3. sm. raro. luogo o parte vicina. varchi, 7-431:
questa compagnia, debbialo solamente ai capitani o al frate, anzi eh'a altra
i fanciulli cominciano andar a le scuole sapessero o gustassero pur un poco quanto di giovamento
uno che canta, se nel ricordo, o con una coltre sulla bocca. landolfi
dapprincipio intesa come una storia che o integrava quella prevalentemente politica o la discacciava.
che o integrava quella prevalentemente politica o la discacciava. moravia, viii-157:
, 2-1270: ch'i dolopi superbi, o i mirmidoni / non vedranno già me
, 170: rondine riparia; balestruccio ripario o sal- vatico, dardanèllo.
erano dardeggianti / occhi di gatti soriani / o lucciole lantemaie. baldini, i-129:
suoi raggi attraverso un velo di nubi, o li dardeggia per l'azzurro dell'aria
intensamente con lo sguardo (una persona o un oggetto); gettare occhiate penetranti;
/ di lor stirpe, paventano o la truppa / assaltante de'giovani dardieri
dardieri / od il rame raggiante, o 'l lampeggiante / ferro. dardo,
sia con dardi, con reti, o levrieri, / o pur con visco,
, con reti, o levrieri, / o pur con visco, si può far
ma se alcun più di lor disiassi / o e'sentisse sospir martiri e doglie /
sodi; perciò quelli che fanno l'asticciuole o dardi l'antepongono a tutti. tasso
tenere. 8. estremità calda o luminosa (o calda e luminosa insieme
8. estremità calda o luminosa (o calda e luminosa insieme) della fiamma
per lanciarla nelle navi nemiche col cannone o col moschetto e incendiarne le vele.
. davo; pass. rem. dièdi o détti, désti, diède o détte
dièdi o détti, désti, diède o détte, démmo, déste, dièdero o
o détte, démmo, déste, dièdero o dèttero; fut. darò; condiz
, déste, déssero; imperat. dai o da'). cedere ad altri una
cedere ad altri una cosa che si possiede o di cui si dispone (e indica
81-13: qual grazia, qual amore, o qual destino / mi darà penne in
e due capretti. guarini, 57: o fido, o forte aminta /
, 57: o fido, o forte aminta / o troppo tardi conosciuto amante
fido, o forte aminta / o troppo tardi conosciuto amante, / che
dare non è perché l'altro conservi o si giovi per continuare. moravia,
: e quando si giuoca in due o in tre, se ne danno 25.
-trasmettere, inviare (per corriere o per posta). giovanni da
5-3: ma chi le dà veneno, o chi le caccia / l'alma del
caccia / l'alma del corpo con laccio o coltello, / ch'uomo sia quel
le mani sue quella battaglia, / o ad altri di nazion subietta a lui.
del supplizio, ma le mie gambe o gli orecchi; a me non si converrebbe
suo ducato, e dargli un cappello o una simile ricompensa. g. m.
diporto ai torinesi. carducci, 862: o agili / veneti a tonda le cavalle
. petrarca, 274-1: datemi pace, o duri miei pensieri. idem, 299-4
veggono un cristiano che ammazzi una gallina o un colombo, lo comperano per dargli il
che si è la visita del forestiere o dell'amico, la nobil mano che
2-122: perché il nascer ne desti o perché prima / non ne desti il morire
a usare coltello e forchetta quassù: o parlare italiano decente: o anche solo
forchetta quassù: o parlare italiano decente: o anche solo a dar la destra a
. non gli si chiede, o almeno esso non lo ha ancora scoperto,
dando a plebei le vostre figlie o le vostre sorelle? ariosto, vi-748:
dichiarò che per qualsivoglia forma di sedere o di dar la voce, non s'intendesse
, non s'intendesse da veruno acquistata o perduta ragione. papi, 2-1-24: il
lì, data la paga, vernano via o bone giornate maxime avendo passate tucte le
, iii-66: facendogliene una contrascritta, o dandogliene mallevadori, in modo che e'
4-1-185: la scarpa si farà più o meno pendente secondo la qualità del terrapieno
i figli, dare ad essi un mestiere o una professione. 21. comminare
giudicare se quello si dirà sia vero o falzo, daendo il gastigo dello errore comesso
si confessi giusto, dategli subito due o tre ore di corda. manzoni,
leggi tra i popoli, / dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare
con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. bembo, i-34
non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco.
anno, non avevano assaggiato le ciliege o il cavolfiore, per via di qualche
inferiore; a volte dava soltanto tre o quattro volte la semenza. 28.
anco voglio che quando il dimonio invisibile o visibile o la fragile carne dessero battaglie
che quando il dimonio invisibile o visibile o la fragile carne dessero battaglie o ribellione
visibile o la fragile carne dessero battaglie o ribellione allo spirito, di qualunque cosa si
allo spirito, di qualunque cosa si sia o fusse, voi il manifestiate. cantari
spavento / leon di stelle sparso, o fero drago, / o gran centauro
stelle sparso, o fero drago, / o gran centauro, od altra irata imago
. d'annunzio, i-684: altre (o le stesse?), mani alabastrine
darli sopra cennere di scorza d'ova o di gusci di lumache. cellini, 534
. vasari, i-169: quelle [figure o storie]... che si
che si fanno per archi, commedie o feste, si lavorano poi che la
render manifesto, palesare (con parole o con atti); diffondere (voci
fa? le guazze / cadono, o piove? serao, i-997: forse qualcuno
: forse qualcuno, un prete, o un frate, o qualche anima buona,
un prete, o un frate, o qualche anima buona, devota, aveva
tuo abito dà che sia fornaio, o carbonaio, o appannatore di guado, o
che sia fornaio, o carbonaio, o appannatore di guado, o maestro d'
o carbonaio, o appannatore di guado, o maestro d'inchiostro. leggende di santi
certaldo, 290: quando insegni o ammaestri, dà sana dottrina, cioè
situazione di tanti paesi, o noti, o ignoti, che finor non sappiamo.
poiché lo è sempre nell'atto causante) o successiva per modo che al principio di
caratterizzare una poesia importa determinare il contenuto o motivo fondamentale, riferendolo a una classe
motivo fondamentale, riferendolo a una classe o tipo psicologico, al tipo e alla classe
quelle antenne? toccando, riconoscono, o determinano, un oggetto. landolfi,
c'era inoltre, ricordo, uno sportello o uno scuro che a ciascuna raffica sbatteva
, e però sempre dubitativamente propose, o non mai magistralmente determinò, ma si
rivolto in segno di affetto, di offesa o di perdono, la misura non cambia
del demonio. alberti, 58: o tu non riputare me pazo, benché io
de'fanciugli miei sanza paura, o tu determina che tutti i padri sieno stoltissimi
ii-19-43: ho determinato pubblicarla in parte o in dispense ciascuna per sé, ciascuna
a chi noi determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione
determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione genovese; sì
, ch'erano incerti coi lor pensieri, o passano con indifferenza da uno studio all'
volle che nascesse pochi mesi dopo, o determinollo a diverso sesso. manzoni,
un astro rispetto a un altro astro o all'equatore. piazzi, 1-25:
si determina a norma delle circostanze, o a dir meglio, a norma degli interessi
immorali quegli elettori che per interessi propri o del loro municipio si determinano al voto senza
contrae il vaiuolo per fortuito contatto, o per coabitazione, si espone all'azzardo che
del veleno si determini in una parte nobile o ignobile: indi, contraendosi per le
mente sono in sua natura: cioè o buone o ree sono per se stesse
sono in sua natura: cioè o buone o ree sono per se stesse, e
e non ha l'uso sovra loro imperio o autorità niuna. pallavicino, 7-262:
prova, che le parole significano questo o quello determinatamente de'nostri interiori concetti,
per patto. magalotti, 23-143: o sia, che ne venga la creazione determinatamente
determinatamente dalla volontà di un dio, o ne venga la produzione accidentalmente dal concorso
la biblioteca linguistica ebbe virtù a mutare o attenuare, nell'ingegnere valerio caviggioni,
xxii-148: le proposizioni determinative del subietto o del predicato non sono incidenti. mickelstaedter
specifica, esprimendo una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale
esprimendo una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e
una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e sono detti
o dimostrativa o indefinita o interrogativa o numerale (e sono detti anche indicativi)
e ristretta, per produrre una sensazione o concezione indeterminata ed immensa. carducci,
sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non nominando alcuna certa persona
suo fine: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne
: chi più ne tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere
tesse, o quattro o sei o dieci ne potrà tessere; né più a
s'ella dee farsi di cose determinate, o solo in genere, di ciò che
ignari di quel che ci sia buono o cattivo; e però nella determinata domanda
lei non aveva avuto oggetto determinato, o aveva continuamente mutato d'oggetto, poiché
il legame di tutte le opere d'arte o di tutte le intuizioni. levi,
determinata di fiorini tre, quattro, o sette per cento. v. danti,
determinati giorni pubblica udienza a chiunque vadi o per divozione o per chiedere giustizia.
udienza a chiunque vadi o per divozione o per chiedere giustizia. leopardi, i-314
.. un loro proprio sapore o gusto, un odore, un calore,
forma e infine una composizione chimica più o meno determinati. 5. stabilito,
prestabilito (per atto di volontà, o per comune accordo). bibbia volgar
hanno il tempo determinato di un giorno o poco più, il qual poco passa nell'
. 6. che ha subito o subisce una particolare influenza; indotto,
[dell'uomo] determinate da uno o più agenti esterni. leopardi, i-186:
presunzione 'più che sul fatto; poco o nulla è lasciato alla libertà ed alla
laonde ella è un desiderio consigliato o desiderio congiunto con qualche consiglio. -definito
, 4-422: tutti tre unitamente determinati o d'aprirsi col ferro il passo o
o d'aprirsi col ferro il passo o di perdere in quello sforzo la vita,
la posizione rispetto a un altro astro o all'equatore. piazzi, 1-25:
universalmente e senza determinazione alcuna di tempo o di luogo. bruno, 3-11:
dei poteri, come la cognizione degli uffici o di un servigio deve precedere la formazione
, con analisi già tutta francese, superiore o più ricco nella determinazione dei particolari.
