Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.22 - Da DAPPOICHÉ a DAPPRIMA (3 risultati)

3. sm. raro. luogo o parte vicina. varchi, 7-431:

questa compagnia, debbialo solamente ai capitani o al frate, anzi eh'a altra

i fanciulli cominciano andar a le scuole sapessero o gustassero pur un poco quanto di giovamento

vol. IV Pag.23 - Da DAPPRINCIPIO a DARDO (12 risultati)

uno che canta, se nel ricordo, o con una coltre sulla bocca. landolfi

dapprincipio intesa come una storia che o integrava quella prevalentemente politica o la discacciava.

che o integrava quella prevalentemente politica o la discacciava. moravia, viii-157:

, 2-1270: ch'i dolopi superbi, o i mirmidoni / non vedranno già me

, 170: rondine riparia; balestruccio ripario o sal- vatico, dardanèllo.

erano dardeggianti / occhi di gatti soriani / o lucciole lantemaie. baldini, i-129:

suoi raggi attraverso un velo di nubi, o li dardeggia per l'azzurro dell'aria

intensamente con lo sguardo (una persona o un oggetto); gettare occhiate penetranti;

/ di lor stirpe, paventano o la truppa / assaltante de'giovani dardieri

dardieri / od il rame raggiante, o 'l lampeggiante / ferro. dardo,

sia con dardi, con reti, o levrieri, / o pur con visco,

, con reti, o levrieri, / o pur con visco, si può far

vol. IV Pag.24 - Da DARDO a DARE (11 risultati)

ma se alcun più di lor disiassi / o e'sentisse sospir martiri e doglie /

sodi; perciò quelli che fanno l'asticciuole o dardi l'antepongono a tutti. tasso

tenere. 8. estremità calda o luminosa (o calda e luminosa insieme

8. estremità calda o luminosa (o calda e luminosa insieme) della fiamma

per lanciarla nelle navi nemiche col cannone o col moschetto e incendiarne le vele.

. davo; pass. rem. dièdi o détti, désti, diède o détte

dièdi o détti, désti, diède o détte, démmo, déste, dièdero o

o détte, démmo, déste, dièdero o dèttero; fut. darò; condiz

, déste, déssero; imperat. dai o da'). cedere ad altri una

cedere ad altri una cosa che si possiede o di cui si dispone (e indica

81-13: qual grazia, qual amore, o qual destino / mi darà penne in

vol. IV Pag.25 - Da DARE a DARE (11 risultati)

e due capretti. guarini, 57: o fido, o forte aminta /

, 57: o fido, o forte aminta / o troppo tardi conosciuto amante

fido, o forte aminta / o troppo tardi conosciuto amante, / che

dare non è perché l'altro conservi o si giovi per continuare. moravia,

: e quando si giuoca in due o in tre, se ne danno 25.

-trasmettere, inviare (per corriere o per posta). giovanni da

5-3: ma chi le dà veneno, o chi le caccia / l'alma del

caccia / l'alma del corpo con laccio o coltello, / ch'uomo sia quel

le mani sue quella battaglia, / o ad altri di nazion subietta a lui.

del supplizio, ma le mie gambe o gli orecchi; a me non si converrebbe

suo ducato, e dargli un cappello o una simile ricompensa. g. m.

vol. IV Pag.26 - Da DARE a DARE (12 risultati)

diporto ai torinesi. carducci, 862: o agili / veneti a tonda le cavalle

. petrarca, 274-1: datemi pace, o duri miei pensieri. idem, 299-4

veggono un cristiano che ammazzi una gallina o un colombo, lo comperano per dargli il

che si è la visita del forestiere o dell'amico, la nobil mano che

2-122: perché il nascer ne desti o perché prima / non ne desti il morire

a usare coltello e forchetta quassù: o parlare italiano decente: o anche solo

forchetta quassù: o parlare italiano decente: o anche solo a dar la destra a

. non gli si chiede, o almeno esso non lo ha ancora scoperto,

dando a plebei le vostre figlie o le vostre sorelle? ariosto, vi-748:

dichiarò che per qualsivoglia forma di sedere o di dar la voce, non s'intendesse

, non s'intendesse da veruno acquistata o perduta ragione. papi, 2-1-24: il

lì, data la paga, vernano via o bone giornate maxime avendo passate tucte le

vol. IV Pag.27 - Da DARE a DARE (7 risultati)

, iii-66: facendogliene una contrascritta, o dandogliene mallevadori, in modo che e'

4-1-185: la scarpa si farà più o meno pendente secondo la qualità del terrapieno

i figli, dare ad essi un mestiere o una professione. 21. comminare

giudicare se quello si dirà sia vero o falzo, daendo il gastigo dello errore comesso

si confessi giusto, dategli subito due o tre ore di corda. manzoni,

leggi tra i popoli, / dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare

con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. bembo, i-34

vol. IV Pag.28 - Da DARE a DARE (21 risultati)

non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco.

anno, non avevano assaggiato le ciliege o il cavolfiore, per via di qualche

inferiore; a volte dava soltanto tre o quattro volte la semenza. 28.

anco voglio che quando il dimonio invisibile o visibile o la fragile carne dessero battaglie

che quando il dimonio invisibile o visibile o la fragile carne dessero battaglie o ribellione

visibile o la fragile carne dessero battaglie o ribellione allo spirito, di qualunque cosa si

allo spirito, di qualunque cosa si sia o fusse, voi il manifestiate. cantari

spavento / leon di stelle sparso, o fero drago, / o gran centauro

stelle sparso, o fero drago, / o gran centauro, od altra irata imago

. d'annunzio, i-684: altre (o le stesse?), mani alabastrine

darli sopra cennere di scorza d'ova o di gusci di lumache. cellini, 534

. vasari, i-169: quelle [figure o storie]... che si

che si fanno per archi, commedie o feste, si lavorano poi che la

render manifesto, palesare (con parole o con atti); diffondere (voci

fa? le guazze / cadono, o piove? serao, i-997: forse qualcuno

: forse qualcuno, un prete, o un frate, o qualche anima buona,

un prete, o un frate, o qualche anima buona, devota, aveva

tuo abito dà che sia fornaio, o carbonaio, o appannatore di guado, o

che sia fornaio, o carbonaio, o appannatore di guado, o maestro d'

o carbonaio, o appannatore di guado, o maestro d'inchiostro. leggende di santi

certaldo, 290: quando insegni o ammaestri, dà sana dottrina, cioè

vol. IV Pag.278 - Da DETERMINARE a DETERMINARE (15 risultati)

situazione di tanti paesi, o noti, o ignoti, che finor non sappiamo.

poiché lo è sempre nell'atto causante) o successiva per modo che al principio di

caratterizzare una poesia importa determinare il contenuto o motivo fondamentale, riferendolo a una classe

motivo fondamentale, riferendolo a una classe o tipo psicologico, al tipo e alla classe

quelle antenne? toccando, riconoscono, o determinano, un oggetto. landolfi,

c'era inoltre, ricordo, uno sportello o uno scuro che a ciascuna raffica sbatteva

, e però sempre dubitativamente propose, o non mai magistralmente determinò, ma si

rivolto in segno di affetto, di offesa o di perdono, la misura non cambia

del demonio. alberti, 58: o tu non riputare me pazo, benché io

de'fanciugli miei sanza paura, o tu determina che tutti i padri sieno stoltissimi

ii-19-43: ho determinato pubblicarla in parte o in dispense ciascuna per sé, ciascuna

a chi noi determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione

determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione genovese; sì

, ch'erano incerti coi lor pensieri, o passano con indifferenza da uno studio all'

volle che nascesse pochi mesi dopo, o determinollo a diverso sesso. manzoni,

vol. IV Pag.279 - Da DETERMINATAMENTE a DETERMINATO (19 risultati)

un astro rispetto a un altro astro o all'equatore. piazzi, 1-25:

si determina a norma delle circostanze, o a dir meglio, a norma degli interessi

immorali quegli elettori che per interessi propri o del loro municipio si determinano al voto senza

contrae il vaiuolo per fortuito contatto, o per coabitazione, si espone all'azzardo che

del veleno si determini in una parte nobile o ignobile: indi, contraendosi per le

mente sono in sua natura: cioè o buone o ree sono per se stesse

sono in sua natura: cioè o buone o ree sono per se stesse, e

e non ha l'uso sovra loro imperio o autorità niuna. pallavicino, 7-262:

prova, che le parole significano questo o quello determinatamente de'nostri interiori concetti,

per patto. magalotti, 23-143: o sia, che ne venga la creazione determinatamente

determinatamente dalla volontà di un dio, o ne venga la produzione accidentalmente dal concorso

la biblioteca linguistica ebbe virtù a mutare o attenuare, nell'ingegnere valerio caviggioni,

xxii-148: le proposizioni determinative del subietto o del predicato non sono incidenti. mickelstaedter

specifica, esprimendo una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale

esprimendo una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e

una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e sono detti

o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e sono detti anche indicativi)

e ristretta, per produrre una sensazione o concezione indeterminata ed immensa. carducci,

sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non nominando alcuna certa persona

vol. IV Pag.280 - Da DETERMINATO a DETERMINATO (21 risultati)

suo fine: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne

: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere

tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere; né più a

s'ella dee farsi di cose determinate, o solo in genere, di ciò che

ignari di quel che ci sia buono o cattivo; e però nella determinata domanda

lei non aveva avuto oggetto determinato, o aveva continuamente mutato d'oggetto, poiché

il legame di tutte le opere d'arte o di tutte le intuizioni. levi,

determinata di fiorini tre, quattro, o sette per cento. v. danti,

determinati giorni pubblica udienza a chiunque vadi o per divozione o per chiedere giustizia.

udienza a chiunque vadi o per divozione o per chiedere giustizia. leopardi, i-314

.. un loro proprio sapore o gusto, un odore, un calore,

forma e infine una composizione chimica più o meno determinati. 5. stabilito,

prestabilito (per atto di volontà, o per comune accordo). bibbia volgar

hanno il tempo determinato di un giorno o poco più, il qual poco passa nell'

. 6. che ha subito o subisce una particolare influenza; indotto,

[dell'uomo] determinate da uno o più agenti esterni. leopardi, i-186:

presunzione 'più che sul fatto; poco o nulla è lasciato alla libertà ed alla

laonde ella è un desiderio consigliato o desiderio congiunto con qualche consiglio. -definito

