
o difensor della cristiana fede, / o santo carlo, o ben vivuto vecchio,
fede, / o santo carlo, o ben vivuto vecchio, / dell'alta
. -in partic.; il procuratore legale o l'avvocato che, in un processo
quando l'imputato ha omesso di nominarlo o ne è rimasto privo. latini
e dell'altre persuasioni non artificiose domanderà o ricuserà l'accusatore e il difensore secondo
. nido eritreo, i-116: i rei o non hanno ivi avuto mai difesa o
o non hanno ivi avuto mai difesa o sono stati privi della libertà di scegliersi
nei processi ecclesiastici relativi a cause matrimoniali o di ordinazione sacerdotale, ha la funzione
pubblica di difendere la validità del matrimonio o dell'ordinazione (quindi il vincolo che
cosi poca autorità. dottori, 154: o consiglier fallace, / o difensor
: o consiglier fallace, / o difensor dell'altrui colpe, è -questo /
dalla plebe: ombra di tribunato, o a dire propriamente, avvocati del popolo
a tutto ciò che può arrecare dolore o turbare e far danno au'anima (
qua su per tutti i paschi: / o difesa di dio, perché pur giaci
si giudicò però degno per se medesimo o abile a tanto grado; ma chiamatovi dalle
parava. guazzalotri, ix- 1007: o buon battista messer san giovanni, / capo
resistenza in guerra per evitare l'occupazione o la distruzione (di una città,
. -armi, mezzi di difesa: armi o mezzi per difendersi. -guerra di difesa
, 3-10: su, suso, o cittadini; a la difesa / s'armi
tasso, 19-1: già la morte o il consiglio o la paura / da le
: già la morte o il consiglio o la paura / da le difese ogni
battaglia e retroguardia, ovvero in due o tre punte, o vogliam dire colonne,
ovvero in due o tre punte, o vogliam dire colonne, secondo che '
-in partic.: il punto della cortina o del fianco di un bastione donde l'
artiglieria difendeva con tiri diretti la fortificazione o una parte di essa. -pigliar la
parte di essa. -pigliar la difesa o le difese: stabilire il punto suddetto
che il pigliar le difese d'alcuna cortina o faccia di qualche corpo di difesa,
, lo sghembo tumulto dei tetti rossi o d'ardesia con su, torreggiante la gran
apposite armi in postazioni a terra, o a carattere passivo (protezione antiaerea,
: l'insieme dei mezzi (naturali o artificiali) con cui si cerca di
) con cui si cerca di arrestare o di ritardare l'avanzata del carro armato
, schermo contro ciò che reca danno o molestia (il caldo, il freddo,
/ contra cui già non vai difesa o scampo. monti, x-1-113: com'aquila
dalle critiche; il sostenere le proprie o le altrui ragioni; discolpa, giustificazione,
(non so se per vostra difesa, o se per munirvi d'armi offensive eguali
del valore di un'opera letteraria, musicale o artistica. -in difesa di: a
potrebbe sperare dall'autorità degli antichi discolpa o difesa. parini, 582: né
di distribuzione, un processo di difesa, o di guarentiggia ossia di amministrazione pubblica.
soggetto passivo del rapporto processuale (convenuto o imputato). -in partic.:
, di far valere la propria innocenza o il proprio interesse a un favorevole trattamento
davanti al giudice, senza l'assistenza o il ministero di un difensore tecnico.
, né il modo di allegare a sospetto o giudici, o testimoni: i rei
modo di allegare a sospetto o giudici, o testimoni: i rei non sono citati
tutta la ragion consiste nell'arme, o nella volontà de'prencipi. segneri,
. -per estens. il difensore o il collegio dei difensori. d'
dir. mezzo tecnico usato dal convenuto o dall'imputato (o dal suo patrocinatore)
usato dal convenuto o dall'imputato (o dal suo patrocinatore) per respingere le
) per respingere le pretese dell'attore o dell'accusatore; eccezione. b
ricorre a qualche eccezzione di persone, o altro per trasportar la causa, pare che
di difendere sé o altri dal pericolo attuale di un'offesa
cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri. -difesa putativa:
che il venditore deve, per patto o per legge, al compratore per l'
. 19. medie. difesa muscolare o difesa peritoneale: contrazione dei muscoli del
(ed è segno di infiammazione acuta o subacuta del peritoneo). -riflesso di
anche quella della gamba, della coscia o del tronco) o quando si fanno
gamba, della coscia o del tronco) o quando si fanno flettere passivamente e forzatamente
psichico per rimuovere dall'io cosciente immagini o stimoli penosi. 21. ant
difesa, / se tutto fosse di ferro o di rame. g. stampa, ix-
core animoso, / maglia elmo o scudo incantato o fatato, / né forza
/ maglia elmo o scudo incantato o fatato, / né forza alcuna al fin
e presa. -fare difesa a qualcuno o qualcosa: opporreresistenza. - anche al figur
ariosto, 13-40: quei che la mensa o nulla o poco offese / (e
13-40: quei che la mensa o nulla o poco offese / (e turpin scrive
in difesa. -stare a difesa o alle difese di qualcuno o di qualcosa
-stare a difesa o alle difese di qualcuno o di qualcosa: difendere in guerra dall'
verri, ii-97: tu medesimo, o splendore nostro di eloquenza e tesoro di
ovvero agli andamenti delle bestie disposto o chiuso, e difeso dal nocimento della lor
il caldo, con coperte di stuoia o giunchi tessuti o altre vermene o vimini
con coperte di stuoia o giunchi tessuti o altre vermene o vimini o paglia distesa
di stuoia o giunchi tessuti o altre vermene o vimini o paglia distesa fra'pali e
giunchi tessuti o altre vermene o vimini o paglia distesa fra'pali e legata insieme si
inespugnabile 0 perpetua per natura di luogo o per artifizio di ripari, ma la
si possa sapere se un ladro sia domestico o forastiero. gioberti, 122: cerchiamo
nale, 380: il patrocinatore o il consulente tecnico che rendendosi infedele ai
della parte da lui difesa, assistita o rappresentata, è punito [ecc.]