si è la determinazione del testo, o autentico, o che più da vicino
determinazione del testo, o autentico, o che più da vicino ritragga la intenzion
assumendo una particolarità concreta, un oggetto o un concetto. boccaccio, i-304:
assurdo d'una massa negativa del primo o terzo satellite rispetto al secondo. de sanctis
sue forme eminenti prende nome di sistema o filosofia. serra, iii-398: le categorie
dottrina (da parte dell'autorità legittima o di persona che abbia particolare prestigio)
i cardinali, che a suo giudizio o determinazioni che facesse, non era ignuno
ciossia che coloro che sono stati morti o poco o molto, è necessario che
che coloro che sono stati morti o poco o molto, è necessario che sappino la
loro anime sono state. se in paradiso o in purgatorio, sono certi d'esser
l'indistinto soltanto, l'abisso, o tenebra, può ridischiudere alla catena delle
pronte ricerche e rigorosissime determinazioni verranno scoperte o serrate quelle case, e sequestrate persone
persone e robe che possano aver portata o contratta l'infezione. longo, xviii-3-231
corticelli, 15: la determinazione, o sia uscita de'nostri nomi è bensì
altri, con determinazione diminutiva, dedotta o da statura, o da età (in
diminutiva, dedotta o da statura, o da età (in dialetto veneto era
età (in dialetto veneto era verlucio o verluzo) dipoi nel suo capo e nella
blastomero, di un territorio di blastula o di gastrula, la cui futura evoluzione
categoria sistematica a cui appartiene un animale o una pianta. = voce dotta,
mondo in un istante qualsiasi è l'effetto o il prodotto degli stati antecedenti e delle
a dio o al fato viene attribuita la ragione d'essere
i suoi fattori non sono la scelta sessuale o la lotta per resistenza, ma una
. sostenitore, seguace della dottrina filosofica o scientifica del determinismo. labriola
messi a dura prova dalla continua tensione aperta o latente, ricorrono a leggende oppure a
possesso da parte di una potenza o di un blocco di stati vale a dissua
, sm.): sostanze organiche o inorganiche che agiscono nelle operazioni di lavatura
si è mormorare e lamentarsi di dio o d'alcun uomo, massimamente d'alcun suo
sequirò appresso le mie già promisse novelle o vero istorie; ne le quali prime
biasimare vivamente; condannare come gravemente riprovevole o errato; giudicare negativamente. bibbia
autore] pone una detestatoria esclamazione, o vero reprensione, alla sua città di fiorenza
di fiorenza, nella quale profetezza, o vero annunzia, di spaventare la sua
che si decompongono quasi istantaneamente per urto o peraccensione (e sono usati nella fabbricazione di
intimamente unito con un leggiero olio volatile o zolfo, e quindi ha origine la sua
.]: 'detonazione'. lo strepito più o men fragoroso di un solido nel divenire
porse / le mani a l'oro o a le lusinghe il petto; / né
né le fidate a lui / spada o lanci detorse in danno altrui. =
da pensare che altri mi volesse male o mi detraesse. sarpi, vi-227: non
che de'miei studi, per aggradire o servire altrui, mi è convenuto mettere
. (costruito con la prep. a o di). bartolomeo da s.
ogni suo fatto. bambagiuoli, 38: o detrattor, rap- portator fallace, /
ha prestato orecchie a qualche inquieto o desideroso di vivere dissolutamente, che perciò detraesse
60: in terra ti detragge [o dea] a i baci / giovin di
machiavelli, 231: nessuno soldato non mai o detrattò la zuffa o si ribellò
non mai o detrattò la zuffa o si ribellò da loro o fu, in
la zuffa o si ribellò da loro o fu, in alcuna parte, discrepante
= voce dotta, lat. dètrectàre (o dètractàre), comp. di iractàre
quanto non sieno contradi, derogatori, o vero detrattivi agli ordinamenti della iustizia.
e calunnia la reputazione di altri (o cerca di diminuire il merito di un'
di diminuire il merito di un'azione o il valore di un'istituzione, di un
veggi che alcun'otta faccian limosina, o digiunino, tuttavia se tu vedi che
vedi che sieno carnali, lussuriosi, o cupidi, o micidiali, 0 ingannatori
sieno carnali, lussuriosi, o cupidi, o micidiali, 0 ingannatori, o detrattori
, o micidiali, 0 ingannatori, o detrattori, e stare in peccato mortale,
quali se pure se'veduto di': « o generazione ingrata e detrattrice delle semplici donne
son corv io cigni / i detrattori o spiriti maligni. s. degli a rienti
curo che mi morda / un detrattore, o palese o coperto. tassoni, viii-1-17
mi morda / un detrattore, o palese o coperto. tassoni, viii-1-17: ma
di purgare colle tre pitture in iscorcio ridicolo o schiffo ma sempre naturali e vere,
di que'rei ammorbati costumi, che presto o tardi involgono ne'flagelli le intere nazioni
a lui sanza alcuna detrazione di dirittura o di gabella, ciascuno mese, sì
si facciano non da impulso, augumento o detrazione di corpi, ma dalla virtù d'
persona (oanche al valore di un'azione o di un oggetto), attraverso la
), attraverso la diminuzione dei meriti o la rivelazione di difetti o di colpe
dei meriti o la rivelazione di difetti o di colpe non noti ancora; maldicenza
, tenta per qualunque modo di vituperarlo o per mala intenzione o per qualunque
di vituperarlo o per mala intenzione o per qualunque altro malo modo. zanobi da
: gli uomini volentieri voltano lo odio o le detrazione a chi è manco distante
toglie occultamente la fama al prossimo, o almen la diminuisce, e chiamasi detrazione
de'grand'uomini, nati in secoli o fra nazioni incolte, sono composte d'una
spiegano li sensi d'incitamento, o buoni o cattivi che siano, i sensi
li sensi d'incitamento, o buoni o cattivi che siano, i sensi
cosa si potrà con vicino, con parente o con amico trattare, che, se
detrimento delle persone per cattiva aria, o per danno della cosa familiare. rinaldino
3-ii-99: se non che i beni stessi o per mala imitazione si sformano, o
o per mala imitazione si sformano, o per inerzia ricevono detrimento, e giacciono
quello che nella presente consultazione si debba o come detrimentoso fuggire o seguire come profittevole
consultazione si debba o come detrimentoso fuggire o seguire come profittevole, dirò non meno
si forma alla base delle creste montuose o delle pareti di roccia a causa dell'
solido di materia che deriva da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da
materia che deriva da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da operazioni di
da disgregazione o frantumazione o demolizione (o anche da operazioni di raschiamento, di
al suolo dei fioracci larghi turchini o vermigli; le bruciature deh'iudustria, un'
. 3. figur. persona o cosa (anche idea, dottrina,
capacità, ogni pregio (e viene espulsa o lasciata ai margini come inutile o dannosa
espulsa o lasciata ai margini come inutile o dannosa: dalla società, da una
ambiente, le [forme] deboli o troppo usate cadono a mano a mano formando
che va / dall'osteria alla casa o al lupanare, / dove son merci
sua e la sua stessa filosofia, riflesso o detrito della sua poesia. =
iii-65: nel duodecimo secolo un iman o sacerdote dei muslimen detronizzò l'ultimo imperatore
. -scherz. togliere un incarico o un ufficio particolarmente lucroso, comodo,
[clemente xii] era saltato, o gli avean fatto saltare, in mente di
. privato della posizione più eminente (o di potere, di autorità); spodestato
egli dice, ecc. o. rucellai, 5-5: avendo, a
felpa, tanto se arriva da modena o da bologna, ripieno di carne di
: accontentarsi di quel che si dice o racconta, non cercare di saperne di più
creduto quel che m'è stato detto o raccontato. salvini, v-452: 'si stanno
-che cosa direm noi che sia detta o disdetta, signor annibaie? -un concorso
magalotti, 23-53: questa detta, o disdetta di cui si fa tanto romore,
la fortuna del giuoco, 0 buona o rea. idem, 39-ii-157: portati via
s'un gran signor vi siede / o gente tutta maggior che tu sia, /
dire 'particolareggiare, ragguagliare, descrivere o narrare minutamente '. pea, 7-318
le stelle nuove, variabili, nebulose, o che hanno alcuna cosa di singolare.
-di dettaglio: che riguarda aspetti o questioni particolari; che ha carattere particolare
indiscussa (che nasce dalla coscienza morale o dalla ragione, 0 deriva dai
, giudicandosi ivi in due guise: o secondo le leggi e costumanze del reame
allora fassi il processo in lingua latina; o giusta 1 dettami dell'equità e della
di storie in forma di sogno, o trasognate, le quali fanno pensare ad allegorie
bufi, 1-416: il dettamente, o vero imperio della ragione detta e comanda
1-148: detto talora a suon d'avena o flauto i ai discepoli boschi umil canzone
foglie di sibilla al vento, / o polve in campo, o 'n lido arena
, / o polve in campo, o 'n lido arena maura. marino, ii-71
in forza di un'autorità superiore (o della forza, del potere).