, 4-422: tutti tre unitamente determinati o d'aprirsi col ferro il passo o

o d'aprirsi col ferro il passo o di perdere in quello sforzo la vita,

la posizione rispetto a un altro astro o all'equatore. piazzi, 1-25:

vol. IV Pag.281 - Da DETERMINATORE a DETERMINISMO (23 risultati)

universalmente e senza determinazione alcuna di tempo o di luogo. bruno, 3-11:

dei poteri, come la cognizione degli uffici o di un servigio deve precedere la formazione

, con analisi già tutta francese, superiore o più ricco nella determinazione dei particolari.

si è la determinazione del testo, o autentico, o che più da vicino

determinazione del testo, o autentico, o che più da vicino ritragga la intenzion

assumendo una particolarità concreta, un oggetto o un concetto. boccaccio, i-304:

assurdo d'una massa negativa del primo o terzo satellite rispetto al secondo. de sanctis

sue forme eminenti prende nome di sistema o filosofia. serra, iii-398: le categorie

dottrina (da parte dell'autorità legittima o di persona che abbia particolare prestigio)

i cardinali, che a suo giudizio o determinazioni che facesse, non era ignuno

ciossia che coloro che sono stati morti o poco o molto, è necessario che

che coloro che sono stati morti o poco o molto, è necessario che sappino la

loro anime sono state. se in paradiso o in purgatorio, sono certi d'esser

l'indistinto soltanto, l'abisso, o tenebra, può ridischiudere alla catena delle

pronte ricerche e rigorosissime determinazioni verranno scoperte o serrate quelle case, e sequestrate persone

persone e robe che possano aver portata o contratta l'infezione. longo, xviii-3-231

corticelli, 15: la determinazione, o sia uscita de'nostri nomi è bensì

altri, con determinazione diminutiva, dedotta o da statura, o da età (in

diminutiva, dedotta o da statura, o da età (in dialetto veneto era

età (in dialetto veneto era verlucio o verluzo) dipoi nel suo capo e nella

blastomero, di un territorio di blastula o di gastrula, la cui futura evoluzione

categoria sistematica a cui appartiene un animale o una pianta. = voce dotta,

mondo in un istante qualsiasi è l'effetto o il prodotto degli stati antecedenti e delle

vol. IV Pag.282 - Da DETERMINISTA a DETESTAMENTO (7 risultati)

a dio o al fato viene attribuita la ragione d'essere

i suoi fattori non sono la scelta sessuale o la lotta per resistenza, ma una

. sostenitore, seguace della dottrina filosofica o scientifica del determinismo. labriola

messi a dura prova dalla continua tensione aperta o latente, ricorrono a leggende oppure a

possesso da parte di una potenza o di un blocco di stati vale a dissua

, sm.): sostanze organiche o inorganiche che agiscono nelle operazioni di lavatura

si è mormorare e lamentarsi di dio o d'alcun uomo, massimamente d'alcun suo

vol. IV Pag.283 - Da DETESTANDO a DETESTAZIONE (4 risultati)

sequirò appresso le mie già promisse novelle o vero istorie; ne le quali prime

biasimare vivamente; condannare come gravemente riprovevole o errato; giudicare negativamente. bibbia

autore] pone una detestatoria esclamazione, o vero reprensione, alla sua città di fiorenza

di fiorenza, nella quale profetezza, o vero annunzia, di spaventare la sua

vol. IV Pag.284 - Da DETESTEVOLE a DETRARRE (5 risultati)

che si decompongono quasi istantaneamente per urto o peraccensione (e sono usati nella fabbricazione di

intimamente unito con un leggiero olio volatile o zolfo, e quindi ha origine la sua

.]: 'detonazione'. lo strepito più o men fragoroso di un solido nel divenire

porse / le mani a l'oro o a le lusinghe il petto; / né

né le fidate a lui / spada o lanci detorse in danno altrui. =

vol. IV Pag.285 - Da DETRATTARE a DETRAZIONE (33 risultati)

da pensare che altri mi volesse male o mi detraesse. sarpi, vi-227: non

che de'miei studi, per aggradire o servire altrui, mi è convenuto mettere

. (costruito con la prep. a o di). bartolomeo da s.

ogni suo fatto. bambagiuoli, 38: o detrattor, rap- portator fallace, /

ha prestato orecchie a qualche inquieto o desideroso di vivere dissolutamente, che perciò detraesse

60: in terra ti detragge [o dea] a i baci / giovin di

machiavelli, 231: nessuno soldato non mai o detrattò la zuffa o si ribellò

non mai o detrattò la zuffa o si ribellò da loro o fu, in

la zuffa o si ribellò da loro o fu, in alcuna parte, discrepante

= voce dotta, lat. dètrectàre (o dètractàre), comp. di iractàre

quanto non sieno contradi, derogatori, o vero detrattivi agli ordinamenti della iustizia.

e calunnia la reputazione di altri (o cerca di diminuire il merito di un'

di diminuire il merito di un'azione o il valore di un'istituzione, di un

veggi che alcun'otta faccian limosina, o digiunino, tuttavia se tu vedi che

vedi che sieno carnali, lussuriosi, o cupidi, o micidiali, 0 ingannatori

sieno carnali, lussuriosi, o cupidi, o micidiali, 0 ingannatori, o detrattori

, o micidiali, 0 ingannatori, o detrattori, e stare in peccato mortale,

quali se pure se'veduto di': « o generazione ingrata e detrattrice delle semplici donne

son corv io cigni / i detrattori o spiriti maligni. s. degli a rienti

curo che mi morda / un detrattore, o palese o coperto. tassoni, viii-1-17

mi morda / un detrattore, o palese o coperto. tassoni, viii-1-17: ma

di purgare colle tre pitture in iscorcio ridicolo o schiffo ma sempre naturali e vere,

di que'rei ammorbati costumi, che presto o tardi involgono ne'flagelli le intere nazioni

a lui sanza alcuna detrazione di dirittura o di gabella, ciascuno mese, sì

si facciano non da impulso, augumento o detrazione di corpi, ma dalla virtù d'

persona (oanche al valore di un'azione o di un oggetto), attraverso la

), attraverso la diminuzione dei meriti o la rivelazione di difetti o di colpe

dei meriti o la rivelazione di difetti o di colpe non noti ancora; maldicenza

, tenta per qualunque modo di vituperarlo o per mala intenzione o per qualunque

di vituperarlo o per mala intenzione o per qualunque altro malo modo. zanobi da

: gli uomini volentieri voltano lo odio o le detrazione a chi è manco distante

toglie occultamente la fama al prossimo, o almen la diminuisce, e chiamasi detrazione

de'grand'uomini, nati in secoli o fra nazioni incolte, sono composte d'una

vol. IV Pag.286 - Da DETRETTATORE a DETRONIZZARE (20 risultati)

spiegano li sensi d'incitamento, o buoni o cattivi che siano, i sensi

li sensi d'incitamento, o buoni o cattivi che siano, i sensi

cosa si potrà con vicino, con parente o con amico trattare, che, se

detrimento delle persone per cattiva aria, o per danno della cosa familiare. rinaldino

3-ii-99: se non che i beni stessi o per mala imitazione si sformano, o

o per mala imitazione si sformano, o per inerzia ricevono detrimento, e giacciono

quello che nella presente consultazione si debba o come detrimentoso fuggire o seguire come profittevole

consultazione si debba o come detrimentoso fuggire o seguire come profittevole, dirò non meno

si forma alla base delle creste montuose o delle pareti di roccia a causa dell'

solido di materia che deriva da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da

materia che deriva da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da operazioni di

da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da operazioni di raschiamento, di

al suolo dei fioracci larghi turchini o vermigli; le bruciature deh'iudustria, un'

. 3. figur. persona o cosa (anche idea, dottrina,

capacità, ogni pregio (e viene espulsa o lasciata ai margini come inutile o dannosa

espulsa o lasciata ai margini come inutile o dannosa: dalla società, da una

ambiente, le [forme] deboli o troppo usate cadono a mano a mano formando

che va / dall'osteria alla casa o al lupanare, / dove son merci

sua e la sua stessa filosofia, riflesso o detrito della sua poesia. =

iii-65: nel duodecimo secolo un iman o sacerdote dei muslimen detronizzò l'ultimo imperatore

vol. IV Pag.287 - Da DETRONIZZATO a DETTAGLIATO (12 risultati)

. -scherz. togliere un incarico o un ufficio particolarmente lucroso, comodo,

[clemente xii] era saltato, o gli avean fatto saltare, in mente di

. privato della posizione più eminente (o di potere, di autorità); spodestato

egli dice, ecc. o. rucellai, 5-5: avendo, a

felpa, tanto se arriva da modena o da bologna, ripieno di carne di

: accontentarsi di quel che si dice o racconta, non cercare di saperne di più

creduto quel che m'è stato detto o raccontato. salvini, v-452: 'si stanno

-che cosa direm noi che sia detta o disdetta, signor annibaie? -un concorso

magalotti, 23-53: questa detta, o disdetta di cui si fa tanto romore,

la fortuna del giuoco, 0 buona o rea. idem, 39-ii-157: portati via

s'un gran signor vi siede / o gente tutta maggior che tu sia, /

dire 'particolareggiare, ragguagliare, descrivere o narrare minutamente '. pea, 7-318

vol. IV Pag.288 - Da DETTAGLIO a DETTAME (6 risultati)

le stelle nuove, variabili, nebulose, o che hanno alcuna cosa di singolare.

-di dettaglio: che riguarda aspetti o questioni particolari; che ha carattere particolare

indiscussa (che nasce dalla coscienza morale o dalla ragione, 0 deriva dai

, giudicandosi ivi in due guise: o secondo le leggi e costumanze del reame

allora fassi il processo in lingua latina; o giusta 1 dettami dell'equità e della

di storie in forma di sogno, o trasognate, le quali fanno pensare ad allegorie

vol. IV Pag.289 - Da DETTAMENTO a DETTATO (18 risultati)

bufi, 1-416: il dettamente, o vero imperio della ragione detta e comanda

1-148: detto talora a suon d'avena o flauto i ai discepoli boschi umil canzone

foglie di sibilla al vento, / o polve in campo, o 'n lido arena

, / o polve in campo, o 'n lido arena maura. marino, ii-71

in forza di un'autorità superiore (o della forza, del potere).