scarseggiare, essere privo, essere poco o mal fornito. casti, iii-136
: nei padri nostri la virtù difettasse o la sapienza, non seppero legarsi in vincolo
ma dargli nome d'al- cuna pecca o mancamento. b. segni, 8-25:
, di doti, di attitudini convenienti o necessarie; indigente, insoddisfatto, inappagato
natura de femene avesse cosa alcuna nova o strana adoperata. de sanctis, xi-91
poi procedette a 'defettiva forma ', o vero differenza, cioè * belli costumi
in ettemo si rimuova per nulla ragione o cagione, come spesse volte si mutano
all'uomo in ciascuna cosa, per dilettarlo o per muoverlo, parte d'illusione e
, in mentire dello valore della cosa; o vizio in furti, i quali sono
mamerco se ne potessi difendere, conviene o che lo istorico sia difettivo, o gli
conviene o che lo istorico sia difettivo, o gli ordini di roma in questa parte
insipide, disguisate, increscevoli, difettive o altrimenti inutili e meri ingombri: il mondo
, al riscontrare la qualità impropria o la forma difettiva della prole. 6
, odora e toca l'omo, o voglia o no, chi mizurar porea?
odora e toca l'omo, o voglia o no, chi mizurar porea? come
idem, par., 11-2: o insensata cura de'mortali, / quanto son
; di nome che manca del singolare o del plurale. buommattei, 234:
non solo degli anteriori) i temi, o altre voci regolari di verbi che tra'
che in latino, ma essendo però difettivi o anomali, non conservano i loro primi
, non conservano i loro primi temi o quelle tali voci regolari, o non
temi o quelle tali voci regolari, o non le usano se non di rarissimo.
cesarotti, i-61: la costruzione difettiva o ellittica avrà dunque un pregio quando serva
cosa che ordinariamente si trova, o dovrebbe trovarsi, in un luogo o in
o dovrebbe trovarsi, in un luogo o in possesso di una persona; scarsità
di e da un complemento di privazione o di limitazione). -per difetto:
, la quale sempre si rinnova, ma o per mala fortuna o per malo reggimento
rinnova, ma o per mala fortuna o per malo reggimento, cioè per e
onori / e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal ge- nitor
lettore per difetto del dire poco, o per fastidio del dire troppo. landino
nega una speciale attività estetica e fantastica, o, ch'è lo stesso, ne
, non verificandosi, produce effetti dannosi o spiacevoli. dante, vita nuova,
, spesso ancora per malvagità di cuore o per vizio sfrenato. baldini, 6-139
i tentativi per supplire ai difetti nostri, o per gareggiar colle ricchezze degli altri popoli
. debolezza di una facoltà, del corpo o dello spirito, non perfettamente idònea alle
nei drammi. 6. danno materiale o morale; disgrazia, avversità, tribolazione
difetto è quando la cosa può intignare o inrugginire o corrompersi di sua natura,
quando la cosa può intignare o inrugginire o corrompersi di sua natura, 0 quando
natura, 0 quando può essere tolta o per forza o per altro modo.
0 quando può essere tolta o per forza o per altro modo. dante, inf
un alto grado di potenza per qualche difetto o disavventura cadere in miseria, svegliasi nel
que'tempi, non potendosi ben parlare o scrivere senza il fondamento della gramatica, e
e senza sapere ciò ch'è virtù o vizio della favella. foscolo, vii-
, 17: e degna di spirarmi, o santo e pio, / ch'i'
poeta prende a descrivere un uomo malvagio o virtuoso, un'azione lodevole o biasimevole
malvagio o virtuoso, un'azione lodevole o biasimevole, un corpo avvenente o deforme,
lodevole o biasimevole, un corpo avvenente o deforme, un ragionamento d'un eroe
ed esprime tutta la lor perfezione, o pure tutto il lor difetto, con fare
come dovrebbero partorirsi dalla natura pienamente perfetta o difettosa. metastasio, i-96: amo
di destreggiarsi nella vita, doti, o difetti, che lo avevano portato molto
ciechi e altri di qualunque infermità o difetto impediti, quasi tutti dovessero
ma che? non veggiamo noi per prova o ognora quanto possi la gelosia, e
coloro i quali alle lor donne, o per troppa somma d'anni, o
, o per troppa somma d'anni, o per difetto della natura, sconvenevoli siano
: certe persone che da principio, o vedendole a prima giunta, ci paion brutte
che perse un occhio in un infortunio o per qualche malattia, e cerca di
indisposizione, acciacco. -difetto del cuore o di cuore: mancamento, svenimento.