-dettare legge, leggi, sentenze: voler o cercare di imporre la propria volontà,
mi pare che chi l'ha consigliato o dettato, o non s'intenda delle
chi l'ha consigliato o dettato, o non s'intenda delle cose dell'onore
non s'intenda delle cose dell'onore o si sia ingannato. b. davanzati,
consigliare; suggerire; indurre a pensare o a sentire in un modo particolare,
si riferisce anche alle facoltà dell'animo o alle passioni o ai princìpi etici personificati
alle facoltà dell'animo o alle passioni o ai princìpi etici personificati come suggeritori,
si lavi e netti quando fosse lordo o brutto. petrarca, 127-6: collui che
contra un suo schiavo convenisse andare armato o lasciare co 'l tempo svanire la credenza
secondo vien loro dettato dalla lor complessione o natura. tasso, 14-31: furo
che l'uom si lamenta sia bene o sia male. de roberto, 300:
i 'commentari di bonaparte 'scritti o dettati da lui. brancoli, ii-231:
a dire di quelle partite della diceria o d'una lettera dittata;..
si ha da badare ad alcune voci o frasi isolate, ma al generale impasto
vii-208: a queste nuove teorie, o almeno nuovamente dettate, non mancava che
: tante sentenze dettate senza motivi, o sostenute senza studio del vero. pea
fedelmente e sinceramente osserva i suoi doveri, o prova effettivamente e segue i sentimenti dettati
classi, e una massima di economia bene o male intesa, alterano il valore dei
che tu non mi mostrassi qualche dettato o qualche epigrammatino. d. bartoli,
qualche libro contrario a'dettati del buoncostume o a'comandi della religione. mamiani,
/ sarà con gran fervore; / o signor mio beato, / fammene enten-
, qualche libro della cronaca del compagni o delle storie del machiavelli: ma,
io vi avessi confortato a eleggere consiglieri o dettatori che di quelle dovessero deliberare,
ripeto che di cose siffatte i migliori o dettatori od autori sono il popolo stesso,
o la colonna, quando si dovesse cambiare il
il colore dell'inchiostro per le maiuscole o gli inizi dei capitoli. 2.
e letter. autore di opere in prosa o in verso; scrittore. guittone
al sistema poetico suo e de'coetanei o degli antecessori, è soltanto grammatico e
epistolografo; segretario, cancelliere del comune o del principe. -nel medioevo, anche l'
ancora dire se la dattilografa fosse graziosa o meno. 2. lo scrivere
. -anche: scritto, opera suggerita o ispirata. galileo, 3-2-33: procedendo
a scrivere ciò che il potere politico o un'autorità costrittivamente impone. giusti
è fatto cenno precedentemente (una persona o una cosa); già citato,
di ferro. guittone, 161-1: o voi detti segnor, ditemi dove /
segnor, ditemi dove / avete segnoragio o pur francheza. malispini, 1-49: suo
nostre angosce ad ogni piccolo ostacolo o apparenza di difficoltà, che si opponesse al
, 136: peccato è ogni detto o fatto e ogni cosa desiderata contro la legge
? carducci, 531: non sangue o teste, io voglio, in conclusione,
sia, in ultima analisi, disprezzo o fastidio di noi stessi. cassola, 2-299
60: dice cato: il fatto o il detto altrui ricorditi di non ripigliare,
fortuna, / te con forza crudele, o misero fratello! saba, 15:
vita, e par nasconda / un dolore o un mistero ogni tuo detto?
: sarebbe dunque loro speme vana? / o non m'è il detto tuo ben
le convegna cantare per detto del signore o della madre... d'una
latino, per detto di turno, o della reina, o del popolo, non
di turno, o della reina, o del popolo, non si mosse contro
avrà guardarobba / di saggi detti, o dorici, o latini, / de'quai
di saggi detti, o dorici, o latini, / de'quai chi studia,
d'orribil tuoni. guarini, 76: o detto inevitabile e verace, /.
lor detti, / guitton, campane, o chi ma'fe'sonetti, / presti
di qualcuno: secondo quanto ha detto o scritto, secondo il suo parere.
mente e si guadagnano diligentemente che, o in detti o in fatti, non
guadagnano diligentemente che, o in detti o in fatti, non apparisca in loro
non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. lippi, 4-46: ond'
che trasgredir d'un punto in fatti o in detti / i suoi gusti, i
/ minaccia, se son finti in fatti o in detti. carducci, iii-6-484:
e mal contento, / disse: o figliuol, questo è troppo alto ardire;
uno, il quale non s'intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda,
più parte delle di cui facezie furono o insolenze, o freddure insopportabili, o
di cui facezie furono o insolenze, o freddure insopportabili, o azioncelle e dettucci
furono o insolenze, o freddure insopportabili, o azioncelle e dettucci profani, fu già
]: 'detumescenza', diminuzione di gonfiamento o dell'intumescenza di una parte.
poetica ebbe a sofferire nel medio evo trasfigurazione o deturpamento maggiore che la tragedia.
vero di scriverla? casti, 7-22: o corte, corte, qual vapor maligno
, ii-288: nessuna avidità di guadagno o di nomea deturpava il suo volontariato soldatesco
s. tommaso, non sono storpi o magagne che deturpino le fattezze interne dello
ma quasi granelli di polvere, o spruzzi di loto preso nelle strade terrose di
avevano la faccia deturpata da bolle schifose o da uno strato di lordume ributtante.
: alla tua patria vivi, / o generoso; e il deturpato scettro / a
doveva ascriversi, e se era sincera o deturpata da toppe. deturpatóre, agg
di una città coerente come un corpo o un racconto, i motivi di meraviglia
grado di umidità presente in un ambiente o di privazione dell'acqua contenuta in una
che precede; in generale, la persona o l'evento che intervengono improvvisamente a
2. per estens. il secondo personaggio o uno dei due protagonisti di un racconto
uno dei due protagonisti di un racconto o di un romanzo. = voce
sf. medie. forma di discromatopsia o cecità cromatica parziale per cui il soggetto
la cui autenticità per qualche tempo, o presso qualche chiesa, fu oggetto di
. tipo di glucosio in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti
sostituiti con atomi di idrogeno pesante o deuterio (ed è usato a scopo sperimentale
, sm. plur. bot. classe o, più propriamente, gruppo artificioso di
corrispondenti alle forme di riproduzione sessuale, o forme perfette di numerose specie; talvolta
capacità di conoscere eventi che accadono lontano o che accadranno nel futuro o sono comunque
accadono lontano o che accadranno nel futuro o sono comunque celati alle comuni facoltà conoscitive
gastrula, sviluppandosi, diventa l'ano o corrisponde alla regione anale dell'adulto.
. insieme di diverse sostanze, più o meno abbondanti e variamente distribuite sotto forme
, viii- 18: prepari [o sonno] gli attimi con cruda lama,
distruggere; colpire provocando miseria, malattia o morte (una carestia, un'epidemia,
le campagne, una tempesta di cielo o di mare prodotta da venti burrascosi che
degli orologi, che il più celebre conquistatore o devastatore. foscolo, iv-296: potrò
tien luogo di tutte le altre perdite, o può consolarne. b. croce,
per estens. distruzione dovuta all'impeto o alla violenza (di un torrente, del
5. l'alterarsi dell'aspetto fisico o dei tratti del volto (per l'
). geogr. scendere (un ghiacciaio o un corso d'acqua) lungo un
un dislivello, in una valle glaciale o in un corso d'acqua più ampio
da uno stato vetroso a uno più o meno cristallino che generalmente comporta una diminuzione
maggiormente giovassero a quelli le lettere, o a noi le scienze; e così,
più nuocesse a quelli la ignoranza nelle scienze o a noi il deviamento delle lettere.
un argomento all'altro (nello scrivere o nel parlare); divagazione, digressione.
essere). lasciare la via principale o la strada che si sta percorrendo per
acciò non si venisse deviando a destra o a sinistra. segneri, i-146: nelle
che indichi 1'esistenza del paese, o metta in risalto i viottoli che deviando dalla
non già per deviarmi un passo, o un punto / da quel sovran poter che
. passare ad altro argomento (nel parlare o nello scrivere); divagare.
dietro un argomento che può parer estraneo o alieno alla tratta zione principale
acque salate, che non potessero murarsi o rinchiudersi. casti, xxiii- 523
ad ora argomento umano a deviarlo, o impedirlo. b. croce, iii-27-164:
; ma non per ciò soffocarlo, o pensar di deviarlo, o condursi come
ciò soffocarlo, o pensar di deviarlo, o condursi come se quell'impeto non esistesse
del giovane con verecondia, senza ammetterle o escluderle, trattenendo il di lui animo
uno scritto, ecc. (volutamente o no) dall'argomento principale per trattare di
fraintendere (il senso di una parola o di una frase). a.
calcio, mandare la palla in fallo laterale o di fondo (più in generale:
segnare una rete, riprendendo un tiro o un passaggio a breve distanza dalla porta
o. rucellai, 8-19: con vari artifiziosi
partic.: ferroviere addetto, direttamente o a distanza, agli scambi per il
agli scambi per il passaggio dei treni o per qualunque manovra di spostamento sui binari
corrente può essere inviata in una direzione o in un'altra (ed è soprattutto impiegato
sia necessario un rapido arresto della macchina o una rapida diminuzione della potenza erogata,
, anche senza essere positivamente idee deliranti o riferirsi ad alcun particolare oggetto, son
se si vuole, dalla comune visione o insensati esaltamenti di essa. 3
dalla posizione regolare (di una vertebra o dell'intera colonna vertebrale). savinio
asse visivo, a carico di uno o di entrambi gli occhi, dalla normale
dell'indice rispetto alla posizione di zero o riposo. 7. aeron. e
grandezza, la differenza, in più o in meno, che ciascuna misura presenta
prati, i-174: caccia dall'ossa, o mevio, / la letterata furia,
asse per disporsi nella direzione della velocità o da un disco comandabile o da altri
della velocità o da un disco comandabile o da altri dispositivi. = voce
). savinio, 2-91: intere o frammentarie, ma tutte inerti in egual
una riduzione della quantità di una vitamina o di un gruppo vitaminico presente in un
), agg. privato, parzialmente o totalmente, di vitamine (un organismo
: se... morranno ab intestato o intestabili,... in tal
intenderanno ipso facto devoluti alle comunità, o allo scrittoio delle nostre reali possessioni.