-dettare legge, leggi, sentenze: voler o cercare di imporre la propria volontà,

mi pare che chi l'ha consigliato o dettato, o non s'intenda delle

chi l'ha consigliato o dettato, o non s'intenda delle cose dell'onore

non s'intenda delle cose dell'onore o si sia ingannato. b. davanzati,

consigliare; suggerire; indurre a pensare o a sentire in un modo particolare,

si riferisce anche alle facoltà dell'animo o alle passioni o ai princìpi etici personificati

alle facoltà dell'animo o alle passioni o ai princìpi etici personificati come suggeritori,

si lavi e netti quando fosse lordo o brutto. petrarca, 127-6: collui che

contra un suo schiavo convenisse andare armato o lasciare co 'l tempo svanire la credenza

secondo vien loro dettato dalla lor complessione o natura. tasso, 14-31: furo

che l'uom si lamenta sia bene o sia male. de roberto, 300:

i 'commentari di bonaparte 'scritti o dettati da lui. brancoli, ii-231:

a dire di quelle partite della diceria o d'una lettera dittata;..

vol. IV Pag.290 - Da DETTATO a DETTATORE (11 risultati)

si ha da badare ad alcune voci o frasi isolate, ma al generale impasto

vii-208: a queste nuove teorie, o almeno nuovamente dettate, non mancava che

: tante sentenze dettate senza motivi, o sostenute senza studio del vero. pea

fedelmente e sinceramente osserva i suoi doveri, o prova effettivamente e segue i sentimenti dettati

classi, e una massima di economia bene o male intesa, alterano il valore dei

che tu non mi mostrassi qualche dettato o qualche epigrammatino. d. bartoli,

qualche libro contrario a'dettati del buoncostume o a'comandi della religione. mamiani,

/ sarà con gran fervore; / o signor mio beato, / fammene enten-

, qualche libro della cronaca del compagni o delle storie del machiavelli: ma,

io vi avessi confortato a eleggere consiglieri o dettatori che di quelle dovessero deliberare,

ripeto che di cose siffatte i migliori o dettatori od autori sono il popolo stesso,

vol. IV Pag.291 - Da DETTATURA a DETTO (12 risultati)

o la colonna, quando si dovesse cambiare il

il colore dell'inchiostro per le maiuscole o gli inizi dei capitoli. 2.

e letter. autore di opere in prosa o in verso; scrittore. guittone

al sistema poetico suo e de'coetanei o degli antecessori, è soltanto grammatico e

epistolografo; segretario, cancelliere del comune o del principe. -nel medioevo, anche l'

ancora dire se la dattilografa fosse graziosa o meno. 2. lo scrivere

. -anche: scritto, opera suggerita o ispirata. galileo, 3-2-33: procedendo

a scrivere ciò che il potere politico o un'autorità costrittivamente impone. giusti

è fatto cenno precedentemente (una persona o una cosa); già citato,

di ferro. guittone, 161-1: o voi detti segnor, ditemi dove /

segnor, ditemi dove / avete segnoragio o pur francheza. malispini, 1-49: suo

nostre angosce ad ogni piccolo ostacolo o apparenza di difficoltà, che si opponesse al

vol. IV Pag.292 - Da DETTO a DETTO (13 risultati)

, 136: peccato è ogni detto o fatto e ogni cosa desiderata contro la legge

? carducci, 531: non sangue o teste, io voglio, in conclusione,

sia, in ultima analisi, disprezzo o fastidio di noi stessi. cassola, 2-299

60: dice cato: il fatto o il detto altrui ricorditi di non ripigliare,

fortuna, / te con forza crudele, o misero fratello! saba, 15:

vita, e par nasconda / un dolore o un mistero ogni tuo detto?

: sarebbe dunque loro speme vana? / o non m'è il detto tuo ben

le convegna cantare per detto del signore o della madre... d'una

latino, per detto di turno, o della reina, o del popolo, non

di turno, o della reina, o del popolo, non si mosse contro

avrà guardarobba / di saggi detti, o dorici, o latini, / de'quai

di saggi detti, o dorici, o latini, / de'quai chi studia,

d'orribil tuoni. guarini, 76: o detto inevitabile e verace, /.

vol. IV Pag.293 - Da DETUMEFAZIONE a DETURPARE (16 risultati)

lor detti, / guitton, campane, o chi ma'fe'sonetti, / presti

di qualcuno: secondo quanto ha detto o scritto, secondo il suo parere.

mente e si guadagnano diligentemente che, o in detti o in fatti, non

guadagnano diligentemente che, o in detti o in fatti, non apparisca in loro

non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. lippi, 4-46: ond'

che trasgredir d'un punto in fatti o in detti / i suoi gusti, i

/ minaccia, se son finti in fatti o in detti. carducci, iii-6-484:

e mal contento, / disse: o figliuol, questo è troppo alto ardire;

uno, il quale non s'intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda,

più parte delle di cui facezie furono o insolenze, o freddure insopportabili, o

di cui facezie furono o insolenze, o freddure insopportabili, o azioncelle e dettucci

furono o insolenze, o freddure insopportabili, o azioncelle e dettucci profani, fu già

]: 'detumescenza', diminuzione di gonfiamento o dell'intumescenza di una parte.

poetica ebbe a sofferire nel medio evo trasfigurazione o deturpamento maggiore che la tragedia.

vero di scriverla? casti, 7-22: o corte, corte, qual vapor maligno

, ii-288: nessuna avidità di guadagno o di nomea deturpava il suo volontariato soldatesco

vol. IV Pag.294 - Da DETURPATO a DEUTEROPORFIRINA (16 risultati)

s. tommaso, non sono storpi o magagne che deturpino le fattezze interne dello

ma quasi granelli di polvere, o spruzzi di loto preso nelle strade terrose di

avevano la faccia deturpata da bolle schifose o da uno strato di lordume ributtante.

: alla tua patria vivi, / o generoso; e il deturpato scettro / a

doveva ascriversi, e se era sincera o deturpata da toppe. deturpatóre, agg

di una città coerente come un corpo o un racconto, i motivi di meraviglia

grado di umidità presente in un ambiente o di privazione dell'acqua contenuta in una

che precede; in generale, la persona o l'evento che intervengono improvvisamente a

2. per estens. il secondo personaggio o uno dei due protagonisti di un racconto

uno dei due protagonisti di un racconto o di un romanzo. = voce

sf. medie. forma di discromatopsia o cecità cromatica parziale per cui il soggetto

la cui autenticità per qualche tempo, o presso qualche chiesa, fu oggetto di

. tipo di glucosio in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti

sostituiti con atomi di idrogeno pesante o deuterio (ed è usato a scopo sperimentale

, sm. plur. bot. classe o, più propriamente, gruppo artificioso di

corrispondenti alle forme di riproduzione sessuale, o forme perfette di numerose specie; talvolta

vol. IV Pag.295 - Da DEUTEROSCOPIA a DEVASTATO (7 risultati)

capacità di conoscere eventi che accadono lontano o che accadranno nel futuro o sono comunque

accadono lontano o che accadranno nel futuro o sono comunque celati alle comuni facoltà conoscitive

gastrula, sviluppandosi, diventa l'ano o corrisponde alla regione anale dell'adulto.

. insieme di diverse sostanze, più o meno abbondanti e variamente distribuite sotto forme

, viii- 18: prepari [o sonno] gli attimi con cruda lama,

distruggere; colpire provocando miseria, malattia o morte (una carestia, un'epidemia,

le campagne, una tempesta di cielo o di mare prodotta da venti burrascosi che

vol. IV Pag.296 - Da DEVASTATORE a DEVIAMENTO (10 risultati)

degli orologi, che il più celebre conquistatore o devastatore. foscolo, iv-296: potrò

tien luogo di tutte le altre perdite, o può consolarne. b. croce,

per estens. distruzione dovuta all'impeto o alla violenza (di un torrente, del

5. l'alterarsi dell'aspetto fisico o dei tratti del volto (per l'

). geogr. scendere (un ghiacciaio o un corso d'acqua) lungo un

un dislivello, in una valle glaciale o in un corso d'acqua più ampio

da uno stato vetroso a uno più o meno cristallino che generalmente comporta una diminuzione

maggiormente giovassero a quelli le lettere, o a noi le scienze; e così,

più nuocesse a quelli la ignoranza nelle scienze o a noi il deviamento delle lettere.

un argomento all'altro (nello scrivere o nel parlare); divagazione, digressione.

vol. IV Pag.297 - Da DEVIANZA a DEVIATO (15 risultati)

essere). lasciare la via principale o la strada che si sta percorrendo per

acciò non si venisse deviando a destra o a sinistra. segneri, i-146: nelle

che indichi 1'esistenza del paese, o metta in risalto i viottoli che deviando dalla

non già per deviarmi un passo, o un punto / da quel sovran poter che

. passare ad altro argomento (nel parlare o nello scrivere); divagare.

dietro un argomento che può parer estraneo o alieno alla tratta zione principale

acque salate, che non potessero murarsi o rinchiudersi. casti, xxiii- 523

ad ora argomento umano a deviarlo, o impedirlo. b. croce, iii-27-164:

; ma non per ciò soffocarlo, o pensar di deviarlo, o condursi come

ciò soffocarlo, o pensar di deviarlo, o condursi come se quell'impeto non esistesse

del giovane con verecondia, senza ammetterle o escluderle, trattenendo il di lui animo

uno scritto, ecc. (volutamente o no) dall'argomento principale per trattare di

fraintendere (il senso di una parola o di una frase). a.

calcio, mandare la palla in fallo laterale o di fondo (più in generale:

segnare una rete, riprendendo un tiro o un passaggio a breve distanza dalla porta

vol. IV Pag.298 - Da DEVIATOIO a DEVOLTORE (18 risultati)

o. rucellai, 8-19: con vari artifiziosi

partic.: ferroviere addetto, direttamente o a distanza, agli scambi per il

agli scambi per il passaggio dei treni o per qualunque manovra di spostamento sui binari

corrente può essere inviata in una direzione o in un'altra (ed è soprattutto impiegato

sia necessario un rapido arresto della macchina o una rapida diminuzione della potenza erogata,