torre tutti i difetti che hai, o che ti possa fare salvo di tutti
qual è più folle tra 'l matto o colui / che si rivolge a lui /
colui / che si rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con esso
rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con esso? / vera risposta
, a costui si convenia del tutto o tagliare tutta la gamba o morire
tutto o tagliare tutta la gamba o morire. velluti, 154: poiché tolsi
poiché tolsi moglie, senti'da sette o otto anni o più di stomaco e di
, senti'da sette o otto anni o più di stomaco e di fianco: poi
non potrai. marino, 13-95: o feminella vii, ch'ad uom sì inetto
a svolgere adeguatamente il suo compito, o una cosa, uno strumento, un
: se nasce un monstro, procede o da defetto e indisposizione della materia,
da defetto e indisposizione della materia, o vero dalla debilità della virtù attiva che è
; / troppo gli uomini avari, / o sia difetto o pur fierezza loro,
uomini avari, / o sia difetto o pur fierezza loro, / ci son de
che, volendo comprare una pezza di raso o d'ermisino, la fa cavar fuori
ricercando se vi è una minima macchiolina, o un piccolissimo tagliuzzo; sopra qual minimo
difetto intrinseco, altri per semplice capriccio o vaghezza di novità. carducci, iii-7-146:
ricordare nomi e persone. ma più o meno marcati tali difetti li ebbi sempre
artistica e letteraria, nel suo complesso o in qualche parte, in rapporto col
periglio non fosse / di questo re o d'esto regno suo; / ch'io
sol de difetti che sono / ne famigliari o nella masserizia, / non già di
masserizia, / non già di tradimenti o cose gravi. cavalca, 19-198:
diventa vizio; l'imperfezione non emendata o non supplita diventa difetto. iddio perdona
difetti, e dà i modi di emendarcene o di attenuarli; gastiga il vizio con
esser corretto / d'un gran vizio o difetto. dante, vita nuova,
per ciò che sentono gli esecutori di quelle o morti o malati, con ispiacevoli impeti
che sentono gli esecutori di quelle o morti o malati, con ispiacevoli impeti per la
sanza tradimento / e non vi fu difetto o mancamento. lorenzo de'medici, ii-147
me, misero, poveretto, / o peccator, che a braccia aperte aspetto
onesto. tommaseo, i-229: fatemi, o signore, più buona; ch'io
, in che io ti ho contristato o fatto difetto, e ammende- rommi e
tuo parlar difetto / per trista invidia o perché pari ignuda. boccaccio, iii-i -
ti giuro che non voglia, ira o dispetto / m'indusse a farti un
di massa causata dall'unione di due o più parti- celle (protoni, neutroni
/ né difetto giamai, né scema o langue. -fase calante della luna
viziosa l'eclissi, che suona difetto o mancamento, e suole avvenire ogni volta,
, il difetto d'un qualsiasi vocabolo o più vuoisi supplire col tacitamente intendervi quello
col tacitamente intendervi quello di cui, o per necessità o per vaghezza, fu scarsa
quello di cui, o per necessità o per vaghezza, fu scarsa ed avara
un dato soggetto è sfornito della capacità o del potere necessario per compiere validamente una
egli appartiene, ma rientra nella competenza o di un giudice di un ordine giudiziario
giudice di un ordine giudiziario diverso, o del potere esecutivo o del potere giudiziario
giudiziario diverso, o del potere esecutivo o del potere giudiziario di uno stato straniero
ordinario nei confronti della pubblica amministrazione o dei giudici speciali è rilevato, anche d'
grado del processo. -mancanza di requisiti o di elementi richiesti dalla legge affinché possano
come rappresentante di un altro soggetto, o compie atti per i quali occorre l'
abbia investito del necessario potere di rappresentanza o di autorizzazione. boccaccio, dee
lo stato suo, la sua autorità o vero contro li suoi sudditti, le quali
sanare co'loro rimedi i vizi o difetti de'testamenti, perché si divolgassero le
testatore. 25. ant. pagina o foglio mancante da un volume, da
. 26. per antonomasia. persona o cosa orribile, spettacolo ripugnante.
spettacolo ripugnante. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'
e perciò quelli de il popolo, o adagiandosi ne'difetti si rassegnano, oppure
che si compiscano. carducci, 95: o d'antica virtù gentile ostello / petto
. -avere difetto di qualcosa o in qualcosa: esserne privo o scarsamente
qualcosa o in qualcosa: esserne privo o scarsamente fornito. -anche al figur.
trovare in difetto: sorprendere in fallo o in condizione di inferiorità fisica o morale.
fallo o in condizione di inferiorità fisica o morale. mamiani, 1-295: quivi
ed emendare tutti i difetti de la natura o de la fortuna. muratori, 4-39
. muratori, 4-39: il difetto o la povertà di questa [la memoria]
avventura a cagione d'infermità, o d'altro impedimento spedir le faccende necessarie della
nutrite di vita. -dire uno o mille difetti di qualcuno o di qualcosa
-dire uno o mille difetti di qualcuno o di qualcosa: parlarne male.
, accadere, trovarsi difetto di persone o di cose: mancare, scarseggiare.
? -patire difetto di qualche cosa o in qualche cosa: esserne privo,
grandissima. guerrazzi, 6-52: o giovanetto! la fortuna ti concedeva singolare
saper ben pronunziar le parole, o di usarle senza difetto: e l'altro
senza inganno. petrarca, 360-79: o donna, intendi l'altra parte, /
. bibbia volgar., vli-96: o verrà in difetto della pietra del campo
razion loro intorno ai parti moderni, o perché non sanno smaltire certi difettuzzi de'
smaltire certi difettuzzi de'nostri vecchi, o perché sentono solamente piacere della novità.