ristringe al solo defetto della volontà, o vero a quello del falso presupposto,
, perché credesse il feudo già vacante o devoluto. longo, xviii-3-233: sogliono quasi
. destinato (un bene a un soggetto o a un fine). cattaneo
, si renda responsabile di determinate inadempienze o quando si verifichino particolari circostanze previste
si verifichino particolari circostanze previste dalla legge o dal contratto (devoluzione del feudo enfiteutico
dalla volontà privata, dalla pubblica autorità o dalla legge) a un soggetto dei
è persona fisica: devoluzione ereditaria) o sia estinto o soppresso (se
devoluzione ereditaria) o sia estinto o soppresso (se è persona giuridica: devoluzione
. -nel diritto intermedio: restituzione o ritorno di un feudo o di uno stato
: restituzione o ritorno di un feudo o di uno stato vassallo nel pieno potere
un grave delitto contro il suo signore o muore senza eredi; attribuzione di un
senza eredi; attribuzione di un regno o altro stato, alla morte del sovrano
del sovrano, ai suoi discendenti, o, se questi mancano, ai congiunti
: di ciò è solito disputarsi, o in caso della devoluzione del feudo tra
e gli eredi dell'ultimo feudatario, o vero durante anco l'investitura. magalotti,
corona, e quelli che per devoluzione o riscatto si venivano aggregando al regio demanio
; pass. rem. devolvètti o devolvéi, meno comune devòlsi, devol
la congiuntura portava, devoluti gli stati o per morte, o per fellonia,
, devoluti gli stati o per morte, o per fellonia, estinguevano signorie sì ampie
. 2. trasferire il titolo o l'esercizio di una competenza, di
di una competenza, di una funzione o di un potere da uno a un
potere da uno a un altro soggetto o organo di autorità; attribuire, affidare
un dato potere, una data funzione o un dato compito; attribuire la competenza
sede episcopale, il capitolo elegga uno o più economi, o un vicario fra termine
capitolo elegga uno o più economi, o un vicario fra termine di otto giorni
la devolve (la causa), o vero la trasporta, ad un altro
l'essere, / tu sali, o dolce imagine; / e sotto il candido
che dai boschi nate / sono, o dai fonti liquidi, o dai sacri,
/ sono, o dai fonti liquidi, o dai sacri, / che devolvonsi al
benivolenza] è se noi usiamo preghiera o scongiuramento umile et inclino, cioè devotamente
quantità di giovanetti di primo pelo, o in piedi, oppure sdraiati, oppure
destata anco alle grazie, / devote sono o a prematura morte / le umane vite
mia crudeltà. nigra, 17: o voi che a lunga servitù devoti /
corpi.. -dedicato alla divinità (o anche alla memoria di eroi o di
(o anche alla memoria di eroi o di celebri personaggi); offerto.
. guarini, 222: voi, / o devoti pastori a la gran dea
cancellier devoto della zecca / sulle volture o sul catasto lecca / e attacca una
quella patria. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravi- gliosa
: all'altrui preci unitevi, / o preci mie devote, / ché a voi
fed. della valle, 302: o lei ben saggia, / e ben felice
nobiltà napolitana la turba marinaresca d'atene o pur la plebe de gli artefici fiorentini che
rivolgere da'cleoni e da gli iperboli o da qualche pizzochero di voto del savonarola
-serva devota. manzoni, 306: o re de'franchi e nostro! /
fedeli e devote. berni, 47: o buona gente ch'avete ascoltato / con
i-55: pio ix, per esempio, o il piissimo ferdinando ii può essere il
, sempre gremita dai devoti, che pregano o, come ho visto fare da alcune
-figur. alfieri, v-1-726: o sovra i numi tutti augusto nume,
: chi ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al
paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto, lascile stare
ciascuno degli oggetti ispirati alla simbologia religiosa o contenenti formule riguardanti le pratiche di devozione
immagini sacre, ecc.) ammessi o raccomandati dalla chiesa unicamente come soccorso per
per la preghiera e la meditazione religiosa o per rafforzare il sentimento della pietà.
profonda religiosità e venerazione verso i misteri o le persone sacre; disposizione interiore ad
romani, l'individuo consacrava se stesso o un suo oggetto o altre persone agli
consacrava se stesso o un suo oggetto o altre persone agli dèi per ottenere qualche
a cristo. guittone, i-3-288: o vita sigura ov'è pura co- sciensia
devozione: quello destinato a particolari preghiere o cerimonie religiose; festivo. davila,
ricevono fondi di magazzino dagli editori, o per libri lasciati da liberati. abbondano
qualità dell'eccesso,... o col digiuno o con l'elemosina o col
,... o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò
. o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò a qualche devozione,
si conviene di lasciar perire ingiustamente o almeno rigorosamente chi sotto l'ombra del
di cui fernando non sapeva ancora se esaltarsene o se, in qualche modo, essa
una persona di grande ingegno e notorietà o per le sue opere. algarotti,
molte si fidarono nella divozione antica, o ne'servigi fatti al popolo romano.
casi in cui precede titoli che devono o vogliono citarsi nella forma intera; vi
* è indicata nella scrittura dall'apostrofo o dall'apice). originariamente indica la
a queste voci del secondo caso si sta o dee stare, delle quali essa è
e al primo con la particella di, o de, sopra, sotto, contra
si dà l'articolo * il 'o * la ', al secondo non si
di ', ma 'del 'o * della '. come a dire *
iii-1-646: non mi toccare, forsennato, o chiamo / il tuo fratello. vattene
dicere: * io fui / nepote, o figlio, di co tal valente',
origine, provenienza (in senso proprio o figurato). giamboni, 4-13:
paese tu se'. se'tu franzoso, o normando o inghilese? bisticci,
se'tu franzoso, o normando o inghilese? bisticci, 3-518: prese una
, sono frasi e vocaboli lombardi, o veneziani. parini, giorno, i-80:
e licor lieti di francesi colli, / o d'ispani, o di toschi.
francesi colli, / o d'ispani, o di toschi. gioia, 1-ii-297:
nell'xi e xn secolo il feudo o l'onore da cui traevano la loro
.. determina la relazione di pertinenza o discendenza; e però si dirà v
moto da luogo (in senso proprio o figurato). cantilena di giullare toscano
, poteva passare di vita un anno prima o dopo nell'imperturbabile tutto, senza
, od è ru- bello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci?
di un'azione e di una situazione o a una durata). -anche: precede
. 12. in correlazione con in o con a (che indicano la direzione
a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? g. villani
converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? g. villani, 12-113
io appresso vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro
vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro di sentenze,
asciuga va con un grosso fazzoletto, o quand'era piccola, col dorso della mano
. -letter. indica l'agente o la causa efficiente. angiolieri, 65-12
): senza potere alcuna difesa fare o pur dire una parola, passato di quella
37-107: molti a chi fur le mogli o le sorelle / o le figlie o
fur le mogli o le sorelle / o le figlie o le madri da lui morte
o le sorelle / o le figlie o le madri da lui morte, / non
ix-186: sapevano per istinto che, tedeschi o inglesi, non avrebbero mai avuto abbastanza
in cui si compie un'azione, o anche lo stato d'animo che questa
d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende.
sapere lo segreto dell'animo suo, o conoscere di che animo ella favella.
pastori suoi subordinati che scoprisse rei d'avarizia o di negligenza. nievo, 209:
'l vedrai, / di qualche lagrimetta, o d'un sospiro. s. caterina
adunque ci è bisogno il lume. o carissimo fratello, egli ci è di tanta
ella eleggerebbe innanzi la morte, che amare o cercare quella cosa che le toglie questo
magno], 109: le minere o fornaci del ferro sono appresso a canali
proprietà, una condizione, un'attività o una professione che vale a distinguere,
. 21. indica il contenente o il contenuto, il componente o il
contenente o il contenuto, il componente o il composto. iacopone, 55-67:
suo favor gli italiani de gli spagnuoli o de'fiamenghi. g. bentivoglio, 4-992
quello di gertrude. -introduce simiglianza o dissimiglianza. fazio, v-24-34: la
complemento di materia (in senso reale o figur.). giamboni, 7-27
ii-1-39: un leopardo / libero in selva o di catene scarco. boccaccio, dee
più vicino / quel cavallier gagliardo, o in luogo dove / potesse avere a
maneggiava le pialle, maneggiava lo scalpello o la sega, e parlava con tutti,
, un insieme di cui si considera o prende una parte. -nella funzione di
: diteli che ci mandi qua de'tordi o altre cose buone da mangiare; se
consunti. quello è il vostro parnaso, o donnine dell'italia grande! imbriani,
feccia delle generazioni? carducci, 944: o cuor de'cuori, sopra quest'urna
uso pleonastico, davanti a un aggettivo o a un avverbio. bartolomeo da s
cenno su di quello dei cittadini originari, o per meglio dire dei segretari. settembrini
croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate di dietro
: non credo che molti sappiano, o sapendolo che abbiano cuore di confessare,
confessare, che parecchie volte il moralista, o se vogliamo il satirico, impugni il
(che possono avere anche funzione aggettivale o sostantivale). giamboni, 4-68:
sacco lana, una cassa zucchero, o simili. cicognani, v-1-260: anche
, del mese, della settimana, o di festività, ecc.);
fra una mezzanotte e un'altra, o fra un tramonto e un altro.