, anche senza essere positivamente idee deliranti o riferirsi ad alcun particolare oggetto, son

se si vuole, dalla comune visione o insensati esaltamenti di essa. 3

dalla posizione regolare (di una vertebra o dell'intera colonna vertebrale). savinio

asse visivo, a carico di uno o di entrambi gli occhi, dalla normale

dell'indice rispetto alla posizione di zero o riposo. 7. aeron. e

grandezza, la differenza, in più o in meno, che ciascuna misura presenta

prati, i-174: caccia dall'ossa, o mevio, / la letterata furia,

asse per disporsi nella direzione della velocità o da un disco comandabile o da altri

della velocità o da un disco comandabile o da altri dispositivi. = voce

). savinio, 2-91: intere o frammentarie, ma tutte inerti in egual

una riduzione della quantità di una vitamina o di un gruppo vitaminico presente in un

), agg. privato, parzialmente o totalmente, di vitamine (un organismo

: se... morranno ab intestato o intestabili,... in tal

vol. IV Pag.299 - Da DEVOLTRICE a DEVOTAMENTE (31 risultati)

intenderanno ipso facto devoluti alle comunità, o allo scrittoio delle nostre reali possessioni.

ristringe al solo defetto della volontà, o vero a quello del falso presupposto,

, perché credesse il feudo già vacante o devoluto. longo, xviii-3-233: sogliono quasi

. destinato (un bene a un soggetto o a un fine). cattaneo

, si renda responsabile di determinate inadempienze o quando si verifichino particolari circostanze previste

si verifichino particolari circostanze previste dalla legge o dal contratto (devoluzione del feudo enfiteutico

dalla volontà privata, dalla pubblica autorità o dalla legge) a un soggetto dei

è persona fisica: devoluzione ereditaria) o sia estinto o soppresso (se

devoluzione ereditaria) o sia estinto o soppresso (se è persona giuridica: devoluzione

. -nel diritto intermedio: restituzione o ritorno di un feudo o di uno stato

: restituzione o ritorno di un feudo o di uno stato vassallo nel pieno potere

un grave delitto contro il suo signore o muore senza eredi; attribuzione di un

senza eredi; attribuzione di un regno o altro stato, alla morte del sovrano

del sovrano, ai suoi discendenti, o, se questi mancano, ai congiunti

: di ciò è solito disputarsi, o in caso della devoluzione del feudo tra

e gli eredi dell'ultimo feudatario, o vero durante anco l'investitura. magalotti,

corona, e quelli che per devoluzione o riscatto si venivano aggregando al regio demanio

; pass. rem. devolvètti o devolvéi, meno comune devòlsi, devol

la congiuntura portava, devoluti gli stati o per morte, o per fellonia,

, devoluti gli stati o per morte, o per fellonia, estinguevano signorie sì ampie

. 2. trasferire il titolo o l'esercizio di una competenza, di

di una competenza, di una funzione o di un potere da uno a un

potere da uno a un altro soggetto o organo di autorità; attribuire, affidare

un dato potere, una data funzione o un dato compito; attribuire la competenza

sede episcopale, il capitolo elegga uno o più economi, o un vicario fra termine

capitolo elegga uno o più economi, o un vicario fra termine di otto giorni

la devolve (la causa), o vero la trasporta, ad un altro

l'essere, / tu sali, o dolce imagine; / e sotto il candido

che dai boschi nate / sono, o dai fonti liquidi, o dai sacri,

/ sono, o dai fonti liquidi, o dai sacri, / che devolvonsi al

benivolenza] è se noi usiamo preghiera o scongiuramento umile et inclino, cioè devotamente

vol. IV Pag.300 - Da DEVOTAMENTE a DEVOTO (10 risultati)

quantità di giovanetti di primo pelo, o in piedi, oppure sdraiati, oppure

destata anco alle grazie, / devote sono o a prematura morte / le umane vite

mia crudeltà. nigra, 17: o voi che a lunga servitù devoti /

corpi.. -dedicato alla divinità (o anche alla memoria di eroi o di

(o anche alla memoria di eroi o di celebri personaggi); offerto.

. guarini, 222: voi, / o devoti pastori a la gran dea

cancellier devoto della zecca / sulle volture o sul catasto lecca / e attacca una

quella patria. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravi- gliosa

: all'altrui preci unitevi, / o preci mie devote, / ché a voi

fed. della valle, 302: o lei ben saggia, / e ben felice

vol. IV Pag.301 - Da DEVOTO a DEVOTO (9 risultati)

nobiltà napolitana la turba marinaresca d'atene o pur la plebe de gli artefici fiorentini che

rivolgere da'cleoni e da gli iperboli o da qualche pizzochero di voto del savonarola

-serva devota. manzoni, 306: o re de'franchi e nostro! /

fedeli e devote. berni, 47: o buona gente ch'avete ascoltato / con

i-55: pio ix, per esempio, o il piissimo ferdinando ii può essere il

, sempre gremita dai devoti, che pregano o, come ho visto fare da alcune

-figur. alfieri, v-1-726: o sovra i numi tutti augusto nume,

: chi ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al

paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto, lascile stare

vol. IV Pag.302 - Da DEVOZIONALE a DEVOZIONE (12 risultati)

ciascuno degli oggetti ispirati alla simbologia religiosa o contenenti formule riguardanti le pratiche di devozione

immagini sacre, ecc.) ammessi o raccomandati dalla chiesa unicamente come soccorso per

per la preghiera e la meditazione religiosa o per rafforzare il sentimento della pietà.

profonda religiosità e venerazione verso i misteri o le persone sacre; disposizione interiore ad

romani, l'individuo consacrava se stesso o un suo oggetto o altre persone agli

consacrava se stesso o un suo oggetto o altre persone agli dèi per ottenere qualche

a cristo. guittone, i-3-288: o vita sigura ov'è pura co- sciensia

devozione: quello destinato a particolari preghiere o cerimonie religiose; festivo. davila,

ricevono fondi di magazzino dagli editori, o per libri lasciati da liberati. abbondano

qualità dell'eccesso,... o col digiuno o con l'elemosina o col

,... o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò

. o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò a qualche devozione,

vol. IV Pag.303 - Da DEVOZIONE a DI (11 risultati)

si conviene di lasciar perire ingiustamente o almeno rigorosamente chi sotto l'ombra del

di cui fernando non sapeva ancora se esaltarsene o se, in qualche modo, essa

una persona di grande ingegno e notorietà o per le sue opere. algarotti,

molte si fidarono nella divozione antica, o ne'servigi fatti al popolo romano.

casi in cui precede titoli che devono o vogliono citarsi nella forma intera; vi

* è indicata nella scrittura dall'apostrofo o dall'apice). originariamente indica la

a queste voci del secondo caso si sta o dee stare, delle quali essa è

e al primo con la particella di, o de, sopra, sotto, contra

si dà l'articolo * il 'o * la ', al secondo non si

di ', ma 'del 'o * della '. come a dire *

iii-1-646: non mi toccare, forsennato, o chiamo / il tuo fratello. vattene

vol. IV Pag.304 - Da DI a DI (12 risultati)

dicere: * io fui / nepote, o figlio, di co tal valente',

origine, provenienza (in senso proprio o figurato). giamboni, 4-13:

paese tu se'. se'tu franzoso, o normando o inghilese? bisticci,

se'tu franzoso, o normando o inghilese? bisticci, 3-518: prese una

, sono frasi e vocaboli lombardi, o veneziani. parini, giorno, i-80:

e licor lieti di francesi colli, / o d'ispani, o di toschi.

francesi colli, / o d'ispani, o di toschi. gioia, 1-ii-297:

nell'xi e xn secolo il feudo o l'onore da cui traevano la loro

.. determina la relazione di pertinenza o discendenza; e però si dirà v

moto da luogo (in senso proprio o figurato). cantilena di giullare toscano

, poteva passare di vita un anno prima o dopo nell'imperturbabile tutto, senza

, od è ru- bello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci?

vol. IV Pag.305 - Da DI a DI (16 risultati)

di un'azione e di una situazione o a una durata). -anche: precede

. 12. in correlazione con in o con a (che indicano la direzione

a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? g. villani

converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? g. villani, 12-113

io appresso vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro

vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro di sentenze,

asciuga va con un grosso fazzoletto, o quand'era piccola, col dorso della mano

. -letter. indica l'agente o la causa efficiente. angiolieri, 65-12

): senza potere alcuna difesa fare o pur dire una parola, passato di quella

37-107: molti a chi fur le mogli o le sorelle / o le figlie o

fur le mogli o le sorelle / o le figlie o le madri da lui morte

o le sorelle / o le figlie o le madri da lui morte, / non

ix-186: sapevano per istinto che, tedeschi o inglesi, non avrebbero mai avuto abbastanza

in cui si compie un'azione, o anche lo stato d'animo che questa

d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende.

sapere lo segreto dell'animo suo, o conoscere di che animo ella favella.

vol. IV Pag.306 - Da DI a DI (11 risultati)

pastori suoi subordinati che scoprisse rei d'avarizia o di negligenza. nievo, 209:

'l vedrai, / di qualche lagrimetta, o d'un sospiro. s. caterina

adunque ci è bisogno il lume. o carissimo fratello, egli ci è di tanta

ella eleggerebbe innanzi la morte, che amare o cercare quella cosa che le toglie questo

magno], 109: le minere o fornaci del ferro sono appresso a canali

proprietà, una condizione, un'attività o una professione che vale a distinguere,

. 21. indica il contenente o il contenuto, il componente o il

contenente o il contenuto, il componente o il composto. iacopone, 55-67:

suo favor gli italiani de gli spagnuoli o de'fiamenghi. g. bentivoglio, 4-992

quello di gertrude. -introduce simiglianza o dissimiglianza. fazio, v-24-34: la

complemento di materia (in senso reale o figur.). giamboni, 7-27

vol. IV Pag.307 - Da DI a DI (8 risultati)

ii-1-39: un leopardo / libero in selva o di catene scarco. boccaccio, dee

più vicino / quel cavallier gagliardo, o in luogo dove / potesse avere a

maneggiava le pialle, maneggiava lo scalpello o la sega, e parlava con tutti,

, un insieme di cui si considera o prende una parte. -nella funzione di

: diteli che ci mandi qua de'tordi o altre cose buone da mangiare; se

consunti. quello è il vostro parnaso, o donnine dell'italia grande! imbriani,

feccia delle generazioni? carducci, 944: o cuor de'cuori, sopra quest'urna

uso pleonastico, davanti a un aggettivo o a un avverbio. bartolomeo da s

vol. IV Pag.308 - Da DI a DÌ (8 risultati)

cenno su di quello dei cittadini originari, o per meglio dire dei segretari. settembrini

croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate di dietro

: non credo che molti sappiano, o sapendolo che abbiano cuore di confessare,

confessare, che parecchie volte il moralista, o se vogliamo il satirico, impugni il