donne erano spietate. anche se belle o carine, un difettaccio glie lo volevano
distingua al di fuori per un volto o un occhio assai vivo, ma del
7. che soffre di imperfezioni fisiche o di disfunzioni organiche; deforme. -
. allegri, 146: prima che fussino o conosciute, o al manco annoverate le
: prima che fussino o conosciute, o al manco annoverate le disadattaggini tutte della difettosa
un bambino cieco, zoppo, monco o difettoso, sicché non possa faticare,
dalla nascita, e muoiono appena nate o poco appresso, per vizi naturali interni
poco appresso, per vizi naturali interni o esterni. fracchia, 338: sempre
maggiormente. bibbia volgar., vi-332: o morte, buono è il giudicio tuo
9. che dimostra capacità limitate o negligenza; che sbaglia o è soggetto
capacità limitate o negligenza; che sbaglia o è soggetto a errore; che non
elezione è causa intrinseca de le nostre azioni o de le passioni, ma la natura
passioni, ma la natura, l'arte o l'abito e la volontà. pallavicino,
mai di trovare negli antichi scrittori latini o greci, per difettosi che siano, tanta
, che fare si dee. e così o non fa nulla, o fallo male
e così o non fa nulla, o fallo male e defettuosamente. boccaccio, viii1-
'figure 'hanno due specie di bellezza o difettuosità, secondo il doppio rapporto sopraccennato
superi. raro difettosissimo). privo o scarsamente fornito di beni necessari o convenienti
privo o scarsamente fornito di beni necessari o convenienti (ed è spesso accompagnato da
spesso accompagnato da un complemento di privazione o di limitazione). fra giordano
per assicurarsi se era difetto d'infermità o di pascoli. lustri, 1-2-200: riesce
per altri riguardi si tacciano come difettosi o sbagliati, piacciono talvolta per la freschezza
arte); non conforme, nella concezione o nell'esecuzione, ai canoni estetici.
xxiv-1028: il vizio consiste nell'eccesso o nel difetto; perciò molti libri son difettuosi
ed il poter giudicare ciò che sia difettoso o imperfetto o mediocre nelle scienze e nell'
giudicare ciò che sia difettoso o imperfetto o mediocre nelle scienze e nell'arti, per
inveiva contro 0 gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'
0 gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'letterati suoi emoli
con cristiana carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli. beccaria, ii-793
carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli. beccaria, ii-793: il
calere, porre in non calere, o... mettere in non cale':
e a gusto sa vore o toccamente a mano, ove non senta l'
egli hanno danno di loro biade, o per diffalta di tempo o di grilli
loro biade, o per diffalta di tempo o di grilli o per altra pistolenza
diffalta di tempo o di grilli o per altra pistolenza. bembo, i-312:
. pascoli, 1060: un giorno o due s'attenda: / saranno morti o
o due s'attenda: / saranno morti o presi per diffalta / di pane e
cade niuno, se non per cattività o diffalta di cuore. bembo, 1-18:
0 per diffalta estrema di conoscimento o per infinita ostinazione della perduta usanza,
dentro al quale tempo [di 40 o di 50 giorni] conviene il sopraccarico
che sopra esso poscia si pubblicò, o diffalta di stampa, 0 familiar vezzo
. cicerchia, xliii-443: com'aquila o falcon si leva 'n alto [
reputazione; spargere notizie disonorevoli, vere o false, a voce o per scritto;
, vere o false, a voce o per scritto; screditare, infamare.
le case quanti erano diffamati per delatori o per manutengoli della polizia.
: niuno per alcuno prezzo che occultamente o palesemente desse, ad ecclesiastico uficio sia
presentando noi discorsi e scritture sopra oggetti o argomenti che nell'attuale accettazione comune non
accettazione comune non significano nulla, o esprimono idee da nulla, idee trite e
chi nuoce alla reputazione di qualcuno sparlandone o divulgando notizie vere o false, per
di qualcuno sparlandone o divulgando notizie vere o false, per scritto o a voce
notizie vere o false, per scritto o a voce. rinaldeschi, 1-129
. monti, iii-161: l'assalto critico o per meglio dire diffamatorio, che m'
mato; lo screditare con notizie vere o false, a voce o per
vere o false, a voce o per scritto una persona, creandole una
querela per diffama zione, o di qualche peggiore vendetta di quel ladro,
, domandando l'ammenda del misfatto, o battaglia. petrarca volgar., 69:
: / che, senza nominar marito o moglie, / tutti empiano sossopra le
esistente può essere un che di particolare o, come pur si dice, individuale.
49: gli scrittori sono concordi, o di poco differenti in affermare in quale
qualità, il carattere che distingue due o più persone o cose.
carattere che distingue due o più persone o cose. guittone, i-13-200:
, / che 'l foco tuo [o lucerna], già nata l'alba,
di tutti quelli che andavano a'lazzaretti, o vi morivano,... acciocché
.. acciocché si sapesse chi era morto o campato; se bene nacquero molte differenze
intrinseco diminuito dal timore di vicino fallimento o di riduzioni. botta, 5-319:
burocrati. — nel gioco delle carte o d'azzardo, il divario fra l'
valutare, nel modo di trattare persone o cose). -far differenza, non
differenza, non far differenza fra persone o cose: metterle (o non metterle
fra persone o cose: metterle (o non metterle) sullo stesso piano.
se dalla fama alla infamia fate differenza, o più l'una che l'altra avete
, 2-4-540: tutti senza differenza o di condizione o d'età, si chiamavan
tutti senza differenza o di condizione o d'età, si chiamavan fratelli e sorelle
ch'egli si addossava per propria elezione o indole, quelli là dovevano sopportarlo per
i talenti, senza differenze di fortune o di nascita, decideranno degli onori e dei
: tra lor non fu mai lite o differenza; / ma d'accordo volevansi
. secondo la logica formale, qualità o determinazione propria di una cosa o di un
qualità o determinazione propria di una cosa o di un concetto, che distingue questo
distingue questo da altri forniti di qualità o di determinazioni diverse, per cui non
gli oggetti esteriori a l'occhio pervenga, o che partendo dal di dentro pure a
occhio arrivi. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa
. pratolini, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza.