si compiacerà, se glie ne arrivasse o domenica dì 4, o anche fino a
glie ne arrivasse o domenica dì 4, o anche fino a mer- cordì dì 7
un caldo paese. -giornata, o periodo di tempo in cui si verificano
più. venne il dì nostro, / o milanesi, e vincere bisogna ».
e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o per l'
sì alto o sì magnifico processo, / o per l'una o per l'altra
magnifico processo, / o per l'una o per l'altra, fu o fie
una o per l'altra, fu o fie. -gran dì: il
perché l'annoi, / che piede o braccio s'abbi rotto o mosso,
/ che piede o braccio s'abbi rotto o mosso, / ma per vergogna sola
dei loro litigi. carducci, 705: o gentil re de gli amali, /
dì d'oggi nei sacchi delle città o de'castelli pigliano più le bambine in
. caro, 16-76: in te [o dio] risorge eterno e luminoso /
corto. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei error vari e
assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. varchi
che nella strada publica o di dì o di notte finivano. varchi, 4-14:
era giovane privato e sanza alcun consiglio o aiuto, se non quello che dì
: solea per boschi il dì fontana o speco / cercar cantando, e le mie
di testa il dì provava, / tosse o catarro od altro tale impaccio, /
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciòcca o biasimevole,
alcuno fa o dice alcuna cosa sciòcca o biasimevole, e da non dovergli, per
non dovergli, per dappocaggine e tardità o piuttosto tardezza sua, riuscire, per
clasio e da augite, può contenere o no olivina, e quali minerali accessori
nell'urina sotto forma di glucosio o di levulosio; alla glicosuria si associa spesso
in atrofia, idropisia, diabetica, tisico o simil male. = deriv. da
può produrre il diabete. -ormone diabetogeno o controinsulare: presente nella parte anteriore della
piacere e dilecto. burchiello, 2-56: o falsi gabbadei, o colli torti,
burchiello, 2-56: o falsi gabbadei, o colli torti, / o spiriti diabolici
gabbadei, o colli torti, / o spiriti diabolici incarnati, / o scienzie
, / o spiriti diabolici incarnati, / o scienzie da cani rabbiati, / lucifer
che la cagione sia qualche virtù sopranaturale o qualche potenza diabolica. davila, 696
nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido
degli altari non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. pirandello,
, animali, cose: che ricordano o riproducono interamente o in qualche parte la
cose: che ricordano o riproducono interamente o in qualche parte la tradizionale iconografia del
. 3. che pare ideato o compiuto dal diavolo; nefasto, calamitoso
di sole in cui stavano, seduti o in piedi, i nostri non si sussurravano
spiccava una qualche diabolica misura di valzer o di galoppe, evocazione irresistibile alla vita
diabologica ', che, un secolo o l'altro, un nuovo san tommaso dovrà
per erosione dei vasi in focolai cancrenosi o infiammatori, oppure per azione di sostanze
: se procede per umore freddo, o per ventositade, siano usati questi lat-
formato di diversi ingredienti o perché veniva ritenuto adatto a purgare tutti
, 8-4: sta fuori tutta notte, o diacci o piova. fagiuoli, 3-3-227
sta fuori tutta notte, o diacci o piova. fagiuoli, 3-3-227: l'inchiostro
donna; né si sa se per amore o per odio. 5. tr.
. intirizzito, congelato (il corpo umano o di un animale, o una parte
corpo umano o di un animale, o una parte di esso). fagiuoli
... di morir diacciato, o perlomeno di perder affatto l'estremità de'
gelido. firenzuola, 698: o che disfacimenti di cuore, che fiamme
320: è l'aria / umida, o fredda, o ventosa, o diacciata
aria / umida, o fredda, o ventosa, o diacciata. buonarroti il giovane
, o fredda, o ventosa, o diacciata. buonarroti il giovane, 9-538
nell'ambra, ecc. (insetti o piccoli oggetti). magalotti, 21-ixx
figliuole mie, del diaccio ». « o madonna, voi domandate cosa impossibile a
a'gruppi di macchie ha de'diacci, o ventri gemmati di spato trasparente.
è aggiunto in cosa rappigliata in ghiaccio o fredda come ghiaccio. tommaseo, i-329:
diacce e sottili nello scollo della camicia o su per le maniche mi mettevano i brividi
secondo l'occasione della stagione che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa.
della stagione che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa. =
che anderà o dolce, o cruda, o diacciosa. = deriv. da
offizio per qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi
qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi, 2-21
stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi, 2-21 (341)
-figur. poliziano, 135: o signor mio, niuno altro desire, /
e chi è quel giovane così dappoco, o quella donna tanto grossiera, che sia
liquido giallastro con odore penetrante di chinone o di burro, solubile in acqua,
, solubile in acqua, in alcole o in etere (è usato come aroma
e di sopra 4 diàchilo 'semplice o mollitivo, ovvero unguento semplice. g.
diaquilonne ', cioè fatto per mezzo o col corpo del sugo dell'ingredienti che
poi ch'hae mangiato, usi diacimino o diatriompipereon, acciò che 'l cibo sia
voce dotta, lat. mediev. diacyminum o dyacuminum (giovanni da parma, sec
tanto lisciarsi! firenzuola, 109: o che diacin faresti tu, se tu fossi
fa 'l musomo. cesari, 3-225: o diacine! dove siam noi riusciti?
nostro proposito? percoto, 88: o diaccine! non vi è piaciuta venezia
canonicati e porzionari siano presbiterali, diaconali o subdiaconali. = voce dotta, lat
, se non coloro che già suddiaconi o diaconi essendo, desiderassero ricevere il diaconato
primi tempi della chiesa alle vedove o vergini ch'erano destinate a certi sacri
poveri. 2. località (o, semplicemente, chiesa), soggetta
santi; ma si chiamavano diaconie, o 4 martiria ', tenendo reliquie di
colletta, i-160: non si ordinavano preti o diaconi se mancavano del patrimonio. capuana
diaconi], de'quali il primo, o più antico, eletto dal vescovo,
popolo, cominciò a chiamarsi arcidiacono, o vero diacono cardinale, come il primo prete
tmesi; elisione di una lettera (o di una sillaba) all'inizio, alla
una sillaba) all'inizio, alla fine o nel corpo di una parola.
di segno grafico che, posto sotto o sopra una lettera o una parola o
, posto sotto o sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette
o sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette in rilievo
, ne mette in rilievo un carattere o una funzione filologica particolare (di essere
.), oppure, posto sopra o sotto una lettera, indica un suono
di un elemento fonetico, grammaticale o lessicale, attraverso il tempo. diade
filamenti sono concresciuti in due fasci o sono tutti sal dati fra
, plur. -e). fascia o nastro o cerchio d'oro usato nell'
plur. -e). fascia o nastro o cerchio d'oro usato nell'antichità per
, 44: 'diadema'. l'insegna o corona imperiale o reale, che appresso gli
'diadema'. l'insegna o corona imperiale o reale, che appresso gli antichi era
intorno al capo della figura di cristo o dei santi; aureola. vito da
se vuoi fare stelle d'oro fino o mettere la diademe de'santi o adomare a
oro fino o mettere la diademe de'santi o adomare a coltellino, come t'ho
appresso di noi vuol dire quell'ornamento o corona di splendori che si vede dipinto
26-35: la morte è da temere, o la partita, / quando l'anima
di pietre preziose, usato dalle regine o dalle signore in occasione di cerimonie,
a un osservatore dei meno aggressivi, o dei più inclini verso la storia del
cortesia. l. martelli, 1-7: o bionde trecce belle, /..
/ del sole sopra le tue case, o mia / città ch'io vedo come
orazione da lui fatta dopo nobile desinare o stravizzo, com'essi 10 chiamarono
239: negli scettri non han ragione o voto / i popoli nessuno o ne'diademi
ragione o voto / i popoli nessuno o ne'diademi, / ch'essi non
, colla quale i re cingevano il capo o la fronte. molte divinità ancora veggonsi
vitreo e terroso, di color bruno o giallo-bruno, con lucentezza resinosa.
sf. misurazione del grado di trasparenza o di visibilità dell'atmosfera terrestre.
la chiarezza, l'aere la diafanità o vero trasparenzia ed il fuoco la lustrezza
vero trasparenzia ed il fuoco la lustrezza o vero lucidità. gelli, 15-i-280:
che permette di rendere trasparenti pezzi anatomici o sezioni di essi, mediante la decolorazione
molti cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente. cecco d'a scoli
: il tignere di colori a olio o in altro modo è poco o niente,
a olio o in altro modo è poco o niente, e che sia diafano e
il fine di tutte le pietre trasparenti o vero diafane si è l'essere colorite perfettamente
. algarotti, 2-48: i corpi diafani o trasparenti che danno la via al lume
teorica dei nomi illustri e fosforescenti o diafani (la quale del resto pur troppo
7-76: non già è il diafano aria o acqua, o alcun altro corpo detto
già è il diafano aria o acqua, o alcun altro corpo detto; ma è
del malato) alterazioni di volume o presenza di liquido nelle cavità del cranio e
a due cose. chiamasi così il corpo o la parte media delle ossa lunghe.
alle comunicazioni telefoniche consistente nell'azione elettrostatica o elettromagnetica di un circuito telefonico su
trasmesso sull'altro circuito, con maggiore o minore intensità. = voce dotta,
.. infodererà i sali del siero, o gli ammollirà e gli scioglierà e gli
porosità della pelle in una soave diaforesi o perspirazione. tramaler [s.