(che possono avere anche funzione aggettivale o sostantivale). giamboni, 4-68:

sacco lana, una cassa zucchero, o simili. cicognani, v-1-260: anche

, del mese, della settimana, o di festività, ecc.);

fra una mezzanotte e un'altra, o fra un tramonto e un altro.

vol. IV Pag.309 - Da DÌ a DÌ (17 risultati)

si compiacerà, se glie ne arrivasse o domenica dì 4, o anche fino a

glie ne arrivasse o domenica dì 4, o anche fino a mer- cordì dì 7

un caldo paese. -giornata, o periodo di tempo in cui si verificano

più. venne il dì nostro, / o milanesi, e vincere bisogna ».

e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o per l'

sì alto o sì magnifico processo, / o per l'una o per l'altra

magnifico processo, / o per l'una o per l'altra, fu o fie

una o per l'altra, fu o fie. -gran dì: il

perché l'annoi, / che piede o braccio s'abbi rotto o mosso,

/ che piede o braccio s'abbi rotto o mosso, / ma per vergogna sola

dei loro litigi. carducci, 705: o gentil re de gli amali, /

dì d'oggi nei sacchi delle città o de'castelli pigliano più le bambine in

. caro, 16-76: in te [o dio] risorge eterno e luminoso /

corto. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei error vari e

assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. varchi

che nella strada publica o di dì o di notte finivano. varchi, 4-14:

era giovane privato e sanza alcun consiglio o aiuto, se non quello che dì

vol. IV Pag.310 - Da DIA a DIABOLICO (9 risultati)

: solea per boschi il dì fontana o speco / cercar cantando, e le mie

di testa il dì provava, / tosse o catarro od altro tale impaccio, /

varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciòcca o biasimevole,

alcuno fa o dice alcuna cosa sciòcca o biasimevole, e da non dovergli, per

non dovergli, per dappocaggine e tardità o piuttosto tardezza sua, riuscire, per

clasio e da augite, può contenere o no olivina, e quali minerali accessori

nell'urina sotto forma di glucosio o di levulosio; alla glicosuria si associa spesso

in atrofia, idropisia, diabetica, tisico o simil male. = deriv. da

può produrre il diabete. -ormone diabetogeno o controinsulare: presente nella parte anteriore della

vol. IV Pag.311 - Da DIABOLISMO a DIACATTOLICO (15 risultati)

piacere e dilecto. burchiello, 2-56: o falsi gabbadei, o colli torti,

burchiello, 2-56: o falsi gabbadei, o colli torti, / o spiriti diabolici

gabbadei, o colli torti, / o spiriti diabolici incarnati, / o scienzie

, / o spiriti diabolici incarnati, / o scienzie da cani rabbiati, / lucifer

che la cagione sia qualche virtù sopranaturale o qualche potenza diabolica. davila, 696

nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido

degli altari non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. pirandello,

, animali, cose: che ricordano o riproducono interamente o in qualche parte la

cose: che ricordano o riproducono interamente o in qualche parte la tradizionale iconografia del

. 3. che pare ideato o compiuto dal diavolo; nefasto, calamitoso

di sole in cui stavano, seduti o in piedi, i nostri non si sussurravano

spiccava una qualche diabolica misura di valzer o di galoppe, evocazione irresistibile alla vita

diabologica ', che, un secolo o l'altro, un nuovo san tommaso dovrà

per erosione dei vasi in focolai cancrenosi o infiammatori, oppure per azione di sostanze

: se procede per umore freddo, o per ventositade, siano usati questi lat-

vol. IV Pag.312 - Da DIACAUSTICA a DIACCIO (13 risultati)

formato di diversi ingredienti o perché veniva ritenuto adatto a purgare tutti

, 8-4: sta fuori tutta notte, o diacci o piova. fagiuoli, 3-3-227

sta fuori tutta notte, o diacci o piova. fagiuoli, 3-3-227: l'inchiostro

donna; né si sa se per amore o per odio. 5. tr.

. intirizzito, congelato (il corpo umano o di un animale, o una parte

corpo umano o di un animale, o una parte di esso). fagiuoli

... di morir diacciato, o perlomeno di perder affatto l'estremità de'

gelido. firenzuola, 698: o che disfacimenti di cuore, che fiamme

320: è l'aria / umida, o fredda, o ventosa, o diacciata

aria / umida, o fredda, o ventosa, o diacciata. buonarroti il giovane

, o fredda, o ventosa, o diacciata. buonarroti il giovane, 9-538

nell'ambra, ecc. (insetti o piccoli oggetti). magalotti, 21-ixx

figliuole mie, del diaccio ». « o madonna, voi domandate cosa impossibile a

vol. IV Pag.313 - Da DIACCIO a DIACETILENE (13 risultati)

a'gruppi di macchie ha de'diacci, o ventri gemmati di spato trasparente.

è aggiunto in cosa rappigliata in ghiaccio o fredda come ghiaccio. tommaseo, i-329:

diacce e sottili nello scollo della camicia o su per le maniche mi mettevano i brividi

secondo l'occasione della stagione che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa.

della stagione che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa. =

che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa. = deriv. da

offizio per qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi

qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi, 2-21

stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi, 2-21 (341)

-figur. poliziano, 135: o signor mio, niuno altro desire, /

e chi è quel giovane così dappoco, o quella donna tanto grossiera, che sia

liquido giallastro con odore penetrante di chinone o di burro, solubile in acqua,

, solubile in acqua, in alcole o in etere (è usato come aroma

vol. IV Pag.314 - Da DIACETONALCOLE a DIACONICO (12 risultati)

e di sopra 4 diàchilo 'semplice o mollitivo, ovvero unguento semplice. g.

diaquilonne ', cioè fatto per mezzo o col corpo del sugo dell'ingredienti che

poi ch'hae mangiato, usi diacimino o diatriompipereon, acciò che 'l cibo sia

voce dotta, lat. mediev. diacyminum o dyacuminum (giovanni da parma, sec

tanto lisciarsi! firenzuola, 109: o che diacin faresti tu, se tu fossi

fa 'l musomo. cesari, 3-225: o diacine! dove siam noi riusciti?

nostro proposito? percoto, 88: o diaccine! non vi è piaciuta venezia

canonicati e porzionari siano presbiterali, diaconali o subdiaconali. = voce dotta, lat

, se non coloro che già suddiaconi o diaconi essendo, desiderassero ricevere il diaconato

primi tempi della chiesa alle vedove o vergini ch'erano destinate a certi sacri

poveri. 2. località (o, semplicemente, chiesa), soggetta

santi; ma si chiamavano diaconie, o 4 martiria ', tenendo reliquie di

vol. IV Pag.315 - Da DIACONO a DIADEMA (19 risultati)

colletta, i-160: non si ordinavano preti o diaconi se mancavano del patrimonio. capuana

diaconi], de'quali il primo, o più antico, eletto dal vescovo,

popolo, cominciò a chiamarsi arcidiacono, o vero diacono cardinale, come il primo prete

tmesi; elisione di una lettera (o di una sillaba) all'inizio, alla

una sillaba) all'inizio, alla fine o nel corpo di una parola.

di segno grafico che, posto sotto o sopra una lettera o una parola o

, posto sotto o sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette

o sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette in rilievo

, ne mette in rilievo un carattere o una funzione filologica particolare (di essere

.), oppure, posto sopra o sotto una lettera, indica un suono

di un elemento fonetico, grammaticale o lessicale, attraverso il tempo. diade

filamenti sono concresciuti in due fasci o sono tutti sal dati fra

, plur. -e). fascia o nastro o cerchio d'oro usato nell'

plur. -e). fascia o nastro o cerchio d'oro usato nell'antichità per

, 44: 'diadema'. l'insegna o corona imperiale o reale, che appresso gli

'diadema'. l'insegna o corona imperiale o reale, che appresso gli antichi era

intorno al capo della figura di cristo o dei santi; aureola. vito da

se vuoi fare stelle d'oro fino o mettere la diademe de'santi o adomare a

oro fino o mettere la diademe de'santi o adomare a coltellino, come t'ho

vol. IV Pag.316 - Da DIADEMATIDI a DIAFANO (15 risultati)

appresso di noi vuol dire quell'ornamento o corona di splendori che si vede dipinto

26-35: la morte è da temere, o la partita, / quando l'anima

di pietre preziose, usato dalle regine o dalle signore in occasione di cerimonie,

a un osservatore dei meno aggressivi, o dei più inclini verso la storia del

cortesia. l. martelli, 1-7: o bionde trecce belle, /..

/ del sole sopra le tue case, o mia / città ch'io vedo come

orazione da lui fatta dopo nobile desinare o stravizzo, com'essi 10 chiamarono

239: negli scettri non han ragione o voto / i popoli nessuno o ne'diademi

ragione o voto / i popoli nessuno o ne'diademi, / ch'essi non

, colla quale i re cingevano il capo o la fronte. molte divinità ancora veggonsi

vitreo e terroso, di color bruno o giallo-bruno, con lucentezza resinosa.

sf. misurazione del grado di trasparenza o di visibilità dell'atmosfera terrestre.

la chiarezza, l'aere la diafanità o vero trasparenzia ed il fuoco la lustrezza

vero trasparenzia ed il fuoco la lustrezza o vero lucidità. gelli, 15-i-280:

che permette di rendere trasparenti pezzi anatomici o sezioni di essi, mediante la decolorazione

vol. IV Pag.317 - Da DIAFANOMETRO a DIAFORETICO (15 risultati)

molti cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente. cecco d'a scoli

: il tignere di colori a olio o in altro modo è poco o niente,

a olio o in altro modo è poco o niente, e che sia diafano e

il fine di tutte le pietre trasparenti o vero diafane si è l'essere colorite perfettamente

. algarotti, 2-48: i corpi diafani o trasparenti che danno la via al lume

teorica dei nomi illustri e fosforescenti o diafani (la quale del resto pur troppo

7-76: non già è il diafano aria o acqua, o alcun altro corpo detto

già è il diafano aria o acqua, o alcun altro corpo detto; ma è

del malato) alterazioni di volume o presenza di liquido nelle cavità del cranio e

a due cose. chiamasi così il corpo o la parte media delle ossa lunghe.

alle comunicazioni telefoniche consistente nell'azione elettrostatica o elettromagnetica di un circuito telefonico su

trasmesso sull'altro circuito, con maggiore o minore intensità. = voce dotta,

.. infodererà i sali del siero, o gli ammollirà e gli scioglierà e gli

porosità della pelle in una soave diaforesi o perspirazione. tramaler [s.