, 9-333: o manovale o impiegato o ingegnere, non fa differenza. comunque
che fece i versi differenziali o (per dir meglio) differenziati dagli altri
per gli alunni di scarso sviluppo intellettuale o che stentano ad adattarsi all'ambiente scolastico
confronti di merci provenienti da paesi stranieri o a essi dirette, al fine di
di terreni più fertili di altri analoghi o collocati in posizione più favorevole. -guadagni
cui la domanda superi l'offerta, possiede o produce beni di consumo, che non
consumo, che non è possibile riprodurre o trasferire. 4. fis. strumento
tutto ciò che appartiene al calcolo differenziale o sommatorio. buonafede, 1-i-93: supposto
, che in altro modo calcolo differenziale o calcolo delle flussioni suole chiamarsi, è
che indica la differenza minima in più o in meno rispetto a una quantità iniziale
.]. -anche sm. o f. agnesi, 1-2-460: la
condotto, allo scopo di modificare automaticamente o per comando il rapporto di trasmissione;
elementi in origine identici di un tessuto o di un organismo vengono successivamente a cambiare
far distinzione, distinguere (fra persone o cose); indicare nei caratteri particolari,
questo calcolo, farò passaggio alle maniere o regole di differenziare le forinole.
, principalmente di medicina, e d'astronomia o astrologia, poco allora differenziate. b
ognuno aveva tra quelle ragazze la fidanzata o l'amante, certo le reciproche simpatie
di gioia del colle, coi differimenti dolosi o paurosi di giorno in giorno, di
l'assicuratore gli paga un dato capitale o incomincia a corrispondergli una data rendita vitalizia
differire, non meno che il diminuire o negare all'artigiano il prezzo delle sue fatiche
e che lui mi aveva differito a due o tre dì. -assol.
è seguito da una propos. consecutiva o finale). caro, 12-ii-104:
... le cose intepidissino o differissino, vorrei sapere quello se ne fussi
ritardati da qualche legamento di rima, o d'altro artificio, non differiscono molto
baldini, 5-111: secondo che portasse o no gli occhiali, ricordo che il suo
boccalini, ii-42: tutte le offese che o si dissimulano per prudenza o si perdonano
offese che o si dissimulano per prudenza o si perdonano per necessità, a suo
apparissi con un titolo qualsiasi, negato o pur differito a lui; egli avrebbe
2. assicurazione a contratto differito o assicurazione differita: tipo di contratto di
'. 3. trasmissione radiofonica o televisiva differita: testo dapprima registrato (
, ecc.), poi radio o teletrasmesso. differitóre, agg. e
mento del suo avversario in tutto o in maggior parte. e sappiate
). che richiede fatica, sforzo, o abilità particolare; arduo, malagevole.
rendono quasi intrattabili. il che avviene o perché sieno naturalmente fieri e superbi,
perché sieno naturalmente fieri e superbi, o perché sieno per consue tudine
che ogni parte abbia soltanto dell'una o dall'altro. rovani, ii-690: ogni
del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di
essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di stile volgare,
che fa difficile il difendere una città o uno alloggiamento, è lo avere a
. 2. malagevole da percorrere o da raggiungere; impraticabile, inaccessibile.
. / né i passi più difficili o i paesi / schivar si cerca de'nemici
ove la via / diffidi monti, o fra burroni e sterpi / rapida si disserri
all'orecchio della mamma, delle allusioni più o meno velate, degli sguardi indiscretamente curiosi
4. che richiede sforzo a essere compreso o appreso; oscuro, astruso; di
: quando poi parlerà di cosa oscura o difficile, voglio e che con le
ne'passi più difficili de la filosofia o de l'istorie è simile a coloro i
rapido sui versi di difficile struttura sintattica o implicanti un difficile concetto morale.
se alcuna cosa vi fosse difficile o paresse, riportatela a me, e io
, candellieri, uccelli, grottesche, o altro corniciame intagliato, salvo che simone
per vanto di vincere le difficoltà, o perché allor si credesse esser più bello
credesse esser più bello il difficile, o per non curarsi della deformità, o
o per non curarsi della deformità, o per far pompa di gran dottrina, essendo
gran dottrina, essendo spesso cotai rime o del latin prese o da scienza, o
spesso cotai rime o del latin prese o da scienza, o da storia rimota
o del latin prese o da scienza, o da storia rimota, o da più
scienza, o da storia rimota, o da più rimota allegoria. d'annunzio,
casa. 7. che avviene o si sviluppa a fatica e in modo
. 8. disagevole da rimuovere o ridurre nelle condizioni volute; che oppone
, labili al male ed al bene contrari o difficili, temo non perda infra un
a consentirvi. dottori, 82: o troppo nel donar facili dei, / ma
nobil favella / darà sul labbro tuo [o virgilio] tanta grandezza, / che
quella leggiadria non leggera che viene o dall'educazione delle grandi città, o da
o dall'educazione delle grandi città, o da un istinto raro; cotesta francese
più che mediocre grecista in dodici mesi o tredici sarà cosa un po'difficilotta,
, avrebbe potuto suonare come un dispetto o, peggio, un affronto.
del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di
non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di stile volgare,
in particolare: tesser difficile da raggiungere o da percorrere (un luogo, una via
: poche nazioni... difese o dalla generosa ferocia degli animi, o
o dalla generosa ferocia degli animi, o dall'insuperabil difficoltà della natura, non sentirono
ha qualche difficultà: e sonovi alcune voci o frasi poco toscane segnate in margine.