, iii-176: i 4 diaforetici ', o sia i 4 sudoriferi ', prescritti
, corpo che separa uno spazio, o che si interpone sul cammino di un
interpone sul cammino di un fascio luminoso o di una corrente fluida. viviani
prima più alta è da una tela o panniculo, che parte il corpo per mezzo
del petto dove forniscon le coste spurie o mendose, vi è un certo muscolo grande
, deriv. da sta- < ppàyvu|ju o 8ioc hanno già subito un metamorfismo di mesozona o di ca- tazona. « terrestre dovuta all'azione delle acque superficiali o poco profonde su rocce della superficie poco profonde su rocce della superficie o di scarsa profondità. = voce dotta arte d'intagliare, di scolpire o di lavorare figure cave ne'metalli, come sigilli, gl'intagli, le matrici o conii delle medaglie, ecc. principio della malattia fino alla sua guarigione o alla morte; onde dalle ripetute osservazioni : 'diaframmatico '. ch'è relativo o che ascoltava la diagnosi del professore 2. sm. vaso sanguigno o nervo del diaframma. venissero complicazioni al settenario e alla spalla, con dispnea e male o a una manatella di versi scrofolosi. oriani , con il suffisso medico -ite che inventando o falsando rivelazioni, compromettersi nella in
1-167: la diagnosi della malattia, più o meno stiracchiatamente, si fa; ma
195: i medici chiamano 'diagnostici'i sintomi o segni indicativi dello stato della malattia,
figura si potrà mettere un solo c o d, nel punto dove si tagliano le
sf. arald. diagonale a destra (o trinciato): linea che va dalla
della punta; diagonale a sinistra (o tagliato): va dalla sinistra del
rappresentazione grafica di una funzione di una o più quantità variabili, riferita a un
: 'diagramma'. schema per la spiegazione o dimostrazione di qualche teorema o per la
la spiegazione o dimostrazione di qualche teorema o per la soluzione di qualche problema.
6. marin. diagramma della nave (o piano di stiva): rappresentazione schematica
. galiani, 1-176: la tavola, o diagramma, di aristossene lasciataci da lui
di tutti i suoni d'un sistema, o ciò che noi chiamiamo oggi 'scala
sapon curato / da panno, o vuoi da seta, / di crescio,
vuoi da seta, / di crescio, o da gaeta, / ch'io
arila, 159: 'dialettale': « forma o voce dialettale » dicono i nostri glottologi
qualche lieve trasformazione dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona
dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona. di giacomo
dialettalismo, sm. ling. vocabolo o locu zione di origine dialettale
ammesse, ma talvolta anche come logica o arte di ragionare in generale).
di vele degli pseudoconcetti. -trattato o corso di dialettica. bisticci, 3-297
: e può assumere un tono scherzoso o peggiorativo). guerrazzi, i-130:
: il ragazzo aveva sempre ragione, o... almeno sapeva tanto acuire
da farsela dare, l'avesse o non l'avesse. d'annunzio, iv-2-254
si articola nei tre momenti della tesi (o affermazione), antitesi (o negazione
(o affermazione), antitesi (o negazione) e sintesi (unità e
può mai scorgere tra le stratificazioni geologiche o gli avanzi vegetali e animali, di
dialettica è una dimanda della risposta, o vero della proposizione, o vero dell'
risposta, o vero della proposizione, o vero dell'altra parte della contradizione;
per necessarie conseguenze diducendo dalle proposizioni vinte o concedute la verità delle dubbie, secondo
scuole separandosi per antagonismi di metodo o di principii si combatterono sulla definizione di questi
degli antichi confa- bulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa
la concezione dialettica della realtà come svolgimento o sintesi di essere e non essere, si
rovani, i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore, era
i-210: se il giudice o l'avvocato o il patrocinatore, era dotto, acuto
sistema, secondo l'uso dei francesi, o con falso sistema, giusta il costume
neoclassici. spoglie di ogni attrattiva carnale, o fatte di gesso e di cartone,
regione, la provincia, la città o anche il paese): contrapposta a
quattro dialetti, ciò è quattro idiomi, o vero linguaggi proprii, diversi l'uno
, 2 -proleg.: niuno parla o scrive come il compagno; e per
ne avranno coloro che nascono in città o provincie d'italia, ove son corrotti
città, il cui linguaggio non differisca più o meno, da quello medesimo della città
espressivo proprio di un determinato ambiente sociale o culturale (anziché d'ambito regionale,
emoragia, da uno strabocchevole dialismo, o da una violenta tosse. = voce
dialisi (è quindi privo, del tutto o parzialmente, di colloidi e cristalloidi)
in masse lamellari di color grigio verde o bruno, frequenti nelle rocce eruttive.
soggettivo quasi sempre d'ispirazione, lirico o elegiaco, epistolare e familiare, giocoso
maniera degli antichi confabulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa
drammatico, ma anche di genere narrativo o didascalico o altro qualsiasi, allo scopo
ma anche di genere narrativo o didascalico o altro qualsiasi, allo scopo di ottenere
nell'introdurre qualcuno a parlare seco stesso, o con altri, riferendone le vicendevoli interrogazioni
con altri, riferendone le vicendevoli interrogazioni o risposte. carducci, iii-16-278: i
e tragici, e gli antichi comici o dialogisti, non hanno in questo genere
diversa forma che pigliano, * dialogistica 'o * discorsiva '. = voce
e indica per lo più azione ripetuta o insistita o abituale). -anche:
per lo più azione ripetuta o insistita o abituale). -anche: disputare.
forma dialogica (in un'opera letteraria o filosofica o scientifica). - anche
(in un'opera letteraria o filosofica o scientifica). - anche sostant.
spagn. dialogizer, gr. 8uxkoyì ^ o \ ica). dialogizzato (part
dai soli personaggi attori, e non consultori o spettatori; la tragedia di un solo
. -gi). discorso fra due o più persone, conversazione (spesso in
, e prendono un andamento di conferenze o di dialoghi edificanti. -figur.
loro seppe mai che cosa è sole o foco. goldoni, iii-425: questo sogno
, che si svolge attraverso rapporti epistolari o per mezzo della stampa o di altri
rapporti epistolari o per mezzo della stampa o di altri grandi mezzi di informazione.
narrato, proprio delle opere narrative, o semplicemente facendole precedere dall'indicazione del nome
personaggio, come avviene nel dialogo diretto o drammatico, che costituisce quasi per intero
doppiati; ma li servono in inglese, o tedesco, ecc., col dialogo
5. mus. componimento per due o più strumenti, in stile concertante (
secolo). -composizione vocale per due o più voci accompagnate, che si incontrano
donna; se sarò stato troppo renitente o tardo in compiacerle, io penso senza
mucillaggine d'altea, detta altrimenti bismalva o malvischio. = voce dotta,
il molino, la ruota di legno, o piana, o cava, il suo
la ruota di legno, o piana, o cava, il suo cannone, la
dei diamanti ha però una colorazione più o meno intensa a causa di varie impurità
levigandolo, per dargli la foggia di brillante o quella di rosetta; è di prima
diamante propriamente detto, il bort (o boart, che è in concrezione sferoidale
concrezione sferoidale, di color grigio o bruniccio, con durezza lievemente superiore a
ne la grazia di becchina, / o 'l diamante tritar come farina, /
'l diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a frieri. fra
e per sangue di becco s'addolca o rompe. leonardo, 2-465: il
. 2. monile costituito da uno o più diamanti. pulci, 11-40:
rienti, 411: tu [o mia opera] sei del principe serva,
/ che se fusse di bronzo, o di diamante. d. battoli,
il vetro apprezza. monti, i-46: o presto, o tardi, soddisferò al
monti, i-46: o presto, o tardi, soddisferò al desiderio che ho di
scrigno. non saranno gemme eritree, o diamanti di golconda o vi- sapur;
saranno gemme eritree, o diamanti di golconda o vi- sapur; ma non saranno mercanzie
sapur; ma non saranno mercanzie di piombo o di sovero. giusti, i-327:
pioggia di diamanti. carducci, 536: o diamante bianco / entro gli azzurri egei
carattere saldo, indomito, inflessibile, o duro, insensibile, ostinato. - anche
felice, come se fusse stato di diamante o d'altro più costante e duro sasso
il diaspro, non dico i diamanti o niccoli. lorenzo de'medici, ii-194:
di diamante non utilizzabili come gemme, o da scarti di lavorazione montati su appositi
esaltate, non s'addattano più al genio o all'usanza delle nostre matrone, che
troverebbe lontano dalla circonferenza del cerchio tre o quattro volte più, che un punto
per simil. dimensione trasversare di figura o oggetto di forma circolare, cilindrica o sferica
o oggetto di forma circolare, cilindrica o sferica. dante, conv.,
, altezza, profondità di un corpo o di una sua parte. crescenzi volgar
dieci e mezzo. / -diamine! o dove sia la cameriera? verga, ii-82
, non s'addattano più al genio o all'usanza delle nostre matrone.
in quella guisa che scolpita / o dipinta è diana ne la fonte, /
prima del sorgere del sole (lucifero o venere). - anche: stella diana
levata. pascoli, 1052: vegliate, o guaite, * eya 'gridate in
? febus el forte, 3-13: o dionigia, quella stella diana / la qual
'na fiumana. guicciardini, v-93: venendo o non venendo, volevano alla diana andare
4. rullio di tamburi (o squillo di tromba) che serviva a
garzoni, 1-821: i tamburini, o con fisari o senza, suonan la
1-821: i tamburini, o con fisari o senza, suonan la diana, la
, / l'aurora... o la morte? moravia, i-238: era
: a esprimere sorpresa, irritazione, o a sottolineare un'affermazione, ecc.
grandeza di una unghia d'uomo o di meno...; ella istagna
anima (distinte dalle virtù etiche o morali). b. croce
foglie opposte (per lo più lanceolate o lineari), calice gamosepalo a 5
e si sarebbe detto piuttosto di genziana o di dianto. 2. farmac.
ne parrà gioco. petrarca, i-4-64: o fugace dolcezza! o viver lasso!