, iii-176: i 4 diaforetici ', o sia i 4 sudoriferi ', prescritti

vol. IV Pag.318 - Da DIAFORITE a DIAGNOSI (15 risultati)

, corpo che separa uno spazio, o che si interpone sul cammino di un

interpone sul cammino di un fascio luminoso o di una corrente fluida. viviani

prima più alta è da una tela o panniculo, che parte il corpo per mezzo

del petto dove forniscon le coste spurie o mendose, vi è un certo muscolo grande

, deriv. da sta- < ppàyvu|ju o 8ioc

hanno già subito un metamorfismo di mesozona o di ca- tazona. «

terrestre dovuta all'azione delle acque superficiali o poco profonde su rocce della superficie

poco profonde su rocce della superficie o di scarsa profondità. = voce dotta

arte d'intagliare, di scolpire o di lavorare figure cave ne'metalli, come

sigilli, gl'intagli, le matrici o conii delle medaglie, ecc.

principio della malattia fino alla sua guarigione o alla morte; onde dalle ripetute osservazioni

: 'diaframmatico '. ch'è relativo o che ascoltava la diagnosi del professore

2. sm. vaso sanguigno o nervo del diaframma. venissero complicazioni al settenario

e alla spalla, con dispnea e male o a una manatella di versi scrofolosi. oriani

, con il suffisso medico -ite che inventando o falsando rivelazioni, compromettersi nella in

vol. IV Pag.319 - Da DIAGNOSTA a DIAGRAMMA (9 risultati)

1-167: la diagnosi della malattia, più o meno stiracchiatamente, si fa; ma

195: i medici chiamano 'diagnostici'i sintomi o segni indicativi dello stato della malattia,

figura si potrà mettere un solo c o d, nel punto dove si tagliano le

sf. arald. diagonale a destra (o trinciato): linea che va dalla

della punta; diagonale a sinistra (o tagliato): va dalla sinistra del

rappresentazione grafica di una funzione di una o più quantità variabili, riferita a un

: 'diagramma'. schema per la spiegazione o dimostrazione di qualche teorema o per la

la spiegazione o dimostrazione di qualche teorema o per la soluzione di qualche problema.

6. marin. diagramma della nave (o piano di stiva): rappresentazione schematica

vol. IV Pag.320 - Da DIAGRAMMATICI a DIALETTICALE (16 risultati)

. galiani, 1-176: la tavola, o diagramma, di aristossene lasciataci da lui

di tutti i suoni d'un sistema, o ciò che noi chiamiamo oggi 'scala

sapon curato / da panno, o vuoi da seta, / di crescio,

vuoi da seta, / di crescio, o da gaeta, / ch'io

arila, 159: 'dialettale': « forma o voce dialettale » dicono i nostri glottologi

qualche lieve trasformazione dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona

dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona. di giacomo

dialettalismo, sm. ling. vocabolo o locu zione di origine dialettale

ammesse, ma talvolta anche come logica o arte di ragionare in generale).

di vele degli pseudoconcetti. -trattato o corso di dialettica. bisticci, 3-297

: e può assumere un tono scherzoso o peggiorativo). guerrazzi, i-130:

: il ragazzo aveva sempre ragione, o... almeno sapeva tanto acuire

da farsela dare, l'avesse o non l'avesse. d'annunzio, iv-2-254

si articola nei tre momenti della tesi (o affermazione), antitesi (o negazione

(o affermazione), antitesi (o negazione) e sintesi (unità e

può mai scorgere tra le stratificazioni geologiche o gli avanzi vegetali e animali, di

vol. IV Pag.321 - Da DIALETTICAMENTE a DIALETTO (11 risultati)

dialettica è una dimanda della risposta, o vero della proposizione, o vero dell'

risposta, o vero della proposizione, o vero dell'altra parte della contradizione;

per necessarie conseguenze diducendo dalle proposizioni vinte o concedute la verità delle dubbie, secondo

scuole separandosi per antagonismi di metodo o di principii si combatterono sulla definizione di questi

degli antichi confa- bulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa

la concezione dialettica della realtà come svolgimento o sintesi di essere e non essere, si

rovani, i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore, era

i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore, era dotto, acuto

sistema, secondo l'uso dei francesi, o con falso sistema, giusta il costume

neoclassici. spoglie di ogni attrattiva carnale, o fatte di gesso e di cartone,

regione, la provincia, la città o anche il paese): contrapposta a

vol. IV Pag.322 - Da DIALETTOLOGIA a DIALOGHIZZARE (9 risultati)

quattro dialetti, ciò è quattro idiomi, o vero linguaggi proprii, diversi l'uno

, 2 -proleg.: niuno parla o scrive come il compagno; e per

ne avranno coloro che nascono in città o provincie d'italia, ove son corrotti

città, il cui linguaggio non differisca più o meno, da quello medesimo della città

espressivo proprio di un determinato ambiente sociale o culturale (anziché d'ambito regionale,

emoragia, da uno strabocchevole dialismo, o da una violenta tosse. = voce

dialisi (è quindi privo, del tutto o parzialmente, di colloidi e cristalloidi)

in masse lamellari di color grigio verde o bruno, frequenti nelle rocce eruttive.

soggettivo quasi sempre d'ispirazione, lirico o elegiaco, epistolare e familiare, giocoso

vol. IV Pag.323 - Da DIALOGICO a DIALOGO (24 risultati)

maniera degli antichi confabulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa

drammatico, ma anche di genere narrativo o didascalico o altro qualsiasi, allo scopo

ma anche di genere narrativo o didascalico o altro qualsiasi, allo scopo di ottenere

nell'introdurre qualcuno a parlare seco stesso, o con altri, riferendone le vicendevoli interrogazioni

con altri, riferendone le vicendevoli interrogazioni o risposte. carducci, iii-16-278: i

e tragici, e gli antichi comici o dialogisti, non hanno in questo genere

diversa forma che pigliano, * dialogistica 'o * discorsiva '. = voce

e indica per lo più azione ripetuta o insistita o abituale). -anche:

per lo più azione ripetuta o insistita o abituale). -anche: disputare.

forma dialogica (in un'opera letteraria o filosofica o scientifica). - anche

(in un'opera letteraria o filosofica o scientifica). - anche sostant.

spagn. dialogizer, gr. 8uxkoyì ^ o \ ica). dialogizzato (part

dai soli personaggi attori, e non consultori o spettatori; la tragedia di un solo

. -gi). discorso fra due o più persone, conversazione (spesso in

, e prendono un andamento di conferenze o di dialoghi edificanti. -figur.

loro seppe mai che cosa è sole o foco. goldoni, iii-425: questo sogno

, che si svolge attraverso rapporti epistolari o per mezzo della stampa o di altri

rapporti epistolari o per mezzo della stampa o di altri grandi mezzi di informazione.

narrato, proprio delle opere narrative, o semplicemente facendole precedere dall'indicazione del nome

personaggio, come avviene nel dialogo diretto o drammatico, che costituisce quasi per intero

doppiati; ma li servono in inglese, o tedesco, ecc., col dialogo

5. mus. componimento per due o più strumenti, in stile concertante (

secolo). -composizione vocale per due o più voci accompagnate, che si incontrano

donna; se sarò stato troppo renitente o tardo in compiacerle, io penso senza

vol. IV Pag.324 - Da DIALTEA a DIAMANTE (23 risultati)

mucillaggine d'altea, detta altrimenti bismalva o malvischio. = voce dotta,

il molino, la ruota di legno, o piana, o cava, il suo

la ruota di legno, o piana, o cava, il suo cannone, la

dei diamanti ha però una colorazione più o meno intensa a causa di varie impurità

levigandolo, per dargli la foggia di brillante o quella di rosetta; è di prima

diamante propriamente detto, il bort (o boart, che è in concrezione sferoidale

concrezione sferoidale, di color grigio o bruniccio, con durezza lievemente superiore a

ne la grazia di becchina, / o 'l diamante tritar come farina, /

'l diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a frieri. fra

e per sangue di becco s'addolca o rompe. leonardo, 2-465: il

. 2. monile costituito da uno o più diamanti. pulci, 11-40:

rienti, 411: tu [o mia opera] sei del principe serva,

/ che se fusse di bronzo, o di diamante. d. battoli,

il vetro apprezza. monti, i-46: o presto, o tardi, soddisferò al

monti, i-46: o presto, o tardi, soddisferò al desiderio che ho di

scrigno. non saranno gemme eritree, o diamanti di golconda o vi- sapur;

saranno gemme eritree, o diamanti di golconda o vi- sapur; ma non saranno mercanzie

sapur; ma non saranno mercanzie di piombo o di sovero. giusti, i-327:

pioggia di diamanti. carducci, 536: o diamante bianco / entro gli azzurri egei

carattere saldo, indomito, inflessibile, o duro, insensibile, ostinato. - anche

felice, come se fusse stato di diamante o d'altro più costante e duro sasso

il diaspro, non dico i diamanti o niccoli. lorenzo de'medici, ii-194:

di diamante non utilizzabili come gemme, o da scarti di lavorazione montati su appositi

vol. IV Pag.325 - Da DIAMANTEO a DIAMETRO (4 risultati)

esaltate, non s'addattano più al genio o all'usanza delle nostre matrone, che

troverebbe lontano dalla circonferenza del cerchio tre o quattro volte più, che un punto

per simil. dimensione trasversare di figura o oggetto di forma circolare, cilindrica o sferica

o oggetto di forma circolare, cilindrica o sferica. dante, conv.,

vol. IV Pag.326 - Da DIAMILAMMINA a DIANA (7 risultati)

, altezza, profondità di un corpo o di una sua parte. crescenzi volgar

dieci e mezzo. / -diamine! o dove sia la cameriera? verga, ii-82

, non s'addattano più al genio o all'usanza delle nostre matrone.

in quella guisa che scolpita / o dipinta è diana ne la fonte, /

prima del sorgere del sole (lucifero o venere). - anche: stella diana

levata. pascoli, 1052: vegliate, o guaite, * eya 'gridate in

? febus el forte, 3-13: o dionigia, quella stella diana / la qual

vol. IV Pag.327 - Da DIANA a DIAPASON (19 risultati)

'na fiumana. guicciardini, v-93: venendo o non venendo, volevano alla diana andare

4. rullio di tamburi (o squillo di tromba) che serviva a

garzoni, 1-821: i tamburini, o con fisari o senza, suonan la

1-821: i tamburini, o con fisari o senza, suonan la diana, la

, / l'aurora... o la morte? moravia, i-238: era

: a esprimere sorpresa, irritazione, o a sottolineare un'affermazione, ecc.

grandeza di una unghia d'uomo o di meno...; ella istagna

anima (distinte dalle virtù etiche o morali). b. croce

foglie opposte (per lo più lanceolate o lineari), calice gamosepalo a 5

e si sarebbe detto piuttosto di genziana o di dianto. 2. farmac.

ne parrà gioco. petrarca, i-4-64: o fugace dolcezza! o viver lasso!