, ardua. boccaccio, iii-7-80: o casta dea,... / odi
denari aver: la gran difficoltà, / o
8. punto oscuro, discusso o discutibile, aspetto contraddittorio (di una
-in un testo, passo di significato oscuro o ambiguo. goldoni, viii-1075:
collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la torrei più che volentieri
una decisione, opponendovi un rifiuto più o meno reciso e totale: obiezione,
quelli non hanno tutto il valore, o robba in permuta, promettono di dar
dimandatagli, non sapeva anche difficultarle, o negarle costantemente. pallavicino, 6-1-121:
3. trattenere una persona con ragioni o pretesti dal fare qualcosa, fare difficoltà
ostacoli; ostacolare qualcuno nelle sue azioni o nelle sue intenzioni. pallavicino, i-354
vogliono godere legittimamente di tale divertimento, o fornire a noi selvaggina presa al di là
vino di spagna, un fiasco ancora o due di buona acquavite. f. galiani
nostri vocaboli sarà questa durezza rade volte o non mai. v. franco, 310
avanza cavillosi e continui pretesti per ostacolare o ritardare il compimento di qualche cosa,
che soffre di disturbi a un organo o a un apparato; che ha un organo
in relazione di alcun viscere, organo, o funzione del corpo, vale che patisce
. dir. atto con cui un privato o una pubblica autorità intima a un soggetto
suo dovere giuridico compiendo un dato atto o astenendosi da una data attività, con
con l'avvertimento delle conseguenze che derivano o possono derivare dall'inottemperanza all'ingiunzione stessa
un soggetto una certa situazione di fatto o di diritto, in modo che questi non
per 4 avviso, notificazione, disdetta 'o simile, son voci errate messe in
che dice il sor giacomo. si ha o non si ha fiducia nelle persone
, non avere completa fiducia in qualcuno o in qualcosa: non essere sicuro.
alcuni altri tanto diffidano di se stessi, o per aver poco animo, o per
, o per aver poco animo, o per vedere che tanti e tanti di poco
ma che il tutto nasca da una buona o vero cattiva fortuna. dottori, 124
interessato alla costruzione del suo mondo interiore o esteriore; delle idee generali diffida. moravia
mirando, / non sa come lo scelga o lo divida. dottori, 82:
né vi è pena alcuna di ferite o omicidii che per detta causa si facessino.
in sostituzione della così detta iniziativa privata o assente o 4 diffidata 'dai risparmiatori.
della così detta iniziativa privata o assente o 4 diffidata 'dai risparmiatori.
per nissuna sua qualità debba esser diffidente o sospetto alla maestà sua. loredano,
è degna d'esser amata da tutti, o chi è cotanto diffidente di se medesimo
erano diffidenti, preferivano abitare presso carcerieri o gente della polizia. diffidenti: ma
: ma se incontravano un sorriso, o una parola cordiale, erano presi dall'
mi taglia la strada alla voltata, o si fa cogliere a frugare in qualche secchio
stesso, come chi vuole persuadere un ostinato o ingannare un diffidente, attonito, intimorito
, il mancare di fiducia in qualcuno o in qualcosa (e il senso di
(e il senso di sospetto o di insicurezza che ne deriva); mancanza
mancanza abituale di fiducia negli altri (o, anche, nella vita),
nella vita), che nasce dal temere o dal sospettare l'inganno o la delusione
dal temere o dal sospettare l'inganno o la delusione. cavalca, 11-33
sempre proporzionata al numero delle sperienze infelici o conosciute in altri o fatte in se
numero delle sperienze infelici o conosciute in altri o fatte in se stesso, ma molto
il re antigono, il quale, o per volere tirarlo del tutto alla sua
tirarlo del tutto alla sua amicizia, o metterlo in diffidenza del re ptolemmeo,
diffluènte, agg. medie. di tessuto o organo che appare in fase di rammollimento
organo che appare in fase di rammollimento o di dissoluzione (e ha aspetto quasi
montuosi presentano allo sbocco in pianura o nelle valli. = voce dotta
fino al nascere delle sue figlie, o piuttosto fino al crescere che queste fecero
copia, per largo spazio: acqua o altri liquidi). -anche al
bere a sua sig. illustrissima quattro o cinque libbre di siero depurato e ben chiarito
e più non si mischia con la marina o vi perde la sua dolcezza; anzi
e adorni: or via, diffondi, o vate, / sovr'essi il coro
interminato / per l'etereo convesso; o fosser voci / d'alate essenze d'
conforme alla diversità individuale dell'anime, o vero, come altri crede, alla
anco al mortai noti piaceri; / o se tu amasti vanto / dare a
vanto / dare a i mobili plettri o pure al canto. alfieri, 1-809:
e tutte l'altre fatture della natura o dell'arte, non è egli manifesto che
lode, che tutti convengano in qualche fonte o pregio il qual sia comune a ciascuno
unito nasce qualche discordia tra'baroni, o sollevamento tra'popoli, o dissolutezza
, o sollevamento tra'popoli, o dissolutezza negli uni e negli altri, si
diffonde agevolmente, a guisa di peste o d'altro male contagioso, alle parti
, che vedete? / fia sogno o ver? foscolo, iv-316: la sua
conosciuti, non saputi a pena / o per nome o per sangue, a'quai
non saputi a pena / o per nome o per sangue, a'quai diffonde /
. 11. figur. parlare o scrivere in modo prolisso, dilungarsi nel
in modo prolisso, dilungarsi nel parlare o nello scrivere; trattare troppo diffusamente un
, 369: or né sì meschino / o capraio o bifolco han questi campi /
: or né sì meschino / o capraio o bifolco han questi campi / che di
, perché altra cosa volevano grandezza o della bellezza del corpo; ch'ella si
corrispondentemente si sotto il rapporto del bello; o se piuttosto essi non sono contro
, cioè si faccia maggiore e minore. o. rucellai, difformissimi o contrarissimi, non
e minore. o. rucellai, difformissimi o contrarissimi, non solo nelle minuzie e
minuzie e che scelgono vie sbagliate o, ch'è lo stesso, immaginano
maniera noi ci allontaniamo e ci dif-nelle finezze o delicatezze, ma nelle parti e nelle cose
, 5-168: la vera bellezza quali o egli non debba essere più sostenuto, o
o egli non debba essere più sostenuto, o compendifformato (part. pass, di
, intera la loro bellezza, servire forme o pure difforme. d'annunzio, iv-2-451
(i-695): al / o del pastor ch'ancor mantova onora, /
e letter. alterare la forma (o la natura) di un stanzo
, che nel fargli onore diformavano o monna tu, ch'io non so qual
. testi, befana, / o monna dal malan che dio ti dia.