, i-4-64: o fugace dolcezza! o viver lasso! / chi mi ti tolse
se avessimo avuto del filo di bambagia o di lino, inzuppato di marcia di vaiuolo
coprirla con una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo, la
cerotto, come sarebbe il diapalma, o simile. carena, 1-52: * diapalma
polveri che si spargono sul corpo, o come profumi, o in altra guisa
spargono sul corpo, o come profumi, o in altra guisa. =
, per venerabile e robusto diatono, o lamentevole croma, per le prime consonanzie
. l'estensione dei suoni che una voce o uno strumento può percorrere dal tono più
della sonorità, si estingueva dopo due o tre martellate finali. 4.
quale può essere fissata a un manico o a una cassetta di risonanza; se
sono di esse voci le consonanze o le sinfonie: il ditono, il semiditono
epiteto dei rimedi suppu rativi o maturanti. = voce dotta,
, sf. fotogr. fotografia a colori o in bianco e nero su supporto
processo di inversione di apposita pellicola o lastra negativa. b
diaprato, agg. arald. rabescato o damaschinato, dello stesso o di diverso
. rabescato o damaschinato, dello stesso o di diverso metallo o colore.
, dello stesso o di diverso metallo o colore. = dal fr.
. farmac. ant. elettuario lenitivo o solutivo basato sulla polpa delle prugne.
giudichi potente non solamente per le febbri putride o diarie che a questi mali in diverse
orarie '. le 4 diarie 'o 4 efemere 'finiscono in uno o due
'o 4 efemere 'finiscono in uno o due o tre giorni, e qualche
4 efemere 'finiscono in uno o due o tre giorni, e qualche volta si
giorni, e qualche volta si ripetono o si prolungano fino al settimo giorno,
baldi, 615: i diarii o effemeridi, che noi potremmo dire giornali
è una storia, ma un diario o giornale si può dire, e per la
sono uomini letterati; né libro nuovo o diario o gazzetta esce alle stampe eh'
letterati; né libro nuovo o diario o gazzetta esce alle stampe eh'essi noi
di quelli che descrivendo un paese più o meno fuorimano tengono moltissimo a far pesare
contrassegnato da emissione di materie fecali liquide o semiliquide, con aumento del numero delle
scariche accompagnate quasi sempre da dolori più o meno intensi dell'addome; può essere
essere causato da eccessiva ingestione di alimenti o da alimenti alterati, medicinali, sostanze
nervose (e si cura col digiuno o con diete particolari, con purganti o
o con diete particolari, con purganti o astringenti, ecc.). -diarrea
cattiva esposizione delle amie. -diarrea neonatale o enzootica o colibacillare: diarrea infettiva,
delle amie. -diarrea neonatale o enzootica o colibacillare: diarrea infettiva, sovente mortale
può colpire i vitelli. -diarrea rossa o dissenteria coccidiosa dei bovini: prodotta nei
, in particolare, la soverchia fecondità o loquela (di scrittori, verseggiatori,
giustizia. giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante /
del lavoro, confederazione del lavoro, o con quell'altra simile al rumore d'
articolare e, fra queste, una o parecchie sacche sinoviali allo scopo di favorire
di alcune ossa in una cavità più o meno profonda, per cui questi possono
'quando sentiamo dire alcuna cosa disonesta o che non convenga. pirandello, 5-195
cioè limatori del suo poema, più o meno arditi, quanti copiatori.
dividendosi il semituono minore in due particelle o diesi ineguali,... delle quali
cuore. b. corsini, 14-14: o bel signor (credeval'ella / uomo
questo piè mi si ruppe, o mi si svolse. redi, 16-ii-77:
] uno scrupolo di diascordio con quattro, o cinque goccie del laudano isterico del le
a persecuzione, la civiltà si immiserisce o si arricchisce e nuovi paesi fecondano, a
sistema rombico, e si presenta in lamelle o in aggregati a squame; il
; può essere anche verde scuro o azzurro, o screziato e zonato; le
anche verde scuro o azzurro, o screziato e zonato; le varietà ben
pensoso ne la vista oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel
oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel marmo bianco / per
marmo bianco / per la paura forse, o d'un diaspro, / pregiato
si resta. algarotti, 2-533: o chi mi leva a volo, e chi
un diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra, / non
ignuda. giusto de'conti, i-62: o fera stella, che il diaspro induri
/ ch'io non son di diaspro o d'adamante. fr. colonna, 1-1572
, / ch'i'non son di diaspro o di diamante. folengo, ii-69:
l'alma / non è qual piuma, o pur qual fronda lieve / il mio
diversità del suono grave dell'acuto, o pure di questo da quello chiamasi *
col distinguere quelli che formano la consonanza o sia * sinfonia ', e come queste
figurato, e vogliamo dire spartito, o come essi [i greci]
acconciamente giovarsi gli architetti in quegli archi o remenati, soliti farsi sopra gli architravi del
alla diastole / è un mal segno. o che incostanza è questa! baliano,
gonfiato e i suoi vani, seni o ventricoli che li diciamo, aggranditi e
probabile che nelle prime vie ristagnino viscidumi o paniose mucilaggini, giudicherei pur lodevole che
andasse prendendo due volte la settimana due o tre dramme di lenitivo o del diatartaro
settimana due o tre dramme di lenitivo o del diatartaro del castelli, avanti la sua
voce dotta, dal gr. 8i<4&epp, o <; 'caldo in profondità '
da diatermia (dal gr. 8i
foscolo, xvii-311: la mia salute, o per parlare ippocratico-empiricamente, la 'diatesi
dei grammatici greci, la funzione attiva o passiva inerente al significato dei vocaboli (
bot. alghe unicellulari microscopiche, viventi o libere nelle acque, oppure fissate a
oppure fissate a mezzo di un peduncolo o riunite in fronde gelatinose; hanno una
gelatinose; hanno una membrana più o meno silicizzata { frustalo), che presenta
costituiscono la sostanza detta farina fossile (o tripoli), usata per la fabbricazione
prese mal senso, di parlata o di scritto nemichevole, con più
3. stor. dissertazione scritta o stampata, trattato scientifico o letterario;
dissertazione scritta o stampata, trattato scientifico o letterario; conversazione fra letterati; il
i latini nulla di violento, ma era o 4 adunanza di persone che discutevano questioni
persone che discutevano questioni di lettere, o il luogo dove si disputava, o
o il luogo dove si disputava, o la disputa medesima. = voce dotta
accademica ', anche 4 scuola filosofica o retorica ': dal gr. siaxpipù
: sia purgato con gerapigra gallieni, o con teoridon, e poi, da ch'
: poi ch'hae mangiato, usi diacimino o dia- triompipereon, acciò che 'l cibo
grecia antica, corrispondente a due stadi o 1200 piedi (m 367, 6
, 3-1-359: qui t'ho chiamato, o popol mio cornuto [parla pluto]
: se mai, per quanto illustrissimo o anche eccellentissimo, sarete persona di modi
, e rimangono presi urtando nella rete o nelle mazze invischiate. soffici, i-90:
guisa di diavolo; compiere azioni strane o cattive. boterò, 500:
. manifestazione diabolica; azione che ha o si suppone abbia qualcosa di demoniaco (
s'offrano avanti / ne'perigli maggiori, o brutti mostri, / o maghe astute
maggiori, o brutti mostri, / o maghe astute o indiavolati incanti, / basterà
brutti mostri, / o maghe astute o indiavolati incanti, / basterà ch'a fugarli
astrologi invece dominavano, e altre superstizioni o credulità. incredibile egli è quanto fosse
estri! qui da più che cent'anni o dugento una diavoleria simile non s'era
cappellino sordido. tecchi, 11-140: o che gli attòniti si mettessero d'accordo
attòniti si mettessero d'accordo col prete o non so per quale altra diavoleria,
diavoleria, fatto sta che i due o tre poderi, posseduti da quelle povere
. 8. figur. opera artistica o letteraria particolarmente ragguardevole. - anche scherz
]: 'diavoleria'. lavoro di mano o d'ingegno che abbia dello straordinario insieme
-sia ringraziato il cielo, che bene o male le diavolerie saran finite. guerrazzi,
un pomodoro crudo spiaccicato con cura, o con un po'd'aglio e olio,
po'd'aglio e olio, o con un peperone spagnolo, di quelli che
ragazzo discolo, sbarazzino, scapestrato (o, anche, vispo, vivace, irrequieto
v.]: 'diavoletto'. fanciullo o donna giovane, vivace e accorta. dice
6. fis. diavoletto di cartesio o diavoletto idrostatico: palloncino in forma di
gas sprigionate dall'attività metabolica di una o pochissime cellule. e. cecchi,
usato per sollevare da un lato macchine o attrezzature pesanti; argano robusto per elevare
che vengono gettati in periodo di carnevale o in occasione di matrimoni (in sicilia)
v.]: 'diavolino'. di fanciullo o di persona giovane accenna talvolta a vivacità
diavolino ', pezzetto di fil di ferro o d'ottone, ricotto, perché sia
, tenutovi con più giri di refe o di seta. su parecchi diavolini s'avvolgono
'diavolìo'. gran quantità di persone o di cose. -c'era un diavolio di
concorrevano a dar loro carattere di eresia o di empietà. così la malìa dovea esser
e delle versiere. una versiera, o diavolessa che si fosse, facendogli un grazioso
e mostruose, come sarebbono i serpenti o diavoli dipinti da rafaello e da
i popoli intanto non sapevano se dio o il diavolo avesse l'imperio del mondo
di qualità non comuni; chi compie o ha compiuto azioni particolarmente
servirla. comandi. dossi, 40: o disgraziato diavolo! fà veramente pena,
meno aspro e difficile che l'apparenza o i modi non farebbero credere. buzzati,
sfuggo come il diavolo ogni conoscenza illustrissima o chiarissima o reverendissima che sia.