, i-4-64: o fugace dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti tolse

se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino, inzuppato di marcia di vaiuolo

coprirla con una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo, la

cerotto, come sarebbe il diapalma, o simile. carena, 1-52: * diapalma

polveri che si spargono sul corpo, o come profumi, o in altra guisa

spargono sul corpo, o come profumi, o in altra guisa. =

, per venerabile e robusto diatono, o lamentevole croma, per le prime consonanzie

. l'estensione dei suoni che una voce o uno strumento può percorrere dal tono più

vol. IV Pag.328 - Da DIAPASONDIAPENTE a DIARIO (15 risultati)

della sonorità, si estingueva dopo due o tre martellate finali. 4.

quale può essere fissata a un manico o a una cassetta di risonanza; se

sono di esse voci le consonanze o le sinfonie: il ditono, il semiditono

epiteto dei rimedi suppu rativi o maturanti. = voce dotta,

, sf. fotogr. fotografia a colori o in bianco e nero su supporto

processo di inversione di apposita pellicola o lastra negativa. b

diaprato, agg. arald. rabescato o damaschinato, dello stesso o di diverso

. rabescato o damaschinato, dello stesso o di diverso metallo o colore.

, dello stesso o di diverso metallo o colore. = dal fr.

. farmac. ant. elettuario lenitivo o solutivo basato sulla polpa delle prugne.

giudichi potente non solamente per le febbri putride o diarie che a questi mali in diverse

orarie '. le 4 diarie 'o 4 efemere 'finiscono in uno o due

'o 4 efemere 'finiscono in uno o due o tre giorni, e qualche

4 efemere 'finiscono in uno o due o tre giorni, e qualche volta si

giorni, e qualche volta si ripetono o si prolungano fino al settimo giorno,

vol. IV Pag.329 - Da DIARISTA a DIASCOLO (23 risultati)

baldi, 615: i diarii o effemeridi, che noi potremmo dire giornali

è una storia, ma un diario o giornale si può dire, e per la

sono uomini letterati; né libro nuovo o diario o gazzetta esce alle stampe eh'

letterati; né libro nuovo o diario o gazzetta esce alle stampe eh'essi noi

di quelli che descrivendo un paese più o meno fuorimano tengono moltissimo a far pesare

contrassegnato da emissione di materie fecali liquide o semiliquide, con aumento del numero delle

scariche accompagnate quasi sempre da dolori più o meno intensi dell'addome; può essere

essere causato da eccessiva ingestione di alimenti o da alimenti alterati, medicinali, sostanze

nervose (e si cura col digiuno o con diete particolari, con purganti o

o con diete particolari, con purganti o astringenti, ecc.). -diarrea

cattiva esposizione delle amie. -diarrea neonatale o enzootica o colibacillare: diarrea infettiva,

delle amie. -diarrea neonatale o enzootica o colibacillare: diarrea infettiva, sovente mortale

può colpire i vitelli. -diarrea rossa o dissenteria coccidiosa dei bovini: prodotta nei

, in particolare, la soverchia fecondità o loquela (di scrittori, verseggiatori,

giustizia. giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante /

del lavoro, confederazione del lavoro, o con quell'altra simile al rumore d'

articolare e, fra queste, una o parecchie sacche sinoviali allo scopo di favorire

di alcune ossa in una cavità più o meno profonda, per cui questi possono

'quando sentiamo dire alcuna cosa disonesta o che non convenga. pirandello, 5-195

cioè limatori del suo poema, più o meno arditi, quanti copiatori.

dividendosi il semituono minore in due particelle o diesi ineguali,... delle quali

cuore. b. corsini, 14-14: o bel signor (credeval'ella / uomo

questo piè mi si ruppe, o mi si svolse. redi, 16-ii-77:

vol. IV Pag.330 - Da DIASCONE a DIASPRO (14 risultati)

] uno scrupolo di diascordio con quattro, o cinque goccie del laudano isterico del le

a persecuzione, la civiltà si immiserisce o si arricchisce e nuovi paesi fecondano, a

sistema rombico, e si presenta in lamelle o in aggregati a squame; il

; può essere anche verde scuro o azzurro, o screziato e zonato; le

anche verde scuro o azzurro, o screziato e zonato; le varietà ben

pensoso ne la vista oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel

oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel marmo bianco / per

marmo bianco / per la paura forse, o d'un diaspro, / pregiato

si resta. algarotti, 2-533: o chi mi leva a volo, e chi

un diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra, / non

ignuda. giusto de'conti, i-62: o fera stella, che il diaspro induri

/ ch'io non son di diaspro o d'adamante. fr. colonna, 1-1572

, / ch'i'non son di diaspro o di diamante. folengo, ii-69:

l'alma / non è qual piuma, o pur qual fronda lieve / il mio

vol. IV Pag.331 - Da DIASPRO a DIATESSARON (13 risultati)

diversità del suono grave dell'acuto, o pure di questo da quello chiamasi *

col distinguere quelli che formano la consonanza o sia * sinfonia ', e come queste

figurato, e vogliamo dire spartito, o come essi [i greci]

acconciamente giovarsi gli architetti in quegli archi o remenati, soliti farsi sopra gli architravi del

alla diastole / è un mal segno. o che incostanza è questa! baliano,

gonfiato e i suoi vani, seni o ventricoli che li diciamo, aggranditi e

probabile che nelle prime vie ristagnino viscidumi o paniose mucilaggini, giudicherei pur lodevole che

andasse prendendo due volte la settimana due o tre dramme di lenitivo o del diatartaro

settimana due o tre dramme di lenitivo o del diatartaro del castelli, avanti la sua

voce dotta, dal gr. 8i<4&epp, o <; 'caldo in profondità '

da diatermia (dal gr. 8io <; 'caldo in profondità '

foscolo, xvii-311: la mia salute, o per parlare ippocratico-empiricamente, la 'diatesi

dei grammatici greci, la funzione attiva o passiva inerente al significato dei vocaboli (

vol. IV Pag.332 - Da DIATETICO a DIAVOLACCIO (16 risultati)

bot. alghe unicellulari microscopiche, viventi o libere nelle acque, oppure fissate a

oppure fissate a mezzo di un peduncolo o riunite in fronde gelatinose; hanno una

gelatinose; hanno una membrana più o meno silicizzata { frustalo), che presenta

costituiscono la sostanza detta farina fossile (o tripoli), usata per la fabbricazione

prese mal senso, di parlata o di scritto nemichevole, con più

3. stor. dissertazione scritta o stampata, trattato scientifico o letterario;

dissertazione scritta o stampata, trattato scientifico o letterario; conversazione fra letterati; il

i latini nulla di violento, ma era o 4 adunanza di persone che discutevano questioni

persone che discutevano questioni di lettere, o il luogo dove si disputava, o

o il luogo dove si disputava, o la disputa medesima. = voce dotta

accademica ', anche 4 scuola filosofica o retorica ': dal gr. siaxpipù

: sia purgato con gerapigra gallieni, o con teoridon, e poi, da ch'

: poi ch'hae mangiato, usi diacimino o dia- triompipereon, acciò che 'l cibo

grecia antica, corrispondente a due stadi o 1200 piedi (m 367, 6

, 3-1-359: qui t'ho chiamato, o popol mio cornuto [parla pluto]

: se mai, per quanto illustrissimo o anche eccellentissimo, sarete persona di modi

vol. IV Pag.333 - Da DIAVOLAMENTO a DIAVOLESCAMENTE (14 risultati)

, e rimangono presi urtando nella rete o nelle mazze invischiate. soffici, i-90:

guisa di diavolo; compiere azioni strane o cattive. boterò, 500:

. manifestazione diabolica; azione che ha o si suppone abbia qualcosa di demoniaco (

s'offrano avanti / ne'perigli maggiori, o brutti mostri, / o maghe astute

maggiori, o brutti mostri, / o maghe astute o indiavolati incanti, / basterà

brutti mostri, / o maghe astute o indiavolati incanti, / basterà ch'a fugarli

astrologi invece dominavano, e altre superstizioni o credulità. incredibile egli è quanto fosse

estri! qui da più che cent'anni o dugento una diavoleria simile non s'era

cappellino sordido. tecchi, 11-140: o che gli attòniti si mettessero d'accordo

attòniti si mettessero d'accordo col prete o non so per quale altra diavoleria,

diavoleria, fatto sta che i due o tre poderi, posseduti da quelle povere

. 8. figur. opera artistica o letteraria particolarmente ragguardevole. - anche scherz

]: 'diavoleria'. lavoro di mano o d'ingegno che abbia dello straordinario insieme