: grave madelle cose che si possono o non possono dipingere. f. noti
ganasce, sudore volgare che loro o mutata significazione primalgrado terribile e il
mitiva costringendoli ad esprimere cose diverse o opposte. che gli rigava e quel orrendo
. sgradevole, che appare esteticamente ripulsivo o lontano, opposto alle norme e regole
, sentendola, ciascuno si raccapricci, o abbrividi, o frema, se possiede il
ciascuno si raccapricci, o abbrividi, o frema, se possiede il minimo tantino
diecimila cartigli. la scrittura è più o meno difforme, secondo la sofferenza del
] che, per rozzezza del disegno o lineamenti storti, o altra inezzia
del disegno o lineamenti storti, o altra inezzia del pittore, eccitano il riso
croce, i-2-253: l'errore è privazione o negatività, e comunemente si suole definirlo
dei fenomeni di propagazione di onde sonore o elettro- magnetiche (in partic.:
del qual effetto, chiamato diffrazione, o sia inflessione della luce, il grimaldi
: se ad alcuno paresse che io troppo o diffusamente o particolarmente... disteso
alcuno paresse che io troppo o diffusamente o particolarmente... disteso mi fussi,
si crea la luce, di moto, o vogliamo dire espansione e diffusione istantanea,
dire sottilità, rarità, immaterialità, o pure altra condizion diversa da tutte queste ed
fuor della prima essenza non consente. o. rucellai, 2-4-9-65: raggi sono
. abbondanza di particolari minuziosi nello scrivere o nel parlare; il dilungarsi nell'esporre,
: deve pur porsi mente alla diffusione o ristrettezza del discorso; due estremi, i
di distribuzione di una data specie animale o vegetale (v. area).
son tacque ascose entro perpetua notte; / o fan sotterra un tenebroso corso: /
tersi e trasparenti, come nel specchio o nella luna. delfino, 1-66: altro
scorrer diffusi. manzoni, 90: o campi aperti! / o sol (effuso
, 90: o campi aperti! / o sol (effuso! o strepito dell'
aperti! / o sol (effuso! o strepito dell'armi! / o gioia
! o strepito dell'armi! / o gioia de'perigli! o trombe! o
armi! / o gioia de'perigli! o trombe! o grida / de'combattenti
o gioia de'perigli! o trombe! o grida / de'combattenti! o mio
! o grida / de'combattenti! o mio destrieri tra voi / era bello il
succede alla crudeltà di un distacco o la precede appena. soldati, 131:
non era questo un pensiero preciso, o almeno non era così preciso come adesso
uomini che han coltivato l'ingegno loro o colle scienze, o colla gran pratica
coltivato l'ingegno loro o colle scienze, o colla gran pratica delle persone accorte e
conosceranno se una lettera sia ben scritta o ben ridicola, possa cattivare una gran parte
possa cattivare una gran parte della stima o una gran parte del disprezzo de'grandi.
dilunga in troppi particolari, che parla o scrive facendo uso di troppe parole;
342: se da vetta, o da sublime scoglio / volgesti il guardo
1: le nuvole son acqua rarefatta, o vogliam dire acqua diffusa e sparsa in
. 8. che non ha forma o confini precisi, che si estende a
sua natura. terti, 1-139: o re de'regi, il cui diffuso impero
in terra / e nell'aer diffuso o in grembo all'acque, i ebbe
diffusione (ed è costituito da globi o involucri di varie forme, di vetri più
di varie forme, di vetri più o meno trasparenti, opalini, smerigliati, lattei
capace di determinare la diffusione di particelle o di radiazioni elettro- magnetiche che urtino su
quando ima grossa nebbia spira, / o quando l'emisperio nostro annotta, /
fondamento / che per crollar di vento / o d'altra cosa così ben si regga
amor, che in costei / virtute o senno o sentimento fosse, / el fuoco
che in costei / virtute o senno o sentimento fosse, / el fuoco che mi
ad usanza di saette-folgori ciò che percuotono o rompere o dissolvere sono usati. fra
di saette-folgori ciò che percuotono o rompere o dissolvere sono usati. fra giordano,
quanto alte le mura, se con balestre o lanciotti o zappe o difici? diodali
le mura, se con balestre o lanciotti o zappe o difici? diodali [bibbia
se con balestre o lanciotti o zappe o difici? diodali [bibbia], 3-120
via più breve, verso un luogo o una persona. sacchetti, 166-58
, in gran fretta verso un luogo o una persona; precipitarsi in una direzione
(un sentimento: verso una persona o un oggetto determinato). b.