il diavolo ogni conoscenza illustrissima o chiarissima o reverendissima che sia. 11
interrogative). novellino, ii-135: o costui ti dileggia, o egli è matto
, ii-135: o costui ti dileggia, o egli è matto. come diavolo,
ha preso costui. lalli, 5-177: o padre, aspetta, / dove diavol
contando favole? io mi ammoglio? o mia buona amica! non v'era ché
« berta, alida, immilla, ageltruda o come diavol ti chiami, mi vuoi
16. in esclamazioni di stupore e meraviglia o in imprecazioni d'ira, stizza,
, xv-177: in nome di dio, o del diavolo, dimmi: leggi tu
scrittura? almeno l'indovini tu? o propriamente né studio né occhiali ti servono per
lavorano felici e contente solo col fascismo o col comunismo. non appena gli dài la
. 17. mus. cadenza o trillo del diavolo: abbellimento particolarmente colorito
18. fis. diavolo idrostatico o di cartesio: diavoletto di cartesio (
chiuso di sopra da una pelle, o da uno stantuffo mobile; col quale s'
pesci, che, col gonfiarla più o meno, s'aiutano a salire e
garzoni, 1-564: le carti, o comuni, o tarocchi di nuova invenzione
1-564: le carti, o comuni, o tarocchi di nuova invenzione, secondo il
diavolo e restai solo a dormire due o tre altre ore. cesarotti, ii-386:
, ii-386: i franzesi fra tre o quattro giorni n'andranno al diavolo.
moravia, xi-364: le mie notti o almeno parte di esse erano per la
schioppi e tamburi, a far parate o esercizi, pare che abbiano il diavolo in
valente che prevegga con accortezza ogni strattagemma o invenzione, o sappia in qualsiasi contingenza
con accortezza ogni strattagemma o invenzione, o sappia in qualsiasi contingenza cavarsi d'impaccio
del diavolo. soldani, 1-193: o se a casa del diavol seco andasse
del resto io non ho mai sonato o giocato a'miei giorni, né cantato
giocato a'miei giorni, né cantato o ballato mai, se non per burla.
nei loro versi -o vi entri, o no -il metodo geometrico, il prismo
il diavolo: a indicare impresa impossibile o, comunque, straordinaria. casti,
che venissi, la notte, in lucca o che gli spendessi pure un soldo,
per far perdere la tramontana, o per far dare al diavolo. -andare
* il diavolo romito ', o 'il diavolo cappuccino ', dicesi di
loro addosso. grazzini, 4-79: o che costei è spiritata, o che a
4-79: o che costei è spiritata, o che a me è entrato il diavolo
, agli antipodi; avere i caratteri o comportamenti diametralmente opposti. nievo, 1-313
leggiera fatica ciò che poi andrà disperso, o non recherà nessun utile né a chi
fui sorpreso da ima fierissima artritide, o per dir meglio, da un terribilissimo
passa). -fare la parte o le parti del diavolo: tentare al
non fa prò. -fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo vacquasanta, come
taluno come il diavolo ', dice odio o ribrezzo o paura; * fuggire
il diavolo ', dice odio o ribrezzo o paura; * fuggire come il
* fuggire come il diavolo dalla croce o dall'acqua santa ', dice paura
dall'acqua santa ', dice paura o avversione. giusti, i-230: da ora
a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o capriccio, come lo vogliamo chiamare.
! / e'farà pur da vero! o ve'sa 'l diavolo / va ora
costo (tanto il tempo è cattivo o il luogo inaccessibile). tommaseo [
situazione, riuscire a fare cosa difficile o quasi impossibile. 1. nelli,
-sapere dove il diavolo tiene la coda o la scarpetta: essere al corrente di
trovare la via di fame entrare due o trecento copie in piemonte estraendole da lugano
. -trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco o nel catino: arrivare
-trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco o nel catino: arrivare a tavola in
, 215: trovare il diavolo nel piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire
coloro a cui avvengono sempre successi favorevoli, o di chi indovina o mostra di sapere
successi favorevoli, o di chi indovina o mostra di sapere gli altrui segreti.
, che il diavolo non ci voglia, o non ci fabbrichi la sua cappella (
farsi alcun bene senza cercare di mettervi o farvi nascere qualche male). idem,
201: ognuno ha il suo diavolo, o il suo impiccato all'uscio. idem
sono mai così gravi come vengono immaginate o descritte.
è vecchio, si fa romito (o si fa cappuccino). -quando non si
peggiore ', da chi crede in astuzia o malizia saperne e poterne più d'altro
e spezie varie (cfr. diavolin o). genovesi, 399:
, 5-206: signori miei, scherzate o dove avete il cervello? metter di fronte
. composti organici contenenti un gruppo alchilico o arilico e un residuo acido, ionizzatile
esplode fragorosamente per riscaldamento, per urto o per scuotimento. = voce dotta,
diazoico: corpo derivato da composti amidati o nitrati, in cui ha avuto luogo
ha avuto luogo la sostituzione di uno o più atomi di idrogeno coll'azoto.
od in altri edifizi pongonsi per ornamento o per necessità ». diazometano
instabili, che esplodono facilmente per urto o per riscaldamento e che non presentano invece
cui si ottengono immagini colorate su carta o tessuto. = voce dotta, comp
. abbandonare. nieri, 254: o fratelli, sorelline mie, non mi dibando-
resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a
cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel della terra di iarba
e mettere in comun sanza rappello. o. rucellai, 6-71: quanti uomini prodi
. cennini, 130: togli una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella
una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana.
pestate in una pila di pietra o legno si lavano nell'acqua, dibattendo tanto
là, far ondeggiare (il corpo o parti del corpo; la testa in
ali: di uccelli che si levano o proseguono il volo. dante, inf
con urli affannosi e brutali, finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico
affannosi e brutali, finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico, cadono
in segno di stupore, di sorpresa, o per una luce troppo violenta).
pericolo la stabilità (cose normalmente ferme o fissate; la terra, per l'azione
/ senza che vento le dibatta, o tragga / da un lato a l'altro
, volar, quasi fugato augello. o. rucellai, 6-120: [le]
) l'opportunità di compiere un'azione o di prendere una decisione, o la
un'azione o di prendere una decisione, o la legittimità di una posizione, ecc
diodati [bibbia], 1-496: o dio, fammi ragione, e dibatti
chiesa. landolfi, 8-162: documenti, o monumenti autentici, lo ripeto per la
reti, ecco... un ragno o un dentice polposo che si dibatteva a
il lago si dibatte. dilemma ipocondriaco: o bere (acquavite) o affogare.
ipocondriaco: o bere (acquavite) o affogare. poi se vien la burrasca.
pigliandolo in mano si venga a dibattere o movere, e poi passandole sopra una
una tavola, si fermi con la croce o col giglio verso una parte della stanza
dovesse pensare al caso estremo di mitridate o al suo regno, s'attenne all'utile
di piglio e fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave, innanzi che
dibattimento, se questi fosse il vero o il falso michele. gioia, 1-i-379:
la quale tende ad accertare la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato in ordine al
malizia e l'intemperanza degl'ingegni, o amanti della novità, o ansanti di
ingegni, o amanti della novità, o ansanti di vittorie nel dibattimento delle cause,
, il biondo tornò a mugliare una o due volte, con maggiore voce e più
la figura del sistro, o vogliam dire dibattitoio, noto strumento egizio,
un dibattito; chi agita con scritti o a viva voce questioni controverse.
sbattuto, mescolato, stemperato (una o più sostanze liquide). crescenzi volgar
pronunziassero su le questioni esposte nelle istanze o dibattute nelle tenzoni. b. croce,
se il principio dell'etica sia formale o materiale. c. e. gadda,
e un po'stracco dell'arte per tutti o per pochi, per questi o per
tutti o per pochi, per questi o per quelli, folkloristica o culturale.
per questi o per quelli, folkloristica o culturale. 4. figur.
giallognoli, ottenuti per ossidazione con cloro o acido nitrico fumante dal benzoino (ed
sia nelle chiese, come nelle case, o per le strade. 3
neppure la ramaglia secca. un giorno o l'altro scoppierà qualche incendio ».
che vi era allo- raché il monte o 'l colle fu diboscato. longano, xvii-5-
ojetti, iii-357: le crete, o le cime disboscate, coio d'elefante,
cime disboscate, coio d'elefante, o pelle di pecora rasa che rabbrividisce al vento
overo dalla disboscazione, sia minore, o almeno [ecc.].
crostacei; vivono appiattati fra gli scogli o nella sabbia o in fondo agli abissi;