-sia ringraziato il cielo, che bene o male le diavolerie saran finite. guerrazzi,

vol. IV Pag.334 - Da DIAVOLESCO a DIAVOLO (12 risultati)

un pomodoro crudo spiaccicato con cura, o con un po'd'aglio e olio,

po'd'aglio e olio, o con un peperone spagnolo, di quelli che

ragazzo discolo, sbarazzino, scapestrato (o, anche, vispo, vivace, irrequieto

v.]: 'diavoletto'. fanciullo o donna giovane, vivace e accorta. dice

6. fis. diavoletto di cartesio o diavoletto idrostatico: palloncino in forma di

gas sprigionate dall'attività metabolica di una o pochissime cellule. e. cecchi,

usato per sollevare da un lato macchine o attrezzature pesanti; argano robusto per elevare

che vengono gettati in periodo di carnevale o in occasione di matrimoni (in sicilia)

v.]: 'diavolino'. di fanciullo o di persona giovane accenna talvolta a vivacità

diavolino ', pezzetto di fil di ferro o d'ottone, ricotto, perché sia

, tenutovi con più giri di refe o di seta. su parecchi diavolini s'avvolgono

'diavolìo'. gran quantità di persone o di cose. -c'era un diavolio di

vol. IV Pag.335 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (5 risultati)

concorrevano a dar loro carattere di eresia o di empietà. così la malìa dovea esser

e delle versiere. una versiera, o diavolessa che si fosse, facendogli un grazioso

e mostruose, come sarebbono i serpenti o diavoli dipinti da rafaello e da

i popoli intanto non sapevano se dio o il diavolo avesse l'imperio del mondo

di qualità non comuni; chi compie o ha compiuto azioni particolarmente

vol. IV Pag.336 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (10 risultati)

servirla. comandi. dossi, 40: o disgraziato diavolo! fà veramente pena,

meno aspro e difficile che l'apparenza o i modi non farebbero credere. buzzati,

sfuggo come il diavolo ogni conoscenza illustrissima o chiarissima o reverendissima che sia.

il diavolo ogni conoscenza illustrissima o chiarissima o reverendissima che sia. 11

interrogative). novellino, ii-135: o costui ti dileggia, o egli è matto

, ii-135: o costui ti dileggia, o egli è matto. come diavolo,

ha preso costui. lalli, 5-177: o padre, aspetta, / dove diavol

contando favole? io mi ammoglio? o mia buona amica! non v'era ché

« berta, alida, immilla, ageltruda o come diavol ti chiami, mi vuoi

16. in esclamazioni di stupore e meraviglia o in imprecazioni d'ira, stizza,

vol. IV Pag.337 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (18 risultati)

, xv-177: in nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu

scrittura? almeno l'indovini tu? o propriamente né studio né occhiali ti servono per

lavorano felici e contente solo col fascismo o col comunismo. non appena gli dài la

. 17. mus. cadenza o trillo del diavolo: abbellimento particolarmente colorito

18. fis. diavolo idrostatico o di cartesio: diavoletto di cartesio (

chiuso di sopra da una pelle, o da uno stantuffo mobile; col quale s'

pesci, che, col gonfiarla più o meno, s'aiutano a salire e

garzoni, 1-564: le carti, o comuni, o tarocchi di nuova invenzione

1-564: le carti, o comuni, o tarocchi di nuova invenzione, secondo il

diavolo e restai solo a dormire due o tre altre ore. cesarotti, ii-386:

, ii-386: i franzesi fra tre o quattro giorni n'andranno al diavolo.

moravia, xi-364: le mie notti o almeno parte di esse erano per la

schioppi e tamburi, a far parate o esercizi, pare che abbiano il diavolo in

valente che prevegga con accortezza ogni strattagemma o invenzione, o sappia in qualsiasi contingenza

con accortezza ogni strattagemma o invenzione, o sappia in qualsiasi contingenza cavarsi d'impaccio

del diavolo. soldani, 1-193: o se a casa del diavol seco andasse

del resto io non ho mai sonato o giocato a'miei giorni, né cantato

giocato a'miei giorni, né cantato o ballato mai, se non per burla.

vol. IV Pag.338 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (18 risultati)

nei loro versi -o vi entri, o no -il metodo geometrico, il prismo

il diavolo: a indicare impresa impossibile o, comunque, straordinaria. casti,

che venissi, la notte, in lucca o che gli spendessi pure un soldo,

per far perdere la tramontana, o per far dare al diavolo. -andare

* il diavolo romito ', o 'il diavolo cappuccino ', dicesi di

loro addosso. grazzini, 4-79: o che costei è spiritata, o che a

4-79: o che costei è spiritata, o che a me è entrato il diavolo

, agli antipodi; avere i caratteri o comportamenti diametralmente opposti. nievo, 1-313

leggiera fatica ciò che poi andrà disperso, o non recherà nessun utile né a chi

fui sorpreso da ima fierissima artritide, o per dir meglio, da un terribilissimo

passa). -fare la parte o le parti del diavolo: tentare al

non fa prò. -fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo vacquasanta, come

taluno come il diavolo ', dice odio o ribrezzo o paura; * fuggire

il diavolo ', dice odio o ribrezzo o paura; * fuggire come il

* fuggire come il diavolo dalla croce o dall'acqua santa ', dice paura

dall'acqua santa ', dice paura o avversione. giusti, i-230: da ora

a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o capriccio, come lo vogliamo chiamare.

! / e'farà pur da vero! o ve'sa 'l diavolo / va ora

vol. IV Pag.339 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (13 risultati)

costo (tanto il tempo è cattivo o il luogo inaccessibile). tommaseo [

situazione, riuscire a fare cosa difficile o quasi impossibile. 1. nelli,

-sapere dove il diavolo tiene la coda o la scarpetta: essere al corrente di

trovare la via di fame entrare due o trecento copie in piemonte estraendole da lugano

. -trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco o nel catino: arrivare

-trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco o nel catino: arrivare a tavola in

, 215: trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire

coloro a cui avvengono sempre successi favorevoli, o di chi indovina o mostra di sapere

successi favorevoli, o di chi indovina o mostra di sapere gli altrui segreti.

, che il diavolo non ci voglia, o non ci fabbrichi la sua cappella (

farsi alcun bene senza cercare di mettervi o farvi nascere qualche male). idem,

201: ognuno ha il suo diavolo, o il suo impiccato all'uscio. idem

sono mai così gravi come vengono immaginate o descritte.

vol. IV Pag.340 - Da DIAVOLO a DIAZOETOSSANO (5 risultati)

è vecchio, si fa romito (o si fa cappuccino). -quando non si

peggiore ', da chi crede in astuzia o malizia saperne e poterne più d'altro

e spezie varie (cfr. diavolin o). genovesi, 399:

, 5-206: signori miei, scherzate o dove avete il cervello? metter di fronte

. composti organici contenenti un gruppo alchilico o arilico e un residuo acido, ionizzatile

vol. IV Pag.341 - Da DIAZOICO a DIBASSARE (9 risultati)

esplode fragorosamente per riscaldamento, per urto o per scuotimento. = voce dotta,

diazoico: corpo derivato da composti amidati o nitrati, in cui ha avuto luogo

ha avuto luogo la sostituzione di uno o più atomi di idrogeno coll'azoto.

od in altri edifizi pongonsi per ornamento o per necessità ». diazometano

instabili, che esplodono facilmente per urto o per riscaldamento e che non presentano invece

cui si ottengono immagini colorate su carta o tessuto. = voce dotta, comp

. abbandonare. nieri, 254: o fratelli, sorelline mie, non mi dibando-

resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a

cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel della terra di iarba

vol. IV Pag.342 - Da DIBASSATO a DIBATTERE (14 risultati)

e mettere in comun sanza rappello. o. rucellai, 6-71: quanti uomini prodi

. cennini, 130: togli una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella

una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana.

pestate in una pila di pietra o legno si lavano nell'acqua, dibattendo tanto

là, far ondeggiare (il corpo o parti del corpo; la testa in

ali: di uccelli che si levano o proseguono il volo. dante, inf

con urli affannosi e brutali, finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico

affannosi e brutali, finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico, cadono

in segno di stupore, di sorpresa, o per una luce troppo violenta).

pericolo la stabilità (cose normalmente ferme o fissate; la terra, per l'azione

/ senza che vento le dibatta, o tragga / da un lato a l'altro

, volar, quasi fugato augello. o. rucellai, 6-120: [le]

) l'opportunità di compiere un'azione o di prendere una decisione, o la

un'azione o di prendere una decisione, o la legittimità di una posizione, ecc

vol. IV Pag.343 - Da DIBATTERE a DIBATTERE (7 risultati)

diodati [bibbia], 1-496: o dio, fammi ragione, e dibatti

chiesa. landolfi, 8-162: documenti, o monumenti autentici, lo ripeto per la

reti, ecco... un ragno o un dentice polposo che si dibatteva a

il lago si dibatte. dilemma ipocondriaco: o bere (acquavite) o affogare.

ipocondriaco: o bere (acquavite) o affogare. poi se vien la burrasca.

pigliandolo in mano si venga a dibattere o movere, e poi passandole sopra una

una tavola, si fermi con la croce o col giglio verso una parte della stanza

vol. IV Pag.344 - Da DIBATTICARE a DIBATTITO (7 risultati)

dovesse pensare al caso estremo di mitridate o al suo regno, s'attenne all'utile

di piglio e fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave, innanzi che

dibattimento, se questi fosse il vero o il falso michele. gioia, 1-i-379:

la quale tende ad accertare la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato in ordine al

malizia e l'intemperanza degl'ingegni, o amanti della novità, o ansanti di

ingegni, o amanti della novità, o ansanti di vittorie nel dibattimento delle cause,

, il biondo tornò a mugliare una o due volte, con maggiore voce e più

vol. IV Pag.345 - Da DIBATTITOIO a DIBONARIETÀ (9 risultati)

la figura del sistro, o vogliam dire dibattitoio, noto strumento egizio,

un dibattito; chi agita con scritti o a viva voce questioni controverse.

sbattuto, mescolato, stemperato (una o più sostanze liquide). crescenzi volgar

pronunziassero su le questioni esposte nelle istanze o dibattute nelle tenzoni. b. croce,

se il principio dell'etica sia formale o materiale. c. e. gadda,

e un po'stracco dell'arte per tutti o per pochi, per questi o per

tutti o per pochi, per questi o per quelli, folkloristica o culturale.

per questi o per quelli, folkloristica o culturale. 4. figur.

giallognoli, ottenuti per ossidazione con cloro o acido nitrico fumante dal benzoino (ed

vol. IV Pag.346 - Da DIBONARIO a DIBRANCHIATI (7 risultati)

sia nelle chiese, come nelle case, o per le strade. 3

neppure la ramaglia secca. un giorno o l'altro scoppierà qualche incendio ».

che vi era allo- raché il monte o 'l colle fu diboscato. longano, xvii-5-

ojetti, iii-357: le crete, o le cime disboscate, coio d'elefante,

cime disboscate, coio d'elefante, o pelle di pecora rasa che rabbrividisce al vento

overo dalla disboscazione, sia minore, o almeno [ecc.].

crostacei; vivono appiattati fra gli scogli o nella sabbia o in fondo agli abissi;