se la batte / a casa, o dove più gli viene il taglio. c
-per estens.: anche di animali o di cose. pulci, 21-nz:
senza magagne vanno difilato ai magazzini deposito o al reparto spedizioni. bocchelli, 4-120
. bot. che ha due foglie (o due organi omologhi). d'
, 300: 'difillo', dicesi di pianta o stelo che abbia due sole foglie.
produzione di due suoni di tonalità o altezza diversa a causa di lesioni
e se niente ho di nessuno, o difraudato, io lo renderò in quattro
. dominici, 1-12: essendo certa, o anima diletta, d'essere locata in
depressione e grave pericolo di morte) o sulla laringe (crup difterico, che
valle e il livello dell'acqua a monte o di creare un serbatoio o lago artificiale
a monte o di creare un serbatoio o lago artificiale per accumulare l'acqua nei
poi nei periodi di magra a scopi irrigui o per la produzione di energia elettrica,
per la produzione di energia elettrica, o di deviare una parte delle acque del
acque del fiume in un canale laterale o rialzare il livello dell'acqua a monte
-anche: opera che protegge un porto (o le terre litoranee) dall'acqua del
e tempestoso, che rompe gli argini, o dighe che dir vogliamo, e sopraffà
de sanctis, ii-15-247: lo so, o signori, che certi stati moderni per
lettera dell'alfabeto greco arcaico (f o e), corrispondente al suono semivocalico
; oppure abbassa la mandibola nella masticazione o estende il capo).
chiusa per modo che... gelando o digelando non può svaporare. =
digerisce, che serve a digerire o a far digerire. -succhi digerenti
, negli animali, in forma più o meno complessa, compiono la funzione di
3. smaltire (un pasto troppo abbondante o greve, un'ubriacatura, ecc.
riacquistare l'equilibrio e la calma, o, almeno, un miglior controllo di sé
situazione spiacevole, anche una persona fastidiosa o antipatica); ammettere:, specialmente
digerire de'versi sdruccioli, vuoi sciolti o vuoi rimati, perché gli uomini finalmente
proverbi toscani, 379: chi è inchiodato o dal lavoro 0 dalle cose domestiche,
il carattere di diffidente astuzia verso discorsi o cose fin troppo evidentemente privi di attendibilità
poter servar al pubblico consesso il decoro. o. rucellai, 2-5-3-202: a sì
digesti e sottigliati con sciroppo di radice, o con squillitico, e poi sia purgata
purgata la materia con pillole fetide, o con queste pillole. crescenzi volgar.,
che ho ingoiato da ragazzo è digerito o spazzato via. 2. smaltito
, 359: gioite, trionfate, / o felici, o potenti, / uscite
gioite, trionfate, / o felici, o potenti, / uscite e quando /
plebe a l'opre caccia, o larve! e dispiegate, / pur la
ordinata, qual ella divenne mercé del caso o della necessità, mercé di un moto
temperature non elevate, in un tempo più o meno lungo). redi,
fa in due modi: ovvero con guscio o sanza guscio: e quelle che cotte
la sanità, 1-3: quando mangi o bei, mangia consolato e mastica bene,
elaborare (una sostanza, trasformandola più o meno profondamente). crescenzi volgar.
finché non piovesse una suonata di campanello o la decisione della zia, tra due
6 potenzie; cioè appetitiva, o vero attrattiva...; la seconda
pianta. 7. sm. bevanda o sostanza medicinale in dischi o in pastiglie
. bevanda o sostanza medicinale in dischi o in pastiglie, che facilita la digestione,
se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino inzuppato di marcia di vaiuolo
coprirla con una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo,
volta avviene [al cavallo] per orzo o per altra simil cosa rosa da lui
voglie, purgati, possano difondersi al cuore o ascendere al capo e quivi tranquillare con
materia. sarpi, i-412: potevano concedere o parte o tutte le infrascritte modificazioni,
sarpi, i-412: potevano concedere o parte o tutte le infrascritte modificazioni, secondo che
il suddetto prezioso manuscritto delle pandette o sia de'digesti. leopardi, 997:
delltmperio, né di quel delle genti, o di quello della natura, non fanno
(ma è privo delle sostanze inerti o irritanti): ed è usato nelle affezioni
agg. che si riferisce a un dito o alle dita; che è proprio di
dita; che è proprio di un dito o delle dita. -impronte digitali:
il margine delle dita fino alla seconda o alla terza falange. tramater [s
]: dal sito chiamansi 'arterie 'o * vene digitali 'quelle che scorrono
* digitale ', astuccio di canna, o altra materia, che mietitori mettono nelle
sf. bot. genere di erbe bienni o perenni della famiglia scrofulariacee, con foghe
, foglie rugose, tomentose, ovali-oblunghe o lanceolate, piccio- late quelle basali,
della famiglia graminacee, comprendenti erbe annue o perenni, che presentano spighe a grappoli
comune la digitarla sanguinalis, detta sanguinaria o sanguinella, che in qualche regione dell'
dicono i bottanici quel ramo, pianta o fiore che ha divisione come le dita della